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Autore: pallina90    07/09/2011    11 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buonpomeriggio gente! Oggi sono stata a mare,per uno degli ultimo bagni,ed è stato bellissimo,adoro il mare di settembre: poca confusione,acqua calda e tanto relax *_*
Ok torniamo con i piedi per terra; che dirvi se non grazie?! La storia sta avendo un successo pazzesco,che non credevo possibile,e vi ringrazio infinitamente,tutti sensa distinzioni: chi ha inserito la storia tra le preferite,le seguite,le ricordate,chi la recensisce e chi legge solamente. GRAZIE!
Vi lascio al capitolo in cui si sapranno le sorti del piccolo Matthew,ma state tranquille,si conoscerà il ruolo di Tanya e ci sarà un primo confronto tra Bella ed Edward,che in questo caso sarà abbastanza pacifico: si trovano pur sempre in ospedale...ma non temete arriveranno anche quelli più diretti.
Buona lettura :D

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RITORNARE A RESPIRARE

Quanto tempo che è passato 
senza che me ne accorgessi 
quanti giorni sono stati 
sono stati quasi eterni**

L’operazione di Matthew durò esattamente 3 ore,45 minuti e 36 secondi; tempo che passai a mangiarmi le unghie e pregando che tutto andasse bene,evitando accuratamente Edward,che passeggiava per il corridoio, e lasciandomi avvolgere dai caldi abbracci di Alice e Jasper,venuto apposta per starmi vicino. Quando sentii lo scatto della porta e vidi Rosalie uscire dalla sala operatoria,scattai come una molla dalla sedia rossa in plastica dove ero seduta. Lei mi venne incontro sorridente,non disse nulla,mi abbracciò stretta a sé e pianse sulla mia spalla,ed io con lei,ma stavolta erano lacrime di gioia: lo avevo capito dal suo sorriso che era andato tutto bene e quel pianto serviva ad entrambe per sciogliere la tensione accumulata;quando i singhiozzi si fermarono,mi diede il responso,non prima però di avermi fatto allontanare da Edward: lei non sapeva chi fosse “E’ andato tutto bene! Matthew è un campione,vuole vivere e ha fatto di tutto per dimostrarcelo. Appena si sveglia potrai vederlo;dovrà stare ancora in terapia intensiva per qualche giorno ma ora è fuori pericolo”

La strinsi forte a me,e a quell’abbraccio si unirono anche Alice e Jasper. Mentre tutti sorridevamo contenti per la notizia appena ricevuta,notai Edward in un angolino,in disparte,le mani tra i capelli e un leggero sorriso in volto;sciogliendo l’abbraccio dai miei amici lo raggiunsi.

“Matthew sta bene,hai sentito. E’ andato tutto bene” gli dissi,senza riuscire a guardarlo negli occhi,dopo la sfuriata che gli avevo fatto e il modo pietoso in cui poi mi ero accasciata ai suoi piedi,mi vergognavo del mio comportamento,anche se razionalmente sapevo che doveva farlo lui. E poi non mi sarei mai perdonata di essere crollata in quel modo pietoso davanti a lui,dandogli la soddisfazione di vedere tutto il dolore che mi aveva provocato il suo rifiuto per Matthew.

“Sì sono contento che finalmente è fuori pericolo. Quando posso vederlo?”

“Rosalie mi ha detto che dobbiamo aspettare che si svegli. Se vuoi puoi riaccompagnare la tua ragazza a casa e poi tornare qui. È rimasta con me da ieri,sarà distrutta” e feci un cenno verso il divanetto dove Tanya era crollata circa due ore fa.

“La mia ragazza?!” disse Edward incredulo,e io lo guardai sorpresa senza capire. Improvvisamente rise,una risata quasi isterica,dovuta probabilmente al nervosismo accumulato in quelle ore,poi si ricompose e chiarì i miei dubbi “Tanya non è la mia ragazza. È mia sorella,Bella. Ma in tutto questo tempo non te lo ha detto?” Presi a scuotere la testa in segno negativo,ma poi decisi di rispondere a parole “Quando è venuta a casa mia io ero in preda al dolore per le contrazioni;quando siamo arrivate qui l’unica cosa che facevo era urlare e piangere spaventata e quando mi sono risvegliata dopo il parto è arrivata la notizia di Rosalie. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare,ma ringraziala da parte mia,ha fatto tanto pur non sapendo nulla di me e Matthew”

“Sì lei è fatta così,vorrebbe aiutare tutti. A volte potrebbe sembrare una ficcanaso,ma non lo fa con cattiveria. Comunque non ho intenzione di muovermi da qui,al massimo chiamo il suo ragazzo e le dico di venirsela a prendere. Voglio vedere Matthew,non mi muoverò di qui fino a quando non avrò visto con i miei occhi come sta” disse risoluto

“E invece di sapere come è stato durante i nove mesi di gravidanza non te ne frega nulla. Non posso impedirti di vedere tuo figlio” e forse per la prima volta lui si lasciò andare ad un sorriso sincero,che si spense quando dalle mie labbra uscì “Purtroppo”.

Con la coda dell’occhio vidi Alice avvicinarsi a noi,e mi voltai verso di lei “Se vuoi possiamo riportare noi Tanya a casa. Dobbiamo andare via perché non è ancora l’orario di visita e non possiamo rimanere oltre,non ci costerà nulla riaccompagnarla,e bada bene lo faccio solo per lei,che è stata tanto gentile con Bella:fosse per me ti avrei già spaccato la faccia” e si strinse al suo Jasper,minacciando Edward con lo sguardo più cattivo di cui era capace,mentre il suo ragazzo,nonché mio caro amico, mi accarezzò dolcemente il viso sorridendomi felice.

“Va bene,la sveglio subito” disse Edward,e mi parve di leggere una nota di fastidio nella sua voce. Non fu facile svegliarla,ma alla fine ancora mezza intontita riuscimmo a farla andare con Alice e Jasper.

A quel punto Rosalie si avvicinò a noi “E così tu devi essere l’uomo senza palle che ha abbandonato la sua donna nel momento del bisogno vero?”

“Sono io. Lei sarebbe?” Edward era piuttosto nervoso,non si aspettava che i miei amici gli si scagliassero contro.

“Io sono la persona che è stata vicina a Bella e suo figlio tutto questo tempo. Colei che l’ha consolata nei momenti più bui,quando lei non era neppure certa di riuscire ad andare avanti,colei che le ha tenuto compagnia durante le ecografie,che le ha stretto la mano nel momento più importante della sua vita,la nascita di suo figlio! Mi dispiace tanto che quel bambino dovrà avere qualcosa in comune con lei,perché se sapesse come lo ha trattato,anzi come li ha trattati,prima che nascesse, si vergognerebbe di averla come padre. A dimenticavo,sono Rosalie Hale e sarò la sua spina nel fianco” dicendo così mi abbracciò un attimo e poi corse via a cambiarsi e riposarsi un po’.

Io ed Edward rimanemmo soli nella mia stanza ad aspettare che qualcuno ci venisse a chiamare e ci portasse a vedere Matthew;il silenzio stava cominciando a diventare pesante e cercavo un modo per romperlo,ma lui mi prevenne “Posso farti una domanda?” chiese titubante.

“Dimmi” risposi,cercando di non far trasparire la mia curiosità.

“Promettimi di non arrabbiarti però. Perché hai deciso di non abortire?”

Presi un profondo respiro,non mi aspettavo certo una domanda del genere,e poi risposi “Sai non so neanche io bene il motivo. Ho sempre desiderato avere un figlio,adoro i bambini,ma non così e non così giovane. Non ti nego che inconsciamente anche io avevo pensato di abortire,e quando tu me lo hai suggerito,ho come preso la palla in balzo; ma poi quel giorno in clinica,ho capito che se avessi fatto un cosa del genere,mi sarei sentita spezzata per tutta la vita,nessun bambino futuro avrebbe mai potuto prendere il posto di quello a cui avevo volontariamente negato la vita. E poi credo che l’abbia amato da subito,già da quando Rosalie mi comunicò la notizia.” E senza pensarci portai una mano sul mio ventre ormai vuoto.

“Adesso però tocca a me: cosa ci fa qui? Intendo cosa è successo adesso per farti cambiare idea?” ma non ebbe tempo di rispondere perché in quel momento entrò un ‘infermiere dicendoci che potevamo andare a vedere Matthew; non me lo feci ripetere due volte,non mi importava molto delle sue spiegazioni adesso. Corsi impaziente verso la sala dove ero stata precedentemente,seguita da Edward,e iniziammo ad indossare le protezioni necessarie per poter entrare nella stanza. Ma quando fummo lì davanti,con già i camici e le cuffie addosso,una persona della sicurezza ci fermò “Lui non può entrare” disse indicando Edward. Lui restò di sasso “E chi me lo impedirebbe?”

“Io!” disse Rosalie affacciandosi “Non hai riconosciuto legalmente il bambino,non ti sei mai presentato qui e non hai nessun titolo per vedere Matthew. Se non ti dispiace adesso Bella deve vedere suo figlio” e mi accompagnò dentro,mentre Edward rimase ad osservarci da dietro il vetro,guardato a vista dal vigilantes.  

“Non sono certa che quello che ho fatto sia totalmente legale,ma Luke è un amico e si è prestato al gioco. Goditi questo momento con tuo figlio da sola,se vorrai parlare con quello lì - e indicò Edward – potrai farlo con l’interfono,prima di uscire lo accenderò”

“Grazie Rose,per tutto” le sorrisi felice.

Una volta dentro vidi il mio piccolino agitarsi nella sua culletta termica e subito infilai le mie mani nell’oblò e presi ad accarezzargli il pancino e lui aprì i suoi occhietti e parve calmarsi: sentii un calore profondo riempirmi il cuore. Guardai verso Edward e lo vidi osservare con preoccupazione Matthew e l’incubatrice.

“Edward cos’hai?” Rosalie aveva attivato gli interfono presenti nella stanza per poter parlare

“Ho paura Bella,sembra così fragile. Non si farà male?” la sua sincerità e la sua preoccupazione erano disarmanti in quel momento.

Sorrisi per la sua preoccupazione e lui mi guardò male “Scusami Edward,ma sei troppo buffo. Sembra delicato,ma il mio ometto è più forte di quanto sembri.” Dissi orgogliosa,osservando il mio piccolo sgambettare nella culla.

Si vedeva lontano un miglio che Edward avrebbe voluto essere lì con me,ma in fondo la ‘punizione’ che Rosalie gli aveva inflitto gli stava bene: non poteva presentarsi lì e credere che tutto andasse bene dopo che ci aveva ignorati per nove mesi.

“Sai la prima volta anche io avevo paura di fargli male,mi ha spinto Rosalie a toccarlo” non so bene perché gli feci quella confessione,forse per  farlo sentire un po’ in colpa. La mia furia nei suoi confronti non si era per niente calmata,ma in quel momento mi interessava solo sapere che il mio bimbo stesse bene,avremmo avuto tempo per chiarire; però volevo farlo soffrire un po’,più di quanto non lo fosse già.

“Davvero?”

“Sì,però è stato un attimo. Sai, vederlo con tutti i tubicini attaccati al suo piccolo corpicino,senza nessuno con cui poter condividere quel dolore e quelle ore d’angoscia è stato bruttissimo. Non vedo l’ora di poterlo toccare senza questi guanti,di poterlo stringere a me e allattarlo. L’unica volta che l’ho tenuto in braccio è stato quando me lo hanno posato sul petto dopo il parto,ma almeno io ho avuto questa opportunità.”

“Avrei tanto voluto esserci,non mi perdonerò mai per aver perso il suo primo vagito” e il suo sguardo divenne cupo,accigliato.

“Non sono stata io a impedirti di esserci,è stata una tua scelta,adesso non puoi venire qui e dire così: cosa ti aspettavi,una mia telefonata per avvisarti che il figlio di cui non ti è mai importato nulla stava per nascere? Sei fortunato però: Matthew non ricorderà mai quel momento,e se non farai nessun passo falso forse eviterò di fargli sapere che suo padre mi aveva chiesto di ucciderlo: non voglio che anche lui soffra per causa tua. L’importante è che tu sia presente da ora in poi,avrà bisogno di un padre per crescere bene” ero stata cattiva in quel momento,ma lui non poteva biasimare nessuno se non lui stesso per le scelte che aveva fatto.

“E tu me lo permetterai,Bella?”

“Se lo riconoscerai legalmente io purtroppo non potrò impedirti di vederlo,sei pur sempre suo padre,ma dovrai stare attento Edward. Fallo soffrire,illudilo e non la passerai liscia;non te lo permetterò!” dissi decisa e lui annuì convinto.

In realtà dentro me albergava la confusione in quel momento; non capivo il repentino cambiamento di Edward nei confronti di suo figlio: temevo che se mi fossi abituata alla sua presenza,se avessi cominciato a contare su di lui per un aiuto con il bimbo,nel momento in cui lui ci avrebbe voltato nuovamente le spalle,cosa che,visto il suo precedente comportamento,sarebbe potuta benissimo accadere,io mi sarei trovata ancora più nei guai. Perché se fino ad ora ero riuscita ad andare avanti con le mie forze,adesso non ero sicura di riuscirci. Matthew prima non aveva bisogno di nulla,viveva attraverso me; d’ora in poi invece avrebbe avuto bisogno di tantissime cose,a cominciare dai vestitini,dai pannolini,e da un punto di vista economico non avrei mai potuto farcela da sola,avrei dovuto trovarmi un lavoro al più presto,i soldi della borsa di studio stavano finendo e i risparmi messi da parte non sarebbero stati eterni.

“Puoi stare tranquilla,sarò il primo a proteggerlo da chiunque volesse fargli del male. Adesso lui è la cosa più importante per me,la cosa più importante di tutta la mia vita.” Quelle parole,dette con così tanta convinzione e serietà,le pronunciò come se volesse rasserenarmi. Ripresi  a coccolare il mio bambino,sperando che da oggi avrei potuto contare sull’aiuto di suo padre.


** Vuoto a perdere,Noemi

Cosa ne pensate? Tanya come vedete è innocua,essendo la sorella di Edward: la scelta non è casuale,mi ero stufata di leggere il solito clichè di Edward che tradisce Bella con Tanya o viceversa... Non è formidabile Rose in questo capitolo? Sono tutti contro Edward,come voi del resto! non perdetevi il prossimo capitolo,in cui si svelerà il 'segreto' di Edward e ci sarà una parte dolcissima tra Bella e Matthew. Grazie ancora a tutti,alla prossima settimana Paola ;)
   
 
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