Capitolo
16. Musa ispiratrice
-Hai
risolto i tuoi problemi psichici,
piromane? -mi domandò la reginetta del tatto
nonché mia migliore
amica, Nadia
Scrollai
le spalle -Non credo ci sia
speranza
Lei
annuì -Ne ero convinta
Guardai
il prof che spiegava chissà
cosa ma, anche volendo, non sarei riuscita a seguire -Ma è
per
parlare di questo che hai spedito Mirko e Jason nei posti
più
avanti? -le domandai scoccando uno sguardo ai due che invece
sembravano seguire attentamente la lezione.
-No
-rispose lei -cioè non solo
-sospirò -Lasciando da parte quelli psichici, come va invece
con i
problemi di cuore?
-Oh
-mi ricordai di avergliene
accennato il giorno prima. Accartocciai l'orecchia del mio quaderno
degli appunti totalmente nuovo -Ieri.. è da ieri che mi
sento un
po'.. così
-Così
come?
-Non
lo so. So solo che Mirko mi ha
capita alla perfezione, ed è stato così..
così dolce.. -sospirai
-In questo momento sento che non vorrei nessun altro
Era
inutile tentare di spiegarle a
parole quello che era successo il giorno prima fra noi; fare l'amore
non era stato così bello, così profondo, magico e
così intimo
nemmeno la prima volta. Era come se fossimo stati solo noi due al
centro dell'universo (ammesso che l'universo fosse ridotto alla mia
camera da letto). Il suo corpo e il mio, le sue carezze così
dolci,
i suoi baci, sentirmi un tutt'uno con lui..
Mentre
tentavo di spiegarle tutto
questo, Mirko si voltò un attimo e mi sorrise vedendo che lo
stavo
già guardando; lo sapevo che era impossibile che mi avesse
sentito,
stavo parlando a voce bassissima, ma comunque mi interruppi.
Quando
cercai di nuovo lo sguardo di
Nadia, lei aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro
-Amica
mia, credo proprio che i tuoi
problemi non esistano più -mi disse tutta contenta -a parte
quello
della passione per le fiamme, ovviamente
In
quel momento il professore annunciò
la fine della spiegazione.
°°°
-Stasera
vieni al locale? -mi chiese
Mirko tutto allegro dopo avermi riaccompagnata a casa
-Suonate?
-domanda idiota
-Sì,
ho una canzone nuova da farti
sentire -rispose in tono enigmatico. Cosa mi stava nascondendo?
-Ok,
ma..
-Perfetto!
-esclamò tutto entusiasta
-Va bene alle dieci?
-Sì..
-Grande!
-si avvicinò per stamparmi un
bacio sulle labbra
Mmh,
la cosa cominciava a diventare
sospetta..
-Cosa
stai tramando? -gli domandai
infatti
Lui
sfoderò il suo ghigno malefico
mentre gli occhi brillavano come smeraldi appena lucidati -Vedrai -mi
disse prima di allontanarsi
Be',
almeno non aveva negato.
Mi
preparai al volo qualcosa per
pranzo, in attesa dell'arrivo di Nadia che, come al solito, era in
ritardo. Comunque appena arrivò, tirò fuori i
libri e ci mettemmo a
studiare come avevamo deciso (lo dicevo che prima o poi lo avremmo
fatto!).
Non
sembrava particolarmente in vena di
chiacchiere e così finimmo veramente in anticipo; la vidi
lanciare
uno sguardo nervoso all'orologio, poi mi chiese se mi andava di fare
un ripasso generale.
Alt:
Nadia che si vuole buttare così a
capofitto nello studio? No, la cosa non era plausibile.
Mi
avvicinai con fare indagatore -Ma
che avete tutti oggi? -domandai -anche Mirko.. -e fu allora che
realizzai -Tu lo sai! -esclamai -Sai cosa sta tramando Mirko!
-Mirko?
-chiese lei con aria fin troppo
innocente -Non capisco
La
guardai stringendo gli occhi -Nadia?
Lei
sbuffò -Ok, ok! -si arrese -Eppure
gliel'avevo detto che non avrebbe dovuto dirmi niente, che sono una
pessima bugiarda! -si lamentò
-Ok,
ma cos'è che non devi dirmi?
Lei
mi guardò -Non te lo dirò di
certo. Ora sai che qualcosa c'è, ma non ti
svelerò mai di cosa si
tratta
Touche.
-No!
Non è giusto!
La
perfida Nadia rise di gusto -Speravo
di tenerci impegnate con lo studio sigillandomi la bocca, ma non ha
funzionato
-E
pensi di liquidarmi così?
-Certo
-rispose fieramente
-Vediamo
se resisti anche sotto tortura
-annunciai balzandole addosso e cominciando a farle il solletico
-Noooo!
-strillò lei ridendo come una
pazza
quando
però capii che non avrebbe
aperto bocca, mi fermai, rassegnata
-Perché
invece di torturarmi non
cominciamo a prepararci? Così andremo là e
scoprirai finalmente
cosa ha in serbo Mirko
Mi
sembrò ragionevole, anche perché
stavo morendo di curiosità. E via con quintali di mascara!
°°°
I
divanetti del locale, che
circondavano ogni tavolo, erano piuttosto comodi, eppure mi sarei
volentieri alzata, per scaricare un po' di tensione. Guardai il mio
stesso riflesso nel cucchiaio d'acciaio posato sul tavolo, riuscendo
a malapena a distinguere i contorni del mio volto
-Smettila
-fece Nadia, seduta accanto a
me neanche stesse parlando con Narciso -sei bellissima
La
accontentai, non era il mio aspetto
fisico che mi preoccupava: sentivo addosso una strana impazienza,
fremevo dalla voglia di rivedere Mirko.
Forse
stavo già diventando
insopportabilmente appiccicosa, forse ardevo dalla curiosità
di
sapere cosa avesse architettato.. ma tutte e due queste ipotesi mi
sembravano essere solo in parte motivo della mia impazienza, e non
riuscire a trovare una risposta mi faceva salire ancora più
ansia.
Finalmente
vidi Nick uscire dal retro
del palchetto del locale, seguito dal fratello e da Jason
Che
Mirko fosse bello lo sapevo anche
quando lo consideravo soltanto un amico.. ma Dio solo sa cosa mi
tenne dal saltargli addosso appena lo vidi quella sera, sembrava un
fotomodello mentre mi veniva incontro sorridendo.
Nadia
si alzò e lei e Jason, dopo
essersi salutati calorosamente, si allontanarono
-Quando
suonate? -domandai a Mirko
appena fu a portata d'orecchio
-Tra
pochissimo -rispose fiero, per poi
chinarsi e darmi un bacio; lo guardai sedersi di fronte a me e
strinsi gli occhi
-Hai
davvero intenzione di farmi patire
fino alla fine della serata?
Lui
fraintese, o meglio, volle
fraintendere e mi guardò con aria furbesca -Ci sono i bagni
in fondo
a destra, è un po' squallido però se proprio
vuoi..
-Mirko!
-lo ripresi mentre lui
sghignazzava; sbuffai, anche se in fondo ero divertita anch'io
-Non
dovrai aspettare a lungo -disse
poi tornando serio
-Mmh..
-commentai riflettendo -mi dai
un altro indizio?
Lui
ci pensò un secondo -E' da
ascoltare
Allora
realizzai -La canzone! -esclamai
e lui sorrise nel vedermi così contenta -Hai scritto
un'altra
canzone per me..
A
quel punto annuì -Mi chiedo se
riuscirò mai a farti una sorpresa vera e
propria
Sempre
esultante, mi alzai e mi
sistemai (o meglio mi lanciai) imbraccio a lui, stringendolo forte
-Grazie -sussurrai emozionata; solo allora mi accorsi che era rimasto
totalmente immobile da quando gli ero piombata addosso, e sciolsi
l'abbraccio per controllare che desse ancora segni vitali.
Scoprii
allora la causa del suo
silenzio, mentre fissava ciò che la minigonna che Nadia mi
aveva
costretta ad indossare non copriva (e credetemi, era veramente
parecchio!)
Si
schiarì la gola -La proposta di
andare nei bagni -disse poi poggiando una mano sulla mia coscia
-è
ancora validissima -concluse incrociando di nuovo il mio sguardo
I
suoi occhi languidi mi provocarono un
attimo di esitazione ma non avrei mai fatto l'amore là dentro
-Ma
come? -domandai provocatrice per
poi chinarmi sul suo orecchio -Non.. ce la fai.. ad aspettare..
stasera? -chiesi intervallando lievi morsi ad ogni parola.
-No
-rispose lui in un sussurro
cingendomi la schiena con l'altro braccio -decisamente no -la sua
mano strinse di più la mia coscia, provocandomi un brivido
-Allora
dovrei smettere.. -commentai
distrattamente scendendo sul suo collo
-Già
-mi diede ragione piegando la
testa di lato in modo da rendermi più facile l'opera -Non
eri tu
quella che andava matta per questi baci? -mi chiese, e sentii la sua
mano, dalla schiena, immergersi fra i miei capelli
-Puoi
sempre contraccambiare dopo
-Fidati,
ti farò ben altro
Il
tono di erotismo con cui lo disse,
la sua mano ormai aggrappata saldamente alla mia coscia, ma
soprattutto il formicolio brusco e improvviso che quelle parole mi
provocarono, fecero scattare l'allarme rosso dentro di me, e decisi
che era davvero tempo di staccarmi se non volevo ritrovarmi a fare
l'amore in uno squallido bagno puzzolente; con disinvoltura, scesi
dalle sue gambe spostandomi accanto a lui. Mirko sospirò e
appoggiò
la testa allo schienale del divanetto su cui eravamo seduti
-Tu
mi farai impazzire un giorno
-commentò, e notai che il suo torace andava su e
giù lievemente più
veloce del normale.
Lo
guardai soddisfatta -E' colpa tua
che continui a scrivermi canzoni
A
quel punto sorrise e si voltò di
nuovo verso di me -E' colpa tua che mi dai l'ispirazione
Deglutii,
senza poter ignorare quanto
mi appagasse il modo che aveva di farmi sentire importante per lui
-Un po'.. come una musa ispiratrice? -domandai
-Esattamente
come una musa ispiratrice
-rispose lui, lo sguardo caldo come il braccio che posò
sulle mie
spalle.
Osservai
le sue labbra, che ormai
conoscevo bene, mentre avvicinavo lentamente il viso al suo; mi venne
incontro e ci scambiammo un bacio di pura dolcezza, senza traccia
dell'erotismo di poco prima
-Mirko,
tocca a noi
La
voce di Jason ci distrasse; lui
sbuffò alzandosi e io lo guardai storto -Ricordati che vai a
cantare
per me
Questo
lo fece ridere, mentre si alzava
-Tu però non perdere il filo -disse, riferendosi ovviamente
a poco
prima
Mi
alzai anch'io e, con la scusa di
dargli un bacio sulla guancia, gli sussurrai all'orecchio in modo che
Jason non sentisse -Ti ringrazierò in modi degni di una musa
-Spero
sia una musa di film porno
-rispose lui, guadagnandosi un pesante cazzotto sulla spalla
Jason
ci guardò un po' perplesso dato
che non aveva sentito ciò che ci eravamo detti (per
fortuna);
inoltre per lui ero sempre una pazza piromane.
-Dobbiamo
recuperare anche tuo fratello
-informò poi rivolto a Mirko -è da qualche parte
con la ragazza
Mirko
alzò gli occhi al cielo -Questi
amori adolescenziali
Io
lo guardai sollevando un
sopracciglio e lui rispose con un occhiolino; sono sicura che si
ricordava a memoria di tutte le volte che gli avevo dato del bambino.
Mentre
loro si allontanavano, Nadia
invece si avvicinò
-Sono
passata in bagno a sistemarmi il
trucco -spiegò -Mirko ti ha rivelato il
“segreto”?
-Sì
-annuii contenta -una canzone
-Ed
è già la seconda -commentò
-stavo pensando che potrei chiedere a Jason di scrivermene una, ma
non mi sembra tanto carino. Voglio dire, tutte le dediche nascono
spontaneamente, quindi..
Per
fortuna Nadia aveva appena iniziato
uno di quei monologhi che non richiedono altro all'interlocutore se
non di annuire qualche volta e di fare esclamazioni del tipo
“Ooh”
ogni tanto, perché io non la stavo proprio ascoltando.
Continuavo a
guardare Mirko, e lui guardava me, mentre Jason e Nick si davano le
ultime dritte.
C'era
qualcosa di diverso dentro di me,
lo sentivo, qualcosa che non vedeva l'ora di essere tirato fuori;
forse era per questo che non riuscivo a staccare gli occhi di dosso
dal mio ragazzo.
Quando
finalmente salirono sul
palchetto, ci furono degli applausi dai fan-amici veterani; Mirko
ringraziò, poi tornò a guardarmi mentre
annunciava la nuova
canzone, finita di scrivere solo il giorno prima.
La
musica iniziò con un tono piuttosto
rilassato, quasi scherzoso; ma ormai avevo imparato bene che sotto il
lato giocoso di Mirko, se ne nascondeva uno dolce e profondo, che
mostrava solo a pochi.
La mia
ragazza si crede un fuscello una piuma
ma fa paura quant’è
dura e forte
Ha una cintura nera con le borchie
Dura
e forte? Se voleva farmi credere
che i miei pugni a kick gli avessero davvero fatto qualcosa a parte
il solletico, non ci era riuscito!
Comunque
gradii l'inizio: “la mia
ragazza”
E non
mi chiede la fede un castello o la luna
Lei balla tutta notte poi
la mattina morde
si mette i miei boxer
Scoppiai
a ridere, sentendomi anche un
po' arrossire sotto lo sguardo scandalizzato di Nadia. Era successo
il giorno che eravamo scappati da scuola; devo dire che mi ero
divertita parecchio! Mirko si era anche offerto di regalarmeli, a
patto che li indossassi sempre senza reggiseno; a quel punto
ovviamente glieli avevo tirati in faccia.
Anche
lui sorrise al ricordo; per un
istante mi chiesi cosa avesse pensato Jason, che già mi
riteneva da
manicomio, quando Mirko gli aveva fatto leggere quella parte del
testo..
E offre
cene precotte bibite bollenti
bottiglie a
cui toglie tappi con i denti
non
m’inganna mai
Non va a nanna mai, mangia panna spray
Questo
elogio alle mie doti culinarie
mi fece ridere di nuovo, mentre sentivo che anche Nadia affianco a me
sghignazzava; qui partì quello che capii essere il ritornello
La mia
ragazza è strana
non dice che mi ama
ma beve birra e fuma
ha un tatoo sulla schiena
..La mia ragazza mena!
A
leggere queste righe così mi sarei
preoccupata ma, dal vivo, vidi tutto l'affetto che mise in queste
parole, come se le mie tante stranezze e la gioia sadica che provavo
nel picchiarlo, non facessero altro che accrescere i suoi sentimenti
nei miei confronti.
Già:
i suoi sentimenti che io
continuavo a ferire
“Non
dice che mi ama”..
A
questo però dovevo rimediare.
Corrugò
le sopracciglia vedendo la mia
espressione d'un tratto rabbuiata; mi affrettai a ritrovare il
sorriso mentre ascoltavo il resto della canzone.
Dentro
di me però i pensieri
vorticavano..
La mia ragazza se
piange non è mai per ricatto
Non cucina in cucina.. mi cucina
nel letto
Cantò
l'ultima frase sollevando le
sopracciglia a mo' di ammiccata; io sbuffai alzando gli occhi al
cielo e quando tornai a guardarlo, vidi che stava trattenendo a forza
le risate.
E si
mette la notte gli occhiali da sole
E si mette a gridare contro
il telegiornale
Il rock la sveglia
con le
boy-band sbadiglia
Ama il punk da skate la drum’n bass
Ma è
il rap che la ripiglia
Vero,
il rap era sempre stato il mio
genere preferito.. e guarda caso stavo insieme ad un rapper; un
bellissimo rapper.
E
scatta, quando vedi che si arrabbia, scappa!
Quella
donna sembra acqua ma è grappa
È un litro di nitro con la
miccia corta
La faccina pulita, la fedina penale sporca..
Mi
piacquero il paragone con la grappa
e la nitroglicerina che, devo dire, calzavano a pennello, soprattutto
dopo l'incendio.. E sempre a proposito di questo, era ovvio che
convenisse a chiunque scappare non appena cominciavo ad arrabbiarmi
anche solo un pochino!
La
fedina penale ce l'eravamo sporcata
assieme quando, alle superiori, eravamo fra i promotori
dell'occupazione della nostra scuola, e i carabinieri avevano dovuto
portarci fuori di peso dopo due settimane, dato che non volevamo
arrenderci.. ma questa è una storia lunga, considerando che
avevamo
anche passato una notte al fresco.
Sorrise
con me di quei ricordi, e mi
chiesi come sarebbe andata fra noi se ci fossimo innamorati allora.
Be'
probabilmente saremmo stati insieme
già da diversi anni a quell'ora.
La
mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Però quand’ho un
problema
lei è qui vicina
La mia ragazza mena
Continuava
a dirmi che gli bastava
anche così, anche se non riuscivo a dirgli che lo amavo..
per ora.
Ma
forse non bastava più a me..
Le
parole che seguirono mi
distrassero.
Una mia ex mi
chiamava le ha incendiato la casa
-NO!
-scattai
Scossi
la testa mimando con le labbra
la parola “INCIDENTE” mentre Nadia rideva
fragorosamente al mio
fianco; Mirko mi rispose annuendo vigorosamente con la testa, come si
fa quando si vuol dare ragione a un matto.
Ci ho
fatto la lotta ho una costola rotta
Thai-box karate judo
Colpi
al fusto manate a viso nudo
Strinsi
gli occhi: altro che manate se non la smetteva! Lui
comunque non parve per nulla intimorito, anzi mi fece l'occhiolino:
che faccia da schiaffi!
Con lei
le faccio sesso quando non mi rado e sudo
E sono cotto cotto
perché a lei piaccio crudo
Ma
certo che mi piaceva crudo: con la
faccia da schiaffi, presuntuoso, arrogante o dolce e tenero.
Così
com'era e basta, non mi serviva nient'altro.
Quando
la guardo tutto ha più senso
Il mondo sembra meno cattivo
È
benzina sul fuoco
È perfetta davvero… anche se ho un occhio
nero!
Socchiusi
la bocca e rimasi immobile a
fissarlo.
Sì,
Mirko aveva un modo tutto suo di
farmi sentire importante, un modo tanto dolce quanto efficace.
Sentii
il cuore che batteva forte,
mentre le labbra si incurvavano autonomamente all'insù;
Mirko mi
guardò con dolcezza, mentre cantava un'ultima volta il
ritornello.
-Ci
ho ripensato -annunciò Nadia
-Glielo voglio proprio chiedere a Jason se mi scrive una canzone
Scoppiai
a ridere talmente ero
euforica.
La
musica finì, Mirko ringraziò e
salutò al microfono e poi la band scese dal palco.
-Vado
a.. ringraziarlo -dissi a Nadia
alzandomi tutta gongolante
Lei
mi guardò sollevando un
sopracciglio -Adesso si dice così, eh?
Quando
tornai a guardare verso di loro
però, mi accorsi che Nick stava trascinando fuori Mirko, che
non
sembrava per niente contento.
Li
seguii, pensando che fosse successo
qualcosa di brutto con Victor, ma quando raggiunsi l'anta della porta
mi fermai, perché stavano parlando di tutt'altro..
-Come
faccio a spiegartelo in due
parole? -domandò Mirko; dalla voce sembrava stesse
scalpitando per
tornare dentro
-Provaci
-fece Nick
Mirko
sospirò -Ne possiamo parlare a
casa? Sai com'è, ho appena cantato una canzone alla mia
ragazza e
vorrei..
-Ti
bastano cinque secondi! -lo
interruppe lui -Non voglio dire a Ilary qualcosa che non penso
Mi
avvicinai di più, incuriosita.
Cos'era che doveva dire a Ilary?
Sì,
lo so che fin dall'asilo ti
insegnano a non origliare ma.. io sono stata una di quelle bambine
che se ne è inventata di tutti i colori per farla franca
alla faccia
dalle maestre!
-Va
bene -fece Mirko dopo qualche
istante di silenzio -Al massimo se Nina si arrabbia, brucia il
locale..
Nick
rise fragorosamente; io, da brava
idiota, stavo per farmi smascherare andandolo a picchiare ma
fortunatamente, una coppia che uscì in quel momento (e che
mi guardò
con aria perplessa, acquattata com'ero contro lo stipite ad
origliare) mi costrinse a fermarmi.
-Se
tu sei davvero innamorato di lei,
lo senti -spiegò Mirko -Non ci stanno cazzi
Fine
come al solito.
Da
quello che ero riuscita a capire
Nick voleva confessare i propri sentimenti a Ilary, la sua ragazza..
ma per qualche motivo stava titubando.
-Io..
credo di amarla -rispose Nick
-Non
è abbastanza -ribatté Mirko e io
deglutii -Non le puoi dire qualcosa che non senti, solo per
ricambiare ciò che lei ha detto a te: sarebbe una menzogna,
fratellino
Ci
fu un istante di silenzio e mi
immaginai Nick assimilare il significato di quelle parole
-Ma
cosa si prova quando si è
innamorati?
BOOM.
Se
prima stavo origliando, adesso avrei
volentieri chiesto in prestito a Harry Potter il suo mantello
dell'invisibilità per avvicinarmi e non perdermi nemmeno
mezza
sillaba della risposta di Mirko
Un
ragazzo entrò in quel momento e
sobbalzò vedendomi
-Che
diavolo..?
Accidenti!
-Shht!
-implorai mettendomi l'indice
davanti alla porta; Mirko e Nick avevano smesso di parlare,
probabilmente distratti da quanto stava accadendo
Il
ragazzo sconosciuto, in cui in quel
momento avevo riposto tutte le mie speranze, mi guardava come se
fossi un'aliena.
-Che
succede? -la voce di Mirko
Cazzo!
-Ti
prego -mimai le parole con la bocca
rivolta verso il ragazzo, e poi lo guardai voltarsi verso l'esterno
-Niente,
pensavo di aver visto.. uno
che conoscevo -rispose, e anche se fu poco credibile, lo ringraziai,
sempre con il labiale
Lui
mi rivolse un altro sguardo
perplesso, poi si allontanò.
-Allora?
-Nick incalzò il fratello
Ci
fu un attimo di pausa, e fui tentata
di sbirciare; poi, Mirko parlò -Quando tu ami una persona..
è
qualcosa di immenso. Provi questo sentimento talmente forte, grande,
che scopri che non può esserci qualcosa di più
importante. E'
illimitato, non può esserci niente di
più grande, davvero
niente.
Mi
misi una mano davanti alla bocca e
al naso, temendo che il mio respiro improvvisamente affannoso si
potesse sentire.
Stava
descrivendo ciò che provava per
me.. che corrispondeva esattamente a quello che io provavo per lui.
Io..
io lo..
-E
poi naturalmente vorresti passare il
resto della tua vita a letto con quella persona, ma questo è
un
altro discorso
Mi
distrassi e quasi mi scappò da
ridere: sempre il solito cretino. Ma d'altronde non mi ci sarei
affezionata così tanto se alla fine di ogni suo discorso
serio non
avesse messo sempre una delle sue battutine.
Nick
rise e sentii un sonoro ciaff,
come se gli avesse dato una pacca sulla spalla -Ok.. grazie
fratellone. Vado da lei
-Bene
-rispose lui -anch'io vado da
lei. Ci vediamo!
Panico:
dovevo trovare alla svelta un
nascondiglio.
Neanche
avessi 3 anni, mi fiondai sotto
il primo tavolino libero che trovai. Non aveva la tovaglia
però:
dovevo solo sperare che Mirko non mi vedesse.
Lo
guardai entrare e scrutare tra la
folla.
A
quel punto sorse un altro problema:
non potevo certo restare lì tutta la sera, anche
perché si stava
avvicinando!
Potevo
arrivare facilmente al tavolino
accanto, mi bastava gattonare un po'..
-Perché
sei sotto un tavolino?
Troppo
tardi.
Mi
voltai lentamente, mentre il mio
cervello andava a duemila cercando una spiegazione degna di farmi
evitare la camicia di forza.
Mirko
era piegato sulle ginocchia e mi
guardava a metà fra il divertito e il disappunto, i suoi
occhi verdi
teneri mentre scrutavano i miei.
-Emh..
stavo.. -pensa, pensa, pensa!
- Nadia ha perso un orecchino
10
e lode, avrei potuto lavorare alla
CIA!
-Qui?
-Già
-E
perché lo stai cercando tu?
Ops..
-Perché..
lei si vergognava, sai, a
ficcarsi sotto un tavolino
-E
tu no
-No
-confermai -per un'amica..
-O
per origliare -aggiunse lui
scrollando le spalle con noncuranza
-Non
stavo or.. ahi! -nel negare la
pura verità, avevo sollevato la testa di scatto, battendo
contro il
tavolino
Mirko
scoppiò a ridere -Che ne dici di
uscire di lì?
-Sarà
meglio -risposi massaggiandomi
la testa
Strusciai
in avanti sulle ginocchia,
poi presi la mano che lui mi porgeva e mi tirai su.
-Allora,
che ci facevi là sotto? -mi
chiese di nuovo
Lo
guardai un attimo, mentre chissà
quale gruppo nel locale attaccava una nuova canzone, e decisi che
c'era troppo chiasso -Andiamo fuori -decretai prendendolo per mano
Lui
non obiettò e mi seguì
tranquillo; ancora qualche passo, cercando invano di far rallentare i
battiti del mio cuore impazzito e poi mi fermai, voltandomi a
guardarlo.
-La
canzone.. -cominciai, specchiandomi
in quel verde dei suoi occhi adesso opacizzato dal buio della notte
-era bellissima. Come la prima che mi hai scritto
Mi
resi conto in quel momento che era
la prima volta che glielo dicevo: non lo avevo mai ringraziato per
aver scritto Senza Dubbio.
Lui
sorrise e mi cinse la vita -Ti
rispecchia parecchio
-No,
non del tutto -lo contraddissi
osservando le sue sopracciglia corrugarsi mentre mi guardava
interrogativo
Ma
come al solito, aveva probabilmente
già intuito dove volessi arrivare -E' un pezzo importante
che ho
sbagliato? -chiese e nei suoi occhi lessi la speranza
Annuii
piano con la testa posando le
mani sulle sue spalle larghe -Ma non è colpa tua, sono io
che.. che
ci metto un po' a sciogliermi
-Nina..
Ora!
Mi urlò una vocina nella
mia testa
-Ti
amo, Mirko -dissi, guardandolo
negli occhi e credendoci fino al midollo -Io ti amo.
Il
suo sorriso fu il più bello di
tutti quelli che gli avevo visto fare; mi abbracciò forte, e
io mi
lasciai stringere affondando le mani fra i suoi capelli folti, mentre
il mio cuore palpitava
-Non
l'avevo mai detto a nessuno
-spiegai -è per questo che ci ho messo un po' per.. capire
ed essere
sicura che fosse amore. E ora ne sono più che certa.
-Ti
ha aiutato origliare me e Nick?
-domandò divertito
Tanto,
ormai.. -Be'.. hai descritto ciò
che io provo per te
Sospirò
sul mio collo facendomi venire
la pelle d'oca -Stavo descrivendo ciò che sento per te -mi
rispose
-Ti amo anch'io, Nina -si allontanò leggermente per
guardarmi in
faccia, continuando però a circondarmi con le braccia
-Neanch'io
l'avevo mai detto a nessuna, pensavo che l'amore fosse una cosa
pessima, da evitare ad ogni costo, che facesse solo soffrire
-Io
ti ho fatto soffrire -rammentai a
testa bassa
Lo
sentii sollevarmi il mento con un
dito e quando risollevai lo sguardo, incontrai i suoi occhi, caldi e
dolci -Ma ora mi stai facendo volare -sussurrò -Speravo di
sentirtelo dire, tu non sai quanto
Sorrisi
e lo baciai, sentendomi felice
come non mai: Mirko mi aveva sempre fatta star bene, da quando lo
conoscevo e finalmente per una volta, ero riuscita a contraccambiare.
-Adesso
-sussurrò al mio orecchio
-voglio fare l'amore con la ragazza che amo. Che ne dici?
-Dico
che anch'io voglio fare l'amore
con te.
Come
dire di no?
Sorridendo
e guardandomi con aria
complice, sciolse l'abbraccio e mi prese per mano, guidandomi verso
il motore.
-Però
non mi va di andare a casa -gli
dissi mentre ci mettevamo i caschi
Lui
sollevò di scatto lo sguardo,
afflitto; ridacchiai lievemente, poi terminai la frase -Ho voglia di
farlo sotto le stelle.. di gridare al cielo che sei mio
Bruciò
la distanza che c'era fra noi
con un solo passo e mi baciò di slancio, facendomi fremere
da capo a
piedi
-Ogni
tuo desiderio è un ordine,
piccola -sussurrò -Facciamo vedere ai santi lassù
quello che si
perdono
Risi
di gusto e, per tutto il viaggio,
rimasi saldamente aggrappata alla sua schiena, con l'idea di
continuare a stringerlo ancora per tanto, tanto tempo.
“In
una notte fredda sotto un
cielo stellato,vedo il tuo viso riflesso in una parte del mio
cuore.”
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Eccolo! Avete
dovuto aspettare un
po', ma alla fine ce l'ho fatta!
Con questo
capitolo si chiude la
storia, che spero rimarrà in qualche modo nei vostri
ricordi. Mirko
e Nina vi salutano e vi ringraziano per aver viaggiato con loro, per
aver condiviso emozioni sorrisi, magari qualche lacrima..
Naturalmente vi
ringrazio di cuore
anch'io e spero che non mi odiate troppo per aver messo la parola
fine a questa fic. Siete state meravigliose, vi ringrazio tutte
quante! =)
Scusate se non mi
dilungo tanto ma è
un momentaccio.. scusate davvero!
Un bacio a tutte!
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