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Autore: FallingInLove    11/09/2011    19 recensioni
Roba da pazzi! Poggiai una mano su un fianco cominciando a gesticolare animatamente con l'altra.
-Punto primo: mi stai rinfacciando tutte le volte che sono venuta a piangere da te? -domandai sentendo il veleno fra i denti -Perché io pensavo di trovare supporto fra le braccia di un amico e non di uno stronzo pronto a portarmi il conto!
-Non sto facendo niente di tutto questo -tentò di difendersi, ma io ormai ero partita come un treno e non mi sarei fermata tanto presto
-Punto secondo: io non sono una guerra che vi giocate tu e Riccardo, non sono una battaglia da vincere!
-Per me invece lo sei -mi interruppe, guardandomi dritta negli occhi; rimasi in silenzio, colta alla sprovvista e lui ne approfittò per continuare -Sei una di quelle poche cose per cui vale la pena lottare.. ed è per questo che non rinuncerò facilmente, soprattutto se ti so con quell'idiota
Avevo detto che non mi sarei fermata? Be' non avevo tenuto conto di questo. Proprio no.
-E punto terzo -aggiunse lui alla mia lista -non hai risposto alla mia domanda
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16. Musa ispiratrice


-Hai risolto i tuoi problemi psichici, piromane? -mi domandò la reginetta del tatto nonché mia migliore amica, Nadia

Scrollai le spalle -Non credo ci sia speranza

Lei annuì -Ne ero convinta

Guardai il prof che spiegava chissà cosa ma, anche volendo, non sarei riuscita a seguire -Ma è per parlare di questo che hai spedito Mirko e Jason nei posti più avanti? -le domandai scoccando uno sguardo ai due che invece sembravano seguire attentamente la lezione.

-No -rispose lei -cioè non solo -sospirò -Lasciando da parte quelli psichici, come va invece con i problemi di cuore?

-Oh -mi ricordai di avergliene accennato il giorno prima. Accartocciai l'orecchia del mio quaderno degli appunti totalmente nuovo -Ieri.. è da ieri che mi sento un po'.. così

-Così come?

-Non lo so. So solo che Mirko mi ha capita alla perfezione, ed è stato così.. così dolce.. -sospirai -In questo momento sento che non vorrei nessun altro

Era inutile tentare di spiegarle a parole quello che era successo il giorno prima fra noi; fare l'amore non era stato così bello, così profondo, magico e così intimo nemmeno la prima volta. Era come se fossimo stati solo noi due al centro dell'universo (ammesso che l'universo fosse ridotto alla mia camera da letto). Il suo corpo e il mio, le sue carezze così dolci, i suoi baci, sentirmi un tutt'uno con lui..

Mentre tentavo di spiegarle tutto questo, Mirko si voltò un attimo e mi sorrise vedendo che lo stavo già guardando; lo sapevo che era impossibile che mi avesse sentito, stavo parlando a voce bassissima, ma comunque mi interruppi.

Quando cercai di nuovo lo sguardo di Nadia, lei aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro

-Amica mia, credo proprio che i tuoi problemi non esistano più -mi disse tutta contenta -a parte quello della passione per le fiamme, ovviamente

In quel momento il professore annunciò la fine della spiegazione.


°°°


-Stasera vieni al locale? -mi chiese Mirko tutto allegro dopo avermi riaccompagnata a casa

-Suonate? -domanda idiota

-Sì, ho una canzone nuova da farti sentire -rispose in tono enigmatico. Cosa mi stava nascondendo?

-Ok, ma..

-Perfetto! -esclamò tutto entusiasta -Va bene alle dieci?

-Sì..

-Grande! -si avvicinò per stamparmi un bacio sulle labbra

Mmh, la cosa cominciava a diventare sospetta..

-Cosa stai tramando? -gli domandai infatti

Lui sfoderò il suo ghigno malefico mentre gli occhi brillavano come smeraldi appena lucidati -Vedrai -mi disse prima di allontanarsi

Be', almeno non aveva negato.

Mi preparai al volo qualcosa per pranzo, in attesa dell'arrivo di Nadia che, come al solito, era in ritardo. Comunque appena arrivò, tirò fuori i libri e ci mettemmo a studiare come avevamo deciso (lo dicevo che prima o poi lo avremmo fatto!).

Non sembrava particolarmente in vena di chiacchiere e così finimmo veramente in anticipo; la vidi lanciare uno sguardo nervoso all'orologio, poi mi chiese se mi andava di fare un ripasso generale.

Alt: Nadia che si vuole buttare così a capofitto nello studio? No, la cosa non era plausibile.

Mi avvicinai con fare indagatore -Ma che avete tutti oggi? -domandai -anche Mirko.. -e fu allora che realizzai -Tu lo sai! -esclamai -Sai cosa sta tramando Mirko!

-Mirko? -chiese lei con aria fin troppo innocente -Non capisco

La guardai stringendo gli occhi -Nadia?

Lei sbuffò -Ok, ok! -si arrese -Eppure gliel'avevo detto che non avrebbe dovuto dirmi niente, che sono una pessima bugiarda! -si lamentò

-Ok, ma cos'è che non devi dirmi?

Lei mi guardò -Non te lo dirò di certo. Ora sai che qualcosa c'è, ma non ti svelerò mai di cosa si tratta

Touche.

-No! Non è giusto!

La perfida Nadia rise di gusto -Speravo di tenerci impegnate con lo studio sigillandomi la bocca, ma non ha funzionato

-E pensi di liquidarmi così?

-Certo -rispose fieramente

-Vediamo se resisti anche sotto tortura -annunciai balzandole addosso e cominciando a farle il solletico

-Noooo! -strillò lei ridendo come una pazza

quando però capii che non avrebbe aperto bocca, mi fermai, rassegnata

-Perché invece di torturarmi non cominciamo a prepararci? Così andremo là e scoprirai finalmente cosa ha in serbo Mirko

Mi sembrò ragionevole, anche perché stavo morendo di curiosità. E via con quintali di mascara!


°°°


I divanetti del locale, che circondavano ogni tavolo, erano piuttosto comodi, eppure mi sarei volentieri alzata, per scaricare un po' di tensione. Guardai il mio stesso riflesso nel cucchiaio d'acciaio posato sul tavolo, riuscendo a malapena a distinguere i contorni del mio volto

-Smettila -fece Nadia, seduta accanto a me neanche stesse parlando con Narciso -sei bellissima

La accontentai, non era il mio aspetto fisico che mi preoccupava: sentivo addosso una strana impazienza, fremevo dalla voglia di rivedere Mirko.

Forse stavo già diventando insopportabilmente appiccicosa, forse ardevo dalla curiosità di sapere cosa avesse architettato.. ma tutte e due queste ipotesi mi sembravano essere solo in parte motivo della mia impazienza, e non riuscire a trovare una risposta mi faceva salire ancora più ansia.

Finalmente vidi Nick uscire dal retro del palchetto del locale, seguito dal fratello e da Jason

Che Mirko fosse bello lo sapevo anche quando lo consideravo soltanto un amico.. ma Dio solo sa cosa mi tenne dal saltargli addosso appena lo vidi quella sera, sembrava un fotomodello mentre mi veniva incontro sorridendo.

Nadia si alzò e lei e Jason, dopo essersi salutati calorosamente, si allontanarono

-Quando suonate? -domandai a Mirko appena fu a portata d'orecchio

-Tra pochissimo -rispose fiero, per poi chinarsi e darmi un bacio; lo guardai sedersi di fronte a me e strinsi gli occhi

-Hai davvero intenzione di farmi patire fino alla fine della serata?

Lui fraintese, o meglio, volle fraintendere e mi guardò con aria furbesca -Ci sono i bagni in fondo a destra, è un po' squallido però se proprio vuoi..

-Mirko! -lo ripresi mentre lui sghignazzava; sbuffai, anche se in fondo ero divertita anch'io

-Non dovrai aspettare a lungo -disse poi tornando serio

-Mmh.. -commentai riflettendo -mi dai un altro indizio?

Lui ci pensò un secondo -E' da ascoltare

Allora realizzai -La canzone! -esclamai e lui sorrise nel vedermi così contenta -Hai scritto un'altra canzone per me..

A quel punto annuì -Mi chiedo se riuscirò mai a farti una sorpresa vera e propria

Sempre esultante, mi alzai e mi sistemai (o meglio mi lanciai) imbraccio a lui, stringendolo forte -Grazie -sussurrai emozionata; solo allora mi accorsi che era rimasto totalmente immobile da quando gli ero piombata addosso, e sciolsi l'abbraccio per controllare che desse ancora segni vitali.

Scoprii allora la causa del suo silenzio, mentre fissava ciò che la minigonna che Nadia mi aveva costretta ad indossare non copriva (e credetemi, era veramente parecchio!)

Si schiarì la gola -La proposta di andare nei bagni -disse poi poggiando una mano sulla mia coscia -è ancora validissima -concluse incrociando di nuovo il mio sguardo

I suoi occhi languidi mi provocarono un attimo di esitazione ma non avrei mai fatto l'amore là dentro

-Ma come? -domandai provocatrice per poi chinarmi sul suo orecchio -Non.. ce la fai.. ad aspettare.. stasera? -chiesi intervallando lievi morsi ad ogni parola.

-No -rispose lui in un sussurro cingendomi la schiena con l'altro braccio -decisamente no -la sua mano strinse di più la mia coscia, provocandomi un brivido

-Allora dovrei smettere.. -commentai distrattamente scendendo sul suo collo

-Già -mi diede ragione piegando la testa di lato in modo da rendermi più facile l'opera -Non eri tu quella che andava matta per questi baci? -mi chiese, e sentii la sua mano, dalla schiena, immergersi fra i miei capelli

-Puoi sempre contraccambiare dopo

-Fidati, ti farò ben altro

Il tono di erotismo con cui lo disse, la sua mano ormai aggrappata saldamente alla mia coscia, ma soprattutto il formicolio brusco e improvviso che quelle parole mi provocarono, fecero scattare l'allarme rosso dentro di me, e decisi che era davvero tempo di staccarmi se non volevo ritrovarmi a fare l'amore in uno squallido bagno puzzolente; con disinvoltura, scesi dalle sue gambe spostandomi accanto a lui. Mirko sospirò e appoggiò la testa allo schienale del divanetto su cui eravamo seduti

-Tu mi farai impazzire un giorno -commentò, e notai che il suo torace andava su e giù lievemente più veloce del normale.

Lo guardai soddisfatta -E' colpa tua che continui a scrivermi canzoni

A quel punto sorrise e si voltò di nuovo verso di me -E' colpa tua che mi dai l'ispirazione

Deglutii, senza poter ignorare quanto mi appagasse il modo che aveva di farmi sentire importante per lui -Un po'.. come una musa ispiratrice? -domandai

-Esattamente come una musa ispiratrice -rispose lui, lo sguardo caldo come il braccio che posò sulle mie spalle.

Osservai le sue labbra, che ormai conoscevo bene, mentre avvicinavo lentamente il viso al suo; mi venne incontro e ci scambiammo un bacio di pura dolcezza, senza traccia dell'erotismo di poco prima

-Mirko, tocca a noi

La voce di Jason ci distrasse; lui sbuffò alzandosi e io lo guardai storto -Ricordati che vai a cantare per me

Questo lo fece ridere, mentre si alzava -Tu però non perdere il filo -disse, riferendosi ovviamente a poco prima

Mi alzai anch'io e, con la scusa di dargli un bacio sulla guancia, gli sussurrai all'orecchio in modo che Jason non sentisse -Ti ringrazierò in modi degni di una musa

-Spero sia una musa di film porno -rispose lui, guadagnandosi un pesante cazzotto sulla spalla

Jason ci guardò un po' perplesso dato che non aveva sentito ciò che ci eravamo detti (per fortuna); inoltre per lui ero sempre una pazza piromane.

-Dobbiamo recuperare anche tuo fratello -informò poi rivolto a Mirko -è da qualche parte con la ragazza

Mirko alzò gli occhi al cielo -Questi amori adolescenziali

Io lo guardai sollevando un sopracciglio e lui rispose con un occhiolino; sono sicura che si ricordava a memoria di tutte le volte che gli avevo dato del bambino.

Mentre loro si allontanavano, Nadia invece si avvicinò

-Sono passata in bagno a sistemarmi il trucco -spiegò -Mirko ti ha rivelato il “segreto”?

-Sì -annuii contenta -una canzone

-Ed è già la seconda -commentò -stavo pensando che potrei chiedere a Jason di scrivermene una, ma non mi sembra tanto carino. Voglio dire, tutte le dediche nascono spontaneamente, quindi..

Per fortuna Nadia aveva appena iniziato uno di quei monologhi che non richiedono altro all'interlocutore se non di annuire qualche volta e di fare esclamazioni del tipo “Ooh” ogni tanto, perché io non la stavo proprio ascoltando. Continuavo a guardare Mirko, e lui guardava me, mentre Jason e Nick si davano le ultime dritte.

C'era qualcosa di diverso dentro di me, lo sentivo, qualcosa che non vedeva l'ora di essere tirato fuori; forse era per questo che non riuscivo a staccare gli occhi di dosso dal mio ragazzo.

Quando finalmente salirono sul palchetto, ci furono degli applausi dai fan-amici veterani; Mirko ringraziò, poi tornò a guardarmi mentre annunciava la nuova canzone, finita di scrivere solo il giorno prima.

La musica iniziò con un tono piuttosto rilassato, quasi scherzoso; ma ormai avevo imparato bene che sotto il lato giocoso di Mirko, se ne nascondeva uno dolce e profondo, che mostrava solo a pochi.

La mia ragazza si crede un fuscello una piuma
ma fa paura quant’è dura e forte
Ha una cintura nera con le borchie


Dura e forte? Se voleva farmi credere che i miei pugni a kick gli avessero davvero fatto qualcosa a parte il solletico, non ci era riuscito!

Comunque gradii l'inizio: “la mia ragazza”


E non mi chiede la fede un castello o la luna
Lei balla tutta notte poi la mattina morde
si mette i miei boxer


Scoppiai a ridere, sentendomi anche un po' arrossire sotto lo sguardo scandalizzato di Nadia. Era successo il giorno che eravamo scappati da scuola; devo dire che mi ero divertita parecchio! Mirko si era anche offerto di regalarmeli, a patto che li indossassi sempre senza reggiseno; a quel punto ovviamente glieli avevo tirati in faccia.

Anche lui sorrise al ricordo; per un istante mi chiesi cosa avesse pensato Jason, che già mi riteneva da manicomio, quando Mirko gli aveva fatto leggere quella parte del testo..


E offre cene precotte bibite bollenti

bottiglie a cui toglie tappi con i denti

non m’inganna mai
Non va a nanna mai, mangia panna spray

Questo elogio alle mie doti culinarie mi fece ridere di nuovo, mentre sentivo che anche Nadia affianco a me sghignazzava; qui partì quello che capii essere il ritornello


La mia ragazza è strana
non dice che mi ama
ma beve birra e fuma
ha un tatoo sulla schiena
..La mia ragazza mena!


A leggere queste righe così mi sarei preoccupata ma, dal vivo, vidi tutto l'affetto che mise in queste parole, come se le mie tante stranezze e la gioia sadica che provavo nel picchiarlo, non facessero altro che accrescere i suoi sentimenti nei miei confronti.

Già: i suoi sentimenti che io continuavo a ferire

“Non dice che mi ama”..

A questo però dovevo rimediare.

Corrugò le sopracciglia vedendo la mia espressione d'un tratto rabbuiata; mi affrettai a ritrovare il sorriso mentre ascoltavo il resto della canzone.

Dentro di me però i pensieri vorticavano..

La mia ragazza se piange non è mai per ricatto
Non cucina in cucina.. mi cucina nel letto


Cantò l'ultima frase sollevando le sopracciglia a mo' di ammiccata; io sbuffai alzando gli occhi al cielo e quando tornai a guardarlo, vidi che stava trattenendo a forza le risate.


E si mette la notte gli occhiali da sole
E si mette a gridare contro il telegiornale
Il rock la sveglia

con le boy-band sbadiglia
Ama il punk da skate la drum’n bass
Ma è il rap che la ripiglia


Vero, il rap era sempre stato il mio genere preferito.. e guarda caso stavo insieme ad un rapper; un bellissimo rapper.


E scatta, quando vedi che si arrabbia, scappa!

Quella donna sembra acqua ma è grappa
È un litro di nitro con la miccia corta
La faccina pulita, la fedina penale sporca..


Mi piacquero il paragone con la grappa e la nitroglicerina che, devo dire, calzavano a pennello, soprattutto dopo l'incendio.. E sempre a proposito di questo, era ovvio che convenisse a chiunque scappare non appena cominciavo ad arrabbiarmi anche solo un pochino!

La fedina penale ce l'eravamo sporcata assieme quando, alle superiori, eravamo fra i promotori dell'occupazione della nostra scuola, e i carabinieri avevano dovuto portarci fuori di peso dopo due settimane, dato che non volevamo arrenderci.. ma questa è una storia lunga, considerando che avevamo anche passato una notte al fresco.

Sorrise con me di quei ricordi, e mi chiesi come sarebbe andata fra noi se ci fossimo innamorati allora.

Be' probabilmente saremmo stati insieme già da diversi anni a quell'ora.

La mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Però quand’ho un problema
lei è qui vicina
La mia ragazza mena


Continuava a dirmi che gli bastava anche così, anche se non riuscivo a dirgli che lo amavo.. per ora.

Ma forse non bastava più a me..

Le parole che seguirono mi distrassero.

Una mia ex mi chiamava le ha incendiato la casa


-NO! -scattai

Scossi la testa mimando con le labbra la parola “INCIDENTE” mentre Nadia rideva fragorosamente al mio fianco; Mirko mi rispose annuendo vigorosamente con la testa, come si fa quando si vuol dare ragione a un matto.


Ci ho fatto la lotta ho una costola rotta
Thai-box karate judo
Colpi al fusto manate a viso nudo


Strinsi gli occhi: altro che manate se non la smetteva! Lui comunque non parve per nulla intimorito, anzi mi fece l'occhiolino: che faccia da schiaffi!


Con lei le faccio sesso quando non mi rado e sudo
E sono cotto cotto perché a lei piaccio crudo


Ma certo che mi piaceva crudo: con la faccia da schiaffi, presuntuoso, arrogante o dolce e tenero. Così com'era e basta, non mi serviva nient'altro.


Quando la guardo tutto ha più senso
Il mondo sembra meno cattivo
È benzina sul fuoco
È perfetta davvero… anche se ho un occhio nero!

Socchiusi la bocca e rimasi immobile a fissarlo.

Sì, Mirko aveva un modo tutto suo di farmi sentire importante, un modo tanto dolce quanto efficace.

Sentii il cuore che batteva forte, mentre le labbra si incurvavano autonomamente all'insù; Mirko mi guardò con dolcezza, mentre cantava un'ultima volta il ritornello.

-Ci ho ripensato -annunciò Nadia -Glielo voglio proprio chiedere a Jason se mi scrive una canzone

Scoppiai a ridere talmente ero euforica.

La musica finì, Mirko ringraziò e salutò al microfono e poi la band scese dal palco.

-Vado a.. ringraziarlo -dissi a Nadia alzandomi tutta gongolante

Lei mi guardò sollevando un sopracciglio -Adesso si dice così, eh?

Quando tornai a guardare verso di loro però, mi accorsi che Nick stava trascinando fuori Mirko, che non sembrava per niente contento.

Li seguii, pensando che fosse successo qualcosa di brutto con Victor, ma quando raggiunsi l'anta della porta mi fermai, perché stavano parlando di tutt'altro..

-Come faccio a spiegartelo in due parole? -domandò Mirko; dalla voce sembrava stesse scalpitando per tornare dentro

-Provaci -fece Nick

Mirko sospirò -Ne possiamo parlare a casa? Sai com'è, ho appena cantato una canzone alla mia ragazza e vorrei..

-Ti bastano cinque secondi! -lo interruppe lui -Non voglio dire a Ilary qualcosa che non penso

Mi avvicinai di più, incuriosita. Cos'era che doveva dire a Ilary?

Sì, lo so che fin dall'asilo ti insegnano a non origliare ma.. io sono stata una di quelle bambine che se ne è inventata di tutti i colori per farla franca alla faccia dalle maestre!

-Va bene -fece Mirko dopo qualche istante di silenzio -Al massimo se Nina si arrabbia, brucia il locale..

Nick rise fragorosamente; io, da brava idiota, stavo per farmi smascherare andandolo a picchiare ma fortunatamente, una coppia che uscì in quel momento (e che mi guardò con aria perplessa, acquattata com'ero contro lo stipite ad origliare) mi costrinse a fermarmi.

-Se tu sei davvero innamorato di lei, lo senti -spiegò Mirko -Non ci stanno cazzi

Fine come al solito.

Da quello che ero riuscita a capire Nick voleva confessare i propri sentimenti a Ilary, la sua ragazza.. ma per qualche motivo stava titubando.

-Io.. credo di amarla -rispose Nick

-Non è abbastanza -ribatté Mirko e io deglutii -Non le puoi dire qualcosa che non senti, solo per ricambiare ciò che lei ha detto a te: sarebbe una menzogna, fratellino

Ci fu un istante di silenzio e mi immaginai Nick assimilare il significato di quelle parole

-Ma cosa si prova quando si è innamorati?

BOOM.

Se prima stavo origliando, adesso avrei volentieri chiesto in prestito a Harry Potter il suo mantello dell'invisibilità per avvicinarmi e non perdermi nemmeno mezza sillaba della risposta di Mirko

Un ragazzo entrò in quel momento e sobbalzò vedendomi

-Che diavolo..?

Accidenti!

-Shht! -implorai mettendomi l'indice davanti alla porta; Mirko e Nick avevano smesso di parlare, probabilmente distratti da quanto stava accadendo

Il ragazzo sconosciuto, in cui in quel momento avevo riposto tutte le mie speranze, mi guardava come se fossi un'aliena.

-Che succede? -la voce di Mirko

Cazzo!

-Ti prego -mimai le parole con la bocca rivolta verso il ragazzo, e poi lo guardai voltarsi verso l'esterno

-Niente, pensavo di aver visto.. uno che conoscevo -rispose, e anche se fu poco credibile, lo ringraziai, sempre con il labiale

Lui mi rivolse un altro sguardo perplesso, poi si allontanò.

-Allora? -Nick incalzò il fratello

Ci fu un attimo di pausa, e fui tentata di sbirciare; poi, Mirko parlò -Quando tu ami una persona.. è qualcosa di immenso. Provi questo sentimento talmente forte, grande, che scopri che non può esserci qualcosa di più importante. E' illimitato, non può esserci niente di più grande, davvero niente.

Mi misi una mano davanti alla bocca e al naso, temendo che il mio respiro improvvisamente affannoso si potesse sentire.

Stava descrivendo ciò che provava per me.. che corrispondeva esattamente a quello che io provavo per lui.

Io.. io lo..

-E poi naturalmente vorresti passare il resto della tua vita a letto con quella persona, ma questo è un altro discorso

Mi distrassi e quasi mi scappò da ridere: sempre il solito cretino. Ma d'altronde non mi ci sarei affezionata così tanto se alla fine di ogni suo discorso serio non avesse messo sempre una delle sue battutine.

Nick rise e sentii un sonoro ciaff, come se gli avesse dato una pacca sulla spalla -Ok.. grazie fratellone. Vado da lei

-Bene -rispose lui -anch'io vado da lei. Ci vediamo!

Panico: dovevo trovare alla svelta un nascondiglio.

Neanche avessi 3 anni, mi fiondai sotto il primo tavolino libero che trovai. Non aveva la tovaglia però: dovevo solo sperare che Mirko non mi vedesse.

Lo guardai entrare e scrutare tra la folla.

A quel punto sorse un altro problema: non potevo certo restare lì tutta la sera, anche perché si stava avvicinando!

Potevo arrivare facilmente al tavolino accanto, mi bastava gattonare un po'..

-Perché sei sotto un tavolino?

Troppo tardi.

Mi voltai lentamente, mentre il mio cervello andava a duemila cercando una spiegazione degna di farmi evitare la camicia di forza.

Mirko era piegato sulle ginocchia e mi guardava a metà fra il divertito e il disappunto, i suoi occhi verdi teneri mentre scrutavano i miei.

-Emh.. stavo.. -pensa, pensa, pensa! - Nadia ha perso un orecchino

10 e lode, avrei potuto lavorare alla CIA!

-Qui?

-Già

-E perché lo stai cercando tu?

Ops..

-Perché.. lei si vergognava, sai, a ficcarsi sotto un tavolino

-E tu no

-No -confermai -per un'amica..

-O per origliare -aggiunse lui scrollando le spalle con noncuranza

-Non stavo or.. ahi! -nel negare la pura verità, avevo sollevato la testa di scatto, battendo contro il tavolino

Mirko scoppiò a ridere -Che ne dici di uscire di lì?

-Sarà meglio -risposi massaggiandomi la testa

Strusciai in avanti sulle ginocchia, poi presi la mano che lui mi porgeva e mi tirai su.

-Allora, che ci facevi là sotto? -mi chiese di nuovo

Lo guardai un attimo, mentre chissà quale gruppo nel locale attaccava una nuova canzone, e decisi che c'era troppo chiasso -Andiamo fuori -decretai prendendolo per mano

Lui non obiettò e mi seguì tranquillo; ancora qualche passo, cercando invano di far rallentare i battiti del mio cuore impazzito e poi mi fermai, voltandomi a guardarlo.

-La canzone.. -cominciai, specchiandomi in quel verde dei suoi occhi adesso opacizzato dal buio della notte -era bellissima. Come la prima che mi hai scritto

Mi resi conto in quel momento che era la prima volta che glielo dicevo: non lo avevo mai ringraziato per aver scritto Senza Dubbio.

Lui sorrise e mi cinse la vita -Ti rispecchia parecchio

-No, non del tutto -lo contraddissi osservando le sue sopracciglia corrugarsi mentre mi guardava interrogativo

Ma come al solito, aveva probabilmente già intuito dove volessi arrivare -E' un pezzo importante che ho sbagliato? -chiese e nei suoi occhi lessi la speranza

Annuii piano con la testa posando le mani sulle sue spalle larghe -Ma non è colpa tua, sono io che.. che ci metto un po' a sciogliermi

-Nina..

Ora! Mi urlò una vocina nella mia testa

-Ti amo, Mirko -dissi, guardandolo negli occhi e credendoci fino al midollo -Io ti amo.

Il suo sorriso fu il più bello di tutti quelli che gli avevo visto fare; mi abbracciò forte, e io mi lasciai stringere affondando le mani fra i suoi capelli folti, mentre il mio cuore palpitava

-Non l'avevo mai detto a nessuno -spiegai -è per questo che ci ho messo un po' per.. capire ed essere sicura che fosse amore. E ora ne sono più che certa.

-Ti ha aiutato origliare me e Nick? -domandò divertito

Tanto, ormai.. -Be'.. hai descritto ciò che io provo per te

Sospirò sul mio collo facendomi venire la pelle d'oca -Stavo descrivendo ciò che sento per te -mi rispose -Ti amo anch'io, Nina -si allontanò leggermente per guardarmi in faccia, continuando però a circondarmi con le braccia -Neanch'io l'avevo mai detto a nessuna, pensavo che l'amore fosse una cosa pessima, da evitare ad ogni costo, che facesse solo soffrire

-Io ti ho fatto soffrire -rammentai a testa bassa

Lo sentii sollevarmi il mento con un dito e quando risollevai lo sguardo, incontrai i suoi occhi, caldi e dolci -Ma ora mi stai facendo volare -sussurrò -Speravo di sentirtelo dire, tu non sai quanto

Sorrisi e lo baciai, sentendomi felice come non mai: Mirko mi aveva sempre fatta star bene, da quando lo conoscevo e finalmente per una volta, ero riuscita a contraccambiare.

-Adesso -sussurrò al mio orecchio -voglio fare l'amore con la ragazza che amo. Che ne dici?

-Dico che anch'io voglio fare l'amore con te.

Come dire di no?

Sorridendo e guardandomi con aria complice, sciolse l'abbraccio e mi prese per mano, guidandomi verso il motore.

-Però non mi va di andare a casa -gli dissi mentre ci mettevamo i caschi

Lui sollevò di scatto lo sguardo, afflitto; ridacchiai lievemente, poi terminai la frase -Ho voglia di farlo sotto le stelle.. di gridare al cielo che sei mio

Bruciò la distanza che c'era fra noi con un solo passo e mi baciò di slancio, facendomi fremere da capo a piedi

-Ogni tuo desiderio è un ordine, piccola -sussurrò -Facciamo vedere ai santi lassù quello che si perdono

Risi di gusto e, per tutto il viaggio, rimasi saldamente aggrappata alla sua schiena, con l'idea di continuare a stringerlo ancora per tanto, tanto tempo.



In una notte fredda sotto un cielo stellato,vedo il tuo viso riflesso in una parte del mio cuore.”






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Eccolo! Avete dovuto aspettare un po', ma alla fine ce l'ho fatta!

Con questo capitolo si chiude la storia, che spero rimarrà in qualche modo nei vostri ricordi. Mirko e Nina vi salutano e vi ringraziano per aver viaggiato con loro, per aver condiviso emozioni sorrisi, magari qualche lacrima..

Naturalmente vi ringrazio di cuore anch'io e spero che non mi odiate troppo per aver messo la parola fine a questa fic. Siete state meravigliose, vi ringrazio tutte quante! =)

Scusate se non mi dilungo tanto ma è un momentaccio.. scusate davvero!

Un bacio a tutte!

  
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