Dio
Santo, che tristezza.
Mi
sento un po' ingiusta. Oggi inizia la scuola, e in questo stesso
giorno pongo fine alla mia fan fiction...
Tuttavia,
a fine pagina troverete una bella sorpresa. Mi auguro vi
piacerà...
Buona
lettura!
In
un secondo, interrompendola, Heiji le sciolse con i denti il filo che
era legato dietro al collo di lei, provocando in questo modo la
caduta della parte superiore del vestito che lei indossava.
“Heiji!”,
esclamò la ragazza, tutta rossa in viso, mezza nuda, solo
con
il reggiseno addosso.
“Non
guardo, giuro, non guardo, mi serve solo la spilla”, promise
lui,
raccogliendo con la mano sinistra la spilla dal sedile, adesso che
era a portata di mano. Poi sollevò lo sguardo e
arrossì.
“Heiji,
avevi promesso di non guardare!”, lo richiamò lei,
imbarazzatissima.
“Ok,
ok, scusa, ho dato solo un'occhiatina”, borbottò
il ragazzo,
mentre armeggiava con la spilla dietro la schiena, per liberarsi.
“Fatto!”,
esclamò poco dopo, accingendosi a liberare anche l'amica.
“Non
guardare!”, si raccomandò lei.
“Ma
se sei girata, come potrei fare?”, sbuffò lui,
liberandola
dalle manette. Subito la giovane si sistemò il vestito.
“Che
vergogna...mi avranno visto tutti quegli uomini lì
fuori”,
arrossì la ragazza, intanto che lui si avvicinava alla
portiera, per aprirla dalla parte opposta alla quale si trovavano gli
Uomini in Nero.
“E
invece no”, sorrise il moro, “i vetri di questa
macchina sono
oscurati, chiunque sia fuori non può vedere cosa succede qui
dentro. Per loro che non devono essere riconosciuti è un
bene,
ma se devono tenere dei prigionieri...non è esattamente una
buona idea. Hanno fatto un grosso errore a dimenticarsene.”
Stavano
per uscire, quando Kazuha fermò il suo migliore amico.
“Heiji,
aspetta”, mormorò, “cosa
succederà a tutte quelle
persone nel centro commerciale?”
“Stavano
bluffando”, rise il ragazzo, aprendo silenziosamente la
portiera,
“da fuori, non si può vedere chi esce dal centro
commerciale. Non potevano sapere quando noi saremmo usciti, dunque
non potevano neppure bloccare le porte.”
“Ma
avrebbero potuto bloccarle dopo la nostra uscita”,
ipotizzò
lei, rifiutando di uscire dalla macchina. Mancavano solo due minuti,
e poi l'uomo vestito di nero sarebbe tornato.
“E,
invece, no.”, ripetè il moro. “Il centro
commerciale
possiede una nuova tecnologia che impedisce a chiunque di bloccare le
porte. Non devi preoccuparti, Kazuha, non succederà niente.
E
poi, quando noi siamo usciti, nel parcheggio non c'era nessuno
perché
un famoso cantante inglese stava rilasciando delle interviste e degli
autografi all'interno del centro commerciale, dunque nessuno
è
uscito per mettersi in fila, incontrare il cantante e ottenere
qualcosa, che sia una foto o una stretta di mano. Perciò
sta'
tranquilla, piccola...avanti, andiamo.”
Heiji
le porse la mano che lei, dopo qualche breve istante di indecisione,
afferrò.
Cominciarono
a correre, insieme. Verso dove non lo sapevano, mentre Heiji inviava
un messaggio alla polizia con il cellulare.
“Kazuha”,
la chiamò il detective.
“Dimmi”,
fece lei, senza smettere di correre.
“...sali!”
I
due si ritrovarono su una moto, e partirono a tutta velocità.
“Ma
questo è rubare!”,
esclamò lei.
“No,
piccola, questo è prendere in prestito una moto abbandonata
in
mezzo alla strada”, la corresse lui, divertito.
“L'avranno
gettata via, evidentemente, anche se non ne comprendo il
perché.
Funziona così bene, anche se non è
nuova!”
In
effetti la moto era un vecchio modello e, nonostante non andasse
molto veloce, non ci si poteva lamentare. Kazuha si strinse forte
alla schiena dell'amico, inspirando a fondo il suo profumo, per
tranquillizzarsi.
Improvvisamente,
però, dopo neanche cinque minuti che fuggivano, la macchina
nera spuntò all'orizzonte.
“Cavolo”,
imprecò Heiji, “non ci voleva. Tieniti
forte!”
Il
moro s'infilò in uno stretto vicolo abbandonato e poi
percorse
una strada piena zeppa di buche, infine attraversò un parco
giochi piuttosto vecchio e dimenticato, con tutti i giochi
arrugginiti e senza neppure una persona presente.
“Vieni”,
disse, prendendo la mano della ragazza, guidandola verso un campo di
papaveri.
“Come
fanno a esserci dei papaveri, se è ancora
inverno?”, chiese
Kazuha, stupita.
“Non
l'hai ancora capito?”, fece il moro, sorridendo,
“siamo
all'interno di una serra. Anni fa qui si coltivavano piante di tutti
i tipi, in tutte le stagioni...ora, invece, un uomo viene qui ogni
tanto per sistemare questo campo di papaveri, che sono i suoi fiori
preferiti. Adesso, questa serra è perlopiù la
meta
delle giovani coppie che vengono qui di nascosto, al caldo, a far
l'amore.”
La
macchina nera passò lì vicino e gli uomini
arrivarono
nel parco giochi-serra. Heiji si sedette in fretta a terra e poi
tirò
la sua migliore amica verso di sé.
“Cosa
stai...”, sussurrò la giovane, ma lui la
zittì con un
bacio.
Un
bacio.
“Nel
caso non dovessimo farcela, Kazuha, io voglio che tu sappia che...che
io ti amo.”
Lei
rimase in silenzio, la polizia era arrivata.
“Che
tempismo”, arrossì lui, “sembra che ce
l'abbiamo fatta. Mi
ero dimenticato di aver inviato un messaggio alla polizia...”
Lei
ancora non rispose.
Gli
uomini in nero venivano arrestati.
“Kazuha...c'è
qualcosa che non va? Chi tace acconsente?”, tentò
di
scherzare il detective. I papaveri erano così alti che li
nascondevano completamente.
“Io
non acconsento”, disse finalmente lei,
“io...”
Stavolta
fu Kazuha a posare un dolce bacio sulle labbra di Heiji.
“...io
ti amo”, riuscì, infine, a dire, mentre una rosa,
che non
c'entrava niente eppure era talmente bella che aveva già
raccolto in sé tutta la forza della vita, sbocciava accanto
a
loro.
Ah,
non si può dire che non ci sia romanticismo nell'aria!
Il
capitolo è piccolo, all'inizio avevo deciso di unirlo a
quello
precendente, poi però ho cambiato idea. Ma credo di avervi
soddisfatti ugualmente! O sbaglio?
Ma
la vostra Seele non vi lascia...
Vi
propongo qualcosa che penso vi piacerà: ho notato
di aver
lasciato perdere alcune storie, parecchi mesi fa. Queste fan fiction
sono:
“Il
campeggio...d'amore” e “Una
notte per innamorarsi”.
Innanzitutto
vi chiedo pietà, purtroppo all'epoca la mia bravura nella
scrittura...come dire...lasciava molto a desiderare.
Tuttavia,
potrei sistemare i capitoli come si deve, e ricavarne una “nuova
edizione”, compreso il finale (che, in queste fan
fiction,
manca).
Se
vi va, vi basta cercarle nell'elenco delle storie che ho scritto,
oppure cercarle direttamente sul sito.
Ripeto
che la ripresa di queste storie dipende solo dal vostro volere, se
l'idea non vi piace o se i capitoli presenti nella storia non
suscitano la vostra curiosità metterò
da parte
questa idea e cancellerò definitivamente queste storie da
EFP.
Comunicatemi
la vostra decisione, magari con un messaggio privato!
Detto
questo...ci si rincontra, cari lettori e care
lettrici! È
stato bello leggere le vostre recensioni, ricevere le vostre critiche
e i vostri complimenti!
Grazie
a:
Fla95
SailorKilari
FedeKiryu
Eru
Luna
nueva 96
Izumi93
Kazuha_97
Barby_Chan
LilyUchiha
Myellin
Vale_may
Mi
auguro di rincontrarvi presto, e grazie per tutte le belle parole che
avete speso nelle vostre recensioni alle mie storie!
Grazie
a chi c'è stato all'inizio e poi ha lasciato, a chi ha
recensito un capitolo e gli altri no, a chi è arrivato solo
da
poco e, sopratutto, a chi non ha mai mancato di lasciarmi una
recensione!
Grazie
mille...
Resterete
sempre nel mio cuore!
Seele
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