24.
Ciao
a tutti! Ebbene si siamo giunti alla fine!
Ancora una volta voglio dire grazie!
GRAZIE a chi ha letto e
a chi ha commentato ogni singolo capitolo, a chi lo ha fatto qualche volta o solo una e a chi non lo ha mai fatto.
GRAZIE
A TUTTI VOI! Quando ho cominciato questa storia ero terrorizzata, nuova
sezione, nuovi lettori, nuove prove, invece mi avete accolta come mai
mi sarei aspettata e questo mi ha veramente commossa.
Quindi
è a voi tutti che è dedicata questa storia, al vostro
amore per la lettura e per la fantasia di Zia Row che ha fatto sognare
tutte noi.
Ho
pubblicato tardi lo so, ma un po' non volevo che questa storia finisse
e un po' ho voluto mettere on line una nuova storia per dirvi che ci
sono ancora e se qualcuno vorrà seguirmi il link è
infondo come sempre.
Un bacione Lisa
24 -
<< Amore, svegliati o faremo tardi >> disse Hermione
posando un dolce bacio sulle labbra del marito addormento. Draco
sorrise con ancora gli occhi chiusi, mentre a tentoni trovava la
moglie e se la stringeva al petto cercandone nuovamente le labbra.
Quando si staccarono Draco aprì finalmente gli occhi scoprendo la
moglie sorridente e completamente vestita.
<< Ridimmi perché andiamo a questa stupida cosa >>
chiese lui stiracchiandosi.
<< Perché intitolano un parco ad Harry e lui ci vuole al
suo fianco >> disse lei spostandosi verso il tavolo da toletta
per truccarsi.
Draco si sollevò sui gomiti guardandola dallo specchio.
<< Il nostro piccolo Potty è cresciuto >> disse con
voce stridula, facendo ridere la moglie.
<< Andiamo Draco, non fare lo stupido. Ultimamente lo
vediamo così poco oltre al lavoro, ho voglia di passare un po' di
tempo con lui. Ti dispiace così tanto accontentarmi? >> chiese
lei girandosi a guardarlo con un aria interrogativa.
Sapeva benissimo che non le avrebbe mai negato nulla. In quegli
ultimi mesi, dopo la vacanza al castello, la loro vita matrimoniale
si era trasformata in un sogno ad occhi aperti. Draco si era lasciato
completamente andare, mostrando alla moglie tutto il suo amore, con
gesti e parole.
In più Hermione quel giorno aveva un motivo in più per gioire.
<< Uffa, proprio di sabato mattina dovevano farla
quest'inaugurazione? >> chiese con tono petulante, a cui lei
non rispose nemmeno. Draco amava lamentarsi di tutto, anche se poi
una volta coinvolto in quegli eventi finiva sempre per divertirsi.
Non sentendo risposte il ragazzo decise che non sarebbe riuscito a
commuovere la moglie e si apprestò ad alzarsi e prepararsi a sua
volta. Hermione aveva l'abitudine di lasciarlo dormire fino al
ultimo, ben sapendo che una volta alzato avrebbe impiegato pochi
minuti per prepararsi senza però risultare meno perfetto del solito.
Uscendo dal bagno con i capelli ancora umidi scorse la moglie
intenta a scegliere i gioielli per quel giorno. Avvicinandosi le
indicò la collana che gli aveva regalato quando erano tornati dal
castello. Un ciondolo a cuore, tempestato di diamanti, semplice e
prezioso al tempo stesso. Così come lui vedeva sua moglie. Quello
era anche il gioiello preferito di Hermione, per la sua bellezza
ovviamente, ma anche soprattutto per il significato che vi aveva dato
il marito donandogli. Quello era il loro amore, che brillava su
tutto.
<< Ultimamente Potter latita effettivamente, comincio a
credere che c'entri un donna >> disse meditabondo mentre si
vestiva.
Quando erano tornati dal Rosier Castel non avevano trovato in casa
l'amico. Tippy gli aveva riferito che il Signor Potter era ritornato
alla propria abitazione il giorno dopo la loro partenza. Hermione
aveva prontamente invitato l'amico a cena per farsi raccontare i
risvolti di quella faccenda così avevano scoperto che Potter aveva
ripreso possesso della sua casa nonostante la presenza in essa
dell'ex fidanzata. Non solo. Lui, come aveva minacciato, aveva preso
tutta la roba di lei e l'aveva gettata dalla finestra per poi
minacciarla di riservarle lo stesso trattamento. A quel punto Ginevra
Molly Weasley se ne era andata, con la coda tra le gambe, umiliata e
risentita. Harry però aveva raccontato la faccenda ridendone di
gusto. Draco aveva apprezzato, Hermione e Narcissa un po' meno.
Nonostante il ritorno alla propria abitazione Potter aveva
continuato a frequentare assiduamente il Mannor nei due mesi
successivi, poi man mano le visite si erano ridotte. Hermione si era
mostrata preoccupata da quel diradarsi di visite, appurando però che
il rapporto con Harry non era mutato. Semplicemente il ragazzo si
stava abituando alla sua nuova condizione di single. Usciva più
spesso con gli amici, tra i quali grazie alla frequentazione con i
Malfoy, ora si annoveravano anche Blaise Zabini e Theodor Nott. Anche
se Hermione aveva fatto presente al marito quanto quei due incalliti
donnaioli non fossero affatto una compagnia costruttiva per Harry.
Draco aveva liquidato la faccenda facendo notare alla ragazza che
Potter era un giovane uomo single e come tale era giusto che
frequentasse ragazzi nella sua condizione al fine di ampliare le sue
conoscenze in fatto di donne. Quelle non erano mancate, stando ai
racconti dei tre ragazzi, anche se Harry non era certo uno da una
botta e via come gli altri due. Aveva conosciuto ragazze, ci era
uscito qualche volta, per poi decidere che non gli interessavano. Per
lui quello era tutto un mondo inesplorato visto che le sue esperienze
con il gentil sesso si limitavano a Cho Chang e Ginevra Weasley.
Quindi era normale che trovasse la cosa interessante.
<< Tu dici? >> gli chiese la moglie allungandogli la
cravatta scelta, nella vasta collezione di Draco, per quel giorno.
Quello era uno dei nuovi riti dei due ragazzi, lui le sceglieva i
gioielli e lei le cravatte.
Draco non si era mai sentito più felice in vita sua. La vita
coniugale con Hermione era perfetta, o almeno perfetta per lui. Si
amavano e si completavano, in più il sesso era fantastico.
<< Sei bellissima, lo sai? >> disse alla moglie
facendola arrossire come sempre, mentre lo liquidava con un gesto
vago della mano, ben consapevole che se lo avesse lasciato fare non
sarebbero mai usciti da quella stanza.
<< Draco siamo in ritardo >> gli disse risoluta
guadagnando la porta, Draco rise. Quando faceva così era perché
anche lei era più che conscia che non avrebbe resistito alle avance
del marito quindi preferiva battere in ritirata prima di lasciarsi
convincere a impiegare in un modo decisamente più divertente quella
giornata.
<< Malfoy, ce l'hai fatta a svegliarti! >> lo canzonò
Harry appena lo vide avvicinarsi al rinfresco organizzato per il
ricevimento in suo onore.
<< Simpatico come sempre Potter, comunque si. C'era qualcuno
che non vedeva l'ora di venirti a sostenere. >> disse
sorridendo ed indicando col capo la moglie, che li stava
raggiungendo.
<< Harry! Scusa il ritardo, ma Draco non voleva saperne di
alzarsi >> disse Hermione avvicinandosi ignara delle battute
appena scambiate dai due. Harry rise di gusto mentre abbracciava
l'amica.
<< Mi sono persa qualcosa? >> chiese scrutando i due.
<< No amore, il solito scambio di amichevoli saluti tra noi
>> le rispose tranquillamente Draco.
<< Immagino >> fu il sarcastico commento di lei. ><
Allora? Come ci si sente quando ti intitolano un parco pubblico? >>
chiese poi sorridendo all'amico.
<< In imbarazzo come sempre >> rispose lui
scompigliandosi i capelli. Dopo qualche convenevole i ragazzi si
divisero per andare a salutare i vari convenuti.
Draco con un bicchiere in mano raggiunse Blaise e Theo presi a
fissare una parte particolare del parco. Unendosi a loro scoprì che
quello che guardavano i due altri non era che Potter intento a
parlare fitto fitto con una bionda niente male che non riusciva a
riconoscere, visto che era di spalle rispetto a loro.
<< Giusto te! Sarai contento di aver inaugurato questo
scempio! >> gli disse Blaise guardandolo male, mentre Draco
sollevava il sopracciglio cercando di capire a cosa si riferisse.
<< Dai Blaise la tua è tutta invidia >> lo riprese
Theo dandogli una manata sulla spalla.
<< Io non invidio nessuno, sono gli altri al massimo che
invidiano me, Nott >> disse lui piccato scrollandosi la mano di
dosso e facendo ridere sonoramente Theo.
<< Posso capire di cosa parliamo? >> disse Draco
fissandoli come se fossero quegli alieni dei film che tanto piacevano
a Potter.
<< Serpeverde e Grifondoro, un abominio. È contro natura,
ecco cos'è >> disse Blaise evidentemente innervosito senza
spostare gli occhi dal colloquio privato di Potter.
<< Solo perché lui è riuscito dove tu più volte hai
fallito non è che sia una cosa sbagliata, Zab >> lo riprese
Theo, che notando lo sguardo smarrito di Draco decise di chiarire la
faccenda all'amico.
<< E' Daphne quella che parla con Potter >> disse
indicando i due con un cenno del capo.
Draco spalancò gli occhi e fissò i due. Effettivamente Daphne
Greengrass era il tallone di Achille di Blaise Zabini, da sempre
innamorato di lei e da sempre respinto. Sia negli anni di Hogwarts
che negli anni a seguire la bionda non aveva mai degnato di uno
sguardo il ragazzo che aveva tentato di conquistarla in ogni modo. La
ragazza invece sembrava ora in atteggiamenti più che amichevoli con
Potter. Ovviamente Draco sapeva che erano diventati amici, visto che
più volte si erano trovati ospiti insieme a casa sua, ma con loro
anche tutti gli altri. Però fino a quel momento non aveva mai notato
quel livello di confidenza tra i due amici.
Le sue riflessioni furono interrotte dall'arrivo della moglie che
salutando allegra gli altri due gli si affiancò.
<< Cosa c'è di così interessante da catturare la vostra
attenzione così a lungo? >> chiese ironica.
<< Hermione, tesoro, ora che sei qui nulla potrebbe attirare
la nostra attenzione più della tua soave bellezza >> le disse
Blaise prima di cimentarsi in un teatrale baciamano.
<< Nonostante trovi i modi di Zab eccessivi, devo concordare
con lui che oggi sei più bella che mai, Hermione >> convenne
Theo sporgendosi per sfiorarle la gota con un leggero bacio.
<< Ok ora basta, state lontani da mia moglie, due brutti
pervertiti che non siete altro >> li ammonì Draco
spintonandoli lontani dalla ragazza e suscitando le risate degli
altri tre che ormai si divertivano da matti a stuzzicarlo in quel
modo.
<< Comunque Hermione cara, guardavamo Potter e la nostra
piccola Daphne notando quanto sembrino “complici” >> disse
Theo mimando con le mani le virgolette e facendola ridere, mentre
seguiva con lo sguardo i loro puntati sui due amici dall'altro lato
dello spiazzo.
Effettivamente i due sembravano veramente molto in confidenza,
ripensando alle parole del marito, Hermione si chiese se fosse
veramente Daphne la ragione della recente latitanza dell'amico. In
quel caso ne sarebbe stata veramente felice. La ragazza aveva trovato
nella più grande delle sorelle Greengrass un ottima amica e la
trovava perfetta per Harry.
<< Credete veramente ci sia qualcosa tra loro? >>
chiese curiosa, guardando principalmente il marito, ma fu Theo a
risponderle.
<< Daphne difficilmente si comporta in quel modo con un uomo
se non è interessata e anche Potter sembra abbastanza preso, quindi
sì credo veramente che tra quei due ci sia qualcosa che non ci hanno
raccontato. >> riassunse il ragazzo mentre catturava due
bicchieri di champagne da un vassoio volante, che gli era passato al
fianco, per poi offrirne uno alla ragazza che rifiutò con un gesto.
<< Sarete contenti adesso, voi avete inaugurato questa cosa.
Serpeverde e Grifondoro dovrebbero odiarsi, non innamorarsi. >>
disse piccato Zabini, mentre Hermione gli sorrideva ben conscia che a
parlare era la gelosia.
<< Ne siamo più che orgogliosi >> disse Draco
cingendo la moglie per i fianchi a baciandola dolcemente.
Hermione sorrise al marito carezzandogli il volto e sussurrandogli
un ti amo, soffiato sulle labbra.
<< Vi prego, basta con tutto questo amore nell'aria, sto per
sentirmi male >> continuò la sua tirata Blaise, mentre gli
altri ridevano e Theo cercava un volto particolare tra la folla, non
trovandolo riportò sospirando lo sguardo sugli amici incontrando gli
occhi curiosi di Hermione.
<< Non è ancora arrivata? >> gli chiese lei
divertita, mentre Theo negava col capo e spostava lo sguardo a
disagio.
Hermione sorrise divertita, incredibile ma vero, persino Theodor
Nott alla fine aveva ceduto all'amore e non un amore qualunque, ma
Pansy Parkison la fidanzata storica di suo marito. I due erano
rimasti buoni amici ed anche lei, da poco rientrata dopo un soggiorno
di alcuni anni in Francia era entrato nel giro dei frequentatori
abituali delle cene al Mannor. Questo inatteso ritorno aveva
riportato nella vita di Theo il suo amore adolescenziale che sembrava
essere arrivato al giusto stadio di maturazione per evolvere in un
amore vero. Tanto che il ragazzo aveva preso a disdegnare le
goliardiche uscite tra single per dedicarsi ad un unica donna, Pansy
appunto.
<< Blaise sarebbe ora che anche tu ti trovassi una donna >>
disse Draco, come se avesse seguito lo stesso ragionamento della
moglie.
<< Nah, perché limitarmi. Il mondo è pieno di belle
fanciulle che aspettano solo di gettarsi tra le mie braccia. Non
potrei mai fare un torto così grande al genere femminile. >>
asserì questi convinto.
<< Blaise! >> lo richiamò una voce che bloccò le
risate di tutti.
Ginevra Molly Weasley si avvicinava in uno striminzito abito rosso
fuoco, mal accostato ai suoi capelli e che copriva decisamente poco
il corpo prorompente della giovane.
<< Oh Merlino! >> mormorò Zab sconsolato, mentre
faceva di tutto per ignorarla.
<< Ehi Blaise, non mi hai sentita è da un po' che ti chiamo
>> disse la ragazza avvicinandosi e cercando di afferrare il
suo braccio che venne prontamente spostato.
Con uno sguardo di scuse al marito ed agli amici, Hermione si
allontanò celermente. Quei mesi le avevano insegnato che per lei era
sempre meglio mantenere una certa distanza con la più giovane dei
fratelli Weasley, se non voleva che questa finisse per insultarla a
gran voce, mettendo tutti in imbarazzo.
Draco strinse i pugni. Quella faccenda proprio non la digeriva.
Ne avevano parlato tanto, ma la moglie preferiva evitare piazzate,
quindi aveva risolto di evitare in ogni modo lo scontro. Lui aveva
dovuto accettare questa sua decisione, visto che non c'era stata
maniera di convincerla a reagire, ogni suo suggerimento per ferire e
zittire una volta per tutte l'ex amica era caduto nel vuoto
scontrandosi contro la ferma decisione di Hermione di non arrecare a
Molly Weasley nuovi dispiaceri.
<< Blaise tesoro, come mai mi eviti? >> chiese la
ragazza con tono cinguettante cercando di avvicinarsi a lui.
<< Weasley quando lo capirai che non mi interessi? Ci siamo
divertiti una volta, ma … come dire, è stata la svista del
momento. Poi se allora potevi suscitare qualche attrattiva essendo la
donna di Potter, ora come ora mi risulti del tutto indifferente >>
disse freddamente il bel ragazzo moro senza degnarla nemmeno di uno
sguardo.
La ragazza sgranò gli occhi, poi decise che non avrebbe dato peso
alle parole di lui, così si mise a ridere. << Dai Blaise non
essere sciocco. >> disse lei ridacchiando
<< Weasley veramente, allontanati, stai contaminando la mia
aria >> disse lui scostandola malamente.
A quel punto una furia rossa che rispondeva al nome di Ron Weasley
fece la sua comparsa nella piccola cerchia di amici.
<< Brutto schifoso, togli le tue luride mani da mia sorella
>> proferì già stravolto dalla rabbia.
Blaise sollevò teatralmente le mani prima di aggiungere. <<
Guarda che se qualcuno di lurido c'è qui in mezzo è proprio tua
sorella. Ti consiglio vivamente di tenerla a bada. Se me la trovo
vicino di nuovo con le sue assurde pretese nei miei confronti chiedo
un mandato restrittivo. E finché ci sei io controllerei anche tua
moglie, visto che non ce la fa a non provarci con ogni essere di
sesso maschile le giri intorno >> disse cattivo il ragazzo,
facendo sghignazzare i due amici che gli stavano al fianco.
<< Bastardi. Siete solo dei Mangiamorte falliti, ecco cosa
siete, state lontani da mia sorella o da mia moglie altrimenti io vi
faccio fuori, sono stato chiaro >> disse Ron urlando e
attirando gli sguardi degli altri invitati.
<< Weasley datti una calmata >> disse in tono pacato
Draco.
<< Tu pensa a quell'essere patetico di tua moglie, non c'è?
Ora ti vergogni a portarla in giro? Povero Malfoy quanto sei caduto
in basso >> disse il rosso con un ghigno cattivo, mentre Draco
stringeva i pugni. Era consapevole di non poter reagire, come sempre
sarebbe passato dalla parte del torto ed Hermione ne avrebbe
sofferto. Mentre osservava quell'idiota ridere sguaiatamente però la
voglia di prenderlo a cazzotti aumentava. Stava per cedere alla
rabbia quando una mano solida gli si appoggiò sulla spalla, girando
appena gli occhi vide Harry Potter decisamente alterato che lo
superava e si frapponeva tra lui e Weasley.
<< Ron allontanati e finiscila di fare il cretino >>
proferì serio.
<< Lo difendi pure tu, ma quanto sei scemo Harry, non vedi
che ti usano >> disse Ron scuotendo il capo.
<< Se qualcuno in vita mia mi ha usato, quello sei stato tu
e quella puttanella di tua sorella e ora vattene, non sei un ospite
gradito >> rispose Harry con freddezza.
<< Che cazzo dici Harry, io ti avrei usato? E quando di
grazia, quando rischiavo la pelle per te? Quando sono stato quasi
ammazzato per colpa tua? >> chiese l'altro livido di rabbia.
<< Brutto stronzo che non sei altro, ritira quello che hai
detto, subito! >> intervenne Ginny altrettanto arrabbiata.
In tutto quello Harry non fece una piega, continuando a fissare
Ron in cagnesco.
<< Adesso basta! Ronald, Ginevra allontanatevi prima che
decida di far intervenire vostro padre >> la voce perentoria di
Molly Weasley gelò i suoi due figli più piccoli, mentre sia Harry
che Draco scorgevano la tarchiata figura della signora Weasley
emergere alle spalle del figlio.
<< Ma mamma loro … >> tentò di difendersi Ron, che
venne prontamente bloccato dalla madre.
<< Ho detto di allontanarvi, immediatamente! >> fu il
perentorio ordine della signora.
Ron guardò male tutti gli altri prima di allontanarsi sbuffando,
mentre Ginny tentava nuovamente di richiamare Blaise che la liquidò
con “ A mai più rivederci Weasley ” prima di girarle le spalle.
La ragazza si vide costretta ad allontanarsi suo malgrado sotto lo
sguardo severo della madre.
Quando questa fu a distanza di sicurezza Molly riportò
l'attenzione sui ragazzi che aveva difronte.
<< Harry caro, siamo così orgogliosi di te >> disse
prima di stritolarlo nel suo tipico abbraccio, mentre il ragazzo
farfuglia uno stentato ringraziamento.
<< Draco, è un piacere rivederti >> disse la donna
facendo un cenno con la testa a Malfoy, il quale rispose con
altrettanta deferenza.
<< Hermione e tua madre dove sono, vorrei tanto salutarle >>
chiese Molly guardandosi intorno.
<< Dovrebbero essere con Zia Andromeda e Teddy, ma di
preciso … >> cominciò lui guardandosi a sua volta intorno ed
interrompendosi quando scorse la figura della moglie che giocava col
piccolo Teddy.
<< Eccole là >> intervenne Harry indicando il punto
dove guardava Draco.
Molly scusandosi raggiunse le donne vicino ai giochi per bambini.
Draco rapito osservava la moglie e il nipotino abbracciati che
ridevano felici.
<< Sarebbe una madre stupenda >> gli mormorò Harry
affiancandolo. Draco sorrise e osservò i due avvicinarsi.
<< Non preoccuparti Potter, sono già all'opera in quel
senso >> lo informò ghignando.
<< E bravo Draco, così ampliate la famiglia. Suppongo che
nel farlo tu ti stia divertendo parecchio >> lo punzecchiò
Theo affiancandolo a sua volta.
<< Non immagini quanto >> rispose l'interpellato.
<< Ti prego Malfoy evita. L'idea della mia migliore amica in
certi atteggiamenti mi risulta al quanto indigesta >> si
lamentò Harry.
<< Andiamo Potter non fare il moralista >> disse
Blaise sghignazzando.
<< Non è questione di moralismo, è che proprio non me la
posso immaginare, vi prego cambiamo argomento >> disse Potter
sempre più a disagio.
<< Tu invece che ci racconti, chi è la tua donna misteriosa
? >> chiese Draco deciso a metterlo alle strette, Potter però
fu salvato da un uragano dai capelli azzurri che gli si avvinghiò
alle gambe.
<< Zio Harry >> urlò raggiante il piccolo Teddy
Lupin.
<< Ehi piccolo ti stai divertendo? >> chiese Harry
prendendolo in braccio.
<< Si tantissimo, Emi mi ha fatto salire su tutte le giostre
lo sai? È stato divertentissimo zio. >> disse lui contento.
Hermione intanto si era avvicinata ed era stata prontamente
stretta dal marito, che le stava mormorando chissà cosa al orecchio.
Sicuramente niente che il bambino che aveva in braccio Harry potesse
sentire, visto il palese rossore sulle gote della ragazza.
<< Noi andiamo a farci un giro, ci vediamo dopo per brindare
alla tua salute Potter >> disse Blaise trascinandosi dietro
Nott.
<< Salirai sul palco zio? Posso venire con te? >>
chiese Teddy eccitato.
<< Mi sa che dovrai abituarti al sentirti chiamare zio, sai
Harry >> disse Hermione sorridendogli felice.
<< Ah si? E come mai >> gli chiese il ragazzo
fissandola. Hermione quel giorno aveva una luce particolare negli
occhi, sembravase possibile ancora più felice di quanto era stata in
quegli ultimi mesi. Dal ritorno dalla loro piccola vacanza i coniugi
Malfoy sembravano il ritratto della felicità e dell'amore.
La ragazza si mordicchiò il labbro per poi rigirarsi tra le
braccia del marito e guardarlo intensamente.
<< Volevo aspettare stasera a dirtelo, ma proprio non ci
riesco. Stiamo per avere un bambino, mi hanno comunicato gli esiti
degli esami questa mattina presto >> disse guardando Draco in
attesa della sua reazione.
<< Dici sul serio? >> chiesero in contemporanea i due
ragazzi mentre Hermione annuiva sorridente.
Draco la sollevò tra le braccia e le fece fare un giro completo
per poi baciarla appassionatamente.
Quando la rimise a terra entrambi avevano gli occhi lucidi.
<< Quando? Stai bene? Il bambino sta bene? >> chiese
tutto d'un fiato Draco mentre Harry tentava ancora di abituarsi al
idea.
<< Dovrebbe nascere tra circa sei mesi, io sto bene a parte
qualche lieve giramento di testa e lui è in perfetta forma. >>
disse Hermione orgogliosa.
<< Lui? >> chiese Draco quasi senza fiato.
<< Si Hannah è quasi certa che sarà un maschio >>
gli disse felice.
<< Scorpius >> mormorò Draco mentre lei annuiva.
<< Posso sapere il motivo di tanta ilarità >> chiese
Narcissa raggiungendoli. I due però si erano chiusi nella loro bolla
privata ignari del mondo che li circondava.
<< Ehm … pare che Hermione avrà un bambino >> disse
Harry a disagio. A quel punto si scatenò un mezzo terremoto.
Narcissa, Andromeda, Molly e perfino Daphne apparsa chissà quando si
avventarono sulla coppia, congratulandosi e abbracciando felici la
futura mamma.
<< Zio Harry? Emi e Draco avranno un bambino loro? >>
chiese Teddy tristemente. Harry riportò prontamente lo sguardo sul
piccolo trovandolo mogio.
<< Si Teddy avranno un bambino >> disse lui tentando
di capire quale fosse la ragione della tristezza del bambino. Draco
però gli venne prontamente in aiuto, sfuggito non si sa come dalla
morsa delle donne che lo avevano circondato, aveva sentito la domanda
del piccolo e aveva subito compreso i suoi timori.
<< Teddy questo non significa che vorremo meno bene a te. Tu
sarai sempre la nostra piccola peste, lo sai vero? >> disse
Draco dolcemente allungando le braccia per prendere il bimbo.
<< Davvero davvero? >> chiese Teddy guardandolo con
aspettativa.
<< Davvero davvero >> confermò il ragazzo
sorridendogli per poi abbracciarlo stretto. << Come faremmo
senza di te, peste >> gli disse bacandogli il capo e
ricambiando lo sguardo contento di Harry. Malfoy sarebbe stato un
gran padre pensò Harry in quel momento. Forse anche lui con la
persona giusta poteva pensare a formare finalmente quella famiglia
che aveva tanto desiderato. Inconsciamente lo sguardo corse a Daphne
che con le altre stava subissando Hermione di domande e complimenti.
Come se lo avesse sentito, lei ricambiò il suo sguardo abbagliandolo
con il suo sorriso perfetto. Sì, forse con la persona giusta al
fianco anche lui sarebbe stato pronto ad un passo così difficile.
<< Ci vuole una festa! >> proferì convinta Narcissa,
trovando l'assenso di tutte le altre, tranne quello di Hermione.
<< Ma non è nemmeno nato, non è un po' presto per
festeggiarlo. >> chiese la ragazza un po' frastornata.
<< Tesoro ma questa festa è per te. Quando nascerà ne
faremo un'altra per il bambino >> disse convinta Molly mentre
Narcissa annuiva ed Andromeda cominciava a pensare ad una data
possibile.
<< Due feste? >> chiese allarmata Hermione.
<< Andiamo sarà divertente! >> le rispose Daphne
veramente divertita dall'idiosincrasia dell'amica per le feste.
<< Così diventi padre. >> disse Harry tornando a
guardare Malfoy.
<< Già >> rispose lui con un sorriso ebete sul viso.
<< Era quello che volevi, no? Ora hai tutto quel che si può
desiderare ed Hermione sembra al settimo cielo. >> disse Harry
guardando l'amica.
<< Ho molti di più di quello che merito >> disse
serio Draco attirando il suo sguardo.
<< Non dire così. Ti meriti tutto quello che hai, sei un
bravo marito, un bravo Auror, una brava persona. Draco, sarai anche
un ottimo padre. >> disse Harry convinto.
Draco alzò gli occhi sorridendogli. << Lo sei anche tu
Harry e sono sicuro che presto sarai felice almeno come lo sono io in
questo momento. >> gli disse prima di allungargli la mano.
Harry la strinse felice annuendo, sì ci sperava anche lui.
<< Signor Potter, stiamo per cominciare, vuole salire
cortesemente sul palco >> lo richiamò una delle signore del
comitato organizzativo del evento. Harry annuì per poi girarsi verso
Teddy.
<< Andiamo ometto, abbiamo un discorso da tenere >>
disse sporgendosi per riprendere il bambino tra le braccia.
<< Stendili Potter >> gli disse Draco passandogli il
bambino.
<< Contaci Malfoy >> rispose lui convinto.
Harry si avviò verso il palco mentre Hermione raggiunse il marito
che la strinse felice a se.
Daphne al loro fianco non perdeva di vista il ragazzo.
<< Spero che presto anche voi ci annuncerete un lieto evento
>> le disse Hermione, mentre Daphne si girava a guardarla
interrogativa, lo sguardo furbo dell'amica le fece intendere che era
inutile mentirle.
<< Ne dubito, sembra non sia così smanioso di diffondere
quello che c'è tra noi. Probabilmente perché non la reputa una cosa
importante >> disse Daphne sconsolata.
<< Oh Daphne non ci credo. Conosco Harry, se sta con te è
perché prova qualcosa di serio nei tuoi confronti, altrimenti si
sarebbe limitato all'amicizia. >> gli rispose l'amica sicura di
se.
<< Sarà, ma preferisce non dire a nessuno che stiamo
insieme >> concluse Daphne mentre il discorso di Harry
cominciava.
Il ragazzo ringraziò prima tutti i presenti ed il comitato
organizzativo che gli avevano fatto quell'onore, poi ricordando a
tutti quanto quella guerra aveva profondamente colpito la comunità
magica soprattutto riferendosi ai bambini rimasti orfani come lui e
il piccolo Teddy che si stringeva al suo collo.
Infine stupì tutti con una richiesta in perfetto accordo col suo
modo di essere.
<< … è per questo che vi chiedo, e spero vivamente sia
possibile, di intitolare questo bellissimo parco non a me, ma a tutti
gli orfani di guerra come me. Perché nessun bambino dovrebbe mai
essere privato della propria famiglia. >> detto questo scese
dal palco per poi avvicinarsi al comitato, nel quale alla sua
richiesta era serpeggiato il panico. Intervenne anche il Ministro in
persona che dopo un breve consulto col comitato salì sul palco
affiancato da Harry che ancora teneva in braccio Teddy.
<< Sono felice di comunicarvi che, come richiesto dal signor
Potter, questo parco da oggi sarà intitolato agli “orfani delle
guerre magiche” >> a quelle parole un applauso scrosciante si
alzò dal pubblico.
Harry sorridendo scese dal palco e raggiunse gli amici.
Dopo aver lasciato Teddy tra le braccia di Draco si girò verso
Daphne e attirandola a se la baciò con passione, facendo partire un
secondo lungo applauso e piangere Hermione.
Quando si staccarono Daphne guardò raggiante l'amica che piangeva
di gioia tra le braccia del marito.
Quel giorno era l'inizio di una nuova vita per tutti loro.
FINE
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: L'Antidoto
'Rincontrarsi' Incredibilmente
Noi
nuova storia : Il nostro segreto
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà
di J.K.Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
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