I signori della luna piena
Nota
dell'autore: prima
di lasciarvi alla lettura volevo fare un paio di premesse.
Vorrei,
inanzitutto ringraziare l'autrice della "copertina" che trovate qui
sotto e che rappresenta in un certo modo l'immaginario che ho
dei
personaggi, (trovate altre due versioni del poster a questo
link--> http://ktdm.tumblr.com/post/10357843018/marauders-dreamcast-james-potter-aaron ).
Poi, è mio dovere avvertirvi che
questa fanfiction non è incentrata sulla coppia
James/Lily ma
ovviamente l'argomento sarà trattato al suo interno.
E'
principalmente una storia dedicata all'era dei Malandrini, il periodo
in cui erano ad Hogwarts, ma sono presenti numerose invenzioni,
anche
per quanto riguarda i personaggi. Troverete subito due persone
sconosciute appunto che sono frutto della mia mente e che erano
presenti all'interno di due mie vecchie fan fiction che
però ho
da poco cancellato da EFP. Questi due personaggi, ma in
particolare uno, sarà centrale all'interno della
storia. Spero
abbiate apprezzato la mia sincerità e spero siate comunque
interessati/e a leggere questa fan fiction. Terrò comunque conto degli avvenimenti descritti dalla Rowling, quindi spero non partiate prevenuti se leggerte qualcosa che non vi quadra. Sono molto rispettosa nei confronti della saga reale. Anche se all'inizio non sembra, vedrete poi come le cose combacieranno. Infine, vi
avverto già da ora che probabilmente gli aggiornamenti
saranno settimanali, quindi con un capitolo a settimana circa...
Sono
avanti di diversi capitoli, ma per mezzo di impegni quali
l'università è meglio che rimanga avanti rispetto
alla pubblicazione. Dunque...
Buona
lettura!
Londra.1 Settembre 1976.
"ULTIMA CHIAMATA! ULTIMA CHIAMATA!"
"Accidenti...ma dove sarà?"
"Ehy Carol...ancora non è arrivata?"
"No...non la vedo da nessuna parte..."
L'espresso per Hogwarts continuava ad emanare fumo bianco
dappertutto con numerosi sbuffi, inondando il binario nove e tre
quarti, completamente.
"Mi spiace signorina...le devo chiedere di salire..."
Il capotreno spinse leggermente Carol verso la porta del vagone. La
ragazza diede un ultimo sguardo indietro e salì.
Sbuffò, mentre le portiere si chiudevano,
leggermente proccupata, portandosi alcune ciocche dei capelli castani
dietro le orecchie. Non riusciva a capire perchè la sua
migliore
amica non fosse arrivata in tempo, o forse le era successo qualcosa, ma
non riusciva proprio ad immaginare che cosa in particolare.
Il treno cominciò a muoversi.
"ASPETTATE, ASPETTATE!"
Carol riuscì a distinguere un urlo proveniente da fuori e si
precipitò vicino al vetro della porta chiusa.
Una ragazza alta, dai capelli ramati, stava correndo a fatica,
facendosi largo tra le persone, carrello con baule e gabbietta avanti a
se: Nara Jackson.
Carol puntò istintivamente la bacchetta contro la porta
"Alohomora!"
sentenziò
e i due sportelli si aprirono. Un momento
prima però aveva pensato che non avrebbe funzionato.
Il treno cominciò a prendere leggermente velocità.
"Salta su! SALTA!" urlò Carol all'amica.
"I bagagli!!" urlò l'altra.
"Salta e basta! Accio!"
Il baule di Nara, che Carol aveva puntato, le arrivò diritto
sul
petto, così velocemente e violentemente che la fece cadere
all'indietro con un tonfo. Se ne sentì un altro subito dopo
e
anche Nara si ritrovò a terra, fortunatamente sul vagone,
accanto all'altra. Per
diversi secondi entrambe rimasero in quella posizione, con il fiatone,
poi dai corridoi, arrirvarono altre persone.
"Che cosa è successo qui?" disse una ragazza dai capelli
corvini.
Dall'altro corridoio invece arrivarono alcune risate.
"Ehm...ciao Rita..." fece Carol spostando il baule di lato e mettendosi
a sedere.
"Turner...Jackson, avete fatto a botte?" esclamò un ragazzo
occhialuto.
Nara si mise a sedere a sua volta, poggiando la gabbia con il suo gufo
reale a terra, che provò a tranquillizzare, in palese
agitazione a causa della brusca salita sul treno.
"Si, Potter, ci siamo prese a botte...vuoi essere il prossimo?" rispose
subito Carol mettendosi in piedi appoggiata alla porta scorrevole
dell'altro corridoio. Rita alzò le sopracciglia, quasi
schifata,
e tornò nel suo scompartimento.
"Sempre pronta a rispondere eh...Caroline?" continuo James Potter,
passandosi una mano tra i capelli scuri e spettinati.
"Perchè non ci date una mano?" disse invece Nara che era
ancora
seduta con il fiatone, indicando il suo baule e poi se stessa.
James guardò l'amico di fianco, Sirius Black, e gli fece un
cenno.
"Hai fatto un bel salto Jackson..." continuò James,
prendendo il baule.
Nara lo ignorò.
Sirius le porse una mano e la aiutò a tirarsi su.
"E tu...stai bene?" continuò James dando una leggera pacca
sulla
spalla di Carol "Non vorremmo mica che un membro della squadra di
Grifondoro si faccia male!"
"Ah si, povera squadra!" ribattè la ragazza "Per un attimo
ho pensato ti fossi preoccupato per me..."
Carol era il portiere della squadra di Quidditch di Grifondoro. Lo era
ormai dal secondo anno ad Hogwarts. A volte questo era motivo di
discussione tra lei e James, poichè lui era arrivato solo
l'anno
successivo della ragazza (anche se più tardi era stato
nominato
capitano), ma con il tempo Carol aveva imparato a piagnucolare meno e a
rispondere di più. Era l'unica tra i Grifondoro a tenere
testa a
Potter e amici, ovviamente insieme a Lilian Evans. Anzi, il punto di
forza di
quest'ultima spesso era stato quella di ignorarli, cosa che sembrava
funzionare
meglio di qualunque risposta, almeno sembrava funzionare su James.
"Carol...Nara...state bene? C'è mancato proprio poco..."
entrò proprio Lily, e altre teste curiose continuarono a
sbirciare dai corridoi.
"Tutti dentro!" sentenziò un altra voce che il gruppo
riconobbe
come quella di Remus Lupin. Soltanto alcuni ragazzi rientrarono nei
propri
scompartimenti, fino a quando, sotto suggerimento di Lily e di Remus
(che erano i prefetti di Grifondoro) anche i responsabili delle altre
case
decisero di mettere ordine tra i ragazzi.
Carol e Nara seguirono la loro amica dai capelli rossi nel secondo
scompartimento del corridoio da
dove erano venuti James Sirius e Lupin che le seguirono a loro
volta portando il baule di Jackson.
"Tutto bene allora?" chiese Remus una volta che le tre ragazze si
furono sedute e il baule e la gabbia di Nara furono messe a posto.
"Si, grazie mille..." rispose Lily con un dolce sorriso.
Carol e Nara ringraziarono a loro volta.
James fece un occhiolino, sicuramente rivolto a Lily e insieme
all'amico Black, trascinarono Lupin nel loro scompartimento, il tutto
accompagnato da sorrisetti maliziosi e risatine che solo loro poterono
comprendere.
Turner scosse la testa.
"A volte non capisco come faccia a sopportarli" disse riferendosi ai
ragazzi "Remus è praticamente l'opposto di Potter e Black,
non
partecipa quasi mai ai loro scherzi o battute...se ne sta
semplicemente lì a pochi passi, senza proferir parola"
Lily sorrise "E' vero...ma si rispettano molto gli uni con gli
altri...dopotutto, anche con Peter è la stessa cosa..."
Nara annuì "E poi ogni tanto li rimprovera no? E loro non
ribattono...Quindi è un bene per loro...c'è
sempre
bisogno di qualcuno che li faccia tornare con i piedi per terra..."
Carol guardò verso il corridoio, con sguardo vacuo.
"Avete ragione" disse infine, rigirandosi verso le ragazze.
Osservò Lily che stava ancora sorridendo. Per un folle
attimo
immaginò che tra lei e Lupin ci fosse del tenero. La cosa
era
possibile, ma
lei e Nara lo sarebbero venute a sapere, Lily lo avrebbe sicuramente
detto loro. E poi, se fosse stato vero James (che da anni
ormai
era
completamente cotto di Lily) avrebbe continuato a
farle la corte? O forse non lo sapeva? Caroline cercò di
tornare
alla realtà. Si stupì di quanto tempo era rimasta
a
pensare a quell'ipotesi, dopotutto non c'era nulla di male...
"A proposito!" poi fece improvvisamente, tanto che le due amiche quasi
sussultarono. "Non sapete la novità!" sorrise allegramente
ricordandosi in quel momento di essersi dimenticata della cosa
più importante di quell'estate.
"No!...ti sei fidanzata?" le chiese prontamente Nara, che si
beccò subito uno sguardo scettico da parte di Carol.
Pochi secondi dopo, tutte e tre stavano ridacchiando. Nara era fatta
così, era...spontanea. La tipica ragazza che sapeva
risollevarti
il morale con una battuta, ma sapeva anche consolarti a dovere. Era
lunatica, spesso, e ogni tanto la vedevi con lo sguardo fisso nel
vuoto, tipico dei veggenti, cosa che Carol e Lily sapevano per certo,
lei
probabilmente era davvero.
"Sono ufficialmente iscritta!" continuò Turner sorridendo di
nuovo.
Le due amiche la guardarono con aria perplessa.
"Al registro ANIMAGUS!" rispose con ovvietà.
Lo sguardo di Lily si illuminò
"Ohh! Finalmente!"
"Eh si! Sono a tutti gli effetti...in un certo senso...una lince!"
"E quando hai sostenuto l'esame?" chiese ancora Lily curiosa
"All'inizio di Agosto...ma ho firmato il registro
lunedì...sono stata accompagnata dalla professoressa
McGrannitt!"
"Raccomandata..." commentò Nara
"Non è vero...lo sai che non fa favoritismi!"
ribattè Carol.
L'amica le fece una linguaccia.
"A proposito di esami!...quest'anno ci sarà il
corso di Materializzazione e Smaterializzazione..."
"E' vero, quasi mi ero dimenticata!" disse Carol con entusiasmo.
"Speriamo che l'esame non
sia difficile come i G.U.F.O.!" disse invece Nara, ma furono
interrotte da un boato accompagnato dal rumore di un'esplosione,
provenienti dal corridoio.
Lily sbuffò "Non è neanche iniziato l'anno
scolastico!"
Tutte e tre uscirono fuori dallo scompartimento e quella che videro fu
una scena molto comune, qualcosa che in sei anni di scuola in molti
erano abituati a vedere.
Da un lato, completamente stravolto, con i capelli unti e arruffati,
impolverato ma notevolemente arrabbiato, c'era Severus Piton, bacchetta
puntata contro il lato opposto dove si trovavano James Potter e Sirius
Black.
"Se una delle tue provettine ha fatto boom
non vedo perchè devi prendertela con noi, anzi prenditela
con te
stesso...in cosa hai sbagliato questa volta, Mocciosus?"
esclamò
Potter
"Nessuna delle mie provette è...è...esplosa!"
rispose
Piton e alzò la bacchetta, proprio verso il viso di James.
"Smettetela! Immediatamente!" esclamò invece Lupin,
mettendosi
in mezzo "E abbassate immediatamente le bacchette...subito!
James...Sirius..."
"Non voglio averci nulla a che fare" sussurrò Lily alle due
amiche "Ci penserà Remus...torniamo dentro..." e divenne
improvvisamente molto seria.
Carol e Nara la seguirono senza fiatare, e chiusero lo sportello dello
scompartimento.
Rimasero in silenzio, Lily con lo sguardo rivolto fuori al finestrino,
occhi lucidi, respiro leggermente irregolare. Dentro di lei, sentimenti
contrastanti stavano combattendo tra di loro. C'era la rabbia, c'era
l'affetto, c'era il dispiacere...e tutti erano rivolti verso una sola
persona, una persona che fino a diversi mesi prima aveva considerato un
amico, un fratello, forse anche di più...Da quanti anni
conosceva Severus Piton? Più di dieci ormai, ma mai nessuna
volta lui le
aveva rivolto un'offesa simile. Era sempre stato un pò
cattivo
nei confronti degli altri, ma le aveva insegnato tantissime cose sul
mondo magico di cui ora facevano parte, le aveva fatto capire
quanto si possa sempre imparare e sperimentare, ma poi...era cambiato.
Le
loro strade si era divise il giorno stesso dell'arrivo ad Howgarts,
quando erano stati smistati lei a Grifondoro, lui a Serpeverde. Ma non
aveva mai dimostrato di provare interesse per la purezza di sangue.
Dopotutto suo
padre era un babbano, e questo faceva di lui un mago di sangue misto.
Che cosa gli era successo?
"Quando matureranno..." sussurrò Carol e Lily seppe che non
era riuscita a trattenersi.
Ma il problema ormai non erano più gli scherzi di Potter e
Black...
Il tempo passò, e ignorando qualsiasi rumore proveniente dai
corridoi, le tre ragazze continuarono a rimanere in silenzio.
Lily manteneva gli occhi fissi fuori. Le nuvole, notò,
cominciavano a diventare sempre più grosse e nere. Nara si
mise
a lucidare la sua sfera di cristallo, oggetto che venerava al di sopra
di ogni altra cosa, ogni tanto chiedendo qualcosa a
Carol, che intanto aveva la bacchetta puntata contro la parte vuota
dello scompartimento, facendo uscire dalla sua punta prima una lieve
strisciolina azzurra, poi un grosso cerchio luminoso.
"E' l'incantesimo che hai inventato tu?" le chiese Jackson
L'altra annuì "Ma è ancora in fase di
sperimentazione..."
rispose sussurrando, visto che Lily aveva chiuso gli occhi. Forse si
era assopita.
"Che cosa è successo stamattina a proposito?
Perchè' hai fatto così tardi?"
Lo sguardo di Nara divenne malizioso e Carol si preparò ad
uno
dei suoi soliti racconti pieni di suspance, anche se molto
probabilmente le avrebbe confessato che suo padre si era per l'ennesima
volta rifiutato di buttarsi contro il muro (ossia la barriera che
separava i binari nove e dieci di King's Cross e che portava appunto al
binario nove e tre quarti), per paura di andarci a sbattere contro.
Lily fece un mezzo sorriso che le altre due non videro. In
realtà non stava affatto dormendo e fu felice di ascoltare
il
racconto di Nara. Se non altro le avrebbe tenuto la mente occupata per
un pò, facendole dimenticare i recenti brutti avvenimenti...
GRAZIE anticipatamente a tutti i lettori ed eventuali recensitori. Al prossimo capitolo!
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