infiniment -frasi prima parte
*Titolo: Et je t'aime, je t'aime infiniment
*Autore: Rota
*Fandom: Originali
*Personaggi/Claim/Coppia: Jeannot van Hallen, Carmine Vigentin; CarmineJeannot
*Generi: Introspettivo, Sentimentale
*Avvertimenti: Slash, What if...?
*Rating: Giallo
*Set: Alpha
*Note: Di questi due sappiamo io, la mia Jeannot e forse mezza
altra persona. I due pg che muovo sono nati da un gioco di ruolo. Per
inciso io sarei Carmine mentre Jeannot sarebbe lei. Giusto per
anticipare qualcosa (L)
Ho già parlato di questi due in altre due fanfic, ma è
sempre meglio specificare. Carmine è un uomo che avrebbe vissuto
bene nell'800, Jeannot è un ragazzino abituato ad avere tutto e
subito. Sono due mondi assai insoliti venuti a contatto per puro caso.
Carmine è il cameriere di un bar sul Lago di Garda, Jeannot uno
studente Nord Europeo che è venuto a fare lo stage universitario
annuale proprio a Brescia - guarda caso. Questa cosa fa parte di una
raccolta più ampia che pian piano prenderà l'avvio.
Ah, ovviamente le frasi non sono messe in ordine temporale,
perché sennò avrei fatto un macello io e avrei perso i
miei occhi nell'operazione. Immaginate voi il corso degli eventi, non
dovrebbe essere difficile (L)
Nonostante questo, se mai ci capite qualcosa e apprezzate, mi fare solamente felice (L)
Buona lettura a tutti voi (L)(L)
Et je t'aime, je t'aime infiniment
1-Anima
Persino l'anima di Jeannot aveva sussultato quando Carmine gli si era
dichiarato, senza che potesse mettere in dubbio le sue parole.
2-Seconda volta
E la seconda volta che ebbe l'ardire di baciare le labbra di quel
giovane ragazzo, riconobbe un piacevolissimo sapore di frutta proprio
agli angoli della bocca.
3-Uomo
Nonostante gli anni che li differenziavano non fossero poi così
tanti, Carmine aveva dalla sua un'esperienza di cui Jeannot certo non
poteva vantare - per quel motivo l'uomo faceva di tutto per non farlo
sentire a disagio, perché in certe situazioni loro erano pari e
sullo stesso livello sarebbero sempre stati.
4-Denaro
Per lui, la sua natura tirchia svaniva in un istante, e Carmine provava
un insano piacere nell'addobbarlo con quanti più gioielli
potesse permettersi, quasi dovesse assomigliare a un piccolo albero di
Natale.
5-Preghiera
Carmine sapeva rivolgere solo a Dio i suoi segreti e le sue speranze,
perché confidando col proprio cuore nell'Altissimo riusciva a
trovare la giusta sicurezza e la dignità appropriata per
mostrarsi davanti a Jeannot ogni volta carico di fede e di speranza -
lui era una persona assai religiosa.
6-Padrone
Il padrone di Carmine li aveva visti, la sera della prima volta, quando
le luci del bar erano spente e loro erano scivolati a terra, assieme -
e benché Carmine fosse il migliore tra i suoi dipendenti,
ciò non lo salvò dal suo ammonimento.
7-Attesa
Aspettare che Carmine finisse di lavorare, la sera, divenne per Jeannot sempre più difficile.
8-Miglior amico
Quando Jeannot tornò in patria una volta finito lo stage
universitario, Patrik non si spiegò il perché di tanta
tristezza e di tanta desolazione sul suo viso.
9-Notte
La notte, non si sentivano più soli.
10-Pazzia
Forse era una pazzia dire di essere innamorato di quell'uomo,
conosciuto in un'altra Patria e in quelle circostanze così
particolari, ma Jeannot sapeva perfettamente distinguere tra sentimenti
veri e semplici passioni - lui era una persona decisa.
11-Fidanzamento
Nel lasciarlo andare a prendere l'aereo per il ritorno, Carmine gli
regalò sotto forma di un altro gioiello l'ultima promessa che
gli poteva fare - quando lo ritrovò a Bruxelles quasi un anno
dopo, Jeannot la indossava ancora al dito, fedele amante.
12-Vita
Jeannot ogni tanto aveva pensato, quando si ritrovava in albergo a
pochi giorni dal primo incontro intimo con Carmine, a quanto sarebbe
stato bello passare una vita accanto a una persona che ogni giorno ti
dimostrava quanto ti amasse.
13-Noia
Era strano considerare come, fino a quel punto, i giorni di Carmine si
fossero assomigliati tutti in maniera agghiacciante, e come al
contrario era bastata una sola persona per renderli tanto diversi l'uno
dall'altro.
14-Indifferenza
La prima cosa che colpì Jeannot nel cuore, i primissimi giorni
dello stage in Italia, era la freddissima indifferenza che Carmine
sapeva mettere dietro ogni sorriso cordiale.
15-Letto
Il letto che Carmine aveva nel suo appartamento in riva al lago era
piccolo, Jeannot ebbe persino la forza di dirglielo quando andò
a dormire da lui - eppure, riuscì a dormirci benissimo.
16-Stelle
Quando Carmine prese a raccontargli di cosa mai dicessero le stelle,
una bella notte del primo Aprile, Jeannot era più impegnato a
guardare lui che il cielo.
17-Minuto
E quel minuto passato ad aspettare che la cioccolata si montasse a
dovere prima di essere servita in una tazza elegante, usata solo per i
clienti speciali, Jeannot lo seppe sfruttare al meglio in quei giorni.
18-Limite
Il limite tra il desiderio e il consentito Carmine lo sancì con
decisione quando una lettera di licenziamento gli arrivò dal suo
padrone come scelta ultima tra il suo lavoro al bar e quel ragazzino
dall'assurdo accento francese.
19-Cuore
Quando divenne uomo per merito suo e del suo amore, ebbe paura che gli scoppiasse nel petto per la troppa emozione.
20-Fede
La fede in quel Dio la cui croce ogni giorno portava appesa al collo
cresceva in Carmine nella stessa misura in cui cresceva il suo amore
per Jeannot, perché nella sua visione delle cose il giovane
belga non era altro che il dono più bello che il cielo gli aveva
concesso.
21-Estate
La prima estate era passata fin troppo in fretta; la seconda, troppo in fretta arrivò.
22-Pioggia
Una volta, andando a visitare le Terme di Catullo in pieno Marzo, si
dimenticarono l'ombrello a casa di Carmine; sotto uno dei ruderi ancora
in piedi, ridendo come matti, avevano trovato rifugio per entrambi.
23-Cielo
Carmine gli aveva confidato una volta che bastava sorridere di cuore
perché il Mondo facesse altrettanto; Jeannot aveva allora
guardato in alto, tenendogli forte la mano, e aveva compreso come
avesse pienamente ragione.
24-Nero
Per la festa della Befana, Carmine lo venne a prendere per il ballo a
casa munito di completo elegantissimo e di un mazzo di fiori grande
quanto due pungi - fu un'esperienza delle più imbarazzanti di
tutta la sua vita.
25-Medico
Carmine dimostrò all'altro di essere fondamentalmente un
ansiogeno quando lo portò di peso dal medico di guarda
dell'Università a cui si appoggiava quando lo ritrovò a
letto per colpa di una banalissima influenza.
26-Parole
Jeannot aveva un'indole particolarmente capace per la comunicazione
orale, anche attraversando la barriera delle lingue diverse - eppure,
quando si trattava di parlare al signor Vigentin, pareva davvero un
bambino alle prime armi, perché Carmine era l'unico capace, in
tutto il mondo, di fargli provare sentimenti tanto disturbanti.
27-Uccidere
Persino durante le notti di Marzo Jeannot aveva passato il tempo a
uccidere quelle maledette zanzare assassine che disturbavano il sonno
suo e di Carmine, stupendosi della quantità assurda che c'era
nell'aria.
28-Posto
In una pineta, durante il lento calare del sole sul Lago: quello era stato il posto del loro primo, vero incontro.
29-Credere
Anche Jeannot, frequentando Carmine, aveva ritrovato un poco di fede in
quel Dio tanto indifferente agli uomini, perché per regalargli
una persona del genere qualcuno lo doveva pur amare tanto, nell'alto
dei cieli.
30-Lontano
Carmine, con una cartina dell'Europa in mano, vide quanto fosse
distante Bruxelles da Brescia - e per un attimo si permise di
disperarsi.
31-Barca
Jeannot aveva tanto insistito perché Carmine gli facesse vedere
il Lago come si conveniva, quando le giornate di Maggio avevano
cominciato a farsi belle, salvo poi comprendere come l'uomo soffrisse
di mal di mare in una maniera a dir poco imbarazzante.
32-Ricordi
I ricordi di quell'anno passato troppo in fretta per Carmine avevano i
capelli nocciola e un viso dolce dagli occhi vivaci; i ricordi di
quell'anno passato troppo in fretta per Jeannot avevano una chioma
bionda e una bocca sorridente e sempre gentile.
33-Morte
La morte per loro non sarebbe stata solo la dura realtà di non
potersi più vedere, per la distanza e per l'impotenza loro di
annullarla ma quella di non sentire più effettivamente niente
l'uno per l'altro - perché in nome di quello sarebbero stati
capaci di fare proprio tutto.
34-Peggio
Jeannot non sapeva se era più brutto il grembiule blu dalla
fantasia floreale o più orrenda la tovaglia bianca con
macchinine e aeroplanini di cui Carmine, in casa sua, faceva tanto
sfoggio.
35-Braccia
Tra le sue braccia, Jeannot stava benissimo.
36-Elettricità
Il corto circuito del suo bar in quella notte di Dicembre servì
loro solo per poter sussurrare in silenzio quanto alla luce mai
sarebbero stati in grado di confessarsi a vicenda.
37-Cellule
Carmine si sentiva vibrare tutto ogni volta che Jeannot, dolce e
gentile, gli si appoggiava al petto e sorrideva come un bambino ad
ascoltare il battito del suo cuore.
38-Promessa
"Ti amerò finché il mio cuore continuerà a
battere": Jeannot gli aveva creduto, e per questo ogni momento gli
sembrava terribile e meraviglioso assieme.
39-Speranza
Nel rivedere sua sorella durante le vacanze di Pasqua, Jeannot si
chiese se mai Bella avesse benedetto la sua relazione con l'uomo che
tanto amava.
40-Buco
Scoprirono assieme quell'insenatura tra gli scogli sulla spiaggia dove
potersi rifugiare, ricercando un poco d'intimità solo per loro
due.
41-Rivelazione
Furono in due a scoprirsi felici, una sera; era bastata una serata
sotto le stelle, una cena per loro due e una lunga passeggiata lungo il
Lago.
42-Volontà
Ciò che a Carmine non mancava affatto era la determinazione a vederlo - a ogni costo.
43-Facile
Era stato facile cominciare a parlargli: per professione, Carmine
doveva essere gentile con ogni cliente del suo bar; un po' meno facile
era stato avvicinarlo davvero: per professione, Carmine era abituato a
tenere ben separati ambiente lavorativo e ambiente privato.
44-Terrore
Più si avvicinava Giugno, più Jeannot vedeva con puro terrore la concreta fine di ogni cosa.
45-Fuoco
Era stato lui ad accendere il fuoco durante la prima festa sulla
spiaggia del Lago, un lontano giorno di Agosto - Jeannot aveva passato
tutta la serata a chiacchierare con lui, senza trovare più
piacevole ballare o interessarsi a qualsiasi altra cosa.
46-Risposta
Era strano a dirsi, ma l'italiano aveva avuto sempre uno stranissimo
potere su di lui, perché aveva l'incredibile capacità di
rendere imbarazzante anche la risposta alla domanda più
innocente.
47-Chiaro
Chiaro e diretto Jeannot lo era sempre stato, perché Carmine non
si poteva permettere qualche dubbio sui sentimenti che lo legavano a
lui.
48-Insieme
Carmine aveva fatto di tutto perché quella parola avesse un
qualche significato concreto: avrebbe rinunciato alla sua amata terra,
rinunciato al suo lavoro e rinunciato a ogni altra cosa, ritrovandolo
in quel posto lontano che era casa sua; Jeannot, per questa semplice
intenzione, seppe ricompensarlo con l'unica cosa che davvero lo sapeva
far felice.
49-Mente
E non c'era niente al mondo - niente - che riuscisse a occupargli la mente più del suo sorriso.
50-Strada
Quando Jeannot tornò a Bruxelles per Natale, le tre ore di treno
che lo separarono da Brescia furono come oceani immensi; quando Jeannot
tornò a Brescia dopo le vacanze invernali, le tre ore di treno
che lo separarono da Brescia furono una semplice ascesa per il suo
piccolo e meraviglioso paradiso in Terra.
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