Capitolo 1: Il concerto
Il palalottomatica di Roma ero pieno di ragazze urlanti per
il concerto della giovane star Jesse McCartney. Le loro urla si sentivano fino
all’ingresso della metropolitana! Tra queste risaltavano due giovani in
particolare: una aveva dei morbidi capelli castani-rossi che le ricadevano
lisci fino alle spalle e gli occhi verdi, mentre l’altra aveva dei lunghi capelli
biondo ramato e gli occhi nocciola. Indossavano entrambe due bei vestitini
estivi pieni di colore e ricami, cosa che le faceva risaltare molto nella folla
di jeans e t-shirts che indossavano le altre ragazze. Anya, scrutando il mare
di sedili con i suoi occhi verdi, trovò i loro posti e chiamò la sua amica
Noemi. Non riuscivano ancora a capacitarsi di essere al concerto di Jesse
McCartney!!
L’adrenalina nella grande sala era già ai massimi livelli,
ma li superò del tutto quando il bel cantante biondo fece il suo ingresso sul
palco. Come se fossero state punte tutte contemporaneamente da un grande ago
posto sui sedili, le ragazze si alzarono in piedi e cominciarono ad urlare e ad
applaudire. Jesse cominciò a parlare ringraziando tutti i suoi fans di essere venuti,
e mentre parlava Anya disse a Noemi:
-
Oddio non posso crederci!!! Siamo al concerto!!!! Mamma mia
hai visto quanto è bello??!!! Ha un viso così angelico!-
-
Non me lo dire!!!! È come se fossimo in un sogno! E poi hai
sentito che bella voce! Dio è stupendo!
La musica partì e Jesse cantò tutta la sera le sue canzoni
più belle, ovviamente accompagnato da un coro instancabile che gli faceva da
sottofondo. Dopo l’ultima canzone alcune ragazze dell’ultima fila intonarono
“Sei bellissimo” e il biondino decise di rompere le sue stesse regole per
scendere e salutare di persona le sue fans più accanite. Il capo delle sue
guardie del corpo provò a fermarlo, ma Jesse gli rispose a tono:
-
Come faccio ad andare via così? Ma le hai sentite?! In nessuna
altra città in cui sono stato ho trovato questo calore! Cosa vuoi che mi
succeda?-
-
Ma signore, le fans a volte possono fare delle cose
pericolose…-
-
Oh, ma per favore! Stammi vicino allora così non mi
rapiranno..! – disse sardonico.
Scendendo dal palco dedicò più di un’ora alle fans sedute
alle prime file per foto, autografi e domande varie.
Anya e Noemi non appena si resero conto di quello che il
loro cantante preferito stava facendo, decisero letteralmente di catapultarsi
giù per rimediare anche loro una foto con un autografo. L’impresa però si
rivelò più dura del previsto, dato che anche tutto il resto della fauna femmine
presente al concerto aveva deciso la stessa cosa. Scalciarono e scalpitarono,
spinsero e vennero spinte(è incredibile l’effetto che può fare una star sulle
ragazze), ad un tratto si persero anche di vista, ma nonostante gli sforzi non
riuscirono a raggiungere il loro idolo in tempo: Jesse infatti, convinto ormai
di aver ringraziato abbastanza le sue devote fans, se ne stava andando. Noemi,
non potendo credere di aver rimediato lividi e spinte solo per vederlo di
schiena, cominciò a chiamarlo a gran voce, ma niente; Jesse McCartney stava
andando via e non era riuscita a fermarlo.
Dopo un po’ finalmente gli animi cominciarono a raffreddarsi
e le ragazze a ricomporsi, visto il modo in cui si erano ridotte. Con molta più
calma di quanta ce n’era stata nelle due ore precedenti, la massa di gente
cominciò a defluire via dalla corsia principale dell’ingresso del
palalottomatica; Noemi riuscì a trovare Anya e le disse in tono molto
sconfortato:
-
Accidenti… gli sono arrivata a tanto così!- e alzò indice e
pollice, che quasi si toccavano- Che ingiustizia! –
-
Dai non fa niente… Almeno ti è andata meglio di me! Io sono
stata caricata da un mucchio di elefanti rosa con un cartellone grande quasi
come casa mia che urlavano come zitelle inacidite! Penso che domani mi verrà un
bernoccolo grande come un melone!-
-
Vabbè dai.. Almeno abbiamo visto il concerto!- disse Noemi con
un gran sorriso
-
Si hai ragione!… Ma che ore sono? È meglio che usciamo sennò
mio padre non ci vedrà mai!-
Nella folla enorme che occupava il grande spiazzo davanti
l’ingresso del luogo, Anya ci mise un po’ a riconoscere il padre. Stava per
tirare fuori il cellulare e fargli uno squillo, quando sentì una voce chiamare
forte:
-
Anastasia! Noemi! Sono qui!!-
Tornando a casa, le due ragazze erano completamente in
estasi: certo, forse non avevano rimediato l’autografo del loro cantante
preferito, ma avevano comunque assistito al più bel concerto della loro vita. |