Per una volta, Priscilla si é sbagliata.

di Margaita
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“Mi sposo.”
Seduta qui, sulla riva del Lago Nero, il nostro lago, te lo dico come se fosse normale.  Insomma, è questa la recita che facciamo, no? Migliori amici.
Sai anche tu che non è vero, Godric.
“Che cosa, madama? Non potete farmi questo!”
Sbuffo.
“Priscilla, per te sono solo questo e lo sai: Priscilla....”
“Il concetto è quello! Insomma, per te io non voglio dire proprio niente?!”
“Ti ho aspettato troppo. Insomma, è da quando siamo nati che aspetto, Godric... Lui mi fará felice. Non è questo che vuoi?”
Non risponde.
“Aquile e Grifoni, insieme, si fanno male.” Aggiungo, e mi avvio verso il castello.

***

“Sei bellissima, Priscilla”dice Tosca gioviale, mentre mi provo l’abito per il matrimonio.
Chissá, forse ha ragione.
“Non riesco ad esserne felice, Tosca!” la mia amica di sempre alza gli occhi al cielo.
“Per essere intelligentissima, sei molto stupida. Se ami Godric, non devi fare altro che dirglielo.”
“Ma sai che...”
“Che sei tremendamente orgogliosa, lo so. Ma l’orgoglio, me l’hai detto tu stessa...”
“...é un modo di scappare.” Concludo come in un sussurro.
“Ecco.” Sorride lei. “Quindi ora che farai?”
Non le rispondo neanche e corro fuori da lí.
Ho una persona da cercare.

***

“Non è razionale, sa, madama?”
“E lei, messere, non è stato coraggioso e leale a lasciarmi andare via.”
“Mi ha colpito nel segno.”
“Pensavo di averlo giá fatto.”
Quei due erano davvero belli da vedere, sdraiati su un prato, sotto le stelle.
Forse, per una volta, Priscilla si era sbagliata. 
Aquile e Grifoni possono convivere.

 





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