“Mi
sposo.”
Seduta qui, sulla riva del Lago Nero, il nostro
lago, te lo dico come se fosse normale. Insomma,
è questa la recita che facciamo, no?
Migliori amici.
Sai anche tu che non è vero, Godric.
“Che cosa, madama? Non potete farmi questo!”
Sbuffo.
“Priscilla, per te sono solo questo e lo sai:
Priscilla....”
“Il concetto è quello! Insomma, per te io non
voglio dire proprio niente?!”
“Ti ho aspettato troppo. Insomma, è da quando
siamo nati che aspetto,
Godric... Lui mi fará felice. Non è questo che
vuoi?”
Non risponde.
“Aquile e Grifoni, insieme, si fanno male.”
Aggiungo, e mi avvio verso il
castello.
***
“Sei
bellissima, Priscilla”dice Tosca gioviale, mentre mi provo
l’abito per
il matrimonio.
Chissá, forse ha ragione.
“Non riesco ad esserne felice, Tosca!” la mia amica
di sempre alza gli
occhi al cielo.
“Per essere intelligentissima, sei molto stupida. Se ami
Godric, non devi
fare altro che dirglielo.”
“Ma sai che...”
“Che sei tremendamente orgogliosa, lo so. Ma
l’orgoglio, me l’hai detto tu
stessa...”
“...é un modo di scappare.” Concludo
come in un sussurro.
“Ecco.” Sorride lei. “Quindi ora che
farai?”
Non le rispondo neanche e corro fuori da lí.
Ho una persona da cercare.
***
“Non
è razionale, sa, madama?”
“E lei, messere, non è stato coraggioso e leale a
lasciarmi andare via.”
“Mi ha colpito nel segno.”
“Pensavo di averlo giá fatto.”
Quei due erano davvero belli da vedere, sdraiati su un prato, sotto le
stelle.
Forse, per una volta, Priscilla si era sbagliata.
Aquile e Grifoni possono
convivere.