Queen E. alla
riscossa!
Will camminava
tranquillo e senza pensieri, per le vie di Manhattan, con al suo
fianco Drake, che fumava l'immancabile spinello.
-Perché oggi
non abbiamo la limousine?-
-L'ha presa mia
madre per portare Audrey e Johnny a scuola.-
-Ok. Allora
come va con la Baizen?-
-Beh non ci
vediamo da una settimana.-
-Perché?-
-Ci siamo
annoiati, l'uno dell'altra.-
Il giovane
Humphrey, alzò gli occhi al cielo. Era incredibile come il
suo amico
cambiava le ragazze , sembravano caramelle.
-E a te?Come va
il fattore verginità?- chiese Drake, sperando in buone
notizie.
-Te l'ho avrò
detto milioni di volte!Sto aspettando la ragazza giusta.-
-Cioè Evelyne.
Lo sai vero che non lascerà mai Zach, stanno insieme
dall'asilo.-
-E lui è
sempre stato interessato a Clair. Ma la speranza è l'ultima
a
morire.- Appena Will chiuse bocca, arrivò un blast di Gossip
Girl.
Buon
giorno Upper East Siders. Qui Gossip Girl , vostra sola ed unica
fonte di notizie sulle vite scandalose dell' elitè di
Manhattan.
È
incredibile come gli scandali saltano fuori, già da prima
mattina.
Avvistata Queen E salire con passi pesanti e collerici gli scalini
del Met. Poco dopo ha litigato furiosamente con C, che è
andata via
in lacrime. La regina ha anche cacciato bruscamente le sue tirapiedi
che se né sono andate timorose e stizzite. Ora E siede da
sola sugli
scalini, a mangiare il suo yogurt senza grassi. Z non si è
fatto
vedere, chissà perché? Di solito è
sempre affianco alla sua
ragazza. Siamo ansiosi di sapere come andrà a finire.
Sapete
di amarmi.
XOXO,
Gossip
Girl
-Dai
muoviti! Corri!- sbraitò Drake, spingendo in malo modo Will.
-Cosa?
Perché?- chiese lui confuso.
-è
la tua occasione, per conquistare Eve. Avrà sicuramente
litigato con
Zach!-
Gli
occhi di Will si illuminarono di comprensione, e cominciò a
correre
senza salutare l'amico.
-Se
la fai soffrire ti ammazzo.-gli urlò dietro quello, con fare
giocoso.
-Serena!
Anche tu qui!-esclamò Chuck falsamente sorpreso. Dan lo
guardò con
sguardo truce, come a voler dire 'razza di idiota dove dovrebbe
essere?'. Serena alzò lo sguardo, e sorrise ai due. Poi
salutò il
figlio Nate con un bacio e le solite raccomandazione.
-Avete
accompagnato Bart e Ginny?-chiese la donna.
-Si.-
disse Dan, con un groppo in gola, mentre Chuck annuiva.
-Chuck
che hai?Sembri un'idiota, in modo diverso dal solito.- disse Serena,
inarcando le sopracciglia.
-è
solo che sono abituato a trattare il mio vice direttore come un
idiota, imitando il suo modo di fare. Lo so è stupido, lo
dice anche
Blair, ma mi diverte un mondo.- tutto quello che Chuck aveva detto
era una bugia abbastanza sciocca per far parlare solo Serena e Dan,
ma quando si trattava di quei due testoni, che a volte erano peggio
di lui e la moglie, solo i metodi stupidi funzionavano.
-Che
né dite di venire a casa. Sono sicuro che Dorota ci
farà trovare un
buon te, o caffè e nel mio caso un sano bicchiere di scotch.
E poi
non ho mai preso un taxi, stamattina la limo l'ha presa Blair.-
-Ci
sarà anche lei?- chiese Serena a disagio.
-Certo,
dovrebbe essere già tornata.-
-Ok!
Allora andiamo!- disse Dan, al posto di Serena, con falso entusiasmo.
Ivy
Archibald, guardò il figlio con una silenziosa domanda sul
volto.
-Si,
mamma. Abbiamo litigato.- disse Zach guardando la madre, nervoso.
-Chi
ha litigato?- domandò Nate.
-Evelyne
e Zach.-disse Ivy severa.-è una ragazza d'oro qualsiasi cosa
tu
abbia fatto o no, vai subito a chiederle scusa.-
-Ivy,
amore non trattarlo così ti prego. Mi ricordi mia madre.-
-Scusa
tesoro, ma...-
-Niente
ma. Se Zach vorrà chiederle scusa lo farà.-
-Io
devo andare ora. Sono in ritardo.- disse Zach, ignorando i genitori
che discutevano, sulla sua vita sentimentale.
-Ehy
Evelyne!- salutò Will.
-Che
vuoi Humphrey?- disse lei acida e fredda.
-Niente.
Solo consolarti.-
-Ma
chi ti credi di essere. Non sei mio amico e non mi stai nemmeno
simpatico. Non sei nessuno!-
-Va
bene. Ma che hai? Perché ti comporti così?
Perché allontani le
persone? Non capisci che tutti quei lecca culo che ti girano intorno
ti odiano e hanno paura.-
-Non
è...-
-Smettila,
basta. Non ti sopporto e non riesco a capire perché mi piaci
così
tanto.- dopo essersi sfocato, il ragazzo se né
andò arrabbiato come
non mai.
Evelyne
si afflosciò sugli scalini del Met, completamente sola e
avvilita.
In quel momento non era la fredda, acida, altezzosa e perfida Evelyne
Bass o Queen E. Era la semplice e piccola Eve. La piccola Eve a cui,
il perfido Chuck Bass, aveva letto una favola prima di dormire. La
piccola Eve che, la fredda Blair Waldorf in Bass, aveva coccolato in
dei gelidi pomeriggi di dicembre.
La
piccola Eve a cui, il pervertito Drake Bass, aveva baciato la guancia
quando, si era sentita triste per tirarla su. La piccola Eve alla
quale, il dispettoso Bart Bass, aveva dedicato il suo castello di
sabbia in Costa Azzurra. La piccola Eve che aveva guardato
meravigliata Audrey e Johnny Bass, nelle loro culle minuscole. La
piccola Eve che aveva seguito, la bella Clair Baizen e il simpatico
Zach Archibald, ma che aveva guardato a intervalli regolari, il
solitario Will Humphrey. Quando si alzò dallo scalino Eve
era
diretta a casa, voleva stare a casa, magari a guardare
“Colazione
da Tiffany” con i suoi genitori che, lo sapeva, non
l'avrebbero
lasciata sola, vedendola così triste. Eve era diretta dalla
mami e
il babbo, con il pensiero fisso su Will.
Angolo
Autrice
Bene,
torno dopo un po' di tempo con questo nuovo capitolo. Questa volta mi
soffermo sui sentimenti verso la famiglia, di Evelyne. Nel prossimo
capitolo vedremo il motivo del litigio di Eve, con l'amica e il
fidanzato, anche se sono sicura che molti di voi l'avranno
già
capito. Forse ci sarà anche un piccolo momento Ana/Drake,
non so.
Devo decidere.
Ringrazio
tutti coloro che leggono in silenzio.
Alla
prossima,
Zia
Palla
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