Buon
pomeriggio ragazze!!! Come state tutto bene? io sono emozionatissima
perchè manca una sola settimana a BD e quindi ne approfitto
per dirvi che l'aggiornamento la prossima settimana,sarà
martedì o giovedì,perchè penso proprio
che mercoledì saremo tutte impegnate a vedere altro ^^
Come
sempre vi ringrazio per l'enorme supporto che state dando alla
storia,sarò ripetitiva e scocciante,ma è la
verità u.u
Un
grazie speciale a Sophie,lei sa il perchè!
Buona
lettura care ;)
FRIENDSHIP
AND…
Meglio rischiare sai,che non concedersi
mai!**
POV EDWARD
La mattina
dopo mi alzai di buon’ora, avevo intenzione di stupirla.
Andai in cucina e
verificai che ci fosse tutto l’occorrente per preparare dei
pan-cake. Non li
avevo mai fatti,ma mia madre Esme mi aveva spiegato più
volte la ricetta,e io
l’avevo osservata mentre li preparava in svariate
occasioni,ma la paura di
fallire era tanta. Concentrato com’ero nel tentativo di
girare un frittella non
avevo sentito che Bella era arrivata in cucina. “Non sapevo
fossi un cuoco
provetto” disse e io per lo spavento saltai in aria,facendo
rovesciare il
pan-cake: Bella non si potette trattenere e scoppiò a
ridere,mentre io misi un
broncio degno di un bambino a cui avevano negato un giocattolo.
Cercando di
tornare seria si avvicinò a me “Scusa non volevo
spaventarti,mi perdoni?” e mi
fece il suo miglior sorriso. Io la guardai un altro po’ in
cagnesco,poi
sfoderai un sorriso furbetto “Solo se ti sottoponi come
cavia. È la prima volta
che cucino i pan-cake,quindi ora ti siedi e li assaggi” e
dicendo ciò poggiai
sul tavolo un piatto con delle frittelle
che innaffiai con sciroppo d’acero. Sotto il mio
sguardo vigile,Bella si
sedette e prese la forchetta,tagliò un pezzo di frittella e
lentamente la portò
alla bocca: masticò piano,ed emise uno strano mugolio.
“Fanno
schifo,vero?” ero seriamente preoccupato.
Scosse la
testa con vigore “Al contrario,sono buonissime! Tieni
assaggia” e tagliò un
pezzo di pan-cake anche per me,che mi sporsi sul tavolo per farmi
imboccare;
masticai piano e lentamente,come fanno gli assaggiatori,e poi esclamai
“Sono
soddisfatto di me stesso,sto migliorando. Esme sarà contenta
che non rischio
più di morire di fame” e scoppiammo a ridere
entrambi.
Riprendemmo a
mangiare ma fummo interrotti dal suono del suo cellulare; prima di
rispondere
Bella controllò sul display e un sorriso spontaneo
fiorì sulle sue labbra
quando lesse chi era,io invece istintivamente irrigidii la
mascella,temevo
fosse lui.
“Rose!”
esclamò contenta,ed io mi rilassai subito,era da un
po’ che non si sentivano,da
quello che mi aveva detto Bella.
“Tesoro come
stai? E Matthew?” la voce di quella ragazza era tanto
squillante che si sentiva
benissimo anche se non avevo io la cornetta del telefono
all’orecchio.
“Stiamo
benissimo entrambi. E voi donne,come ve la cavate?”
“Benissimo
anche noi e a proposito della mia vita,c’è una
novità!” esclamò contenta
“Davvero?!
Spara” Bella era impaziente di sapere.
“No
signorina,dovrai aspettare stasera. Sei invitata a cena fuori dalla
sottoscritta come ai vecchi tempi,è da troppo che non
facciamo una cosa del
genere!” in effetti aveva ragione,con i bambini e le varie
influenze, gli
impegni di lavoro e altri casini non cenavano insieme da tanto.
“Ehm
Rosalie,vedi io sono uscita già in queste
sere con James,quindi stasera non posso proprio” la sua
risposta mi stupì,non
capivo perché stesse rinunciando ad uscire con la sua amica
“Uffina,davvero?!
Ma io dovevo dirti una cosa importante” Rosalie fece una
vocina tenera,da bimba
piccola,che per poco non mandò Bella in brodo di
giuggiole,perché la vidi
mordersi il labbro per evitare di cedere subito.
“Immagino
Rose,ma” senza farla finire di parlare le strappai il
telefono dalle mani e me
lo accostai all’orecchio “Rosalie,sono Edward. Non
ascoltare quello che dice
Bella,è ancora assonnata. Stasera è libera e
l’accompagnerò io stesso
all’appuntamento”
Bella sgranò gli occhi
a quelle parole; ancora sorridente le ripassai il telefono e sentii
dall’altro
lato della cornetta Rosalie che tentava di richiamare la sua attenzione
“Bella
ci sei ancora?”
“Sì sono
qui” balbettò,mentre ancora osservava il sorriso
vittorioso che si era dipinto
sul mio volto.
“Quel
ragazzo è un tesoro,non capisco perché vai ancora
dietro a quel James… comunque
non sono affari miei. A stasera, ci sarà anche Alice
naturalmente”
Alice era
ancora un tasto dolente,sapevo che non era riuscita a parlarle e poi
sperava
che anche la sua amica si decidesse a rompere il silenzio,invece
niente. “Per
me non è un problema” rispose,magari si sarebbero
potute chiarire.
“Perfetto!
Allora di ad Edward che ti aspetto stasera alle venti e trenta di
fronte il
Time out,buona giornata” e così dicendo
chiuse,senza aspettare neanche una sua
risposta.
POV BELLA
Dopo aver
terminato la telefonata lo guardai stupefatta “Edward
perché lo hai fatto?”
“Perché è
giusto che tu esca
con le tue amiche.
Già ti sei privata di tantissime cose in passato e non
voglio che continui a
farlo. Stasera sono libero,quindi Matthew starà con me e
anzi,se per te va
bene, lo porto dai miei,è da un po’ che non lo
vedono. E poi potrebbe essere
l’occasione buona per far pace con Alice,lo vedo che ti manca
tanto parlare con
lei”
“Certo,non
c’è problema,ma credo che con Alice non
sarà una cosa semplice. Siamo entrambe
testarde,ma ti prometto che stasera proverò a farmi
perdonare” gli sorrisi
gentile e lui ricambiò,poi continuammo a mangiare tranquilli.
Come
stabilito con Rose alle venti e trenta Edward mi accompagnò
all’appuntamento e
quando arrivammo vidi che davanti al locale c’era
già Alice. Presa da un
attacco di codardia,mi voltai dietro per controllare Matthew,che
giocava
tranquillo con un sonaglino.
“Non
scendi?” mi disse Edward,accortosi del mio strano
comportamento.
“Sì,volevo solo
assicurarmi che il piccolino stesse bene”
“Bella è
tranquillissimo! Se non vuoi scendere perché
c’è solo Alice puoi dirlo,ma io
credo che prima o poi dovrai affrontarla” in effetti aveva
ragione,così mi
sporsi per dare un bacetto sul nasino a mio figlio,che
ridacchiò felice,e mi
accinsi a scendere.
“Buona
fortuna,e appena finite fammi uno squillo che passo a
prenderti” mi disse prima
che richiudessi lo sportello.
“Va bene e
grazie; voi maschietti divertitevi e fate i bravi” e
così dicendo,guardai Edward
mettere in moto e allontanarsi,poi presi un bel respiro e mi voltai
verso la
mia amica.
“Ciao”
esclamai in imbarazzo
“Ciao
Bella,come va?” era un po’ fredda,ma almeno mi
aveva risposto.
“Tutto bene
e tu?”
“Anche
io,grazie” e calò nuovamente un silenzio teso e
imbarazzato.
“Senti
io…” avevamo parlato insieme e per
questo scoppiammo a ridere.
Poi fu Alice
a prendere la parola “Bella io ti devo chiedere scusa. Quel
giorno in
biblioteca non mi sono comportata da amica; ti ho aggredito senza
lasciarti il
tempo di spiegare,e poi come una bambina piccola,ho evitato le tue
chiamate.
Potrai perdonarmi?”
Era
seriamente preoccupata che io non la perdonassi,ma come avrei fatto
senza la
mia sorellina? Le buttai le braccia al collo e la stritolai in un
abbraccio,che
lei prontamente ricambiò “Anche io ti devo
chiedere scusa,sorellina. Tu hai
detto quelle cose solo per proteggermi,perché temevi che
potessi nuovamente
soffrire come già era accaduto,ed io non ti ho dato ascolto.
Comunque adesso
con James va tutto bene,siamo amici” e così
dicendo ci sorridemmo felici,quando
il rumore dello sportello di una macchina che veniva chiuso con forza
ci fece
sobbalzare. “Allora il mio piano ha funzionato! Lo sapevo che
vi avrei fatto
fare pace” Esclamò tutta gongolante Rosalie,che
prima di venirci incontro si
voltò a salutare il suo accompagnatore e le sue bambine,che
cantavano
allegramente una canzoncina dei cartoni animati.
Io e Alice
ci guardammo un attimo in faccia e poi ci buttammo sulla nostra amica
iniziando
a farle il solletico sui fianchi e sul collo,facendola contorcere tutta
e per
poco non cadde a terra. Quando finimmo di fare le bambine,entrammo
dentro e
ordinammo tre pizze; mentre mangiavamo Alice pose una domanda a Rosalie
“Rose
cara,non credere che mi sia sfuggito: chi era quel bellissimo omaccione
che ti
ha accompagnato?” Non credevo di aver mai visto arrossire
Rosalie,ma proprio
questa sera successe.
“Bè era la
notizia di cui vi dovevo parlare. Vi ricordate quando vi avevo detto di
aver
trovato un baby-sitter per le gemelline? Ecco è Emmett ; ci
stiamo frequentando
da qualche settimana: è dolcissimo,nonostante
l’aspetto da super palestrato,e le
bambine lo adorano. Da subito ho sentito una forza che mi attirava
verso di lui,ho
cercato di resistere,non volevo una storia passeggera,ormai sono bella
grande
per queste cose,ma quando una sera ci siamo ritrovati insieme sul
divano l’attrazione
era così forte che non abbiamo resistito” e il suo
viso diventò fucsia.
“Ma allora è
una cosa seria!” esclamai io e Rosalie annuì,per
poi specificare “Ancora siamo
all’inizio però ci troviamo bene insieme,lui
considera Vicky e Sophia come
figlie sue,dal primo giorno ha sempre portato loro dei piccoli
regalini,quindi
non vedo perché la cosa non debba funzionare e poi non devo
neanche temere la
loro reazione quando sapranno che stiamo insieme,visto che
più di una volta mi
hanno chiesto di sposarlo” Io e Alice ci congratulammo con la
nostra amica,e la
serata volò. Mi lasciarono loro a casa dei genitori di
Edward e io andai subito
nella dependance,che lui occupava quando era lì con il
bambino; quando mi vide
arrivare,aprì subito la porta “Avete fatto
pace?” chiese ancora prima di
salutarmi. Annuii con un sorriso a trentadue denti e lui subito mi
abbracciò
“Ne ero sicuro” sussurrò al mio
orecchio,ma in quel momento notai Matthew che
guardava divertito la tv seduto sul tappeto “Edward cosa ci
fa lui ancora
sveglio?”
Subito lui
mise su un’aria da bimbo colpevole “Non voleva
dormire,così ho sperato che
guardando la tv si addormentasse,ma invece nulla”
Entrai dentro
dando le spalle a Matthew,per evitare di farmi vedere furiosa da lui
“Edward è
mai possibile che…”
“Bella
guarda” mi prese per le spalle e con poca gentilezza mi
voltò verso il punto in
cui si trovava Matthew in piedi… in piedi?!
Lo
guardammo fare qualche
passo incerto verso la tv e poi,puntando il suo ditino verso lo schermo
della
televisione dove in quel momento era inquadrato Mufasa,il padre di
Simba,disse
la sua prima parola “Pa… pa…
papà” e poi ricadde seduto a terra, atterrando sul
sederino e facendo uno strano rumore con il pannolino. Subito ci
avvicinammo a
lui e io lo strinsi tra le braccia,mentre Edward si complimentava con
il suo
campione per aver detto la sua prima parola. Matthew rideva contento di
quelle
feste,e strinse le sue manine intorno al mio collo,aggrappandosi con
tutta la
sua forza; Edward ci venne vicino e ci strinse entrambi a
sè,riempiendo di baci
il braccino del bimbo e poi fece una cosa del tutto inaspettata.
POV EDWARD
Avevo
insistito con Bella perché uscisse quella sera
così da fare pace con Alice;
anche se non lo dava a vedere soffriva parecchio per la mancanza della
sua
amica,non era mai successo che non si parlassero per un periodo
così lungo. Ero
stato tutta la serata nervoso,temendo che non riuscissero a chiarirsi,e
pure
Matthew aveva percepito la mia ansia: era agitato e non voleva saperne
di
dormire.
“Matthew
facciamo la nanna prima che arriva la mamma?” mio figlio mi
guardò con aria
pensierosa,e poi scoppiò a ridere scuotendo velocemente la
testa. Lo misi nella
sua culla,ma non ne volle sapere di stare sdraiato,e quando io tentai
di
coricarlo,lui si mise a piangere sporgendo le braccine per farsi
prendere in
braccio,e io non resistetti alle sue lacrime.
“Piccolino,è
ora di dormire. Facciamo così,mettiamo un po’ di
musica e passeggiamo” misi un
cd di musica classica e iniziai a cullarlo ma Matthew quella sera tutto
voleva
fare tranne che dormire,anzi sembrava intenzionato a chiacchierare con
me; non
smetteva un attimo di guardarmi
blaterando cose senza senso,mentre cercava di afferrarsi i piedi con le
sue
manine.
“Gagago”
esclamò e rise felice,ed io con lui: era incredibile
l’amore che provavo per
quel piccoletto. Quando mi sembrava che non lo avrei mai potuto amare
di
più,lui faceva qualcosa che mi lasciava completamente
esterrefatto. Bella ogni
tanto mi prendeva in giro,dicendo che con mio figlio mi trasformavo
quasi in
una donnina, ma era più forte di me e poi sapevo che anche
per lei era lo
stesso. Avevo sentito dire tantissime volte la frase ‘un
figlio ti cambia la
vita’ ma pensavo fosse riferita più al fatto che
da quel momento in poi le
responsabilità sarebbero aumentate,perché da me
sarebbe dipesa una nuova vita;
invece Matthew mi aveva cambiato la vita perché dal momento
in cui era
nato,ogni mia azione e pensiero erano rivolti a lui. Era una costante
fissa
della mia giornata,e mi aveva insegnato ad essere meno egoista ed
egocentrico,perché lui adesso veniva prima di tutto.
“Va
bene,facciamo così. Adesso guardiamo un po’ di
cartoni in tv e vediamo se
finalmente riusciamo a fare la nanna” lo misi sul grande
tappeto ai piedi del
divano e mi sedetti vicino a lui. Feci partire il dvd de “Il
re leone” e appena
mio figlio vide comparire gli animali cominciò a battere le
sue manine felice: adorava
gli animali,e quello era uno dei suoi cartoni preferiti. Guardando
l’orologio
mi accorsi che era parecchio tardi,e ancora Bella non mi aveva chiamato
per
andarla a prendere; pregai che tutto fosse andato bene con Alice e che
fossero
riuscite a chiarirsi,e pensai che fosse un bene che non avesse ancora
chiamato,mi avrebbe ucciso scoprendo che Matthew era ancora sveglio.
D’un
tratto sentii un rumore di tacchi
provenire dal giardino,sicuramente era lei, e velocemente mi alzai per
aprire
la porta a Bella,e dal sorriso che mi regalò capii che era
andato tutto bene,ma
volendo esserne certo glielo chiesi “Avete fatto
pace?” Lei annuì
con un sorriso a trentadue denti e io
subito l’abbracciai
“Ne ero sicuro”
sussurrai al suo orecchio,ma in quel momento notò Matthew
che rideva guardando
la televisione
“Edward cosa
ci fa lui ancora sveglio?”
“Non voleva
dormire,così ho sperato che guardando la tv si
addormentasse,ma invece nulla”
Entrò dentro
dando le spalle a Matthew “Edward
è mai
possibile che…”
“Bella
guarda” la presi per le spalle e con poca gentilezza la
voltai verso il punto
in cui si trovava Matthew che un po’ tremolante,e reggendosi
appena sulle sue
gambe si era alzato in piedi. Lo guardammo fare qualche passo incerto
verso la
tv e poi,puntando il suo ditino verso lo schermo della televisione dove
in quel
momento era inquadrato Mufasa,il padre di Simba,disse la sua prima
parola “Pa…
pa… papà” Il mio cuore
rischiò di esplodere per la gioia,e rimasi per qualche
tempo imbambolato mentre Bella si precipitava su di lui e lo
abbracciava
felice; mi ripresi in fretta e corsi da loro avvolgendoli tra le mie
braccia,e
non so cosa mi spinse a farlo,forse l’euforia del
momento,forse il profumo
buonissimo che emanava,ma sentii l’impulso di saggiare
nuovamente le labbra di
Bella,e senza pensarci oltre lo feci,sfiorandole con le mie.
**Vuoi
vedere che ti amo,Gianluca Grignani feat L'Aura
Tadan!
come reagirà Bella adesso? Quanto è tenero
Matthew?! *_* mi sono innamorata di questo bambino. Scappo che il libro
di biochimica mi aspetta -.-" Un bacione ragazze,Paola :D
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