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Autore: pallina90    09/11/2011    14 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buon pomeriggio ragazze!!! Come state tutto bene? io sono emozionatissima perchè manca una sola settimana a BD e quindi ne approfitto per dirvi che l'aggiornamento la prossima settimana,sarà martedì o giovedì,perchè penso proprio che mercoledì saremo tutte impegnate a vedere altro ^^
Come sempre vi ringrazio per l'enorme supporto che state dando alla storia,sarò ripetitiva e scocciante,ma è la verità u.u
Un grazie speciale a Sophie,lei sa il perchè!
Buona lettura care ;)


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FRIENDSHIP AND…

Meglio rischiare sai,che non concedersi mai!**

POV EDWARD

 

La mattina dopo mi alzai di buon’ora, avevo intenzione di stupirla. Andai in cucina e verificai che ci fosse tutto l’occorrente per preparare dei pan-cake. Non li avevo mai fatti,ma mia madre Esme mi aveva spiegato più volte la ricetta,e io l’avevo osservata mentre li preparava in svariate occasioni,ma la paura di fallire era tanta. Concentrato com’ero nel tentativo di girare un frittella non avevo sentito che Bella era arrivata in cucina. “Non sapevo fossi un cuoco provetto” disse e io per lo spavento saltai in aria,facendo rovesciare il pan-cake: Bella non si potette trattenere e scoppiò a ridere,mentre io misi un broncio degno di un bambino a cui avevano negato un giocattolo. Cercando di tornare seria si avvicinò a me “Scusa non volevo spaventarti,mi perdoni?” e mi fece il suo miglior sorriso. Io la guardai un altro po’ in cagnesco,poi sfoderai un sorriso furbetto “Solo se ti sottoponi come cavia. È la prima volta che cucino i pan-cake,quindi ora ti siedi e li assaggi” e dicendo ciò poggiai sul tavolo un piatto con delle frittelle  che innaffiai con sciroppo d’acero. Sotto il mio sguardo vigile,Bella si sedette e prese la forchetta,tagliò un pezzo di frittella e lentamente la portò alla bocca: masticò piano,ed emise uno strano mugolio.

“Fanno schifo,vero?” ero seriamente preoccupato.

Scosse la testa con vigore “Al contrario,sono buonissime! Tieni assaggia” e tagliò un pezzo di pan-cake anche per me,che mi sporsi sul tavolo per farmi imboccare; masticai piano e lentamente,come fanno gli assaggiatori,e poi esclamai “Sono soddisfatto di me stesso,sto migliorando. Esme sarà contenta che non rischio più di morire di fame” e scoppiammo a ridere entrambi. Image and video hosting by TinyPic Riprendemmo a mangiare ma fummo interrotti dal suono del suo cellulare; prima di rispondere Bella controllò sul display e un sorriso spontaneo fiorì sulle sue labbra quando lesse chi era,io invece istintivamente irrigidii la mascella,temevo fosse lui.

“Rose!” esclamò contenta,ed io mi rilassai subito,era da un po’ che non si sentivano,da quello che mi aveva detto Bella.

“Tesoro come stai? E Matthew?” la voce di quella ragazza era tanto squillante che si sentiva benissimo anche se non avevo io la cornetta del telefono all’orecchio.

“Stiamo benissimo entrambi. E voi donne,come ve la cavate?”

“Benissimo anche noi e a proposito della mia vita,c’è una novità!” esclamò contenta

“Davvero?! Spara” Bella era impaziente di sapere.

“No signorina,dovrai aspettare stasera. Sei invitata a cena fuori dalla sottoscritta come ai vecchi tempi,è da troppo che non facciamo una cosa del genere!” in effetti aveva ragione,con i bambini e le varie influenze, gli impegni di lavoro e altri casini non cenavano insieme da tanto.

 “Ehm Rosalie,vedi io sono uscita già in queste sere con James,quindi stasera non posso proprio” la sua risposta mi stupì,non capivo perché stesse rinunciando ad uscire con la sua amica

“Uffina,davvero?! Ma io dovevo dirti una cosa importante” Rosalie fece una vocina tenera,da bimba piccola,che per poco non mandò Bella in brodo di giuggiole,perché la vidi mordersi il labbro per evitare di cedere subito.

“Immagino Rose,ma” senza farla finire di parlare le strappai il telefono dalle mani e me lo accostai all’orecchio “Rosalie,sono Edward. Non ascoltare quello che dice Bella,è ancora assonnata. Stasera è libera e l’accompagnerò io stesso all’appuntamento”  Bella sgranò gli occhi a quelle parole; ancora sorridente le ripassai il telefono e sentii dall’altro lato della cornetta Rosalie che tentava di richiamare la sua attenzione “Bella ci sei ancora?”

“Sì sono qui” balbettò,mentre ancora osservava il sorriso vittorioso che si era dipinto sul mio volto.

“Quel ragazzo è un tesoro,non capisco perché vai ancora dietro a quel James… comunque non sono affari miei. A stasera, ci sarà anche Alice naturalmente”

Alice era ancora un tasto dolente,sapevo che non era riuscita a parlarle e poi sperava che anche la sua amica si decidesse a rompere il silenzio,invece niente. “Per me non è un problema” rispose,magari si sarebbero potute chiarire.

“Perfetto! Allora di ad Edward che ti aspetto stasera alle venti e trenta di fronte il Time out,buona giornata” e così dicendo chiuse,senza aspettare neanche una sua risposta.

 

POV BELLA

Dopo aver terminato la telefonata lo guardai stupefatta “Edward perché lo hai fatto?”

“Perché è giusto che  tu esca con le tue amiche. Già ti sei privata di tantissime cose in passato e non voglio che continui a farlo. Stasera sono libero,quindi Matthew starà con me e anzi,se per te va bene, lo porto dai miei,è da un po’ che non lo vedono. E poi potrebbe essere l’occasione buona per far pace con Alice,lo vedo che ti manca tanto parlare con lei”

“Certo,non c’è problema,ma credo che con Alice non sarà una cosa semplice. Siamo entrambe testarde,ma ti prometto che stasera proverò a farmi perdonare” gli sorrisi gentile e lui ricambiò,poi continuammo a mangiare tranquilli.

 

 

Come stabilito con Rose alle venti e trenta Edward mi accompagnò all’appuntamento e quando arrivammo vidi che davanti al locale c’era già Alice. Presa da un attacco di codardia,mi voltai dietro per controllare Matthew,che giocava tranquillo con un sonaglino.

“Non scendi?” mi disse Edward,accortosi del mio strano comportamento.

“Sì,volevo solo assicurarmi che il piccolino stesse bene”

“Bella è tranquillissimo! Se non vuoi scendere perché c’è solo Alice puoi dirlo,ma io credo che prima o poi dovrai affrontarla” in effetti aveva ragione,così mi sporsi per dare un bacetto sul nasino a mio figlio,che ridacchiò felice,e mi accinsi a scendere.

“Buona fortuna,e appena finite fammi uno squillo che passo a prenderti” mi disse prima che richiudessi lo sportello.

“Va bene e grazie; voi maschietti divertitevi e fate i bravi” e così dicendo,guardai Edward mettere in moto e allontanarsi,poi presi un bel respiro e mi voltai verso la mia amica.

“Ciao” esclamai in imbarazzo

“Ciao Bella,come va?” era un po’ fredda,ma almeno mi aveva risposto.

“Tutto bene e tu?”

“Anche io,grazie” e calò nuovamente un silenzio teso e imbarazzato.

 “Senti io…” avevamo parlato insieme e per questo scoppiammo a ridere.

Poi fu Alice a prendere la parola “Bella io ti devo chiedere scusa. Quel giorno in biblioteca non mi sono comportata da amica; ti ho aggredito senza lasciarti il tempo di spiegare,e poi come una bambina piccola,ho evitato le tue chiamate. Potrai perdonarmi?”

Era seriamente preoccupata che io non la perdonassi,ma come avrei fatto senza la mia sorellina? Le buttai le braccia al collo e la stritolai in un abbraccio,che lei prontamente ricambiò “Anche io ti devo chiedere scusa,sorellina. Tu hai detto quelle cose solo per proteggermi,perché temevi che potessi nuovamente soffrire come già era accaduto,ed io non ti ho dato ascolto. Comunque adesso con James va tutto bene,siamo amici” e così dicendo ci sorridemmo felici,quando il rumore dello sportello di una macchina che veniva chiuso con forza ci fece sobbalzare. “Allora il mio piano ha funzionato! Lo sapevo che vi avrei fatto fare pace” Esclamò tutta gongolante Rosalie,che prima di venirci incontro si voltò a salutare il suo accompagnatore e le sue bambine,che cantavano allegramente una canzoncina dei cartoni animati.

Io e Alice ci guardammo un attimo in faccia e poi ci buttammo sulla nostra amica iniziando a farle il solletico sui fianchi e sul collo,facendola contorcere tutta e per poco non cadde a terra. Quando finimmo di fare le bambine,entrammo dentro e ordinammo tre pizze; mentre mangiavamo Alice pose una domanda a Rosalie “Rose cara,non credere che mi sia sfuggito: chi era quel bellissimo omaccione che ti ha accompagnato?” Non credevo di aver mai visto arrossire Rosalie,ma proprio questa sera successe.

“Bè era la notizia di cui vi dovevo parlare. Vi ricordate quando vi avevo detto di aver trovato un baby-sitter per le gemelline? Ecco è Emmett ; ci stiamo frequentando da qualche settimana: è dolcissimo,nonostante l’aspetto da super palestrato,e le bambine lo adorano. Da subito ho sentito una forza che mi attirava verso di lui,ho cercato di resistere,non volevo una storia passeggera,ormai sono bella grande per queste cose,ma quando una sera ci siamo ritrovati insieme sul divano l’attrazione era così forte che non abbiamo resistito” e il suo viso diventò fucsia.

“Ma allora è una cosa seria!” esclamai io e Rosalie annuì,per poi specificare “Ancora siamo all’inizio però ci troviamo bene insieme,lui considera Vicky e Sophia come figlie sue,dal primo giorno ha sempre portato loro dei piccoli regalini,quindi non vedo perché la cosa non debba funzionare e poi non devo neanche temere la loro reazione quando sapranno che stiamo insieme,visto che più di una volta mi hanno chiesto di sposarlo” Io e Alice ci congratulammo con la nostra amica,e la serata volò. Mi lasciarono loro a casa dei genitori di Edward e io andai subito nella dependance,che lui occupava quando era lì con il bambino; quando mi vide arrivare,aprì subito la porta “Avete fatto pace?” chiese ancora prima di salutarmi. Annuii con un sorriso a trentadue denti e lui subito mi abbracciò “Ne ero sicuro” sussurrò al mio orecchio,ma in quel momento notai Matthew che guardava divertito la tv seduto sul tappeto “Edward cosa ci fa lui ancora sveglio?”

Subito lui mise su un’aria da bimbo colpevole “Non voleva dormire,così ho sperato che guardando la tv si addormentasse,ma invece nulla”

Entrai dentro dando le spalle a Matthew,per evitare di farmi vedere furiosa da lui “Edward è mai possibile che…”

“Bella guarda” mi prese per le spalle e con poca gentilezza mi voltò verso il punto in cui si trovava Matthew in piedi… in piedi?! Image and video hosting by TinyPic Lo guardammo fare qualche passo incerto verso la tv e poi,puntando il suo ditino verso lo schermo della televisione dove in quel momento era inquadrato Mufasa,il padre di Simba,disse la sua prima parola “Pa… pa… papà” e poi ricadde seduto a terra, atterrando sul sederino e facendo uno strano rumore con il pannolino. Subito ci avvicinammo a lui e io lo strinsi tra le braccia,mentre Edward si complimentava con il suo campione per aver detto la sua prima parola. Matthew rideva contento di quelle feste,e strinse le sue manine intorno al mio collo,aggrappandosi con tutta la sua forza; Edward ci venne vicino e ci strinse entrambi a sè,riempiendo di baci il braccino del bimbo e poi fece una cosa del tutto inaspettata.

 

POV EDWARD

Avevo insistito con Bella perché uscisse quella sera così da fare pace con Alice; anche se non lo dava a vedere soffriva parecchio per la mancanza della sua amica,non era mai successo che non si parlassero per un periodo così lungo. Ero stato tutta la serata nervoso,temendo che non riuscissero a chiarirsi,e pure Matthew aveva percepito la mia ansia: era agitato e non voleva saperne di dormire.

“Matthew facciamo la nanna prima che arriva la mamma?” mio figlio mi guardò con aria pensierosa,e poi scoppiò a ridere scuotendo velocemente la testa. Lo misi nella sua culla,ma non ne volle sapere di stare sdraiato,e quando io tentai di coricarlo,lui si mise a piangere sporgendo le braccine per farsi prendere in braccio,e io non resistetti alle sue lacrime.

“Piccolino,è ora di dormire. Facciamo così,mettiamo un po’ di musica e passeggiamo” misi un cd di musica classica e iniziai a cullarlo ma Matthew quella sera tutto voleva fare tranne che dormire,anzi sembrava intenzionato a chiacchierare con me; non smetteva un attimo di  guardarmi blaterando cose senza senso,mentre cercava di afferrarsi i piedi con le sue manine.

“Gagago” esclamò e rise felice,ed io con lui: era incredibile l’amore che provavo per quel piccoletto. Quando mi sembrava che non lo avrei mai potuto amare di più,lui faceva qualcosa che mi lasciava completamente esterrefatto. Bella ogni tanto mi prendeva in giro,dicendo che con mio figlio mi trasformavo quasi in una donnina, ma era più forte di me e poi sapevo che anche per lei era lo stesso. Avevo sentito dire tantissime volte la frase ‘un figlio ti cambia la vita’ ma pensavo fosse riferita più al fatto che da quel momento in poi le responsabilità sarebbero aumentate,perché da me sarebbe dipesa una nuova vita; invece Matthew mi aveva cambiato la vita perché dal momento in cui era nato,ogni mia azione e pensiero erano rivolti a lui. Era una costante fissa della mia giornata,e mi aveva insegnato ad essere meno egoista ed egocentrico,perché lui adesso veniva prima di tutto.

“Va bene,facciamo così. Adesso guardiamo un po’ di cartoni in tv e vediamo se finalmente riusciamo a fare la nanna” lo misi sul grande tappeto ai piedi del divano e mi sedetti vicino a lui. Feci partire il dvd de “Il re leone” e appena mio figlio vide comparire gli animali cominciò a battere le sue manine felice: adorava gli animali,e quello era uno dei suoi cartoni preferiti. Guardando l’orologio mi accorsi che era parecchio tardi,e ancora Bella non mi aveva chiamato per andarla a prendere; pregai che tutto fosse andato bene con Alice e che fossero riuscite a chiarirsi,e pensai che fosse un bene che non avesse ancora chiamato,mi avrebbe ucciso scoprendo che Matthew era ancora sveglio.

 D’un tratto sentii un rumore di tacchi provenire dal giardino,sicuramente era lei, e velocemente mi alzai per aprire la porta a Bella,e dal sorriso che mi regalò capii che era andato tutto bene,ma volendo esserne certo glielo chiesi “Avete fatto pace?” Lei  annuì con un sorriso a trentadue denti e io subito  l’abbracciai “Ne ero sicuro” sussurrai al suo orecchio,ma in quel momento notò Matthew che rideva guardando la televisione

“Edward cosa ci fa lui ancora sveglio?”

“Non voleva dormire,così ho sperato che guardando la tv si addormentasse,ma invece nulla”

Entrò dentro dando le spalle a Matthew  “Edward è mai possibile che…”

“Bella guarda” la presi per le spalle e con poca gentilezza la voltai verso il punto in cui si trovava Matthew che un po’ tremolante,e reggendosi appena sulle sue gambe si era alzato in piedi. Lo guardammo fare qualche passo incerto verso la tv e poi,puntando il suo ditino verso lo schermo della televisione dove in quel momento era inquadrato Mufasa,il padre di Simba,disse la sua prima parola “Pa… pa… papà” Il mio cuore rischiò di esplodere per la gioia,e rimasi per qualche tempo imbambolato mentre Bella si precipitava su di lui e lo abbracciava felice; mi ripresi in fretta e corsi da loro avvolgendoli tra le mie braccia,e non so cosa mi spinse a farlo,forse l’euforia del momento,forse il profumo buonissimo che emanava,ma sentii l’impulso di saggiare nuovamente le labbra di Bella,e senza pensarci oltre lo feci,sfiorandole con le mie.

**Vuoi vedere che ti amo,Gianluca Grignani feat L'Aura


Tadan! come reagirà Bella adesso? Quanto è tenero Matthew?! *_* mi sono innamorata di questo bambino. Scappo che il libro di biochimica mi aspetta -.-" Un bacione ragazze,Paola :D

   
 
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