Never say never.
Raiting:
Giallo
Timeline:
pre/during 1x01.
*'*'*
“Never
say never”
«Cinquanta dollari che non è gay!»
Volti lo sguardo verso Cynthia che ti
cammina di fianco – o meglio, quasi corre sui suoi tacchi per
reggere il tuo passo spedito – e le sorridi divertito. «Fidati di
me, Cynthia. Il mio ‘gay radar’ funziona che è una meraviglia.»
«Be’...» commenta lei roteando gli
occhi. «A giudicare dalla faccia che avevi stamattina, deve aver
funzionato bene anche ieri sera! Sei almeno andato a dormire?»
Le passi amichevolmente un braccio intorno alle spalle e
la guidi verso le macchinette automatiche. Tiri fuori il portafoglio
e inserisci un paio di spiccioli nella fessura. «Dormire,
è solo una
necessità comune e sopravvalutata.» premi il pulsante e
afferri la
bottiglietta d’acqua, per poi berne un sorso con il tuo solito
modo di fare sensuale. Ogni tua mossa è ben studiata per
rimarcare il tuo
esagerato sex-appeal. «Io preferisco scopare.»
«L’avevamo capito, Mister
Meraviglia.» commenta lei, sollevando una delle sopracciglia.
«Comunque sia, Tom del dipartimento artistico, non è gay.»
«E in quale parte del tuo cervellino
etero è maturata questa convinzione?»
Lei arriccia le labbra con l’aria di
chi la sa lunga, e ti sorride. «Mi ha chiesto di uscire!» strizza
l’occhio e si volta per ripercorrere il corridoio e tornare in
ufficio. «Mi ha invitata a cena questa sera.»
Premi la lingua contro la guancia e le
sorridi. Stavolta però, non è uno dei tuoi sorrisi ironici o
sprezzanti; stavolta è sincero, perché in fondo sei davvero
contento per lei.
Cynthia è una persona fantastica, una delle poche
rappresentanti dell’emisfero etero a cui puoi dire davvero di voler
bene – anche se è più che ovvio che non glielo confesserai mai –
e che rispetti e ammiri nello stesso identico modo in cui lo fa lei con te;
eppure, nonostante tutti questi pregi, non ha mai trovato qualcuno
capace di starle accanto. Lei lo vede come un brutto segno, tu
semplicemente sei convinto che nessuno fin’ora si sia rivelato alla
sua altezza. «Ma davvero? Hai un appuntamento.»
«Sai com’è. Tra noi etero è normale
conoscersi prima di finire a letto.» ti punzecchia e ti colpisce con
una leggera gomitata alle costole. «Non tutti ci scopiamo degli
sconosciuti di cui non ricordiamo neanche il nome!»
«Conoscerne il nome non servirà a farmi godere di più.» commenti in risposta, prima di
bere un altro sorso d’acqua e lanciare una delle tue occhiate
infuocate ad uno degli uomini che procede nella direzione opposta
alla vostra.
«Ecco.» bisbiglia Cynthia. «L’hai
fatto di nuovo.»
«Fatto cosa?» chiedi vago, senza
riuscire a trattenere un sorrisetto. Sai benissimo a cosa si
riferisce, ma ti diverte vedere come riesce a interpretare
perfettamente ogni tuo segnale.
«La tua ‘infallibile occhiata da
rimorchio’.» lancia uno sguardo alle sue spalle e ti chiede
stranita. «Vuoi scoparti John? Ma non è sposato?»
«Già scopato.»
rettifichi e la vedi strabuzzare gli occhi. «Comunque sì, è
sposato ma...te l’ho sempre detto no? Mai fidarsi di un uomo che
indossa calzini in tinta con la cravatta.» sollevi le sopracciglia e
lei assottiglia lo sguardo. «E mai fidarsi di chi ostenta la
perfezione della propria famiglia. Ha sempre qualcosa da nascondere.»
«Lo sai che a forza di stare con te sto
diventando paranoica in fatto di uomini?» sbuffa e comincia a
fissare attentamente chiunque le passi accanto. «E poi camminarti
vicino è peggio che uscire con Heidi Klum. Rimorchieresti anche più
uomini di lei!»
Scrolli le spalle e la fissi con una
finta aria innocente, perché sai che non lo sopporta. Dice sempre
che interpreti solo il classico lupo vestito da agnellino, e ha
ragione. «Lo dici come se fosse un male.»
«No, ma mi chiedo come farai a trovare
la tua anima gemella, visto che ti sei già scopato praticamente
tutti i gay di Pittsburgh e rifiuti di replicare!» storce le labbra
e ti guarda allarmata. «Ti darai alla conversione degli etero in
super checche, attingendo al tuo charme, o hai intenzione di cambiare
stato?»
Scoppi a ridere e ammicchi. «Io,
non avrò mai il problema dell’anima gemella, perché non
credo a queste stronzate che voi etero vi raccontate per andare a
letto. Io non ho nessun bisogno di questi espedienti per
scopare.»
«Mi dispiace per te, Brian.» ti
risponde con aria di sfida. «Ma prima o poi tutti ci cascano...e tu,
mio caro Mister-credo-solo-nelle-scopate-Kinney, non ne sarai
esente! Nessuno lo è!»
Scuoti la testa rassegnato, per poi
fermarti davanti alla porta del tuo ufficio e fare un cenno per
indicare ‘l’appuntamento di Cynthia’ che sta scherzando insieme
a dei colleghi in fondo al corridoio. «Attenta...» l’avverti con
un sorrisetto ironico. «Mi sembra ci sia un po’ troppo feeling...»
«‘Fanculo, Brian.» ti risponde
sibilando e si volta fingendosi offesa per tornare al suo posto,
prima di sorriderti ancora. «Vedremo stasera chi ha ragione. Prepara
i tuoi cinquanta dollari!»
*'*'*
Le luci psichedeliche del Babylon si
alternano cambiando colore al tuo corpo perfetto, mentre balli al
centro della pista e sai che tutti gli occhi sono puntati su di te,
così come l’eccitazione di ogni uomo che ti ronza intorno non fa
che aumentare in base a ogni tuo più misero gesto.
Chi ha bisogno di raccontarsi cazzate
come quella dell’anima gemella, quando puoi avere ogni singolo uomo
gay, indeciso o sessualmente confuso di questo mondo? Cosa te ne fai
di un fidanzato, quando puoi cambiare il tuo amante anche più
volte in una notte, senza neanche il minimo sforzo?
Non è la monogamia che t’interessa e
non ti passa neanche lontanamente nell’anticamera del cervello di
permettere a qualsiasi sconosciuto di invadere la tua vita. È solo
la piena libertà di scoparti chi, come e quando ti pare, l’unica
cosa che t’interessa, ed è quello che farai sempre.
Al diavolo le
stupide previsioni di Cynthia, fatte secondo gli altrettanto sciocchi
luoghi comuni degli etero.
Tu non sei come loro. Tu sei gay e non
hai bisogno di scuse o di dare giustificazioni per quello che sei e
che fai.
Tu sei Brian Kinney, e l’unica cosa di
cui t’importa è scopare...e così sarà, per sempre.
Sorridi e ti avvicini alla tua preda, le
lanci un’occhiata decisamente eloquente e vedi i suoi occhi
accendersi di eccitazione ed emozione allo stesso tempo, per aver
avuto la fortuna di essere stato scelto da te.
Ma non lo porterai a casa stasera; non
sei in vena di avere sconosciuti nel tuo letto per questa notte; non
vuoi concedere un privilegio del genere, perché vuoi ricordare a
tutto il mondo che per Brian Kinney è sempre e solo ‘una scopata’
e niente di più...vuoi ricordare a tutti che per te, nessuno di loro
ha importanza.
Sei un bastardo egoista, e sei fiero di
esserlo...perciò lo afferri per i pantaloni e lo trascini con te
come un qualunque pezzo di carne, in un posto più appartato, dove
poter godere tranquillamente dei suoi servigi.
Ti appoggi al muro e lasci che si
avvicini al tuo collo e all’orecchio, mentre ti sgancia i pantaloni
velocemente.
«Sbrigati, andiamo.» senti pronunciare
da una voce familiare alla tua destra, quando il moretto che ti sei
scelto scende ad inginocchiarsi davanti a te. «Abbiamo fame.»
continua imperterrita la voce, e ti costringi ad aprire gli occhi e
voltarti per guardare il tuo migliore amico.
«Sto dando il mio numero.» rispondi
ironico.
«Ce l’hai scritto sul pisello?»
chiede Michael con aria visibilmente scocciata, mentre tu ti umetti
le labbra con la lingua. «Quanto ci vuole?»
Prendi la testa del ragazzo tra le mani e
lo scosti un po’ per guardarlo in faccia. Lui ti sorride,
evidentemente esaltato dalla situazione e rispondi atono, prima di
lasciarlo tornare dov’era: «Dieci minuti. Al massimo.»
Michael ti rivolge l’ennesima
espressione infastidita e stufa, e si volta per andarsene,
lasciandoti finalmente in pace a godere di quello che lo sconosciuto
davanti a te saprà fare con le sue labbra.
Ti sistemi meglio contro il muro e lasci
ricadere la testa un po’ all’indietro, con le labbra dischiuse
per respirare meglio, abbandonato nel piacere.
Il ragazzo non è certo un novellino, ma
non riesci a godertelo appieno...è come guardare un film di cui
conosci ogni particolare.
È scontato e insapore. Per quanto la sua
lingua sia abile e le sue labbra sappiano posarsi su di te nel modo e
nel ritmo giusto – dettato anche dalle tue mani ancora appoggiate
sulla sua nuca – non c’è niente di particolarmente intrigante in
quello che fa.
È una sensazione vuota, e le parole di
Cynthia ti ronzano in testa con un rumore fastidioso e assillante.
Forse quell’ultimo bicchiere era davvero di troppo, o forse questo
sconosciuto non è poi così bravo come avevi creduto...anzi.
Prendi un primo respiro profondamente e
trattieni il secondo, prima di lasciarlo andare e venire nella bocca
del ragazzo di cui a malapena ricordi il volto, per poi scostarti da lui senza troppe accortezze. Ti
risistemi e lo ignori letteralmente quando prova a fermarti,
avviandoti verso il guardaroba.
Ritiri il tuo adorato giubbotto di pelle
e ti volti per raggiungere l’uscita, quando il tuo cellulare prende
a vibrare nella tasca dei pantaloni. Lo prendi e sorridi nel vedere
sul display un messaggio di Cynthia: “Caro, mi dispiace
deluderti, ma Tom è perfettamente etero e me l’ha dimostrato con
la più eccitante scopata di tutta la mia vita. Voglio quei cinquanta
dollari sulla mia scrivania domattina, quindi ti serve una prova, o
ti basta sapere che sto per sgattaiolare via dal suo letto? I
particolari ovviamente li lascio a domani. ‘Notte Brian e sta’
tranquillo, arriverà anche per te il principino azzurro che ti
fregherà come si deve...e non vedo l’ora di dirti ‘te
l’avevo detto, brutto stronzo’.”
Scuoti la testa e sorridi, digitando
velocemente una risposta: “Vado sulla fiducia, e non raccolgo le
provocazioni. Su quello potrei scommetterci tutto...non succederà
mai.”
Riponi il cellulare in tasca ed esci dal
Babylon, raggiungendo i tuoi amici, e circondando le spalle di
Michael con un braccio. «Hai fatto in fretta.» ti fa notare lui,
mentre vi avviate verso la jeep.
«Quel tipo doveva essere esperto.»
commenta Ted in risposta ed aggrotti la fronte.
«Mi sono annoiato.» ribatti voltandoti
verso di lui e liberando Michael dalla tua stretta.
«Eh sì.» esclama Emmett ironico,
mentre getti la giacca di pelle in macchina. «Farselo succhiare può
essere terribilmente noioso.»
«Ah, sembrava stuzzicante.» conviene
Michael, prima di apprestarsi a salutare.
«Ti accontenti di poco.» rispondi
scocciato e fai per salire in macchina quando, non sai spiegarti
bene per quale motivo, i tuoi occhi si sollevano casualmente e
qualcosa, o meglio qualcuno, reso etereo dalle luci di Liberty
Avenue e dal fumo, avanza solitario.
Ti fermi per un attimo, intento a
scorgere la sua figura, e resti incantato quando finalmente riesci a
vederne i lineamenti dolci – simili a quelli inverosimilmente
perfetti di un angelo – sotto un’esplosione di capelli
biondissimi e spettinati.
Ti senti come risucchiato da quella
visione ed è come se non riuscissi più a staccare gli occhi da lui.
È un attimo, quello che separa la tua
mente da questa consapevolezza, a quella di volerlo fare tuo per
questa notte. Nei tuoi occhi si accende una strana luce, mentre lui
si abbandona con la schiena contro un palo e, come per una strana
coincidenza, si accorge subito delle tue attenzioni e ricambia quegli
sguardi senza vergogna, incuriosito da te.
Sulle tue labbra si distende lentamente
un sorriso visibilmente soddisfatto, e come se tutto il resto non
esistesse, ignori chiunque e compi il primo passo nella sua
direzione.
Non hai la più pallida idea di chi sia
quel ragazzino e sei sicuro di non averlo mai visto da queste parti,
ma chiunque sia e da qualunque posto venga, sai solo che non ti sei
mai sentito così eccitato in vita tua all’idea di prenderti
qualcuno.
‘Fanculo alle stupide idee di Cynthia,
al ragazzo che non ti ha soddisfatto affatto e ai tuoi amici a cui
darai il ben servito anche stavolta. ‘Fanculo al riposo per il
lavoro importante di domani e ‘fanculo alla serata che sembrava
aver preso la piega sbagliata.
Quando non te l’aspetti, le cose
cambiano e prendono decisamente una strada più piacevole; quella che
sicuramente avrà questa notte.
Perciò, ‘mai dire mai’ Brian Kinney;
a parte che per gli stupidi stereotipi partoriti dalle menti etero.
Da quella roba sarai per sempre immune, e
neanche il più eccitante dei ragazzini biondi, con gli occhi più
azzurri e profondi che tu abbia mai visto, o le labbra perfette e
succose, riuscirà a farti cambiare idea.
Di questo ne sei assolutamente certo...o
forse, no?
Note dell'autrice:
Sono tornata con questa sciocchezzuola. Ormai mi dovete sopportare!
Questa OS è una stupidaggine, lo so...ma proprio oggi mi sono
accorta che è trascorso un anno dalla mia iscrizione a EFP e mi
andava di pubblicare qualcosa un po', come dire..."alle origini".
È corta, corta e anche abbastanza
ripercorsiva di ciò che succede nel telefilm, ma mi è
zampettata in testa e l’ho scritta così, su due piedi.
Fin dalla prima volta che ho visto Queer as Folk, mi sono sempre
chiesta come mai Brian fosse uscito fuori dal Babylon con quella faccia
scocciata, perciò stavolta ho provato ad immaginarlo e, questo
che avete appena letto, è quello che ne è venuto fuori!
XD
Perdonate la mia stupidità!
Tralasciando questo, ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno
inserito questa raccolta tra le seguite, le preferite o le ricordate;
chi ovviamente ha letto e chi ha recensito le scorse OS!
Un grandissimo GRAZIE ed ovviamente un bacione!
Alla prossima,
Veronica.
PS:
Per chi legge "Time's Up", non so se sarò in grado di aggiornare
entro questo fine settimana, ma mi auguro comunque di poterlo fare al
massimo per metà della prossima! Scusate per l'attesa!
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