Capitolo 11: Finalmente Amore
È incredibile come la pioggia riesce a bloccare
completamente una città. Nessuna di esse è mai sfuggita a questa maledizione,
nemmeno Atene. Anche quella sera infatti, il tragitto già piuttosto lungo che
doveva percorrere il taxi di Anya, era reso interminabile dalla chilometrica
coda di macchine che bloccavano il passaggio. La pioggerellina estiva che aveva
distratto Anya dal guardare fuori il finestrino, permettendole di ascoltare le
parole di Jesse, si era trasformata in un vero e proprio acquazzone; aveva
creato il panico.
Anya non resisteva più. Stava letteralmente smaniando: il
concerto andava avanti e se non fosse arrivata al più presto l’avrebbe perso
per sempre. Buttando al vento le buone maniere, ogni cinque secondi incitava il
tassista a sbrigarsi, rischiando anche di scatenare in lui una crisi di nervi.
Jesse continuava a cantare. Dopo Why don’t you kiss her era passato a
Without you, She’s no you, Beautiful soul e Come to me. Ad ogni stacco
tra una canzone e l’altra si guardava bene intorno, sperando di vedere Anya
sbucare da chissà dove. Il tempo passava però e lui rimaneva sempre più deluso.
Non essendo proprio dell’umore giusto per cantare qualche canzone allegra,
decise di fare anche Take your sweet time.
Riuscendo ad intravedere un po’ la strada attraverso la
coltre di pioggia Anya intuì che erano nelle vicinanze del teatro. Mancavano
solo un paio di chilometri alla sua destinazione. Tuttavia il traffico si
immobilizzò completamente, spegnendo quel piccolo lume di speranza che si era
acceso nel cuore della ragazza. Ancora una volta prestò attenzione alla radio e
riconobbe le note di Take your sweet time. Era incredibile come Jesse riusciva
sempre a spiazzarla… il concerto continuava e lui fino a quel momento aveva
cantato solo canzoni d’amore. Le aveva fatte praticamente tutte, ne mancava
solo una. La più importante; quella che Anya stessa aveva definito “una delle 4
canzoni d’amore più belle del mondo”.
Jesse finì anche quella canzone. L’amarezza, la disperazione
e la delusione si impadronirono di lui. Non poteva continuare così. Decise di
giocarsi l’ultima carta: se Anya non fosse tornata dopo quella canzone(sempre
se lo stava ascoltando) , allora non sarebbe tornata mai più. E se così fosse
stato, avrebbe rinunciato alla battaglia, regalando al suo pubblico anche il
resto del suo repertorio.
Per l’ultima volta si guardò intorno, poi fece cenno alla
band.
Era passata un intera canzone e il taxi era esattamente allo
stesso punto di quando quella era cominciata. L’angosciante attesa stava
raggiungendo livelli stratosferici.
Ma ecco finalmente la canzone che Anya aveva atteso fin
dalle parole di Jesse. Bastarono le prime note a farle capire che si trattava
di Because you live; le stesse note che la convinsero ad interrompere
quell’agonia. Per la gioia del tassista Anya gli disse che la sua corsa finiva
lì. Pagò il dovuto, prese il suo bagaglio e si lanciò in una corsa sotto la
pioggia.
Jesse pronunciava i versi della canzone letteralmente con il
cuore in mano. E anche se Anya era scesa dal taxi e non poteva più sentire,
quei versi le risuonavano nella mente, rispecchiando esattamente quello che
stava provando:
Staring out at the rain
with a heavy heart
It’s the end of
the world in my mind
Then your voice
pulls me back like a wake up call
Già... coincideva tutto: la pioggia, il cuore appesantito
dalla tristezza, la fine del mondo, la voce del suo amore che l’aveva
risvegliata...
Quando arrivò il ritornello, entrambi i ragazzi chiusero gli
occhi nello stesso istante e cantarono,
esprimendo all’altro tutto l’amore che sentivano:
Because you live and
breath
Because you make
me believe in myself when nobody else can help
Because you live
my world has twice as many stars in the sky
Anya riaprì gli occhi e si accorse che l’ingresso del teatro
era lì davanti a lei. Un sacco di gente era ammassata davanti l’entrata
principale, ma lei evitò tutti passando per la porta di servizio. Sgocciolando
come un panno appena uscito dalla lavatrice fece di corsa tutto il corridoio
dei camerini. Purtroppo però quando giunse in prossimità del palcoscenico,
venne bloccata da degli enormi pinguini. Lì per lì rimase sbalordita, poi
realizzò che non si trattava di pinguini(ovviamente!) ma di guardie della
sicurezza. Tentò di convincerli che non era una fan di Jesse, che conosceva
Hank e che se gliene avrebbero data la possibilità poteva dimostrarlo, ma non
ci fu verso. Fortunatamente si unì a loro Bob, attirato dalla confusione. Non
appena riconobbe Anya ordinò ai suoi uomini di lasciarla andare, permettendo
alla ragazza di farsi vedere da Jesse.
All’oscuro di tutto quello che stava succedendo ad appena
pochi metri da lui, il ragazzo continuava a cantare. Anya coprì l’ultimo tratto
che la separava da lui con un fiatone degno di un corridore del Tour de France,
sperando di arrivare in tempo.
Ed eccolo la, finalmente. Continuando a respirare
affannosamente si fermò di botto, proprio al limite della quinta laterale.
Attirato da una strana sensazione, Jesse sentì l’impulso irrefrenabile di girarsi
a destra e….. la vide.
Come un bocciolo di rosa che si schiude in ritardo, la
felicità sbocciò dentro di lui, riempiendo di gioia il suo cuore e cancellando
quel senso di oppressione che non lo aveva abbandonato neanche un attimo da
quando lei se n’era andata. Distogliendo lo sguardo dal pubblico e fissandolo
su Anya, Jesse cantò la strofa successiva tutta per lei:
I’m so glad I’ve found an angel
Someone
Who was there
when all my hopes fell
Poi la fissò dritto negli occhi e pronunciò le parole magiche:
I wanna fly looking in
your eyes
Le labbra di Anya si schiusero in un sorriso e le sue
lacrime si mischiarono alla pioggia che ancora le scorreva addosso.
Jesse terminò la canzone, ma stavolta non si guardò intorno
né fece segno alla band di attaccarne un’altra. Con un sorriso enorme prese di
nuovo il microfono e disse al pubblico:
-
Ok gente, ora c’è una piccola pausa di alcuni minuti! Ci
vediamo tra un po’!-
Rimise il microfono sull’asta e corse verso Anya.
Non persero tempo a salutarsi… non ce n’era bisogno. Tutti e
due sapevano bene perché Anya era lì e per il momento le parole erano inutili.
Con lo slancio della corsa Jesse si buttò tra le braccia di Anya e lei lo
accolse con calore. Aggrappandosi l’uno all’altro come se non si vedessero da
anni, tenevano entrambi gli occhi chiusi e assaporavano quel momento di
commozione. Anya ricominciò a piangere ed anche a Jesse scese qualche lacrima.
Dopo un po’ Jesse sciolse l’abbraccio e, ancora lacrimando, prese il viso di
Anya tra le mani, dicendole:
-
Sei tornata….!-
-
Non potevo andare via… Ho sentito la tua dedica e… non potevo
proprio..!- Anya era visibilmente commossa.
-
Anya te lo giuro, qualsiasi cosa tu abbia sentito, chiunque te
l’abbia detto, erano tutte bugie! Io non so cosa possa aver scatenato in te
quella reazione, so solo che… che ti amo più di ogni altra cosa al mondo e che
non voglio lasciarti andare via!-
Piangendo vistosamente Anya guardò negli occhi Jesse e
disse:
-
Perdonami…. Anch’io ti amo!-
E si baciarono. Un bacio liberatorio, ma allo stesso tempo
pieno di promesse, che valeva più di mille parole.
Quando si staccarono Jesse passò delicatamente una mano sul
viso di Anya, asciugandole le lacrime
-
Non voglio vederti piangere mai più, va bene?-
-
Certo- sorrise lei- Comunque non è tutta roba mia, è anche la
pioggia!-
Solo in quel momento Jesse si rese conto che la ragazza era
completamente zuppa. Ridendo appena le chiese:
-
Ma che hai combinato? Ti sei fatta la doccia vestita?-
-
Tu non puoi saperlo, ma fuori sta letteralmente diluviando! Ho
sentito quello che hai detto mentre ero sul taxi che mi stava portando
all’aeroporto. Inizialmente mi sono fatta riportare indietro, ma poi il
traffico ha bloccato tutto. Quando ho sentito che stavi cominciando Because you
live non ho resistito più, così sono scesa e me la sono fatta tutta di corsa
sotto la pioggia!-
-
Tu sei matta..!- le disse Jesse, ma intanto si compiaceva con
se stesso: ce l’aveva fatta!
-
Tu credi? Forse ti sei dimenticato del fatto che proprio a due
centimetri da noi migliaia di persone stanno aspettando che tu esca per
cantare?!-
Anya ora rideva. Il momento di tristezza era passato e non
voleva riviverlo mai più. Ora poteva stringere Jesse a sé e sentiva di poter
ricominciare a sorridere.
-
Accidenti è vero! Senti, aspettami qui ok? Finisco il concerto
e poi mi racconti tutto!-
Fece per andarsene, poi ci ripensò, tornò di alcuni passi
indietro e le sussurrò all’orecchio:
-
Vedi di non sparire stavolta…!-
Anya gli sorrise e gli fece l’occhiolino. Lui le stampò un
veloce bacio sulle labbra e ritornò al suo pubblico.
Le canzoni che seguirono furono tutte decisamente più
allegre. Sia Anya che Jesse si sentivano più liberi ora, come se si fossero
tolti un macigno dal petto, ed erano carichi abbastanza da festeggiare.
Ringraziamenti:
Hilary 92: Grazie grazie grazie!!! È sempre un
piacere leggere i tuoi commenti! ^__^ Un bacio grande!
Sensation: Ciao Ary!!!!!! Mi disp ke sei stata
male!! L
Cmq spero ke ora sia tutto a posto! Grazie ancora x i complimenti! Un bacio
grande!!! |