Buonasera
ragazze,dovevo postare stamani ma ormai il tempo mi sfugge e non arrivo
mai a fare quello che dovrei.... vi faccio questa premessa anche per
avvvisarvi che il prossimo capitolo arriverà tra 10-15
giorni: questa settimana e la prossima saranno parecchio incasinate per
me e non potrò dedicare il giusto tempo ai capitoli,che
ormai sono sempre più importanti. Inoltre vi comunico che
siamo agli sogccioli, 4 capitoli più epilogo, quindi non
abbandonatemi proprio ora :)
Vi
lascio al capitolo,buona lettura ;)
PRIMI PASSI
Mi
dispiace devo andare via
Questa
volta l'ho promesso a me
Perché ho
voglia di un amore vero
Senza te**
Erano passati due
mesi dalla richiesta di Edward e tutto procedeva tranquillamente, o
quasi.
Oggi era il primo compleanno di Matthew; in quel momento Alice aveva
preso il controllo della mia cucina per preparare tutto
ciò che sarebbe servito per la piccola festicciola. Era
spuntata a casa mia alle sette, trovando me ed Edward ancora
addormentati. Ciò non l’aveva scoraggiata, visto
che ne aveva approfittato per prepararci la colazione.
“
Come va con James? ” Mi chiese a bruciapelo.
Mi
bloccai un attimo alla domanda di Alice; la sua capacità di
passare da un argomento futile, come quante ciliegine dovevano esserci
sulla torta, ad uno serio era sorprendente.
“
Non va. ”, risposi semplicemente, certa che adesso sarebbe
partito il terzo grado.
“
Come sarebbe a dire? ” Infatti, come avevo previsto.
“
L’altra sera siamo usciti di nuovo. Prima abbiamo discusso su
Edward, perché non gli piace molto lui, io gli ho
detto che non è a lui che deve piacere. Poi con Matthew si
comporta benissimo e io non posso allontanarlo essendo suo padre; lui
però continuava a insistere sul fatto che poteva essere
pericoloso averlo sempre in giro per casa, visto il suo precedente
comportamento. Gli ho ribadito di non preoccuparsi ma alla fine ho
lasciato perdere per non litigare. Abbiamo fatto un giro, mi ha portato
a cena fuori in un ristorante molto carino. Ad ogni modo alla fine
della serata mi ha baciata ”, conclusi sospirando alquanto
irritata.
“
Cosa? Come è successo? E tu cosa hai fatto? Ed Edward come
l’ha presa, perché tu la hai detto a lui, no?
” snocciolava domande, una dietro l'altra, tutto d'un fiato.
Mi chiesi come poteva essere possibile avere dei simili polmoni per una
ragazza minuta come lei.
“
Alice, ti prego, prendi fiato o ti viene un infarto
” ridemmo insieme alla mia battuta. Lei impaziente, come
sempre, mi fece segno di riprendere il discorso. Prima di risponderle
chiusi la porta per evitare che Edward potesse sentire. " Stavamo
passeggiando verso la macchina quando James si è fermato: si
è passato una mano tra i capelli, mi si è
avvicinato, e senza darmi il tempo di pensare mi ha baciato.
” Mi girai verso Alice, per osservarne la reazione e la vidi
sgranare gli occhi, con un espressione shoccata sul viso.
“
E tu? ” mi chiese.
“
Sono rimasta immobile, non me l’aspettavo proprio. Lui si
è staccato velocemente e in silenzio abbiamo raggiunto la
macchina. Anche il viaggio di ritorno è avvenuto in un
silenzio imbarazzante. Giunti qui mi ha confessato di aver capito che
per lui io non provavo più nulla, lo ha capito dal bacio; mi
hanno colpito le sue parole, ma non ho potuto far altro che annuire e
dirgli che mi dispiaceva ” rimanemmo per un po’ in
silenzio, ognuna persa nei propri pensieri.
“
E con Edward? ” era incredibile: Alice non riusciva a stare
zitta per più di due minuti.
Sbuffai
passandomi una mano tra i capelli, “ Sono confusa
Alice. Lui si sta comportando meravigliosamente, ma io non so cosa
provo per lui, o meglio, ho paura a lasciarmi andare. Quando mi ha
baciata la seconda volta, nonostante mi avesse colta di sorpresa, non
ho potuto arrabbiarmi, anche se dal morso lui deve avere capito il
contrario, perché il suo bacio era il bacio di cui avevo
bisogno. Ne avevo bisogno così come me lo ha dato. Mai avrei
pensato che la persona che doveva darmelo potesse essere il padre di
mio figlio, che solo qualche mese fa ci aveva rifiutati, non
riconoscendo neppure Matthew. E invece adesso si comporta come un padre
perfetto e tenta di conquistarmi ”
A
volte desideravo farmi avvolgere dal suo corpo. Mi aveva dato quel
bacio perfetto e adesso avevo paura di dimenticarlo. Ma poi mi
ritornava in mente come ci aveva trattati: la durezza del suo sguardo,
le parole dette apposta per ferire, e anche se mi aveva confessato il
motivo del suo comportamento, mi era difficile dimenticare.
Fummo
interrotte proprio da Edward, che bussò per dirmi che era
ora di svegliare il piccolo, così misi da parte i cattivi
pensieri e andammo a svegliare Matthew; era ancora addormentato, con le
manine sotto il cuscino e la boccuccia leggermente aperta: era una
meraviglia.
“
Amore della mamma, sveglia ”, lo chiamai piano, mentre il suo
papà gli accarezzava i capelli ramati. Il piccolo
iniziò a muoversi e a mugolare per non essere svegliato, ma
dopo un po’ di insistenza aprì i suoi stupendi
occhi verdi e ci regalò un sorriso da farci sciogliere il
cuore.
“
Tanti auguri amore della mamma! ” gli dissi, prendendolo in
braccio e scoccandogli due grossi baci sulle sue guanciotte; neanche il
tempo di dirgli altro che Edward, il quale aveva dormito da noi proprio
per poter fare subito gli auguri al bimbo, me lo strappò
dalle mani e lo sollevò in alto, scatenando le risate di
Matthew. Non potei non sorridere a quella scena.
“
Ecco il campione di papà! Buon compleanno piccoletto.
” gli disse sfregando il suo naso contro quello del figlio.
Rimanemmo
per un po’ nella nostra bolla, coccolando nostro figlio che
non smetteva di dire “ Coanno uno ” per dire che
aveva fatto il compleanno e compiva un anno: era stato Edward ad
insegnarglielo, perdendo due pomeriggi interi, ma alla fine
c’era riuscito.
Sorrisi
ripensando a tutto quello che stava facendo pur di conquistarmi: ogni
volta che veniva mi portava un dolce diverso, dai più comuni
ai più strani, facendomi scoprire l’esistenza di
pasticcini che non credevo potessero esistere; mi aveva portato al
cinema all’aperto, quello sul prato, dove non ero mai stata;
aveva preparato deliziose cenette a casa dei suoi con la
complicità di sua sorella Tanya. Era veramente bello vedere
un uomo prodigarsi tanto per farmi capitolare. Dovevo ammettere, che se
avesse continuato così, ci sarebbe riuscito alla grande.
“
Ora la mamma torna di sotto in cucina dalla zia matta, e noi andiamo a
farci la doccia, ok campione? ” disse Edward guardando verso
di me
“
E tu mi lasceresti in balia di Alice? ” ero sconvolta
“
Bè se vuoi venire anche tu sei la benvenuta! ” mi
sussurrò con voce roca e maliziosa all’orecchio:
gli diedi un pugno nella spalla, evitando di fargli capire che mi ero
fatta parecchio male, e senza dirgli nulla andai dalla pazza.
Mi sedetti al tavolo, e stavo per allungare una mano verso della
cioccolata, quando fui colpita da una cucchiaiata. “ Ahi!
” esclamai, massaggiandomela.
“
Ben ti sta! Dice mamma Rocca si guarda ma non si tocca ”
puntualizzò Alice, e io la guardai in cagnesco.
La
festa stava procedendo in maniera perfetta. Non c’erano molti
invitati, ma quei pochi erano amici veri: la famiglia di Edward, Rose
ed Emmett con le bambine, Alice e Jasper, e la signora Coop.
Matthew era tenuto perfettamente sotto controllo da Victoria
e Sophia, che non lo perdevano di vista un secondo. Edward,
invece, da perfetto padrone di casa intratteneva gli ospiti,
specialmente si era trovato in sintonia con Emmett, che a dispetto del
suo fisico massiccio, era veramente un pezzo di pane. Soprattutto con
le figlie di Rose, che a volte lo trattavano come il loro schiavetto,
pretendendo anche che si mettesse in ginocchio e facesse loro da
cavallo.
Senza
neanche accorgemene era arrivato il momento della torta. Mi scambiai
uno sguardo con Edward, che capì subito di dover acciuffare
quella piccola peste di nostro figlio che ormai, anziché
camminare, correva. Mentre io mi diressi in cucina, seguita da Esme e
Tanya, per prendere la torta: era a forma di Spongebob, un cartone che
Matthew adorava. Quando accesi la candelina tutti intonarono il
tradizionale “ Happy birthday ” e tra gli applausi
di tutti Matthew, con un piccolo aiuto da parte delle gemelline, spense
la sua candelina.
Una
delle scene che avrei ricordato per tutta la vita fu quando Matthew,
seduto in braccio ad Edward, che si era distratto un attimo, mise la
sua manina sulla fetta di torta che aveva davanti e poi, sempre
tenendola perfettamente aperta, fece una carezza lungo tutta
la guancia a suo padre e poi scoppiò a ridere come un matto,
trascinando tutti con la sua risata piena, spensierata, allegra, felice.
POV EDWARD
Era
stata una giornata veramente intensa, dalla mattina non ci eravamo
fermati un attimo. Il piccolo Matthew era stato scatenato tutto il
giorno, fin quando, verso le otto di sera, era crollato. Lo guardai
dormire un altro po’e poi scesi di sotto per salutare Bella,
che trovai distesa sul divano dove solitamente dormivo io. Aveva gli
occhi socchiusi e si massaggiava il collo. Senza farmi sentire giunsi
dietro di lei, e sostituii le sue mani con le mie.
“
Rilassati ” le sussurrai all’orecchio.
Lei, dopo un attimo di sorpresa, si rilassò, lasciandosi
sfuggire un sospiro di sollievo.
“
Grazie Edward, ci voleva proprio e poi hai delle mani da fata.
”, ridacchiò.
Le posai un bacio tra i capelli e mi sedetti accanto a lei, notando che
le guance le si erano imporporate: adoravo quando arrossiva, abbassava
gli occhi e si mordeva il labbro inferiore, era un mix di
sensualità e dolcezza che mandava il mio cuore a mille e il
cervello in pappa.
“
Posso chiederti come mai mancava James? ” mi aveva
incuriosito il fatto che non fosse presente, no che ne sentissi la
mancanza, ma la sua assenza aveva acceso le mie speranze.
“
Tra due giorni torna in Europa e, quindi, voleva passare del tempo con
la sua famiglia. Ci siamo chiariti e visto che gli ho detto che noi
potremmo essere solo amici adesso, ha scelto di riprendere il suo
lavoro lì ” concluse.
“
Fantastico ” non riuscii a trattenere la mia esclamazione di
gioia, e lei mi guardò male per un po’, ma poi
sorrise.
“
E’ stata una giornata bellissima, vero? ” decisi di
cambiare argomento.
“
Già… l’unica pecca è che
mancavano i miei genitori ” si rabbuiò un
po’. In effetti ci conoscevamo da due anni ormai, ma non
avevo mai visto i genitori di Bella, almeno non di presenza. Lei ci
aveva presentati tramite webcam poco dopo la nascita di Matthew.
“
Vedrai che verranno a trovarti presto, o al massimo ci andrai tu.
” le dissi per incoraggiarla, ma lei scosse la testa
desolata, abbassando lo sguardo sulle sue mani.
“
Magari fosse facile, io non ho i soldi per andarli a trovare al momento
e, prima che tu me lo dica non ho intenzione di chiedere i soldi a te,
e per i miei è lo stesso. Il ristorante che hanno aperto va
bene, ma non arrivano a mettere da parte tanti soldi per venirmi a
trovare entrambi e nessuno dei due si muove se l’altro non
c’è” La voce le si incrinò
sull'ultima frase e una lacrima le corse lungo il viso che
lei si affrettò a cancellarla.
La
strinsi forte a me e lei non si scostò, poggiando la testa
sul mio petto. Sicuramente avrebbe sentito il mio cuore accelerare i
battiti, come impazzito, ma non mi importava nulla: non la stringevo
tra le mie braccia da tempo immemore e, in quel momento, era
tutto ciò che riuscivo a percepire. Poi mi venne un' idea:
“
Però se venissi pure io con voi, potrei pagare il biglietto
per te e Matthew ”
Mi
beccai una sua manata sul petto, che mi fece ridacchiare e mi beai
quando tornò ad accoccolarsi su di esso.
“
Non te lo permetterei lo stesso. ” sussurrò triste.
“
Vedrai che troverai un modo per vederli presto, in qualche modo farai
” la rassicurai, tornando serio.
“ Grazie Edward. ”
sussurrò alzando lo sguardo sul mio viso, e compì
un gesto che mi lasciò parecchio sorpreso: poggiò
le sue labbra sulle mie, per un bacio dolce e veloce.
Stavo per dire qualcosa, ma lei mi mise un dito sulla bocca e
mormorò:
“ Shh, non dire nulla Edward. ”, per poi stringersi
nuovamente al mio petto. Restammo così su quel divano per un
tempo indefinito, lei persa in non so quali pensieri, e io
che mi arrovellavo il cervello cercando di capire cosa significasse per
lei quel bacio, fino a quando il sonno non ci colse entrambi, ancora
stretti l’uno all’altra.
**Strani
amori,Laura Pausini
Allora,
vi aspettavate la mossa di James? potete pure dimenticarlo, non ci
disturberà più u.u e Bella? finalmente fa un
passo avanti,e che passo!!! Ragazze vi ringrazio infinitamente del
supporto che continuate a dare a me e alla storia, chi silenziosamente
chi facendosi sentire, e di questo ne sono grata. Un bacio,Paola
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