48 capitolo
L'unico modo
- Sasuke aspetta - urlò Karin rincorrendo il ragazzo.
Prevedibilmente l'interpellato non rallentò e svoltò
l'angolo con l'intenzione di allontanarsi il più possibile da
Madara.
Era stata una mossa azzardata quella di salvare Sakura, ne era
consapevole ma non era riuscito a rimanere indifferente dopo aver
saputo quello che la sua ex compagna di squadra aveva dovuto subire
solo perchè teneva ancora a lui. Aveva già perso la
persona più importante della sua vita, l'unica che lo aveva
sempre amato e che aveva affrontato addirittura l'odio e la morte per
proteggerlo, non poteva permettersi di compiere nuovamente lo stesso
sbaglio.
Non aveva più nessun familiare, l'unico Uchiha ancora esistente
era un guerrafondaio con manie di onnipotenza dal quale avrebbe
preferito distaccarsi il più presto possibile.
- Sasuke per quale motivo hai salvato questa ragazzina? -
domandò stizzita la kunoichi aggiustandosi i capelli dopo aver
scorto, con profondo orrore, che erano assolutamente improponibili a
causa del combattimento.
- Odio ripetermi e non ti devo ulteriori spiegazioni al riguardo -
ribattè Sasuke con un tono glaciale che non ammetteva repliche.
La kunoichi abbassò lo sguardo e si sistemò gli occhiali
nervosamente, non sopportava l'idea di essere trattata in quel modo ma
non aveva voglia di alimentare ancora di più il fuoco
incandescente che ardeva nell'animo del ragazzo al suo fianco.
- Sasuke, Madara ha indetto un incontro ufficiale con gli altri membri
dell'Akatsuki ma prima vorrebbe parlare con te - annunciò Juugo
comparendo quasi dal nulla, neppure Karin aveva fatto caso alla sua presenza.
Era un ragazzo estremamente complicato ma per Sasuke il collaboratore
ideale, non faceva domande, eseguiva senza remore ogni sua richiesta e
soprattutto non lo infastidiva con continue lamentele o pressioni come
la ragazza al suo fianco e Suigetsu.
- Karin occupati di lei, curala e assicurati che non esca da qui prima
del mio ritorno - Anche se dubitava di un qualsiasi tentativo di fuga di
Sakura, non voleva correre alcun rischio. Ormai la sua ex compagna di
team era in pericolo, se l'avesse lasciata andare, sicuramente Madara
l'avrebbe scovata ed uccisa. L'Akatsuki non era un gioco ed i suoi
membri erano dei criminali senza scrupoli che non potevano in alcun
modo, anche lontanamente, considerare che i loro piani venissero
divulgati ai nemici.
- Che cosa? No, non...- balbettò la kunoichi dalla chioma rossa arretrando per sottolineare il suo essere contrariata.
- Fallo, altrimenti sei libera di andartene - proferì Sasuke con
tono glaciale avvicinandosi a Juugo per porgerle il corpo svenuto di
Sakura.
La ragazza, fra le grandi braccia del ninja che
aveva dato origine al segno maledetto, sembrava delicata come una bambola, a
tradire tale immagine era il volto provato, i capelli arruffati ma
soprattutto il corpo cosparso del colore che da solo riusciva a
rappresentare due concetti completamente opposti come l'amore e l'odio.
Non riuscendo a guardare oltre a causa del senso di colpa che lo
attanagliava, come se ognuna di quelle ferite le avesse inflitte lui
stesso, si diresse da Madara deciso a stabilire finalmente le
condizioni dell'accordo. Doveva necessariamente assicurarsi di trarre
vantaggio da questa nuova alleanza e inoltre, voleva chiarire con
precisione anche il termine dell'accordo perchè non aveva alcuna
intenzione di legarsi definitivamente a quell'uomo così sinistro
e spietato.
- Karin dove stai andando? - domandò Juugo osservando la direzione intrapresa dalla sua compagna di squadra.
- Non ho alcuna intenzione di fare da babysitter a quella bambina,
occupatene tu - esclamò stizzita schiacciandosi gli occhiali
dalla spessa montatura nera sul naso.
- Sei tu quella che ha capacità curative, io non sono in gr...-
- Non mi interessa. Anche Sasuke la considera una semplice arma, se non
sopravviverà da sola, allora vorrà dire che non era
idonea ad assolvere il compito. Per quello che mi interessa, prima
muore, meglio è - affermò facendo trapelare da ogni
parola tutto il disprezzo che covava nei confronti della kunoichi che
fino poco tempo prima era stata sua avversaria.
- Sasuke non sarà contento di sapere che hai contravvenuto alle
sue disposizioni - osservò l'interlocutore incamminandosi verso
la stanza dell'Uchiha siccome era quella meno intaccata
dall'umidità.
- Basterà non farglielo sapere - ribattè semplicemente
passandosi una mano fra i capelli, permettendo loro di ondeggiare come
a voler aumentare l'enfasi della frase.
- Danna ma quanto ancora ti occore per la costruzione di quella
marionetta? Questo posto è inquietante, voglio andarmene! -
sbottò Deidara facendo riecheggiare le sue strilla in tutta la
foresta e provocando strani fruscii fra le fronde degli alberi che, a
causa della scarsissima illuminazione, apparivano come spaventose braccia che avvolgevano l'ambiente.
- Abbassa la voce, questa è una foresta sacra per noi, agli
umani non sarebbe consentito entrarvici - replicò Yuki la cui
sagoma si mimetizzava perfettamente nel paesaggio così nero e
silenzioso che sembrava essere in grado di risucchiare tutto negli
abissi.
- Ancora non capisco il motivo per il quale siamo dovuti venire in
questa specie di cimitero! - affermò l'artista delle esplosioni
calciando delle foglie ammucchiate alla base di un'enorme albero.
- Te l'ho già spiegato ma evidentemente, il tuo minuscolo
cervello di gallina non riesce a comprendere le cose di primo acchito,
d'altronde di cosa mi stupisco? -
- Taci sottospecie di tonno scaduto! Lo so benissimo il motivo, stavo
solo cercando di intraprendere una discussione, qui è un
mortorio! -
All'ennesima offesa di Deidara verso il luogo in cui si trovava con il
suo gruppo, dal fitto ammasso di foglie comparvero tante piccole luci
ravvicinate, pallini bianchi che spiccavano nell'oscurità e
denotavano la presenza di altri esseri viventi.
Yuki, accortosi del pericolo immediato, cominciò a gracchiare ed
in risposta, altri versi più acuti causarono un crescente rumore
che divenne sempre più insopportabile. Ovviamente, il piccolo
volatile stava prendendo le difese degli ospiti ma non era facile per
un unico esemplare, controbattere un intero stormo inferocito.
- Hai visto cosa hai combinato? E' tutta colpa tua bombarolo! - si
innervosì Kisame alzandosi e osservando le espressioni
dell'Uchiha e di Sasori che erano quanto di più terrorizzante
avesse mai visto. Se davvero Yuki non fosse riuscito a convincere i
suoi simili a farli rimanere fino al completamento della marionetta,
allora sarebbero stati spacciati.
- Non è vero! Io non ho detto ni...- tentò di
giustificarsi l'artista delle esplosioni agitando le braccia
nervosamente ma fu interrotto bruscamente dal tonfo di un martello sul
terreno.
- Deidara fai silenzio! - ordinò Sasori alzandosi e poggiando
delicatamente la sua opera incompiuta alla corteccia di un'enorme ed a
giudicare dal tronco, antica quercia.
L'interpellato si imbronciò ma non osò controbattere, se
perfino il marionettista aveva perso la pazienza, questo era l'indizio
principale che gli faceva capire di avere davvero oltrepassato il
limite.
- Itachi - disse semplicemente il rosso aggiustandosi la maglietta alla quale si erano attaccate alcune foglie.
L'Uchiha socchiuse gli occhi e sospirò, non era dell'umore
giusto per intraprendere una discussione con dei testardi e fastidiosi
animali per colpa del suo insofferente compagno di team. Aveva
sopportato le lamentele del biondo per ore ma aveva lasciato stare
augurandosi in un possibile rinsavimento ma si era illuso, Deidara era
completamente incapace di formulare un qualsiasi razionale pensiero,
agiva e basta, senza pensare alle conseguenze.
Con l'aggiunta di Sasori
sperava di avere meno responsabilità ed effettivamente era stato
così ma questa situazione doveva per forza gestirla contando sulle sue forze,
d'altronde era lui il contraente con i volatili.
- Sono immensamente dispiaciuto per lo sconsiderato e volgare
comportamento di Deidara e vi assicuro che sarete ricompensati
lautamente per l'onore che ci avete concesso di sostare in questo luogo
mistico e sacro. Mi assumo tutte le responsabilità e mi appello
alla vostra clemenza che so essere infinita. So che capirete che lo
sfogo è stato dettato dalla stanchezza a causa della lunga ed
ardua battaglia. Sappiate solo che non appena ci saremo ripresi,
lotteremo contro colui che minaccia non solo la libertà degli
umani ma anche quella di tutto il mondo ninja -
Il discorso di Itachi era stato così formale e rispettoso che si
faceva fatica a credere che fosse rivolto a dei corvi. Se non fosse
stato così in ansia per il verdetto, probabilmente Deidara avrebbe riso
sommessamente nel assistere alla sottomissione del borioso ed alterigio
Uchiha.
Ci fu qualche minuto di silenzio nel quale si udiva solo qualche
sporadico e debole verso poi, il cenno del capo di Yuki fece
comprendere che la decisione era stata presa.
- Hanno accettato le sue scuse Itachi-san ma chiedono di sentire anche
quelle del diretto interessato - probabilmente l'artista ci mise qualche
istante per capire che con "diretto interessato" Yuki si stava
riferendo alla sua persona.
- Cosa? Dici a quei corv...-
Una grossa spada ricoperta da bende bianche si fermò esattamente
qualche centimetro prima della gola del bombarolo per indurlo
"gentilmente" a cambiare atteggiamento e ad assecondare la
volontà dello stormo.
- Kisame, cosa diavolo stai facendo? -
- Forse non sono stato abbastanza chiaro con il mio gesto ma
rimedierò subito. Chiedi scusa o ti taglio a fettine così
per tua gioia avremo carne per cena -
Alla minaccia
di Kisame, una serie di espressioni contrastanti caratterizzarono il
viso di Deidara finchè questi, pur se in modo estremamente
forzato assecondò la richiesta, anche invogliato dallo
Sharingan di
Itachi che minacciava di farlo soffrire il più possibile se
avesse preferito continuare con il suo modus operandi.
- Ch...chiedo
scusa - disse così velocemente e ad un volume che fu quasi
impercettibile all'orecchio umano ma fortunatamente, i corvi avevano
l'abilità di percepire gli ultrasuoni e anche la
bontà di non infierire ulteriormente.
I piccoli occhi
dei quali erano visibili solo i riflessi bianchi attraverso i rami,
scomparvero a poco a poco, quasi come se qualcuno avesse tolto la spina
e le luci di Natale che decoravano quegli alberi cupi e sinistri,
avessero ceduto il posto all'oscurità.
- Sarai
contento immagino, ci hai solo rallentati con questa buffonata che
avrei volentieri evitato - decretò lo spadaccino riponendo la
sua fedele Samehada nell'apposita attaccatura della cintura che lo
cingeva obliquamente.
- Comunque sia,
possiamo andarcene ora? - all'ennesimo brontolamento di Deidara, Yuki
emise un verso che trasmetteva la frustrazione di tutti i componenti
del team.
Sasori
sospirò e continuò la sua opera afferrando di nuovo gli
attrezzi del mestiere ed evitando accuratamente di rivolgere anche il
più piccolo sguardo in direzione del suo secondo partner
nell'Akatsuki. Itachi si sedette nuovamente e lasciò a Kisame
l'arduo compito di occuparsi dell'elemento fastidioso.
- Sicuramente
hai capito il motivo per cui siamo qui ma te lo rispiegherò in
modo che ti rimanga impresso nella mente questa volta. Madara non
può assolutamente sapere che Itachi è vivo, se fossimo
restati nel mondo normale, lui non ci avrebbe messo molto a scovarci,
grazia anche all'aiuto di Zetsu. Sai benissimo che quell'uomo-pianta
è invisibile perfino allo Sharingan, non potevamo permetterci di
rischiare. Per cui, siccome in questo luogo possono entrarci solo i
corvi che sono richiamabili con la Kuchiyose no Jutsu, abbiamo chiesto a Yuki di eseguire un'evocazione inversa -
- Questo lo so
benissimo, non c'è bisogno che tu me lo ripeta! - borbottò
il bombarolo incrociando le braccia e girando la testa di lato, gesti
che sottolineavano la sua natura incredibilmente infantile.
- Certamente e
saprai anche che fin quando Sasori non completerà la marionetta,
nella quale potrà celare anche allo Sharingan la presenza di
Itachi-san, noi non potremo lasciare questo luogo - spiegò
pazientemente Kisame passandosi la mano bluastra fra i capelli del
colore del mare.
- Danna che tipo di marionetta sarà? -
- Considerando
che dovrà contenere due persone, sarà più grande
di Hiruko, anche se cercherò di farla il più stretta
possibile - disse il ninja di Suna stringendo un chiodo per unire due
pezzi di legno che sembravano comporre una corazza.
- Due persone?
- domandò Deidara provocando una risata divertita dello spadaccino, il
quale aveva finalmente la certezza che il suo compagno non aveva
compreso nulla del piano.
- Lui ed
Itachi-san, bionda tinta sotto tutta quella massa di capelli non
c'è proprio un briciolo di cervello, non è vero? -
- Razza di squalo senza pinna, ripetilo se hai il coraggio! -
- Smettetela
entrambi, gli altri non ci concederanno ancora altro tempo se
continuerete ad infastidirli battibeccando ogni minuto! - li
ammonì Yuki chiedendosi perchè mai non tutti gli umani
fossero come l'Uchiha e Akasuna no Sasori.
- Se Madara
dovesse scovarci dovrà credere che ci sia io nella marionetta,
per questo motivo dobbiamo starci in due. Se nascondessi solo Itachi,
troverebbe strano il mio trascinarmi una marionetta
incredibilmente pesante senza uno scopo - chiarì il nipote di
Chyo augurandosi che le domande fossero terminate e potesse lavorare in
pace.
- E Sakura cosa farà in tutto questo tempo? Per quanto ne sappiamo Madara potrebbe averle fatto del male! -
A quelle parole
Kisame guardò Itachi che fissava un punto indistinto davanti a
se e Sasori abbassò la testa proseguendo nella sua mansione.
Nessuno di loro
aveva ricevuto notizie da Sakura, il Kagebushin che li teneva in
contatto improvvisamente era scomparso e questo denotava che la ragazza
doveva essere in uno stato che non le consentiva di mantenere la
tecnica. Nonostante le avessero detto attraverso la copia, di evocare
Yuki per permettergli di scoprire la sua posizione, la kunoichi non
aveva mai tentato di richiamare il corvo.
Ovviamente
erano tutti preoccupati e si erano disperatamente aggrappati alla
speranza che Sakura non fosse stata in grado di eseguire ciò che
le avevano richiesto a causa della presenza costante di Madara o di
qualcun altro che la controllava. Tale ipotesi, però, era
terribilmente vacillante quando si considerava la scomparsa del
kagebushin. Sakura certamente non aveva sciolto la tecnica di sua
volonta, non l'avrebbe mai fatto dato che era a aconoscenza che quello
era l'unico legame che aveva con loro.
Era stata indotta a farlo? Da
chi? Perchè? Dov'era adesso? Una valanga di domande si faceva
strada nelle loro menti ossessionandoli, ricordando loro quanto fossero
stati incapaci di proteggere quella ragazza che aveva avuto lo
straordinario potere di unirli e di fargli riscoprire l'umanità
che credevano aver perduto per sempre.
- Dubito che
Madara le farà del male, è un ottimo ninja medico ed ha
lo Sharingan - rispose Itachi spezzando quel silenzio che stava
diventando asfissiante.
- Questo
è un tuo pensiero! Non possiamo sapere come reagirà
quello psicopatico! - ribattè Deidara, alla cui affermazione
tentò di rispondere Kisame per placare le acque ma l'Uchiha fu
più veloce di lui.
- C'è
anche Sasuke con lei - le parole gli uscirono dalla bocca senza neanche
averci pensato. Itachi si stupì di aver davvero detto quella
frase, certamente non credeva che suo fratello fosse perduto ma
probabilmente Madara lo aveva plasmato a dovere al suo risveglio,
schierandolo contro Konoha.
- Allora
è in una botte di ferro, possiamo stare tranquilli e farci un
viaggetto tanto lei sarà al sicuro con quello squilibrato che ha
tentato di uccidermi. Nonostante fossi ferito non ha avuto alcuna
remore ad infierire su di me - ribattè duro Deidara, non
sopportava l'idea di perdere del tempo prezioso a nascondersi. Avevano
salvato Itachi ma perso Sakura, perchè ogni volta che otteneva
qualcosa doveva perderne un'altra? Come quella volta in cui aveva
catturato il bijuu con le sue forze ma Sasori era morto.
- Non possiamo
fare altro che aspettare una risposta di Sakura, altrimenti cercheremo
di contattare Madara ed avvicinarci a lui così da poterla
trovare - affermò Itachi riflettendo sulle parole che lo
avevano appena travolto e risvegliato forse dall'illusione che Sasuke
fosse ancora lo stesso ragazzo che viveva a Konoha.
Se Madara gli aveva
realmente riferito tutta la verità sulla sua vita, non riusciva
nemmeno ad immaginare quanto questo avesse sconvolto suo fratello. Non
era una persona forte, affogava il suo dolore nell'odio e questo lo
faceva soffrire ancora di più ma per lui era una difesa
indispensabile. La colpa di tutto quello che stava accadendo era solo
sua, della sua incapacità di gestire quella missione che gli
aveva rovinato la vita. Era stato eccessivamente frettoloso nel pensare
di poter aiutare suo fratello inducendolo ad una vita dettata dal
rancore e dalla vendetta.
Una domanda lacerava il suo animo già distrutto: Sasuke avrebbe
protetto Sakura o l'avrebbe lasciata al suo destino? La risposta a
questo quesito implicava necessariamente un'altra considerazione: Sasuke era ancora salvabile dal baratro dell'oscurità?
- Aspettare? E' questo il tuo piano genia...- ma non riuscì a
terminare il suo sfogo perchè Kisame gli appoggiò una
mano sul petto. Questa volta il gesto fu completamente diverso da
quello
brusco che gli aveva rivolto precedentemente, non c'era alcuna traccia
di minaccia, al contrario, gli aveva
regalato un'incredibile sensazione di calore fraterno. In quel semplice
movimento, il ninja del villaggio della Nebbia vi aveva racchiuso la rabbia, la disperazione, la
frustrazione che provava per comunicare a Deidara che non l'avvertiva
solo lui ma non era solo questo il messaggio; lo spadaccino desiderava
che il suo compagno capisse che continuare a parlarne e ad accusare
Itachi, Madara o qualsiasi altra persona non avrebbe alleviato il suo
avvilimento ed avrebbe solo contribuito a creare ulteriore tensione nel
gruppo.
- Come ti senti? - domandò scostando il panno itriso di disinfettante dalla ferita ancora leggermente aperta.
Sakura socchiuse gli occhi e sbattè le palpebre ripetutamente
per mettere a fuoco l'immagine. Un ragazzo robusto, che sembrava il
doppio di lei di statura la osservava con sguardo preoccupato.
Istintivamente ebbe l'idea di arretrare, era totalmente indifesa in
presenza di qualcuno che non conosceva e che poteva essere un suo
nemico, d'altronde se aveva imparato una lezione stando con Itachi era
che le apparenze ingannavano quasi sempre.
- Non ti sforzare, non sei ancora in grado di muoverti - le
raccomandò Juugo invitandola delicatamente a mantenersi in
posizione distesa.
- Chi sei? - chiese la ragazza facendo una smorfia di dolore
quando il suo salvatore le applicò un pò di ovatta sulla
escoriazione che aveva sul braccio destro.
- Juugo, mi dispiace ma brucerà un pò - disse continuando
a curarla. Sakura cercò di concentrarsi ma non ricordava di aver
sentito quel nome prima d'ora, quindi perchè si stava occupando
della sue condizioni? Soprattutto, cosa voleva da lei?
- Perchè mi stai aiutando? - chiese imponendosi di essere forte
e non dimostrare il bruciore che avvertiva ad ogni tocco del medicinale.
- Sasuke mi ha ordinato di prendermi cura di te fino al suo ritorno -
Sasuke, di nuovo quel nome. Era quel ragazzo così simile ad
Itachi che l'aveva salvata e che da quel poco che sapeva, era stato un
suo compagno di squadra. Ricordava che Deidara ne aveva sempre parlato
definendolo un pazzo squilibrato e non poteva neanche dargli torto
visto che aveva progettato di uccidere suo fratello.
Pian piano i pezzi
del puzzle si erano ricomposti, Itachi aveva dovuto sterminare la sua
stessa famiglia a causa di un ordine impartitogli dal villaggio stando
a quanto aveva letto in una lettera dello stesso Itachi tempo prima.
- La bambolina si è svegliata! Che carina! -
Sakura si voltò in direzione della voce solo con il viso
perchè il corpo era ancora intorpidito dal dolore. Quel tono
l'aveva riconosciuto subito, era dell'avversario che l'aveva ridotta in
quelle condizioni. Si irrigidì mentre lo vide appoggiato allo
stipite della porta con un braccio e sorriderle mostrando la
dentatura da squalo che le ricordava Kisame.
- Stai tranquilla, non vogliamo farti del male - la rassicurò
Juugo. Sakura lo osservò attentamente, era troppo gentile e
premuroso per essere un ninja ma se era in quel team, sicuramente
doveva essere forte e soprattutto pericoloso anche se non riusciva ad
immaginarselo come un combattente spietato.
- Sì tesoruccio perchè ci teniamo alla pelle noi - disse
Suigetsu sottolineando il "noi" ed avvicinandosi alla ragazza.
- Cosa intendi dire? -
- Che il nostro adorato Sasuke ci riduce a brandelli se ti accade qualcosa -
- Per quale motivo? Cosa vuole da me? - domandò Sakura scossa da
quell'affermazione. Perchè quel ragazzo si preoccupava per lei
tanto da assegnarle qualcuno che le permettesse di ristabilirsi?
- Questo dovresti saperlo tu, non so quali siano esattamente i vostri
rapporti anche se qualche pensierino l'avrei - disse sorridendo
maliziosamente lo spadaccino e sedendosi di fianco alla kunoichi.
- Non infastidirla Suigetsu, ha bisogno di riposare - lo ammonì
Juugo, notando che Sakura si era sforzata di spostarsi il più
lontano possibile dal ninja dalla pelle chiarissima.
- Andiamo, solo qualche domandina, ho sempre sognato di scoprire di più su Sasuke, tu no? -
- Non lo seguo per questo ma perchè...-
- Ti ricorda il tuo amichetto Kimimaro, si lo so. Sei proprio noioso,
non sai divertirti! Ecco perchè sei sempre d'accordo con Sasuke,
sei cupo ed imbronciato come lui -
- Dov'è Karin? - chiese Juugo e la ragazza capì che si
stava riferendo a quella kunoichi contro cui aveva combattuto.
- Non lo so e non mi riguarda. Quando Sasuke scoprirà che gli ha
disubbidito lasciando che la curassi tu, la ucciderà senza
pensarci due volte. A quanto pare siamo riusciti a liberarci di lei -
Sakura spalancò gli occhi, davvero il fratello di Itachi era
così pericoloso? Eppure non le aveva dato quell'impressione.
Sembrava una persona seria, un pò scontrosa ma non squilibrata.
Sarebbe stato capace di uccidere una sua compagna per un motivo
così futile?
- Vai a cercarla -
- Perchè non ci mandi i tuoi animaletti Biancaneve? -
Notando che il suo interlocutore non rispondeva alla provocazione come
al solito, Suigetsu si alzò sbuffando e mormorando parole
incomprensibili.
Dopo che lo spadaccino ebbe lasciato la stanza, il silenzio
piombò nell'ambiente rendendo l'aria soffocante. Sakura era
impaurita, che cosa le avrebbero fatto? Non poteva rimanere in quelle
condizioni a lungo, altrimenti non avrebbe potuto difendersi da un
possibile attacco. Doveva cercare di guarirsi al più presto, era
fondamentale non mostrare mai le proprie debolezze al cospetto del
nemico. Siccome il capo del gruppo non era ancora arrivato, doveva
mettersi in forze per affrontarlo direttamente.
- Hai delle pillole del soldato? -
- Per cosa ti occorrono? -
- Non ho recuperato abbastanza chakra per guarirmi ma con quelle potrei ridurre i tempi -
- Sei ancora molto debole, non è il caso che ti sforzi, non c'è alcuna fretta -
Evidentemente non l'avrebbe aiutata, d'altronde come biasimarlo,
perchè mai avrebbe dovuto desiderare in una sua guarigione,
sarebbe stata solo un fastidio in più. La ragazza si
guardò intorno e la visione dello zaino le illuminò gli
occhi, sicuramente nella sua borsa dei medicinali c'erano le pillole
per recuperare il chakra, tutto ciò che doveva fare adesso era
liberarsi di Juugo.
- Non mi sento molto bene, vorrei riposare, potresti lasciarmi da sola? -
- Se hai bisogno di qualcosa fammelo sapere, sarò qui fuori -
Sakura si avvicinò subito allo zaino non appena il ninja
dall'aspetto gentile ebbe chiuso la porta. Trovò con un
pò di difficoltà le pillole, siccome erano fuoriuscite
dalla custodia spargendosi sul fondo della borsa. Ne ingerì due
insieme conscia del rischio ma doveva rischiare, non poteva permettersi
di rimanere debole un secondo di più.
Una scarica di chakra la pervase ed iniziò a curarsi pensando
alla prossima mossa. Ricordava che prima di svenire aveva incamerato
nella sua memoria i ricordi del kagebushin lasciato con Kisame.
Nonostante prima di averlo fatto scomparire ne avesse creato un altro
per avere sempre un contatto con Itachi e gli altri, quando era stata
sconfitta il jutsu si era sciolto lasciandola completamente sola.
Come le aveva suggerito l'Uchiha con il quale aveva trascorso gli
ultimi mesi e forse anche un altro periodo della sua vita, dato che non
ricordava nulla del passato, l'unico modo per salvarsi era evocare Yuki
ma come avrebbe potuto fare?
I compagni di Sasuke non l'avrebbero lasciata andare e Itachi si era
raccomandato di richiamare il volatile solo se nessuno l'avesse vista.
Finì di curarsi appena in tempo, perchè sentì una
voce femminile che riconobbe essere quella della ragazza di nome Karin.
Rimise rapidamente tutto in ordine e si distese nuovamente chiudendo
gli occhi e tenendo stretto in mano, sotto le coperte, un kunai. In
seguito, si concentrò al massimo ed ascoltò cosa si
stessero dicendo.
- Come mai sei qui fuori? - domandò la voce che riconobbe essere quella di Suigetsu.
- Perchè ha detto che aveva bisogno di riposare -
- Fammela vedere - ordinò la ragazza con tono scortese.
- Paura? Sasuke sarà qui a momenti e non appena vedrà le
ferite, capirà che non hai eseguito ciò che ti aveva
richiesto. Chissà cosa potrebbe farti ora che è
particolarmente calmo e tranquillo -
- Taci! Juugo spostati! -
- Non credo sia una buona idea quella di svegliarla, è ancora debole -
All'improvviso Sakura
non udì più alcun rumore tranne quello dei passi
pacati e controllati di qualcuno con un chakra molto potente ed oscuro.
La ragazza associò subito a Sasuke l'identità di quella
presenza che avvertiva e
questo spiegava anche il silenzio dei suoi compagni.
- Addio Karin, non è stato per niente bello conoscerti ma ti
scriverò comunque un elogio funebre degno della tua immensa
antipatia e del tuo ego smisurato -
- Dov'è Sakura - il solo tono di voce di quel ragazzo la
scombussolava. Non capiva perchè il suo cuore stesse battendo
così rapidamente, era confusa ma non riusciva ad avere paura.
Stranamente il sapere che lui era dietro quella porta la
tranquillizzava, le dava lo stesso che effetto che le ispirava Itachi.
- Sta dormendo - rispose Juugo che sembrava essere l'unico a non temere Sasuke.
- Le sue ferite sono guarite? -
A quella domanda nessuno rispose inizialmente, ovviamente non potevano
sapere che lei si era curata da sola, quindi credevano fosse ancora
nelle condizioni pietose in cui l'avevano abbandonata.
- Si...certo Sasuke - il tono confidenziale che usava nei confronti del
fratello di Itachi le diede un pò fastidio, qual'era la
relazione che li legava? Andava oltre il semplice rapporto di compagni
di team?
Evidentemente l'Uchiha non dovette credere alle parole della kunoichi
perchè sentì la porta aprirsi, ergo preferiva verificare
con i suoi occhi.
- E' meglio non disturbarla, sta riposando - continuò a
blaterare la kunoichi mentre Sakura avvertì la presenza di
Sasuke che si avvicinava sempre di più.
La sensazione che provava era di calore, serenità, come un oceano profondo nel quale poteva immergersi ed essere libera.
La sicurezza però, quando avvertì che il ragazzo adesso
era vicinissimo a lei si tramutò in ansia, l'oceano era divenuto
una cascata che le faceva attorcigliare lo stomaco ed aumentare le
palpitazioni del cuore a velocità irrefrenabile.
Con estrema delicatezza le scostò la coperta e Sakura smise di
respirare, ovviamente voleva controllare se le ferite erano scomparse
ma quel contatto così ravvicinato la scombussolava.
- E' guarita, brava Karin l'hai curata proprio bene - disse Suigetsu
sarcasticamente. Se voleva nascondere la colpa di Karin aveva
completamente sbagliato strategia, era impossibile che Sasuke non
avesse capito che quel recupero più veloce del normale non era
opera sua.
- O...ovviamente, cosa ti aspettavi? -
- Karin, non sopporto le menzogne, quando vi ordino di fare una cosa pretendo che la eseguiate, altrimenti potete andarvene -
- Sasuke io...-
- Adesso devo andare in un posto, al mio ritorno parleremo della
permanenza nell'Akatsuki, l'incontro con gli altri membri è
fissato per stasera. A quanto pare il prezzo da pagare per restare qui è quello di catturare un jinjuuriki -
- Cosa? Per quale motivo dovremmo voler restare con loro? -
domandò Suigetsu il quale non amava l'idea di diventare un
componente dell'Akatsuki.
- Un jinjuuriki? E' pericoloso! - ribattè Karin agitandosi, non
le piaceva la piega che stava prendendo quella situazione.
L'Uchiha la coprì nuovamente con una dolcezza che era in netta
contraddizione con il suo carattere forte e deciso che traspariva da
ogni parola. Sakura pensò di essere stata molto fortunata,
Sasuke aveva capito che aveva provveduto alle sue ferite da sola,
quindi era sveglia ma non l'aveva costretta a parlare capendo che non
si sentiva ancora pronta.
- Maledizione! Sasuke è arrabbiato con me...-
- Io direi che è furioso, hai visto che sguardo omicida ti ha riservato dolcezza? -
- Tutta colpa di questa qui! Falla finita con questa farsa, lo so che
sei sveglia! - urlò Karin e Sakura dal rumore frenetico dei
tacchi che si avvicinavano, capì che voleva farle del male.
Strinse forte il kunai pronta ad attaccare se necessario ma non ce ne
fu bisogno.
- Fermati, ferirla non credo sia il modo migliore per farti perdonare dal tuo principe di ghiaccio -
- Suigetsu lasciami andare! -
- Vieni, andiamo in un posto dove potrai sbollire la rabbia -
Evidentemente Suigetsu dovette trascinare la kunoichi dalla chioma
rossa perchè udì i suoi lamenti anche in lontananza.
Era di nuovo sola con quel ragazzo dall'aria stranamente innocua, se
doveva cercare di sopravvivere in quel luogo e trovare un modo per
contattare Itachi, necessariamente le occorrevano informazioni e quella
persona le sembrava quella con la quale avrebbe potuto più
facilmente istaurare una conversazione.
Respirò profondamente e si decise ad aprire gli occhi sperando fosse la scelta giusta.
- Aspetta - lo fermò vedendo che si stava dirigendo verso l'uscita.
- Come ti senti? - chiese con voce bassa e profonda.
- Bene, di certo non grazie alla tua compagna - aveva azzardato, da
quel che aveva intuito i membri del team non erano uniti, quindi poteva
permettersi qualche commento.
- Mi dispiace, Karin è gelosa di te -
Sakura si sorprese della facilità con la quale il suo
interlocutore disse quell'affermazione. Gelosa? Da che cosa si sentiva
minacciata? Non aveva alcun rapporto con Sasuke, anche se
effettivamente le aveva riservato delle attenzioni particolari. Che il
loro legame ai tempi del team nel quale erano compagni, stando alle
parole di Sasori, fosse molto forte?
- Non ne comprendo il motivo -
- E' la prima volta che vedo Sasuke preoccuparsi per un'altra persona -
- Da come lo descrivi sembra un essere spietato - constatò.
Semplicemente non riusciva ad immaginarlo come gli altri lo
dipingevano, non sapeva il perchè ma il suo cuore le suggeriva
che le loro opinioni erano sbagliate.
- Sicuramente tu lo conosci meglio di chiunque altro -
Quindi lo sapevano, erano a conoscenza del suo passato, forse ne
sapevano perfino più di lei. Decise, allora, di ricavare
informazioni anche su se stessa, le sarebbero state utili.
- Cosa sai di me? -
- Poco, solo che sei stata la compagna di squadra di Sasuke prima che tradisse Konoha e che sei un ninja medico -
Ecco un'altra notizia utile, il ragazzo aveva tradito il villaggio della Foglia per
unirsi all'Akatsuki? No, non era possibile, altrimenti avrebbe
conosciuto la posizione di Itachi ed avrebbe tentato di ucciderlo
prima. Inoltre lei aveva conosciuto tutti i membri dell'organizzazione
e sicuramente lui non ne faceva parte.
- Perchè ti sei unita ad Uchiha Itachi nonostante sapessi che era un nemico di Sasuke, credevo che tu tenessi a lui -
Quella domanda la spiazzò, non sapeva cosa rispondere
perchè non ne aveva la più pallida idea. Non ricordava
nulla del suo passato prima di incontrare Itachi e adesso un'altra
certezza era andata in frantumi. Si era unita all'Uchiha di sua
spontanea volontà nonostante fosse un nemico di un suo compagno
di squadra.
- Io...sono stanca, vorrei riposare - tentò di dire cercando di deviare il discorso da quell'argomento scottante.
- D'accordo, le pillole del soldato che hai preso a quanto pare stanno già presentando i primi effetti collaterali -
Quando la porta si chiuse, aspettò qualche minuto e compose dei
sigilli per creare un kagebushin con l'idea di allontanarsi il
più presto possibile da quel luogo.
Il condotto d'aria in alto faceva esattamente al caso suo. Usò
il chakra per arrampicarsi fino al tetto e delicatamente stacco la
griglia di metallo arrugginita. Si appiattì il più
possibile e ringraziò madre natura per averle dato un corpo
così esile che si adattava benissimo a quella situazione. Dietro
di lei, sentì il kagebushin richiudere l'apertura e fu contenta
di sapere che quella parte di lei aveva conservato un pò di
intelligenza.
Quandò finalmente raggiunse l'esterno, dalla posizione del Sole
potè capire che dovevano essere le sedici o le diciassette. I
raggi di luce molto forti quasi la accecarono visto che i suoi occhi si
erano abituati al buio ed alla fioca luce delle candele che rischiarava
le tenebre del nascondiglio sotterraneo.
Una fresa brezza la accarezzò dolecemente imprimendole nei
polmoni e nella mente un'immagine a lei estremamente cara: quella del
mare. Doveva essere molto vicina al mare se l'aria era così
intrisa di salsedine che se chiudeva gli occhi poteva anche sentire il
rumore delle onde infrante sugli scogli.
Stregata come da un incantesimo, si lasciò guidare dal suo
istinto che le diceva di dirigersi verso l'immenso specchio che
riflette il cielo. Non sapeva perchè, forse dipendeva ancora da
quel legame che le aveva fatto scoprire Kisame durante l'addestramento
ma era come se l'acqua le stesse inviando un messaggio, un richiamo per
un qualche motivo a lei sconosciuto ma che era intenzionata a scoprire
al più presto.
Arrivò in pochi minuti a scorgere fra le fronde dei grandi
vegetali un luccichio quasi etereo che era quello derivante dalla
spettacolare fusione dei raggi solari e delle gocce d'acqua. Quasi come
se il mare volesse ripetere lo spettacolo visivo di un cielo stellato
ma molto più gioioso e caldo.
La contemplazione di quello spettacolo durò fin quando non
diresse il suo sguardo verso destra dove, riuscì a scorgere la
figura di un ragazzo in piedi su degli enormi scogli.
Affinò lo sguardo intenta a capire di chi si trattasse. Era
molto curiosa, se il suo sesto senso l'aveva condotta lì, una
ragione ci doveva essere e quasi certamente era collegata a quella
persona misteriosa.
Anche se non poteva crederci, era proprio Sasuke, i vestiti, ora che si
era avvicinata ulteriormente, erano proprio quelli che indossava e
anche lo stemma della casata degli Uchiha era ben visibile sulla
schiena.
Che cosa stava facendo? E soprattutto, come si sarebbe dovuta
comportare? Da quanto aveva capito doveva essere una persona a lui
molto vicina anche se poi si era unita al suo peggior nemico, quindi
forse quel rapporto si era spezzato per qualche ragione, anche se un
minimo doveva esservi ancora se l'aveva salvata e si era premurato di
farle ottenere le cure necessarie.
Illuminato dai riflessi che lo circondavano come una cornice luminosa e
splendente, le appariva ancora più bello di quanto non fosse.
Arrossì al pensiero e le labbra si incurvarono dolcemente in un
sorriso che sparì però, quando notò che sul viso
vi erano delle lacrime.
Stava piangendo? Per quale motivo? Non lo conosceva ancora o perlomeno,
non ricordava nulla del suo carattere ma non gli sembrava una persona
capace di commuoversi.
Lo osservò con attenzione, sembrava disperato, i segni del suo
tormento gli solcavano il viso come a voler sottolineare la
profondità della sua tristezza.
- Itachi -
Grazie a quel sussurro, Sakura comprese la ragione della sofferenza del
ragazzo ed ebbe una stretta al cuore. Quel nome, pronunciato
così debolmente da essere quasi impercettibile la fece
sussultare.
Aveva quasi dimenticato tutto quello che era accaduto durante la
frenetica battaglia di due giorni prima. Era successo così in
fretta che non aveva avuto il tempo necessario per elaborare la
situazione. In un attimo la sua vita era cambiata ed intraprendeva una
strada completamente nuova, che sembrava non comprendere più
Itachi ed il suo gruppo.
Improvvisamente si ricordò del motivo principale per il quale
aveva deciso di allontanarsi dal covo dove l'avevano imprigionata.
Rivolse un ultimo sguardo a Sasuke e si diresse verso un posto nel
quale avrebbe potuto contattare i suoi compagni con la morte nel cuore,
perchè vederlo soffrire la faceva stare male.
Evidentemente quello che la sua mente aveva cancellato, il suo cuore ricordava.
Giunta in un piccolo spiazzo abbastanza distante da dove aveva incontrato l'Uchiha, compose i sigilli per la Kuchyose no Jutsu.
Dalla nuvoletta di fumo intravide il corpicino esile e scuro di Yuki ed
un senso di gioia la pervase perchè il solo saperlo vicino la
faceva sentire di nuovo a "casa".
- Yuki! -
- Sakura? Finalmente, sono due giorni che aspettiamo notizie! Eravamo
preoccupati! Stai bene? Perchè hai sciolto la tecnica del
Kagebushin? - cominciò a domandare il corvo ad una
velocità impressionante che Sakura fece fatica a seguire.
Nonostante il primo loro incontro non fosse stato idilliaco, avevano
istaurato un ottimo rapporto e la preoccupazione lampante di Yuki lo
dimostrava ampiamente.
- E' tutto a posto Yuki, piuttosto, come stanno Itachi e gli altri? -
- Lo lascerò giudicare a te! - disse semplicemente spiazzandola.
"Giudicare a te"? Come avrebbe potuto? Erano nei paraggi?
Non ebbe neanche il
tempo materiale per finire il pensiero che si ritrovò
catapultata in un altro posto, come se si fosse teletrasportata.
Era una foresta, molto diversa da quella in cui era fino a pochi
secondi prima, era molto più lugubre e tetra ed il Sole sembrava
non riuscire a penetrare la folta selva di rami.
- Sakura! Non ci posso credere, sei veramente tu? -
Riconosceva quel tono squillante che solitamente le dava un
pò fastidio ma che in quel momento le sembrava il suono
più bello del mondo!
- Deidara! -
Tanta era la felicità che provava, che non ci pensò due
volte e abbracciò il bombarolo lasciando quest'ultimo
imbambolato.
- Tappetto, ti diverti a farci preoccupare non è vero? -
- Fossi in te non lo stringerei troppo, potrebbe scoppiare da un
momento all'altro quel mangia-argilla - affermò, apparendo dal
buio tenebroso che circondava l'ambiente, l'uomo che le aveva fatto
scoprire il suo legame con l'acqua.
- Kisame! -
Sorrise nel vedere che i suoi compagni stavano bene e nel voltarsi
intravide due occhi che la fissavano dalla penombra. Sapeva già
a chi appartenevano e si girò per incontrare il suo sguardo.
- Itachi, sono contenta che tu stia bene - disse un pò imbarazzata, volente o nolente lo era sempre in sua presenza.
- Come stai? - le chiese con voce bassa e profonda.
- Bene, grazie e...Sasori-san sono felice di vedere che anche tu stai bene -
Non si sentiva a suo agio da chiamare il nuovo arrivato senza un
suffisso, le appariva distante e osservarlo la faceva sentire
decisamente inferiore e sciocca. Stare al cospetto di due persone come
il marionettista e l'Uchiha avrebbe fatto sfigurare chiunque, sia per
l'aspetto che per il carattere, anche se non ci avrebbe visto male
anche Sasuke, era sicura che non sarebbe sembrato fuori posto accanto a
loro.
- Dove siamo? -
- Questo è il luogo dove risiedono tutti i membri della mia specie - rispose Yuki appollaiandosi sulla sua spalla.
- Decisamente vi rispecchia...ahia! - si lamentò Deidara ricevendo una pestata di piede da Kisame.
- Come ci sono arrivata? -
- Ho semplicemente utilizzato la tecnica dell'evocazione inversa -
- E' sorprendente che voi uccellacci riusciate perfino ad eseguire dei jutsu -
- Questo dimostra che sono migliori di te, che l'unica tecnica che sai fare è quella della tinta dei capelli -
- Taci sardina! -
Sakura fu davvero felice di vedere che anche nei momenti più
cupi, Deidara e Kisame riuscivano ancora a stuzzicarsi e scherzare,
adesso capiva perchè le erano mancati così tanto, la
facevano sentire serena anche nell'inferno.
- Che cosa è accaduto dopo che Madara ti ha portata via? -
chiese Sasori facendo ripiombare l'atmosfera nel silenzio. La ragazza
pensò attentamente a cosa rispondere, non voleva far sapere loro
del combattimento che aveva dovuto affrontare e che l'aveva ridotta
molto male.
- Nulla di particolare, mi sono ritrovata in una stanza umida e poi il gruppo di Sasuke ha provveduto a prendersi cura di me -
Mentre parlava notò che Itachi la squadrava per cercare di
capire se stesse mentendo o meno ma evitò accuratamente il suo
sguardo, sapeva di non essere brava a mentire ma doveva provarci.
- Hai incontrato Madara? -
- L'ho solo visto da lontano che parlava con Sasuke, inoltre credo abbia rubato il mio Kirigan -
- Prevedibile, è un'arma estremamente potente - annuì
Sasori e Sakura pensò finalmente di essere riuscita a ingannarli
finquando Itachi non parlò.
- Sakura adesso basta, dicci la verità - la kunoichi
spalancò gli occhi, non credeva che se ne sarebbe accorto
così presto.
- E' la verità - ribattè cercando di imprimere nella voce la sua convinzione.
- Vuoi davvero farci credere che ti hanno accolta a braccia aperte nonostante Madara sappia benissimo la mia vera storia? -
- Io...-
- Sakura, è per il tuo bene, devi dirci esattamente cosa
è accaduto da quando ti sei separata da noi - affermò
Kisame interrompendo il dialogo tra Itachi e la kunoichi che stava per
prendere una brutta piega.
- D'accordo - sospirò rassegnata, sperava di riuscire nella sua
farsa ma come previsto, si era dimostrata una pessima attrice.
- Per quale motivo ci hai mentito? - domandò Deidara adirandosi.
- Non volevo farvi preoccupare. Quando mi sono svegliata ero in una
stanza all'interno di una costruzione sotterranea. Da quello che ho
capito quando sono riuscita ad uscire, deve trovarsi vicino al mare ma
non vi saprei dire esattamente dove -
- Non preoccuparti, ho già individuato la tua posizione grazie
all'evocazione di poco fa - la rassicurò Yuki ancora appollaiato
sulla sua spalla.
- Poco dopo sono entrate due persone, un uomo ed una donna che mi hanno
attaccata, dicevano di aver ricevuto l'ordine da Uchiha Madara -
- Che cosa? Per quale motivo lo avrebbe fatto? - domandò il
bombarolo che fino ad allora non aveva compreso che fortuna avesse
avuto Sakura ad essere ancora viva.
- Chi erano queste persone? - le chiese Sasori assottigliano lo
sguardo, evidentemente stava mettendo insieme i pezzi di un puzzle che
conosceva solo lui.
- Non saprei, la donna portava gli occhiali ed aveva i capelli neri, il
ragazzo aveva i capelli azzurri, assomigliava molto a Kisame e
aveva detto di aver combattuto con me in precedenza -
- Erano Suigetsu e Karin, non c'è dubbio - constatò lo spadaccino ripensando al ninja allievo di Zabuza.
- Sì, hanno detto di chiamarsi così. Sono i componenti del gruppo di Sasuke, giusto? -
- Esatto, continua con il racconto, non abbiamo molto tempo - la
incitò Sasori incrociando le braccia e prestandole la massima
attenzione.
- Karin sono riuscita a batterla facilmente ma Suigetsu mi ha creato
molti problemi, anche se all'inizio non si è impegnato sul
serio. Quando la donna però gli ha detto di sbrigarsi
perchè dovevano compiere la missione prima che arrivasse Sasuke,
ha aumentato il livello degli attacchi -
- Non capisco, è vero che l'abilità innata di Suigetsu
può essere un problema per una kunoichi che come te, utilizza
prevalentemente fuoco, acqua e taijutsu potenziato con il chakra ma con
lo sharingan saresti dovuta riuscire ad evitare tutti i colpi, cosa
è successo? -
- Ero stata narcotizzata mentre dormivo, il mio corpo non rispondeva agli stimoli -
Itachi socchiuse gli occhi e ringraziò la sua buona stella
perchè l'avere trovato Sakura sana e salva gli sembrava un vero
miracolo. Era stata una fortuna l'averla addestrata per quei mesi, se
fosse stata catturata prima di incontrarlo, non sarebbe durata
più di due secondi; anche se doveva ammettere che se non
l'avesse soggiogata a partire insieme, lei non si sarebbe mai trovata
in quella situazione.
- Proprio quando credevo che mi avrebbe uccisa, è intervenuto
Sasuke ed è in quel momento che è apparso anche Madara.
Sasuke ha ordinato ai suoi compagni di rispettare i suoi ordini e ha
detto a Madara che mi vuole nella sua squadra perchè sono un
ottimo ninja medico - evitò accuratamente di riferire anche il
continuo del messaggio, ovvero la parte in cui affermava che l'avrebbe
uccisa se avesse lasciato l'Akatsuki.
- Perchè mai quello psicopatico ti ha salvata? -
- Non saprei, come ben sai non mi ricordo nulla del mio passato -
rispose a Deidara acidamente, non li aveva perdonati per averle
cancellato la memoria, anche se tecnicamente sapeva che non erano stati
loro a peggiorare la situazione ma Madara.
- Comunque sia, è troppo pericoloso per te continuare a stare lì, devi assolutamente rimanere qui con noi -
- Kisame cosa stai dicendo? Non posso, Madara si accorgerà della mia scomparsa! -
- Non fa niente, qui sarai al sicuro, neanche con il Mangekyou
potrà raggiungere questo posto, non ti troverà mai -
- Quindi ci nasconderemo qui per tutta la vita? -
- Tu sicuramente sì, sei fortunata ad essere ancora viva, lo capisci questo? -
- Per una volta il tonno scaduto ha ragione, è troppo pericoloso
per te quel posto - si accodò Deidara e Sakura si sentì
morire.
Non sapeva perchè ma se qualche ora prima sarebbe stata
felicissima al pensiero di non ritornare mai più in quel luogo
infernale, adesso la situazione era cambiata. Sentiva che c'era
qualcosa di cui si doveva occupare, qualcosa di molto importante che
solo lei avrebbe potuto risolvere.
- Itachi, tu cosa ne pensi? - ebbe il coraggio di chiedere stupendo
tutti. Fino a quel momento l'Uchiha non si era esposto, si era limitato
ad osservarla non capendo il suo accanimento nel voler ritornare al
cospetto di Madara.
- Sono d'accordo con Kisame e Deidara, è...-
- Non è vero, posso farcela da sola, saprò cavarmela, dovete solo credere in me! -
- Sakura è una follia! Sei impazzita, per caso? -
- Deidara ascoltami, ormai sono forte, posso...-
- Per quale motivo vuoi così ostinatamente tornare lì? -
la domanda del marionettista la spiazzò. Era stata diretta e
coincisa, quindi presupponeva una risposta altrettanto chiara e decisa
che però, non credeva di avere. In fondo al suo cuore, sapeva
che quello che stava facendo era giusto anche se non aveva la
più pallida idea del motivo che la spingeva a lottare contro i
suoi stessi compagni.
- Io...non...- balbettò insicura, sapeva che la risposta era lì ma non riusciva ad afferrarla.
- E' per Sasuke, non è vero? - disse sospirando, in un gesto che sembrava di rassegnazione.
Sakura spalancò gli occhi, perchè Sasori credeva che lei
volesse ritornare in quel luogo a rischiare la vita per il fratello di
Itachi? Era assurdo, il motivo non era certamente quello, oppure
sì?
- Danna ma che cosa stai dicendo? Non è possibile, a Sakura non
interessa quel bamboccio presuntuoso! - gridò Deidara ed in
risposta, un nuovo trepitio tra i cespugli gli consigliò di
abbassare la voce.
- Il jutsu mentale le ha cancellato la memoria ma non le emozioni.
Anche se non ne conosce la ragione, prova ancora dei sentimenti per
Sasuke - spiegò Sasori abbassando lo sguardo.
- Che cosa vuoi dire? Sentimenti? Non capisco! Cosa è stato Sasuke per me? -
- Tu lo amavi Sakura e lo ami ancora, nonostante tu non ricordi più nulla del vostro passato -
Questo era troppo, era innamorata di lui? Amava una persona che neanche
conosceva? Era disposta a rischiare la vita in nome di un qualcosa di
inspiegabile? Era davvero così patetica la sua esistenza?
Perfino l'amore era un intrigo non dettato dalla sua volontà?
Sarebbe rimasta ancorata a dei sentimenti a cui non sapeva dare una
spiegazione per il resto della vita?
Le lacrime scesero imperterrite a segnare altre cicatrici sul suo cuore
fin troppo ferito. Stava male, finalmente si rese conto di quanto lei
non fosse più padrona della sua vita. Il suo passato l'avrebbe
segnata per sempre e non sarebbe mai riuscita a combatterlo. La sua
vita stava diventando come un'arrampicata sugli specchi nella quale
più cercava di salire e più sprofondava nel baratro.
- Sakura calmati - le si avvicinò Kisame per metterle una mano sulla spalla ma la ragazza si scansò bruscamente.
- Lasciami, mi avete rovinato la vita! -
- Hai ragione, è proprio per questo che ti lascerò
decidere liberamente cosa fare, non ti imporrò più la mia
volontà - affermò Itachi il cui volto appariva sempre
più stanco e affranto. L'aveva solo fatta soffrire, era
unicamente colpa sua, non poteva più permettersi di farle del
male.
- Vuoi liberarti di me? Per te sono solo un peso! -
- Pensala come vuoi - rispose e la ragazza non credette alle sue
orecchie, era quasi morta pur di salvarlo e questo era stato il suo
ringraziamento. Come poteva essere una persona così spregevole?
- Yuki riportami indietro -
- Che cosa? Sakura che cosa hai intenzione di fare? Corvaccio non
osare! - strillò Deidara in preda al panico, perchè mai
quell'Uchiha doveva sempre comportarsi in quel modo? Si divertiva a
vederla soffrire?
- La mia vita non vi riguarda più - disse asciugandosi le
lacrime ed assumendo l'espressione più fiera e decisa che poteva.
- Sakura cerca di ragionare! - tentò Kisame capendo che la situazione gli stava sfuggendo di mano.
- Uchiha dille anche tu qualcosa! - insistè il bombarolo non
premurandosi di stare andando incontro ad un'altra lite con i piccoli
abitanti del luogo.
Itachi guardò in terra e Sakura si infuriò ancora di
più chiedendosi come fosse riuscita ad affezionarsi ad uno
così.
- Yuki! - ordinò decisa più che mai a dileguarsi il più in fretta possibile.
Il corvo guardò prima Sakura poi Itachi non capendo come fosse
possibile che le circostanze fossero degerenate in un attimo. Il suo
padrone originario con un'occhiata gli fece comprendere di dover
assecondare il desiderio della ragazza e a malincuore eseguì
l'evocazione inversa.
- Sei impazzito? Guarda cosa hai combinato Uchiha! -
- Deidara andava fatto, era l'unico modo - affermò Sasori
spiazzando completamente i due ninja che erano soliti schernirsi a
vicenda.
- Cosa vuoi dire Sasori? - chiese Kisame pensando a quale ennesima strategia stesse pensando.
- Sakura doveva ritornare lì se vogliamo riuscire a sconfiggere
Madara, inoltre quello per lei, paradossalmente, è il luogo
più sicuro -
- Danna ma Madara potrebbe ucciderla -
- Se avesse voluto lo avrebbe già fatto. L'ha tenuta in vita
perchè spera di convincere Sasuke a combattere contro Konoha
alleandosi con lui. Sasuke ha già capito che se Sakura lascia
l'Akatsuki è morta, per questo motivo l'ha voluta in squadra.
Inoltre, lei ha lo Sharingan e Madara sa che potrebbe essergli utile
nel catturare i bijuu -
Kisame e Deidara erano basiti, Sasori era uno stratega nato. Anche
Itachi era colpito dalla sua prontezza di pensiero e di analisi della
situaazione, nonostante non gli avesse detto nulla, aveva capito il suo
ragionamento immediatamente. La sua scaltrezza era impressionante, non
finiva mai di stupirlo.
- Sasori ha perfettamente ragione anche perchè questo è l'unico modo perchè si salvino entrambi -
Itachi ne era convinto, Sakura avrebbe aiutato Sasuke a non perdere la
sua umanità mentre lui avrebbe l'avrebbe protetta da Madara. Ora
che entrambi erano al sicuro doveva occuparsi del piano per mettere la
parola fine su quel terribile incubo.
- Posso entrare? - domandò con tono profondo e Juugo.
- Certamente -
- Ho bussato più volte ma non hai risposto - affermò
l'uomo dalla grossa corporatura entrando abbassando la testa, solo
adesso si rendeva conto di quanto fosse alto.
- Non ho sentito, stavo riposando - rispose mettendosi a sedere.
- Come ti senti? -
- Meglio, grazie - affermò sintetica, non aveva voglia di parlare dopo quello che era successo con Itachi.
- Hai fame? Karin sta preparando qualcosa -
- Fossi in te non mangerei. Juugo credo che la racchia abbia bisogno di
te, non è capace di far nulla. L'ho sempre detto che non
è una donna - scherzò Suigetsu sorseggiando dalla
borraccia che portava sempre con sè.
- D'accordo, resta qui -
- Non preoccuparti, tratterò bene la principessina -
Non appena il ninja che l'aveva sorpresa per la sua gentilezza
uscì, si appiattì accanto al muro il più lontano
possibile da Suigetsu. Non aveva alcuna voglia di scherzare, era
distrutta.
- Tesoro siamo rimasti soli, adesso finalmente possiamo parlare -
- Sparisci -
- Come siamo acide, cosa è successo, Sasuke ti ha trattata male? -
- Cosa vuoi? - sbottò impaziente, il solo ascoltarlo la irritava.
- Va bene, vedo che sei nervosa, allora che ne dici di rilassarti
abbandonandoti ai dolci ricordi? Ad esempio, com'era Sasuke da bambino?
Era altezzoso o un piagnucolone? -
Tra i tanti argomenti proprio quello doveva tirare in ballo? Un tumulto
di emozioni contrapposte la turbò. Vani furono i tentativi di
autocontrollarsi, ne aveva passate troppe e sentiva il bisogno di
sfogarsi.
Cominciò a tremare, il respiro si fece affannoso e le lacrime
recriminarono il diritto doveroso di mostrare il suo tormento.
- Era un piagnucolone? Avevo ragione! -
- Per favore, lasciami sola -
- Che succede? Non preoccuparti non ne parlo più male, capisco che tu ne sia così innamorata che...-
- Basta! Smettetela tutti con questa storia! Lasciami in pace! Io non
lo conosco affatto, va bene? - scoppiò non essendo capace di
mentire ancora.
- Calmati, andiamo non essere così scontr...-
- Suigetsu, adesso basta -
Sakura scattò non appena sentì quella voce, non ci poteva
credere era Sasuke, era lì e sicuramente aveva ascoltato il suo
sfogo. Ora sapeva che lei non ricordava nulla, cosa avrebbe fatto? Come
aveva potuto essere così ingenua?
- Va bene, me ne vado, come siete antipatici -
Ora che erano rimasti da soli, Sakura non aveva neanche il coraggio di
guardarlo negli occhi, aveva paura di scorgervi rancore per aver
salvato una persona che non si ricordava minimamente di lui.
***
I'm back!!! Vi sono mancata? Sorry per
il ritardo ma sono stata impegnatissima, i primi mesi di
università sono frenetici!
Che ne dite di questo capitolo? Il rapporto tra Sasuke e Sakura inizia
finalmente a delinearsi ed adesso anche Itachi, Sasori & co. hanno
deciso di lasciarli fare... Nel prossimo capitolo ci sarà un
chiarimento finalmente e secondo voi come si evolverà la loro
situazione?
Rispondo alle vostre splendide recensioni; sappiate che mi fate davvero
felice, è un piacere leggerle e quando sono un pò
giù di morale, mi basta guardarle e sorrido.
Comunque sia...let's start!
Anzu_Frost98 : Ciao!
Grazie mille per i complimenti. Hai perfettamente ragione, Sasuke
è un personaggio complicato anche se credo che, se si vuole
scrivere al meglio una fanfiction, in modo che questa rispecchi quanto
più possibile lo stile dell'autore originale, le
difficoltà si incontrino per ogni personaggio. Grazie ancora per
i complimenti e non preoccuparti, su questo posso darti la mia parola
d'onore, non abbandonerò mai questa storia...almeno fino a
quando non la concluderò! Davvero un grazie con il cuore e spero
che continuerai a seguirmi ed a farmi conoscere le tue opinioni. Ciao!
(p.s. qual'è il tuo personaggio preferito?)
tofuavariato : Ciao! - Ciao! -
Innanzitutto grazie per i complimenti ma soprattutto per la recensione,
è davvero simpaticissima e mi ha fatto ridere dal primo
all'ultimo rigo! - La parte in cui dice che sono bellissimo non fa
ridere dato che è la pura verità U_U - In realtà,
Itachi carissimo, quel pezzo credo sia una delle più belle
battute mai fatte! - è___é mi sono offeso - Non è
una novità...voi Uchiha siete così permalosi! Comunque
sia, cosa ne dici? Ti è piaciuto questo capitolo? Itachi
c'è...- Quindi già questo aggiunge mille punti alla
storia - Mi auguro che non sia solo questo il metro di valutazione del
capitolo, almeno spero! Grazie, grazie e moltiplicalo all'infinito per
i complimenti che mi hai rivolto! Sono sinceramente commossa, le tue
parole mi hanno colpita quindi...grazie!!!! - E' troppo gentile -
Concordo con te Itachi! Grazie ancora e aspetto con ansia le tue
impressioni su questo capitolo! Un bacio, ciao! p.s. mi dispiace ma il
triplo voto non è consentito, altrimenti Naruto avrebbe usato
tutti i suoi Kagebushin! XD - Ciao!
Xeira__ : Ciao! - Ciao
(by Itachi) - Grazie innanzitutto per i complimenti e anche per aver
recensito i due capitoli precedenti! Sono felice che le storie
lunghe non ti annoino...- Direi di no, altrimenti non sarebbe riuscita
a sopportarti per 48 capitoli - Effettivamente hai ragione Itachi, vedi
che ogni tanto dici qualcosa di esatto? - Lo faccio sempre - Su questo
avrei qualcosina da dire! Mi scuso per il ritardo, cercherò di
non tardare più negli aggiornamenti! - Sarà un'ardua
impresa - Sì ma mi impegnerò! Un bacio ciao! - Ciao!
ElisynaUchiha : Ciao! - Ciao! -
Sorry per il ritardo, hai proprio ragione! - Credo che le farai
diventare vecchie prima di concludere la storia! - OMG spero proprio di
no...anzi sicuramente no, non ti preoccupare! Grazie mille per i
complimenti e mi raccomando fammi conoscere la tua opinione su questo
capitolo, è sempre un piacere leggere le tue recensioni! Un
bacio, ciao! - Ciao!
lucythebest02 : Ciao! Con
tutti gli infarti che ti ho provocato credo che servirà un
intervento di Tsunade-sama o Sakura per ristabilirti. Sorry! Sono
davvero impressionata, non credevo che avrei avuto nuove lettrici dopo
48 capitoli, perchè pensavo che un numero così elevato
avrebbe spaventato anche i lettori più coraggiosi, invece sono
contenta di verificare che mi stavo sbagliando! Grazie mille, sono
felicissima che la mia storia ti abbia appassionato e mi auguro che mi
omaggerai delle tue impressioni anche per questo capitolo! Un bacio
e...(qual'è il tuo personaggio preferito? Al prossimo capiotolo
avrai una sorpresa ;P ) Ciao!
satine86 : Ciao! - Ciao! -
Mando un bacione prima di tutto anche ai tuoi figlioletti e mi
scuso se ogni tanto ho bisogno del loro papà per la
sceneggiatura di questa storia, spero non mi odino per questo! -
Farò in modo che provino esattamente questo sentimento nei tuoi
confronti! - Come sei sadico Itachi, mi stai davvero spingendo a farti
soffrire nella storia, non è vero? - Fai come preferisci - Siamo
un tantino scontrosi...beh con gli Uchiha bisogna aspettarsi questo ed
altro. Per quanto riguarda Sakura, non preoccuparti non si
dimenticherà di Itachi, è una persona importante per lei
ma adesso ho bisogno che la storia vada in questa direzione, capirai il
motivo! - Io non lo capisco! - Infatti ho detto che lo capirete in
futuro! Al prossimo capitolo, ciao! - Ciao!
kry333 : Ciao! - Ciao! - Ciao!
- Mi dispiace tanto per averti fatto penare nell'attesa di questo
capitolo, scusa se non sono riuscita a sbrigarmi prima. Il bello
è che l'avevo in testa ma non potevo scriverlo per mancanza di
tempo! Mi auguro ti sia piaciuto anche se non c'è stato quello
che speravi ma sappi che nel prossimo capitolo mi farò perdonare
e...vedrai che ti renderò felice ;P - Hai capito, adesso
vogliamo sapere! - Hidan non posso...- Siccome la situazione riguarda
me, non credi che dovrei essere il primo ad esserne informato? - Hai
ragione Sasuke ma mi dispiace, non posso sbilanciarmi oltre, altrimenti
vi rovinerei la sorpresa! - Jashin-sama non approva le sorprese! - Tsk
- Mi dispiace Hidan ma dovrai sottostare al mio volere e non quello di
Jashin-sama! Comunque sia, voglio soffermarmi un secondo sulla domanda
che mi hai posto. Il racconto che ho fatto dire a Madara non è
altro che un falso, un qualcosa che lui si è inventato per
portare Sasuke dalla sua parte, almeno la parte che non riguarda la
missione di Itachi. Anche se, effettivamente, in quelle parole io ho
messo tutti i dubbi che ho realmente avuto, ovvero, come mai nessun
AMBU è andato a prendere Sasuke? Dico, Sasuke, l'ultimo degli
Uchiha sopravvissuto che ha ereditato lo sharingan ed è il ninja
più geniale di Konoha, io avrei fatto scomodare anche l'Hokage.
Kishimoto a questo ha risposto dicendo che non potevano permettersi di
indebolire il villaggio in caso di attacchi esterni. Questo lo capisco
ma a differenza della situazione di Gaara, della cui scomparsa erano
già stati avvisato tutti, quindi quella ragione era più
che valida; nel caso di Sasuke nessun villaggio era a conoscenza del
suo tradimento, sarebbe stata una questione di poche ore e tutto si
sarebbe potuto risolvere, Konoha ha resistito a Pain per un periodo di
tempo molto più lungo, non si sarebbe arresa in un paio d'ore.
Comunque sia, sono contenta che la mia storia ti piaccia e mi rende
immensamente felice sapere che i miei stratagemmi ti appassionino! Un
bacio e...al prossimo capitolo, ciao! - Ciao! - Ciao!
dubious3: Ciao! Sono contenta
che la mia storia ti appassioni e che la consideri di un buon livello,
ne sono davvero lieta. Hai perfettamente ragione sul fatto che la carta
Itachi sarà quella che metterà in difficoltà
Madara, è proprio per questo motivo che Sasori e gli altri si
stanno ingegnando in modo tale che rimanga segreta. Devi dire che mi
hai incuriosita, vorrei conoscere la tua visione della storia, mi
piacerebbe sapere come tu l'avresti fatta proseguire, mi farebbe
imparare molto. Grazie per la recensione ed i complimenti, spero di
poter conoscere nuovamente le tue opinioni su questo capitolo. p.s.
Sorry se non ho potuto commentare ancora la tua fanfiction ma sono
stata occupatissima ma prometto assolutamente che mi rifarò il
più presto possibile! Non preoccuparti per i paring, non sono il
tipo di persona che giudica una storia in base a quello, se mi piace
come nel tuo caso, sicuramente la apprezzo comunque. Ciao!
ladyvampire90 : Ciao! - Ciao! -
Mi sei mancata ma non preoccuparti, capisco che tutti noi abbiamo altri
impegni, quindi sono felice che hai trovato il tempo per rimetterti al
passo con la storia! Spero ti avrà resa felice questo capitolo,
d'altronde c'è un pò di SasuSaku anche se nel prossimo
vedrai...- Cosa? - Sasuke neanche a te è lecito conoscere il
proseguio della fiction! - Perchè? Io ne sono il protagonista! -
Mi dispiace deluderti caro ma nella mia fiction tutti i personaggi sono
importanti, nessuno è indispensabile! - Non stai dicendo sul
serio - Mmmm...in realtà sì anche se sai che sei il mio
preferito! - Ovvio U_U - E' proprio per questo che non te lo dico, per
non farti esaltare! Comunque sia, grazie mille per i complimenti e
aspetto con ansia le tue impressioni su questo capitolo, ciao! - Ciao!
***
Debby - Eccoci qui, il giorno tanto atteso è finalmente giunto!
Sakura - Sei emozionata, non è vero?
Debby - Certamente, voglio assolutamente sapere chi vincerà il concorso!
Sakura - Invece io non faccio altro che sognare il prossimo capitolo!
Debby - Shhh! Non devi anticipare nulla tu!
Sakura - D'accordo, farò la brav...ahhhhhhhhh! Sasuke!
Sasuke - Che cosa state facendo ancora qui? Non sapete che Ino sta per cominciare?
Debby - Sei agitato anche tu?
Sasuke - Tsk, impossibile, che sciocchezza
Itachi - Fratellino non preoccuparti, vincere non è un qualcosa
di cui ti dovrai preoccupare, ci sono io in gara ergo non vincerai mai!
Sasuke - Questo è da vedere!
Itachi - Accetto la sfida!
Naruto - Gnam, gnam, siete davvero degli sciocchi, per quale motivo siete così interessati a quel concorso?
Sasuke - A differenza tua non mi ridurrò in queste condizioni se perderò!
Naruto - Cosa stai insinuando teme?
Sasuke - Che stai affogando la tua frustrazione nel cibo!
Naruto - Non è affatto vero!
Debby - Ok, time out! Andiamo allo show piuttosto!
Jiraya - Tsunade vieni quiiiiiiii!
Tsunade - Baka lasciami in pace!
Debby - Che succede?
Ten Ten - Ormai Jiraya-sama da quando ha saputo che Tsunade-sama ha votato per lui, non la lascia più
Sakura - Che cosa romantica *.*
Tsunade - Proprio tu Sakura, allieva mia!
Debby - Decisamente l'ho già sentita questa frase, riascoltarla in questi termini...
Ino - Bene ragazzi, siete pronti a scoprire chi è il più bello di Konoha e non?
Naruto - Per niente, non me ne può importare di meno...gnam gnam
Choji - Come ti capisco...gnam gnam
Shikamaru - Ehi, voi due basta mangiare!
Ino - Chi sarà mister Konoha? Scopriamo immediatamente il primo
che abbandonerà il sogno di essere eletto come il più
desiderato dalle ragazze di tutto l'universo! Vediamo un
pò...con...4 voti mi dispiace molto ma il nostro amato
Kakashi-sensei ci lascia!
Kurenai - Non l'avrei mai detto!
Kakashi - Il mio fascino è troppo elevato per essere apprezzato...
Ino - Vediamo un pò chi sarà l'altro concorrente che
abbandonerà la gara...con 5 voti ci lascia...l'animalesco Kiba!
Debby - Mi dispiace ma ormai erano davvero rimasti i più belli!
Kiba - Pazienza...Hinata tu hai votato per me?
Hinata - S...sì K...Kib...
Naruto - Cagnaccio allontanati da Hinata!
Debby - Calmatevi!
Inari - Naruto non sei cresciuto neanche un pò!
Naruto - Inari da quanto tempo, come mai sei qui?
Inari - Perchè voglio dare le anticipazioni, ovviamente!
Debby - Non ha usato preamboli...
Inari - Sono un personaggio importantissimo nella storia
Debby - Certamente...
Inari - Mi meraviglio che tu non mi abbia chiamato prima
Debby - Scusami...
Ino - Siamo arrivato al trio principale, chi di questi tre si
aggiudicherà il titolo di mister Konoha? Sarà il
tenebroso Itachi, il vendicativo Sasuke o l'artista Sasori? Lo diremo
nell...
Sasuke - Non provarci nemmeno, dillo subito!
Itachi - Sasuke, non essere così brusco, non ti ha insegnato nessuno le buone maniere?
Sasuke - Le persone che avrebbero dovuto farlo le hai uccise prima che potessero riuscirci!
Itachi - Touchè
Ino - Va bene...spero tanto che tu perderai Sasuke!
Sakura - Ino-pig!
Ino - la busta per farvore!
Debby - Che spettacolo rivoltante, Lee che porta la busta ad Ino vestito da valletto...bleah
Sakura - Più che da valletto, visto il colore direi folletto!
Lee - Sakura-chan non ti piace il verde?
Debby - Credo le piaccia di più il rosso Sharingan...
Sakura - Tu si che mi capisci!
Debby - E' anche il mio colore preferito!
Ino - Mi dispiace molto ma credo di dover annunciare il prossimo squalificato. Si piazza al terzo posto l'affascinante Sasori!
Debby - E' come una fitta al cuore!
Sasori - Non mi riguarda, per me la bellezza è un'altra cosa...
Debby - Sappi che mi piaci tantissimo!
Sasori - Ne sono già consapevole ma ti piacciono anche i due Uchiha...
Debby - Già, come si fa a scegliere tra queste tre bellezze?
Sakura - Concordo!
Naruto - Non avete fatto tutte queste storie quando sono stato eliminato io...gnam
Ino - Finalmente siamo giunti alla conclusione di questo magnifico
evento, il più bello del 2011, il ragazzo che fa sognare e
sbavare letteralmente tutte le ragazze del mondo ma che dico del mondo
della galassia, ma che dico della galassia del...
Debby - Universo, senza che stiamo ad elencare tutte le costellazioni o i sistemi solari...
Ino - Che impaziente...e va bene dell'universo, il nostro mister Konoha è...UCHIHA .........SASUKE!
Debby - Non c'è che dire, una scelta giusta!
Sakura - Concordo! *.*
Sasuke - Tsk, ovvio
Itachi - Voglio ricontrollare le schede
Ino - Fa pure, noi ci assicuriamo che le votazioni siano state eseguite nel rispetto delle regole
Debby - Direi che possiamo concludere qui, Inari!
Inari - Eccomi! Nel prossimo capitolo vedrete Sasuke e Sakura che si
troveranno molto vicini in un momento di pericolo, Itachi ed il suo
gruppo escogiteranno un piano per cercare di trovare un modo per
sconfiggere Madara e qualcuno di loro avrà un'idea che li
sorprenderà!
Debby - Grazie mille Inari, ci vediamo nel prossimo capitolo!
Cercherò in tutti i modi di aggiornare prima ma nel caso non ci
riuscissi...BUON NATALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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