Merry Christmas!
Titolo: [ Special ] Merry
Christmas!
Autore: My
Pride
Fandom: One
Piece
Tipologia: One-shot
[ 1927 parole ]
Personaggi: Mugiwara
Genere: Generale,
Commedia,
Sentimentale, Vagamente ironico o assurdo (?)
Rating:
Verde / Giallo
Avvertimenti: Shounen
ai, Heterosexua, Slice of Life, What if?, Linguaggio a tratti un
po' colorito
ZoSan Project: 5°
Zoro/Sanji: A
Natale si è tutti più buoni... o almeno dovrebbe
essere così.
Vitii et Virtutis: Gola
›
Appetito / Fame
Binks
Challenge: 10°
Giardino
› 54°
Sardonia
Prompt: 12°
Argomento: Tempo
› Presente
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Il
fracasso proveniente dal ponte lo svegliò, e fu con uno
sbadiglio ben poco signorile che Zoro aprì gli occhi e si
guardò intorno, scompigliandosi i capelli mentre tentava di
fare
mente locale. Come diavolo c'era arrivato in cabina e, nello specifico,
nel suo letto? Di sicuro non vi si era diretto da solo - altrimenti
l'avrebbe ricordato, accidenti -, ed era certo che quello stupido cuoco
non si
sarebbe mai
nemmeno sognato di portarlo fin lì. E visto che lui
non c'era ed era ancora perfettamente
vestito, beh... voleva significare anche che non avevano fatto sesso.
Lasciò perdere e si
alzò con un nuovo
sbadiglio, gettando giusto un'occhiata fuori dall'oblò solo
per
vedere la neve scendere dal cielo, mulinando al lieve
vento che si innalzava. La Grand Line era un susseguirsi di sorprese,
ma lo spettacolo che gli si parò dinanzi agli occhi
una volta giunto nel giardino che dava sul ponte fu ben più
bizzarro: ogni
balaustra, albero, e persino la coffa erano tappezzati da quelli che
sembravano essere festoni dalle svariate tonalità e
dimensioni;
come se non bastasse, poi, nessuno si era preso la briga di spalare la
neve sul ponte né tantomeno dal castello di prua, che
apparivano
adesso come manti immacolati. Si trovava in una sottospecie di circo o
cosa?
«Perché la Sunny è addobbata in questo
modo assurdo?»
borbottò, e tutti, nessuno escluso, si voltarono nella sua
direzione con fare costernato. Solo Robin sorrideva benevola, come una
madre il cui figlio aveva appena chiesto se Babbo Natale esisteva
davvero. L'ingenuità di quello spadaccino era alquanto
invidiabile, secondo lei.
«Dov'è
finito il tuo spirito natalizio, fratello?»
replicò
Franky, impegnato a piazzare quei ridicoli festoni anche nei pressi
della poppa.
A quel dire, però, Zoro sollevò un sopracciglio.
«Il mio spirito che?»
«Franky, Zoro non ha uno spirito natalizio»,
si intromise la navigatrice con fare serafico, senza prendersi nemmeno
la briga di gettare uno sguardo nella loro direzione per concentrarsi
unicamente sul tener d'occhio la rotta attraverso il cannochiale che
reggeva. «E
se ce l'ha, chissà dove si è perso».
«Ehi, che intendi dire, strega?»
«Non osare chiamare in quel modo Nami-san, spadaccino di
merda!»
Un Sanji piuttosto furioso era sbucato all'improvviso e l'aveva colpito
dritto alla bocca dello stomaco, calciandolo con tutte le sue forze e
spedendolo dall'altro lato del ponte, precisamente contro il parapetto
est; lo spadaccino in questione si massaggiò la parte lesa e
gli
scoccò un'occhiataccia, balzando in piedi fra la neve che
ricopriva interamente la Sunny prima di riavvicinarsi a passo di marcia.
«Ma che
diavolo ti prende, cuoco da strapazzo?!»
«Sta'
zitto e chiedile subito scusa, stupido marimo!»
«Non ci penso nemmeno, sopracciglia a ricciolo!»
«Litigate
altrove, qui c'è gente che lavora»,
disse Nami con voce atona e piatta, ben conscia che nessuno dei due la
stesse ascoltando e che le sue erano dunque state parole al vento. E ne
ebbe la più assoluta conferma non appena quei due idioti,
spronati da Franky e dal resto dell'equipaggio, iniziarono come loro
solito a menar le mani. Persino Robin ridacchiava garbatamente,
divertita, e lei si ritrovò a sospirare sconfortata.
Possibile
che
non se ne salvasse uno, su quella nave?
«Yo-hohoho
♪~ Nami-san, come regalo di Natale... posso chiederti di mostrarmi le
tue mutandine ~♥
?»
Cacciò Brook lontano da
sé con un
pugno svogliato
e,
infilato il cannocchiale alla cintola, si arrampicò su per
la
corda che portava alla coffa per poter così osservare la
situazione
dall'alto, lasciando la ciurma al suo
bizzarro divertimento. A quanto sembrava no. Nemmeno a Natale le
facevano la grazia di comportarsi come persone normali, quel branco di
scalmanati. E il primo era proprio il loro strambo Capitano, che si era
adesso unito alla lotta tra Zoro e Sanji con una grossa risata. Forse
avrebbe dovuto rassegnarsi e basta, senza farsi
troppe domande né tanto meno tentare di dare una spiegazione
razionale a tutto ciò che i suoi compagni d'equipaggio si
ritrovavano a fare o anche solo a pensare. E lei che voleva soltanto
fare una semplice sorpresa al piccolo Chopper... però, beh,
almeno sembrava che si stesse divertendo anche lui, per quanto lei
trovasse
ben poco ortodosso quel modo di comportarsi.
Sospirò affranta, scuotendo
brevemente il capo;
avrebbe
solo dovuto sperare che si calmassero una volta raggiunta la prossima
isola. Qualcuno parve però esserle contro, poiché
passò praticamente tutta la giornata sull'osservatorio senza
vedere nemmeno uno sputo di terra all'orizzonte. A quanto sembrava
persino il mondo era contro di lei... come se non le bastasse quel
branco di idioti, poi!
Fortunatamente la sera arrivò
in fretta, e con
essa il
cenone diligentemente preparato da Sanji, che aveva passato, dopo aver
finalmente messo da parte la sua disputa con Zoro e aver finito di
agghindare la nave insieme a Franky e ad Usop, la maggior parte della
sacrosanta giornata chiuso nel suo piccolo santuario. Le pietanze che
aveva servito a tavola avevano risvegliato l'appetito di tutti, persino
di quello stupido spadaccino musone; ed era proprio fuori in giardino -
dov'era stata preparata una grande tavolata che aveva permesso di
ospitare tutti i membri della ciurma e la gran quantità di
cibo
cucinata dal cuoco - che si trovavano tutti loro, ridendo e scherzando
più di quanto non fossero soliti fare.
La cosa che metteva più
allegria, forse, era
proprio
vedere il sorriso divertito di Chopper e sentire le risate che si
lasciava sfuggire ogni qual volta Usop, stonato come una campana, si
cimentava in una nuova canzone, ricevendo però fischi e
parole
d'approvazione; di tanto in tanto, in mezzo a tutto quel fracasso
provocato dal cecchino e dai vari schiamazzi, si riusciva persino ad
udire qualche nota distratta da parte di Brook, che si intrometteva
canticchiando «Binkusu no sake wo, todoke ni
yuku yo ♪~»,
riuscendo così solo a provocare ancor più caos; c'era
almeno da dire che le luci e i colori che la facevano da padrone sulla
Sunny, beh, rendevano l'atmosfera ancor più festosa,
così
come i brindisi a cui tutti, nessuno escluso, si lasciavano andare.
Fu proprio in quel mentre che, tra uno
scoppio di ilarità e
l'altro - e del cibo rubato dai piatti altrui per saziare la sua
infinita fame
-, il Capitano
si ritrovò ad alzare lo sguardo, osservando il vischio che
pendeva sulle loro teste. «Ohi, Nami! E questo a cosa serve?»
domandò alla navigatrice in tono bambinesco ed ingenuo,
facendo
sì che lei si ritrovasse a sospirare. Possibile che quello
scemo
d'un Capitano ignorasse cose semplici come quella? Un momento... era di
Rufy che si parlava, in effetti, dunque non avrebbe dovuto
meravigliarsi più di tanto.
«Quando
due persone si trovano sotto di esso si baciano, Rufy»,
rispose
senza mezzi termini, intenta a consumare la propria razione di cibo. Un
«Oh»
mormorato dal ragazzo, però, richiamò
immediatamente la
sua attenzione, e fece appena in tempo a voltarsi parzialmente verso di
lui che sentì Rufy sfiorarle le labbra con le proprie; non
riuscì
nemmeno a rendersi pienamente conto di quel gesto che la voce rabbiosa
del cuoco le riempì le orecchie - suonò
vagamente come un «Che cosa
credi di fare con Nami-san?!» -, e fu con
un'aria piuttosto
stralunata che vide volare via dall'altra parte del ponte quello
sciagurato d'un Capitano.
Pur
ritrovandosi poi ad assistere ad una battaglia a suon
di calci portata avanti solo da Sanji a discapito del povero Rufy,
che senza fare una piega gli domandava perché si fosse
arrabbiato tanto, non poté evitarsi di portare due dita alle
labbra, carezzandole
delicatamente con i polpastrelli. Che diavolo era saltato in mente a
quello stupido gomu, accidenti? Non era stato un vero e proprio bacio,
quello, e non era nemmeno durato moltissimo, eppure le sembrava ancora
di sentire la calda consistenza della bocca di Rufy sulla propria, quel
contatto lieve ed infantile che forse solo quell'idiota avrebbe potuto
scambiare per una cosa da nulla. Le venne comunque da sorridere, per
quanto una lieve sfumatura di rossore avesse colorato in quel mentre le
sue guance.
Altrove, frattanto, qualcuno si era
finalmente calmato - per
quanto non si sentisse ancora soddisfatto di aver riempito di calci lo
stomaco di gomma del proprio Capitano -, e se n'era tornato sbuffando
verso la cucina, sulla cui soglia aveva trovato quello stupido
spadaccino.
Non fece caso alla sua aria inebedita - in fin dei conti non era una
novità, per lui, dunque perché preoccuparsene? -,
limitandosi a tirar fuori dalla tasca un pacchetto di
sigarette. «Guai
a lui se si azzarda a fare di nuovo una cosa del genere alla mia
Nami-san», borbottò, prendendo nervosamente
l'accendino
per accendere l'estremità della paglia.
«Ah-ah»,
rispose Zoro in tono di scherno, per quanto non avesse realmente capito
un accidente.
Aveva ben altre cose per la testa, in quel frangente, ma Sanji non
parve
rendersene minimamente conto, tanto che continuò a parlare
come
se nulla fosse.
«Ma dico,
l'hai visto? Hai visto cosa si è permesso di fare?»
«Ah-ah».
«Baciare
Nami-san come se nulla fosse! La prossima volta lo friggo in padella,
quell'idiota!»
«Ah-ah».
«Anzi, gli
sfondo il culo a suon di calci, parola mia!»
«Ah-ah».
«Marimo, ma
mi stai ascoltando?»
«Ah
~
ah».
Nay, non lo stava ascoltando per niente,
quella zucca vuota.
Gli
scoccò un'occhiataccia e fu persino pronto ad inveirgli
contro
quando si rese conto che quella stupida testa d'alga sembrava impegnato
in ben altro, visto il modo in cui aveva incrociato le braccia ed
alzato il capo per fissare qualcosa sopra di lui. Inarcò
dunque quel suo bizzarro sopracciglio e, sollevando a sua volta
il viso per capire cosa avesse fatto imbambolare quello stupido
spadaccino - che già di suo non aveva un'aria
così
intelligente, se proprio doveva essere sincero con se stesso -, si
ritrovò a
sbarrare l'occhio visibile non appena si rese conto su cos'era puntato
il suo
sguardo. «Non.
Ci pensare. Nemmeno»,
scandì le parole ad una ad una, lanciandogli un'occhiata con
una
lentezza così esasperante che, per una lunga frazione di
secondo, parve non muoversi affatto. «Stanotte.
Faremo tutto quello che vuoi, ma stanotte»,
provò a convincerlo, vagamente agitato. Accidenti a
quell'idiota.
Il ghigno di Zoro, però, lo fece sudar freddo.
«Hai sentito cos'ha detto la tua Nami,
cuoco», rimbeccò sarcastico, chinando
pericolosamente il
volto verso il suo per distogliere finalmente gli occhi dal vischio
appeso sotto l'arco della porta. «Quando due
persone si trovano sotto di esso si baciano».
Sanji si scostò con un piccolo salto all'indietro, quasi
fosse stato appena morso da un fottuto serpente. «Davanti
a tutti te lo puoi anche scordare, marimo»,
sibilò, avvertendo un vago senso di calore alle guance. Non era
ancora
pronto per dimostrazioni del genere agli occhi di tutta la ciurma,
nossignore, e quello stupido spadaccino avrebbe dovuto capirlo. Con le
buone o con le cattive, se necessario.
Che poi Zoro avesse avuto la
sfrontatezza di attirarlo
comunque
a sé, passandogli un braccio robusto intorno ai fianchi per
dargli un bacio a fior di labbra - sempre se lo si sarebbe potuto
ancora definire in quel modo, visto il metro di lingua che gli venne praticamente
ficcato
in gola - era un fattore altamente
secondario, specialmente se si teneva in considerazione il poderoso
calcio che aveva colpito lo spadaccino subito dopo sotto gli occhi
esterrefatti di tutta la ciurma.
Per Roronoa Zoro non fu uno di quei
Natali che avrebbe avuto
piacere nel ricordare - per quanto avesse passato il resto della notte
con un grosso sorriso sornione stampato sulle labbra nonostante il
mezzo ricovero in infermeria -, ma per il piccolo Chopper si
rivelò il
compleanno più divertente che avesse mai immaginato.
ジ
ングルベル ジングルベル メリークリスマス ! これが今夜の贈り物さ Sing!
♪~
ジングルベル ジングルベル ハッピーニューイヤー ! 終わらない歌 聴こえるはず! ♪~
Merry Christmas!
~♥
_Note inconcludenti dell'autrice
Natale
è domani ma posto oggi perché, come da
tradizione, essendo il compleanno della mia nipotola
- e anche di Chopper, yeah! - dovevo farle questo regalo e le ho dunque
scritto una ZoSan contornata con tanto di RuNami. E sono persino
riuscita finalmente ad inserire quel mio personale mito
che porta il nome di Brook con annessa Bink's Sake ♥
Comunque, nay, sul serio, questa one-shot è una vera e
propria follia, spero mi perdoniate in anticipo x)
E con quest'immagine finale - dedicata sempre a Red Robin - con
tanto di canzoncina vi auguro un Buon Natale :D
E'
un disegnino da niente, ma farlo mi ha divertita un casino: Crazy
Christmas - è anche in tema con la shot di Red Robin (Work
in progress for a Christmas party and a fool Marimo),
nemmeno
a farlo apposta, visto che l'avevo fatto prima ancora di leggerla x)
Tra
poco correrò ad
inchiodarmi a
tavola come ogni anno e non mi si vedrà
più
per un bel po', e ancor più adesso che abbiamo preparato gli
onigiri *-*
Merry Christmas and Happy New Year! ♥
Utae!
Jingle Bell! Straw Hat Pirates version
Traslitterazione: Jinguruberu,
Jinguruberu, Meriikurisumasu! Kore ga konya no okurimono sa, Sing! ♪~
Jinguruberu, Jinguruberu, Happiinyuuiyaa! Owaranai uta kikoeruhazu! ♪~
Merry Christmas! ~♥
( Jingle Bell, Jingle Bell ), Buon Natale! Questo è un
regalo per questa sera, cantare! ♪~
(
Jingle Bell, Jingle Bell ), Buon anno nuovo! Una canzone può
essere ascoltata senza fine! ♪~
Buon Natale! ~♥
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Farai felici milioni di
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