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Idea # 10 *
Nella
stanza della Rowling si sentivano dei rumori strani: "tic tic
tic tlin! Tran! tic tic tic tlin! Tran!" veloce e ripetuto.
"Ma
guarda te se proprio oggi mi si doveva rompere il computer! Speriamo
che Ferdinand riesca a recuperare i dati... Per fortuna che mi ha
prestato questa vecchia macchina da scrivere così posso andare
avanti con il romanzo e non perdere nemmeno un giorno di lavoro!"
pensò tra sè e sè soddisfatta.
Ticchettò
fino all'ora di cena, poi si fermò, estrasse il foglio e
rilesse lo scritto.
La
voce della figlia la chiamò dalla cucina: "Mamma! Hai
finito di trascrivermi la relazione di storia? Domani la devo
presentare e vorrei almeno leggerla!"
"Sì,
amore! Arrivo!" le rispose gentilmente.
"Grazie
mammina. Non è che mi faresti anche il tema di inglese dopo?"
"Ehi,
non ti sembra di approfittarne ora?"
"Ma
mamma, tu sei così brava! Sei la migliore scrittrice
d'Inghilterrra!"
"Adulatrice!"
disse gongolante Johanne "D'accordo, ma questo è l'ultimo
d'accordo?"
"Facciamo
che l'ultima è la relazione di scienze?" chiese con gli
occhioni dolci Jessica.
Così
Johanne si ritrovò a concludere i compiti della figlia per il
giorno dopo lavorando tutta la notte. Non che non l'avesse mai fatto,
ma con un computer era maledettamente più facile. Odiava sua
figlia perchè sapeva come circuirla e odiava la macchina da
scrivere...
"Oh,
non è vero! Sei così FESCION! Così retrò!"
Stavolta
si mise davvero al lavoro come solo un vero scrittore, con una vera
macchina da scrivere, sa fare.
“Quale
fu il motivo che fece cambiare idea a mia madre su mio padre?”
Sirius,
pipa a bolle in bocca e vestaglia di seta rossa ricamata, disse:
“Prendete posto caro giovine. Andrò or ora a novellarvi
di messer James e madame Lily e di come giunsero alfine a maritarsi!
In quel quel ramo del lago di Hogwarts che volge a ponente...”
“A
ponente?” domandò Harry
“Significa
verso ovest” rispose Sirius “Dicevo: Quel ramo del lago
di Hogwats, che volge a ponente, tra due catene non interrotte di
monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del
rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a
prender corso e figura, tra un promontorio a destra, e un’ampia
costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due
rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio
questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e...”
Ma
un russare sonoro costrinse l'uomo ad interrompere il soliloquio.
“Poffarbacco
Harry! Cercate almeno di mantenere un po' di contegno!”
“Scusa
Sirius, ma eri così noioso! Nemmeno Ruf quando ci parla delle
battaglie di Goblin è così monotono!”
“Ordunque
deduco che preferiate rimanere nell'ignoranza” esclamò
stizzito il suo padrino fumando bolle in faccia a Harry il quale
scosse la testa.
“D'accordo,
proseguiamo allora: Per una di queste stradicciole, tornava bel bello
dalla passeggiata verso casa, don Hagrid recando in mano il suo
breviario...”
“Breviario?”
interruppe di nuovo Harry.
“Un
libro di salmi e preghiere” spiegò paziente Sirius
“Quand'ecco gli si pararono d'innanzi due bravi di Lord
Voldemort...”
“Bravi?
Ma i mangiamorte sono cattivi!” interruppe per l'ennesima volta
Harry.
“Il
mio eloquire forbito vi impedisce la comprensione mio buon giovine?
Ne ho tal donde di siffatte ciufole!”
“Cioè?”
“Ne
ho le palle piene! Facciamo a modo tuo!” e così dicendo
fece apparire con la bacchetta delle marionette con tanto di
teatrino. Sirius vi si nascose dietro e presi i due pupazzi che
rappresentavano James e Lily cominciò a recitare.
“C'era
una volta un bellissimo e aitante giovane che si era innamorato della
ragazza sfigata di turno”
“Ma
poi lei diventa una principessa vero?” chiese Harry con gli
occhi luccicanti dall'emozione.
“Sì
Harry, diventa una principessa, ora sta seduto buono con il tuo
orsacchiotto”
“Non
ci sono i mostri vero? Quelli mi fanno paura!” disse di nuovo
ritirandosi dietro la coperta di lana.
Sirius
a questo punto, preso dallo sconforto, cominciò a prendere a
testate il muro, già fragile, della cucina di Grimmauld Place
per non darle al suo figlioccio.
Dal
salotto si sentì chiara la voce di Molly: “Avete finito
di fare casino di lì? Qui stiamo cercando di proporre un
affare!”
Harry
si affacciò sulla soglia e vide che il salotto era pieno di
maghi e streghe. In mezzo a loro, dietro un bancone da cucina, stava
la signora Weasley con un coltello in una mano e un tacchino
nell'altra intenta in quella che sembrava essere una dimostrazione di
cucina.
“Con
questi coltelli” stava dicendo “potrete affettare pesce,
pane, tutti i tipi di carne: dal pollo, al tacchino, al gatto!”
“No,
Minerva, no!” urlò Silente riprendendosi il gatto.
“E
la carne di Ippogrifo?” chiese uno tra il pubblico con un'aria
famigliare.
“Ma
quello è McNair!” esclamò Harry “che ci fa
qui?”
“Negli
affari non esiste la differenza fra amici e nemici: basta che caccino
la grana” disse spiccio Sirius.
“Ma
perchè tutto questo?”
“Dovremo
pur trovare i soldi per mandare avanti la baracca no? I piani
segreti, i trasferimenti, le casse di rum non si pagano certo da
soli! E credimi, Silente è un gran tirchione! Con la scusa che
il governo ha tagliato i fondi alla scuola non sgancia un cent!"
"Quanto
li capisco!" pensò la Rowling, "Pensare che per
colpa dei tagli mia figlia deve portarsi la carta igienica da casa è
assurdo!"
"Oggi
c'è la vendita dei coltelli Magical Blade da parte di Molly,
giovedì c'è un certo Giorgio Mastrota che vende pentole
e materassi...”
“Nooo!
Giorgio Mastrota? E' il mio idolo! Devi presentarmelo Sirius,
promettimelo!” disse Harry saltellando.
“Ok,
ok, Harry, calmati, sei sovraeccitato...lo sapevo che tutto quel
cioccolato alla lunga avrebbe fatto effetto, mai dare retta a Remus!
Harry, Harry, siediti che continuo”
Harry
si sedette sulla poltrona, Sirius iniziò a passeggiare per la
stanza.
"All'inizio
del nostro sesto anno ci venne presentata la nuova professoressa di
Difesa, una certa Angela Lansbury. Una signora come tante, anche
distinta se vuoi, ma quell'anno successero accaddero molti fatti
strani."
"Per
esempio?" chiese Harry.
"Per
esempio ad uno studente esplose un calderone, un altro si infettò
con il pus di bubotubero, un altro venne picchiato dal platano
picchiatore, un primino cadde dalla scopa durante una lezione di
volo, un altro venne trascinato in fondo al lago dalla piovra
gigante!" disse Sirius ancora atterrito ai ricordi.
"Non
mi sembrano dei fatti così strani, incidenti del genere
succedono spesso ad Hogwarts!"
"Sì
ma dietro a tutto questo c'era...lei!"
"Lei?"
"Sì,
lei, Angela Lansbury! Solo io e tuo padre avevamo notato che quella
donna era sempre presente ogni volta che accadeva un incidente.
Iniziammo ad indagare. Naturalmente dovevamo farlo in incognito: la
nostra base segreta era un camioncino con la scritta Mistery Machine.
Geniale vero?"
Harry
non avrebbe definito quell'idea esattamente geniale, ma conoscendo le
trovate del suo del suo padrino e compari, quella gli sembrò
la meno assurda.
"Per
mesi andammo in giro con il kit del piccolo Auror a raccogliere
impronte, capelli e indizi. Seguivamo la Lansbury travestiti da
armature o trasfigurati in elfi domestici ma invano, non riuscivamo
ad incastrarla!
Poi
la svolta." Sirius si fermò aspirando di nuovo dalla pipa
a bolle magicamente ricomparsa. Strinse gli occhi e aggrottò
la fronte, fissando il fuoco nel caminetto.
"Ricordo
ancora quel quattro di aprile" disse con voce profonda "Eravamo
in sala grande per la cena, quando ad un tratto si spensero le luci e
si fece tutto buio. Si sentì un urlo. Quando tornò la
luce trovammo la gatta di Gazza morta appesa per la coda al posto
dello stendardo di Grifondoro. La professoressa Lansbury si alzò
e ordinò che nessuno uscisse dalla stanza. Dopo averci
interrogato tutti, uno per uno, e ti risparmio gli interrogatori di
tutti gli studenti..."
Harry
ringraziò mentalmente, la storia stava già andando
troppo per le lunghe.
"...trattenne
me, tuo padre, tua madre, Madama Chips e Gazza. La prof Lansbury
parlò: - So che il colpevole è uno di voi. Tutti voi
avreste avuto un motivo per far fuori la gatta. Voi, James e Sirius,
odiavate quel gatto perchè scopriva tutti i vostri scherzi.
Tu, Lily, odiavi il fatto che avesse rovinato il tuo maglione
preferito. Madama Chips era gelosa perchè Gazza dava più
attenzioni a questa gatta che a lei. Ma veniamo al delitto vero e
proprio. Come ha fatto il colpevole a portare la gatta fin lassù
in cima in così poco tempo? E' presto detto. Vedete? - e fece
scorrere la mano su di un filo che non avevamo notato prima tanto era
trasparente. - Filo da pesca. Il colpevole ha ucciso la gatta PRIMA
che fosse appesa allo stendardo. Ciò significa che la gatta si
fidava di chi l'ha uccisa altrimenti non si sarebbe mai lasciata
avvicinare. Inoltre il filo indica che il colpevole non ha usato la
magia. Probabilmente perchè non la sa usare, vero signor
Gazza? -
Tutti
ci voltammo verso di lui che farfugliò:
-
Ma cosa sta dicendo? Io sono il suo padrone! Per quale motivo avrei
dovuto ucciderla? -
Lansbury
non si fece cogliere impreparata:
-
Lei, signor Gazza, detestava che Silente avesse deciso di dare un
premio per i servigi alla scuola alla gatta e non lei! Ecco il
movente! -
Fu
in quel momento che anche tuo padre parlò: - Un attimo! E lei
come fa a sapere del premio che Silente voleva dare a Mrs Purr I? A
meno che lei non sia... -
E
si avvicinò alla professoressa Lansbury tirando via quella che
sembrava una maschera. Tutti noi trattenemmo il respiro: - Voldemort!
- esclamammo.
Tuo
padre tolse un'altra maschera e tutti noi trattenemmo il respiro di
nuovo: - Fiorenzo!? - esclamammo.
Tuo
padre tolse per la terza volta una maschera e noi trattenemmo il
respiro: - Ginny Weasley vestita da calderone?! - "
"No
aspetta, Ginny non è ancora nata" pensò la
Rowling.
"-
Un troll?! - esclamammo di nuovo."
Harry
sbadigliando chiese: "Ne ha tolte ancora molte?"
"Beh
insomma, 152 maschere dopo, scoprimmo chi era in realtà. Rita
Sketeer! Era sempre stata lei, per tutto il tempo! Grazie alle
brillanti doti deduttive di tuo padre Rita finì per un pò
ad Azkaban e tua madre si innamorò di lui."
"Tutto
qui?" chiese Harry.
"Come
tutto qui? Ti ho raccontato una storia fantastica e tutto quello che
sai dire è tutto qui?"
"Non
mi sembra molto verosimile, ecco tutto. Forse è meglio che
vado a dormire. Buonanotte!"
"Sì,
sì buonanotte" rispose Sirius.
Quando
Harry si fu allontanato abbastanza Sirius si tolse la maschera e
ritornò ad essere Angela Lansbury. Estrasse dalla tasca una
mini-macchina da scrivere e scrisse la parola FINE all'ultima pagina
del romanzo di Harry Potter.
"Quanto
vorrei averlo concluso anche io!" disse sconsolata la Rowling.
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Spazio Autrice ♦
Se
aspettavo ancora un pò a postare diventavamo tutti vecchi come
la Lansbury! (è ancora viva giusto?) Per chi non lo sapesse
Angela Lansbury è la mitica Signora in giallo! Mentre la
Mistery Machine è il pulmino con cui vanno in giro Scooby Doo
e co. E Ginny vestita da calderone è una stupidissima
autocitazione. Lo so, sono un'idiota XD
Mi
spiace ma l'ispirazione mi ha abbandonato per un bel pò! Spero
che questo capitoletto piaccia! :)
Se
mi verrà in mente dell'altro su questa storia lo scriverò
ma non ne sono certa...
Ringrazio
quelli che lo leggeranno :)
Ciao!
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Patty ~
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