How we met ,And the sparks flew instantly... di theinvisiblemayqueen (/viewuser.php?uid=149799)
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Sorpresa!?
Era il giorno di Pasqua. Nella Volvo di Aust, seduta sul sedile del
passeggero, stavo tormentando la carta del pacchetto di pasticcini che
tenevo in grembo, agitata. Ero tesissima, nonostante il mio ragazzo mi
avesse già rassicurato un sacco di volte. Non ero mai stata
invitata da un ragazzo a conoscere la famiglia.
-Dai, Aust, raccontami qualcosa su di loro...- chiesi.
-Beh, è un po' complicato, capirai appena li conoscerai. Per te sarà una bellissima sorpresa.-
Questa affermazione mi fece sprofondare ancora di più nell'ansia.
-Siamo arrivati- annunciò lui poco dopo.
Io non mi mossi, la paura mi paralizzava. E se non sarei piaciuta a sua
sorella, a sua madre? Austin si avvicinò a me e mi baciò.
In quel bacio sentii sicurezza, amore incondizionato, fiducia. Mi
abbracciò e mi sussurrò all'orecchio: -You are the best
thing that's ever been mine, ricordatelo sempre!- Nell'udire le parole
della mia cantante preferita divenni Fearless e seguii il mio ragazzo
nella tipica casa americana. Dalla cucina proveniva un buonissimo
profumo di muffin e musica country ad alto volume.
D'un tratto sentii qualcosa che mi premeva sulle gambe. Abbassai lo
sguardo per specchiarmi negli occhi di un gattino grigio tigrato.
-Ciao, micio- mormorai melliflua prendendolo in braccio. Il piccolo
cominciò a fare le fusa come un treno. Austin mi chiamò
dalla cucina. Titubante mi avviai verso la sua voce. Vidi una ragazza
che stava togliendo dal forno una teglia di muffin al cioccolato. Lei
si tolse i guanti e di girò.
Mi caddero le braccia ed il gatto e i pasticcini finirono a terra. Rimasi lì impalata a fissare lei, Aust, Austin, lei.
-Cosa... ma... AUSTIN, QUANDO PENSAVI DI DIRMELO??!- esclamai incredula.
Anche lei fissava con uno sguardo simile al mio suo fratello.
D'impulso la abbracciai. Era un sogno, lei era Taylor Swift.
-Ciao Maria- disse in perfetto italiano.
-Ciao Taylor.- risposi d'un fiato.
Non volevo staccarmi da lei. Stavo abbracciando la persona che amavo di
più al mondo, il mio idolo, il mio eroe, il mio modello. Avevo
passato anni a guardare le sue foto, i suoi video, ad ascoltare le sue
canzoni. Non potevo essere più felice di così.
Mangiammo tra chiacchere e risate. Austin confidò che non mi
aveva fatto sapere di Tay perchè voleva vedere se lo amavo
veramente.
Ribattei, quasi indignata: -Aust, io ti amerei anche se fossi il figlio di un operaio! Non dubitarne mai.-
Taylor ci osservava, felice. Non mi sarei mai stancata di stare lì.
Prima Austin, poi Tay, cosa volevo di più dalla vita?
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