Absence.

di Duchannes
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Caro diario,
Sono passati molti anni da quando è morta, eppure non riesco a darmi pace.

Sono tornato di nuovo nella nostra città, si perché Mystic Falls è la nostra città, senza di lei non è più la stessa, non mi sento più nemmeno a casa.
Forse ho sbagliato a venire qui, ci sono troppi ricordi che mi legano a questo posto, è come se pensassi che non fosse cambiata, invece è mutato tutto, questo luogo ha dimenticato quello che è successo, ha dimenticato il nostro amore, ma io no.
Ci sono troppe cose che mi portano a ricordarla.
Oggi mentre passeggiavo per il cortile mi è sembrato di vederla correre e di aver sentito la sua risata cristallina, ma era tutta un illusione, lei non c’è più.
L’unica cosa che mi resta di lei, oltre ai miei ricordi, è una foto, la guardo tutte le notti prima di dormire, la immagino al mio fianco e mi sembra di sentire ancora il suo dolce profumo di rose.
Ho smesso di nutrirmi delle giovani donne, ogni volta che mi avvicinavo vedevo il suo volto, questo mi spaventa.
A volte penso che sono diventato pazzo, ma poi realizzo solo che sono ancora innamorato di lei.
Dopo 50 anni non l’ho ancora dimenticata, a volte mi sembra di vivere in prima persona una frase di Sparks :

‘Il nostro amore è come il vento, non lo vedo, ma lo percepisco.’





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