A normal family.

di DownAgain
(/viewuser.php?uid=167247)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 :
« Zeeneb, amore svegliati ! » la piccola mugugnò qualcosa e si rigirò dal altra parte del letto ancora assonnata. « se non ti alzi amore di mamma non ti faccio più uscire di sera con tuo padre ! » la bimba scattò in piedi e corse in bagno a lavarsi « Domani possiamo andare al parco ? » , « certo amore che potete ! » la madre tirò fuori dal armadio un maglioncino rosa con dei glitter, il preferito di Zee e un jeans lungo per poi cominciare a vestirla. « ti sei divertita ieri con papà ? » , « mi ha portata alle giostre e mi ha comprato lo zucchero filato, poi sono montata su un pini » , « pony » , « pony, giusto. E poi siamo andati al Mac ...» la bambina si tappa la bocca con le manine consapevole che la mamma non vuole che lei mangi quelle schifezze. « Perché non hai detto a papà di no ? » , « non ci vado più promesso, io ho pianto e lui ha detto va bene » la madre sbuffò e le pettinò i lunghi capelli, neri come la pece per poi raccoglierli con un cerchietto nero con tanto di fiocco rosa. Il citofono suonò e Zee corse come una matta ad aprire al padre che la doveva portare alle materna. La porta suonò e Jasmine, la madre della bambina, andèo ad aprire guardando l’ex marito in cagnesco. « Sbaglio o ti ho detto di non portarla al Mc ! » , « ma lei si é messa a piangere e a fare le bizze, non potevo dire di no a quel faccino ! » rispose lui prendendo in braccio la figlia e scioccandole un rumoroso bancio sulla fronte. « Anche se piange in cinese tu portata a comprare un giocattolo ma al Mc no ! » , « ok, prometto che é l’ultima volta. Hai del caffé ? Dalla fretta non ho fatto in tempo a prenderlo. » , « muoviti o farai tardi, non voglio che pensino ... » , « che tu non sei una madre responsabile eccetera ... si é capito ! » Jess sbuffèo e si diresse in cucina per porgere a Zayn la sua tazza di caffé. « Wow, ottimo. E’ per questo che ti ho sposata ! » , « già, per questo e basta » borbottèo lei. « Papà facciamo tardi ! » , « Zeeneb ha ragione, alza il culo e muoviti » , « hai la delicatezza di uno scaricatore di porto ! » commentò il padre. La bambina trascinò il padre al ingresso « La riporto io, a dopo mon amour » Jess si trattenne dal tirargli un vaso in testa, la bambina piangerebbe a dirotto e poi chi la calma più.
Jess lavoreva a casa, ha avuto la fortuna sfacciata di trovare un lavoro da fare on-line, senza il bisogno di spostarsi, dunque puo’ gestire il suo appartamento e lavorare allo stesso tempo. Come prima cosa si concesse una ricca colazione, poi mise in ordine la camera di sua figlia ,anche se la bamina é già ordinata di suo, e infine passò alla sua di camera. Stava controllando il suo conto corrente on-line per vedere se il salario era entrato o no consatando anche un aumento di salario dovuto agli straordinari fatti durante questo mese ma non aveva ancora trovato la quota di Zayn per il mantenimento di Zeeneb. « Pronto Zayn » , « Dimmi mi corazon ! » , « Smettila per dio. Hai versato la tua parte ? » , « Hem ... ne parliamo a casa, ok ? » , « Cazzo Zayn, non mi sembra che ti manchino i soldi, sei te il cantante qui ! Cazzo cosa cazzo ti costa andare in banca e versare i soldi ? Non posso fare tutto da sola ! », « sei in astineneza ? Hai detto ‘cazzo’ tre volte. Comunque ne parliamo  a casa, ora sono occupato. A dopo luce dei miei occhi » , « vai al diavolo ! ». Sbuffò innervosita .
« Mamma, papà mi ha comprato la Barbie ‘magie delle festa’, ha il vestito verde smeraldo ed é mora ed é bellissima, come te ! » , « Oh, bello amore mio. Ora dov’é papà che ci devo parlare ? » , « Ha detto che sta partezziando la macchina, puo’ rimanere a pranzo ? » , « Parcheggiando Zeeneb e no amore, papà ha da fare, non puo’ rimanere. » la bambina mise e il broncio « perché Mary e Anastasia pranzano con il loro papà e la mamma e vivono con il papà e la mamma e noi no ? » la donna si paralizzò, sapeva che un giorno glielo avrebbe chiesto ‘e ora che le dico ? Che papà é un imbecille irresponsabile e che non siamo fatti per vivere insieme ?’  « perché io e papà non andiamo d’accordo tesoro, quando sarai grande capirai » la porta venne chiusa con abbastanza forza e dal ingresso fece capolino Zayn con un sorriso smagliante in faccia e la faccia da innocente. Jess sbuffò « Ascolta ho avuto tantissime cose da fare, oggi ti verso la quota. Anzi no, tieni te la do’ subito » , « Zayn, non posso accettarli in contanti, devo tenere la documentazione contabile, ti costa tanto chiedere alla tua assitente di andarti a versare i soldi ? Non devi andare te di persona ! » , « non dovresti urlare cosi davanti a Zee ! » , « io urlo perché te sei cocciuto come un mulo ! Cosa cazzo ti costa versare 800 miseri euro ? » , « se tu avessi un lavoro, non dovrei versare un bel cazzo ! » , « si dà il caso che io un lavoro ce l’ho, e anche buono che mi permette di rimanere a casa tutto il giorno. E poi come se a te mancassero i soldi ! Sei te quello che gira mezzo mondo a far contente ragazzine con gli ormoni infuocati ! » , « non insultare le mi fan ! » , « non le insulto, si dà il caso che lo ero anche io, e lo é tua figlia ! Ti sto solo chiedendo di essere più responsabile per una buona volta. » , « mi dispiace, prometto che é l’ultima volta » , « mi sto pentendo di aver ... » lasciò la frase in sospeso per lasciare Zayn parlare al telefono mentre la bambina stava piangendo silenziosamente a causa della lite dei suoi genitori « Oh, no tesoro,non piangere. » , « perché urli con papà ? » , « perché papà fà il cattivo ! » , « chiedigli scusa !» la madre guardò la bambina negli occhioni, due diamanti blu presi dal padre di Jess di origini italiane, niente in confronto agli occhi scuri di tutti e due i genitori. La bambina alzò gli occhi verso Zayn in attesa delle scuse della mamma. Jess sbuffò per l’ennesima volta e si avvicina al suo ex-marito « scusa se ho urlato. Tu prometti che pagherai sempre in tempo » , « e ora vi date un bacino » escalamò divertita la bambina « Oh, ora basta Zee, vai in camera tua a giocare » , « suvvia, che ti costa darmi un bacio ? » , « é piccola, non voglio baciarti davanti a lei. E poi io non voglio PER NIENTE baciarti ! » disse lei alzando la voc, « sta per scoppiare a piangere, di nuovo » constatò Zayn « Zee, se piangi oggi niente dessert, non fare la bambina viziata ! » la bambina si asciugò le lacrime e come se niente fosse andò a guardare la televisione dove trasmettevano le Winx. « Non ti sembra di essere troppo severa ? » , « severa perché non voglio stare ai suoi comandi e non voglio viziarla ? Certo, sono severissima ! » , « Ora me lo dai il bacio ? » , « sparisci dalla mia vista ! » lo spinse di lato per poi dirigersi verso il salotto con il Pc sulle gambe a terminare il lavoro. « Zee che ne dici se oggi ceniamo fuori ? » a Zeeneb si illuminano gli occhi, aveva sempre amato uscire con il padre « basta non la porti al Mc ! » , « Oh, primo andiamo in un ristorante, secondo vieni anche te ! » Jess sbarrò gli occhi, erano ormai da anni che non uscivano insieme, insomma loro tre insieme « come scusa ? » , « dai mamma vieni anche te, ci sono le ragazze che ci seguono, e papà le firma un foglio e fà gli occhiolini ! » , « Wow, sai che divertimento ! » Zee si lanciò in collo alla mamma « per favore, facciamo come tutti gli altri, usciamo tutti e tre insieme » nel sentire quelle parole, Jess non poté dirle di no.
Zayn uscì subito di fretta e furia, pieno di impegni, Jess ne approfittò per farsi una doccia e anche a Zee, farsi belle e passare un pomeriggio a truccarsi in strani modi. « Pronto ... salve preside Churth ... ah benissimo la ringrazio ... cos’ha fatto Zee ... la mia Zeeneb, siete sicure ? ... si provvederò ... no, io e il padre siamo divorziati ... ne é sicura ? Non credo sia poi tanto grave ... Ok, domani alle 10 di mattina ... buona serata » Jess attaccò e poi guardò la figlia in malo modo « Zeeneb, cosa ti salta in mente di picchiarti con le altre bambine della tua classe, non ti ho educata per fare a botte come una selvaggia ! » la bambina scoppò a piangere « ma mamma loro mi hanno detto che io non posso venire alla loro festa perché non ho un papà, io gli ho detto di si e loro mi hanno detto che non sono come i loro papà e mi hanno detto ‘orfana’ e poi papà mi ha detto che voi non vi volete bene ma io voglio bene a tutti e due e voglio anche io un papà a casa o un papà che saluta la mamma con un bacio come i genitori di Jennifer ! » ormai parlava a raffica cercando di giustificare il suo atteggiamento e piangendo sempre più forte « Ascoltami Zeeneb, io e papà non siamo come tutti i genitori, non siamo più sposati e come ha detto lui non ci vogliamo più bene ma tutti e due vogliamo bene a te. Sei lo stesso in punizione e domani andremo a parlare con la preside » , « ma oggi andiamo con papà ? » , « si oggi si, ma per una settimana niente parco, giostre o giardini, nulla ! » la bambina annuì e poi si diresse in bagno a lavarsi il faccinorigato dalle lacrime.
« Sono pronte le mie donne ? » Zayn irrompe in casa mentre Zee colorava un suo disegno (già vestita) e Jess si cambiava. La porta della sua camera da letto era aperta e Jess stava in piedi, in intimo ,indecisa se indossare il vestito panna o quello nero « Quello panna ti starebbe divinamente ! » Jess sobbalzò portandosi una mano sul cuore « sei scemo ? Mi hai fatto paura ! » , « non mi ricordavo fossi cosi in forma. Mi piace » disse lui prendendola per i fianchi « togli le mani, cretino » in tutta risposta coniciò a baciarle il collo, lentamente e con estrema delicatezza, questo gesto aveva sempre fatto impazzire Jess « Papà ! » urlò Zee facendo sobbalzare per una seconda volta Jess.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 :
« Zee ha fatto cosa ? » , « la preside ci vuole domani nel suo ufficio alle 10 per parlare, deve farci vedere delle cose » , « alle 10 ? Non posso devo vedermi con Niall ! » , « Niall capirà » , « Ok, ti vengo a prendere e poi andiamo insieme dalla preside. Dov’é Zee ? » i due si guardano intorno, il ristorante pullulava di gente e loro avevano lasciato la bambina che guardava i pesci esposti al centro della sala. « Zee ! » la bambina sbucò da dietro un cespuglio acquatico sorridente come se niente fosse « no, nulla. Non ti allontanare tesoro va bene ? ». La bambina tornò a vedere i pesci e a parlare con delle bambine « Con chi sei venuta ? » chiese una di loro .Zee le sorrise « con mamma e papà ! Sono quelli al tavolo vicino il quadro » , « quelli che litigano ? » Zee si giro sconvolta verso i suoi genitori, sua mamma stava serrando i pugni e aveva la mascella contratta come il padre, che sbatteva i pugni e alzava le mani al cielo esasperato. Le bambine che le avevano rivolto la parola stavano ridendo di gusto. La bambina si avvicinò ai genitori tibutante « mamma, papà potete smettere di litigare. Per favore ! » , « Zee, non ora. » , « mamma, per favore non ora. Per favore ridono di me » , « Zee, ascolta la mamma, non ora tesoro mio » la bambina si mise a piangere silenziosamente come aveva sempre fatto per non attirare le attenzioni su di sé.  « Io vi odio » i genitori si girarono a guardare la bambina « vi odio perché litigate anche davanti a tutti ! Voi non mi volete bene » la bambina si mise a singhiozzare più forte. La madre la prese in collo accarezzandole i capelli « ti prometto che non litighiamo più. Fai promettere al tuo papà che domani viene a scuola a parlare con la preside ! » la bambina guardo’ il padre « si vengo amore, vengo ! » sbottò arreso.
« Buongiorno signora » , « buongiorno a lei signora Malik » , « Non sono più la signora Malik » , « scusi. Bene, oltre a parlarvi del comportamento della sua bambina, volevo anche farle vedere dei disegni fatti recentemente. » la preside le mostrò un disegno rappresentante due adulti tristi e una bambina che piangeva in un angolo. « Penso che la vostra situazione familiare, infuenzi molto il carattere e l’infanzia della bambina. L’altro giorno ha urlato contro la maestra dicendole che lei ha il papà che gira il mondo e che per questo non dorme a casa. Inoltre é sempre chiusa e triste, non gioca con le altre bambine e risponde alle maestre in modo sfacciato, manca di educazione » , « oh, no signora, mia figlia non manca assolutamente di educazione, a casa é sempre educata e ordinata. Sono le altre bambine che la provocano e di certo dei genitori che si sbaciucchiano davanti la scuola non aiuta affatto ! » , « signora, sua figlia può anche essere un angelo a casa sua, ma qui a scuola é testarda e indisciplinata ! » , « sta per caso insinuando che non sono una buona madre ? » a quel punto Zayn, rimasto in disparte, si fece avanti percependo l’ira di Jess « Jess, nessuno l’ha detto. Calmati ! » , « Il signore ha ragione. Quello che vi consiglio é di passare più tempo insieme, magari lei signore puo passare una notte a casa di sua figlia per dimostrarle che nonostante tutto voi due vi volete bene ! » disse la vecchia rivolta verso Zayn, non badando alla madre che la guardava male. « Dovreste sforzarvi di sembrare ‘felici’ almeno davanti a lei. »
« Secondo me la preside ha ragione.» , « Cosa ?! » sottò infuriata Jess « non per la storia della cattiva madre, te sei un ottima mamma. Intendo per dormire da voi qualche volta » , « Oh si, che ne dici se facciamo sesso davanti a Zee almeno le dimostriamo quanto ci vogliamo bene ! » , « l’idea del sesso non é cattiva, tolta la parte di Zee » , « abbozzala cretino. » , « la preside é specializzata in psicologia infantile, sà quello che dice. » dal cancello uscì Zee, con la mano intrecciata a quella di un grazioso bambino biondo con gli occhi azzurri, ‘assomiglia a Niall’ pensano entrambi i genitori. « Ok, sta arrivando, sorridi e sbollisci la rabbia. Va bene amore ? » , « non chiamarmi amore ! » Jess sorrise alla bambina che si avvicinò piano non essendosi accorta della presenza della mamma. Zayn le prense una mano intrecciando le loro dita, gesto che fece aumentare a dismisura il battito cardiaco di Jess ‘Per dio non sei un adolescente di 15 anni, calamti Jess’. Ebbene si, Jess nonostante l’inaffidabilità di Zayn e la sua assenza continua, ne era ancora attratta, per non dire innamorata. « C’é la mamma ! » urlò di gioia la bambina in preda al euforia nel vedere tutti e due i genitori al ingresso della scuola. La bambina corse ad abbracciare la mamma e il papà tutti e due in una volta per quanto le sue piccole braccia glielo permettano.
« Zayn resti a cena ? » , « volentieri zuccherino ! » , « davvero rimani a cena ? » chiese Zeeneb, « si amore mio. La mamma mi ha cortesemente invitato. Fammi chiamare Niall per disdire, una seconda volta ! » disse rivolto alla madre.
« Allora, hai amiche a scuola ? » chiese Zayn « no » rispose la bambina abbassando lo sguardo « e perché no ? Anzi io lo sò, perché sono gelose di te. Perché sei bella e loro no ! » , « Zayn, smettila. Cosi la vizi ! » , « scusami tanto ma vedi, io scherzavo. » , « state litigando ? » chiese la bambina con una punta di malinconia nella voce « no amore, stiamo discutendo. E comunque se vuoi ti cambio scuola piccola. Se papà é d’accordo. » , « si, sono d’accordo. Se vuoi la cambiamo » , « posso non andarci ? » , « non se ne parla signorina. Cambiarla si, ma addirittura non andarci no. Allora sò già dove mandarti. Zayn domani puoi chiedere il nullaosta ? » , « certo tesoro. Tutto quello che vuoi. » Jess gli lanciò un occhiataccia e tornò a mangiare le sue paste mentre la bambina rideva di gusto.
Dopo cena si misero tutti a guardare un film della Disney, precisamente Pocahontas, il preferito di Zee. Jess appoggiò la testa sulla spalla di Zayn, gli occhi minacciavano di chiudersi da soli. Quando stava per addormentarsi, due labbra morbide e calde le si posarono sulle sue, Zayn le stava chiudendo il labbro superiore tra le sue, le mise una mano sulla guancia destra intensificando il bacio al quale Jess rispose, forse perché lo voleva veramente, oppure perché era assonnata e sconnessa ma fatto stà che rispose, persino quando la lingua di Zayn cercava l’accesso per la sua bocca. Si staccarono appena la bambina sbadigliò, la trovarono addormentata sul divano con una mano penzoloni e l’altra che stringeva quella del padre. « Zee sta dormendo » , « La porto a letto » , « no tranquilla ce la porto io » Zayn prese in braccio sua figlia, la portò in camera sua stando attento a non inciampare nel tappeto. Le rimboccò le coperte e le baciò la fronte « ti voglio bene papà » , « anche io amore. » spense la luce della camera e tornò in salotto non trovandoci nessuno, si diresse in cucina e infine in camera da letto dove Jess si stava spogliando per mettersi in pigiama. Zayn le si avvicinò cauto ,stando attento a non farle venire un infarto, cingendole la pancia e baciandole il collo, come aveva fatto il giorno prima. Jess ,dapprima tesa ,si lasciò andare godendosi un raro segno d’affetto da parte del ex-marito.
Zee si alzò di prima mattina, si strofinò gli occhi e si diresse in bagno per lavarsi il viso e i denti come le é stato insegnato dalla mamma, per poi irrompere nella camera da letto e lanciare un urletto di gioia vedendo il suo papà abbracciato alla sua mamma mentre dormivano. Prese la rincorsa e si buttò di peso in mezzo ai genitori colpendo il padre nei gioielli e la madre nella pancia. « Santo cielo Zee mi hai sterilizzato ! » la bambina pareva confusa « mi hai fatto male ! » si corresse Zayn « scusa ! Sei rimasto a dormire qui ? » , « si. E te smettila di ridere ! » disse rivolto a Jess che stava lacrimando dal ridere. « Che ore sono ? » chiese d’un tratto Zayn mentre accarezzava la sua bambina « Le 8 e mezza. Zee andiamo a fare il bagno ? È sabato ! » la bambina mise il broncio « no. Poi quando esco papà non c’é più ! » , « ti prometto che ci sono » , « e io non ti credo ! » , « Ok, allora entro con te, contenta ? ».  Jess preparò la colazione, cereali al latte e cioccolato per Zee, caffé per Zayn e delle pastine per lei. Le sue guancie andarono a fuoco ripensando alla nottata passata. Le sue mani calde che l’accarezzavano, i baci sul collo, sulla pancia e il suo tocco delicato sulla schiena. Ora il vero problema era come sarebbero andati avanti, ‘forse lui farà finta di niente e torneremo a litigare per motivi banali, oppure torniamo insieme’. Scartò subito l’ultima ipotesi, anche se tutti e due si amano ancora, vivere insieme sarebbe impossibile, lui troppo impegnato con la carriera, lei troppo pretenziosa e entrambi orgogliosi. Litigherebbero per tutto, per ogni minimo dettaglio. « Mamma, oggi voglio le fette biscottate con nutella ! » , « ma certo. Dov’é papà ? » , « in bagno. » , « Ok, io vado a vedere se vuole qualcosa di preciso per colazione. Tu aspetta qui e fai la brava » le disse porgendole la nutella e il pacco di fette biscottate. Bussò alla porta del bagno senza purtroppo ricevere risposta così entro trovandosi Zayn completamente nudo che si faceva il bagno. « Oh, dio scusa pensavi stessi mettendo a posto. Scusa » Zayn rise di gusto « non credo sia la prima volta che mi vedi nudo. » , « é comunque imbarazzante. » lui sorrise malizioso « vuoi farmi compagnia ? » , « neanche morta. Vuoi dei toast e uova oppure vuoi qualcosa di dolce per colazione ? » , « Hm, forse prendo un toast, ho una fame muoio » , « Ok, sbrigati » , « Jess ... possiamo parlare di sta notte ? » , « dopo ok ? » , « va bene » 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 :
« Zee, ora lo finisci, hai voluto mangiare quattro fette di pane e nutella ora finisci anche la quarta ! » , « Ma Jess, se é sazia ! » , « non si lascia il cibo a metà !» rispose la madre « mamma, non ho più posto ! » rispose Zee toccandosi il pancino « Ok, ok. Lo finisco io allora ! » la bambina sorrise e schizzò in camera sua a giocare con le bambole che suo padre le portava da ogni parte del mondo. « Allora, ora possiamo parlare ? » , « parlare ? Di cosa ? » chiese Jess alzandosi di colpo e cominciando a mettere in ordine la cucina evidentemente agitata. « Non fare la finta tonta. Non mi sebra di aver passato la notte a ronfare o sbaglio ? Tu sei ancora innamorata di me, e io di te. Credimi se ti dico che divorziare é stata la cazzata più grande della mia vita ! » la donna si arrestò di colpo con il piatto ancora in aria. « Ascoltami Zayn. Anche se fosse, noi due non siamo fatti per convivere. Tu sei disordinato, non sei mai a casa, prendi le cose alla leggera e io ho bisogno di un uomo che sia sicuro di sé e che ci sia sempre, sia per me che per Zee » , « posso cambiare ! » , « Giusto, questa frase l’hai ripetuta cinque volte nel corso della tua vita e non sei mai cambiato del tutto. » , « ma un po’ si. Forse questa é la volta buona dammi un altra ... » si bloccò sentendo sua figlia piangere e chiamare i genitori con la voce singhiozzante. Il padre si catapultò dalla bambina seguito da Jess « Mi si é rotta la bambola ! » la sua bambola preferita aveva la testa staccata dal collo, Jess sbuffò portandosi una mano sul cuore placando il panico « Zee, ci hai fatto prendere un colpo ! » la rimproverò il padre.
La mattinata passò tranquilla, Jess che lavorava in salotto e Zayn che giocava con la bambina oppure la portava fuori a vedere le papere. « Jess, non fare il pranzo voglio provare una nuova pizzeria qui vicino » , « Ok » rispose distrattamente la madre. Zayn le si avvicinò buttandosi di peso sul divano dov’era seduta osservandola mentre lavorava con un espressione concentrata, gli occhiali sulla punta del naso e la faccia infilata nel Pc, ‘sexy’. « Allontanati diventi cieca. » , « Mio dio la connessione mi farà saltare i nervi ! » Da un quarto d’ora Jess si era intrufolata nel Wi-Fi dei vicini dato che il suo si era bruscamente staccato e ora che ci pensava doveva chiamarla il capo ma ancora non aveva sentito il fisso squillare. Andò a controllare trovando la spina staccata « Zayn ! » il moro sbucò dal salone « Hai staccato te questa spina ? » , « C’é il mio cellulare in carica, dunque sì sono stato io » , « Ma che cazzo ti passa per la testa ? Mi hai staccato Internet e il fisso, aspettavo una chiamata cazzo ! » la bambina ,sentendo le urla  uscì dalla sua stanza guardando la madre urlare contro il padre « mi dispiace non sapevo fosse la spina del Internet, scusa. » lui le fece notare la bambina in piedi vicino a loro, lei sbuffò « Ok, non fà niente, ma la prossima volta chiedimi le cose prima di staccare prese a destra e a manca ! » lui le sorrise soddisfatto della risposta per poi abbracciarla « sei un ruffiano di merda » gli sussurrò la ragazza al orecchio, lui rise di gusto « mi farai impazzire ! » .
« Mamma mi dai le caramelle ? » , « certo che no ! Se hai fame chiedi a tuo padre di andare a prendere le pizze ! » la bambina si incupì, perché la sua mamma non voleva parlare con il suo papà ? « Bene, che gusti prendo ? » , « per lei margherita, a me con i funghi. » , « prendo anche le birre ? » la madre ci pensò sù, in teoria non le piaceva portare del alcool a casa vista la golosità della figlia che scolava qualsiasi cosa ci fosse di nuovo, in pratica ne aveva voglia  « Ok, perché no ? Ma no tardare ! » urlò dalle scale per farsi sentire da Zayn, che era schizzato via prim sentire la risposta di Jess.
« Mamma é buona la birra ? » , « No, é amara e a te non piacerà » , « come fai a saperlo ? » , « perché ti conosco amore mio » , « posso provarla ? » chiese Zee innocente « Certo che no ! Ti fà male » la bambina mise il broncio voltandosi verso il padre e sporgere il labbruccio per impietosirlo « papà .... » , « no Zee hai sentito tua mamma, ti fà male ! » , « solo un goccino, piccolo cosi » Zayn guardo la madre che faceva ceno di no con la testa « solo un po’ » si arrese, « Zayn ! Stai dando del alcool a tua figlia ! » , « suvvia solo un goccio, non le farà niente, e poi é amara la sputerà » infatti la bambina sputò subito dopo la bevanda nel bicchiere facendo una faccia strana e schifata « visto ? » , « mamma brucia alla gola ! » , « lo so Zee, se si sente male ci stai te accanto ! » disse rivolta verso il padre « non farne una tragedia, che vuoi che le faccia un filo di birra che in più ha sputato ? » , « ti odio quando fai cosi » la bambina smise di mangiare osservando la mamma ancora arrabbiata « ti amo anche io » rispose il padre sorridendo, facendo sorridere la bambina e arrossire la madre « mamma, ti amo anche io » le madre le sorrise, « Cosa ho fatto per meritarmi una meraviglia come te ? » disse a sua figlia « hai sposato me ».
Di pomeriggio rimase sola, Zayn e Zee erano usciti. Lui aveva delle prove e un servizio fotografico e Zee gli si era appiccicata come una sanguisuga desiderosa di vedere Niall.  Ne approfittò per finire il lavoro, riordinare la casa e sopratutto l’armadio di Zayn (venuto a stare da loro)dove regnava il caos più totale. Si erano fatte le 11 di sera e Zayn non era ancora tornato, Zee il giorno dopo aveva il primo giorno di scuola nella nuova materna e di sicuro non si sarebbe svegliata. Verso le 10 :10 la porta di casa si aprì lasciando entrare Zayn con in mano la bambina addormentata. « Hey, sei rimasta sveglia ? Zeeneb si é addormentata verso le 8 :30 tranquilla » stranamente la madre non lo sgridò e non lo rimproverò del ritardo. Jess cambiò la bambina e la mise a letto. « Ha mangiato ? » , « Lei e Niall si sono abbuffati come maiali, Harry ha fatto il pollo con il limone e ti sembrerà strano ma ne ha mangiate tre fette facendo anche scarpetta ! » , « Harry é un mago ai fornelli. Vi siete divertiti ? » , « vorrei che tu guardassi me nello stesso modo in cui guardi Zeeneb » , « come scusa ? » , « vorrei che tu mi guardassi nello stesso modo in cui guardi Zeeneb » , « non sei mio figlio Zayn » , « sai a cosa pensavo ? Al fatto che tu non faccia nulla per facilitare il mio cambiamento. Non ti và bene nulla di quello che faccio, hai sempre da ridire, mi tratti come una persona irresponsabile ! Ti ho già chiesto scusa per l’accaduto di qualche anno fà ma tu ti ostini a trattarmi da stronzo. Sbagliare é umano sai ? Un giorno sbaglierai anche te ! » , la donna ci pensò sù, ‘infondo in parte ha ragione, ok ha completamente ragione ma non posso ancora fidarmi.’ pensò « Zayn, hai perso Zeeneb nel acquario quando ti ho esplicitamente detto di non lasciare il passeggino abbandonato ma tu non mi hai dato retta ! » , « santo il cielo l’ho lasciata per due minuti perché un tizio ti stava palpando il sedere ! Cazzo l’ho lasciata per venire da te ! » Zeeneb si alzò di scatto sentendo le urla dei genitori, stavano di nuovo litigando. « Ma potevi portarti il passeggino dietro ! » , « Jess, ti amo con tutto il cuore ma davvero sto cominciando a pensare che tu non ricambi. C’é qualcun’altro ? » , « certo che no.» , « Ti prego, dimmi che ricambi, ho bisogno di sentirtelo dire » la donna rimase in silenzio per un bel po’ di tempo. Zayn sbatté i pugni sul tavolo facendo sobbalzare Jess e anche Zee, ancora in piedi abbracciata al suo peluche che piangeva silenziosamente. « Cazzo Jess rispondi ! » , « Zayn sveglierai Zeeneb ! » , « Zee, é l’unica ragione per la quale mi rivolgi ancora la parola, vero ? » urlò esasperato Zayn, non preoccupandosi di aver svegliato mezzo vicinato « certo che no ! Zayn forse hai ragione, sono troppo dura con te ma ... » la porta di casa venne sbattuta, eppure Zayn era ancora davanti a lei. « Oh cazzo » esclamarono all unisono per poi fiondarsi alla porta di casa.
Il buio non aiutava affatto a seguire Zee che scomparve nel nulla. La madre si mise entrambi le mani tra i capelli in preda al panico « Jess calmati, sarà nei paraggi, non può essersi allontanata di tanto. Calmati Jess, calmati » continuava a ripeterle Zayn, più per calmare se stesso. « Come faccio a calmarmi ? Se le succede qualcosa non mi perdonerò mai ! » i due restarono immobili mentre si guardavano intorno « Il parco » gridarono al unisono.
Zeeneb era rannicchiata sotto uno scivolo a piangere quando senti le voci dei suoi genitori chiamarla. Il pianto si fece più forte, stava tremando dal freddo ma era troppo delusa e arrabbiata con i suoi genitori per farsi trovare. « Zayn non c’é .Dove può essere andata ? Io non torno a casa senza di lei » , « Sh, calmati amore vedrai che la troviamo. Prometto che farò di tutto per ritrovarla » a quel punto Jess scoppiò a piangere più forte di prima ripetendosi che era una pessima madre e una pessima persona per il modo in cui aveva trattato Zayn. « Jess guardami. Tu sei un ottima mamma e un ottima persona. Devi solo lasciarti andare. » , « Mi dispiace ... »disse lei facendosi abbracciare da Zayn. Zee smise di piangere vedendo il suo papà consolare la madre e sentendo la loro conversazione decise di uscire per andare dalla madre disperata. « Mamma ... » Jess alzò di scatto lo sguardo dalla panchina dove si era seduta « Oh santo cielo » abbracciò la bambina con tutta la forza in corpo tanto da farle male « Scusa mamma, non lo faccio mai più promesso ! » , « scusami tu tesoro se sono troppo cattiva » , « tu non sei cattiva. Sei solo cattiva con il papà. » , « non lo sarò più promesso ».Zayn era al telefono, stava chiedendo a sua madre se Zeeneb era andata da loro « Mamma l’abbiamo trovata, ti richiamo » attaccò ancora primadi sentire la risposta e prese la figlia in braccio stritolandola come aveva fatto la mamma solo con più forza « Papà, mi fai male » , « Scusa. » il padre portò la bambina in un angolo sussurrandole qualcosa al orecchio, Zeeneb annui con veemenza sorridendo. Il padre la spinse da Jess che guardava la scena curiosa. « Ciao » disse la bambina « Ciao » rispose lei « Quel signore li dice che sei bellissima » , « di a quel signore che ho il trucco colato e gli occhi rossi » la bambina tornò dal padre « dice che ha gli occhi colati e il trucco rosso » il padre scoppiò a ridere « dille che resta bellissima » la bambina obbedì « di al signore che lo rigrazio » Zeeneb fece un’altra volta la strada riferendo al padre le parole di Jess. Il padre sussurrò qualcosa al orecchio della bambina porgendole una scatolina blu scuro di velluto, Zeeneb si mise a ridere e corse verso la mamma « il signore ti chiede se vuoi sposarlo di nuovo e se vuoi andare a casa a fare i piccioncini » la madre rimase sbigottita « Dì al signore laggiù che per me va più che bene e dagli uno schiaffo da parte mia bello forte » la bambina eseguì l’ordine con tanto di schiaffo forte alla guancia, Zayn si diresse verso Jess aprendo le braccia e stringendola in un forte abbraccio « Prometto che cambierò, le cose andranno meglio. » , « Prometto che cambierò anche io, e che non ti starò con il fiato sul collo. Ti amo. » , « anche io » Zeeneb sorrise soddisfatta, da quel poco che ha capito, i suoi genitori stavano tornando insieme e finalmente avrà una famiglia come le altre, una famiglia normale.


Ed Anche questa é finita ! Spero vi piacciano le mie storie in generale, vorrei che lasciaste un commentino, solo per avere un 'idea' di quello che scrivo. 
Vi ringrazio in anticipo e vi ringrazio anche per averla soltanto letta.
Un bacione !!
-Yaya.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1050644