All of my memories keep you near.

di RubyCassidy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Do you remember? ***
Capitolo 2: *** Non ti riconoscerei,eppure so che scoverei il tuo profumo ad occhi chiusi. ***
Capitolo 3: *** Why? ***
Capitolo 4: *** Love me. ***



Capitolo 1
*** Do you remember? ***


“Hey,scusa…Ma tu sei…Ti ricordi di me?”

E come dimenticare quel sorriso,quegli occhi,quel profumo,quella voce,come dimenticare te.


 

-Ad inizio mattina.-


Ieri sera non avrei dovuto bere,lo sapevo,ora avevo un mal di testa perforante.

Mi portai le mani alle tempie e massaggiai delicatamente.Dio che dolore,mi alzai lentamente dal letto e mi trascinai per il corridoio,barcollando un po’.

Per la prima volta in tutta la mia vita mi sono svegliata da ubriaca,è possibile?

Domande fondamentali da fare a se stesse da appena sveglie certo Amy.

Ora anche il mio subconscio mi prendeva per il culo,che bella mattinata.

Mi sedetti al tavolino in cucina,Sara era già uscita molto probabilmente,mi versai una tazza di caffè ignorando l’orologio,infatti con tutta calma,bevvi un sorso e mangiai un pezzetto di torta … Orologio?ORARIO?Cazzo!

Mi alzai di scatto dalla sedia versandomi il caffè addosso.

“Bene,fantastico!” Corsi in bagno,mi feci una doccia di,esattamente,sei minuti,passai un velo di trucco e mi vestii,tutto questo nel giusto arco di tempo per prendere l’ascensore con il vicino rompi palle e sentirmi un po’ la tipa della pubblicità dei salva-slip.

Arrivai in ufficio con qualche minuto di ritardo,ma nessuno sembrò farci caso…Tutti tranne quella grandissima stronza di Eva,la mia segretaria e figlia del capo,che poi se era la figlia di Marco che cazzo ci faceva seduta dietro ad una scrivania a rispondere semplicemente al telefono?Voglio dire le poteva procurare un incarico migliore nella redazione di un giornale no?

“Ci sono dei messaggi per te,uno di Sara dice che oggi alle 8 avete la palestra.”

“Alle 8?Ma è impazzita,richiamala e dille che è troppo tardi.”

Se alle 8 in palestra,dopo una giornata di lavoro?Sta esaurendo.

“Okay,certo-Mi ignorò bellamente-E ti ha lasciato un messaggio anche Fabio,deve annullare la cena di domani deve fare gli straordinari.”
Quale cena?Avevo una cena con Fabio?Bene ho degli appuntamenti con il mio ragazzo e neanche me lo ricordo,meglio che abbia disdetto.

“Perfetto,meglio così.”

Accesi il computer e iniziai a controllare tutte le bozze degli articoli,preferivo farlo a mano e magari con più calma,ma dicevano che così si risparmiava più tempo.

Correggi la bozza che ti arriva via mail,appena corretta,la spedisci direttamente a me e così è pronta per la stampa.

Più semplice avevano detto…Sì intanto io mi sto rovinando la vista,già non potevo vantarmi di avere la vista di un falco,ma andando avanti così.Mi aggiustai meglio gli occhiali e continuai a lavorare senza pensare ad altro,che forse era meglio.

Mi fermai solo per la pausa pranzo,se così si poteva definire,10 minuti in cui mangiavo  un panino,fra l’altro fatto anche male,ordinavamo il cibo dal peggior bar/ristorante/nonsocosa di Roma,mangiai solo perché altrimenti avrei rischiato lo svenimento fra la fame e il mal di testa che non voleva passare.

La giornata finì in fretta,tornai a casa alle sei e qualcosa del pomeriggio,avevo tutto il tempo per rilassarmi un po’ prima della palestra.
Entrai in casa,lanciai le chiavi nella ciotolina sul mobiletto accanto alla porta e lasciai la giacca a vento su una sedia,avevo uno strano concetto di ordine,ma tanto c’era Sara che appena vedeva qualcosa fuori posto correva a sistemarla.

Eravamo amiche dal primo anno di liceo,esattamente da sette anni.Sette lunghi anni,sospirai e mi lasciai cadere sul divano chiudendo gli occhi.

“Amy sei tornata.” Aprii gli occhi e me la trovai davanti sorridente,ecco aveva uno straccio in mano,stava pulendo…Come sempre,del resto.

“Se mi vedi vuol dire che ci sono,no aspetta sono un ologramma!Tecnologia aliena!” Amavo prenderla in giro,era la cosa più divertente che avevo fatto dal primo giorno di quel lontano primo anno di liceo ad ora.

“Fottiti cara.”Ormai si era abituata,mi rispondeva sorridendo o al massimo scuotendo la testa.

Iniziò a canticchiare un motivetto,non dovetti aspettare molto perché desse inizio ad un vero e proprio concerto,le mancavano la band dietro e il microfono.

“SENTI CHE CI MANCA QUALCOSA,CHE C’E’ SEMPRE UNA SCUSA,CHE LA GIOIA SI E’ OFFESA,CHE NON C’E’ LA SCINTILLA,CHE SI E’ SPENTA LA STELLA….”

“Ti prego Sara basta!Che cos’è sta cosa?” Le chiesi facendola smettere di cantare.

“E’ Arisa.L’amore è un’altra cosa.”

“Sì un’altra cosa,ora per amore delle mie orecchie la smetteresti di urlare come una pazza?Te ne prego.” Sbuffai.

“Che c’è?” Si sedette vicino a me continuando a guardarmi.

“Oltre al mal di testa?Fabio!Le cose vanno male.Insomma stiamo insieme da quando?Dal 4 anno di liceo?Sara è troppo tempo per una come me.Lo sai che dopo un po’ mi stufo e ho voglia di andare avanti,cambiare,inoltre-Mi fermai per prendere fiato,mi alzai sui gomiti e abbassai lo sguardo verso il pavimento.-L’altra sera parlava di matrimonio.Matrimonio,Signore sono giovane non mi voglio sposare e poi sai che non lo amo,ma non ho il coraggio di dirglielo...Lo ferirei.” Mi ero sfogata,con Sara era così:Lei chiedeva e io rispondevo immediatamente,non le riuscivo a nascondere nulla.

“Lo so che non lo ami,Amy so anche che lo hai usato e,bada bene,non ti giudico per questo.Il tuo scopo iniziale era dimenticare…Lui-Esitò-Ci sei riuscita ora gli sei indifferente,non ricordi neanche il suo nome,probabilmente e stai ancora con Fabio perché ti piace,ora hai imparato a volergli bene e a vederlo in un certo modo.Lui è stato avventato a parlare di queste cose sapendo come la pensi,poi siete giovani,non devi aver paura di che è troppo presto per te e cose varie…Capirà.” Dovevano farla santa questa ragazza.Posò lo straccio e mi fece alzare dal divano ricordandomi che dovevamo andare in palestra e prima dovevamo passare a prendere dei vestiti in tintoria,quindi dovevamo uscire qualche minuto prima di casa.

Mi vestii in fretta,pantaloncino e maglia a mezze maniche bianca con la scritta “JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA.”Amavo questa maglia sì sì!Mi guardai allo specchio un secondo prima di raccogliere i capelli in una coda di cavallo.

Mi sistemai meglio i lacci delle Nike e presi le chiavi.

“Usciamo sì o no?”

“Arrivo!” Sara urlò spuntando dalla sua stanza,si raccolse freneticamente i capelli e corse fuori dal portone
.
“Hai il trucco perfetto,impeccabile e i capelli a pazza.Che look sexy.” Le feci l’occhiolino e scoppiai a ridere.

Nei primi anni di conoscenza Sara non si truccava mai,non prestava particolare attenzione alle nuove tendenze o a come doveva comportarsi,sostanzialmente era un maschiaccio,poi però è arrivato Manuel e ha cambiato tutto,è diventata l’essere più fissato con il make-up o con la moda che io conosca o abbia mai conosciuto.Ah i ragazzi ci cambiano nel profondo.

Anche a me era successo,mi ero innamorata ed ero cambiata,rimasi delusa e ciò non  poté che cambiarmi nuovamente.
Ma cosa andavo a pensare?Vecchie ferite ormai cicatrizzate e nascoste,non erano nulla.

Scesi dalla macchina ed entrai nella palestra,Sara andò a posare i borsoni nello spogliatoio,io invece mi diressi direttamente ai tapis roulant.

Avevo dimenticato il cellulare in tasca,mi voltai per andare negli spogliatoi,però andai a sbattere contro qualcosa,o meglio qualcuno.
“Hey,scusa…Ma tu sei…Ti ricordi di me?”

Quella voce.

Alzai lo sguardo,sgranando gli occhi.

Era lì davanti a me.Lui. Sorrise,mi si fermò il cuore e sentii gli occhi pizzicarmi,a distanza di anni non potevo avere quella reazione.Non potevo!

“A-Andrea….” Dissi il suo nome con un groppo in gola.

Era una reazione esagerata,okay,ma era lui,il mio primo,unico e vero amore.

Lo avevo dimenticato certo,non lo vedevo più in un certo modo,ma ritrovarselo davanti faceva uno strano effetto.

“Amy,come stai?” Mi abbracciò,fra di noi c’era sempre stato un rapporto del genere,abbracci,scherzi amichevoli,mi teneva spesso per mano al liceo,sotto il banco quando si sedeva vicino a me,come i bambini piccoli.

“Bene tu?Che ci fai qui,pensavo ti fossi trasferito.”

“Sto bene grazie.Sono tornato,offerta di lavoro qui,come potevo rifiutare.-Mi sorrise ancora una volta.-Fabio?”

Eravamo compagni di classe io,lui,Sara e Fabio.Andrea e il mio ragazzo avevano un rapporto molto forte fino al quarto anno,poi Fabio si innamorò di me e Andrea lo sfotteva dicendogli cose del tipo:Lei è innamorata di me(Aveva ragione,ma lui non sapeva nulla lo diceva solo per sfotterlo.)Ci siamo baciati,abbiamo scopato…

Cose così,cazzate,per far innervosire Fabio,solo che quando ci mettemmo insieme,lui si allontanò da Andrea,definitivamente,certo si salutavano,ma nulla più.

“Sta bene anche lui…”

“State ancora insieme allora?” Chiese.

“Già,anche se non siamo in un periodo facile,però dai passerà.”

Certo perché ora che ti ho visto correrò a casa,piangerò,lo chiamerò,lo lascerò e tornerò a struggermi nel dolore di un amore impossibile CON TE.

Nonono Amy mantieni la calma,tu non lo ami più,è solo un’ombra del passato.

Presi un respiro e cercai di calmare la me interna,che era completamente diversa dalla ma esterna tutta carina e coccolosa come i pinguini di Madagascar.

“Passerà su!Dobbiamo uscire una di queste sere noi tre,anzi tu non abitavi con la Sara? Porta anche lei!-Suggerì sedendosi su una panca per addominali libera.-Dai!”

“Solo noi quattro?Se vuoi portare la tua ragazza non ci sono problemi ovviamente.”

Rapido modo per scoprire se un ragazzo e fidanzato o meno.

“Ragazza?O no,niente storie serie,sai come sono fatto.-Sospirò teatralmente.-Poi sarebbe un’offesa a voi donne privarvi di me impegnandomi con una sola ragazza,non ti  pare?”

No il sorriso sghe…Troppo tardi fece il suo sorriso sghembo e il mio cuore perse un battito.Un battito?Persi 10 anni di vita và.

“Oh certo,Signor Torri,sarebbe un dispiacere.” Mi portai una mano sul cuore fintamente dispiaciuta.

“Spiritosa Signorina,proprio come la ricordavo.”Portò le mani all’altezza dei miei fianchi,mi afferrò saldamente e mi avvicinò,ancora di più,a se.

Mi guardava dritto negli occhi e io facevo lo stesso,pozze scure di un colore unico al mondo,come li ricordavo.Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto,qualche ora non so.Non mi spostai,ne mi mossi o osai parlare e spezzare quell’atmosfera.

Continuava a fissarmi negli occhi,ci guardavamo,ci scrutavamo in silenzio ed immobili.

Finalmente parlò. “Quando ti baciai,per la seconda volta a scuola,in terzo,eravamo così.”

Tossii,ricordavo quel bacio. “C-così come?”

Chiesi facendo finta di non ricordare.

“In questa posizione.Io seduto,tu in piedi,le mie mani sui tuoi fianchi e ridevi perché ti avevo detto che con il cappuccio del cappotto sembravi un panda,magro,ma pur sempre un panda.Ti piegasti.-Lo feci di nuovo istintivamente.-E io ti baciai,avevi delle labbra morbidissime.”Spostò lo sguardo sulla mia bocca per un secondo per poi tornare ai miei occhi e sorridermi.

“Ah,giusto…Già.” Si ricordava ogni dettaglio,così come me.Ricordavo il suo sapore,la morbidezza di quelle labbra così ben fatte,ricordavo tutto.

Si alzò,rompendo l’atmosfera che si era creata e fece per andare via.

“Ci vediamo in giro,anzi dammi il cellulare.-Me lo strappò via dalle mani,aveva sempre avuto questo vizio.Dannato,sapeva che mi irritava.-Ecco qui il mio numero.-Aveva digitato qualcosa.-Sono Andrea T. chiamami,così organizziamo l’uscita okay nana?”Mi diede un bacio sulla guancia e andò via.

Nana,ancora quel soprannome.Andò via senza voltarsi proprio come l’ultima volta che lo avevo visto,a quella pizza di classe 2 anni fa.
 
 



NOTE AUTRICE.
Bene ragazze buona sera,sono le due meno cinque e ho appena finito di scrivere e correggere il capitolo,volevo postarlo immediatamente.Quindi eccolo,è un po' cortino,ma è solo l'introduzione badate bene v-v Non ho neanche finito di fare il banner per la storia,lo inserirò in seguito e vedrete chi ho scelto come prestavolto :)
Ah un piccolo chiarimento,che poi specificherò meglio nel corso della storia,se la continuerò,se magari voi recensiste o deste un cenno di vita per farmi sapere se la stira vi piaaace v-v bhe…Comunque,una piccola nota più che un chiarimento:AMY E ANDREA NON SONO MAI STATI INSIEME.Si sono baciati,come avrete ben capito,più di una volta,ma fra di loro non c’è mai stato nulla.Possiamo dire che lui sia il suo amore impossibile.
Detto ciò arrivederci ragazze,se mai ci sarà un prossimo capitolo:3

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Capitolo 2
*** Non ti riconoscerei,eppure so che scoverei il tuo profumo ad occhi chiusi. ***


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All of my memories
Keep you near
It's all about us
Imagine you'd be here
All of my memories
Keep you near
The silent whispers
The silent tears
 

Ero stesa sul letto da un tempo che mi sembrava infinito,ero rimasta a fissare il muro e la luce,che filtrava dalla finestra,riflettersi su esso.

“A-Amy!Che ci fai al buio?” Sara entrò in camera e accese la luce,mi infastidì gli occhi per qualche istante,portai una mano davanti al viso.

“Da quanto tempo sono qui?” Chiesi dopo essermi abituata alla luce con voce da automa.

“Dovrei chiedertelo io!Mio Dio lo sapevo,è impazzita.Ti prego dimmi che non ti metterai a dondolare in un angolino ora.”

 I ruoli erano invertiti ora?Lei che mi prendeva per il culo,perfetto che si godesse il suo momento di gloria!Ma tornerò oh ti giuro vendetta donna! Ma che pensieri erano?Forse aveva ragione stavo impazzendo e conversavo amabilmente con il mio subconscio,che la sera precedente si era divertito a farmi rivivere ben 5 anni di liceo.

Presi il cuscino e me lo portai sul viso soffocando un urlo liberatorio,sentii il materasso abbassarsi lievemente,Sara si era seduta probabilmente.

“Vuoi dirmi che cosa ti succede?Ti ho vista in queste condizioni solo dopo che Lui ti aveva baciata…Il che,se permetti,mi preoccupa particolarmente.”

Avevo notato che dal quinto anno,da quando avevo deciso di dimenticarlo definitivamente,di voltare pagina,sia io che Sara evitavamo il più possibile di pronunciare il suo nome.

Andrea.

Era peggio di una coltellata,credo che per tutti coloro che sono innamorati di qualcuno che non ricambia sia così.Un nome,un semplicissimo nome può diventare un tormento o un motivo per cui versare tutte le lacrime che si hanno in corpo.

Andrea.

Questo nome lo avevo tatuato sul cuore,amarlo mi aveva cambiata potevo affermare senza alcun problema,infatti,che era stato il mio “primate” come lo chiamava Sara.

Il mio primo ed unico amore e il primo per cui avessi versato delle lacrime.

“Non avevo mai pianto per qualcuno.” Sussurrai flebilmente rendendo Sara partecipe dei miei pensieri.

Si stese sul letto vicino a me. “Perché ci stai ripensando?Sono passati anni dall’ultima volta che lo hai visto o che ci hai parlato.Perché diavolo ora ci stai ripensando?”
Certo anni!Quanto vorrei non averlo rivisto, però dovevo ammettere che una parte di me era felice di averlo rincontrato,quel sorriso mi era mancato così come il suo modo di guardarmi e lo scherzare insieme.

“Ero felice di venire a scuola-Sorrisi amaramente continuando a fissare il muro.-Quell’estate dopo gli esami mentre tutti uscivano e si davano alla bella vita,io rimasi per una settimana chiusa in casa a piangere e ad ascoltare canzoni depressissime,ricordi?”  Finalmente mi voltai verso di lei.

Mi scrutava,stava cercando di capire cosa mi passasse per la testa e perché fossi diventata tipo la mummia II la vendetta,tutta arrotolata in una coperta il 5 luglio.

“Che cazzo ti passa per quella testolina?Amy sono seria.”

“L’ho rivisto,in palestra.Mi ha chiesto di fare un’uscita a quattro,io,lui,tu e Fabio.”

Scosse la testa e mi abbracciò o meglio abbracciò Teddy,la coperta.

“Teddy ti ringrazia per l’affetto.”Dissi.

“Teddy?Chi cazzo è Teddy?” Domandò allontanandosi.

“La coperta,la mia nuova migliore amica.Ciao Teddy.” Dissi con voce da ebete.

Mi stavo riprendendo,ero così passavo da attimi di depressione ad attimi in cui non riuscivo a rimanere seria.

Per me era un bene anche se agli occhi degli altri mi faceva  sembrare insensibile o prima di qualsiasi rimorso o emozioni del genere.

“Smettila,dobbiamo parlare di quello che è successo!Non mi distrarre.Tu lo hai rivisto?Non mi hai detto nulla.”

“Non era importante.Sara ora sono io quella seria,ero felice o almeno ci provavo,andava tutto per il verso giusto e lui non può piombare qui,tornare a Roma e rovinare tutto quello che ho costruito in questi anni.”

“Ma lui non ha rov….” Provò a dire,ma la interruppi.

“Sai qual è stato uno dei miei primi pensieri quando l’ho rivisto?Eh Sara? Ora torno a casa piango e lascio Fabio.Senza un motivo!Perché lui non è a Roma perché a distanza di anni si è accorto di amarmi alla follia o altro-Mi stavo agitando e avevo iniziato a gesticolare-E’ tornato per un’offerta di lavoro e per lui il nostro incontro è stato solo un…un…un NIENTE,perché di certo a lui non ha cambiato la serata rivedermi o non lo ha tenuto chiuso in camera delle ore a fissare un muro.Io e lui non siamo mai stati nulla,il mio era solo un amore giovanile,quello che si prova a 16 anni e che può o maturare e crescere se due stanno insieme oppure sgretolarsi e finire nel dimenticatoio.

Ora rispondimi a questa domanda,se un tipo di amore cresce e l’altro finisce nel dimenticatoio,il mio che tipo di amore è?” Mi ero sfogata,probabilmente avevo farneticato tante cose senza senso o un filo logico,ma non mi importava dovevo liberarmi da tutti quei pensieri che mi opprimevano il cervello.

“DIO MI SENTO COME UNA DI QUELLE PAZZE ISTERICHE DEI TELEFILM.” Aggiunsi.

Sara si voltò e prese il cellulare che aveva posato prima sul comodino e iniziò a digitare qualcosa.

“Che cazzo fai?” Sbottai.

“Shhh chiamo i fratelli Winchester chissà vengono qui,ti esorcizzano e magari si fermano per cena o per altro.”Mi guardò seria e io non potei che scoppiare a ridere,amavo quando faceva così. Pur di farmi ridere avrebbe sparato chissà quali cazzate.

“Fanculo,ora rispondimi dai ero seria.Ho messo a nudo i miei sentimenti qui davanti a te e tu ridi e scherzi mi ritengo offesa.” L’ultima parte la dissi con un tono puramente ironico.

Mi ero un po’ ripresa anche se non c’era nulla da cui riprendermi,mi sentivo come se fossi ritornata a qualche anno fa quando ero una patetica e melodrammatica ragazzetta innamorata.

“Nessun tipo di amore si può classificare e lo sai,certo il vostro incontro non gli avrà cambiato nulla,ma non doveva cambiare nulla neanche a te.Pensavo lo avessi dimenticato…Ora dimmi che ti sei messa ad ascoltare Memories dei  Within Temptation e sarò sicura della mia diagnosi.”

“E’ la mia canzone preferita.” Cercai di giustificarmi.

“Lo so,ma la associ a lui quindi sì!Mia cara a te quel coglioncello piace ancora.” Mi diede una pacca sulla spalla.

“Ma no è solo che rivederlo mi ha sconvolta…Un po’ “

“Un po’?Amy volevi lasciare il tuo ragazzo,tutta per colpa di quel coso.”

Sara lo aveva sempre odiato e non esagero,il suo era un odio puro nei confronti di Andrea se avesse potuto lo avrebbe picchiato fino a mandarlo in ospedale ogni giorno di scuola per tutti e 5 gli anni,senza mai stancarsi e probabilmente divertendosi anche.

“Sara sto bene,non lascerò Fabio e te lo dimostrerò.Organizziamo questa uscita!”

“Tu vuoi solo rivederlo.” Aggiunse in fretta.

“Assolutamente n…ì.Okay forse un po’ di voglia di rivederlo la ho,ma nulla di eclatante o incontenibile.”Mugugnai.

“Sìsì e io sono magra,bionda e con gli occhi azzurri.” Ironia portami via,ecco il suo nuovo motto.

“Stai benissimo bionda Sara! E le lentine azzurre ti donano.Sei favolosa.” Le feci l’occhiolino,non poteva battermi sul mio campo di battaglia,l’ironia era il mio territorio.
“Va bene quindi?Manda un messaggio a Fabio e digli della cena e poi chiama quel pirla e avvisa anche lui.Anzi no il contrario.” Non riusciva ad essere delicata con Andrea,decisamente no.

Si alzò e andò nell’altra stanza lasciandomi sola,presi subito il cellulare e mandai un messaggio sia a Fabio che ad Andrea.

Mi alzai anche io o sarei diventata un tutt’uno con quel letto,andai verso l’armadio e conservai Teddy,mentre lo facevo il bip del cellulare mi distrasse.
Qualcuno mi aveva risposto…Mi si aggrovigliò lo stomaco all’istante.

Amy per un messaggio,seriamente?Il tuo stomaco si aggroviglia per un messaggio?Sei messa veramente male.
Ego del cazzo taci.

Magari è la Vodafone e tu  hai rischiato di andare in iperventilazione come una ragazzetta per nulla.

Però era vero,sembravo una ragazzetta o meglio sembravo me stessa anni fa,quando lo vedevo con il cellulare in mano,nascosto dalla prof scrivere qualcosa per poi alzare lo sguardo e qualche secondo dopo sentire il mio cellulare vibrare.Avevo le stesse reazioni…

 Aprii il messaggio.

Amy come stai?Comunque per me va benissimo la cena domani.Un piccolo problema,dov’è casa tua?
 

Era lui,mi aveva risposta!

Amy un po’ di contegno per cortesia!

Ed eccolo di nuovo il mio ego,caro amico simpatico!Mi sentivo Lizzie McGuire con la se stessa più piccola che faceva commenti acidi su tutto ciò che faceva.Chissà se anche io avevo una me in versione ridotta…Ma che stavo pensando!

Digitai in fretta una risposta in cui gli spiegavo dov’era casa mia e gli dicevo l’orario per la cena.

“Sara!Mia cara,domani abbiamo una cena qui da noi.” Mi liquidò con un cenno affermativo della testa mentre guardava una di quelle sue serie televisive idiote.

“Ma qualcosa come Criminal Minds o CSI no eh?” Chiesi esasperata.

“No,vai via.” Era proprio concentrata,contenta lei contenti tutti.

La sera della cena arrivò velocemente,inutile dire che mi sentivo una bambinetta il giorno di Natale.

Con Sara avevamo preparato qual cosina,nulla di speciale infondo era solo una cena fra vecchi compagni di classe no?Niente di trascendentale.
Invece per vestirmi ci avevo impiegato degli anni,non ero assolutamente il tipo da vestitini stretti o tacchi alti,ma per quella serata volevo indossare qualcosa di particolare,più che altro per dimostrare ad Andrea che non ero più la ragazzina del liceo sempre con converse e jeans.Era solito prendermi in giro,amichevolmente,perché avevo una seconda di seno e nulla più,non ero una tipa tutte curve come quelle con cui usciva/si scopava e poi scaricava.
Optai per un jeans chiaro e stretto,una camicetta bianca a mezze maniche molto semplice e dei tacchi neri abbastanza alti,risaltavo quel po’ di curve che avevo senza sembrare volgare,applicai il mio solito velo di trucco e dopo cercai di far sembrare i miei capelli decenti visto che li avevo lasciati al naturale.

Ogni minimo dettaglio era però studiato,Andrea era solito dirmi che gli piaceva quando lasciavo i miei capelli lievemente mossi senza renderli ne troppo lisci o troppo ricci e gli piaceva anche quando mettevo le camicette perché risaltavano la mia,e cito, “Seconda scarsa.”

Mentre mi davo un’ultima occhiata bussarono alla porta,era Fabio.

Mi salutò con un rapido bacio e mi sussurrò un “Sei bellissima” all’orecchio.

Era un ragazzo estremamente dolce...Troppo,sarei morta di diabete.Dopo qualche minuto arrivò anche Lui.Jeans e camicia…Poteva essere così bello anche vestito in quel modo?

Mi salutò con un bacio sulla guancia e un abbraccio soffermandosi qualche secondo di troppo sul seno con lo sguardo.Ah colpito e affondato!Non  avevo dovuto neanche lasciare i primi due bottoni aperti…Ti conosco troppo bene Andrea Torri.

La mia piccola soddisfazione della serata l’avevo avuta,ora potevo tranquillamente andare avanti.Salutò anche gli altri e si andarono a sedere nel piccolo salone,mi piaceva il clima che si era creato quasi come se fossimo tornati a scuola,sorrisi e andai in cucina per aprire la bottiglia di vino che aveva portato Andrea.
Ma che cazzo c’è dentro,diamanti?Quella bottiglia non si voleva aprire,bene sarei passata presto ai metodi violenti se così fosse stato,erano dieci minuti che provavo a stapparla!

“Sei un’incapace!” Mi voltai e vidi Andrea sulla porta che sghignazzava.

“Cos’hai da ridere,proprio tu poi!” Ogni riferimento al fatto che non riuscisse a non far cadere il mio cellulare ogni volta che lo prendeva in mano,a scuola,non era che puramente casuale…Ovviamente.

“Era il tuo cellulare che mi odiava!” Allora lo aveva colto?Se ne ricordava,erano solo piccoli dettagli.

Si avvicinò e mi arrivò dietro,sentii  il suo petto contro la mia schiena e le sue mani sulle mie,per un solo secondo,mentre mi prendeva la bottiglia dalle mani per aprirla.Mi aspettavo che si sarebbe spostato dopo averla presa,invece rimase lì e la stappò davanti a me.

“Non è difficile.” Mi sussurrò all’orecchio.

Non voleva essere sensuale o altro la sua voce,eppure un brivido percorse la mia schiena.

“L’avevo allentata.”Risposi a tono.

Sghignazzò.” Sei bella.”Disse solo questo.

“Ci siamo appena rincontrati e già mi prendi per il culo come facevi al liceo?Ti sono proprio mancata!” Mi aveva un po’ scombussolato quella sua frase così semplice,infatti risposi dopo qualche secondo.

“Sì mi sono mancati i tuoi grattini-Potrei  giurare che mentre lo disse stesse sorridendo,non  vedevo il suo viso perché eravamo ancora nella stessa posizione di prima.-E poi non ti sto prendendo in giro,stasera sei bella.”

Si allontanò e andò nell’altra stanza lasciandomi lì,vicino al lavandino un po’ scossa,neanche mi avesse confessato il suo amore!Che diamine aveva il potere di rincoglionirmi quest’uomo.

Sospirai,chiusi gli occhi e andai anche io nell’alta stanza.

Dai Amy puoi resistere per una serata,poi sparirà di nuovo dalla tua vita,stavolta per sempre.
 



ANGOLO AUTRICE.
Ma buonasera a tutte:)
Vi volevo prima di tutto ringraziare per le recensioni che avete lasciato al primo capitolo,così come volevo ringraziare chi ha inserito la storia fra le preferite,le seguite o le ricordate (?)
Sono veramente felicissima che la storia vi sia piaciuta e cercherò di non deludervi v.v
Ho postato a distanza di pochi giorni perché,detto sinceramente,odio chi aggiorna una storia,magari nuova,dopo un mese o due settimane.Tempi esagerati insomma.
Ho creato il banner come avrete notato o almeno ci ho provato,sono un disastro con queste cose e.e
Comunque il presta volto che ho scelto per Andrea è Eric Saade,perché si avvicina molto all’idea che ho di lui,non il solito belloccio con gli occhi azzurri o verdi,ma un ragazzo con gli occhi scuri.Sì perché ho notato che nella maggior parte delle FF il protagonista maschile ha gli occhi chiari,mi volevo distinguere quindi il nostro Andrea è un bel ragazzo tutto italiano.Scuro di pelle,di occhi e di capelli.
Nello scorso capitolo facevo un cenno ad un colore particolare di occhi,se vi ricordate,ho preso spunto da quelli del VERO Andrea un mio caro amico,nessuna storia d’amore eh! Sono castano scuri al buio,ma quando c’è il sole diventano un color “Occhi di Edward Cullen” che io amo!  V.V
Invece per la nostra cara Amy ho scelto Ashley Benson.
Sopra ho citato una canzone “Memories” dei Within Temptation il titolo della storia si rifà proprio ad una frase di questa canzone.
Queste note sono solo piccole precisazioni e ringraziamenti:3
Un bacio e al prossimo capitolo.
Roby. P.S so che sono molto brevi i primi capitoli,ma ho paura che dilungandomi troppo annoierei.
 
 

 

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Capitolo 3
*** Why? ***


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Fabio andò via presto,doveva lavorare il giorno dopo.

Sara andò da Manuel,che la chiamò allarmato perché sua sorella stava partorendo.

Andrea,bhe lui era seduto vicino a me sul divano.

La cena era stata tranquilla,era passata velocemente fra battutine e vecchi ricordi del liceo,l’atmosfera era leggera riuscivo a sentirmi a mio agio anche se avevo il mio ragazzo e quello che avevo amato più di ogni altro,seduti allo stesso tavolo che si sfottevano per la recente “Juve-Inter”.

Io davo manforte ad Andrea,non per qualche ragione particolare più che altro perché anche io ero Juventina e seguivo il calcio da quando avevo 7 anni.

“Interista chiacchierone sogna sotto l’ombrellone.IL TRICOLORE E COPPE VARIE,MA A SETTEMBRE IL CAMPIONATO INIZIERA’…..”

Avevamo iniziato a cantare io e quell’altro idiota,mentre Fabio ci guardava esasperato.In un attimo mi sentii realmente riportata agli anni del liceo.Quando tutto era un po’ più complicato.

Perché si,se per molti ricordare il passato significa ricordare periodi più semplici,in particolare quando si parla di scuola,per me non era così.Erano stati anni orribili dal punto di vista emotivo,tutto per colpa di quell’uomo seduto vicino a me ora che guardava interessato il film che trasmettevano.

Si sentì osservato probabilmente si voltò incontrando per qualche secondo il mio sguardo.

Altro dejà vu,lui che si girava dal suo banco e incatenava i nostri sguardi per minuti interi.Trattenni il respiro e poi tornai a guardare la tv fingendomi interessata,fino a quando non sentii la sua risata.
 
“Non sei cambiata per niente.” Disse non smettendo di ridere.

Alzai un sopracciglio “Ah sì?” Ero cambiata parecchio invece in quegli ultimi anni,sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista caratteriale.

“Sì.” Disse serio,guardandomi in un modo che non riuscii a decifrare.Mi scrutava,i suoi occhi mi fissavano frenetici e in un modo talmente intenso che mi sentii andare a fuoco.

“Oddio qualcosa è cambiata.” Aggiunse dopo qualche secondo deglutendo.”Non più di tanto comunque.” Sorrise malizioso.

A questo gioco sei più brava di lui.

Sì vai Ego!Sei troppo forte.

Capii che si stava riferendo al lato puramente fisico,sorrisi maliziosa quanto lui.

Se c’era qualcosa di positivo nell’essere innamorata della stessa persona per anni era quella di riuscire a nascondere l’imbarazzo.Poi se lo avevi in classe riuscivi anche a parlare con lui di chi si era portato a letto la sera prima.

Non davo a vedere quanto stessi morendo per quel piccolo scambio di battute che stava per iniziare.

“Non più di tanto eh?” Risposi guardandolo negli occhi.

“Bhe un po’….” 2-0 per me,colpito e affondato di nuovo.Era sorpreso dal fatto che mi fossi messa a scherzare con lui,con un tono così malizioso e provocatorio.
Ormai ci sono abituata,a te,alle tue battute,sono abituata anche al fatto che non cambierà nulla dopo questa sera.Tornerai ad essere un vecchio compagno di classe per cui avevo una cotta.

Nulla più.

“E cosa sarebbe cambiato,sentiamo.” Volevo che mi parlasse,che mi dicesse cosa trovava diverso in me e se quei cambiamenti lo avevano scosso almeno un po’.
Ero senza speranza,pur di sentirmi dire da lui qualcosa che somigliasse anche lontanamente ad un complimento mi accendeva come un fiammifero.
Bruciavo lentamente all’interno.

“Lo sai.Hai messo la camicia di proposito.Ti conosco.” Mi fece l’occhiolino e rise.

“La camicia di proposito?Seriamente?Perché avrei dovuto,per far vedere a te che mi sono cresciute le tette?” Negare la verità in questi casi,sempre.
“Esattamente nana.” Si avvicinò.

“O no mio caro,ti sbagli.Non gira tutto intorno a te.”

Mi fissò in un modo strano per qualche secondo e dopo poco ricollegai anche io.

Altro dejà vu.

Quinto anno di liceo al suo compleanno.Avevo appena scoperto che aveva detto a Fabio del nostro bacio in terza,nulla di scandaloso se non fosse per il fatto che aveva modificato l’accaduto.Io e Fabio non stavamo insieme quando successe,ma eravamo molto legati e io a lui già piacevo.Andrea lo sapeva bene e lo aveva ferito dicendoglielo.
“NON.GIRA.TUTTO.INTORNO.A.TE.ANDREA! VUOI CAPIRLO?PERCHE’ GLIELO HAI DETTO?PER VEDERLO SOFFRIRE?ALLORA SEI PIU’ STRONZO DI QUANTO PENSASSI,POI PER UNA COSA SUCCESSA ANNI FA,SAPEVI CHE ERA GIA’ INNAMORATO DI ME!PER TE NON CONTO NULLA ALLORA LASCIAMI IN PACE.AH LA PROSSIMA VOLTA NON FARMI LA SCENATA A GIAN PERCHE’ LO ACCUSAVI DI ESSERE STATO UNA SPIA.SEI BUGIARDO E FALSO COME UN KEN DI BARBIE.”

Gli avevo fatto un discorso senza senso quella volta,ma ero troppo arrabbiata,per una cosa futile magari,ma lo ero.Lui si era limitato a guardarmi furente,incazzato come una belva si tratteneva a stento dal tapparmi la bocca e mandarmi a quel paese.
Eravamo in una saletta isolata dal resto dei ragazzi,dovevamo parlare in privato.Nella penombra della stanza riuscivo a distinguere senza molti problemi il suo viso e lui il mio,in piedi uno di fronte all’altro mentre ci uccidevamo mentalmente.

Tu lo avresti voluto pugnalare con i tuoi tacchi,che ti stavano distruggendo i piedi.
Sì,grazie Ego.Proprio così un’arma insospettabile,un tacco 12.

Ma più del discorso ricordo cosa successe dopo.
Si avvicinò a me sovrastandomi con i suoi 15 cm in più.Mi guardava dall’alto,ma io reggevo il suo sguardo.
Successe tutto in un secondo,troppo velocemente.
Le sue labbra si impadronirono delle mie con violenza,passione e ferocia,potrei azzardare.
In quel bacio c’era rabbia,tanta.Troppa.

Non riuscii ad oppormi anzi,immersi le mani nei suoi capelli attirandolo a me,lui dal canto suo mi spingeva contro il suo corpo con una mano posizionata dietro la mia schiena e una avvicinava sempre di più,come se fosse possibile,i nostri visi.
Lasciava piccoli morsi sul labbro inferiore per farmi schiudere le labbra e approfondire quel bacio che non aveva nulla di casto e pudico,come mi aveva definito.Lo lasciai fare.

Ricordo il suo sapore,la consistenza delle sue labbra.
La verità,per quanto possa negarla,era che mi sarei buttata fra le sue braccia sempre.
Io ero sua e lui non lo sapeva,non lo avrebbe mai saputo,ma lo ero e non potevo cambiarlo.
 
“L’ultima volta che mi hai detto così…” Parlò.

“…Mi hai baciata.” Conclusi al suo posto.

“Ti ho baciata.Mi hai baciato.Ci siamo baciati.” Precisò.

“Più che baciati ci siamo mangiati.” Scossi la testa ripensandoci.

“Già,ero incazzato nero.”

“Quella ero io.Eri stato veramente stronzo.” Con un riflesso involontario gli aggiustai il ciuffo di capelli che gli aveva coperto un occhio.
No,mi erano mancati troppo non doveva coprirli.

“Nah.-Mi prese la mano-Le intrecciavamo spesso sotto il banco quando eravamo seduti vicini anche se solo per qualche minuto,ricordi?Ti accarezzavo il dorso della mano con il pollice e giocherellavo con le tue dita.Quando dicevo qualcosa che non andava facevi per tirarla via,ma io ti fermavo sempre e ti stringevo di più.Magari qualche volta ti ho fatto anche male.-Sorrise continuando a fissare le nostre mani.-La tua mano era così piccola in confronto alla mia,non che questo sia cambiato.” Alzò finalmente gli occhi incontrando i miei confusi.

“Perché?-Sussurrai flebile,non capì.-Perché facevi tutte quelle cose?”

“Non lo so.” Rispose.Capii quanto fosse sincero quando mi lasciò la mano e si alzò dal divano.Evitava il mio sguardo e lo faceva solo quando aveva parlato troppo.
“V-Vai via?”Mi alzai di scatto anche io aggiustandomi la camicia.

“Sì,è tardi e devo lavorare domani.E’ stato bello fare questa rimpatriata…”

“Già…”Sospirai.

“Dovremmo farne più spesso.”Sorrise,un sorriso falso,di cortesia.

“Sei rimasto più a lungo degli altri.Sara è andata via,anche Fabio.Tu no.Sei rimasto per due ore a guardare uno stupido film in bianco e nero che danno sul 3 dopo la mezzanotte.Perché?”

C’erano troppi perché quella sera,tanti da star male.Da farmi male.Come al liceo mi confondeva con i suoi comportamenti idioti e senza senso.

“Mi andava.Non ero gradito?” Accennò un sorriso ironico.

“Non intendevo questO!Stupido.” Sbuffai.

Eravamo davanti alla porta.

“Allora ci si vede.” Aprì la porta e uscì.

“Ci si vede Andrè.”

Sbattei la porta con un colpo secco e andai in camera.Non mi struccai,mi limitai a mettere la maglia con cui dormivo le sere d’estate.Il contatto con il cuscino rasentava il paradiso,quando mi trovai sola nella stanza e chiusi gli occhi vidi passare davanti a me tutti gli avvenimenti di quegli anni di nuovo.
I baci,le mani intrecciate,gli abbracci,gli scherzi,le battute,gli insulti.Tutto.Io e lui avevamo una storia alle spalle,non ci avevo mai pensato.Aprii gli occhi e realizzai che tutti i miei ricordi migliori e quelli peggiori avevano,per la maggior parte,lui come protagonista.

Il cellulare vibrò.Di nuovo quella sensazione.

La Vodafone manda messaggi alle 2 di notte? NO!

Magari è Sara.

Stupido Ego che doveva uccidere il mio entusiasmo sempre.

Senti bro,calmati e vedi di partecipare alla mia euforia.

Aprii il messaggio.

E’ UN MASCHIETTO!!E SI CHIAMA ALESSANDRO.

 

Visto?

TACI!Per una volta che hai ragione.

Crollai di nuovo sul letto,mi voltai e fissai la finestra evidentemente Morfeo si stava ubriacando in qualche bar.Mi girai e rigirai nel letto per un po’ e quando stavo per addormentarmi il cellulare vibrò di nuovo.

Se è di nuovo Sara quando torna a casa le stacco la testa e ci gioco a calcio.

Presi il cellulare e aprii il messaggio.

E comunque mi piaceva stare mano nella mano con te.Nana.
Notte.
 

 

Note autrice.
Ciao a tutte,mi dispiace di aver ritardato con l’aggiornamento,ma sono stata al mare senza computer e senza internet -.-
Eccovi il capitolo freeesco freeeesco.
Spero vi piaccia.So che è un po' cortino,ma sulla spiaggia mi è venuta l'ispirazione per questo capitolo allora mi sono arrangiata alla meno peggio e l'ho scritto sulle bozze del cellulare,non ho neanche fatto in tempo a correggerlo perché per postarlo qui e copiarlo dal cellulare al computer ho avuto un'ora!
Un bacio.

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Capitolo 4
*** Love me. ***


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“Ieri è salito a casa mia,dovevamo chiarire e invece…E’ finita male.”

“Cosa intendi per finita male Mary?Avete litigato?Con il carattere da schifo che ha Andrea ci credo.”

“No,lo abbiamo fatto.A casa mia sul divano.Per me era la prima volta.”

Mi svegliai di colpo,una scena degna dei migliori film,era ancora notte.Quanto avevo dormito?Un’ora?Era pur sempre bastata a farmi ricordare quel giorno.
Passai una mano fra i capelli aggrovigliati,sentivo gli occhi umidi…Come sospettavo avevo pianto di nuovo,esattamente come quel giorno.Mi lasciai cadere sul cuscino e chiusi gli occhi,ero patetica!Piangevo ancora per cose successe anni fa!

Maria era stata una delle tantissime ragazze che aveva avuto Andrea durante gli anni del liceo,precisamente in seconda,lei era più grande di noi di un anno e si erano conosciuti grazie a Michela,una nostra compagna.

Qualche volta ero uscita con Miky e Maria ed eravamo diventate abbastanza amiche,lei mi chiamava “Amoruccio” e mi raccontava tutti i cazzi suoi,io la ascoltavo e la consigliavo,ma cazzo ci conosciamo da quanto?Un mese?E tu mi racconti di tutto.Era ossessiva e lo aveva capito anche Andrea,quando la lasciò lei iniziò a chiamarlo di notte,mandargli messaggi dai testi non citabili.

Siamo dopo mezzanotte i bambini sono a letto.

Ego caro,amoruccio mio,non siamo mica in televisione.Poi tu conosci i testi quindi taci e non mi interrompere sempre facendomi ricordare cose spiacevoli.

Dopo un po’ si era stancata di andargli dietro e lo aveva lasciato stare,non prima di aver inventato storie su di lui che non stavano né in cielo né in terra.
Quello stesso giorno,dopo quella conversazione,dopo aver detto a Mary “Che bastardo!” e aver fatto una faccia schifata,ero tornata a casa e avevo pianto come se avessi appena rivisto la scena della morte di Sammy,il cane di “Io sono leggenda”.

Ricordi anche che canzone cantavi?

Certo,mio caro amico di un Ego. “Lovesong-Adele”  Mi drogai di quella canzone.

Scrivevo la frase  However far away I will always love you”ovunque.

Dovevo avere quella canzone sull’iPod,aprii il cassetto del comodino e presi quel cosino bianco e mi infilai le cuffie cercando quella canzone,appena la trovai la feci partire.Erano anni che non la ascoltavo,ma mi rivedevo benissimo nella mia stanzetta mentre scrivevo l’ennesima pagina del mio diario su di lui.

Quel coso potrebbe diventare un romanzo rosa,venderei milioni di copie e diventerei ricca come Adele!

Ci starebbe una risata malefica,ma sveglierei tutto il palazzo quindi.

Sospirai e mi lasciai trasportare dalla musica chiudendo gli occhi,iniziai anche a canticchiare.


“Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am whole again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am fun again!”

 

Quella canzone era stramaledettamente perfetta anche in quel momento.

Era capace di farmi sentire di nuovo come una ragazzina idiota alla sua prima cottarella.

Ero troppo presa dai miei pensieri anche per accorgermi che Sara era rientrata ed era in camera mia.

“Stai bene?” Mi chiese vedendo,probabilmente,il trucco rovinato.

“Sì.”Risposi alzandomi e mettendomi a sedere sul letto.

“Cos’è successo dopo che io sono scappata?Ho lasciato te e quel pirla insieme?È andato via vero?O me lo trovo in bagno?”Troppe domande fermatela!

“Calma. È rimasto per un po’ fino alle 2,ma non è successo niente.Abbiamo solo ricordato i vecchi tempi del quinto.Tranquilla.” Le sorrisi dolcemente.

“Va bene…”Storse un po’ la bocca e mi guardò diffidente,sapeva benissimo che effetto mi faceva Andrea.

“Non lo vedrò più comunque,quindi archiviamo il tutto…Si chiama Alessandro eh?Come il mio grande amore?” Non volevo parlare di Andrea,mi bastava già averlo in testa.

“Sì,il tuo bellissimo,perfettissimo,immenso,eterno,unico e grande amore.Del Piero.” Si mise a ridere.

“Senti se stai sfottendo ti invito a cambiare soggetto perché tu quell’uomo non puoi neanche pensarlo.”

Del Piero era il mio idolo,da brava Juventina,avevo anche il suo poster attaccato nella cabina armadio,ma insomma loro potevano sbavare sugli attori e sui cantanti e io non su un calciatore?Voglio dire era il mio idolo da quando ero piccola,non lo avrei abbandonato mai.

“Comunque di a Myria che è stata una grande a scegliere questo nome-Iniziai a ridere-Ora levati dalle palle,ciccia che voglio dormire.Notte.”
Mimò un “Notte” con le labbra e andò via.

Leviamo anche Andrea dalle palle?

Lui in primis Ego.Lui in primis.

Mi misi a dormire nella speranza di non fare qualche altro sogno sgradevole.
 

-Un mese dopo-
 

“Sara sei un’impedita!” Le lanciai il pallone addosso.

“Ma che cazzo!Sai che non so giocare a pallavolo!” Mi rispose massaggiandosi il punto in cui l’avevo colpita.

Manuel se la rideva,devo ammettere che la scenetta era abbastanza esilarante.

Lei andò a baciarlo,io per lasciarli un po’ soli me ne andai sotto l’ombrellone e controllai il cellulare.

Nessuna notizia di Fabio.Sbuffai e mi stesi al sole.Lavoro,sempre e solo lavoro,non aveva tempo per stare un po’ con la sua ragazza?Da quando avevamo rivisto Andrea si comportava in modo strano,prima era sempre intorno,asfissiante,ora cercava tutte le scuse possibili per starmi lontano.

Voglio dire allora lasciamoci no?Che coglione.

Poi andava a cercare le scuse meno credibili ci mancava solo che mi dicesse “Sono andato in Cambogia per raccogliere del caffè perché lo avevo finito a casa,ma ho dimenticato il cellulare nel mio canguro.”

Mi ero stesa al sole senza protezione?Bene la torcia umana avrebbe fatto il suo ritorno durante quelle vacanze.

 (Piccola nota questa parte leggetela ascoltando “Amami.” E poi “Missiva d’amore” di Arisa.Credo che vi aiuteranno a comprendere meglio quello che volevo trasmettere.)


Sentii il bip del cellulare,lo afferrai dalla borsa.

Se è Fabio non gli rispondo,anzi lo mando a fanculo in direttissima.

Bel costumino;)No seriamente copriti.Non far vedere tutto a tutti!

Andrea T.

ANDREA?Mi alzai e iniziai a guardarmi intorno.

Dov’era?Come faceva a sapere del mio costume?

Il cellulare iniziò a suonare.

Risposi al primo squillo.

“Maniaco,dove sei?”

“Ma come?Io ti dico di coprirti e tu mi dai del maniaco?”La sua risata al telefono era qualcosa di orgasmico.

“Da quando ti interessa che costumi uso?”

“Da ora,hai sempre avuto un bel culo.”Era quasi un complimento!Wow.

“A dire il vero,mi dicevi sempre il contrario.”

“Lo dicevo,ma non lo pensavo.Girati.”

Feci come mi aveva detto,mi voltai e me lo ritrovai davanti ,era sul bagnasciuga con un sorriso stampato in faccia.

Non un sorriso qualunque,il suo bellissimo mezzo sorriso.Si avvicinò a me e mi sussurrò all’orecchio.

“Quei tipi di fissano insistentemente.” Detto questo si stese accanto a me.

Ogni volta che lo rivedevo mi faceva lo stesso effetto,diventavo una cretina.

Mi stesi anche io,aveva gli occhi chiusi ed istintivamente gli accarezzai il viso.Mi pentii del mio gesto appena aprì gli occhi e mi fissò.

“Io già so,che quando lo bacerai il pensiero dei baci miei volerà lento a dirti che il tuo amore non è lui.”Iniziò a cantare la canzone che stavano dando alla radio in quel momento.Non mi feci sfuggire il fatto che cambiò lievemente il testo,ma non gli feci notare che lo avevo capito continuando a cantare.

“E già so mille notti mi tradirai,altri occhi io incontrerò…” Quella frase era riferita a lui,lui mi aveva tradito anche se non eravamo mai stati insieme. Un innamorato si sente così no?In particolare uno di quelli il cui amore non è ricambiato.Ogni volta che bacia un’altra persona,ogni volta che le sorride,si ci sente traditi.

C’era un’altra parte di quella canzone che perfetta per quella situazione ora “Non è quello che volevo,ma sei qui con me,vicino e poi mi guardi e sei ancora tu.Amami.”

Faceva caldo,tantissimo eppure la pochissima distanza che divideva i nostri corpi,stesi su quel telo da mare,mi faceva sentire freddo.Un freddo che partiva da dentro.

Mi avvicinai un po’ e lui fece lo stesso,i nostri corpi si adattarono subito l’uno alla vicinanza dell’altro.Portò una mano sulla mia schiena e iniziò a disegnare cerchi invisibili prima di posare la sua testa nell’incavo del mio collo.Iniziai a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli.Rimanemmo in quella posizione per un bel po’.

Sara arrivò ridendo tenendo per mano Manuel,ma la vidi bloccarsi quando vide me e Andrea.

La guardai e lei capì,portò via Manuel e si diressero verso il bar.

Aveva,probabilmente,colto il messaggio di quello sguardo “Ti prego lasciami con lui,so che sono stupida,ma non riesco a stargli lontana.Ti prego.” In fondo lo conosceva bene,lo avevo ogni volta che mi Andrea abbracciava e lei ci vedeva.

“Sai di sale” Disse a bassa voce,sentii le sue labbra piegarsi in un sorriso a contatto con la mia pelle.

Iniziò a lasciarmi piccoli baci sul collo,leccava,succhiava e mordeva.Buttai la testa all’indietro per dargli libero accesso,mi dimenticai che eravamo in spiaggia e anche lui a quanto pareva.Risalì fino ad arrivare alla bocca e lì,dopo un secondo di esitazione,posò le sue gentilmente.Non era un bacio ci eravamo solo sfiorati e io volevo di più.Lui si allontanò di poco e incatenò i suoi occhi ai miei.

Stupida.Stupida.Stupida.Pensa a Fabio.

Non ci riesco,quel contatto valeva più di anni di fidanzamento,più di qualsiasi altra cosa,perché era Andrea.Era lui.

Mi prese il viso fra le mani e mi accarezzò la guancia con il pollice,portai la mia mano sulla sua.

“E’ una scena da film.” Sorrise dolcemente.

In quel momento arrivò Sara e tossì,mi spostai immediatamente e lui tornò al suo solito modo di fare “Sono figo e stronzo.In particolare figo.”

“Bhe ragazzette ci vediamo.” Si alzò e andò via.

“Cosa ti passa per la testa?” Disse Sara,arrabbiata come non mai.

“Amore salvami da quest'idea di te.Io voglio esistere anche per me.” Non le risposi concretamente,iniziai a cantare la canzone che era alla radio.
 
“Tu stai male.” Scosse la testa e si stese sul lettino.
 
Sospirai e chiusi gli occhi.Aspettavo i sensi di colpa.

Aspettavo che la mia coscienza mi venisse ad uccidere,ma non arrivò niente.

 
Era quello che volevi.
 
Decisamente…

È quello che vuoi.

Probabilmente…

Lo ami ancora?

Ego,taci ti prego.Vai in vacanza!

Mi squillò il cellulare,aprii il messaggio.

Fra due giorni è ferragosto tu e chi vuoi potete venire alla festa in spiaggia se vi va.


Come posso rifiutare?COME?

Non lo so infatti non lo farò.

Feci leggere il messaggio a Sara e lei scosse la testa,io le chiesi “Per Favore” a bassissima voce e lei scuotendo la testa acconsentì,ancora una volta.

Fra due giorni…
 



Note autrice.
Bene ciaaao *-*
Mi sono messa alla scrivania e in un’oretta ho ricopiato l’altro capitolo che avevo scritto sotto l’ombrellone.
Sono al mare e utilizzo il cellulare come ruter,quindi immaginate come sia lenta la connessione -.-“
Ma è il meglio che posso fare.Non ho neanche il tempo di respirare fra mare,cugini,amici sì insomma mi diverto un po’ v.v
Le canzoni che ho ascoltato per scrivere questo capitolo sono fondamentalmente 2 “Amami.” E “Missiva d’amore.” Entrambe di Arisa :3
Io odio la musica italiana,tranne Tiziano Ferro e qualche canzone dei Negramaro e dei Subsonica che non mi dispiacciono,per il resto proprio niente,ma Arisa mi ispira in questo periodo.
Un bacione e a presto.
R. 

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