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Autore: RubyCassidy    16/06/2012    5 recensioni
Se il vostro primo amore tornasse a farvi visita?Cosa succederebbe?
[tratto dal primo capitolo.]
Continuava a fissarmi negli occhi,ci guardavamo,ci scrutavamo in silenzio ed immobili.
Finalmente parlò. “Quando ti baciai,per la seconda volta a scuola,in terzo,eravamo così.”
Tossii,ricordavo quel bacio. “C-così come?”
Chiesi facendo finta di non ricordare.
“In questa posizione.Io seduto,tu in piedi,le mie mani sui tuoi fianchi e ridevi perché ti avevo detto che con il cappuccio del cappotto sembravi un panda,magro,ma pur sempre un panda.Ti piegasti.-Lo feci di nuovo istintivamente.-E io ti baciai,avevi delle labbra morbidissime.”Spostò lo sguardo sulla mia bocca per un secondo per poi tornare ai miei occhi e sorridermi.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Hey,scusa…Ma tu sei…Ti ricordi di me?”

E come dimenticare quel sorriso,quegli occhi,quel profumo,quella voce,come dimenticare te.


 

-Ad inizio mattina.-


Ieri sera non avrei dovuto bere,lo sapevo,ora avevo un mal di testa perforante.

Mi portai le mani alle tempie e massaggiai delicatamente.Dio che dolore,mi alzai lentamente dal letto e mi trascinai per il corridoio,barcollando un po’.

Per la prima volta in tutta la mia vita mi sono svegliata da ubriaca,è possibile?

Domande fondamentali da fare a se stesse da appena sveglie certo Amy.

Ora anche il mio subconscio mi prendeva per il culo,che bella mattinata.

Mi sedetti al tavolino in cucina,Sara era già uscita molto probabilmente,mi versai una tazza di caffè ignorando l’orologio,infatti con tutta calma,bevvi un sorso e mangiai un pezzetto di torta … Orologio?ORARIO?Cazzo!

Mi alzai di scatto dalla sedia versandomi il caffè addosso.

“Bene,fantastico!” Corsi in bagno,mi feci una doccia di,esattamente,sei minuti,passai un velo di trucco e mi vestii,tutto questo nel giusto arco di tempo per prendere l’ascensore con il vicino rompi palle e sentirmi un po’ la tipa della pubblicità dei salva-slip.

Arrivai in ufficio con qualche minuto di ritardo,ma nessuno sembrò farci caso…Tutti tranne quella grandissima stronza di Eva,la mia segretaria e figlia del capo,che poi se era la figlia di Marco che cazzo ci faceva seduta dietro ad una scrivania a rispondere semplicemente al telefono?Voglio dire le poteva procurare un incarico migliore nella redazione di un giornale no?

“Ci sono dei messaggi per te,uno di Sara dice che oggi alle 8 avete la palestra.”

“Alle 8?Ma è impazzita,richiamala e dille che è troppo tardi.”

Se alle 8 in palestra,dopo una giornata di lavoro?Sta esaurendo.

“Okay,certo-Mi ignorò bellamente-E ti ha lasciato un messaggio anche Fabio,deve annullare la cena di domani deve fare gli straordinari.”
Quale cena?Avevo una cena con Fabio?Bene ho degli appuntamenti con il mio ragazzo e neanche me lo ricordo,meglio che abbia disdetto.

“Perfetto,meglio così.”

Accesi il computer e iniziai a controllare tutte le bozze degli articoli,preferivo farlo a mano e magari con più calma,ma dicevano che così si risparmiava più tempo.

Correggi la bozza che ti arriva via mail,appena corretta,la spedisci direttamente a me e così è pronta per la stampa.

Più semplice avevano detto…Sì intanto io mi sto rovinando la vista,già non potevo vantarmi di avere la vista di un falco,ma andando avanti così.Mi aggiustai meglio gli occhiali e continuai a lavorare senza pensare ad altro,che forse era meglio.

Mi fermai solo per la pausa pranzo,se così si poteva definire,10 minuti in cui mangiavo  un panino,fra l’altro fatto anche male,ordinavamo il cibo dal peggior bar/ristorante/nonsocosa di Roma,mangiai solo perché altrimenti avrei rischiato lo svenimento fra la fame e il mal di testa che non voleva passare.

La giornata finì in fretta,tornai a casa alle sei e qualcosa del pomeriggio,avevo tutto il tempo per rilassarmi un po’ prima della palestra.
Entrai in casa,lanciai le chiavi nella ciotolina sul mobiletto accanto alla porta e lasciai la giacca a vento su una sedia,avevo uno strano concetto di ordine,ma tanto c’era Sara che appena vedeva qualcosa fuori posto correva a sistemarla.

Eravamo amiche dal primo anno di liceo,esattamente da sette anni.Sette lunghi anni,sospirai e mi lasciai cadere sul divano chiudendo gli occhi.

“Amy sei tornata.” Aprii gli occhi e me la trovai davanti sorridente,ecco aveva uno straccio in mano,stava pulendo…Come sempre,del resto.

“Se mi vedi vuol dire che ci sono,no aspetta sono un ologramma!Tecnologia aliena!” Amavo prenderla in giro,era la cosa più divertente che avevo fatto dal primo giorno di quel lontano primo anno di liceo ad ora.

“Fottiti cara.”Ormai si era abituata,mi rispondeva sorridendo o al massimo scuotendo la testa.

Iniziò a canticchiare un motivetto,non dovetti aspettare molto perché desse inizio ad un vero e proprio concerto,le mancavano la band dietro e il microfono.

“SENTI CHE CI MANCA QUALCOSA,CHE C’E’ SEMPRE UNA SCUSA,CHE LA GIOIA SI E’ OFFESA,CHE NON C’E’ LA SCINTILLA,CHE SI E’ SPENTA LA STELLA….”

“Ti prego Sara basta!Che cos’è sta cosa?” Le chiesi facendola smettere di cantare.

“E’ Arisa.L’amore è un’altra cosa.”

“Sì un’altra cosa,ora per amore delle mie orecchie la smetteresti di urlare come una pazza?Te ne prego.” Sbuffai.

“Che c’è?” Si sedette vicino a me continuando a guardarmi.

“Oltre al mal di testa?Fabio!Le cose vanno male.Insomma stiamo insieme da quando?Dal 4 anno di liceo?Sara è troppo tempo per una come me.Lo sai che dopo un po’ mi stufo e ho voglia di andare avanti,cambiare,inoltre-Mi fermai per prendere fiato,mi alzai sui gomiti e abbassai lo sguardo verso il pavimento.-L’altra sera parlava di matrimonio.Matrimonio,Signore sono giovane non mi voglio sposare e poi sai che non lo amo,ma non ho il coraggio di dirglielo...Lo ferirei.” Mi ero sfogata,con Sara era così:Lei chiedeva e io rispondevo immediatamente,non le riuscivo a nascondere nulla.

“Lo so che non lo ami,Amy so anche che lo hai usato e,bada bene,non ti giudico per questo.Il tuo scopo iniziale era dimenticare…Lui-Esitò-Ci sei riuscita ora gli sei indifferente,non ricordi neanche il suo nome,probabilmente e stai ancora con Fabio perché ti piace,ora hai imparato a volergli bene e a vederlo in un certo modo.Lui è stato avventato a parlare di queste cose sapendo come la pensi,poi siete giovani,non devi aver paura di che è troppo presto per te e cose varie…Capirà.” Dovevano farla santa questa ragazza.Posò lo straccio e mi fece alzare dal divano ricordandomi che dovevamo andare in palestra e prima dovevamo passare a prendere dei vestiti in tintoria,quindi dovevamo uscire qualche minuto prima di casa.

Mi vestii in fretta,pantaloncino e maglia a mezze maniche bianca con la scritta “JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA.”Amavo questa maglia sì sì!Mi guardai allo specchio un secondo prima di raccogliere i capelli in una coda di cavallo.

Mi sistemai meglio i lacci delle Nike e presi le chiavi.

“Usciamo sì o no?”

“Arrivo!” Sara urlò spuntando dalla sua stanza,si raccolse freneticamente i capelli e corse fuori dal portone
.
“Hai il trucco perfetto,impeccabile e i capelli a pazza.Che look sexy.” Le feci l’occhiolino e scoppiai a ridere.

Nei primi anni di conoscenza Sara non si truccava mai,non prestava particolare attenzione alle nuove tendenze o a come doveva comportarsi,sostanzialmente era un maschiaccio,poi però è arrivato Manuel e ha cambiato tutto,è diventata l’essere più fissato con il make-up o con la moda che io conosca o abbia mai conosciuto.Ah i ragazzi ci cambiano nel profondo.

Anche a me era successo,mi ero innamorata ed ero cambiata,rimasi delusa e ciò non  poté che cambiarmi nuovamente.
Ma cosa andavo a pensare?Vecchie ferite ormai cicatrizzate e nascoste,non erano nulla.

Scesi dalla macchina ed entrai nella palestra,Sara andò a posare i borsoni nello spogliatoio,io invece mi diressi direttamente ai tapis roulant.

Avevo dimenticato il cellulare in tasca,mi voltai per andare negli spogliatoi,però andai a sbattere contro qualcosa,o meglio qualcuno.
“Hey,scusa…Ma tu sei…Ti ricordi di me?”

Quella voce.

Alzai lo sguardo,sgranando gli occhi.

Era lì davanti a me.Lui. Sorrise,mi si fermò il cuore e sentii gli occhi pizzicarmi,a distanza di anni non potevo avere quella reazione.Non potevo!

“A-Andrea….” Dissi il suo nome con un groppo in gola.

Era una reazione esagerata,okay,ma era lui,il mio primo,unico e vero amore.

Lo avevo dimenticato certo,non lo vedevo più in un certo modo,ma ritrovarselo davanti faceva uno strano effetto.

“Amy,come stai?” Mi abbracciò,fra di noi c’era sempre stato un rapporto del genere,abbracci,scherzi amichevoli,mi teneva spesso per mano al liceo,sotto il banco quando si sedeva vicino a me,come i bambini piccoli.

“Bene tu?Che ci fai qui,pensavo ti fossi trasferito.”

“Sto bene grazie.Sono tornato,offerta di lavoro qui,come potevo rifiutare.-Mi sorrise ancora una volta.-Fabio?”

Eravamo compagni di classe io,lui,Sara e Fabio.Andrea e il mio ragazzo avevano un rapporto molto forte fino al quarto anno,poi Fabio si innamorò di me e Andrea lo sfotteva dicendogli cose del tipo:Lei è innamorata di me(Aveva ragione,ma lui non sapeva nulla lo diceva solo per sfotterlo.)Ci siamo baciati,abbiamo scopato…

Cose così,cazzate,per far innervosire Fabio,solo che quando ci mettemmo insieme,lui si allontanò da Andrea,definitivamente,certo si salutavano,ma nulla più.

“Sta bene anche lui…”

“State ancora insieme allora?” Chiese.

“Già,anche se non siamo in un periodo facile,però dai passerà.”

Certo perché ora che ti ho visto correrò a casa,piangerò,lo chiamerò,lo lascerò e tornerò a struggermi nel dolore di un amore impossibile CON TE.

Nonono Amy mantieni la calma,tu non lo ami più,è solo un’ombra del passato.

Presi un respiro e cercai di calmare la me interna,che era completamente diversa dalla ma esterna tutta carina e coccolosa come i pinguini di Madagascar.

“Passerà su!Dobbiamo uscire una di queste sere noi tre,anzi tu non abitavi con la Sara? Porta anche lei!-Suggerì sedendosi su una panca per addominali libera.-Dai!”

“Solo noi quattro?Se vuoi portare la tua ragazza non ci sono problemi ovviamente.”

Rapido modo per scoprire se un ragazzo e fidanzato o meno.

“Ragazza?O no,niente storie serie,sai come sono fatto.-Sospirò teatralmente.-Poi sarebbe un’offesa a voi donne privarvi di me impegnandomi con una sola ragazza,non ti  pare?”

No il sorriso sghe…Troppo tardi fece il suo sorriso sghembo e il mio cuore perse un battito.Un battito?Persi 10 anni di vita và.

“Oh certo,Signor Torri,sarebbe un dispiacere.” Mi portai una mano sul cuore fintamente dispiaciuta.

“Spiritosa Signorina,proprio come la ricordavo.”Portò le mani all’altezza dei miei fianchi,mi afferrò saldamente e mi avvicinò,ancora di più,a se.

Mi guardava dritto negli occhi e io facevo lo stesso,pozze scure di un colore unico al mondo,come li ricordavo.Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto,qualche ora non so.Non mi spostai,ne mi mossi o osai parlare e spezzare quell’atmosfera.

Continuava a fissarmi negli occhi,ci guardavamo,ci scrutavamo in silenzio ed immobili.

Finalmente parlò. “Quando ti baciai,per la seconda volta a scuola,in terzo,eravamo così.”

Tossii,ricordavo quel bacio. “C-così come?”

Chiesi facendo finta di non ricordare.

“In questa posizione.Io seduto,tu in piedi,le mie mani sui tuoi fianchi e ridevi perché ti avevo detto che con il cappuccio del cappotto sembravi un panda,magro,ma pur sempre un panda.Ti piegasti.-Lo feci di nuovo istintivamente.-E io ti baciai,avevi delle labbra morbidissime.”Spostò lo sguardo sulla mia bocca per un secondo per poi tornare ai miei occhi e sorridermi.

“Ah,giusto…Già.” Si ricordava ogni dettaglio,così come me.Ricordavo il suo sapore,la morbidezza di quelle labbra così ben fatte,ricordavo tutto.

Si alzò,rompendo l’atmosfera che si era creata e fece per andare via.

“Ci vediamo in giro,anzi dammi il cellulare.-Me lo strappò via dalle mani,aveva sempre avuto questo vizio.Dannato,sapeva che mi irritava.-Ecco qui il mio numero.-Aveva digitato qualcosa.-Sono Andrea T. chiamami,così organizziamo l’uscita okay nana?”Mi diede un bacio sulla guancia e andò via.

Nana,ancora quel soprannome.Andò via senza voltarsi proprio come l’ultima volta che lo avevo visto,a quella pizza di classe 2 anni fa.
 
 



NOTE AUTRICE.
Bene ragazze buona sera,sono le due meno cinque e ho appena finito di scrivere e correggere il capitolo,volevo postarlo immediatamente.Quindi eccolo,è un po' cortino,ma è solo l'introduzione badate bene v-v Non ho neanche finito di fare il banner per la storia,lo inserirò in seguito e vedrete chi ho scelto come prestavolto :)
Ah un piccolo chiarimento,che poi specificherò meglio nel corso della storia,se la continuerò,se magari voi recensiste o deste un cenno di vita per farmi sapere se la stira vi piaaace v-v bhe…Comunque,una piccola nota più che un chiarimento:AMY E ANDREA NON SONO MAI STATI INSIEME.Si sono baciati,come avrete ben capito,più di una volta,ma fra di loro non c’è mai stato nulla.Possiamo dire che lui sia il suo amore impossibile.
Detto ciò arrivederci ragazze,se mai ci sarà un prossimo capitolo:3

  
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