It's a strange, strange world

di Krixi19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Indice ***
Capitolo 2: *** #1: Nightmare; Zacharias Smith/Hermione Granger ***
Capitolo 3: *** #2: Simply Unexpected Unpredictability; Fred Weasley/Hermione Granger ***
Capitolo 4: *** #3: Gentilezza; Neville/Luna ***
Capitolo 5: *** #4: Gabrielle's Chronicles; Charlie/Gabrielle ***
Capitolo 6: *** #5: Quidditch; Roger/Katie ***
Capitolo 7: *** #6: Poison; Theodore Nott/Daphne Greengrass ***
Capitolo 8: *** #7: Noia; Fred Weasley/Astoria Greengrass ***



Capitolo 1
*** Capitolo Indice ***





Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

Ho deciso di partecipare all'iniziativa di CoS con la modalità raccolta. Ciò signfica che scriverò su tutti i pairing che trovate qui: sono praticamente tutti i pairing della generazione intermedia di HP, siano essi canon, fanon o crack. E' un'impresa titanica. Lo so.
Comunque sia, alcune storie avranno dei prompt altre saranno libere. Alcune storie saranno drabble, altre flash, altre shot.
Enjoy :)


1. Capitolo Indice

2. #1: Nightmare:
- Badger And Books - Zacharias Smith/Hermione Granger;
- Promt: "Questo è un incubo" "No, è il tuo sogno proibito, c'è una sottile differenza"
- Doubledrabble/flashfic
- Missing Moment
- Genere: Commedia, Comico

3. #2: Simply Unexpected Unpredictability:
- Miracles - Fred Weasley/Hermione Granger
- Prompt:Hic et Nunc
- Oneshot
- Genere: Sentimentale, Romantico

[Prima classificata (70,75/75) al contest "Raccontami il tuo OTP!" indetto da Sbarauau e giudicato da SeveraBartySha sul forum di EFP]


4. #3: Gentilezza:
- The Government Stole My Toad - Neville/Luna
- Prompt: di compassione e perle di saggezza
- Drabble
- Genere: Slice of Life, (leggermente) Triste

5. #4: Gabrielle's Chronicles:
- Draconic Beauty - Charlie/Gabrielle
- Prompt: Trigger Warning: Seghe!Mentali
- Oneshot
- Genere: Comico

6. #5: Quidditch:
- Aberquaffle and Snitch - Roger/Katie
- Prompt: Imbecilli: Coloro che non la pensano come noi (Gustave Flaubert)
- Flash
- Genere: Sentimentale, Introspettivo, Romantico
- Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace

[Quarta classificata (49,80/50) al contest "Crack Festival" indetto da Saramichy sul forum di EFP]


7. #6: Poison:
- Green Serpent - Theodore Nott/Daphne Greengrass
- Prompt: “E' così frustrante non cercarti e capire che, se non fosse per me, non ci troveremmo mai” (Susanna Casciani)
- Pure Drabble
- Genere: Introspettivo, Nonsense
- Contesto: Generale/Vago

8. #7: Noia:
- Little Star – Fred Weasley/Astoria Greengrass
- Prompt: “Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante, più gratificante, che riuscire a farla ridere ancora.” (H. Simonson)
- One-shot
- Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
- Contesto: PoA








Se trovate errori nei collegamenti, per favore fatemelo notare, così li sistemo ^^

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Capitolo 2
*** #1: Nightmare; Zacharias Smith/Hermione Granger ***


Untitled Document

Pairing: Badger and Books - Zacharias Smith/Hermione
Avvertimenti: Missing Moment, DoubleDrabble, crack pairing

Genere: Commedia, Comico

Prompt: "questo è un incubo" "no, è un tuo sogno proibito, c'è una sottile differenza"

 

 

#1 Nightmare

 

Se Zacharias Smith non la smetteva di importunarla, l’avrebbe Schiantato seduta stante: questo era poco, ma sicuro.

«Insomma, Granger, non capisco perché ti ostini a rifiutare»

«Te l’ho già detto, Smith» ribadì Hermione. «Non ho intenzione di andare alla festa di Lumacorno con te»

«E perché mai? Senti, a me darebbe la possibilità di entrare nel Lumaclub e tu ci verresti con me. Il che è già un onore. Senza contare che non faresti nessuna brutta figura presentandoti da sola»

«Brutta... Che cosa?!» esclamò Hermione, fermandosi di botto. «E chi ti dice che ci vada da sola?!»

Smith inarcò un sopracciglio. «Perché? Ci vai con qualcuno?»

«Sì» rispose Hermione, rapida, senza riflettere.

Smith la guardò scettico. «E con chi?»

«Con... Con MgLaggen» inventò Hermione, su due piedi. Questo significava che avrebbe dovuto invitare McLaggen... ma almeno si sarebbe liberata di Smith.

«McLaggen?» ripeté Smith, stupito. «Ma sono meglio io di McLaggen! Senti, perché non lo bidoni e...»

«Oh mio dio! Questo è un incubo!» sbottò Hermione, alzando gli occhi al cielo.

«No, è un tuo sogno proibito, c’è una sottile differenza»

 

181 parole

 


Bene, questa è la prima ed è anche particolare. Questa è infatti basata sul prompt riportato sopra ed è stata scritta per una challenge a tempo (avevamo dalle 18.30 alle 20.00 per scrivere e pubblicare).
È una flash senza pretese, ma spero vi sia piaciuta. =)

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Capitolo 3
*** #2: Simply Unexpected Unpredictability; Fred Weasley/Hermione Granger ***


Untitled Document

Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

Pairing: Miracles - Fred/Hermione

Pacchetto Accio: Hic et Nunc

Oneshot, Contesto generale vago, Genere: sentimentale


Questa storia si è classificata prima al contest "Raccontami il tuo OTP" indetto da Sbarauau e giudicato da SeveraBartySha; troverete il giudizio alla fine.

 

 

Simply Unexpected  Unpredictability

 

 

 

 

1. Simply

 

«Beh? Cos’è quella faccia, Hermione?» chiede Fred, guardandoti attentamente, senza smettere tuttavia di sorridere. «Problemi?»

Tu sbuffi. Figuriamoci se lui può capire tutto quello che ti sta passando per la testa in quel momento.

«Ho troppi pensieri» dici infine, schietta come sei sempre con lui.

«Del tipo?» chiede lui, sedendosi accanto a te.

«Non capiresti» affermi, convinta. Figurati se Fred Weasley potrebbe capire. Lui, che non ha nessun problema al mondo. Lui, che è sempre così allegro e spensierato. Lui che...

«Mettimi alla prova» ti sfida, sorridendo sghembo.

Lo guardi perplessa.

«Cosa?»

«Su, mettimi alla prova» insiste lui.

Lo fissi qualche istante, e prima di rendertene conto ti ritrovi a parlare. Senza sapere nemmeno perché ti stai sfogando, né perché lo stai facendo proprio con lui.

«Wow, mi stupisco che tu non sia esplosa» ridacchia lui, non appena finisci.

«Non è divertente» affermi, risentita che lui non ti prenda sul serio.

Lui continua a ridacchiare. Tu gli tiri addosso un cuscino, senza poterti impedire di unirti alle sue risate.

«E comunque» afferma, rigirandosi il cuscino preso al volo tra le mani, «dovresti smetterla»

«Di fare cosa?»

«Di preoccuparti di tutto e di tutti. Dovresti vivere il momento, fregandotene delle conseguenze»

«Come fai tu?»

«Esattamente»

Scuoti la testa. Lui fa sembrare sempre tutto così semplice.

 

 

 

2. Unexpected

 

«Okay»

Fred ti guarda perplesso, senza credere alle proprie orecchie.

«Okay, facciamolo» ribadisci tu, decisa.

Un sorriso soddisfatto sostituisce l’espressione stupita.

«Però, Hermione, mi stupisci»

«Me l’hai detto tu, no? Ti ricordi? Quando mi hai detto che dovrei fregarmene delle conseguenze e che dovrei...»

«Vivere il momento» completa lui. «Certo, ma chi l’avrebbe detto che mi avresti dato retta?»

«Già» affermi, un sorriso sulle labbra. «Chi l’avrebbe detto?»

Passano alcuni istanti, in cui vi guardate, semplicemente. Lui stupito e ammirato. Tu elettrizzata, consapevole che stai per infrangere delle regole.

Infrangere delle regole.

All’improvviso, assumi un’aria preoccupata.

«E se ci beccano?» chiedi, quasi più a te stessa che a lui. Forse, non è poi un’idea tanto geniale.

Fred scoppia a ridere.

«Hai già cambiato idea? E dov’è la risolutezza di poco fa?»

«No, non ho cambiato idea» affermi decisa. Ormai hai accettato, non puoi tirarti indietro. «Però... e se ci beccano?»

Fred sorride sicuro.

«Non succederà»

«Come fai a...»

Lui ti blocca con un gesto della mano.

«Fidati di me»

E, inaspettatamente, lo fai.

 

 

 

3. Unpredictability

 

Fred sbuffa.

«Possibile che tu sia sempre così?»

«Così come?» chiedi, inarcando un sopracciglio.

«Così» afferma. «Te l’ho già detto che dovresti lasciarti andare?»

«No» dici, secca.

Fred sorride sardonico.

«Sono sicuro di sì, invece» dice, avvicinandosi a te.

«Beh, io mi lascio andare» ribatti, decisa, quasi risentita. «Ti ricordo quella volta che...»

«Certo» ti interrompe lui. «Ma lo fai solo dopo che hai valutato attentamente i pro e i contro»

«E che male c’è?» sbotti. Non capisci dove Fred vuole andare a parare, e questo ti irrita e ti confonde.

«C’è che se valuti i pro e i contro non vale» ribatte lui, avvicinando ulteriormente il suo viso al tuo.

«E quindi cosa dovrei fare?» chiedi, cercando di usare un tono di voce normale, cercando di ignorare quelle maledette farfalle allo stomaco. Le stesse che senti da un po’ ormai in presenza di Fred. Le stesse che ti hanno portata a compiere pazzie con lui. Le stesse che ti hanno fatto ammettere ormai da un po’ quanto ti piaccia. Le stesse che adesso ti impediscono di pensare lucidamente.

«Smetterla di pensare al dopo» dice lui, il suo solito sorriso stampato in faccia. «Vivere solo il presente. Adesso. Qui»

Stai per ribattere qualcosa sull’assurdità di quello che ha detto, ma ti blocchi. Lui ti sta guardando con quel suo sguardo così sincero, trasparente. E all’improvviso ti ritrovi senza niente da dire. Tutte le tue argomentazioni cadono e non sai come rispondergli. Ti limiti a fissarlo, in silenzio, senza poter distogliere lo sguardo.

Il suo sorriso si allarga.

E prima che tu te ne possa rendere conto, poggia le sue labbra sulle tue. Senza preavviso, imprevedibile come solo lui sa essere.

E così capisci cosa voleva dire. Tutto sparisce. Ci siete solo voi. Adesso. Qui.

 


Questa shot partecipa, oltre che all’iniziativa di I (cuore) Shipping, al contest Raccontami il tuo OTP indetto da Sbarauau.

Beh, ultimamente mi sono data a queste storie puzzle, che mi piacciono molto. Spero piacciano anche alla giudiciA.
E spero sia piaciuta anche a voi.
La mia opinione in merito è altalenante.

AGGIORNAMENTO: Ecco il giudizio della storia; ringrazio tantissimo la giudiciA sostitutiva, SeveraBartySha, che ha scritto giudizi belli lunghi e dettagliati, e che mi ha poi reso felicissima assegnandomi questo primo posto.
Il giudizio mi trova d'accordo, sebbene, come ho spiegato poi alla giudiciA, i punti mancanti all'esterno delle virgolette fossero una scelta voluta, in seguito a ricerche che avevo condotto su vari libri (anche se, a onor del vero, adesso ho cambiato metodo).
Date le osservazioni riportate dalla giudiciA, e che magari avete pensato anche voi, mi sembra opportuno sottolineare alcune cose.
Questa storia si basa e incarna il prompt "qui ed ora", e, come spesso mi piace fare, non ho dato dettagli, ho lasciato le atmosfere soffuse, lasciando il resto all'immaginazione del lettore, arrivando ad esasperare questo concetto di Hic et Hunc.
Questo prompt mi ha portato a non inserire altri personaggi, a concentrarmi su loro "qui ed ora" (scusate se mi ripeto), indipendentemente dal resto. Questo comporta, ovviamente, che non è una storia per convincere qualcuno del pairing: non avevo pensato a questo dettaglio (e forse avrei dovuto visto il contest xD Ma l'ispirazione per il prompt era troppo forte per poterla ignorare), quindi, effettivamente, si potrebbe dire che a questa shot/raccolta "manca qualcosa". Ho dipinto tre momenti, che considero chiave nel loro rapporto - nella realtà di questa fic, non in generale -, tre momenti che hanno significato un cambiamento in Hermione, che la porta ad "amare", ricambiare Fred. Tre momenti che sono appunto momenti, da inserire in un contesto più ampio, intercalati ad altri momenti in cui magari Hermione si è scervellata su Ron, per esempio.
Insomma, la mancanza degli altri personaggi è funzionale alle atmosfere che volevo dare, al senso di incertezza che volevo trasmettere, ma sono d'accordo nel dire che parlare di George o di Ron avrebbe notevolmente aumentato la credibilità. Sono una delle poche shippatrici che adora Ron e che non vuole assolutamente ignorare i sentimenti che legano Hermione a Ron, facendolo semplicemente scomparire - anzi -, ma infatti in questa shot manca qualcosa: mancano tutti gli altri momenti prima, in mezzo e dopo a quelli da me raccontati. Sono momenti estrapolati, isolati.
E' una storia un po' diversa dalle mie altre, che di solito tengono conto del resto. Ho voluto un po' sperimentare, ecco. Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione al riguardo.

Oh, e l'ambientazione è Hogwarts, ma ho voluto lasciarlo volutamente vago, soprattutto il terzo momento potrebbe essere un po' ovunque.

Ecco il giudizio.


Prima classificata

Krixi con Simply Unexpected Unpredictability

Grammatica e sintassi 13,75/15: La grammatica è praticamente perfetta, c'è solo un doppio riflessivo che sta veramente male in “Tu gli tiri addosso un cuscino, senza poterti impedire di unirti alle sue risate”, per il quale ti ho tolto -0,25.

Poi, ho tolto un punto complessivo per le frasi ferme dei dialoghi. Come sai, io non uso le virgolette basse o sergenti (fondamentalmente perché non le trovo sulla tastiera ed ora mi sono abituata con quelle alte), so che il rapporto tra la punteggiatura del discorso diretto e incidentale è frutto per lo più di convenzioni editoriali, però quando la frase termina con il dialogo ci vuole un punto fuori le virgolette.

Ti riporto i casi che ho trovato nella tua raccolta:

  • «E comunque» afferma, rigirandosi il cuscino preso al volo tra le mani, «dovresti smetterla»

  • «Esattamente»

  • «Okay»

  • «Non succederà»

  • «Fidati di me»

  • «Ma lo fai solo dopo che hai valutato attentamente i pro e i contro»

  • «Vivere solo il presente. Adesso. Qui»

 

È un errore che ripeti per tutta la raccolta, quindi ti ho tolto un punto complessivo. Per il resto è tutto perfetto.

 

Stile e lessico 20/20

So perfettamente quanto sia difficile scrivere una bella storia con il narratore in seconda persona, è una scelta che personalmente adoro, che mi rende l'introspezione estremamente piacevole e che trovo particolarmente indicata per questa situazione. Hermione è un personaggio cervellotico che pensa in continuazione e cerca di razionalizzare tutto, il narratore in prima persona ci avrebbe costretto a vedere con gli occhi di Hermione e seguire tutte le sue paranoie mentali, mentre il bello di questa raccolta sono proprio le sorprese e i gesti inaspettati. Hermione non va OOC perché lei stessa si sorprende e ci fa percepire come lasciarsi andare sia qualcosa di difficile per lei. Lo stile è scorrevole, la lettura risulta piacevole e lascia una bella sensazione alla fine, come in quasi tutte le tue storie.

Per quanto riguarda la scelta del lessico, non ho nulla da dire in proposito, lo trovo estremamente adatto alla situazione, non è né eccessivamente elaborato, né povero. Penso che il punteggio pieno sia indicativo di per sé e che non occorra dilungarsi troppo.



Originalità 5/5

Ti do il punteggio pieno perchè per immaginare Hermione che si lascia convincere da Fred ad infrangere le regole ci vuole fantasia. Ho letto diverse Fremione (non tantissime), però Hermione che si lascia andare sulle regole non mi è mai capitata ed è una sorpresa piacevole, ma mi dilungherò nella parte dell'IC.



IC dei personaggi 10/10

Fred è lui, tremendo, istigatore, allegro e provocatorio. Siamo nella testa di Hermione ed Hermione parla più a sé stessa, quindi Fred lo vediamo come un riflesso della realtà esterna, colui che provoca le reazioni e suscita le emozioni vissute da Hermione. Ciononostante è lui, oltre ogni dubbio, e non potrebbe essere altrimenti, non potrebbe essere neanche George, è Fred e non si discute.

Parliamo di Hermione. La prima volta che ho letto la storia ho storto il naso e mi sono detta: “Hermione che si lascia convincere a fare una marachella? A violare le regole? La miss-so-tutto-io? Impossibile”.

Poi, mi sono fermata a riflettere sul fatto che Hermione violi un sacco di volte le regole, e lo fa sempre in due occasioni: quando c'è un principio supremo in gioco (vedi il bisogno di imparare e la rivolta contro Dolores Umbridge), oppure quando i suoi sentimenti la spingono a cedere. Hermione crede nell'amicizia, nella pietra filosofale rischia di finire nei guai perché segue Harry e Ron per quello stupido duello di Mezzanotte organizzato da Draco, e quella è la prima di un'infinita serie di volte in cui Hermione, seppur sbuffando, infrange le regole. Tutto ciò per dire che mi è sembrato plausibile ed IC il fatto che lei pur disapprovando scoppi a ridere con Fred e si lasci convincere a seguirlo. Hermione e Ginny guardano interessate il duello di tavoli fatto da Charlie e Bill prima della partenza per la Coppa del mondo di Quidditch, quindi un po' di anticonformismo in lei c'è di natura, basti pensare anche a quando se ne va indignata da Divinazione: Hermione è diversa da Percy, per intenderci.

Lei per i suoi sentimenti passa sopra a tutto, anche alle regole ed è questo che la spinge a seguire Fred, più che le parole di lui. Hermione che si lascia convincere dalle parole di Fred sarebbe stata poco credibile, così come una che si abbandonasse senza calcolare i pro e i contro (non è mica Lavanda Brown!) ed il tentativo di Fred è destinato a fallire, perché quando lei non calcolerà i pro e i contro sarà solo perché è consapevole che il pro è lui e questo compensa qualsiasi contro lei possa incontrare.

Tutte queste considerazioni mi portano a considerare che ci troviamo di fronte ad Hermione, al di là di ogni dubbio.



Utilizzo del prompt 5/5 mi è piaciuto come hai utilizzato il prompt, che fa da collante a tutta la raccolta, che rappresenta il filo conduttore della storia. Non so cosa Bumacig avesse in mente quando ha creato quel prompt, ma penso che tu abbia centrato bene lo scopo.



Convincimento della Giudicia 8/10

Ho letto più volte il bando per capire esattamente il perché dell'inserimento di due criteri soggettivi come questo e il gradimento personale e mi sono detta che nel primo devo esprimere le mie opinioni sul pairing, mentre il secondo sulla storia, sottolineando cosa mi convince e cosa non mi convince di entrambe le cose.

Questo parametro lo ritengo il più ostico di tutti perché è estremamente soggettivo e devo spiegare perché non mi hai convinto che il tuo OTP è perfetto, pur rispettando tutte le scelte stilistiche ed espressive che hai adottato.

Il punteggio è molto alto, perché la coppia non mi dispiace. Come sai, non sono una fan delle Romione, preferisco Fred a Ron come personaggio e penso che uno come Fred possa fare meglio ad Hermione, rispetto ad uno come Ron. Fred sarebbe uno stimolo per Hermione, Ron a volte lo vedo come un freno, con tutto il suo bagaglio di ansie ed insicurezze.

Hai reso benissimo questa mia idea usando il prompt, eppure manca qualcosa: manca Ron, mancano i sentimenti di Hermione, lei fa, lei si lascia sorprendere da Fred, si fa guidare ma non ci dici verso cosa, non ci dici cosa succederà. È una storia impalpabile e leggera, quasi come un sogno, e al lettore riesce difficile non solo percepire se effettivamente siamo di fronte ad un pairing, il bacio ci fa pensare di sì, ma che tipo di pairing? È confuso come solo l'adolescenza può esserlo, ma Fred è più grande e qualche dettaglio in più poteva fornircelo.

Amo la storia, ma non capisco se Hermione ricambia Fred, se si lascia solamente andare, se è solo attrazione, è una cotta o cos'altro. Ci sono mille sfumature e variazioni nei sentimenti e questo non è il modo più convincente con cui hai scritto una Fred/Hermione, penso che concorderai.



Gradimento personale 9/10

Questa mancanza di dettagli si riverbera anche sul gradimento personale. Mi spiego meglio, mancano le ambientazioni: dove sono? Ad Hogwarts? Alla Tana? Durante che anno? Fred ha già aperto il negozio? E Ron? Dov'è Ron? E George? È vero che il tono è introspettivo, che questi sono piccoli quadretti di scene di “intimità” tra Fred ed Hermione, ma sembra di essere al livello delle bozze, manca il paesaggio intorno. Per dirti, la prima scena l'ho immaginata ad Hogwarts, poi Hermione tira un cuscino a Fred e mi sono detta che forse erano alla Tana, oppure a Grimmauld Place e per quanto sia stata una sorpresa, è stato spiazzante. Sarebbe andato bene in un quadro fortemente introspettivo, ma anche i sentimenti sono sfumati, si tratta per lo più di reazioni ad un botta e risposta e tu sei molto più brava di questo.



Totale: 70,75/75



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Capitolo 4
*** #3: Gentilezza; Neville/Luna ***


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Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
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I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

Pairing: The Government Stole My Toad - Neville/Luna

Prompt: - di compassione e perle di saggezza

Avvertimenti: Drabble

 

#3 Gentilezza

 

Neville odiava come trattavano Luna.

Ogni volta che sentiva qualcuno chiamarla Lunatica Lovegood, ogni volta che vedeva qualcuno sbeffeggiarla, si sentiva invadere dalla rabbia. E dal dispiacere, per Luna. Perché lui sapeva esattamente cosa si provava, sapeva come ci si sentiva... Anzi, forse per Luna era anche peggio.

«Perché li tratti sempre così gentilmente? Non se lo meritano» le disse una volta, mentre l’aiutava a raccogliere le sue cose.

Dei ragazzi sghignazzanti l’avevano appena urtata violentemente, facendole cadere tutti i libri. Luna aveva sorriso e si era scusata per la sua sbadataggine, stupendo Neville che stava assistendo alla scena.

«Non c’entra. La gentilezza consiste nell’amare la gente più di quanto essa non meriti»

 

110 parole (fiumidiparole counter)

 


Questa drabble è stata scritta per la speedyficcy 3: dovevamo scegliere tra diversi prompt, l'obbligo era quello di usare un pairing fanon e avevamo cinque ore di tempo. Ma io ho visto il link solo un quarto d’ora fa, quindi il risultato è quello che è. Spero non vi faccia schifo.
La perla di saggezza di Luna non penso sia tutta farina del mio sacco: nel senso o l’ho sentita da qualche parte o l’ho inventata io. Insomma, non ricordo.
EDIT: La frase non è opera mia, bensì di Joseph Joubert.  

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Capitolo 5
*** #4: Gabrielle's Chronicles; Charlie/Gabrielle ***


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Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
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I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

 

Pairing: Draconic Beauty - Charlie/Gabrielle

Avvertimenti: Oneshot

Trigger warning: Seghe!Mentali

Genere: Comico

 

#4 Gabrielle’s Chronicles

 

Merlino, quanto mi annoio.

E il vestito mi dà fastidio.

Troppo.

Che poi, non capisco perché ai matrimoni bisogna vestirsi così. Come se fosse comodo e bello! Cioè, per essere bello è bello.

In linea di massima.

Anche se certi vestiti indosso a certe persone lasciano piuttosto... ecco, insomma.

Per esempio, prima ho intravisto una balenottera travestita da signora di mezza età con un vestito color castagno marcio.

Come ci si può mettere un abito color castagno marcio?

Oltretutto, aderente.

Che poi, il castagno marcio è un colore?

Non so se Fleur l’ha vista. Se sì, sicuramente avrà rabbrividito come solo lei sa fare.

Una vestita così al suo matrimonio? Inconcepibile.

Scommetto che fosse stato per lei, avrebbe stabilito gli abiti per tutti.

Stile catalogo magico, insomma.

E invece si ritrova la balenottera in castagno marcio.

Ah! Colpa sua che ha voluto che ci vestissimo eleganti.

Cioè, non proprio colpa sua, visto che a tutti i matrimoni ci si veste elegantemente. È colpa della società.

Al mio matrimonio, ognuno si vestirà come vuole, ecco ho deciso.

Nei limiti della decenza.

Dovrei stabilire delle regole, forse.

Niente abiti color castagno marcio, per cominciare.

Che caldo che fa.

E ‘sto vestito non aiuta.

Detesto questo vestito.

Perché l’ho messo?

Ah, già. Fleur.

Me la pagherà.

Uffa, che noia.

Penso che andrò a prendermi qualcosa da mangiare, sì.

Mi alzo e marcio spedita verso il buffet, dribblando un sacco di persone sulla pista da ballo, tra cui la signora dal vestito di dubbio gusto di cui il mio cervello ha tanto parlato qualche minuto fa.

Sta ballando scatenata.

Agitando le braccia.

Come una forsennata.

Non mi leverò mai questa immagine dalla testa.

Sono talmente ammaliata dallo spettacolo che non guardo dove vado, e ovviamente cado.

Se fossi una persona normale, sarei inciampata, mi sarei sbucciata le ginocchia e via, di nuovo in piedi, in marcia verso il buffet.

Ma non lo sono.

Vado dritta a sbattere contro un signore, che indossa un dubbio cilindro completamente azzurro.

E lui è vestito di viola.

Lo sanno tutti che il viola e l’azzurro non vanno mischiati.

Sul serio, Fleur, ma che gente inviti?

Perdo l’equilibrio e, per non cadere, mi aggrappo a lui, trascinandomelo dietro. Non contenta, afferro anche la tovaglia del buffet, tirandola e rovesciando ogni cosa.

Il signore viola si rialza, io faccio per imitarlo, ma i miei piedi scivolano sul pastrocchio che si è creato sul pavimento, quindi rovino a terra di nuovo, riaggrappandomi istintivamente a lui, il quale si aggrappa ad un ragazzo, il quale a sua volta si aggrappa ad una ragazza, che si aggrappa alla signora castagno marcio, così ci ritroviamo in cinque, uno sopra l’altro, ad annaspare nella melma che si è creata perché io ho fatto cadere il tavolo del Buffet.

Quando finalmente riesco ad uscire da quell’ammasso informe di corpi e membra, vorrei sotterrarmi.

Anzi, voglio morire.

Adesso.

Che vergogna.

Penso di essere rossa come un peperone.

Anzi, sono talmente rossa che tendo al marrone.

Al castagno marcio, probabilmente.

Potrei chiedere alla balenottera di prestarmi il suo vestito, farei pendant.

«Tutto bene? Ti sei fatta male?»

Oh, no.

No.

No no no.

Ditemi che non è lui.

Ditemi che lui non ha assistito a tutto quanto.

L’uomo dai capelli rosso fuoco.

L’uomo con il sorriso più bello che ci sia sulla faccia della Terra.

L’uomo più gentile, dolce, simpatico, bello, attraente e...

Mi volto.

Ecco. Ovviamente è lui.

«S-sì, sì»

Se prima la mia faccia era castagno marcio, non so adesso di che colore sia.

Forse viola.

Come il vestito del signore che ho coinvolto nella mia acrobazia.

Forse la mia faccia ha capacità camaleontiche. Forse assume il colore dei vestiti delle persone con cui entro in contatto.

Se è così, devo preoccuparmi.

Prima un signore aveva un vestito rosso a pois gialli.

Già ho da ridire sul pois.

Ma almeno fosse stato il classico giallo a pois verdi.

Invece no, lui vuole essere innovativo.

Sul serio, Fleur, che gente inviti?

Comunque.

Dicevo, la mia faccia camaleontica.

Sì, devo preoccuparmi di questo mio talento.

«Sicura che vada tutto bene?»

Sorride.

Oh, Merlino, che sorriso ha?

No, sul serio.

È il sorriso più bello del mondo.

È un sorriso da far rianimare i morti.

Se non altro, fa rianimare me.

Che sia forse morta?

Santo Merlino, e se nella caduta di prima ho perso la vita e ora sono diventata un fantasma senza saperlo?

Gabrielle, concentrati.

Ti ha fatto una domanda.

Rispondi.

«S-sì, sì»

Wow.

Loquace.

E poi si lamentano tutti che non sto zitta un secondo.

Mi sorride di nuovo.

Vuole uccidermi?

No, perché ha un sorriso che stende.

Ha un sorriso che rianima e che stende insieme.

Ha il controllo sulla vita e sulla morte, quindi.

Scommetto che anche Tu-sai-chi vorrebbe questo potere.

Mi dice qualcosa che non capisco.

Non so se non capisco perché ha parlato in inglese stretto o se perché mi sono persa nella contemplazione dei suoi occhi.

Oh Merlino, i suoi occhi.

Sono ancora più magnifici di quanto mi ricordassi.

E me li ricordavo bene.

Non ho fatto altro che pensarci negli ultimi tre anni.

Annuisco, senza sapere bene a che cosa. Ma non fa niente, lui mi sta parlando, quindi qualunque cosa abbia detto va benissimo.

Il suo sorriso si amplia e comincio seriamente a sospettare che voglia uccidermi.

Mi allunga la mano, proprio come aveva fatto tre anni fa.

Quando ero spaventata a morte dai draghi.

E lui mi aveva vista, si era avvicinato, e si era seduto accanto a me.

Poi aveva cominciato a dire cose prive di senso.

O meglio, sicuramente un senso ce l’avevano ma A ero spaventata a morte e B il mio inglese era parecchio lacunoso, quindi a me sembravano solo suoni senza logica.

E mi aveva guardata e probabilmente aveva visto che quello che diceva non sortiva nessun effetto. Così, si era alzato, mi aveva sorriso e mi aveva teso la mano.

Proprio come sta facendo adesso.

E io l’avevo afferrata, senza pensarci, già innamorata cotta.

Mi aveva portato lontano dall’arena, continuando a dire cose prive di senso, ma non aveva importanza. Ero con lui e stavo bene.

È stato il giorno più bello della mia vita.

E adesso mi sta di nuovo tendendo la mano.

Così, proprio come allora, l’afferro.

E sono con lui e sto bene.

E così camminiamo insieme, mano nella mano, verso il futuro.

 

 

Ehr, no, mi ha accompagnata in bagno.

A quanto pare, mi aveva chiesto se avessi bisogno di una ripulita.

 

 


Teoricamente, questa shot era nata come drabble da scrivere per la speedyficcy 5, per la quale bisognava scegliere un Trigger!Warning (io ho scelto Seghe!Mentali, che mi ha fatto praticamente da prompt) e scriverci una storia, appunto. Solo che, come vedete, mi sono fatta prendere la mano ed è nata questa cosa.
Spero vi abbia divertito: io sinceramente mi sono divertita a scriverla, quindi spero sia lo stesso per voi!
Ovviamente,Gabrielle è francese e quindi i suoi pensieri sono in francese. È per questo che non ho inserito esclamazioni nella sua lingua, visto che è come se questa shot fosse una traduzione, ecco. Sì, magari a voi non interessa, ma ho voluto specificarlo.
È il mio primo tentativo in questo genere comico demenziale, mi farebbe davvero piacere sapere se vi ha fatto ridere o meno.

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Capitolo 6
*** #5: Quidditch; Roger/Katie ***


Untitled Document

 

Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

 

Pairing: Aberquaffle and Snitch - Roger/Katie

Avvertimenti: Flashfic

Prompt: Imbecilli: Coloro che non la pensano come noi (Gustave Flaubert)

Genere: Sentimentale, Introspettivo, Romantico

Contesto: Dopo la seconda guerra magica/Pace



Questa storia si è classificata quarta (49,80/50) al contest "Crack Festival" indetto da Saramichy sul forum di EFP.
Sotto trovate banner e giudizio.

 

 

#5: Quidditch

 

Katie spesso si era chiesta per quale motivo i giocatori di Quidditch esercitassero così tanto fascino su di lei. Tutti i ragazzi per cui aveva preso una cotta lo erano stati. Prima Oliver, poi George, e infine Henry.

Lei adorava il Quidditch, loro anche, quindi si sentiva subito attratta da loro. Era una cosa spontanea, quasi inevitabile. E non c’è niente di meglio che condividere questa passione con il tuo compagno, giusto?

Sbagliato.

All’inizio era tutto rose e fiori, si era felici di avere un’enorme passione in comune, si giocava assieme, si andavano a vedere le partite... All’inizio. Poi tutto cambiava: non appena si prendeva abbastanza confidenza da esprimere le proprie opinioni senza farsi scrupoli cominciava il declino. Ed era per questo che Katie aveva deciso che non sarebbe mai, mai, mai più uscita con un giocatore.

Essere fidanzata con un appassionato di Quidditch portava sempre, sistematicamente a numerose litigate sulla bravura dei giocatori, su tattiche più o meno efficaci e, soprattutto, su quale squadra fosse meglio di un'altra. Insomma, come si faceva ad essere così imbecilli da sostenere che l’Appleby Arrows giocasse meglio delle Vespe di Wimbourne? Oppure, come si faceva anche solo a pensare che le Holyhead Harpies non fossero una vera squadra per la loro politica di accettare solo donne? O ancora, come si faceva a ritenere Ludo Bagman il migliore battitore di sempre quando il migliore era chiaramente Karl – oppure Kevin – Broadmoor?

Le loro opinioni erano talmente palesemente sbagliate che Katie non poteva fare a meno di ribattere, più e più volte, così ne seguiva sempre una discussione, in cui nessuno dei due voleva smuoversi dalla propria posizione; quindi si finiva per discutere di tutt’altro, come la testardaggine di Katie stessa, oppure l’incapacità di George di fare discorsi seri, l’eccessiva serietà di Oliver e lo scarso senso dell’umorismo di Henry. E poi, dopo mesi di discussioni, la storia finiva. Per la stessa ragione per cui era cominciata: per il Quidditch.

Ma con Roger Davies tutto questo non era accaduto.

Quando, ad una delle periodiche riunioni degli ex-giocatori di Quidditch di Hogwarts, Roger aveva esclamato: «L’Appleby Arrows è la migliore squadra che ci sia!», Katie era subito scattata, affermando la totale superiorità delle Vespe di Wimbourne, già pronta allo scontro che ne sarebbe seguito, fatto di “Ma no!”, “Non è assolutamente vero!”, “Come puoi dire una cosa simile?!”, “Non ha assolutamente senso!”.

Ma non era successo. Roger l’aveva completamente spiazzata, con la domanda più semplice e complessa del mondo: «Perché?»

Katie l’aveva guardato sorpresa, poi aveva cominciato a parlare, lentamente, soppesando le parole, descrivendo l’efficacia degli schemi d’attacco delle Vespe.

Roger aveva ascoltato attentamente, poi aveva annuito, e infine aveva ribattuto: «Però la loro difesa non è il massimo»

E da lì era nata una delle discussioni più belle che Katie avesse mai fatto: avevano posizioni diverse, esprimevano le loro ragioni senza voler a tutti i costi cambiare l’opinione dell’altro, si ampliavano reciprocamente gli orizzonti.

Così Katie aveva capito che solo perché qualcuno aveva un’opinione diversa dalla sua non era necessariamente un imbecille e che, anzi, parlare con qualcuno con un’opinione diversa poteva essere davvero fantastico.

E quando più tardi Roger aveva poggiato le labbra sulle sue, come avrebbe fatto più e più volte nel corso degli anni, Katie aveva capito: era fatta per stare con un giocatore di Quidditch, lo era sempre stata, solo che non aveva ancora trovato il suo... fino a quel momento.

 

 


Okay, nuovo capitolo, nuovo crack pairing. Dunque, il prompt in realtà l’ho suggerito io ma, poiché era l’unico disponibile per questa coppia, l’ho usato (e, a dirla tutta, quando l’ho proposto non avevo idea che avrei scritto una cosa del genere).
Non ho molte cose da dirvi, se non: Henry l’ho inventato io, mentre i nomi delle squadre e dei giocatori citati sono realmente esistenti (realmente nel mondo potteriano, s’intende).
Un'altra cosa che aggiungo è che questa qui non corrisponde esattamente alla mia Katie, ma forse è perché in questa flash ho messo in luce solo un aspetto del suo carattere, la sua testardaggine, messa poi in un contesto particolare - ovvero le litigate tra fidanzati che fanno venire il nervoso -, tralasciando il resto. Perché lei è testarda, ma nella mia testa Oliver e Henry lo erano ancora di più. George un po' meno, forse, ma lui probabilmente rispondeva a suon di battute, irritando (apposta?) Katie. E non so perché ho fatto tutto questo discorso, volevo solo specificare questa mia visione, credo.
E basta, come sempre spero che questa flash (che in realtà sfora le 500 parole di ben 69, e quindi in realtà rientra nella categoria oneshot, ma shht, non ditelo) vi sia piaciuta.


crackfestival4

4° CLASSIFICATA "Quidditch" di Krixi19:

Grammatica ed Ortografia: 10/10 

Perfetta, nessuno sbaglio nemmeno nella punteggiatura. 

Lessico e Stile: 10/10 

Direi che è eccezionale, hai un lessico molto semplice che rende la lettura davvero scorrevole e senza intoppi stilistici. Brava! 

Originalità: 9.80/10 

Quando si parla di coppie crack, l'originalità rimane davvero molto alta, ho trovato che la tua storia avesse davvero delle buone basi, ti ho tolto -0.20 solo perché di Katie si sa molto poco e tra quel poco c'è il Quidditch, argomento sul quale ti sei basata per costruire la storia, ecco perché ho ritenuto che fosse una cosa già vista. Brava, comunque! 

IC Personaggi: 10/10 

Complimenti, il tuo aver dato una caratterizzazione così buona ai personaggi l'ho trovato davvero molto azzeccato. Katie ce la vedo ad essere come dici tu e mettere sempre in primo piano il Quidditch. Ho trovato molto ben caratterizzato anche Roger, nonostante anche di lui si sappia ben poco, l'ho trovato una perfetta controparte per Katie. Brava! 

Gradimento personale: 10/10 

Una storia leggera, che si legge volentieri e ti lascia un sorriso sulla bocca. Mi è piaciuta un sacco, brava! 

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Capitolo 7
*** #6: Poison; Theodore Nott/Daphne Greengrass ***


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Pairing: Green Serpent - Theodore Nott/Daphne Greengrass

Avvertimenti: Pure Drabble (100 parole esatte)

Prompt: “E' così frustrante non cercarti e capire che, se non fosse per me, non ci troveremmo mai” (Susanna Casciani)

Genere: Introspettivo, Nonsense

 

 

#6: Poison

 

Passione.

Attrazione.

Dolore.

Strazio.

Frustrazione.

Daphne era così.

Un veleno che dà assuefazione.

Un veleno che ti distrugge, lentamente.

Un veleno che ti divora.

Nott continuava a cercarla, giorno dopo giorno, notte dopo notte.

Senza poterne fare a meno.

La cercava perché ne aveva bisogno.

La cercava perché gli faceva male.

La cercava perché gli faceva bene.

Sempre, sul punto di esplodere.

E allora le stava lontano.

Le stava lontano, sperando di non rivederla mai più.

Le stava lontano, sperando che fosse lei a cercare lui.

Ma lei non lo faceva.

Così era lui a tornare.

Sistematicamente, tutte le volte.

 

 


Pure Drabble nonsense.
In realtà, è la prima volta che scrivo qualcosa di nonsense, quindi non sono nemmeno del tutto sicura che questa ci rientri. Secondo me sì, però, non so, ditemi voi.
Poiché promptano in pochissimi nella fandomlist, anche questo prompt è stato proposto da me. E come per l’altro capitolo, quando l’ho proposto non sono per niente stata a riflettere su cosa avrei potuto scrivere: mi piaceva la frase, quando l’ho letta l’ho associata a Daphne, poi ho letto Daphne/Nott ed è diventata prompt per questo pairing, tutto qui. Non avrei mai creduto che avrei scritto qualcosa di simile.

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Capitolo 8
*** #7: Noia; Fred Weasley/Astoria Greengrass ***


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Pairing: Little Star – Fred Weasley/Astoria Greengrass

Avvertimenti: Oneshot

Prompt: “Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante, più gratificante, che riuscire a farla ridere ancora.” (H. Simonson)

Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo

Contesto: PoA

 

 

 

#7: Noia

 

Se c’era una cosa che Fred Weasley detestava era la noia. La schivava come se fosse il vaiolo di drago. Quindi, girava al largo da tutti quei posti che notoriamente erano noiosi: la biblioteca, i musei, la sala comune in periodo d’esami, e molti altri posti a cui si rifiutava anche solo di pensare. Non solo, girava al largo anche dalle persone noiose e dalle persone che si annoiano, perché se c’era una cosa che Fred sapeva era che la noia poteva essere contagiosa. E guai, guai, ad annoiare Fred Weasley.

Quel giorno però successe qualcosa di strano.

Stava tornando da uno degli allenamenti di Quidditch meglio riusciti della storia dei Grifondoro, quando la notò. C’era una ragazza – una ragazza piuttosto carina, a dirla tutta – seduta sulla riva del lago, i piedi ammollo, l’aria visibilmente annoiata. E, inspiegabilmente, i piedi l’avevano portato accanto a lei, mentre le orecchie avevano ignorato l’esclamazione sorpresa del suo gemello.

«Cosa ci fa una ragazza così carina seduta tutta sola soletta in una così bella giornata?» esordì lui. Certo, non era stato uno dei suoi esordi migliori, ma non si aspettava certo che lei l’avrebbe guardato con aria di sufficienza.

«Mi limito ad esistere» rispose lei, guardandolo con aria annoiata per meno di mezzo secondo, per poi tornare a posare lo sguardo sulla superficie del lago, lievemente increspata dalla brezza primaverile.

Fred avrebbe dovuto capire che c’era qualcosa che non quadrava, se lo sguardo annoiato di lei non l’aveva spinto a fuggire a gambe levate. Però era davvero carina. E lui era totalmente libero, quindi che male c’era?

«Sembra piuttosto noioso» disse sedendole accanto, senza chiedere il permesso.

«Che fai?» chiese lei, osservandolo incuriosita.

Fred sorrise per l’aver provocato finalmente in lei una reazione; poi parve rifletterci su. «Com’è che avevi detto?» chiese. «Ah, già. Mi limito ad esistere anche io».

La ragazza incurvò leggermente un angolo della bocca all’insù, impercettibilmente, poi tornò a portare l’attenzione sul lago.

«Allora» disse Fred, dopo qualche istante. «Com’è che ti chiami?»

«Di solito» disse lei, lentamente, «quando ci si limita ad esistere non si parla».

«Ah, sì? Non pensavo esistessero delle regole» rispose lui.

La ragazza si sciolse in un sorriso. «Certo che esistono. Anzi, credo ci sia un regolamento piuttosto ferreo in materia».

«Davvero?»

Lei annuì, muovendo leggermente i piedi sotto l’acqua. Lo sguardo di Fred fu catturato dal movimento.

«Ma è terribilmente noioso» si lamentò lui, ritrovandosi a pensare che i piedi di lei erano davvero graziosi. Graziosi... Era proprio una giornata strana se pensava una parola simile.

«Sei tu che hai deciso di limitarti ad esistere con me» gli fece notare lei.

«Farei di tutto con te» la provocò lui.

«Questa era dozzinale».

«Vero» scoppiò a ridere lui.

«E comunque stai infrangendo la regola numero uno» disse lei, mentre si scioglieva in un altro sorriso.

«Sai, non sono proprio uno che rispetta le regole» disse Fred, sorridendole sghembo.

Lei distolse lo sguardo, ma lui poté notare che le guance erano leggermente più rosee. Ovviamente, il suo sorriso andò ad ampliarsi.

«Così» disse lui dopo qualche istante, «il tuo nome non me lo vuoi dire?»

Lei sbuffò. «Ma tu zitto non riesci a starci?»

«No. È terribilmente noioso, sai?»

«E immagino che non mi lascerai in pace finché non te lo dico, giusto?» osservò lei, posando i suoi occhi verdi su di lui, fissandoli nei suoi.

«Già. Anche se dubito che tu voglia essere lasciata in pace da me» disse lui, il suo solito sorriso sghembo stampato sul volto.

Di nuovo, Fred poté osservare le guance di lei assumere più colore, mentre distoglieva lo sguardo.

«Astoria» mormorò impercettibilmente.

«Come?» chiese lui.

«Astoria, mi chiamo Astoria» ripeté lei, studiando le increspature che i suoi piedi provocavano sull’acqua.

«Astoria» disse Fred, come assaporando il suo nome. «Che nome strano» commentò poi, scoppiando a ridere.

Astoria gli diede una leggera spinta sul braccio, senza poter impedire ad un sorriso di solcarle il volto. «Ah, perché Fred Weasley è meglio!» esclamò. «O George, se sei quell’altro».

«Ah, ma allora sai chi sono» osservò lui, compiaciuto. «Ovvio, un tipo bello e affascinante come me non passa certo inosservato».

«Sei un po’ pieno di te, sai?»

«Un po’. Ma non troppo» ammise lui, sorridendo divertito. «E comunque... io sono Fred, avresti dovuto capirlo».

«Capirlo? E da cosa?» chiese lei, guardandolo confusa.

«Semplice. Io sono il più bello dei due».

Lei rise. E lui pensò che non c’era lavoro più importante, più gratificante, che riuscire a farla ridere ancora.

 

 


                                      

Questa storia è dedicata a Bessie, che ha inventato questo pairing – che dà tantissima ispirazione.

Anche io sono contenta di averti conosciuta.

 

 

Oggi è l’anniversario di Bessie e lei mi ha scritto una cosa dolcissima, alla quale non sapevo bene come rispondere. Quindi, ho deciso che le avrei scritto una Fred/Astoria, così, su due piedi, spinta dall’emozione che mi ha provocato leggere quelle poche righe. Non so cosa ne uscirà, spero qualcosa di decente.

Questo è quello che ho scritto prima di cominciare a scrivere questa shot; e beh, spero di essere davvero riuscita a scrivere qualcosa di carino.
Come sa chi mi conosce, io amo alla follia Fred, tuttavia ho sempre evitato di scrivere dal suo pov per paura di trasfigurarlo... Quindi, mi fate sapere che ne pensate? Se ho combinato un pasticcio, ditemelo nella maniera più assoluta.
Altra cosa sul prompt/citazione: la prima volta che l'ho letta, ho pensato subito a Fred e me la sono segnata sul mio quadernino dell'ispirazione in attesa del momento in cui l'avrei usata, così oggi, rileggendola, l'ho trovata incredibilmente adatta e ho deciso di utilizzarla. Questo discorso potevo risparmiarmelo - non credo vi interessi più di tanto - era per dire che anche questa volta il prompt - ma sarebbe meglio dire la citazione - è stata una mia scelta.

 

[Questa storia partecipa al contest Fred & Astoria – L’incontro]

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