Voglio sentire il tuo amore.

di xilsuoprofumo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La verità. ***
Capitolo 2: *** Alla ricerca del padre. ***
Capitolo 3: *** Un padre famoso. ***
Capitolo 4: *** Un sogno. ***
Capitolo 5: *** La partenza. ***
Capitolo 6: *** Dopo quattordici anni,ci rincontriamo. ***
Capitolo 7: *** Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale. ***
Capitolo 8: *** Il coraggio di amare. ***
Capitolo 9: *** Il passato è una parte di noi. ***
Capitolo 10: *** La scelta di Louis. ***
Capitolo 11: *** Sala 18. ***
Capitolo 12: *** La lettera di Jade. ***
Capitolo 13: *** Il risveglio. ***



Capitolo 1
*** La verità. ***


Prologo.

La verità.

“Lui era il ragazzo più popolare della scuola,aveva un anno in più di me,lo amavo dalla prima volta che l’ho visto. Quegli occhi celesti e grigi,il suo ciuffo alla io-figo,i lineamenti del suo volto perfetto,le sue labbra morbide.”Un brivido percorse la schiena di Jade,la madre ventiseienne,mentre i ricordi le raffioravano alla mente.
“Ovviamente sapevo che non potevo piacergli,che il suo amore non era ricambiato e ne ero convinta..lui ci provava con tutte le ragazze dell’istituto mentre io rimanevo ogni intervallo a guardarlo nascosta dietro un albero,un cassonetto ciò che provavo.”  Jolie ascoltava per la millesima volta la storia del vero amore di sua madre,lei amava sentire quella storia così intrecciata e piena di emozioni e ne sapeva ogni dettaglio o almeno era ciò che credeva. “Ora arriva la mia parte preferita” urlò Jolie entusiasta. “Quel giorno di cui non scorderò nessun dettaglio lui si fece avanti,con il suo modo provocatorio mentre io morivo ai suoi piedi nascondendo ciò dietro un carattere da dura. Non ci volle molto per cadere ai suoi piedi,giravano voci che lui ci provava con me solo per una scommessa. Chiesi a lui spiegazioni che non riuscì a darmi a parte le semplici parole è iniziato per una scommessa ma adesso mi sono accorto di amarti veramente. Lo perdonai solo quando lui mi dimostrò il suo grande amore facendo le più grandi pazzie,quel giorno la passione diventò più intensa e avevo 14 anni non sapevo a cosa sarei andata in contro..quei baci si trasformarono nella mia prima volta.” Mentre Jade raccontava le sembrava di rivivere quei momenti stupendi sentiva il suo respiro sul collo,le sue mani calde sfiorarle la pelle e palparle il corpo,la voce di lui ansimare il suo nome. “E poi?” Jolie voleva sentire il resto del racconto,lei credeva che suo padre era morto in un incidente mentre correva per assistere al parto della sua piccola e dolce figlia Jolie,ma lei non sapeva che sua madre le aveva spudoratamente mentito sull’ultima parte e quello per Jade era il momento giusto per raccontarle la verità.”Jolie,devi sapere la verità” La madre e la figlia si erano sedute una davanti all’altra e si tenevano unite intrecciando le mani,Jolie aspettava con ansia e paura la verità che doveva sapere. “Tuo padre..ho mentito sull’ultima parte della storia e credo che adesso tu devi sapere la verità” la madre sputò quelle parole sperando che la figlia non avrebbe voluto strozzarla per averle nascosto la vera identità del padre per tredici anni.”Racconta” si limitò a dire Jolie nonostante avesse paura delle conseguenza. La madre si fece coraggio cercando di non sembrare debole alla figlia”Dopo una settimana,quella settimana,non si fece più vivo. Andai a casa sua,ma non lo trovai. Si era trasferito in un'altra citta. Poco dopo ho scoperto che aspettavo te Jolie,tuo padre non è morto è vivo.”  Jolie non sapeva se essere felice di avere ancora un padre o se  essere amareggiata per le bugie dette da sua madre,ma lei non riusciva a odiare sua madre perché con lei aveva un rapporto speciale come se le due fossero sorelle. Un sentimento le era chiaro,aveva paura. La paura di avere un padre schifoso,meschino e scorbutico. Jade abbracciò la figlia per paura di averla ferità le sussurrò un mi dispiace sincero.


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*L'autrice scappa*

Che ne pensate per ora di questo prologo? Mi piacerebbe proprio saperlo.
Questa storia che mi è venuta in mente mi ispira tanto.
Spero che per voi sia lo stesso,davvero.
Mi farebbe piacere se passaste a leggere le mie storie soprattutto questa
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1114057&i=1
Alla prossima.Baci,xx
Cemme.

*La sottoscritta vi implora di restare a leggere*

Scusatemi,ancora mi sono dimenticata di farvi vedere la piccola,anzi ragazza Jolie e 
la sua giovanissima madre Jade. 
Sorry,Sorry,Sorry,Sorry.

 

 



Ora non vi rompo più le palle.
 

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Capitolo 2
*** Alla ricerca del padre. ***


 

Capitolo 1.

Alla ricerca del padre.
 

Jolie da quando era nata pensava che suo padre era morto,sua madre le aveva detto che era morto.
"tuo padre non è morto è vivo."
Dopo quelle parole non fece altro che pensare,tre domande continuavano a frullare nella sua testa: Chi era suo padre? E perché era scappato,forse non amava sua figlia? O forse Jolie era un grande peso per suo padre?
Lei lo voleva conoscere ed era disposta a tutto per farlo,nessuno avrebbe fermato Jolie.
Nessuno.

Jolie desiderava sapere chi era suo padre,desiderava conoscerlo anche se aveva una paura tremenda di conoscerlo,non sapeva se poteva farle del male o del bene. Non conosceva nulla di lui a parte il fatto che era un fifone,lo riteneva un fifone perché era scappato dal  vero amore e un po’ lo odiava per aver fatto soffrire sua madre però era pur sempre suo padre e lei aveva il diritto di conoscerlo.
Jade vedeva sua figlia immersa nei suoi pensieri,e un po’ si sentiva in colpa per averle mentito per così tanto tempo,ma lei non poteva dirle il nome del padre le avrebbe fatto troppo male. Avrebbe rovinato la carriera del suo vero amore nonché padre di Jolie. Dall’ultima volta che i due si sono incontrati erano cambiate troppe cose lei aveva una bambina,lui aveva una carriera ed era famoso. Se tutti avrebbero scoperto che lui aveva una figlia non dalla sua attuale fidanzata e per di più concepita all’età di quindici anni sarebbe stato lo scoop principale di tutti i giornali e non voleva complicare le cose più di quanto lo erano. In più la loro storia era finita da tredici anni e non voleva farla saltare ora,non voleva obbligare ad amare Jolie. Jade si fece coraggio “A cosa pensi,tesoro?” Jolie si svegliò dai suoi pensieri e rivolse l’attenzione sulla domanda posta “Penso,a mio padre.” Sospira e guarda un punto preciso della finestra aperta,quella finestra arrugginita,rotta e sporca. Jolie amava la sua casa anche se era un rottame,era una casa abbastanza malconcia. Sua madre non aveva molti soldi con il suo lavoro,sua madre amava scrivere e per lei era un hobby un modo per svagarsi quando ritornava dal “ristorante”. A volte Jolie in estate o il sabato lavorava di nascosto dalla madre,solo per aiutarla con le spese. Sua madre non voleva che lei lavorava,era giovane e voleva che si godesse la propria vita da ragazza,si sua madre la considerava una ragazza ma Jolie non era così. Jolie dentro di se era una vera e propria donna.”In parte lo odio perché ti ha fatto soffrire,in parte gli voglio bene” prese un respiro “Come si chiama mio padre,mamma?” Jade non sapeva cosa dirle,voleva mentirle per il suo bene ma sapeva che non era una buona idea perché l’avrebbe odiata per il resto dei suoi giorni,quindi sperando che lei non conoscesse quel nome famoso,prese un respiro profondo guardandola dritta negli occhi. “Louis W..Tomlinson” decise di non dirle il secondo nome,perché in tal caso avrebbe capito subito chi fosse o forse decise di nasconderlo per non dirle troppo del suo vero padre. Intanto Jolie si faceva schemi nella sua mente su come riuscire a trovare suo padre. “Grazie di avermi detto la verità,adesso vado in camera mia” Jade capì perfettamente lo stato di sua figlia,anzi pensava in una reazione peggiore così la lasciò ai suoi pensieri.
Jolie aveva le idee confuse,dopo la notizia non sapeva ciò che provava e pensava era così strano tutto ciò che stava accadendo. Lei aveva sempre desiderato vedere suo padre,i suoi sogni si erano limitati a trovare la sua tomba non a vederlo in carne ed ossa. Si sistemò i capelli in una coda un po’ strana per definirsi coda e poi si infilò il suo pigiama con gli orsacchiotti che le facevano tenerezza. Si addormento pensando a suo padre,sua madre,lei.
Durante la notte Jolie sognò il padre come una figura nera senza colore e senza lineamenti,non sapeva il suo aspetto e non sapeva come immaginarlo o dargli una forma. Non voleva,voleva che tutto ciò fosse una sorpresa per lei.
La mattina si svegliò con l’ossessione di vedere suo padre,aveva una voglia assurda di sapere chi era. Fece cadere i capelli biondo cenere sulle spalle e lasciò vedere i suoi lampioni celesti.
Si vestì con i suoi pantaloni economici un po’ strappati e qualche toppa cucita da Jade,una canottiera coperta da una maglia larga che le lasciava una spalla coperta,e delle superga un po’ vecchie e strappate. Attraversò il salotto per recarsi in cucina,rubò una brioche dal vassoio e mentre correva per arrivare alla fermata dell’autobus la mangiò.I suoi amici la stavano aspettando da cinque minuti. Ad aspettarla erano in molti,Jolie aveva molti amici era una ragazza simpatica,scherzosa e molto bella il che attirava le attenzioni di tutti i ragazzi della scuola. “Buongiorno splendore” urlò Jasmin,la sua migliore amica. Erano state migliore amiche dalla prima volta che si sono conosciute ma lo sono diventate da un anno. “Ciao Bella” ricambiò Jolie,poi passò alle altre amiche che ricambiarono. Il volto di Jolie non era radioso come al solito,era cupo e a Jasmin non passo inosservato “Dopo mi devi raccontare un paio di cose” affermo lei e Jolie Annuì.
Intanto stavano venendo incontro a loro Ben,uno dei ragazzi più fighi della scuola nonché fidanzato di Jasmin,con un suo amico o per Jolie l’amico. A lei piaceva quel ragazzo,le piacevano molto i suoi occhi verdi e i capelli biondo cenere come i suoi. Era un ragazzo dolce e molto ammirato dalle ragazze. “Ciao amore” Ben si avvicinò alla sua ragazza salutandola con un bacio passionale mentre Josh,l’amico, si avvicinò a Jolie “Ciao” la salutò con dei leggeri baci sulle guance “Ciao” arrossì “Ti accompagno all’entrata” disse Josh accompagnandola con affianco la coppia felice e contenta. Dopo si salutarono timidamente,Josh aveva un lavoro. Aveva smesso la scuola a sedici anni e ora ne aveva compiuti appena 18,era maggiorenne e per questo Jade non voleva che Jolie frequentasse Josh.
Finite le lezioni Jasmin e Jolie andarono in un campetto a parlare,il loro campetto. Si misero sedute con le gambe incrociate “Mio padre è vivo” disse senza preoccupazioni o pause Jolie,mentre Jasmin rimase a bocca aperta “Coosa?!” Jolie annuì “Vedi mia madre ieri mi ha detto che mi aveva mentito sull’ultima parte della storia,e che mio padre era partito dopo una settimana senza un motivo preciso e da la non l’ha più sentito,poi ha scoperto di me” Jasmin sapeva tutto sulla storia d’amore della signora Parker e il suo vero amore “Devi aiutarmi a trovare mio padre,Jasmin io voglio conoscerlo” Jasmin comprendeva l’esigenza della sua migliore amica,anche se la vedeva come impossibile,la voleva aiutare. “Ok,chiederò una mano a Ben” sorrise “Grazie,carota” si salutarono per poi tornare a casa.
 
Mentre Jolie tornava a casa,con il pensiero di suo padre che le frullava in testa un ragazzo la stava seguendo senza che lei se ne accorse. Era troppo occupata con i suoi oceani di pensieri. “Bel culo” disse il ragazzo avvicinandosi più a lei. Jolie era spaventata e aumentava man mano il passo per scappare da quel ragazzo sconosciuto. Il ragazzo purtroppo la raggiunse spingendola contro il muro di una casa e bloccandola “Hei dove scappi” il sorriso del ragazzo diventò malizioso “Lasciami” cercò di liberarsi ma non ci riuscì era terrorizzata,non osava immaginare cosa avrebbe voluto da lei quel ragazzo. Al solo pensiero le vennero in mente cose terribili che non avrebbe mai voluto provare. La baciò in modo poco casto,era il suo primo bacio e non le piaceva per nulla ricordarselo. Riuscì a staccarsi “Che cazzo fa,lasciami!” continuava a ripetere a voce alta. Per sua grande fortuna,Josh aveva assistito alla scena e  corse in suo aiuto sganciando un bel destro al ragazzo. Jolie non sapeva come ringraziarlo,le era molto grata per il suo gesto e non fece altro che dirgli “Grazie” sincero,non c’era cosa più sincera di quel grazie. Lo abbracciò forte,aveva ancora paura ma lui la calmò con i suoi abbracci e i baci sulla fronte.
“E’ tutto finito ci sono qua io” lei sorrise con sollievo,adesso si sentiva al sicuro.
Rimasero abbracciati per un bel po’ quei due,poi Josh la riaccompagnò a casa. Lei non voleva fargli vedere la sua abitazione così malconcia e povera,non voleva ma detestava mentire. Arrivati davanti alla casa“Vedi la mia casa non è molto. . .si insomma hai capito” lui annuì e la girò vero di lui alzando il volto con un dito “Non è la casa che fa la persona” lei sorrise felice e entrò in casa. Salutò la madre e con il sorriso stampato sul suo dolce faccino pensò a Josh. Non vedeva l’ora che fosse domani,avrebbe iniziato le ricerche di suo padre.
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*Si siede stanca*

Okay,so benissimo di non essere brava a scrivere.
So benissimo anche che fa schifo questo capitolo
Però mi piacerebbe tanto sapere cosa pensate.
Grazie,xx.
Cemme

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Capitolo 3
*** Un padre famoso. ***


Capitolo 2.

 

un padre famoso.


A Liam James Payne nel Wolverhampton, 28 Agosto 2003.

A volte non sai il perché delle tue azioni,ma semplicemente le fai anche se ti penti . Ci sono dei momenti in cui pensi alla tua vita e alle decisioni prese in passato e altri in cui ti penti di tutto ciò.
Molti dicono che il passato bisogna lasciarlo alle spalle e che ci rende più forte “ciò che non uccide,fortifica”.
Io ho provato,davvero,ho lasciato il mio passato alle spalle quasi sorridendo al ricordo,ma ho preso in giro me stessa.
Ho sbagliato ne sono cosciente  solo adesso,tu non mi hai ucciso,non mi hai fortificato,tu mi hai reso ancora più debole di quanto ero in precedenza. Ora  mi odi,per colpa mia,per colpa del mio fottutissimo carattere di merda.
Tu mi facevi stare bene,ancora ricordo quei momenti  speciali,quelle conversazioni che facevamo prima che io rovinassi il nostro legame.
Quando una persona prende il posto in una parte del cuore,diventa immensamente importante quasi come un Dio. Sono le conseguenze che fottono le persone, dopo quel passo c’è solo l’immensa paura di perdere la persona che comanda il tuo cuore ed è proprio quando la paura ti sotterra che la perdi,in alcuni casi. Ho sempre creduto che la nostra fosse un amicizia più che speciale,non ho mai visto il tuo volto,non ho mai sentito il calore della tua voce,ma sono riuscita a toccare la tua anima e il tuo cuore conoscendoti più di quanto tu conosca te stesso. Pensavo di riuscire a dimenticarti,sono arrivata al punto a credere di esserci riuscita,ma in realtà nascondevo tutto ciò in un carattere duro e maturo mentre  ogni volta che il mio orecchio sfiorava il tuo nome o il tuo cognome il mio cuore riapriva le cicatrici ,cercavo di alleviare il dolore offendendoti. Per un po’ ci sono riuscita,ma poi ciò che avevo dentro è esploso ed è uscito dalle  lacrime. Non è facile esprimere in un pezzo di carta i sentimenti che sto provando,sono già abbastanza confusi nella mia testa e nel mio cuore. Non avevo mai avuto un migliore amico,quando tu mi hai chiesto di esserlo  mi hai reso importante poiché sei riuscito a capirmi e affezionarti a me più di quanto le persone che conosco da anni e vedo non possono fare. Ti ringrazio per questo,ti giuro che questo grazie è il più sincero di questo mondo.
Mi facevi sentire la persona più importante della tua vita quando mi salutavi e mi chiamavi “piccola”,”Cucciola”,”Amore”,”Migliore Amica”.
Forse ti starai chiedendo come mai sto scrivendo tutto ciò ora..beh,non è difficile da spiegare. Ho visto molte persone in questo periodo piangere lacrime di malinconia solo perché il loro migliore amico partiva per uno,due mesi. Ho pianto con loro, non perché mi facevano pena o perché tenevo alla persona in questione,ma perchè loro rivedranno il loro migliore amico dopo due mesi e nonostante la lontananza entrambi si vorranno bene mentre io non ti rivedrò,non ti ho mai visto,mi odi a morte e non te ne frega un emerito cazzo di me. A quelle stupide lacrime si unisce sempre uno stupido singhiozzo che va a ritmo con il cuore debole e fragile.
Tu eri la corazza del mio cuore,ora che te ne sei andato cosa mi proteggerà?
Mi manchi e ho bisogno infinitamente di te,anche se sono troppo orgogliosa per ammetterlo.


Un abbraccio e un bacio dalla tua ex migliore amica.


Le lacrime scendevano rigandole il volto,mentre Jade rileggeva quella lettera che non era mai arrivata al suo destinatario. Jolie sentiva dei rumori,quasi come se qualcuno stesse piangendo e entrò in camera per vedere cosa stava succedendo. Il rumore dei passi aumentava,così Jade ripiegò velocemente la lettera e la buttò in uno dei cassetti del comodino e si asciugò con movimenti veloci dei bracci il viso bagnato dalle lacrime amare. “Mamma tutto bene?” Jolie vide la madre sdraiata sul letto “Si,Tesoro” Jolie si avvicinò sempre più al letto e notò delle macchie sul copriletto ricamato,non erano macchie era acqua. Decise di deviare la domanda per non metterla a disagio e tornò nella sua camera.
 
Jade era uscita per andare al ristorante,suo attuale lavoro,e avrebbe dovuto fare tardi per le tante prenotazioni fissate. Jade non voleva che sua figlia rimanesse in casa da sola,in quella casa,così Jolie rimase a casa della sua migliore amica compresa la notte.
Jade però non sapeva cosa la ragazza aveva in mente e di cosa la ragazza era capace di fare pur di rivedere tuo padre. Jasmin cercava su internet informazioni su un residente di Doncaster partito all’età di 15 anni “Trovato qualcosa?!” Jolie era distesa sul letto con l’ansia che le arrivava alle stelle e si sfogava battendo le mani sulle cosce scoperte dai pantaloncini di tuta “Diamine è la millesima volta che me lo chiedi,non c’è nulla mi dispiace” Jolie aveva perso tutte le speranze,si era arresa. Jasmin vedendo lo stato della sua migliore amica si stese vicino a lei abbracciandola come per rassicurarla “Per caso hai qualche indizio? Insomma tua madre ti avrà parlato di lui” alla bionda spuntò un sorriso pieno di speranza “Ma certo!” Jolie iniziò a saltellare per tutta la camera e la sua felicità salì alle stelle “Jolie,calmati” la bionda si blocco e sciolse i suoi zigomi “Louis Tomlinson! Mio padre si chiama Louis Tomlinson” Jasmin rimase sbalordita,lei conosceva quel nome insomma come poteva non conoscerlo?
Era un cantante della sua band preferita One direction ,li aveva seguiti dal debutto di xfactor quando era piccola e sapeva di tutto di loro,l’unica cosa che non sapeva era che la sua migliore amica era sua figlia.
“Jolie io so chi è!” la castana prese il computer e digitò sulla tastiera il sito di twitter digitò su cerca Louis Tomlinson “Jolie tuo padre è un cantante famoso”  Jolie si pizzicò la guancia fredda per risvegliarsi dal sogno,com’era possibile che suo padre fosse famoso? Jasmin le mostro alcune foto di quel ragazzo,notò la bellezza di quell’uomo. Gli occhi erano la cosa più bella insieme alla luce del suo sorriso,notò anche che era spesso in compagnia della stessa ragazza “Chi è quella?” la bionda indicò la ragazza in foto, Jasmin poggiò una mano sulla spalla della migliore amica “E’ la sua attuale fidanzata” la bionda all’inizio rimase un po’ triste,come aveva potuto dimenticare Jade,l’amore della sua vita?
 
“Jolie,non riesci a dormire?” chiese la mora e la bionda scosse la testa immersa nei suoi pensieri profondi e confusi.”Se hai bisogno io ci sono,lo sai vero?” la bionda annuì nuovamente sempre con lo sguardo fisso nello stesso punto “Jas,io ho sempre creduto che mio padre fosse morto e non una morte qualunque ma che avesse fatto di tutto per vedere la sua piccola nascere invece ho scoperto che tutto questo era una menzogna. Lui se n’è andato senza preoccuparsi delle conseguenze,non lo voglio vedere. Il cuore mi dice il contrario,io voglio fargli delle domande..VOGLIO SAPERE PERCHE?!” Jolie non riuscì a parlare,dopo quella frase furono le lacrime a parlare. “Jolie io non posso capirti,lo sai. Ma capisco che in questo momento hai confusione dentro di te,io ti aiuterò a trovare le risposte alle tue domande. Io conosco quella band,cioè è la mia band preferita e posso portarti ad un meeting e al loro concerto. Prima però devo farti sentire una cosa” la migliore amica della bionda prese uno sterio e infilò un CD,non un semplice CD,ma quello del suo gruppo preferito.
Jolie sentiva le canzoni e riconosceva cinque voci distinte “Qua canta Louis” diceva la mora ogni volta che il padre di Jolie cantava. Jolie poteva riconoscere una voce melodiosa e piena di sentimento,si sentiva attaccata a quella voce,così iniziò a cantare quella canzone. Jasmin fu sbalordita,aveva una voce fantastica e pensò che era tutto merito del padre.

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*Si nasconde dietro il divano*

Lo ammetto,sono stata condizionata dalla mia situazione.
Si insomma ho scritto una lettera per il mio
migliore amico e penso che non riuscirò mai a consegnarla quindi invece che sprecarla
l'ho usata per il capitolo,già mi manca fottutamente e in questi giorni le lacrime non riesco proprio a comandarle.
Comunque a parte questo,cosa ne pensate della storia?
Continuo a 3/4 recensioni. C:
*Si sono cattiva :P*
Baci,xx
Cemme.

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Capitolo 4
*** Un sogno. ***


Capitolo 4.

Un sogno.


Jade ,tornata a casa dopo una lunga giornata piena di lavoro,trovò una lettera sul bancone della cucina.

Cara mamma,
Ho sempre pensato che mio padre fosse morto e mi sono sempre rassegnata all
idea di abbracciarlo,sfiorarlo,sentire la sua voce. I miei sogni si erano limitati a parlargli attraverso la sua tomba scolorita e a vedere le sue foto,ma adesso che so che mio padre è vivo ho seriamente bisogno di parlargli,di chiedergli perché se nè andato via.
Io ho bisogno di mio padre,so che per te è duro da accettare.
Sei stata una madre fantastica,hai sempre cercato di darmi tutto l
affetto che mi mancava..quello di un padre,ma non è la stessa cosa di avere il vero padre vicino a te,abbracciarlo e contare su di lui.
Per questo ho preso la mia decisione,quando tu leggerai questa lettera probabilmente io sarò già in aereo,ti prego lasciami realizzare il mio sogno non ostacolarmi.
Non ti preoccupare,con me c
è Jasmin,Ben e Josh che sono pienamente maggiorenni. Non pensare che io sono troppo piccola per questo viaggio,mamma io sono più grande di quanto tu pensi.
Anzi credo che tu te ne sia accorta,crescere senza un padre mi ha reso più matura. Ho imparato a cavarmela da sola.
Ti prego devi capirmi,ho bisogno di incontrare mio Padre.

Baci,la tua bambina.


Jade era preoccupata,le tremavano le gambe,le mani,i piedi. Sapeva che Jolie era abbastanza matura per quel viaggio,ma rimaneva pur sempre la sua piccola bambina.
Rimase ore a pensare alla cosa giusta da fare lasciarla andare o rincorrerla.
Jade si alzò,non sapeva cosa faceva,prese quel peluche. Lo strinse a se,ne annusò l’odore che sapeva ancora di Louis.  Prese quella lettera a righe rosse e si decise ad aprirla senza rifletterci sopra.


Cara Jade,
Sei stato l
amore della mia vita.
Il mio amore era un amore sincero,darei la mia vita pur di vederti felice.
Ma a quanto pare,tu non mi vuoi più vedere così tanto da minacciare i miei genitori e farmi trasferire. Quella notizia mi ha spezzato il cuore,sono stato giorni rintanato in casa a piangermi a dosso. Se è questo quello che vuoi veramente,che io me ne vada,me ne andrò basta che tu sia felice
Baci.

Il tuo Lou,xxx.


Jade non capiva le parole di quella lettera “tu non mi vuoi più vedere così tanto da minacciare i miei genitori e farmi trasferire” quelle parole continuarono a ripetersi nella sua testa quasi come un incubo. Come poteva non volerlo vedere più?
Jolie si era addormentata abbracciata Josh che la fissava dolcemente spostandole il ciuffo davanti agli occhi. “Il volo si sta preparando all’atterraggio” ripete un auto parlante “Jolie,Jolie siamo arrivati” la bionda spalancò gli occhi ritrovandosi davanti il bellissimo Josh accarezzarle il volto “Si eccomi” si alzò e scese recandosi con i ragazzi verso le loro valigie. Dopo aver preso le valigie uscirono fuori dalla stazione,Jolie stava squadrando ogni minimo particolare della città.
“Questo è l’albergo?” Chiese Jasmine indicando un edificio che sembrava a dir poco di classe “Si” rispose ben,le due ragazze si guardarono negli occhi “Woooow” avevano la bocca aperta dall’emozione.
I ragazzi entrarono abbracciati per sembrare delle vere coppie “Buongiorno signori desiderate?” un uomo vestito in giacca e cravatta si presentò a loro “Avevamo fissato una suite “ rispose Ben mostrandogli una ricevuta.
I ragazzi furono accompagnati dall’uomo nella loro camera “Woooh” urlarono le ragazze saltando su ogni materasso del letto e ridendo come delle pazze “ragazze basta,preparatevi per il piano” le ragazze si fermarono.  Si riunirono in un letto creando un cerchio “Allora tra due ore hanno un meeting” affermò Jasmin mentre si accertava che fosse vero nei siti internet “Dobbiamo arrivare prima del meeting” i ragazzi annuirono “Noi restiamo in suite,è meglio se andate da sole” disse Josh senza mai spostare gli occhi da Jolie “Okay,allora Jas prepariamoci” la ragazza annuì.
Le ragazze stettero ore e ore a pensare a ciò che dovevano indossare,o almeno jasmin che doveva incontrare la sua band preferita e si stava perdendo dall’emozione.
Jasmin si vestì con i suoi abiti più eleganti,mentre Jolie indossò dei comuni shorts e una canottiera.
“Ho paura” Jolie continuava a ripetere alla sua migliore amica mentre si stavano dirigendo nel luogo del meeting. “Eccoci,aspettiamo” Erano arrivate con un ora di anticipo e stranamente non c’erano tracce di fan sfegatate. Restarono li in compagnia di un silenzio tombale mentre le loro mani si stringevano per sostenere l’una dall’altra.
I ragazzi erano appena scesi dalla limousine e si stavano dirigendo nel luogo. Niall prendeva in giro Zayn per la sua nuova pettinatura,Liam era al telefono con la sua fidanzata Danielle mentre Harry e Louis parlavano del più o del meno.
Si fermarono appena si accorsero di quelle due ragazze sedute per terra con aria ansiosa.
Jasmin appena vide quei cinque volti si agitò a tal punto da ritrovarsi aggrappata sopra di loro “Sei una Directioner?” disse Harry ironizzando la situazione “Ciao” Jolie si stava avvicinando a Louis. I due si guardavano negli occhi come se si fossero già incontrati una volta,forse in una vita parallela?
Le directioner entrarono come una bufala di tori inferociti e riempirono la stanza in un batter d’occhio,Louis prese Jolie per un polso e la portò dietro una specie di quinta e lo stesso fecero gli altri con Jasmin.
“Ci conosciamo?” chiede Louis a Jolie “emm..” Jolie era paralizzata. C’erano un infinità di ragazze in quel luogo e tutti avevano un sogno incontrare la loro band preferita,anche Jolie aveva un sogno ma ben diverso lei voleva incontrare suo padre.
“Louis,che fai ci provi? Ricordati che ti sposi la prossima settimana” disse Liam con tutta la calma che aveva in corpo,mentre i due rimasero fissi a guardarsi come se già si conoscessero da una vita.
Jolie stava per scappare,anzi stava correndo velocemente senza vedere in che direzione stava andando,non voleva quel padre. Non era bello sapere che tuo padre sposava una persona che non fosse tua madre. Jolie continuò a correre inseguita dagli altri,vide una luce e poi il buio totale.

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*L'autrice è scazzata*

Non mi avete cacato con le recensioni...
Vabbè comunque seguitemi su Twittaaah!

@Cemme1D

,si mi sono iscritta da poco :P

Comunque se volete mi potete chiedere pure la per i capitoli (:

Cemme,xxx

I'll be here by your side.

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Capitolo 5
*** La partenza. ***


 

Capitolo 3.

La partenza.

Jade aveva appena finito il lavoro e,tornata a casa, aprì il cassetto del comodino e prese la lettera. Si chiedeva se doveva aprirla o era meglio lasciare stare il passato,alla fine la lesse.Come previsto le lacrime non si trattennero,ma questa volta Jade poteva sfogarsi senza nascondersi da Jolie poiché era dalla sua migliore amica. Nella mente di Jade riaffiorarono i ricordi e i singoli momenti del suo piccolo passato nascosto. Ma questa  volta non era Louis il centro dei suoi ricordi,ma era il suo migliore amico Liam.
 
Jade camminava nel viale del suo piccolo paese,assaporava ogni odore e sensazione che vi era intorno. Anche se molto piccola per la sue età,aveva imparato a comportarsi da adulta e diventare tale. Stava per incontrare la sua migliore amica Abbie ,la rossa era sulla panchina quotidiana aveva lo sguardo fisso rivolto al telefonino. Jade si avvicinò “Abbie” sorrisero entrambe “Hei,con Lou?” Jade scrollò le spalle “Oh,alla grande mi ha detto Ti Amo le due sorrisero ma al contrario di Jade,Abbie ne finse uno.
Jade si accomodò nel posto vuoto della panchina e continuò a parlare “Sai ho fatto amicizia con Liam quel ragazzo di Wolverhampton.” La rossa aveva una faccia un po’ confusa,lei invidiava la sua migliore amica per ciò che aveva. “Oh si è tanto simpatico,siamo stati ore a parlare mi ha raccontato pure della sua innamorata” la rossa mentì spudoratamente su ciò che riguardava Liam,lei in realtà non aveva mai parlato con lui,ma Jade non ne era a conoscenza.

Jade,tornata a casa, si collegò su facebook . La sua gelosia era salita alle stelle e la rabbia e la paura di perderlo la sotterrarono definitivamente,non riuscì più a controllare i suoi comportamenti e finì con allontanare Liam da lei. Lei lo accusò di non volerle bene come un migliore amico e che non aveva mai tenuto veramente a lei,quando quelle fatidiche parole le attraversavano l’orecchie si spezzò del tutto facendola indebolire per un lungo periodo di tempo che ancora continua. Non erano le lacrime che facevano male,ciò che le faceva male era il suo cuore ormai sentiva un vuoto dentro di se che non riusciva più a colmare neanche con le infinite vaschette di gelato al cioccolato e gli svariati dolci. Era impossibile trovare un altro migliore amico ovvero un altro come Liam,che nonostante la lontananza si era affezionata a lei. Solo Louis era riuscito a colmarle quel vuoto che era dentro,ma non del tutto perché lei sentiva che le mancava un pezzo fondamentale della sua vita e non si sentiva per niente realizzata.

Si risvegliò dai suoi immensi ricordi,era seduta sul letto e all’improvviso si ritrovò davanti una scatola rossa. Jade conosceva il contenuto della scatola,ma la aprì ormai le lacrime erano già uscite cosa,non poteva capitare di peggio. Annusò le due rose rosse,segno di  un amore puro,e l’unica rosa bianca,segno di riservatezza e perfezione.
I ricordi continuavano a riaffiorare come l’amore che provava per Louis. Trovò anche una maglia a righe e delle pretelle a pois,le ricordarono Louis. Tutto le ricordava Louis,quella era la scatola del passato di Jade e Louis faceva parte di quella vita.
Frugò ancora nella scatola e trovò un peluchè,non un semplice peluchè.

Louis non si faceva vivo da giorni,Jade era preoccupata anche perché era convinta che aspettasse un bambino i sintomi erano troppo chiari : Vomito,Nausea,Mal di testa,voglia di cioccolato.
E in quel momento provava delle sensazioni strane come la paura di perdere Louis.
Quando arrivò alla casa,non trovò ciò che aspettava. Notò che non era Louis,i suoi genitori o le sue sorelle,ma una donna anziana “Mi scusi,qua non c’era la famiglia Tomlinson?”  la signora sorrise “Tu dovresti essere Jade Parker?”  Jade annuì “Il ragazzo che abitava qui,ti lascia questo”
 la signora le porse un orsacchiotto di peluche,quel peluche odorava ancora del suo profumo.


  Questa volta però,notò qualcosa di strano in quel peluchè. Notò una fessura nascosta,la aprì e sortì fuori una lettera a righe rosse. Stette ore a riflettere sulla questione la apro o no?
La curiosita non mancava affatto a Jade,ma alla fine decise di rimettere la lettera nel suo apposito posto avrà fatto la scelta giusta?.
 
Le due migliore amiche intanto stavano cercando su internet un volo per l’america e un hotel dove stare. Il volo lo trovarono a basso prezzo,mentre tutti gli hotel che avevano sentito non ammettevano minorenni e le due stavano sull’orlo di mollare tutto “Chiediamo a Ben e Josh!” Urlò Jolie citando i ragazzi ormai più che maggiorenni.  
Le ragazze chiamarono Josh e Ben che non tardarono ad arrivare e non ci misero molto per spiegargli la situazione e acconsentire ad aiutarle.
Avevano ideato un piano ben dettagliato e chiaro.
 
Jolie avrebbe lasciato una lettera a sua madre spiegandogli tutto ciò che stava passando e cosa voleva fare,scusandosi anche per la preoccupazione futura della madre.
Partirà quella sera stessa,quando sua madre sarà a lavoro e non potrà farle cambiare idea. Jasmin invece non aveva problemi,sua madre aveva acconsentito perché si trattava dei suoi idoli.
Josh e Ben non avevano problemi,essendo maggiorenni potevano gestire la loro vita.

Giorno della partenza…


Jolie doveva compiere quel grande passo che avrebbe richiesto più coraggio possibile,già doveva lasciare sua madre per cercare suo padre. Jolie sapeva che si sarebbe arrabbiata,ma doveva capirla ; lei aveva il bisogno di vedere suo padre. Il padre è una figura fondamentale nella famiglia.
Jolie era davanti a quella porta di legno un po’ scheggiata,e varcarla avrebbe cambiato tutta la sua vita.
Jolie prese le valigie ai suoi piedi e facendo un grande respiro,con coraggio,aprì quella dannata porta.
Ormai aveva deciso di andare avanti e nessuno poteva più portarla indietro “Su metti le valigie in bauliera” ordina il taxista a i quattro ragazzi.
I ragazzi sono all’aeroporto,i  minuti passano lentamente mentre la tensione aumenta più veloce,manca poco e prenderanno il volo.
Tutto questo per Jolie è un sogno,è assorta nei suoi pensieri mentre guarda le persone muoversi velocemente con le valigie intorno a lei.
Il volo è pronto,i ragazzi sono dentro e tra 10 secondi decollano.
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1…

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*Tira uno schiaffo a se stessa.*

Scusate *Schiva un pomodoro marcio* (?)
Sentite se ce la fate ad arrivare a 5 recensioni continuo C:
Ciao,cemme,xx.

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Capitolo 6
*** Dopo quattordici anni,ci rincontriamo. ***


Capitolo 5.

Dopo quattordici anni,ci rincontriamo

La macchina non si fermò,ma continuò ad andare avanti come se non fosse successo nulla. Jolie era a terra senza sensi,i suoi occhi erano spalancati mentre i contorni del suo corpo si facevano sempre più pallidi. Era immobile come tutto nei dintorni a parte la macchina che aveva causato il "danno", le macchine e le persone si erano fermate a curiosare mentre 
 
 
giornalisti e paparazzi stavano prendendo appunti e scattando foto a quel momento così atroce. Come potevano i paparazzi infiltrarsi anche in una situazione del genere?
«Jooliee!» la mora corse verso il corpo della migliore amica piangendo e urlando sperando che tutto questo fosse solo un sogno,un incubo.
Liam si avvicinò alla mora e la abbracciò sperando di rassicurarla anche se vedeva l'impossibile in ciò,gli altri si unirono alla ragazza mentre Louis piangeva. Harry e Niall invece 
 
avevano nel volto tutto tranne che la felicità.
«Chiamate l'ambulanza!» urlò Louis mentre teneva incoscente tra le braccia sua figlia.
Harry e Niall posarono la loro mano sulla spalla dell'amico cercando di tranquillizzarlo,ma non ci furono gran risultati anche se aspettavano questa reazione.
 
Dopo pochi minuti,l'ambulanza arrivò trasportando la bionda su una brandina e dopo dentro l'automobile. Jasmine,Louis e Harry erano nell'ambulanza: Harry abbracciava Jas e la 
 
copriva per evitare di farle vedere cosa stessero facendo alla sua amica mentre Louis non perdeva di vista niente,scrutava attentamente ogni mossa che facevano i dottori.
 
 
Jade non sapeva nulla di tutto ciò,ma dopo quella lettera di Louis voleva tornare per scoprire qualcosa di più sulla storia in questione. 
Jade era appena arrivata all'aereoporto di Londra nella speranza di trovare indizi sulla figlia. Una ragazza mora e alta si scontò contro di lei.
«Scusa,io sono Eleonor» disse la mora.
«Piacere Jade,ti ho già visto da qualche parte?» chiese la bionda.
«Oh,forse sui giornali insieme a Louis Tomlinson» spiegò Eleonor.
Con tutte le persone che vi erano in un aereoporto doveva incontrare proprio la fidanzata del suo ex? 
«Dove stai andando?» chiese Eleonor.
«Sto cercando mia figlia,è partita per Londra di nascosto.» spiegò Jade.
«Oh vuoi un'aiuto?» le sorrise la mora.
«Magari grazie.» sorrise Jade.
 Le due ragazze stavano camminando in cerca di Jolie che sembrava non esistere più,Jade si preoccupava sempre di più. Quell'ansia e preoccupazione venne interrotta dallasuoneria 
 
di un cellulare. Il cellulare di Eleonor.
 
«Si pronto» rispose la mora sorridendo
«Amore,vieni all'ospedale.» Louis rispose.
«Oddio Lou che è successo?» gridò la mora in preda alla preoccupazione.
«No tranquilla sto bene,ma una ragazza è stata investita..poi ti spiego meglio.» disse preoccupato
«Okay,arrivo subito.» disse la mora riattaccando.
 
Jade aveva ascoltato la conversazione della mora capendo solo ciò che lei diceva all'interlocutore ed era rimasta un po' scioccata da quell'urlo e quella preoccupazione.
«Tutto bene,eleonor?» domandò Jade.
«Lou è all'ospedale.» disse la mora un po' troppo tranquilla per Jade.
 Alla bionda prese il panico,il suo grande amore era all'ospedale e la sua ragazza non provava nessun dolore mentre Jade aveva un buco enorme nello stomaco.
«Non gli è successo nulla,una ragazza è stata investita» disse la mora
Jade non ci mise poco ad avere idea che la ragazza fosse Jolie,anzi ne era certa lo sentiva sulla sua pelle.
«Jolie,cazzo!» urlò la bionda correndo verso un taxy seguita dalla mora.
La mora indicò la meta all'autista che velocemente portò le ragazze alla destinazione prevista. 
 
Louis e i ragazzi stavano seduti nella sala d'attesa,Louis riuscì a capire solo ora il significato di quella stanza. Le persone dovevano attendere una risposta dal dottore,quella risposta 
 
che poteva cambiare la loro vita in meglio o in peggio. Il tempo si era fermato,vedeva solo l'immensa gente che correva,esultava o piangeva mentre lui era immobile incoscente di ciò 
 
che poteva succedere: era tutto in mano a Dio e al destino. Louis non era molto cattolico o religioso,ma in quel momento pregava chiunque ci fosse in cielo o chiunque avesse un 
 
potere enorme di salvare quella ragazza speciale. 
I ragazzi vedevano per la prima volta un Louis diverso,non era il solito giocherellone e buffone del gruppo questa volta era il più serio ma anche il più cupo di tutti e nessuno riusciva a 
 
capire il vero motivo. Si chiedevano cosa avesse di così importante quella ragazza per lui,ed Harry era preoccupato quanto geloso.
Louis in quella ragazza aveva ritrovato i  suoi stessi occhi e il contorno del suo stesso viso,ma trovava anche qualcosa di familiare a cui non riusciva a collegare nessuna persona.  Jolie 
 
le faceva riaccendere un sentimento forte che non sentiva da tanto tempo,ma pure sempre strano e confuso per Louis.
«Lou,tutto bene?» Liam appoggiò una mano sulla spalla del moro.
«Stavo riflettendo» rispose il ragazzo.
«Perchè sei così..si insomma hai capito» chiese Niall,il biondo.
«Non lo so nemmeno io.»  Louis scrollò le spalle.
«Vedrai,che andrà tutto bene» disse Zayn tenendo la mano dell'amico preso dalla tristezza.
«Non capisco,perchè è scappata quando Harry ha detto quella frase? E' colpa mia..» Il ragazzo continuò a parlare interrottamente quando la mano del riccio lo bloccò.
«Lou,non è colpa tua,sarà una tua fan ma ha scelto lei di scappare non l'hai obbligata.»  spiegò il riccio tenendo stretta Jasmine ancora in lacrime.
«Ma se dovesse andare male mi resterà sulla coscienza a vita.» spiegò nuovamente Louis.
«N-on lo di-re nem-meno per sche-rzo» disse la mora singhiozzando dalle lacrime.
«Scusa» Louis abbassò gli occhi un po' dispiaciuto e deluso da ciò che aveva detto.
 
Mentre Jade percorreva con la compagna i corridoi dell'ospedale alla ricerca di Louis e i ragazzi,pensava all'incontro con il suo primo,vero e unico amore. Aveva paura di come fosse 
 
cambiato Louis,se l'avesse riconosciuto e se era il solito giocherellone. Il carattere di Louis era solare,vivace ed era la cosa che aveva completamente avvolto il cuore di Jade 
 
quattoridici,quasi quindici,anni fa.
 
Il volto dei ragazzi nella sala d'attesa si era illuminato e alzato alla vista di un dottore che stava per dare quella fatidica notizia,la morte o la vita. Tutti i ragazzi tenevano stretta la mano 
 
di Jasmine per darle tutta la forza necessaria e il coraggio,mentre ogni tanto si scambiavano sguardi preoccupati.
«Allora dottore.» chiese uno dei ragazzi.
«Mi dispiace,ma Ashley è morta.» disse il dottore.
Per un momento i visi di ognuno si incupirono,quando però si accorsero che non aveva detto Jolie ma bensi Ashley si rallegrarono.
«No,mi scusi noi eravamo qui per Jolie » ribadì Liam che forse era il  più maturo del gruppo.
«Ah,scusatemi!Jolie si è ripresa dal coma,per fortuna,ma deve rimanere in ospedale ancora per un paio di giorni.» disse il dottore per poi andare ad avvertire i familiari di Ashley.
«Si è ripresa!» urlò Jasmine dalla felicità abbracciando tutti i ragazzi molto felici della notizia.
 
Jolie insieme ad Eleonor vide i ragazzi esultare,ma la sua attenzione si fermò su Jasmine la migliore amica di sua figlia. Intanto la mora corse tra le braccia di Louis.
«Louis,amore mio» disse la mora baciando il proprio fidanzato.
«Amore.» rispose lui.
Jade non riusciva proprio a riconoscere il suo Lou,era davvero cambiato e in meglio,quindi escluse l'idea che lui l'avrebbe riconosciuta infondo erano passati tanti anni e entrambi 
 
erano cambiati.
«Jasmine!» Jade sgridò.
«J-ade,che ci fai qua?» chiese la mora impaurita.
«Come che ci fo? Sono venuta a cercare Jolie.» rispose.
«Ah,beh vedi Jolie ha fatto un incidente..» non fece in tempo a finire che la madre preoccupata le si bloccò il cuore.
Louis si accorse di Jade,e pur non sapendo il nome,le ricordava qualcuno che conosceva già. Pensava che forse assomigliava molto a Jolie dopo tutto era sua madre.
«Tranquilla sta bene adesso!» rispose la mora rassicurandola.
 
Louis si avvicinò alla bionda,per presentarsi. «Salve,io sono Louis Tomlinson.»
«Oh,Jade Parker» la bionda si pentì di averle detto il cognome per paura che si ricordasse.
Louis,si ricordava benissimo quel nome e di conseguenza nella sua testa apparirono miliardi di ricordi e riaffiorarono i sentimenti che aveva calpestato e nascosto superando quella 
 
fase. Ma non voleva creare scompiglio quindi fece finta di nulla,era abbastanza confuso.
 
 
«Jolie,ma sei impazzita perchè sei venuta a cercare tuo padre! Guarda cosa hai combinato mi stavi per morire!» La madre sgridò la figlia che era distesa nel lettino dell'ospedale.
«Mamma,ti prego dovevo conoscerlo!» spiegò Jolie scocciata
«Bene l'hai conosciuto,appena ti sei ripresa andiamo a casa.» ribadì la madre.
«Okay,ma devi sapere che Louis si sposa con Eleonor » spiegò la figlia,mentre Jolie sentì una voragine nello stomaco.
«Vedi,tuo padre si è fatto una vita e una famiglia,non siamo più la sua famiglia» disse la madre.
A jolie cadde una lacrime che le rigò dolcemente la guancia.
«Scusa,amore forse è meglio se esco.» disse la madre uscendo.
 
_____________________________________________________________________________________________________-
 

Perdonatemi per il ritardo ma capitemi 
ho tre storie da scrivere,i compiti delle vacanze ancora da iniziare
e un debito di latino da rimediare,woooow proprio fortunata sono!
Yeeeeeeeep.
@Cemme1D


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Capitolo 7
*** Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale. ***


 

Capitolo 6.

Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.

Ormai tutti i ragazzi erano usciti dall'ospedale per tornare nelle loro rispettive case,tutti tranne Louis lui aveva ancora una cosa da fare,un compito da compiere: doveva parlare con Jade. Era il suo più grande amore,non l'aveva ancora dimenticata era stata sempre nei suoi pensieri fin da quando se n'era andato via; ogni volta riguardava quell'album di fotografie della sua adolescenza e riviveva quei momenti bellissimi insieme a lei anche se non era presente. 
 
Flashback.
 
Louis era tranquillo nella sua cameretta piena di poster dei cantanti più bravi per lui e i suoi idoli,lui amava cantare e voleva prendere esempio da quelle star che ammirava così tanto.
Stava pensando a quella serata con Jade,la magnifica emozione che aveva provato per la prima volta con la persona che amava veramente. Lui adorava le more ricce,alte,con un bel sorriso,ma quella ragazza,dio quella ragazza sebbene era tutto il contrario del suo modello ideale,cavolo le aveva rubato completamente il suo cuore. Il suo carattere era speciale,diverso dalle altre molto più semplice,non era una ragazza montata,ricca o mister bellezza,ma era bella a modo suo.
Stava cantando per lei,ormai era diventato più che un vizio. Quando cantava i problemi andavano direttamente a farsi fottere e sentiva dentro di lui solo gioia e benessere,ogni nota era dovuta all'amore che provava per quella ragazza. I sentimenti forti esplodevano dalle sue corde vocali confessando il suo amore forte e eliminando ogni dubbio su quell'amore.
Ogni volta che lo faceva scappavano dei sorrisi che potevano illuminare completamente il globo terrestre eliminando così per sempre la notte.
i suoi occhi cristallini brillavano più delle stelle,il piccolo Lou aveva trovato finalmente la felicità e la retta via,chiunque lo conosceva da anni aveva potuto accorgesene.
Venne interrotto dai tonfi che sua madre aveva dato alla porta.
«Lou,c'è una ragazza per te.» disse la madre.
«Falla entrare» sorrise pensando che fosse Jade.
«Ciao» disse la ragazza.
«Abbie?» disse louis confuso.
«Si,Louis ti devo parlare.» disse la ragazza entrando nella stanza.
«Siediti,pure.» la invitò a sedersi.
«Grazie,emm» disse.
«Ma Jade dov'è?» chiese confuso.
«Si,appunto devo parlarti di lei.» affermò la mora.
«Sono tutt'orecchie.» sorrise.
«Beh,vedi lei mi ha mandato qui per dirti che non vuole più vederti,ne parlarti,ne sentirti..» disse tutto d'un tratto la mora.
«Ma,cosa ho fatto?Perchè..?Ma..» il ragazzo non sapeva che dire era rimasto talmente sconvolto che non credeva alle sue orecchie.
«Mi dispiace Lou..» disse la ragazza poggiando una mano sulla spalla di Louis.
Quando la ragazza se ne andò,Louis potè finalmente sfogarsi e piangere tranquillamente tutto il dolore che si era creato dentro di lui. Iniziò a cantare canzoni tristi e deprimenti cercando di dimenticarsi,ma nulla e nessuno poteva colmare il vuoto che si era creato dentro di lui,avevano strappato una parte del suo corpo e del suo cuore.
 «Louis,dobbiamo trasferirci..» disse il padre.
«Perchè?» rispose.
«Vedi,i genitori di Jade ci hanno minacciati e dobbiamo sparire da questa città,tesoro.»
 
Fine.
 
 
Louis era tutt'ora confuso,doveva avere delle risposte e solo  da Jade,la protagonista,poteva dargliele. Quando Jade uscì dalla stanza,Louis la fermò da un braccio.
«Aspetta.» disse il moro
«Louis?» rispose a sua volta la bionda.
«Sei cambiata tanto da l'ultima volta Jade.»disse il ragazzo.
La bionda perse un battito,come poteva averla riconosciuta? Erano passati anni.
«Ti ricordi?» chiese Jade.
«Jade,come potrei dimenticare i tuoi occhi,il tuo volto,ma soprattutto l'amore che il mio cuore prova per te.»disse il ragazzo.
«Louis,che vuoi?» Jade stava per piangere,era peggio del previsto parlare dopo tanti anni con Louis.
«Hei,non piangere..va tutto bene.» disse Louis stringendola a se.
«No,Louis niente va bene.» disse la ragazza.
«Io e te dobbiamo dirci tante di quelle cose.» disse il ragazzo .
«Noi non dobbiamo dirci nulla.» disse la bionda scappando
«Jade,aspetta» disse Louis rincorrendola.
«Louis,perfavore..» cercò di allontanarlo
«No,andiamo a fare una passeggiata.» disse il ragazzo.
«Louis,no.» rifiutò la mora.
«Jade era un affermazione,non una domanda.» il ragazzo prese Jade e la portò fuori a fare un giro.
 
Stavano passeggiando nel parco e Louis ricordando i vecchi tempi la portò in un piccolo bar nelle strade di londra.
«Come fai a ricordarti tutto?» chiese Jade.
«Ti ho sempre amato,Jade.» amise lui.
«Perchè te ne sei andato via allora?» chiese lei quasi urlando.
«Sono stato costretto perchè tu non mi volevi» ribadì Louis.
«No,io ti ho sempre voluto. Louis tu non immagini cosa ho provato quando ho scoperto che tu avevi cambiato città.» disse la bionda irritata.
«Credo che noi due dobbiamo raccontarci un po' di cose.» 
«Già..»
 
I due iniziarono a raccontare ognuno la propria versione dei fatti che non corrispondeva per nulla l'una all'altra,c'era qualcosa che non tornava e quella cosa era Abbie.
«Scusa,ma come Abbie è venuta a casa tua?» chiese la bionda.
«Si,proprio così per dirmi ciò che le avevi riferito.» disse lui.
«Non è possibile,io non le ho detto nulla» ammise.
«Ma allora perchè è venuta da me?»
«Non ne ho idea,ma c'è un altra cosa che non torna in questa storia.» continuò Jade perplessa.
«Già,i miei genitori sono stati ricattati.» finì Louis.
«Qua,solo una persona può darci delle spiegazioni.» disse la bionda.
«Abbie.» finì Louis.
«Già,ma dove cazzo abita?» disse lei.
«Beh,hai ancora il suo numero?» chiese.
«Certo,dovrei avercelo...si ecco qua.» disse la mora dopo aver cercato il nome dell'amica sul telefono vecchio stile.
«Perfetto,chiamala adesso e fatti dare l'indirizzio io intanto,prendo l'auto ti aspetto li davanti» disse Louis indicando un punto preciso della città.
 
Jade era rimasta sola,stava chiamando la sua vecchia "migliore amica" per raggirarla e farsi dire l'indirizzo,senza sapere come. Mentre Louis era andato a cercare la sua macchina che sembrava essere scomparsa tra le altre mille e passa auto. 
«Pronto?» rispose l'interlocutore.
«Ciao,Abbie?!» rispose.
La chiaccherata continuò parlando di quel tanto tempo che era passato da quando non si sentivano le due. Jade finalmente prese coraggio,inventando una scusa,glielo chiese.
«Abbie,ma che fine hai fatto? Cioè insomma dove abiti,almeno ti vengo a trovare.» la bionda diventò nervosa.
«Oh,ma certo abito a Londra Wall street 3» disse la mora.
«Oh,scusa adesso devo proprio andare,c'è un mio amico mi sta aspettando.» s'inventò Jade.
Quando la bionda riattaccò cercò di scappare via da Louis per la curiosità,ma venne fermata da qualcuno.
«Ciao bellezza,che ci fai tutta sola?» disse un ragazzo abbastanza sbronzo.
«Veramente,sto aspettando un amico» cercò di staccarsi.
«Oh,che ne dici se lo aspettiamo a casa mia» il ragazzo le strinse il braccio molto più forte.
«Forse è meglio di no» si difese Jade.
«Dove vai,tu stai qua.» la prese iniziando a strofinarsi a lei.
«Ti prego,fammi andare via.» lo supplicò la bionda.
Louis preoccupato di non vedere più Jade tornare andò a cercarla,e quando vide un uomo solo osare toccarla,si infuriò.
«Non la toccare!» disse puntando un destro dritto in faccia al ragazzo.
«Tu vieni con me.» prese Jade e la portò in macchina. 
«grazie mille» disse la bionda
«oh ma di che» continuò Louis
«di avermi protetta» ribadì
«sono qui per questo» sorrise
Poi Jade indicò al castano la via di Abbie,e mentre percorrevano quelle strade chiaccheravan in onore dei vecchi tempi.
Fino a quando Louis nin toccò il punto d'achille di Jade,JOLIE.
«Quanti anni ha?» chiese il ragazzo.
«quattordici» affermò la bionda
«ah..mi dispiace»  si scusò 
«Per cosa?» Jade non riusciva a capire.
«Non dev essere stato facile crescere una bambina a 15 anni»  disse Louis
«Già,ma non è un tuo problema» sorrise neervosa
«Chi è il bastardo che ti ha lasciato sola»
Jade voleva dirli la verità ma per lei era molto difficile,non sapeva cheparole usare,in che modo..
«lascia stare,piuttosto tu come sei diventato famoso?» Jade si salvò il culo
 
Dopo che Louis aveva finito di illuminare Jade con la sua fantastica e bellissima storia,arrivarono finalmente a casa di Abbie.
«Dovrebbe essere questa..» disse la bionda.
«Su avanti suona» posò una mano sulla spalla della bionda che prese un sospiro dopo essersi decisa di bussare.
Ed ecco che vi aprì la vecchia e bella Abbie,passati tanti anni.
«Woow» sobbalzò la mora « non vi aspettavo entrambi» continuò
«hai intenzione di farci entrare» continuò Louis.
«Si scusate entrate» Abbie fece entrare i ragazzi davanti a lei.
Dopo aver guardato attentamente la casa. ,si accomodarono nel divano rosso che riprendeva il colore delle tende.
«A cosa devo il piacere di questa visita?» disse Abbie.
«Credo che tu lo sappia molto bene,Abbie» affermò Louis.
«Non so di cosa tu stai parlando» continuò mentendo la mora.
«Io credo che tu lo sappia molto bene,hai intenzione di spiegarci?» disse Jade aspettando una risposta.
«Va bene, cosa volete sapere?» scrollò le spalle.
«Tutto» finì Louis.
«Okay,è il momento della verità.» scrollò nuovamente le spalle «Vedi Jade,sono stata io a dire a Louis che tu non volevi più vederlo,ne sentirlo,ne parlargli ed ho anche pagato i suoi genitori per trasferirsi.» disse tranquillamente come se non avesse colpa.
«Coosa?!» dissero sincronizzati i due.
«Perchè l'hai fatto,Abbie?! Eri la mia migliore amica,la persona di cui mi fidavo cecamente.» ammise Jade.
«Perchè tu avevi una vita perfetta,un migliore amico perfetto,un ragazzo perfetto e non potevo sopportarlo. Odiavo la tua vita solo perchè era migliore della mia.» continuò Abbie.
«Ma,no tu sei solo una fottuta egoista,ecco cosa sei. Hai rovinato la mia vita,hai fatto in modo che tutto girasse come i tuoi piani,ma adesso ne ho abbastanza. Sei fuori dalla mia vita,non avrai più il comando su di me.» quando la ragazza finì di sfogarsi uscì dalla casa sbattendo la porta e si lasciò comandare dalla rabbia e dalla sofferenza che aveva nel corpo.
Louis era ancora dentro casa,sconvolto dalla dichiarazione,se ne stava fisso a guardare un punto impreciso della casa meditando sul suo passato e cosa sarebbe accaduto se Abbie non si fosse intromessa nelle loro vita e nella loro storia d'amore. Quando il ragazzo riprese i sensi ricordando dove si trovava uscì squadrando la ragazza con sdegno.
«Mi fai schifo Abbie,vergognati di te stessa.» disse il castano sbattendo la porta.
Louis abbracciò la bionda in lacrime cercando di farle sentire tutto il suo amore «Piccola,va tutto bene sono qua.» le sussurrò Louis.
«Louis sebbene tu sia qua vicino a me,ti sento lontano anni luce.» ammise Jade.
«Jade io sono qua.»  i loro sguardi si incrociarono,i loro sguardi di ghiaccio. 
«Louis..» pronunciò il suo nome.
«Shh» il moro posò un dito sulle labbra di Jade sfiorandole e facendole sue.
Le emozioni che i due provarono erano un vortice di felicità che i due credevano di aver perso per sempre,erano entrambi certi che quello era il vero amore,che loro erano nati per stare insieme,per condividere le proprie vite e illuminare il mondo con i loro sorrisi e le loro voci calde e profonde,i loro occhi cristallini e i loro cuori pieni di amore. 
Forse ciò che provavano era troppo forte o troppo bello per poter stare insieme,forse era un sentimento troppo forte da comandare,da provare e da custodire.
«Dio,da quanto aspettavo questo momento.» sorrise Louis dopo essersi staccato «Solo tu mi puoi trasmettere queste emozioni.» continuò senza mai smettere di specchiarsi negli occhi di Jade.
«Louis,forse è troppo per noi.Non possiamo stare insieme» ammise Jade.
«Ma Jade,tu non te ne andrai facilmente dal mio cuore.» continuò Louis impaurito.
«Tu sposerai Eleonor,tu sarai felice con lei.» disse Jade.
«Io ho bisogno di te.» continuò
«Tu hai bisogno di una persona che ti ama.» spiegò Jade.
«La persona che mi ama è qui davanti a me.» continuò Louis.
«Ci sono tanti modi di amare,e io per quanto possa volerti devo lasciarti alla tua vita da Star.» disse la bionda allontanandosi dall'amore della sua vita e scappando dal suo passato.
 
Louis non riusciva a capire cosa doveva fare: rincorrerla o lasciarla andare. Aveva un bel casino nella sua testa,che ancora adesso non riusciva a riordinare,così decise di andare a casa per riflettere.
Jade invece chiamò Jasmine,si fece venire a prendere e portare nell'albergo dove,prima dell'incidente,alloggiava sua figlia e i quattro ragazzi che sembravano scomparsi.
«Jas ma non c'erano dei ragazzi?» chiese Jade.
«Già,Ben è scomparso insieme al suo amico,lasciandomi questo biglietto» disse la mora.
«Scusa,noi due non possiamo più stare insieme,addio.» disse la bionda leggendo il biglietto consegnato dalla mora.
«Non mi fare parlare guarda! Mi sono già sfogata con Harry.» continuò la mora.
«Perchè le vite sono così complicate? Quanto vorrei che fosse come la musica,semplice e chiara.» continuò Jade.
 
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*ECCOMI*
Si lo so che mi scuso sempre,quindi adesso non mi scuso più,LOL.
Vi volevo ringraziare per le recensioni che fate,e per 
leggere questa storia,che fa pena. LOL
Beh cosa ne pensate di questo capitolo?
Che fine faranno Louis e Jade?!
Vi anticipo subito una cosa,ABBIE tornerà e si intrometterà nuovamente nelle vite dei due innamorati.
Cosa combinerà stavolta?
LO VEDRETE NELLA PROSSIMA PUNTATA. #LOL






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Capitolo 8
*** Il coraggio di amare. ***


 

Capitolo 7.

Il coraggio di amare.


L'amore è un bellissimo fiore,ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio.
Saper prendere la decisione giusta difronte a delle scelte complicate,affrontare il doloroso passato,cercare di reprimere i sentimenti intensi. 
Ció che faceva Jade era reprimere ogni suo sentimento che riguardasse Louis,e la cosa si faceva sempre piu difficile poichè essi aumentavano in continuazione.
Jade forse aveva preso la scelta sbagliata nello scappare dal vero amore,non aveva avuto il coraggio di affrontare qualcosa di troppo intenso,ma lei era estremamente convinta di aver 
 
fatto la scelta giusta.
Era convinta che andare ognuno per la sua strada avrebbe reso entrambi piú felici.
 
Ciò che non capiva Louis é perché,perché se si amavano veramente non potevano vivere la loro storia? Erano già scappati una volta perchè dopo essersi ritrovati l'unica cosa che 
 
potevamo fare era scappare?
Louis era la persona più confusa dell'universo in questo periodo,dopo quel bacio aveva perso completamente il lume della ragione e vedere Eleonor non faceva altro che sentire di più 
 
il senso di colpa. Ormai il loro matrimonio era su tutti i giornali e i fotografi non si facevano problemi,mentre Louis era impegnato con i preparativi.
Louis stava meditando sulla sua situazione alquanto scomoda che stava passando,mentre l'amico Harry vedeva il ragazzo molto strano in questi giorni pur sapendo dell’ansia 
 
prematrimoniale si era accorto che c’era ben altro sotto.
«Lou,che hai?Ti vedo strano in questi giorni!.» disse il riccio posando la mano sulla spalla dell amico.
«Già è come se il mondo ti mettesse alla prova il giorno del tuo grande passo,il giorno in cui ti sposi» spiegò Louis senza arrivare al “succo”.
«Ti va di andare a fare una bella passeggiata?» proprose il riccio.
«Si,forse prendere un po' d'aria mi aiuterà.» affermò Louis.
Il castano prese la giacca e poi uscì insieme al riccio da quella casa.
I due stavano passeggiando per le vie di Londra,Louis non voleva proprio saperne di sputare il rospo e Harry stava perdendo la pazienza.
«Su,ora puoi raccontarmi» il riccio si guardò intorno per precauzione «cosa ti succede Lou,sputa il rospo.» concluse l'amico dopo essersi accertato che nessuno li avrebbe potuti 
 
disturbare.
«Hai presente quando ti ho raccontato di quella ragazza,si insomma del mio vero amore?» chiese Louis.
«Certo,Jade.» affermò il riccio.
«E' tornata.» continuò il castano.
«No,non mi dire che è quella Jade..la ragazza dell'ospedale!?» esclamò Harry.
«Shh,abbassa la voce potrebbero sentirti!» lo sgridò Louis.
«Scusa,scusa!» disse Harry.
«Si lei,e la amo ancora..e dopo quel bacio l'ho capito» affermò Louis.
«Vi siete baciati!?» urlò il ricco «scusa!» disse il ragazzo incenerito dallo sguardo di Lou.
«Non mi aiuti così.» disse Louis lasciando Styles da solo.
 
Jolie non si era ancora ripresa del tutto,ferite a parte. La noia in quell'ospedale sembrava l'unica cosa esistente,non aveva proprio nulla da fare e passava la giornata a fissare il muro 
 
tetro e bianco di quell'ospedale,sembrava l'unica cosa divertente.
La porta della sua stanza si aprì finalmente e ne sbucò da essa un'infermiera abbastanza in carne.
«C'è una visita per lei,signorina» disse con una vociona -sembrava avesse un elefante in gola-
«Oh,faccia entrare pure» disse Jolie pensando che fosse sua madre o Jasmine,chiunque le andava bene pur di passare del tempo.
«Ciao» disse un ragazzo biondo.
«Ciao,tu sei..» disse la bionda -si era completamente scordata i nomi-
«Niall..Ho-ran» rispose schiarendo la voce sul cognome.
«Oh sei il cantante dei One Direction» sorrise la ragazza.
«Già,se disturbo vado via.» chiese l'irlandese.
«No,figurati qua la cosa più interessante da fareè fissare il muro.» disse la bionda ironicamente provocando la risata di entrambi.
«Beh,stai meglio?» chiese il biondo posando una mano sulla coscia della ragazza coperta dal lenzuolo bianco e ruvido.
«Non lo so,prima non sentivo nulla» affermò Jolie.
«Hai ragione.» disse Niall sedendosi sulla poltrona difronte a Jolie
«Ti ha mandato Louis?» chiese Jolie.
«No..» rispose l'irlandese.
«Allora perchè sei venuto?» chiese nuovamente Jolie concentrando la sua attenzione nei suoi occhi cristallini.
«Per farti compagnia» sorrise il ragazzo.
«Grazie,sei gentilissimo» ricambiò il sorriso la bionda.
«Cosa posso fare per rallegrare la tua giornata?» chiese Niall mettendo un braccio sopra la spalla della ragazza.
«mm..non so.» rispose la bionda.
«Canti con me?» chiese l'irlandese.
«Io..non sono brava..a cantare» spiegò Jolie
«Scherzi? Tutti sono intonati,ma serve allenamento» sorrise Niall iniziando ad intonare le note di una canzone di Justin Bieber.
 
Louis era coccolato dal rumore del vento e dal cinguettio degli uccelli ,e l'unica cosa a cui pensava era il suo matrimonio. Doveva sposarsi con Eleonor? O meglio 
amava Eleonor a tal punto di sposarla?
Guardava il cielo illuminato dai raggi dal sole,il vento che gli scombinava i capelli portando con se tutti i suoi dubbi..tutto ciò che potesse distrarlo e renderlo felice. Quello era il suo 
 
posto,nessuno -o quasi- sapeva che lui si rifugiava li gli unici erano Harry e Jade.
«Scusa per prima» prese fiato «non ti ho siutato per nulla» confessò il riccio a pochi millimetri dall'amico.
«Tranquillo» il ragazzo scrollò le spalle.
«L'ami ancora?» chiese Harry con incertezza.
«Io l'ho sempre amata.» affermò 
«Louis,io non so cosa dirti e non voglio assolutamente influenzare la tua decisione. Quindi l'unica cosa che posso dirti è segui il tuo cuore.» chiarì il riccio.
 «E cosa vuole il mio cuore?» chiese Louis.
«A questo sei tu che devi dare una risposta.» spiegò Harry.
«Ho paura che tutto questo amore mi soffochi.» continuò Louis.
«E con Eleonor? Sarai felice?» domandò nuovamente il riccio.
«Non lo so» affermò il castano.
«Pensaci questa è una prova importante della tua vita» il riccio fissò gli occhi cristallini dell'amico «O ti hanno messo alla prova per farti capire che Eleonor è quella giusta oppure per 
 
farti capire che Eleonor non è ciò che desideri»
 
Jasmine stava vagando nei centricommerciali cercando un souvenir.
«Perchè non vuoi dire a Louis che Jolie è sua figlia?» chiese Jas mentre scrutava ogni vestito che vi si trovava davanti.
«Perchè lui adesso ha la sua vita» spiegò la bionda mentre fissava il vuoto.
«Sei sicura che lui sia felice con la sua "nuova vita"?» chiese la mora.
«Non lo so,ma è difficile..noi non torneremo insieme.» affermò
«Non dico che dovete tornare insieme,ma almeno ha il diritto di sapere che ha una figlia.» spiegò la mora.
«Si ma ho paura che possa rovinare il suo matrimonio,e non voglio creare problemi» concluse la mora.
 
Abbie,quella che si reputava di essere la migliore amica di Jade,stava tramando qualcosa..
«Eccoci,siamo arrivati» disse il ragazzo entrando nella casa della donna.
«Oh Josh,Ben entrate pure.» salutò la ragazza.
 
__________________________________________________________________________________________
 

Scusate so benissimo che il capitolo è una merda.
Ed è corto,però c'ho messo tutto l'impegno.
Domani parto per il mare e si cercherò di continuare a scrivere,ovviamente.
MA VI POSTERO' IL CAPITOLO SOLO A 10 RECENSIONI
*sisonocattiva*
Baci,Cemme. 



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Capitolo 9
*** Il passato è una parte di noi. ***


Capitolo 8

Il passato è una parte di noi.


«Per cosa ci hai chiamato questa volta?» chiese Ben.
«Un nuovo piano.» sorrise maliziosamente.
«Che tipo di piano?» chiese nuovamente Josh.
«Dovete sparire,evaporare.» disse la mora agitando le mani.
«Che razza di piano è?» esordì il moro.
«E' il piano più ridicolo della storia» l'amico scrollò le spalle uscendo dalla casa di Jade seguito da Josh.
Jade,rimase sola con i suoi piani contorti e a noi tutt'ora sconosciuti.
 
«Non mi avevi detto che eri così brava.» sorrise Niall al solo ricordo di quella voce che gli faceva venire la pelle d'oca.
«Troppo gentile» sorrise imbarazzata la bionda mentre cercava di evitare ogni singolo sguardo de ragazzo.
«Posso farti una domanda?» chiese il biondo.
«Certo..»  la bionda giocava con i suoi capelli per l'agitazione.
«Perchè sei scappata da Louis?» chiese infine balbettando.
Jolie non sapeva cosa rispondere,forse perchè aveva ritrovato il padre o perchè ciò la faceva stare male..ma una lacrima percorse ogni contorno del suo viso cadendo sulla mano 
 
calda di Niall.
«se non vuoi parlarn..scusami..»infine chinò la testa,non voleva far star male nessuno così decise di uscire
Jolie poteva fare due cose o lasciare scappare l'unica persona che la faceva sentire in parte completa o cogliere l'occasione per non rimanere un'altra volta sola..la cosa più facile da 
 
fare -stava pensando-era lasciarlo andare,ma lei non poteva..o almeno sentiva troppo il bisogno del ragazzo.
«No ti prego,non lasciarmi sola..lo sono già da troppo tempo»ammise la mora ancora con le lacrime agli occhi.
Il biondo non seppe resistere a quella ragazza - anzi lui la riteneva più donna delle altre- che in quel momento era così fragile e indifesa. 
Niall forse era uno dei più teneroni del gruppo,ma la cosa che odiava di più era vedere le donne tristi. E forse c'era qualcosa di più che tratteneva Niall in quell'ospedale..qualcosa che 
 
l'aveva incuriosito o magari rubato il cuore.
«Hei,ci sono io qua..tranquilla è tutto apposto» continuava a ripetere nell'orecchio di Jolie mentre i due si consolavano in un abbraccio.
«Grazie di tutto» si senti di dire al biondo.
«Non devi ringraziarmi» disse Niall facendo sorridere Jolie.
 
Jasmine tirò fuori il cellulare dalla tasca controllando l'ora nel suo bellissimo i-phone.
«Sarà meglio che corra da tua figlia se voglio vivere i prossimi 50 anni.» le due scoppiarono a ridere.
«Vai,pure» sorrise Jade,anche se in quel momento non riusciva molto bene..lei e Jolie non avevano mai passato un periodaccio di questo genere.
La bionda lasciò la ragazza andare e ne approfittò per visitare quella Londra che aveva sempre sognato da piccola.
Non sapeva dove esattamente doveva andare,ogni piccola o grande strada di londra era a lei sconosciuta e forse un po' di avventura le avrebbe fatto bene.
 
«Amore sei contento domani pomeriggio ci sposeremo» sorrise El mentre parlava con il sorriso al telefono.
«Non sarei mai stato più felice» mentì Louis.
«Amore,allora buon addio al celibato» disse la castana giocherellando con il filo del telefono.
«Già,pure a te» roteò gli occhi.
«Dove andrete?» chiese la mora ansiosa.
«Non lo so decideranno i ragazzi» affermò il castano.
«O noi andrem..» la futura sposa di Louis cercò di continuare la frase ma il suo futuro sposo non glielo permise.
«Oh i ragazzi mi chiamano,ciao ciao amore.» riattaccò senza darle tempo di salutarlo.
Fece un grande respiro e iniziò a prepararsi per la fantastica sera che lo aspettava -di cui non ne era a conoscenza- 
 
Liam stava vagando per le diverse strade di londra dopo aver fatto acquisti per la grande serata.
All'improvviso vide quella donna dai capelli dorati e gli occhi color cielo,quasi come una statua di porcellana perfetta e sexy e innocente allo stesso tempo. Ma certo quella ragazza lui 
 
la conosceva,o almeno l'aveva vista all'ospedale.
Decise così di avvicinarsi a lei e aiutarla,o perchè no? corteggiarla.
«Ciao,hai bisogno di una mano?» tutti fissavano quella coppia,o meglio Liam Payne -componente dei One Direction- con una ragazza misteriosa.
Voleva dimenticarsi di Danielle,ormai non aveva più nessuno da quando la sua migliore amica di penna -presa dalla gelosia- decise di finirla qui con la loro amicizia.
«Oh no non ti preoccupare» disse timida dopo aver scrutato ogni singola persona che stava bisbigliando gossip verso di noi,poi girò i tacchi per andarsene.
Ma Liam non poteva,no non poteva lasciarla andare sentiva il bisogno di lei e così afferrò le mani ben curate della bionda.
«Acetta il mio aiuto,guarda che mi offendo» sorrise il castano.
«Se la metti così» la bionda scrollò le spalle e sorrise insieme al ragazzo.
Ormai gli occhi dei due erano solamente accecati dai Flash che continuavano ripetutamente a illuminarli così Liam si guardò attorno,prese la ragazza e la trascino nell'unico vicolo 
 
deserto di Londra.
«Vieni con me»  sorrise il castano,prendendo ciò come un avventura. 
«Cosa hai intenzione di fare?» disse la mora continuando a ridere come una pazza.
«Fidati di me» si voltò il castano incrociando gli occhi della bionda.
«Non mi sembra di avere altre scelte» i due ridevano come dei bambini piccini,e ciò li rendeva felici.
Liam raggiunse un vecchio parcogiochi abbandonato,nessuno lo sapeva ma lui in quel parco ci aveva passato tutta la vita -praticamente era cresciuto in quel posto- e mai ci aveva 
 
portato qualcuno. 
«Arrivati» sorrise il moro sprofondando nell'oceano di Jade.
«Tu sei matto» finì con una risata di gusto.
«Allora dovrai passare il pomeriggio con un matto,io starei attenta.» il ragazzo si posizionò davanti a Jade quasi come sfida,o provocazione.
«Potrei anche scappare da un momento all'altro» continuò lei toccandogli il naso con un dito,Liam sorrise quella situazione gli stava piacendo da matti.
«E tu credi di poter sfuggire a un bellissimo ragazzo muscoloso quanto matto?» domandò il ragazzo incrociando le braccia.
«Vedremo» Jade scappò dalla vista di Liam e iniziò a correre ridendo «Io fossi in te inizierei a correre» urlò divertita la bionda.
«Hei,non vale» disse il castano dopo essersi accorto che la ragazza davanti a lui era scappata.
Liam iniziò a correre velocemente verso Jade e la stava recuperando,forse avrebbe riuscito a catturarla (?).
Il ragazzo prese Jade dalle gambe e se la posò sulla schiena a mo di sacco di patate mentre i due non smettevano di ridere.
«adesso ti ho preso cattiva ragazza» continuava a ridere,posò la ragazza per terra e si mise a cavalcioni sopra di lei.
«ora ti devo punite però» sorrise malizioso il ragazzo per poi farle il solletico.
«Mi arrendo,mi arrendo!» disse la bionda facendo staccare il castano e in poco tempo Liam si ritrovò sotto Jade.
«Ora preparati per la tua punizione» rise la bionda,ma Liam le cinse i fianchi e la sollevò liberandosi.
«Questo non l'avevo previsto» sbuffò Jade.
«Ti va di prendere un gelato?offro io.» sorrise 
«Okay.»
 
                                                                                                                                       ***
 
«Perchè sei venuto da me oggi?» chiese la mora curiosa.
«Perchè avevo bisogno di qualcuno con cui parlare..» il castano si fermò per bere un sorso della birra ordinata «e poi sei bellissima»
«Oh..grazie..vuoi parlare allora?» chiese la mora intimorita per il complimento.
«Da quando ho perso la mia migliore amica,non ho più nessuno con cui confidarmi e sto male.» continuò il moro 
«Ti capisco anche io ho perso il mio migliore amico» Jade abbassò la testa.
«Adesso il problema non è questo,il problema è che Danielle -la mia ragazza- mi ha mollato per un coreografo famoso» 
«Oh mi dispiace» disse sinceramente la bionda.
«Tu,vuoi raccontarmi qualcosa?» chiese.
«...ho perso il mio migliore amico,e tutt'ora soffro per questo» Jade tirò fuori la lettera. «Oh non ti ho chiesto come ti chiami» sorrise.
«William James Payne,ma puoi chiamarmi Liam tu?» sorrise facendo prendere un colpo al cuore di Jade,no non poteva essere lui..il suo ex migliore amico.
«Forse è meglio se vado..» disse Jade alzandosi,ma Liam la fermò da un polso.
«Non te ne andare solo perchè sono famoso,ti prego» sorrise sincero.
«Non è per questo..scusami» la bionda se ne andò,scordandosi però una cosa veramente importante la lettera per il suo migliore amico.
Liam prese la lettera e senza leggerla per rispetto di Jade la posò in tasca.
 
                                                                                                                                 ***
I ragazzi si trovavano in un pub per l'addio al celibato -era l'unica cosa che avevano pensato- e Louis non sapeva ancora se si sarebbe sposato.
«Un'altro,grazie» Louis chiedeva altro martini -che aveva già ordinato e buttato giù migliaia di volte e forse troppe-
Forse quello fu decisivo,letale per la sua reputazione. «Jade,ti amo» i ragazzi lo guardarono straniti.
«Louis,vieni con me» Harry cercava di farlo riprendere per non sputtanarlo,e per non dire ai ragazzi tutto ciò ma loro se ne accorsero subito.
«Harry,devi spiegarci qualcosa?» chiese Zayn.
«Okay,okay..adesso vi spiego»si arrese e iniziò a spiegare la lunga storia.
Domani ci sarebbe stato il matrimonio di Louis e Eleonor.

 
______________________________________________________________________________________
Hei ragazze,mancheranno 5 o 6 capitoli,quindi riempitemi di recensioni perchè magari voi potete cambiare il finale della storia..
che forse sarà triste o chi lo sa..un lieto fine.
Poi volevo chiedervi un altra cosa..
Voglio scrivere una nuova storia,ma deciderete voi su chi.
1.Liam.
2.Niall.
3.Harry.
Poi nel prossimo capitolo deciderete una delle trame che vi proporrò.
Baci,
Cemme

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Capitolo 10
*** La scelta di Louis. ***


Vi scrivo qui perchè volevo anticiparvi che non continuerò la storia se non avrò almeno 10 recensioni.
Non sono sicura che questa storia vi piaccia,e non sono sicura che è bella. Passate dalla mia nuova storia rossa? http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1240085&i=1
Secondo,ho deciso di scrivere una FF su Liam -maggioranza- oltre a questo anche perchè ci sono poche
storie su di lui,e mi piacerebbe insomma farne una diversa dalle solite.
E poi mi è venuta un idea geniale per la trama.

Cemme

Capitolo 9.

La scelta di Louis.


Oggi è il gran giorno Louis si sposa,dovrebbe essere un giorno speciale..il più bello della sua vita,ma non è ciò che sembra.
Il ragazzo si sveglia con una fitta alle tempie e un gran mal di stomaco,molto probabilmente l'effetto dell'alcol.
Apre lentamente gli occhi e accecato dalla luce del sole,li richiude.
«Svegliati,o passeremo ai sistemi cattivi» dice una voce che sembra troppo vicina.
Louis apre gli occhi un altra volta e quando si è abituato alla luce del sole riesce a capire che in stanza ci sono tutti i ragazzi.
«Cosa ho combinato?» chiese Louis stordito.
«Niente,amico hai detto ti amo Jade..quando devi sposarti con Eleonor» dice Zayn.
Liam,non riesce proprio a capire che tutto ciò che sta succedendo riguarda in parte anche lui perchè quella Jade è la ragazza che lo ha reso felice ieri mentre giocavano a rincorrersi e in passato quanto erano migliore amici.
«Oh,sapete tutto vero» i ragazzi annuirono.
«Penso che se tu ami Jade,non dovresti sposare El» interviene Liam
«Già e credo proprio che tu sei cotto di Jade» continua il biondo.
Louis si porta le mani agli occhi cercando di scacciare il casino che sta incombendo su di lui.
«Ragazzi io devo..andare» dice Niall sorridendo al solo pensiero di rivedere la sua Jolie.
Già Jolie oggi si sarebbe rimessa e sarebbe dovuta partire insieme a sua madre.
 
Niall voleva andare molto prima che ci fosse Jade o Jasmine poichè voleva passare gli ultimi minuti con lei.
Quando la bionda vide l'irlandese entrare,la macchina che contava i battiti iniziò a accellerare e il biondo sorrise pensando all'effetto che gli faceva mentre la ragazza si sentiva completamente a bollore.
«Hei..» sorrise il biondo accarezzando la guancia di Jolie.
«Ciao..» balbettò la ragazza.
«Oggi parti?...» chiese Niall mentre la bionda annuì.
Niall abbracciò la ragazza forte a se,mentre a Jolie -che non voleva per nulla andare via senza Niall- scese qualche lacrima.
«Ci sarò sempre per te,sempre.» sussurrò Niall all'orecchio della ragazza.
«Mi mancherai» singhiozzò Jolie. 
«Va tutto bene,ci rivedremo» sorrise il biondo.
Jolie non capiva il senso di quel ci rivedremo,forse perchè non sapeva di cosa era capace Niall James Horan per non farsi scappare la ragazza speciale che da tempo desiderava.
 
Intanto Abbie continuava con il suo piano e Liam non si era ancora azzardato a leggere la lettera.
 
                                                                                                                                                              ***
 
Jade,Jolie e Jasmine erano nella stazione dell'areoporto dovevano partire lasciando alle spalle finalmente -o forse no- il loro passato -o almeno per Jade e Jolie-
La voce assordante annunciava il volo tra circa 5 minuti così decisero di sedersi su una panchina vicino a loro.
 
«Devo parlare con Eleonor.» urlò Louis finalmente convinto.
«Wow» disse Liam sorpreso.
«Ti portiamo da lei.» affermò Niall.
«Amico,stai facendo la scelta giusta.» sorrise il riccio.
Così Louis e i testimoni del suo matrimonio si recarono alla "casa" della Calder.
«Oh no Louis non puoi vedere la sposa.» disse la madre di Eleonor.
«Ma io devo.» continuò il castano,mentre la signora rispondeva con un no.
«Louis,ci parleremo noi.» disse Zayn entrando in casa.
Eleonor sobbalzòspaventata chiedendo cosa ci facessero qua i ragazzi.
«El,Louis deve parlarti e tua madre non lo fa entrare.» cercò di spiegare Zayn.
«Non può vedermi prima del matrimonio.» affermò Eleonor.
E i ragazzi pensarono "sempre se c'è il matrimonio" ma loro non potevano dire niente doveva parlarci Louis.
«E' importante,El.»continuò Niall.
«Sarà solo ansia pre-matrimoniale» continuò la mora cocciuta come un bisonte inculato da una gallina. scusatemi mi sto incazzando con El scrivendo questa storia perchè se non va a parlare con Louis la trucido
«No» questa volta intevenne Liam e fu per questo che forse ci credette,Liam non avrebbe mai mentito era un ragazzo d'oro e teneva ai matrimoni «Fidati El non è per questo.»
«Okay,ci parlerò» sbuffò un po' preoccupata.
 
«Louis,trattala bene mi raccomando.» sorrise la madre pensando che quel matrimonio ci fosse ancora.
«Si,lo farò» sorrise il castano.
«Eccoti,ma quanto sei bella»disse la madre alla figlia vedendola entrare.
«Dimmi Lou..» 
«Vieni,ti devo spiegare parecchie cose.» continuò il castano portando El da un lato.
[...]
«Così non ci sposiamo?» piagnucolò El.
«Già,mi dispiace El..» Louis fu interrotto.
«No,tu menti..io..io non ti voglio vedere..mai..mai più.» la ragazza tornò in casa lasciando che le lacrime le scivolavano velocemente sulla pelle.
«El....scusami» sussurrò il castano a se stesso.
 
                                                                                                                                           ***
Jade,Jolie e Jasmine ero tornate finalmente a casa e Jade decise di andare a fare la spesa non essendoci più cibo nel frigorifero -o forse in tutta la casa-
Mentre stava attraversando la strada una camion o forse -il camion- si fermò per farla passare e quando attraversò ripartì arrotandola definitivamente. Jade era senza sensi mentre il camion non si era preoccupato di fermarsi,quel camion sapeva chi era..
Qualcuno aveva in mente qualcosa per lei e forse ci era riuscita.
 
«Allora il matrimonio è stato annullato,cosa ti manca da fare?!» chiese Niall anche perchè voleva rivedere qualcuno.
«Devo andare da Jade e confessarle il mio amore.» affermò Louis.
«Allora partiamo!» urlarono tutti in coro.
Povero Louis,chissà se potrai confessarle il tuo amore o poterle dire addio..un bacio,una vita finalmente insieme adesso che tutto apposto,ma le cose non vanno mai come vogliamo c'è sempre qualcosa che ci impedisce di goderci la vita fino infondo e i rimpianti si fanno sentire.

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Capitolo 11
*** Sala 18. ***


 


Capitolo 10.

Sala 18.


La vita è un mistero,non smette mai di sorprenderti.
Jade in questo momento si trovava distesa per terra senza sensi e con solo un ammasso di sangue che la ricopriva,nessuno si era degnato di fermarsi a guardare e il sangue continuava a uscire in modo esagerato.
 
Louis aveva fatto le valigie e insieme ai ragazzi era partito per fare una sorpresa a Jade,ma nessuno di loro poteva sapere cosa le sarebbe successo.
«Su dai ragazzi sbrigatevi» insistette louis per la quarantesima volta.
«Ma Niall si è imbambolato a guardare lo schermo del telefono» si lamentò Liam
«Oh,messaggio dalla fidanzatina?» ironizzò Zayn strappandogli il telefono dalle mani.
«No Zayn rendimelo» lo supplicò
«Vediamo un po'» il moro guardò il cellulare «Jol...» il biondo tappò la bocca al moro e lo trascinò in un posto appartato.
«Sei scemo?non dire nulla» lo sgridò.
«Sei innamorato pazzo amico,si vede» sorrise tirando una pacca sulla spalla di Niall.
 
La mora spalancò gli occhi.
«Ti piace Niall!?» gridò
«Shh,non lo deve sapere mica tutto il mondo!» la bionda si guardò intorno.
«Ma insomma ha..6 anni in più di te.» commentò 
«Si,ma l'amore non ha età» la mora poggiò la mano sulla fronte disperata.
«Oddio mio,sei partita letteralmente.» confessò.
«Ma la sua risata,il suo sorriso,i suoi occhi dio,tutto di lui mi emoziona.»
 
Solo una persona si era avvicinata a Jade: era un ragazzo giovane avrà avuto si o no una trentina d'anni,moro,occhi marroni ma comunque un bel ragazzo.
Si era accorto del sangue che continuava a fuoriuscire dalla testa e dal resto del corpo.
«Oddio,che ti hanno combinato.» urlò e poi chiamò l'ambulanza. «Tranquilla penserò io a te.» sussurrò alla ragazza.
 
I ragazzi erano appena arrivati davanti casa di Jade e Louis pieno d'ansia diede ordine ai ragazzi di sistemarsi dopodiche iniziò a cantare la canzone,la loro canzone.
Ciò che Louis non sapeva però era che Jade non era a casa,anzi magari fosse stata a casa con le ragazze.
Jolie uscì fuori insieme alla sua migliore amica e dopo aver realizzato che i ragazzi erano tornati corse ad abbracciare Niall che si procurò uno sguardo malizioso di Malik.
«Dov'è Jade?» chiese il castano dispiaciuto.
«E' uscita circa un oretta fa per fare la spesa.» spiegò Jas.
«Ah..» sospira.
«Se vuoi puoi aspettare dentro.» sorride 
«Magari» il castano si accomoda dentro la casa.
«Com'è andato il matrimonio?» chiese nuovamente jas.
«Non c'è stato nessuno matrimonio» Louis si grattò la nuca.
 
Il moro stava seduto in sala d'attesa aspettando che dessero qualche notizia sulla ragazza che aveva appena salvato.
«Salve,lei è un parente della ragazza?» ma il moro scosse la testa.
«Potrebbe avvertire qualche parente,perfavore,mentre noi cerchiamo di fare del nostro meglio?» chiese cordialmente il dottore.
«Okay,vada pure ci penso io.» confermò
Quando il dottore se ne andò,iniziò a prendere il telefono in mano e con un enorme respiro si decise a chiamare l'ultimo numero chiamato. Sapeva benissimo che era un argomento delicato,che la reazione sarebbe stata molto intensa,ma lui doveva avvertirli.
Quando una voce dolce e giovane rispose chiamando la madre lui iniziò a prendere un altro respiro e si fece coraggio.
«Lei è parente di Jade Parker?» certo pensò il moro che domanda stupida.
«Sono sua figlia,lei piuttosto chi è?» chiese retoricamente la bionda.
«Sono Dustin Brook,può passarmi suo padre?» chiese gentilmente.
«Io,non ho un padre.» disse la bionda mordendosi il labbro mentre guardava Louis.
«Oh,mi scusi qualcuno di adulto?» chiese nuovamente scusandosi.
«Credo di essere più adulta di lei,quindi puole dire a me.» si irritò la bionda.
«Okay,non è molto facile da spiegare..ma vede» il ragazzo cercava le parole giuste,ma non esistono parole giuste per situazioni del genere.
«Si dia una mossa.» lo incitò.
«Sua madre,è stata investita e ora è all'ospedale potrebbe venire?» sputò fuori ogni cosa,anche se con dispiacere.
Le lacrime scendevano velocemente rigando il volto di Jolie che sperava che tutto ciò fosse solo uno stupido scherzo,ma lei sapeva in cuor suo che era tutto vero.
«Oh,arrivo» riattaccò.
Jolie cadde a terra,piangendo come non aveva mai fatto prima d'ora non poteva perdere sua madre,no non poteva restare sola. Niall si avvicinò a Jolie vedendola in pessimo stato.
«Hei,cosa è successo?» chiese abbracciandola.
«Jade...ospedale..» sono l'uniche parole che riuscì a dire ma a quanto pare furono abbastanza per scatenare tutti i sentimenti di Louis.
«Coosaaa?!» urlò con quasi le lacrime agli occhi.
Anche Jasmine era in pessimo stato ma Styles si era già preoccupato di lei,e l'aveva rassicurata.
«Andiamo,all'ospedale» ordinò Liam,prendendo le chiavi della macchina di Louis che non era in condizioni per guidare -ci mancava un altro incidente dopo quello di Jolie e Jade.-
 
Il dottore si avvicinò al moro.
«Mi dica,dottore.» lo aiutò.
«Non è molto facile da dire,ma Jade ha perso molto sangue e adesso è in coma..dobbiamo aspettare un suo risveglio.» il moro serrò le mani in dei pugni. «La ringraziamo davvero perchè se lei non l'avrebbe portata qua,a quest'ora sarebbe già nell'altro mondo.»
«Grazie dottore,posso vederla?» chiese cautamente,desiderava vedere la ragazza che aveva appena salvato.
«Certo,è la stanza numero 18.» sorrise e se ne andò lasciando che il moro entrasse in quella stanza.
Dustin entrò,rimase scioccato dalla bellezza della ragazza che pareva alla bella addormentata prima,ricoperta di sangue e piena di ferite,non aveva notato la bellezza.
Le accarezzò le guance e poi sfiorò con il dito il volto e il braccio fino a intrecciare i suoi diti tra quelli di lei,e un brivido percorse tutto il corpo.
«Hei,Jade così mi hanno detto che ti chiami,so che non mi conosci ma ti ho salvato e sono felice di aver salvato un angelo come te.Mi chiamo Dustin Brook,ma puoi chiamarmi Stin,scommetto che il tuo sorriso è terribilmente bello. Ciao Jade.» il ragazzo se ne andò lasciando un umido bacio sulla guancia della bionda.
 
«Salve,la stanza di Jade Parker?» chiese Louis.
«Sala 18.» rispose la donna mentre i ragazzi si erano incamminati a cercare la stanza.
Jolie vide un dottore e si fiondò da lui con poca preoccupazione.
«Come sta Jade,come sta!» urlò
«Calmati,hei.» l'abbracciò Niall.
«Mi scusi dottore può dirci qualcosa su Jade Parker.» chiese gentilmente Liam che sembrava il più serio di tutti.
«Si beh,non ci sono altri modi per dirlo,ma è in coma..per nostra fortuna un ragazzo l'ha portata qua in tempo.» ma il dottore venne interrotto da un'infermiera.
«Dottore,dottore sala 18..la ragazza si è svegliata.» il dottore corse nella stanza insieme all'infermiera lasciando nei ragazzi un po' di paura ma anche un po' di calma.

 
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Scusate il ritardo,ma visto che non mi avete cagato di recensioni ho continuato molto lentamente
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno recensito il capitolo precedente.
Se mi volete seguire o chiedere qualcosa sulla storia contattatemi su twitter : @Cemme1D
Per il resto passate qua (:
 
You can't hide yourself behind a mask.
  Cemme

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Capitolo 12
*** La lettera di Jade. ***


Capitolo 11.

La lettera di Jade.


Nessuno se lo sarebbe mai aspettato tanto meno i dottori,una persona in coma molto difficilmente si sveglia così presto ed è la pura e dura verità.
Incidente,coma troppe cose in un giorno,troppo dolore e paura.
E' immensamente complicata la vita sotto un certo punto di vista,o forse troppi punti di vista.
I dottori,no il dottore con le infermiere agitate non poco,stavano cercando di capite ciò che stava succedendo in quella stanza priva di sentimento,quella stanza sbiancata e tetra.
Si potevano vedere i battiti del cuore nell'appareccio apposta che aumentavano e formavano quelle piccole montagnette e non la pianura.
Forse è per questo che la pianura spaventa molte persone perchè è una riga dritta come il cessare del cuore,oppure una linea retta come la matematica.
Improvvisamente però,in modo sospetto e spaventoso,il cuore si spegne come quando salta la corrente della luce o come quando il mondo dorme profondamente e ciò fa insospettire ogni persona riposta nella stanza.
«Dottore,è morta?» chiede una giovane e gentile infermiera,il dottore posa una mano sulla fronte alza un attimo lo sguardo al soffitto,poi al macchinario e dinuovo sulla ragazza.
ma non risponde sembra come perso nei suoi pensieri e cerca in ogni modo di spiegarsi ciò che è successo.
«Falso allarme,la ragazza non si è mai svegliata.» conclude.
 
 
«Sei tu che l'hai investita,non sai cosa ti combino adesso!» urlò louis andando contro il ragazzo appena uscito dalla stanza.
«Hei,amico calmo.» posò le mani sul petto del ragazzo per allontanarlo.
I ragazzi cercarono di calmare Louis che era in preda al panico più totale.
«Adesso ti spiego.» il moro si sedette e iniziò a spiegare.
I ragazzi e Jasmine ascoltavano il racconto con attenzione,anche se non c'era molto da raccontare.
«Ah,grazie di averla portata qua.» sorrise Jasmine.
«Mi sarebbe rimasto sulla coscienza» spiegò.
«Ti va di venire da noi?» chiese Zayn con un mega sorrisone.
Il moro accettò.
 
Passarono circa tre giorni,Louis non aveva il coraggio di andare a vedere Jolie in quello stato all'ospedale non avrebbe potuto colmare la sua reazione e inoltre non era più permesso entrare,a nessuno.
Niall e Jolie si frequentavano innocentamente,come se fossero solo amici ma tutti potevano benissimo notare che c'era qualcosa di più.
«Amico vuoi una dritta?» chiese Zayn.
«Cosa?» non capiva.
«Dico con Jolie.» specificò meglio il moro.
«No grazie» rispose andandose.
«Portala in un posto di classe e cadrà ai tuoi piedi» Urlò Zayn accompagnando con un occhiolino.
il biondo annuì,prese il telefono e mendò un messaggio alla sua "innamorata".
"Stasera ti porto a mangiare in un posto" 
 
 
La bionda era in crisi,come tutte le ragazzine,non aveva idea di cosa mettersi e cercava qualcosa di decente nel suo armadio ma niente traccia.
«Hei,sono arrivata in soccorso» urlò Jasmine entrando in stanza.
La ragazza aveva una borsa piena di vestiti eleganti che aveva sottratto al suo bellissimo armadio,tutti vestiti firmati.
«Oddio,ma io ti amo..anche se non so se riuscirò a camminarci» disse la bionda indicando i numerosi tacchi davanti a lei.
«Ti aiuto io,tu prova tutto non preoccuparti.» 
La bionda si provò una decina di vestiti,ma tutti e sottolineo tutti li sembravano troppo eccessivi. Non voleva essere un altra per quella volta voleva essere Jolie.
Fino a quando non trovò un vestito perfetto era azzurro come i suoi occhi,semplice e non molto attillato -odiava i vestiti troppo attillati- ci abbinò gli accessori adeguati.
 
Louis era fuori dell'ospedale sosteneva Jade a distanza,anche di una sola porta o stanza,ma l'amore era troppo forte non avrebbe mai e poi mai potuto dividerli. 
O forse era la prima volta che l'amore poteva essere sconfitto?
Stava sfogliando uno dei tanti raccoglitori di foto,erano piccoli quanto immaturi e quelle foto ricordavano i loro momenti più tristi come quelli più belli.
Ne prese una in mano e la guardò attentamente ricordando quel giorno bellissimo
Louis era a scuola con i suoi compagni di football e stava parlando delle ragazze più belle della scuola.
«L'avete vista la Morrison?» chiese Ben
«Oh,è stupenda ha un culo!» ammise Forest
Louis si era perso un attimo negli occhi di una ragazza bionda,che non aveva mai notato e ne rimase affascinato decise così di lasciare il gruppo.
«Ragazzi,scusate» se ne andò.
Seguì furtivamente la bionda che stava posando i libri nell'armadietto delicatamente prendendo quelli per la prossima lezione. Louis si avvicinò alla bionda poggiando una spalla sull'armadietto.
«Ciao» sorrise il castano
«Em..Ciao?» rispose stranita la bionda.
«Non ti ho mai visto qui,sei nuova?» chiese
«Veramente no,sono sempre stata qua.» rispose richiudendo l'armadietto e dirigendosi in un' altra direzione.
Louis la raggiunse.
«Piacere Louis» le porse la mano.
«So chi sei Tomlinson» sbuffò la bionda.
«Ma io non so chi sei te» le ricordò
«Credimi Tomlinson,non ha importanza» la bionda avanzò più velocemente costringendolo a correre.
«Per me ha importanza» sfiorò la mano della bionda.
«Louis,con me non ci riuscirai.» scappò verso la sua classe e quando si girò Louis le scattò una foto.
 Ormai la foto era bagnata dalle lacrime di Louis.
 
Liam stava disteso su un lettino del giardino e pensava alla lettera di Jade,quella del migliore amico che non osava leggere per rispetto. Pensava a cosa poteva avere così di tanto importante.
Stava pensando a Jade,era in ospedale e non riusciva a crederci. Chiamò Zayn,che sembrava forse l'unico che lo potesse aiutare -essendo il suo migliore amico- 
«Per cosa mi hai chiamato?» chiese il moro.
«Vedi Jade ha perso una lettera,l'altro giorno e non so se aprirla o no.» spiegò Liam.
«Io l'aprirei.» lo convinse e l'aprì.
 
“A Liam James Payne nel Wolverhampton, 28 Agosto 2003."
 
Quando lesse questo gli prese un colpo,come faceva a conoscerlo? Com'era possibile? 
«Qua dice che è per me,ed è una lettera del 2003» urlò il castano confuso.
«Continua a leggere magari capisci meglio.»
Liam continuò,leggeva ogni parola sperando di capirci qualcosa di più,ma per ora aveva solo capito che quella ragazza le voleva un bene dell'anima.
Capì solo alla fine che quella lettera era da parte della sua ex migliore amica,e dopo quelle parole così pure cedette e le lacrime uscirono molto velocemente.
La stava perdendo definitivamente,prima sapeva che lei era viva ed era felice mentre adesso è solo una questione di fortuna -vita o morte.-
Dopo aver visto Liam in quelle condizioni Zayn lesse la lettera e capì tutto,un abbraccio non lo avrebbe mai fatto stare peggio di come era adesso.
 
«Perchè tutto questo lusso,perchè ti comporti così? Niall,io ti credevo diverso..ti preferivo prima» la bionda scappò lasciando Niall con la sua bella modella famosa.
Niall si era comportato abbastanza male con Jolie,forse i consigli di Zayn non valevano per una come lei,lei era diversa era pura e il biondo si era concesso i posti più pregiati e si aveva dato retta al consiglio di Zayn "Devi farle conoscere una celebrità,magari falla ingelosire".
No aveva sbagliato tutto e si era fatto scappare Jolie,ma non si arrese Jolie era troppo speciale da perdere.
«Jolie,aspetta scusami!» urlò Niall rincorrendola
«No,Niall vai dalla tua barbie» sbraitò
«Hei,io voglio te cos'è che non capisci?» la bionda si fermò guardando negli occhi Niall «Jolie io ti amo,scusa se ti ho trattato male ma Zayn mi aveva detto che funzionava così» scrollò le spalle «Ti capisco se non vuoi vedermi,sono un cretino..ciao» Niall si girò arreso per andarsene,ma all'improvviso sentì le labbra della bionda sfiorare le sua.
«Ti amo anche io Niall.» sorrise con gli occhi lucidi.
 
Hei belle,scusate il ritardo!
Comunque adesso sono qua,em..si insomma mi farebbe piacere -lo sapete- un bel po' di recensioni.
Poi se volete seguirmi su twitter sono @Cemme1D e potete chiedermi di ricambiare il follow "Ho letto la tua storia,mi segui?"
Poi se potete passare dalle mie fanfiction ci tengo tantissimo.

Rossa: You can't hide yourself behind a mask.
   Arancione: I'll be here by your side. 

Cemme

 
 

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Capitolo 13
*** Il risveglio. ***


Questa volta ho deciso di scrivere una parte del mio spazio autrice qua.
Ho deciso di scriverlo qua quasi come un avvertimento.
Visto che nessuno mi ha considerato il capitolo precedente,dire che sono delusa è poco,ci tengo a questa storia davvero.
E se non piace,non vale continuare,quindi non so più cosa fare.
Continuare o Finirla qua?
Hei,tranquille non sono delusa da voi,ma da me. 
Non sono capace di scrivere una storia che piaccia alle persone.
Visto che non sono capace,tanto vale smettere..perchè sprecare tempo?
-Cemme-

 


Capitolo 12.

Il risveglio.

"Se la vita ti mette contro qualcuno puoi lottare,
ma se è la vita a mettersi contro di te hai perso."


 
I raggi illuminava la stanza,solo uno squillo del telefono si muoveva nella casa.
La bionda si alzò come una scimmia fatta e prese il telefono.
«Pronto» la voce era fioca e stanca.
«Parlo con casa Parker?» l'interlocutore aveva una voce soffice
«Si,chi è?» 
«Chiamo dall'ospedale di..» non fece in tempo a finire. 
«Che è successo a mia madre?» urlò Jolie sperando con tutta l'anima che si fosse ripresa.
Niall si svegliò abbracciandola e dandole l'affetto che si meritava.
Louis,sentito l'urlo,si precipitò nella camera insieme agli altri e impaziente si pichiettava sui ginocchi.
«Le spiegheremo meglio quando verrà in ospedale» la ragazza non se lo fece ripetere due volte.
 
Un dottore era uscito dalla stanza di Jade,i ragazzi si precipitarono da lui.
 «Voi siete qui per la signorina Parker?» intuì
«Si,ci hanno chiamati.» spiegò Liam.
«Allora,siedetevi pure» indicò una serie di poltrone blu notte.
«Allora,Jade si è risvegliata.» i ragazzi tirarono sospiri di felicità «ma..» era arrivato quel ma che non ma  nca mai e che uccide ogni speranza.
«ha subito un trauma cranico: di solito i sintomi sono molti nel caso di Jade si parla di perdita di memoria» Jolie scappò in lacrime e si gettò nelle lacrime del biondo,mentre Louis non riusciva a crederci e Liam,lui era preoccupato.
«Il caso di Jade è il più grave di quello che credete,è molto possibile che oltre a questo sintomo vi si presentano altri come i disturbi nel sonno,le vertigini,problemi di concentrazione,irritabilità,antipatia..non tutti ma vi preparo per tali eventi.»
«Quindi,mia madre non si ricorderà più nulla?» chiese curiosa e distrutta la bionda.
«No,di solito,dopo una settimana dall'infortunio dovrebbe guarire.» i ragazzi annuirono e si alzarono per andare a salutarla.
«Mi raccomando,ragazzi,qualunque cosa lei dica o pensa,assecondatela o potrebbe subire un trauma maggiore.» i ragazzi annuirono.
 
Dalla porta improvvisamente uscì Dustin molto sconvolto ma felice allo stesso tempo.
«Ragazzi c'è un problema» li guardo uno a uno.
«Lo sappiamo,ha perso la memoria.» Louis abbassò la testa colmo di dolore.
«No,un problema più grande,Jade è convinta che io sono il suo fidanzato.» una fitta al cuore crociale per Louis,era troppo.
Troppo dolore in un giorno,troppe ferite nel petto,troppo che il suo cuore potesse reggere.
Louis uscì dall'ospedale,abbattuto,e si poggiò al muro dell'edificio,si accasciò per terra e disperato portò le mani tra i capelli.
«Lou,so cosa provi,ma vedrai che passerà è solo una settimana» Harry posò una mano sulla spalla del migliore amico.
«Non sai quanto è difficile,io la amo ma sembra impossibile e troppo difficile da vivere questo amore.»
«Hei,cosa vorresti un amora semplice,immaturo e superficiale?una poco di buono senza sentimenti? Pensaci ciò che hai adesso,l'amore vero,è prezioso non perderlo proprio adesso,combatti per ciò che ami,per i tuoi sogni -ricordi?-»
Il castano sorrise e abbracciò il moro. «Non so cosa farei senza di te.»
 
Jade,piena di aghi,era distesa nel letto abbracciata a Dustin.
«Jade,ti ricordi?» indicò i ragazzi.
«Jolie!Jasmine! » urlò i nomi delle ragazze che da anni conosceva,soprattutto sua figlia,ma non si ricordava per nulla dei ragazzi.
«Voi chi siete?» guardò strani.
«Nessuno» disse Louis andandosene,i ragazzi lo seguirono tranne Liam che si sentiva in dovere di consegnare una cosa a Jade.
«Jade,credo che questa sia tua.» il castano si avvicinò,consegno la lettera e se ne andò come avevano fatto gli altri.
 
«Allora Jade,pronta per tornare a casa?» sorrise l'infermiera vedendo Jade,pronta con le valigie.
«Si,sono contentissima.» sorrise.
Poi insieme a Dustin prese le sue cose e torno nella sua bellissima casa insieme a sua figlia.


Vorrei ringraziare tutte le persone,anche se poche,che fin'ora mi hanno aiutato con la storia,
le vostre recensioni sono servite,davvero,mi hanno aiutato a trovare l'ispirazione.
Questa storia la dedico a tutte voi.
Immedesimatevi in uno di questi personaggi e sognate

 

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