Baby

di Dafhner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caro Foglio Di Carta ***
Capitolo 2: *** Il Mio Bambino ***



Capitolo 1
*** Caro Foglio Di Carta ***


Salve a tutti,
Lo so, le mie fan fiction non hanno riscosso molto successo ma vi prego di darmi un'altra occasione.
Comunque questa storia mi è venuta in mente mentre rientravo a casa; è un po' "inciampata", lo so, ma solo perchè è scritta come se fosse un diario.
Mi scuso anticipatamente per eventuali errori e per la brevità del capitolo.
Più tardi metterò il secondo capitolo della mia Fan Fiction quindi vi prego di passare e magari di lasciare delle recensioni, anche negative 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1127995&i=1
Buona Lettura
Dafhner


BABY


CARO FOGLIO DI CARTA


5 Novembre
Non so perché lo sto facendo, ma la mia terapista mi ha consigliato di scrivere la mia storia, così ho deciso di iniziare presentandomi, quindi piacere foglio di carta, mi chiamo Cher, sono londinese, non ho nemmeno l’età per bere che aspetto già un bambino. Si sono incinta, e tu caro foglio di carta non puoi giudicarmi. Sono una ragazza madre perché il padre è evaporato appena seppe della gravidanza. Ci sono stata malissimo, lo amavo e credevo che anche lui mi amasse ma a quanto pare amava solo la cheerleader non me. Comunque ho deciso di dare in adozione il mio bambino e pochi giorni fa mi ha chiamato la donna delle adozioni dicendomi che aveva trovato la famiglia perfetta ma che dovevo essere molto discreta perché erano persone famose. Benissimo il mio bambino/bambina avrebbe avuto dei genitori strafighi che lo avrebbero potuto viziare.
Bene ora, mio adorato foglio di carta, ti racconto tutto dall’inizio:
Era mercoledì, ero andata da poco all’agenzia per le adozioni, ero solo al secondo mese ed avevo voluto aspettare un po’, per capire bene cosa fare e soprattutto per riprendermi dall’abbandono del mio ragazzo.
Comunque quella mattina faceva particolarmente caldo e quando la signora delle adozioni mi chiamò mi raccomandò di vestirmi per bene in modo da fare una buona impressione. Come se io mi vestissi male -.- Si ok, ultimamente non ero più io, avevo dovuto lasciare le cheerleader e le mie amiche, non mi vestivo più tutta firmata da capo a piedi ed avevo dovuto lasciare la villa dei miei ed andare a vivere da sola in un appartamento in centro, in modo che i vicini non avrebbero mai saputo della mia gravidanza e quindi i miei avrebbero evitato uno scandalo, ma fino al punto di raccomandarmi l’abbigliamento mi era sembrato eccessivo.
Mi vestii con uno dei tanti completi che avevo nell’armadio e quando mi guardai allo specchio scoppiai a piangere. Quella collana di perle, quella gonna rosa con la giacca e la magliettina bianca mi ricordavano troppo la mia bella vita da ragazza ricca. Mentre le lacrime mi scendevano sulle guance, sfiorai con le dita la piccola sporgenza che avevo sulla pancia, era una cosa che non facevo quasi mai, non perché odiavo quel bambino, ma perché non lo accettavo come mio.
Insomma io dovevo ancora vivere, non ero pronta a dar vita ad un nuovo esserino.
Uscii di casa e presi un taxi. Quando arrivai, trovai Chetlin/la donna delle adozioni, che mi aspettava. Mi sorrise, mi strinse a sé e mi fece entrare. Nell’ufficio c’erano una signora ed un ragazzo che poteva benissimo essere suo figlio, ma che subito capii non essere tale visto che gli teneva la mano.
Quando entrammo la donna si girò verso di me con gli occhi pieni di speranza mentre il ragazzo si alzò in piedi e mi strinse la mano
“Piacere, Harry Styles e lei è mia moglie Caroline Flack”
“Piacere, io sono Cher, bhe Cher e basta” Risposi mentre loro aspettavano il mio cognome poi sorrisi e presi posto vicino al ragazzo mentre Chetlin si accomodava dietro la sua scrivania.
“Bene signori Styles, lei è Cher, è la figlia di un noto costruttore ma preferisce mantenere segreta la sua identità per il bene degli affari del padre, sa com’è. Comunque aspetta un bambino o una bambina da due mesi ed è disposta a darlo in adozione. Ho pensato che fosse la candidata ideale per voi perché è sana e anche il padre del bambino lo è”
“Oh ed ora dov’è il padre? Possiamo conoscerlo?” Chiese Caroline guardando prima Harry e poi me. Quella donna mi urtava così risposi senza entusiasmo “No, se ne è andato”
“Ah” disse abbassando lo sguardo
Quel suo Ah aveva un sono che, che mi urtò, sembrava che adesso che aveva scoperto che non avevo un ragazzo avesse cambiato idea e che fosse pronta ad ispezionare il prossimo candidato.
“Quindi ora non vado bene?” dissi irritata
Caroline mi guardò con gli occhi lucidi e poi guardò Chetlin che intervenne per placarmi “Nessuno ha detto questo, stanno solo chiedendo Cher, è normale, calmati, nessuno ti sta giudicando”
Harry si voltò e mi sorrise per rassicurarmi “Lo so scusatemi”
“Oh no no cara scusami tu se ti sono sembrata troppo aggressiva” disse Caroline mortificata; Le sorrisi e cominciammo a parlare del bambino e del suo futuro
“Bhe naturalmente ancora non conosciamo il sesso del bambino” disse Chetlin
“Oh questo non è un problema per noi” rispose Harry stringendo la mano di sua moglie
“Lo ameremo comunque” lo incalzò lei
Dopo circa un’ora di ciancere Caroline si decise ad informarmi della fregatura: voleva “se possibile” assistere alla gravidanza e quindi che mi trasferissi da loro.
All’inizio ci pensai un po’ ma poi decisi di accettare, in fondo non avevo niente da perdere.
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Il Mio Bambino ***


BABY SECONDO CAPITOLO

IL MIO BAMBINO


Salve a tutti,
Mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto, avevo già scirtto il capitolo ma non mi convinceva molto e così ho aspettato che mi venisse l'ispirazione e finalmente è arrivata.
Vi invito a farvi sapere cosa ne pensate, naturalmente accetto anche delle recensioni negative.
Ringrazio tutte coloro che hanno visualizzato la mia storia e che dirvi... 
Buona Lettura


Caro Diario,
Si ora sono passata dal chiamarti foglio di carta al chiamarti diario. Faccio progressi lo so.
Cmq mi scuso con te perché non ti ho scritto per un po’, ma sono stata molto impegnata ultimamente.
Ora ti racconto la giornata più “importante”:
Erano ormai tre mesi che vivevo con Harry e sua moglie. Mi ci trovavo bene, avevo vitto ed alloggio gratuiti e loro mi lasciavano il mio spazio. La mia pancia era cresciuta, nessun paio di jeans mi stava bene e dalla maglietta si vedeva una piccola sporgenza. Caroline diceva che ero troppo magra e che dovevo mangiare di più ma io stavo bene, non mi sentivo debole e quindi continuavo a fare come volevo. Quella mattina avevo una visita dal ginecologo, avrei scoperto il sesso del bambino e Caroline ed Harry mi avrebbero accompagnata. Era la prima volta che glielo permettevo, non volevo che “rovinassero” i pochi momenti in cui potevo vedere il mio piccolino.
Ero già pronta da un po’, aspettavo sul divano che Harry finisse di prepararsi, quel ragazzo era peggio di una donna quando si trattava dell’aspetto fisico.
“Su tesoro muoviti” Gli gridò Caroline da sotto l’enorme scalinata di casa loro
“Arrivo” Rispose lui, così mi alzai e mi diressi verso la porta.
Salimmo in macchina e partimmo “Oh mio Dio non immagini quanto io sia emozionata” Gridava Caroline con la sua vocina irritante e continuò a farlo per tutto il viaggio mentre Harry cercava di concentrarsi sulla strada per non sentirla ed io ascoltavo della buona musica.
Arrivammo nel giro di venti minuti, scesi dall’auto lasciandomi quei due alle spalle, mi irritavano, quel bambino era ancora dentro di me e quindi era mio. Da un po’ di tempo avevo iniziato a pensare che darlo in adozione fosse stato uno sbaglio, ma poi mi ricordavo la mia situazione e capivo che non l’avrei potuto rendere felice come avrebbero potuto fare loro. I miei pensieri furono interrotti dalla voce della segretaria che mi invitava ad entrare. A quanto pareva mi ero anche seduta ed avevo pure aspettato senza rendermene conto. Entrammo, la dottoressa mi stava aspettando, mi fece preparare ed accomodare. Mentre passava il “coso”
Sulla mia pancia comparve un’immagine sul monitor, Il mio piccolino! Caroline, che si trovava vicino alla mia testa emise un gridolino e si strinse ad Harry che sembrava altrettanto felice. La dottoressa ci disse che era sano, ce lo mostrò, gli fece anche delle foto ed un video e alla fine, mentre mi rivestivo, mi chiese se volevo sapere il sesso del bambino. Caroline disse subito di si, io ci pensai, avevo l’occasione per farle un dispetto Muhamuhamhuha ma alla fine decisi che volevo conoscerlo per sapere almeno come chiamarlo quando gli parlavo.
“Bene signorina, congratulazioni lei avrà un maschietto” Disse la dottoressa con un sorriso enorme sulle labbra
Caroline riniziò ad urlare come un’ossessa ed abbracciò prima Harry e poi me. Io mi limitai a sorridere ed ad accarezzare la pancia. Ero felice e l’idea di perderlo mi fece venire le lacrime, che naturalmente tutti scambiarono per lacrime di gioia. Uscimmo dall’edificio e tornammo alla macchina, Harry passò il viaggio a parlare con Caroline di quanto fosse felice e di tutte le cose che avrebbe fatto fare al bambino, ad un certo punto lei lo interruppe e si rivolse a me “Come lo potremo chiamare?” poi guardò Harry aspettando una mia risposta “Non lo so, non so nemmeno se sia giusto che glielo dia io il nome, in fondo sarà vostro figlio” Dissi non curante. Ascoltata la mia risposta, tornarono a parlare ininterrottamente mentre io mi rimisi le cuffiette. Volevo davvero che quel bambino non avesse nulla di me? Volevo che avesse un nome orribile e senza significato? Volevo ancora abbandonarlo? Tutte queste domando mi tormentarono fino a casa, l’idea di fuggire era molto invitante.
Mentre Harry e Caroline cenavano, io andai in camera, volevo stare da sola, lontano da tutti i loro progetti a lungo termine. Tra qualche mese non avrei nemmeno più avuto un posto dove stare e sentire loro che parlavano dell’università che avrebbe dovuto frequentare il bambino mi faceva deprimere.
Mi addormentai senza rendermene conto e mi svegliai solo perché sentii qualcuno sedersi sul mio letto “Harry” dissi con la voce roca mentre mi strofinavo gli occhi
“Ei bellissima ti ho portato della pizza, dovevi mangiare e so che non vai pazza per la cucina di Caroline” mi disse lui porgendomi un piatto con del cibo vero
“Dove l’hai rimediata questa? E’ buona” gli domandai io mentre divoravo la pizza
“Al supermercato, ne compro sempre un po’ in caso di necessità, sai nemmeno io adoro i suoi piatti sofisticati” rispose lui scoppiando a ridere, gli porsi un pezzo di pizza e mangiammo ridendo e scherzando. Alla fine lui andò a prendere delle birre che si scolò da solo visto che io non potevo e quando le ebbe finite, mi annunciò che Caroline voleva chiamare il bambino “Gerolamo” perché le sapeva di nome italiano e voleva dargli qualcosa che gli ricordasse me. Apprezzai molto il suo gesto ma dissi ad Harry che avrei fatto un elenco di nomi italiani più decenti. Poco dopo si addormentò e siccome mi faceva troppa tenerezza decisi di lasciarlo dormire. Mi ero affezionata a lui, era diverso da sua moglie e dallo stile di vita che aveva. Non facevano per lui. Era un ragazzino, era simpatico, ascoltava della buona musica ed amava ridere. Se non fossi rimasta incinta, forse, mi sarei anche potuta innamorare di lui. Gli diedi un bacio sulla fronte prima di addormentarmi nuovamente.


Mi scuso per eventuali errori ma è tardi e non ho voglia di rileggerlo=D!

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