me, you and josh.

di mydarling
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** best friends, forever. ***
Capitolo 2: *** partita di basket ***
Capitolo 3: *** PARTY. ***
Capitolo 4: *** casa al lago. ***
Capitolo 5: *** mi fido di te. ***
Capitolo 6: *** che i preparativi abbiano inizio. ***



Capitolo 1
*** best friends, forever. ***


best friends, forever.

La campanella suona, finalmente!
Infilo velocemente i libri nello zaino prima di guardare l'orologio. La campanella ha suonato come al solito con cinque minuti di ritardo.
Josy mi sta sicuramente aspettando fuori dalla classe, o davanti la scuola. Josy è la mia migliore amica, la migliore che potessi avere.
Forse c'è anche Josh in mezzo a quella marmaglia di gente che esce...
Mi affaccio dalla porta, non c'è nessuno.  Mi sta aspettando fuori.
Josefina ed io ci conosciamo da... da sempre. Non so' dire di preciso quando siamo diventate amiche.
Mi ricordo quando avevo sei anni. Nel giardino del mio quartiere c'erano tanti bambini della mia età, ma non mi parlavano nessuno. Perché loro erano superiori, erano figli di papà regista e di mamma menager. Insomma, anche mio padre era importante, abitavo (e ci abito tutt'ora) ad Holliwood, ma non andavo a dirlo in giro.
Poi mi ricordo quel giorno in cui ho notato quella massa di capelli neri ricci ribelli in un angolo, sotto un salice. Quella bambina della mia età che se ne stava in disparte, guardando affascinata quei rami cadenti dell'albero. Mentre la fissavo lei si voltò dalla mia parte e mi sorrise. Piano piano ci siamo avvicinate, ma ci abbiamo messo molto a fidarci l'una dell'altra. Eravamo sottomesse a quegli sguardi perfidi dei bambini viziati e insieme ci facevamo forza. Crescendo la situzione è migliorata, di molto. Ma tutt'ora abbiamo a che fare con adolescenti figli di registi famosi e robe varie.
Ci consideriamo sorelle, ma non possiamo essere più diverse di così.
Lei con quei capelli neri come la notte che le risaltano gli occhi, di un verde così puro che sembra brillare. Poi sotto al sole le spuntano anche qualche riflesso dorato.
Io sono bionda, liscia e occhi neri come il carbone. Poi a volte, quando c'è TANTO sole si schiariscono e diventatano quasi grigi, ma capita raramente, quasi mai.
Siamo come l'acqua e il fuoco. Come i due lati della stessa medaglia. Siamo diverse, ma unite.
«Audreeeeey! Sempre in ritardo!» mi dice la mia amica abbracciandomi.
«Ciao... Scusami ma in mezzo a quel branco di animali non addomesticati è difficile uscire.» e sbuffo sorridendo a Josy.
«Allora, che hai intenzione di fare oggi pomeriggio?»
«Fino alle quattro ho le prove di danza, poi... tu oggi non hai delle selezioni di pallavolo?»
«E' verooooo...» dice Josefina sbattendosi una mano in fronte «me ne ero completamente dimenticata!»
«Allora ci vediamo alle... cinque davanti casa tua?» le chiedo.
«Sì, perfetto. Così ho anche il tempo di farmi una... Aaaaaaah»
«Ma che cazz...»
Un ragazzo è venuto a sbattere contro Josy. Josy per non cadere mi afferra un braccio, ma presa alla sprovvista cado insieme a lei. Di istinto afferro la maglia del ragazzo, che cade di fianco a noi.
Ci troviamo a fissarci senza dire una parola.
Poi ci alziamo in silenzio.
«Si dice scusa.» sbotto.
«Sì, scusa.» e se ne va come se non glie ne fregasse di meno.
«Wow, che gentile.» ironizza Josefina.
«Gia...»
«Ma chi era? Non è il...»
«Sì, è Josh, il capitano della squadra di basket. Quello che di solito ci si struscia contro Brooke.» Brooke sarebbe il capo cheerleader.
«In realtà stavo per dire 'il ragazzo che gioca nella squadra maschile di pallavolo' però... Ahahah»
«Eh sì, sono dettagli... Ahahah Vabbè, andiamo a casa che è tardi!»
«Ciao, BooBoo.» BooBoo è il soprannome che ci diamo tra di noi.
«
Ciao, BooBoo, ci vediamo dopo.» e le stampo un bacio sulla guancia.
Io salgo in moto e lei in motorino. Ma... il suo motorino è un mostro. Un ragazzo della scuola gli ha modificato il motore e a volte sembra che vola sulla strada.
Mentre guido per ritornare a casa un'immagine mi riempie il pensiero.
Gli occhi del capitano della squadra di basket.



sssssalve gente.
a scrivere questa storia siamo in due, Susy (che sono io) e Ludo :)
abbiamo deciso di scrivere un capitolo a testa sjhbdfsdf
bhe, nei prossimi capitoli si parlerà di più di josh, lo prometto <3
a presto. baci xx
ps: per chi vorrebbe farmi un graaaande piacere, questa è un'altra mia ff che scrivo di josh: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237020&i=1 se volete leggerla... sdjfksdfjfk

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Capitolo 2
*** partita di basket ***


CAPITOLO DUE MIO E LUDOS capitoli precedenti, scritti da ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1

PARTITA DI BASKET.


Il mio rifugio dal mondo è la danza.
E' qualcosa che ho nel sangue, fin da piccola.
Mi ricordo che mio padre veniva a vedere ogni mio saggio, accompagnato da mia madre, prima che se ne andasse.
Quando si ammalò è stato come se la terra mi fosse crollata sotto i piedi. E' stato come se il mondo che conoscevo si trasformasse nell'incubo peggiore della mia vita. Ma non era un sogno, era reale.
Ho perso mia madre a undici anni.
Molti parlano di 'morte volontaria'. Non proprio un suicidio.
Mia madre ha sempre sofferto di anoressia. Era arrivata ad un punto critico, il suo corpo non reagiva agli stimoli esterni, il suo stomaco non sopportava più di tanto cibo al giorno. Il suo corpo si spense piano piano... e con lui anche la mia voglia di vivere.

Dal giorno in cui è morta mia madre non faccio altro che ballare, ballare, ballare... Provo ore e ore, senza mai stancarmi.
Ancora non ho superato la sua scomparsa, ma sto meglio, molto meglio.
Ho preso tutte le abitudini che aveva mia madre. Ogni mattina mi sveglio per andare a correre. E anche ogni sera. E' un rituale ormai.

«Per oggi abbiamo finito ragazzi.» dice il capo crew.
Faccio parte di una crew di hip hop: Peter, Andreas, Jake, Thomas, Julio ed io.
«Devo andare è tardissimo.» sono le quattro, ma mi devo lavare e cambiare.
Entro nello spogliatoio della palestra. Mi spoglio e mi lavo.
Mezz'ora e ho finito.
Mi sono portata il cambio da casa: abiti
Mi vesto e metto un filo di trucco. Metto un po' di schiuma ai capelli dato che mi sono dimenticata la piastra a casa.
Esco e salgo in moto. moto
Arrivo davanti casa di Josy e suono il campanello.
La porta si apre e... «BoooooBoooo!»
Josy mi salta letteralmente addosso.
«BooBoo, ciao!» la guardo, fischio d'approvazione «come siamo belle oggi.» e le faccio l'occhiolino.
«Scema, anche tu, guarda che roba! AHAHAHAHA»
«Sì, certo. Apparte il fatto che so' che non ti piace che mi vesto come voglio, cioè così.» e indico i miei vestiti larghi.
«La prossima volta ci penso io a te.»
«Lo fai sempre, ogni volta che dobbiamo uscire mi prepari i vestiti che mi devo mettere!»
«Perché voglio che tu sia femminile!»
«Di femminile qui basti tu, femminile e sexy.»
Ridiamo entrambe.
«Sali in moto dietro a me?»
«Va bene.»

Partiamo.
Ci fermiamo al Parco, il ritrovo di tutti i giovani, il giardino dove ci siamo conosciute da piccole. Il salice è ancora lì.
Il campo da basket è occupato da un gruppo di ragazzi.
Anche da lui. Da Josh. Sento una stretta allo stomaco e non capisco il perchè.
Josy scende dalla moto, seguita da me. Infilo i caschi sotto il sedile.
Ho la sensazione che qualcuno mi stia fissando, mi giro e vedo Josh girato dalla nostra parte.
Guardo Josy che trattiene il respito. Non le piacerà mica 'quello'?
No, non è da lei. Non le piacciono ragazzi del genere.
Nonostante questo pensiero non riesco a non fissare il capitano della squadra di basket.
«A cosa stai pensando? Ti vedo seria...» Josy è ritornata la ragazza di sempre.
La mia espressione cambia e diventa imperscrutabile. E' la cosa che so fare meglio. Evitare di far trasparire il mio umore, i miei sentimenti.
«Nulla di importante» sul serio, Josh non è importante...

«Andiamo a vedere la partita?» chiede eccitata Josefina.
«Da quando ti piace il basket?» chiedo sgomentata.
«E' che c'è il mio compagno di pallavolo, non che mi interessi sia chiaro.»
«Ok, andiamo va'.»
Rimaniamo a guardare la partita fino alla fine.
I ragazzi, sudati e sexy (sì, anche io definisco alcuni ragazzi sexy, raramente, ma lo faccio), escono dal campo di basket recintato.
Un gruppo di oche, capitanate dalla cheerleader Brooke, si fanno largo e cercano di attirare l'attenzione dei giocatori.
Alcuni si fermano, ma Josh e qualche altro si avvicinano a noi.
«Ma vengono dalla NOSTRA parte?» il tono di voce di Josy è sorpreso, eccitato e preoccupato.
«Così sembra... Allontaniamoci va'.»
Josy mi prende sotto braccio e si incammina verso la mia moto.
Ma per farlo dobbiamo passare di fianco al gruppo di ragazzi.
«Gia ve ne andate?» fa uno dei ragazzi.
«Mmmh sì, problemi?» chiedo un po' sulla difensiva.
Il mio viso si trasforma in una maschera di indifferenza, gli occhi blu ghiaccio sono gelidi.
Josy mi stringe il braccio, ma anche il suo viso e i suoi occhi verdi sono indifferenti ai corpi... al bel fisico dei ragazzi.
«Stasera si fa una festa a casa mia» dichiara Josh.
Incrocio il suo sguardo, che si sposta fissando a turno me e Josefina.
Sento il sangue pulsarmi nella testa.
«... e con questo?» risponde Josy.
«Siete invitate.» dichiara Josh.
Il mio sguardo si sposta al ragazzo alto alla sinistra di Josh.
Mi sta fissando intensamente con i suoi occhi verdi/marroni.
Mi mette in soggezione, ma ricambio lo sguardo. Vediamo chi cede per primo, eh?
Josy mi strattona lievemente un braccio, costringendomi a distogliere gli occhi da quelli del ragazzo sfrontato.
«Allora andiamo?»
«Mmh va bene, ci saremo forse.»
«
Perfetto.» e se ne va'.



buonsssalve belle ragazze c:
come va? vi piace il capitol? jfsdkjsf
josy e audrey... tutte e due prese da quel josh.. che effeto che provoca quel ragazzo ahahaahah
siete curiose di sapere chi è il ragazzo dagli occhi verdi che fissa audrey? lo scoprirete nel prossimo capitolo <3
una domanda... il nostro metodo con i link dell'altra compagna di ff che ho messo all'inizio del capitolo è comodo?
altra domanda... il link del vestito e della moto si apre bene e vedete le immagini? :)
bhe, allora ci sentiamo presto!
baci, susy xx

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Capitolo 3
*** PARTY. ***


fghdfhgf questo è il primo capitolo della storia, scritto da me: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107
questo è il secondo capitolo, scritto dalla mia amica ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651&i=1
questo è il terzo capitolo, scritto dalla mia amica ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
questo è il quarto capitolo, scritto da me: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
questo è il quinto capitolo scritto da ludo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
e poi il sesto capitolo, scritto da me che è questo qua sotto!
buona lettura c:

PARTY.

Non riesco a credere di essermi fatta convincere. Sul serio, ancora non ci credo.
Mi guardo allo specchio della camera di Josy.
«Perché mi sono lasciata convincere a farmi mettere questo vestito?»
«Perché te l'ho detto io e tu mi dai ascolto perché mi vuoi bene. E perché ti sta bene.» risponde Josy velocemente mentre si aggiusta i capelli dall'altra parte della camera.
Soffio i capelli da davanti il viso e sbuffo.
«Piastra un po' i capelli.» mi suggerisce Josefina.
«Sissignora.» e mi metto sull'attenti.
«Non fare la scema e sbrigati.» scherza Josy.
«Ok... ok..»

*dopo una decina di minuti*

«Io sono pronta.» e richiudo fiera lo specchio dell'anta gigante dell'armadio, prima di voltarmi.
«Anche io, BooBoo» e si gira anche lei.
Rimaniamo a fissarci sorridendo come due cretine.
«Sei bellissima..!» inizia a cinguettare Josy.
«Ma ti sei vista tu?! Oddio, sembri... una modella!»
«Yeah, baby. Siamo stupende!» e mi abbraccia stando attenda a non stropicciare i nostri vestiti.
«Mi sento un po' come la copia di Brooke... una putt...» dico.
«AHAHAHAHA ma che dici. Brooke con questi vestiti ci viene a scuola. Lei alla festa ci andrà con un vestitino cortissimo.»
«Hai ragione, hai ragione.»
Scendiamo di corsa le scale e ci precipitiamo fuori.
Stiamo per salire entrambe nel motorino di Josy quando una macchina si ferma e dei ragazzi si sporgono dal finestrino.
«Andate alla festa di Josh?» ci domandano.
«Si, perchè?» chiedo.
«Noi andiamo lì ma non sappiamo la strada e dobbiamo arrivare a casa di Josh il prima possibile. Dobbiamo suonare.»
«Noi sappiamo la strada.» dice Josefina con mia sorpresa.
«Davvero?!» chiede incredulo quel ragazzo che non riesco a riconoscere.
«DAVVERO?!» sbotto subito dopo.
«Eh, si… Io… io ci sono stata già un paio di volte…» risponde timidamente.
«Okay, quindi seguiteci.» dico. Se sa casa di Josh.. bhe... meglio per noi.
«Come mai sai dove abita Josh?» chiedo per curiosità.
«Ehm…» abbassa lo sguardo. Se non me lo vuole dire ha qualche ragione particolare.

*dopo venti minuti*
 
Il motorino si ferma nel parcheggio di una villa che sembra non finire mai.
QUESTA SAREBBE CASA DI JOSH? W O W.
Scendo e subito dopo di me anche Josefina.
«Ragazze, grazie di averci salvato l’ingaggio.» dice uno dei ragazzi che abbiamo accompagnato.
«Oh, di niente…» risponde Josy. Vedo i suoi occhi e la sua bocca spalancarsi per la sorpresa. Mi giro anche io per vedere cosa ha provocato la sua reazione e... cazzo. I One Direction, davanti a noi. Non è la prima volta che parliamo con gente famosa, dato i lavori che fanno i nostri genitori, però loro sono...
«Josefina giusto?» chiede gentilmente Payne.
«Si, ma preferisco che mi chiamino Josy.»
«E tu sei Audrey?» mi chiede Tomlinson.
«Si.» rispondo a mezza voce.
«Bene ecco… volevamo chiedervi se Josy volevi cantare una canzone con noi e Audrey, se volevi fare un po’ di scena con una coreografia» ci chiede Styles.
«Err… certo! Perché no?» risponde precipitosamente Josefina.
«E tu?» chiede Horan girandosi a guardare me.
«No, non ho i vestiti adatti, magari un'altra volta, eh?»
«Vabbè, ciao bellissime.» e si dirigono verso la ENORME villa.
Aspettiamo che si allontanino e iniziamo a urlare come cretine.
«Ora basta, andiamo va.» e trascino Josy verso l'ingresso.
Suona il campanello.
La porta si apre e compare Josh.
In piedi, appoggiato allo stipite, esclama
«Finalmente siete arrivate! Stavamo aspettando solo voi!»
Sì, certo. Tutta la scuola è la dentro, e magari anche mezza città, e lui sta aspettando noi, due semplici 'compagne'.
Ci guarda con uno sguardo furbo, come se sapesse cose che noi ignoramo.
Indosssa un paio di jeans neri, la camicia la tiene fuori dai pantaloni con le maniche alzate e al collo ha una cravatta blu.
Bhe, come rimanere impassibili davanti ad un ragazzo del genere?
Con la mano ci invita ad entrare.
C'è gente dappertutto. Di sopra si intravedono ragazzi che si baciano molto appasionatamente.
Ci muoviamo in mezzo a quella calca e andiamo al tavolo alcolici.
Dopo un quarto d'ora decidiamo di andarcene. Davvero, questo non è il nostro genere di posto.
«Vuoi rimanere un altro po'?» mi urla Josefina in un orecchio.
«No!» gli rispondo con un volume di voce altrettanto forte.
«Neanche io!».
La prendo per un gomito e sgomitando a destra e sinistra riusciamo ad arrivare all'uscita.
Josy sta per aprire la porta quando dalle casse si sente la voce di Malik che dice
«Okay, ragazzi ora rallentiamo un po’ e abbiamo bisogno di una straordinaria voce per questo pezzo, Josy, vieni a cantare con noi!» tutti si girano a fissarci.
«E che cazzo, ora anche lui ci si mette?!» dico sottovoce.
«Audrey se vuoi non ci vado. Non mi va di lasciarti sola.» mi guarda preoccupata.
«Cogliona, zitta e vai! Fagliela vedere alle Barbie, questo è il tuo momento.»
«Grazie!» mi risponde e prima di correre, per quanto veloce glielo permettono i tacchi, mi stampa un bacio sulla guancia.
'di nulla' rispondo ironicamente tra me e me.
Josefina sale sopra il palco. Inizia a cantare (total eclipse of the heart)
Lo so, la sua voce è meravigliosa. Fin da piccola mi piace ascolare le sue canzoni. Mi incantano.
Tutti sembrano rapiti e le coppie ballano insieme.
Mi appoggio ad una colonna, fiera della mia migliore amica, ma anche nervosa e incazzata.
Nervosa perché non mi piace il contatto con tutta questa gente che non conosco, e incazzata perché non posso ballare insieme a Josh.
OH MERDA. HO AVUTO SUL SERIO QUESTO PENSIERO?
Mi dirigo di fretta verso il tavolo con le cose da bere.
Prendo un po' di punch alcolico. Lo svuoto in mezzo secondo e ritorno verso la colonna, il posto migliore per vedere BooBoo.
Un ragazzo ci si appoggia, impedendomi di proposito di vedere il palco.
Alzo lo sguardo e riconosco i suoi occhi verdi. Il ragazzo amico di Josh, che stava al campo di basket con lui.
Indossa un giubbetto di pelle nero, dello stesso colore dei suoi capelli ingellati in una cresta appositamente disordinata, sopra una canottiera attillata bianca; i pantaloni sono neri e le nike bianche.
Lui ricambia lo sguardo divertito.
«Josh non pensava che saresti venuta insieme alla tua amica.»
«Da quando a Josh interessa quello che facciamo?»
«Sempre sulla difensiva, eh?»
«Sai, non sono una di quelle tante ragazze che ti porti a letto, facendo a gara con Josh.» rispondo prima di girarmi dall'altra parte e andarmene lontano da lui.
Sento il suo braccio che mi circonda le spalle. Sapevo che non era finita lì.
«Se vuoi pensare che sono uno che si scopa tutte le ragazze, fallo. Ma ti sbagli.» e mi sorride. I suoi occhi si illuminano e io rimango frastornata.
Il suo sorriso....
Sfruttando il mio silezio dice «Vuoi ballare?»
«Con te?» e scoppio in una risata.
Il suo sguardo si incupisce un po'.
«Va bene, balliamo va.»
«Con te?» e scoppia in una finta risata.
«Copione. Vuoi ballare sì o no?»
«Madame...» e mi porge una mano in modo teatrale.
La afferro con strafottenza e mi guida al centro.
Appoggia le mani sui miei fianchi e mi stringe a se, forse un po' troppo vicino.
Non posso tornare indietro, ma mi da troppo fastidio il contatto fisico con le altre persone.
Io tengo le mie mani lungo i miei fianchi, non sapendo dove metterle. E' la prima volta che ballo un lento con un ragazzo.
Vedendomi un tantino impacciata il ragazzo afferra le mie mani e se le porta sul collo, poi rimette le sue sui miei fianchi.
Inizia a muoversi lentamente... balla bene, però!
«Audrey, giusto?»
«Perché tu sai il mio nome e io non so' il tuo?»
«Sai, Josh...» e mi fa l'occhiolino «...comunque io sono Tom.»
«Cosa centra Josh ora?» chiedo curiosa...
«Sai... così. Una volta aveva un cotta per te..»
«COSA?» chiedo con voce stridula.
«Sì, e anche per Josy... forse Josy ricambiava... perchè?»
«COSA?»
«Ma ci senti?»
«Ehm... Sì, ok. Come hai detto che ti chiami?»
«Tom.» e mi guarda come se fossi pazza, poi però mi sorride.
«Ok.»
Balliamo così per un altro po', poi però non ce la faccio più a sentire una persona così vicina e propongo a Tom di uscire.
Parliamo un po'. Io sono seduta sul motorino di Josy.
Cerco di evitare l'argomento 'JOSH HUTCHERSON', ma devo chiedere spiegazioni il prima possibile a Josefina.
Tom continua  a provarci e a parlare e mi viene il nervoso.
Se eravamo in una situazione normale forse gli avrei anche dato corda, ma devo ASSOLUTAMENTE parlare con Josy.
Ad un certo punto una ragazza si infila tra me e il moro.
E' BOOBOO. finalmente!
«Si, sei tanto carino e buono ma ora dobbiamo tornare a casa. Ciaoo!» dice.
«Grazie di avermi salvata da quello! Non mi si staccava più!»

Saliamo entrambe e Josy parte. Mi giro per dare un'ultima occhiata a Tom, e nel momento in cui mi giro lui fa lo stesso.
Vedo un sorriso spuntargli in viso. Sotto il casco, faccio la stessa cosa.

«BooBoo, dobbiamo parlare!» le dico mentre ritorniamo a casa.




buoooooonassera. ecco a voi il capitolo.
com'è? vi piace? vi prego, recensite. se lo fate vi regalo hashish e chupa chups!
vabbè, alla prossima.
baci, susy xx

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Capitolo 4
*** casa al lago. ***


sdgfsdgsdg capitoli precedenti:
capitolo uno: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107
capitolo due: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651&i=1
capitolo tre: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
capitolo quattro: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
capitolo cinque: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
capitolo sei: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878
capitolo sette: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1294238&i=1

questo è il capitolo numero otto.
buona lettura c:


CASA AL LAGO.


Ecco Josefina finalmente. L'ho cercata dappertutto. Sta parlando con un ragazzo, ma non riconosco chi è, dato la distanza.
Lui se ne va e io mi avvicino per farmi vedere dalla mia miglirore amica.
«
Josy!» urlo cercando di farmi sentire tra questa marmaglia di gente.
«Tesoro!» Josefina mi sente e si volta.
«Dobbiamo parlare.» dico assumendo lo sguardo distante e serio.
«Oddio, così mi fai preoccupare. Di cosa?»
«Di Josh.» annuncio.
Vedo che anche lei assume una faccia seria, ma solo per mezzo secondo.
Poi ritorna tranquilla e spensierata, come è di solito.
«Piccola, scusa, ma devo proprio andare. Rischio di fare tardi a biologia!» e si allontata senza lasciarmi il tempo di controbattere.

*pochi minuti dopo...*

Esco dal bagno delle ragazze. Oddio no, c'è Josh. Mi avvio verso la parte opposta.
«Audrey, aspetta!» sento dire ad alta voce dal ragazzo.
Mi fermo per non farlo penare a cercarmi, anche se l'idea di farlo correre per tutta la scuola non è male.
«Ciao Mr. Popolarità»
«Come sei bella oggi...» dice fissandomi negli occhi.
«Cosa vuoi, Hutcherson?» gli dico, cercando di non farmi distrarre dal fatto che è in tenuta da basket, e di conseguenza dai suoi muscoli.
«Niente... Volevo solo chiederti di uscire con me...» pff, ora fa anche il timido per farmi pena.
«E cosa ci guadagnerei io?» e lo sfido fissandolo negli occhi.
Lo faccio spesso. E di solito metto in soggezione i ragazzi. Perché il mio sguardo diventa freddo e distante, e ciò fa allontanare i coglioni.
«TU, niente. IO, molto.»
«Gia, hai ragione. Ciao Josh!» e me ne vado.
«Tu in effetti non ci guadagni e non ci perdi nulla!» Mi urla.
Mi giro, decisa a dirgliene quattro. Mi avvicino a lui, ma non molto. Solo quel poco per fargli capire che non cambio idea. E lo fisso negli occhi.
Inaspettatamente lui avvicina il suo viso di più verso il mio. Così vicino da sentire il profumo della sua colonia, così vicino da distinguere tutte le sfumature di marrone dei suoi occhi. Così vicino da sentire il suo respiro sulla pelle.
Tutto ciò che volevo dirgli mi muore in gola. Rimango a fissarlo, incapace di aprire bocca.
COME FA A FARMI QUESTO EFFETTO?
«Che ti costa?» mi chiede sottovoce.
«Mi costa sopportarti..» riesco a dire.
Avvicina le labbra all'orecchio.
«Fammi questo favore, ti prego.» il suo respiro mi sfiora la guancia e il mio cuore si ferma.
«Eh... Ok, ok... quando?» cazzo, come si fa a dire di no?
«Sabato pomeriggio.» si allontana da me ma continua a fissarmi negli occhi.
«Dove?» chiedo questa volta più lucida, dato che si è allontanato.
«Al Parco.»
«Là con te? Mai.»
«Dove, allora?» mi chiede sorridendo.
«Alle quattro davanti casa mia. Fatti vedere puntuale!» dico un secondo prima di girarmi e andarmene.

SABATO POMERIGGIO, ore sei.

Cazzo di casino che ho combinato.
Sono davanti al mio armadio, cercando qualcosa da mettermi per l'uscita con Josh.
Perché non ho detto di no? Ah certo, ero mezza imbambolata.
Questi giorni non mi sono quasi mai sentita con Josefina. Ed è una cosa strana.
Se ci incontravamo la nostra conversazione non durava molto e una delle due era sempre in ritardo per qualche lezione.
Prima di uscire con Josh devevo prima parlare di lui con Josefina. CAZZO.
Ormai il danno è fatto, non posso dire di no. Non è da me, di solito se prendo un impegno lo rispetto.
Mi squilla il telefono. ED ORA CHI E'?
«Pronto?»
«Eih Audrey, sono Josh!»
«Ed ora come hai il mio numero?» chiedo sospirando.
«Eeeh io sono Josh Hutcherson...» dice scherzando.
«Dimmi.»
«Volevo dirti che ti porto su un club elegante, quindi mettiti qualcosa di carino.»
«Aspetta...aspetta... tu mi dici come mi devo vestire?» dico quasi urlando al telefono.
«Era un consiglio, non arrabbiarti. L'ho detto per farti un favore.»
«Vabbene. Carino in che senso? Che mi vesto male di solito?.» e richiudo il telefono.
CHE FACCIA TOSTA.
Mi arriva un messaggio.
'carino nel senso vestito da sera, o qualcosa del genere. e sei bella sempre tu. josh'
Ok, forse lo perdono...
Però non glie la do vinta. Non può dirmi come mi devo vestire.
Mi ha detto di mettermi un vestito elegante? Bene, mi metterò le cose meno eleganti che trovo.

*dopo dieci minuti*

Sono pronta e sto finendo di sistemarmi i capelli (http://www.polyvore.com/audrey/set?id=60267118#stream_box)
Sento suonare il campanello di casa.
Scendo le scale di corsa e urlo a papà che sta in studio a lavorare «E' per me, devo uscire! Stai tranquillo, torno presto! Ciao, ti voglio bene!»
«Ciao, piccola!» mi urla di rimando.
Apro la porta e trovo Josh vestito per bene. E'... sexy. Oddio, no. Sto arrossendo.
«Buonasera.» mi sorride e mi guarda meglio.
«Sei bellissima, ma ti avevo detto elegante...» si lascia sfuggire un sorriso ironico.
«Bhe... ho deciso di portarti in un altro posto, che piace molto a me. Ti va?»
«Mmh sì, perché no?»
«Se non ti dispiace io vorrei prendere la mia moto...» guardo Josh per vedere la sua reazione.
«Devi proprio?»
«Ok ok... salgo con te solo perché mi hai fatto decidere il luogo del nostro appuntamento.»
«Quindi questo è un appuntamento?» e mi guarda in modo sexy.
«Bhe... che ne so'.. mi hai chiesto di uscire, penso di sì.» sbotto.
«Oh, pensavo che l'avevi presa presa più come 'favore per un amico'. Però... meglio così.» mi da il casco e salgo dietro a lui.
Lui parte. Mi aggrappo alle maniglie laterali della moto. Dopo qualche minuto mi fanno male le braccia e decido di tenermi aggrappata a lui.
Appoggio le mani sulla sua pancia. Appena sente che ho spostato le mani si volta un po' verso di me, e so' che sta sorridendo anche se la sua bocca è coperta dal casco. Lo so, perché vedo l'espressione dei suoi occhi. Gli sorrido di rimando, poi poggio la testa sulla sua spalla.

http://weheartit.com/entry/38180028/via/iJoanna
«
E' questo il posto?» mi chiede Josh.
«Sì, non ti piace?»
«E'...» e indica tutto «bellissimo!» e sorride.
«Sì, bhe... ci venivamo spesso da piccole io e Josefina. Vedi là, di fianco al lago? C'è una casa, è delle nostre famiglie, mia e di Josy.
Passavamo le estati qua, anche Natale e altre feste. Però adesso è da...da diversi anni che non ci torniamo con le famiglie, però io e Josy qualche pomeriggio lo passiamo qua.»
In realtà non andiamo più tutti  insieme da quando mia madre morì. Ci ricorda troppo lei...
«Bhe, è fantastico. Potevi dirmelo, mi portavo il costume.» mi dice.
AHAHAHAHAHA lui in costume? No, grazie. Gia è tanto se riesco a rimanere calma con lui quando è vestito.
«No, l'acqua è fredda.» l'unica scusa che mi viene in mente.
«Ma la terra e il lago è di vostra proprietà?»
«No, solamente questa parte qua, dove sta la casa. Poi si dividono i conti la madre di Josy e mio padre.»
«Capito... »
«Vieni, dai.» lo prendo per mano e lo porto in riva al lago. «Guarda ci sono i pesci.» e mi metto seduta per terra.
Mi giro verso Josh. E' bellissimo, davvero.
Ma molto probabilmente c'è qualcosa che devo sapere. Non su di lui, in generale.
Josy sembra strana quando si parla di lui. Non strana nel senso 'innamorata di Josh'. Strana nel senso 'nervosa'. Non so spiegarlo.
«Perché mi guardi così?» mi chiede Hutcherson con un sorriso.
«Mmmmh» dico e faccio ruotare lo sguardo nel paesaggio di fronte a me. Muovo la mano in senso circolare per terra, come se disegnassi piccoli cerchi e poi... immergo la mano nell'acqua e bagno Josh.
«AHAHAHAHAHHAHA sei tutto bagnato! Guardati.»
«Brutta stronza...» Josh si alza e immerge tutte e due le mani nell'acqua. Non faccio in tempo ad alzarmi e scappare che lui gia mi ha bagnata.
«AHAHAHAHAH è fredda...» mi alzo e corro lontano da Josh.
Lui mi rincorre e anche se io non vado piano, lui mi raggiunge, mi placca come un giocatore di rugby e mi butta a terra.
Ma per farmi attutire il colpo, nella caduta mi rigira e cado lunga sopra di lui.
Ridiamo come matti, e mi rimetto a sedere con le gambe sopra le sue.
Passiamo un'ora a scherzare e ridere. Era da tanto che non mi divertivo in questo modo.
Si crea qualche occasione in cui ci saremmo potuti baciare, ma ho sempre evitato.
Sono attratta da lui? Oh, ovvio che sì. Mi piace? Credo di sì.
Allora perchè non baciarlo? Perché prima devo parlare con Josy. E anche perché c'è Tom. La sera alla Villa di Josh ho visto una parte di lui, che non sapevo esistesse. Mi ha stregata.
«Hai sentito?» mi chiede Josh.
«Cosa?» e mi guardo intorno.
«Ecco, questo.» dopo qualche secondo si sentono delle risate.
Una la riconosco, quella femminile.
«E' Josy!» e mi spunta un sorriso.
Poi si sente anche una risata maschile. Non ho idea di chi sia.
«Questo è Tom.»
Dopo qualche secondo vedo in lontanaza le due figure di Josy e Tom spuntare dal viale che porta sino a qua.





  

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Capitolo 5
*** mi fido di te. ***


xfnhsd MI FIDO DI TE.

Finalmente sono riuscita a parlare con Josy. Ne avevo bisogno.
Non le piace Josh, questa è una bella cosa. Però... non sembrava lei quando parlavamo di lui, potrebbe anche piacergli... Ma no! Non mi direbbe mai una bugia. Come io le ho detto che non mi piace Tom... Mi sembra un po' strano che Thomas ci prova con me e il giorno dopo con Josefina. Spero solo che non la faccia soffrire, sennò deve vedersela con me!
Sento una voce di ragazza che urla «Mi hai presa in giro! Non farti più vedere!»
CAZZO. MA E' JOSEFINA. COSA E' SUCCESSO?
Non riesco a vederla.
«Dove diavolo sei..» sbotto tra me...
Sono preoccupatissima.
Eccola! Vedo la sua chioma di capelli ricci.
«JOSY! JOSY! JOSEFINAA!» urlo il suo nome.
Lei si volta, mi guarda con i suoi occhioni verdi colmi di lacrime
La abbraccio di slancio e inizia a piangere.
«Cos'è successo piccola?» le chiedo.
«Tom...» riprende fiato «Tom mi ha usata...» e appoggia di nuovo la sua guancia sulla mia spalla.
«Perché? Cosa ha fatto?»
«Io non gli piacevo veramente!» Continua piangendo.
BRUTTO BASTARDO. SE LO PRENDO GLIE LA FACCIO PAGARE.
Ma ora devo stare con Josy, lei ha bisogno di me ora.

«Josy…» Liam appare all'improvviso dietro le spalle di Josy. Io la stringo più forte.
«Non è il momento.» gli dice, un po' bruscamente.
«Scusa… ti chiamo più tardi se vuoi parlare.» continua Liam.
«Non ha bisogno di una star per parlare. Lei ha me.» gli dico guardandolo negli occhi, nel frattempo stringo ancora di più la ragazza tra le mie braccia.
Lo vedo irrigidirsi. «Calmati! Io non le ho fatto niente.» dice e se ne va.
Io e Josy stiamo un po' insieme, poi capisco che ha voglia di rimanere un po' sola e la lascio andare a casa.


*DURANTE IL POMERIGGIO...*

Driiiiiiiiiiiiiiiiiin.
Il mio cellulare sta squillando. E' la terza volta, ma non rispondo. E' Tom.
Di sicuro deve chiedermi di Josefina e vuole sapere come 'riconquistarla'.

*un quarto d'ora dopo...*


Driiiiin.
Il telefono ha smesso di squillare, è il campanello della porta.
E' sicuramente Josefina che ha voglia di distrarsi.
Scendo le scale e urlo
«BoooooooooBooooooooo!».
Apro la porta e mi ritrovo quel gran stronzo di Thomas.
Faccio per chiudere la porta ma Thomas la blocca con un piede.
Lo guardo malissimo perché non trovo le parole giuste per insultarlo.
Lui mi guarda storto, ma in modo ironico.
«Ciao anche a te, bionda.» mi dice.
«Ho un nome. E lascia stare la porta.» gli rispondo a malo modo.
«Va bene.» Tom lascia la porta, ma aglimente entra dentro casa e si richiude la porta alle spalle «Fatto.»
«Stronzo, esci da casa mia.»
«Grazie, a quanto pare sono il benvenuto qui.» dice ironico.
«Non sei il benvenuto da nessuna parte TU.»
«Ora portami in camera tua.»
«Ma no, brutto maniaco. Urlo e chiamo a mio padre!»
«Errato. Tuo padre è uscito prima che io entrassi.»
«Vaffanculo.»
«Portami in camera. Voglio solo parlare-» mi dice dolcemente.
«Sì, e poi cosa fai? Usi anche me?»
«In che senso?» sembra confuso.
«BRUTTO IDIOTA! NEL SENSO CHE HAI USATO LA MIA MIGLIORE AMICA PER DIVERTIRTI.»
Tom scoppia in una risata fragorosa.
«Forse devi sentire la mia versione.»
«Sì, dai, sono curiosa. Dimmi tutto.» dico in modo petulante.
«Andiamo in camera.»
«E andiamo, palloso.»
«Bella casa.» mi dice mentre saliamo le scale.
«Grazie» rispondo bruscamente.
Entriamo e lui mi guarda volontariamente in modo malizioso.
«Non fare lo scemo.» mi viene da ridere sì, ma sono incazzatissima con lui.
«Bene, allora. Josy ti ha detto che io l'ho usata. E molto probabilmente glie l'avrà detto Josh.»
«Josh? Cosa c'entra lui?»
«Bhe, forse anche lui ha usato una ragazza.»
«Non capisco, spiegati.» la mia voce è incerta.
«Si da il caso, che il tuo caro amico che hai portato al lago, e con il quale penso hai passato un MERAVIGLIOSO pomeriggio ci prova con la tua cara migliore amica.»
«E io dovrei credere a questo?»
«Perché no?»
«Perché lo stai dicendo tu.»
«E allora dimmi... Per quale motivo JOSH è andato a parlare con JOSY, dicendo che io la stavo usando. Dimmi, per quale scopo io stavo con Josy? Per scoparmala? Avrei trovato altre mille. Sai, mi sarebbe potuta interessare. Ma il ragazzo per cui tu hai una cotta fa il geloso.»
«NON HO UNA COTTA PER JOSH.» dico espressamente.
«Si vede a chilometri... Comunque... Ora mi credi?» e mi guarda fisso negli occhi.
Sono così verdi... Sono bellissimi.
Forse, per la prima volta nella mia vita, i miei occhi sono lucidi e incerti.
Mi sento debole e... delusa? Usata? Dopotutto io e Josh non avevamo una storia. Neanche mi aveva baciata.
E la storia di Tom... Bhe, gli credo.
«Allora? Mi credi?» mi scuote Tom, ma i suoi occhi sono dolci.
«Sì, mi fido di te.» riprendo il controllo di me stessa perché dopotutto ho passato un bel po' di tempo con lui, e so che non è uno che racconta cazzate. Assumo l'espressione fredda e distante.
«Josh non è la persona che credi.»
«Anche tu non sei la persona che credo che tu sia.»
«Bhe, su questo hai ragione.» e mi fa un sorriso da mozziare il fiato «Però... Anche tu non sei come ti mostri.»
Si avvicina piano piano, come se avesse paura della mia reazione.
Non riesco a tirarmi indietro, sono come ipnotizzata dal suo sguardo.
Poggia le sue labbra sulle mie, con una tale delicatezza che sembra abbia paura di rovinarle.
Le nostre lingue si muovono, si attorcigliano come due ballerini.
Thomas mi spinge indietro e mi fa sbattere contro l'armadio.
Il bacio diventa più appassionato e... sexy.
Intreccio le mani nei suoi capelli e li tiro.
Lui spinge più il suo corpo contro il mio e infila le mani sotto la mia maglia.
Non la vuoel sfilare, mi sta solo accarezzando delicatamente la schiena.
Ci spostiamo di nuovo, e finisco lunga nel letto, con lui sopra.
I nostri denti si scontrano per la foga, facciamo a gara nel morderci le labbra.
Sento il suo corpo sul mio, il suo profumo che mi invade.
E per un momento non penso a nulla. Tranne al nostro bacio.


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Capitolo 6
*** che i preparativi abbiano inizio. ***


CHE I PREPARATIVI ABBIANO INIZIO.

Sto fissando la sveglia sopra il comodino: 1.00 am.
E' tardissimo. Ma perché Tom mi voleva alla festa? Ho detto a Josy che era Brooke che ci voleva... Ma era Tom che mi stava supplicando.
Dio quel ragazzo... E poi anche Josh c'è... Se non mi sbaglio.
Sento il mio cellulare che vibra. Un messaggio.
'Esci di casa.'
'Sono da Josefina.' rispondo.
'ESCI DI CASA'
'Va bene, va bene, stai calmo.'
Mi infilo un giubbotto lungo fino alle caviglie. Ma che diavolo ha Josy nel suo armadio? HAHAHAH la guardo mentre dorme, è un tesoro.
Scendo le scale, fortunatamente la madre di Josefina ha la camera lontanissimo dalla nostra.
Apro la porta e c'è Tom che mi vogle le spalle. E' appoggiato alla sua moto e guarda la strada.
Credo che non mi abbia sentito. Accosto la porta per non rimanere chiusa fuori al freddo.
Sbuffo vapore dalla bocca «Cosa c'è?»
Lui sussulta, si volta e sorride, non solo con la bocca, ma con gli occhi.
Sono quelli che lo rendono... bello.
«Sei bellissima.»
«Vabbè, o mi stai portando per il culo, o sei davvero ubriaco marcio.» e indico il cappotto.
Lui scoppia a ridere «Volevo parlarti.»
«Lo spero per te, sennò mi hai fatto alzare per niente di importante» e lo guardo ironica.
«Vuoi dire che non sono importante?» fa il finto offesso.
«Bhe... non poi così tanto.»
«Oh mi dispiace allora... perché le stavo per fare una proposta.»
Divento seria «Cosa?»
Si avvicina e mi prende le mani. Se le porta al petto e dice «Voglio impegnarmi con te.»
«Cosa significa?»
«Che voglio... provare a fare sul serio con te. Voglio vedere cosa succede.»
«NO!» urlo, poi mi guardo intorno e dico «Cioè.. come pensi che possa accettare? Ci provi con me, poi con la mia migliore amica. La fai soffire e ritorni da me. E poi sei tipo l'ex di Josy... e.. e... non ci si mette con gli ex delle migliori amiche.»
«Tecnicamente non sono il suo ex, non siamo stati fidanzati. E poi a lei non interesso più.»
«Non è quello. E' una questione di.. lealtà verso di lei.. Le voglio troppo bene.»
«Ascoltami...» lascia le mie mani e porta le sue intorno al mio viso «Mi piaci. Io ti piaccio, spero. Proviamo.»
«Per ora vediamo come va... però... non voglio che si sappia in giro.» dico autoritaria.
«Signor sì, signora» porta la mano alla fronte e fa il saluto da militare.
Rido «Non fare lo scemo!»
«Va bene.» affera il mio cappotto e mi tira delicatamente verso di lui. Mi bacia dolcemente «Ora vai a letto e sognami.»
«Sì» gli do un altro bacio «anche tu.»
Corro dentro, salgo le scale di corsa per l'euforia. Rimetto il giubbotto dentro l'armadio e  mi infilo al calduccio sotto le coperte.

*mattina seguente*

«BooBooooooooooo!» mi rigiro sotto le coperte.
«BoooooBooooooooo!» è Josy che sta urlando.
«BooooBooo sveglia!!» apro gli occhi. Josefina è seduta a cavalcioni sopra di me e sta cercando di svegliarmi.
 Guardo la sveglia, le otto.
 Sbaglio o oggi abbiamo deciso di non andare a scuola?
«Che c'è?» dico mezza addormentata.
«Ho avuto un idea stanotte mentre dormivo! C'è.. no mentre dormivo.. quando mi sono svegliata!».
Ripenso a stanotte e sorrido.
«Mi dica, signorina Josefina.» mi metto a sedere.
«Organizziamo una festa a casa nostra!!!» mi dice seria.
«COOOOOOOSA?!» mi tiro su in ginocchio sopra al letto.
«Una festa.» ripete divertita «a casa nostra.»
«Ma tu sei pazza. E tua madre?»
«Domani è sabato. Oggi è venerdi. Ciò vuol dire che non ritorna a casa a dormire, ma rimane in ufficio.»
«Mmmh non sembra una buona idea.»
«Da quando in qua, tu Audrey, dici che non è una buona idea?»
«Da quando ho scoperto di avere un'amica fuori di testa.» la guardo divertita.
«No, impossibile. Questo lo sai da un bel po'. HAHAHAHAH»
«Va bene, facciamo la festa. A patto che... tu canti.»
«COOOOOOSA?!» mi urla.
«Tu canterai alla festa.»
«Ma uffaaaaaaa!» e mette il broncio. Le spuntano le fossette sulla fronte. Che cucciola.
«Vuoi la festa? Allora canterai.»
«Eh va bene!»



*durante il pomeriggio*

«
CAZZO JOSY VAI PIANO!!!» le urlo!
Stiamo correndo con i carrelli per tutto il corridoio del supermercato del centrocommerciale.
I carrelli sono pieni di cibo, birra, alcool, patatine, qualche addobbo, delle prolunghe per l'amplificatore delle casse e fazzoletti.
«Abbiamo svaligiato tutto!» mi dice ridendo come una matta.
Rido anche io con le lacrime agli occhi «Come portiamo a casa tutta 'sta roba?»
«Nel sedie della tua moto ci entra parecchia roba. Poi... nel mio motorino possiamo mettere qualcos'altro.»
«Mmmh... va bene» dico un po' incerta.
Riprendiamo la corsa. Ridiamo come cretine e le altre persone o ci guardano male, molto male, o ridono con noi.
Superiamo un incrocio di corridoi e ci ritroviamo un carrello con un altro signore davanti. Cerchiamo di fermarci, per non scontrarci.
Ci blocchiamo in tempo. Proviamo a fare le serie
«Scusa, scusa tant...» dice Josy. Alza lo sguardo contemporaneamente a me.
«Oh cazzo..» mi esce. Mi giro di scatto e Josy fa la stessa cosa. Ci tiriamo su i cappucci delle felpe.
«Scusi tanto.» dico mentre mi allontano con il mio carrello.
«Scusi, signore che non conosco» dice Josefina mentre mi guarda.
Scivoliamo via veloce con i carrelli e ci andiamo a nascondere dietro ad un mucchio di confezioni di pomodori confezionati.
«CAZZO. MIO PADRE. OH CAZZO.» gli dico sottovoce e ancora sotto shock.
«TUO PADREEEE! PER FORTUNA NON CI HA RICONOSCIUTE. STAVA IMPEGNATO A LEGGERE... MA QUELLO NON ERA IL REPARTO PRESERVATIVI?» mi urla e ride.
«Ma quanto puoi essere scema?! Sarà stato un altro reparto... HAHAHAHAH»
«Se lo dici tu...» mi guarda «Che spavento. Pensa se vedeva i nostri carrelli...»
«Non voglio pensarci.» e rabbrividisco.
Ricominciamo a girare per il supermercato scrutando ogni reparto alla ricerca di mio padre.
Non c'è più ombra di lui.
Josy mi da una spinta e corre via con il suo bolide-carrello.
La imito.
Ad un certo punto Josy si blocca e tira fuori il suo cellulare. Le è arrivato un messaggio.
«Chi è?» chiedo, tanto per farmi gli affari miei.
«Liam.»
«Cosa dice? Ti ama? AHAHAHAH»
«Che stronza. No leggi qua.»
'Ma cosa diavolo state facendo tu e Audrey? Sembrate pazze xx'
«OCCAZZO. Ma è qui?» dico.
Josefina si guarda intorno. Sorride e saluta un gruppo di ragazzi.
Loro ci vengono incontro. Liam, Louis e Niall.
I tre angeli venuti dal cielo. Ma dove cazzo ho trovato 'sta frase sdolcinata? Mi riprendo e li saluto.
«Cos'è tutto questo cibo?» dice Niall.
«Organizziamo una festa.»
«E non ci hai invitato?» scherza Liam.
«Doveva pensarci Audrey.» mi guarda in modo accusatorio.
«Ehm.. credo di essermi dimenticata di spedire gli inviti via internet... eh.»
«TI SEI DIMENTICATA? COME HAI FATTO A DIMENTICARTI DI SPEDIRE GLI INVITI? CHE FESTA E' SENZA LE PERSONE?» infila le mani tra i capelli. Mi guarda disperata.
Nel vedere la sua espressione scoppio a ridere.
La stessa cosa fanno i tre ragazzi. Josefina ci fulmina con uno sguardo assassino e smettiamo subito.
«Tranquilla, ora chiamo Harry e Zayn. Ci pensano loro ad invitare TUTTI.»
Ma se sono loro due a fare gli inviti... la gente viene per forza. Sono tra i più popolari!
«Perfetto!» esclamo mettendo un braccio attorno alle spalle di Louis. «Ora ti faccio la lista delle persone OUT, che non devono entrare» e scoppio a ridere.
«La prima sei tu.» mi dice Louis dandomi uno spintone.
«Allora.. vi aiutiamo noi a sistemare tutto in casa. E anche a fare arrivare tutta 'sta roba a destinazione. Ma davvero pensavate che sarebbe entrato tutto in due moto?» chiede Liam perplesso.
«In realtà no.» dico sorridendo a BooBoo.
Ci dirigiamo tutti verso la cassa.
Io e Josy ci dividiamo il conto, anche se i tre ragazzi hanno insistito per mettere anche la loro parte. MA NON SE NE PARLA.
Carichiamo la roba nella macchina di Louis. Io e BooBoo ci dirigiamo verso i rispettivi veicoli, e partiamo.
Arriviamo.
CHE I PREPARATIVI ABBIANO INIZIO.




e dopo secoli di attesa... ecco il mio capitolo :3
spero vi piaccia skhf
buona lettura, susy.

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