Una strana storia

di Ariel_ioscriviana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo ***


Questa ff è nata per caso,dall'ispirazione che mi ha preso una sera in chat a far teatrini insieme alla mia amica Ale.Prima di iniziare la lettura,proprio perchè la trama si basa su precedenti teatrini da noi due inventati,è importante conoscere le modifiche e gli sviluppi che abbiamo apportato alla storia originale di BeyBlade.
Innanzitutto,cosa sono i teatrini?I teatrini sono dialoghi fra più personaggi di cartoni,fumetti,libri o inventati dagli attori del teatrino.Ognuno degli attori interpreta uno o più personaggi,che interagiscono fra loro in modo da far nascere uno speciale gioco di ruolo e dar vita ad una trama vera e propria,che si può sviluppare a proprio piacimento.In realtà giochi di questo tipo non sono nuovi alla Rete,ma il nome con cui li ha battezzati la sottoscritta è "teatrini" e questo nome è stato comunemente accettato dal club di BeyBlade su Yahoo(di cui Ale è fondatrice e la sottoscritta moderatrice.)L'idea dei teatrini durante le nostre chattate è stata di Ale e va a lei e alla sua inventiva se questa ff adesso è qui.
Avviso nuovamente che trattandosi di una ff basata su un teatrino,l'interpretazione della storia reale è abbastanza libera,per cui non sorprendetevi di trovare legami improbabili fra personaggi nè se a questi vengono attribuite nuove caratteristiche o esasperate altre,e riferimenti a fatti che nell'anime non sono mai avvenuti.
L'episodio di questa ff fa parte di un ampio filone di teatrini con episodi e avvenimenti precedenti a quelli qui narrati.Ecco quindi tutto ciò che da sapere prima di iniziare la lettura:

-In questa ff Takao e Hilary fanno coppia fissa e,sorpresa delle sorprese,sono divenuti dei delinquenti (senza offesa per i loro fans...).L'indole pasticciona e superficiale di Takao è stata esasperata fino a portarlo a questo punto,e Hilary,in quanto sua fidanzata,ha avuto la stessa sorte.Il loro muoversi all'interno della ff è infatti più quello di bambini infantili animati dalla voglia di fare dispetti che di veri delinquenti.Anche se ciò di cui si sono resi protagonisti è certamente grave: entrambi hanno cercato di rapire i figli di Mao e Rey e hanno messo in pericolo il PPB e la dottoressa Judy,sequestrandola.Tutto questo ha immancabilmente sbarrato loro le celle del carcere.
-Come accennato prima,Mao e Rey sono sposati e hanno due gemelli,Yue e Rey,e sono in attesa di altre due gemelline.La loro storia è stata molto travagliata,prima per l'opposizione della famiglia di Mao,poi a causa dei doveri di capo tribù di Rey,dei pregiudizi per la maternità prematura di Mao e infine per colpa di Takao ed Hilary. -Emily è migliore amica di Mao ed ha un debole per Key ed Olivier e Gianni degli European Dream.Non riesce proprio a scegliere il suo fidanzato fra loro,e da parte loro i tre ragazzi si considerano tutti suoi compagni.Anche la loro situazione è difficile:Emily è combattuta perchè non capisce chi ama di più,e la sua amicizia speciale coi tre ragazzi le è anche costata l'allontanamento per un periodo dalla squadra degli All stars da parte della dottoressa Judy.
-Max è fidanzato con Salima.Ma la ragazza avrà veramente dimenticato Rey?
-Le amiche romane di Gianni,qui soprannominate "oche" per la loro frivolezza,sono ormai sue ex-amiche.La rottura è avvenuta quando Emily ha aperto gli occhi a Gianni facendogli capire che quelle ragazze volevano la sua compagnia solo per farsi comprare regali.Da allora le tre non sopportano Emily e hanno anche tentato di picchiarla.
-La storia si svolge in Cina in casa di Mao e Rey,al villaggio della Tigre Bianca (fatti salvi ovviamente i cambi di luogo),dove gli altri personaggi sono ospiti per festeggiare la nascita dei gemelli.
-La storia si colloca dopo gli avvenimenti della prima e della seconda serie.Ovviamente è probabile che ad avvenimenti secondari siano state apportate modifiche.

Nuovi Personaggi:

-Mei Lan,amica di Mao e cinese come lei.Fa parte della tribù della Tigre Bianca ed ha un debole per Lai,con cui dopo parecchi dubbi e incertezze è riuscita a fidanzarsi. *Personaggio nato dalla fantasia di Ale*
-Stella,una delle ragazze romane ex-amiche di Gianni (vedi sopra).Superficiale ed insensibile,è il capo del gruppo e quella che prova più odio verso Emily.*Personaggio nato dalla fantasia di Ariel*
-sorella gemella di Mao,di carattere e indole assai simile a Takao ed Hilary,essendosi anch'ella invaghita di Rey ha causato alla sorella numerosi problemi.*Personaggio nato dalla fantasia di Ale*

Relazioni fra i personaggi:

Takao/Hilary
Rey/Mao
Rey/Salima
Key/Emily
Olivier/Emily
Gianni/Emily
Max/Salima
Lai/Mei Lan.

Dediche:
Questa ff è dedicata ad Ale,perché grazie a lei è stato possibile scriverla.Grazie mille per tutto,amica mia,per le divertenti serate che passiamo in chat e per avermi ispirato questa ff!^_^ Scusa se ho preso in prestito tue battute ma era necessario!^^,,


****


Al villaggio della Tigre Bianca da diverso tempo ormai l’aria che si respirava era diversa.La nascita dei due gemelli di Mao e Rey,e la notizia che la ragazza presto avrebbe dato alla luce un’altra coppia di gemelline,aveva portato una ventata di novità che aveva scosso piacevolmente la tribù,spesso ancora troppo rigida in certe sue posizioni.
L’aria che si respirava era sempre diversa anche perché,da quel giorno,il villaggio aveva aperto le sue porte ai tanti amici di Mao e Rey che,un po’ per offrire il proprio aiuto ai nuovi sposi un po’ per fare qualcosa di diverso,un po’ per festeggiare la nascita dei bambini,avevano tutti accettato con lietezza di trascorrere un periodo di vacanza a casa dei due amici.
Le sere trascorrevano felici e spensierate,a volte con qualche litigio,certo,ma esso si risolveva sempre in un abbraccio o in un sorriso.Sì,quel piccolo villaggio cinese,contornato da piccole e tenui luci e dallo scorrere di un ruscello,era una vera e propria oasi di pace.E le stelle di quella sera sembravano confermarlo.Nulla sembrava diverso dalle altre volte e nessuno avrebbe potuto presagire che quella sera sarebbe stata assai diversa dalle altre.
Ma,del resto,che cosa poteva accadere?I nostri amici erano ormai abituati a tutto.Takao ed Hilary erano ormai divenuti dei delinquenti,e non era raro che ogni tanto si facessero vedere per procurare qualche guaio.Non che non ne avessero combinati abbastanza: erano riusciti ad allontanare Yue e Rey dai genitori,sostenendo che in realtà fossero loro figli.Era stato necessario l’esame del DNA in quell’occasione,ma il fatto che il loro piano fu sventato non li scoraggiò minimamente.Diedero del filo da torcere anche al PPB,sequestrando la dottoressa Judy minacciando di distruggere i dischetti con le informazioni vitali per l’istituto.
I ragazzi avevano dovuto sopportare troppe noie e troppi,veri e propri dolori,a causa dei loro ex-amici: un processo a Takao,un periodo in colleggio,lontananza dal beyblade e dagli altri amici.Ma adesso Takao ed Hilary erano in carcere,e quella sera non li avrebbero potuti disturbare.
La casa di Mao e Rey era molto accogliente,ma anche essenziale,in perfetto stile cinese.Un soggiorno abbastanza grande per contenere tutti gli ospiti,abbastanza stanze per dar loro un letto in cui dormire la notte ed una stanza per Yue e Rey con due culle,e un’altra stanza ancora,in preparazione per gli altri due bambini in arrivo.
I ragazzi erano in soggiorno come tutte le altre sere.Una sera come le altre. Ma ben presto la tensione nell’aria si mostrò in tutta la sua pesantezza.Mao e Rey chiacchieravano felici scambiandosi dolci effusioni.Emily,seduta sul divano,li osservava distrattamente e con una punta di malinconia negli occhi.Poteva sperare anche lei una cosa simile?Ma da parte di chi?Il suo cuore batteva per tre persone,e si rendeva conto per prima che questo non andava bene.Doveva decidersi,o non sarebbe mai stata di nessuno e nessuno sarebbe mai stato suo.
Il matrimonio di Mao l’aveva portata a riflettere ancora di più sulla questione:lei non sarebbe mai divenuta sposa di nessuno.O di qualcuno sì.Ma avrebbe significato perdere per sempre gli altri due.Ma lei amava sia Key,che Olivier che Gianni.Le pareva che s’avesse adagiato il suo amore su una bilancia,essa non si sarebbe sblianciata dalla parte di nessuno.Le pareva di provare lo stesso identico sentimento nella stessa identica misura per tutti e tre.Le sue riflessioni e le effusioni di Mao e Rey furono interrotte dalla voce insolitamente brusca di Olivier:
-"Ah non ça çe pas possible!"
-“Che succede,tesoro ?” gli chiese Emily.Raramente l’aveva visto sconvolgere così la sua compostezza.
-“Ma ancora con tutti questi baci, non ricomincerete mi auguro ragazzi!”,e fissò Mao e Rey.
-“Perchè,ti disturba?” fece Rey,arrossendo lievemente
-“Anzi,Rey è affettuoso!” lo difese Emily,tentando di ingelosire il francese.Del resto,cosa c’era di male?Nulla.Rey stava dimostrando a Mao il suo amore.
-“Molto affettuoso!” precisò Mao compiaciuta.
-“Grazie tesoro!Con te sempre!” la ringraziò Rey posando un bacio sulle sue labbra.
-“Me lo auguro!” scherzò Mao
-“Quindi non vedo perchè devi rimproverarlo...” continuò Emily,guardando di sottecchi Olivier.
-“Ok ok va bene scusate”,troncò Olivier.
“Non ha capito cosa intendevo dire…” pensò fra sé e sé Emily,delusa.
“Figurati!Ora col tuo permesso,io continuo a coccolare la mia Mao!” gli rispose Rey,stringendo a sé la ragazza.
“Tolgo il disturbo” informò cupa Emily,e si allontanò,ma nessuno sembrò vederla andare via.
*

Mao e Rey dovettero comunque smettere perché presto comparve Takao.
“Ma buonasera!” Il ragazzo entrò ghignando come suo solito.Evidentemente,era riuscito ad evadere dal carcere.Brutte notizie in arrivo,dunque.
“Vattene via!” ,lo minacciò Rey.Il blader si era ormai abituato alla nuova vita dell’amico.O meglio,dell’ex-amico.Ma era stato un grande dolore per lui assistere alla sua trasformazione.Avevano condiviso vittorie,sconfitte,dolori e gioie e mille esperienze per tanti anni all’interno dei BladeBreakers.
Che Takao fosse superficiale e pasticcione era sempre stato vero,ma in fondo era da tutti conosciuto come un ragazzo buono e dal cuore d’oro.Chi avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe diventato un delinquente?
Ma non erano questi i pensieri di Rey in quel momento.In quel momento lui sapeva solo d’avere davanti a sé colui che aveva tentato di rapire i suoi figli,che adesso,con lui in libertà,erano di nuovo in pericolo,così come Mao.
“Tu dovresti essere in carcere e adesso ci torni!” tuonò Rey
“Ah si e cosa te lo fa pensare?” ghignò Takao
“Che noi chiamiamo la polizia e ti consegnamo a loro!” fece Gianni
“Mi hai tolto le parole di bocca Gianni!Chiamiamola subito!” disse Rey,dirigendosi verso il telefono
“Già fatto,ragazzi!” intervenne Olivier,entrando nel soggiorno.
“Benissimo!Sei in trappola,Takao!” lo minacciò Rey.Sapere che la polizia stava arrivando tranquillizzò non poco il ragazzo.
“No no qualcun'altro è in trappola ragazzi!” li sbeffeggiò Takao
“Risparmiati la commedia,la polizia è te che metterà in carcere!” gli urlò Rey.Iniziava a temere che la polizia non fosse arrivata in tempo.Quel delinquente era capace di tutto.
Takao gli rivolse uno sguardo di sfida.” Si ma prima dovrai riuscire a riprenderti una persona mio caro!”
Mentre pronunciava queste parole,afferrò Mao e la immobilizzò stringendola forte a sé,mentre la ragazza,spaventatissima, urlò.
“Mao!!!Non t'azzardare,idiota!” Rey stava per mettergli le mani addosso.Come osava mettere nuovamente in pericolo sua moglie?!Mao aspettava dei bambini e doveva usare ancor più riguardo con lei.Se a causa sua le fosse successo qualcosa non riusciva ad immaginare cosa gli avrebbe fatto…
“Troppo tardi,amico!”
Forti rumori spostarono per un attimo l’attenzione dei due litiganti e di chi assisteva su altro.Qualcuno sfondò la porta.Era arrivata la polizia.
“ Mani in alto!!!” Una poliziotta puntò la pistola a Takao,mentre tutt’intorno nel caos generale gli altri poliziotti si preparavano anch’essi ad attaccare.
“Prendete quel delinquente!” urlò Rey rincuorato,ma ancora errante e disperato nel terrore.
“Takao,ecco dov'eri finito!Coraggio,vieni qui!” La poliziotta sembrava conoscerlo molto bene.Per forza,era evaso dal carcere.E non capita tutti i giorni che un giovane campione di BeyBlade diventi un fuorilegge.
“State fermi se non volete che succeda il peggio.” Il ragazzo non mostrava nessun segno di cedimento.La sua faccia tosta era arrivata alle stelle.
“Ehi ragazzino,siamo noi ke possiamo minacciarti!Siamo armati!” gli ricordò un poliziotto,nella speranza di smorzare il suo ottimismo.
“Infatti!Attento,Takao!”,rafforzò la poliziotta.
Tutte le pistole erano puntate su di lui.
“Mh prendete bene la mira se non volete beccare la persona sbagliata!” sogghignò Takao.
“Nooo!State attenti!!” urlò Rey preoccupatissimo
Takao aveva ragione.Stringeva Mao a sé,che terrorizzata non riusciva più a dire una parola,e un errore sarebbe stato fatale alla ragazza.Takao avrebbe potuto lasciare che la pallottola colpisse lei.
“Tranquillo,sappiamo cosa fare!” lo rassicurò il poliziotto
“Fidati!” trovò la forza di fargli l’occhiolino la poliziotta
Rey non sapeva più cosa dire.Del resto la polizia sapeva cosa fare,e chissà in quante altre situazioni simili si era ritrovata.Il terrore gli impedì di proseguire i suoi pensieri.
I poliziotti si fissarono e si scambiarono un’occhiata d’intesa.Forse avevano trovato un piano.
“Ora!” urlò un agente
A quel segnale la poliziotta con uno scatto felino strappò Mao dalla stretta di Takao e quando cadde con la ragazza fuori dalla stanza i poliziotti iniziarono a sparare.
Mao realizzò istintivamente all’istante d’essere salva quando la poliziotta la afferrò,ma non capiva più nulla,l’unica cosa che riusciva a vedere era la stanza tutt’intorno che vorticava.E poi uno scoppio di pallottole e il pavimento di legno che pressava il suo stomaco.
“Maooooooo!!!” urlò Rey correndole incontro.
“Ti conviene arrenderti,Takao!” gli intimò il poliziotto “Sennò?” fece egli con scherno.
“Sennò,questo” gli rispose il poliziotto e riprese a sparare.
*

Più in là,fuori dalla stanza,la poliziotta cercava di rassicurarsi sulla salute di Mao,mentre Rey,ancora sconvolto,la consolava.
“Come stai,ragazzina?” le chiese la poliziotta
“Mao!” Rey la scrutò con apprensione
“Tutto ok grazie!” rispose Mao ancora un po’ stordita.
“Oh Mao!!” Rey la abbracciò commosso.Perché Takao doveva farla soffrire così?
Mao s’appoggiò delicatamente a Rey e chiese un bicchiere d’acqua.
“Ascolta,è meglio se la porti lontana di qui!” raccomandò la poliziotta rivolta a Rey “Sei sicura di nn avere bisogno,Mao?”
“Sìi ho bisogno solo di una cosa in questo momento” rispose con un filo di voce la ragazza
“Cosa?” chiese Rey.Di un po’ d’acqua?Di prendere aria?
“Di stare vicino a te!” gli rivelò Mao
Rey desiderò sprofondare per la brutta figura.Ma del resto in quella situazione era difficile capire cosa davvero stesse succedendo e cosa gli altri ci volessero dire.
”Anche io ho bisogno di stare vicino a te” pensò,e forse stava per dirglielo,ma l’avanzare degli spari glielo impedì.
“Toglietevi di lì!!!” urlò un agente
“Presto,andate via!!!Uscite!” li affrettò la poliziotta.
“Andiamo,Mao!” urlò Rey con fare concitato prendendo per mano la moglie
Si diressero verso l’uscita.Adesso ci avrebbe pensato la polizia a Takao.
*

Fuori casa trovarono gli altri.
“Oh mon Dieu state bene?!" chiese visibilmente preoccupato Olivier
“Per fortuna sì!Ma quell'idiota aveva preso Mao!” rispose Rey ancora pieno di rabbia per il gesto di Takao
“Le ha fatto qualcosa?” si preoccupò Gianni
“No,per fortuna.Non è così,Mao?” le chiese,più per rassicurarsi egli stesso che questa fosse la verità che per altro “Sù,prendi un pò d'acqua,tesoro” la pregò porgendole un bicchiere.
In quell’istante arrivò Salima tutta agitata.Evidentemente tornava adesso dalla sua passeggiata al Viale cinese.Ma stranamente Max non era con lei.
“Cos’è successo?” chiese preoccupata
“Takao ha tentato di rapire Mao!Per fortuna la polizia ha risolto tutto!” spiegò Rey,seppur ancora scosso
“Ne siete sicuri??” chiese con stupore Salima
“Perchè che c'ê ancora?” fece Key.
“Come che c'è?Non vedete che manca qualcuno qui?!” urlò la ragazza incredula
“E chi?” chiese Olivier guardandosi intorno
“Mettiti gli occhiali allora!” lo rimproverò la blader
“Hei come osi?”
“Smettila,non è il momento di discutere!” Salima era esasperata
“Manca Max forse?” azzardò Gianni
“No,non mi riferisco a lui!”
“Ma si può sapere chi manca?” disse il ragazzo,irritato da quel tira e molla
A chi si riferiva Salima?Perché era così preoccupata?Eppure sembrava che tutti fossero al loro posto.La sera,da parte sua,sembrava invitare anch’essa al dubbio e alla preoccupazione.A chi lo guardava con occhi smarriti il cielo parve più nero,nonostante le stelle e la luna a illuminarlo.

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Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***


Sotto il cielo punteggiato di stelle e velato da impalpabili e leggeri banchi di nuvole,il vento soffiava lieve.L’aria umida sembrava sfumare la luce gialla dei lampioni.E sotto quello stesso cielo i bladers stavano combattendo per l’ennesima volta una battaglia ben più difficile di una partita di BeyBlade.
Qualcosa nel gruppo sembrava si stesse incrinando.E qualcos’altro sembrava ancora una volta cambiare.
“Allora?Avete capito?” Lo sguardo di Salima era come aperto sul vuoto.Non si capacitava di cosa stesse succedendo e gli altri avevano colto fin troppo bene il suo sconcerto.Era possibile dimenticarsi così di un’amica?!
“Ehi!Ha ragione!Ragazzi,ma non ci arrivate??Emily non c'è!” Rey ruppe il silenzio e finalmente,primo fra tutte quelle persone,arrivò alla terribile verità.
Per un attimo calò un silenzio di ghiaccio e vento e nessuno ebbe una reazione.Come se ognuno fosse in una propria dimensione,lontano dagli altri e lontano da tutto,e da ciò che stava succedendo.
“Ecco,bravo!” Salima non potè trattenere l’ironia
“Oh cavoli dov'è?” disse in un grido strozzato Mao.A poco a poco tutti stavano prendendo coscienza della realtà
“Non lo so!L'ho vista andare via poco fa poi ho sentito questo gran trambusto!” Salima cercava di richiamare alla sua mente gli ultimi istanti in cui vide Emily e le parlò.
“Emilyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!” Olivier iniziò a chiamarla,nell’illusione che fossè lì,a pochi passi da lui
“Sarà fuori,se Takao non l'ha rapita!” ipotizzò Salima avanzando una terribile ipotesi
“Non credo,l'ha preso la polizia!” ragionò Rey ricordando quanto accaduto
“Non sappiamo cosa ha fatto prima!” gridò Salima allarmata,e aveva ragione: Takao avrebbe potuto benissimo colpire prima che la polizia lo arrestasse.E in quel caso Emily era davvero in pericolo.
“Andate a cercarla,io resto con Mao!Hai bisogno,tu,vero,Mao?” Propose Rey per poi offrire il suo aiuto alla sua amata moglie
“Bè se c'è Takao in giro ci sarà anche quella pazza di Hilary e non mi sento molto sicura!” rispose timidamente la ragazza,memore di tutte le volte in cui Takao e Hilary avevano dato del filo da torcere a lei e ai suoi bambini.Non erano cose che potevano essere spazzata via dalla mente in un soffio di vento,quelle.
“Resto con te!” la rassicurò il marito
“Motivo in più per muoversi!” disse Salima,e tutti presero a camminare non sapendo neanche dove dirigersi.
“Sono preoccupata anche per Max,è da un po’ che non lo sento!” la blader abbassò gli occhi e diede voce alla sua preoccupazione.
“Hello!”
Chi era stato a salutare?Possibile che Max fosse comparso proprio in quel momento?
“Tu sei Takao!Attenti,ragazzi!” Salima puntò un dito sul ragazzo e cacciò un urlo
"Eh?Perchè dici che sono Takao?"
“Perché sei tu!Poco fa hai tentato di entrare in camera mia travestito da Max!La polizia non ti ha preso allora?”
In effetti,non bisognava essere un osservatore troppo attento per accorgersi che quello che avevano davanti non sembrava affatto Max.A meno che il ragazzo non avesse messo su cinque o dieci chili nel giro di due ore.
Gli altri increduli si domandavano cosa stesse succedendo.Takao se le inventava davvero tutte.
“E adesso?” fece Olivier
“Eccolo lì!” la voce familiare della poliziotta sembrò rispondere alla domanda.
“Takao!Pensavi di poterci ingannare?” il poliziotto fece intendere che questa era la volta buona per mettere in trappola Takao.
La poliziotta puntò nuovamente la sua pistola all’indirizzo di Takao.“Il travestimento è inutile!”
“Avanti,muoviti!” anche il poliziotto si stava decisamente innervosendo.
Era riuscito a farla franca,poco fa,l’evaso Takao,ma questa volta la cosa non si sarebbe ripetuta.
L’attenzione di Mao fu attirata da una ragazza che s’avvicinava al gruppetto a grandi passi.
“Hei guardate là, quella non è Mei Lan,o forse è qualcun altro di travestito?” temeva che sotto il volto amico di Mei Lan si celasse Hilary
“Travestito?Ma che succede qui?” Mei Lan si guardò attorno incredula.Già aver trovato i suoi amici attorniati dalla polizia le aveva fatto prendere un bello spavento.Cosa c’era ancora?
“ Favorisca i documenti,signorina” in quella situazione anche la polizia arrivò a fare le ipotesi più disparate,e trovò possibile che Mei Lan in realtà non fosse che un complice di Takao.
La cinesina sgranò gli occhi “Ma cheeee????!!”
“Fà come ti dice.” Le ordinò Mao
“Salima,ma che succede?Non mi hai detto niente di questo trambusto!”
“Forse è la vera Mei Lan!Poco fa abbiamo parlato al telefono!” fece sapere Salima.Le due avevano avuto una conversazione pochi minuti fa,prima che accadesse il fatto della polizia e tutto il resto,e se adesso colei che aveva di fronte se lo ricordava,ella non poteva che essere la vera Mei Lan.
“Eeeh?” Mao continuava a non capire
“Intanto ci dia i documenti” la poliziotta doveva fare il suo dovere
“Eccoli!Comunque non capisco cosa stia succedendo!” Mei Lan lasciò che gli agenti controllassero la sua carta d’identità e gli altri documenti di cui era in possesso.
I due poliziotti confabulavano fra loro con gli occhi ora su quello,ora sull’altro documento,annuendo di tanto in tanto,mentre gli altri agenti tenevano d’occhio Takao e l’intera situazione.
“Sembrano in regola” asserì la poliziotta alzando lo sguardo dai documenti e rivolgendolo ai ragazzi
“Concordo”,disse il poliziotto,restituendo le carte alla ragazza.
“No!Takao sta tentando di scappare!” la poliziotta si accorse del ragazzo che con un’abile mossa riuscì a divincolarsi dagli agenti.
Ma per fortuna il poliziotto fu più veloce “Non muoverti,ragazzo!” e riuscì ad ammanettarlo.
“Bene,l'abbiamo preso!” esultò l’agente in gonnella
“Si ma a me no!” Ad un tratto Hilary fece la sua entrata in scena.
“Vai Hilary!Puniscili!” Takao la incitò.C’era una nuova complicità fra loro due.
L’agente puntò la pistola su di lei.” Non parlare troppo presto”
Hilary si avvicinò con fare sprezzante a Mao.”Ah bè eccola la stupida che mi ha portato via i figli...”
“Che cosa???” le urlò Rey
“Hai capito benissimo, idiota” Hilary non aveva ancora avuto una lezione,evidentemente.Continuava imperterrita a sostenere che Yue e Rey fossero figli suoi e di Takao,per il puro gusto di creare problemi a Mao e Rey,come se non ne avessero avuti già abbastanza!
“Vacci piano,ragazzina,c'è il carcere che ti aspetta“ La poliziotta si tenne pronta a premere il grilletto
“Consegnati alla polizia,stupida!” le urlò Salima
“Mai!”
“Allora verremo a prenderti noi!” la minacciò l’agente.
“Mani in alto e non scappare o saremo costretti a sparare!” Tutte le pistole erano puntate su di lei.
“Sei proprio una scema!Consegnati,ti risparmierai un'altra figura da stupida!” le urlò Rey
“Allora,Hilary?” fece il poliziotto
“Ok però ricordatevi di una cosa e soprattutto tu Rey...”
“Che cosa vuoi?!”
“La prossima volta che uscirò farò fuori Mao davanti ai tuoi occhi e poi mi porterò via i vostri bambini.!”
“Pazza!Non ci riuscirai!” Rey era tesissimo
“Cosa te lo fa pensare?”
“Tranquilli,ragazzi!Hai poco da minacciare,ti sei garantita un soggiorno perpetuo in carcere e non ci sarà una prossima volta!” le ricordò la donna
“Maledetta Hilary...!” Il ragazzo era sconvolto.Come si permetteva quella stupida di rivolgere simili minacce a Mao?!
“Allora ti consegni o ti veniamo a prendere?” le chiese la poliziotta con la pistola ancora puntata sulla ragazza
“Arrivo arrivo” fece Hilary annoiata e andò incontro agli agenti.
“Bene,bene!” “Ti sei decisa finalmente!” In un attimo la ammanettarono
La poliziotta fece un segnale agli uomini.” Potete caricarli sul cellulare!”
Quella di Takao e Hilary ammanettati e condotti verso il carcere non era una scena nuova.I ragazzi vi avevano già assistito e addirittura essi stessi provarono l’esperienza di salire su un cellulare,a causa dell’errore nel processo,e la dottoressa Judy provò ingiustamente persino il carcere,ancora lo ricordavano.
Rumori di ferro e poi di messa in moto e il cellulare subito partì,mentre i due agenti restarono con i ragazzi.
“Stavate cercando qualcuno poco fa?” chiese loro la poliziotta,avendo notato le espressioni preoccupate con cui andavano gridando il nome di una ragazza.
“Si Emily!” fece Mao in uno slancio,come per liberarsi di un peso.
“Emily chi?” chiese l’agente
“La mia cherie” rispose Olivier,come se per la polizia fosse stata un’indicazione sufficiente
“Si è persa?”
“Non sappiamo dov'è finita” rispose sconsolato Gianni.
“Emily,la famosa blader degli All Stars,dite?” fece la poliziotta,arrivando alla soluzione.
“Proprio lei!” gridò Salima.
“Dovreste spiegarci la situazione...Dove l'avete vista l'ultima volta?” chiese la donna
“Da quello che mi risulta è sempre stata qui in casa nostra, no Rey?” rispose Mao
“Anche a me risulta lo stesso!” confernò il marito
“Io l'ho vista di sfuggita uscire dal portone ma non so dove è andata!” informò Salima.
“Quando è successo?” chiese il poliziotto,mentre appuntava le risposte che riceveva in un documento.
“Meno di un’ora fa!” rispose la blader tesa.
“Avete indizi?Ci sono state liti,discussioni...?” idagò l’agente
“Con me no!” rispose Gianni
“Idem!” fece Olivier
„Stessa cosa“ disse Key.
“Hum...strano.Con voi altri?”
“Con me no!” disse Mao
“Neanche con me!” la seguì Rey
“Idem!” Salima chiuse il coro di continue,monotone risposte.
“Magari l'avete ferita senza rendervene conto?” ipotizzò la poliziotta
“Hei Olivier perchè non provi a mandarle un sms?” lo invitò Mao
“Vero!Prova!” lo incoraggiò Rey
“Io ho già provato a contattarla ma non risponde!” La rivelazione di Salima fece svanire la speranza.
“Speriamo non abbia fatto qualche sciocchezza!” disse preoccupato Gianni.
“Dì lo vuoi un pugno?” fece Olivier alterato
La poliziotta diede un’occhiata agli appunti presi dal collega.” Iniziamo le ricerche”,disse.
“Dove è solita recarsi?” si informò l’agente
“Forse al fiume” ipotizzò Key. Già,il fiume.Quel placido fiume che la ragazza tanto amava.Lontano qualche chilometro dal villaggio della Tigre Bianca,era per la tribù una fonte di sostentamento ma anche un nemico,come quella volta che straripando spazzò via tutte le case del villaggio.Ma per Emily era diventato una specie di rifugio.Vi era su una sponda del fiume una piccola capanna,originariamente utilizzata dagli abitanti del villaggio come magazzino,ed adesso inutilizzata.Lì Emily si era recata con Olivier,con Key o con Gianni,e a volte vi aveva trascorso anche intere notte.Era quindi assai probabile che anche adesso fosse lì.
“A quest’'ora?Ma è pericoloso!” fece allarmato l’agente.
“Sbighiamoci,presto!” s’affrettò la poliziotta.
“Vi faremo sapere se abbiamo notizie!State tranquilli!” L’agente diede una pacca sulla spalla a Key e sparì a passi svelti su una volante,insieme alla collega.
“O mamma mia anche questa ci mancava” fece Mao sconsolata.
“Ma cosa le è successo,poverina!” aggiunse Salima.
“Oh no,forse è colpa mia!!” Rey guardò a terra e diede un calcio ad un sassolino,che dopo aver rimbalzato più volte sulla strada terminò la sua danza poco lontano.
“E perchè? “ chiese Mao stupita.
“Ricordi quando Olivier ci ha rimproverati?Forse lei si è sentita esclusa....” provò a spiegare il ragazzo.
“Allora la colpa è di Olivier!” fece Salima.
“Basta vado a cercarla!” disse Mao in uno scatto
“Non fare pazzie!Stai qui,Takao e Hilary non sono ancora in carcere!” la trattene Rey poggiandole una mano sulla spalla
“I ragazzi sono tutti degli idioti!!!” sentenziò Salima.
“Perché?”chiese Rey
“Già a volte è proprio vero” concordò Mao
“Voi tre non vi eravate neanche accorti che non c'era!Immaginate come ci resterebbe male se lo sapesse!” tuonò Salima rivolta a Key,Olivier e Gianni.
“Ce l'hai con me?” chiese Olivier
“Con me?” fece Gianni
“E con me?” li seguì Key.
“Ovvio,no?Svegliatevi!”
“Non ce l'hai anche con qualcun altro vero?” chiese Mao
“Che c'entro io con Emily?” fece stupito Rey sentendosi chiamato in causa.
“Rey è stato l'unico ad accorgersene ma appunto non c'entra con Emily!” lo difese Salima.
Ma era possibile che non capivano?La delusione che Salima aveva avuto quando seppe che Rey amava Mao la aiutò ad immedesimarsi nell’amica e a combattere in suo nome contro chi stava dimostrando di non meritarla.
“Allora come vi giustificate voi tre?” riprese ad attaccarli
“Ma scusa dobbiamo giustificarci con te?” fece Gianni perplesso
“Non sapete cosa dire,no?”
“In effetti Salima ha ragione!E' così che la trattate?” Rey si rendeva sempre più conto del cattivo comportamento dei tre amici nei confronti di Emily.
“Non dobbiamo certo chiedere scusa a te!” precisò Olivier
“Ci mancherebbe!Per fortuna non siete miei fidanzati!” fece Salima disgustata
“Screanzata” sussurrò fra i denti Key
“Calmatevi,ragazzi!A quest’ora Emily potrebbe essere in pericolo e voi state a far polemiche!” li interruppe Rey.
“I ragazzi tutti uguali!” sentenziò Mao
“Puoi dirlo forte!” concordò Salima.
*

Il battibecco non aveva certo smorzato la tensione.Dopo un’ora la situazione continuava a mostrarsi statica,e non accennava a mutare.I ragazzi,seduti su una panchina,lasciavano che il vento fresco tentasse di portar via le loro malinconie.La luce gialla dei lampioni non bastava a far luce nel loro animo.
“Ancora nessuna notizia” disse amara Salima.
“No” confermò Key desolato.
Il silenzio scese di nuovo in quell’aria grigia.
“Non sei stanca,Mao?”” le disse Rey con un dolce sorriso.
“E tu non sei stanco?” fece Mao
“No”
“Neanche io!”
“E' da più di un'ora che siamo fuori,stai bene o senti fresco?” insistì il ragazzo.
“No no sto bene grazie” lo rassicurò Mao dandogli un bacio.
“Ok!Se vuoi qui c'è la mia giacca tesoro!” le disse Rey mostrandogliela.
“Si e poi prendi freddo tu per darla a me?” chiese Mao
“No,nn sento freddo!”
“Chi pensi di ingannare?”
“Nessuno!E' la verità!E poi mi importa molto più di te che di me!” le disse Rey ricambiando il bacio
“Ah si e non pensi di cosa invece importi a me?”
“Certo!”
Il suono di un cellulare interruppe la discussione.
“Il mio telefonino!” disse Rey estraendolo dalla tasca.”Pronto?”
“Chi è qualche spasimante?” scherzò Mao.
A giudicare dall’espressione di Rey l’ipotesi di Mao era la più lontana.Biascicava poche parole mentre divenne pallido in volto.”Ok,ok,vi ringrazio” si sforzò di dire prima di chiudere la conversazione.
“Che c’è’?” fece Mao
“Cos'è quella faccia?” chiese preoccupata Salima.
“Brutte notizie,ragazzi.Hanno cercato ovunque ma Emily non si trova.” Rivelò Rey a occhi bassi.
“Ma non è possibile!” urlò Mao
“Era la polizia” fece Rey,come per far capire che purtroppo era quella la verità.
“Emilyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!” chiamò Olivier
“Che ti sembra,che è nascosta sotto la panchina?” lo schernì Salima
“No che non penso che sia nascosta sotto la panchina perchê mi dici così?”
“Perché la chiami,ma non c’è!”
“Hei Rey vieni un attimo da parte ti devo dire una cosa!” lo chiamò Mao,ma il trillo del telefonino di Rey irruppe nuovamente nella situazione.
“Scusami,tesoro,mi suona il telefonino”,fece Rey prendendolo dalla tasca.”Pronto?”
“Ancora la polizia?” chiese Salima in tono concitato.
Ma stavolta la conversazione durò più lungo e Rey sembrava ancor più sconvolto,anzi sorpreso.Una strana espressione di sollievo,preoccupazione e stupore gli si dipinse in volto,mentre di tanto in tanto urlava parole che i ragazzi non capivano a chi fossero rivolte.
“Non…non è possibile” fece con la voce paralizzata dallo stupore quando terminò la conversazione,restando con il telefonino fra le mani.
“Cosa, parla!” urlò Mao
“Che è successo?” si unì Salima.
“Era...era Max a telefono...” rivelò Rey
“Max e che voleva?” domandò Mao
“Max?!!” fece Salima stupita
“Ha detto che Emily è a casa sua in America...”
disse Rey in un filo di voce
“Cooosa??!!” urlò Salima
“Eeeeeh??” anche Mao si stupì
“E cosa ci fa li?” chiese Olivier
“Non è possibile!!!” urlò Salima sconvolta portandosi le mani al volto.
“Calma...sentite che mi ha detto...” disse Rey cercando di calmare la ragazza.
“Parla!” gli ordinò Salima.
Era impaziente di conoscere la verità ma al tempo stesso la temeva.Adesso sarebbe potuto accadere di tutto,pensò,e dentro di sé si tenne pronta a ricevere qualsiasi notizia e ad avere inferto il più grave colpo,mortale.

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


“Ha detto che stava arrivando qui quando passando dal fiume ha sentito piangere...” Rey iniziò a raccontare ciò che Max poco prima gli aveva rivelato al telefono.
“E…?” Salima ascoltava trepidante.Max stava arrivando a casa come tutte le sere,ma a quanto Rey aveva detto stavolta fu distratto dal pianto di Emily.Ma perché non aveva riportato la ragazza a casa?
“Ed era Emily.Era disperata perchè ha detto che nessuno pensa a lei.Max l'ha consolata e stavano arrivando qui quando...” Rey tirò fuori le parole tutto d’un fiato,non preoccupandosi di spiegare nella maniera più chiara possibile i fatti.
La tensione era alla stelle.
“Quando...?”
“Hanno sentito dei nostri discorsi.Max era arabbiatissimo,non l'avevo mai sentito così.Ha detto che è vero che nessuno pensa ad Emily perché nessuno si è accorto della sua assenza e…che nessuno pensa neanche a lui” Max ed Emily dunque avevano assistito alle discussioni fra i ragazzi,a quel momento in cui soltanto Rey si rese conto dell’assenza della ragazza e Salima fu tormentata dalla mancanza di Max per un solo istante,troppo presa dalla preoccupazione per Emily.
“Ma...come?!!” Salima non credeva alle sue orecchie.Non voleva credere che quella fosse la verità.Max ed Emily…Nella sua mente presero a risuonare questi due nomi,che s’andavano unendo fra di loro in una cantilena martellante e continua.Come era possibile che Max si fosse sentito abbandonato da lei?Anche gli amici gli erano stati sempre accanto…E Salima,che era la sua ragazza,aveva di certo una responsabilità più grande di loro se davvero il ragazzo si fosse sentito abbandonato.Sì,ultimamente non avevano passato insieme molto tempo,Max era sempre impegnato negli allenamenti.Dunque come poteva adesso rinfacciare la sua solitudine a Salima?
“Ma non sei la sua ragazza Salima?” si volle accertare Mao
Ma la ragazza era troppo sconvolta e troppo presa da ciò che aveva udito e non diede risposta alcuna,ma anzi quella domanda scivolò lenta sul suo dolore e lasciò solo l’eco di una voce,e di una parola,risuonare dentro di lei.La sua ragazza…”Io sono la sua ragazza e non sono capace di rendere felice,Max,lui,che è un ragazzo già allegro e gioioso di suo…Io sono la sua ragazza…o lo ero?” pensò,lasciando il suo sguardo ancora fisso davanti a sé.
“Dice che tu,Salima,non l'hai pensato perchè pensavi a cercare Emily e non lui” continuò Rey
A Salima si spezzò il cuore.Il ragazzo aveva proprio fatto il suo nome.La sua accusa era rivolta a lei.
“Cosa?!Ma io non sapevo!Io...” gridò cercando istintivamente di difendersi,e soprattutto di trovare un appiglio,un ricordo,un’immagine,una parola,il frammento di un istante,una qualsiasi cosa che potesse farle dire che la colpa di quanto stava accadendo non era sua,e quelle di Max erano solo bugie.Ma dentro di sé trovò un vuoto da poter colmare solo con le lacrime e con l’ombra di ciò che fu.
In quell’istante il pc portatile del Professor K si illuminò emettendo il suono d’un avviso.
“C’è un messaggio…da Max!” esclamò sorpreso il professore.
“Da Max?!” tutti i ragazzi si strinsero attorno a lui con gli occhi puntati su un monitor
“Ci invita adesso in chat” spiegò il ragazzo
“Davvero?!Presto,sbrigati” lo affrettò Mao.
Salima si limitò a sgranare gli occhi non appena fu fatto il nome di Max.Sentita la notizia e realizzato che probabilmente l’americano voleva parlarle in chat,si ritrasse dal gruppetto e,incrociate le braccia,si mise sulla difensiva.Il suo fu un gesto istintivo.Non era sicura di voler sapere cosa sarebbe successo da lì a poco.
In pochi minuti il prof.K aprì il Messenger e,digitati username e password,il nome di Max comparì nella lista degli utenti collegati.
Salima non resistette e fu la prima a rompere il ghiaccio con il ragazzo,che da parte sua non aveva ancora salutato gli amici appena entrati in chat.”Max…” il suo sussurro si trasformò ben presto con un leggero ticchettio di tasti in parole su uno schermo.
“Che vuoi da me?” scrisse Max.Non era da lui usare quel tono,soprattutto con la sua Salima.Tanto che la ragazza faticò non poco ad immaginare il suono della sua voce a pronunciare quelle parole.
“Ma che ti succede?” gli chiese Salima dall’altra parte dello schermo.In cuor suo pensava che Rey avesse esagerato le cose e che i due avessero avuto al telefono solo un’animata discussione,che aveva portato Max a dire cose che in realtà non pensava.Impossibile che Max si comportasse così con gli amici…Ma l’atteggiamento del suo fidanzato le fece capire che così era la realtà.
“No aspetta che succede a te!” Adesso sembrava davvero di percepire attraverso lo schermo la rabbia con cui il ragazzo scriveva.
Salima ebbe un sussulto ma riuscì a continuare a rispondergli.Le sue dita sulla tastiera ormai tremavano dalla tensione.” Cosa ho fatto io?” Era disperata.
Gli amici intorno a sé non dicevano nulla ma leggevano impietriti le parole che s’andavano dipingendo sullo schermo.Di tanto in tanto qualcuno di loro s’avvicinava a Salima con un gesto consolatorio,nei momenti in cui la tensione si faceva troppo alta per la ragazza.
“Mi trascuri ultimamente e a quanto pare non te ne accorgi nemmeno!” spiegò Max.
La tensione di Salima a quel punto si tramutò in rabbia.Non sapeva cosa successo a Max ma non poteva permettersi di aggredirla ingiustamente a quel modo.
“Non direi!Sei tu che mi trascuri!Cosa ci fai lì con Emily?” lo ricusò
“Ah questa ê bella io ti trascuro è l'esatto contrario! Comunque la sto consolando!”
Olivier tirò il computer verso di sé.”Riportala indietro!” scrisse.
Salima si riprese il pc.”Hei fate piano” s’agitò il professor K preoccupato per il suo portatile.Ma la tensione era troppo forte perché i ragazzi gli prestassero ascolto.
“Lei dovrebbe avere tre ragazzi che la consolano,anche se non si comportano da fidanzati!” scrisse Salima in risposta ad Olivier,ed accusando nel contempo il francese,Key e Gianni e Max stesso.
“Smettila!” la rimproverò Gianni.
Rey s’avvicino al pc e tentò di spostare l’attenzione di tutti sul problema centrale.
“Ma si può sapere cos’è successo di preciso,perchè siete arrabbiati?” scrisse chiedendo disperatamente risposta.
“Perché lei mi trascura!” rispose Max.
Salima fissava lo schermo con il rancore e la tristezza nel volto.
“Emily dì qualcosa” digitò Gianni.
Già,Emily.La ragazza stava per forza assistendo a quella discussione dal pc di Max,ma evidentemente preferiva non intervenire.
Salima riprese il pc in mano in uno scatto di rabbia.” Non è vero e lo sai!Sei partito senza dirmi niente!” lo accusò.
Sul volto di Mao si dipinse un’espressione ancora più corrucciata.Emily non voleva parlare,ma era la sua migliore amica e sentì il dovere di assisterla in qualche modo in quel momento per lei difficile.
Avvicinò il pc a sé e le scrisse un messaggio.L’avrebbe letto sicuramente,senza dubbio era lì accanto a Max.
“Hei Emily ti va di parlarne tra amiche?” le chiese.
Al nome di Emily Salima non potè trattenere un altro scatto d’ira,che la spinse a strappare di mano il pc a Mao,fra le urla preoccupate del professor.K. Non diceva una parola,ma i suoi occhi sembravano non poter trattenere più le lacrime.
“Max!Adesso la tua nuova ragazza è Emily,giusto??Dillo!”.Scrisse con una tale furia che il computer tremò tutto e i tasti sembrarono esplodere,con somma preoccupazione del professore.
Passarono secondi ma sul monitor non compariva nessuna risposta.L’espressione di Salima era ormai rabbiosa e i suoi occhi saettavano.Gli amici non l’avevano mai vista così,lei,quella ragazza così dolce e disponibile.
“Max rispondi!!” lo incitò.
“Cosa c’è?” scrisse alla fine il ragazzo,e si poteva ben immaginare con che tono avrebbe pronunciato quelle due parole,se fosse stato lì e non in America,a discutere attraverso un pc…
“Ti ho fatto una domanda!” Salima fece sobbalzare il portatile
“No.” Rispose lui secco.
“Cosa no?”
“La risposta alla tua domanda è no” fece lui.
“Non mi sembra!Mi hai tradita!” insistì la ragazza.
Ma il blader non scrisse più nulla.
Si alzò dalla sedia con un gesto rabbioso e senza dire una parola uscì visibilmente scosso in corridoio,lasciando Emily sola davanti al pc.
Salima continuava a fissare rabbiosa lo schermo e subito dopo abbassò gli occhi,mentre la sua tensione si tramutò ormai in tensione.Si mise da parte sulla panchina stringendo nervosamente i denti e chiudendo i pugni sulle ginocchia
Mao si riprese il computer.
“Emily, nemmeno con me vuoi parlare?” continuò a chiamare l’amica.
La ragazza non potè fare altro che accettare di buon grado l’invito.
“Sì’,a patto che quelli non sentano” si decise a scrivere.Anche lei aveva bisogno di sfogarsi e l’interessamento dell’amica le fece molto piacere.Non vedeva l’ora di liberarsi da quel peso,ma l’unico problema erano i ragazzi.Erano certamente insieme a Mao,e non voleva che leggessero tutto ciò che lei aveva da dire.
Mao s’affrettò ad allontanare i ragazzi dal monitor,spiegando che si trattava d’una discussione fra ragazze e loro non potevano ascoltare,anche perché altrimenti nessuno avrebbe mai saputo cosa tormentava Emily al punto di spingerla ad andare in America con Max,a quell’ora della sera.
I ragazzi,alcuni di buon grado,altri meno,si convisero e s’ allontanarono lasciando Mao e Salima da sole in quella panchina umida d’aria serale a discutere con Emily tramite il pc,che il professor K affidò loro fra mille raccomandazioni.Del resto,anche i bladers avevano di che parlare.Nonostante la tensione,o forse per esorcizzare proprio quella,lo strano cambiamento di Max,la fuga di Emily e ciò che era accaduto poche ore prima con Takao ed Hilary,offrivano buoni spunti di discussione.

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