I wanna lay beside you, i cannot hide this even though I try

di irwinsjuliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Novità ***
Capitolo 3: *** Green Eyes ***
Capitolo 4: *** Friends or not? ***
Capitolo 5: *** l'esperimento ***
Capitolo 6: *** Last first Kiss ***
Capitolo 7: *** distrutta ***
Capitolo 8: *** You saved me ***
Capitolo 9: *** Take my hand ***
Capitolo 10: *** Promise me you'll stay by my side ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


-Signorina Wilson? Signorina Wilson? È con noi??-
-Uh? Ehm..sì certo scusi prof. Davies è solo che…-
-sì lo sappiamo era distratta fra i suoi mille pensieri, ma cerchi di restare concentrata perfavore.-
-certo signor Davies scusi ancora- arrossii e abbassai lo sguardo.
-riprendiamo, dove eravamo rimasti? Ah sì la fotosintesi avviene quando…-
Uff, altri quarantacinque minuti di lezione, certo il professor Davies era il prof, migliore che io avessi mai avuto, ma quel giorno nemmeno lui riusciva a catturare la mia attenzione. Ieri sera avevamo fatto un po’ tardi, un po’ parecchio tardi in effetti, ma era un anno che io e Brody stavamo insieme, dovevamo pur festeggiare. Era la mia prima storia seria. Brody è fantastico, mi aveva conquistata mandandomi una rosa ogni giorno per un mese. Sorrisi pensando alla faccia di mio padre quando era arrivata la prima. Non riuscivo a immaginare di stare senza di lui. Mi ritrovai a fissare l’albero fuori dalla finestra una foglia si era appena staccata e cadeva leggera, amavo l’autunno, i colori, la pioggia e anche il freddo, ma l’autunno voleva dire anche che iniziava la scuola e di quello no non ero proprio contenta…
-Ehi Blair!! Se non stai attenta finirai per farti beccare di nuovo!- con un sussurro e una gomitata Abby mi riportò alla realtà.
-scusa Abs, ma ieri sera…-
-lo so lo so avete fatto tardi, ma cerca di stare attenta mancano solo cinque minuti-
-ok ci provo-
Abby era la mia migliore amica, la mia roccia, non so davvero come avrei fatto a stare senza di lei, era molto più che una sorella per me.
-quindi ricapitolando cercate di non tenere piante in camera di notte perché…
Drinn
-oh la campanella!! Non stavate aspettando altro immagino, bè neanch’io, quindi andate, ci vediamo domani!!- il professor Davies ci congedò con un sorriso.
Iniziai a mettere i libri nello zaino, era stata una delle giornate più lunghe della mia vita, non vedevo l’ora di tornare a casa e schiacciare un pisolino…
-Blair, ti ricordi di andare a prendere Julie vero??- Oh no cavolo mi ero proprio dimenticata.
-Oddio è vero grazie Abby!!-
-Se non ci fossi io…-
-Sarei persa!!- le schioccai un bacio sulla guancia e corsi fuori.
Non avevo per niente voglia di andare a prendere Julie, la mia sorellina, ma dovevo farlo, insomma da quando mia madre non c’era più mi ero ripromessa di aiutare mio padre come potevo.
Presi l’ipod, mi infilai le cuffie e salii sulla metropolitana, per poco non mancai la fermata vicina all’asilo di mia sorella riuscii ad uscire per un pelo proprio mentre le porte si stavano chiudendo.
Arrivai all’asilo appena in tempo, i bambini stavano uscendo, scorsi Julie fra la folla e le feci un cenno con la mano.
-Ciao Blair!!- Julie mi salutò con un bacio
-Ciao peste!! Com’è andata a scuola??-
-Ho vinto due volte al gioco delle sedie!!-
-ma allora sei bravissima!!-
-Visto che sono bravissima, mi porti al parco??-
-Ma Julie io veramente volevo riposare…
-Ti prego ti prego ti prego!! Solo cinque minuti!-
-sisi li conosco i tuoi cinque minuti!! Comunque va bene andiamo.- sospirai rassegnata, quella bimba riusciva ad ottenere tutto da me e lo sapeva.
-Grazie Blair ti voglio bene!!- e mi diede un altro bacio sulla guancia poi corse fino al parco che era poco distante dall’asilo.
-Io vado sull’altalena!!- Julie mi urlò in un orecchio.
-Va bene piccola, ma stai attenta ok?? Io sono qui su questa panchina.-
-Sarò attentissima non ti preoccupare!!-
Mi misi sulla panchina, tirai fuori un libro e iniziai a leggere, amavo leggere, e soprattutto amavo farlo in quel parco, per me era una cosa molto rilassante.
Quel giorno mi ero portata dietro Orgoglio e pregiudizio adoravo quel libro, anche se avevo perso il conto di quante volte l’avevo letto.
-Orgoglio e Pregiudizio eh? È un libro bellissimo-
Sussultai. Ma chi…? Mi girai e vidi un bellissimo ragazzo con i capelli ricci e gli occhi verdi che mi sorrideva.


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Capitolo 2
*** Novità ***


-Ciao, mi chiamo Harry- mi disse stringendomi la mano
-Blair.- risposi.
Ero un po’ confusa e non sapevo perché, fissavo gli occhi di quel ragazzo, erano la cosa più bella che avessi mai visto.
-è un bellissimo nome- Harry continuava a parlare, la sua voce era profonda, un po’ roca.
-Grazie.-
Stava per aggiungere qualcos’altro, ma venne interrotto da Julie che mi correva incontro piangendo.
-Blair, Blair!!-
Vidi il sangue che le colava dal naso.
-Piccola cos’è successo??-
-correvo, sono inciampata e sono caduta a terra!! Mi fa tanto male il naso Blair!!-
-Non è nulla, vieni qui piccolina- cercavo di tranquillizzarla, ma in realtà ero più impaurita di lei. Cominciai a cercare un fazzoletto per pulirla, cazzo li avevo sempre con me… ma dov’erano??
Una mano esageratamente lunga me ne porse uno, lo presi e cominciai a pulire la faccia di Julie mentre lei piangeva.
-Blair ho paura!!-
-Non succede nulla Julie, sai quante volte sono caduta da piccola??-
Riuscii a strapparle un sorriso.
-cadi anche adesso!!-
Il ragazzo, Harry, non riuscì a trattenere una risatina.
-Ma non è vero!!- dissi a Julie fingendomi offesa
-Va bene Blair, ma mi porti a casa per favore??-
-Certo Julie andiamo.-
Cominciai a raccogliere le mie cose, ma Harry mi mise una mano sulla spalla.
-Vorrei rivederti, mi potresti dare il tuo numero…-
-Adesso devo andare, sarà per un’ altra volta-
-ma..
Non attesi la sua risposta e scappai via con Julie in braccio.
-chi era quello Blair?-
Ci avrei scommesso quella bambina era tanto curiosa quanto vivace.
-Solo un ragazzo…-
-Ti piace.-
-Julie, ma che dici?? Lo sai che io ho Brody-
-E questo che vuol dire? Si può avere anche due fidanzati!-
-ma non è vero!! Chi te l’ha detto questo? Tu guardi troppa tv!!-
-Perché ti sei arrabbiata?-
-Non sono arrabbiata. Ma quel ragazzo non mi piace ok?-
-ok. Se lo dici tu.-
Appena entrammo in casa mio padre ci venne incontro a braccia aperte.
-Ecco le mie principesse!!- Julie gli corse incontro.
-Ciao Papà!!-
-Julie cosa hai fatto al naso??-
-Niente di che- lo tranquillizzai. – è solo caduta mentre correva-
-Sempre la solita.-
- ah sì?? Blair ha conosciuto un ragazzo!!- disse facendomi la linguaccia.
-Julie!- la rimproverai, ma sorridevo quindi lei continuò a farmi la linguaccia.
-E Brody?- mi chiese mio padre sorpreso. C’era una punta di speranza nella sua voce, a lui e a Julie Brody non era mai andato tanto a genio.
-Stiamo ancora insieme papà non farti strane idee, quel ragazzo non è nessuno.-
-ok, ma lo sai a me quel ragazzo…
-io vado in camera mia papà!!- non avevo per niente voglia di riprendere quel discorso.
Entrai in camera, buttai il mio zaino per terra e chiamai Brody.
-Buonasera bellissima!!-
-Ciao amore!!-
-Oggi non ci siamo visti tutto il giorno. Mi manchi.-
-Lo so anche tu.-
-Ieri sera è stato…
-magico.- conclusi per lui.
-sì magico, perfetto. Ti amo tanto.-
-oh anch’io!!-
-Domani mi vieni a prendere a scuola??-
-Certo amore!!-
-Non vedo l’ora di vederti.-
-Anch’io. Buonanotte principessa.-
-Buonanotte anche a lei mio principe!-
Riattaccai sorridendo, con Brody era così, mi faceva sempre ridere, trovava sempre il lato positivo delle cose.
Il telefono squillò di nuovo. Abby.
-Ehi Abs!! Che mi racconti??-
-Nulla di che tesoro, tu? Sei riuscita a riportare Julie a casa sana e salva??-
-Certo bè insomma si è fatta male al naso, ma niente di chè-
-ahahahaah Blair sei un disastro!!!-
-ahaha molto simpatica davvero.- le risposi sarcasticamente.
-uhm… la tua voce è strana, mi devi forse dire qualcosa?-
Esitai un secondo, ma poi mi resi conto che non avevo motivo, non era successo niente!! Niente di significativo almeno.
-Ho conosciuto un ragazzo.-
-Carino?-
-Molto. Capelli ricci e occhi verdi.-
-Blair che mi vuoi dire??-
-Non lo mi ha fatto un effetto strano vederlo, mi sentivo…confusa. Come se qualcosa mi sfuggisse.-
-E di Brody che mi dici?-
-Lo amo esattamente come prima.-
-Allora non ti preoccupare, magari quello aveva qualcosa fra i denti e non te ne sei accorta!!-
-Lo sai che sei un’idiota vero?-
-Sì ma tu mi vuoi bene.-
-Mio malgrado-
-Ora vado bella, mia sorella vuole il telefono!!-
-Vai vai ci vediamo domani!!-
-Facciamo la strada insieme??-
-ehm…no. Brody viene a prendermi.-
-Che palle, mi lasci sempre da sola!!!-
-Ma mi vuoi bene no?-
-Ovvio. A domani Blair-
-A domani Abs-
Riattaccai, ma non feci neanche in tempo a sedermi che mio padre mi chiamò
-Blair la cena!!-
Oddio non avevo avuto un momento di pace in quel giorno, altro che pisolino, non mi ero fermata un secondo.
Mangiai e andai subito a letto, ero esausta, ma sapevo che non sarei riuscita a dormire bene, da troppo tempo non lo facevo.
Era un anno e mezzo che mia madre era morta, e ogni singola notte avevo avuto incubi su di lei, mi svegliavo ogni volta urlando, ormai mio padre non veniva a controllare, non ne parlavamo neanche più. Faceva troppo male.
 
-No mamma, non te ne andare!!- urlai piangendo. Poi cercai di calmare i miei singhiozzi mentre riconoscevo la mia camera nel buio. Mi rimisi a dormire cercando di non pensare a quello che avevo sognato. Come facevo sempre.
 
La mattina mentre mi guardavo allo specchio sembravo un panda da quante occhiaie avevo, cercai di coprirle un po’ con il correttore, una colazione veloce e uscii di casa.
Sarebbe stata una giornata pessima lo sentivo, avevo tre ore di matematica.
Entrai in classe e lanciai lo zaino vicino al mio banco, il professore non tardò ad arrivare.
-Buongiorno ragazzi, oggi ho una novità- disse eccitato
-chissà che bella novità, avrà vinto a scacchi ieri sera- mi sussurrò Abby sarcastica.
-Abbiamo un nuovo studente.-
Perfetto un nuovo stupido compagno, in quella stupida scuola, alzai gli occhi più per riflesso che per un vero interesse e vidi il nuovo compagno.
Non potevo crederci.
 
Heilà!! due capitoli in un giorno!! è che oggi avevo l'ispirazione non so, comunque devo dire che questa storia mi paice davvero tanto a voi?? lasciatemi una recensione, e ditemi cosa ne pensate grazie!!!
 
 

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Capitolo 3
*** Green Eyes ***


Due bellissimi occhi verdi mi fissavano. quei bellissimi occhi verdi. Anche lui ovviamente mi riconobbe e si aprì in un meraviglioso sorriso.
-Ecco sì lui è Harry Styles- il prof continuava a parlare.
Mi resi improvvisamente conto che c'era un banco libero accanto a me, no no no ti prego non ti sedere qui, non ti sedere qui.
-Accomodati lì c'è un posto libero vicino alla signorina Wilson- Eccoci lo sapevo neanche mi avesse letto nel pensiero.
Harry stava sempre sorridendo, mi infastidiva molto questa cosa, lasciò cadere lo zaino vicino al mio e mi sorrise di nuovo.
-Ciao Blair!-
-Ciao.- risposi io fredda.
Abby mi guardava perplessa.
-Blair cos'è successo, sei molto agitata.-
-e lui Abby, il ragazzo del parco!!- le sussurrai.
-Oddio, ma sei sicura??-
-Certo che sono sicura!! che domande fai?-
-Scusa scusa.-
-Forse la signorina Wilson e la signorina Thompson ci vogliono spiegare cosa c'è di tanto interessante visto che chiacchierano da mezz'ora??!!- Ci riprese il prof. Lewis.
-Guardi che è impossibile prof. la lezione è cominciata da soli venti minuti.- Abby, sempre la solita.
-Molto bene visto che la signorina Thompson vuole fare la spiritosa si farà una giratina fuori per calmarsi le idee, Fuori!!!- Lo sapevo che si sarebbe messa nei guai.
Abby uscì lasciandomi sola con Harry.
-La tua amica ha un bel caratterino.- mi disse ridendo.
-sì forse.- cercavo di mantenere le distanze.
-Anche tu però non sei proprio quel che si dice un tipo tranquillo.-
-Come fai a dirlo? non mi conosci.-
-Mi sbaglio?-
-Signorina Wilson? vuole fare compagnia alla sua amica?-
-No prof. sto zitta scusi.-
Per tutta la lezione non degnai Harry di uno sguardo, ma sentivo i suoi occhi addosso.
Non riuscivo a spiegarmi perchè quel ragazzo mi faceva quell'effetto, insomma perchè gli davo tutta questa importanza?? decisi che avrei smesso di trattarlo così male, insomma alla fine sembrava simpatico saremmo potuti diventare amici credo. 
Finalmente la campanella suonò, misi i libri nello zaino e mi avvicinai ad Harry esitante.
-Scusa per prima, e per ieri, insomma non sono sempre così stronza, ma è che...
Mi accorsi troppo tardi che non avevo pensato ad una scusa. Arrossi e mi guardai i piedi.
-Lascia stare, ricominciamo dall'inizio ok?- sorrise -Ciao io sono Harry-
Sorrisi anch'io -Blair-
-Bè Blair sono contento che tu abbia deciso di rivolgermi la parola.-
-Anch'io-
Rimanemmo un attimo in silenzio, poi mi ricordai di Brody.
-Scusa Harry, ma devo andare.-
-Sì anch'io, andiamo.-
Uscii dalla scuola e vidi Brody che mi aspettava, salutai velocemente Abby, e corsi verso di lui. Mi salutò con un bacio leggero sulle labbra.
-Ciao bellissima.-
-Buongiorno amore!!-
-Come è andata a scuola?-
-uno schifo come sempre.-
-Dai piccola questo è l'ultimo anno resisti.-
-Facile per te che hai già finito vero?-
-Bè sì un po'.- Brody guardò verso la scuola -Scusa, ma chi è quello?-
-Chi?- mi voltai, Harry mi stava guardando con un espressione indecifrabile, ma quando si accorse che anche io lo stavo guardando distolse lo sguardo.
-Oh quello, non è nessuno, uno nuovo, si chiama Harry mi pare.-
-Non mi piace come ti guarda.- Brody tendeva ad essere un po' iper protettivo a volte. era sempre stato così.
-Dai non essere geloso, te l'ho detto non è nessuno, conosco appena il suo nome.
-Vabbè andiamo?-
-Certo! dove mi porti?-
-A casa tua?-
-Come? io pensavo che saremmo stati un po' insieme...
-Scusa amore, ma oggi non posso viene...mia cugina dall'America e devo stare con lei anche se non mi va.-
-Non sapevo avessi una cugina in america.-
-Bè non è mai venuta a trovarmi...
-Brody?-
-Cosa?-
-Sul serio? tua cugina?-
-Sì mia cugina! basta sono stufo delle tue domande! me ne vado!-
-No Brody aspetta scusami! ti credo!-
Troppo tardi se n'era andato. Perchè ero così stupida a volta? vidi Abby che non era ancora molto lontana e mi affrettai per raggiungerla.
-Abs!! aspettami!!-
-Blair? ma non dovevi andare con Brody?-
-Cambio di programma, lo viene a trovare una sua cugina...
-Una sua cugina?-
-sì ti prego non fare domande, io mi fido di lui.-
Abby stava per rispondere, ma venne interrotta da un altro urlo.
-Blair!! ehi aspetta!!-
Mi girai e vidi Harry che correva verso di noi.
-Harry? che c'è?-
-Niente, anch'io faccio questa strada.-
-Oh ok...bene.-
-Scusami se te lo chiedo, ma quello era il tuo ragazzo?-
-Sì Brody.- risposi decisa.
-Oh...- a quanto pare non era la risposta che si aspettava, o che voleva.
-Brody non ti piace? benvenuto nel club!- Abby come sempre, non aveva peli sulla lingua 
-Abigail Thompson!! cosa vorresti dire??- risposi io fingendomi offesa, sapevo fin troppo bene che a lei non piaceva come alla mia famiglia.
-La verità Blair, lo sai. e per favore non chiamarmi così.-
-Perche Brody non ti piace? Chiese Harry.
-Non so è più grande per cominciare...
-Non vuol dire niente.- la interruppi io.
-...ha sempre quell'aria strafottente, e la storia della cugina mi puzza molto.- continuò lei imperterrita.
-Brody, non è così, è dolce e gentile, e se dice che va da sua cugina io mi fido.-
-Ma sarà ma anche a me non piace.- Aggiunse Harry.
-Basta parlare di Brody ok?- dissi io esaperata.
-Non ne parlo più perchè sono arrivata, ciao ciao!!- Abby si avviò verso casa sua.
-E tu invece Harry, dove stai?-
-In quella casa lì- disse indicandomi la grande casa rossa vicino al platano sotto al quale giocavo da piccola.
-Ma la casa accanto a casa mia!-
-Davvero? che bello allora siamo vicini!-
-è impossibile, ti avrei visto no? è poi quella casa è disabitata da un anno.-
-Ci siamo trasferiti tre giorni fa. per questo non mi hai visto.-
-già deve essere per questo.-
-Ti va di entrare?-
Non sapevo cosa rispondere, insomma volevo davvero essere sua amica ma non volevo illuderlo, andare a casa sua era forse uno sbaglio?
 
 
Ciao belli!! grazie per le magnifiche recensioni nello scorso capitolo!! mi state davvero incoraggiando a continuare!! ringrazio soprattutto ProudOfMe (anche se non vuole essere ringraziata) che mi recensisce sempre!! un bacio

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Capitolo 4
*** Friends or not? ***


Capii che mi stavo facendo tanti problemi per nulla, insomma voleva che entrassi in casa sua, non mi aveva mica chiesto di sposarlo!!!
-Ehm…ok certo.- risposi imbarazzata.
-Fantastico, entriamo.- era contento, si vedeva da i suoi occhi.
Entrammo e appoggiammo i nostri zaini per terra, poi mi face salire al piano di sopra ed entrammo in una stanza.
Era bella. Luminosa. Un letto matrimoniale enorme troneggiava al centro della stanza, le pareti erano piene di poster, le mensole di Cd e libri, sorrisi quando vidi una vecchia copia malandata di Orgoglio e Pregiudizio sul suo comodino.
-Allora l’hai letto davvero!?.-
-Perché non ci credevi?-
-In realtà no, pensavo l’avessi detto per fare colpo.- confessai.
-Bè è uno dei miei libri preferiti, adesso ancor di più perché…- e arrossì all’improvviso.
-Perché??-
-Perché mi ricorda te.- adesso era davvero paonazzo. E io con lui.
-Oh capisco…- mi guardai intorno alla ricerca disperata di qualcosa che mi permettesse di cambiare discorso. Vidi un poster che aveva un’aria molto familiare.
-Anche tu ascolti Ed Sheeran??- chiesi sorpresa.
-io adoro le sue canzoni.-
-Anch’io.-
Mi avvicinai al poster e sentii Harry dietro di me che mi seguiva, mi girai e in un secondo ero fra le sue braccia. Ancora una volta mi persi nei suoi occhi, mentre lui avvicinava il suo volto al mio. Mi resi conto in tempo della situazione e feci appello a tutto il mio autocontrollo.
-Harry, non posso…- dissi spostandomi.
-Scusami Blair, davvero non so cosa mi sia preso.-
-Ok, ma adesso è meglio che vada…-
-No ti prego, resta ancora un po’, ti prometto che non ricapiterà.- i suoi occhi erano imploranti, e proprio non so dove trovai la forza per rispondergli.
-Harry no, non è giusto, né per Brody o per me e tantomeno per te.- uscii dalla stanza e scesi le scale, stavo per uscire, ma Harry mi trattenne mettendomi una mano sulla spalla.
-Amici?- mi chiese tremante, era quasi una supplica.
-Certo.- risposi.
Uscii da quella casa ed entrai nella mia che era lì a fianco. Appena entrai Julie mi corse incontro.
-Blair, Blair, ma dove sei stata?? Mi hai lasciato tutto il giorno con quella!!-
-Quella ha un nome Julie!- la rimproverai. – e comunque dovevo fare una ricerca che t’importa??-
Quella, o meglio conosciuta come Mandy era la nuova fidanzata di mio padre, era alta e bionda, carina, un po’ troppo giovane forse, ma nel complesso era simpatica. Almeno per me, Julie invece non la sopportava.
-Buon pomeriggio Blair tutto bene?- Mandy era apparsa sulla porta della cucina.
-Sì grazie Mandy, adesso vado in camera mia ok?-
-Nessun problema, sto io qui con Julie.-
-Nooo Blair posso venire con te??-  Julie mi tirava per una manica.
-No mostriciattolo devo studiare, su va a giocare con Mandy.-
Entrai in camera mia e mi distesi sul letto, avevo bisogno di pensare.
In qualche modo piacevo ad Harry era chiaro. La domanda era lui mi piaceva? Ero certa anche della risposta, inutile prendersi in giro, sì mi piaceva.
C’era un’altra domanda però: ero disposta a lasciare Brody per lui? No non lo ero. Conoscevo Harry da pochi giorni, Brody da un anno, ma non era solo questo, io amavo Brody ne ero sicura, non lo avrei mai lasciato o tradito. Basta avevo deciso, io e Harry Styles non saremmo potuti essere amici, troppo pericoloso.
Felice di aver preso una decisione, un po’ meno per le conseguenze che portava, andai a preparare la cena, Mandy aveva tanti pregi, ma la cucina non era fra quelli.
Mangiai velocemente e misi a letto Julie, passai a dare la buonanotte a mio padre, ma lo vidi con Mandy sul divano e decisi di non disturbarli. Andai a dormire con la solita ansia per i miei stupidi sogni, cercai di liberare la mente e il sonno non tardò ad arrivare.
La mattina fui svegliata da un raggio di sole, aprii gli occhi di scatto. No no no non era possibile mi alzai velocemente e corsi in bagno non ci potevo credere. Entrò mio padre.
-Blair…- sussurrò
-Papà io…-
-Stanotte non hai…-
-Lo so.-
-Oh Blair!!- mi corse incontro e mi abbracciò. Iniziai a piangere, erano lacrime di gioia, di sollievo, dopo quasi due anni dalla sua morte per la prima volta quella notte non avevo sognato mia madre.
Canticchiavo mentre uscivo di casa quella mattina, ma mi cadde l’ipod, una mano familiare me lo raccolse.
-Ti è caduto questo.- Harry. Avrei dovuto immaginarmelo.
-Grazie.- risposi, ma fu un sussurro.
-Allora ti vedo di buon umore stamattina.-
-Sì.- o almeno lo ero.
-Cosa è successo?- lo guardai e i suoi occhi verdi mi incantarono di nuovo. Calma Blair. Ricorda che hai deciso che non sareste diventati amici, già era stato facile pensarlo il giorno prima nella mia camera, lontano da lui e dai suoi meravigliosi occhi, ma adesso era tutto un altro paio di maniche.
-Blair, Harry!! Aspettatemi!!- Alzai gli occhi, Abby correva verso di noi.
-Abs!! Sono felice di vederti!!- e lo ero davvero, avevo bisogno di sfogarmi.
-Buongiorno Abby.- la salutò Harry cortese.
-Buongiorno!! Perché sei felice di vedermi??- chiese Abby curiosa.
Forse avrei fatto meglio ad aspettare a parlare a quando fossimo state sole, ma ormai avevo fatto il danno.
-S-stanotte non l’ho sognata.- risposi io balbettando.
-Oddio Blair ma è fantastico!!- Abby mi abbracciò forte, lei sapeva quanto questo fosse importante per me, ma Harry ovviamente no.
-Chi non hai sognato?- chiese. –se posso saperlo.- aggiunse timidamente.
-Mia madre.- risposi mentre sentivo che le lacrime stavano arrivando. –non c’è più da quasi due anni e ogni notte l’ho sognate, tranne stanotte.-
-Mi dispiace non lo sapevo.- era di nuovo paonazzo, ma quanto poteva essere timido quel ragazzo?
-Non importa.- stesse domande, stesse risposte, quante volte avevo sentito quel discorso.
-E cosa hai sognato?- chiese Abby.
-è stato strano.- cominciai. –stavo parlando con qualcuno, non so chi era nell’ombra, ma ridevo. Ero felice, quel qualcuno stava per girarsi, ma mi sono svegliata.-
-Sono tanto tanto felice per te.- mi disse Abby abbracciandomi di nuovo.
-Anch’io.- aggiunse Harry, e si avvicinò per abbracciarmi anche lui, ma io mi spostai. La sua espressione si fece triste.
Il professor Lewis entrò in classe di cattivo umore come al solito.
-Ragazzi vi annuncio che a conclusione di questo trimestre faremo una ricerca a coppie, e sarà molto importante per il risultato finale, quindi impegnatevi.
Guardai Abby e ci scambiammo un cenno d’intesa, ma quell’idiota del prof aveva altri programmi.
-Signorina Thompson…-disse ad Abby. – lei lavorerà con il signor Walker.- vidi Abby sorridere sotto i baffi, Lewis l’aveva messa in coppia con il secchione della classe e lei avrebbe dovuto lavorare ben poco.
-Ah Styles…- continuò il prof. – lei sarà in coppia con la signorina Wilson.-
Anche Harry sorrideva mentre io lanciavo al prof occhiate cariche d’odio. Prima ci aveva messo accanto, adesso ci faceva lavorare insieme per questa ricerca e poi cos’avrebbe fatto? Si sarebbe alzato e avrebbe urlato “ IO SONO UN ATTORE, LORO SONO ATTORI E TU SEI SU MTV DISASTER DATE!!!” sì ero convinta che l’avrebbe fatto.
Camminavo sul vialetto di casa Styles per la seconda volta in soli due giorni. Avevo deciso di mettere da parte la cosa dell’amicizia e comportarmi bene almeno finché la ricerca non fosse finita.
Harry mi fece entrare e ci sistemammo in camera sua. Iniziammo a studiare, ero annoiata, cercavo qualcosa per distrarmi e vidi un piccola foto su una mensola accanto a dei libri.
-E questa?- chiesi ridendo mentre prendevo in mano la foto, era Harry da piccolo ne ero sicura, giocava in mezzo a un giardino ed era praticamente nudo. Come previsto arrossì violentemente.
-Mia madre l’ha messa lì… io ero piccolo insomma…RIDAMMELA!!- urlò mentre io correvo via con la foto in mano.
-Ahahaha scordatelo!!!-
-Blair dammi quella foto!-
-Prendila se ci riesci!!- gli urlai già in fondo alle scale, purtroppo lui correva più velocemente di me e a un certo punto me lo sentii dietro, mi prese per un braccio e io persi l’equilibrio, lui cercò di riprendermi ma cadde anche lui, così ci ritrovammo per terra uno sopra l’altro, il suo viso era vicinissimo, ancora una volta annegai nei suoi occhi, sentivo il suo respiro sulla pelle. Non riuscivo più neanche a pensare o a muovermi, Harry avvicinò il suo volto al mio. Cosa potevo fare?

Ciao belli!! un altro capitolo lo so, ma non riesco a fermarmi ho un sacco di idee, domani fra l'altro ho anche assemblea a scuola, quindi niente compiti, non potevo non scrivere!! vi è piaciuto questo capitolo?? lasciatemi una recensione per favore!!  Vi volevo chiedere due favori, il primo Brody buono o cattivo?? vi prego sono molto indecisa!! il secondo: perfavore andate a leggere la storia di ProudOfMe???http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1194072     è bellissima vedrete che ve ne innamorerete come me!! grazie a tutti per le magifiche recensioni sullo scorso capitolo!!

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Capitolo 5
*** l'esperimento ***


  
-Blair…- sussurrò. –tu…-
In quell’attimo mi resi conto di cosa stava succedendo e mi scrollai di dosso Harry, afferrai la mia borsa e scappai da casa sua. Mi vergognavo. Si mi vergognavo perché avevo perso il controllo e se non fosse stato per lui avrei baciato quel ragazzo, però dovevo riconoscerglielo si era fermato in tempo. Una parte di me desiderava ardentemente che non l’avesse fatto. Mi ero presa in giro. Mi ero illusa di poter stare lontano da Harry, di non provare niente per lui, ma avevo capito che non era così.
Andai da Abby, mi volevo sfogare. Suonai. Quando aprì la porta aveva il sorriso stampato in faccia.
-Ehi Blair!! Che ci fai qui?- mi chiese
-Devo parlarti Abby.- dissi seria.
-Thompson!! Ti muovi??- cazzo Walker, anche lei stava facendo la sua ricerca.
-Scusa.- mi disse Abby. –adesso lo butto fuori.- e mi fece l’occhiolino.
-Walker senti cambio di programma.- iniziò. –è successo un disastro, devi andartene, faremo un altro giorno.-
-Thompson io non mi muovo finché non finiamo la ricerca.- disse Walker deciso.
-Posso tornare dopo…- mi intromisi io.
-Non se ne parla!!- strillo Abby. –Senti Walker vattene o ti prendo a calci!-
-Scordatelo.- rispose lui calmo.
-Walker per favore, è molto importante!!- provai io.
-Ok va bene, ma domani sarò qui a quest’ora!!- si arrese lui.
-Fa un po’ come ti pare- rispose Abby accompagnandolo alla porta.
Quando uscì dissi ad Abby:
-Visto che con le buone maniere si ottiene tutto?-
-Si certo peccato che lui abbia una cotta per te dalle elementari, si butterebbe sotto un ponte se glielo chiedessi!- ribattè Abby.
-Questa cosa te la sei appena inventata!- dissi io sorpresa.
-Sisi, comunque qual è questa gran cosa che mi devi dire?-
-Oggi sono andata da Harry per la ricerca…- iniziai
-E…??- mi spronò lei.
-Stavamo correndo, è una storia lunga, ma non so come a un certo punto lui era sopra di me e avevo il viso a un centimetro dal suo.
-Vi siete baciati?-
-No. Per poco. Non lo so Abby avevo perso il controllo è stato lui a fermarsi.- mi vergognavo come una ladra.
-Quindi ti piace?-
-Sì- mormorai.
-Quanto’-
-Più di quanto dovrebbe.-
-E Brody?-
-Non lo so, sono così confusa.-
-Perché Harry si è fermato?-
-Credo che sapesse che non era quello che volevo.-
-Ma era quello che volevi.- azzardò lei.
-Credo di sì.- conclusi.
-Uhm…è un bel casino.- disse Abby riflettendo.
-Esatto, non so cosa fare.-
-Allora, premetto che mi piace molto di più Harry che Brody, ma questo credo che tu già lo sappia, però visto che devi scegliere tu prova ad uscire con Brody e guarda se ti fa lo stesso effetto che ti fa Harry.-
-Cioè dovrei usarlo come cavia??- non mi sembrava una buona idea.
-In poche parole sì.-
-Ma non è giusto.-
-Allora continua ad essere indecisa che ti devo dire.- Abby aveva ragione, io dovevo capire cosa fare e in fretta. Il telefono squillo. Guardai il display. Ecco parli del diavolo…
-Pronto?- chiesi, anche se sapevo benissimo chi era.
-Amore? Sono io.- rispose Brody.
-Ciao Brody! Come mai mi chiami?-
-Ti volevo avvertire che ti sto venendo a prendere. Ti ho preparato una sorpresa per scusarmi dell’altro giorno, sono stato troppo duro con te.
-Oh non ti devi scusare…- iniziai, ma non sapevo bene come finire, insomma tecnicamente era proprio quello che stavo aspettando, ma l’idea di Abby continuava a sembrarmi ingiusta nei suoi confronti. Infine risposi. – sì certo, ma sono da Abby vieni qua.-
-Ok un minuto e arrivo- dopo di che Brody attaccò
-Allora?- chiese Abby curiosa.
-Mi sta venendo a prendere, mi ha fatto una sorpresa.-
-Perfetto!!- trillò lei. –Blair vedrai che capirai tutto da sola.-
-Speriamo.- mormorai.
Brody arrivò dopo pochi minuti, solito scambio di occhiatine truci fra lui e Abby e salii sulla sua macchina. Prima di partire mi bendò gli occhi.
-Ma che fai??- chiesi io sorpresa.
-è una sorpresa no?- rispose lui ridendo.
Cercavo di capire dove andavamo seguendo le curve della macchina, ma dopo un po’ ci rinunciai e cercai di rilassarmi. Il tragitto durò un bel po’. Stemmo in macchina almeno venti minuti. Poi Brody mi fece scendere lentamente e mi guidò.
Il terreno era morbido sembrava…un prato. Finalmente Brody mi tolse la benda, eravamo in una bellissima radura circondata da alberi con le foglie rosse e gialle che rendevano il tutto ancora più suggestivo. Poco lontano da noi c’era una tovaglia e un cestino.
-Brody mi hai organizzato un pic-nic?!?!- ero sorpresa e felice.
-Sì- rispose lui. –vieni ci sediamo?-
Lo seguii ci sedemmo abbracciati, Brody cominciò a baciarmi il collo e le spalle, io facevo del mio meglio, ma ero più distaccata del solito.
-Che hai amore? Perché sei così tesa?- ecco se n’era accorto.
-Niente è che sono felice.- mi sorpresi di come mi veniva facile mentire.
-Rilassati piccola.- mi disse e mi fece l’occhiolino. –ti amo.-
Non risposi, ma lui non ci fece caso e riprese a baciarmi, mi distesi e lui si mise sopra di me, in quel momento pensai ad Harry e subito me ne vergognai.
Mentre mi risistemavo i vestiti Brody accese una sigaretta. Quello era un vizio che odiavo, ma che non ero proprio riuscita a toglierli.
-è stato fantastico amore.- disse lui e mi baciò di nuovo.
-già.- mormorai io.
Riprendemmo la tovaglia e il cestino vuoto e ritornammo a casa.
-Ti va di rimanere a cena Brody?- chiesi io.
-Ma guarda rimarrei volentieri, ma c’è ancora mia cugina e stasera ho promesso a mia madre che avremmo fatto una cena di famiglia.- sembrava veramente dispiaciuto.
-Ok non ti preoccupare sarà per un’altra volta.-
-Certo!!- disse lui e mi stampò un bacio sulle labbra. – ciao bellissima-
-Ciao- risposi io e lo guardai mentre saliva in macchina e partiva sgommando.
Non avevo voglia di entrare in casa e sorridere a Julie a mio padre o a chiunque ci fosse in casa, così mi sedetti sull’erba del mio giardino.
Avevo seguito il consiglio di Abby, e il risultato era che ero ancora più confusa, quel pomeriggio aveva confermato quanto Brody fosse fantastico, ed ero di nuovo sicura di amarlo. Tuttavia non riuscivo a togliermi Harry e il nostro “quasi bacio” dalla testa.
Il rumore di passi sulla ghiaia del vialetto mi fece distogliere l’attenzione dai miei pensieri e alzai gli occhi.


Ciao belli!! innanzitutto grazie per le magnifiche recensioni sullo scorso capitolo, grazie per tutti i consigli su Brody nei prossimi capitoli vedrete cosa ho deciso!! vi è piaciuto il capitolo?? lasciatemi una recensione qua sotto grazie!!

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Capitolo 6
*** Last first Kiss ***


Per la prima volta vidi Harry imbronciato quasi arrabbiato, veniva verso di me ovviamente. Si mise a sedere per terra accanto a me e non disse nulla. Per un po’ stetti zitta anch’io, ma poi il silenzio si era fatto così imbarazzante, almeno per me, così decisi di romperlo.
-Che c’è Harry??- chiesi.
-Dimmi la verità Blair, tu sei davvero felice con lui?- non c’era bisogno che gli chiedessi di chi stava parlando.
-In questo momento non sono sicura praticamente di niente, ma credo di sì.- sospirai.
-Bè non dovresti stare con lui.- disse.
-e perché?- chiesi infastidita.
-Tu meriti di meglio.- rispose. Che presuntuoso! Adesso ero arrabbiata anch’io.
-E chi sarebbe il “meglio”?? tu??- gli urlai in faccia.
-Non lo so, ma non lui.-
-Tu non puoi dire così, non ne hai il diritto chiaro? Non conosci Brody e non puoi arrivare sconvolgermi la vita e poi pretendere anche che faccia come vuoi tu!- io continuavo a urlare, ma lui era sempre calmo.
-Quindi ti ho sconvolto la vita?- chiese, e si illuminò in un sorriso malizioso.
-Va a quel paese Harry!- strillai. E detto questo mi alzai di scatto e feci per entrare in casa, ma Harry mi prese per un braccio e mi costrinse a voltarmi, poi senza dire altro mi baciò.
Fu un bacio intenso, diverso da quelli con Brody. e per quanto mi sforzassi di ricordarmi che ero arrabbiata con lui non riuscivo a non apprezzare quel bacio, ma non era così che doveva andare. Con un po’ di difficoltà liberai il mio braccio dalla sua stretta e lo spinsi via.
-Non farlo mai più!!- ordinai mentre la faccia mi avvampava.
-Scusa Blair, ma era l’unico modo. Adesso puoi scegliere.- disse e se ne andò
-Io non devo scegliere proprio nulla!!- gli urlai prima che sparisse in casa sua, ma sapevamo entrambi che non era vero.
Entrai in casa e puntai dritta a camera mia per non farmi vedere da Julie. Le lacrime mi scendevano sul viso. Entrai e mi buttai sul letto, non potevo tenermi tutto dentro, non ero il tipo, per questo Abby sapeva tutto di me. La chiamai.
Tuu…tuu…tuu…. Forza Abby rispondi!! Tuuu…tuuu…
-Ciao, hai chiamato Abby!!- oh merda la segreteria telefonica!! Riattaccai e scaraventai il telefono in un angolo, presi l’ipod e mi misi ad ascoltare un po’ di musica. Mi addormentai sulle note di
“Love Story” di Taylor.
Mi svegliai alle quattro di mattina, l’ipod era sulla scrivania e io ero sotto le coperte. Mio padre. Ormai non avevo più sonno così mi alzai e aprii la finestra, non potetti fare a meno di lanciare un occhiata alla casa di Harry, ma mi sorpresi di vederlo in giardino a leggere. Mi misi ad osservarlo approfittando del fatto che lui non si fosse accorto di me.
I riccioli avevano una piega strana, come se non se li fosse pettinati prima di uscire e probabilmente era così. Benchè fossero le quattro di una mattina d’autunno portava soltanto una magliettina bianca attillata che sottolineava il suo fisico fantastico. E poi c’erano gli occhi. Da quella distanza ovviamente non potevo vederli, ma sapevo quant’erano belli e magnetici, erano la cosa che preferivo di lui.
Improvvisamente alzò gli occhi e io mi allontanai velocemente dalla finestra, ma era troppo tardi mi aveva visto. Non volevo più affacciarmi così mi rimisi sul letto, dopo qualche secondo però un sassolino entrò dalla finestra e io trattenni a malapena un urlo dalla sorpresa. C’era un foglietto avvolto al sasso, lo presi e lo lessi “affacciati, lo so che ci sei, ti ho vista.” Mi affacciai e lui mi fece segno di scendere, non ne avevo voglia ma lo feci, non so nemmeno io il perché. Prima di scendere mi affacciai nella camera di mio padre, se la dormiva alla grande e c’era anche Mandy con lui. Scesi piano piano le scale cercando di non fare rumore, aprii la porta e me lo ritrovai davanti.
-Buongiorno! Che ci fai sveglia a quest’ora?- mi chiese sorridendo, come se non fosse successo nulla.
-I fatti miei.- risposi fredda.
-Non devi essere arrabbiata con me per quello che è successo.-
-E con chi allora? Mi hai baciata a forza.-
-Blair non mi mentire, ti ha fatto piacere!!-
-Questo non giustifica le cose!!-
Sorrise. Probabilmente si era accorto che non avevo negato.
-Non parliamone più ok?- mi propose.
-Per me va bene.-
-amici?- chiese porgendomi la mano.
-amici.- confermai stringendogliela.
E rimanemmo a parlare del più e del meno per un’oretta, era incredibilmente facile parlare con lui, avevamo più o meno gli stessi gusti e poi mi faceva ridere.
Quando mi accorsi dell’ora lo salutai e andai a prepararmi per la scuola. Quando uscii lui era ancora lì che mi aspettava, ma i suoi capelli erano ordinati.
-Andiamo?- chiese.
-Certo.-
Passammo a prendere Abby, lei ci stava aspettando sul portico di casa sua.
-Blair!! Harry!! Buongiorno!!-
-Finalmente!!- dissi io –ieri ti ho chiamata, ma dov’eri??-
-Ne parliamo dopo ok?- mi disse e arrossì. Non avevo mai visto Abby imbarazzata, e dire che la conoscevo da sempre.
-Se volete me ne vado.- disse Harry.
-No, è che…ok ve lo dico. Mi sono fidanzata.- ammise Abby.
-Abby, ma è fantastico!!- non l’avevo mai vista neanche fidanzata e mi era sempre dispiaciuto, anche a lei, anche se non lo dava a vedere.
-Congratulazioni Abby.- disse Harry cortese, mentre io quasi stritolavo la mia migliore amica.
-e chi è?- chiesi curiosa.
-Ben…- sussurrò lei, e arrossì di nuovo.
-Ben?? Ben Walker??- chiesi io sorpresa. –Oh be, ma è…-
-Strano?- suggerì lei. –sì lo so.-
-No, ma non avrei mai detto che ti saresti messa con il secchione della classe.-
-Ma è successo. Finito con il terzo grado?- mi chiese sempre più rossa.
-Ma se ti ho fatto solo una domanda!!- protestai. –comunque siamo arrivati.-
Avevamo letteratura alla prima ora, ma io non ero proprio in vena, avevo la testa piena di pensieri, decisioni da compiere. Non riuscivo a concentrarmi sulla letteratura inglese.
Ma ovviamente il professore fece una domanda proprio a me e io non la sapevo.
-Forse sarebbe meglio studiare invece che stare dietro ai ragazzi- disse lui acido.
Io abbassai gli occhi imbarazzata, sentii un sedia che si muoveva accanto a me e mi voltai verso Abby per dirle di stare calma, ma lei non si era mossa.
-Lei non può trattare così una studentessa!!- ringhiò Harry.
-Styles ma che fa? Si rimetta a sedere per favore.- disse il prof sorpreso.
-Mi rimetterò a sedere quando lei le chiederà scusa.- rispose lui.
-Allora sapete che vi dico? Wilson e Styles Fuori! Subito!-
Mi alzai di scatto e trascinai Harry per un braccio prima che potesse dire altro e uscimmo.
-Grazie.- mormorai una volta fuori.
-E per cosa?-
-Per avermi difesa.-
-Prego.- rispose e mi abbracciò, poi andammo verso gli armadietti, e io presi le cose per l’ora dopo. Harry mi guardò e poi disse.
-Sarebbe così grave saltare le lezioni per oggi?-
-Cosa? Non lo so, non l’ho mai fatto.- ammisi.
-C’è sempre una prima volta!- disse entusiasta, mi prese per mano e mi portò fuori.
-E adesso dove andiamo?- chiesi nervosa.
-Dove vuoi, siamo liberi.-
-Allora andiamo a casa mia, tanto non ci sarà nessuno.-
-Va bene.-
Mentre andavamo a casa eravamo entusiasti, io soprattutto. Harry mi stringeva ancora la mano, e non sembrava intenzionato a lasciarmela, io non lo verificai.
Girai le chiavi nella serratura ed entrammo. Quando entrai in salotto lo zaino e le chiavi mi caddero di mano e lanciai un urlo.
Mandy mi guardava con gli occhi sgranati.


Heilà! vi volevo ancora ringraziare per tutte le splendide recensioni che mi avete lasciato!! siete dolcissime!!! E adesso cosa sarà successo a Mandy? lo scopriremo nel prossimo capitolo, che non so quando metterò perchè nelle prossime due settimane sono piena di verifiche, ma farò del mio meglio promesso. Sono qui che aspetto l'epilogo della fantastica storia di ProudOfMe ma dove sei finita?? voglio leggere il finale!!! un bacio!!

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Capitolo 7
*** distrutta ***


Non vedevo più nulla, avevo gli occhi pieni di lacrime, Mandy si stava rimettendo il reggiseno, ma ormai era troppo tardi, avevo visto tutto.
-Amore…io…ti posso spiegare, non è come sembra…- disse Brody sotto di lei.
-Spiegare? E cosa?- sussurrai io. Ero sotto sciock.
-bè vedi noi…non è come sembra.-
-l’hai già detto.- mi stavo rendendo conto della situazione e la rabbia stava montando.
-io…mi dispiace.- Brody tentava in tutti i modi di giustificarsi.
-Ti dispiace??? Brody ti dispiace? Ti sei fatto la fidanzata di mio padre in casa mia!!- stavo urlando, ma mi sembrava lecito.
-Quindi sarebbe questa la cugina americana vero? Mi hai riempito di cazzate!-
-No no io…- si arrampicava sugli specchi
-Non parlare più!! Basta!! E fuori da casa mia!!- ero fuori di me. –in quanto a te- dissi rivolta a quella puttanella bionda.- Seguilo fuori! E guarda di parlare con mio padre cazzo!! Almeno questo glielo devi!-
-Sì lo so. Scusami.- dio quanto odiavo la sua voce.
Prima che se ne andassero afferrai Brody per un braccio.
-Da quanto va avanti?- dissi fra i denti.
-Blair…
-DA QUANTO VA AVANTI? Penso di meritarmi una risposta!!-
-Qualche mese.- disse guardando il pavimento.
-Fuori! E non farti vedere mai più!-
-Per quello che può valere, io ti amo davvero.- mormorò. Pensava davvero che questo fosse abbastanza?
-Non vale più nulla ormai. Vattene.-
Quando si chiuse la porta mi lasciai cadere a terra, mi sentivo un enorme macigno nello stomaco e un groppo in gola.
Harry, che fino a quel momento mi era stato accanto in silenzio, mi abbracciò mentre io piangevo a dirotto senza dire nulla, mi accarezzava solo i capelli. L’apprezzai molto.
Dopo un po’ mi fece alzare e mi portò in camera mia. Feci tutto quello che mi disse, non avevo la forza per reagire. Dopo avermi fatto distendere sul letto mi baciò la fronte e se ne andò.
Appena restai sola ricominciai a piangere ancora più forte, mi lasciai andare. Brody e Mandy, no non avrei mai potuto pensarci, insomma Mandy era giovane, ma aveva almeno dieci anni in più di Brody. Mi vennero i brividi, Abby, mio padre persino Julie, tutti erano stati più svegli di me, non me lo sarei mai aspettata da Brody.
Quando sentii le chiavi girare nella serratura, mi alzai e cercai di ricompormi, dovevo farlo per Julie e soprattutto per mio padre.
Gli andai incontro, mio padre aveva gli occhi gonfi, e quado lo vidi sentii tutte le lacrime che tornavano, Julie aveva un’espressione preoccupata, mio padre non le aveva detto nulla. li abbracciai e poi dissi mortificata:
-papà mi dispiace, ma non ho preparato la cena…-
-figurati piccola, ho già ordinato le pizze.-
 Dopo cena il telefono squillò, andai a rispondere.
-Pronto?-
-Blair? Ciao tesoro!!- trillò Abby.
-ciao Abby.- dissi io, la mia voce era ancora un po’ alterata per via delle lacrime, e ovviamente lei se ne accorse.
-Che è successo??- chiese preoccupata
-Oh Abby, è difficile da spiegare al telefono, puoi venire?-
-Ora? Uhm…ok arrivo, dammi il tempo di chiamare Ben.-
-Grazie Abby, e scusa se ti ho rovinato la serata.-
-no no figurati.- e riattaccò, cinque minuti dopo, suonò il campanello. Aprii e l’abbracciai.
-Mi vuoi dire cosa diavolo è successo??-
-non qui- dissi e accennai a Julie e a mio padre. – vieni, andiamo in camera mia-
Entrai in camera e spalancai la finestra, feci un grosso respiro e iniziai
-Oggi Harry mi ha proposto di saltare la scuola…-
-e tu hai detto di sì? Strano da parte tua.- mi interruppe lei.
-Abby ti prego non mi interrompere.-
-ok scusa scusa.-
-insomma usciti da scuola siamo venuti qui, ho aperto la porta e ho visto Mandy che tradiva mio padre…con Brody.- conclusi.
Abby rimase in silenzio per un minuto, poi esplose
-Ma io gli spacco la faccia!!!- urlava – Come cazzo si è permesso??-
-Calmati Abby.-
-Calmarmi?? E perché mai?? Quello stronzo…- era fuori di sé
-Calmati perché è una cosa fra noi, anzi lo era.-
-Quindi l’hai lasciato?-
-Tu che dici?- risposi io sarcastica.
-Amica, era la cosa migliore che tu potessi fare, fidati ci hai guadagnato.-
-Ok avanti adesso dillo.- dissi io
-Cosa?- chiese Abby con uno sguardo confuso.
-Te l’avevo detto no?- risposi io.- insomma tu me l’hai detto, e tante volte, me lo merito.-
-Non servirebbe a niente ora.- disse lei. – e piuttosto, adesso cosa farai?-
-In che senso?-
-Con Harry, vi metterete insieme?-
-Non lo so, ma non che perché mi sono lasciata con Brody devo correre fra le braccia di Harry, sono confusa.-
-Fai quello che ti senti.- mi consigliò lei – e soprattutto non  sentirti in colpa perché v siete appena lasciati, lui è un verme.
-Lo so.- ammisi.- peccato che l’abbia scoperto troppo tardi.-
-E tuo padre? Come l’ha presa?-
-Non è che gli abbia parlato molto, ma mi sembrava abbastanza sconvolto.-
-è il minimo, quella troia…- disse Abby agitando i pugni in aria.
-Ok adesso basta, devo cercare di dimenticarlo, ti va di restare a dormire da me?-
-Certoooo.- disse Abby e mi lanciò un cuscino in faccia.
-Così vuoi la guerra eh?- dissi io afferrando un cuscino e buttandoglielo in faccia a mia volta.
Abby riuscì a tirarmi su quella sera, rimanemmo a scherzare e a parlare fino a notte fonda, poi crollai addormentata. Improvvisamente ero a scuola, c’era scienze, il professor Davies stava parlando della fotosintesi, ma io non l’ascoltavo, parlavo con una figura in ombra, la stessa di sempre, adesso ridevo, ero felice poi chiedevo. –Chi sei?- lui stava per rispondermi, si stava girando, ma qualcuno mi afferrò per un braccio…
-Blair!!! Blair!! Svegliati!!.-
-Uh? Abby? Cosa? Lascia il mio braccio per favore??- dissi quando mi resi conto della situazione.
-Ok però muoviti perché è tardi!- mi strillò lei
-Va bene va bene, ma sappi che se non fosse per te avrei scoperto chi era.-
-Chi?- chiese lei
-Il ragazzo del sogno.-
-Sempre lo stesso eh?-
-Già.-
-Vuol dire che lo scoprirai quando sarà il momento!-
-Sì vabbè Abby io vado a fare colazione.-
Mi preparai in fretta e furia pensando ad Harry, sapevo che mi avrebbe aspettato come ogni mattina, uscii e lo vidi, ma non era da solo.
Stava abbracciando una ragazza con i capelli scuri. Era bellissima, sentii il mio cuore spezzarsi per la seconda volta in due giorni, l’avevo distrutto, sbriciolato. la ragazza gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò mentre Harry la salutava sorridente, poi si girò, mi vide e venne verso di me con un’espressione tranquillissima.
Mi ero sbagliata e illusa, di me non gliene fregava proprio niente.


Ciao bellissime!! ecco un nuovo capitolo, è un po' tragico lo so, povera Blair!! ditemi se vi è piaciuto con una recensione graciass, grazie a tutte quelle che mi hanno recensito nello scorso capitolo siete dolcissime!!! ormai le recensioni per la storia sono 47 e per voi saranno anche poche, ma io sono molto molto orgogliosa grazie!! complimenti a 17_LP_17 che aveva indovinato tutto!! sei una veggente!! :P ok adesso la smetto di rompervi!! un bacio e al prossimo capitolo!!

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Capitolo 8
*** You saved me ***


Senti le lacrime che mi salivano agli occhi, avevo pianto decisamente troppo in quei giorni, cercai di mandarle indietro e con mia grande sorpresa ci riuscii, mi sforzai anche di ricordarmi che io e Harry non stavamo insieme e lui poteva stare con tutte le more che voleva, non fu facile, ma riuscii a sfoderare un sorriso.
-Buongiorno Blair!!- mi disse lui con un sorriso a trentadue denti.
-B-buongiorno.- mormorai io con tutta la voce che avevo.
-Visto che nessuno me lo dice, me lo dico da sola “buongiorno Abby”- disse Abby sarcastica.
-Scusami Abby.- disse Harry –ma sono preoccupato per lei, sai dopo ieri….-
-Ti rendi conto di quanto è ipocrita quello che hai detto?- mi lasciai sfuggire, pentendomene un secondo dopo.
-Ipocrita? E perché?- chiese lui confuso.
-Niente, niente scusa.- farfugliai nervosa.
-Blair se ho fatto qualcosa me lo puoi dire, davvero.-
-Lascia stare Harry.- dissi e guardai per terra. –adesso dobbiamo andare è tardi.- afferrai la mano di Abby e cercai di allontanarmi. Harry però non era soddisfatto e mi afferrò per un braccio.
-Io non lascio stare proprio nulla, tu adesso mi dici cos’hai!!- disse lui alzando un po’ la voce.
Guardai Abby implorando di aiutarmi con uno sguardo.
-Blair è infastidita per la scena che abbiamo visto prima.- sospirò lei. Detto fatto. A volte mi dimenticavo che la mia amica era anche troppo sincera.
-Abby!!- la fulminai con uno sguardo.- Non è vero!!-
-Che c’è Blair?- chiese lei sorpresa – Lo sai che io non mento.-
Harry scoppiò a ridere, io lo guardai malissimo, ma che faceva mi prendeva in giro?
-Cazzo sul serio?? ahahaha- non riusciva a trattenere le risate. –Tu… ahahaah, scusami non ce la faccio.-
-Si certo ridi Harry noi intanto andiamo.- sbuffai io al limite della sopportazione.
-Ehi- disse smettendo all’improvviso di ridere e afferrando il mio braccio per la seconda volta. -Quella ragazza ha tre anni più di me e il mio stesso dna, è mia sorella, Gemma.-
Lo guardavo con gli occhi spalancati. Sua sorella. Che figura di merda.
-Quindi eri gelosa?- chiese cercando di trattenere un sorrisetto.
-Io? Gelosa? Figurati è che in effetti avevo notato che era più grande e mi preoccupavo per te…-
Questa volta non riuscì a trattenere quel sorriso che ben presto si trasformò in una sonora risata. oddio era così facile capire che mentivo? Merda. Guardai Abby in preda al panico, ma per una volta nemmeno lei sapeva come aiutarmi.
All’improvviso Harry mi prese per un fianco e mi costrinse a girarmi. I nostri volti erano vicinissimi, i suoi meravigliosi occhi verdi fissavano i miei
-Blair, per me ci sei soltanto tu, pensavo l’avessi capito.- il suo respiro caldo mi fece venire i brividi. Cercai di mantenere la mente lucida  e di ragionare. Cosa molto difficile se continuava a fissarmi così e ad avvicinare le sue labbra. No Blair calmati, adesso dì qualcosa, ordinai a me stessa.
-Harry io sono stata con Brody  un anno ed è finita ieri, io…non credo di essere pronta.- sussurrai.
-Però ti piaccio.- chiese con il suo solito sorrisetto.
-Forse.- ammisi, ma avrei voluto dire di sì avrei voluto urlarlo.
-Uhm…non sei brava a mentire.- osservò lui.
-Non lo è mai stata.- aggiunse Abby.
-Ma vi siete messi tutt’e due contro di me?- chiesi voltandomi verso Abby, Harry intanto aveva ancora una mano sul mio fianco.
-Io sarò contro di te solo se mi farai fare tardi, muovetevi!- ci rimproverò Abby cambiando argomento.
Harry mi lasciò andare e ricominciammo a camminare in silenzio, ma quando alzai gli occhi al suo viso, non potei evitare di farlo, stava sorridendo.
Mentre il mio professore di storia parlava dei romani e delle guerre puniche la mia mente vagava, pensavo ad Harry ovviamente, ero diventata veramente monotona. Lo guardai, teneva la mano aperta sul mio banco voltata all’insù, come se mi invitasse a intrecciare le mie dita con le sue. In quel momento capii quanto aveva fatto per me quel ragazzo. Brody aveva spezzato il mio cuore nel peggiore dei modi, e lui era lì, l’aveva ricucito. Mi aveva chiesto se mi piaceva e la risposta era no. Lui non mi piaceva e basta. Non ero mai stata una ragazza impulsiva eppure con Harry era successo tutto così velocemente che…non ero riuscita a controllarlo. Mi ripetevo che non era il momento, che non ero pronta, ma quando sarebbe stato il momento? Io ero innamorata di Harry Styles. Ecco l’avevo detto. Capii che il momento non sarebbe mai potuto essere così perfetto e con decisione intrecciai le mie dita alle sue.
Mi guardò sorpreso, io gli sorrisi e gli feci l’occhiolino cercando di sembrare disinvolta, quando in realtà il mio cuore batteva a mille.
Harry non lasciò la mia mano per tutto il giorno, io fremevo mentre contavo i minuti che mancavano alla campanella. E finalmente Driiiin eccolo il suono più bello che io avessi mai sentito, dopo la voce di Harry, mi corressi mentalmente.
Harry mi trascinò fuori stringendomi la mano ancora più forte, quando uscimmo fuori lanciai un sguardo al parcheggio, ormai mi ero abituata a farlo ogni giorno sperando di vedere Brody, per questo non mi stupii subito quando lo vidi dentro la sua decappottabile nera, poi scese, venne verso di me e io mi raggelai, Harry se ne accorse e guardò dove stavo guardando io, lo sentii imprecare.
-Buongiorno bellissima.- disse Brody sorridendo
-che vuoi Brody?- chiesi ancora sconvolta
-solo accompagnarti a casa e parlare. Per favore.-
-Non abbiamo niente da dirci, mi sembra tutto molto chiaro.- ribattei
-Ti prego. Solo cinque minuti.- stava implorando, e io mi sentii in colpa, così lasciai la mano di Harry e mi avvicinai.
-Blair…non sei obbligata.- mi sussurrò Harry.
-Lo so lo so, ti chiamo dopo ok?- dissi.
-Ci conto.-
Detto questo mi schioccò un bacio sulla guancia e sentii chiaramente Brody sbuffare.
Gli andai incontro e lui mi aprì la portiera come faceva sempre, entrai e partimmo.
-Blair ti prego, tu devi perdonarmi.- iniziò lui.
-Brody non posso, sei andato troppo oltre.-
-Ma io ti amo.- disse
-A volte questo non basta.- risposi sospirando.
-è per il riccio vero?-
-No Brody come puoi dire questo? Io ti ho lasciato soltanto perché tu…lo sai.-
-Comunque sia ci hai messo poco a consolarti.-
-Brody adesso sei ingiusto. Io…- cercai di difendermi, ma mi sentivo in colpa, perché lui aveva ragione.
-Blair io non posso stare senza di te.- disse
-Forse dovevi pensarci prim…Ma dove vai??- chiesi, Brody non aveva preso la strada di casa mia. Avrei dovuto aspettarmelo.
-In un posto speciale, che ti rinfreschi la memoria.- disse lui calmo.
-Non credo sia il caso…- dissi, e per tutta risposta lui accelerò.
-Tu ci verrai punto e basta.- concluse lui con uno strano sguardo.
-Va bene, ma rallenta ti prego.- dissi spaventata, lui sapeva benissimo che mia madre se n’era andata in un incidente d’auto, e dal quel momento io ero terrorizzata dalla velocità.
-Sì scusami.- disse e rallentò.
-Brody, sul serio non credo che ormai ci sia più un futuro per noi.- dissi.
-Ti ricrederai Blair, devi farlo.- disse sempre con quello strano sguardo.
Quando capii dove stavamo andando gli occhi mi si riempirono di lacrime e la testa di ricordi, Brody mi stava portando alla spiaggetta in cui ci eravamo conosciuti e in cui ci eravamo messi insieme. Quello era davvero un colpo basso.
Parcheggiò nel solito posto e scendemmo, il vento mi scompigliava i capelli, il mare era perfettamente calmo, il paesaggio era bellissimo. Mi accorsi di stare piangendo silenziosamente, nonostante tutto io avevo amato Brody davvero, e tutti quei ricordi felici…mi mandavano in confusione.
-Blair lo vedi? Ti manco.- disse
-sì mi manchi, ma io non potrei mai tornare con te, ti prego devi accettarlo.- risposi.
-Perché?- chiese
-Perché non mi fido più di te come potrei? Ti rendi conto di quello che hai fatto?-
-Ti prego perdonami.- implorò
-Non posso.- mormorai.
Lui non rispose, e io feci per andarmene, ma lui mi mise una mano sulla spalla.
-Dimmi quello che devo fare per farmi perdonare.- disse.
-è tardi. Troppo tardi.- risposi
-No!- urlò e i suoi occhi diventarono di nuovo strani, folli.
In quel momento un’altra mano si posò sull’altra mia spalla. Mi girai di scatto.
-Blair? Tutto bene?- Harry mi guardava con un’aria preoccupata.
-E tu cosa vuoi?- chiese Brody ancora più sconvolto. –Lei è mia.-
-Ti prego Brody no.- dissi.
-Oh mi dispiace, ma lei non è più tua.- disse Harry
-E chi lo dice, tu?- ringhiò Brody. Poi si avvicinò a lui e io intuii quello che stava per succedere così mi misi in mezzo.
-Ora basta ok?- urlai – io non sono di nessuno, Brody devi capire che non potrò mai più perdonarti, devi lasciarmi in pace!!-
E me ne andai trascinando Harry con me.
-Non finisce qui!!- urlò Brody, ma io ero già sulla macchina di Harry e lui stava partendo.
-Grazie.- sussurrai
-Non mi devi ringraziare.- disse
-Invece sì- risposi e da quel momento rimanemmo in silenzio finché lui non accostò davanti al vialetto di casa mia.
Lo abbracciai e scesi. Appena entrai in casa Julie mi corse incontro e mi abbracciò.
-Blaiiiiir!!!-
-Ciao piccolina.- dissi –come è andata a scuola?-
-Bene! Ma guarda che ti ho vista con quel ragazzo!! È il tuo fidanzato?-
-No- dissi sorridendo
-Devo finire un disegno, mi aiuti?- chiese
-Certo piccola.- risposi. E stetti tutto il pomeriggio a disegnare con Julie, per un po’ non pensai a tutte le cose complicate della mia vita.
Dopo cena, mentre stavo lavando i piatti il mio telefono squillò, mi pulii velocemente le mani e andai a rispondere, guardai il display e sorrisi.
-Pronto?-
-Ciao.- disse Harry
-Buonasera Harry!! Che c’è?-
-Niente, volevo solo sapere se stavi bene, insomma dopo oggi…-
-Sto benissimo non ti preoccupare! Ci vediamo domattina?-
-Certo buonanotte!!- disse e mi mandò un bacio.
-Buonanotte.- dissi e riattaccai.
Quella sera ascoltai un po’ di musica e decisi di andare a letto presto, ero così stanca in quei giorni.
Mi preparai e il sonno non tardò ad arrivare.
Driiiin Driiin!!!
Aprii gli occhi di scatto e cercai di spengere  la sveglia, quando mi accorsi che era spenta guardai l’ora. L’una di notte. Allora mi accorsi che era il mio cellulare che suonava e mi affrettai a rispondere.
-Pronto?-
-Lei è Blair?- chiese una voce sconosciuta
-Sì chi parla?-
-Scusi l’ora signorina, ma lei era l’ultima chiamata nel telefono di Harry Styles. Lo conosce?-
-Certo. Perché?-
-C’è un problema signorina.-
 
 
Ciao belli!! grazie per aver letto un altro capitolo fino in fondo!! l'altro ha ricevuto 14 recensioni, 14 ma scherziamo??? mi fate emozionare ogni volta!! Allora che ne dite di questo capitolo?? intanto facciamo un applauso *clap clap* a tutte quelle che avevano capito che era Gemma! (sono prevedibile?), Avete letto l'epilogo della storia di ProudOfMe?? fatelo perchè è vfshnvfuhvfsj; per non parlare della sua os supenda!! (io sono ancora qui che aspetto eh! ;) ) adesso vado a studiare perchè mi mancano ancora 30 pagine si storia (sigh) e poi vado a prendermi Take Me Home!!! Waaaa!!! e domani vado a vedere Breaking Dawn parte seconda!!! si adesso la smetto di sclerare e vi saluto!! spero che vogliate lasciarmi ancora qualche recensione!! un bacio!!

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Capitolo 9
*** Take my hand ***


Sì lo so il capitolo è lunghino, ma è il capitolo fondamentale di questa storia quindi leggete con attenzione.

-Blair?-
Nessuna risposta.
-Blair? Ti ho portato un panino.-
Non mi girai neanche
-Cazzo Blair ascoltami!!!- Abby mi scuoteva per le spalle, ma a malapena la sentii, la mia testa era ancora piena di quelle maledette parole.
-Pronto?-
-Lei è Blair?- chiese una voce sconosciuta
-Sì chi parla?-
-Scusi l’ora signorina, ma lei era l’ultima chiamata nel telefono di Harry Styles. Lo conosce?-
-Certo. Perché?-
-C’è un problema signorina.-
-Un problema? In che senso?- chiesi io sempre più ansiosa
-Abbiamo appena trovato Harry Styles in un parco, è stato picchiato. È grave. L’ambulanza è appena partita.- rispose
Rimasi in silenzio fissando il vuoto
-Signorina? Blair? C’è ancora?-
-Sì.- mormorai con la voce rotta dal pianto
-Porteranno il ragazzo al St Thomas’ hospital se le interessa, e un’altra cosa, avvisa lei la famiglia?-
-Sì certo. Grazie- dissi e riattaccai.
 
Uscii di corsa e ancora in pigiama e mi attaccai al campanello di Harry, mi aprì una bella donna con i capelli scuri, la madre, adesso lo sapevo, le raccontai tutto di corsa e andai a svegliare mio padre che mi costrinse a vestirmi e mi accompagnò all’ospedale, lasciando Julie da mia nonna.
Appena entrata chiesi a un infermiera di Harry e lei guardandomi molto dispiaciuta disse
-Mi dispiace, ma non sappiamo se ce la farà.-
Quelle parole mi distrussero, chiesi di farmelo vedere e lei, vedendomi disperata, mi portò nella sua stanza anche se non avrei potuto entrare.
L’immagine di Harry attaccato a non so quanti fili e ricoperto di bende era stampata nella mia mente, una lacrima mi scivolò lungo la guancia, non mi preoccupai di asciugarla, non mi preoccupavo più di nulla ormai.
L’infermiera mi aveva spiegato che era stato picchiato da più persone che gli avevano provocato gravi danni alla testa, l’avrebbero operato, ma la situazione era piuttosto grave.
Abby continuava a scuotermi, ero lì su quella stupida sedia da più di ventiquattrore e fissavo il vuoto. Era colpa mia. Tutta colpa mia.
-Pensi che facendo così l’aiuterai?? Devi essere forte Blair! Devi esserlo per lui!- Abby urlava, ma non capiva, il mio cervello non connetteva più, anche se avessi voluto dire qualcosa mi sembrava di aver perso la voce in quel momento.
Qualcuno mi batté gentilmente sulla spalla, ancora una volta non alzai gli occhi immaginando che fosse mio padre.
-Ehm…mi scusi signorina?- disse e mi voltai di scatto riconoscendo la voce che affollava la mia testa.
-Tu devi essere Blair giusto?- disse il poliziotto che mi aveva avvisato. Annuii
-Ciao, non so se mi riconosci io…-
-Sì lo so.- lo interruppi
-Bene ecco, allora prima di tutto noi abbiamo bisogno di parlarti se per favore volessi seguirmi in commissariato…
-No!- dissi decisa. –Io di qui non mi muovo.-
-Va bene allora vuol dire che parleremo qui. Secondo, Harry aveva questa con sé, c’è il tuo nome sopra, quindi insomma presumo sia per te…- disse e mi porse una lettera. Io la presi e poi tornai a guardare il poliziotto.
-Di che deve parlarmi?- chiesi
-Lei ha qualche idea su chi potrebbe aver fatto del male a Harry?-
-Sì.- mormorai. –non ne sono sicura, ma probabilmente è stato Brody, il mio ex.-
-Il suo ex? Questo potrebbe essere suo?- disse e mi fece vedere un orologio.
-S-sì è suo.- balbettai, riconoscendo il mio ultimo regalo di Natale.
-L’abbiamo trovato vicino ad Harry…bè vuol dire che parleremo con questo Brody, grazie per l’aiuto signorina.- disse, ma io non l’ascoltavo più. Fissavo la lettera di Harry che avevo in mano e desideravo soltanto che lui se ne andasse per poterla aprire. Dopo qualche secondo esaudì il mio desiderio e io aprii la lettera.
 
Cara Blair
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che ce l’ho fatta, ho trovato il coraggio di dartela.
Sì perché io faccio tanto lo sbruffone, ma è una maschera. Nella mia vecchia scuola ero solo uno stupido secchione senza amici, soffrivo e fondamentalmente per questo ci siamo trasferiti. Quando sono arrivato qui ero convinto che tutto sarebbe stato come prima, ma nello stesso tempo speravo di cambiare. Quel giorno stavo passeggiando per caso in quel parco, quando ti ho vista, leggevi. Eri bellissima, il sole ti illuminava i capelli facendoli splendere, tenevi le gambe incrociate ed eri talmente concentrate sul tuo libro che sembravi in un altro mondo, avvicinandomi poi mi sono accorto che stavi leggendo Orgoglio e Pregiudizio e ho pensato che non  facile trovare una bella ragazza come te che legge libri del genere, ho saputo subito che eri speciale. Mi ci è voluto molto tempo per decidere di avvicinarmi, non era nella mia natura provarci con le ragazza, in realtà non era nella mia natura neanche parlare con loro, ma tu, non potevo lasciarti andare via così sono venuto a parlarti, ho notato subito il tuo sorriso. Sei bellissima quando sorridi. Poi improvvisamente sei scappata e ho creduto di non vederti più. Ho cercato di farmene una ragione, alla fine “eri solo una ragazza” mi ripetevo, ma qualunque cosa stessi facendo, a qualunque cosa stessi pensando tu eri in un angolino della mia mente.
Il primo giorno di scuola ero terrorizzato, sapevo che tutti avrebbero scoperto il secchione che ero e mi avrebbero isolato. Di nuovo. Poi ti ho vista e all’improvviso la scuola mi sembrava il posto più bello del mondo. Però c’era un problema, mi sembrava di infastidirti anche solo con la mia presenza, ancora oggi non ho capito il perché di quei primi giorni ostili. Quando ho scoperto che eri fidanzata ho pensato che fosse normale, stava andando tutto troppo bene, una ragazza come te non sarebbe mai potuta stare con un secchione come me, ma nonostante tutto non mi sono dato per vinto, scusami ancora per quel bacio, ma in quel momento non potevo più aspettare, avevo bisogno di te. Quando ho capito che eri gelosa di mia sorella Gemma mi sono sentito al settimo cielo, allora anche tu provavi qualcosa per me! Se un sogno incontra tanti ostacoli vuol dire che è quello giusto, spero che un giorno tu esaudirai i miei sogni. Ti amo. Harry xx
 
Una lacrima cadde sul foglio, un’altra. Lo richiusi svelta per non rovinarlo e me lo strinsi al petto. Nessuno mi aveva mai dedicato una lettera così, ci avevo messo tanto, troppo a trovare Harry e adesso lui era in un letto d’ospedale che lottava per la vita per colpa mia. Non era giusto, Perché Dio perché?? Perché lui? Ti prego fallo stare bene, mi ritrovai a pregare, era tutto quello che potevo fare per il ragazzo che amavo.
L’infermiera gentile che mi aveva fatto vedere Harry si sedette accanto a me.
-Ci sono novità?- chiesi con un fil di voce
-No.- mormorò lei. – per ora è stabile.-
-Me lo fai vedere?- chiesi
-Tesoro, se dipendesse da me…ma non posso- rispose.
-Ti prego.- la implorai
Non so se a convincerla furono le lacrime o la mia faccia disperata, fatto sta che mi prese per mano e mi riportò in quella stanza, aveva ragione, non era cambiato nulla.
-Vi lascio soli- disse –solo per dieci minuti però.- si raccomandò
Annuii e la guardai piena di gratitudine
Appena uscì mi avvicinai a lui e gli presi la mano
-Ciao Harry, ho letto la tua lettera è bellissima. Io non saprei scrivere certo bene come te, ma anch’io ti amo Harry, ti prego torna da me ti prego! Mi senti?-
Ovviamente mi risposero solo i bip di quello stupido monitor
-Harry potremmo fare tante cose insieme, noi abbiamo gli stessi interessi, potremmo fare passeggiate e parlare per ore, ascoltare musica, potresti portarmi al ballo d’inverno, potremmo stare insieme, ti prego, non c’è niente che vorrei di più ora.-
Bip bip bip bipbip bipbipbip bipbipbipbip
Il cuore di Harry accelerava, non mi sembrava un buon segno, premetti il tasto rosso per chiamare i dottori e tornai alla sua mano
Bipbipbipbipbipbipbipbip continuava ad accellerare finché biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
No. Qualcuno mi spinse via, ma non si preoccuparono di farmi uscire e caddi sul pavimento di quella stanza ancora con il bip nelle orecchie, vidi che preparavano il defibrillatore e cercavano di rianimarlo poi svenni.
 
Vidi Harry che camminava verso di me, era bellissimo e perfetto, stava bene, indossava la stessa giacca che aveva quando ci eravamo conosciuti.
-Harry…- mormorai e gli corsi fra le braccia –tu stai bene?-
-No purtroppo, stai sognando amore.- disse
-Ti prego torna da me.- implorai.
-Vorrei tanto, ma sento che tutto questo è più grande di me.-
-No Harry non farlo!!!- Urlai –Non pensarci nemmeno ti prego!!! Tu ce la farai, devi farcela!!-
-Blair io…- sussurrò
-Vieni prendi la mia mano.- dissi –ci sono io con te, insieme ce la faremo.-
Nel momento esatto in cui prese la mia mano aprii gli occhi. Vidi un soffitto bianco. Ero in letto, Abby era accanto a me.
-Abby dov’è?- chiesi affannata
Non attesi la sua risposta e corsi fuori da quella stanza ignorando la testa che girava, vidi l’infermiera gentile e le corsi incontro
-E tu cosa ci fai qui? Dovresti essere…-
-Dov’è??-
-Calmati tesoro calmati.- mi mise una mano sulla spalla. –ci siamo riusciti.- disse con un sorriso. Svenni di nuovo.
 
Per un’intera settimana stetti in quell’ospedale aspettandolo. Non mi interessava se dovevo stare fuori dalla porta, dormire su una sedia o mangiare dalle macchinette, avevo sempre il sorriso sulle labbra.
-Harry è fuori pericolo-
Mai delle parole mi avevano resa più felice, lo avevano anche spostato in un’altra stanza e potevo entrare nelle ore del passo, quello della sera era appena cominciato.
Entrai, non c’era nessuno, probabilmente Gemma e Anne, la madre di Harry, sarebbero arrivate a minuti così decisi di godermi quei preziosi momenti di solitudine.
Sistemai in un vaso vicino al comodino le margherite che Julie aveva raccolto per Harry, mi sedetti e presi la sua mano.
-Ciao Harry, oggi ti vedo bene.- dissi con un sorriso. –Guarda Julie ha raccolto dei fiori per te, sono speciali, vengono dal nostro parco.-
-Ti ho portato una sorpresa- dissi, presi la borsa e tirai fuori la mia vecchia copia di Orgoglio e Pregiudizio.- ho pensato che avrebbe potuto farti piacere se ti avessi letto questo libro.-
-È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.- iniziai -Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l'altra delle loro figlie…Harry??-
Mi aveva stretto la mano. L’avevo sentito chiaramente. Lo guardai e vidi le sue palpebre sbattere. Eccoli finalmente i suoi meravigliosi occhi verdi mi erano mancati da morire. Premetti di nuovo il pulsante rosso, questa volta ero eccitata.
Harry mi vide e sorrise, io feci lo stesso, quando arrivarono i medici mi dissero di uscire e io inevitabilmente lasciai la sua mano.
-Blair?- la sua voce era flebile ma chiara, mi voltai.
-Sì?- chiesi
-Non lasciarmi.- disse
-Tranquillo Harry, sono qui.-



Ciao belle!! allora sono elettrizzata!! cosa ne pensate di questo capitolo? vi ha deluse? ci ho messo un pomeriggio intero a scriverlo quindi spero di no.
Anyway avete visto Breaking Dawn??? io sì sono veramente sconvolta!!! non dico nulla per non rovinare il film a nessuno ma waaaaaaaa!!! adesso vi lascio mi vado a risentire TMH per la milionesima volta!! ;)
Al prossimo capitolo che vi avverto sarà l'ultimo, contente di liberarvi di me? bacio 
ah e se volete leggere bellissime FF e Os passate da questa fanciulla ProudOfMe

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Capitolo 10
*** Promise me you'll stay by my side ***


Qualche mese dopo
Controllai l’orario sul cellulare senza smettere di camminare il più velocemente possibile. Merda. Un quarto d’ora di ritardo. Iniziai a correre, anche se ero sicura che mi avrebbe perdonata come sempre.
Scorsi quel piccolo edificio rosso e sorrisi. Julie mi corse incontro e mi abbracciò come ogni giorno.
-Sei in ritardo!- disse
-Dai non di molto…- mi scusai.- scommetto che sei appena uscita!-
-Sì ma solo per colpa della mia maestra che è vecchia e sorda e non sente mai la campanella!!-
-Lasciamo stare, l’importante è che sono arrivata no?-
-Sì. Ma Harry dov’è?- chiese piena di curiosità. Julie adorava Harry, a volte era anche un po’ gelosa.
-Secondo te?- dissi
Gli occhi di Julie brillarono sciolse l’abbraccio e corse nel piccolo parco dietro la sua scuola. Il nostro parco. Ovviamente ci aspettava lì come ogni giorno.
Raggiunsi Julie e la vidi che lo abbracciava seduto su una panchina. Ancora non si era rimesso del tutto e cercava di camminare il meno possibile, per questo non mi accompagnava a prendere Julie a scuola.
Mi sedetti accanto a lui.
-Ehi tesoro, perché non vai all’altalena?- chiesi.
-Va bene.- acconsentì Julie sbuffando e trotterellò verso gli altri bambini.
-Finalmente soli.- mormorai
Lui mi prese il viso fra le mani e mi baciò, prima fu un bacio lieve, le nostre labbra si sfioravano appena, poi contornò le mie labbra con la lingua, quasi come se mi chiedesse il permesso di entrare, permesso che ottenne subito.
Quando ci staccammo e aprii gli occhi vidi i suoi che mi fissavano e come sempre mi persi a guardarli e un brivido mi attraversò la schiena.
-Mi sei mancata.- disse
-Ma se mi hai visto dieci minuti fa!- risposi e risi 
-E questo che vuol dire?-
-Che sei troppo sdolcinato, come sempre.-
-Però mi ami.- disse e fece un sorriso malizioso.
-Sì lo ammetto.- dissi e poi guardai con tristezza quei cosi grigi ai piedi della panchina.
-Blair smettila.- ordinò
-Di fare cosa?-
-Lo sai. Smettila di sentirti in colpa.-
-Ma è colpa mia.- sospirai.
-Non è vero, è colpa di quell’idiota.- disse –E poi queste.- e agitò le stampelle. – presto spariranno.-
-Harry non ricominciamo. Lui ti ha picchiato per colpa mia, quindi è colpa mia.- dissi
-Blair ascoltami.- disse e mi prese la mano. – come faccio a fartelo capire…Tu mi hai salvato.-
-Io…- iniziai, ma mi interruppe
-Pensavo fosse tutto finito, l’oscurità mi stava schiacciando, poi ti ho sentita, o meglio ho sentito la tua presenza. Non so spiegarlo e forse mi prenderai per pazzo ma…è come se tu mi avessi preso la mano e mi avessi aiutato a sconfiggere l’oscurità.- disse serio.
I miei occhi erano pieni di lacrime. Lacrime di gioia.
-Perché non me l’hai mai detto?- chiesi
-Non lo so, te lo sto dicendo ora, ma il punto è che devi smetterla di sentirti in colpa, se non avessi saputo che c’eri tu che mi aspettavi probabilmente non avrei avuto la forza di farcela.-
-Oh Harry…- dissi e l’abbracciai, ormai in preda ai singhiozzi.
-Non piangere amore.- disse –ti devo parlare.-
-Che c’è?- chiesi curiosa.
-Ehm…allora, in questi giorni ho avuto un’idea…-
-Dimmela.-
-No è stupido.- disse e si coprì il volto con le mani
-Harry.- dissi e gli presi le mani in modo da fissarlo negli occhi. –dimmela.-
-Ehm…ok insomma io avrei pensato che potrei provare a partecipare…a X-Factor, ci sono i provini fra un mese.-
Rimasi a guardarlo senza parole.
-Ecco lo sapevo.- disse. –lo sapevo che era stupido, non dovevo parlartene io non so cosa mi sia passato per la testa…
Continuava a parlare senza sosta mentre le sue guance avvampavano. Era così dolce.
-Harry.- lo interruppi. – dovresti provare, sul serio, insomma cantare è il tuo sogno no? Insegui i tuoi sogni Harry.
-Ma io non sono bravo, farò una brutta figura, mi scarteranno subito…-
-Se un sogno incontra tanti ostacoli vuol dire che è quello giusto.- dissi e sorrisi. –tu hai una grande voce Harry sul serio. Devi farlo.
-Solo se mi prometti che starai al mio fianco.- disse serio
-Promesso.-
 
Harry’s POV
 
-se un sogno incontra tanti ostacoli vuol dire che è quello giusto.- disse, e quelle parole scatenarono in me tantissimi ricordi, quello era un po’ il nostro motto, l’avevo scritto nella sua lettera, quella in cui per la prima volta, ho aperto il mio cuore.
Mi ricordò anche “l’incidente” come lo chiamava Blair, anche se un incidente non era, ero uscito quella sera per una semplice passeggiata, volevo lasciare la lettera a Blair, ma non avevo il coraggio, così uscii per schiarirmi un po’ le idee. Arrivarono quasi subito, erano in cinque, troppi per provare a difendermi, fra loro riconobbi solo Brody, gli altri dovevano essere suoi amici, certo il coglione era troppo vigliacco per affrontarmi da solo. Fu rapido, ma purtroppo per niente indolore, scacciai quei pensieri e  mi concentrai sulla ragazza che avevo davanti.
I lunghi capelli castani le ricadevano sulle spalle liscissimi come sempre, guardai i suoi occhi. brillavano. Era orgogliosa. Era orgogliosa di me.
Quella consapevolezza mi diede la forza per decidere.
-Solo se mi prometti che starai al mio fianco.- dissi serio e la guardai, si aprì in un enorme sorriso.
-Promesso.- disse dolcemente. Era fatta, potevo stare tranquillo avrei potuto fare qualsiasi cosa, inseguire i miei sogni, se Blair era al mio fianco.




Eccoci qua decimo e ultimo capitolo, ho le lacrime agli occhi!! che dite vi ha deluso come finale?? ci tengo davvero tanto a saperlo!! e adesso ringraziamenti!! prima di tutto ringrazio ProudOfMe, perchè senza di te non ci sarebbe nemmeno il mio account Efp!!! poi mille grazie a foroveracentury_ che nello scorso capitolo mi ha lasciato una recensione che boh mi ha fatto piangere per mezz'ora!! vi consiglio vivamente la sua bellissima storia!! e a proposito di bellissime storie Qui c'è quella di LittleYolo che se non aggiorna adesso mi fa arrabbiare!!! ;) poi io sono innamoratissima di Quella di wild_strawPerry ve la consiglio tanto!! vabbè direi che adesso posso anche smettere di blaterare no? credo che continuerò a scrivere ho un'ideuzza... però ancora non so neanche se sarà un FF o un Os boh forse dovrei semplicemente smettere di scrivere questi obbrobri, ritirarmi e fare un piacere al mondo!!! ringrazio tutte le ragazze che mi hanno recensito, ogni volta mi avete fatto emozionare cavolo!! vorrei avere il teletrasporto per venire da voi e abbracciarvi tutte!!! ok adesso basta un bacio!!
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