I will catch you if you fall, trust me.

di heycalif0rnia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter one. ***
Capitolo 2: *** chapter two. ***
Capitolo 3: *** chapter three. ***
Capitolo 4: *** chapter four. ***



Capitolo 1
*** chapter one. ***


I will catch you if you fall, trust me.
Capitolo 1.

 

6.00 di mattina.
Non riuscivo ancora a realizzare che era ricominciata la scuola. Studio, compiti, interrogazioni, verifiche, professori … non ero ancora pronta.
Io sono Selena, ma per gli amici Sel. Sono una ragazza normale, che vive in una città normale, con degli amici e familiari normali. Interessante no? Non sono quel tipo di ragazza che piace a tutti, ma ho comunque anche io ho delle persone davvero speciali. La mia migliore amica si chiama Demetria. Lei è la classica ragazza perfetta: occhi marrone, una lunga chioma di capelli lisci di colore nero e un sorriso che può illuminare una stanza, ve lo assicuro. Ho anche un fidanzato, Harry. E’ il tipico ragazzo amichevole e sportivo che tutte sognano; ha dei capelli ricci di color marrone e degli occhi verdi mozzafiato. Forse loro due erano gli unici motivi che pian piano mi fecero alzare da quel letto che io chiamavo ‘dolce casa’. Scesi le scale con aria molto assonnata e intravidi qualcuno dalla cucina. Mia madre mi stava preparando la colazione, che gentile.
“Buongiorno mamma!”
“Buongiorno tesoro, pronta per il tuo primo giorno di scuola?”
Ma che razza di domande sono? Secondo te? “Si mamma, prontissima. Sprizzo energia da tutti i pori…” come no…
“Ti ho già preparato la colazione, serviti pure”
“Grazie mamma”. Finii la colazione in un attimo e, dopo averle stampato un bacio sulla guancia, corsi subito in camera. Mi vestii molto semplice: jeans, una bella felpa marrone e delle converse bianche, le adoravo anche se ormai erano proprio messe male. Andai in bagno e, dopo aver lavato i denti, mi misi l’eye-liner e un bel lucidalabbra rosa. Ero pronta.
“Vado mamma!”
“Buona giornata tesoro”
Uscita da casa mi diressi verso la fermata dell’autobus. Non c’era nessuno nelle strade. Era praticamente deserto. Arrivato l’autobus montai e mi sedetti vicino a Demetria, la mia migliore amica.
“Hey bella, come va? Pronta per il primo giorno di scuola?”
“Ma perché mi fate tutti la stessa domanda?”
borbottai “Tanto la risposta sarà sempre e solo no ...’’
“Ti sei sentita con Harry?”
“Non ancora, ci siamo visti poco durante l’estate e non vedo l’ora di vederlo oggi a scuola. Solo per questo mi sono alzata dal letto stamattina”
“Ah capito”

Arrivati a scuola io e Demetria ci dirigemmo verso gli armadietti. Prima ora: scienze. Era una materia che odiavo, tutti quei segni e quei numeri mi davano alla testa! Mentre sistemavo le mie cose nell’armadietto qualcuno da dietro mi mise le mani sui fianchi. Mi girai di scatto e vidi Harry.
“Buongiorno bellezza …”
“Stop! Se provi a chiedermi se sono pronta per il primo giorno di scuola la risposta è no”

Demetria scoppiò a ridere.
“Come sono andate le vacanze amore? Lo so che ci siamo visti poco durante quest’estate ma quest’anno lo dedicherò soltanto a te, okay?”
“Certo Harry”
e gli stampai un bacio sulla bocca.
Suonata la campanella iniziarono le lezioni. La mia testa pensava ancora alle vacanze e a tutti i bei momenti passati durante l’estate. Dovevo assolutamente stare attenta in classe: quest’anno devo prendere bei voti e riuscire finalmente a non avere debiti. Lo faccio soprattutto per mia madre, per renderla orgogliosa. Va sempre tanto per me, da quando mio padre non c’è più lei c’è sempre, e vorrei tanto ripagare tutto quell’aiuto che mi dà con una buona reputazione a scuola. Finite le lezioni mi precipitai alla fermata. Una delle mie sfighe è di uscire alle 12.45, e di avere l’autobus alle 12.46. In questi piccoli momenti desidererei tanto avere il teletrasporto. Dopo una corsa all’ultimo minuto riuscii a prendere l’autobus. Non c’era neanche un posto a sedere, davvero perfetto. A malapena riuscivo a tirare fuori dalla mia cartella il biglietto per farlo vedere al controllore. Ad un certo punto l’autobus inchioda di colpo e bum. Finisco a terra sopra ad un ragazzo. Che bello, era una delle mie giornate dedicate alle figure di merda. Mi rimisi in piedi velocemente raccogliendo il mio cappotto e la mia cartella…
“Oddio scusa, non l’ho fatto apposta,” ero rossa come un pomodoro, stavo per esplodere. Non era un ragazzo normale, era pure carino. "Che figura, mi dispiace tantissimo”
“Scuse accettate, non ti preoccupare. Comunque io sono Justin, piacere”
“Selena, ma puoi chiamarmi semplicemente Sel”

Non pensavo che un ragazzo così carino si potesse interessare ad una come me, una ragazza che stava sudando sette camice solo per prendere uno stupido autobus.
“Beh, allora… dove vai a scuola?”
“Alla Brighton High School, tu?”
“Alla George High School, proprio vicino alla tua.”
“Ah, ho capito. Fra poco devo smontare, scusa ancora per la caduta di prima.”
“Figurati, è già tutto passato. Quando ti rivedrò?”
“Se prendi questo autobus, tutti i giorni’’
“Posso avere il tuo numero?”
“Certo,”
strappai un pezzo di carta dal mio diario e, dopo aver scritto il mio numero di cellulare, glielo porsi. "ecco a te”
“Grazie Sel, a domani”
“Ciao Justin”

Dopo essere scesa dall’autobus rientrai a casa, pranzai e mi rinchiusi in camera. Pensavo continuamente a Justin. Era un ragazzo davvero carino. Magari era solo un’allucinazione, era troppo bello per essere vero. Dalle 14.00 alle 16.00 feci i compiti e verso quell’ora mi arrivò un messaggio:
Ciao Sel, sono Justin. Rispondimi e salvati il mio numero. Justin :-)’’

CIAO UNICORNI FATATI 
ʘ‿ʘ 
questa è la mia prima ff. lo so che scrivo come un cammello zoppo(?) ma fa niente, io ci tenevo e ho voluto provarci. ditemi cosa ne pensate. mi farebbe molto piacere ricevere dei consigli e dei pareri. durerà poco la storia (almeno spero LOL). penso circa 3/4 capitoli, niente di più.
RECENSITE <3

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Capitolo 2
*** chapter two. ***


I will catch you if you fall, trust me.
Capitolo 2.

 

Gli risposi:
“Ricevuto il tuo messaggio e salvato il tuo numero, a domani. Selena :-D’’
Ero così felice ma non ne sapevo il motivo. Ero felice e basta. Il giorno dopo arrivata a scuola salutai Demetria.
“Ciao Dems, non indovinerai mai cosa mi è successo ieri!”
“Oddio, dai racconta!”
Le raccontai tutto quello che era successo in autobus con Justin, tutto quello che ci eravamo detti…
“Che due piccioncini, vi vedo già come coppia: i Jelena.”
“Ma che dici! Sto con Harry, non te lo ricordi?”
“Beh, se dovesse andare male con Harry hai una riserva no?”
Non la sopportavo quando faceva così. Lei trattava i ragazzi come degli oggetti. Ne rompi uno, ne compri un nuovo. Ma era fatta così, che ci potevo fare? Arrivati a scuola andai da Harry e insieme ci dirigemmo verso la classe. Era davvero una giornata pesante, ma cercai di concentrarmi e di stare attenta. Motivo: bei voti = mamma fiera di me. Stranamente quel giorno avevo proprio voglia di correre. Non vedevo l’ora di incontrare Justin in autobus, e di parlarci di nuovo. In autobus lo vidi subito. Era perfetto. Quella giacca marrone bella lunga, quel paio di jeans e quelle vans gli donavano.
“Chi si rivede! Ciao Sel. Tutto bene oggi?”
“Si, va tutto bene, grazie”
“Guarda, ti ho riservato un posto. E’ tutto per te”
“Grazie mille, gentile da parte tua”
“Figurati, questo è niente”
Mi sedetti sulla piccola sedia all’interno dell’autobus e cominciammo a fare foto assieme. Erano imbarazzanti, ma erano un modo per divertirsi. E poi parlavamo. Non c’era un argomento preciso, si parlava delle solite cose: scuola, famiglia, passioni, fidanzati… beh l’ultimo argomento non era uno dei migliori.
“Sei fidanzata Sel?”
“Si, si chiama Harry. Stiamo insieme da quasi un anno. E tu?”
“Lo ero, si chiamava Susy. Era una ragazza bellissima e sempre gentile con me e con tutti. Fino a quando l’ho beccata con il mio migliore amico…”
“Mi dispiace, la amavi davvero?”
“Io credevo di amarla, ma non ne sono più così sicuro…”
Non volevo più parlare di ragazze con Justin, mi sembrava ancora molto triste per tutto quello che era successo con la sua ex. Magari non se lo aspettava, non lo so. Ma sapevo che era meglio non sforzarlo su qualcosa che non voleva fare.
“Sel, sei occupata questo pomeriggio?”
“Si, devo studiare latino; ho la verifica. Perché?”
“Ci sono le fiere in città, mi chiedevo se potevamo uscire insieme, come amici ovviamente.”
“Sarebbe fantastico, possiamo trovarci lì verso le 17.30? Spero di aver finito di studiare per quell’ora”
“Perfetto, a dopo”
Arrivata alla mia fermata mi alzai e lo salutai con la mano dopo essere scesa dall’autobus. Dopo aver pranzato passai l’intero pomeriggio a studiare, avevo una verifica davvero impegnativa e decisiva per il mio voto in pagella. Ma non vedevo l’ora di incontrare Justin. Alle 17.00 mi preparai. Mi serviva un bel po’. Un bel paio di pantaloni belli stretti, una maglia grigia e un bel felpone blu. Presi l’autobus con destinazione fiere. Lì c’erano anche tante giostre e tanti tendoni dove vendevano di tutto: oggetti per la casa, vestiti, cibo e altro ancora.
“Ciao bellissima”
“Oh, ciao Justin.”
“Allora, andiamo?”
“Dove?”chiesi confusa.
“Sulle giostre ovviamente”
“Ma non pensi che siamo un po’ troppo grandi per queste cose?”
“No, affatto”
“Ma dai, mi vergogno”
“Perché dovresti? Dai, ci divertiamo un po’ e offro tutto io”
“Okay. Andiamo!”
Montammo su tutte le giostre che c’erano alle fiere, anche su quelle più strane e imbarazzanti. Alla fine ci fermammo su un tendone dove c’era il tiro con l’arco. Justin ci provò, vinse un pupazzo gigante e me lo regalò. Era un coniglio davvero gigantesco, con delle grandissime orecchie.
“Come faccio a portarlo a casa in autobus?”
Justin cominciò a ridere. Era un giornata perfetta. Lui era perfetto. Mi sentivo davvero a mio agio.
“Beh a domani Justin”
“Aspetta, devo darti una cosa..” e mentre aspettavo incuriosita Justin tirò fuori una piccola scatoletta. “tieni, questo è per te” e lo aprii. Dentro c’era un medaglione a forma di ali d’angelo, e quando le aprii ci trovai la nostra foto dentro, quella che ci eravamo scattati in autobus pochi giorni fa…
“Cavolo Justin, è stupenda! Me la potresti mettere?”
“Certamente”e con mano svelta me la appese al collo.
“Ti sta proprio bene”
“La adoro, grazie ancora”
Lui si avvicinò lentamente a me e prendendomi per i fianchi mi baciò. Le sue labbra erano davvero morbide, sentivo che dentro di me qualcosa stava nascendo. Quello che provavo era un sentimento profondo, che non potevo ignorare.
“Bene. A domani Sel, ti voglio bene…”
Avevo le farfalle nello stomaco. Ero lì ferma: non ci credevo, mi aveva baciata! Ma no, non potevo tradire Harry. Io e Justin dovevamo restare solo dei buoni amici, tutto qui. Migliori amici.



SCIAO BELLE:
ecco il mio secondo capitolo. qui justin e selena sono carini e coccolosi *_*
GRAZIE e ancora GRAZIE per le persone che recensiscono e che mi seguono (sia su efp sia su twitter).
qui sopra trovate una foto del ciondolo che ha regalato justin a selena, che carino vero? ho provato a metterci la loro foto con gimp, spero che renda più l'idea di come fosse fatto. poi diciamocela: io + gimp = schifezze.
boh, ci vediamo al prossimo capitolo. vi lovvo(?) <3

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Capitolo 3
*** chapter three. ***


I will catch you if you fall, trust me.
Capitolo 3.

 

 Il giorno dopo a scuola, mentre ripassavo latino nell’atrio, arrivò Harry che mi diede un bacio sulla guancia.
“Ciao amore. Ieri non ci siamo neanche visti, dove andavi così di fretta?”
“Scusa, ma sai che ho l’autobus che arriva giusto al suono della campanella e devo correre ogni giorno. Mi dispiace di non averti salutato”
“Ti perdono stai tranquilla, che cosa studi?”
“Latino, oggi ho la verifica. Un’intera versione. Spero con tutto il cuore che mi vada bene”
“Dems mi ha detto che hai conosciuto un ragazzo in autobus pochi giorni fa, un certo Justin…”
Demetria non riesce proprio a tenere la bocca chiusa evidentemente. “Si, Justin. E’ solo un amico, anzi un conoscente…”
“Buono a sapersi”
Suonò la campanella e con il libro in mano mi diressi verso la classe. La professoressa ci fece disporre i banchi in modo che nessuno di noi potesse copiare e ci distribuì subito le verifiche. Cavolo, al primo sguardo sembrava davvero difficile, ma provai a completare tutto con molta concentrazione. Finita la scuola presi per l’ennesima volta il mio autobus e incontrai ancora Justin. Pian piano ci conoscevamo sempre meglio, ci sedevamo sempre vicini e ci raccontavamo tutte le cose che ci succedevano durante la giornata. Per una settimana fu sempre così. Parlare con lui era molto semplice, mi sentivo libera di esprimere le mie emozioni e dire le mie opinioni. Al pomeriggio accesi il mio computer e navigai un po’ su internet. Ad un tratto mi arrivò un messaggio, era di Harry:
“Ciao Sel, devo parlarti di una cosa importante domani. Non voglio parlarne a scuola, è una cosa privata. Vediamoci verso le 16.00 al parco. Harry.”

Era strano quel messaggio, mi faceva preoccupare. Ma non ci pensai più di tanto, e dormii profondamente.
La mattina seguente arrivata a scuola salutai Dems ma non riuscivo a trovare Harry. Era magicamente sparito. Ero anche in ansia per la consegna della verifica di latino. Speravo con tutta me stessa di averla fatta bene. Entrata in classe la prof cominciò a consegnare subito le verifiche.
“Selena Gomez”
Dopo aver sentito il mio nome mi diressi verso la cattedra e presi in mano la verifica e vidi il voto: 4-. No, non era possibile. Avevo studiato, ero sicura che sarebbe andato tutto bene, e invece mi ritrovo uno stupido 4-. Ero a pezzi, come avrei fatto a dirlo a mia madre? Rimasi imbronciata per tutto il giorno e quando presi l’autobus dissi tutto a Justin:
“4-? Un misero 4-? Sel, avevi studiato?”
“Si Justin, ti giuro. Ho passato un intero pomeriggio e anche di più a studiare tutte le regole e le parole, ma niente. Non è bastato…”
Stavo per mettermi a piangere…
“Sel, dai calmati,”e dopo aver detto questo mi abbracciò. Il suo abbraccio mi rassicurava, era caldo e accogliente “nessuno ti ucciderà. Cerca di convincere la prof a farti fare un corso di recupero, o qualche prova in più per migliorare”
“Grazie Justin, grazie per tutto quello che fai”
“Di niente piccola, è il minimo”
Arrivata a casa trovai mia madre in cucina seduta a tavola. Sembrava molto arrabbiata…
“Ha chiamato la scuola per informarmi del tuo brutto voto in latino. Sel, un 4-? Non potevi impegnarti un po’ di più?”
“Mamma, io ti giuro che ho messo tutta me stessa in quel compito e ho studiato abbondantemente. Perché non mi credi?”
“Potrei anche crederti, ma il 4- nella tua verifica mi fa pensare il contrario. Sel ti ho dato molto negli ultimi mesi dopo la scomparsa di papà e tu mi ripaghi con questo? Pensavo che ti importasse di più di me…”
“Ma mamma…”
“Niente ma, fila in camera tua!”
Corsi in camera mia, sbattei la porta e cominciai a piangere. Mi sentivo male, sentivo di non aver concluso qualcosa su cui mi ero impegnata, sentivo di aver deluso una delle persone più importanti della mia vita. Ero così amareggiata per la litigata con mamma che quasi mi dimenticai di avere alle 16.00 l’appuntamento al parco con Harry. Mi feci una doccia per rilassarmi. Mi vestii comoda e mi diressi verso il parco. Riuscii a trovare Harry vicino ad un panchina. Non sembrava molto felice.
“Ciao Harry”
“Ciao Sel, devo dirti una cosa. Siediti…”
“Dimmi tutto”
“Sai, credo sia ora di finirla”
“Che cosa intendi dire?”
“Credo che la nostra storia sia solo una recita. Hai conosciuto questo Justin e ora non mi saluti neanche più. Io non ce la faccio a continuare con questa farsa. Okay?”
“Tra me e Justin non è successo niente! Siamo solo buoni amici”
“Pochi giorni fa mi avevi detto il contrario, dai ammettilo: c’è qualcosa oltre all’amicizia vero?”
“Non so…”
Ero confusa. Sapevo di provare qualcosa per Justin, ma anche per Harry. Ma in quel preciso momento mi resi conto che quello che provavo per Justin era unico.
“Ecco, non lo sai. E’ per questo che ti voglio lasciare…”
“Addio Harry.”
E corsi via. Correvo e correvo lungo il marciapiede. Non sapevo dove stavo andando, ma volevo solo andare via da Harry, non vederlo mai più. Ero distrutta. Prima il 4- in latino, poi la litigata con mia madre e adesso la rottura con Harry. Non ce la facevo più. Diedi un’occhiata veloce alla strada e attraversai. Ma girandomi di scatto sentii un clacson suonare. Poi tutto diventò nero. Ero a terra paralizzata, non riuscivo più a rialzarmi. Ero stata investita.



UNICORNSSS(?)
ciao bellissimi/e, questo è il mio penultimo capitolo della storia, spero di avervi creato un po' di tensione e di essere riuscita a creare un po' di suspance alla fine. VI PREGO: RECENSITE!
mi farebbe molto piacere. rigranzio ancora una volta le persone che lo fanno già e che seguono la storia, alla prossima <3

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Capitolo 4
*** chapter four. ***


I will catch you if you fall, trust me.
Capitolo 4.

 

*JUSTIN POV*
Non avevo sentito Sel per tutto il pomeriggio, non ero preoccupato perché sapevo che per lei ero solo un amico. Sapevo anche che aveva un fidanzato che le voleva bene, e io non volevo rovinare tutto. Verso le 17.00 ricevetti una chiamata proveniente da un numero sospetto:
“Pronto?”
“Buonasera, parla Justin, Justin Bieber?”
“Si, mi dica”
“Conosce una certa Selena Gomez? E’ stata investita poco fa sulla Red Street, abbiamo trovato il suo numero tra i preferiti del cellulare della ragazza e abbiamo chiamato lei e sua madre. Potrebbe raggiungerci in ospedale?”
Stavo tremando. Non era possibile: Selena era in ospedale. Mi precipitai giù per le scale e raggiunsi al più presto l’ospedale. Nella sala d’aspetto si poteva percepire l’ansia nell’aria. Notai anche la madre di Selena che andava in continuazione avanti e indietro camminando nervosamente:
“Sono Justin, un caro amico di Selena. Come sta?”
La signora piangendo mi abbracciò stringendomi forte, e anche io feci lo stesso.
“Non lo so, ora è in sala di rianimazione e stanno cercando in tutti i modi di farla sopravvivere. Selena sta lottando per la vita.”
Finita la frase cominciai a piangere anch’io. Ci abbracciammo e pregammo entrambi per Selena, doveva in tutti i modi farcela. Dopo mezz’ora arrivò un medico:
“Signora Gomez? Devo darle una brutta notizia. Selena non ce l’ha fatta. Abbiamo provato in tutti i modi ma alla fine è andata in arresto cardiaco.”
Cominciai a urlare e a piangere, non ci credevo. Sentivo che una parte di me era morta. Tornai a casa arrabbiato. Arrabbiato perché avevo perso una persona importante, e non potevo fare niente. Andai in bagno e mi guardai allo specchio. Facevo davvero schifo. Aprii il cassetto dei medicinali e tirai fuori delle medicine. Le usava mia madre quando aveva mal di testa. Se venivano assunte delle quantità al di sopra di quelle indicate potevano provocare la morte. Il telefono di casa cominciò a squillare incessantemente, ma lo ignorai. Presi in mano le pasticche e ne ingoiai 10. Vedevo tutto a puntini e stavo per svenire. Prima di cadere a terra, chiamai un’ambulanza.
 Segreteria telefonica: *Signor Bieber, la vogliamo informare con la nostra più grande felicità che Selena grazie ad alcuni macchinari è riuscita a sconfiggere la morte, ci raggiunga in ospedale. Arrivederci.*
 
20 anni dopo…
''Mamma, ti sei mai innamorata di qualcuno tanto da star male?''
''Si'' risposi toccandomi e aprendo la collana ad ali d’angelo che avevo ancora. Vedendo la foto cominciai a piangere.
''E ora lui dove si trova?''
''In un posto migliore. In mezzo agli angeli come lui. Mi amava più della sua stessa vita. Ora ci guarda dall’alto e so che mi amerà, per sempre''.



OCCHI A ME(?) ಠ_ಠ 
vi piace la foto figa messa alla fine per fare un'effetto figo? (?) no okay, vabbeh....
non so cosa dirvi, ecco l'ultimo capitolo della mia prima FF su bieber. spero che vi sia piaciuta la storia, anche se è finita in modo un po' drammatico. ma vabbeh, ecco cosa pensa la mia mente durate le ore di epica a scuola ahahah
un GRAZIE e un ABBRACCIO VIRTUALE(?) a tutti quelli che sia su twitter sia qui su efp hanno seguito la storia.
alla prossima <33

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