We're not a mistake.

di rescuemeharry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 
Respiro lentamente nel suo collo.
Il suo braccio mi circonda le spalle.
E io sono al sicuro fra le sue braccia.
-Pensi che ci troveranno?-
Sussurro a Harry con voce impercettibile.
Ma lui mi sente.
Lui mi sente, sempre.
In tutti i modi in cui una persona può essere sentita.
-Non lo so.-
Mi stringe più forte a se.
Le nostre mani si incontrarono andando a formare un' intreccio d'amore.
- E comunque non mi importa, Natalie. Finche ho te al mio fianco sto bene.-
Dice.
E cosa dovrei rispondere?
Lui è più della mia vita. Lui è più di tutta me stessa.
Alzo la testa. Lui capisce e mi da quello che voglio: un dolce bacio.
Proprio sulle labbra.
Una sensazione di calore mi percorre tutta.
E non ho più paura.
Paura di quei fottuti tedeschi.
-Rose ci nasconderà bene.-
Guardo Harry sperando di avere una conferma.
Ma tutto quello che vedo nel suo volto è una mascara di preoccupazione.
Si alza in piedi e inizia a fissare nervosamente la porta.
-Che succede?-
Sussurro. Mi alzo anche io e mi butto fra le sue braccia.
Chiudo gli occhi.
Ora sento. Voci flebili. Stivali che calpestano il terreno.
C'è ancora una speranza, dico dentro di me.
Stringo gli occhi forte.
E mi avvicino ancora più a Harry.
Lui mi alza il mento e mi guarda dritto negli occhi.
-Natalie, qualunque cosa succeda ricordati che ti amo. Ricodarti per sempre i miei occhi, le mie mani, i miei baci, i miei abbracci. Spero che un giorno siano loro a darti forza.-
Esclama. E poi la porta si apre.
Affondo la faccia nel petto di Harry. E scoppio a piangere.
Perchè per quanto ne so io questa è l'ultima volta di noi due.
Un tedesco mi afferra per un braccio.
Inizio a scalciare divincolandomi.
-NO! NO! HARRY, HARRY.-
Visto che non mi fermo l'uomo mi afferra e mi butta sulle spalle come se fossi un pacco di patate.
-HARRY.-
Urlo prima di essere portata via.
Ma prima di non vedere più la sua faccia lo vedo sussurrarmi:
Ti tornerò a prendere. Aspettami. Promesso.
Vedo due camionette fuori ad aspettarmi.
No,no,no.
Il tedesco mi butta sopra una.
Finisco addosso a una ragazza.
-Scusa.-
Riesco a brofonchiare fra le lacrime.
Aspetto che arrivi anche Harry.
Ma lui non viene.
Cosa gli hanno fatto?
è morto?
Le porte si chiudono.
No.
Mi ci butto addosso iniziando a battere i pugni.
-APRITE. HARRY, HARRY, HARRY.-
-stai calma ragazzina. è andato. Capisci? è tutto andato. Il passato ormai non ti appartiene più.-
Mi giro verso il vecchio che ha parlato.
Ha i capelli bianchi è rugoso ed è molto magro.
Mi trascino a terra e affondo il capo nella mani.
Lo stesso capo che neanche mezz'ora fa era appoggiato al petto di Harry.
La camionetta parte.
E io sono li sopra così.
Immobile.
Incapace di pronunciare una parola.
Poi mi alzo dandomi un contegno.
La camionetta ha una panca lunga dove sono sedute una quindicina di persone.
Piangono tutte e nessuno mi guarda più a lungo di due secondi.
Non ho voglia di sedermi.
Non c'è una finestra. Non c'è aria.
Vedo due bambine. Due gemelle attaccate alla mamma. Tutte e due di un'eta complessiva di cinque anni.
Mi si stringe il cuore.
Poi guardo avanti a me e vedo un ragazza. Sembra avere più o meno sedici anni. Come me.
-Come ti chiami?-
Chiedo senza pensarci troppo.
-Esther.-
Mi sorride e mi guarda.
-E tu?-
-Nathalie.-
Le sorrido anche io. Ha i capelli lunghi e castani chiari che le ricadono a boccoli lungo le spalle. Gli occhi sono di un nocciola chiaro.
-Nathalie... non sembra un nome ebreo.-
-Mio padre non lo è infatti. è inglese.-
Sono tentata di dirgli che anche Harry è inglese. Che mia madre e sue madre sono ebree. Che sono amiche e che ora le nostre famiglie sono amiche.
Che ci stanno portando via proprio per questo. Per le nostri madri.
Che non so dove sono loro e che Harry mi manca.
Che di secondo nome mi chiamo Leah. Che di cognome faccio Evan.
Che amo Harry, che mi manca anche se non lo vedo da dieci minuti.
Che lui mi ha promesso che mi avrebbe ritrovato e che io ci credo per quanto possa essere impossibile.
Poi le mie si avvicina e mi abbraccia.
-Hai lasciato qualcuno di caro, vero?-
Mi stupisco e l'abbraccio.
Stringo gli occhi facendo uscire tutte le lacrime.
-Anche io.- Dice. Poi continua. - Si chiama Liam. Non è ebreo e per questo si salverà.-
La stringo più forte.
-Harry. è...è ebreo anche lui. Ci hanno portati via insieme.-
E poi resto li fra le sue braccia. Consolata da un cuore che batte come il mio.
Che prova le mie stesse sensazioni.
Dopo quasi un giorno di viaggio ci fermano.
Stringo forte la mano di Esther.
I nazisti ci guardano in cagnesco.
-bewegen.- Ci sbraitano addosso. Muovetevi.
Siamo in una stazione e in poco tempo ci fanno entrare dentro a un treno.
Sono consolata dalla presenza di Esther.
Non mi abbandonderà, lo so.
Dentro al treno mi stringo contro migliaia di persone.
La puzza di feci e corpi in decomposizioni è asfissiante.
Guardo in alto in cerca di una finestra.
E non c'è.
Siamo chiusi qui dentro.
Morirò. Penso sconvolta.
No,no,no.
Harry mi ritroverà e io sarò viva.
Il vecchio dai capelli bianchi mi guarda.
Io ricambio.
-Mi dispiace, ragazza.-
Lo guardo inarcando un sopracciglio.
-E perchè mai?-
-Perchè sei giovane. E stiamo andando a morire.-
Quell'affermazione mi sconvolge.
-Dove stiamo andando?-
-Nei campi di concentramento.-
So cosa sono. Campi in cui devi lavorare e puoi anche morire... ma devo ammettere che non so molte cose.
Comunque l'idea mi spaventa a morte.
-E perchè dovrebbe essere dispiaciuto per me? Per lei non lo è?-
Lui scuote la testa lentamente.
-La mia vita è comunque finita. Tu puoi ancora vivere.-
Sorride e poi si gira.
Mi fa male la testa, ho sonno.
è sera tardi.
Decido di provare a dormire.
Mi stendo e chiudo gli occhi lasciandomi cullare dal dolce ricordo di Harry sapendo che quando mi sveglierò farà ancora più male non averlo qua, vicino a me.

AVEVO COSì TANTA VOGLIA DI SCRIVERE O:
BEH, SALVE A TUTTI.
NUOVA FAN FICTION.
QUESTO è DAL PUNTO DI NATHALIE MA 
IL PROSSIMO CAPITOLO SARà DAL PUNTO DI VISTA
DI HARRY.
E POI ARRIVERANNO ANCHE GLI ALTRI DELLA BAND...
L'ARGOMENTO NON è PROPRIO ALLEGRO
MA HO IN MENTE UNA STORIA CHE A ME PIACE PARTICOLARMENTE.
COMUUUNQUE RECENSITE E CONTINUERò... ALLA PROSSIMA
PUNTATA (?)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Harry's prove.
 
Mi sveglio e sento il gelo pervadermi le ossa.
Devo fare mente locale.
Ma certo. Sono in un treno.
In uno sporco treno. Dov'è Nathalie?
Mi giro per cercarla e prenderle la mano ma mi ricordo che lei non è qua con me.
Il cuore inizia a battermi forte.
L'ho lasciata andare.
Come un treno in corsa che mi viene contro rivedo i suoi occhi quando quei bastardi tedeschi la portavano via.
E mi ricordo della mia promessa e dello sguardo sei suoi occhi.
Abbasso la testa e mi do uno schiaffo.
La ritroverò.
Mi alzo in quello spazio angusto.
La puzza è asfissiante.
Ma non c'è nessuno qua.
Faccio un passo indietro.
-Ahia.-
Mi giro e vedo una ragazza seduta.
Il cuore perde un colpo.
Per un momento... un momento credevo di aver visto Nathalie.
Invece non è così.
-Scusa.-
Borbotto.  Lei mi guarda storto.
-Scusa un cavolo. Potresti stare più attento.-
Sbuffo.
-Beh, non mi sembra che sia tanto spazio qua. è già tanto se non ti sono caduto addosso.-
Alza gli occhi al cielo.
-Se proprio lo vuoi sapere questa notte mi sei venuto addosso tremila volte. Ti stavo per svegliare ma non l'ho fatto. Per rispetto.-
Abbasso gli occhi imbarazzato.
-Allora scusami.- Mi siedo vicino a lei. -Come ti chiami?-
Chiedo.
-Leah. Te?-
Ecco di nuovo. Perchè? Leah... Nathalie Leah. Il suo secondo nome... dio, mi tormenta.
Mi manca terribilmente.
-Io...io Har..ry.-
Riesco a balbettare prima di scoppiare a piangere. Senza riuscire a smettere.
Leah mi mette una mano nella spalla.
-Cosa succede? Harry?-
-Lei... la mia ragazza... si chiamava Nathalie Leah. E tu... me la ricordi. Insomma, no. Siete due persone completamente differenti ma quando ti ho guardato ho visto lei.-
Mi guardo intorno al treno. Lei è in tutte le ragazze che sono qua dentro.
-In realtà... tutte quelle che guardo si assomigliano a lei. Tutte quelle che guardo sono lei. Lei. Lei. Mi manca. E per quanto ne so potrebbe essere già morta. Ma io gli ho promesso che l'avrei ritrovata e ho giurato che l'avrei fatta. E, sento che lei non è morta. Sento che crede a questo giuramento. Ma come farò?-
Leah mi alza il mento con le mani e mi ritrovo a guardarla negli occhi.
-La ritroverai. La ritroverai stanne certo.-
Smetto di piangere e prendo un grosso respiro.
-E tu?-
-Oh, lui è qua con me. Ora è andato a cercare da mangiare. Dopo te lo presento.-
Annuisco stancamente e chiudo gli occhi visualizzando la faccia di Nathalie. Gli occhi nocciola, i capelli riccioli che le arrivano fino alle spalle. Il naso poco pronunciato e il fisico formoso.
E dentro di me sento un vuoto incolmabile.
Voglio solo abbracciarla.
Cinque minuti dopo arriva un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che bacia Leah.
-Non ho trovato niente, amore.-
Dice. Nella sua voce si sente il risentimento, la sconsolazione.
-Fa niente. Resisteremo.- Mi guarda e poi mi indica con la mano. - Lui è Harry. Harry lui è Niall.-
Stringo la mano al ragazzo e sorrido.
-La sua fidanzata... l'hanno portata via. Non sa dove sia.-
Continua lei.
Niall mi guarda. Poi abbraccia Leah e la bacia.
Viene da me e mi abbraccia.
-Ti capisco. non so cosa fare se perdessi Leah.-
-Faresti come me. Io ho giurato. Ho giurato che l'avrei ritrovato e così sarà. Quando tutto questo sarà finito io... la ritroverò. E staremo di nuovo insieme come te e Leah.-
Lui mi sorride e mi da una pacca nella schiena.
-Prego per te.-
Mi dice prima di tornare a abbracciare Leah e a sussurarle parole all'orecchio.
Non so cosa gli sta dicendo ma noto che lei ha gli occhi lucidi e la luce che irradiano è così bella.
Lo ama tanto. E lui le sta dicendo che la ama.
è la stessa luce che ho io negli occhi quando Nathalie me lo dice.
Ne sono sicuro.

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