Non tutto va come avevi programmato

di Antys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° ***
Capitolo 2: *** 2° ***
Capitolo 3: *** 3° ***
Capitolo 4: *** 4° ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° ***


Piacere sono Ryan92, sono nuova di qua! Non si era capito, ehm… chiudiamo un occhio! Comunque non ho potuto fare a meno di iscrivermi anche qua, adoro questo sito, e tutte le ragazze che vi scrivono, non ne posso fare a meno, ormai leggere ff è diventata una droga! Spero che questa ff vi piaccia, e non vi chiedo di essere clementi, perché se non piace, non posso chiederlo! Comunque se vi ho incuriosito leggete pure, e come ho già detto spero che vi piaccia!!

Non tutto va come avevi programmato
1° capitolo

E’ una bellissima giornata di primavera, gli uccellini cantano felici e spensierati, i fiori sbocciano più belli che mai, finalmente dopo un inverno gelido, che li aveva rinchiusi da quella barriera detta neve. Gli alberi fioriscono per dare il dolce benvenuto alla primavera, la stagione degli “innamorati”, se così la vogliamo chiamare, infatti dovunque cammini o ti giri in torno, vedi coppie, coppie di innamorati felici, che passavano una bella giornata con il proprio amore, dopo aver aspettato un intero inverno gelido, senza poter uscire, e poter vedere l’amore della propria vita. Ma ora che finalmente la primavera è arrivata tutto può ricominciare, puoi ricominciare a vivere, perché sai che accanto a te c’è la persona a cui tieni di più. Ma se sei sola non vuol dire che ci rimarrai per sempre, potrai scoprire il grande amore, anche il giorno dopo, o tra due giorni, o perché no, magari il mese dopo… perché farsi tanti problemi? L’amore arriva per tutti, almeno così dicono. Questo è quello che penso io Strawberry Momomiya, giovane studentessa delle superiori, di famiglia nobile inglese, già mio padre è un lord, viviamo a Londra da sempre, la mia famiglia è sempre stata di qua, e siamo amati e ammirati da tutti, io amo questa città, non la lascerei per nulla al mondo. Sono una giovane ragazza di media altezza,dai cappelli rossi lunghi lasciati scivolare sulla schiena, e dagli occhi color nocciola. Ecco io sono questa, una giovane ragazza, molto “bizzarra”, così dicono, una ragazza piena di vitalità, di voglia di andare avanti, ma molto capricciosa, come una bambina. Sono anche un po’ ingenua, per dirla tutta sono completamente ingenua, ma che volete farci, io sono fatta così. Ormai cerco il mio grande amore da un bel po’, ma ancora non l’ho trovato, ho sedici anni e non ho un ragazzo, mai avuto, ma io vado avanti, sono pur sempre una Momomiya, e non mi posso fare abbattere da queste piccolezze. Certo che alcune volte portare questo cognome è difficile, non fraintendetemi, io adoro fare parte di questa famiglia, i miei mi amano immensamente, e non mi fanno mancare nulla, e non si aspettano grandi cose da me, perché mi conoscono bene, e non hanno nessuna intenzione di farmi cambiare, anzi… E io li amo immensamente per questo, ma io non vorrei deluderli, a scuola non sono un genio, e neanche nello sport, sono una buona annulla, ma i miei genitori non si preoccupano per questo, perché sanno che un giorno troverò la mia strada. Ah, quanto sarebbe bello. Vorrei che tutto questo non cambiasse mai, e perché dovrebbe succedere.
O mio Dio! Sono in un ritardo pazzesco, ho un appuntamento, con un bellissimo ragazzo, ci conosciamo da poco, e quindi non so se è il mio grande amore. E perché no? Non mi dispiacerebbe. Il suo nome è Mark Aoyama, è come ho già detto è un bellissimo ragazzo ( una bacinella per favore devo vomitare!! Nda. No aspetta serve prima a noi =tutti. Ehi ma non è giusto, l’ho chiesta prima io! Nda. Te la prendi, cara!! =tutti. Uffa, ma me la pagate! Nda.), alto, capelli scuri, occhi anch’essi scuri, veramente bellissimo (ora vomito davvero! Nda), e poi è gentilissimo, ha un sorriso da mozzare il fiato (no ora basta! Nda). Ora è meglio se inizio a incamminarmi, se no farò veramente tardi. Anzi è meglio se inizio a correre, ma si tanto che cambia…

Corro e corro… no, non sono affatto brava in questo sport, sono una campionessa dei ritardi, almeno su questo non mi batte nessuno…

Sono già le 16:20 e l’appuntamento era alle 16:00 al Green Park, uno dei parchi più belli di Londra secondo me, e poi non è neanche lontano il Tamigi da li. Non sarà più una meraviglia, ma io adoro quel fiume, anche se ora è verde, e pur sempre un gran bel fiume, il mio fiume…
Ma basta perdersi in chiacchiere devo correre. Ma chi me l’ha fatto fare, di andare a quest’appuntamento, uffa! Ma che dico, devo incontrare Mark, che sbuffo a fare. Corriamo! Su dai gambe non mi abbandonate, ma perché non ho preso la metropolitana, sono veramente una scema. E poi io che ho un’autista tutto mio e manco lo uso, ma quanto sono scema.
Basta perdere tempo, devo muovermi. Magari qualcuno mi da una medaglia. Sono in Chapel Street, ormai manca poco, tra un po’ sarò arrivata. Acceleriamo…

SPUM!!!

In un secondo mi ritrovo a terra, ma che diavolo! Ma su che cavolo sono andata a scontrarmi?
Ma ora si che sono veramente nervosa!

?: -Ehi, ma guarda dove vai!

Ma di chi è questa voce così antipatica?! Oh, ma che nervi!!

Strawberry: -piuttosto, guarda tu quando cammini!!-
Sono ancora a terra, non l’ho ancora visto in faccia! Ma appena lo vedo gliene dico quattro!!

?:-io dovrei stare attento, ma guarda un po’! Non ti sono mica venuto io a dosso, sei stata tu a farlo!!-

Ma chi diavolo si crede di essere, sto buffone!! Basta ora mi alzo!
Mi sto alzando, tra poco lo guarderò dritto negli occhi e gliene dirò quattro…
Ora sono finalmente in piedi. Ahi, che male!
Strawberry: -Ehi………...-
Oh porca miseria! Ma chi è questo un angelo?! Ma è bellissimo!! Oh no, mi sono azzittita! Ma non è da me! Ma è davvero bellissimo! Ma per me dovrebbe essere normale! Uno dei tanti motivi per cui amo questa città è perché è pieno di ragazzi bellissimi, biondi, occhi azzurri, alti! Un vero paradiso terrestre!! Ma lo sto ancora fissando!! Mamma mia che mala figura!! Mi sta guardando mallissimo! Ha degli occhi stupendi, blu come l’oceano! O Madonna ma cosa sto facendo, non posso continuarlo a fissare! Devo prendere la parola. Ma che gli dico? Non ho più tutta questa voglia di litigare.

?: -Ehi, ma ci sei?! O ti sei imbambolata?!-

Ma che antipatico! Ma come si permette!?
Strawberry: -Ma sta un po’ zitto!! Ma chi ti credi di essere!!-
?: -io? E perché mi dovrei sentire qualcuno?!-

Ma che razza di risposta da questo. Ma vedi un po’. Ma non sto dimenticando qualcosa?! Oh no!! Il mio appuntamento!! Ma che ore sono? Le 16:40!! Oh no!! Ma è tardissimo!!
Povero Mark! Chissà se è ancora là?! (ma lascialo la! Nda. Già, lascialo perdere! =tutti. Non è neanche degno di essere chiamato inglese! Ma ora che ci penso non deve essere inglese!! Evviva!! La popolazione è salva! Nda. Ma che ti sei fumata? =tutti. Niente! E poi io non fumo!! nda) Ora è meglio se vado!!
Strawberry: -addio!!-
Non ci posso credere sto scappando! Ma che sto scappando, io sto correndo verso Mark, mica per sfuggire a quello!! Certo che era un bel tipo!! Ma che vado a pensare! Era antipaticissimo!! Peccato mi piacerebbe rivederlo! Ah, ma che vaneggio a fare! Londra è grandissima, figuriamoci se lo rincontro!!

?: -che tipa strana!!- e se ne andò ridendo! Aveva incontrato davvero una strana tipa!

Fiuuuu!! Che fiatone! Ma alla fine c’è l’ho fatta!! Sono le 16:50, ma c’è lo fatta!!

?: -Strawberry! Sei qui non ci speravo più!-
Strawberry: -ah… ciao Mark! Ehm… ho fatto un po’ tardi!-
Mark: -Ahah! Gia solo un po’!-
Strawberry: -scusami Mark!-
Mark: -sei la solita incorreggibile!!-
Strawberry: -ehm… già!!

Passammo tutto il pomeriggio insieme! Ma io ancora pensavo a quel bellissimo ragazzo! Non me lo levavo dalla testa, ma perché? E vero è un bellissimo ragazzo, ma perché pensarci ancora? Londra ne è piena! Basta pensarci! Tra un po’ sarò a casa! Ah che bello!

Sono finalmente arrivata! Entro dall’ ingresso principale è bellissimo! Ha un grandissimo portico, con alcune colonne stile greche, decorate da tantissime piante arrampicanti sempre verdi! Ha un grandissimo portone in legno di mogano lucido! Bellissimo!!
Ora è meglio entrare! Chissà cosa si mangerà oggi?

?: -signorina…-
Strawberry: -a ciao Edward!-
Edward: -ehm… signorina è meglio… se va in camera sua!-
Strawberry: -eh?... Perché?-
Edward: -la prego signorina, vada in camera sua!-
Strawberry: -ok! Ma oggi sei strano!-
Edward: -mi dispiace signorina, ma l’ho faccio per voi!-
Strawberry: -cosa?-
Edward: -niente signorina, lo saprete presto!-
Strawberry: -va bene!-
Ma oggi è proprio strano! Ma cosa gli è preso? Ma però se mi ha detto così, c’è un motivo!

?: -cosaaa? Siamo in banca rotta? Ma stai scherzando!
?2: -no, non sto scherzando!-
?: -ma come è possibile?-
?2: -purtroppo…ho commesso alcuni errori!-
?: -che cosa? Tu e i tuoi maledetti affari! E adesso che faremo?-
?2: -non lo so, ma c’è la faremo insieme!!-

Siamo in banca rotta! Ma come è possibile! No, non posso crederci! E adesso come farò! Io che ho sempre vissuto nella ricchezza! Dannazione!! Ma ci devo provare! Insieme hai miei genitori riuscirò a fare tutto!! Devo solo trovare un modo! Ma quale?

Difficile situazione questa! Dall’essere ricchi a ritrovarsi in banca rotta per alcuni bagli!
Ma la vita e così, si sale e si scende!! Oh, ma come sono filosofica!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!! E solo l’inizio! E poi chissà cosa succederà!!
Chissà chi è quel bellissimo ragazzo? Secondo me l’avete già capito!
Mi raccomando COMMENTATE!!
Bacioni Ryan92!

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Capitolo 2
*** 2° ***


2° Capitolo

E ora cosa farò? Come si fa a passare dall’assoluta ricchezza alla povertà? Chi ha sempre vissuto nel lusso, nei privilegi, nell’essere amati da tutti e da tutto? Nell’ottenere sempre ogni cosa, nel vantarsi di tutto ciò!! Porca miseria io sono una Momoniya!! Sono una delle famiglie più adorate e ricche di tutta l’Inghilterra, come diavolo è successo?
Ma è inutile disperarsi così, ormai è tardi per pensarci, e meglio se vado a dormire! Chissà se riuscirò a dormire! Uffa!! Ma perché quando una o uno sta bene, tutto le/gli viene rinfacciato! Perché uno o una non può vivere in santa pace? Perché è la vita!! Questa è l’unica risposta che posso darmi! E purtroppo non posso cambiare ciò!!
Va bè, ora è meglio che vado veramente a letto, non posso stare sulla soglia della porta del soggiorno ad ascoltare i discorsi dei miei genitori!
Ma ora che ci faccio caso hanno cessato di parlare! Vuol dire che hanno finito e quindi… Oh mio dio, non devono trovarmi qua! Non vorrebbero che lo avessi scoperto così!! Devo correre! Ma porca miseria ma oggi è la giornata della corsa!! Ma cosa vado a pensare, non posso fare l’ironica in un momento del genere!!
Ah, che meraviglia, vedo la mia porta, ancora poco e c’è l’ho fatta!! Un ultimo sforzo!! Solo uno… salva… fiuuu, per un soffio!! Non sono stata beccata, che miracolo!! Ma ora a nanna!!

L’unico posto in cui mi sento protetta è il mio letto, la mia stanza! Ora solo qua posso stare, almeno per un po’!!
E ora, forse finalmente mi addormenterò, si, si è ora!!

DRINNNNNNN!!

Ma che diavolo!! Oh, ma è mattina! Che peccato! E io che volevo dormire! Su dai Strawberry alzati, oggi non è giornata per poltrire! Devo andare a scuola!!
Certo che ho fatto proprio uno strano sogno, però non me l’ho ricordo! Ma, solo io posso farlo! Va be, forse non era importante!! Oh ma che ore sono? LE 7:50!! Ma come si fa ogni volta!! Devo smuovermi! La scuola inizia alle 8:05!! Ma non c’è la farò mai!!!

Fiuuuu!! Sono pronta!! Ma ora devo correre, sono le 8:00! O mio Dio!!! Meno male che la scuola è vicina!!

Corro e corro! Sono quasi arrivata!! Un ultimo sforzo! Acceleriamo…

SPAMMM!!

Ma che diavolo è successo? Sono a terra! Ma come di nuovo! Ma questa si chiama sfiga! Non posso perdere tempo! Devo correre!!

?: -sempre di fretta tu? Eh!-

Ma questa voce… no, non può essere! Non può essere lui!!
Alzo la testa e… è lui… non posso crederci… l’ho di nuovo davanti… Ma…ma… non sto sognando vero!? Non voglio sognare! Voglio che tutto ciò sia reale!! Oh no! Di nuovo mi perdo nei suoi occhi, ma perché? Perché mi fa questo effetto! Perché mi sembra, di toccare il celo con un dito? Non so neanche chi sia! Perché mi sento così bene vedendolo! Mi sta di nuovo guardando male! Che faccio?

?: -e allora!! Non parli!?-

Su dai! Forza e coraggio, di qualcosa.

Strawberry: -ehm… scusa! Ma devo proprio andare!!

Ma che figura! Non può essere, è già la seconda volta!! Ma come diavolo si fa!!
Riprendo a correre!

?: -quella tipa è veramente strana!- continuò per la sua strada, pensando alla possibilità di poterla rivedere! Pensando questo scoppiò in una fragorosa risata! Chissà se si sarebbero incontrati di nuovo così!

Ora sono le 8:10! Ma no!! Ora manco mi fanno entrare in classe! Troppi ritardi!! Uffa!! Va be, posso sempre tentare!! Che mi costa?!

Sono davanti la classe! Ho un po’ di timore! Ma dai, di che cosa ho paura, sono o non sono una Momomiya… già una Momoniya finita!
Basta pensarci, è il momento di agire!
Detto fatto, sono dentro la classe! E tutti come al solito, non sono sorpresi! Bhe meglio così!

?:-ah,bene signorina Momoniya è arrivata! Aspettavamo solo lei per iniziare! Si accomodi!!- Strawberry: -si, scusi prof!-
Prof: -tanto non so più cosa fare con lei! Allora stavamo dicendo…-

Mi avvio verso il fondo della classe, li dove c’è il mio banco, ed ecco li seduta la mia migliore amica Lory Midorikawa, anche lei di famiglia nobile, come tutti in questa scuola! Mi siedo accanto a lei, attenta alla spiegazione, mentre io la saluto con un sorriso, e vago con la mente! Non sono mai stata attenta in classe, ma oggi supero ogni limite! Sto ancora pensando al quel meraviglioso ragazzo! Oh ma perché mi devo sentire così?!

La giornata è finalmente conclusa, la scuola è finita, almeno per oggi!!
Mi incammino verso casa, oggi non ho proprio voglia di vedere nessuno!

Sono finalmente arrivata a casa, ho una fame, e da ieri che non tocco cibo!!
Entro in casa, ma per mia sorpresa non vedo Edward! Mi stranizza un po’! No vorrei che se ne fosse andato, no, non lo sopporterei!
A questo pensiero la mia grande fame sparisce del tutto! Mi avvio in camera mia, ma…

?: -cosa possiamo fare?-
?2: -non so!-

Sono mamma e papa, stanno ancora parlando… sono molto decisi a trovare la soluzione…

Mamma di Strawberry: -ci deve pur essere una soluzione!-
Papà di Strawberry: -se c’è, non so qual è!-
Mamma di Strawberry: -uhm… un modo per tenere sempre alto il nostro nome…-
Papà di Strawberry: -uhm… bhe soldi ne abbiamo pochi e niente…-
Mamma di Strawberry: -ma è possibile che abbiamo perso tutto!?-
Papà di Strawberry: -purtroppo si! Se solo…-
Mamma di Strawberry: -se solo che?-
Papà di Strawberry: -bhe, magari… non so… cercando un socio!?-
Mamma di Strawberry: -ma certo! Ho trovato!-
Papà di Strawberry: -ehm… cosa hai trovato?-
Mamma di Strawberry: -ma la soluzione, è ovvio!-
Papà di Strawberry: -è quale sarebbe?-
Mamma di Strawberry: -ma un matrimonio, no?!-
Papà di Strawberry: -COSA?-
Mamma di Strawberry: -ma si dai, un matrimonio!-
Papà di Strawberry: -questo lo capito, ma chi?-
Mamma di Strawberry: -ma Strawberry è ovvio!-
Papà di Strawberry: -Strawberry? Ma che sei impazzita?!-
Mamma di Strawberry: -ma no! Dai i nostri guai sarebbero finiti!-
Papa di Strawberry: -uhm… forse hai ragione, ma con chi?-
Mamma di Strawberry: -ma con gli …-

No, non potevo crederci, mio padre era d’accordo, io mi dovevo sposare, e con uno che neanche conoscevo, ma siamo impazziti?!
Mi sono messa a correre, non voglio sapere con chi mi sposerò, non lo voglio sapere! Preferisco vivere nell’ignoranza, piuttosto che saperlo!!
Mi cadono gocce calde e salate dagli occhi, e mi dirigo in camera mia, non posso crederci, io mi devo sposare, no, non voglio!! Ma perché? Perché tutto ciò! E io che volevo trovare il grande amore!! Ma mentre piango l’unica cosa che vedo sono…i suoi occhi, i suoi capelli… lui… quel ragazzo sconosciuto, mi chiedo e mi richiedo il perché? Com’è che ora penso a lui? Com’è possibile? Ora basta, voglio piangere e piangere, finche non consumerò le mie lacrime, tutte una ad una…


Bhe che ne pensate? Non ci sono molte rivelazioni in questo capitolo!! Uhm… pazienza! Mi sa che dovrete aspettare ancora un po’, per entrare nel vivo della storia!! Chissà chi è il futuro sposo di Strawberry? Ma bho? E poi sto bellissimo ragazzo, non si sa ancora chi è? Ahahah!! Si sa chi è!! Comunque ora è il momento di ringraziare le mie sostenitrici!
Quindi grazie a: Pichan, Jud_91 (sore se non fosse per te sarei in alto mare), Ranpyon, ECA90!!
Vorrei ringraziare chi a letto e “Real love”, GRAZIE!!
Grazie: Geo88, ECA90 (io ci speravo fina all’ultimo che sarebbe finito così più o meno, non sai che rabbia, mi viene la tentazione di andare in Giappone e di fare il 3, che fai vieni con me? E finalmente Ryan avrà ci ho che si merita!!), double!!
Ringrazio anche chi a solo letto! GRAZIE MILLE!!!
Mi raccomando RECENSITE!!!
Bacioni Ryan92!

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Capitolo 3
*** 3° ***


3° capitolo

Ed ora? Perché ora anche questo? Perché i problemi non vengono mai con calma, piano piano, con gradualità, perché devono venire tutti in un botto? In questo mondo di problemi c’è ne sono a centinaia, migliaia, milioni, miliardi, e non si cerca mai di colmarli, ma se ne creano sempre sei nuovi! Perché? Tutto andrebbe tutto per il meglio, ma invece si preferisce ignorarli, e se ne creano altri, sempre più grandi di noi, ma questo non lo si può accettare, come si fa a vivere così, come?
Io piango e piango, non mangio ormai da giorni, una settimana, e non esco di casa da altrettanto tempo, da quel maledetto giorno, quel maledettissimo giorno a scuola, sia dannato quel giorno, non voglio tornare più in quella disgustosa struttura, con quelle persone false, perfide, traditrici, ma dovevo aspettarmelo, la vita va così, e il mondo è pieno di queste persone, e proprio vero i problemi non vengono da soli, sei tu che li chiami, ma io non credo di aver fatto una cosa simile! Ero solo alla ricerca del grande amore, ma a quanto pare adesso ci devo rinunciare completamente, dimenticare, levarmelo dalle testa a tutti i costi! Ma come diavolo si fa? E io penso ancora a quel biondino, dagli occhi azzurri penetranti, che ti fanno rimanere ore e ore a specchiarti, e li ti dimentichi dei tuoi problemi! Si anche quel dannatissimo giorno l’ho rivisto, e se non era per lui, non so cosa avrei fatto!

Flackback

Era un giorno come gli altri, avevo ancora gli occhi gonfi, dopo aver passato tutta la sera precedente a piangere, tutta la santa notte, e i miei genitori erano ignari sul fatto che io sapessi tutto! Mi faceva terribilmente male, perché ero venuta a saperlo così? Sono proprio una scema, mi devo levare questo brutto vizio di ascoltare tutto, io cretina con questa stupida curiosità!!
Certo uno può anche abituarsi al fatto di essere al verde e quindi di stringere la cinghia, può tirare avanti, come fanno le persone di tutti i giorni, non sono tanto diversi da no, anzi si può dire che sono mille volte meglio, cos’è che li distingue da noi ricconi snob? Niente, solo che loro lavorano il doppio, il triplo, per andare avanti, e ne sono felici, perché sanno che è fatto tutto con le loro forze e per amore dei propri cari, non per soldi, soldi e ancora soldi, quanta avidità!!
Comunque dicevo, su questo uno può anche abituarsi, e andare avanti, ma sposarsi, sposarsi, con uno che neanche conosci, che magari detesti, che non vedi l’ora di non rivederlo più, e io dovrei passarci la vita, e per cosa? Per mantenere alto il nome della mia famiglia, ma siamo impazziti?! Ma purtroppo non posso decidere io, ormai mi arrendo alla loro volontà!
Ora meglio andare a scuola, magari mi distraggo un po’!!

Eccomi arrivata, sono davanti questa maestosa struttura, anche se è una scuola, amo questa struttura, alla “Harry Potter” e certo siamo a Londra se non ci sono qua, dove devono essere!!
Per la prima volta nella mia vita sono in orario, e mi dirigo nella mia classe, però c’è qualcosa che non va! Perché tutti mi guardano male, tipo disgustati dalla mia presenza, che ho fatto stavolta? E se… no non può essere!!

?: -avete sentito dei Momonyia?-
?2: -si certo, lo sanno tutti!-
?3: -e certo, e un scoop!-
?: -già, e io che avevo stima di loro, che delusione!-
?2: -già, ma a me non sembravano un gran che, soprattutto avevano una figlia buona a nulla!!-
?3: -magari è stata lei a mandarli in rovina!-
?: -sarà sicuramente così!-
?2: -va meglio andare in classe!-
?3: -ma lo sanno tutti, tutti?-
?: -e si, poverini quelli della sua classe, chissà come faranno?-
?2: -il bello e che è una delle classi più prestigiose di tutto l’istituto!-
?3: -bhe ora non più!

Non ci posso credere, ma chi si credono di essere queste tizie?! Loro non sanno niente, e poi danno la colpa a me, ma come si permettono!
Basta non voglio starle ad ascoltare!
Ma dovunque mi giro, ci sono gruppi che mi guardano disgustati e altri che parlano male di me!! Devo andare nella mia classe, magari non la pensano così! Non l’avessi mai detto!! Ecco li la, mi guardano peggio degli altri, devo essere una vera e propria delusione per loro! Perché appena entrata il caos che c’era era sparito del tutto!
Tutti mi guardavano con odio, con disprezzo, come una cosa inutile da prendere e gettare!! Come cambiamo le persone, prima mi amano e mi acclamano, e al tuo passaggio si inchinano, e ora ti guardano con quell’aria di superiorità! Ma di superiorità verso chi? Verso me, io sarò sempre superiore a loro, anche se dovessi finire sotto un ponte, la superiorità non sta nei soldi, ma nell’animo!! Ma sarebbe inutile spiegarlo a loro!! Esseri snob! Io dovrei essere disgustata da voi, ma non c’è la faccio, anche se ho molta forza e coraggio, mi sento vuota e amareggiata dentro! Magari Lory mi tira un po’ su! Su di lei si può sempre contare!! Ma perché parlo sempre troppo!!
Mi avvicino a lei, ma e la più disgustata, mi guarda con occhi severi e soffermandosi un po’ mi guarda dall’alto in basso, facendomi capire che io non sono più nessuno, che ora è lei che comanda, e lei la più importante, e che quindi io non appartengo più a niente e a nessuno, me ne devo andare di qua, e lei non è mai stata amica mia!!

Allora è così che la pensa, è così stava con me per questo, per convenienza! Da tutti me l’ho sarei aspettata ma non da lei, tanto buona e cara, ma non conosci mai una persona veramente, e io dovevo capirlo ora, in questo modo e in questo momento?! No, non è giusto!! Io mi fidavo di lei, ma a quanto pare ho fatto male, anzi malissimo!!

Calde lacrime silenziose stavano per irrigare il mio viso! No, non posso, farmi vedere ancora più invulnerabile, di quello che sono già, dovevo andarmene!! E così feci!!
Le mie gambe corrono da sole, non so dove mi stanno portando e non lo voglio sapere, voglio solo piangere e piangere, questo mondo fa veramente schifo! Non penso proprio che qualcuno possa farmi cambiare idea!

Mi ritrovo davanti un tappeto immenso verde, ma questo non è un tappeto immenso verde, è il mio parco, il Green Park!! Quanto adoro questo parco, non c’è nessuno, certo a quest’ora tutti lavorano o sono a scuola! Questo parco oggi è ancora più bello del solito, c’è un silenzio bellissimo, e arriva un leggero venticello, che scompiglia un po’ i capelli, ma non mi da fastidio, anzi mi sento libera e al sicuro! Ma quella sensazione durò poco!!
Subito mi ritornò tutto in mente, e ripresi a piangere, sedendomi in una panchina, rannicchiandomi su me stessa!! Non c’è nessuno con me, e non ci sarà mai nessuno, sono sola, sola, abbandonata al mio misero destino!!

Ma…

?: -e ora perché piangi? Sei di nuovo in ritardo?!-

Di nuovo quella voce, quella voce antipatica ma tanto bella, da poterla ascoltare anche per ore e ore, la voce di quel ragazzo che ormai non mi levo più dalla testa! Ma lui cosa ci fa qua? Mi vuole torturare pure lui?

Strawberry: -non sono fatti che ti riguardano!!-
Lo avevo detto acida ma con mille singhiozzi, e non so se ha capito qualcosa, ma sono troppo sconvolta, e non l’ho voglio neanche vedere!!

?: -va bene se l’ho dici tu, allora me ne vado!

Meno male, non posso vederlo, certo un po’ mi dispiace, ma io cosa posso fare, non lo conosco neanche, non so chi sia, ne come si chiama, so solo che c’è lo sempre nella testa!! Sento i suoi passi allontanarsi, e poi più niente!! Ma non mi sembrava che si fosse allontanato, ma magari sbaglio io, magari fa passi lunghi e veloci, la classica camminata all’inglese! Non alzai neanche il volto per vederlo andare via! Ora era calato l’assoluto silenzio, almeno mi rilasso un po’! Ripresi a piangere!!

Sento forti braccia che mi avvolgono, in cerca di dammi sicurezza, ma di chi sono queste braccia? E chi è che mi da questo calore? Cosa vuole da me?

Non ho ancora visto chi sia, e non ho ancora aperto bocca, questo abbraccio mi da sicurezza, mi sento protetta, pronta per andare avanti! Ma ora voglio sapere chi sia! Alzo la testa e lo vedo, i suoi capelli biondi come l’ora, e quei occhi che ormai amo tantissimo, mi stringe forte a se, non vuole lasciarmi andare, ma perché? Non ci conosciamo neanche, però sembra di si, sembra che ci conosciamo da una vita, ma perché mi sta ancora abbracciando?

Si accorge che lo sto fissando interrogativa, e mi accarezza i capelli, facendomi arrivare un brivido lungo la schiena…

?: -ora va meglio?-

Tre parole, tre semplici parole, e sembra che costui si preoccupi per me, ma perché lo fa?

Strawberry: -si… grazie, ora va meglio!-
L’ho detto, ora va veramente meglio, e non voglio staccarmi da lui, dal suo abbraccio…

Mi guarda e sorride, un sorriso da mozzare il fiato, ma quanto è bello!! Allora avevo ragione lui non se n’era andato, era rimasto la!!
Si stacca da me, e ancora mi sorride, sono incantata!

?: -non voglio sapere il perché, non sono affari miei, ma evita di farlo, almeno davanti a me!-

Che voleva dire, chi era lui per dirmi questo? Perché non dovevo piangere davanti a lui, non ci conoscevamo neanche, ma quante volte l’ho avrò ripetuto? Ma è la verità!!

Strawberry: -ok, ma tanto non ti devi preoccupare, non ci rivedremo più!-
Non volevo dirlo, io voglio vederlo, sempre e comunque!!

?: -chissà, il mondo è piccolo, può accadere l’inevitabile!-

Che vuole dire, che ci incontreremo ancora!?

Strawberry: -può darsi, forse!-
?: -e tu vivi per quel “può darsi, forse”!-

Ma che diavolo dice, dovrei vivere per un “può darsi, forse”?

?: -la vita è sempre piena di imprevisti, quindi potremo anche incontrarci di nuovo!-

Ora ho capito, e come se sa quello che ho passato e che penso in questo momento, è fantastico!!

?: -a presto!-
E sparì all’orizzonte, e io forse ho finalmente capito!! Però ancora non sapevo il suo nome…

Fineflackback

Credevo veramente di aver capito, ma non spetto di piangermi addosso, oggi incontrerò il mio futuro sposo, e non ho neanche voluto sapere chi fosse, so solo che ha 17 anni, ma presto, purtroppo per me lo scoprirò, scoprirò chi sia, e allora potrò scordarmi di lui, di quello sconosciuto, che mi ha dato la forza di andare avanti, ma adesso non posso più oppormi, tra poco l’ho incontrerò, e allora per me sarà finita!!!

Sono vestita e truccata, ma guarda se mi devo fare bella per un che neanche conosco, e che rovinerà la mia vita del tutto...
Sono pronta alle 16:00 l’ho incontrerò, qua a casa mia, bhe almeno sono nel mio campo di battaglia, posso anche vincere!!

Sono le 16:00 è arrivato il grande momento, ma la sua immagine non mi abbandona, il suo conforto resta con me, e sento ancora il suo profumo su di me, e il calore del suo abbraccio, ti prego non mi abbandonare!!
Sono davanti il soggiorno, dove lì ho scoperto molte cose, troppe, che mi hanno fatto male, molto male, e che ora avrebbe messo la ciliegina sulla torta…

Mia madre e mio padre sono già dentro, e lui con i suoi, aspettano solo me, ma io non voglio entrare…
Ma meno male che con me c’è Edward, non se ne andato, era solo una mia impressione!

Ed ecco, la porta viene aperta da Edward, che mi dice di stare tranquilla, ed io sono dentro!

No non ci posso credere, sono pietrificata, scioccata, felice, sono senza parole, non so cosa dire, che fare, cosa ci fa lui qui? Lui, quel ragazzo che ormai ho sempre nella mia testa, e non mi abbandona mai, di lui che ancora non so il suo nome, lui che mi ha consolata, senza neanche conoscermi…

Madre di Strawberry: -lui è Ryan Shirogame, il tuo futuro marito!!!-


Wow che notizia, che dite vi piace questo cap? A me personalmente, ed è strano, si! Che dite ho fatto tutto troppo in fretta? Ditemelo voi!!
Ringrazio infinitamente Dark_angel! Grazie mille!
Ringrazio chi legge soltanto! Grazie!
Mi raccomando RECENSITE!!!
Bacioni Ryan92!

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Capitolo 4
*** 4° ***


4° Capitolo

Sono paralizzata, felice, scioccata, impressionata, confusa, triste… Sto provando mille emozioni diverse, non so più capire quali. Ma una cosa è certa, sono dannatamente confusa e pietrificata.
Davanti a me ho lui! Lui il ragazzo che ormai ho sempre in testa, lui che la prima volta che lo visto, mi sono azzittita, lui che con i suoi occhi mi ha stregato, dove io vorrei dannatamente perdermi per ore e ore in quell’azzurro così profondo! Lui che quando stavo patendo le “pene dell’inferno”, mi ha abbracciata, consolata, senza che noi ci conoscessimo! Lui che mi viene presentato come: ”il tuo futuro marito”, lui che finalmente so come si chiama, un nome tanto bello da poter pronunciare “ Ryan Shirogane”!

Ma ora che ci penso gli Shirogame sono la famiglia più ricca di tutta l’Inghilterra, ed anche in America non scherzano! E io che pensavo che non li avrei mai conosciuti, e invece… aspetta, aspetta… un momento…. Perché gli Shirogame, famiglia ricchissima, quanto nobile, nel vero senso della parola, nobili sia come titolo che come animo! Se devo dire la verità, li ho sempre amati, sembra strano, ma è così.
Comunque c’è qualcosa che non va, ancora non riesco a capacitarmi come mai sono nel mio soggiorno! Che cosa ne trarrebbero? Qual è il vantaggio di ciò? Non so come rispondere, ormai non capisco più niente, so solo che sono ancora impalata davanti la soglia della porta a fissarlo e, sento Edward che sottovoce cerca di dirmi qualcosa, ma cosa?

Edward: -Strawberry!-

Lo sento, mi chiama! Così facendo torno alla realtà!

Lui non sembra sorpreso, anzi è come se già se l’aspettava, come se già sapesse tutto, come se avesse programmato ciò! Ma è impossibile, come avrebbe fatto, lo ribadisco non ci conosciamo neanche, come poteva mai saperlo!! Io vaneggio!
Che espressione fredda che ha, ma è lo stesso bellissimo!

Ehm… ma non mi starò dimenticando qualcosa?! A si, ecco… non mi sono ancora presentata! Ehm…ops, si può essere così sbadate?! Ehm... non credo! E ora che faccio, c’è silenzio da troppo tempo, vorrei sparire all’istante!

Madre di Strawberry: -lei è Strawberry Momoniya, mia figlia!-

Grazie mamma, mi hai salvato, da questa situazione imbarazzante! Anche se non l’hai fatto a posta, mi hai fatto un immenso regalo, e per questo ti voglio bene!

Ryan: -piacere!-

La sua voce! Ho sentito la sua voce, è come me la ricordavo, bellissima, profonda!

Mi porge la mano, e io timidamente gli do la mia, lui me la prende…
Il suo contato, il suo calore… oh porca miseria tra poco ci lascio le penne!
Me la stringe, come si fa quando uno ha il piacere di conoscere quella persona, o anche quando è costretta! Ma io non voglio che lui sia costretto, io sono immensamente felice, ma meglio non farlo trasparire!

Ci stiamo ancora stringendo la mano, più che altro è lui che continua, tra poco mi scioglierò come neve al sole, AIUTO!!!!!!

Madre di Strawberry: -ehm, scusate ragazzi, ma noi abbiamo ancora qualche dettaglio da definire, non e che…-

Ryan: -si certo, andremo via, non si preoccupi!-

Ma che parla al posto mio! E poi dov’è che dobbiamo andare? E quali dettagli devono definire? O mio dio, ma cosa stanno architettando ancora?

Mi afferra la mano e mi trascina via! Di nuovo il suo contato, il suo calore… che qualcuno mi salvi!

Siamo fuori casa, almeno respiro un po’, ma non so più cosa pensare!
Ci avviamo verso le strade di Londra, e nessuno dei due parla, muti come pesci!
Ma dove mi sta portando? Ancora tiene la mia mano, camminiamo di pari passo, sembriamo… no, no, sarebbe troppo bello, secondo me sto ancora sognando! Si, si è così, tra poco mi sveglierò e mi ritroverò nel mio bellissimo letto, pronta a ricominciare a piangere!

No mi accorgo dove mi sta portando, sono avvolta completamente nei miei pensieri, ed ancora penso come mai avesse quella faccia, cose se già sapesse tutto, come se già si aspettava che da quella porta sarei uscita io, ma questo è impossibile! Ma perché devo sempre crearmi dei “rompi capi”? la mia vita non è già abbastanza complessa, da io crearmi dei “rompi capi”? Secondo me si! Mamma mia che ragazza strana che sono!

Mi lascia la mano, e io non sento più il suo contatto, il suo calore e, mi sento nuda! Quella sicurezza che mi dava il suo contatto l’ho perso, ora sento di cadere in un burrone senza fine! Ma no, dai non può farmi quest’effetto, un semplice ragazzo! Ma quale semplice ragazzo lui è Ryan Shirogane, chi è che ne farebbe a meno?

Ryan: -allora?!-

Mi risveglio dai miei pensieri, e chissà come mai sono tutti rivolti a lui! E vedo dove siamo… siamo nel mio meraviglioso, adorato parco, il Green Park! Perché mai mi ha portato qua? E’ molto distante da casa mia, troppo!
Lo guardo con aria interrogativa…

Ryan: -ti avevo detto di non farlo, soprattutto davanti a me!-

Ma che cavolo vaneggia questo? Ma che si è fumato oggi?

Ryan: -lo sapevo, te ne sei dimenticata!-

Ma di che diavolo parla!

Ryan: -prima vai sempre di fretta e investi i bei ragazzi come me…-

Modesto il ragazzo!

Ryan: -e poi ti dimentichi cosa ti dicono!-

Questo è proprio fuori! E mi dovrei sposare uno così, ma va!!

Ryan: -non te l’ho ricordi proprio?-

Uhm… ma di cosa sta parlando?
Mi guardo intorno e… quella panchina, la riconoscerei tra mille, e tutto mi torna come un flash…

Flashback

Sento forti braccia che mi avvolgono, in cerca di dammi sicurezza, ma di chi sono queste braccia? E chi è che mi da questo calore? Cosa vuole da me?

Non ho ancora visto chi sia, e non ho ancora aperto bocca, questo abbraccio mi da sicurezza, mi sento protetta, pronta per andare avanti! Ma ora voglio sapere chi sia! Alzo la testa e lo vedo, i suoi capelli biondi come l’ora, e quei occhi che ormai amo tantissimo, mi stringe forte a se, non vuole lasciarmi andare, ma perché? Non ci conosciamo neanche, però sembra di si, sembra che ci conosciamo da una vita, ma perché mi sta ancora abbracciando?

Si accorge che lo sto fissando interrogativa, e mi accarezza i capelli, facendomi arrivare un brivido lungo la schiena…

?: -ora va meglio?-

Tre parole, tre semplici parole, e sembra che costui si preoccupi per me, ma perché lo fa?

Strawberry: -si… grazie, ora va meglio!-
L’ho detto, ora va veramente meglio, e non voglio staccarmi da lui, dal suo abbraccio…

Mi guarda e sorride, un sorriso da mozzare il fiato, ma quanto è bello!! Allora avevo ragione lui non se n’era andato, era rimasto la!!
Si stacca da me, e ancora mi sorride, sono incantata!

?: -non voglio sapere il perché, non sono affari miei, ma evita di farlo, almeno davanti a me!-

Fine Flachback

Ed ora tutto mi è più chiaro! Il bello che quel giorno lo sempre nella mia testa, senza omettere particolari!
Allora è per questo che mi ha portata qui?!

Lo guado con aria di chi ha capito!

Ryan: era ora!-

Ma io lo ammazzo! Ma chi si crede di essere!?

Ryan: - guardati hai gli occhi ancora rossi e gonfi, segno che tu stavi piangendo fino a poco tempo fa! Perché piangi ancora? Non mi dirai che era per questo, un motivo così futile!-

E lui com’è fa a saperlo, e perché è un motivo così “futile” come dice lui, e poi fosse solo per questo!
Sono irritata al massimo…

Strawberry: -tu non sai niente, non sono affari che ti riguardano! Lasciami in pace!- No, no perché lo detto, non voglio che mi lasci in pace!

Ryan: -io no so niente! senti ragazzina sono pure io nella tua stessa barca!-

No mai io lo uccido!

Strawberry: -Si certo come no! Quale barca e barca, tu puoi fare ciò che vuoi!-
Ryan: -ma davvero, se potessi fare ciò che voglio, non dovrei sposami con te, cosa che non mi passa minimamente nella testa, e poi per cosa, per salvare te e la tua famiglia, ma farmi il piacere!-

Ehi ma come si permette di insultare me e i miei genitori!

Strawberry: -se non vuoi farlo, io non ti obbligo! Neanche io lo voglio! Addio!!- Ma perché l’ho detto! Io non volevo, non volevo!

Mi giro senza guardarlo, e mi dirigo nella direzione da cui siamo venuti e… Di nuovo calde lacrime salate, mi irrigano il viso! Ma non posso farlo, non qua, non posso mettermi a piangere per lui! DANNATO RAGAZZINO!!

Sono partita, cammino normalmente, senza guardarmi indietro, se solo lo farei, non me ne andrei più!

Sento il silenzio, solo il fruscio del vento e…

Di nuovo quella sensazione di sicurezza, quel colore, quel contatto, lui… lo riconosco, e di nuovo lui, mi sta abbracciando da dietro, ha fermato la mia “corsa” e io mi sento di nuovo al sicuro, protetta… E’ lui…

Ryan: -io so perché piangi, io so tutto…-




We raga!! Come va la vita? Tutto ok, vero?!
Ehm… che dire di questo cap, un po’ inutile vero! Già, già!! Un cap di passaggio credo che sia! Mha… non lo so manco io! Ecco di nuovo la solita pazza! No, dai scherzo è tutto studiato, nei minimi dettagli, ehm… almeno credo, ehm… forse, ma si dai che è così!

R: -curiosità, ma che ti sei fumata oggi?-
A: -io niente, era per giustificare questo cap senza senso!
R: -ehm… tutta la ff non ha senso!-
A: -Ryan vatti a fare un bagno!! Comunque passiamo ai soliti ringraziamenti:
Ciki, ECA90, Helena, GRAZIE DI CUORE!!
E naturalmente ringrazio chi legge solamente!! GRAZIE MILLE!!
Alla prossima e mi raccomando COMMENTATE! Sia nel bene che nel male!!
Bacioni Ryan92!!

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


5° Capitolo

Ryan: -io so perché piangi, io so tutto…-

Che cosa ha detto? Ho sentito bene? Ha detto davvero quello che ha detto?
Si io l’ho sentito era così vicino a me.
Ma ora che ci penso sono ancora tra le sue braccia, mi sta ancora abbracciando da dietro! Ma come prima mi dice che non gli passa minimamente nella testa di sposarmi, e poi lui ferma la mia “corsa” abbracciandomi! O c’è qualcosa che mi sfugge o e lui che è veramente strano.

Sento il suo respiro caldo su di me, sembra che mi stia accoltellando, ma è così bello, anche se ho dei brividi che mi percorrono la schiena!
Perché mi abbraccia? Perché mi ha detto quella frase? Oh dannazione, se prima ci capivo poco, ora non capisco più nulla.
Non so che fare, staccarmi da lui o rimanere così? Rimanere stretta a lui o mandarlo a quel paese? Oh, ma perché deve essere tutto così difficile?

Ok ho deciso! Mi stacco da lui, ma…

Mi stringe forte a lui, non mi lascia andare, qualsiasi cosa io cerchi di fare, sono bloccata, non mi lascia, no, non posso restare ancora così, tra poco cederò! Perché deve fare così? Dannazione Ryan lasciami andare.

Ryan: -sfogati!-

Eh… sfogarmi? Perché dovrei sfogarmi? Perché ogni sua maledetta parola mi fa venire mille dubbi, mille domande?

Ryan:- io so tutto!-

Perché me lo ripete? Cos’è che sa? Perché mi tortura così? Porca miseria, ma chi diavolo è lui, per farmi stare così? Domande su domande, dannate domande, a cui voglio risposte, e chi è che colmerà queste lacune? Ancora domande, sono stanca voglio risposte.

Non so come, non so quando, ma riesco a liberarmi da lui. Volevo liberarmi e in un secondo l’ho fatto e mi ritrovo davanti a lui, con quello sguardo indecifrabile… e ora basta!

Strawberry: - perché me lo ripeti? Cos’è che sai?-

Lo detto, era ora! Ma…
Sul suo volto si disegna un ghigno… dannazione perché continua a mancarmi qualcosa?

Ryan: -quello che c’è da sapere!-

Aspetta, aspetta… che ha detto? “ Quello che c’è da sapere”… e no, ma che risposta è? Se le studia a casa e poi le viene a dire?! E poi cosa c’è da sapere? Dannazione ora sono completamente in crisi.

Strawberry: -non è una risposta, questa!-

Lo guardo… niente… impassibile… uguale… non batte ciglio!
Oh, ma quanto è bello! Ma che diavolo vado a pensare!?

Ryan: -dipende dai punti di vista!-

Si,si, questo le risposte se le studia a casa, oppure dovrei dire che se lo sogna la notte?! Ma poi dove sarebbe sto punto di vista? Questo mi manda veramente in crisi!

Basta mi ha stufato, prima mi ferma e poi si prende gioco di me. Me ne vado sono stanca, non voglio vederlo!
Mi giro per avviarmi verso la direzione che avevo preso precedentemente!
Evviva me ne tornerò a casa e chi se ne frega di tutto!

Mi sto incamminando, anche se sento il suo sguardo su di me.

Ryan: -scusami, ma è più forte di me… -

Eh… che vuole dire?
Mi a fermato ancora una volta, ha fermato la mia “corsa”, e già la seconda volta! Voglio ascoltarlo, ma resto girata, non voglio vederlo, almeno per ora!

Ryan: -so cosa ti è successo, so come hai sofferto, perdonami se ti ho detto quelle cose, ma devi imparare a crescere, anche se tutti ti hanno abbandonato, tu te la devi cavare da sola! Se tutti ti hanno tradito, tu devi andare avanti, lasciarti tutto alle spalle e un giorno ridere di ciò!-

No, non posso crederci, come fa ha sapere questo? Come fa a sapere che tutti mi hanno tradito? Come fa a sapere che io soffro?

Strawberry: -di cosa stai parlando?-
Dove ho trovato il coraggio di chiederglielo? Sto diventando più pazza di quello che sono già! Ma non ho intenzione di girarmi.

Ryan: -sai di cosa sto parlando!-
Strawberry: -no, non so proprio di cosa tu stia parlando!-
Ryan: -Momoniya non prendermi in giro!-

Mi chiama per cognome, ora!

Strawberry: - non ti sto prendendo in giro!-
Ryan: -Momoniya…-

E mi chiama ancora così!

Strawberry: -uhm…-
Ryan: -vuol dire che non erano degni di essere tuoi amici e non lo saranno mai!

Perché le sue parole mi colpiscono tanto? Sono sbalordita, e come se mi leggesse dentro e capisse il mio dolore, un dolore allucinante! Essere traditi da chi ami è orribile!

Ecco di nuovo… calde lacrime salate percorrono il mio volto! Di nuovo quella sensazione di volere sparire, quell’odio cresce sempre di più, la vendetta, e io dovrei vivere di solo odio e vendetta, no, non potrei mai ma sono tanti triste e amareggiata, non voglio rintanarmi in una vita di odio e di vendetta!

Abbasso il volto e le lacrime continuano a scendere per la loro strada, certo che quando uno piange si sente purificato! Però è anche brutto, dover piangere sempre per il dolore, mha…. Non mi piace proprio ma è l’unico modo che ho per sfogarmi!

Ryan: -ok, ti avevo detto di non farlo davanti a me, ma per stavolta chiudo un occhio!-

Non ci credo, allora lui si preoccupa veramente per me! Però ancora non so come fa a saperlo, ma adesso non mi interessa, ho un unico pensiero fisso nella mia testa, ma non posso farlo! Vorrei tanto stingerlo a me, sentire il suo calore su di me, sentirmi protetta, e non lasciarlo più andare, insomma in poche parole abbracciarlo, ma non posso, non posso stringerlo tra le mie braccia e non lasciarlo andare via, e piangere e piangere con lui, per sentirmi al sicuro, consolata, amata, felice! E’ un ragazzo fantastico, ma purtroppo troppo lontano per me, potranno dire quello che vogliono, potranno dire che siamo destinati a stare insieme con le buone o con le cattive, potranno dire che dovremo stare insieme comunque sia, che lo si voglia sia se non lo si voglia, e io potrei anche stare a questo gioco, perché magari io un giorno lo amerò, o magari lo amo già da ora, ma come sarebbe possibile una cosa del genere, come posso già amarlo, come posso desiderarlo, come posso adorarlo, come posso, ditemi come posso, ciò è impossibile, io non posso amarlo, e solo infatuazione, solo infatuazione, si è solo infatuazione, ma se è solo infatuazione allora voglio continuare così, voglio continuare a vivere così e così farò! Ma ho ancora quell’impulso, lo voglio stingere a me, dannato ragazzo che mi hai fatto?
Posso stringerti a me, posso sentire il tuo calore, posso sentirmi protetta e amata almeno per una volta, posso o devo continuare così?
Non voglio girarmi, non voglio farlo, perché so che se lo farò mi stringerò a te facendoti mancare il fiato, e tu allora mi rifiuterai dicendomi che neanche tu sei mio amico, che anche tu mi hai tradito, dicendo che erano solo belle parole, dicendo che ti sei preso gioco di me, dicendo che io sono una cosa inutile, nata nel posto sbagliato al momento sbagliato, e forse non ci sarà mai un posto e un momento giusto per una come me, mi dirai che io non dovevo e non devo proprio nascere, che il mondo sarebbe tutta un’altra cosa senza di me, un mondo migliore, e mi ripeterai che anche tu mi hai tradito, ma io non voglio ascoltarti, non voglio pensare a quello che dirai, a quello che farai, voglio solo stringerti a me!

In un secondo, in un istante, mi giro di colpo, con le lacrime che irrigano ancora il mio viso, e mi dirigo da te a grande velocità! Voglio stingerti! E ora come se lo avessi sempre saputo, come se già avevi calcolato tutto, come se già sapessi che io sarei venuta da te, spalanchi le braccia e mi stringi forte a te e io stavolta ricambio! E ora siamo qua, una nelle braccia dell’altro, stretti tra di noi, ognuno sente il calore dell’altra, mentre ancora calde lascive salate irrigano il mio volto, e ora io mi sento di nuovo al sicuro, protetta, amata! Grazie Ryan, grazie mille. Per tutto ciò che fai, per tutto quello che stai facendo, e ancora una volta ho sbagliato i miei calcoli, ancora una volta mi hai stupito, ancora una volta mi regali emozioni, ancora una volta mi sento felice… vorrei dirti che non voglio staccarmi da te, vorrei dirti che ti voglio sempre con me, vorrei dirti che senza di te sarei persa, morta, vorrei dirti che ti seguirei in capo al mondo, vorrei dirti che se questa è un infatuazione voglio che tutto ciò resti così, vorrei dirti “grazie”, e magari forse lo farò, ma per ora voglio stare così con te…

E ora sono ancora qua, tra le tue braccia e tu nelle mie, e ho una voglia matta di dirti quella semplice parola, e forse ora lo farò, lo devo fare, perché è la verità…

Strawberry: -grazie!-

Un grazie sincero, un grazie venuto fuori dal cuore, un grazie che racchiude tante emozioni in me, un grazie solo ed esclusivamente per te…

Ma non ho voluto guardarti negli occhi, non ho avuto il coraggio di specchiarmi nei tuoi stupendi occhi azzurri, non ho avuto il coraggio di perdermi in essi, negli occhi da me ormai tanto amati e contemplati, e quindi non so che faccia hai fatto, non so cosa farai, non so cosa dirai, non so se aver paura, non so se essere felice, non so niente, so solo che sei ancora qua per ora, in questo momento con me…

Mi manca qualcosa, mi sento al freddo, mi sento scoperta, mi sento meno protetta, manca qualcosa, sento che una parte del tuo calore se ne andato, sento una parte della mia schiena scoperta, mi sento nuda, ed ora capisco, mi stai abbracciando con un solo braccio, ma mi stringi più forte a te, come se non riuscissi a contenermi, come se ti stessi preparando a qualcosa, come se non volessi che scappassi…

Avverto qualcosa sfiorarmi il viso, non so cosa, so solo che è qualcosa di caldo, come se il calore perduto fosse tornato più forte di prima, e ora capisco….

Mi alzi il viso con l’indice e il pollice, e vedo un bellissimo sorriso sulle tue labbra, sulle tue bellissime labbra, tanto ambite e desiderate! Porti il mio viso verso il tuo, e allo stesso tempo anche tu ti affretti ad avvicinare il tuo al mio…
Non capisco più niente, il mio cervello non ragiona più, vedo solo il tuo viso sempre più vicino, il tuo stupendo viso…

Sento un caldo, ma dolce contatto sulle mie labbra, e ancora non riesco a capire cosa succede! No, non è vero, l’ho capito benissimo, questo calore sono le tue labbra che premono sulle mie, in cerca di assenso, e io con tutto il desiderio che ho in corpo, ti assecondo… schiudo le mie lebbra e tu ti insinui in esse… la tua lingua va in cerca della mia, e finalmente riesci a trovarla con mia grande felicità… la accarezzi, ci giochi, la rincorri,e io cerco di stare al tuo passo, ma è impossibile, per quanto mi sforzi non sono al tuo livello, ma cerco di cavarmela lo stesso… insinui la tua lingua sempre di più, e continuiamo quella danza… le nostre lingue si cercano l’una con l’altra, giocano, e rigiocano, si accarezzano… e tu mi stringi ancora di più con entrambe le braccia, come se non volessi che scappassi, ma io non lo farei, non ne ho la forza… sono qui con te, tra le tue braccia, mentre continui a baciarmi, senza prendere fiato, e senza farlo prendere a me… siamo li nel mio parco, il parco che mi stupisce sempre di più, nel parco dove ho provato e sto provando tante emozioni, ma soprattutto con te, e te lo ripeto “grazie Ryan”, e ora sono di nuovo felice, un’altra volta, nello stesso giorno, e tutto questo grazie a te… grazie mille Ryan… ma sarà sempre così, non lo so, e non lo voglio sapere, voglio vivere fino in fondo questo momento, ora, qua, con te… e mentre penso ciò ci accompagna un lieve venticello, con uno sfondo fantastico, il sole sta tramontando, e il cielo e tutto rosso, e vicino c’è la luna, e come posso notare è la luna piena… bhe mi resta una cosa da fare… grazie Londra, grazie, anche stavolta non mi hai delusa… ma ora i miei pensieri tornano tutti per te, solo per te, mio caro, dolce Ryan…


Che dire di questo cap, è pazzo, è strano, intrigato, chi la capito è un genio, ha la mia benedizione! Mi è venuto così dal nulla, sapete la mia pazzia!
Volevo fare i miei soliti ringraziamenti, già sono una noia, ma che ci volete fare se non li faccio non sono più io!
Grazie: ciki; ECA90, grazie mille!!
Ringrazio tantissimo chi legge soltanto!
Raga mi raccomando COMMENTATE, e ditemi se ho fatto di nuovo tutto troppo in fretta, sapete quando il mio cervello elabora bisogna scrivere, mi sa di aver sfornato un’altra cretinata!! Ma ricordate io sono Ryan92 non farò mai le cose troppo facili, ops ma che ho detto, dimenticate!!
Ciao raga alla prossima!
Bacioni Ryan92!!

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Capitolo 6
*** 6° capitolo ***


6° capitolo

6° capitolo

 

Io… lui… noi… li, stretti l’una all’altro, trasportati da qualcosa di inspiegabile, qualcosa che ti lascia senza fiato, qualcosa che cerci dannatamente di spiegare, e io qui, a cercare quella risposta, che mi ha portato a fare ciò, e a cercare una benedetta risposta per capire il motivo del suo gesto! Già il suo gesto, quel bacio che mi ha lasciato senza parole, quel bacio che io ho ricambiato, senza fare una piega, quel bacio che mi ha fatto star bene… ma poi cosa è cambiato? Io sono ancora qui nella mia camera, cercando una spiegazione plausibile, si, ma valla a trovare!

E pensare che quando ci siamo staccati, molto lentamente, troppo lentamente, nessuno dei due voleva staccarsi, bhe almeno lo era per me, non so se per lui sia stato lo stesso, sarà stata mia impressione, comunque, tralasciando questo, io ero super in imbarazzo, sono riuscita a guardarlo dritto negli occhi a stento! E appena fatto ciò, mi perdo nuovamente in essi, amandoli, contemplandoli, ammirandoli, desiderandoli sempre più! E mentre mi perdevo in essi…lui… freddo… impassibile… menefreghista… anche, se, devo dire che era più sereno, sotto quel gelo, c’era qualcosa di caldo, qualcosa che mi rassicurava, qualcosa che mi sfuggiva! E io lo vedevo, anche se era freddo, impassibile, menefreghista, c’era qualcosa, qualcosa che lo faceva stare felice sereno, cercando di non farlo trasparire, ed infatti c’è riuscito benissimo, ma io lo intravisto… lui era felice!

Chi è Ryan Shirogane?

Ecco questa è un’altra domanda a cui cerco risposta, ma ahimè invano!

E’ tutto partito da lui…

 

Toc, toc

 

Mi risveglio dai miei pensieri, ero in coma totale! Alzo lentamente la testa in direzione della porta…

Strawberry: -avanti!-

 

Ed ecco che da quella porta entra un uomo alto, dai capelli castano chiaro, occhi azzurri, con un bel fisico, dai 35 anni in su, e per fortuna senza quella stupida divisa da pinguino, non gli si addice proprio! In Jeans e maglietta aderente bianca! E’ Edward, forse l’unico maggiordomo, che ha la possibilità di vestirsi come vuole, senza dover mettere quell’assurda divisa, tranne in casi di banchetti, feste, e quando ci sono ospiti, graditi o non!

Si avvicina al mio letto con passo lento ed elegante, di chi a studiato molto per essere così…

Nella suo viso si intravede preoccupazione, allerta, paura…

Non lo mai visto così, per dirla tutta l’unica volta che lo visto così è stato…

 

Edward: -signorina…-

 

Le parole gli muoiono in bocca! Con quell’espressione di paura e smarrimento!

 

Strawberry: -che c’è Edward?-

Cerco di dirlo il più serena possibile, ho paura di quello che mi dirà…

 

Edward: -vede signorina…-

Ancora quell’espressione! Forse ho capito, ma io spero di no! Spero che non sia quello… e trattengo le lacrime a stento…

 

Edward: -no la prego signorina, non faccia così…-

Mi conosce come le sue tasche, sa come reagirei, e intuisce tutto, soltanto con un occhiata

 

Strawberry: -ti prego dimmi che non è vero!-

Con le lacrime agli occhi! Non può essere, no ti prego!

 

Abbassa la testa, sembra che stia per cedere, per cadere a terra, quello è un si!

 

E ancora, piango più di prima, non riesco a contenermi, voglio urlare, e urlare, ma non lo faccio…

Non sono l’unica che sta male in questa situazione, anche lui sta patendo ciò…

Mi alzo, mi dirigo verso di lui, e lo abbraccio, l’abbraccio di un’amica, che sta patendo lo stesso dolore… e lui trattiene a stento le lacrime… ma non posso vederlo piangere!

Cercando di smettere di piangere e trattenendo esse, mi stacco da lui…

 

Strawberry: -su non fare così! Dov’è ora?-

Cercando di rimanere il più tranquilla possibile, con quella vitalità che mi distingue, ma è tutta una maschera…

 

Edward: -bhe… per un suo ordine, sai com’è fatto, e stato trasportato nella sua stanza, qui!-

Con quell’ affermazione: “sai com’è fatto”, il nostro sorriso ritorna, e appena finita la frase e ragionandoci su, mi resi conto di ciò che aveva detto… e qui, nella sua stanza, non ci posso credere!

Vedo Edward che mi guarda ridendo, segno che i miei occhi si sono illuminati per ciò che ho udito! Sarebbe stato strano se non fosse successo!

 

Guardandolo con un sorriso a me appartenuto poche volte…

Strawberry: -posso andare, vero?!-

 

Lui sorridendomi…

Edward: -certo che puoi, ma che domande fai!?-

 

E ancora con quel sorriso, stampato sulla mia faccia, mi dirigo verso la porta, ma poi mi fermo…

Strawberry: -e tu? Tu chi sei andato?-

 

Lui guardandomi come se fosse la cosa più ovvia del mondo…

Edward: -ma è ovvio che ci sia andato, l’onore di parlare con lui per primo spetta a me!  Se no, non ti avrei mai chiamato!-

 

Strawberry: -ma quanto sei simpatico!-

E dicendo questo riprendo a camminare, non prima di fargli una bella linguaccia! Lo vedo e sorride, per me è come un fratello maggiore!

 

Sto percorrendo il corridoio, e sembre che non abbia mai fine, più cammino e più mi sembra che quella stanza sia sempre più lontana! Voglio vederlo e subito…

Accelero il passo… ed ecco, sono davanti quella porta, dove c’è lui… lui… la persona a cui voglio un bene infinito, la persona che amo più di tutti…

 

Apro la porta lentamente, e in un attimo sono dentro!

Il mio sguardo si posa subito sul quel grande letto, dalle lenzuola blu, il suo colore preferito, ci mancava che non fossero di quel colore da lui tanto amato… e in un secondo momento lo vedo, li, sul quel letto, indifeso, come l’uomo più debole del mondo… mentre e tutto altro che debole, e l’uomo più forte, fantastico del mondo intero…

e già la seconda volta che lo vedo così, su un letto, indifeso, e naturalmente tra quelle lenzuola blu!

Si accorge di me, e il suo sguardo che era rivolto al vuoto, si sposta su di me… e in un attimo, vedo che i suoi occhi brillano dalla felicità, dalla felicità di vedermi… e un sorriso bellissimo e dolcissimo, si dipinge sul suo viso…

Io ferma, immobile, paralizzata lo fisso… ma un impulso che non voglio fermare si crea in me… e senza pensarci due volte, corro verso quel letto, con le lacrime agli occhi per la felicità di vederlo e di poterlo stringere a me…

E lo faccio sono sopra quel letto e lo abbraccio forte a me! Non voglio più lasciarlo andare, non di nuovo, non sta volta…

 

?: -ehi calma fragolina mia!-

Ecco è ti pareva se non mi chiamava così! Non ho mai capito perché deve chiamarmi così, ho capito che il mio nome è il nome di un frutto, ma perché chiamarmi in un’altra lingua, in italiano?! Bha sarà perché ama tanto L’Italia, anche se ama molto di più la Grecia, e posso dire che se fosse per me, partirei sempre con lui, anche se dovrei abbandonare la mia terra! E pensare che lui fa: Italia, Grecia, Regno Unito, e poi sempre tutto da capo! E proprio l’uomo più forte, fantastico è libero del mondo!

E l’unico che si può permettere di chiamarmi così è lui, solo lui…

 

Stringendolo più che posso…

Strawberry: -nonnino mio, mi sei mancato così tanto!-

 

Nonno: -ma no vero?! Non l’avevo intuito! Mi sa che ci lascio le penne prima del previsto!-

In tono sarcastico, con quel sorriso che lo rappresenta sempre ai miei occhi! Ehm… però ha ragione, se l’abbraccio ancora così, ci lascia le penne!

 

Strawberry: -ehm… scusa nonno, non me n’ero resa conto!-

Imbarazzata più che mai, staccandomi da lui!

 

Nonno: -oh, non ti preoccupare fragolina mia! Capisco il motivo, sono 2 anni che non ci vediamo-

E triste lo sento dal suo tono di voce!

 

Strawberry: -oh dai nonno, ora sei cui, con me!-

Più sorridente che mai! Sono così felice di averlo qua con me!

 

Nonno: -già, già! Sono qua con la mia nipotina preferita! Cosa mi racconti?-

Con tono scherzoso, guardando la mia figura!

Nonno: -vedo che non sei più la poppante che conoscevo!

Copiando a ridere! Una risata che gli vedevo poche volte!

 

Strawberry: -ehi nonno, non sono mai stata una poppante!-

Cercando di rimanere più seria possibile e cercando di fare l’imbronciata,  ma con lui è impossibile! Trattenendo a stento le risate!

 

Nonno: -dipende dai punti di vista!-

Continuò calmo e tranquillo!

 

Quella frase, quella frase, e mi ritorna in mette lui, ancora una volta, detto con lo stesso tono, con le identiche parole…

 

 Flackback

 

 Ryan: -dipende dai punti di vista!-

Fine flackback

 

Com’è possibile ciò? Come può essere, che abbia detto le stesse parole, con lo stesso tono?

 

Nonno: -Strawberry ci sei?

Mi chiede in tono preoccupato, andandomi a fissare!

 

Strawberry: -eh?... a si, nulla nonno, tutto ok!-

Cadendo dalle nuvole, farfugliando cose disconnesse tra loro!

 

Nonno: -sarà, ma non sembra!

Diventando serio, ma cercando di essere più scherzoso possibile!

 

Strawberry: -no mi ero persa nei miei pensieri!-

Continuo guardandolo!

 

Nonno: -bhe, devono essere dei pensieri molto profondi, per rimanere così assente quando ci sono io!-

Continua scherzando, facendo la parte dell’importante!

E io guardandolo scoppio a ridere, mi fa proprio morire!

 

Strawberry: -oh si nonno, allora ogni mio pensiero è profondo!

Continuando a ridere!

 

Nonno: -e già, mi sa di si!-

E scoppiando a ridere entrambi!

 

Nonno: -comunque, cosa c’è di nuovo?-

Continuò fissandomi negli occhi, serio!

 

Strawberry: -ah perché non sai l’ultima?-

Continuo indifferente!

 

Nonno: -se ti riferisci alla decisione dei tuoi genitori di farti sposare, bhe si so tutto! Ogni singolo dettaglio! Anche se non approvo molto, a tornare a metodi così remoti e barbari!

Continuando a fissarmi negli occhi!

 

Strawberry: -e lo dici a me! Sono io la damigella in pericolo!-

Guardandolo trattenendomi dal ridere!

 

Nonno: -oh povera bambina, sei proprio in pericolo!  Devi sposare quel Shirogame!-

E mentre dice quella frase, mi guarda maliziosamente!

 

Strawberry: - °/////° ehm… che vorresti insinuare?-

Sentendo il calore percorrermi le gote!

 

Nonno: -io?! Niente, hai fatto tutto da sola!-

Scoppiando a ridere, continuandomi a guardare maliziosamente!

 

Strawberry: -ehi nonno, ma che ti passa per la testa!? A me non piace Shigogame!-

Continuo cercando di non far trasparire niente!

 

Nonno: -e chi ha mai detto che ti piace Shigogame?! Io non di certo!-

Continuando a ridere! Sta proprio morendo!

 

Strawberry: -e uffi, nonno, ma la finisci!-

Con tono da bambina, imbronciata, da quella assurda affermazione!-

 

Nonno: -Ahaha! E inutile che fai così, non attacca, dimostra che ciò che penso sia vero! Ti piace Shirogame! E non dire di no, ti conosco troppo bene!-

Continuando a ridere più che mai!

 

Strawberry: -si va be, allora ti dovrei dire si! Ma che sono scema! No e no! Non mi piace!-

Restando più seria che posso!

 

Nonno: -bhe a giudicare dalle tue gote infiammate, direi che è un si! Ahahahah!-

Non la smette più di ridere!

 

Strawberry: -si certo nonno, hai ragione tu!-

Cercando di avere un tono di chi non glie ne frega niente di ciò che afferma!

 

Nonno: -va bene, va bene! Per ora chiuso argomento Shirogame!-

Cercando di trattenere le risate!

 

Strawberry: -come “per ora”? non si riaprirà mai più!-

Continuo cercando di essere più fredda che posso!

 

Nonno: -si certo cara, continuatelo a ripetere! Magari continuando così, diventerà il vero! Ma non lo fare, non fingere che non ti interessi! Perché è l’esatto contrario!-

Diventando improvvisamente serio!

 

Strawberry: -si nonno, so come la pensi!-

Continuo io, sentendomi un’imbecille!

 

Nonno: -fiuuu! Almeno questo lo sa!-

Scoppiando nuovamente a ridere!

 

Strawberry: -e dai finiscila! Piuttosto come stai?-

Con tono preoccupato fissandolo negli occhi!

 

Nonno: -ehm… bene, bene!-

Cercando di rendere veritiera l’affermazione!

 

Strawberry: -si certo nonno, come i topi che hanno le ali-

Continuo io tra l’essere seria e lo scherzoso!

 

Nonno: -e chi ti dice che non le abbiano?-

Con un sorriso sulle labbra!

 

Strawberry: -bhe allora le nascondono molto bene!-

Continuo, scoppiando entrambi a ridere!

 

Nonno: -comunque tornando seri, non ti preoccupare io sto bene! E stato solo un piccolo infarto, so riprendermi da simili sciocchezze, sono un uomo grande e grosso!-

Parlando come se fosse la cosa più ovvio del mondo!

 

Strawberry: -se ha te un infarto rappresenta niente, non immagino in futuro cosa farai!-

Seria!

 

Nonno: -non devi avere paura per me! Cosa ti ho ingegnato, o meglio cosa ti ha…-

E io non perdo tempo per interromperlo…

 

Strawberry: -insegnato Alessandro Magno! Si nonno lo so! So che è il tuo mito, o meglio il nostro mito! Da quando mi parlasti di lui, lo sempre ammirato e amato, contemplato! Alessandro Magno, l’uomo più grande di tutti! Nessun uomo può pensare di superarlo o di paragonarsi a lui, fatica sprecata inoltre si perderebbero nel lungo cammino!-

Più seria che mai, guardandolo dritta negli occhi, con voce dolce e calma, di chi ama l’argomento di cui si parla…

 

Nonno: -esatto Strawberry, nessun uomo può paragonarsi a lui o superarlo, lui è stato e sarà l’uomo più grande di tutti! E vediamo cosa ricordi?-

Stando attento ad non staccare lo sguardo da me, con impazienza di sapere! Anche se ormai sa tutto!

 

Strawberry: -certo che ricordo, come si può dimenticare ciò!-

Seria con sguardo di sfida!

 

Nonno: -bene e allora dimmelo, raccontamelo! Cosa mai diceva?-

Con sguardo di chi ha accettato la sfida!

 

Strwberry: - diceva così tante cose giuste e veritiere, che ne parlerei per ore e ore! E so ha cosa ti riferisci quando dici che non devo aver paura per te! E uno dei grandi insegnamenti appresi da lui! L’uomo è guidato dalla paura, da ogni tipo di paura, ciò che fa è dovuta solo a essa… ma la paura più grande dell’uomo è la morte! Temuta da tutti, una cosa rifiutata dal genere umano, la paura di morire! E l’unico uomo che non ha temuto la morte è stato proprio lui, il grande Alessandro! Non ne aveva motivo, l’unico essere umano, degno di essere chiamato così, che non si è piegato a questa paura, che non si è fatto sottomettere da ciò! Anche se morì giovane a 33 anni, lui non aveva motivo di averne, aveva vissuto bene, aveva ottenuto ciò che voleva, l’aveva vissuta giorno per giorno, senza abbattersi mai, trovando felicità anche nelle piccole e singole cose! E per questo che non ne aveva paura, non si era lasciato niente alle spalle, non aveva rimpianto ciò che aveva fatto e ciò che non aveva fatto! E’ lui l’uomo più grande di tutti!-

Peccato ho finito di parlarne, ma sono più che soddisfatta, e non avevo mai distorto lo guardi da lui! E vedo che gli brillano gli occhi, con un sorriso dipinto sulla sua faccia che compare solo quando ne parla o ne sente parlare!

 

Nonno: -si Strawberry è proprio così! L’uomo viene spinto dalla paura, ma sopratutto 

dalla paura della morte! E per questo che non ti devi preoccupare per me, io non la temo, e non dovresti farlo neanche tu! Non temerla o ti smarrirai, vivrai nella paura che da un momento all’altro tutto può finire, senza che tu abbia fatto nulla! Vivi attimo per attimo come se potesse essere l’ultimo, e così che non si avrà paura di essa, è così che vivrai bene, è così che l’affronterai con il sorriso disegnato sulle tue labbra!-

Concluse con gli occhi che gli brillavano più che mai, e penso che lo siano pure i miei! Quando si parla del nostro mito e delle sue teorie, mandiamo al diavolo tutto!

Wow adoro quando si parla di ciò!

 

Strawberry: -mi chiedo, se suoi generali si siano pentiti di ciò che hanno fatto?-

E’ una cosa che mi strazia il cuore, una cosa che odio in una maniera incredibile, l’hanno tradito…

 

Nonno: -chissà perché ogni volta che parliamo di ciò, di quei “bravi” ragazzi, i tuoi occhi diventano infuocati! Ma non mi spiego proprio la ragione!-

Mi dice divertito!

 

Strawberry: -ma che simpatico! Lo sai benissimo, non sono neanche degni di essere chiamati uomini, esseri ignobili!-

La rabbia mi avvolge completamente insieme all’odio!

 

Nonno: -su dai Strawberry, non fare così, pensi che non sia d’accordo! Ma secondo te Alessandro non lo sapeva!?-

Mi chiede curioso, anche se già sa la risposta!

 

Strawberry: -certo che lo sapeva! sapeva di non essere più amato! Sapeva che ormai dei “bravi” ragazzi che conosceva, non c’era più manco l’ombra! E  si, sapeva che l’avrebbero tradito, e ucciso! Ma quali febbri e febbri! E stato ucciso, ucciso da chi gli stava intorno, ucciso da coloro di cui si fidava e amava! Ucciso a sangue freddo! Ucciso per avere il suo regno! Per avere terre! Ma non si sono limitati a questo, no! I “bravi” ragazzi, hanno ucciso la sua prima moglie Rossana, per poi uccidere il figlio di 13 anni! Ritenuto pericoloso, perché era il vero erede del grande, maestoso regno di Alessandro, il regno più grande che si sia mai visto!-

Si sono decisamente arrabbiata e infastidita e un odio crescere sempre più…

 

Nonno: -calma Strawberry, caccia via quel odio che sta crescendo dentro di te! Ormai il danno è fatto e lui li ha perdonati! Lui non si faceva guidare dal odio!-

Mi dice, cercando di calmarmi!

 

Strawberry: -oh si scusa nonno, prendo questa storia troppo a cuore! Chissà perché ogni volta finisce così… devi sempre calmarmi!-

Cercando di tornare il più serena possibile!

 

Nonno: -bhe è divertente, vuol dire che non sono l’unico pazzo in questa famiglia!-

Guardandomi e sorridendomi!

 

Strawberry: -e già, meno male che esisto io!-

Cercando di trattenere le risate!

 

Nonno: -e già!-

Facendo la stessa cosa!

 

Nonno: - vedo che Edward dall’ultima vota che lo visto, sia fatto più saggio e tranquillo! E ha migliorato il modo di camminare!-

Con tono sereno!

 

Strawberry: -e si, ormai è un omone! Non credo che smetterà mai di esserti riconoscente! E poi ti vuole un bene infinito!-

Parlando serenamente, un vizio di famiglia!

 

Nonno: -ci mancherebbe che non fosse così! Quando lo incontrato aveva 17 anni, e stava su una strada, a sud della periferia di Londra…-

Interrompendolo!

 

Strawberry: -e te ne sei sempre occupato tu da allora! Viaggiando con te, e facendogli frequentare le migliore scuole, ma poi e voluto rimanere qua, con papa!-

Concludendo!

 

Nonno: -e già sempre attacco a lui, il suo migliore amico! E ancora mi chiedo perché faccia il maggiordomo?!-

Per flesso!

 

Strawberry: -se facesse solo quello! Fa tutto, ogni tanto aiutava papà, con gli affari! E tutto filava liscio! Purtroppo ancora non so, cosa ci abbia mandato in rovina!-

 Abbassando lo sguardo!

 

Nonno: -bhe non lo so manco io, non me lo ha voluto dire! Mi ha solo raccontato ciò che hanno deciso!-

Sempre più per flesso!

 

Strawberry: -si, lo so! Ma ancora non capisco cosa ne trarrebbero gli Shirogane, dov’è il lato positivo di ciò? Loro sono ricchi, infinitamente, conosciuti nel mondo! Dov’è il loro guadagno?-

Riflettendoci su!

 

Nonno: -sempre con le tue indagini, eh? Devo dire che non lo so proprio, mi ponevo la stessa cosa, ma non ne sono uscito fuori! Quando avrai scoperto qualcosa fammi un fischio!-

Sorridendo!

 

Strawberry: -perché tu non rimani qua?-

Tristemente!

 

Nonno: -non per molto, devo sistemare delle cose, e poi chissà magari torno! Ormai sono vecchio!-

Abbassando il tono della voce!

 

Strawberry: -si proprio vecchio! Allora il resto del mondo è vecchio e decrepito!-

Ridendo!

 

Nonno: -ma infatti è così! Anche tu sei vecchia!-

Scoppiando a ridere!

 

Strawberry: -io vecchia, ma fammi il piacere, ho una vita davanti a me!-

Soddisfatta di quella affermazione!

 

Nonno: -e si, tutta con Shirogane!-

Scoppiando a ridere, rivolgendomi ancora una volta quello sguardo malizioso!

 

Strawberry: -°/////° oh, ma la pianti, sei fissato!-

Imbarazzatissima!

 

Nonno: -non sono io quello innamorato di lui!-

Sorridendo e guardandomi ancora maliziosamente!

 

Strawberry: -Ehhhhhh? Che cavolo dici! Io non sono innamorata di lui!-

Oh cavolo sto urlando, sento il mio viso congestionato!

 

Nonno: -Ahahahah! E’ troppo divertente! Sei innamorata del tuo futuro marito! Ahahahah! Questa è buona! Me la devo segnare!-

Sta morendo dalle risate!

 

Strawberry: -NONNO!! La finisci, non è vero, non mi passa minimamente nella testa!-

Sono imbarazzata più che mai, AIUTO!

 

Nonno: -e che c’è di male! L’ho visto, è un bel ragazzo! Anche se il termine “bel” per voi ragazze non è appropriato, vero?!

Scoppiando nuovamente a ridere!

 

Strawberry: -e uffa, nonno! E no, hai ragione, il termine “bel” non è appropriato!-

 Sempre più imbarazzata!

 

Nonno: -ah no, ahah! E quale sarebbe il termine appropriato?-

Trattenendo le risate!

 

Strawberry: -posso sapere una cosa?-

Gli chiedo, cambiando discorso!

Nonno: -certo!-

Sorridendo!

 

Strawberry: -posso sapere come ti è venuta in mente quest’idea assurda?-

Curiosa e irritata allo stesso tempo!

 

Nonno: -a ma non sembra tanto assurda! Comunque ti conosco, ho visto che non eri tanto dispiaciuta! E poi tua madre mi ha raccontato il vostro primo incontro, e io ero morto dalle risate mentre mi diceva ciò! E di come misteriosamente siate scoparsi, senza lasciare segno! Molto curioso! Non mi risulta che vi avesse detto di sparire del tutto! Dove eravate finiti? E cosa mai stavate facendo?-

Guardandomi dritta negli occhi, con quello sguardo ancora più malizioso!

 

Strawberry: -°///////° ehm… ciao nonno!

Dirigendomi di corsa verso la porta!

 

Nonno: -che fai scappi?! Vai da lui!-

Scoppiando a ridere! Ma lo faccio divertire tanto?

 

Aprendo velocemente la porta!

Strawberry: -magari, può darsi! Comunque non quello che pensi tu!-

Uscendo dalla porta più veloce di un treno,  udendo…

 

Nonno: -perché cos’è che penso io?-

Lo sento ridere, ma ormai ho chiuso la porta, di certo non gli risponderò mai…

 

 

Nonno: -tanto so che avete combinato qualcosa! Ma stai attenta! Ma tu questo non puoi sentirlo! Vivi attimo per attimo, come se fosse l’ultimo!-

Straiandosi e scoppiando nuovamente a ridere! Era innamorata davvero del suo futuro marito! Di Ryan Shirogane!!

 

 

 

 

Ehm… ciao raga! Come va la vita? Allora che dire, bhe chissà se avete capito ciò che volevo dire e se vi siete divertiti come me mentre lo scrivevo! E magari anche sto cap è un buco nell’acqua, e chi lo sa, questo potete dirmelo solo voi!!

Ciki: Grazie mille, mi dai sempre un grandissimo sostegno, non so proprio cosa dire, se non GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

Silvya95: Ho fatto il prima possibile, ma sono sempre in ritardo, spero che ti sia piaciuto anche questo! Grazie!!

Ringrazio immensamente chi ha solo letto! GRAZIE MILLE!!

E dopo che vi siete assupati ciò, potete andare! Mi raccomando COMMENTATE!

Bacioni Ryan92!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** 7° capitolo ***


7° capitolo

7° capitolo

 

Certo che il nonno è proprio pazzo, ma come fa ogni volta a capire tutto?! L’ho per caso scritto in fronte!? No, non credo, se fosse così posso tranquillamente andarmi a buttare senza pensarci due volte!

Adoro parlare con lui, è una della cose più belle che si possa mai fare. Però meglio uscire per un po’ è una bella giornata, il sole alto nel cielo, che brilla in una maniera stupenda sembra che tra poco possa incendiami con un solo raggio per il tanto calore che emette, il cielo è completamente libero, nessuna nuvola, ne nera che minaccia pioggia, ne bianca, è semplicemente limpido di un azzurro accesso, spettacolare…nessun venticello, non si muove neanche una foglia e la città è più bella che mai…la primavera le fa proprio bene, non se ne vedono di giornate così da queste parti, sono davvero rare.

Vagare per le strade di Londra per me è fantastico e anche se conosco questa città come le mie tasche non riesco ad non amarla.

Ecco, vedo in lontananza acqua, certo non molto limpida, diciamo verde, suvvia e sul lue-verde, non ha perso tutto il suo fascino, ha sempre quel colore che la distingue dal resto del mondo, e la sua grandezza non scherza, ne in lunghezza, ne in larghezza…è il Tamigi, amo recarmi vicino la sua riva per ammirarlo, specchiarmi su quel magnifico ponte: il Tower Bidge!

Finalmente mi affaccio e stranamente nei dintorni non vedo nessuno, solo alcuni uomini che corrono di qua e di là in ritardo come al solito, dopo aver perso per l’ennesima volta la metropolitana e siccome troppo in ritardo non si possono permettere di aspettare la prossima, anche se dovrebbero aspettare per lo più dieci, venti minuti, ma fin troppo per loro…ed eccoli qui, con le loro gambe lunghe a correre per arrivare il più presto possibile, ma non si mai dove…

 

Appoggiata alla ringhiera, guardo il movimento dell’acqua così irregolare, ma perfetto allo stesso tempo…sono troppo lontana per vedere il mio riflesso e prenderlo in giro, mi accontento di osservare il suo percorso, tutti i miei problemi spariscono in un istante tutte le volte che mi reco qui…però in questo momento problemi non ne vedo, lasciando perdere tutto ciò che p capitato in questo periodo è in secondo piano, non mi turbano più di tanto, l’unica cosa, quella cosa che mi tormenta a cui non trovo risposta è: chi diavolo è Ryan Shirogane? Cazzo è così difficile riuscirlo a capire, a comprendere? Il ragazzo che mi fa star bene,, il ragazzo che mi manda in confusione, che mi crea domande su domande, il ragazzo perfetto e imperfetto, il ragazzo che non dimentichi facilmente, che ti ritrovi da tutte le parti, mente sogni, negl’incubi, pensieri, immagini, d’avanti, che ti manda fuori di testa, non perché non ti piace, non per la sua bellezza, non per quello che fa, per come si comporta, per quello che dice…si questo anche, sicuramente, se no non si perderebbe tempo, però è a parte…è un mistero.

Difficile da capire, scoprire, da comprendere, è un mistero, è come un segreto…

Io decisamente odio non venirne a capo, io che tutte le volte cerco di capire, di svelare qualcosa, e li ci riesco…ma con lui…no…mi è impossibile, mi manda in irritazione…ma ci riesce solo lui…uno dei tanti motivi per cui ne sono innamorata…ma mi sembra così sciocco…innamorarsi di qualcuno senza conoscerlo e con la consapevolezza che il resto della mia vita lo passerò con lui, volente o non volente. Certo cosa c’è di più bello che sapere di passare tutta una vita con qualcuno che ami?! Nulla! Ma…lui…lui che dice, che pensa? E poi tutto così, deciso da altri…no, non è questo il problema cavolo, sono innamorata di qualcuno che non so chi sia, ma come diavolo di fa?!

Si esiste il colpo di fulmine, però…va non è che mi convince molto, di solito è solo per aspetto fisico, ehm…cavolo…ma è proprio andata così, prima il suo aspetto…ma che diavolo, sono così superficiale?! E da quando?! Forse da sempre…

Basta pensarci, svuotiamo la mente e osserviamo ciò che c’è in torno.

 

-sempre tra le nuvole tu, eh?!-

 

Sussulto, una voce si prende gioco di me…mi giro di colpo, e ti pareva

-Ryan, mi hai spaventata!-

Come si dice: si parla del diavolo e spuntano le corna.

 

-e chi ti aspettavi, Peter Pan?!-

 

Ma che battuta idiota!

-magari, così mi porterebbe con lui nell’isola che non c’è!-

 

-perché mai, non vuoi più crescere?-

Mi guardi dritto negli occhi, come se vorrebbe leggere la risposta in essi.

 

-non più!-    

Ricambio il tuo stesso sguardo, per poi tornare a guardare il percorso d’acqua.

 

Cala il silenzio e il tempo sembra non passare mai…

 

-non ne capisco il motivo!-

Chiedi quasi ingenuamente…ma tu non lo sei…

 

-e chi ha detto che devi capirlo?!-

Mi giro nuovamente verso te, quasi furiosa…

 

-nessuno, ma io voglio saperlo!-

Non ti smentisci mai.

 

-perché dovrei dirtelo?! Dammi una ragione!-

-così, per soddisfare una mia curiosità!-

Eh?! Aspetta che lo uccido!

-tu e la tua curiosità ve ne state a casa!-

 

Succede tutto in un attimo…ti avvicina a me, mi prendi per i polsi, mi sbatti alla ringhiera, sbloccandomi…vicini, troppo vicini, i nostri visi non si sfiorano per miracolo…odio trovarmi così, in queste situazioni, per di più con te…ma come le odio, le amo immensamente…tu e il suo calore…cavolo perché devi farmi questo effetto?!

 

Mi guardi con occhi vigili e seri, terribilmente seri…con maggiore forza mi stringi i polsi, ma io non do nessun segno, non un lamento, non un brivido, non un minimo spostamento, nulla.

 

Mi fissi ancora con quei occhi…cosa vuoi da me?

 

-non vuoi più crescere…-

 

Ti fermi un secondo, senza staccare i tuoi occhi dai miei, senza cambiare espressione…freddo, impassibile…sempre tu…

 

-…cosa posso fare per farti cambiare idea?-

 

Se è una tattica per farmi cedere, ci riusciresti benissimo, ma non posso cedere, non ora, non davanti a te, non un’altra volta. Mi sono mostrata troppe volte su questo aspetto, e si può dire che conosci solo la mia debolezza, non posso continuare così.

 

Ma forse…”

 

Solo un centimetro di assoluto nulla divide i nostri visi, un nulla che può essere abbattuto in meno di un secondo, un centimetro quasi inutile, i nostri respiri si mescolano, formandone uno solo, un unico respiro, una sola persona…

 

“…è tutto inutile.”

 

Quel centimetro non esiste più, quel centimetro che era la mia salvezza da te è ormai nullo, sparito, smarrito, perso, tu l’hai cancellato in un attimo, come se non fosse nulla, forse perché lo era veramente.

Le tue labbra così dannatamente belle, morbide, calde, carnose, sulle mie, senza permesso, che cercano una risposta, che vogliono una risposta…ma non ti basta, perché non vuol arrivare, le mie labbra non vogliono schiudersi, non voglio schiuderle…approfondisci questo bacio, dannato, ma così infinitamente bello e piacevole...insinui la tua lingua nella mia bocca, senza pensarci troppo, con gentilezza, dolcezza, e come sei riuscito ad entrare lo sai solo tu…ma ahimè io sono una persona debole, forse troppo, o semplicemente voglio esserlo con te, per ricevere, ricambiare, approfondire questi baci che tu rubi accuratamente, regalandomi sempre emozioni…

Rispondo a quel bacio…le nostre lingue si intrecciano, giocano, si divertono, si cercano, si prendono, si lasciano, una danza tutta loro a noi quasi sconosciuta…intrecci le tue dita con le mie, e ancora una volta il tuo calore invade il mio corpo…quella danza continua, ma ormai è giunta al limite. 

 

Il tuo bacio è finito…mi guardi dritto negli occhi, e io mi perdo in essi, ogni volta mi sento smarrita…perché lo fai?

Appoggi le tua fronte nella mia, e ancora una volta il tuo calore prende posto nel mio corpo, non mi lasci le mani, il tuo respiro sul mio viso…

 

-io voglio che cresci con me!-

 

Sgrano gli occhi…il cuore perde un battito…accelera…

Perché?

Perché dici questo?

Perché lo fai?

 

-perché?-

Un sussurro, un unico sussurro, che tu percepisci…

 

Lasci le mie mani e mi abbracci forte a te, come se volessi proteggermi, tenermi con te per non fami accadere nulla, come se fossi in pericolo, come se fossi una cosa indifesa, fragile, sacra, troppo sacra…

 

-non…-

 

…da…

 

-voglio…-

 

cosa

 

-che ti…-

 

…vuoi…

 

-accada…-

 

…proteggermi?...

 

-nulla!-

 

Mi stringi più a te, non vuoi lasciarmi…non vuoi…

 

-tu sei troppo importante per me!-

 

Sgrano nuovamente gli occhi…

Tu mi consideri importante?

 

Le mie braccia si stringono su di te…ora ti abbraccio forte a me, come stai facendo tu, nascondendo il mio viso nel tuo petto…non voglio lasciarti andare…non voglio

 

Proprio in quella frazione di secondo arriva una folata di vento che ci colpisce in pieno, mentre tu mi stringi ancor di più come se avessi paura che il vento mi portasse via con se…ma forse il vento si sta portando via qualcos’altro…

 

 

 

 

Ehm…so che mi vorrete fare a pezzi perché non aggiorno da luglio! O_O, oddio così tanto, ma mi faccio schifo da sola =_=!!

Sorryyyyyyyyyyyy ragazze mie! E pensare che avevo iniziato questo capitolo verso gli inizi di luglio, e poi giustamente il tempo e mancato, la fantasia era sparita, e anche la voglia, bha mi converrebbe sparire! Adesso non posso promettervi che aggiornerò prestissimo, ci posso provare, quindi non garantisco nulla!

Chissà se avrò ancora qualche fans, come se li avessi mai avuti =_=!

Comunque ringrazio le mie grandi sostenitrici: Ciki e Kami (se mai le trovo ancora!), DANKEEEEEEE SCHON!!!

Ringrazio coloro che hanno semplicemente letto, DANKEEEEEEEE!!

 

Auguro a tutti voi un felice Natale e anno nuovo e tutte le feste che esistono in questo periodo!! AUGURIIIIIIIIII E BUONE FESTE!!!

 

Bacioni Ryan92!!

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** 8° capitolo ***


8° capitolo

 

Qualcuno trama qualcosa, qualcosa di davvero brutto e sporco, che ha ridotto una famiglia al lastrico, solo per il loro bene e guadagno, solo per poterli controllare e manipolare, tutti sotto i loro comandi, tutto racchiuso in un segreto tra quattro mura, e qualcuno che cerca di proteggere chi ama, chi ha imparato ad amare, e chi fa finta di nulla, solo per non perderla, chiuso nella sua stanza disteso nel suo letto a due piazze, con la radio accesa, fissando il soffitto perso nel suo colore, che sa di immensità, di grandezza, e di tanta solitudine. L’immenso ormai sinonimo di solitudine. Il bianco, il colore del nulla.

Nella sua mente un solo pensiero, e il suo volto si fa triste e si percepisce un attimo di paura, ma subito dopo sparisce, lasciando solo un velo di tristezza che sembra non voler sparire, forse ormai sono un’unica cosa, eppure sa che in qualche modo sparisce magicamente quando la vede, anche se ormai si sta lasciando andare. Troppi baci rubati, ma stranamente ricambiati. Una domanda che l’assilla: chi è lui per lei? E il continuo cercare una risposta lo porta all’esasperazione, lui sa quella risposta, eppure continua a negarla, anche se ormai è così ovvio,il corpo comanda per lui, la persona stessa non ha più potere su esso, e se continua così, gli scapperà qualcosa, qualcosa che deve tenere nascosto, che vuole tenerlo nascosto, ma ancora si chiede il perché.

Il tempo scorre troppo velocemente per i suoi gusti, continuando a fissare il tetto, rivedendo quei baci rubati, assaporati attimo per attimo. Sente le sue labbra secche, si morde il labbro inferiore dannandosi per quel suo intenso desiderio. Rivuole le sue labbra rosee, le rivuole e basta, ma quel suo grande desiderio lo tortura di pari passo.

Deve andarla a cercare? Stringerla tra le sua braccia? Proteggerla? Non può essere sempre così fortunato, non può trovarla così spesso, bisogna avere una grande fortuna, ma lui l’aveva?

Molte volte era riuscito a trovarla, camminando tra le strade con quel pensiero fisso, e come se volessero far avverare i suoi desideri, se la ritrovava sempre davanti, immersa nei suoi pensieri, con lo sguardo perso nel vuoto, o con occhi gonfi da cui uscivano le sue lacrime, per la sofferenza che stava provando, provocando rabbia in lui, infondo sapeva bene il perché della sua sofferenza, purtroppo sapeva tutto, e si malediceva per ogni cosa. Quante volte aveva voluto dirle tutto? Quante volte si era fermato? E poi finalmente un volta era riuscito a dire qualcosa, una semplice frase: “Io so tutto!”, ma si era fermato li, incapace di continuare, con la paura che scappasse da lui per sempre.

Basta doveva smettere, smettere di pensarla, non poteva essere sempre nei suoi pensieri, non poteva, non doveva. Si tirò su, mettendosi seduto, abbassando la testa in segno di arresa, le mani sostengono il capo, scuote il capo in senso di negazione, accompagnato dal ritmo della musica.

Perché? Perché dannarsi così?                                                                          

Basta doveva uscire di là.

Detto fatto, scende dal letto, percorre la sua stanza e via fuori di li a gran corsa.

 

Solite strade, solita gente che cammina a grande velocità, gente che corre, che sbatte di qua di la, cani che inseguono i padroni, e padroni che inseguono cani, un casotto come sempre.

Percorre la sua strada, nessuna meta, finché potrà camminare, camminerà.

Però si sa, i piedi portano sempre ad una metà, volente o no…

 

Ecco, lo sapeva, se sarebbe uscito sarebbe andato solo in due posti, e chissà perché quei posti sono sempre collegati fra loro. Colpa sua. Eppure non ci poteva fare nulla, i suoi piedi sono collegati al suo corpo, e il suo corpo è comandato dal cervello, ed anche dal cuore, lui voleva andare li.

Ancora pochi passi e si sarebbe seduto in quello spazio verde, enorme, non gli andava di stare seduto su una panchina, il terreno è silenzioso, ma sa darti la pace.

Si, il Green Park era il suo rifugio, uno dei due posti che amava di più.

 

Seduto sull’erba fresca, verde come non mai. E chi se ne frega se i suoi abbiti cambieranno colore, almeno sapranno del suo odore.

Sapeva che non l’avrebbe trovata la, ma infondo al suo cuore ci sperava, e anche tanto. Forse stava diventando troppo debole, eppure dicono che l’amore rende più forti. Amore? Era questo che lo turbava? Era questo quello che provava? Si trattava davvero di amore?

Basta, non c’è la faceva più, troppe interrogativi, la sua testa stava scoppiando. Vide un filo d’erba più lungo degli altri, lo scippò, e tranquillamente, come se quel filo potesse portarlo alla pace, cominciò a giocarci. Difatti lo distraeva, ma quei pensieri non volevano  andarsene.

 

 

 

 

Sembrava un bambino, piccolo e indifeso, che aveva tanto bisogno di affetto, di contatto umano, di un forte abbraccio, e magari di un lieve bacio.

Arrossi a quel pensiero, nascosta dietro un albero, nell’ultimo periodo pensava molto spesso a lui, ed ai suoi baci rubati, anche se possiamo dire in tutta libertà, che poi non erano così rubati.

Lo fissava, mentre giocava con quel filo d’erba. Si, era davvero un bimbo.

Si leccò le labbra, porca miseria! Perché si era messo quel filo d’erba in bocca? Voleva tanto essere al suo posto. Ok, ora arrossiva nuovamente, forse doveva andar via di la, smetterla di fissarlo, smetterla di pendere alla sue labbra, smetterla e basta, stava diventando troppo pericolo, una vera ossessione. Ma lui l’aveva colpita, stregata. Dannò quel ragazzo, eppure lui le nascondeva qualcosa, lui sapeva qualcosa, ma cosa le sfuggiva, perché ogni volta che lui era di mezzo non capiva più niente, tranne il fatto di volerlo con lei. Ecco, anche questo non era del tutto normale, com’è che diceva che doveva andarsene di la, ma si mordeva le labbra, sperando di diventare magicamente quel filo d’erba, alla fine quell’oggetto viene buttato e dimenticato. E se fosse anche con lei così? E se fosse tutto un gioco? Forse lei per lui non era nessuno. Ancora complessi, ancora interrogativi, ancora perplessità. Ma cosa doveva fare per sparire di la? Farsi vedere, per attirare le sua attenzione, e nel momento in cui la cosa fosse fatta, scappare via, oppure sarebbe rimasta la a fissarlo, mentre lui la guardava interrogativo?

Si poteva essere più scemi e sciocchi? Perché cavolo non andava via? D’altronde non l’aveva vista, poteva sparire tranquillamente.

Strinse i pugni, era troppo pesante quella situazione, doveva fare qualcosa e alla svelta.

 

-Ciao!-

Il ragazzo saltò in aria, maledicendo l’individuo che l’aveva disturbato, appena avrebbe alzato lo sguardo gliene avrebbe dette di tutti i colori, però quella voce la conosceva… non è che…

Doveva imparare ad non pensare, possibile mai che ogni volta se la ritrovava davanti, qualcuno lassù gli deve volere un gran bene, oppure si burlava semplicemente di lui. Dannazione!

Ma quando mai l’oggetto dei tuoi desideri si presenta ogni volta di nazi a te? Non sapeva se esserne felice, o cominciarsi a sbattere la testa da qualche parte.

Sbuffò! Eppure lei l’aveva salutato così allegramente, con quel sorriso stupendo che ogni volta che lo vedeva gli fa perdere un battito.

La vide intristirsi, decisamente la capiva, anche lui avrebbe reagito così, se qualcuno sbuffasse ad un saluto così caloroso.

 

-Ciao!-

Rispose secco, freddo e conciso, fissandola negli occhi.

A volte si chiedeva come faceva a non abbassare mai lo sguardo davanti ai suoi occhi.

 

Per un attimo le sembrò quasi di non essere bene accetta in quel momento, ma ormai conosceva i suoi atteggiamenti bruschi, quindi non ci fece molto caso.

 

-Tutto solo, eh?-

Una domanda vale un’altra, quando si vuol spezzare il ghiaccio, però una così stupida era meglio evitarla.

 

-Ma no, e da cosa l’avresti capito?!-

Il suo tono non era cambiato di una virgola, facendo notare però il suo tono di beffa nei suoi confronti.

 

Sembro irrigidirsi. Perché cavolo era andata da lui? Stupito ego!

Strinse nuovamente i pugni, dandosi della stupida mentalmente. Era meglio se andava via di li.

Si girò, non sopportava più il suo sguardo freddo e indifferente, doveva andarsene.

Pugni sempre stretti cercando di trattenere la sua ira. Ma ira verso cosa? Possibile mai che quel ragazzo la facesse innervosire così tanto e che allo stesso tempo volesse rimare li, per sempre… con lui.

Primi passi per poter tornare da dove era venuta, e dimenticare quel freddo incontro.

 

La vide girarsi, stringere i pugni, e cominciare ad allontanarsi.

No, non voleva, la voleva accanto. Perché dover rovinare sempre qualcosa con i suoi atteggiamenti da maleducato e menefreghista?

Quella ragazza aveva uno strano potere su di lui, se ne rendeva conto, ogni giono che passava.

 

-Asp…dove vai?-

Per un momento stava per cedere, non voleva pregarla di aspettarlo, doveva farle solo una semplice domanda, una domanda indifferente.

 

Si fermò, ma lei doveva continuare. Però aveva sentito quella richiesta come una piccola supplica. Il solo fatto di aver sentito la sua voce, la sbloccava.

Un sospiro… quanto era difficile quella situazione.

 

-Vado via, non ho motivo di rimanere.-

Sospirò un’altra volta, forse era stata troppo fredda e diretta, ma se doveva lasciarlo perdere, doveva fare così.

 

Una folata di vento… sembrava che fosse passata di li, per rompere quel silenzio insopportabile. Stavano assaporando quella leggera compagna, venuta così dal nulla, che voleva semplicemente regalargli una carezza, e poterli rilassare e calmare.

 

Dei passi, veloci, scattanti.

Una mano prese la sua, girandola verso la sua figura…

 

-Il tuo motivo sono io.-  

Semplici parole, uscite dal cuore. Ancora una volta era stato proprio esso a compire l’azione, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro, era li di nazi a lei, ai suoi occhi che lo guardavano increduli, lucidi per le continue emozioni di quel momento.

 

Lo guardava stupefatta, incredula, l’aveva davvero detto? Non se l’era immaginato, vero? Il suo cuore perse vari battiti, quel momento non voleva finire, era troppo lungo. Lui che la tratteneva per una mano, che l’aveva portata a girarsi nuovamente verso lui, così improvvisamente,  senza accorgersi di nulla, per poi ritrovarsi in quella situazione.

Occhi fissi, lo sguardo non cedeva, occhi magnetici che dicevano una sola cosa per entrambi.

Ancora una folata di vento, sembrava non volersi perdere niente, e intervenire ogni volta che poteva, per quanto le era permesso.

 

-Perché mi dici tutto questo?-

Le sue labbra si erano aperte, tremando appena, con un filo di voce roca, mentre continuava a guardarlo negli occhi.

 

Accidenti a lui, questo e perché fa sempre cose troppo avventate, cosa sperava di ottenere correndole dietro e fermandola? E perché cavolo aveva detto quella frase? Era semplicemente uno stupido ragazzino, e ora che le rispondeva? Che cosa si inventava?

Abbassò la testa, rassegnato, stanco, si sentiva così debole.

Portò la sua unica mano libera in un pugno, scaricando la sua rabbia in esso, stringendolo sempre più forte.

 

Aveva abbassato la testa, davanti a lei,e sembrava quasi in segno d’arresa. Ma arresa contro lei? Perché? Gli aveva fatto una semplice domanda, era chiedere troppo?

Mai l’aveva visto così, notò la sua mano, le nocche stavano diventando bianche, sempre più, troppa pressione in quel pugno, troppa forza, da li a poco poteva anche uscirgli del sangue.

Allungò la sua mano, verso la sua, un solo tocco, per poi cominciare ad aprirla lentamente, sotto lo sguardo stupefatto di lui. Aveva visto giusto, ancora pochi secondi e da li sarebbe uscito del sangue, non poteva certo permetterlo.

L’aprì completamente, intrecciando le dita tra le sue, palmo contro palmo.

Lui alzò il capo, andando a incrociare i suoi occhi nocciola, notando la preoccupazione nel suo volto. Si diede nel deficiente mentalmente. E ora?

 

Un sospiro.

-Ti innervosisco così tanto?.-

Domanda innocente, uscita così per caso, con voce tremolante, triste, costringendola ad abbassando il capo, abbattuta.

 

La guardava, molto attentamente, vedendo il capo schino il suo cuore si strinse, perché doveva sempre ridurla in tal modo?

 

Rinforzò la stretta della mano, incrociando sempre più le dita, lasciando la mano con cui l’aveva fermata, andando ad alzarle il viso, per poterla guardare nuovamente negli occhi.

-No, per nulla.-

 

Occhi sgranati, respiro lento, cuore fermo. Possibile che ogni frase che uscisse dalla sue labbra, le facesse sempre quell’effetto esagerato?

Occhi incrociati tra loro, silenzio imbarazzante, rumore delle foglie spostate dal vento, erba che si alzava e abbassava, il rumore del vento, è il suo continuo canto…

 

L’attirò a se, senza pensarci, senza preoccuparsi di nulla, per poi maledirsi ancora una volta.

 

Lo guardava stupefatta, sorpresa, stupita, il cuore perse un battito, per poi cominciare a battere sempre più forte, incessante. Ogni volta che aveva un qualsiasi contatto con lui, scatenava dentro di se la qualunque, invocando tutte le sensazioni possibili, e maledicendolo per ogni attimo.

 

La trascinò via da quel punto, lasciandole la mano presa in precedenza per fermarla,  portandola nel punto in cui pochi minuti prima era seduto, mentre lo sguardo della ragazza rimaneva incollato al suo, dubbiosa, curiosa, con un leggero sbalordimento nei suoi occhi.

 

Le stava chiedendo di sedersi li, con lui, almeno per un po’.

Un sospiro. Come faceva a dirgli di no?

 

Ed eccola li seduta, in quel prato, davanti a lui, a gambe incrociate, fissando le proprie mani, che si muovevano nervosamente, cercando un pretesto per poterle muovere, la qualsiasi, anche un sasso o della terra, qualunque cosa, mentre il nostro caro ragazzo la guardava divertito, ridendo sotto i baffi, portandosi una mano davanti la bocca per nasconderla,  ammirandola, pensando a quanto potesse essere infantile a volte.

 

Si accorse del suo sguardo divertito, abbassò la testa arrossendo, continuando a giocare con le mani e con un filo d’erba scippato goffamente.

 

La vide abbassare la testa arrossendo, adesso era ancora più buffa, sorrise, un sorriso sincero, e tremendamente bello, la fece arrossire ancor di più, inconsapevole del potere che aveva su lui.

E senza alcun preavviso, senza un minimo sensazione di spostamento, del suo calore che adesso mancava, si sentì spingere per terra, liberando le gambe, lasciando i capelli spargersi su quel punto, chiudendo gli occhi per una frazione di secondo, per poi aprirli e poter rendersi conto di averlo sopra…

 

 

 

 

 

 

 

Ehm…coff, coff, scusate gli alieni mi avevano rapita!

Magari, così avrei avuto una buona scusa, ma mi sa proprio di non averla. Ok, devo confessare che in questi mesi non mi andava più di leggere fan fiction, e qui la cosa è grave, e non mi andava più di scrivere, anche se ogni giorno il mio cervellino fabbricava qualcosa che io ignoravo totalmente, che belle cose =__=”

Scusateeeeeeeeeeeeeeeee!! Ryan92 farà di tutto per farsi perdonare (forse), no, no davvero, ho tante idee, alcune anche un po’ troppe pazze, anche troppe per me, però…oddio il mio cervello le ha fabbricate, quindi se vedrete delle strane fic che non sono della mia natura sappiate che sono uscita completamente di senno, stiamo a vedere però se le metterò in atto, ma spero proprio di si, è una battaglia contro me stessa u.u!

 

Ora passiamo hai commenti:

 

O_O, nove commenti per il precedente cap! E chi è morto? E pensare che adesso vi ho lasciato così, roba da non credere.

 

ECA90: E’ tornata che billo ç_ç (sperando di vederti ancora)! Comunque ti devo chiedere scusa, avevi sperato che aggiornassi presto e invece ho fatto passare un sacco di tempo (guarda te la passi meglio tu, che non quelle che aspettano l’aggiornamento sulla mia fic di Naruto che non aggiorno da ottobre O_O), però come puoi vedere ho fatto una bella ficcina complicata, ahah. Chissà magari adesso si è capito un po’ di più (non credo proprio, ahah), a presto!

 

Fragole: Ahah, e adesso che sono tornata dopo tanto tempo, avrai dovuto aspettare di nuovo, scusa, spero di essermi fatta perdonare con questo capitoletto! Grazie per i complimenti!

 

Ryanforever: *__* è lei davvero? Ahh che belloooooooooo!! Finalmente conosco la persona che mi mette sempre nei preferito, che billo! Meglio se non ti dico che ti adoro, infatti non te lo dico, tu non hai letto nulla, non so chi tu sia u.u! Ahah, va sono esaurita. Però se tu mi fai tutti questi complimenti io arrossisco, ehm…non è il caso, hihi! Per quanto riguarda il tuo commento lungo non ti preoccupare, si vede che non hai mai visto i miei, non finiscono mai, un commento lungo è sempre ben accetto, io li adoro, dovresti andare in giro per il sito, soprattutto nella sezione di Naruto, e vedresti che commenti, ahah! Grazie mille per i complimenti, e spero di riuscire ad aggiornata prima, anche se mi piacerebbe vederti come autrice in questa sezione, sarebbe davvero bello. Zao ^^!

 

Th924ever: Guarda a volte mi chiedo anch’io cosa sta succedendo in questa storia, ma poi mi rendo conto, che io in teoria dovrei saperlo, appunto in teoria, il mio cervello mi dice le cose dopo, che antipatico! Hallo!

 

Geo88: Bene, visto che blocco creativo sono spuntata di nuovo dopo mesi, ma guarda un po’, dovrei andarmi a nascondere,e  poi posso confessarti che io adoro quel cap, ma c’è un problema, io amo tutta la mia ficcina, mi sa che è un male! Grazie per i complimenti ^^! Ciauu!

 

AmyGoku: mi sa che il tuo inginocchiamento mi sia arrivato troppo tardi, e ho cominciato a scrivere proprio da allora, ahah, ecco un’altra mia cavolata, Spero che mi sia fatta perdonare, se no vado in Inghilterra da quei due e non torno più, hihi! Grazie! A presto (spero)!

 

Goky: L’hai letta tutta di un fiato? Riprendilo per i capitoli seguenti, ti servirà (almeno creso =_=)! Ehm…>////< mi fai imbarazzare se mi dici che sono brava a scrivere, comunque custodisco gelosamente questo complimento ^^! Ciau!!

 

Alysea: O__O! Fermi tutti! … Tu cosa ci fai qui? Oddio il mondo è caduto e io non m’ero accorata! O_O, aspettate che mi devo ancora riprendere! Sore ma ti ho minacciata e non me ne sono resa conto? No, perché se è così ti chiedo scusa, anche se ogni volta mi dici che tutto quello ch scrivo lo trovi bellissimo, e se in una fic facciamo morire il nostro Bill (facciamo corna) l’apprezzerai comunque? Ahah, non credo proprio, non l’apprezzerei manco io!

Ma Marty non ti preoccupare per i commenti, ognuno fa quel che può, e poi non è vero che non te la cavi, mi hai fatto tanti complimenti >/////<, e devo dire che anch’io comincio a credere che Ryan e come la bambina di The ring, ma anche Strawberry non  scherza. Ahah! Crazie mile (errore dovuto, sappiano noi il perché u.u)! Sciau, ci sentiamo ^^!

 

Pinkgirl: O_O, e io che ho letto la tua fic ieri e ancora non ho commentato (se mai mi verrà l’espirazione, cervello bacato muoviti)! Non potevo mica lasciarti senza il nuovo capitolo! No, no, anche perché mi sarei ritrovata tutti sotto casa, e allora addio mando delle fan fiction, non posso permetterlo u.u! Grazie per i complimenti, Spero ti piaccia anche questo! Ciaoo!

 

Mi raccomando commentate, tanto ormai sono sempre qua, se non mi rapiscono gli alieni u.u!

Grazie a tutti quelli che hanno letto soltanto!

 

Bacioni Ryan92!

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** 9° capitolo ***


9° capitolo

 

E senza alcun preavviso, senza un minimo sensazione di spostamento, del suo calore che adesso mancava, si sentì spingere per terra, liberando le gambe, lasciando i capelli spargersi su quel punto, chiudendo gli occhi per una frazione di secondo, per poi aprirli e poter rendersi conto di averlo sopra…

 

Braccia bloccate dalle sue mani, gambe immobilizzate dalle sue, mentre reggono il suo corpo sospeso sopra di lei, capelli accarezzati dal vento, sguardi incrociati e incoltati, perle nocciola e zaffiro si riflettono tra loro, incapaci di distogliere lo sguardo…il tempo si ferma, e tutto intorno a loro scompare, il vuoto assoluto…

 

Aveva agito senza fermarsi un secondo per pensare, non si era neanche reso conto che il suo impulso lo aveva portato fin li, era troppo impulsivo, non ragionava più, il suo corpo aveva preso il sopravvento ancora una volta, quante volte sarebbe successo? E adesso come sarebbe uscito da quella situazione, mentre il suo corpo continuava a spingerlo verso di lei e cominciava una lotta senza confini dentro di se, maledicendo quella dannata impulsività. Ma purtroppo per lui tutta quella situazione non gli dispiaceva più di tanto, voleva rimanere esattamente li, sopra di lei e farle scoprire ogni meraviglia del mondo. D’altronde cosa si può aspettare da un ragazzo, se per lo più è dotato di una rara bellezza, e senza dimenticare il fatto che diventava sempre più debole sotto il suo sguardo.

La desiderava, dipendeva dalle sua labbra, dal suo corpo, dal suo respiro, da ogni suo movimento, anche il più impercettibile, era la sua ossessione.

Scosse la testa nervoso per scacciare via quei pensieri, facendo ricadere i suo capelli coprendo gli occhi, costretti a staccarsi da quelle perle di cioccolato.

Un sospiro. Forse era meglio sparire per un po’.

 

Lo guardava senza perdersi alcuna espressione del suo viso, studiandolo, ammirando quella bellezza così rara, implorando ogni creatura possibile di non far finire mai quel momento. Era così maledettamente bello, così vicina a lui, mentre il suo calore le entrava fin dentro le vene, mandando in tilt il cervello, facendole accelerare il cuore, attraversata da ogni brivido che le entrava in carpo.

Ma mentre lei era attraversata da mille emozioni, l’espressione di Ryan non era mai cambiata, però le piaceva poterlo osservare e non distogliere mai gli occhi dai suoi. Sostenere quello sguardo era terribilmente complicato e ogni volta le diventava sempre più difficile, ma come poteva smettere? Impossibile.

Avrebbe tanto voluto scollassero di dosso, eppure lo voleva sempre più vicino, più di quanto non lo fosse in quel momento.

Arrossì, troppi pensieri strani affollavano la sua mente, dandosi mentalmente dell’idiota per averli semplicemente scalfiti.

Pensava che sotto il suo occhio vigile l’avrebbe vista arrossire, ma si accorse che nello stesso momento lui aveva scosso la testa, lasciando ricadere i capelli che gli avevano coperto gli occhi, quindi non l’aveva vista. Era quasi rincuorata, ma non avendo più i suoi occhi vigili su di lei in quel momento si sentì persa. Dipendeva davvero così tanto da quelle perle turchesi? Non c’era bisogno di cercare una risposta, la sapeva, l’aveva sempre saputa, e non sarebbe cambiata mai.

Aveva l’impressione che lui stesse andando via, sarà stato perché ad un certo punto non si sentiva più bloccate le braccia, o perché il suo calore lo sentiva sempre più lontano, o perché le sue gambe avevano presso ad alzarsi ed a lasciare libere le sue, ma le dava decisamente quella sensazione. Stava andando via.

 

Si sentì tirato giù senza rendersene conto, non capiva cosa stava succedendo, finché non sentì due labbra calde sulle sue, le baciavano senza tregua, mentre sentiva la sua mano tiragli la maglietta per portarlo sempre più giù. Focalizzò la situazione rendendosi conto di quello che stava accadendo, ora si che la sua lucidità poteva andarsi a farsi friggere.

Rispose al suo bacio con foga, accarezzandole la guancia, cominciò a leccarle le labbra sentendola ridere sotto di se, insinuò la sua lingua dentro di esse, sorprendendosi di trovarle già pronte a riceverla, per poi incontrare la sua ad accoglierla, cominciando a giocare, intrecciandosi tra loro, rincorrendosi. Lei sorrideva felice di quella sensazione, forse dovuta anche al fatto che per una volta l’aveva sorpreso, mentre lui la sentiva ridere sotto di se portandogli una felicità immensa e rilassandolo.

Intrecciò la mano con la sua, ormai era inevitabile farlo, continuando quel dolce bacio intenso, senza fermarsi mai, fregandosene dell’ossigeno che cominciava a mancare, trattenendo una risata per poter continuare indisturbato il suo lavoro.

Ma purtroppo per lui era un essere umano, come lei del resto, furono costretti a staccarsi a malincuore, costatando che gli mancava qualcosa, si guardarono negli occhi, e si accorse che lei era tutta rossa, con occhi lucidi per la felicità, mentre sorrideva beata. Era davvero bella, ogni giorno, ora, minuto, secondo se ne rendeva sempre più, quanto avrebbe desiderato rimanere così per sempre. Quegli occhi non volevano smettere di specchiarsi tra loro, il respiro delle loro bocche si mescolava, ansimando cercando di riprendere fiato, il cuore accelerava, ma le espressioni non cambiavano, o forse semplicemente non se ne accorgevano, visto che i loro occhi non vedevano altro che quelli.

Le loro labbra si unirono di nuovo, permettendo un altro giro di piacere, di giochi, di rincorse, regalando nuovi sorrisi, nuovi battiti, e un’altra boccata di ossigeno. Altro tuffo nei loro sguardi, sembrava che non volessero fare altro: baciarsi e guardarsi negli occhi, ignorando qualsiasi domanda, lasciandole in sospeso, per farne nascerne altre, facendo crescere curiosità e angoscia, sperando che il tempo fosse dalla loro parte.

 

-Un giorno mi spiegherai perché facciamo sempre così?- gli chiese lei quasi ingenuamente, regalandogli l’ennesimo sorriso, che a mano a mano che il tempo passava, lo faceva piegare sempre più al suo volere.

 

-Quando saprò la risposta te la dirò.- rispose semplicemente, accarezzandole la testa, sorridendole, sorprendendosi di tanta semplicità nel loro nuovo dialogo.

Ogni volta che lui la baciava, o meglio le rubava quei baci, la lasciava sempre li da sola, per scappare da lei e da se stesso, senza dagli spiegazione, evitando ogni domanda per qual che faceva, mai una spiegazione per quei baci, sicuro di non saperla dare, ma forse sta volta non sarebbe scappato lasciando da sola con i suoi mille dubbi, d’altronde era accora li, sopra di lei…Accidenti, era ancora in quella posizione ed se n’era reso conto solo ora, troppo preso dall’emozioni da lei regalate, che a sua volta erano state altrettanto per lei.

 

-Allora immagino che dovrò aspettare un bel po’, prima di avere molte risposte.-  pronuncia sorridendo, spostando i capelli ricaduti di Ryan, accarezzandogli il volto, provocandogli un brivido a lei ignoto.

 

-Non ti vieto di farmi delle domande, stiamo a vedere se ti risposto.- disse fiero, soffermando il suo sguardo sulle labbra! Le desiderava ancora, ogni minuto che passava lo chiamavano sempre più, incessantemente.

 

-Perché tu?- chiese ad un tratta, rabbuiandosi, lasciandolo di sasso, mentre lei non smetteva di accarezzargli il volto, come se fosse incollata alla sua guancia.

 

Respirò affondo cercando di capire cosa volesse dire, anche se quelle parole non potevano avere molti significati. –“Perché io”, cosa?- domandò, portando una mani in un pugno.

 

Lo guardò negli occhi, perdendosi nuovamente in essi, dannandoli per la loro meravigliosa bellezza e per quel potere che avevano su di lei. –Perché devo sposare proprio te?- domandò alla fine, trattenendo il fiato, dandosi dell’emerita imbecille per avergli posto quella domanda.

 

Si irrigidì, smise di respirare,le sbloccò la mano con cui continuava ad accarezzarlo, guardandola fissa negli occhi privi di qualsiasi espressione, spostandole la mano del tutto, portandola nel prato abbandonandola.

Si aspettava qualsiasi domanda, e aveva dato tutt’altro significato a quella posta poco prima. Si morse il labbro, stringendo sempre più la mano portata precedentemente in un pugno.

Voleva dirle la verità, ma era tutto così difficile; come poteva spiegarle ogni singola cosa, rispondere alla sua domanda senza farla scappare da lui? Pur di non vederla andar via da lui, preferiva tenerla all’oscuro di tutto, sotto il dominio di altri, finché non avrebbe scoperto la verità per caso, per poi vederla scappare e maledirlo. Non aveva molte opzioni, qualsiasi cosa avrebbe fatto, detto, lei sarebbe andata il più lontano possibile da lui, o sarebbe stato troppo tardi nel sottrarsi da tutto ciò che sarebbe accaduto. Eppure alle volte si chiedeva se era davvero tutto così terribile, incredibilmente disgustoso, schifosamente disonesto, ma poi appena si rendeva conto dei suoi pensieri, capiva che era davvero così orribile e inaccettabile. Ma d’altronde non poteva fare niente per cambiare tutto quello che era stato stabilito, e pensare che aveva scoperto il tutto per caso, avrebbe preferito non saperne proprio niente, e vivere tranquillamente, portandosi sopra di se quella povera creatura indifesa. Chissà…magari se non avesse saputo nulla non si sarebbe sentito così dipendente da quella ragazza, e non sarebbe mai nato quell’intenso  desiderio di proteggerla. O forse, semplicemente si stava inventando tutto, per trovare una spiegazione alla sua debolezza, provocata da quell’unico essere umano, capace di fargli sentire e provare, tutto quello che aveva sempre cacciato via da se, e che allo stesso tempo cercava disperatamente.

Si portò alla destra di lei, per poter scivolare via, e così poter potarsi a sederle di fianco, mentre lei lo guardava curiosa, scioccata, dubbiosa, ansiosa, e la vedeva cercare il suo calore, senza chiederlo, portandosi anch’essa a sedersi, sostenuta da una mano che stringeva l’erba sotto essa.

-Dovresti saperlo, i capo tribù hanno scelto!- rispose infine con ironia.

 

-Si questo lo so, ma voi siete così grandi, prestigiosi, fantastici, meravigliosi, unici, siete più in alto di qualsiasi altra famiglia.- ribatté, lasciando finalmente in pace quella povera erba, mentre i suoi occhi brillavano per l’intensa ammirazione.

 

Sorrise dentro di se per la sua stupidità, non erano affatto come lei li descriveva, o meglio lo erano stati, ma il tempo era passato. –Non c’è nulla di speciale nella mia famiglia.- rispose, con un sorriso di beffa verso lei.

 

Ma dalla sua espressione di incredulità, con gli occhi sgranati, mentre agitava la testa in senso di negazione, faceva capire che non era affatto d’accordo con le sue parole. –Siete la famiglia più amata e prestigiosa dell’intero occidente, e siete anche desiderati in America. Tu lo chiami “nulla di speciale” tutto questo?- soggiunse convinta, stringendo i pugni, allungando la testa verso lui, guardandolo negli occhi con ancora quella espressione di incredulità.

 

-Non siamo così diversi dalla tua, Momomiya!- ribatté esasperato, alzando di poco il volume della voce, beffandosi dentro di se della sua infinita infatuazione per gli Shirogane.

 

Nel momento in cui aveva pronunciato quella frase si era rabbuiata, calando la testa, stringendo con forza i pugni, sperando di poter presto dare un pugno a qualcuno o poter calciare qualcosa con forza. –La mia famiglia ormai non vale più nulla, Shirogane! E anche quando era nel suo splendore, non è mai stata all’altezza della tua.- concluse senza mai alzare il capo con un filo di voce, da cui si poteva benissimo sentire l’amarezza e la tristezza intensa.

 

Sospirò, portandosi una mano sulla faccia per coprirla, chiedendosi perché mai fosse così scemo e idiota. Spostò la mano, guardandola, così piccola e indifesa, piena di amarezza e tristezza, mentre pochi minuti prima sprizzava felicità da tutti i pori.

Sorrise, era lui che l’aveva resa così felice, e ad subito dopo le aveva fatto perdere subito quella felicità; si poteva essere più stupidi.

-Ti sbagli Strawberry! La vostra era ed è sempre stata meglio della nostra.- disse convinto, avvicinandosi di poco a lei, continuando a guardarla incessantemente.

 

Alzò la testa di colpo, guardandolo incredula e dubbiosa, lasciando libere la mani che andarono ad intrecciarsi tra loro per cercare sostegno. –Ha uno strano modo per dimostrarlo!- ribatté accigliata, squadrandolo per bene.

 

-Ognuno ha i suoi alti e bassi,e voi vi rifarete.- pronunciò tranquillamente, implorando un fulmine di scendesse veloce dal cielo per colpirlo alla svelta, ma il cielo era più limpido che mai, costatò infine che era molto improbabile che lo colpisse in quel momento.

 

-Giusto! Sposando te, bel modo!- disse esasperata con leggera ironia nella voce, alzandola nuovamente di poco, calcando le ultime parole.-E giustamente la famiglia Shirogane deve salvarci. Voi non vi sareste mai ridotti così!- continuò sbuffando, giocando nervosamente con le dita.

 

Scoppiò a ridere vedendo quella scena, sentire con quanto entusiasmo pronunciava la sua famiglia, e sentirla sbuffare in quel modo, qualcosa gli diceva che c’era dell’altro sotto.  –Straw, la tua infatuazione per la famiglia Shirogane è dovuta al fatto che io ne sono membro? – azzardò con un sorriso malizioso, calcando con voce seducente le ultime parole.

 

A quella affermazione abbassò la testa di colpo completamente rossa in viso, giocando nervosamente con le mani, senza smettere un attimo, attraversata da un brivido causata dal cambiamento del tono della voce. -M-ma no, che vai a p-pensare.- borbottò timidamente, mentre il calore nelle sue guance cresceva sempre più, si sentiva quasi male per tutta quella temperatura alzatasi così all’improvviso, era come se fosse stata scoperta. Si ritrovava indifesa sotto il suo guardo, debole, senza alcuna difesa dal suo sorrisetto malizioso, pensando che per la prima volta l’aveva chiamata con un diminutivo.

 

Ci aveva azzeccato! Sorrise dolcemente, ammirando divertito la sua figura così timida e imbarazzata. Aveva capito che anche lui per lei aveva un potere esagerato. Pensandoci bene tutto quello che stava accadendo non era così drammatico e stupido, infondo lei era felice di questo, e lui ignorando quello che sapeva, lo era altrettanto, quel fidanzamento ormai ufficiale sembrava quasi voluto da loro stessi, se si fossero conosciti in un’occasione diversa, forse sarebbero arrivati alla stessa conclusione senza essere forzati da qualcun altro.

La prese per una caviglia portandola sotto di se, facendola distendere. Ed ecco che erano tornati esattamente com’erano pochi minuti fa, mentre lei lo guardava stupefatta, con gli occhi lucidi, con il cuore che accelerava sempre più, causandole un giramento di testa, notando un sorriso dolce, che non gli aveva mai visto. Le mozzò il fiato, abbagliata da tanta bellezza, il suo cuore perse un battito, testando con le mani il terreno sotto di se.

Calò sempre più giù, prendendole le mani, portandole all’altezza della testa, bloccandole e incrociando le dita con le sue, mentre il loro respiro si univa nuovamente, le sue labbra così vicine a quelle di lei, si sfioravano appena, bastava pochissimo per poterle unirle, ma…deviò, dirigendosi verso il collo.

Sentiva il suo respiro sulla sua pelle, provocandole un brivido lungo il braccio, facendole venire una grande voglia di scrollarselo di dosso per potersi grattare proprio dove ora sentiva il suo respiro caldo. Sentì le sue labbra nel suo collo, ferme e il suo respiro le solleticava quel punto, provandole un nuovo brivido lungo tutta la schiena, stringendo le dita dei piedi, che ormai friggevano per l’essere stati troppo tempo nella stessa posizione. Era l’unica parte che Ryan non poteva sentire, anche se alla fine era stato un riflesso.

Cominciò a lasciarle piccole scie di baci lungo il suo collo, fendendole nascere nuovi brividi, trattenendo a stento il respiro, mentre strani pensieri nascevano nella sua mente, una vocina continuava a dirle di lasciarsi andare e il suo corpo cominciava ad non ubbidirle più, rispondendo alle sensazioni che le stava facendo provare in quel momento.

Il suo respirò diventava sempre più roco, e i suoi baci proseguivano su e giù per il lungo collo, per poi salive verso il suo volto, sfiorarle un angolo della bocca per poi continuare quella scia vicino il suo orecchio e così poter scendere di nuovo.

La sentiva fremere sotto di lui e sentiva il respiro sempre più roco, si sentiva tremendamente felice di questo e lo portava a sorridere a ogni nuovo brivido che sentiva nascere in lei. Risalì verso il suo orecchio, respirando quasi dentro esso, annusando il suo profumo, sapeva tanto di pesca. Sorrise, oltre ad essere bellissima e ad avere un grandissimo potere su di lui, aveva anche un ottimo profumo.

-Mi dispiace Straw, non mi fermerei se non fossi costretto, ma le circostanze mi impediscono di continuare. Non possiamo mica rimare qua, sotto occhi indiscreti, non credi?- disse a bassa voce, dolcemente, facendo trasparire un po’ di malizia nel suo tono, sentendola trasalire sotto di se, risvegliata del tutto. Andò a guardarla negli occhi, era totalmente rossa in volto, e respirava ancora fatica. Forse aveva esagerato un po’.

-Strawberry, ancora viva?- chiese divertito, guardandola dubbioso.

 

-Ehm…si. Credo di si.- Pronunciò a voce bassa, con lo sguardo perso nel vuoto, immersa nei suoi pensieri.

 

Era al quanto dubbioso in proposito. Dipendeva così tanto da lui? Stava costatando che entrambi dipendevano dall’altro. Che cosa assurda, poteva mai essere così facile? Però gli piaceva così tanto quella situazione. Si chiedeva chi lo facesse vedere di più. Magari lei, che sembra vivere in un altro mondo, ed è così piccola e indifesa che non sapeva opporsi. Anche se pensandoci un attimo non era certo stata lei a saltargli addosso per due volte in un quarto d’ora, e non gli aveva di certo rubato varie volte diversi baci. Accidenti, aveva perso in partenza. Anche se…alla fine ognuno di loro lo dimostrava a modo suo.

-Dai Straw, ti accompagno a casa.- disse infine, alzandosi definitivamente, sgranchendosi le gambe.

 

-Ok.- rispose a voce flessibile, sedendosi sul prato per riuscire a riprendersi del tutto, guardando il grande parco di fronte a loro completamente vuoto. Le pareva molto strano, però si ricordò che a quell’ora al Green Park era difficile trovare qualcuno, erano sempre dall’altra parte, sarà stato per questo che Ryan si era messo nella parte più isolata, infondo lui voleva stare da solo, soltanto in seguito lei l’aveva raggiunto, ma non si pentiva di nulla. Ma forse avrebbe dovuto. Scosse la testa, era troppo felice per crearsi dei “forse”. Le regalava troppe emozioni tutte insieme, doveva cominciare ad abituarsi, ma a cuor suo sapeva che non ci sarebbe mai riuscita, ogni volta era tutto totalmente diverso.

Le porse una mano per alzarsi, non esitò neanche un attimo nel prenderla, il suo calore le piaceva troppo, e mai come quel giorno l’aveva sentito così forte e vicino. Sorrise serena, la sua felicità si vedeva da ogni parte del suo corpo, le importava ben poco, il mondo poteva e doveva vederla di nuovo felice, visto e considerato che ormai lo era solo in sua compagnia e quanto pensava a lui. Sembrerebbe assurdo che una semplice persona possa fare sentire qualcuno così e appagarla in tal modo, ma aveva questo effetto su di lei, e di certo non voleva rinnegare nulla. E se mai le cose si sarebbero fatte più difficile, questo non voleva dire che lo avrebbe abbandonato, o almeno lo sperava.

Chiuse gli occhi e ispirando, mentre lui non le toglieva un attimo gli occhi di dosso, sorridendo sotto i baffi.

Lei lo guardò regalandogli il sorriso più bello che avesse mai visto, l’avvicinò a se accarezzandogli gli zigomi con la mano sinistra per poi trascinarla con se, mano nella mano verso casa sua.

Già gli dispiaceva di doverla lasciare così presto, ma a quanto pare il tempo, al momento, era dalla loro parte.

 

Arrivarono a casa sua, meravigliandosi sempre più di poter dire che quella era ancora sua, chissà magari c’era lo zampino degli Shirogane. Arrossì di botto pensando all’ultima volta che li aveva nominati quel giorno, più ci pensava, più si rendeva conto che quel nome aveva davvero qualcosa di speciale.

Erano davanti il cancello ed era arrivato il momento di separarsi, una fitta al cuore la compì all’improvviso. Le diventava sempre più difficile separarsi da lui, giorno dopo giorno. In quel momento si rese conto che erano ancora mano nella mano. Accidenti, le stava diventando troppo naturale quella situazione, cos’avrebbe fatto in seguito?

 

L’attirò nuovamente a se, regalandole un bacio tra i capelli, lasciandole libera la mano, costretto a lasciarla per chissà quanto tempo. Trattene un sospiro, accarezzandole la guancia con il dorso delle dita. –Ci vediamo Straw!- disse sereno, allontanandosi da lei, salutandola con un cenno di mano.

 

-Ok…ci vediamo.- rispose con voce lieve quasi impercettibile, mentre lui spariva dietro l’angolo della strada. Sospirò, troppe emozioni in un giorno solo, la faceva stancare troppo quel ragazzo. Si diresse verso la porta con passo calmo, evitando di saltellare e canticchiare per non dare troppo dell’occhio.

 

-Ben tornata, signorina Momomiya.- l’accolse calmo il maggiordomo, sorridendole sereno.

 

-Ciao Edward!- rispose entusiasta con un sorriso a trentadue denti, andandolo ad abbracciare. Non poteva considerarlo un semplice maggiordomo, per lei era come un fratello, e non gli doveva nascondere alcuna emozione.

 

-Siete particolarmente felice quest’oggi.- disse tranquillo, facendo notare un po’ di felicità nel suo timbro, accogliendola nel suo abbraccio.

 

Annuì convinta, staccandosi da lui, regalandogli un nuovo sorriso. -Davvero tanto!- disse infine con occhi stracolmi di immensa felicità, giocando nervosamente con il bordo della maglietta. –Ah Ed, smettila di darmi del lei, sei in famiglia!- ribatté sbuffando.

 

Sorrise, accennando un “si” con la testa. –Ai suoi ordini, Miledy!- rispose sarcasticamente, inchinandosi a lei. –A Shirogane glielo spieghi tua allora, io me ne lavo le mani.- disse con fare altezzoso, strofinandosi le mani, facendole una linguaccia.

 

Arrossì nuovamente di botto, calando la testa al solo suono del suo nome, intrecciando le proprie dita, muovendo nervosamente i piedi.           

 

Scoppiò in una fragorosa risata, grattandosi leggermente un angolo della testa, portandosi l’altra mano sotto il mento. –Sono contento che Shirogane ti renda così felice e che allo stesso tempo ti faccia diventare così piccola e indifesa.- disse maliziosamente, senza scomporsi.

 

 Alzò la testa di getto, guardandolo allarmata, sgranando gli occhi, diventando più rossa che mai, facendo ricadere le braccia ai lati, pietrificata. –Tu s-sai…- borbottò nervosamente in un sussurro, senza riuscire a completare la frase.

 

-Neanche ai cechi sfugge il tuo improvviso entusiasmo quando stai con lui.- disse con tono malizioso, porgendole un sorriso della stessa intensità, beffandosi di lei.

 

-Ehm…- farfugliò agitata, scuotendo un piede, cercando con le mani le tasche nei Jeans per nasconderle. –…se lo dici tu.- continuò incerta, implorando qualsiasi creatura esistente e non, di farla sparire di la alla svelta.

 

-Non lo dico io, è così evidente.- ribatté divertito, guardandola curioso. Gli piaceva terribilmente stuzzicarla un po’, e adesso aveva un grand argomento con cui poterlo fare. –Comunque dai, ti ho importunato abbastanza per oggi, ti lascio andare libera.– concluse, accarezzandole la testa, spingendola verso le scale che l’avrebbero portata in camera sua.

 

-Edward, sei il solito antipatico.- ribatté infuriata e divertita, uscendogli la lingua, girandosi verso le scale, alzando la testa fiera.

 

-Appunto per questo ti piaccio tanto, mia cara Strawberry.- rispose sarcastico, guardando la sua figura che saliva tutta esaltata le scale.

 

-Basta crederci, piccolo Edward!- urlò infine beffarda, sorridendo lieve, mentre spariva dalla sua vista.

 

Sospirò rassegnato, mentre guardava le scale ormai vuote e la sua figura scomparsa, porgendole un ultimo sorriso perso nel grande atrio.

Quella ragazza lo sbalordiva sempre più e alle volte non sapeva mai che fare, ma riusciva sempre a prenderla per il verso giusto. Sperava solo che tutta quella felicità non le si rivoltasse contro, pregando infinite volte che tutto filasse liscio, almeno per un bel po’, implorando mentalmente quel ragazzo di non commettere qualche errore. Non voleva vederla di nuovo così triste e depressa, aveva già perso tutto, non poteva vederla ridotta nuovamente così, non voleva sentirla piangere nella notte e gridare nel sonno il nome di quel ragazzo sconsolata e terrorizzata, mentre lui correva in suo soccorso nel cuore della notte per poi cercare di calmarla e farle ricominciare a respirare piano e tranquilla.

Alle volte si chiedeva cosa vedesse nei suoi sogni per terrorizzarla tanto da costringerla a smettere di respirare.

Scosse la testa nervoso. Doveva rilassarsi e calmarsi. Se anche quella notte avrebbe urlato di nuovo, sarebbe intervenuto come sempre.

Si girò, dando le spalle alle scale per dimenticare almeno per un po’ quei pensieri e così potersi dedicare al suo lavoro, indisturbato.

 

 

 

Incredibile era una vita che non aggiornavo così velocemente. Che bello l’ispirazione e la voglia sembra tornata (anche perché non ho nient’altro da fare), e poi mi dispiaceva lasciarvi così, ci sono rimasta male pure io u.u! …Ok, non comment =__=”.

Allora, ehm…, coff, coff! Lo so eravamo ad un punto cruciale e intenso, ma mica potevo farla prendere in un luogo pubblico, in mezzo ad un prato completamente all’aperto, senza neanche un albero o un cespuglio che coprisse la scena, o la nascondesse almeno un po’. E’ vero in quel momento non c’era nessuno (coincidenze della vita u_u), ma mettiamo che passava un vecchietto o una vecchietta, o un bimbetto che rincorreva la palla, mi rimaneva bloccato a vita! No, povera creatura. E se pensiamo alla piccola, indifesa Straw mi rimaneva paralizzata e scioccata per lo stesso asso di tempo. Io sono pure pazza e pervertita, ma non fino a questo punto u.u!

Ok, io sono impazzita del tutto, non so che ho scritto, non so che roba è, non so manco se è italiano o lingua inventata. Sarà l’ansia pre-concerto e tutti i sogni strani che faccio da un mese a questa parte, ma devo essere sincera a me questo cap piace tantissimo, e se vogliamo essere sinceri io amo tutta la mia ficcina.

Bene, adesso abbiamo la certezza che non ci sto più con la testa.

 

Alysea: Ciochyyy! Ferma guarda il calendario e vedi che giorno è? Visto? Primo luglio! Sore mancano cinque giorni! Ok, devo respirare e ispirare!

Fatto (almeno credo)! Allora…sono contentissima che la mia ficina ti piaccia, mi fa tanto piacere, sperando che ti piaccia pure questo capitoletto! Come hai visto ho aggiornato presto (se come no), quasi un mese dopo, voglio una medaglia u.u! Crazie mile (ormai è mio u.u e, se Bill non me lo dice correttamente, io salgo nel palco, non mi interessa se c’è Saki, Tobi o compagnia bella e, non scendo di la se non lo dice giusto, parola mia u.u! Quindi meglio per lui se lo dice bene!)! Ci sentiamo o vediamo, Bho quello che arriva prima! Hallo!

 

AmyGoku: Oh ti prego perdonamiiiiii! Ho fatto il prima possibile, spero ne sia valsa la pena, se no come faccio senza il tuo perdono, la mia mente si blocca e non scrive più! Non posso permetterlo ho troppe cose da scrivere u.u! *Anto si inginocchia davanti a lei implorando il perdono*. Spero che questo cap ti sia piaciuto. Alla prossimo (spero presto).

 

Pinkgirl:Felice che il giorno della recensione era gasata al massimo, magari c’era anche il mio zampino, chissà, Ahah!E’ una specialità fare rimanere le persone sulle spine, almeno credo, bho oggi sono gasata io, hihi!

 Allora ti dico una piccola cosa, gli Shirogane non hanno mandato i Momomiya sull’altrico solo per farli sposare, ma diciamo che il loro intento era anche quello così possono tenerli d’occhio, bé…però la cosa è più complicata e disonesta! Con il tempo (spero) sarà più chiaro! Cucio la bocca che dico sempre troppo! Sono contenta che il cap precedente ti sia piaciuto, sperando che sia altrettanto questo, ci ho lavorato un po’ (forse troppo =.=)! Ciao, alla prossima!

 

 Ryanforever:Ah anch’io vorrei essere al posto di Staw, non so cosa darei, ma purtroppo è impossibile, mi viene quasi la voglia di sbattermi la testa da qualche parte, ma poi mi riprendo, ho diverso lavoro da fare, ci manca solo che mi spacchi la mia inutile testolina, na, na! Pero… >///////<, mi fai troppi complimenti, a me piace fare emozionare le persone, ma non sapevo se ci sarei mai riuscita, se tu mi dici così mi imbarazzo troppo (la verità, mi piace sentirmelo dire, ahah!). Grazie tantissimo per i complimenti che mi fai, mi fai venire sempre una grande voglia di scrivere il più presto possibile e cercherò di farlo durante quest’estate, il problema sarà la connessione, ma vedrò che fare!

Comunque io aspetto speranzosa una tua fic, anche se dovessero passare anni, ho molta voglio di leggere un tuo lavoro su questo manga/anime, quindi io sono sempre qua (tranne il caso mi vengano a prelevare gli alieni, non si sa mai)! Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto provare qualcosa! Grazie ancora, spero di tornare presto! Ciau!

 

Ciciagiu: Sono contenta che ti piaccia, spero che questo capitolo ti abbia soddisfatta almeno un po’! Baci!

 

Commentate mi raccomando ^^!
Grazie a tutti quelli che hanno solo letto ^.^!

Bacioni Ryan92!

 

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