You and I, you and I..colours in the sky

di Starships
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo


“La prego Mrs Lopez, ho bisogno che mi firmi il permesso di uscita anticipata.” Dissi inseguendola mentre portava un vassoio con i caffè.
“Non se ne parla.” Disse appoggiando il vassoio su una scrivania. Nella stanza c’erano 5 ragazzi.
“Mrs Lopez devo andare a prendere mia nipote da scuola.” Dissi, ma a lei sembrò un stupida scusa.
“Credi che io sia stupida?” Disse.
“Beh si… cioè no. No. No.”
“Nel mio ufficio signorina subito!” Esclamò acida.

Sicuramente quei 5 ragazzi erano The Wanted. Mrs Lopez la preside dell’istituto li aveva invitati perché sua figlia era un fan sfegatata. Non si faceva altro che parlare di loro da giorni. Non ne potevo più.
Dopo una lunghissima paternale mi fece tornare in classe senza concedermi l’uscita anticipata. A metà mattinata andammo in palestra dove avevano allestito un palco e messo delle sedie. Mi accomodai tra gli ultimi posti. Il concerto non mi interessava. Mandai un messaggio a Blake, mia sorella, o meglio era la mia migliore amica. Ci conoscevamo da quando avevamo 12 anni ed essendo entrambe figlie uniche ci consideravamo come sorella. Infatti sua figlia mia chiamava sempre zia.
Dopo che il concerto finì i ragazzi si fermarono a firmare gli autografi. Al suono dell’ultima campanella mi precipitai fuori e corsi a prendere Charlotte da scuola. Corremmo sino al locale dove lavoravo.

“Roxy, sei di nuovo in ritardo!” Esclamò irritato Frank, il proprietario.
“Mi dispiace, ma quella iena della preside non mi ha firmato il permesso.” Presi le borse e le portai sul retro, presi un blocchetto per scrivere le ordinazioni e i colori di Charlie.
“Roxy servi il tavolo 5.” Gridò Frank da dietro il bancone.

Quando mi avvicinai al tavolo vidi i 5 ragazzi e Charlotte in braccio a quello con i capelli ricci e biondi. “Chu-Chuck che fai qui. Vai ad un altro tavolo?” Feci per prenderla
“No, lasciala stare, non è un problema.” Disse il riccio.
“Ok. Ti lascio i colori così dopo disegni.” Dissi mettendo i colori sul tavolo dietro. Presi le ordinazioni e mi allontanai.

---Jay---
Quando la ragazza che avevamo già visto a scuola si allontanò la bambina dai capelli lunghi con boccoli rossi mi sorrise. “Allora piccola come ti chiami?” Chiese Max accarezzandole la manina.
“Charlotte, ma la zia Roxy e mamma Blake mi chiamano Charlie. Io quando ero più piccola non lo sapevo dire e dicevo Chu-Chuck. E ora mi chiamano così.” Disse sbagliando qualche parola.

I suoi occhietti verdi mi sorrisero di nuovo. Aveva la pelle così morbida che sembrava quasi finta. Mentre aspettavamo che ci portassero il pranzo parlammo con la piccola. Ci disse che aveva 4 anni e che viveva con la zia e la madre in una villetta. Non conosceva il padre perché le avevano detto che viveva lontano. Poi ci raccontò dei suoi fidanzatini. “Io non ne parlo quando c’è la zia perché da quando si è lasciata con il suo fidanzato non vuole più sentir parlare di ragazzi.” Spiegò. “Nathan ecco io ti trovo molto bello. Mi chiedevo se volessi essere il mio nuovo fidanzatino.”
Nathan divenne di colpo rosso e scoppiammo tutti a ridere. “Certo.” Disse Nathan.
“Chu-Chuck vai a disegnare mentre i ragazzi mangiano.” Disse Roxy portandoci il cibo.
“Ok, ma dopo tonno!” Disse la piccola. Era così tenera quando sbagliava le parole. 

Dopo aver mangiato la piccolina andò in braccio a Nathan. Un po’ mi dispiaceva. Ci fece qualche domanda per conoscerci. Ad un certo punto disse: “Jay lo sai che saresti perfetto per mia zia?”
“Davvero?” Dissi ridendo come gli altri ragazzi.
“Beh dai Jay non è male la ragazza.” Disse Tom. “Si è vero è carina.” Aggiunse Siva. 
“Che lavoro fate?” Chiese Charlie.
“Siamo The Wanted, cantanti.” Disse Max.
“Oh. Oh!” Disse la piccola.
“Qualcosa non va?” Chiesi.
“Cantate tutti e 5?” Chiese con il faccino triste. Annuii. “Allora Nathan non possiamo stare insieme. E tu Jay non sei perfetto per la zia.”
“Perché?” Chiese Nathan dispiaciuto, come se una ragazza della sua età lo stesse lasciando davvero.
“Beh la zia dice che i cantanti sono una brutta razza. Dice che prima ti fanno innamorare con le canzoni poi quando partono in tour ti tradiscono con le fan e ti trattano come uno zerbino.” Disse.
“Ma non è assolutamente vero!” Esclamò Tom alzando il tono di voce. “Io sono fidanzato da tanto tempo con la testa ragazza e non l’ho mai tradita e ne trattata come uno zerbino.”
“Tua zia si sbaglia.” Disse Siva.
“Quindi possiamo stare insieme se si sbaglia.”Disse a Nathan. “Comunque non penso che ti voglia Jay. Mi dispiace. Non sarebbe male averti come zio. Mi stai simpatico.” La presi in braccio e la sbaciucchiai.
 
Dalla vetrina vide arrivare la madre. E ci disse che dovevano andare a prendere i noni dall’aeroporto e con loro c’era anche la sorella del nonna. Una donna acida e single che ogni volta che le andava a trovare si lamentava del fatto che né la madre e né la zia avessero trovato un ragazzo.

“Chu-Chuck smettila di dare fastidio.” Disse la madre seguita da Roxy.
“Mamma ti presento il mio nuovo fidanzato.” Disse indicando Nathan che imbarazzato salutò con la mano. Ci presentò tutti. “Non è troppo grande per te?” Chiese Roxy.
“Si, ma non fa niente. E sono tutti cantanti. Mi spiace zia, ma ti sbagliavi.” Disse Charlie raccogliendo le sue cose. “Zia non te la prendere. Al cuore non si comanda.”

Ci mettemmo tutti a ridere per questa frase. Si mise il cappottino e diede un bacio sulla guanci a tutti. E prima di andarsene disse: “ Io sto qui quasi tutti i pomeriggi, spero di rivedervi tutti. Soprattutto Nathan. E anche tu Jay. Ciao.”
“Buona fortuna con la strega! Credo che verrò tardi stasera.” Disse Roxy salutandole con un sorriso malizioso.

Ci portò il conto e ce ne andammo. Rimanemmo vicino la vetrina del locale a metterci d’accordo per il giorno dopo. Mentre Max e Nathan discutevano mi incantai ad osservare Roxy dalla vetrina. In effetti era proprio carina. 




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



Ecco la mia prima Fanfiction sui The Wanted spero vi piacia. Scrivetemi nelle recensioni cosa ne pensate. 
L'idea mi è venuta grazie ad un sogno della mia migliore amica, dove rimaneva incinta e tutti l'abbandonavano. Quindi ho pensato di utilizzare una parte del suo sogno per dar vita a questi personaggi. 
Se volete aggiungermi su twitter sono: @xxheartbeat
Un bacio  Cla' 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 



Quando tornai a casa zia Rosie era seduta sul divano con un bicchiere di vino in mano. Charlotte aveva appena finito di raccontare del suo nuovo fidanzatino. Ripensai a quei ragazzi, erano tutti molto carini. Mi tornarono  in mente gli occhi celesti del ragazzo riccio quando volevo toglierli Charlie.
 Li salutai e subito Rosie partì con la solita solfa.

“Dovete trovarmi un ragazzo anche voi due. Anzi tu no, Blake. L’ultima volta ha fatto un danno!”
“si zia anche noi siamo felici di vederti.” Dissi sarcastica. “Vado a dormire che sono stanchissima.”

Dopo due giorni Blake decise di portare i suoi genitori più la zia al locale dove lavoravo. Charlotte vide passare i The wanted dalla vetrina e incominciò a gridare: “Nonna, nonno e zia vi faccio conoscere il mio fidanzatino.”
Dopo che I ragazzi si furono accomodati Charlie corse da loro. “Nathan devi assolutamente venire, la strega di zia Rosie non ci crede che sei il mio fidanzato.” Mi misi a ridere vedendo la faccia del ragazzo. Era rossissimo e cercava una scusa per non andare. I suoi amici incoraggiarono Charlie.
Dopo un ora abbondate mi accomodai al tavolo dei TW. “Charlie sa essere davvero persuasiva quando vuole.” Dissi. “Ora vado a liberare il vostro amico.”
Mi avvicinai al tavolo e dissi: “Nathan ti vogliono i tuoi amici.” Il ragazzo si scusò e se ne andò dai suoi amici. Mi voltai e la testa incominciò a girarmi decisi quindi di appoggiare il vassoio sul bancone.

--- Jay ---
Mi voltai e vidi Roxy di spalle e pian piano la vidi scivolare a terra. Mi alzai di scatto senza neanche pensare e mi fiondai accanto a lei. Dopo qualche secondo mi raggiunsero anche i ragazzi, Charlotte, Blake e i nonni.

“Qualcuno deve baciarla o non si risveglierà.” Disse Charlie.
“No Charlie è solo svenuta, non è Biancaneve.” Disse Blake.
“Si che lo è! Jay baciala così si sveglia, tu sei il suo principe azzurro!” Esclamò la piccola tirandomi verso la zia.
“No Chu-Chuck tua mamma ha ragione è solo svenuta. Vedrai che si riprenderà.” Alla piccola si gonfiarono gli occhi di lacrime. Divenne tutta rossa e con voce rotta dal pianto disse: “ Sei cattivo! Vuoi che muoia?!”
“No dai, non piangere. Non voglio che muoia.” Dissi
“Allora baciala!” Ordinò piangendo come una fontana.

Decisi di baciarla almeno così Charlotte avrebbe smesso di piangere e quando avrebbe visto che non si riprendeva si sarebbe messa l’anima in pace. Mi avvicinai incerto. Posai le mie labbra sulle sue e Roxy si svegliò.
Mi allontanai imbarazzato.

--- Roxy ---
Vidi il riccio allontanarsi dopo avermi baciata con delicatezza sulle labbra. “Che cosa è successo?” Chiesi non capendo il motivo del bacio e né perché mi trovavo a terra.
“Hai visto Jay, lei è la tua Biancaneve e tu sei il suo principe azzurro!” Disse Charlotte e subito mi abbracciò.
Il ragazzo senza capelli e quello scuro di carnagione mi aiutarono ad alzarmi.
“Stai bene?” Mi chiese Blake.
“Si sto bene. È stato solo un giramento di testa.” Dissi tenendomi ancora al braccio del ragazzo senza capelli.

Dopo circa un ora Blake se ne andò portando con se i tre moschettieri (la nonna, il nonno e quella strega della zia). Alla chiusura il riccio era ancora seduto al tavolo da solo.

“Dobbiamo chiudere.” Dissi avvicinandomi per pulire il suo tavolo.
“Lo so. Ma Chu-Chuck mi ha implorato di accompagnarti a casa. E come hai detto tu sa essere davvero persuasiva quando vuole.” Disse facendo spallucce.

In macchina calò un silenzio imbarazzante. “Charlotte crede che io sia il tuo principe azzurro.”
“Già. Ma tu lo sai che non sei un principe? Di azzurro hai solo gli occhi.” Dissi scherzando.
“Si lo so. “
“E il cavallo bianco??”
“L’ho lasciato a casa, non stava bene.” Mi misi a ridere. “Perché hai detto a Charlotte che i cantanti tradiscono le fidanzate con le fan? E trattano le ragazze come zerbini?”

Rimasi di stucco, non potevo credere che Charlie glielo avesse detto. Che figura. La piccola aveva estrapolato la frase dal contesto.

“Io non glielo detto, ne stavo parlando con Blake e lei ha sentito.”
“Lo hai detto perché sei uscita con un cantante?”
“No.” Dissi imbarazzata. Jay guardava un po’ me e un po’ la strada. “L’ho detto perché Blake voleva uscire con un tipo che cantava in una band e delle ragazze mi avevano detto che era un donnaiolo. Così per convincerla le ho detto quelle cose. Ma erano riferite a lui non a tutti i cantanti del mondo.”
“Beh meglio così.” Disse e accostò.

Ero arrivata a casa. Slacciai la cintura di sicurezza e mi voltai verso Jay.

“Grazie mille del passaggio.” Dissi.
“Ma figurati.” Disse.
“Charlotte ne sarà contenta.” Dissi imbarazzata non sapendo come comportarmi.
“oh si al settimo cielo.” Disse scuotendo la testa e sorridendo.
“Buona notte.”
“ Notte.”

Ci salutammo e quando entrai in casa dissi subito a Charlotte chi mi aveva accompagnata. Era al settimo cielo come aveva detto Jay. Zia Rosie continuò la sua solita solfa sui ragazzi.
Dopo cena me ne andai in camera con Charlie e accesi il pc per mettere qualche canzone dei The Wanted. Io, Charlie e Blake ballammo per un po’, o meglio sinché zia Rosie non ci costrinse a spegnere.




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



Ecco il secondo capitolo spero vi sia piaciuto fatemelo sapere nelle recensioni. 
Spero di pubblicare al più presto anche il 3 capitolo. 
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Un Bacio  Cla' 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 

 

Finalmente dopo 5 giorni i genitori di Blake erano partiti portandosi con se quella vipera di zia Rosie.
A scuola sentii la figlia della preside chiacchierare con le sue amiche, stava parlando come al solito dei The Wanted. Nonostante fosse passata una settimana continuava ad uscire particolari e scene che solo lei aveva visto e sentito. Come quasi ogni giorno Charlotte era seduta al suo solito tavolo che colorava. Attraverso la vetrina del locale vidi passare Jay sotto braccio ad una ragazza. In quell’istante provai una rabbia che mi pervase tutto il corpo. Mi voltai verso il bancone e feci un respiro profondo. Non avevo mai avuto una reazione del genere per nessuno. Mi voltai nuovamente verso il tavolo di Charlotte, ma lei non era più lì. Girai velocemente tutto il locale, ma non la trovai da nessuna parte.

“Frank dov’è Charlotte?” Chiesi con il cuore in gola.
“ È uscita due minuti fa.” Mi disse.

Avrei voluto strozzarlo, ma in quel momento non c’era tempo dovevo trovare la mia nipotina.
Dentro di me c’era il vuoto più totale, lo stomaco era sottosopra e la sensazione di morire aumentava sempre di più. Quando uscii dal locale la vidi a un isolato più in là in braccio a Jay e la ragazza bruna le accarezzava i capelli. Il vuoto, l’angoscia e la sensazione di morire che avevo poco prima erano spariti, al loro posto era arrivata la gelosia e la rabbia. Mi faceva ingelosire il fatto che Charlotte fosse corsa da Jay senza neanche dirmi niente, come se lui fosse molto più importante di me. Mi faceva arrabbiare il fatto che lui se ne stava lì con la mia piccolina in braccio e che quella ragazza bruna, che non ero io la toccasse.
Corsi da loro e senza dire una parola strappai Charlotte dalle braccia di Jay. Mentre la riportavo al locale le feci una bella ramanzina.

“Non azzardarti mai più a fare una cosa del genere. Non solo se uscita dal locale senza avermi prima avvertito, hai anche attraversato la strada da sola! L’hai combinata davvero grossa sta volta signorina.” Dissi. “Non mi piace come ti comporti quando c’è Jay o gli altri.” Continuai
“Mi dispiace tanto zia, ma volevo salutarlo.” Mi disse la piccola con la faccia rossa e la voce rotta dal pianto.
“Non mi interessa, poteva anche esserci tua madre o Elmo, fatto sta che avresti dovuto chiedermi il permesso.”

Dopo averla lasciata al tavolo con il viso pieno di lacrime venne da piangere anche a me. Non volevo sgridarla, in fondo aveva solo 4 anni, come poteva sapere cosa era giusto e cosa era sbagliato. Volevo chiederle scusa abbracciarla e stringerla forte, volevo essere la sua zia preferitina, come diceva lei. Le avrei chiesto scusa, ma dopo quando saremmo state solo io e lei.
Jay entrò nel locale sparato verso Charlotte. Ci mancava solo che la consolasse e diventasse lo zio preferito. Ma che razza di ragionamento stavo facendo? Non sarebbe mai successa una cosa del genere. Charlotte era una bambina sveglia. Mi piazzai davanti Jay.

“Perché l’hai rimproverata, ti ho sentito.” Disse con fare accusatorio.
“Ha attraversato la strada da sola ed è uscita senza il mio permesso!” Esclamai acida. “Se sei qui per ordinare bene, altrimenti te ne puoi pure andare!”
“Prendo un caffè!” Esclamò acido a sua volta e andò a sedersi accanto a Charlotte.

--- Jay---
Aveva ragione la piccola aveva attraversato la strada da sola, ma aveva solo 4 anni, come poteva essere consapevole di quello che faceva. Porsi un tovagliolino a Charlotte e lei si asciugò le lacrime.

“Jay, la zia si è arrabbiatissima. Ha detto che non le piace come mi comporto. Non mi vuole più bene.” Disse piangendo come una fontana.
“NO. Piccola la zia ti vuole bene è solo che si è preoccupata per te.”
“Ma io ti volevo solo salutare.”

L’abbracciai forte. Dopo che si fu calmata iniziammo a parlare di quello che aveva fatto a scuola.

“Jay, guarda Frank il capo della zia.” Disse Charlie sottovoce. “Le sta guardando il culetto. Io quel tizio non lo sopporto proprio! Sta sempre lì a guardarle il culetto. Ci vuole qualcuno che gli dia un cazzotto sul naso di cipolla che ha!”

Sorrisi alle sue ultime parole. Aveva ragione, il ciccione dietro il bancone la guardava senza staccarle gli occhi di dosso neanche un secondo. Una vampata di rabbia mi riempì il corpo.

“Ma lei lo sa che lui…” Non mi fece finire la frase.
“Certo che lo sa, ha detto: ‘se guarda solo ok, ma se inizia a toccarmi mi licenzio.’ E ha anche detto che sinché non troverà un fidanzato che li dia una bella lezione e non troverà un altro lavoro decente, dovrà rimanere qui e sopportare i suoi occhi addosso in silenzio.”

Volevo essere io quel fidanzato che gli avrebbe dato una lezione. O magari avrei potuto semplicemente trovarle un altro lavoro. Ma così facendo non avrei più avuto la possibilità di vedere Charlotte e allo stesso tempo di vedere Roxy. Non che Roxy mi piacesse particolarmente, la trovavo carina certo, ma più che altro mi interessava sapere i fatti suoi. Mi interessava sapere i pettegolezzi che Charlotte mi raccontava su di lei.
Forse non volevo semplicemente ammettere il fatto che mi piacesse in un modo in cui non mi era mai piaciuta nessuna ragazza.
Arrivò Max.

“Ciao, ma non dovevi uscire con una tipa? Ah no, aspetta è lei la tua nuova ragazza.” Disse scherzando verso Charlotte.
“No, scemo, io sto con Nathan, non potrei mai fargli questo!”
“Chu-Chuck così mi spezzi il cuore.” Dissi scherzando a mia volta.
“Dove andare in bagno, Jay mi fai passare?” Disse la piccola. Andò ad avvertire la zia.
“Max, guarda il tipo dietro al bancone. Guarda come fissa il culo di Roxy!” Esclami.
“Poverina. Io in lei non ne sarei lusingata.”
“Credo che dovrebbe trovarsi un altro lavoro. Ma allo stesso tempo questo lavoro ci deve permettere di vedere Charlotte.” Dissi.
“Ma vuoi vedere Charlotte o Roxy?” Mi chiese perplesso.
“No idiota, voglio vedere la bambina.” Dissi poco convinto. Max alzò un sopracciglio.
“Ragazzi scusate, ma è quasi ora di chiusura. Dovreste andare.” Disse Roxy guardando più Max che me.
“Ok. Jay ci vediamo dopo.” Disse Max e salutò anche Charlie e Roxy.

--- Roxy---
“Io aspetto, così vi accompagno a casa.” Disse Jay cercando i miei occhi. Charlie gli saltò al collo felice. “Sempre se per la zia non è un problema… tra poco inizierà anche a piovere…” Continuò per convincermi.
“OK, datemi 5 minuti.” Dissi.

Appena uscimmo dal locale incominciò a piovere forte.

“Meno male che ho deciso di darvi un passaggio.” Disse come se cercasse la mia approvazione.
“Si grazie.” Dissi timida. Charlotte sul sedile di dietro dormiva beata. 
“Allora….” Incominciò a dire Jay.




  

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Questo capitolo mi piace abbastanza. Spero che piacci anche  a voi. Fatemelo sapere nelle recensioni. 
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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 



 “Allora… lo sai che il ciccione dietro il bancone ti guarda il culo?”
“Si, ma non posso cambiare lavoro è l’unico che mi permette di tenere con me Charlotte. E poi sinché guarda solamente non è un problema.” Risposi guardando la strada.

Dopo un po’ mi voltai e vidi che Charlotte stava dormendo ed eravamo quasi arrivati a casa.

“Accidenti si è addormentata.” Dissi. “Come faccio a portarla dentro?!”
“Tranquilla ti aiuto io.”
“Io credo che tu sia troppo gentile.” Dissi guardandolo.
“Ed è un problema?” Mi chiese guardando un po’ me e un po’ la strada con un mezzo sorrisetto.
“Perché sei così gentile? Sei sempre con Charlotte…”
“Mi ha stregato che posso farci?!” Disse facendo spallucce.
“Non ho mai visto nessun ragazzo comportassi così con Charlie.”
“Beh a me piacciono i bambini e poi lei è fantastica.”

Era davvero bello. Mi venne voglia di baciarlo. Le sue guance, quell’accenno di barba… i suoi occhi celesti per non parlare di quei capelli ricci. Parcheggiò davanti casa e io presi la mia borsa e lo zainetto di Charlotte, Jay prese la piccola in braccio. Lo feci accomodare in casa. Lo accompagnai al piano di sopra sino a dove c’era la stanzetta di Charlotte. La adagiò delicatamente sul lettino. Scendemmo al piano di sotto e notai che eravamo zuppi. Per coprire Charlotte si era bagnato anche i calzini. La maglietta grigia che indossava era un tutt’uno con il suo petto. I riccioli gli ricadevano fradici sulla fronte.

“Sei tutto bagnato.” Dissi ridendo.
“Si, anche tu.” Rise con me.
“Prendo un asciugamano.” Dissi. Dopo neanche 5 secondi ero di nuovo da lui.
“Sei stata veloce.” Disse con un magnifico sorriso da togliermi il fiato.
“Si. Ehm… non è che vuoi una maglietta per…” Non riuscii a finire la frase quella maglietta bagnata gli stava da Dio, dannazione! Non si poteva fare conversazione se lui era... beh ci siamo capiti.
“No tranquilla, tanto per tornare alla macchina dovrò bagnarmi di nuovo.”
“Ti presto un ombrello.” Dissi.

Sentimmo Charlotte scendere le scale. E quando ci voltammo era vicina al muro con i suoi magnifici capelli rossi tutti arruffati.

“Jay rimani qui?” Chiese assonnata.
“No, veramente stavo per andare…”
“NO! Non te ne puoi andare. Non vedi come diluvia?” Disse la piccola avvicinandosi.
“Si, ma non posso rimanere… i ragazzi mi aspettano.” Disse.
“Ok allora salutameli e dai un bacione a Nathan.”
“Sarà fatto.” Disse e le diede un bacio sulla guancia. Poi si voltò verso di me e mi fece l’occhiolino e andò via.


--- Jay---
Dopo aver passato la mattinata a parlare con i ragazzi in studio decidemmo di andare a pranzare al locale dove lavorava Roxy.
Quando arrivammo Charlotte era seduta al tavolo a colorare e Roxy faceva avanti e indietro dai tavoli.

“Hey piccolina!” Esclamò Siva prendendola in braccio. Pian piano fece il giro.
“Che bello che siete tutti qui.”
“Si anche noi siamo contenti.” Disse Tom toccandosi la pancia per la fame.
“Guardalo guardalo Jay!” Esclamò la piccola dopo esserci seduti.

Mi indicò un punto e guardai. Roxy era accanto al ciccione e lui le posò una mano sulla schiena appena sopra il sedere.

“Ma che fa quel tipo?!” Disse Max.
“Ci prova con la zia della piccola.” Disse Nathan tranquillo.
“Jay fa qualcosa.” Mi implorò la piccola. Non sapevo che fare… alzarmi e picchiarlo? L’avrebbe licenzia e per colpa mia non avrebbe più potuto tenere Charlie con se. “CAMERIERA!” Gridai convinto.
“Cameriera?!” Dissero i ragazzi in coro con aria interrogativa. “Questo lo sapevo fare pure io.” Aggiunse Siva.
“La zia odia quando la chiamano così.” Disse la piccola. Roxy mi fulminò con lo sguardo.
“Sei un coglione!” Disse Nathan incrociando le braccia.
“Nathan, non dire le parolacce davanti alla bambina.” Lo rimproverò Max.

Volevo morire. Roxy si avvicinò seria.

“Che c’è?” Chiese con una puntina di acidità.
“Vogliamo ordinare.” Dissi come un imbecille. Ma che mi prendeva? Vidi Siva mimare un “COSA???”
Tom scoppiò a ridere e si voltò a vedere fuori dalla vetrina, Max si mise una mano sulla fronte, Charlotte si mise entrambe le mani sul viso e si coprì gli occhi. Nathan come Siva mi mimo un “Sei un coglione!”
“Cosa vi porto?” Disse completamente acida.

Tom iniziò a ordinare e dopo di lui anche gli altri. Non volevo trattarla male o farla arrabbiare, non dopo quella scossa che avevo avuto rimanendo solo con lei a casa sua mentre la piccola dormiva. Quando l’avevo vista con la camicetta bianca bagnata, attaccata alle braccia, al petto e tutto il resto il mio cuore aveva perso un colpo.
E ora era lì che aspettava che le dicessi cosa volevo per pranzo.

“Jay…” Disse Nathan passandomi la mano davanti agli occhi. Ritornai in me e dissi cosa volevo.

Roxy prese appunti e senza degnarmi di uno sguardo andò via. Mi misi le mani in faccia, volevo picchiarmi da solo. I ragazzi mi guardarono e risero. Idioti!!

“Dai tranquillo, la zia ti perdonerà… forse.” Disse Charlotte prendendomi in giro. “Vado in bagno.”
“Lo sapevo che ti piaceva!” Disse Tom appena la piccola se ne fu andata.
“Ma di che parli?” Dissi facendo finta di non capire.
“Sta parlando di Roxy!” Disse Siva.
“È carina tutto qui.” Non volevo ammettere che mi piaceva, non lo volevo dire neanche a me stesso.
“Perché non ti sei alzato per spaccargli il naso?” Disse Tom.
“Perché se no l’avrebbe licenziata. E se la licenzia non troverà un altro lavoro dove potrà portare con se Charlotte.” Dissi.
“Hai visto che ti piace.” Disse Siva fiero. “Sapevo che volevi picchiarlo.” Aggiunse Tom come se non avesse sentito niente di quello che avevo detto.
“Troviamoglielo noi un lavoro.” Propose Max.
“E dove?” Chiese Nathan.
“Magari in studio da noi potrebbe fare qualcosa.” Disse Max.
“Oppure Jay potrebbe FARSELA.” Disse Tom. Lo fulminammo tutti con lo sguardo. “Scusate.”

La piccola torno e si mise in braccio a Nathan.

“Tesoro è da tanto che non ci vediamo.” Disse la piccola. Nathan intenerito l’abbracciò forte.
“Senti piccola, oggi noi andiamo in studio per alcune prove, ti andrebbe di venire ?” Disse Nathan.

Ma era forse impazzito? Si stava comportando come se quella bambina avesse la sua età. È vero le la piccola ci aveva stregato, ma non sino a questo punto.

“Si, che bello!” Esclamò Charlie felice.
“Chu-Chuck devi prima chiedere il permesso alla mamma e alla zia.” Dissi
“Anzi fa venire anche loro.” Aggiunse Siva facendomi l’occhiolino. Sbuffai.

--- Roxy---
Quando tornai al tavolo con il cibo mi chiesero se volessi andare a sentirli in studio di registrazione.

“Si mi piacerebbe. Solo che devo prendermi il pomeriggio libero e non so se Frank… va beh ci provo.” Dissi.

Chiesi a Frank il pomeriggio libero e guardò prima me e poi i 5 ragazzi al tavolo.

“Ascoltami Roxy, io ti do il pomeriggio libero, ma quei 5 ragazzi proprio non mi piacciono.” Disse serio. Perfetto era anche geloso adesso.

Tornai dai ragazzi e diedi la bella notizia. Charlotte iniziò a saltellare in braccio a Nathan. Avvertii anche Blake. Ci saremmo incontrate direttamente lì.






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Mad Hatter



Ciao a tutte, questo capitolo mi è piaciuto un botto, spero che piaccia anche a voi. Se recensite non mi offendo. 
Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237849&i=1

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4



Arrivammo allo studio di registrazione e Blake era davanti all’ingresso. Ci salutammo e prese in braccio Charlotte. I ragazzi ci fecero accomodare in una grande sala dove c’erano i microfoni, le chitarre, un piano e la batteria. Iniziarono a cantare e Charlotte ballava come una pazza. Partì una risata generale.
Iniziarono poi a cantare ‘Glad You Came’ e Jay mentre cantava il ritornello mi puntò il dito. Imbarazzata a livelli inauditi mi appiattii alla sedia cercando di diventare invisibile, ma non funzionò. Blake mi guardò maliziosamente e le tirai una gomitata. No. Non piacevo a Jay, ne ero convinta. Lo avevo capito quella mattina quando mi aveva chiamata “cameriera” e quando mi aveva detto “vorremmo ordinare” aveva mantenuto le distanze. Era freddo. Forse si era accorto che mi piaceva.

“Woooow siete stati magnificissimiiii!” Disse Charlotte.
“Grazie tesoro.” Disse Nathan abbracciandola.

Quel ragazzo aveva preso Charlie troppo sul serio e si comportava come se stessero davvero insieme.
Blake fece ripetuti complimenti io annuivo semplicemente o dicevo “concordo.”

“Che ne dite se stasera cenassimo tutti insieme?” Chiese Tom.
“Si, perché no?!” Disse Blake.

Ma da che parte stava? Da quando avevo visto Jay completamente bagnano a casa nostra avevo una mega cotta per lui. Non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia. E ora lei voleva addirittura frequentarli? Bah. 

“Dai venite tutti a casa nostra!” Esclamò Blake soddisfatta. I ragazzi esultarono e io volevo uccidere Blake. Sapeva benissimo quello che era successo con Jay e ora lo invitava di nuovo a casa insieme ai suoi amici. Volevo sprofondare. “Ok vado avanti io, voi seguitemi.” Disse Jay vicino alle auto. Nella macchina di Jay entrammo io, Blake, la piccola e Nathan. Quando arrivammo a casa facemmo accomodare i ragazzi e chiamammo la pizzeria.

“Bella casa.” Disse Siva guardandosi intorno. Si accomodarono sul divano e Blake offrì da bere. Io mi accomodai a una sedia vicino al tavolo ed ero un po’ più lontana. Chiacchierammo del più e del meno sinché non arrivò il fattorino delle pizze. Aprii la porta e mi trovai davanti un ragazzo con i brufoli. Era il solito fattorino che ci portava le pizze, Blake diceva che aveva una cotta per me, io dicevo che non solo era brutto, ma era anche cieco. Aveva l’aspetto da nerd e quando parlava sputacchiava qua e là. 

“Quant’è?” Chiesi prendendo le pizze. Mi disse il prezzo e pagai. Quasi gli chiusi la porta in faccia. “Oopss…” Dissi girandomi vero i ragazzi.
“Roxy, lo hai fatto di nuovo!” Esclamò Blake alzandosi sconcerta. Ogni volta chiudevo la porta in faccia al fattorino per evitare che mi rivolgesse la parola.
“Mi è scivolata.” Mentii.
“Si come sempre del resto.” Disse Blake acida.
“Si mangiaaaa!” Gridarono Tom e Nathan. “Non fate i soliti maleducati.” Li riprese Siva.
“Cosa ti è scivolato?” Chiese Max curioso.
“Sbatte sempre la porta in faccia al fattorino per evitare che le rivolga la parola.” Disse Blake.
“Quando parla sputa e poi tutti quei brufoli bianchi mi mettono paura.” Dissi.
“Che schifo, io starei mangiando.” Disse Tom con la bocca piena.
“Tom aspetta che tutti siano a tavola prima di mangiare.” Disse Max. "E non parlare con la bocca piena!" Aggiunse Siva. 
“Beh se ha paura ha ragione.” Mi difese Jay ridendo. 

Mangiammo e dopo cena ci aiutarono a sparecchiare e ci mettemmo tutti sul divano.

“Dov’è il bagno?” Chiese Jay.
“Ora Roxy ti accompagna.” Rispose Blake. La fulminai con lo sguardo. Mi alzai e lo accompagnai in bagno. “Grazie.” Mi disse con un sorriso a trentadue denti. Appena chiuse la porta del bagno mi ricordai che avrei dovuto respirare se non volevo morire in seduta stante.

Andai in camera mia e mi accomodai sul letto.

“Che fai?” Mi chiese Jay appoggiandosi allo stipite della porta.
“Ehm… niente.” Dissi. Fissavo il pavimento pensando che il giorno dopo sarebbe stato sabato e non avrei fatto assolutamente niente se non guardare la tv e ingozzarmi di cibo.
“Senti Roxy… io volevo chiederti scusa.” Disse e si accomodò accanto a me.
“Scusa per cosa?” Dissi non capendo.
“Ti ho chiamata ‘cameriera’ è solo che volevo farti allontanare da quel ciccione e non sapevo come fare e…”
“Ti perdono.” Dissi. Nella mia testa un pubblico immaginario incominciò a fare la ola.
“Perfetto.” Disse.
“Te lo ha chiesto Charlotte di farmi allontanare da Frank, vero?” Dissi dispiaciuta.
“Ehm… si ma lo avrei fatto comunque. Non mi piace quel tipo.” Disse. Il pubblico nella mia testa incominciò a ballare la conga.
“Beh allora grazie.” Dissi.
“Di niente.” Mi disse e mi abbracciò. Ricambiai quell’abbraccio. “Torniamo giù.”

Scendemmo le scale e Charlotte corse in braccio a Jay.

“Che avete combinato piccioncini?” Chiese quella lingua biforcuta di mia nipote.
“Niente.” Dissi in imbarazzo ci guardavano tutti.
“Si si, così dicono tutti.” Disse Tom scherzando.
“Ma sta zitto Tom!” Esclamò Jay.
“Tanto io lo so cosa avete fatto… siete biancaneve e il principe azzurro.” Disse la piccola ancora tra le braccia di Jay. Beata lei.
“Smettila con questa storia.” Dissi ancora in imbarazzo.
“Hey Chu-Chuck cosa hanno fatto?” Chiese Siva.
“Beh si sono baciati con la lingua come fanno i grandi.” Disse Charlie.

Scoppiarono tutti a ridere e io volevo solo sotterrarmi il più presto possibile. Aveva solo 4 anni e sapeva già tante cose. Ma perché non stava mai zitta quando doveva? Aveva preso dalla zia ovviamente!!

--- Jay---
Ero un po’ in imbarazzo, ma mai quanto Roxy era diventata rossa come un peperone. Si andò a sedere sul divano e io invece mi accomodai su una sedia con Charlotte in braccio.
“No. No!” Esclamò Charlie scendendo. “Devi sederti accanto alla zia.”
“ Dai Charlotte, piantalo con questa storia.” Disse Roxy ancora in imbarazzo.

Mi alzai e andai a sedermi accanto a Roxy. “Contenta?” Le chiesi.
“Voglio vedere un bacio!” Disse Charlotte.
“Oooh!” Dissero in coro i ragazzi e Blake.
“Non se ne parla.” Disse Roxy mentre si torturava le mani.
“ Ascolta piccola io e la zia non stiamo insieme. Non possiamo baciarci.” Le spiegai.
“Non chiamarmi piccola!” Mi ordinò con le braccia conserte e la faccia imbronciata. “Voglio vedere un bacio!”
“Dai Chu-Chuck se non vogliono baciarsi non li puoi costringere.” Disse Blake.
“ Ma mamma sono fatti per stare insieme me lo sento. Sono biancaneve e il principe azzurro!”
“Io credo che tu veda troppa televisione.” Disse Blake.
“Ho detto baciatevi!” Ordinò Charlotte, mi voltai per guardare Roxy e si guardava le scarpe più rossa di un peperone. Poi alzò lo sguardo su Charlotte. “Un bacio come quando sono svenuta va bene?” Disse un po’ acida.
“No. Ne voglio uno da grandi con la lingua!” Ordinò imbronciata la piccola.
“Ma dove lo hai visto che i grandi si baciano con la lingua?” Chiese Blake.
“Nei film e tutti i grandi che si baciano!” Disse.
“Si dai Chu-Chuck un bacio come quello dell’altro giorno…” Incominciai a dire ma mi interruppe.
“No voglio un bacio verooooooooooooo!” Disse iniziando a piangere.
“Non se ne parla.” Disse Roxy seria.

Non voleva baciarmi. Non le piacevo? Mi sembrava di si dal modo in cui mi guardava quando eravamo zuppi l’uno di fronte all’altra. Charlotte incominciò a piangere come una fontana non se la smetteva più. Roxy e Blake provarono a calmarla, ma niente. Ci provò anche Nathan e dopo di lui Siva, ma ancora niente voleva a tutti i costi quel bacio. All’inizio non ero molto d’accordo con Charlie, ma nel profondo lo volevo anche io quel bacio.

“Dai ragazzi baciatevi come dice lei così se la finisce.” Disse Tom. “Si infatti.” Aggiunse Nathan.
“OK.” Disse Roxy non molto convinta.
“oh finalmente!” Esclamò Max e Charlotte la smise di piangere.
Fece per avvicinarsi, ma si bloccò e guardò gli altri. “Si però se ci guardate tutti io non ci riesco.” Disse Roxy con un piccolo sorrisetto d’imbarazzo.
I ragazzi fecero finta di coprirsi gli occhi, ma lo sapevo che sbirciavano tra le dita. Anche Blake si coprì gli occhi con le mani e notai che anche lei sbirciava. Charlotte invece fece finta di chiudere gli occhi.
Mi voltai verso Roxy che ormai aveva la faccia rossa da un pezzo. Pian piano mi avvicinai sinché le mie labbra non sfiorarono le sue e…. 





- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



Ecco il nuovo capitolo spero di essere stata abbastanza veloce a postare. Spero vi piaccia, fatemelo sapere nelle recensioni. 
Volevo ringraziare tutti quelli che stanno seguendo la storia e che l'hanno messa tra i preferiti. Davvero un grazie di cuore. 
Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237849&i=1

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Un bacio  Cla' 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5 



Mi avvicinai lentamente a Jay, le mie labbra sfiorarono le sue. Avevo il cuore in gola e le mani sudate che tenevo sulla spalliera del divano. Aprimmo lentamente le labbra per far incontrare le nostre lingue.
Il bacio fu lento e passionale. Mi mise le mani in viso. Le mie erano ferme sul divano incapaci di muoversi.
Sentivo gli occhi dei ragazzi addosso, ma non avevo alcuna intenzione di separarmi da Jay. Dopo qualche minuto partirono gli applausi e le grida. A quel punto volevo staccarmi, ma Jay non me lo permise continuò comunque a baciarmi senza togliere le mani dalla mia faccia.

“OK, potrebbe anche bastare adesso.” Disse Thomas ridendo. Finalmente mi lasciò andare e l’imbarazzo più totale prese il sopravvento.
“Zia ti ho fatto una foto!” Esclamò la piccola. “Cosa?” Dissi sgranando gli occhi.
“Ma guarda che carini che sono in questa foto!” Esclamò Max vedendo la foto sul cellulare con Siva.
“Bene e dopo questa chicca di bacio penso che sia il caso di andare, la mia ragazza mi aspetta!” Esclamò Tom alzandosi. “Si hai ragione.” Disse Siva alzandosi a ruota.

Li salutammo e andarono via.

“Charlotte, non ti azzardare a fare mia più una cosa del genere.” Dissi un po’ acida.
“Dai Roxy era ora che uscissi con qualcuno.” Disse Blake.
“Vuoi che esca con qualcuno? Va bene, ma non uscirò con Jay!” Esclamai.
“Perché no zia lui…” Incominciò a dire.
“Ho detto di no Charlie, buona notte!” Dissi andandomene in camera mia. Dopo un oretta arrivò Blake.
“Charlie dorme.” Disse sdraiandosi sul letto accanto a me. “Perché non vuoi uscire con Jay credevo ti piacesse?”
“Si, infatti è così mi piace. Solo che è un fottuto cantante. E sono letteralmente spaventata dalle sue stupide fan e da tipi che scattano foto di nascosto.” Dissi non ricordando il nome di quest’ultimi.
“I paparazzi.” Disse capendomi.
“ Si quelli lì.” Arrivò un momento di silenzio. “Che imbarazzo quando hanno tutti incominciato a battere le mani e a gridare, io volevo staccarmi, ma me lo ha impedito.”
“Da quello che ho visto e da quello che mi hai appena detto sembra che gli piaci.”
“Non credo, quello limona con tutte. Prima ho visto un video dove faceva una visita alle tonsille ad una sua fan, mentre cantava.” Dissi e Blake scoppiò a ridere.
“Di che hai paura? Che appena andrà in tour ti tradirà?”
“Si anche di questo.” Dissi.  Continuammo a parlare per un po’, poi decise di andare a dormire nella sua stanza.

La mattina mi svegliai tardi in torno l’ora di pranzo. Guardai l’ora al cellulare e vidi un messaggio. Era Mark il figlio della compagna di Frank. Grazie a Dio non avevano lo stesso DNA.

‘Sono tornato ieri sera e il mio patrigno già mi ha messo a lavorare. Starò al locale tutta la mattinata, ma oggi pomeriggio sono liberissimo. Se ti va ci possiamo vedere e poi devo parlarti.’ Recitava il messaggio.
‘A che ora stacchi?’ Chiesi e la sua risposta non si fece attendere.‘Alle quattro. Se vieni qui per quell’ora sono pronto per andare.’
‘Ok.’ Scrissi.
Io e Mark avevamo una storia complicata. Eravamo stati insieme per 4 mesi e poi lui aveva deciso di andare a vivere dal padre in Francia. Quando tornava a Londra per trovare la madre mi chiamava per farci qualche storia. La cosa non mi dispiaceva affatto. Ormai si era trasferito dal padre già da un anno e non ci vedevamo da tre mesi. Non vedevo l’ora di rivederlo. Mi feci una doccia veloce e mi vestii altrettanto velocemente. Non vedevo l’ora di vederlo. Blake non era molto contenta del fatto che quando tornava pomiciavamo. Diceva che io mi ero invaghita di lui a tal punto da non uscire con nessun altro a differenza di Mark che se le faceva tutte.
Ogni volta che uscivo con lui mi faceva una paternale che non finiva mai.
Mentre scendevo le scale sentii delle voci maschili provenire dal piano di sotto.

“Ma buongiorno dormigliona!” Esclamò Nathan. Rimasi a bocca aperta non mi aspettavo di trovarli TUTTI lì.
“Buongiorno.” Dissi di fretta guardando solo lui.
“Roxy sto preparando il pranzo mi dai una mano?” Mi chiese Blake.
“Ehm… ok.” Dissi distratta.

In poco tempo fu tutto pronto. Ci sedemmo a tavola e io mi ritrovai al centro tra Jay e Siva. Avevo la bocca dello stomaco chiuso un po’ perché accanto a me c’era Jay e un po’ perché di lì a poco avrei rivisto Mark dopo tre mesi.

“Non ti piace?” Chiese Siva. Guardando un po’ me e un po’ il piatto.
“Si e solo che non ho molta fame.” Dissi.
“ Come mai?” Chiese. Non riuscii a rispondergli volevo dire a Blake del messaggio di Mark perché ero felice, ma allo stesso tempo volevo aspettare di averlo rivisto prima di dirglielo, così non avrebbe potuto fermarmi come faceva di solito.
“Non so.” Dissi guardando il piatto.
“Non è che sono io che ti faccio questo effetto?” Chiese Jay scherzando. Lo guardai per un istante.
“No tranquillo.” Dissi giocando con il cibo nel piatto.
“Zia non si gioca con il cibo.” Mi sgridò Charlotte. Ci mettemmo tutti a ridere.

Quando alzai lo sguardo vidi l’orologio appeso al muro che segnava le tre e un quarto.

“Io devo andare!” Esclamai alzandomi da tavola e correndo verso la porta.
“Ferma! Ferma!” Disse Blake. Mi voltai “ Dove vai?”
“A lavoro.” Tagliai corto.
“Oggi è sabato. E tu il sabato non lavori.” Disse
“Già.” Dissi indietreggiando. La mia testa era completamente vuota, non c’era neanche una scusa. Ma alla fine arrivò. “Ho deciso di lavorare oggi pomeriggio perché a Frank serviva una mano.”
“oh! Ma sai una cosa, tu di solito non corri così per andare a lavoro, neanche quando sei in ritardo.” Disse alzando un sopracciglio. Mi capiva al volo, sembrava avesse un radar che captava le mie intenzioni. “Non sarà per caso ritornato?”
“Mark è tornato?!?” Disse Charlotte.
“Chi è Mark?” Chiese Nathan curioso.
“ Forse.” Dissi con il cuore in gola. Mi avrebbe fatto fare una figuraccia davanti a tutti, ne ero certa.
“Sul serio? Roxy, Mark di nuovo?” Disse Blake un po’ arrabbiata.
“Ha detto che mi deve parlare.” Tagliai corto girando la maniglia della porta.
“Si “PARLARE”. Disse facendo il gesto delle virgolette con le mani. Sentii gli sguardi dei ragazzi addosso.
“Ciao a tutti!” Esclamai e uscii dalla porta. Corsi sino alla metro.

--- Jay---
Mark? Chi diamine era Mark?
Nathan aveva chiesto chi fosse, ma nessuno gli aveva risposto. Blake incominciò a sparecchiare e decisi di darle una mano, sembrava agitata. Ci sedemmo tutti sul divano e Charlotte andò a schiacciare un pisolino nel suo letto portandosi dietro Nathan.

“Chi è Mark?” Chiese Max.
“Mark è il figlioccio di Frank…” Ci raccontò tutta la storia. “E ogni volta che torna la chiama per farsi delle storie, per fortuna Roxy non è stupida e non ci è mai andata a letto. Però quando lui se ne va ci sta male anche se non vuole darlo a vedere. Io non voglio che lo veda perché quel tipo è uno stronzo. Ha un sacco di ragazze.”
“Perché lei gli va dietro?” Chiese Siva preoccupato.
“Perché non è innamorata di lui ha solo una cotta. E poi può baciare un ragazzo senza doverci stare per forza insieme. Solo che lui la tratta male e…” Non trovò le parole.

La mia rabbia incominciò a salire. La sera prima ci eravamo baciati. E porca vacca che bacio. Avrei voluto non lasciarla andare. Baciava divinamente. E dovevo ammetterlo avevo una cottarella per lei. Ma era solo una cotta, niente di più. Però non potevo capire come poteva preferire quell’idiota a me.

“Perché non andiamo a rovinargli la festa?” Propose Tom. Io, lui e Max eravamo i primi quando si trattava di fare a botte. Nathan ci seguiva a ruota e Siva cercava di calmarci.
“Si andiamo!” Esclamai alzandomi.
“No, Roxy poi si arrabbierà a morte!” Esclamò Blake Max e Nathan la costrinsero a parlare.

Blake lasciò Charlotte dalla vicina e andammo al parco dove andavano di solito Roxy e Mark.
Dopo neanche un quarto d’ora eravamo lì. I due piccioncini erano seduti su una panchina che chiacchieravano.

“Non fate cazzate!” Esclamò Blake.
“Tranquilla gli togliamo solo i denti.” Disse Nathan e Tom gli diede uno scappellotto.
“Nessuno toglierà i denti a nessuno.” Disse Siva. Ci avvicinammo come se non sapessimo niente. Mentre camminavamo nella loro direzione vidi il ragazzo metterle una mano sulla coscia. Una vampata di gelosia mi pervase il corpo e la voglia di picchiarlo aumento a dismisura.
“ Roxy?” Disse Tom recitando. “Che ci fai qui?”
“No vuoi che ci fate qui?” Disse seria.
“Volevamo portare Charlotte a fare una passeggiata.” Disse Nathan, Max gli tirò un altro scappellotto.
“Ah, si? È adesso dov’è?” Chiese Roxy forse capendo il motivo per cui eravamo lì.
“L’ho lasciata alla vicina.” Disse Blake.

Quell’idiota continuava a tenerle la mano sulla coscia.
“Vi dispiace se ci sediamo?” Chiese Max sedendosi al centro tra i due. Io mi misi accanto a Roxy.
La vidi bisbigliarsi qualcosa con Blake. Poi quando si girò i nostri sguardi si incrociarono. Seccata girò lo sguardo.
“Ti posso parlare?” Dissi acido.

Ci alzammo e incominciammo a camminare per il prato. Ero ancora arrabbiato.

“Credo che dovremmo parlare di ieri sera.” Incominciai a dire.
“Non c’è niente da dire, ci siamo solo baciati per fare contenta Charlotte tutto qui.” Disse fredda.
“Si è vero, ma è stato un bacio intenso.” Dissi calmandomi.
“Vuoi dire che non è stato come baciare tutte le fans che baci di solito?” Chiese molto stronza.
“Ti stai comportando così solo perché io ogni tanto bacio qualche fans?” Chiesi tornando ad arrabbiarmi.
“Cosa? No.” Esclamò. Forse aveva ragione, sembrava sincera.”Che diamine ci fate tutti qui?” Chiese.




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



E' un po' lungho rispetto agli altri capitolo perché non so ancora quando riuscirò a postare l'altro capitolo. 
Questo capitolo mi è piaciuto molto, non sono molto comvinta su come sia finito fatemi sapere se vi è piacuto nelle recensioni. 
Vorrei tanto sapere le la fine del capitolo, per fine intendo da quando Jay e Roxy vanno a parlare in poi, vi ha fatto schifo o vi è piaciuta??

Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


”Che diamine ci fate tutti qui?” Chiese all’improvviso.
”Avevamo voglia di una passeggiata.” Dissi arrampicandomi sugli specchi.
”Una passeggiata?! E perché non avete portato Charlotte con voi?” Chiese guardando i ragazzi sulla panchina. “Beh… perché non voleva venire.” Dissi maledicendomi.
“Non voleva venire? Mi sembra strano, lei adora il parco!” Esclamò con le mani in tasca guardandosi intorno.
”Non è che siete venuti qui solo perché Blake vuole una mano per farmi allontanare da Mark?” Chiese.

 Non mi guardava mai, aveva sempre gli occhi fissi sui ragazzi… anzi su Mark. Non so se ero più arrabbiato o più geloso o più invidioso. Non mi aveva guardato mai negli occhi. Mentre io ero lì in piedi davanti a lei a guardarla come un coglione. Non avevo mai creduto nelle favole e Charlotte diceva che ero il suo principe azzurro e in quel momento desideravo tanto che avesse ragione.

”No, volevamo fare una passeggiata e poi Tom era curioso di conoscere questo Mark.” Le risposi, ma continuò imperterrita a non degnarmi di uno sguardo. Sbottai. “Ma porca mi seria, vuoi guardarmi quando ti parlo? O ti faccio così schifo?!” Si voltò improvvisamente.

--- Roxy---
Avrei tanto voluto rispondergli. “Mi dispiace, ma non ci riesco! Mi batte troppo forte il cuore quando incrocio i tuoi occhi celesti.” Ma non lo feci.

”Stavo guardando cosa stanno facendo i ragazzi. Sembra che gli stiano facendo il terzo grado.” Dissi cercando di guardargli la faccia, ma mi fermai a guardargli il naso. Le labbra erano una zona vietata, c’era il rischi che potessi staccargliele e tenerle tutte per me. Che scena macabra, forse avrei potuto lasciargliele e saltargli semplicemente addosso. “Mi hai portata qui per far si che potessero torchiarlo?”
”Cosa? No. Io volevo solo parlare di ieri sera. Non volevi baciarmi perché sapevi che sarebbe tornato? O perché è il tuo ragazzo e non…” Lasciò la frase a metà non trovando le parole.
”No l’ho saputo solo stamattina che era tornato.” Mi voltai a guardarlo forse per l’ultima volta. “È tornato perché ha avuto problemi con la matrigna e il padre ha deciso di rispedirlo qui.”

Jay fece una faccia strana. Non riuscii a decifrarla. Sembrava che avesse visto un mostro.

”Jay, tutto ok?” Chiesi preoccupata.
”Quindi è tornato per restare?” Disse tornando quasi in se. Annuii. “La cosa più bella che da lunedì lavoreremo insieme al locale. Lui è il figlioccio di Frank.” Dissi tutta contenta. Ma Jay tornò di nuovo in trance. “Sei sicuro di stare bene ?” Chiesi. Lui annuì.
”Torniamo dagli altri.” Disse e senza aggiungere altro si avviò.

”Hey amore, sei tornata!” Esclamò Mark felice di vedermi. Mi prese in mano che avevo in tasca  e mi costrinse a sedermi in braccio. Mi sentii a disagio.  Jay non si era ancora ripreso e vidi Siva avvicinarsi a lui. Si scambiarono una sguardo. “Hey ragazzi io e Jay andiamo.” Disse Siva con una faccia, come se volesse dire qualcosa ai ragazzi. “Si è vero dobbiamo andare.” Dissero in coro Tom e Max.
 
E dopo qualche secondo se ne andarono. Rimanemmo solo io, Blake e Mark.

Quando tornammo a casa passammo a prendere Charlotte.

“Ce ne avete messo di tempo!” Esclamò la piccola. “Beh hai lasciato Mark? Gli hai detto che ormai stai con Jay?”
 Mi inginocchiai per risponderle.”Non ho lasciato Mark. E te lo ripeto per l’ultima volta, perciò ascolta attentamente, io e Jay non stiamo insieme e mai staremo insieme!” Dissi che più acida così non si poteva.

Mi tirò uno schiaffo in pieno viso. “Ah! Charlotte!” La sgridò Blake. “Non ti azzardare più, non si alzano le mani! E ora fila a letto senza cena!”

Mia nipote mi aveva appena tirato uno schiaffo. Ero entrata in trance. Blake rimase lì a guardarmi. E dopo poco si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla. Era colpa mia e di Blake se Charlotte si comportava così. Avevamo sempre fatto il possibile per renderla felice, ogni volta che voleva qualcosa senza fiatare gliela davamo. E ora era diventata viziata e capricciosa. A volte quando le dicevano di no capiva e rispondeva “Ok, va bene, mi accontentate sempre per una volta che dite di no posso sopportarlo.” Era davvero una bambina sveglia e intelligente, ma adesso con la storia di Jay sembrava non volerne sapere dei no. Mi feci una doccia rilassante e rimasi lì per circa un’ora.
La mattina dopo mi alzai e Charlotte stava facendo colazione accanto a Blake. Mi guardò e Blake le diede con gomito una piccola spinta al braccio piccolino. La piccola sbuffò, scese dalla sedia e mi venne incontro.

“Io, io ti chiedo scusa.” Disse guardandosi le pantofole rosa con disegnato un orsetto. “Non ti dovevo tirare lo schiaffo. Però mi ero arrabbiata. A me Mark non piace proprio, ogni volta che mi vede mi guarda male. E quando gli faccio vedere i miei disegni mi dice sempre che il suo cane disegna meglio.” Incominciarono a scendergli le lacrime. Non mi ero accorta di questo, quando stavamo tutti e tre insieme in effetti non guardava mai Charlotte e ogni tanto faceva qualche smorfia. Mi aveva detto che non gli piacevano molto i bambini, ma come non poteva piacergli Charlotte? Tutti adoravano Charlotte. “E poi lui ti tradisce! Jay non farebbe mai una cosa del genere. È un cantante, visita tante città per il mondo e non ti tradirebbe neanche con la più bella delle sue fan, invece Mark non viaggia e ti tradisce con tutta Londra e dintorni!” Disse.

L’abbracciai forte. Aveva 4 anni, ma aveva visto cose che io non ero riuscita a vedere.

“Ascolta piccola, io ti amo tantissimo e non sono arrabbiata per lo schiaffo. Però devi capire che io non voglio stare con Jay. Io e Mark da domani lavoreremo insieme e non credo che avrà il tempo per tradirmi. Comunque cercherò di non fidarmi tanto di lui.”


--- Jay---
Era domenica mattina e  io ero sdraiato nel letto a guardare il soffitto ripensando alla conversazione con Roxy il sabato pomeriggio. Quando mi aveva detto che avrebbe lavorato con Mark tutti i pomeriggi avevo sentito una fitta al cuore. Una fitta bruttissima, credevo che mi stesse per venire un infarto. E più continuava a parlare e più mi sentivo male. Avevo la nausea e la testa mi girava. Quando Mark l’aveva fatta sedere in braccio e se la guardava come se volesse mangiarsela incominciai a credere che davvero mi stesse venendo un infarto. Il dolore al cuore si era allargato prendendomi tutto il petto, la nausea e il capogiro erano aumentati e si era aggiunta anche la sensazione di vuoto nello stomaco e piccoli crampi iniziarono a farsi sentire. Fortunatamente Siva se ne accorse e mi portò via. Appena entrai in casa mi sedetti sul divano e i ragazzi incominciarono a guardarmi preoccupati. “Hey fratello che succede?” Mi chiese Siva. Di colpo scoppiai a piangere. Che cavolo mi stava succedendo? Perché diamine stavo piangendo?

”Ora mi dici per filo e per segno che cavolo vi siete detti tu e Roxy!” Ordinò Tom. Gli raccontai tutto. “È chiaro!” Disse Siva come se gli si fosse accesa una lampadina in testa. “Si amico è evidente.” Aggiunse Nathan.
”Sei innamorato di Roxy.” Disse Max con una voce da femminuccia. “oooh!” Esclamò Tom come un idiota. “Io non sono innamorato!” Esclamai asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
”Ah no? E allora perché vai tutti pomeriggi al locale dove lavora Roxy?” Chiese Siva.
”Per vedere Charlotte!” Esclami esasperato.
”Ne sei sicuro?” Disse Max.

Quella domenica non avevo proprio voglia di alzarmi dal letto. Forse avevano ragione mi stavo innamorano di Roxy. Li sentii fare casino e scesi a controllare cosa stesse succedendo. Nathan aveva in braccio Charlotte e le stava facendo fare vola vola e Blake gli gridava che aveva da poco finito di fare colazione. Max e Tom invece gridavano “VOMITA! VOMITA!” Siva invece se la rideva beato. Di Roxy nemmeno l’ombra. Meglio così, non avevo voglia di vederla. Mentii a me stesso.
Me ne ritornai in camera e mi gettai sul letto. Dopo poco sentii bussare alla porta e vidi la piccola entrare.
 
“Non stai bene?” Mi chiese sedendosi sul letto. Scossi la testa e mi accarezzò il viso. Mi raccontò cosa era successo con la zia la sera prima. Le aveva tirato uno schiaffo. Povera Roxy. Mi disse anche che Mark non solo trattava male la zia, ma anche Charlotte. Come poteva trattare male Charlotte? Era dolcissima e per non parlare del fatto che fosse la pupila di Roxy.
Mi alzai di corsa e mi feci una doccia veloce e mi vestii.

”Ma che stai facendo?” Chiese Chu-Chuck inseguendomi per le scale.
”Blake! Lo sai che Mark tratta male anche Charlotte?” Dissi furioso.
”Beh, la tratta male non le rivolge la parola e questo è favoloso, visto che non mi piace.” Disse la ragazza. “Come tratta male Charlotte?” Chiese Nathan seguito da Tom, Max e Siva.
”Dice che i miei disegni sono brutti e che il suo cane disegna meglio.”Disse la piccola.

Non era una gran scusa per arrabbiarmi, ma lo feci.

”Beh piccola non tutti capiscono l’arte!” Esclamò Siva. “Lo so. Infatti non gli do retta.” Disse Charlie fiera di se. “E la zia che dice?” Chiese Max.
”Che devo lasciarlo perdere perché è un idiota.” Disse Charlie ancora fiera.
”Dove sono adesso?” Chiesi arrabbiato. “A casa di Mark, dice che lui aveva un programmino per la giornata, perché?” Chiese Blake. Per programmino intendeva portarsi a letto Roxy.  La costrinsi a darmi l’indirizzo e corsi in macchina. Dallo specchietto retrovisore vidi Tom, Max e Siva entrare nell’altra auto e seguirmi.

Appena arrivai a casa di Mark suonai violentemente il campanello. Appena aprì la porta gli tirai un cazzotto sul naso. Cadde a terra e mi ci buttai sopra e continuai a prenderlo a pugni.

“Jay, ma che stai facendo?” Gridò Roxy. “Togliti!” Mi ordinò cercando di togliermi. Ma non potevo alzarmi. Ero andato lì a picchiarlo con la scusa di Charlotte, perché la trattava male, ma non era così. Più lo colpivo e più mi rendevo conto che non volevo che tocca Roxy, né con le mani né con qualunque altra cosa. 




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Mad Hatter

 
Salve salvino :D Sono tornata prima del previsto LoL 
Ci tengo a dire che per me questo capitolo è una bomba!! Mentre lo scrivevo non vedevo l'ora di sapere come lo avrei concluso. 
Sono felicissima che la storia vi stia piacendo e sono felice anche del fatto che l'avete messa tra i preferiti. VI ringrazio di cuore. 
Vorrei sapere cosa ne pensate di questo capitolo vorrei sapere se anche voi lo trovate una bomba perciò recensite :D 
Mi scuso per gli errori, ma non l'ho riletto perché volevo postarlo subito. 

Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7



Tom e Max lo tirarono via e io mi precipitai su Mark per vedere come stesse. Aveva tutto il naso e la bocca sporchi di sangue. Siva entrò “Hey come stai?” Chiese a Mark che molto maleducatamente lo spinse sul pianerottolo e gli chiuse la porta in faccia.
Senza dire niente andò in cucina per prendere del ghiaccio che si mise sul naso. Proprio non riuscivo a capire. Perché Jay lo aveva picchiato??

”Mi spiace davvero tanto.” Dissi avvicinandomi. “Non so cosa gli sia preso. Non l’ho mai visto comportarsi così.”
”Tranquilla appena lo becco gli faccio il culo!” Esclamò acido.
”No, lascialo perdere è solo un idiota!” Esclamai difendendo Jay senza alcuna ragione.
”Te lo puoi anche scordare, mi ha spaccato il naso e mi ha anche rovinato la giornata! Ma che razza di gente frequenti?” Disse Mark arrabbiato. “Sto cantante dei miei stivali!”
”Non ti ha spaccato il naso.” Dissi. “E  poi ci sarà una ragione se ha fatto una cosa del genere no?! Sicuramente ha parlato con Charlotte, lui è perso per quella bambina.”
”Chissene frega! Siete tutti pazzi per quella bambina, ma che ha di speciale? Io la trovo fastidiosa.” Disse Mark alzandosi e lanciando il ghiaccio nel lavabo. “Beh Charlotte è fantastica, solo a te sta antipatica!” Esclamai acida. Mark si voltò con il viso sporco ancora di sangue e mi guardò negli occhi. “Ieri al parco mi hai detto che volevi un rapporto serio con me. Solo io e te e nessun altro. Non mi piace l’idea, ma possiamo fare una prova. Ma a delle regole. 1 verrai a vivere qui con me già da stasera; 2 non frequenterai più quei cantanti; 3 e non per questo meno importante, non voglio la mocciosa tra i piedi. Se fosse possibile evitare di vederla sarebbe meglio!” Disse Mark sorridendomi acido.

Mi avvicinai a lui senza dire una parola. Si avvicinò sempre di più per baciarmi ed a un centimetro dalle sua labbra dissi: “Puoi anche sfotterti, stronzo!”

Me ne tornai a casa a piedi. Ero furiosa con Jay. Come aveva potuto picchiarlo? Mark finalmente si era deciso a mettersi con me senza uscire con nessun’altra, ma dopo essere stato picchiato aveva messo alcuni paletti. Il più brutto era non poter vedere Charlotte. Mandai un messaggio a Blake che mi rispose dicendomi che si trovava a casa dei The Wanted. Mi diede l’indirizzo e li raggiunsi.


--- Jay---
Ero sdraiato sul letto in camera mia e ripensavo a quello che avevo combinato qualche minuto prima. Non avevo fatto altro che spingere Roxy ancora di più tra le braccia di quel coglione. O forse ero io il coglione della situazione?! Avevo letteralmente perso la testa per quella ragazza. Doveva essere mia. Lo sentivo. Doveva assolutamente essere mia ad ogni costo.
Sentii sbattere la porta della mia stanza. Mi alzai sui gomiti per vedere chi fosse. I miei occhi incrociarono quelli di Roxy. Mi alzai di corsa dal letto e andai di fronte a lei che mi guardava fredda. Misi le mani in tasca e aspettai che dicesse qualcosa. Ma non parlò. Mi tirò uno schiaffo in pieno viso. Portai una mano sulla guancia.

”Sei uno coglione!” Esclamò e incominciò a spintonarmi tra una frase e l’altra. “Hai rovinato tutto! Ma che ti ha preso? Perché lo hai fatto?”

Era bella anche arrabbiata. Anzi la rendeva ancora più sexy e hot. Avevo rovinato tutto? Quindi si erano lasciati?! Dovevo esserne certo.

“Che vuoi dire con ho rovinato tutto?” Chiesi.
”Beh ha detto che se voglio stare con lui devo smetterla di frequentarvi e sin qui non c’è nessun problema. Ma poi mi ha detto che non  potrò neanche frequentare Charlotte e questo di che è un problema!” Esclamò.

Nella mia testa continuavano a ripetere solo “ha detto che devo smetterla di frequentarvi e sin qui non c’è nessun problema.” Non gliene fregava niente di me. A lei non piacevo. Eppure mi era sembrato tutto il contrario.

Non le piacevo.

”L’ho fatto per Charlotte! Non può trattarla così, ha solo 4 anni!” Dissi arrabbiandomi. “Come cazzo puoi uscire con un tizio del genere. Un tipo che odia tua nipote!” Continuai quasi gridando.
”Sta lontano da me.” Disse e se ne andò.

La rincorsi sino al soggiorno. La presi dal braccio e la costrinsi a girarsi verso di me. Le nostre teste erano vicinissime, l’avevo tirata troppo forte verso di me. Sentivo il suo profumo, le sue labbra vicine alle mie. Non dovevo baciarla. “Ha detto che devo smetterla di frequentarvi e sin qui non c’è nessun problema.” Tornarono di nuovo nella mia testa.

”Preferisci un idiota del genere a tua nipote?” Chiesi a denti stretti.
”No, infatti l’ho lasciato. Ma se tu non fossi venuto a picchiarlo non mi avrebbe messa davanti ad una scelta.” Disse guardandomi negli occhi. Guardi i ragazzi per qualche istante, avevano assistito a tutta la scena. Le lasciai andare il braccio e lei se ne andò.

Avevo rovinato tutto veramente. Non mi pentivo di averlo picchiato, mi pentivo solo del fatto di aver scelto il momento sbagliato per farlo.

--- Roxy---
Appena uscii di casa ripresi a respirare. Ma che mi stava succedendo? Quando mi aveva presa dal braccio per farmi girare ed ero finita a qualche centimetro dalle sue labbra una vampata di calore mi aveva riempito il corpo. Le ovaie avevano fatto la ola e la voglia di baciarlo era incontrollabile. Avevo litigato con lui perché aveva fatto la cosa giusta? Aveva difeso la mia nipotina, la luce dei miei occhi. Una delle due persone più importanti al mondo. L’altra era Blake.
Aveva fatto la cosa giusta. Aveva fatto quello che avrei dovuto fare io molto tempo fa cioè difendere Charlotte.
Quando arrivai a casa mi feci subito una doccia e poi subito a letto anche se erano le cinque di pomeriggio.
Jay adorava Charlotte, aveva addirittura picchiato Mark per aver detto che i disegni della piccola erano brutti. Ma poteva essersi arrabbiato in quel modo per così poco?
I suoi ricci. Mi facevano impazzire, volevo toccarli. I suoi occhi celesti, la prima volta che li avevo visti mi avevano scombussolata.
Che mi prendeva? Perché pensavo a lui  in quella maniera? Era bello si, ma era un cantante. Stare con lui significava stare male il doppio e non mi andava.
Avrei dovuto trovare un nuovo lavoro di certo non potevo stare con Mark tutti i pomeriggi.
Nel giro di poco mi addormentai.

All’uscita da scuola vidi le ragazze ridere come delle sceme, alcune erano rosse in viso e tutte guardavano un punto preciso. Guardai anche io e vidi Max con il cappuccio della felpa alzato e le mani in tasca. Accanto a lui c’era la figlia della preside. Gli passai accanto e proseguii dritto.

”Roxy aspetta!” Esclamò. Mi voltai. “Ti devo parlare.” Disse e mi fece strada verso la sua auto.
Una volta in macchina incominciò a parlare. “So che sei arrabbiata e che dovrai lavorare a stretto contatto con Mark…” Lo interruppi prima che potesse finire.
”Senti non mi va di parlare, perciò ferma la macchina e fammi scendere!” Esclamai acida.
”No! Mi devi ascoltare. Ti ho trovato un nuovo lavoro. Mio cugino ha un archivio appena fuori città, ti accompagnerò io tutti i giorni e ti verrò a riprendere. Devi solo sistemare le carte che ti portano in ordine alfabetico. Lavorerai solo il martedì e il giovedì. Dalle 16 alle 17.30 e puoi portare con te Charlotte.” Disse senza prendere fiato.
”Davvero?” Chiesi non credendoci. Annuì. “Ma è fantastico. E quanto mi pagano?”
”La stessa cifra che ti davano al locale.”
 
Lo abbracciai e baciai sulla guancia più volte.

”Ok, ho capito che sei felice, ma io sto guidando e non mi fai vedere niente!” Esclamò cercando di vedere la strada.
”Scusa. Dobbiamo andare a prender Charlie.” Dissi.
”Si è a casa con Nathan.”Disse.

--- Jay---
Tornai a casa dopo aver passato tutta la notte in giro per locali ubriaco come non mai. Mi ero addormentato subito e non ricordavo niente di quello che avevo combinato. Scesi per fare colazione e vidi che erano le tre di pomeriggio. Quando entrai in cucina vidi Roxy seduta al mio solito posto che guardava i disegni di Charlotte.

“Finalmente ti sei svegliato!” Esclamò Nathan. “Ma che hai combinato ieri sera? Siva ha detto che ti ha dovuto ripescare da 5 ragazze che non ti mollavano più.”
”Non me lo ricordo.” Non volevo che ne parlasse davanti a Roxy. Non volevo che oltre a coglione mi aggiungesse l’appellativo di donnaiolo.

Mi ero ubriacato perché volevo dimenticarla, anche solo per un ora o due. Adesso era lì seduta al mio posto, non mi dava fastidio, ma dovevo trovare una scusa per rivolgerle la parola.

“Quello è il mio posto.” Dissi ancora assonnato.
”Dai ci sono altre due sedie libre…” Disse guardandomi, almeno credo. Io guardavo solo la sedia, non avevo il coraggio di guardarla negli occhi.
”Si, ma quello è il mio posto.” Dissi acido.
”Vieni Chu-Chuck andiamo in soggiorno.” Disse Nathan e la bambina lo seguì.

Mi accomodai accanto a Roxy. Restammo in silenzio per circa 5 minuti.

“Grazie per aver difeso Charlotte. È stato esagerato quello che hai fatto, ma comunque grazie.”Disse guardandosi le mani.
”Prego.”

Non lo avevo fatto per Charlotte, lo avevo fatto per lei. Perché mi ero fottutamente innamorato di lei. Santi numi, potevo avere tutte le ragazze che volevo e invece no, mi ero innamorato dell’unica ragazze non mi voleva. Dell’unica ragazza che non ricambiava il mio amore. Forse il mio primo vero amore. Non avevo provato mai quei sentimenti per nessun altra ragazza.

”Max mi ha trovato un nuovo lavoro, mi pagano uguale e lavoro di meno.” Aggiunse.
”Ottimo.” Dissi freddo perché le sue parole: “Ha detto che devo smetterla di frequentarvi e sin qui non c’è nessun problema” continuavano a ronzarmi in testa.
”Mi dispiace per come ti ho trattato ieri. È solo che aspettavo che Mark mi dicesse quelle parole da così tanto tempo…”
”Lui non ti merita.” Fui in grado di aggiungere.
”Lo so, ma è solo che qualche anno fa mi piaceva così tanto che mi ero convinta di essere innamorata di lui. Ma così non è.” Fece una breve pausa. “Mark è stato il mio primo bacio e il mio primo ragazzo… piacevo solo a lui…”
”Brava hai detto bene, piacevi!” Esclamai e me ne andai in camera mia.




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

 
Mi scuso subito per gli errori, ma l'ho scritto di fretta e la sera tardi, con un occhio chiuso e l'altro pure lol
Spero vi piaccia, a me è piaciuto.  Se vi ha fatto schifo o meno scrivetemi nelle recensioni i consiglio sono sempre ben accetti. 
Ringrazio chi recensice sempre e anche quelli che non lo fanno. 
Ringrazio anche gli legge e non dice niente e chi ha messo la storia tra le seguite e preferite. 
Ringrazio il cane che non ho lol e la mia manager ( la mia migliore amica).  *è il sonno che parla dovete scusarmi*
Buona Notte / Buon Giorno / Buon Pomeriggio/ Buona Sera. 

Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237849&i=1

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Un bacio  Cla' 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8 


Io e Charlotte rimanemmo tutto il pomeriggio a casa dei ragazzi e Blake ci raggiunse verso ora di cena. Passai tutto il pomeriggio con Max.

”Non credi che Jay abbia esagerato? Insomma Mark ha solo detto che i disegni di Charlie sono brutti, non c’era bisogno di picchiarlo in quel modo.” Dissi sedendomi sul suo letto.

Max si alzò dalla sedia e venne accanto a me.

”Beh, lui ha legato molto con la piccola…” Disse. Ma non sembrava convinto.
”Si, ma picchiare Mark?! Mi sembra esagerato.”

Mi guardava come se stesse cercando le parole giuste. Alla fine non mi rispose.

“Ho telefonato a Frank prima e gli ho detto che mi licenzio. Mi accompagni da lui devo firmare delle carte.” Dissi guardandolo.
”Ok.” Disse sorridendomi.

In macchina lo guardai attentamente.

”Perché mi guardi?” Mi chiese guardando un po’ me e un po’ la strada.
”Così… non posso guardarti?”
”Sì, cioè no.”  Non lo vidi molto convinto.
”Sì o no?” Chiesi.
”Non lo so…perché mi guardi?”
”Ma che ti prende? Dovresti essere abituato. Hai milioni di fan che ti fissano e ti inseguono e ti preoccupi se la zia di una piccola bambina che tanto adori ti fissa?”

Avrei voluto dire amica al posto di zia, ma non lo feci. Credevo che lui non mi considerasse tale.

“Non ti starai innamorando di me?” Disse tutto allarmato.
“No tranquillo.” Dissi ridendo. “È solo che nessuno si è mai preoccupato per me…”
”Beh… ci conosciamo da un mesetto ormai e siamo amici. Non vedo perché non avrei dovuto preoccuparmi per te.” Disse sorridendomi.

Aveva detto AMICI.

“Diciamo che non ho avuto molti amici maschi che si preoccupavano per me.” Dissi. “Tu sei il primo e il solo.”
”Non sono né il primo e né il solo.” Disse quasi sottovoce.
”Che vuoi dire?” Chiesi non capendo.
”Siamo arrivati. Ti accompagno dentro.”Disse cambiando discorso.

Firmai le carte e mi avviai con Max verso l’uscita quando Mark mi fermò.

”Ho bisogno di parlarti.” Disse. “Da soli.” Aggiunse guardando Max.
”Aspetto fuori.” Disse Max un po’ seccato.
“Roxy, io non dico che non devi più vedere Charlotte… solo fallo quando io non ci sono.” Sembrava quasi dispiaciuto. Aveva un bel occhio nero.
”No mi spiace.” Dissi. Non avevo alcuna intenzione di tornare con lui.
”Va bene. Cercherò di farmi piacere la bambina. Ma non mi piace che frequenti quei cantanti!” Esclamò.
”Beh, mi spiace, ma loro sono miei amici.” Dissi e me ne andai.

Tornai in macchina.
 
“Allora?” Chiese Max. Gli raccontai tutto quello che ci eravamo detti.
”Jay e gli altri ne saranno contenti.” Disse felice.
”Che volevi dire prima con ‘non sono né il primo e né il solo’?” Chiesi.
”No, niente lascia perdere.” Disse senza guardarmi.
”Max?”
”Dai, anche gli altri si sono preoccupati per te…”Disse chiudendo lì l’argomento.

Cenammo, ma Jay non venne.

Passarono due settimane. Avevo incominciato il mio nuovo lavoro e andava benissimo.
Blake aveva incominciato a frequentare Siva. Erano davvero carini insieme e Charlotte ne era felicissima. Passavamo sempre più tempo con i The Wanted e Max era diventato il mio angelo custode mentre Tom mi faceva morire dalle risate per tutte le stupidaggini che faceva.
Ormai io e Jay non ci incontravamo neanche. Quando arrivavo a casa dei ragazzi lui non c’era mai e se stava, restava chiuso in camera sua.
Quel pomeriggio Blake e Charlie erano uscite con Siva e Nathan, così decisi di andare a casa dei ragazzi per passare del tempo con Max e Tom. Stava diluviando. Suonai il campanello ben due volte prima che mi aprissero. Dopo ben due settimane rividi quei due occhi celesti che un mese e mezzo prima mi avevano fatto battere il cuore. Jay aprì la porta per metà e mi guardò negli occhi.

”Ehm… Max e Tom sono in casa?” Chiesi timida.
”No.” Rispose acido.  
”Posso entrare lo stesso?” Chiesi con un nodo alla gola. Si spostò e mi fece passare.

Il mio cuore stava battendo più forte che mai. Volevo fare pace con lui. Ne avevo bisogno.
Per due settimane non avevo fatto altro che cercarlo, avevo anche chiesto a Max, ma mi rispondeva sempre: “Aveva da fare delle cose.”

Se ne tornò in camera sua. Dopo aver lasciato la borsa e il giubbotto andai da lui.


--- Jay---
Era entrata in camera. Due settimane. Due settimane che non la vedevo. Due settimane che non facevo altro che pensare a lei. Due settimane che cercavo di convincermi che non dovevo sperare che si accorgesse di me.
In quelle due settimane ero uscito con qualche fan… ci ero andato a letto, ma subito dopo mi ero sentito uno schifo. Non solo per aver sfruttato quelle povere ragazze, ma anche perché mi sembrava di fare un torto a Roxy.
Ora che la rivedevo dopo tutto quel tempo mi ero reso conto di quanto mi fosse mancata. Di quanto mi fossi innamorato di lei. Di quanto volevo baciarla, toccarla, spogliarla.

“Non credi che dovremmo parlare?” Mi chiese rimanendo sulla porta.
”Di che dovremmo parlare?” Chiesi freddo.
”Mi dispiace per come ti ho trattato.” Disse e si avvicinò. “Ti chiedo scusa.”

Dovevo assolutamente accettare le sue scuse. Non potevo passare altro tempo lontano da lei. Non mi voleva come fidanzato, ma non poteva non volermi come amico.

”Scuse accettate.” Dissi e un sorriso a 32 denti apparve sul mio volto. Mi sorrise a sua volta e saltò sul letto e mi abbracciò fortissimo.

Si era praticamente stesa su di me. Il mio corpo era completamente appiccicato al suo.

”Mi era mancato il tuo sorriso.” Disse guardandomi negli occhi.
”E a me il tuo.” Dissi con il cuore a mille.

Le nostre labbra erano vicinissime. Volevo baciarla… iniziai ad avvicinarmi piano piano.
Avevo le mani sulla sua schiena appena sopra il suo sedere. Continuavamo a sorriderci come due idioti. Nei suoi occhi vedevo che le piacevo… ma forse le piacevo solo come amico.
E se baciarla avesse significato rovinare tutto? Avrei potuto correre un rischio così? Già pensava che me ne andavo in giro a baciare tutte le fan, non potevo permettermi di perderla di nuovo.
Il mio naso sfiorò il suo. Si morse il labbro inferiore. Iniziò a guardare le mie labbra, poi i miei occhi e poi di nuovo le mie labbra. Voleva baciarmi.

--- Roxy---
Ero sdraiata su di lui. Continuava a guardarmi come se mi volesse baciare e incrociai le dita con la speranza che lo facesse. Il mio cuore ormai aveva vita propria. Batteva così forte che avevo paura che lo sentisse come io sentivo il suo. Aveva il battito accelerato.
Il mio naso sfiorò il suo. Mi morsi il labbro inferiore e iniziai a guardargli le labbra e poi tornai sui suoi magnifici occhi. Volevo baciarlo.
Il suo labbro superiore sfiorò il mio, quello inferiore si stava avvicinando e… . 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter


Eccomi qui con il nuovo capitolo. Come al solito ringrazio tutti voi per aver letto/recensito messo nei preferiti/seguiti/ricordati la mia storia. 
Scusate se vi lascio il capitolo a metà, ma ho intenzione di continuarlo per bene nel prossimo LoL Mi scuso anche per gli errori, l'ho riletto solo che qualcosa potrebbe essermi sfugita.
Spero vi sia piaciuto e spero che non vi abbia fatto schifo LoL 
Mi chiedevo se poteste scrivermi la parte che vi è piaciuta di più di questo capitolo nelle recensioni :D Voglio anche sapere quale parte vi ha fatto schifo. 


Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 


Il suo labbro superiore sfiorò il mio, quello inferiore si stava avvicinando e….

“Jay, non puoi capire cosa è successo!” Gridò Nathan entrando nella stanza. Avrei tanto voluto picchiarlo.  “Oh, scusate…” Disse imbarazzato. 

Mi alzai di scatto e Jay invece si sollevò sui gomiti.
“Cosa è successo?” Chiese Jay seccato.
“Beh, posso sempre raccontartelo dopo…”Disse Nathan.
“Ormai sei qui. Parla!” 
“Delle ragazze si sono avvicinate per farsi fare una foto con me. E mi abbracciavano e mi davano i baci sulla guancia e Charlotte si è arrabbiata.” Disse triste. 
“Come si  arrabbiata?!” Disse Jay non capendo.
“Ha incominciato a dire a quelle povere ragazze cose del tipo: ‘Lasciatelo stare è il mio fidanzato. Io non vengo a casa vostra a baciare i vostri fidanzati.”
“Dov’è adesso?” Chiesi.
“A casa con Blake.”

Li salutai e me ne andai. Tom mi accompagnò a casa e durante il tragitto parlammo un po’. 
“Allora che mi racconti?” Mi chiese.
“Ho fatto pace con Jay.” Dissi soddisfatta.
”oh, finalmente!” Esclamò Tom contento.
”Thomas?”
”Si?”
”Mi consideri tua amica?”
”Che razza di domanda è questa? Certo che ti considero mia amica!”
”Te l’ho chiesto perché volevo esserne certa.” Dissi sorridendogli. Lui ricambiò il sorriso.
”Ti posso fare una domanda? Ma devi rispondermi sinceramente.” Dissi.
”Certo, chiedimi tutto quello che vuoi.” Disse con un sorriso.
”Non credi che la reazione di Jay sia stata eccessiva?” Chiesi. Nonostante fossero passate due settimane continuava a tornarmi in mente la scena di Jay che picchiava Mark.
“A che ti riferisci?”
”Mi riferisco a quando Jay ha picchiato Mark.” Appena sentì queste parole si fece serio.
”No, non lo so. Forse.”

Quando arrivammo a casa lo salutai e me ne andai senza aver avuto una vera risposta. Quando facevo quella domanda avevano tutti la stessa reazione. Quando entrai in casa vidi Charlotte sul divano imbronciata che guardava la tv. Blake mi fece segno di raggiungerla in cucina. Mi raccontò cosa era successo ripetendomi quello che già aveva detto Nathan.

--- Jay---
Volevo uccidere Nathan. E come se volevo farlo. Ci aveva interrotti proprio quando avevo preso coraggio per baciare Roxy.
Quando la ragazze se ne fu andata andai in camera di Nathan e lo spinsi sul letto.

”Sei un coglione! Sei un fottuto coglione del cazzo!!” Gridai.
”Senti mi dispiace, non era mia intenzione far arrabbiare Charlotte. Ma ti prego non picchiarmi come hai fatto con Mark! Ti prego!” Disse coprendosi il volto con le mani.

Mi misi a ridere. Era davvero coglione. Non avevo alcuna intenzione di picchiarlo. Ero semplicemente arrabbiato del fatto che mi avesse interrotto con Roxy, di Charlotte non m’importava affatto.

”Non sono arrabbiato per quello deficiente! Sono arrabbiato perché stavo per baciare Roxy e tu brutto scimmione mi hai interrotto!!” Gridai.
”Oh. Mi dispiace.” Disse.
”Hey che sta succedendo qui?” Chiese Siva entrando.
”Jay stava per baciare Roxy!” Disse Nathan mandando dei baci volanti.
”Oooh! Perché stava?” Chiese Siva.
”Perché l’idiota qui presente ci ha interrotti!” Esclamai indicando Nathan.
”Che idiota!” Esclamò Siva.

Scendemmo tutti in cucina e Tom era appena tornato dopo aver accompagnato Roxy.

”Mi ha chiesto se la considero un’amica.” Disse a Max.
”Ieri abbiamo avuto una conversazione del genere…” Disse Max.
”Di che state parlando?” Mi intromisi.
”Che pettegolo!” Esclamò Max scherzando.
”Parliamo di Roxy.” Aggiunse Tom.
”Lo avevo capito. Per caso in macchina ti ha parlato di me?” Chiesi.
”Si, mi ha chiesto se secondo me era una reazione eccessiva quella di picchiare Mark solo perché ha detto che i disegni di Charlotte sono brutti.” Disse Tom annoiato.
”Lo ha chiesto anche a me.” Disse Max.
”Si anche a me!” Aggiunse Siva.
“Idem!” Disse Nathan. “Perché lo hai picchiato per una cosa così stupida?”
”Non l’ho picchiato per difendere Charlotte! Quella era solo una scusa. L’ho picchiato perché non volevo che stesse con Roxy.” Dissi secco.
”Vedi che sei innamorato!” Esclamò Siva.
 
--- Roxy---
Era sabato mattina e avevo dormito benissimo. Di colpo sentii qualcuno buttarsi a peso morto a dosso. Quando aprii gli occhi vidi Charlotte.
 
“Amore mio!” Esclamai abbracciandola.
“Ziaaaa!”
 
Incominciai a farle il solletico e lei rideva come una matta. Restammo nel letto a giocare un po’. Sentimmo il campanello e la piccola corse subito a vedere chi era. La seguii con molta calma.
 
“Vattene, sei cattivo!” La sentii esclamare. Quando finii di scendere le scale vidi Nathan che inseguiva Charlotte chiedendole scusa.
 
Quel ragazzo aveva sicuramente qualche problema. Non era davvero il fidanzato di Charlotte, ma si comportava come tale. Sentii altre voci maschili e quando mi girai trovai il resto del gruppo.
 
“Ma come siamo carini con il pigiama.” Disse Tom guardandomi malizioso.
 
Indossavo un pantaloncino cortissimo e una maglietta a maniche corte che mi arrivava appena sotto l’ombellico. Diventai rossissima e corsi di sopra a cambiarmi. Sentii ridere.
Mi misi un pantalone della tuta nero aderente e una maglietta a maniche lunghe bianca.
 
--- Jay---
Quando entrammo in casa Roxy era in piedi vicino le scale con un meraviglioso pantaloncino che più corto di così c’erano solo le mutande. Un brivido mi attraverso tutto il corpo. Ero eccitato. Appena si accorse di noi divenne tutta rossa. Volevo baciarla e abbracciarla.
 
“Ma come siamo carini con il pigiama.” Disse Tom guardandola con un sorriso malizioso.
 
Mi diede fastidio. Non volevo che la guardasse così. Solo io potevo farlo. Quando Roxy scese indossava un pantalone della tuta nero aderente. Allora aveva proprio deciso di farmi impazzire. Come potevo resisterle? Era impossibile. Ci accomodammo tutti sul divano mentre Blake ci preparava un tè. Roxy era seduta tra me e Max.
 
“Perché ti sei cambiata?” Disse Max con un sorriso malizioso.
“Sei un cretino.” Le rispose lei.
 
Max incominciò a farle il solletico e lei si dimenò in cerca di una via di fuga.
 
“No ti prego Max.” Supplicò Roxy.
“Non mi piace che mi chiami cretino!” Esclamò lui continuando a farle il solletico.
 
Non so come ma me la ritrovai in braccio. Era lì sulle mie gambe con il braccio sinistro dietro il mio collo. Max aveva smesso di farle il solletico e la sentivo riprendere fiato.
Blake tornò con le tazze del tè e Roxy fece per alzarsi, ma la fermai. Si voltò a guardarmi con aria interrogativa.
 
“Ieri abbiamo fatto pace no?” Chiesi con il cuore in gola.
“Sì.” Disse lei sorridendomi.
“Ti va di passare la serata sola con me?” Le chiesi sperando che mi dicesse sì.
“Ok. Dove andiamo?” Chiese. Dentro di me avevo tanti piccoli Jay che facevano la ola per la felicità.
“Pensavo che potevamo cenare a casa mia.” Dissi.
“Sì e noi?” Si intromise Tom, avrei voluto sputargli in un occhio.
“Ehm… voi cenate qui!" Esclamò Blake salvandomi.
“Per me va più che bene!” Esclamò Siva e gli altri annuirono.
“Mi devo vestire elegante?” Chiese Roxy tornando a guardarmi.
“Per me puoi venire anche nuda.” Dissi e subito dopo mi volevo uccidere con le mie stesse mani.
 
Avevo davvero detto quella frase? Ma ero impazzito? Dovevo conquistarla non convincerla del fatto ero un donnaiolo. Con la coda dell’occhio vidi Max mettersi una mano sulla fronte e scuotere la testa. Siva invece bevve un sorso di tè per non sgridarmi e Tom scoppiò a ridere.
 
“Ehm… io credo che verrò vestita.” Disse Roxy e scoppiammo tutti a ridere. 




- "This is impossible"      

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Mad Hatter


Sono tornata il più presto possibile. 
Questo capitolo è un capitolo di transizione o di stallo, chiamatelo come vi pare xD
Volevo ringraziare tutti. Da chi la legge e basta, chi la recensisce, chi la mette nei preferiti/seguiti/ricordati, sino  ad arrivare a chi apre la pagina solo per vedere quanto sia lungo il capitolo lol. 
Anche questa volta vi chiedo di scrivere la parte che vi è piaciuta di più. 


Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 


Mi preparai. Indossai un jeans nero e le mie Converse viola. Una maglietta bianca aderente a maniche corte con il collo a V. Quella maglietta non mi piaceva molto perché era troppo scollata, ma per conquistare Jay avrei fatto questo ed altro. Legai i capelli con un “tuppo” disordinato.
Presi la giacca di pelle e me ne andai. Quando arrivai a casa sua suonai incerta il campanello. Avevo il cuore che batteva a mille. Cercai di coprire la scollatura… mi sentivo a disagio.
Quando mi vide sgranò gli occhi.
 
“Sei bellissima.” Mi disse facendomi entrare in casa.
“Sono bella anche se sono vestita?” Chiesi sarcasticamente. Si mise a ridere.
 
Mi guardava come un ebete. Avevo esagerato. Non avrei dovuto mettere quella maglietta. Lui indossava una maglietta con il disegno di Avatar. E un jeans nero e le scarpe da ginnastica. Aveva ordinato cinese e la tavola era già imbandita. Mi fece togliere la giacca e ci sedemmo a tavola. Tra un boccone e l’altro parlammo di quello che ci era successo in quelle due settimane. Dopo cena ci spostammo nel soggiorno. Sul divano eravamo praticamente appiccicati. Io avevo appoggiato un gomito sulla spalliera del divano e lo guardavo. Jay guardava dritto davanti a se.
 
--- Jay---
Shock! Dopo averla vista lì sul portico con quella mogliettina tutta scollata, non avevo capito più niente. Era bella? Di più. Le dissi: “Sei bellissima.” L’avevo messa in imbarazzo perché era diventata tutta rossa. Mi rispose riferendosi a quando le avevo detto di venire nuda. Mi misi a ridere ora ero in imbarazzo anch’io. Dopo aver cenato ci spostammo nel soggiorno. Lei mi guardava e io invece non la guardai. Durante la cena avevo fatto fatica a guardarle la faccia e non la scolatura.
Ma che potevo farci? Aveva due belle tette.
 
“Vuoi qualcosa da bere?” Le chiesi.
“Sì grazie.” Mi  sorrise.
“Una birra va bene?” Le chiesi guardandola negli occhi.
“Preferirei dell’acqua.”
 
Mi alzai e gliela portai.
 
--- Roxy---
Mentre aspettavo che mi portasse l’acqua mi arrivò un messaggio. Era Max. mi aveva scritto: “Se fa il coglione chiamami che lo vengo a picchiare LoL”
Gli risposi: “Per ora è tutto ok LoL”
Picchiare.Mi aveva fatto ricordare della scazzottata di Jay con Mark.
 
“Ecco la tua acqua.” Disse il riccio porgendomi il bicchiere con il suo sorriso da cucciolo.
“Ti posso fare una domanda?” Gli chiesi dopo aver bevuto.
“Certo, spara.” Disse girandosi dalla mia parte.
“Hai picchiato Mark perché ha detto che i disegni di Charlotte sono brutti… non la trovi una reazione eccessiva?” Chiesi forse con un tono un po’ acido.
 
Ma io non volevo essere acida, volevo solo una risposta sincera. Non me ne fregava niente che aveva picchiato Mark. Ora nella mia testa c’era solo lui. Jay.
 
“Dai, ho organizzato questa cena per farmi perdonare del tutto.”Disse facendo sparire il magnifico sorriso che aveva sfoggiato sino a qualche minuto prima.
“Lo so. Ma io ti ho già perdonato.” Dissi appoggiando il bicchiere vuoto a terra.
“Bene allora non parliamo più di questa storia.” Disse prendendo il bicchiere per riportarlo in cucina, ma prima che uscisse dal soggiorno lo fermai.
“Io voglio solo sapere se lo hai picchiato per Charlotte o no?” Dissi.
“Non voglio litigare con te. Non ora che abbiamo fatto pace. Possiamo cambiare discorso?” Disse e andò in cucina. Quando tornò in soggiorno mi trovò ancora in piedi al centro della stanza con le braccia conserte.
“Jay è solo una domanda non mi arrabbierò te lo prometto.” Dissi gesticolando.
“No, lascia perdere.” Fece per andare a sedersi sul divano, ma mi piazzai davanti e gli appoggiai una mano sul petto spingendolo indietro.
“Perché non me lo vuoi dire? Lo hai fatto per Charlotte o no? Perché lo hai picchiato? Perché…”
”L’ho fatto per te! Ok?! L’ho fatto per te! Blake mi ha detto che aveva intenzione di portarti a letto e a me la cosa non piaceva. Così sono venuto e l’ho picchiato! Se Max e Tom non fossero intervenuti ti avrei portata via di lì. Mi sono innamorato di te. Ho passato due settimane d’inferno cercando di toglierti dalla mia testa e dal cuore. Ma non ci sono riuscito. Non ho fatto altro che pensare a te. Non sono pentito di aver picchiato Mark, sono solo pentito di averlo fatto davanti a te.” Mi gridò in faccia.
 
Era innamorato di me. Aveva picchiato Mark per me. Non per Charlotte. Il mio cuore batteva così forte. Non ci pensai due volte, gli saltai letteralmente in braccio e lo baciai con foga. Le mie gambe erano ben salde alla sua vita. Le mie braccia sulle sue spalle e le mani nei suoi meravigliosi riccioli. Avevo gli occhi chiusi e spingevo le mie labbra contro le sue. All’inizio Jay esitò un po’ poi mi mise le mani sul sedere e mi baciò. Cademmo sul divano. Io sotto e lui sopra.
 
“Non hai idea di quanto io abbia immaginato questa scena.” Disse e prese a baciarmi con trasporto, delicatezza e passione.
 
--- Jay---
Le avevo detto finalmente la verità. Ero spaventato mi guardava con la bocca semi aperta. Non riuscivo a capire se volesse accoltellarmi o… non riuscivo a decifrare la sua espressione. Poi alla fine senza rendermene conto me la ritrovai in braccio che mi baciava. La mia lingua stava di nuovo toccando la sua. Ma questa volta era diverso. Il mio cuore stava battendo all’impazzata. La donna di cui mi ero follemente innamorato mi stava baciando.
 
“Non hai idea di quanto io abbia immaginato questa scena.” Dissi e tornai a baciarla con trasporto, delicatezza e passione.
 
Infilai una mano sotto la sua maglietta e le carezzai il fianco destro. Era lì sotto di me ancora con le gambe intorcigliate alla mia vita. Avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Per sbaglio ci eravamo sdraiati sopra il telecomando e la tv si accese. Stavano facendo uno speciale su me e i ragazzi.
 
“Hanno fatto impazzire un milione di fan in tutto il mondo.”Disse la giornalista.
 
Noi continuammo a baciarci imperterriti. Nulla mi avrebbe staccato da Roxy.
 
“Abbiamo intervistato la ragazza che in Brasile ha avuto la fortuna di essere baciata da Jay.” Continuò la giornalista.
 
Cercai il telecomando sotto la schiena di Roxy, ma non riuscii a trovarlo. Quella befana della giornalista non mi avrebbe rovinato la serata.
 
“Io ero lì sotto al palco e ho gridato: ‘Jay sei bellissimo!’ E lui si è avvicinato e mi ha baciata con la lingua. È stato fantastico. Ho preso già i biglietti per il prossimo concerto. Magari se ci rincontriamo capirà che sono la ragazza giusta per lui.” Disse la ragazza. Volevo uccidermi. Mi ero messo nei pasticci da solo.
 
Nulla mia avrebbe rovinato la serata a parte una befana di giornalista che mi intervistava la ragazza con cui avevo limonato per qualche secondo durante un concerto.
Avrei dovuto portare Roxy in camera mia invece di stare lì sul divano. Smise di baciarmi e tirò fuori il telecomando. Spense la tv.
 
--- Roxy---
Le parole di quella ragazza mi avevano irritata. Aveva comprato un biglietto per il prossimo concerto solo per incontrare di nuovo Jay.
 
“Tutti questi baci cosa significato?” Dissi.
“Ascolta il bacio con quella ragazza è avvenuto…” Mi zittì.
“No io mi riferivo a quelli che ci stiamo dando ora?” Disse ridendo. Sorrisi a mia volta.
“Oh, questi. Come ti ho già detto io sono innamorato di te. Ma se tu vuoi del tempo per capire cosa provi per me, posso aspettare.” Disse guardandomi fisso negli occhi.
“E se sapessi già cosa provo per te?”
 
Mi sorrise. Mi diede un bacio a stampo sulle labbra.
 
“Cosa provi per me?” Mi chiese guardandomi negli occhi.
“Anche io sono innamorata di te.” Dissi con un piccolo sorriso.
 
Jay fece un sorriso a 32 denti. E prese a baciarmi di nuovo.
 
“Ti prometto che da adesso in poi non bacerò le mie fan in bocca.” Disse. “Anzi ora scrivo su twitter che mi sono fidanzato con la ragazza più bella del mondo.”
“No!” Esclamai quasi gridando senza volerlo.
“Come no?” Ci rimase male.
“Non mi fraintendere. E solo che io sono abituata ad essere invisibile. A scuola ho fatto amicizia con un gruppetto di ragazze che sono invisibili almeno quanto me. Se tu lo scrivi su twitter appena usciremo insieme ci inseguiranno e tutti mi guarderanno e giudicheranno e soprattutto le tue fan mi insulteranno e io ho davvero paura di tutto questo. Sono terrorizzata. Ti prego lascia che lo scoprano da soli che adesso hai una ragazza. Così avrò il tempo per abituarmi. Ti prego.” Dissi quasi implorandolo.
“Tutto quello che vuoi amore mio. A me basta stare con te.”Disse e prese a baciarmi con passione. “Ti va se andiamo in camera mia?” Mi chiese con uno sguardo malizioso.
“Ehm.. non lo so. Sarebbe la prima volta per me.” Dissi imbarazzata.
“Non hai già fatto sesso con Mark?” Mi chiese.
“No, veramente no. Forse lo avremmo fatto per la prima volta quel giorno che tu lo hai picchiato. E ti ringrazio almeno non l’ho fatto l’amore per la prima volta con un coglione del genere.” Dissi sorridendogli.
“E adesso ti va di farlo per la prima volta con questo coglione?” Disse indicandosi.
 
Scoppiai a ridere.
 
“Andiamo in camera tua e continuiamo a baciarti. Se succede… succede.”
“Ottima idea amore.” Mi prese in braccio e mi portò nella sua stanza. Mi posò delicatamente sul letto. “Aspetta, non voglio che se ‘succede’ ci interrompano.” Disse e si alzò per chiudere la porta a chiave.
 
Si sdraio su di me e continuò a baciarmi. Infilò entrambe le mani sotto la maglietta e me la sfilò. Io feci lo stesso. Alla fine rimanemmo solo con la biancheria. Mi slacciò il reggiseno con un gesto da maestro.
 
“Si vede che sei esperto.” Dissi scherzando.
“Guarda che anche per me è la prima volta che faccio l’amore con una ragazza. Sin ora ho sempre e solo fatto sesso.” E a quelle parole mi sciolsi come un ghiacciolo al sole. 




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

 
Finalmente il tanto atteso capitolo cruciale è arrivato :D 
Spero vi sia piaciuto e che vi abbia emozionate :D Scrivetemi nelle recensioni e fatemi sapere se vi è piaciuto. 
Vi ringrazio per aver deciso di seguire la storia e per aver recensito e per averla messa tra preferiti/seguiti/ricordati.
E vi ringrazio anche solo per aver aperto solo per vedere che avevo scritto.  Molti non sanno la differenza tra fare l'amore e fare sesso... io credo che sia due cose diverse dal punto di vista sentimentale e ci tenevo che Jay specificasse che per lui era amore e non sesso.
Ora vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo LoL 


Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237849&i=1

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Un bacio  Cla' 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 


Mi svegliai. Ero ancora nel letto di Jay, ma lui non c’era. Indossavo la biancheria. Presi i vestiti e me li misi. Scesi giù e vidi tutti i ragazzi in cucina a fare colazione. Imbarazzata e con i capelli in disordine entrai nella cucina.
 
“Buongiorno.” Dissi guardando a terra.
”Buongiorno!” Gridarono tutti in coro.
”Buongiorno.” Mi sentii sussurrare all’orecchio.
 
Mi voltai e vidi Jay. Indossava una maglietta bianca e i pantaloni della tuta. Mi abbracciò forte.
Il mio cuore  sembrava non avesse alcuna intenzione di tornare a battere normalmente.

”Vuoi fare colazione?” Mi chiese dopo aver sciolto l’abbraccio.
”Ehm… veramente sarebbe il caso che tornassi a casa… Blake si starà chiedendo che fino abbia fatto.”
”Ok piccola, mi vesto e ti accompagno.”
 
Mi scoccò un bacio sulle labbra e andò a cambiarsi. I ragazzi mi guardarono maliziosamente.

”Che sono quelle facce?” Chiesi incerta.
”Beh… com’è stato?” Mi chiese Nathan.
”Io credo che non risponderò a questa domanda..”
”Ma guardati sei tutta rossa!” Esclamò Tom.
 
Si misero tutti a ridere. Jay finalmente tornò. Indossava una maglietta celeste come i suoi occhi e un jeans scuro.
 
”Andiamo?” Mi chiese Jay poggiandomi una mano sulla schiena. Annuii.

In macchina calò il silenzio. Non riuscivo a guardarlo. Ogni volta che vedevo quel naso un po’ a patata, le labbra rosee e quel filo di barba, il mio cuore perdeva un colpo. Non riuscivo a guardarlo senza ripensare alla magnifica notte passata insieme. Ero felice. Ero al settimo cielo. Ero talmente felice che mi scese una lacrima di gioia. L’asciugai prima che se ne accorgesse. Ero felice, ma allo stesso tempo avevo paura che qualcuno o qualcosa mi togliesse il sorriso.
In quel momento mi sentivo come una zolletta di zucchero. Compatta, ma troppo vicina al caffè bollente che mi avrebbe sciolta e fatta sparire in un secondo.
 
“A che pensi?” Mi chiese guardando un po’ me e un po’ la strada.
”A nulla di importante..” Dissi senza guardarlo.

Mi prese la mano e ne baciò il dorso. Poi l’appoggiò sul suo cuore. Batteva fortissimo, almeno quanto il mio. Era felice anche lui, ma chissà se anche lui come me aveva paura di perdere la felicità appena trovata.
Ad un certo punto accostò. Spense il motore e guardò il volante.
 
”Perché ci siamo fermati?” Gli chiesi preoccupata guardandolo.
”Sei arrabbiata con me?” Chiese guardando il volante.
”Cosa? NO!” Esclamai quasi gridando. Si voltò per guardarmi.
”Allora mi spieghi perché, da quando ti sei svegliata, questa è la prima volta che mi guardi?”

Mi misi a ridere. Non aveva nemmeno la minima idea di quello che mi passava per la testa.
 
“Scusa.” Dissi guardandolo. I suoi occhi erano fissi sui miei. “Non ti guardo perché ogni volta che lo faccio, penso a ieri notte e…” Continuai con le guance in fiamme.
 
Mi baciò con trasporto.
 
”Ieri sera è stato… incredibile.” Disse allontanandosi di qualche centimetro per guardarmi negli occhi. “è stata la notte più bella della mia vita.” 

Riprese a baciarmi. Mi sciolsi a quelle parole. Mi ero follemente innamorata di lui senza neanche accorgermene. E io che pensavo che fosse solo una stupida cotta. Invece no. Era molto di più. Rimise in moto e mi riaccompagnò a casa. Accostò davanti al vialetto e spense il motore. Per tutto il tragitto mi aveva tenuto la mano. Non l’aveva lasciata neanche per cambiare le marce.
 
“Ehm… ti chiederei di entrare, ma credo che Blake stia morendo di curiosità e se ci fossi tu non
potrei raccontarle niente.” Dissi giocherellando con la sua mano.
”Guarda che ieri sera c’ero pure io.. non le dirai nulla che io non sappia già.” Disse sarcastico. Mi misi a ridere. “Aspetta, non vorrai mica parlare male di me con Blake?! Non mi vuoi perché le devi dire cose brutte su di me! Brava Roxy! Complimenti!”
 
Iniziò a farmi il solletico.
 
”No dai ti prego smettila!” Esclamai ridendo come una pazza.
 
Di colpo mi baciò in una posizione assurda. Ero mezza sdraiata e lui era su di me.

”Sarà meglio che vada.” Dissi a malincuore.
”Ok piccola. Ci vediamo oggi pomeriggio.” Disse e mi scoccò un bacio a stampo sulle labbra.

Scesi dall’auto e corsi in casa. Appena chiusi la porta dietro di me Blake spuntò all’improvviso.

”Che fine hai fatto?! Ero preoccupata!” Esclamò abbracciandomi. “Lo sai che per punizione ora
devi raccontarmi tutto per filo e per segno?” Continuò sciogliendo l’abbraccio.
”Forza e coraggio Roxy!” Dissi a me stessa. “Quella sotto specie di pidocchio dai capelli rossi che fa?” Chiesi sedendomi sul divano.
”Dorme, sei liberissima di entrare nei dettagli senza censure.” Disse Blake facendomi ridere.

E come aveva chiesto le raccontai tutto per filo e per segno. Ero imbarazzatissima. Era mia sorella, la mia migliore amica, ci dicevamo sempre tutto. Ma raccontare della notte con Jay McGuiness mi mise in imbarazzo. Non entrai nei dettagli precisi, ma le raccontai comunque tutto.
 
”Awww!” Esclamò abbracciandomi.
 
Le raccontai anche del mio stato d’animo. Felicità mista a paura.

”Tranquilla è normale. Succede a tutti. E forse anche lui ha le stesse sensazioni. Come ti ha detto anche per lui era la prima volta che faceva l’amore.” Mi rassicurò.
”Vado a farmi una doccia.” Dissi alzandomi.
”Ecco brava che puzzi di sudore.” Mi disse dandomi uno schiaffo sul culo.

A quelle parole diventai nuovamente rossa.

--- Jay---
L’avevo appena lasciata a casa e già la volevo di nuovo tra le mie braccia. Avevo il cuore che batteva così forte, da così troppo tempo che avevo paura che potesse uscirmi dal petto.
Quando avevo fatto l’amore con Roxy ero fuori di me. Non avevo mai provato un piacere e una gioia simile. Non avevo mai provato cosa volesse dire realmente la parola “amore”. E adesso sapevo cosa era. Quando mi ero svegliato quella mattina lei era lì che dormiva. Il lenzuolo le copriva sino sotto al reggiseno. Dovetti coprirla sino al collo per non saltare di nuovo addosso. Quando poi si era presentata in cucina con i capelli tutti arruffati il mio cuore aveva perso due colpi. E in macchina per poco non mi veniva un infarto. Non vi aveva guardato neanche per sbaglio. Ma le sue dolci parole mi avevano rassicurato. Era innamorata di me almeno quanto io lo ero di lei. Ne ero certo. Le avevo detto che ci saremmo visti quel pomeriggio, ma sarei riuscito ad aspettare così tanto per poterla rivedere di nuovo?
ASSOLUTAMENTE NO!
Appena aprii la porta di casa fui assalito dai ragazzi. Mi fecero dieci mila domande. Domande a cui non avevo alcuna intenzione di rispondere perché troppo private e troppo importanti per me. Avevo paura di poter ferire in qualche modo Roxy. Mi limitai semplicemente a dire cose che la mia bellissima Roxenne sapeva già.
 
“È stata la notte più bella della mia vita.” Dissi.
“Dai Jay entra nel dettaglio!” Esclamò Nathan.
“Sei un pervertito!” Esclamai dirigendomi verso le scale.
“Non sono un pervertito!” Esclamò Nathan.
“Dai un po’ lo sei.” Disse Max.
“No!” Replicò Nathan.
“Si!” Disse Tom annuendo con la testa.
“Ok, va bene, forse un po’.” Concluse Nathan.
“Si vede che è stato importante per te. Hai gli occhi che ti brillano da quando ti ho visto stamattina.” Disse Siva.
 
Gli sorrisi imbarazzato. Li seguii in soggiorno e ci accomodammo tutti sul divano.
 
“Allora? Vuoi raccontare?” Mi incitò Tom.
“Ok.” Dissi e iniziai a raccontare tutto sin dal principio, cioè da quando le avevo aperto la porta. “Quasi mi è dispiaciuto quando si è rimessa la biancheria.” Continuai.
“E poi sarei io il pervertito!” Disse Nathan.
 
Gli sorrisi. Continuai a raccontare. Siva era felice per me mentre Tom e Max facevano l’imitazione mia e di Roxy insieme. Nathan rideva come un matto e io imbarazzato volevo solo sotterrarmi. 
Finalmente dopo pranzo andammo tutti a casa di Roxy e Blake. Ero eccitatissimo. Ero su di giri. Non sapevo cosa mettermi. Non sapevo se mettermi un profumo o no. Se farmi la barba o no. Se comprarle un regalo o no. Ero nel pallone più totale.
Alla fine arrivarono Siva e Max.
 
“Ma che hai?” Mi chiese Siva vedendomi mangiarmi le unghie davanti all’armadio.
“Non so che mettere! Mi sono fatto la doccia e non so se mettere il profumo. Che dite mi taglio la barba? No me la lascio. No me la tolgo.” Dissi facendo aventi e indietro per la stanza.
“Minchia fratello quella ragazza ti ha completamente rincoglionito!” Esclamò Max molto gentile. “Non che prima non fossi un coglione, ma ora sei peggiorato.” Continuò sedendosi sul mio letto.
“Jay quelle sono le stesse lenzuola di ieri sera?” Chiese Siva indicando le lenzuola sul letto.
“Sì.” Risposi.
“Oh, ma che schifo!” Esclamò Max alzandosi di scatto.
“Jay quando hai intenzione di cambiarle?” Mi rimproverò Siva.
“Profumano ancora di lei.” Mi giustificai.
“Ok, io vado a chiamare un mendico perché questo qui sta dando i numeri.” Disse Max rivolto verso Siva.
 
Siva mi fece mettere una maglietta bianca  a maniche lunghe e un pantalone nero. Mi consigliò anche di lasciarmi la barba, non era molto lunga e non sembravo un barbone.
Quando arrivammo a casa delle ragazze avevo le mani sudate.
 
“Sei un deficiente.” Mi disse Nathan vedendomi agitato.
“Beh almeno la mia ragazza non ha 4 anni.” Dissi facendogli la linguaccia.
 
Blake ci aprì la porta e ci fece accomodare. Charlotte corse ad abbracciarci uno ad uno. Ma Roxy non c’era. Dopo qualche secondo sentii scendere le scale, mi voltai con il cuore che batteva come un pazzo. La vidi. Indossava un pantaloncino e una camicetta bianca quasi trasparente. Le si vedeva il reggiseno bianco. Senza riflettere corsi da lei e la baciai con passione. Ci stavano guardando tutti, ma non me ne fregava nulla.
Ci accomodammo tutti nel soggiorno. E Roxy aveva la testa appoggiata alla mia spalla. Ci mettemmo a parlare del più e del meno con Blake.
Max accese la televisione su un canale di musica. Stavano parlando del concerto che si sarebbe tenuto la prossima settimana. Il concerto che il nostro manager aveva organizzato per beneficenza. Intervistarono un paio di ragazze e ci zittimmo tutti per sentire.
Arrivò anche la ragazza che avevano intervistato la sera prima. Quella che mi aveva fatto tremare di paura. Quella che avrebbe potuto rovinare quel momento speciale con Roxy. La paura tornò.
 
--- Roxy---
Ero ancora al settimo cielo. Prima che arrivasse avevo l’ansia. Il cuore mi batteva fortissimo. E non facevo altro che camminare da una parte all’altra della casa aspettando che Jay arrivasse.
E finalmente era arrivato. Mi aveva baciata come se non ci vedessimo da chissà quanto tempo. Ora ero lì sul divano accanto a lui. Il suo braccio destro dietro il collo e la mia mano intrecciata alla sua. Avevo pensato di metterci dell’attack per non doverla lasciare più.
Max accese la tv. E uscì la stessa ragazza della sera prima.
 
“Ciao, tu sei quella che Jay ha baciato in Brasile. Che ci fai qui?”Chiese un’altra giornalista.
“Sono qui, solo per il mio Jay. Quando mi ha baciata è scoppiata la scintilla. Ho capito che siamo fatti per stare insieme!”Esclamò la ragazza mora entusiasta.
“Mi dispiace per lei, ma io ho già la mia scintilla.” Disse Jay appoggiando la sua fonte alla mia testa.
 
Mi voltai e mi baciò.
 
“Chi è questa befana? Se la vedo le faccio il poster vicino al muro, accanto alla foto di Jay. Perché solo in fotografia lo deve vedere!” Esclamò Charlotte arrabbiata.
 
Scoppiammo tutti a ridere.
 
“Preferisci me rispetto quella lì?” Gli sussurrai all’orecchio.
“Preferisco te rispetto quella lì. Preferisco te rispetto a tutte le ragazze che abitano il pianeta terra. Preferisco te a tutte le ragazze aliene che abitano lo spazio.” Disse e mi baciò con passione.
 
“Non vedo l’ora di vederlo. E poi sa già che lo sto cercando ho rilasciato un mucchio d’interviste!”Esclamò nuovamente la ragazza mora.
 
“Max spegni!” Ordino Charlotte arrabbiata.
 
Siva e Blake erano andati in cucina a parlare. Max e Tom si erano scambiati uno sguardo divertito.
 
“Jay, ora che stai con mia zia posso chiamarti zio?” Chiese Charlie incerta.
“Certo!” Esclamò Jay e Charlotte gli corse in braccio e lo abbracciò per la gioia.
 
Mentre gli altri iniziarono a ridere e a scherzare mi isolai con i mie pensieri. Quella ragazza mora mi faceva paura. Si Jay aveva detto che preferiva me, ma avevo lo stesso paura di perderlo. La ragazza sembrava che avrebbe fatto qualunque cosa pur di baciare di nuovo Jay. E molto probabilmente al concerto ci sarebbe potuta riuscire di nuovo. L’idea che quella ragazza potesse anche solo sfiorare le labbra di Jay mi faceva innervosire.
Ero gelosa.
Volevo che Jay fosse solo mio e di nessun altra. È vero era famoso. E molte ragazze gli correvano dietro, dovevo abituarmi. E poi lui voleva me, non le altre.
Nonostante tutto ero gelosa lo stesso.
Ma sì. James McGuiness era innamorato di me e non mi avrebbe tradita con un’altra. Avevamo fatto l’amore ed era stata la notte più bella per entrambi. Una stupida ragazza non ci avrebbe di certo rovinato la nostra felicità. 





- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

Salve salvinooo :D 
Sono tornata il prima possibile. Spero che nel capitolo non ci siano errori, l'ho riletto, ma qualcosa potrebbe essermi sfugita. 
Spero vi sia piaciuta... l'ho scritta con tanta passione. 
Lo so sono stata sdolcinata, vi avrò fatto venire le carie ai denti e anche il diabete. Mi dispiace. 
Le medicine e il dentista ve li pago io LoL 
Vorrei davvero sapere che ne pensate quindi scrivetemi una bella recensione :D 
Ringreazio tutti quanti. Ringrazio tutti quelli che seguono la storia, che la recensiscono, che l'hanno messa nelle preferite/ricordate.
Spero di poter aggiungere presto un altro capitolo :D 


Ho scritto una storia originale, se vi va di leggerla vi lascio il link. 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237849&i=1

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Un bacio  Cla' 


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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12 
 

Era passata una settimana da quando io e Jay ci eravamo messi insieme.
Era martedì mattina e il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Charlotte. Per l’occasione erano venuti i genitori di Blake e si erano portati pure, l’ormai nota e odiosa, zia Rosie.
Fortunatamente quella mattina avevo alcune cose da comprare per addobbare la sala che avevamo affittato per festeggiare il compleanno della piccola. Mentre ritornavo a casa passai davanti ad un giornalaio e una foto su una rivista catturò la mia attenzione. Comprai il giornale e sulla copertina c’era una foto mia e di Jay mano nella mano. Mi venne un colpo. Qualche giorno prima eravamo usciti per portare Charlotte al parco e non mi ero accorta che i paparazzi ci stavano fotografando. Lessi l’articolo.
 
Jay McGuiness ha la ragazza? Ma non prendetemi in giro!’ Recitava il titolo. ‘Domenica il bellissimo ricciolino dei The Wanted è stato avvistato al parco pubblico in compagnia di una ragazza e di una bambina dai capelli rossi. Quello che è certo è che la piccola non è figlia di Jay. Abbiamo letto alcuni tweet di alcune fan del ragazzo e molte di loro sono convinte che questa relazione non durerà anzi tutto il contrario. Perché il signor McGuiness non è tipo da relazione stabile e duratura. Egli stesso in un’intervista ha dichiarato che: “Sono giovane e voglio divertirmi. Non voglio una relazione seria adesso.” Quindi mie care lettrici, innamorate del ricciolino dei The Wanted, potete stare tranquille, quella ragazza è solo di passaggio.’
 
Serrai la mascella. Volevo dare fuoco al  giornale e a quella baldracca che aveva scritto quel articolo.  Ma quale di passaggio e di passaggio? Io ero la sua ragazza non una qualunque. Me ne andai a casa e quando aprii la porta non vidi nessuno. Quindi lanciai il giornale sul tavolo e posai a terra le buste  per poi correre a piangere in camera mia.
Non sarei mai voluta finire su un giornale e ne tanto meno essere giudicata come una ragazza di passaggio. Io ero innamorata di Jay. Lo ero davvero. L’unica cosa che mi aveva ferita più di tutte era stata la dichiarazione di Jay. Il giorno prima di portare Charlie al parco lui e i ragazzi avevano rilasciato un’intervista per un giornale… un’intervista che io ancora non avevo letto. Ma com’era possibile che nel giro di poco tempo avesse cambiato idea su di noi?
Blake entrò nella stanza e si sdraiò accanto a me e mi abbracciò. Aveva letto l’articolo e stava male almeno quanto me… o forse stava male perché io stavo male. Non ci fu bisogno di parlare per capire che potevo contare su di lei. Non ci fu bisogno di parlare per farle capire che ero grata che fosse lì con me. Era per questo che da migliori amiche eravamo diventate sorelle, potevamo fare discorsi interi anche solo guardandoci negli occhi.
 
--- Jay---
Finalmente avevamo finito le prove ed eravamo stanchissimi. I ragazzi decisero di andare a casa a dormire mentre io decisi di andare da Roxy. Non ci eravamo sentiti per tutto il giorno. Io ero preso dalle prove per il concerto che si sarebbe tenuto nel weekend e lei era impegnata ad organizzare la festa di compleanno per Charlotte.
Ero davanti alla porta di casa sua tutto eccitato all’idea che l’avrei vista. Blake mi aprì la porta e io avevo un sorriso a 32 denti. Quel sorriso da babbione innamorato. Mi fece entrare e mi lanciò un giornale addosso.
 
“Ahi!” Esclamai.
“Spero che tu abbia una spiegazione e delle scuse!” Disse Blake arrabbiata.
 
Non capendo guardai il giornale. La foto di copertina.
 
“Sei arrabbiata per una foto? Non mi ero neanche accorto dei…”Mi interruppe.
“Leggi l’articolo idiota!” Esclamò secca Blake.
 
Lessi.
Sgranai gli occhi leggendo la mia dichiarazione. Sicuramente Roxy non avrebbe più voluto vedermi neanche in fotografia. Dovevo spiegarle che quello che c’era scritto su quel giornale era roba vecchia. Corsi subito in camera sua ed entrai senza bussare chiudendomi la porta alle spalle. La trovai seduta sul letto che mangiava dei biscotti.
 
“Tesoro.” Dissi.
“Sei uno stronzo, vattene!” Esclamò senza neanche guardarmi.
 
Mi avvicinai e gli tolsi il pacco dei biscotti dalle mani. Non mi guardava.
 
“Roxy tu non sei di passaggio! Tu sei la mia ragazza! Stiamo insieme da una settimana e vorrei passare con te anche tutto il resto della mia vita.” Dissi cercando il suo sguardo.
 
Niente. Continuava a guardarsi le mani con il viso rigato dalle lacrime. Quel articolo l’aveva ferita e io mi sentivo terribilmente in colpa.
 
“Sono giovane e voglio divertirmi. Non voglio una relazione seria!” Esclamò asciugandosi il viso con il dorso della mano. “È quello che hai detto nell’intervista di sabato.”
“Cosa? No! Roxenne non è vero! Quella frase l’ho detta tempo fa, prima ancora di conoscerti. Nell’intervista di sabato abbiamo parlato solo del concerto che si terrà nel weekend. Piccola te lo giuro devi credermi.”
 
Continuava a non guardarmi e il panico si fece strada nel mio corpo. Non volevo perderla. Era la cosa più bella che mi fosse capitata. Ero follemente innamorato di lei. Prese un fazzoletto e si asciugò le lacrime. Ero in attesa di una sua risposta e avevo il cuore in gola.
 
“Forse avresti dovuto scrivere su twitter che avevi una ragazza… come avevi detto la sera che ci siamo messi insieme.” Disse guardandosi ancora le mani.
“…avevi una ragazza…?”Non poteva averlo detto davvero.
 
 Mi stava lasciando. Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
 
“Quindi nell’intervista hai parlato solo del concerto nel weekend?” Chiese alzando la testa e guardandomi finalmente negli occhi.
 
Annuii perché se avessi aperto la bocca per parlare sarei scoppiato a piangere come un bambino a cui viene tolto il giocato preferito dalle mani.
 
“Mi dai il cellulare?” Mi chiese.
 
Non capii e non potendo parlare glielo porsi. Mi afferrò dal collo della maglietta e mi tirò a se. Mi fece sdraiare su di lei e mi baciò. La sua bocca sapeva di biscotti.
Vidi un flash.
 
--- Roxy---
Avevo scattato una foto con il suo cellulare. Gli porsi il telefonino e mi guardò con aria interrogativa.
 
“Spero che non sia troppo tardi per scrivere su twitter che hai una ragazza… potresti pubblicare anche la foto del nostro bacio se vuoi.” Dissi con un filo di voce.
 
Speravo davvero che non fosse troppo tardi.
 
Prese il cellulare e pubblicò la foto con scritto: “Io e la mia meravigliosa ragazza!! ♥”
 
Continuammo a baciarci e ad un certo punto infilò entrambe le mani sotto la mia maglietta e cercò di levarmela, ma lo fermai.
 
“No Jay. Scusa, ma non possiamo fare l’amore adesso.” Dissi perdendomi nei suoi meravigliosi occhi celesti.
“Perché no?”
“Di là ci sono i genitori e la zia di Blake e non credo sia il caso.”
“Ma io voglio fare pace.” Disse baciandomi sul collo.
“Ehm… io… tu…” Non stavo capendo più niente. Il collo era il mio tallone d’Achille. “Jay…” Dissi ansimando. “Ti prego no!” Continuò a baciarmi sul collo.
 
Di colpo la porta si spalancò e Jay si alzò di scatto.
 
“Zio Jay che facevi sopra la zia?” Chiese Charlotte innocente.
Che imbarazzo!Pensai.
“Le facevo le coccole.” Salvò la situazione Jay.
“Si si, come no. Comunque zio rimani a cena?” Chiese la piccola seria.
 
Blake mi avrebbe uccisa.
 
“No piccolina, torno a casa.” Disse Jay alzandosi.
“Zio ti ricordi che domani sera c’è la mia festa?” Chiese la piccola piazzandosi davanti alla porta per non farlo uscire dalla stanza.
“Ma certo che me lo ricordo.” Disse Jay inginocchiandosi e abbracciandola.
 
 
Il mattino seguente io e Blake portammo la colazione a letto alla piccola Charlotte. Zia Rosie come al solito sbraitava di qua e di là. Regalammo a Charlie un tutu rosa con un fiocco bordoux. Tutta contenta lo indossò.
Non sentii Jay per tutta la giornata. Era impegnato con le prove e non volevo disturbarlo. Gli mandai solo il messaggio di buongiorno. Messaggio a cui rispose in un battito di ciglia. Il mio cuore era partito al galoppo e si sarebbe fermato solo se avessi rivolto i miei pensieri ad altro e non a Jay.
Avevamo fatto pace e avevo letto l’intervista che avevano fatto sul concerto nel weekend.
 
--- Jay---
Ero al settimo cielo. Avevo fatto pace con la mia ragazza e ora ero alle prove tutto allegro.
I ragazzi mi presero in giro tutta la giornata e per vendicarmi me la presi con Nathan.
“Allora Nath, la tua ragazza oggi compie 5 anni, come ti senti?” Gli chiesi.
“Le voglio bene come se fosse la mia sorellina… e non come se fosse la mia ragazza. Glielo detto, ma non vuole darmi ascolto.” Disse Nathan schiacciando i tasti del piano forte.
 
Siva mi fece una testa come un pallone parlandomi di Blake. Il caro e vecchio Seev si era preso una bella cotta per quella ragazza. Era tutto emozionato perché, finalmente dopo 3 giorni, l’avrebbe rivista. Verso sera tornammo a casa per prepararci. Mi tagliai la barba e mi misi una camicia bianca e una felpa nera con la zip. I miei jeans neri e le Converse.
 
Arrivammo alla festa di Charlotte e c’erano già un paio di bambini. Appena Charlotte ci vide corse a salutarci. Le demmo il regalo e tutta contenta lo mise insieme agli altri. Vidi Roxy sistemare i piatti su un lungo tavolo.
Mi bloccai. Non riuscivo più a muovermi o a respirare. Era bellissima. Aveva i capelli legati in uno chignon e un vestitino rosso niente male.
Rimasi fermo come un idiota vicino all’ingresso. Non era vero. Quel angelo non poteva essere davvero la mia ragazza. In confronto ero vestito come un barbone. Il cuore correva a tutta birra. Mi sentii accaldato con le mani sudate e la bocca secca.
 
“Hey amico tutto ok?” Mi chiese Tom. Scossi la testa. “Ma che hai?”
“Jay hai visto un fantasma?” Chiese Nathan.
“James mi stai facendo preoccupare che hai? Hai il viso rossissimo!” Esclamò Tom mettendomi una mano sulla spalla.
“Sto… sto bene.” Balbettai.
 
Incrociai lo sguardo di Roxy e il mio cuore perse un colpo. Abbracciò Max e provai una rabbia inaudita. Mi dava fastidio che Max la toccasse. Le aveva messo le mani sulla schiena per abbracciarla. Ma perché diamine la stava abbracciando? Quando si staccarono Roxy mi raggiunse.
Mi abbracciò fortissimo. Mi diede un bacio a stampo lasciandomi il rossetto rosso sulle labbra.
 
“Jay sei tutto rosso.” Disse Roxy guardandomi.
 
Non riuscivo a parlare.
 
“Non sta bene.” Disse quell’impiccione di Nathan.
“Vieni siediti.” Disse Roxy facendomi sedere.
 
Ero completamente rincoglionito. Non stavo capendo più niente.
Non avevo mai visto Roxy con un vestitino del genere era sexy e hot allo stesso tempo. Non volevo che qualche altro ragazzo guardasse le sue gambe scoperte. Si girò per andarmi a prendere un bicchiere d’acqua, ma l’afferrai dal polso e la tirai a me facendola sedere sulle mie gambe.
 
“Sto bene.” Le sussurrai all’orecchio.
“Non sembra.” Disse scettica.
“Questo è l’effetto che mi fai quando ti metti certi vestitini.” Dissi e la baciai.
 
 
 


Questo è il vestito di Roxy --- > Outfits
 
 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

Salve salvinooo :D 

Ciaooo a tutti :D Vi ringrazio di cuore per aver letto la mia storia e per averla recensita e per averla messa nelle seguite/preferite/ricordate.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero che mi farete anche una bella recensione. 
Vi lascio leggere e recensire :D 
Se volete seguirmi su twitter sono: @xxheartbeat 
Appresto  Cla' 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13 


Quando la festa finì tornammo a casa e raccontai a Blake di Jay che quasi sveniva.
 
“Se è vero che stava così perché gli fai quel effetto allora significa che ha completamente perso la testa per te!” Esclamò Blake divertita.
“Lui è meraviglioso. È una persona fantastica.” Dissi gongolando.
“Beata te!” Esclamò Blake un po’ triste.
“Ma a te non piace Siva?” Le chiesi cercando i suoi occhi.
“Sì, è un ragazzo stupendo. È gentile, premuroso, simpatico e non dimentichiamoci che è un gran figo da paura. Poi abbiamo molte cose in comune.”
“Vuoi che chieda a Jay se…” Mi interruppe.
“No ti prego. Non dire niente a Jay. Non voglio illudermi e se dovessi scoprire di non piacergli soffrirei e non mi va!” Esclamò Blake.
“Come vuoi.” Dissi
 
Le diedi il bacio della buonanotte e me ne andai a letto. Prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo decisi di mandare un messaggio a Jay.
 
‘Buonanotte Bello!! LoL”
 
La sua risposta non tardò ad arrivare:
 
‘Notte Bellissimaaaa!! <3”
 
--- Jay---
Risposi al messaggio di Roxy e tornai a parlare con i ragazzi.
 
“Certo che Jay stasera era completamente fuori di testa!” Esclamò Tom andando in cucina.
“Dai lascialo stare è innamorato il ragazzo.” Mi difese Siva.
“Hey Seev, ma che c’è tra te e Blake? State sempre insieme.” Disse Nathan.
“Non c’è nulla tra noi, siamo solo amici. Abbiamo molte cose in comune e ammetto che è una bella ragazza, ma per il momento siamo solo amici.”
“Quindi non ci vai a letto?” Chiese Nathan con un sorriso da ebete.
“Sei il solito coglione pervertito!” Gli rispose Siva.
 
Tom tornò dalla cucina con un panino tra le mani.
 
“Tom, ma siamo appena tornati da una festa dove hai mangiato l’impossibile.” Disse Nathan.
“Che vuoi ho ancora fame!” Disse Tom addentando il panino.
Max lo guardò schifato e disse: “Ti sei spazzolato tutti i vassoi che erano sul tavolo e mangi ancora? Volevi addirittura addentare il bambino cicciotello!”
Tom Ruttò. “Devi ammettere che quel bambino era davvero invitante.” Disse Tom sarcastico.
 
Scoppiai a ridere.
 
“Sei un cannibale!” Esclamai.
 
Dopo un po’ me ne andai a letto. E quando fui sotto le coperte mi collegai un po’ su twitter. Controllai i commenti che le fan avevano lasciato alle due foto che avevo postato. Quella del bacio con Roxy e un’altra che avevo scattato, sempre a Roxy, di nascosto mentre guardava divertita Charlotte scartare i regali.
Quest’ultima foto l’avevo messa anche come sfondo del cellulare.
C’erano commenti con complimenti e commenti con insulti. In particolare mi aveva colpito un botta e risposta tra due ragazze.
 
“Caro Jay, sei un bel ragazzo e meriti di meglio, puoi avere me! E poi quella lì neanche ti vuole, a lei non importa un bel niente di te. Lei vuole solo diventare famosa.”
L’altra ragazza le rispose a tono: “Ma stai zitta befana! Quei due stanno bene insieme. Tu dici che a lei non importa nulla di lui e vuole diventare famosa, ma perché a te importa qualcosa di lui? A  me non sembra. Se veramente ti interessava Jay allora avresti rispettato tutte le sue scelte e la sua ragazza!”
 
Ottima risposta!
Rimasi lì a fissare la foto di Roxy e poi mi addormentai.
 
--- Roxy---
Mi svegliai tutta contenta e corsi a fare colazione. Blake e Charlotte erano già pronte per accompagnare i nonni e la zia all’aeroporto. Io ne approfittai per andare a trovare Jay durante le prove per il concerto di sabato.
Quando arrivai stavano cantando Invincibile e Jay saltava come un coglione sul palco. Fortunatamente non mi vide, ma Tom sì. Corse ad abbracciarmi e con tutta la delicatezza che non aveva, mi prese in braccio tipo sacco di patate e mi portò sul palco e gridando al microfono disse:
 
“Hey Jaybird qui c’è il tuo pasto di oggi è un vermicello, con un gran culo, che ho trovato dietro al palco!”
 
Mi lanciò tra le braccia di Jay che prontamente mi prese. Ci stavano fissando tutti. Dal manager, dietro al palco con gli assistenti, ai tecnici. Che imbarazzo avevo il cuore in gola. Volevo seppellirmi.
 
“Grazie mamma Tom per il cibo.” Disse Jay sarcastico. “Hey Tom, non guardarle il culo o ti cavo gli occhi!!” Aggiunse Jay puntandogli un dito.
 
Tom alzò le mani.
 
“Ok Gente, facciamo una pausa!”Esclamò il manager da dietro il palco.
 
Jay mi teneva ancora stretta a se. Avevo le spalle appoggiate al suo petto e le sue braccia intorno alla vita. Max mi fece l’occhiolino e Nathan ci scattò una foto.
In quanto a me… beh ero ancora in imbarazzo con le guance rosse per la vergogna.
Alla fine rimanemmo solo io e Jay sul palco, mentre gli altri si dileguarono. Mi voltai verso Jay cercando il suo sguardo, ma fissava a terra. Mi teneva ancora stretta a se.
 
“Volevo farti una sorpresa, ma Tom ha rovinato tutto!” Esclamai.
“Scusalo è un idiota, il medico ha detto che ormai non c’è più niente che possiamo fare per recuperarlo.” Disse facendomi ridere. Alzò la testa e mi fissò negli occhi.
“Non sembri molto contento di vedermi.” Dissi seria.
 
Senza dire niente mi prese la mano e l’appoggiò sul suo petto. Aveva il cuore che batteva a mille.
 
“Ti faccio quest’effetto?” Chiesi.
“Sempre!” Esclamò serio guardandomi fisso negli occhi senza neanche sbattere le palpebre.
 
Mi sentii in imbarazzo e diventai ancora più rossa in viso così abbassai la testa.
 
“Allora dovrei smetterla di farti queste sorprese o di indossare vestitini… visto che ogni volta ti senti male.” Dissi prendendolo in giro.
 
Mi fece sollevare la testa poggiando l’indice sotto al mento.
 
“Non voglio che tu la smetta. Io voglio solo che tu non indossi più certi vestitini quando intorno c’è gente… o meglio maschi che ti guardano le gambe. Solo io le posso guardare.” Alle ultime parole sorrise mostrando un po’ i denti.
 
Mi baciò appassionatamente. Dopo qualche secondo partì un applauso generale, c’era qualcuno che fischiava e qualcuno che gridava: “Bravi!”
Ci stavano applaudendo proprio tutti. Dal manager, agli assistenti, ai tecnici anche i ragazzi che suonavano i vari strumenti stavano battendo le mani divertiti. Per la vergogna poggiai la testa nell’incavo del collo di Jay cercando di nascondermi.
CHE VERGOGNAAA!!!
 
“Dai la pausa è durata abbastanza. Tutti a lavoro!!” Ordinò il manager ancora con il sorriso sulle labbra.
“Siediti qui!” Esclamò Jay facendomi sedere in un angolo sul palco.
 
Cantarono I'll be your strength. Per tutta la canzone Jay non fece altro che fissarmi e ad un certo punto si inginocchiò e mi prese la mano. Accidenti, avevo troppi occhi addosso. Tutti ci guardavano. Sentii Tom ridere come un pazzo.
La vergogna era a mille, le guance erano in fiamme da quando ero arrivata, neanche i vigili del fuoco sarebbero riusciti a domarle.
Finalmente la canzone finì e il mio cuore poté rallentare la sua corsa frenetica della vergogna.
Dopo decisero di cantare “Glad You Came”. Ad un certo punto Max si avvicinò e mi fece alzare e guardandomi negli occhi cantò: “My universe will never be the same I'm glad you came”.
Mi fece fare un giro su me stessa e poi mi strinse a se. Mi diede un bacio sulla testa. Ci dondolammo un po’ e con una giravolta mi fece riaccomodare.
 
--- Jay---
Vidi Max e Roxy ballare e poi Max darle un bacio sulla testa. Serrai la mascella. La gelosia si impossessò di me.
Assurdo!! Perché ero geloso? Max era mio amico non mi avrebbe mai rubato la ragazza e poi lui e Roxy erano molto amici. Dovevo smetterla di essere geloso. Max continuò a ronzarle intorno.
Dopo pranzo Roxy se ne andò, ma prima che si dirigesse verso l’uscita la spinsi verso il muro. E la baciai con foga, forse troppa foga. Le misi le mani sul sedere e appiattii il mio corpo al suo. Poverina, l’avevo schiacciata al muro e non poteva muoversi. O meglio poteva muovere solo la lingua. Ed era proprio quello che stava facendo.
 
“Perché non vi prendete una stanza in qualche hotel?” Chiese Tom passando con tanta nonchalance. Roxy si mise a ridere.
“Ciao amore!” Esclamai staccandomi appena dalle sue labbra.
“Ciao amore.” Ripeté Roxy andandosene.
 
Mi voltai e vidi Max con un sorriso a 32 denti ed entrambi i pollici all’insù.
 
“Bravo amico, così si fa!” Esclamò divertito.
 
Sì, potevo fidarmi di Max. non c’era nulla di cui essere geloso.
 
La sera dopo Nathan, Siva, Blake e Charlotte erano usciti per una pizza, mentre Tom e Max erano andati a ballare. Questo significava che io e Roxy avevamo due case a nostra completa disposizione.
Andai da lei con un mazzo di rose rosse in mano. Quando mi aprì e vide le rose sgranò gli occhi.
Le erano piaciute.
 
--- Roxy--- 
Quando spostò il mazzo di rose dal suo viso fece il suo solito sorriso che mi faceva uscire pazza. Beh effettivamente qualunque cosa in lui mi faceva uscire pazza. 
Dopo cena passammo subito in camera mia. Mi sdraiai sul letto e Jay sopra di me si sfilò la maglietta e io lo copiai.
 
“Oh. Questo mi piace molto!” Esclamò guardandomi il reggiseno.
“Io credevo che la cena ti piacesse di più.” Dissi mentre mi sfilava i pantaloni.
“Nulla è meglio di quello che stiamo per fare.” Disse baciandomi ovunque.
 
Passammo sotto le coperte e mi fece sua.
Rimase a dormire da me. Ci rivestimmo perché sicuramente Charlotte sarebbe entrata a salutare. Non poteva di certo trovarci nudi sotto le coperte. Avrebbe fatto molte domane e Blake ci avrebbe sgozzati entrambi.
Mi misi il pigiama e Jay invece indosso solo la biancheria. Sotto le coperte mi rannicchiai vicino a lui che mi tenne stretta stretta a se.
 
“Buonanotte ricciolino.” Dissi dandogli un bacio sul naso.
 
Si mise quasi su di me. Mi guardò fisso negli occhi e poi mi diede un bacio a stampo e torno a guardarmi.
 
“Ti amo Roxenne!” Esclamò con i suoi occhi celesti fissi sui miei.
 
Nessuno mi aveva mai detto quelle due paroline. T - I - A - M - O. Cinque semplici lettere che pronunciate da Jay sembravano prendere una forma e un suono diverso. Sembravano quasi eterne e piene d’amore.
 
“Ti amo anche io James.”
 

Finalmente arrivò il giorno del concerto. I ragazzi erano super agitati. Purtroppo io, Blake e Charlotte avevamo deciso di non andare. Avevamo letto i commenti che delle fan avevano lasciato alle foto che Jay e Nathan avevano postato. Alcuni erano davvero belli, altri erano davvero terribili.
Jay mi aveva detto di non dare peso ai brutti commenti.
Non mi sembrava il caso di andare al concerto, avrei comunque potuto vederli in tv. Jay ci rimase un po’ male, ma capì.
Le telecamera erano puntate sul palco. I ragazzi cantarono tutte le canzoni e fecero la cosa che sapevano fare meglio, cioè gli idioti sul palco. Correvano da una parte all’altra ed erano sudatissimi.  Una giornalista a fine concerto li seguì dietro al palco. Intervistò tutti i ragazzi tranne Jay. Era sparito. Nessuno sapeva dove fosse. La giornalista entrò in un camerino e quando aprì la porta c’era la ragazza bruna che ormai aveva girato tutti i siti di gossip e aveva fatto interviste a morire solo per aver baciato Jay in Brasile. E ora era lì che baciava di nuovo il MIO Jay.
Quando si staccarono Jay si accorse della telecamera e rimase a bocca aperta senza dire niente. La ragazza invece si sistemò e incominciò a parlare.
 
“A quanto pare non gli importa niente della sua ragazza!”Disse lei felice.
 
Blake spense la tv e una lacrima scese veloce sul mio viso. Il mio cuore si stava sbriciolando come un biscotto sotto una scarpa. Corsi in camera mia a piangere. Nella mia testa tornarono le immagini di qualche secondo prima. Jay con le mani sui fianchi della ragazza. Le loro bocce unite. Le braccia di lei intorno al collo del mio Jay. MIO? Forse non era più mio o forse non lo era mai stato e ancora, forse non lo sarebbe mai stato.
Non volevo più rivederlo, mi aveva tradita e non avevo alcuna  intenzione di perdonarlo. Si vedeva chiaramente che anche lui la stava baciando. Erano quasi le 3 del mattino e non avevo ancora chiuso occhio. Mi convinsi che per poter dormire avrei dovuto cancellare dalla mia testa i suoi magnifici occhi celesti. I meravigliosi riccioli tra le mie dita. I suoi piccoli e dolci bacetti. Dovevo dimenticarmi della meravigliosa settimana che avevo passato stando con lui.
Mi addormentai piangendo. Priva di ogni voglia di vivere. 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter


Ciao a tutti :D 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ho cercato di farlo il più bello possibile. LoL
Vi ringrazio per aver letto la mia ff e per averla recensita e messa tra preferiti/seguiti/ricordati e chi più ne ha più ne metta. 
Spero che dopo averla letta non mi prendiate a sassate :P 
Aspetto con ansia le vostre recensioni ho bisogno di sapere che ne pensate.. please :D 
Se volete aggiungermi su twitter sono sempre @xxheartbeat
Un bacio grandissimo a tutte voi :* 
Cla'

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14 


Dopo essere sceso dal palco mi sentii tirare per un braccio. Mi ritrovai in un camerino e davanti a me c’era la ragazza che avevo baciato in Brasile. Indossava un vestitino striminzito. Mi abbracciò forte e cercò di baciarmi, ma riuscii a spostarmi in tempo.
 
“Jay non vorrai farmi credere che non mi vuoi baciare?!” Disse la ragazza.
“Ascolta, io ho una ragazza che amo tantissimo. Non posso e non voglio baciarti.” Dissi fiero di me. Si mise a ridere.
“Tesoro sono io la tua ragazza.”
“No. Devi andartene da qui!” Esclamai avvicinandomi alla porta.
“Non mi muovo da qui, sinché non mi avrai baciata!”
 
Feci per aprire la porta, ma mi si piazzò davanti. Mi spinse indietro.
 
“Se ti bacio, mi prometti che non ti rivedrò mai più?” Chiesi. Lei annuì.
 
In fondo era solo un bacio, Roxy non lo avrebbe mai scoperto e io mi sarei tolto davanti questa scocciatrice. Mi avvicinai e la baciai. Lei mise le mani intorno la mio collo e io poggiai le mani sui suoi fianchi. Di colpo sentii spalancarsi la porta. Entrò la giornalista con il cameraman seguiti dai ragazzi. Merda! Roxy stava vedendo la tv.
 
“Se ti importava qualcosa della tu ragazza non mi avresti baciata!” Esclamò la ragazza entusiasta.
 
Max mi guardò arrabbiato. Ma che cavolo avevo combinato? Dovevo spiegare tutto a Roxy. Corsi alla macchina e partii a tutto gas. Una volta a casa sua bussai e suonai contemporaneamente. Era mezzanotte e non mi importava di svegliare il vicinato o la piccola Charlotte. Blake aprì la porta di qualche centimetro perché non aveva tolto la catenella.
 
“Che vuoi?” Chiese acida.
“Blake, ti prego fammi entrare devo parlare con…” Mi interruppe.
“Scordatelo stronzo!” Esclamò chiudendomi la porta in faccia.
“Blake cazzo apri!” Gridai. “Ti prego!” Continuai con il nodo alla gola.
 
Tornai a casa con le lacrime  agli occhi, Max era ancora arrabbiato. Si alzò di scatto e mi diede uno spintone.
 
“Che cazzo hai fatto?” Mi gridò in faccia. Fortunatamente Tom e Siva lo fermarono prima che potesse picchiarmi.
“Mi dispiace ok!” Gridai con le lacrime agli occhi.
 
Spiegai cosa era realmente successo.
 
“Avresti dovuto chiamare subito la sicurezza.” Disse Nathan.
“Già. Chi ti dice che poi non sarebbe tornata minacciando di dire tutto a Roxy?” Disse Tom. Aveva ragione da vendere.
“Se non ti vorrà più vedere sarò d’accordo con lei.” Disse Max
Me ne andai in camera mia a piangere e non chiusi occhio tutta la notte.
La mattina seguente mi alzai di corsa e mi vestii.
 Tornai a casa di Roxy. Le comprai  un mazzo di rose rosse. Stavolta mi aprì Charlotte, mi avrebbe sicuramente fatta entrare.
 
“Buongiorno Charlotte.” Dissi sorridendole.  
“Non vedo la zia da quando ieri sera si è chiusa in camera a piangere!” Esclamò la piccola.
 
Quelle parole mi fecero sentire ancora di più uno schifo.
 
“Se mi lasci entrare la faccio uscire dalla stanza e…” Mi interruppe. Sembrava che interrompere le persone mentre parlavano era un vizio di famiglia.
“Jay non ti voglio più né come amico e né  come zio!” Esclamò Charlotte chiudendomi la porta in faccia come aveva fatto la madre la sera prima.
 
Riuscii a fermarla.
 
“Ti prego Chu-Chuck!”
“Non chiamarmi così! Abbiamo visto tutti come baciavi quella lì!” Disse sbattendo la porta.
 
Lanciai il mazzo di rose contro la porta e me ne tornai a casa con la coda tra le gambe.
Nel pomeriggio i ragazzi erano andati a trovarla mentre io avevo passato tutto il resto della giornata a mandarle messaggi e a provare a chiamarla.
Quando erano tornati mi avevano detto che non era uscita neanche una volta dalla stanza e che aveva fatto entrare solo Max, così decisi di parlargli. Dovevo sapere come stava Roxy e se lui le avesse detto qualcosa per farmi perdonare.
Ma mi disse solamente che erano rimasti in silenzio tutto il tempo, perché lei piangeva a dirotto. E quelle parole mi fecero tremare le gambe. Mi sentivo sempre peggio. Ma quando mi disse: “Non vuole più vederti, ha detto che ti odia… lo avrà ripetuto una ventina di volte.” Mi misi le mani sul viso e cercai di non piangere. Volevo strozzarmi da solo.
 
“Vorrei prendermi a pugni!” Esclamai e alzai la testa per guardare Max.
 
Mi tirò un cazzotto in pieno viso.
 
“Ahi! Perché lo hai fatto?” Chiesi mettendomi una mano sull’occhio.
“Hai detto che volevi prenderti a pugni. E ti ho tirato un cazzotto. Te lo meriti!” Disse soddisfatto di se.
“Beh allora grazie.” Dissi incerto.
“Domani va a lavoro e come ben sai io vado a prenderla alle 17. Se vuoi puoi venire con me a prenderla. Ma non devi fare stronzate!!” Esclamò.
“ok grazie!” Dissi e lo abbracciai.
“Sì, basta… lasciami!” Esclamò.
 
--- Roxy---
Dopo aver passato tutta la domenica a casa decisi di andare a lavoro. Max mi accompagnò e avevo gli occhi gonfi per come avevo pianto. Avevo fatto l’impossibile per non pensare a Jay e durante il tragitto Max non fece altro che parlare di lui. E mi disse che dovevo ascoltare le sue spiegazioni. Ma mi rifiutai categoricamente. Mi lasciò all’ingresso e se ne andò. Il pomeriggio passò in fretta.  
Mentre ero intenta a sistemare delle carte su uno scaffale mi sentii afferrare dai fianchi. Mi voltai convinta che fosse Max, ma quando alzai lo sguardo vidi Mark.
 
“Che fai tu qui?” Chiesi perplessa.
“Beh, quando ho visto cosa ha fatto il cantante ho pensato che avessi bisogno di una spalla su cui piangere e quindi eccomi qui.”
“Non ho bisogno di te!” Dissi acida allontanandolo.
“Hai visto che avevo ragione?” Disse seguendomi da una parte all’altra della stanza.
“Sì, avevi ragione! Ora te ne vai?” Chiesi acida.
 
Non mi interessava che avesse ragione, volevo solo restare sola!
Senza dire niente se ne andò. Finalmente arrivò Max.
 
“Ho appena incrociato Mark.” Disse indicando dietro di se dove poco dopo apparve Jay.
“Che ci fa lui qui?” Chiesi cercando di non incrociare lo sguardo di Jay.
“Posso farti la stessa domanda su Mark.” Disse Max serio.
“Voleva consolarmi.” Dissi.
“E ti ha consolata?” Chiese Jay con un filo di voce.
“Sì!” Esclamai acida prendendo le mie cose.
“Amore ti prego fammi spiegare.” Disse avvicinandosi.
“Max mi accompagni a casa o devo chiamare Mark?” Dissi come una stupida.
“No ti accompagno io.” Disse.
 
Jay non fece altro che chiedermi di guardarlo negli occhi per poter capire che non mentiva, ma non volli neanche sentirlo respirare.
Mi fisso per tutto il tragitto. Quando arrivai a casa Max mi accompagnò alla porta.
 
“Mi dispiace, ma devi capire che sono amico di entrambi e così come aiuto te, aiuto anche lui.” Disse dispiaciuto.
“Non fa niente.” Dissi aprendo la porta.
“Ti va se stasera usciamo solo io e te?” Chiese. Accettai.
 
Corsi in camera per vedere cosa potevo indossare e trovai il vestitino più corto e scollato che avessi. A Jay avrebbe dato sicuramente fastidio. Mi stavo comportando come una stupida. Forse avrei dovuto dargli almeno la possibilità di spiegarsi. Ma avevo troppa paura di essere ferita ancora di più.
Con quel vestitino sembravo una prostituta, ma mi piacevo molto.  Scesi per chiedere a Blake come stavo. Dopo aver fatto una piccola sfilata mi guardò perplessa.
 
“Sembri una prost… hai capito cosa.” Disse guardando prima me e poi Charlotte.
“Ma zio Jay non vuole che tu indossi certi vestitini.” Disse la piccola.
La fulminai con lo sguardo. “Non chiamarlo così, non è tuo zio!” Dissi acida.
 
Sentii bussare alla porta e corsi ad aprire. Era Max. La sua espressione cambiò appena mi vide.
 
“Jay non vuole che tu esca vestita così.” Disse Max.
“Ti ricordo che io e il tuo amico non stiamo più insieme!”
“Lo so, ma se ti vede così si arrabbierà con me!”
“Beh poteva pensarci prima di baciare quella lì. Spero che non parlerai di lui per tutta la sera. Se no dillo subito così me ne torno in camera!”
“No, tranquilla.”
 
Feci per chiudere la porta e sentimmo gridare Blake: “Max non farla bere!”
 
--- Jay---
Max era uscito già da 10 minuti e io non vedevo l’ora che tornasse a casa. Lo avevo pregato di parlare a Roxy di me. Erano le due di notte e ancora non era tornato. Iniziai a fare avanti e indietro nella cucina e quando sentii sbattere la porta d’ingresso corsi a vedere.
Max stringeva tra le braccia Roxy ubriaca fradicia. Mi avvicinai per aiutarlo.
 
“Cosa è successo?” Chiesi preoccupato.
“Niente, ha alzato un po’ il gomito. La porto in camera mia.” Disse Max.
“No. Portala nella mia.”
“No Jay. Domani mattina se la prenderà con me. Se scopre che avete dormito insieme mi uccide. Non ha voluto che parlassi di te per tutta la sera.” Disse e se la portò in camera sua.
 
Non riuscii a chiudere occhio tutta la notte. Come potevo dormire quando la ragazza della mia vita era nella stanza accanto senza di me? Arrabbiata con me?
Alle 6 mi alzai e andai in camera di Max. Erano abbracciati.
Il mio corpo era diviso tra invidia e gelosia. Sveglia Max scuotendolo forte.
 
“Che cazzo?” Chiese svegliandosi.
“Che stai facendo qui?” Chiesi furioso.
“Erm… dormo?!” Disse facendo una faccia buffa.
“Sì esatto! Non dovevi dormire sul divano?”
“Perché?”
“Hai detto che Roxy dormiva qui e tu sul divano!” Gridai sottovoce.
“No io ho detto che lei avrebbe dormito in camera mia… non ho mai detto che avrei dormito sul divano!” Esclamò guardando l’orologio.
“Dovevi farmi tornare con lei, non dormirci!” Dissi geloso.
 
Max si alzò e uscì dalla stanza sbuffando. Roxy indossava ancora il vestito… quel bruttissimo vestitino. Le copriva a stento il sedere. Per non parlare del modo in cui le stringeva il petto. Chiusi la porta a chiave e la spogliai. Non indossava il reggiseno e mi misi subito le mani davanti agli occhi. Mi sentii in imbarazzo.
L’avevo già vista nuda, ma adesso mi sembravo un pervertito. La coprii e mi sdraiai accanto. Alle 10 finalmente si svegliò e quando mi vide sgranò gli occhi.
 
“Oh mio Dio!” Esclamò vedendosi mezza nuda. “Cosa è successo?”
“Tranquilla hai dormito con Max.” Dissi  e mi guardò allarmata. Si teneva stretto il lenzuolo sul seno. “Quando è uscito dalla stanza ti ho vista tutta vestita, è ho pensato che saresti stata più comoda senza quel brutto vestitino.” Continuai.
 
Mi tirò uno schiaffo. Si alzò di corsa e si infilò una maglia di Max. Le arrivava sotto al sedere come il vestitino che le avevo tolto. Mi avvicinai a lei per poterle spiegare.
 
“Sta lontano da me!” Esclamò allontanandosi.
“Lasciami spiegare.” La implorai.
“Non avresti dovuto spogliarmi. Ti ricordo che io e te non stiamo più insieme! Non hai più certi privilegi!!” Esclamò
“Ti prego ascoltami e poi ti prometto che ti lascerò in pace.” Dissi.
 
Scoppiò a piangere e mi avvicinai per abbracciarla, ma mi tirò un altro schiaffo. 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

Buonaseraaaaaa :D

L'idea iniziale per questo capitolo era buona... solo che mentre scrivevo mi è sembrata pessima. 
Spero che vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate vi prego è importante, voglio sapere se ho fatto un mega buco nell'acqua. 
Comunque ringrazio tutti per le belle recensioni, per aver messo nelle seguite e nelle preferite e nelle ricordate la mia storia. 
Spero non ci siano errori, l'ho riletta prima di postarla e non sembrava ci fossero. 
Questo è il vestitino che indossava Roxy: http://www.polyvore.com/roxy2/set?id=62589686
Vi lascio :D 
Sono sempre @xxheartbeat
Un bacio grandissimo a tutte voi :* 
Cla'

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15 


Scoppiai a piangere… che odio. Odiavo piangere e non volevo farlo neanche davanti a Jay. Si avvicinò per abbracciarmi, ma gli tirai uno schiaffo. Si mise una mano sulla guancia dolorante, poi si toccò la barba sul mento. Quel gesto mi mandò il cuore in tilt. Sospirò e iniziò a parlare.
                                                      
“…le ho detto che dopo il bacio se ne sarebbe dovuta andare, ma a quanto pare era solo una trappola per farla uscire sui giornali.”
“Non avresti comunque dovuto baciarla!” Esclamai cercando di trattenere le lacrime.
“Lo so e mi dispiace. Io ti amo, non avrei mai potuto farti una cosa del genere.” Disse avvicinandosi di nuovo.
 
Provò a prendermi la mano, ma lo spinsi via e gli diedi un altro schiaffo in pieno viso.
 
“Se è vero che mi ami allora non l’avresti baciata neanche per togliertela dai piedi.” Dissi alzando la testa per guardarlo negli occhi. “Come se Mark venisse a casa mia e per cacciarlo lo baciassi.”
“Beh in un certo sento lo ha già fatto! E mi pare che tu non gli abbia dato solo un bacio per cacciarlo!” Esclamò con fare accusatorio.
“Cosa?”
“Non fare la santarellina!”
“Ma di che diamine stai parlando?!”
“Roxy smettila!” Esclamò arrabbiato.
“Io non ho baciato Mark!” Esclami imbarazzata mettendo le braccia conserte.
 
Jay non smetteva di guardarmi le gambe.
La situazione si stava capovolgendo. Ora era lui ad essere arrabbiato con me.
 
--- Jay---
Sembrava che prendermi a schiaffi le piacesse.
Non riuscivo a smettere di guardarle le gambe. Quelle meravigliose gambe che sino a poco tempo prima erano state intrecciate al mio corpo. Doveva tornare ad essere mia, ma l’idea che per ripicca fosse uscita con quel coglione di Mark mi faceva tremare di rabbia.
 
“Non dire cazzate. Lo hai detto tu stessa quando io e Max siamo venuti a prenderti da lavoro.” Dissi guardandola fisso negli occhi. “Ti sei fatta consolare in fretta!”
Sgranò gli occhi. “Jay no. Io l’ho detto solo perché c’eri tu!” Disse gesticolando.
 
Mi sembrò sincera, ma in fondo aveva tutto il diritto di farsi consolare fa Mark. Io l’avevo ferita.
 
“Non ti credo.” Dissi come un coglione.
 
Ma che diamine stavo facendo? Dovevo riconquistarla non litigarci. Si avvicinò e iniziò a spintonarmi.
 
“Sei un sfottuto stronzo di merda!” Mi ripeteva tra uno spintone e l’altro. “Tu ti baci con la prima troietta che ti mette alle strette e ti arrabbi con me per una piccola bugia che ho detto per farti ingelosire.”  Disse dopo avermi spinto sino alla porta.
 
Era arrabbiata e aveva il viso inondato di lacrime. Era così dannatamente bella.
 
“Scusa.” Riuscii solo a dire.
 
L’abbracciai. Finalmente. Poggiò la testa sul mio petto e continuò a piangere. La strinsi forte a me, non volevo più lasciarla andare. Forse ero riuscito a farmi perdonare. Sembrava fossimo tornati indietro nel tempo. Quando mi guardavo con gli occhi pieni d’amore. Si allontanò guardandomi con occhi pieni di disappunto.
 
“Non mi interessano le tue scuse.” Farfugliò. Il mio cuore si sgretolò piano, così piano da farmi male.
“Cosa?” Mimai perché la voce non voleva proprio uscire.
“Hai baciato  una tua fan, chi mi dice che non lo rifarai ancora?” Disse dandomi le spalle.             
“Amore ascoltami. Ho sbagliato lo so, ma non rifarò lo stesso errore due volte. Te lo giuro devi credermi!”
“Ho bisogno di stare da sola adesso.”
“Come vuoi. Magari dopo ti accompagno a casa…” Dissi.
“No, mi faccio accompagnare da qualcun altro.”
“Roxenne ti prego.” La implorai.
“Devo cambiarmi. “ Disse fredda.
 
Annuii e uscii dalla stanza.
 
“Hey.” Disse Max avvicinandosi alla porta che avevo appena chiuso.
“Vuole stare un po’ sola.” Riuscii solo a dire.
 
Max sospirò e mi diede una pacca sulla spalla, poi entrò nella stanza chiudendo la porta dietro di se.
 
Dio mio come sei sexy con la mia maglia.”Sentii Max entusiasta.
 
Rientrati nella stanza di Max. Roxy gli stava sorridendo. Ci fu un minuto di silenzio.
 
--- Roxy---
Appena Jay uscii mi asciugai le lacrime e mi fermai a riprendere fiato. Ero stanca di piangere. Subito dopo entrò Max. Indossava una canotta e il pantalone della tuta.
 
“Dio mio come sei sexy con la mia maglia.” Mi disse malizioso.
 
Non smetteva di guardarmi dalla testa ai piedi. Un po’ imbarazzata sorrisi. Continuava a guardarmi come un leone guarda la sua preda, pronto a saltargli addosso. Poco dopo Jay rientrò.
 
“Max ha ragione, sei davvero sexy con la sua maglia. Forse sei sin troppo sexy.” Disse guardandomi fisso negli occhi.
 
Il mio cuore fece i salti di gioia. Io non mi sentivo sexy, mi sentivo in imbarazzo ad avere tutti quegli occhi addosso.
“Volete che vi lasci soli?” Chiese Max premuroso.
“No.” Disse Jay con una faccia da cucciolo.
 
Mi guardò per qualche istante e uscì nuovamente.
 
“Max prendo le mie cose e vado a cambiarmi in bagno. Erm… mi puoi accompagnare a casa?”
“Roxy io credo che sia meglio che tu lo chieda a Jay.”
 
Sbuffai e uscii dalla stanza. Nel corridoio incontrai Tom che mi fece la radiografia.
 
“Che schianto. Di un po’ stasera sei libera?” Disse sarcastico.
“Tom mi accompagni a casa?” Gli chiesi facendo finta di non aver sentito quello che aveva appena detto.
“In questo momento preferirei accompagnare nella mia camera da letto.” Disse leccandosi le labbra.
Arrossii. “Tom!” Esclami in imbarazzo.
“Sei diventata tutta rossa.” Mi prese in giro e scoppiò a ridere come un matto.
“Oh mio Dio! Cosa vedono i miei occhi!” Esclamò Nathan dietro di me.
 
Mi voltai. Sembrava lo stessero facendo a posta.
 
“Ti prego dimmi che stavi venendo in camera mia!” Esclamò Nathan.
“No, io volevo andare semplicemente in bagno!” Esclamai in fiamme per la vergogna.
 
Mai come in quel momento avrei desiderato un paio di pantaloni alla fantozzi!
Siva sbucò dalla sua stanza e appena mi vide sembrò che avesse fatto Jackpot.
 
“Milady avete smarrito la strada? Lasciate che vi indichi quella giusta.” Disse Siva con un sorriso a 32 denti indicandomi la sua stanza.
“Dio ragazzi sembra che non abbiate mai visto una ragazza mezza nuda.” Dissi stringendo sempre più forte il vestito e le scarpe al mio petto.
 
E come ciliegina sulla torta uscirono anche Jay e Max.
 
“Ti prego scegli me!” Implorò Nathan mettendosi in ginocchio.
“No, Roxy vieni in camera mia.” Disse Tom indicando la sua stanza con un cenno della testa.
“Milady.” Disse Siva  facendomi l’occhiolino.
 
Max scoppiò a ridere e Jay fece una piccola smorfia.
 Jay si avvicinò e mi accompagnò in bagno.
 
“Hey amico, non puoi tenertela tutta per te per sempre. Condividi anche coni tuoi migliori amici!” Gridò Tom.
“Già peccato che non è più mia.” Disse Jay amareggiato senza staccarmi gli occhi di dosso.
 
Poggiai il vestito sul bordo della vasca e le scarpe a terra.
 
“Non vorrai uscire dal bagno con quello straccetto?!” Disse Jay che non si sa per quale motivo si era auto invitato ad entrare in bagno.
“Beh ieri sera avevo questo vestito e…” Lasciai la frase a metà.
“Ho capito, aspetta qui.” Disse e fece per aprire la porta, ma la richiuse. “Non aprire a nessuno mentre sono via.” Disse sorridendomi.
 
Tornò subito dopo con in mano un pantalone della tuta grigio, una maglietta a maniche corte bianca e un maglione bianco. Infine mi diede anche le sue Converse rosse.
 
“Ti aspetto giù. Se per te va bene vorrei accompagnarti a casa.” Disse e io annuii.
 
Scesi le scale e trovai tutti i ragazzi in cucina.
 
“Perché ti sei rivestita?” Chiese dispiaciuto Tom.
 
Molto educatamente gli alzi il dito medio. Si mise a ridere e mi diede un bacio sulla guancia. Mi voltai per andarmene e mi diede un pizzicotto sul sedere.
 
“TOM!” Esclami.
“Scusa mi è scivolata la mano!” Esclamò alzando le mani in segno di resa.
 
In macchina calò il silenzio. Quando accostò davanti casa si decise a parlare.
 
“Ascolta Roxy, lo so che ho fatto una cazzata e che ti ho ferita. E so anche che non ti fidi più di me, ma vorrei comunque chiederti di avere una seconda possibilità. Ti prometto che non ti deluderò e farò di tutto per riconquistare la tua fiducia.” Disse guardandomi fisso negli occhi.
 
Quei meravigliosi ricci e quegli occhi profondi come l’oceano mi mandarono in confusione. “Jay… io…” M’interrupe.
 
“No, non devi rispondermi subito. Voglio che ci pensi. E vorrei anche che tu guardassi l’intervista che faremo oggi pomeriggio su MTV. Per favore.” Disse senza staccare i suoi occhi dai miei.
 
Annuii e scesi dall’auto. Prima di chiudere lo sportello mi voltai verso di lui.
 
“Vedrò l’intervista e riavrai i tuoi vestiti quando avrò preso una decisione.” Dissi e chiusi lo sportello. 


 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

Ciao a tutti :D 
Volevo avvertirvi che mancano solo due capitoli alla fine, compreso l'epilogo. 
So che sarò ripetitiva, ma voglio ringraziare tutti voi per aver letto e recensito la storia. Vi ringrazi anche dei complimenti. 
VI ringrazio per aver messo la storia tra i preferiti/seguiti e ricordati. 
Parlando di questo capitolo: che dire è uscito fuori così. Non so cosa mi abbia detto la testata, spero vi piaccia. 
Non sono molto sicura che sia un capolavoro questo capitolo e per questo vi chiedo di scrivermi che ne pensate :D
Vi lascio :D 
Sono sempre @xxheartbeat
Un bacio grandissimo a tutte voi :* 
Cla'

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16
 

Ero sul divano con Blake e Charlotte e guardavamo l’intervista. Stavano parlando dell’album e dei concerti e della loro carriera. Verso la fine l‘intervistatrice chiese ai ragazzi di parlare delle loro ragazze.  E chiese a Jay di spiegarle cosa era successo in camerino dopo il concerto.
Jay spiegò brevemente quello che era successo con la ragazza bruna.
 
“Sono stato uno stupido lo so. Ma sono pentito. E ora la mia Roxy non vuole proprio perdonarmi.” Disse dispiaciuto.
“Beh in effetti sei stato davvero pessimo… ma penso che alla fine sia anche un effetto collaterale del vostro lavoro. Ogni fan desidera di avervi tutti per se. È normale che qualcuna vi si butti addosso e voglia baciarvi.” Disse la giornalista.
“Si questo lo so anche io, ma in quel momento ho pensato che potesse rovinare quello che si era creato tra me e Roxy e ho pensato che baciarla fosse una soluzione. Ho fatto una cazzata. Spero solo che lei decida di perdonarmi. Dagli errori si impara e penso di aver imparato la lezione.” Disse Jay guardandosi le mani triste.
“È davvero pentito. Io conosco Roxy e posso assicurare che sia la ragazza migliore con cui lui sia mai uscito.” Disse quel tenerone di Siva.
“Confermo.” Aggiunse Nathan.
“Allora speriamo che ti perdoni Jay. E se non dovesse farlo? “ Chiese la giornalista.
“Il quel caso sarebbe un po’ una tragedia. Perché Roxy è la mia migliore amica e quindi sarebbero costretti a vedersi spesso.” Disse Max.
“Quindi ci tenete tutti a questa ragazza.” Disse la giornalista.
“Si. Io spero che non tornino insieme così io avrò qualche chance.” Disse quel idiota di Tom scherzando.
“Tom, ma tu non hai già la ragazza?” Chiese la giornalista.
“Cazzo è vero!” Esclamò Tom mettendosi una mano davanti alla bocca e sgranando gli occhi.
“Si e lo sta anche vedendo in tv in questo momento!” Esclamò Siva ridendo come un pazzo.
“Dai scherzavo!” Si giustificò Tom.
 “Sei il solito!” Esclamò Max.
 “Comunque ha davvero un bel culo morbido.” Continuò imperterrito Tom.
“Tom e tu che ne sai che ha un culo morbido?” Chiese Jay serio.
“Beh stamattina le ho tirato un pizzicotto mentre stava uscendo.” Disse ridendo Tom.
“Tom appena usciamo ti picchio!” Esclamò Jay.
“Sì, ma prima devi prendermi.” Disse Tom sarcastico.
“Tranquillo ti prendo sotto con la macchina e poi torno su di te  in retromarcia!” Esclamò Jay guardandolo in cagnesco.
“Io in te inizierei a correre.” Aggiunse Nathan.
 
L’intervista finì e mentre le telecamere si spegnevano riuscimmo a vedere Tom che correva inseguito da Jay.
 
“Sono proprio scemi!” Disse Charlotte.
“Che carino Siva.” Disse Blake.
“Zia lo perdoni?” Mi chiese la piccola.
“Non lo so.” Dissi incerta.
 
Andai in camera a cambiarmi. Avevo bisogno di una passeggiata.
Quando uscii camminai con il cappuccio della felpa in testa. Passai davanti al giardinetto dove incontrai alcune fan dei ragazzi. Che mi implorarono di perdonare Jay.
Nella mia testa c’era solo confusione. La decisione era difficile.
Dovevo seguire il cuore o la testa?
 
--- Jay---
Avevo appena acchiappato Tom nel camerino e volevo prenderlo a schiaffi.
 
“Thomas Anthony Parker non ti azzardare neanche a pensare a Roxy in quel modo.” Dissi quasi ridendo, aveva una faccia buffa.
“Dai ma io scherzavo.” Disse Tom con le mani alzate.
“Le hai toccato il culo!” Esclamai diventando serio.
“E dai che sarà mai.” Disse Tom.
“Non mi va che le tocchiate il culo ok!” Esclamai un po’ arrabbiato.
“Ok amico scusa, io stavo solo scherzando.” Disse Tom.
“Mi ha dato anche fastidio quando stamattina l’avete circondata e messa in imbarazzo.”
“Dai Jay, ma non puoi essere così geloso. Noi siamo tuoi amici non te la porteremmo mai via!” Esclamò Siva.
“Lo so. È solo che sento che non mi vuole più e…” Non riuscii a terminare la frase.
“Dai vedrai che si sistemerà tutto.” Disse Nathan.
“Lo spero.” Dissi con un nodo in gola.
 
Tornammo a casa e mandai un messaggio a Blake chiedendole se avessero visto l’intervista. Mi rispose subito dicendomi di si. E che Roxy era uscita per prendere una decisione. L’ansia si impossessò di me.
Non chiusi occhio tutta la notte. Avevo il fiatone come se avessi corso per la maratona di New York. Avevo il batticuore come se avessi appena visto Roxy nuda nel mio letto. Ero agitato come un bambino dal dottore. Sudavo come se stessi in una sauna.
Uscii dalla stanza e andai fuori al balcone avevo bisogno di aria. Ma l’aria non bastava a frenare i miei mille pensieri. Scesi in cucina e mi aprii una birra.
Dopo di quella ne aprii un’altra e poi un’altra ancora. E mezzo brillo riuscii a prendere sonno.
 
Ero in casa di Roxy ed ero fuori dalla porta della sua camera. L’aprii e la vidi nuda sotto Mark. Aveva preso la sua decisione. Aveva scelto Mark a me. La rabbia mi fece uscire pazzo. Saltai addosso a Mark e lo picchiai senza sosta. Mi voltai e vidi Roxy che piangeva.
 
“Sei un mostro!”Mi urlò. “Lo hai ucciso. Stai lontano da me. Animale!”
 
Mi sveglia di colpo per fortuna era solo un incubo. La  sensazione che lei potesse tornare da Mark non mi abbandonò.
 
--- Roxy---
Ero tornata a casa senza aver preso un decisione.
La notte non avevo chiuso occhio. Troppi pensieri e una decisione, forse non troppo difficile, da prendere. La mattina seguente mi alzai assonnata.
Suonarono alla porta ed andai ad aprire. Era Mark con un sorriso a 32 denti.
 
“Che fai qui?” Chiesi.
“Sono venuto per consolarti!” Esclamò auto invitandosi ad entrare.
“Beh te ne puoi anche andare!” Dissi acida.
“Roxy, quel tipo ti ha ferita davanti ad un milione di ragazzine in calore. Hai bisogno di una persona dolce, premurosa che sia interessata a te e che ti ami. Chi meglio di me?” Disse facendo spallucce.
“Jay.” Dissi sottovoce.
“Come?” Disse non capendo.
“Hai detto che ho bisogno di una persona dolce, premurosa che sia interessata a me e che mi ami. Jay!” Dissi con più convinzione.
“Jay? Dopo quello che ti ha fatto?” Disse alterandosi.
“Sì. Lui mi ha chiesto scusa. Sta facendo di tutto per farsi perdonare. Tu mi hai tradita un sacco di volte con chissà quante ragazze e non mi hai mai chiesto scusa. Hai sempre detto “Che vuoi farci. Tanto era solo sesso!” E ora ti voglio fuori da casa mia e dalla mia vita!!” Esclamai convinta, sicura di me.
Senza battere ciglio uscì di casa.
“Tanto prima o poi ti farà soffrire di nuovo.” Disse Mark cercando di spaventarmi.
“Lo dici per esperienza vero!?”Dissi astuta.
 
Chiusi la porta e corsi a vestirmi. Dovevo dare una risposta a Jay. Finalmente avevo capito cosa volevo. Arrivai a casa dei ragazzi con Blake e Charlotte.
I ragazzi erano tutti in soggiorno. Appena Jay mi vide si irrigidì. Era visibilmente teso.
Blake e Charlotte non sapevano nulla. Non avevo detto se avevo deciso di perdonarlo o no. Volevo dirlo prima  a lui.
 
“Ti ho riportato i vestiti.” Dissi mostrandoglieli.
“Sì.” Disse non molto convinto avvicinandosi.
 
Continuava a guardarmi in cerca di una risposta positiva o negativa che fosse.
 
“Andiamo in camera tua?” Chiesi seria, senza lasciar trapelare alcuna emozione.
 
Arrivati in camera sua, lanciò i vestiti sulla sedia della scrivania e chiuse la porta. Mi guardava agitato.
 
“Hai preso la tua decisione?” Chiese quasi sottovoce.
“Sì.” Dissi ancora seria, fredda.
 
Gli buttai le braccia al collo e lo baciai.
All’iniziò non ricambiò il mio bacio, forse non se lo aspettava. Ma poi mi baciò con foga, passione, amore.
 
--- Jay---
“Hai preso la tua decisione?” Chiesi quasi sottovoce.
“Sì.” Disse ancora seria, fredda.
 
Perfetto, non voleva più avere niente a che fare con me. Non mi guardava molto. Mi sentii crollare il  mondo addosso.
Senza neanche accorgermene mi buttò le braccia al collo e incominciò a baciarmi.
Ma cosa…? Pensai. Mi stava baciando. Questo significava che mi  aveva perdonato? La strinsi forte  a me e la baciai con foga, passione e amore. Speravo solo che non fosse un bacio d’addio.
 
“Stamattina è venuto Mark e ha incominciato a blaterale sul fatto che lui fosse meglio di te. e ho capito quanto in realtà tu sia meglio di lui e di qualunque altro ragazzo io abbia mai avuto.” Disse staccandosi di qualche centimetro dalle mie labbra.
 
L’incubo che avevo avuto quella notte non mi faceva più paura. Roxy era tornata da me.
Ed ero il ragazzo più felice del mondo.
Ci baciamo ancora e ancora e ancora. 


 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter


Eccoci con il penultimo capitolo D: 
Spero vi sia piaciuto. Fatemi sapere che ne pensate con una bella recensione. 
Come sempre ringrazio tutti voi per aver seguito la storia e per averla recensita. 
Ho già iniziato a scrivere un'altra storia sui The Wanted e la pubblicherò insieme all'epilogo. 
Spero che vi piacerà :P 
Ora la smetto di blaterare e vi lascio.
Un bacio Cla'

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Capitolo 18
*** Epilogo ***


Epilogo 
 

Era passato un anno da quando io e Jay avevamo fatto pace.
Blake aveva incominciato a uscire con Siva. Il ragazzo ormai aveva messo le radici a casa nostra. Charlotte era gelosa di ogni ragazza che si avvicinava a Nathan. Lui aveva messo le cose in chiaro con la piccola, le aveva detto che per via della differenza di età non potevano stare insieme.
 E Charlotte da quel giorno incominciò a comportarsi come una ex gelosa ancora innamorata del suo ex ragazzo.
Tom si era lasciato con la fidanzata e aveva iniziato ad ubriacarti una sera sì e l’altra pure.
 Max aveva incominciato a frequentare una ragazza che rideva come un maiale.
Lui disse che la frequentava solo per: “Sesso facile, quando e come voglio.”Dopo quella frase lo avevo picchiato e sgridato.
Per quanto riguardava me e Jay… beh le cose erano cambiate. O meglio per lui erano cambiate. Nell’ultimo periodo era diventato freddo e assente. Quando gli chiedevo di uscire inventava delle scuse o mi dava buca all’ultimo minuto.
Io però ero ancora innamorata di lui. Ogni volta che lo vedevo mi batteva forte il cuore, avevo le farfalle nello stomaco ed ero agitata come una bambina il primo giorno di scuola.
Quella sera saremmo dovuti uscire. Ero convintissima che la cena era solo un dolce per l’amara sorpresa. Voleva lasciarmi ne ero certa.  
Ero ferma di fronte all’armadio a decidere cosa mettere. Dovevo vestirmi elegante o no?
 
“Che fai?” Chiese Siva sedendosi sul mio letto.
“Non so che mettere.” Dissi guardando ancora l’armadio.
“Mettiti il vestitino rosso che avevi al compleanno di Charlotte dell’anno scorso.”
“Siva vuole lasciarmi vero?” Chiesi sedendomi accanto a lui.
“Non lo so.” Disse alzandosi.
“Stai mentendo” Dissi.
“Tra 10 minuti sarà qui, perciò datti una mossa.” Disse ed uscì.
 
Feci come aveva detto e mi preparai. Ero in ritardo di 20 minuti, Jay mi stava aspettando in soggiorno con Blake, Siva e Charlotte.
Quando mi vide fece un sorriso a 32 denti.
 
“Sei bellissima come sempre.” Mi sussurrò all’orecchio.
 
Salutammo gli altri e ce ne andammo. Durante il tragitto rimanemmo entrambi in silenzio. Io avevo un groppo in gola che non mi permetteva di parlare senza piangere. In pizzeria parlammo del più e del meno e quando finimmo di mangiare decidemmo di fare una passeggiata mano nella mano.
Ero agitata, sapevo che da un momento all’altro avrebbe detto quello che tanto temevo.
Si fermò di colpo e si mise davanti lasciandomi la mano.
 
Ok Roxy ci siamo. Lo sapevi che sarebbe successo. Cerca di non scoppiare a piangere davanti a lui quando ti dirà che tra voi è finita per sempre.Pensai.
 
“Roxy ascolta… io e te stiamo insieme da un anno e in tutto questo periodo sono stato davvero bene con te. Solo che in questo ultimo mese mi sono reso conto di alcune cose.” Parlava con voce ferma e mi guardava negli occhi. Occhi che erano pieni di lacrime pronte ad uscire come lava da un vulcano. Avevo le gambe che tremavano. “Non faccio altro che pensare a te giorno e notte. Quando ti vedo ho le farfalle allo stomaco, il cuore va a mille e sono agitatissimo. Siva mi ha detto che te ne sei accorta che in questo ultimo periodo sono stato freddo e distante. Ti chiedo scusa, ma avevo bisogno di capire perché ero, e sono, così ossessionato da te.”
“Cosa hai concluso?” Dissi incerta.
“Sono arrivato alla conclusione che non posso vivere senza di te.” Disse inginocchiandosi.
 
Oh Cazzo!Pensai incredula.
 
“Roxenne vuoi sposarmi?” Chiese uscendo una scatola blu scuro con all’interno un anello bellissimo.
 
Mi portai le mani alla bocca e le lacrime scesero come un fiume in piena. Mi guardava sorridendomi con i suoi meravigliosi occhi celesti.
 
“Sì.” Singhiozzai. 
 
Si alzò e mi baciò con passione.
 
--- Jay--- 
Mi alzai e la baciai. Siva mi aveva detto che era stra convinta che l’avrei lasciata, ma si sbagliava. La mia sorpresa era riuscita benissimo. Mi guardava con occhi innamorati. Esattamente come la guardavo io. Uscii l’anello dalla scatola e glielo misi al dito.
 
“Jay è bellissimo.” Disse guardando l’anello.
 
Le misi le mani sulle guance e con i pollici le asciugai le lacrime.
 
“Ti amo.” Dissi e la baciai. 

 




- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 




Voglio ringraziare tutti voi per aver letto e recensito sino alla fine la mia storia. 
Sono davvero contenta di questo capitolo. 
Spero lo siate anche voi... fatemelo sapere con una recensione di addio per questa storia *sicommuove*
Vi ringrazio davvero di cuore ♥
Un bacio Cla'
Vi lascio il link della nuova ff sui The Wanted che ho scritto spero vi piaccia :D
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1392275&i=1

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