Il Legame

di Xenebe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Legame prologo.










Prologo


Non riusciva a capire … O forse non voleva capire … Era davvero possibile?
Sbagliare … illudersi di poter ingannare se stessi e riuscirci … così a lungo?
Eppure in quella sorta di esilio autoimpostosi non c’era passione, non c’era invidia, non c’era gelosia … solo rimpianto e un pizzico di malinconia …
Era passato esattamente un anno e ora lo sapeva, era certo di quello che provava … o meglio, non provava …
L’immagine sfavillante di Elena era scomparsa a poco a poco, non lasciando nel suo cuore nient’altro che consapevolezza.
La consapevolezza della sua profonda illusione … lui che aveva amato così profondamente, troppo, Katherine, aveva sostituito semplicemente l’oggetto della sua ammirazione con un altro così simile da risultare per un abbagliato occhio umano completamente uguale.
Cosa era rimasto di tutto l’amore che proclamava? Nulla di più che affetto, e gratitudine …
Già … dopo tutto quello che era successo, dopo il Fantasma della gelosia … non poteva che essere felice e grato a quella ragazza che rendeva così felice suo fratello …
Com’era cambiato tutto …
Solo un paio d’anni prima e per più di mezzo millennio, lui e suo fratello avevano giocato alla guerra, lottando costantemente l’uno contro l’altro, odiandosi …
Ora invece, non sapeva nemmeno come o quando, la loro maschera era caduta … affranti dal reciproco tradimento si erano spinti fino a nascondere il loro dolore dietro un fantoccio d’odio ... un fantoccio che aveva i suoi occhi neri e i suoi capelli scuri … un fantoccio che era divenuto la sua vita … un fantoccio che nel profondo lui aveva volutamente alimentato, mentre suo fratello lo combatteva, convinto di star combattendo contro di lui …
Damon non poteva crederci: aveva impiegato quasi un anno per capire che non amava Elena, che ne era affascinato, che voleva solo essere amato come Katherine non aveva fatto … che la sola attrattiva che per lui rappresentasse era il suo amore per Stefan … che per lui era quello: parte della sua famiglia e che per questo l’avrebbe sempre amata, ma di un amore puro, giusto e … fraterno.
Quel pensiero era rassicurante ma triste … Non amava Elena, non aveva più bisogno di odiare suo fratello … d’altro canto aveva odiato suo fratello con la stessa forza con cui ora sapeva di volergli bene, e aveva trasformato quell’odio in amore per Elena … cosa poteva fare adesso con quei sentimenti impazziti che gli si agitavano nell’animo?  Cosa poteva fare? Cosa gli sembrava importante fare?
I suoi umani …
Ecco cosa doveva fare … proteggere i suoi umani …
Elena e la vecchia strega erano al sicuro con il suo fratellino …
Miss inquietudine era una cacciatrice ma non sarebbe bastata a proteggere se stessa e il suo professorino …
Matt era completamente indifeso, ma  del resto era improbabile che qualcuno pensasse ad attaccarlo, non se accanto non aveva quella combriccola di cui si erano ritrovati parte entrambi, loro malgrado …
Poi c’era il suo Uccellino, la dolce , tenera  Streghetta che segregava il suo potere, impaurita dalle sue potenzialità ... che sarebbe stata un’ottima preda per chiunque e che, forse, in questo modo  avrebbe imparato a difendersi, ad accettare il suo Potere …
Ma perché doveva farlo? Era così pura … immacolata …
In ognuno di loro apprezzava una qualità: di Meredith il cervello, di Matt il coraggio –già ci voleva del coraggio ad affrontarlo a viso aperto come aveva più volte fatto lui - , di  Bonnie l’incondizionata purezza … non come quella di una bambina ma di una donna … la purezza delle sue intenzioni, sempre chiare, mai celate, la purezza dei suoi sguardi così trasparenti e schietti e teneri e profondi  … la purezza della profondità dei suoi sentimenti, totali, incondizionati … la purezza della sua aura, che risplendeva sul suo viso … la purezza del suo cuore, sempre fedele a se stesso, persino quando aveva preferito lui al suo gentile e semplice amico di sempre …
Perché doveva permetterle di sporcarsi?
Come verso Meredith provava fiducia, come verso Matt provava stima, verso la piccola strega provava un devastante senso di protezione …
Come un padre verso la sua bambina?
Non lo sapeva, non gli interessava in realtà … avrebbe dato via la sua immortale vita, di nuovo, per lei … ed era straziante anche solo pensare di vederla battersi da sola … come lo era stato osservarla per meno di un attimo nelle grinfie di Shinichi prima di portarla via da quel pericolo e dalla sua “morte eroica”…
D’un tratto colei che possedeva più Potere divenne ancora una volta, nella sua mente, la fanciulla da salvare … dalle sue stesse potenzialità …
Perché avrebbe dovuto proteggersi quando poteva farlo lui?
Nella sua mente si figurò la sua nuova scaletta .. il suo nuovo piano d’azione: avrebbe vissuto fin quando poteva a qualche metro dalle finestre dei suoi umani, sperando di non doversi avvicinare a spiare le loro vite, certo che questo sarebbe accaduto solo in caso di pericolo …
Sorrise: infondo poteva anche trovare il modo di divertirsi in tre differenti campus universitari …
Si trasformò e, spiegando le lucenti ali scure, si diresse verso i suoi nuovi obiettivi: Bonnie, Matt, Bonnie, Meredith, Bonnie, Matt, Bonnie, Meredith, Bonnie, Matt …



Salve, questa è la mia prima storia nel fandom de "Il diario del vampiro".
I due video-trailer che trovate subito sotto la copertina utilizzano le immagini del telefilm per ovvie ragioni di disponibilità, ma la storia si riferisce ai libri.
Spero che il prologo vi incuriosisca.

Serena.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Legame 1 Eccomi qui a postare  il primo capitolo di questa storia!
Ringrazio immensamente tutti coloro che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e naturalmente chi ha recensito!
Allora finalmente inizia la storia anche se questo capitolo serve soprattutto ad introdurre le varie situazioniin cui troveremo i personaggi ... nella fattispecie avremmo una panoramica su Fell's Church con Stefan, Elena e la signora Flower, il ritorno di Damon!
Poi sapremo come se la passa la nostra amata streghetta!
 Ah... piccolo avviso: nei capitoli seguenti ci potrebbero essere scene un po' spiacevoli per chi è fan di Elena, nulla di esagerato (anzi personalmente direi nulla che sia abbastanza rispetto a ciò che merita) solo delle possibili risposte a vetriolo, volevo avvisare chiunque tenga particolarmente a lei che in ogni caso non infierò su di lei, lo prometto, almeno per questa ff, in futuro non posso assicurare nulla! XP




Capitolo 1




Era arrivato per tutti loro il momento di salutarsi. Ognuno sarebbe andato per la propria strada, più o meno: Elena e Stefan sarebbero rimasti con la signora Flower  a Fell’s Church. Ma Matt aveva vinto una borsa di studio per lo sport in un’università del New Jersey, Meredith sarebbe andata ad Harvard, mentre Bonnie era diretta nel Maine per frequentare la stessa facoltà d’infermieristica di sua sorella.
E proprio Bonnie nascondeva il bagaglio più strano: infatti aveva con sé una mezza dozzina tra i più antichi grimori che aveva trovato al pensionato e che aveva intenzione di studiare anche più avidamente dei manuali universitari; ecco perché la strega aveva ritardato di qualche giorno la partenza, aveva impiegato molto per scegliere tra gli antichi libri quale portare con sé.
Con la partenza di Bonnie in quel piccolo paese della Virginia rimanevano solo due esseri soprannaturali: Stefan e la sua padrona di casa.
Infatti in linea con la sua nuova intenzione di rendere la vita meno difficile al suo fratellino, Damon Salvatore era stato il primo a partire per qualsiasi luogo  abbastanza lontano dal triangolo che lo vedeva come vittima, giacché tutta quella situazione non faceva che portare sofferenza a lui, Stefan ed in parte anche ad Elena.
Vittima: gli suonava profondamente strano pensare a se stesso come tale, ma era così, lui non aveva scelto di amare Elena … era accaduto e, lui pensava, non avrebbe mai potuto impedirlo.
Ad ogni modo si sarebbe tenuto comunque in contatto con il fratello: sarebbe stato sciocco allontanarsi proprio ora che avevano imparato ad essere di nuovo fratelli.
Dal canto suo Stefan cercava d’ignorare il fatto che la lontananza di Damon era causata dall’amore che provava, peraltro ricambiato, per la sua Elena.

Questo delicato equilibrio si conservò fino a quando una nuova minaccia si presentò, come sempre a Fell’s Church, indefinita ed inaspettata.
La vigilia di Ognissanti, dopo più di un anno dalla sconfitta del Fantasma della Gelosia, annunciò dalle labbra della signora Flower la nuova presenza negativa.
Quella giornata era stata straordinariamente fredda e la notte si prospettava anche peggiore.
Stefan ed Elena erano al pensionato e la strega aveva appena preparato alla ragazza  una cioccolata calda.
Quando Elena chiuse la consueta chiacchierata serale con Bonnie e porse la tazza alla donna, le loro dita si toccarono e l’anziana ebbe una strana visione.
Un’ombra scura si allungava attraverso la luce e d’improvviso l’oscurità circondava e inghiottiva tutto.
Appena Stefan si accorse della cosa afferrò la signora Flower per  le spalle, come faceva di solito con Bonnie, per cercare di svegliarla dalla momentanea trans in cui era caduta, dalla quale riemerse profondamente turbata.
Due giorni dopo la sua Mama le confermò che presto avrebbero dovuto affrontare un nuovo pericolo.
Stefan naturalmente preoccupato si agitò quando seppe che il fantasma era certo che il nuovo pericolo si sarebbe servito del “legame emotivo con il vampiro”.
Era quindi impossibile non convocare Damon, del resto la chiave del nuovo pericolo che minacciava Elena era chiaramente uno di loro.
Elena non poteva che essere felice di rivedere Damon, ma non aveva voluto parlare del pericolo imminente né a Bonnie né a Meredith, tantomeno a Matt!
Non voleva che corressero altri rischi per salvarla, quindi non li aveva nemmeno avvertiti del ritorno di Damon: li avrebbe messi in allarme.
In realtà con il passare dei giorni più della preoccupazione  per il prossimo pericolo, la colpiva proprio il maggiore dei Salvatore: percepiva che in quei quindici mesi di lontananza qualcosa era profondamente mutato nel vampiro, probabilmente aveva deciso di mascherare completamente i suoi sentimenti per lei, perché sembrava non essere minimamente interessato a donarle le sue solite attenzioni … sembrava un semplice amico, o cognato; quando tutti sapevano che tra loro c’era stato molto di più.
Passò così un mese e si avvicinava il Ringraziamento. C’erano buone notizie per l’intenzione di Elena di tenere i suoi amici al sicuro, infatti nessuno sarebbe tornato a casa: Matt avrebbe trascorso il giorno con gli amici, Meredith sarebbe andata a conoscere i genitori di Alarick, e Bonnie …


Se alla sua partenza la strega era entusiasta di affrontare la nuova avventura che era il college, ben presto la situazione era cambiata.
Troppo timida e forse troppo chiusa nel suo mondo fatto d’incantesimi e grimori, Bonnie sembrava completamente estraniata dai suoi compagni, e non solo: anche il suo rendimento non era dei migliori.
In questa sorta d’isolamento in cui viveva solo una persona s’era avvicinata, un ragazzo.
Si chiamava Duncan ed era gentilissimo, dolce e … stupendo: aveva corti capelli castano chiaro, ricci, la carnagione sempre dorata dall’abbronzatura e due limpidissimi occhi ghiaccio.
Tra loro s’era subito instaurato un certo feeling e, dopo poco più di una settimana, erano già una coppietta felice.
Naturalmente lei non gli aveva accennato nulla della sua conoscenza del soprannaturale., né dei suoi poteri.
Duncan era molto tenero, ma anche estremamente intraprendente, e se dapprima la sua passione l’aveva lusingata , con il tempo era diventato difficile cercare di frenare la sua foga.
Quando però mesi dopo lui l’aveva fortemente pressata perché rendessero il loro rapporto più fisico, lei non era riuscita ad accontentarlo: nel momento esatto in cui le mani di lui avevano sfiorato la pelle nuda della sua schiena aveva capito cosa l’attraesse tanto in lui.
Come aveva fatto a non vederlo? Il suo carattere, il suo aspetto …
Duncan era l’esatto opposto di Damon, ecco perché le piaceva, perché non poteva ferirla come faceva invece il vampiro, ogni volta che mostrava i suoi sentimenti per Elena.
Si era quindi rifiutata di fare l’amore con lui, maledicendo sia se stessa che Damon.
E Duncan il giorno dopo , davanti a tutti i propri amici, l’aveva lasciata, le labbra atteggiate a un sorriso cattivo sul bel volto.
-Credevi che TU potessi interessarmi? Eri una scommessa: riuscire a portarmi a letto quella stramba con il viso da bambina-, le spiegò crudele scoppiando a ridere,-Io amo solo lei!-, aveva concluso stringendo a sé una bellissima bionda.
Bonnie era scoppiata in lacrime, di fronte a tutti: quell’espressione strafottente, quel viso splendido, quelle parole … Non le importava veramente di Duncan, ma era come se di fronte a lei ci fosse Damon.
Nonostante avesse accampato solo un mucchio scuse, questo era il vero motivo per cui Bonnie non sarebbe tornata a casa: durante le vacanze estive era riuscita a tornare a casa solo per poco, ma aveva dovuto mentire raccontando della sua idilliaca relazione con quello che in realtà era il suo ex, per non parlare di ciò che le era accaduto, non voleva che nessuno, soprattutto Elena, sapesse; e non voleva dover passare tutte le vacanze invernali a mentire ancora ai suoi amici.
Dopo la consueta chiacchierata telefonica con la bionda amica Bonnie si lasciò cadere sul letto, triste.
-Solo due minuti …-, sussurrò a se stessa: si sarebbe concessa solo due minuti di autocommiserazione e poi sarebbe tornata ai suoi incantesimi.
Anche se si sentiva strana, a disagio … come osservata.
I suoi occhi saettarono, in un lampo di speranza, alla finestra, in cerca di un corvo.













Allora che ne dite? Spero vi sia piaciuto.
Come avrete notato il capitolo si muove su due diversi assi temporali: il periodo delle partenze per il college, subito successivo a Phanton, o nel caso di Bonnie quello dell'inizio del college, e il presente.
Il prologo che avete letto meno di una settimana fa, con la presa di coscienza di Damon, si colloca quindi in un arco di tempo intermedio, più vicino però al presente.
Che ne dite? Avete qualche idea di quale sia il prossimo pericolo?
Cercherò di postare con regolarità, impegni permettendo.
Per chiunque volesse contattarmi, potete farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrete trovare anche spoiler sul prossimo capitolo, così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo dedicato proprio al diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Alla prossima settimana,
Serena.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Legame 2 Eccomi! Chiunque avesse sbirciato il profilo FB che vi ho lasciato nello scorso capito saprebbe che ho deciso di farvi un regalo!
In via del tutto eccezionale, e con un capitolo che in realtà doveva essere diviso a metà, ma è stato allungato proprio per farvi un -voglio sperare- gradito regalo ... Ecco a voi il secondo capitolo!





Capitolo 2



-Bene! A quanto pare nemmeno Bonnie tornerà!-, annunciò soddisfatta Elena, guardando Stefan prima e Damon poi.
-In poche parole continueremo ad annoiarci qui!-
Una leggera fitta di gelosia colpì Elena, ma lei la ignorò: dopo l'ultimo attacco aveva imparato a non respingere la gelosia, ma ad accettarla e processarla.
-Non dirmi che ti mancano i nostri amici, Damon!-, lo stuzzicò.
-Sono i TUOI amici, tutt'al più di Stefan...-, celiò,- E non mi mancano... Mi annoio! Perlomeno con loro qui la situazione non sarebbe così statica e ...-.
-Pesante.-concluse Stefan, riferendosi ovviamente all'imbarazzo per la loro ormai storica situazione.
Damon storse la bocca in un’evidente espressione di strafottenza, ma non negò … poteva essere divertente vedere il suo fratellino arrovellarsi il cervello ancora un po’ su quello sfortunato triangolo, no? Infondo lui aveva solo capito di non amare  Elena … non aveva mica deciso di diventare buono, generoso e accorato come S. Stefan; poteva lasciarlo struggersi un altro po’ in quel dramma.
Quanto amava struggersi, Stefan!
Quindi si sollevò dal letto del divora-bambi, dove era elegantemente steso.
-Vado a vedere cosa combina la vecchia strega.-, disse prima di lasciare i piccioncini da soli, scioccati per il suo comportamento discreto. Forse, forse, entro il prossimo secolo avrebbero capito che lui non era più interessato a fare da terzo incomodo … lo sperava vivamente, vivere l’eternità cercando di farglielo capire sarebbe stato troppo difficile e lui non era tipo da lunghi discorsi chiarificatori. La sola prospettiva gli fece venire i brividi, meglio occuparsi d’altro.
Divora- bambi … oh, quante ragazze avrebbero pianto sentendo solo questo nome, senza nemmeno vedere la scena: come potevano credere tutti quelli che li conoscevano che il cattivo fosse lui? Lui … si divertiva con la pelle fresca delle vergini, non con il collo paffuto e l’adorabile espressione di un povero animaletto innocente!
Quanto sarebbe stato divertente farlo notare a suo fratello! E immaginarsi quanto lo sarebbe stato spiattellare questa sua teoria di fronte al suo tenero Uccellino, che poteva giurarci, ancora piangeva solo nel nominare l’animaletto e avrebbe guardato Stefan come un mostro, offrendo invece a lui tutta la sua completa devozione!
Ma non il suo sangue … Non avrebbe mai preso il suo sangue: sarebbe stato più crudele che uccidere 2000 Bambi!
Sorrise seriamente compiaciuto alla prospettiva, obliando, almeno per qualche secondo, la sensazione spiacevole che negli ultimi mesi lo assillava, quella sensazione che gli veniva dalla consapevolezza che, nonostante la sua spiccata intelligenza e il suo incomparabile intuito, non era propriamente un asso nel distinguere e catalogare i propri sentimenti … era molto più bravo a capire gli altri, ma questo poteva essere un grosso puto debole.
Ci aveva messo un po’ a leggere l’enorme puzzle che si agitava dentro di lui … e aveva il sospetto di essere riuscito solo a distinguerne una minima parte.
Eppure quelle conclusioni erano così lampanti … persino Mutt ci sarebbe arrivato.
Elena era bella, molto più che bella in realtà ed era, come lui, fiera, testarda e manipolatrice, era anche una sfida attirare la sua attenzione; aveva iniziato ad interessarsi a lei solo per ferire il suo fratellino; e lei era riuscita a vedere dentro il suo animo … e poi? Cosa la rendeva adatta a lui? SI era chiesto.
Lei era potuta entrare ed uscire dalla parte più profonda del suo cuore grazie al suo potere, ma non poteva spaccare quel guscio e permettere a LUI di uscirne. E ad ogni modo amava vedere quanto leo rendesse felice Stefan, quindi l’avrebbe probabilmente comunque lasciata a lui, anche se era un po’ invidioso di quel sentimento, di quel calore incondizionato che sembrava non  fosse mai destinato a toccarlo.
-Qualcosa ti preoccupa Damon?-gli chiese l’anziana non appena lo vide.
-Nah …-, rispose stufo,-Sono solo MOLTO annoiato … odio stare con le mani in mano … Detto niente la mammina?-
-Niente di nuovo, solo che a quanto pare la minaccia non arriverà a Fell’s Church per un altro po’ … ma il pericolo invece permane.-
-Sempre più chiara!-, sbuffò,- E non si può provare con una sorta di premonizione … non so … anche solo un incantesimo per pescare un indizio nel futuro …-
-Per delle precognizioni c’è bisogno di una trans indotta, e non ne ho mai potute attuare, e non sono  abbastanza potente per un incantesimo del genere…-
-Ma…-
-E non avrei comunque l’incantesimo in questione.-, disse facendo segno alla sua libreria che, notò per la prima volta Damon, era molto più scarna dell’ultima volta che aveva controllato, più o meno prima di partire e dopo la sconfitta del Fantasma della gelosia.
-Dove sono i tuoi grimori più antichi?-
-Con l’unica strega abbastanza potente da poterli usare-, rispose lei semplicemente e quando Damon la guardò curioso aggiunse,-Ce li ha Bonnie.-
Bene … Damon aveva appena deciso cosa fare nei prossimi giorni per non annoiarsi.


Bonnie era appena uscita dalla doccia, solo l'asciugamani a coprire il suo corpo gracile.
Era quasi l'ora della consueta chiamata con Elena e, proprio per di destare sospetti sulla sua finta presunta felicità, la strega si era concessa la rilassante doccia.
Era in piedi, di fronte allo specchio della sua stanza, frizionava leggermente la chioma color fragola che con un incantesimo aveva reso meno arruffata.
Le ciocche si disponevano scomposte in lunghe onde che, da sopra l'asciugamano, le sfioravano le natiche sode.
Si fermò un attimo ad osservarsi: perché non poteva avere i lunghi e soffici capelli d'oro e gli occhi di Elena? Perché una strega potente come aveva scoperto di essere non aveva la possibilità di rendersi stupenda? Doveva pur esserci un incantesimo del genere ... o forse le bastava invertire quello della regina di Biancaneve?
Si diede della stupida: voleva provare con gli incantesimi delle fiabe Disney?
Fu allora che percepì il vento freddo della sera sul corpo seminudo e,guardando attraverso lo specchio,vide la finestra dietro di sé aperta. Con la sua magia la fece chiudere dolcemente.
Dopo un paio di minuti la vide riaprirsi.
La cosa era inquietante: i pericoli di Fell’s Church l’avevano per caso seguita?
-Tana per me …- la voce bassa e sensuale la sorprese.
-Damon!-
-Ciao Uccellino … vedo che la tua perspicacia è cresciuta come i tuoi poteri …-
Bonnie arrossì violentemente.
-Co-come mai qui?-
-Streghetta per quanto apprezzi la vista anche da qui … -, disse riferendosi evidentemente alla sua mise, ma lei non dovette coglierlo,- Che ne dici d’invitarmi ad entrare?-
-Oh, sì … certo … Che stupida! Entra Damon.-
-Grazie-, disse lui scivolando dentro e trovandosi seduto sul letto, posto sotto la finestra.
Sì guardò intorno, curioso . La stanza era piuttosto anonima, come ci si sarebbe aspettati da un dormitorio universitario, ma graziosa, nonostante le pareti di uno smorto color glicine scuro.
Ma c’era qualcosa che attirò la sua attenzione: un piccolo sgabello ricoperto del cuscino fino a terra da stoffa giallo chiara: decisamente stonava con il resto della stanza.
-Non ci credo! Nascondi così i libri di stregoneria?-, chiese shockato, -E “lui” non li ha mai trovati?-
Damon aveva infatti notato che quello strano sgabello altro non era che una pila di grimori sormontati da un cuscino e coperti da un lenzuolo.
Bonnie però si era soffermata su altro … sul “lui”.
-Chi?-
-Il tuo fantomatico ragazzo. Quello bello e dolce e perfetto … e bla bla bla … Quello che non sarà felice di trovarti nuda e vedere che io ho in mano la tua biancheria.
Il vampiro infatti aveva trovato poggiata sul letto la biancheria pulita della strega , che veloce afferrò i due pezzettini di stoffa per volare in bagno, mentre lui si stendeva sul letto portando entrambe le mani dietro la nuca in una palese espressione di relax.

-Damon?-, la voce imbarazzata di Bonnie giunse da dietro la porta del bagno.
-Sì, Uccellino?-
-Ehm … io …-
-Intendi dire che hai dimenticato i vestiti, vero?-, chiese il vampiro retorico, poi continuò mentre si alzava dalla sua comoda posizione, -E vorresti che io ti prendessi qualcosa, vero?-
-Sì … se non ti spiace …-
-In effetti mi spiace parecchio, sono così comodo su questo tuo lettino … E comunque non mi offendo mica se decidi di restare in biancheria …-, sghignazzò.
-Damon …-, quella di Bonnie era una supplica e nel farlo socchiuse un po’ la porta certa di vedere il vampiro ancora sdraiato, ma si ritrovò la vista oscurata da qualcosa … Damon le stava passando dei vestiti.
-Grazie!-, esclamò ilare mentre con un “Di nulla!” e il suo solito sorriso impertinente Damon tornava a prendere posto sul suo letto.
Erano passati già dieci minuti e Bonnie non accennava ad uscire dal bagno.
-Streghetta,-, la chiamò Damon,-quando credi di uscire? Non ho tutta l’eternità a disposizione!-, e scoppiò a ridere per la sua simpatica e geniale battuta.
Un attimo dopo una straordinariamente imbarazzata Bonnie fece la sua apparizione. Non solo il volto, ma tutto il corpo, deliziosamente esposto dalla semplice ma elegante sottoveste color avorio-regalo di Elena ovviamente-, era di un rosso più intenso di quello dei suoi capelli.
Stringeva le braccia sul corpo:uno tentava di coprire la scollatura profonda di quella COSA che aveva indosso, inutilmente, poiché si notava perfettamente il reggiseno rosa che indossava; l’altro cercava di coprire il resto del busto, dove la seta si adagiava sin troppo morbida delineando perfettamente le semplici curve del suo corpo, e  contemporaneamente di tener fermo il bordo per non scoprire ulteriori porzioni delle cosce già troppo in mostra.
Tentativo decisamente inutile, come quello di sperare di non essere notata –del resto c’erano solo loro in quella camera striminzita- dal vampiro, giacché arrivata all’armadio dando le spalle a Damon dovette sollevarsi un attimo sulle punte per afferrare la pesante vestaglia di paile rosa che avrebbe immediatamente indossato. Il punto era che nel movimento anche il bordo della sottoveste salì più su scoprendo appena le morbide curve delle sue natiche per un millesimo di secondo: abbastanza perché attirasse lo sguardo vampiresco.
“Una fanciulla, decisamente, non una bambina.*”pensò osservandola,  come in un deja vu.
Sembrava un pensiero già avuto, già fatto, si stupì egli stesso della cosa.
Chiuse gli occhi e si fece trasportare da quella sensazione.
Uno spazio chiuso, odore di sangue ed acqua, un sapore pastoso e poco piacevole sulle labbra, la stanchezza e l'orgoglio... e il profumo di fragole...
Fu la piccola e delicata mano di Bonnie a svegliarlo da quel sogno ovattato.

*Il ritorno











Spero che vi sia piaciuto ... trovate i link per contattarmisu FB nello scorso capitolo ...
Vi auguro di cuore: Buona Pasqua e buona Pasquetta!


A venerdì,
Serena.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Legame 2





Capitolo 3



La piccola mano sfiorò quei capelli corvini, che gli ricadevano sulle palpebre chiuse.
Il vampiro rimase immobile a godersi quella tenue carezza solo per un momento, poi sorrise, col suo solito sorriso impertinente e compiaciuto.
-Credi che i tuoi amichetti approverebbero questo?-
Si aspettava che il suo piccolo,dolce, pudico Uccellino si ritraesse, scottata. Invece la mano della rossa s'immobilizzò per un momento mentre pensava a Elena,a Elena e Damon insieme. Mentre rivedeva quei mille episodi che la rendevano consapevole dei sentimenti del ragazzo disteso sul suo letto.
Oramai sapeva che non sarebbe più cascata nella rete di quella voce calda, di quel sorriso e degli occhi che presto l'avrebbero squadrata.
Si bloccò per un attimo per poi concedersi di scendere leggera a sfiorargli lo zigomo, la guancia e soffermarsi all'angolo della bocca.
Si alzò in piedi.
-Allora Damon, come mai sei qui?- gli chiese con un tono allegro, solo leggermente forzato, ma abbastanza perché lui lo notasse.
Ecco perché la osservò accuratamente prima di risponderle.
-Non posso esser passato per un piccolo saluto alla mia Streghetta preferita?-, le chiese mettendosi seduto ed allungando una mano. Lei la prese facendosi guidare accanto a lui.
-Stai bene, Uccellino?-
-Certo! Non dovrei?- rispose troppo velocemente.
-Sei certa di non voler parlare?Non hai detto nulla di questo stato d'animo nemmeno ad Elena …-
-Come? – iniziò a chiedere ma era così ovvio come lui lo sapesse: era tornato a Fell’s Church, ma la sua migliore amica aveva preferito tenere con lei questo segreto … forse anche con Meredith, glielo avrebbe chiesto l’indomani mattina, anche se … non era Meredith quella che Elena sapeva innamorata del suo Damon.
-Come mai questa fretta? Vuoi già mandarmi via Uccellino?- disse allungando un braccio sulla spalla e abbassando il viso fino a trovarsi di fronte a quello di lei.
Bonnie abbassò un attimo lo sguardo mentre sentiva Damon provare ad intrufolarsi nella sua mente.
Un ricciolo le cadde sul volto e lei lo soffiò via, ma non fu sufficiente, furono le delicate dita di Damon a rimetterlo al suo posto, prima di alzarle il mento.
-Piccola dolce strega, cosa c’è che non va?-
-Smettila Damon …- lo riprese lei bonariamente mentre piegava il capo dal lato opposto rispetto la presenza incombente del vampiro.
Lui si alzò aprendo le braccia, come a scusarsi.
-Non sto facendo niente.-
-Stai giocando al predatore,- sussurrò lei, certa che avesse sentito,-E se fosse arrivato il mio ragazzo?- il suo tono forzatamente leggero.
Damon che si stava guardando intorno si girò, inchiodandola con lo sguardo.
-Facciamo così, Uccellino … io fingo di credere che questo perfetto ragazzo esista, e tu smetti di fingere di essermi indifferente …-, disse sfoggiando un sorrisetto furbo e non abbandonando il suo sguardo.
Quelle parole però colpirono Bonnie e ciò influì sulla sua concentrazione, permettendo al vampiro di scorgere un’immagine , un lampo, un sorriso decisamente crudele, degli occhi chiari e freddi … l’avevano ferita, C.H.I.A.V.E.V.A.O.S.A.T.O.? Quasi si trovò a ringhiare.
Quando era successo? Era colpa sua … lui si era lasciato distrarre dai suoi dammi esistenziali! Si era distratto, Elena o non Elena?, e aveva permesso ad un bamboccio di ferire il suo Uccellino!
Il suo Uccellino!
Non poteva crederci …
Bonnie intanto osservava il volto di Damon indurirsi, fino a divenire quella feroce maschera che aveva visto solo dinanzi a Klaus o a Shinichi …
-Damon?- lo chiamò spaventata.
-Chi?-, lei lo guardò confusa,-Il nome. Il nome di quel bamboccio.-allora Bonnie capì che il vampiro era riuscito a sbirciare tra i suoi pensieri.
Le vennero le lacrime agli occhi mentre gli chiedeva cosa avesse visto nella sua mente.
Lui, accortosi dello stato d’animo in cui aveva gettato la rossa, addolcì lo sguardo, notando un’ombra di vergogna.
-Solo un’espressione crudele …-, lei delicatamente annuì imbarazzata, ma lui alzò la voce,-Perché dovresti vergognarti tu?-, poi addolcì il tono abbassandolo sensibilmente,- Qualsiasi cosa ti abbia fatto, chiunque sia stato … è lui a doversi vergognare, e ora a doversi guardare le spalle …  Non sarebbe il primo studente a sparire in un campus grande come questo.-, e la sua espressione era decisamente sadica.
-Ti prego, lascia perdere Damon …- gli chiese Bonnie, mentre anche i suoi occhi lo supplicavano.
Il vampiro quasi non riusciva a sostenerlo quello sguardo e alla fine cedette.
-Uccellino è la seconda volta che mi distogli dai miei piani di vendetta … si vede proprio che sei una strega, per aver tanto potere sulle mie scelte!-
E mentre diceva queste parole si rese conto di quanto fosse vero … era l’unica che poteva influire così tanto sulle sue scelte … nessun altro aveva mai potuto, nemmeno Katherine, nemmeno Elena, quando credeva d’amarla … Nemmeno Stefan.
Lei era intanto arrossita e gli sorrideva grata.
-Ora … prima che tu mi convinca a divenire un divora-bambi come S.Stefano-, disse con tono leggero, nonostante la consapevolezza appena acquisita,-direi che è il momento di dirti come mai sono venuto.-
Bonnie si sedette sul letto: la schiena dritta, le mani conserte e l’espressione attenta.
-Diciamo che ho preso la palla al balzo perché mi annoiavo, ma la scusa ufficiale è un’altra…-, le spiegò quindi della nuova minaccia e le chiese di non parlare a nessuno della sua visita.
Certamente non voleva dar modo ad Elena d’ingelosirsi, pensò la strega.
In sostanza Damon voleva che lei gli desse una sorta d’indizio su questo nuovo nemico.
-Posso provarci ma l’incantesimo è difficile, e soprattutto non è detto che ci dia la risposta che cerchiamo … capita che le risposte dovute al tramite possano in parte influire, oppure che siano i bisogni emotivi del richiedente a prendere il sopravvento … -
-Tu sei il tramite e io il richiedente vero?-
-Sì … beh in questo caso sarei soprattutto io a poter interferire …- rifletté tra sé e sé, considerando che i bisogni emotivi di Damon convergevano con la richiesta di indizi sul nuovo pericolo per Elena.
Il vampiro si aspettava che la strega prendesse uno dei grimori per recitare l’incantesimo, invece la vide incrociare le gambe sotto il sedere.
-Cosa…? E l’incantesimo?-
-Ormai li conosco a memoria … anzi dovrei venire a prendere altri libri … Lasciamo perdere …-
Pronunciò l’incantesimo e, allungò le mani per afferrare quelle di Damon, mentre la visione invadeva la sua mente e quella del vampiro.




Damon era decisamente distratto negli ultimi due giorni … anzi a quanto diceva Sage lo era anche da prima.
Il maggiore dei Salvatore era sparito esattamente una settimana prima, in cerca d'indizi aveva detto, ed era ritornato solo da un paio di giorni con il suo amico francese, che non si sapeva come avesse rintacciato.
In realtà Damon non poteva dirlo per lo stesso motivo per cui non poteva calmare la sua ansia: avrebbe dovuto ammettere di aver coinvolto, contariamente al loro piano, la Streghetta, che era infatti riuscita a rintracciare Sage, dopo aver più volte tentato d'aver un'altra premonizione sul loro prossimo nemico... Ma il risultato ea sempre lo stesso: gli spiriti della natura ci tenevano a ricodarle la predizione fattale da sua nonna. Predizione _i cui, e questo lo mandava in bestia, Damon non sapeva nulla!
Come avevano potuto omettere un tale rilevante "particolare"?
Ed era proprio per la strega che era preoccupato, e non solo per la visione! Aveva visto la reazione di Bonnie mentre parlando a telefono con Elena quest'ultima le aveva ostinatamente nascosto tutto, e come lei ne avesse sofferto profondamente.
-Elena avrà senz'altro un buon motivo no? Voglio dire... perchè dovrebbe mentirti altrimenti?- ma se queste parole cercavano di tirarle su il morale, non ci erano riuscite.
La rossa aveva poi rintracciato Sage, e i due vampiri erano tornati a Fell's Church.
Ma Damon doveva sapere!
Radunò tutti i presenti al Pensionato e iniziò:
-Ho bisogno di sapere TUTTO su tutti! Allora... adesso dovrete dirmi qualsiasi cosa vi riguardi … tutto! Allora sapete qualcosa su Matt che io non so … profezie, sentori…-, tutti negarono,-Perfetto! Passiamo alla cacciatrice …-, continuò con Elena, Stefan (come se potesse non sapere qualcosa di Stefan!) e la vecchia strega, -e Bonnie? Nulla di anormale su Bonnie?-
-Niente.-, confermò Elena, irritandolo a morte.
-Nessun segreto, nessuna predizione, nessuna maledizione … è una potente strega! Non può essere!- urlò perdendo la sua faccia da poker e meravigliando tutti per il tono usato con il “suo Angelo”.
Questo mise in allarme Stefan, mentre Sage, che sapeva le motivazioni dell’amico iniziava a sospettare il cambiamento in lui avvenuto e quello che stava per avvenire.
-Ci sarebbe la profezia fattale da sua nonna … “Sarai giovane e bella nella tomba”, mi sembra fosse così …-
Se Damon fosse stato umano sarebbe impallidito … dunque era vero: quella profezia esisteva, per quanto lui volesse sperare che in realtà fosse una nuova romantica morte che affliggeva la mente  del suo Uccellino.
Invece era vero …
-E voi l’avete lasciata partecipare alle nostre innumerevoli battaglie pur sapendo questo?-chiese stranamente calmo.
Elena fece per aprire la bocca ma la richiuse immediatamente rendendosi conto di quanto fosse giusta l’accusa che il suo Damon le stava rivolgendo. Un leggero moto d’irritazione le strinse la gola: non era solo gelosia, ma anche consapevolezza … per la prima volta Damon la stava ACCUSANDO di un’azione estremamente egoista, la stava biasimando per questo … per un attimo si ree conto di come in realtà lei potesse apparire di fronte a chi non le era legato da vincoli di affetto: egoista, egocentrica e falsa … pronta a dividere due fratelli, disperatamente bisognosa di avere accanto i suoi amici, anche se il suo amore sproporzionato per Stefan feriva Matt, e la sua attrazione per Damon feriva Bonnie, così occupata a proteggere se stessa e quelle che erano le sue priorità da non badare ad una premonizione di una potente strega, mettendo a rischio una delle sue migliori amiche … Eppure lei li amava tutti, tutti …
SI voltò cercando l’abbraccio soffocante di Stefan e vi si rifugiò, in pena per l’amica.
L’avrebbe chiamata presto assicurandosi che rimanesse lì dov’era!
Mentre S.Stefano e la sua bella si dirigevano al piano di sopra Damon agguantò il cellulare della bionda e cercò un numero in rubrica …
“-Elena?-”si sentì dall’altra parte.
-Sono Damon …-
“-Damon?-”











Ed ecco a voi il terzo capitolo di questa ff ... chi di voi hausato i link per contattarmi attraverso il gruppo FB, attraverso il profilo sempre su facebook o ha sbirciato nel mio blog avrà di certo già visto lo spoiler consistente nel video che trovate anche nel capitolo. Spero vi sia piaciuto!
ATTENZIONE: volevo avvertirvi di un particolare che sicuramente avrete già notato nel capitolo ... Ho assunto che i ricordi che Shinichi ruba a Damon inizino dal momento in cui gli ha installato il malach ... lui in realtà dice che li prenderà dal primo momento in cui si sono incontrati, ma ho notato che nelle storie anglosassoni spesso questo periodo coincide con la prima volta che che Damon ha capito, spiando Caroline, che c'era qualche nuovo potente essere a Fell's Church ...(lasciamo da parte i vari ricordi che Shinichi può prelevare in ogni momento perché se no facciamo notte!) in conclusione in questa storia Damon non ricorda nemmeno la famigerata e da noi tanto amata scena della vasca.

Ringrazio tutti coloro che seguono, preferiscono, leggono e commentano.
Spero che la storia vi piaccia, fatemi sapere!
A venerdì,
Serena.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Legame 1 Eccomi qui a postare  il quarto capitolo di questa storia!
Ringrazio immensamente tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e mishy per aver recensito!
Ho cambiato la data di pubblicazione ... invece del venerdì pubblicherò ogni giovedì!
Finalmente il nuovo pericolo che minaccia i protagonisti farà la sua mossa e questo ci porterà a capire qualcosa in più!
Vi lascio al capitolo!



Capitolo 4




-Sì, sono Damon, quel Damon, Damon Salvatore.-
"-Avevo già capito-", gli fece notare lei.
-Bene allora, miss Inquietudine, veniamo a noi...-
"-Già, non credo che Elena ti abbia consegnato il suo cellulare di sua volontà!-", Meredith si aspettava una battuta sulla sua capacità di persuasione,ma ricevette una risposta stranamente seria.
-Esatto! Quindi, visto che ho appena avuto una notizia poco gradita, ti chiedo: c'è nulla che non so, a parte la predizione della nonna della Streghetta sulla sua breve vita?-
"-Nulla di rilevante... Certo ci sarebbero i ricordi prelevati da Shinichi, quelli relativi ai momenti in cui dentro te c'era il Malach.-"
-Cioè?-
"-Ci hai quasi guardati morire, hai salvato la vita di Bonnie, lei si è spaventata avendo percepito i pensieri che il Malach ti aveva istillato, poi ti abbiamo cacciato, ma tu sei venuto il giorno dopo a salvarci comunque, quando Bonnie ti ha chiamato. E ...-", stranamente Meredith tentennò, insicura se parlare o meno all'altro di quell'azione improvvisa e sconsiderata della sua amica.
-Cos'altro?-,insistette Damon.
"-Bonnie ti ha baciato...e tu hai risposto al bacio, arrossendo. Il resto devi chiederlo a Matt ed Elena.-"finì rapidamente la mora, sempre pratica.
-Ok e ... Meredith? Grazie.-,disse prima di buttare giù.
Velocemente il vampiro cercò il numero della strega.
-Elena?- quella voce sempre così piena d'energia ed emotività sembrava distante e stanca, molto stanca.
-Molto meglio Uccellino!-
-Damon?- sembrava seriamente confusa e anche un po' speranzosa.
-Esatto!-rispose con il suo solito tono strafottente, che si trasformò immediatamente in serio ed urgente,-Devi ascoltarmi attentamente: qualsiasi cosa accada rimani al campus, non muoverti di lì e continua a far credere ad Elena che non sai nulla, che io non sono venuto. Mi raccomando, puoi far questo per me?-
-Certo.-, rispose lei esitate.
-Ora devo andare... Appena potrò passerò a tenerti informata, o meglio manderò Sage.-, concluse sempre più convinto, per poi riattaccare sollevato.
La Streghetta rischiava una morte prematura? Un nuovo pericolo era a Fell's Church? Bastava fare due più due: lui doveva tenerla lontana da quel paese e dalle sue linee d'energia, ed intanto poteva mandare il più potente tra loro a tenerla d'occhio!
Cancellò le due telefonate nella lista chiamate e posò il cellulare.


-Non vuole che faccia ingelosire la sua amata Elena, non mi vuole intorno, non vuole nemmeno dovermi vedere, infatti manda Sage.-
-Esatto piccola Bonnie:  a Damon non fa piacere la tua compagnia,la rifugge,la detesta; a lui importa solo di Elena. Io invece posso donarti il mio più totale amore.-,un sorriso brillò sadico.

Damon non ce la faceva più! Erano giorni che se ne stavano ad aspettare un nemico che sembrava non sarebbe mai arrivato; lui odiava stare con le mani in mano, attendere, scongiurare l'arrivo di questo tizio, o tizia...non era mica sessista lui. Avrebbe accettato di combattere con chiunque l'avesse sfidato al di là della sua identità, era politicamente corretto! In altre occasioni si sarebbe complimentato con se stesso, ma quell'apatia lo stava logorando lentamente.
Non c'era nemmeno Sage a distrarlo, l'aveva mandato dalla Streghetta per controllare che nulla potesse ferirla. L'unica accortezza doveva essere quella di non farsi percepire da lei.
Gli aveva più volte ricordato che i poteri della rossa erano cresciuti, e parecchio.
Ed era anche questo che lo angustiava: non avere nessuna notizia dal suo amico.
E per di più mentre Sage doveva guardare le spalle a Bonnie  lui era qui ad aiutare il suo fratellino con un nemico finora inesistente! Non sopportava questa situazione!
Situazione che non migliorò quando due giorni dopo tornò Sage.
-Allora?- fu la prima cosa che gli chiese non appena furono soli.
-Tutto perfettamente normale, sin troppo visto che si tratta di una potente strega...Comunque non c'è nessuna strana aura... Se poi il rischio è più banale ... Beh non potremmo mai controllarla da lontano...-
-Hai ragione, ma non posso andarmene adesso.-, “Maledizione!” avrebbe voluto aggiungere ma si trattenne.
Tornarono poi dagli altri, trovandoli stranamente silenziosi e seri.
-Ehi cos'è successo? C'è un party? Fratellino sei così baldanzoso oggi!-lo prese in giro poi notando l'assenza di reazioni chiese cosa stesse succedendo.
-Mama ha detto che è tardi. Abbiamo perso.-

-Prego? E quando sarebbe arrivato questo nemico? E quando l'avremmo combattuto? Mentre chiacchieravamo di là? Mah! Tutto questo è assurdo!-, iniziò ad andare su e giù perdendo la sua proverbiale lucidità,-Che avete combinato intanto?- chiese stanco.
-Niente ... Stavamo parlando, ho ricevuto un'inaspettata telefonata da Bonnie... E nient'altro.-
Damon si sentì un completo idiota mentre tutto prendeva per lui una nuova veste.
-Chi l'ha deciso che il nuovo pericolo stesse cercando Elena?- tutti lo guardarono confusi.
Sage lo scrutò dubbioso.
-Non starai pensando che ... Non può essere.-era calmo, nessuna agitazione, come a volersi convincere di ciò che diceva.
-Invece sì! Avrebbe tutto perfettamente senso: tutto.-Damon invece era preoccupato e stranamente lucido e questo dava al suo sguardo un bagliore davvero inquietante.
-Ho  avuto la visione sfiorando Elena.- rispose compita e seria la signora Flower seriamente spaventata dai cipigli dei due potenti vampiri.
Damon guardò Elena, i suoi lineamenti così duri da sembrare scolpiti nel marmo.
-Cosa stavi facendo?-
-Ci stavamo passando una tazza, io avevo appena finito di parlare al telefono con Bonnie.-
Damon e Sage sembrarono totalmente atterriti da quella notizia. Poi il maggiore dei fratelli Salvatore si lasciò cadere su una sedia, stanco.
Stefan lo guardava serio e sempre più preoccupato.
-Damon...?-
-Sapete come ho contattato Sage? L'ha fatto Bonnie per me. Quando sono sparito ero da lei... Volevo che mi desse qualche indizio sul nostro nuovo nemico,ma ne abbiamo ricavato solo una serie d'immagini riguardanti lei e la profezia di sua nonna.-
-Credi fosse lei in realtà quella in pericolo?-,gli chiese Elena abbassandosi e posando una mano sul suo ginocchio. In risposta il vampiro annuì piano.
-Ma non è possibile, mon amì. Sono stato a controllarla fino ad ora: non c'era nessuna aura lì con lei.-
-Forse è qualcuno che può nascondere l'aura anche a te, non lo so. Vorrei sbagliare, ma ... Provate a chiamarla.-
Prima che finisse di parlare Elena era già al telefono tentando di rintracciare la sua dolce amica.
Dopo innumerevoli tentativi, la bionda si arrese. Damon aveva ragione: stavolta era Bonnie il bersaglio.

I giorni continuavano a passare senza aver notizie di Bonnie.
Damon e Sage continuavano ad andare in giro alla cieca cercando qualche traccia: anche solo un barlume dell'aura di Bonnie per poterla rintracciare, ma era tutto inutile. Non avevano trovato nulla, Bonnie sembrava completamente scomparsa.

Quel pomeriggio avevano tutti il morale a terra. Avevano cercato a vuoto e sperato per quasi una settimana.
Damon si sentiva chiaramente in colpa, come aveva potuto Lui non capire?
Era tremendamente frustrato, e forse qualcos'altro, si disse Elena, ma non riusciva a capire. Fece l'unica cosa che poteva: allungò una mano verso il suo viso per lasciargli una delicata carezza sul bel volto.
In quel momento la porta del pensionato si spalancò rivelando una figura minuta.
Vestita con jeans attillatissimi e una semplice canotta bianca, di fronte a loro c'era una sorprendentemente sciupata Bonnie.
 













Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Per chiunque volesse contattarmi, potete farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrete trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (verso domenica-lunedì), così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Alla prossima settimana,
Serena.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Legame 1 Eccomi qui con un'aggiornamento lampo a postare il quinto capitolo di questa storia!
Ringrazio immensamente tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e a chi ha recensito!
Ho deciso di pubblicare il capitolo oggi, facendo uno strappo alla regola ...  Spero ne siate felici!
Finalmente è entrata in scena la nostra Streghetta! Quale sarà il motivo del suo strano aspetto?
Vi lascio al capitolo!



Capitolo 5




Il volto di Bonnie era a dir poco strano, la sua espressione era differente da qualsiasi altra le fosse congeniale, ma prima di potersene minimamente accorgere Elena era già accanto all'amica e la stringeva totalmente, quasi aggrappandosi a lei: era così felice di vederla sana e salva, e lo era anche di averla lì con sè, quanto le era mancata! Eppure c'era qualcosa di strano, che subito individuò: Bonnie seppur con le sue esili braccia e la statura minuta, solitamente rispondeva ad un abbraccio con l'effetto koala, circondandoti totalmente con il suo calore e il suo affetto, ora invece le sue braccia restavano inermi lungo i fianchi e le spalle rigide. Persino il volto,si accorse finalmente Elena,era immobile ed immutabile. Eppure l'espressione non era quella con occhi vacui tipica delle sue trans. La sua amica era presente eppure distante.
Nella mente di Bonnie continuava a ripetersi quella scena intravista nel momento in cui aveva aperto la porta, come poteva immaginare che la sua "sparizione" avesse toccato uno di loro? O forse poteva sperare che almeno Stefan fosse preoccupato per lei... Elena nonostante la reazione che aveva avuto, era più occupata a godere il suo nuovo tempo con Damon, e quest'ultimo ad apprezzare le attenzioni del "suo Angelo".
Si voltò verso Stefan e lo guardò con volto triste: anche lui era una vittima in tutto questo.
-Ciao Stefan.-,gli sorrise brevemente prima di scrollarsi definitivamente di dosso Elena.
Che venne subito sorretta da Damon.
Guardando quella scena Bonnie fu totalmente ed irrimediabilmente certa della strada intrapresa, abbandonandosi completamente al nuovo destino, quello che aveva scelto.
-Uccellino?-la chiamò Damon appena si fu accertato che Elena si tenesse in piedi, ancora scioccato dal comportamento della piccola strega, che in quel momento lo guardava con ... astio?
Lui non capiva: queste reazioni, questi sentimenti, persino queste entrate ad effetto non erano da lei, decisamente. Per di più lo stava ignorando.
-Mon petite rouge.-,la salutò cauto Sage, e questo preoccupò Damon: il suo amico non era tipo da dover essere cauto.
-Ah Sage! La prossima volta perché non ti fermi a salutare invece di restare nascosto tra gli alberi?-gli chiese civettuola riferendosi certamente ai giorni in cui il vampiro l'aveva controllata.
-Come mai sei qui?- chiese seria la signora Flower.
Bonnie sorrise furba e posò a terra la borsa che stringeva nella mano destra e che nessuno aveva notato fino a quel momento. La osservò e i pesanti ed antichi volumi iniziarono ad uscirne per poi vorticare e tornare dove la ragazza li aveva presi un anno e mezzo prima,  mentre altri libri andavano nella borsa della ragazza.
-Non dovresti giocare così... Sai che non si deve abusare delle proprie possibilità... potresti attirare un infausto destino per aver così abusato delle forze della natura.-
-Destino infausto? Sono nata per asservirmi ad una leggenda! Questo è il mio destino infausto! Asservita a ... BASTA!- urlò improvvisamente e voltandosi andò via.
Restarono in silenzio per qualche minuto dopo quella brusca uscita di scena.
A rompere il silenzio fu, come prevedibile, Damon.
-Mi ha ignorato?-, era a dir poco sconvolto ed arrabbiato.
In un attimo era già uscito credendo di trovare la Streghetta a portata d'occhio. Invece non la vedeva ... scandagliò la zona con un'ondata di potere e, percependo la sua aura a casa, si trasformò mentre suo fratello gli urlava:
-Lascia perdere, Damon!-, inascoltato.

Damon si era subito accorto che qualcosa non andava nella casa della Streghetta, era stata protetta da un potente incantesimo: era proprio come se nessuno l'avesse mai invitato, non poteva quindi provare ad entrare dalla finestra.
Mentre cambiando forma riprendeva il suo aspetto umano, notò la madre della Streghetta uscire di casa, lo sguardo fisso indicava fosse sotto l'influsso di un qualche condizionamento mentale, molto diverso da quello tipico dei vampiri. Probabilmente era opera di Bonnie.
Si avvicinò lentamente.
-Salve signora; mi scusi il disturbo cercavo sua figlia posso entrare?-
-Devo andare, devo proprio andare.-, disse lei quasi implorante, disperata.
-Posso entrare?-, Damon le prese un braccio stringendo delicatamente.
La donna lo guardò e gli aprì la porta.
-Prego.- e detto questo corse via terrorizzata.
Damon entrò: non era stato in quella casa da molto. E solo ora aveva davvero la possibilità di orientarsi.
Individuò la camera della strega e, facendo ben attenzione a tenere sempre nascosta la sua aura, si avvicinò alla stanza.
-Non avresti dovuto sbilanciarti.-, le stava dicendo qualcuno, una voce maschile e giovane.
-Non volevo, è che mi sono lasciata trasportare … -
-Devi stare attenta, amore mio. Non vuoi che ci dividano vero? Se dovessero scoprire che tu sei la potente strega della leggenda … Ti porterebbe via da me!-
-Non lo scopriranno mai. La leggenda è troppo antica ed è qualcosa a cui normalmente è difficile credere: le streghe e i vampiri sono opposti, i vampiri in quanto non morti sono contro natura-
-E le streghe invece rappresentano la natura, l’energia vitale.-
-Già, non potrà mai scoprirlo ed a ogni modo non cambierebbe nulla.-
-Se anche volesse far qualcosa non glielo permetterò: tu e la tua energia vitale mi appartenete Bonnie!-
-Quella leggenda non rovinerà anche questo …- la voce di Bonnie pian piano si affievolì lentamente.
Quando finalmente Damon fu certo che lei fosse sola in camera, entrò e la osservò, non indossava più i jeans ma una corta camicia da notte avorio; il vampiro si chiese come fosse possibile che nel poco tempo che aveva avuto a disposizione per arrivare a casa prima di lui fosse riuscita anche a cambiarsi, poi ricordò che durante la conversazione aveva sentito dei leggeri fruscii.
Bonnie si era denudata di fronte al’’essere che la stava usando; Damon poteva chiaramente vedere che la ragazza era ancora più pallida di quando poco prima era apparsa al pensionato, e sul corpo  a malapena coperto si poteva notare come la sua pelle delicata diventasse in alcuni punti quasi livida.
Guardando quel giovane corpo delicato seminudo, il vampiro sentì nascere la rabbia.
Vide una coperta su una sedia e si affrettò a coprire la ragazza, assicurandosi che stesse bene al caldo: la sua pelle quasi trasparente sembrava aver decisamente bisogno di calore per recuperare un colorito se non sano almeno meno spettrale.
Damon si sentiva responsabile: aveva giurato a se stesso che non avrebbe più permesso che fosse in pericolo, lo aveva giurato mentre nella bolla di potere la portava via da Shinichi, mentre le parlava con la voce rotta, mentre la stringeva a sé, mentre baciava delicatamente le sue labbra dal sapore di fragola, semplicemente felice di saperla ancora viva*.
Sfiorò delicatamente un boccolo e in un attimo sparì, diretto al pensionato.
Suo fratello, naturalmente, lo aspettava sull’uscio.
-Allora?-, gli chiese.
-Non eri tu quello che mi aveva urlato di non andare?-, gli chiese strafottente come al solito, ma invece di fermarsi a schernirlo come avrebbe fatto in altri momenti, tirò dritto fino a raggiungeregl ialtri.
-Abbiamo un problema: c’è qualcuno che si sta servendo della NOSTRA strega come sacca d’energia, potere, sangue o qualsiasi altra cosa voglia da lei.-
-Questo l’avevamo già capito …- iniziò Elena preoccupata.
-Già, ma io ho origliato mentre quel bastardo le parlava. Non guardarmi così, fratellino,-disse rivolto a Stefan,- era per una buona causa.-, poi si voltò verso Sage,-Parlavano di una leggenda poco conosciuta: abbiamo bisogno di sapere quale per salvarla.-, poi riferì parola per parola la conversazione che aveva ascoltato.

Intanto nella sua stanza Bonnie si metteva a sedere.
-Te l’ho detto che sarebbe venuto ad origliare.-
-Avevi ragione …- rispose lei con un'epressione triste, stringendo la coperta al petto.


 





*(mi riferisco agli avvenimenti in Mezzanotte)






Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (solitamente il lunedì), così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Al prossimo aggiornamento,
Serena.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Legame 1 Eccomi qui con l'aggiornamento.
Ringrazio immensamente tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e chi ha recensito!
Finalmente si inizierà a capire qualcosa!
Questa storia si suddivide in tre differenti parti ... questa è la prima naturalmente, e in realtà nonostante quello che sembra, riguarda soprattutto Bonnie, la seconda parte riguarderà ancora lei però in modo differente, l'ultima parte invece sarà a beneficio del nostro adorato vampiro: Damon!
Dopo queste anticipazioni vi lascio al capitolo! Spero vi piaccia!



Capitolo 6




-Ogni duecento anni  nasce una strega destinata a uno, e un solo, vampiro.-,  Sage era stato via cinque giorni per cercare delle notizie ed era tornato certo di aver individuato la giusta leggenda.
-Aspetta un attimo, Sage … In che senso …?-, Elena non riusciva a ben capire.
-È come se fosse stata creata apposta per lui … alcuni vampiri hanno storie particolari, miei giovani amici, e spesso la trasformazione non fa altro che bloccare per sempre il loro vero io in una prigione di pietra nell’intimo dei loro cuori. In alcuni particolari casi, non so nemmeno io come possa avvenire la scelta, viene creata la strega che sola al mondo può riuscire a liberare l’innocenza del vampiro a cui è destinata.-
-Carina la favoletta, Sage! Mi sorprende però che uno come te creda ad assurdità senza fondamento come queste! Conosci almeno una coppia di “destinati”? Non sforzarti: la risposta è no! Perché è una favola!-, se inizialmente Damon era felice dell’ottimismo del suo amico, ascoltandolo non riusciva a non essere fortemente scettico, e non sapeva bene nemmeno lui il perché.
-Non capisco come un vampiro  come te possa essere così scettico! A rigor di logica dovresti dubitare anche della tua esistenza … Hai presente Romeo e Giulietta? Lui faceva parte di un brutale clan di vampiri e lei era una strega di pura discendenza druida.-, finì il vampiro non badando affatto alle facce incredule degli amici, mentre Stefan, ripensava alle sue ultime parole: “discendenza druida” proprio come Bonnie.
-E tu pensi che anche Bonnie sia una di queste streghe e che sia destinata ad un vampiro? E quindi sarebbe questo vampiro a possederla …- Elena cercava di mettere insieme le nuove informazioni con le poche che già avevano, cioè le condizioni della sua amica.
-No … Il vampiro a cui è destinata non può essere una minaccia … -, iniziò Sage, subito interrotto da Damon.
-Ma stai scherzando? L’hai vista? Sembra uno zombi, senza vitalità, ed esiste una sola possibile causa: un vampiro la sta usando come riserva ambulante! E lei ne è anche felice!- sbottò.
In effetti la piccola strega deperiva ogni giorno sempre più e loro erano impotenti di fronte a questo.
-È  proprio questo quello che sbagli! Se la piccola Bonnie ha trovato il vampiro a cui è destinata questi non può farle del male perché il loro non può essere un vincolo servile, ma solo un vincolo d’amore in qualche modo. E in questo caso non c’è pericolo che la strega in questione si trasformi: resterà sempre una strega, molto, molto potente, eternamente giovane ed immortale.-
Tutti restarono in silenzio cercando di metabolizzare le informazioni strabilianti che avevano ricevuto.
Fu Stefan a rompere il silenzio.
-Quindi in realtà l’unione con il vampiro dovrebbe essere positiva, non portarla alla morte … Ho capito bene?-
-Esatto.-
-Quindi non è quel vampiro il problema ma qualcuno o qualcos’altro.-
-Sì.-
-E se invece quel vampiro potesse essere un aiuto?-chiese Elena.
-Dobbiamo fare delle ricerche...-,iniziò Stefan.
-Già ... E dobbiamo essere veloci...-
-Come se fosse semplice! E di certo non lo sarà farlo in maniera veloce... Non sappiamo nemmeno da dove cominciare ... Ed è una leggenda semi sconosciuta anche alle creature magiche ...- sbottò improvvisamente Damon,parlando talmente veloce che solo Sage riuscì a capire tutte le sue parole, persino Stefan aveva fatto fatica.
 -Damon, mon amì, sei un po' pessimista non credi? Vedila così: qualsiasi cosa abbia puntato la nostra adorabile strega lo ha fatto proprio in virtù di questa leggenda e quindi per la sua forza...-
-Lo so, ma il punto è proprio che dovremo sbrigarci! Tu non l'hai vista in questi giorni, noi sì e ti posso assicurare che perde giorno dopo giorno la sua essenza vitale! Dovremmo trovare informazioni che confermino l'esistenza della legenda e trovare anche il vampiro a cui è destinata, il tutto prima che lei diventi un guscio vuoto... E non sarebbe male scoprire anche cosa la sta usando da sacca personale!-
-Esattamente Damon, cosa ti infastidisce tanto?-, chiese sospettosa Elena.
-Chiunque sia stato ci sta apertamente sfidando, mi sta sfidando. Quando il mese scorso sono stato nel Maine, la strega era ok, un po' giù, ma ok! E proprio per non far preoccupare tutti aveva deciso di restare al campus ... Quindi la decisione di tornare in questo stato deve essere stata indotta da qualsiasi cosa la stia manovrando. È una sfida!-
-A questo non avevo pensato.-
Un secondo dopo la porta della pensione si spalancò. Corsero tutti a vedere. Di fronte a loro si presentava una Bonnie seminuda:la leggera sottoverste in seta celeste era completamente trasparente e lasciava vedere perfettamente tutto il corpo della ragazza e l'unico altro indumento che portava: un paio di semplici slip celesti. Ma quello che colpì tutti fu il suo volto stupendo e completamente spento. Sembrava una bambola di porcellana dagli occhi vitrei. Poi parlò e in quello stesso istante le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi di bambola.
-Vedo che hai capito Damon Salvatore! Ma chissà quanto ci metterai a scoprire come salvarla? Arriverai tardi!-e dopo un sorriso sadico Bonnie tornò la bambola senza vita che era prima.
Fu in quel momento che  dietro di lei si scorse una capigliatura bionda.
Prima che gli altri potessero battere le ciglia Damon era già oltre Bonnie e stringeva il collo del ragazzo ... sbagliato.
-Ma sei solo tu Mutt!-
-Certo Damon... anche io sono felice di vederti!- gracchiò appena il vampiro allentò la presa sul suo collo.
Intanto si erano tutti voltati a guardare la scena,compresa la bambola poco vestita con l'aspetto di Bonnie. Damon seppe subito quando l'umano si accorse di lei:immediatamente le sue guance si tinsero di rosso e l'imbarazzo lo prese. In un batter d'occhio Damon aveva coperto la ragazza con una delle sue camicie,e proprio mentre la stava chiudendo accadde qualcosa di strano: per un solo attimo gli occhi di Bonnie furono ancora i suoi, profondi, emozionati, bellissimi e impauriti; poi tornarono di nuovo vacui e iniziarono a versare nuove lacrime, prima che la ragazza si voltasse per andarsene. Quando chiuse la porta dietro di sè Matt non era ancora riuscito a parlare.
-Bonnie non puoi uscire in questo stato!-disse mentre spalancava la porta, ma lei non c'era già più.
-Ma ... Ma ... Cosa succede? Bonnie non andrebbe mai in giro così svestita! E ora dov'è finita?-
-Matt è meglio che ti siedi...-,disse Stefan,l'altro obbedì.
-Non ti aspettavamo prima di dopodomani, figliolo.- parlò per la prima volta in quel pomeriggio la signora Flowers.
-Già perché non ci hai avvertito?-
-Volevo farvi una sorpresa! Non mi aspettavo certo un simile accoglienza...-disse toccando il collo su cui si iniziavano a vedersi dei segni scuri.
-Mi spiace Matt... Ti ho scambiato per qualcun altro...-,spiegò fintamente annoiato il vampiro dagli occhi neri.
-Suppongo che ci siano nuovi problemi...-disse mentre mentalmente faceva apprezzamenti poco consoni sul corpo della Streghetta, poi continuò,-Stavolta chi ti cerca, Elena?-
Damon scoppiò in una risata parecchio amara.
-Beh Matt anche noi abbiamo fatto la stesso errore: siamo rimasti qui a cercare di proteggere Elena, ma stavolta non volevano lei!-
Matt era confuso: se non volevano Elena cosa potevano volere, e soprattutto chi era questo nuovo nemico.
-Non sappiamo chi o cosa sia questo bastardo ...- Damon era notevolmente irritato, fu quindi Sage che come lui aveva letto le domande mentali dell'umano a concludere la risposta.
-Questa volta vogliono la dolce Bonnie e purtroppo l'hanno già presa come hai potuto notare. E sotto effetto di qualche condizionamento magico o qualche possessione!-Matt strabuzzo gli occhi preoccupato.
-Dobbiamo avvertire Meredith!-
-Veramente io preferirei tenere almeno lei fuori dalla faccenda, tanto non credo tornerà per le vacanze visto che i suoi si sono trasferiti...-
-Già meglio non coinvolgere tutti.-,stranamente Damon era d'accordo con Elena.
-Ma stiamo parlando di Bonnie!-
-Matt ha ragione,- disse sorprendentemente Stefan.
-Fratellino sei certo di star bene? Credi davvero che sia una buona idea far tornare anche Miss Inquietudine?-
-No, non farla tornare, ma Meredith ha a disposizione una delle più fornite biblioteche del paese. Ad Harvard ci sarà una sezione riguardante le leggende ... E poi potrebbe esserci qualcosa nelle ricerche di Alarick.-
-In effetti non hai tutti i torti-, disse Elena abbracciando il suo Stefan. Matt intanto spiava le reazioni di Damon certo che lo avrebbe visto infastidito, ma probabilmente il vampiro era molto bravo nel recitare perché l'unica cosa che disse fu: -Allora chiamiamo e chiediamo aiuto!-


 









Che ne dite? Finalmente inizio a svelarvi qualcosa, no?
Nel prossimo capitolo saprete ancora di più!
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (solitamente il lunedì), così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Al prossimo aggiornamento,
Serena.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Legame 1 Eccomi qui con l'aggiornamento.
Ringrazio immensamente tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e a chi ha recensito!
In questo capitolo sapremo qualcosa in più sulla leggenda e soprattutto sapremo quale essere sta sfruttando l'energia di Bonnie.
Vi lascio al capitolo! Spero vi piaccia!



Capitolo 7





-No, non farla tornare, ma Meredith ha a disposizione una delle più fornite biblioteche del paese. Ad Harvard ci sarà una sezione riguardante le leggende ... E poi potrebbe esserci qualcosa nelle ricerche di Alarick.-
-In effetti non hai tutti i torti-, disse Elena abbracciando il suo Stefan. Matt intanto spiava le reazioni di Damon certo che lo avrebbe visto infastidito, ma probabilmente il vampiro era molto bravo nel recitare perchè l'unica cosa che disse fu: -Allora chiamiamo e chiediamo aiuto!-



Un attimo dopo Elena parlava già con Meredith.
-Quindi non tornate nemmeno per Natale? Ah, devi studiare... Posso chiederti un favore?Come lo sai? Cosa? Aspetta che ti metto in viva voce!-
-Salve signora Flowers,come va Stefan?Damon...-
-Aspetta Meredith come fai a sapere che c'è anche Damon?-
-Me lo ha detto Bonnie...- ma fu subito interrotta dal minore dei Salvatore, prima che potesse parlare della telefonata avuta da Damon giorni addietro.
-Tu hai sentito Bonnie? Quando?-
-Come stavo spiegando ad Elena, Bonnie mi ha chiamato cinque giorni dopo la visita di Damon...E mi ha chiesto di fare una  ricerca nella biblioteca di Harvard e di controllare negli appunti di Rick.
-Su?- insistette Matt.
-Veramente poi quando l'ho chiamata per darle i risultati mi ha detto che non le serviva più perché conosceva già la verità,e mi ha raccomandato di non raccontare a nessuno delle mie ricerche. Anzi mi è sembrata molto sgarbata ed irritata...-
-Probabilmente era già sotto influsso di quell'essere!Quindi DEVI dirci tutto!-
-Damon ha ragione, Mere ... Devi dirci tutto.-, aggiunse Elena.
-O-ok ... Mi aveva chiesto di cercare una leggenda i cui protagonisti fossero una strega e un vampiro, diceva che quella leggenda doveva esistere, lei sentiva che esisteva! E che dovevo scoprire cosa succedeva alla strega dopo, quando la favola non si realizzava. E quale funzione potesse avere un fantasma... Era sconvolta, probabilmente aveva pianto molto, potevo sentirlo dalla sua voce. Le ho chiesto a cosa le servisse e le singhiozzando ha risposto che doveva capire cosa ne sarebbe stato di lei ... Poi l'ho sentita sussultare e mi ha detto di far prima che potevo e che doveva chiudere.-, le parole della mora avevano lasciato tutti sconcertati. -Ah, prima di chiudere mi ha detto che mi avrebbe sempre voluto bene.-
-Ok allora proseguiamo con le ricerche, e speriamo di trovare qualcosa il più presto possibile!-disse Elena-Allora dividiamoci ...-
-Aspetta un attimo, generale. Che ne dici di sentire i primi esiti delle ricerche?-
-Beh, grazie Damon!-il tono di Meredith era abbastanza sorpreso.
-Sì, sì! Ora dicci.-
-Ok, ma vorrei anche sapere cosa sta succedendo a Bonnie! Non ci sto capendo molto!-
-Hai ragione Mere...-,disse Stefan e le spiegò quali fossero le condizioni di Bonnie.
-La situazione è grave.-, commentò alla fine del racconto.
-Ecco perché dovresti parlarci di quello che sai, in fretta possibilmente.-,sbuffò Damon.
-Dovresti davvero imparare l'arte della pazienza,mon ami! Dopotutto saresti abbastanza vecchio da doverne apprezzare l'utilità!-
-Certo! Quando il tempo non sarà un fattore limitante mi impegnerò a sedermi e godermi del buono bourbon! Ma considerando che le condizioni della strega si aggravano con il passare del tempo...Scusate se non sto a trastullarmi al telefono come voi!-
-Ehi!- protestò Matt, in risposta il vampiro fece una smorfia insofferente.
-Hai preso proprio sul serio questa faccenda della sfida!-,commentò Elena, al che lui sbuffò e poi rispose.
-Anche! Ma diciamo che per quanto non mi piaccia l'idea mi sono, forse, in qualche modo, affezionato a voi scimmiette... e, forse, non mi va propriamente giù che qualcuno venga a disturbare chi ho deciso di tenere al sicuro. Del resto ci sarà pure un motivo per cui ho rischiato di morire?!-
-Forse non lo ricordi, ma non hai solo rischiato: sei morto.- gli ricordò Stefan.
Per Elena era impossibile dimenticarlo: era stato proprio quell'episodio a scatenare in lei gelosia verso la sua migliore amica. Damon era morto per salvare Bonnie, non lei, ma Bonnie! Allora questo l'aveva resa gelosa, ora era solo fiera che Damon avesse aperto il suo cuore anche ai loro amici.
-Ed è per questo che hai continuato a vegliare su di noi?-,la voce dal telefono ruppe il momentaneo silenzio.
-Come sai che io …? Te ne sei accorta.- disse Damon riferendosi alle regolari visite segrete che faceva ad ognuno dei suoi umani da quando si era allontanato.
-Sì e anche Bonnie.-
-Beh...Siete una cacciatrice e una potentissima strega –
-Di che parlate?-,chiese Stefan confuso.
-Damon ha vegliato su di noi per tutto questo tempo...-,erano tutti sorpresi dalla rivelazione di Meredith.
-Certo che ti piace proprio far la parte del gentiluomo che difende le fanciulle indifese!-
-Ti ricordo che gentiluomo lo sono di nascita..E comunque Mutt non credevo che anche tu fossi una fanciulla!-
-Hai vegliato anche su di me?-
-Beh per quanto io preferirei le fanciulle in causa ci sono altre creature che dissentirebbero, ma non fare quella faccia, non significa che siamo amici! Diciamo che mi fai tenerezza!-, l'espressione di Matt da shoccata divenne imbronciata.
-Wow sono diventato il cucciolo di labrador di un vampiro sadico! Yuppie!-
-Diciamo che più o meno hai capito...anche se tu saresti più un cucciolo di rospo!-, improvvisamente Sage scoppiò a ridere.
-Scusate, ma siete davvero esilaranti. Ad ogni modo credo che dovremmo ascoltare quello che la nostra amica ha da dirci.-
-Grazie Sage. Quando quei due iniziano sono peggio di due bambini.-
-Figurati! Ora dicci.-
-Sì! Allora... ho trovato una vecchia leggenda che racconta di storie d'amore tra streghe molto potenti e altrettanto forti vampiri. Sappiamo che le streghe sono figlie della madre terra, generatrice di tutte le creature, capita a volte che questa noti la particolare tribolazione di alcuni i suoi figli...ora, sono pochi gli umani che non possono essere sollevati dai dolori terreni, e questi sono le creature della notte: vampiri e licantropi, ma mentre questi ultimi si abbandonano completamente ai propri istinti, ci sono vampiri che di fronte a particolari esperienze di vita barricano il loro vero io in una corazza sul fondo del proprio cuore.-, gli sguardi di Stefan ed Elena (e di certo anche quello di Meredith lo avrebbe fatto se avesse potuto) scattarono a guardare Damon,-Allora la madre terra decide di inviare a chi è stato capace di preservare un barlume di umanità seppur solo nei sentimenti negativi, una possibilità di salvezza attraverso le sue creature più potenti: ogni 200 anni una sola strega, la più pura e la più potente può redimere un solo potente vampiro! E può attraverso lo scambio di sangue  condividere con lui l'immortalità per mezzo del loro amore.-
-Wow-, si lasciò sfuggire Matt.
-Collima con la versione conosciuta da Sage.- concluse Stefan mentre l'altro annuiva.
-Beh poi ho cercato qualcosa sul rapporto tra fantasmi e vampiri, ma ho trovato solo una storia: praticamente di solito i fantasmi non hanno molto a che spartire con i vampiri, a meno ché non si tratti di uno stregone... Damon hai mai pestato i piedi ad uno stregone?-
-Non saprei, credo di sì; forse più di uno...-
-Perfetto!-,la voce della ragazza era leggermente acida e stufa,-Se lo stregone ha una volontà abbastanza forte e il vampiro è potente, il fantasma può attaccarsi all'aura del vampiro e aspettare, senza che lui se ne accorga, per poter avere la sua vendetta.-, tutti restarono in silenzio, poi la ragazza ricominciò.-Visto che Bonnie mi ha chiesto d'indagare sui fantasmi, a possederla deve essere uno di loro. Inoltre lei deve aver scoperto in qualche modo di essere una delle streghe della leggenda...-
-Ma cosa succede a chi non trova il vampiro a cui è destinato?-,chiese il maggiore dei Salvatore.
-Proprio nulla! Questa non doveva essere una punizione per le streghe ma una possibilità per i vampiri. Uno scopo. Ma dalle ricerche di Rick abbiamo scoperto che a quanto pare le streghe stesse hanno provveduto a nascondere la vicenda, ma non sappiamo  il perché!-
-Ok! Allora adesso basta riflettere passivamente!-,iniziò Elena,-Dobbiamo cercare di capirci qualcosa: Mere voi continuate a cercare. Io e Stefan andremo alla biblioteca dell'università, non sarà Harvard ma tentar non nuoce! Matt tu controlla la biblioteca cittadina, signora Flowers lei cerchi tra i suoi vecchi libri. Damon e Sage ... Beh voi indagate a modo vostro, Sage potresti vedere anche nella Dimensione Oscura, ma Damon è meglio che resti qui: l'ultima volta stava per rimanerci secco!-
-Veramente mio piccolo amore è morto.-
-Appunto! Quindi lui resta qui! Ci manca solo che si metta anche lui nei guai.-,ignorò la smorfia infastidita che piegò per un attimo quelle belle labbra,- Allora ragazzi ci rivediamo, nel tuo caso Mere ci risentiamo, tra quattro giorni!-
Quei quattro giorni furono a dir poco frenetici per tutti. Sage e Damon andavano in giro per il paese cercando delle versioni perlomeno verosimili della leggenda. Il vampiro italiano non era certo di aver preso mai tanti aerei, soprattutto perché alla fine di ogni giorno pretendeva di tornare a Fell's Church, non si fidava dell'essere che sembrava averlo sfidato: con molta probabilità avrebbe potuto attaccare chiunque altro di loro!
Del resto da  quello che aveva scoperto la Streghetta era molto più potente di quanto loro avessero mai pensato! Aveva anche chiesto in giro come fosse possibile per una strega non pratica usare una magia potente come quella che aveva fatto lei cercando di contattarlo credendolo nel regno dei morti... Tutti i vampiri, i demonietti e le streghe che aveva interpellato gli avevano dato la stessa risposta: solo con un immenso potere era possibile fare quello che lei aveva fatto,di solito anche streghe molto potenti non potevano andare oltre un filtro d'amore molto blando come prima magia completa, ma entrare in quel modo nel regno dei morti era impossibile anche a molte streghe esperte!
Ormai era indubbio: Bonnie era abbastanza potente da essere la protagonista della leggenda. Ma c'era qualcosa che non quadrava: non sarebbe dovuta essere così forte prima dello scambio di sangue.
Queste erano le notizie che portava Damon.



 









Che ne dite?
Nel prossimo capitolo conosceremo il vampiro della leggenda! Devo confidarvi che quelli che seguono sono i miei capitolo preferiti, perché iniziano le parti Bamon vere e proprie! ù.ù
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (solitamente il lunedì), così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Al prossimo aggiornamento,
Serena.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Legame 1 Eccomi qui con l'aggiornamento.
Scusate il ritardo ma ho avuto parecchio da fare.
Ringrazio immensamente tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserite nelle seguite e nelle preferite e a chi ha recensito!
Finalmente IL capitolo in cui si saprà chi è il vampiro della leggenda! ù.ù
Vi lascio al capitolo! Spero vi piaccia!



Capitolo 8





Erano al pensionato, di nuovo tutti riuniti, compresi i due piccioncini da Harvard, in videoconferenza.
Praticamente non avevano trovato quasi nulla di nuovo. La leggenda esisteva, i vampiri dei piani alti sapevano che era nata la strega e avevano fretta di trovarla, perché lo scambio di sangue doveva avvenire mentre quella era ancora pura, illibata.
L'unico modo di scoprire chi fosse il vampiro era effettuare lo scambio di sangue, che secondo un'antica credenza avrebbe guarito ogni ferita, nemmeno il legame che ci sarebbe dovuto essere tra i due poteva essere una prova perché non si trattava di una specie di colpo di fulmine: il vampiro avrebbe dovuto permettere alla strega di avvicinarsi abbastanza a lui, da scaldare il suo cuore.
E questo preoccupava molto tutti: significava mettere Bonnie alla mercé di qualche potente vampiro e questo sempre considerando il poter individuare, in qualche modo, chi fosse il vampiro a cui la ragazza era destinata!
Intanto avevano raccolto molti altri particolari,ma nulla che potesse direttamente portarli a qualcosa di concreto.
Improvvisamente si sentì attraverso il computer il suono stridulo della suoneria del cellulare di Alarick.
Quando lui tornò accanto a Meredith, dopo aver terminato la chiamata, stavano tutti discutendo di un altro "particolare".
-Beh a quanto pare Bonnie conosceva una versione della storia distorta: lei mi ha fatto capire che aveva paura di morire se non avesse adempiuto al destino assegnatole. E questa sua idea mi da l'impressione che lei sapesse a quale vampiro fosse destinata e fosse certa che sarebbe stato impossibile realizzare la leggenda.-
-Meredith cosa intendi?-,sul bellissimo volto di Stefan si poteva notare la preoccupazione.
-Beh una delle versioni che circola è un tantino più macabra, e sicuramente senza fondamento: se la strega non avrà bevuto il sangue del suo vampiro entro il Lunicorno dei suoi vent'anni rischia di sparire per sempre. Ma come abbiamo appurato questa versione è senza fondamento, e soprattutto non spiegherebbe perché le streghe abbiamo nascosto la leggenda per secoli.-
-Ne ho appena scoperto il motivo...-,spiegò Alarick,-Semplicemente il sangue di vampiro è velenoso per le streghe! E visto che l'unico modo per scoprire il legame tra strega e vampiro è farle bere il sangue di lui... Loro rischiavano di essere decimate nella ricerca!-
-Ma non ha senso...se il sangue di vampiro serve per lo scambio allora non può essere velenoso.-
-Matt ero a telefono con Celia, lei pensa che questa sia una delle differenze con gli altri vampiri: solo il sangue del vampiro designato non uccide la strega!-
-Ma questo vuol dire ...-iniziò Elena.
-Già.- conclusero Mere e Stefan.
-Cosa? Vi spiacerebbe spiegare anche a noi?-, sbottò Damon dopo minuti di silenzio.
-Infatti... Non ci ho capito nulla nemmeno io!-
-Beh Mutt che tu non abbia capito è la norma! Ma nemmeno io sto capendo!-
-Beh, mon amì, è perché tu non stai sondando le loro menti! "Bonnie conosce il vampiro!" ecco cosa stanno pensando!-
-Questo l'avevo capito anche io, Sage! Vorrei sapere in base a cosa lo dicono!- sbuffò irritato.
-Vedi Damon caro, il punto è che se è vero che solo il sangue del vampiro a cui è destinata può non uccidere Bonnie e soprattutto guarirla ...allora...- la signora Flores non sapeva come dirlo.
-Oddio! Ora ho capito!- disse improvvisamente Matt.
Damon,ancora confuso frugò allora nella sua testa. La scena che gli presentava la mente di Mutt-i suoi ricordi,gli suggeriva qualcosa-vedeva lui di spalle nel bagno di Stefan, la camicia resa ancor più scura dall'acqua, un mucchietto di vestiti femminili in un angolo, un taglio alla base del collo, e un'altro sul polso, vicino al quale c'era la piccola bocca rossa di Bonnie.
"È Damon!", questo il pensiero che rimbombava nella mente dell'umano.
Damon ringhiò.
-Ma che fantasie hai!-,sbottò infastidito,-In una situazione del genere tu pensi a qualcosa così...e, per la cronaca, se anche dovesse accadere non ti inviterei ad assistere!-
-Ma di che parlate?-,chiese Stefan.
-Ho ricordato di ...Hai presente dopo l'attacco del malach nel bosco?-
-Ma di che parlate?-
-Damon non può ricordare! Shinichi gli ha cancellato i ricordi.-, disse Elena come a chiarire quello che in realtà tutti tranne Damon già sapevano.
-Ma cosa non posso ricordare?-
-Damon...-Stefan sapeva che toccava a lui spiegare, ma non sapeva come,-mentre eri sotto controllo del malach hai salvato Bonnie...facendole bere il tuo ... SANGUE.-
Si aspettavano urla, sbraiti e negazioni, invece Damon era lì in piedi davanti a loro, zitto.
-Damon...?-
-Wow!-
-Damon...tu ci credi?-
-Non dovrei Mutt?-chiese candidamente.
-E che la tua reazione...-,iniziò Meredith seriamente sorpresa.
-Beh, abbiamo il modo per liberare la streghetta!-
-Ma questo implica ...-,ma Elena venne fermata dalla mano di Stefan sul suo braccio. Aveva ragione era meglio salvare prima Bonnie e poi pensare alle implicazioni!
Già, non potevano permettersi che le implicazioni  che la notizia aveva distraessero Damon, che era l'unica carta che avevano. Anzi doveva dire anche a Matt di non considerare la vera importanza di quella notizia. Ma era troppo tardi.
-Tu sei impazzito Mutt! Io non amo nessuno! Io non diventerò buono! Io non amo NESSUNO!- quasi ringhiò l’ultima frase.
Tutti coloro che stavano partecipando a quella riunione sapevano che Damon si sbagliava, lui avrebbe amato Bonnie, volente o nolente e questo Stefan  l'aveva capito proprio il giorno in cui aveva visto l'egoista Damon donare il suo sangue a Bonnie per salvarla, quando felice di averla salvata l'aveva stretta a sé, lui il grande vampiro cattivo che copriva il corpo della fanciulla con un asciugamano perché era giusto. Lui che non sapeva nemmeno di aver provato quelle forti emozioni...
Elena lo sapeva, da quando lui era morto per salvarla, da quando erano entrambe state vittima della gelosia, le une nei confronti dell'altra poco meno che un anno e mezzo prima.
Le veniva da sorridere ora che vedeva Damon sparire volando via in forma di corvo, e sapeva  si sarebbe presto ritrovato dalla rossa...
Era così lontano il periodo della sua confusione, ora che aveva imparato a distinguere ciò che aveva provato. Lei e Damon erano così simili,testardi,orgogliosi, affascinanti...la preda migliore che ognuno di loro potesse scegliere.
Il fascino di Damon le faceva stringere il cuore e fremere l'anima ...come una ragazzina che guardi il suo film preferito e ne venga rapita tutte le volte. L'amore per Stefan, il suo Stefan, invece le faceva palpitare il cuore e l'anima, che risuonavano scossi dallo stesso calore, elementare ed indispensabile.
La gelosia per Damon quindi era scomparsa, evaporata, rimaneva solo un enorme senso di protezione verso quella parte così pura ed ingenua... Parte che a quanto pareva toccava a Bonnie curare.
In quel momento nonostante non fossero più telepatici Stefan ed Elena sapevano che entrambi stavano pensando alla stessa  cosa: se era Bonnie allora potevano affidarle Damon, se era il VERO Damon allora potevano affidargli Bonnie.
-E adesso?-, chiese Matt preoccupato.
-Adesso tocca a Damon...-,la risposta della signora Flowers era talmente semplice e talmente vera che nessuno avrebbe potuto obiettare, forse solo Damon stesso, ma adesso volava veloce nell'Old Wood completamente confuso da quello che stava accadendo, e da quei ricordi mancanti.
Lui credeva che Shinichi gli avesse tolto i ricordi per nascondere un suo punto debole, qualcosa che lui aveva scoperto mentre era stato sotto il controllo del malach. Invece forse il suo scopo era quello di ritardare la scoperta della leggenda, di non rendere la sua Streghetta così potente da spazzarlo via in un secondo. Non seppe nemmeno perché, né come si ritrovò appollaiato sulla quercia di fronte alla camera dell'Uccellino. Poteva vederla: seminuda distesa sul suo letto, lo sguardo vuoto, le guancie bagnate da continue lacrime il corpo inarcato,la mano protesa al cielo e le labbra socchiuse in un debole lamento di dolore. La sua era un'immagine di acuto dolore...se si fosse trattato di qualcun altro avrebbe apprezzato quello spettacolo...ma era il suo Uccellino, la sua Streghetta pudica e sempre imbarazzata.
Ad un certo punto notò che la finestra si apriva lentamente. Era lo stregone, il fantasma, che lo sfidava ad entrare.




 









Che dire?
"Adesso tocca a Damon" ù.ù
Nel prossimo capitolo finalmente un vero confronto tra Damon e Bonnie!
Nel decimo poi ci sarà il primo vero momento Bamon! Non vedo l'ora e voi?
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (il lunedì), così come nel mio blog: My pure wings
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Al prossimo aggiornamento,
Serena.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Legame 1 Eccomi in anticipo! Mi chiederete perchè ... Ci sono due motivi: venerdì ho una prova all'uni quindi giovedì non sarò libera di postare con calma, e voglio festeggiare il raggiungimento delle 20 recensioni!
Poi c'è il fatto che non vedo l'ora che voi mi diciate com'è questo capitolo!
QUindi ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente, e vi lascio al capitolo!




Capitolo 9




Il sole era già calato da parecchio tempo e il crepuscolo era ormai inoltrato, Bonnie era ancora inconsapevolmente posseduta ... Damon era certo che quell'inconsapevolezza fosse la chiave di tutto: lei non sapeva che l'essere che le era accanto la stava possedendo, altrimenti non lo avrebbe permesso, e non sapeva che era destinata a lui, altrimenti non si sarebbe fatta usare in quell'orribile modo; lui ne era certo. Damon sentì ancora una volta quel potente fastidio e mentre fluidamente entrava nella camera della rossa sentiva forte e giusto come non mai il senso di possesso: era la SUA strega quella che era avvinghiata a quell'essere semitrasparente? Era lei che si lasciava baciare e toccare languidamente? Se il fastidio non fosse stato a tali livelli avrebbe potuto trovare la scena eccitante.
Invece quel corpo evanescente gli ricordava quello di una medusa e tutta l'immagine non gli suscitava altro che ribrezzo.
-Streghetta...-,sussurrò e vide Bonnie staccarsi finalmente dal mostro, avrebbe potuto controllarne i lineamenti per riconoscerlo, ma in quel momento doveva prima pensare  a Bonnie. Allungò la mano.
-Lascia perdere quell'essere. Ti sta possedendo, sta sfruttando la tua forza vitale...-
-Lo so.-,fu l'unica risposta che ricevette dalla voce un po’ stanca ma sempre musicale della strega. La risposta lo paralizzò.
-Qualsiasi cosa ti abbia detto è una bugia, devi credermi. Lo sai che non ti mentirei, non a te. Perché mai dovrei farlo?-, finalmente Bonnie si voltò verso di lui, ancora allacciata al corpo medusoide dell'essere.
-La leggenda è vera?-Damon annuì lentamente,-Il vampiro a cui ... Sei tu.-, sorridendo il vampiro annuì ancora,-Allora non mi ha mentito.- e tornò a baciare il fantasma.
Damon finalmente si soffermò sui lineamenti di quello, riconoscendolo:
-Tu! Cosa diavolo vuoi da noi... Da lei?-
Quello staccatosi da Bonnie  rispose:
-Vendetta.-
-Non sei originale... E comunque non ho fatto nulla contro di te... Non ti ho ucciso né ti ho ferito, che vendetta vuoi da me? Non ti ho fatto nulla! Ti sei suicidato!-sbuffò Damon parodando la sua stessa solita espressione strafottente, a causa del suo evidente nervosismo: le mani semitrasparenti del mostro stavano accarezzando le gambe della strega. Aveva riconosciuto il suo nuovo avversario.
-Non hai fatto nulla?- gli occhi indaco brillarono di rabbia sotto la frangia bionda,  e la mano artigliò la coscia di Bonnie,che per il dolore strizzò gli occhi.
-Maledetto per prima cosa toglile le mani di dosso e poi parliamo!-
-Giusto...perché tu non hai messo le mani addosso alla mia ragazza?-
-Ah...il problema è questo! IO non ho influenzato la tua ragazza, Alistar! Non l'ho torturata così!-
-Beh io invece ho conquistato il tuo Uccellino senza trucchi, lei ha scelto di sua sponte questa situazione! Rassegnati Salvatore, hai perso ...e hai perso la cosa più importante!-,disse sadico. Poi sussurrò qualcosa nell'orecchio di Bonnie, che improvvisamente sembrò risvegliarsi guardarsi intorno ed arrossire.
-Che ci fai qui Damon.-,disse lei nascondendo il suo corpo dietro quello gelatinoso dello stregone.
-Sono venuto per vedere come stavi. Perché non vieni al Pensionato con me? Siamo tutti lì tranne Meredith e Alarick, sono tutti preoccupati.-
-Non c'è nulla di cui preoccuparsi...Io sto bene.-,la voce stranamente ferma e determinata.
-D'accordo...vieni a dirlo anche agli altri...sarebbero felici di vederti: Mutt, la vecchia strega, il mio pietoso fratellino Stefan ed Elena. Vieni con me...sono tutti preoccupati...-
-Dì ad Elena di non preoccuparsi per me..-
-Sai bene che non può evitare di preoccuparsi, vista la situazione.- a quest'affermazione la strega affondò le unghie nella carne evanescente dello stregone.
-Dì ad Elena che la situazione non cambia nulla. Può stare tranquilla...Non c'è bisogno di mandarti qui per convincermi a fare chissà cosa!-scattò con voce acida, gelosa.
-Non vuole che tu faccia niente di strano...-poi si rese conto di cosa avesse detto ,-Non mi ha mandato Elena...non sa nemmeno che sono qui,sono uscito...senza dire dove andavo...-
-Sei scappato. Qualcosa non ti andava bene e sei scappato. Cosa c'è Stefan ed Elena si sono baciati davanti a te?-, ora la sua voce era tagliente, cattiva...eppure era la voce musicale di Bonnie, non era sotto alcun influsso, infatti nonostante fosse seminascosta dal corpo dello stregone tentava comunque di coprirsi, pudica.
Damon era spiazzato da tutto questo. Quello era il SUO Uccellino, ma era così arrabbiata...lui non sapeva cosa  dirle e come; non sapeva come districarsi da quella situazione.
Cercò di trovare una soluzione a quella situazione, velocemente: quel bastardo lo conosceva bene, era inutile cercare di fregarlo …  e anche la streghetta, per quanto passasse gran parte del tempo ad essere impaurita o attratta da lui, lo conosceva, conosceva tutte le sue mosse.
Avrebbe dovuto sorprenderli per davvero, e per quanto gli costasse ammetterlo c’era solo un modo per confonderli, doveva usare l’unica arma che non aveva mai utilizzato: lui di solito la distorceva, la ometteva, la mascherava, non andava mica sbandierandola per i cinque continenti come Santo Stefano, eppure proprio per questo era il momento di dirla, la verità.
E non importava se questo l’avrebbe fatto sembrare un debole, la leggenda diceva che la strega gli apparteneva e per quanto una parte di lui volesse provare ad ignorare l’intera faccenda, non poteva accettare la scena che aveva davanti.
-Hai ragione: sono scappato; perché sono confuso ed arrabbiato; perché quel maledetto kitsune non mi ha più reso i miei ricordi; perché devo cercarli nella mente degli altri, perché so che sono veri, ma non so riconoscerli; perché tutta questa faccenda della leggenda è assurda; perché io so di non poter provare sentimenti umani; perché tu non puoi essere divenuta questo, Uccellino; perché non capisco; perché non posso accettare tutto questo … perché non so più cosa credere!-
Gli altri due erano gelati sul posto; immobili come statue di cera guardavano Damon esausto per essersi confrontato con i sentimenti procuratigli dalla verità.
Fu Bonnie la prima a riprendersi.
-È tutto così assurdo solo perché tu ami disperatamente Elena …-, disse  timidamente, con la sua solita voce rotta dall’eccesso di una qualsiasi delle mille emozioni che la travolgevano quotidianamente.
-No! Io credevo di amare Elena … Perché era l’unica che mi si era avvicinata abbastanza da illudermi di poter provare ancora qualcosa, qualsiasi cosa …- la sua voce era rude ed aggressiva (per quanto potesse esserlo il velluto) ma le parole suonarono come una supplica.
-Credo sia il momento … -, sussurrò la strega all’evanescente biondo, che sorridendole viscido annuì.
Bonnie si staccò da lui e tentando di coprirsi con le esili braccia fece qualche passo verso Damon che non aveva abbassato lo sguardo nemmeno per un minuto, nonostante avesse così potuto ammirare il corpo minuto eppure splendido della ragazza.
Quando questa fu di fronte a lui gli prese le tempie tra le mani, mentre lui le cingeva la vita, in modo da impedirle di scappare.
Un secondo dopo fu preso da un’improvvisa nausea mentre veloci le labbra della strega si muovevano senza emettere un suono distinguibile.



 









Che ne dite?
Sono sulle spine! Fatemi sapere!
Spero che questo primo confronto tra Damon e Bonnie vi sia piaciuto, il prossimo capitolo ... nn posso dirvi altro! Sappiate solo che da questo in poi i capitoli divengono sempre più interessanti, con momenti in cui vedremo i protagonisti sempre più vicini! ù.ù
Volevo augurare buona festa della mamma a tutti!
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo, così come nel mio blog: My pure wings
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3.
Al prossimo aggiornamento ( che dipenderà anche dai miei impegni all'uni e dalla vostra risposta al cap!), un bacione,
Serena.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Legame 1 Lo so ... sono in ritardo! Ne sono ben consapevole e mi spiace! Tra i vari impegni sto per scoppiare, davvero!
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente, e vi lascio al capitolo, finalmente!
*Speriamo vi piaccia!*




Capitolo 10



Quando questa fu di fronte a lui gli prese le tempie tra le mani, mentre lui le cingeva la vita, in modo da impedirle di scappare.
Un secondo dopo fu preso da un’improvvisa nausea mentre veloci le labbra della strega si muovevano senza emettere un suono distinguibile.




Bonnie si era allontanata ma era ancora a pochi passi da lui.
-Che gli sta succedendo?-, l'aveva sentita chiedere al mostro.
-Niente di ché, piccola , non preoccuparti. Il suo cervello sta solo provando a riconsiderare tutto nella giusta prospettiva, fino ad ora mancavano dei grossi pezzi, ora deve riabituarsi a averli.-
Era vero: Damon stava semplicemente processando i suoi ricordi. Doveva vederli, riconoscerli ed accettarli. E questo non era semplice: poteva sentirlo, poteva vederlo … Per un secondo la sua maschera era caduta,gli strati di roccia si erano crepati in un solo attimo, ed altrettanto velocemente si erano richiusi, ancora più spessi di prima.
Era vero: lei poteva spaccarli con un solo respiro, e questo lo eccitava e terrorizzava allo stesso tempo. E Damon Salvatore non era abituato a provare tutto questo.
Poi quel bacio a casa di Caroline, lo aveva sorpreso,confuso e, la cosa più assurda, era che l'aveva ricambiato, con gentilezza,dolcezza e sorpresa.
Lui che solitamente corrompeva vergini solo per fare il bagno nel loro sangue, aveva accettato la dolcezza di quelle labbra come un assetato dell'acqua fresca. E ora si riscopriva proprio allo stesso modo avido e geloso. Iniziò a  respirare piano per riacquistare lucidità.
Ora capiva perché i più potenti vampiri desiderassero essere i protagonisti di quella leggenda: era ...SCONVOLGENTE.
Non appena Damon iniziò a calmarsi, a tornare lucido, riportò la sua attenzione sullo stregone.
-Ora che hai finito torna qui...-, disse quello a Bonnie tendendole la mano.
Mentre lei decideva se ascoltare o meno il suo carnefice, Damon le si avvicinò e, ancora sopraffatto, poggiò il suo braccio destro sulla spalla sinistra della strega, la sua testa su quella destra e con l'altra mano le arpionò il fianco. Complice anche il momento di smarrimento ancora in atto, si appoggiò completamente su di lei, quasi a schiacciarla o ad inglobarla.
Il respiro del suo Uccellino iniziava ad essere sempre meno regolare, il battito del suo cuore molto più che veloce, frenetico, la pelle arrossata e piacevolmente calda, bollente contro la sua.
-Damon...-,la ragazza era imbarazzata -Damon, lasciami...-, lo pregò.
Ma ignorando la sua supplica e obbedendo solo al suo bisogno spasmodico di "sentire" ancora una volta, Damon la baciò, dapprima delicatamente, poi profondamente, ed infine il bacio cambiò ancora, divenne urgente, sfrenato.
La strega aveva dapprima risposto solo timidamente, poi aveva riversato tutta la sua disperazione in quel bacio.
-Vieni con me...Andiamo.- Le disse appena si fu staccato dalle sue labbra, solo un sussurro.
La risposta di Bonnie era invece stranamente convinta.
-No, io resto qui, con lui.-
-E per questo che hai baciato me? E per questo che mi hai baciato in modo così disperato?-,era arrabbiato,-Lui ... deve averti convinto in qualche modo ... cosa ...? Cosa ti ha promesso?-
-Il suo cuore.- e mentre rispondeva sembrava così maledettamente convinta.
-Questo è assurdo! Il suo cuore? Cosa te ne fai del suo cuore? Vuoi davvero essere amata da...lui?-,sbottò.
-Io voglio essere amata,punto. Tutti vogliono essere amati! Sì, tutti anche tu,Damon...- precedette la sua obiezione.
-L'amore è una favoletta per voi umani!-,celiò lui convinto.
-CERTO!Avevo dimenticato:Damon Salvatore non ha nulla in comune con gli umani! Smettila con questa farsa! Sappiamo entrambi che tu nascondi solamente la tua parte umana, e io ne sono la prova!-,Bonnie era stranamente aggressiva,o,forse,semplicemente stufa. Anche Damon però era esausto,voleva cercare di capirci qualcosa.
-E in cambio del SUO amore cosa gli hai offerto?-
-Gli ho offerto la mia anima...-
-Peccato! Quella non può averla! La tua anima è stata creata per ME!-le urla del vampiro sembravano scuotere l'intera stanza,mentre fuori si scatenava un uragano, -E anche il tuo cuore è destinato a me!-sussurrò in modo che lei non potesse sentirlo.
-Infatti-,sembrò che Bonnie avesse sputato fuori quella parola,-la mia anima è stata creata per te. Quindi non mi è restato altro da offrirgli se non il mio corpo!-
-Cosa?COSA????-,poi respirando cercò di calmarsi-Tu non puoi dire sul serio,vieni con me.-,disse tendendole la mano.
-Non lo farò!-furono le ultime parole che Bonnie riuscì a dire, prima che Damon si lanciasse fuori dalla finestra, mentre dei fulmini squarciavano il cielo,rendendolo più chiaro che all'alba.
Era tutto inutile... Damon sapeva di essere solo scappato, di nuovo, ma doveva pensare, doveva trovare una soluzione, e restare lì in quella piccola stanza assieme alla Streghetta e al bastardo, pronti a rotolarsi tra le lenzuola, non lo rendeva capace di pensare lucidamente. Sapeva solo che quel pazzo di uno stregone aveva voluto che lui sapesse tutto: che recuperasse i suoi ricordi, che venisse a conoscenza della leggenda e anche del patto che aveva stretto con la Streghetta.
Lo stava sfidando.
Quando arrivò al pensionato spalancò con un'ondata di potere il portone ed entrò mentre l'ennesimo fulmine squarciava l'aeree.
-Un po' troppo film horror per i miei gusti.-,sentì borbottare Mutt, ma non aveva proprio la voglia di discutere con lui, né con nessuno...
-Cos'è accaduto?-,la voce di Elena lo colpì per la preoccupazione che vi si leggeva dentro,-Non sarai ferito vero?-
-E perché dovrei? Non ho sostenuto nessun combattimento...-disse col suo solito tono sarcastico.
-Eppure, mon amì, hai l'espressione di un cane bastonato.-
-Beh...-era indeciso se dirlo o meno, ma forse avrebbe potuto contare sull'incoscienza e la tenacia del suo fratellino per tenere occupata Bonnie mentre lui cercava un modo: decise di parlare,-Ho avuto un piccolo contrasto con la nostra streghetta, e mi sono abbastanza alterato...-
-Un contrasto con Bonnie? Intendi dire con il fantasma che la possiede?-
-No, Matt, proprio con lei, per ora è tornata se stessa. E sì,prima che me lo chiediate,ne sono certo: ha fatto un incantesimo per ridarmi i ricordi, non avrebbe funzionato se fosse stata posseduta. E,indovinate un po'? Ho scoperto che patto ha fatto con il fantasma!-annunciò con finto menefreghismo,tradito dai suoi stessi  bassi ringhi in sottofondo,- E non vi piacerà.-
-Smettila di parlare per enigmi,Damon!-
-D'accordo cara cognatina- sputò il vampiro ferendo la bionda con la sua freddezza,-Lui le ha promesso di amarla e lei in cambio gli donerà il suo corpo.-
-Cosa? E perché vuole il corpo di Bonnie?- Matt era abbastanza confuso.
-Direi perché così il nostro amico non potrà più compiere lo scambio di sangue e suggellare il Legame con la strega, che DEVE essere illibata.-,spiegò Sage con un tono che avrebbe fatto invidia a Miss Inquietudine.
Damon immaginava che suo fratello partisse immediatamente all'attacco e distraesse il Bastardo per il tempo a lui necessario ad ideare il suo piano fin nei minimi particolari: era certo che ci fosse qualcosa nelle ricerche che Meredith aveva loro inviato via mail, ma gli occorreva un po' di tempo, che avrebbe dovuto guadagnare con suo fratello e ,perché no?, Elena che tentavano di distogliere Bonnie dai suoi propositi. Stefan ed Elena invece erano lì che pensavano!
Arg! Avrebbe dovuto saperlo che il suo fratellino era troppo un bamboccio per obbedire ai piani che lui aveva immaginato.
Del resto Damon non aveva pensato che tra i due quello più impulsivo era proprio lui, non suo fratello, che invece appariva mite in ogni manifestazione dei suoi sentimenti, non come il passionale Damon.
Ad ogni modo venne in suo aiuto la vecchia strega, che diede una notizia davvero poco rassicurante, che costrinse Stefan e la sua dolce metà a darsi una mossa.
-Aspettate un attimo ragazzi: noi abbiamo a che fare con un fantasma, il fantasma di uno stregone...-
-Molto potente.- lui si premurò di specificare.
-Quindi non può non conoscere CERTE leggi!-si infervorò la vecchia,-I fantasmi non possono ...copulare.-
-In effetti è vero-,si intromise Sage,-ma ...se le parole del patto sono state abbastanza ambigue, potrebbe esserci un inganno sotto.-
-Giusto!Potrebbe voler prendere il suo corpo nel senso di prendere la sua corporeità,succhiare la sua linfa vitale … Mama dice che se una strega è abbastanza potente questo è possibile, ma la nostra Bonnie rischia di diventare lei il fantasma! Ci sarebbe uno scambio di ruoli: lo stregone in vita con i poteri di Bonnie e lei intrappolata tra i fantasmi. Vagherebbe in eterno senza pace, col rimpianto di tutta la sua vita perduta...-,e finalmente Stefan ed Elena uscirono alla volta di casa di Bonnie. Damon allora poté finalmente salire di sopra per cercare quello che gli serviva, mentre sentiva Mutt dire:
-Beh potrebbe sempre torturare Damon per renderlo pazzo,no?-, che macabro umorismo!



 









Che ne dite?
Sono sulle spine! Fatemi sapere!
I prossimi capitoli saranno una rapida successione di eventi svolti in meno di un ora ma che coprono più di quattro capitoli! Poi partirà la seconda parte della storia, una parte un po' particolare, che spero vi piacerà!
Curiosità: avete visto il finale della 3^ stagione? Che ne pensate?
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo, così come nel mio blog: My pure wings
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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Legame 1 Ed, finalmente, il capitolo  undici! Oddio il dodici e il tredici sono i miei preferiti!
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente, e vi lascio al capitolo, finalmente!
*Speriamo vi piaccia!*




Capitolo 11




Stefan ed Elena erano a casa della piccola strega.
-Bonnie!-la voce dolce d'Elena tuonò imperiosa, non appena mise piede in casa.
A quel richiamo la sua amica scese le scale per trovarsi faccia a faccia con lei. Un accappatoio a coprirla e i rossi capelli legati in una scomposta e buffa treccia, la pelle però stranamente pallida. Sembrava anemica, quasi spenta.
-Sei tu!-,disse Elena mentre si lanciava in un abbraccio,-Damon aveva ragione!  Non sei posseduta ... sei la mia piccola, indifesa e dolce Bonnie!-
La strega era offesa: indifesa ... la consideravano ancora indifesa, nonostante fosse tra tutti quella dotata di maggior potere, anche più di Damon ... e a proposito di lui, non le era sfuggito quello che Elena aveva detto.
-Ovviamente Damon è corso da te-, disse con tono accusatorio prima di spostare lo sguardo su Stefan e addolcire la voce aggiungendo- e Stefan a raccontarvi tutto.-, nella sua voce il tono malinconico era chiaro e naturalmente anche Stefan aveva capito cosa in realtà volesse dire la loro piccola amica: si riferiva a quel rapporto "particolare" che Damon ed Elena avevano avuto fino a più di un anno prima.
-È naturale che mio fratello sia venuto a dirmelo:era preoccupato...-,s'intromise Stefan cercando di mitigare l'amarezza nella voce della strega.-Diciamo che era abbastanza sconvolto...-
-Sì? E dov'è?-
-Io direi che era incazzato!-,li interruppe il fantasma, -E così tu devi essere il fratellino,il piccolo Salvatore! Ti ammiro per aver ucciso quell'esasperante ed impenitente dongiovanni di tuo fratello, peccato che così ci hai condannato a doverlo sopportare!E tu invece devi essere Elena, la donna che tutti vogliono ...-Bonnie a quelle parole s'irrigidì,-Carina, ma niente a che fare con la disperata sensualità della mia Streghetta!- e finalmente quella si rilassò, mentre il biondo le lasciava una languida carezza dal ginocchio fino alla vita,infilando la mano nell'accappatoio.
-Bonnie lui ti sta ingannando!-,alzò la voce Elena, e Stefan si rese conto di quando dovesse essere poco lucida per agire in quel modo.
-Lui mi ama.-,fu l'unica risposta che lei diede prima di essere trascinata di sopra, ma Stefan, presa in braccio Elena, li seguì, e provò lui a far ragionare l'amica.
-Bonnie lui ti ha mentito: non vuole la tua verginità, vuole la tua corporeità. Ti toglierà la forza vitale e scambierà il posto con te: lui sarà lo stregone potente, con i tuoi poteri, e tu il fantasma bloccato nel limbo...-
-Voi mi sottovalutate,io sapevo già di cosa si trattava...e ho accettato.-
-Ma morirai!-provò Elena.
-Sì, ma morirò amata!-il tono della sua voce era rotto e gli occhi tristi. Elena non capiva come potesse dire quelle parole, né perché il ghigno del fantasma si allargasse ogni volta che lei parlava, ma Stefan l'aveva capito.
-Bonnie lui ha bisogno di tempo. Lo sai,rifiuta i sentimenti...-
-Non tutti!-
-Bonnie devi parlare con lui, ma ti prego dagli una chance! Lui era davvero preoccupato per te! E non credo che tu sappia tutto quello che è accaduto nell’ultimo anno! Ti prego Bonnie, io lo so,fa male,ed è ingiusto. Ma c'è un motivo per tutto! Perché secondo te la leggenda è caduta su di te? Pensaci, ti prego.-
Il discorso accorato e molto confuso di Stefan aveva colpito la strega.
Era vero, Stefan poteva capirla, e forse anche Matt, che aveva dovuto rinunciare alla sua amata Elena in favore del suo migliore amico, eppure loro non potevano capire quell'altra parte di lei, quella che malediva quella leggenda per essere ricaduta su di lei, per darle la possibilità di rimanere accanto all'uomo che amava, ma come unico strumento: accontentarsi di restare il suo Uccellino e restare con lui come poco più dell'"amica di Elena", forse un'amica, ma essere lì solo a risvegliare la sua parte umana, ad assistere mentre questa amava appassionatamente Elena!
Non poteva e non voleva!
Era egoista: voleva che Lui l'amasse, non che provasse simpatia per lei, era ingorda e avida, perché non poteva accontentarsi di nient'altro che l'amore da parte sua.
Scosse la testa in risposta all'amico: povero Stefan avrebbe continuato ad assistere alla storia d'amore tra Elena e suo fratello per sempre?
Bonnie sapeva che lui era forte! Talmente forte da restare con loro e essere felice della loro felicità, da godere della loro forza... E ancora una volta si chiese perché si fosse innamorata del fratello sbagliato, maledicendosi.
Il cielo si era scurito parecchio,era quasi totalmente nero se si escludevano i riflessi vagamente bluastri di qualche piccolo raggio di luna che a malapena filtrava tra le nubi ancora pronte a riversare le loro lacrime argentee sulla sporca gleba.
E fu uno di quegli improvvisi raggi lunari che sembrò catapultare Damon nella stanza.
-Che vuoi?- la strega non era solo scortese, ma soprattutto arrabbiata.
Era a causa sua se aveva dovuto rimandare i suoi progetti: quella notte avrebbe donato completamente il suo corpo al bello stregone... E l'arrivo improvviso dei suoi amici la stava ancora trattenendo troppo.
Se lui non avesse parlato! Arg!
-Allora?-incalzò prendendo da chissà dove il coraggio, forse era l'altro a darle la carica.
Il volto del vampiro non tradiva alcuna emozione, era una sorprendente, perché rara su quel volto, maschera di serietà; nessun sorriso ironico, né sarcastico a piegare le labbra piene.
Damon piantò gli occhi nei suoi. Belli e scuri come quella notte eppure duri come una dura pietra... Era determinato.
-Voglio parlare con te.-anche la sua voce era seria, carezzevole e priva di qualunque inferenza emotiva.
-Voglio parlare con te. Da soli. Completamente da soli. Questo implica niente amiche egocentriche,- e Bonnie non poté che stupirsi per quell'aggettivo,-niente fratellini, e soprattutto niente fantasmi di gente che mi odia.-
Bonnie cercava di capire il motivo di questa richiesta.
-Naturalmente non sarò armato, e mi impegno a non rapirti, né simili...
Bonnie in realtà non avrebbe voluto, ma era davvero curiosa di sentirlo, e soprattutto era il momento giusto per salutarlo, prima di sparire.
-D'accordo.-,sussurrò appena ma era certa che lui l'avesse sentita.
-Avete sentito?-chiese Damon ai presenti, poi soffermandosi sul fantasma:
-Devi andartene,mostro!-
-Detto da te è di certo un complimento!-sembrava un battibecco tra bambini, pensò Elena, peccato che questi due bambini stessero litigando per la morte della sua migliore amica.
Stava per dirgli di piantarla quando vide Bonnie voltarsi verso lo stupendo ed evanescente stregone.
-Lasciaci soli...per favore.-quello stava per protestare ma lei lo bloccò,-Tu mi ami, e ti fidi di me,vero?-a quelle parole lanciando un'occhiataccia agli altri sparì letteralmente nel nulla.
-Meglio.-fu l'unico commento di Damon.
-Bonnie tu devi allontanarti da quell'essere...-iniziò concitata la bionda,subito però zittita dal vampiro.
-Stefan porta via la tua dolce metà!-
Le due ragazze furono entrambe colpite  da quelle parole, ma mentre Elena aveva notato il tono serio e il fatto che il  vampiro aveva chiamato il fratello per nome, Bonnie invece aveva notato solo il distacco con cui si era riferito ad Elena.
-Andiamo via, amore.-sussurrò il minore dei Salvatore alla ragazza.
-Cosa? No, perché?-
-Elena...-
-Voglio restare SOLO con lei, ecco perché!-
-Ma ...-
-Maledizione Stefan! Devo portarla via a forza?-alzò la voce.
Dopo questo la ragazza si lasciò portare via.
-Cosa c'è di così importante da trattar male persino Elena?- chiese la strega, per tutta risposta lui sollevò un sopracciglio come a sottolineare l'ovvio.




 









Lo so sono perfida a chiudere così il capitolo, ma dovevo pur stopparlo da qualche parte, no?
Sono sulle spine! Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate!
Intanto ho postato una OS sul telefilm, naturalmente Bamon (o Donnie, è lo stesso) Broken curse.
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo (lunedì), così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Legame 1 Ecco a voi il capitolo 12! Visto che in realtà ero stata un po' cattivella con la fine dello scorso capitolo, ecco a voi il dodicesimo!
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente, e vi lascio al capitolo!
Mi spiace nn aver risposto alle recensioni,ma non ho avuto proprio tempo, lo farò domani giuro!




Capitolo 12




Damon iniziò a guardarsi poi intorno, con fare distratto.
Bonnie credeva di dovergli urlare contro per ottenere delle risposte, ma non era sicura di farcela, non quando erano soli nella sua camera da letto e lui le accarezzava in modo fintamente casuale le braccia mentre le girava intorno. Ma non ci fu bisogno di urla né di offese.
-Vedi Streghetta io non sono un illuso benpensante come mio fratello e i tuoi amici ... Lo sai la speranza è un'inutile illusione umana e io sono insensibile a tutte quelle sciocche emozioni umane, come tu ben sai.-sull'ultima frase la voce si era abbassata sensualmente, lui aveva smesso di girare e alzandole il volto con un dito sotto il mento, le aveva piantato quelle due bolle di notte che erano i suoi occhi in quelli di lei.
-Già- cercò di non arrossire-tu non vuoi provare emozioni umane...-cercò di sostenere il suo sguardo.
-Non voglio, dici?-e la mano scivolava lungo il collo per poi solleticare leggermente la clavicola lasciata ben in vista dall'accappatoio.
-Sì,...ehm...tu... non... vuoi. Per favore smettila, volevi parlare...-il tono era quasi supplicante.
Damon allora alzò le mani come a scusarsi e dandole le spalle iniziò a guardarsi seriamente intorno.
-E cosi tu credi che io non voglia provare emozioni umane...e perché mai?-chiese mentre si stendeva sul suo letto, le braccia incrociate dietro la nuca e gli occhi chiusi.
-Non proprio: diciamo che non vuoi ammettere di provare sentimenti umani, ti fa sentire debole.-lui in risposta storse la bocca in un'espressione di finto menefreghismo, ma che nascondeva quanto fosse infastidito da qual discorso.
-Diciamo la verità-continuò la dolce strega,- tu ti arrabbi come noi, soffri, sei pigro, lussurioso ed innamorato...-
-Alcuni di questi sono solo peccati, non sentimenti.-,disse lui aprendo gli occhi e alzandosi dal letto. A pochi passi da questo si fermò.
-Allora  presto avverrà la tua morte?-
-Sì.-
-È impaziente il tuo... innamorato!-, Damon sputò fuori l’ultima parola come se stesse vomitando sangue avariato.
Bonnie non voleva parlare di quel momento, portò quindi l'attenzione su qualcosa che non l'avrebbe dovuta scalfire.
-Sai come funziona in realtà la faccenda dei sentimenti? La strega non ridona miracolosamente al vampiro i suoi sentimenti, ma con costanza ed affetto dovrebbe riuscire a fargliene provare...ma a quanto pare deve esserci stato un errore: è chiaro che un vampiro innamorato non ha bisogno che vengano risvegliati i suoi sentimenti...-
-Non è la prima volta che dici che io sono innamorato...sei impazzita?-
-Lo sappiamo tutti che ami Elena.-
-Che credevo di amare Elena! Ma ci sono altri sentimenti che mi toccano: odio, sfida e soprattutto sono possessivo.-
-Almeno siamo d'accordo su qualcosa!-,sbuffò la strega esasperata tentando di mettere maggiore distanza tra loro.
-In realtà ero d'accordo con te anche sul fatto che la tua anima appartiene a me.-disse guardandosi intorno distratto, ma sempre controllando con la coda dell'occhio che le sue parole avessero sortito l'effetto sperato, ed infatti le guancie della strega stavano andando a fuoco.
-Non vedo questo cosa centri con l'argomento. Il punto è che non hai bisogno di qualcuno che sblocchi le tue emozioni...-
-Questo forse è vero Uccellino,ma è anche vero che sono possessivo e tu sei mia!-la inchiodò con lo sguardo.
Prima di poter parlare sotto quello sguardo penetrante Bonnie dovette prendere e rilasciare l'aria per ben tre volte! Come avrebbe voluto che quelle parole avessero un altro significato! Eppure da sciocca ragazza innamorata qual era sentiva nascere in lei una piccola,minuscola stilla di calore, tenue come la fiammella della candela. Non avrebbe voluto perché sapeva, sapeva, che era solo ed esclusivamente una questione di possesso, ma forse ad una minuscola parte di lei sarebbe bastato. Deglutì a vuoto più e più volte prima di poter essere capace di rispondere fingendosi spavalda.
-Per favore: non sono un oggetto! Non sono di tua proprietà!-
-Ma davvero? Eppure mi sembra che tu ti faccia usare da quel pazzoide di Alistar a suo piacimento... Sai vero che qualche settimana fa mentre si divertiva a suo piacimento a muoversi col tuo corpo si è materializzato al pensionato con te praticamente nuda anche per i miei standard? Mutt ha rischiato l'infarto vedendoti in quella mise...-
-No...non è vero!-ma istintivamente strinse con le mani l'accappatoio-Lui mi ama, non mi farebbe mai nulla del genere!-
-Allora spiegami perché c'è questa- disse prendendo tra le mani la camicia che aveva usato per coprirla quel giorno- cosa ci fa la mia camicia in camera tua? Vuoi saperlo?-lei annuì lentamente- Eri completamente nuda! Solo lo slip a coprirti e una specie di babydoll completamente trasparente, dappertutto. E io...IO ho pensato a coprirti con la mia camicia! Quindi non venirmi a dire che lui ti ama! Ti sta solo usando per vendicarsi...-Damon si era notevolmente alterato, doveva ritrovare la sua calma, il suo sangue freddo, se voleva portare avanti il piano, così distolse lo sguardo da lei e respirò piano per un secondo prima di riprendere, rassegnato,-ma io non voglio farti cambiare idea, so che sei testarda...-
-E allora, Damon, cosa vuoi?-
-Parlare un po' con te.-
-Lo stai facendo.-
-Vero.- iniziò poi a passeggiare distrattamente per la stanza.
-Sai come ci siamo conosciuti io e il tuo … amico?-, disse quella parola ma in realtà il tono che aveva usato dava l’impressione stesse parlando di puzzolente carne putrefatta.
-Vi siete conosciti in Italia, a Venezia, nel diciottesimo secolo. Mi ha raccontato tutto, mi ha convinto a stare con lui, non mi ha obbligato come credete tutti … È stato lui a spiegarmi tutta la leggenda e mi ha dato la possibilità di scelta-, rispose lei compita.
-Bene … sai perché mi odia tanto?-,riprese lui ignorando la parte della risposta che non gli interessava, e la vide negare,-Perché ad una delle feste di Carnevale organizzate dal Doge conobbi lui e la sua futura sposa, ma questa s’invaghì di me … io ero solo di passaggio e non volli nemmeno approfittarne, strano eh? Impensabile! Fatto sta che dopo un paio di giorni ripresi il mio viaggio: avevo intenzione di tornare a quella che era stata casa mia, Firenze, per vedere cosa era mutato in due secoli … La ragazzina però venne a salutarmi col suo fidanzato e, dinanzi a lui, mi supplicò di rimanere, per lei. Ma era pedante ed inopportuna così me la scrollai di dosso e m’imbarcai, ella impazzita si gettò in mare per tentare di raggiungermi, ma annegò.-finì sempre senza guardarla.
-E ti vanti di tutto ciò?-
-Non me ne sto vantando!-, il suo tono era improvvisamente duro mentre piantava lo sguardo in quello di lei,-In quell’occasione non fu colpa mia. E forse è l’unica volta che posso affermare ciò pienamente consapevole della mia sincerità! Ma tu devi capire che lui vuole solo vendicarsi, non ti ama, non può … amava lei.-
-Sono passati secoli … Tu e Stefan amavate Katherine, ora non più.-, obiettò lei.
-È vero … ma lui non ti ama: vuole solo vendicarsi.-
-Non credi possa amarmi? E perché mai?- la voce della strega stava per diventare isterica.
-Non mi crederai, vero?-
-Perché dovrei?-, a quella risposta Damon decise di lasciar perdere e continuare con il suo piano originale: aveva sperato di riuscire a convincerla, ma era inutile.


 









Lo so sono stra-perfida a richiudere così un capitolo!
Però posso dirvi che è arrivato il momento! Il capitolo tredici è quello che state aspettando, almeno spero!;)
No, sul serio è quello decisivo ... 
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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Legame 1 Eccoci giunti al capitolo 13 ... Spero vivamente vi piaccia!
Questo è il capitolo clou della prima parte della ff, al cap 16 inizierà la seconda parte, che è un po' ... particolare, ma ne parleremo più in là ...
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente, e vi lascio al capitolo!
Adesso mettetevi comodi e buona lettura!




Capitolo 13





Ancora una volta Damon si guardava semplicemente intorno, senza proferir parola, per calmarsi e recuperare il suo sangue freddo.
E continuò così per una buona manciata di minuti.
Quel silenzio rendeva la strega sospettosa, e a ben ragione: quando finalmente Damon parlò di nuovo la sua domanda fu sorprendentemente scomoda.
-Dimmi Streghetta: perché nel vostro patto hai barattato il tuo corpo? Perché non dargli cuore per cuore?- le chiese avvicinandosi sino a chiuderla tra il suo corpo e la porta chiusa della stanza.
-I sentimenti per me sono la cosa più importante: non posso fingere di amarlo...- soffiò con la sua tipica vocetta imbarazzata.
-O forse il tuo cuore appartiene già- e intanto con il naso seguiva l'ovale del suo volto e poi giù sul collo- a qualcun altro, piccola dolce strega?- e posava piccoli veloci baci  su quel collo da cigno.
Con le mani aveva ormai aperto l'accappatoio e l’aveva lasciato scivolare lungo quelle braccia sottili, che avevano prontamente attirato la sua attenzione e ne avevano ricevuto, infatti le labbra del vampiro erano scese attraverso la spalla sinistra lungo il braccio mentre con la mano accarezzava l'altro arto.
Quando fu arrivato a baciarle il polso, il vampiro le inviò un messaggio telepatico:
“Arrenditi a me, solo una volta, solo per sapere come sarebbe stato”
Intanto Bonnie sentiva già i suoi canini strusciare sulla pelle lasciando solchi di graffi invisibili su quel cuore che,entrambi lo sapevano,apparteneva solo a lui.
Damon ormai era di nuovo sul suo collo in attesa di un segno di assenso,e continuava a baciarla nel punto in cui la sua pelle lattea era più sottile della seta, sopra la giugulare pulsante.
“Non voglio procurarti dolore, se non vuoi mi bloccherò ...altrimenti sarà un piacere anche maggiore del sesso.”
Ma la strega continuava a non rispondere a qualsiasi messaggio mentale, troppo distratta dai suoi baci e dalle sue mani che si muovevano in un lento massaggio sui fianchi.
Damon allora si allontanò per cercare i suoi occhi, ma appena si fu staccato di un solo centimetro sentì le piccole mani di Bonnie, finora inermi, stringergli i soffici capelli in una chiara richiesta a non fermarsi.
Dopo un altro paio di minuti di carezze e baci la strega sentì la sua pelle lacerarsi sotto gli affilati canini di lui, che rimase immobile per un secondo prima di iniziare a succhiare, lentamente molto lentamente, poi la strega sentì quelle perfette labbra stirarsi sulla sua pelle in un sorriso soddisfatto prima di succhiare,solo per un paio di secondi, avidamente. Quando si staccò da lei d'improvviso, Bonnie poté leggere su quel volto perfetto un momento di totale confusione, ma fu solo un attimo.
La strega non riusciva a capire i suoi innumerevoli e repentini sbalzi d'umore, così come il suo precedente tenace tentativo di farla ragionare e l'improvviso menefreghismo per la sua sorte.
Anche Damon era confuso: il suo piano era perfetto e adesso ne era certo. Era vero quel che dicevano: una volta che la strega aveva bevuto il sangue del vampiro questo rimaneva in circolo per sempre, come a fare da "marchio", lo aveva sentito, e per questo le labbra gli si erano stirate in un sorriso; ma il momento dopo aveva scorto nell'animo della strega.
Infatti nel momento in cui lui le aveva succhiato il sangue con maggior impeto lei si era lasciata travolgere da quel piacere e aveva abbassato tutte le sue difese. E lui l'aveva visto, la VERA Bonnie, quella che piangeva rannicchiata in un angolo, chiedendoGLI amore.
E si era sentito un verme...ma non poteva permetterle di morire solo perché lui non sapeva amare!
Era decisamente fuori discussione!
Così decise di andare avanti,l'avrebbe resa immortale la sua Streghetta, e l'avrebbe tenuta con sé.
Le si riavvicinò accarezzandole le spalle scoperte, la nuca, le guancie, affondò la mano  sinistra nei morbidi capelli sciogliendo la treccia scomposta che li aveva tenuti intrecciati fino a quel momento e riaffondò il viso nel suo collo. Bonnie tremò di piacere aspettando che riprendesse a bere il suo sangue, invece lui leccò i due piccoli fori per chiuderli, poi iniziò a lasciarle una umida scia di baci fino alle labbra rosse e piene. Gli occhi di Bonnie erano già chiusi quando un attimo prima che le loro labbra si toccassero sentì un veloce spostamento d'aria,ma non ci fece caso e di certo non riusciva a trovare la forza per pensare a qualunque altra cosa non fosse Damon nel momento in cui questi posò le labbra sulle sue.
Bonnie si aspettava altro dal vampiro, di certo non che semplicemente posasse le sue fredde labbra su quelle, rese ormai febbricitanti dal piacere, di lei. Invece Damon restò immobile. Aspettando che fosse lei a prendere l'iniziativa.
E cosi fu: lei gli leccò e succhiò le labbra cercando di approfondire il bacio. Trovando un Damon più che ben disposto. Il loro bacio divenne disperato, famelico e solo quando Bonnie vide con chiarezza il bambinio, "quel" bambino, l'umanità di Damon, capì che qualcosa non andava. Tentò di staccarsi da quel bacio, da quell'abbraccio, ma non vi riuscì così inviò un messaggio a Damon: "Lasciami!" sentendo le sue stesse parole vibrare nel profondo della mente del vampiro. Quando lui si staccò le sue labbra erano rosse e del sangue vi scorreva da una piccola ferita sul labbro inferiore. Bonnie corse allo specchio: anche le sue labbra erano rosse, del sangue di Damon.
-Che hai fatto?- gli urlò contro.
-Ti ho costretto a fare lo scambio di sangue...- disse lui con una sfumatura di compiacimento nella voce di velluto.
-No, non è vero! Non può essere...-, quello di Bonnie era solo un sussurro.
-Invece sì, hai sentito anche tu come il tuo messaggio mentale ha vibrato attraverso entrambi...e ascolta, il tuo cuore batte più veloce, il tuo udito, la tua vista e il tuo olfatto sono migliorati... Anche il tuo corpo sembra improvvisamente maturato.-
Era vero Bonnie poteva vederlo: i suoi grandi occhi da bambina erano divenuti occhi da cerbiatto, le labbra erano più definite e rosse, oltre che più piene, persino il suo corpo sembrava più armonioso, elegante.
Damon, dietro di lei, le accarezzò il lungo collo.
-Questa è l'unica cosa che non è cambiata, era già perfetto.- disse prima di abbassarsi a baciarlo. Sia lui che Bonnie furono sorpresi dall'ondata di piacere che li invase per quel semplice contatto, piacere amplificato da quello dell'altro.
-E così siamo collegati completamente...e questo amplifica le nostre sensazioni, interessante...-ma Bonnie aveva le lacrime agli occhi.
-Perché l'hai fatto?- Damon la voltò per guardarla negli occhi.
-Ti ho salvato la vita.- disse serio.
-Mi hai condannata ad un'eternità di solitudine!- lei gli urlò contro.
-No! Rimarrai con me!- urlò anche lui di rimando prima di baciarla.
Era strano, per Damon il bacio era sempre stato solo un metodo di convincimento, non significava nulla per lui. Eppure ora sentiva il bisogno di baciare la strega, che disperata lo ricambiava con impeto. Si staccò di botto mettendo tra loro quanta più distanza possibile.
Avevano il fiatone entrambi.
-Come ci sei riuscito?-
-Ho solo infilato una scheggia di quercia nel labbro, l'ho tolta prima di baciarti... Per il resto...ci hai pensato tu...-ammiccò malizioso.
-Era questo il tuo piano fin dall'inizio... IO MI SONO FIDATA DI TE!-, urlò prima di iniziare a singhiozzare,pochi attimi dopo apparve il fantasma-stregone.
-Tu! Povera stupida! Ti sei fatta ingannare da uno come lui! Sciocca! Come hai potuto! Hai distrutto tutto il mio piano, inutile strega!-, dopo questo scomparve.
Bonnie rimase ancora a terra piangente, poi quando finalmente smise Damon le tese la mano in silenzio, lei l'accettò rassegnata e si lasciò condurre via.



 









Stavolta non potete accusarmi di perfidia!
Famemi sapere cosa ne pensate.

Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Legame 1 Eccomi con il capitolo 14 ... in realtà speravo che lo scorso capitolo riscuotesse più successo ... a causa del bacio e del Legame ...
Ad ogni modo ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Avverto chiunque avesse una spiccata simpatia per Elena che questo decisamente non è un capitolo per la bionda, anzi!
Adesso vi lascio alla lettura!




Capitolo 14





Damon volava in forma umana tra un albero e l'altro, con lei tra le braccia. Non appena arrivarono alla porta del pensionato la mise a terra, ma senza lasciarla, anzi la strinse più a sé e la baciò passionalmente, lei ricambiò ma intanto calde lacrime cadevano dai suoi occhi bagnando le guancie di entrambi.
Prima che il vampiro potesse chiederle spiegazioni la porta si spalancò.
-Bonnie!- e in meno di un secondo Damon fu costretto  a lasciare la sua strega che si trovò stretta tra le braccia dell'amica.
Damon invece, rimasto insoddisfatto, si accorse delle proprie guancie bagnate e assaggiò le dolci lacrime di Bonnie.
Subito dopo l'abbraccio di Elena la rossa dovette subire quello di Stefan, della signora Flower e di Matt che si permise di fare qualche pensiero non proprio innocente sulla sua mise.
Damon gliela strappò letteralmente dalla braccia stringendola forte, per coprirla agli occhi degli altri. Ma questo, per quanto fortemente piacevole,non alleviava il dolore di lei.
A quel gesto e soprattutto notando le languide carezze che Damon lasciava sulla schiena della sua amica e il modo in cui si fissavano- come se stessero per saltarsi addosso da un momento all'altro- l'istinto di Elena scattò.
-Ragazzi ...cosa sta succedendo tra voi due? Anche prima...vi stavate baciando in un modo...vietato ai minori.-
A quelle parole Damon si allontanò talmente velocemente che nemmeno Stefan poté seguire il movimento che lo portò dall'altro lato della stanza.
Bonnie arrossi e abbassò il capo, scuotendolo imbarazzata.
Damon invece sbuffò buttandosi a sedere scompostamente su una vecchia poltrona di velluto blu.
-E colpa dello scambio di sangue...credo funga anche da continuo afrodisiaco...ho letto, tra gli appunti che ci hanno mandato i due secchioni da Harvard, che stabilisce tra il vampiro e la strega un forte legame sessuale...quasi una dipendenza fisica...-
-Co...cosa?-,chiese la strega.
-Non lo sapevi quando hai accettato,Bonnie?-chiese Matt accusatorio guardando Damon in tralice, questi invece sbuffò irritato,preparandosi ad una sfuriata.
-Io non ho accettato proprio nulla!-urlò lei e disperata ricominciò a piangere.
Elena l'abbracciò consolandola, quando poi l'amica si fu calmata prestò attenzione a Damon, ancora in attesa delle urla.
-Damon, che significa che lei non ha acconsentito?-ma il vampiro non rispondeva,-Damon!-
-Non ti devo alcuna spiegazione Elena! Sono finiti da un bel po' i tempi in cui facevo quello che volevi TU!Sei l'unica che non se n'è accorta!-alzò la voce lui, lasciando Bonnie completamente disorientata: da quando Damon trattava così Elena?
-Quasi preferivo quei tempi: almeno mi ascoltavi!-
-No...tu lo preferivi perché adoravi avere quel potere su di me, perché AMI essere sempre al centro dell'attenzione! Stefan fai ritirare gli artigli alla tua gattina, rischia di far arrabbiare il lupo!- il fratello sospirò mettendo una mano spalla della ragazza che stava per rispondere.
-Damon noi pretendiamo delle spiegazioni!-
-Mutt sono abbastanza certo che questo non sia il momento per farmi arrabbiare.- quasi ringhiò.
-Damon!-lui sbuffo e chiarì.
-Ok,fratellino...diciamo che la Streghetta non era molto consapevole che stavamo creando "il legame"...-
-Aspetta un attimo, Damon! Allora il legame non è valido, non funziona se obblighi la strega a bere il tuo sangue-intervenne Sage che era stato fino a quel momento in silenzio.
-Ma io non ho obbligato nessuno a bere il mio sangue-rispose avvicinandosi a Bonnie seduta a terra e abbassandosi per guardarla negli occhi ,-L'ho solo un po' ingannata, non si è accorta del sangue, ma io non ho obbligato nessuno a fare nulla, vero Uccellino?- chiese guardandola dritta negli occhi e accarezzandole le guancie arrossate.
-Va al diavolo...- sussurrò la strega come fosse una supplica prima che le loro labbra si toccassero in un bacio di nuovo famelico.
Matt ed Elena arrossirono vistosamente e, mentre Sage e la signora Flower ridacchiavano. Stefan cercò di attirare l'attenzione del fratello con dei falsissimi colpi di tosse.
Ma quei due si staccarono solo per respirare.
-Dovreste imparare a controllare questa cosa.-notò Stefan mentre i due erano ancora uno di fronte all'altro, occhi negli occhi.
-Si chiama desiderio, fratellino. E non è poi così semplice controllarlo...-rispose Damon senza staccare gli occhi dal suo Uccellino.
-Certo l'abbigliamento di Bonnie non aiuta!-, commentò Matt.
In risposta Damon ringhiò piano e prese Bonnie in braccio.
Un attimo dopo era nella sua stanza e Bonnie sul suo grande letto con le lenzuola di seta nera.
Si abbassò a baciarla.
-Io vado a casa tua: devo prenderti qualche vestito.- disse serio e lei si guardò imbarazzata,-Non fraintendermi: Mutt rischia la vita se continua a fare CERTI apprezzamenti.-
Un attimo dopo un corvo volava nel cielo scuro in direzione della casa di lei.
Bonnie era completamente spaesata, non si aspettava che Damon rispondesse in quel modo ad Elena, la sua Principessa delle Tenebre, né che fosse così protettivo con lei.
Un tocco leggero ma deciso alla porta la ridestò da questi pensieri.
Immediatamente prese il lenzuolo nero e si coprì.
-Damon sto per entrare spero che tu abbia tenuto i tuoi bollenti spiriti a bada. -
Era Elena, e come promesso pochi minuti dopo aprì la porta.
-Sto entrando...-
Due secondi dopo entrambe erano strette in un abbraccio soffocante, inginocchiate a terra.
Le gambe di Bonnie ancora coperte dal lenzuolo che si allargava sul parquet.
-Mi hai fatto spaventare! Come ti è saltato in mente di donare la tua vita a quella COSA?-
-O quello o il legame con Damon...-singhiozzò.
-No! Non è così: avresti anche potuto lasciar perdere tutto! Non c'era bisogno di fare nulla! Potevi solo vivere come una semplice umana... Damon non te l'ha detto?-le chiese vedendo il suo volto sconvolto, poi vedendola negare continuò- Vuoi spiegarmi questa storia che non ti ha convinta? Come è riuscito a farti bere il suo sangue...due volte?-
-Avevo già il suo sangue in circolo dall'incidente nel bosco, sembra che io non smaltisca il sangue di Damon...è sempre legato alla leggenda. Comunque poi ha "chiesto" di mordermi...-
-Ti costretta? Ti ha minacciata?-
il volto di Bonnie divenne amaranto.
-Lui ...mi ha ...solo...sedotto...-
-Ah... Beh forse gli viene meglio che minacciare!-
-Già...di certo gli è servito di più...-
-Ma ancora non capisco come ti ha convinto a bere il suo sangue...-
-Te l'ho detto:non mi ha convinto...si è procurato una ferita sul labbro ...e mi ha baciato...-il colore del volto di Bonnie sembrava essersi stabilizzato sul porpora.
Le due ragazze restarono in silenzio per un po'.
-Non pensava veramente le parole che ha detto prima...lo sai...-
-Ti sbagli Bonnie io credo che le pensi davvero,almeno una parte.-
-Ma lui ti ama!-
-No Bonnie...e non preoccuparti tra noi non c'è più nulla, abbiamo capito i nostri errori: io amo solo Stefan e Damon...lui non lo ammetterà mai ma cercava solo un po' d'affetto...-
Bonnie non era molto certa della veridicità delle parole dell'amica, perché lei li aveva visti bene insieme, loro si attraevano come due calamite dai poli opposti.



 









Famemi sapere cosa ne pensate.

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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Legame 1 Ok sono una pazza! Avevo dimenticato fosse giovedì! Sì avete capito bene ... 
Ad ogni modo ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Questa è la "fine" dell aprima parte della ff, dal prossimo capitolo inizierà la seconda e più "strana" parte.
Vi avverto che in questo capitolo le cose si surriscalderanno un bel po', in tutti i sensi!
Buona lettura!





Capitolo 15






-A proposito, dov'è il tuo vampiro?- le parole di Elena la imbarazzavano: Damon non era SUO, non lo sarebbe mai stato...forse era solo lei ad essere SUA.
Forse lo era sempre stata, da quel primo bacio alla festa di Alarick, forse dalla nascita...del resto la leggenda diceva che era stata creata per lui.
Vedendo lo sguardo interrogativo dell'amica decise di mettere da parte questi pensieri e rispondere.
-E andato a prendermi dei vestiti ...ha detto qualcosa sui commenti di Matt.-
Elena scoppiò a ridere.
-È proprio geloso,eh?-
-Non è geloso... Lui...beh,lo sai...è possessivo. Mi considera una sua proprietà...-
-Ma come non lo sai? Il "legame" è un legame d'amore...-
-Elena, stai viaggiando con le fantasia! Il legame può diventare amore se il vampiro si lascia cambiare... E non capisco perché un vampiro dovrebbe volerlo!-
-Non sai che il vampiro diviene invincibile, perché protetto da una strega, e viceversa... In più la strega è immortale!-affermo Elena raggiante battendo le mani come una bambina,-Resteremo insieme per l'eternità! Io con il mio vampiro e tu con ... Damon...-
-Yuppie! Che bello!-ironizzò la strega.
-Su non può dispiacerti tanto! Starai insieme a me, che sono la tua migliore amica e poi...tu e Damon...vi abbiamo visti insieme...- il tono era volutamente malizioso.
-Anche quello è colpa del legame... Ne farei volentieri a meno!-
-Bonnie! Non tentare d'ingannarmi: conosco bene i tuoi sentimenti per Damon!-
-Appunto Elena! Quanto sarà umiliante dover stare con lui... AMARLO, ben sapendo che lui non prova lo stesso?-riuscì a stento a finire la frase prima di scoppiare a piangere.
-Ma Bonnie...-
-Ti prego...voglio restare da sola-, bisbigliò tra un singhiozzo e l'altro, senza sollevare lo sguardo finché non sentì la porta chiudersi, tornò allora sul letto, tra le nere lenzuola di seta.
E lì la trovò Damon qualche minuto più tardi.
Era placidamente addormentata la sua Streghetta... E ora poteva dirla davvero sua...
Sistemò i vestiti che aveva preso nel suo armadio, pochi perché a quanto pare quel bastardo che aveva provato a portargliela via era una specie di maniaco e le aveva fatto portare pochi capi indossabili in pubblico, e sistemò i vestiti che aveva preso nella boutique più elegante della città, gentilmente offerti dalla generosità delle commesse.
Sogghignò tra sé e sé a quel pensiero.
Una volta finito si avvicinò al letto e si stese accanto a Bonnie osservandola; era davvero divenuta più bella o era una sua impressione?
Forse era davvero cambiata,rifletté notando come quelli che fino a qualche era fa erano i suoi indomabili ricci adesso potevano descriversi solo come morbidi e disciplinati boccoli.
Senza potersi fermare il vampiro si ritrovò ad accarezzare quei boccoli,seguirne il tortuoso percorso fino ad una guancia per poi continuare su quella pelle pallida, morbida e profumata, lungo i lineamenti: dalla guancia alla fronte, le palpebre chiuse, gli zigomi piccoli, il naso, fino alle labbra che desiderò ardentemente...quasi dolorosamente.
Decise allora di distrarre la sua attenzione: la strega aveva bisogno di riposo e quindi non era una buona idea svegliarla per saziare la sua voglia di quelle labbra, aveva già un ottimo motivo per odiarlo...
Mosse allora il suo sguardo e le sue carezze lungo quel collo da ballerina, e desiderò assaggiare nuovamente quella pelle, scoprire che sapore avesse in quel punto, che solitamente lo attirava solo per nutrirsi...
Arrivò alla spalla nuda, dacché la sottile bretella del babydoll era scivolata lungo il braccio, e decise di provare ...di esaudire questo suo nuovo bisogno... si avvicinò e la baciò languidamente, sensualmente...sentì la ragazza mugolare di piacere, allora si permise di più: lasciò una scia di baci dalla spalla fino al collo, dove disegnò con la lingua il contorno dei due piccoli fori che le aveva praticato qualche ora prima. A quel contatto sentì il suo labbro inferiore, dove si era procurato la ferita per farla bere, e il polso, laddove l'aveva nutrita per salvarla tempo addietro, pulsare di piacere e sentì mugolare forte anche lei.
Un attimo dopo i suoi occhi erano aperti e languidi mentre lo fissavano ancora arrabbiati.
In meno di un attimo Damon si portò su di lei e scese a baciarle famelico le labbra.
La strega rispondeva con uguale ardore mentre stringeva i capelli corvini,le mani si Damon invece le accarezzavano tutto il corpo disperatamente. Fin quando non trovarono la sua pelle nuda, sull'addome e iniziarono molto, molto lentamente a salire.
In quel momento qualcuno bussò alla porta, Bonnie sbarrò gli occhi come ripresasi da quella sorta di delirio che li prendeva ogni volta che erano troppo vicini. Tentò di allontanare il vampiro spingendolo via, ma lui afferrò le sue mani e le portò sul cuscino tenendolo ferme con le sue...le loro dita incrociate e i loro respiri fusi...se solo lui avesse provato qualcosa oltre la lussuria, quello sarebbe stato un sogno per lei. Le lacrime a quel pensiero scesero da sole...un altro colpo alla porta...
Damon finalmente decise di rompere quel bacio folle. La guardò e sussurrando a più riprese "Il mio Uccellino" l'abbracciò e bevve le sue lacrime. Poi improvvisamente si allontanò alla sua velocità e presa dall'armadio una vestaglia di seta nuova gliela passò e attese che la indossasse prima di aprire la porta, Bonnie era stupefatta ...Damon sembrava imbarazzato, forse era colpa di quell'abbraccio così poco lussurioso, così tenero...
Alla porta naturalmente c'era l'ultima persona che Damon volesse vedere in quel momento, o quasi...nella sua speciale classifica dei seccatori avanti a lui c'era solo l'odiato spirito-stregone e il ritorno dei kitsune!
Matt si sporse oltre Damon per parlare direttamente a Bonnie, che stava scendendo dall'enorme letto, notando quanto fosse bella in quel momento con le labbra gonfie di baci.
Stefan doveva in realtà odiare quell'umano, pensò Damon, altrimenti non gli avrebbe mai permesso di andare a bussare alla sua porta con tali pensieri sulla SUA strega, che intanto lo aveva affiancato. Allungò la mano per toccarla-Dio quando gli piaceva toccarla!- e affermare il suo possesso su di lei, ma quella fece un passo avanti, verso Matt, abbracciandolo.
-Mi sei mancato- disse semplicemente riferendosi all'intervallo di tempo che avevano passato lontani a causa del College. Lui non rispose, si limitò a stringerla di più e a respirare il profumo dolce dei suoi capelli.
Era un gesto d'affetto, che sapeva di casa,di famiglia, quello che erano diventati con tutte le loro avventure da quando Stefan e Damon erano approdati in città, ma a quest'ultimo quel gesto sembrò troppo...intimo, così trattenendosi dal fare gesti che avrebbero compromesso ulteriormente i rapporti con la Streghetta, il vampiro strinse i pugni e chiese a Mutt come mai fosse venuto.
I due amici si staccarono e lo guardarono,poi Matt annuì debolmente e parlò.
-La signora Flower ha detto che ti ha preparato la stanza al secondo piano.-
-Non ce n'è bisogno...resta con me.-la sua voce aveva avuto una stranissima nota stridula sul finale, mentre guardava la rossa, che lo ignorò totalmente.
-Grazie Matt-disse posandogli un dolce bacio sulla guancia- mi ci trasferisco subito.-
Damon era allibito:lo stava sfidando o ...rifiutando?
Intanto Matt decise di lasciarli nuovamente soli-Finalmente,pensò Damon irritato- quando notò lo sguardo a metà tra il furioso e il curioso del vampiro, che appena lui si allontanò sbatté la povera porta in mogano.
-Cosa hai intenzione di fare?- il tono era appena controllato, gli occhi coperti dalla mano sinistra mentre l'altra era ancora sulla maniglia della porta.
Bonnie invece era vicina al letto, che toglieva la vestaglia: non voleva nulla da lui, l'aveva ingannata.
Già non voleva nulla...solo il suo amore, scacciò alla svelta quel pensiero ringraziando che dopo il legame sembrava che lui non potesse più leggerle nella mente.
-Cosa stai facendo?-, quello era quasi un ringhio.
-Mi trasferisco nella mia stanza.-
-Nuda?-
-No. Prenderò solo i miei vestiti- disse avvicinandosi all'armadio.
- Intendi dire il nulla?- disse con il sopracciglio alzato e infatti Bonnie si irrigidì guardando nell'armadio.
-Dov'è la mia roba?-
-Nel cassettone...-
-Ma ... C'è solo della biancheria!- si lamentò la strega.
-E in effetti ho anche dovuto scegliere...c'era qualche capo(direi anche parecchi) che persino io giudicherei indecenti!-chiarì facendola arrossire, poi si avvicinò all'armadio-Ora che ci penso... Eccolo! Questo era l'unico vestito.- spiegò estraendo un abitino cortissimo, che avrebbe a stento coperto le forme della ragazza,-Ma io eviterei di classificare questo come un vestito... Può essere vista come una camicia da notte...o qualcos'altro...-
-Chiederò ad Elena di prestarmi qualcosa...- rifletté Bonnie quasi ignorandolo.
-E come ci arrivi da Elena? Reinfila almeno la vestaglia. E comunque ti ho comprato molti abiti.- le disse dolce, sorridendo.
-No. Domani andrò a fare shopping, intanto Elena mi presterà qualcosa.- la sua voce era dura, fredda, astiosa.
Damon s'irrigidì.
-C'è qualche motivo particolare per cui non vuoi gli abiti che ho preso per te?-
-Perché da te non voglio nulla! Mi hai già donato un'immortalità non richiesta.-
-Ti ho salvato la vita!-
-Avresti potuto spiegarmi che c'era un'alternativa!-
-Non mi avresti ascoltato!-stavano urlando e non solo Sage e Stefan potevano ascoltarli, ma anche gli umani. Quando Bonnie vide lo sguardo arrabbiato di Damon cercò di calmarsi.
-Non m'interessa ... Io non volevo questo.- disse.
-Cosa non volevi?-disse avvicinandosi-Noi due?-le soffiò sulle labbra,-Sappiamo entrambi che non puoi odiarmi,no?- disse prima di catturare le labbra in un bacio come al solito famelico.
Damon credeva di aver vinto quella piccola disputa.
-Lo sai: sei mia.-
A quelle parole la strega si divincolò dalla sua presa.
-Mai!-sentenziò uscendo da quella stanza.
Damon rimase completamente spiazzato:cosa intendeva?



 









Famemi sapere cosa ne pensate.

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Serena.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Questa è ufficialmente l'inizio della seconda e più "strana" parte della storia.
Scusate il ritardo ... risponderò al più presto alle recensioni... scusate ancora.
Buona lettura!





Capitolo 16






Si potrebbe dire che ben presto Damon poté capire il significato delle caparbie parole della strega, ma non fu così, anzi il vampiro stava ancora cercando di capire, dopo 200 anni, il perché di quell'atteggiamento... Nonostante suo fratello e sua cognata cercassero di spiegargli, ma del resto come illudersi che Damon potesse capire che era il SUO atteggiamento il problema?
Con un bicchiere di brandy in mano il vampiro dagli occhi neri guardava fuori dalla finestra il cielo plumbeo, mentre gli altri due se ne stavano teneramente abbracciati sul divano.
-E così ieri avete litigato di nuovo?- chiese Elena, ma ricevette a stento un segno d'assenso.
-A quanto ha deciso che ammonterà la tua punizione?- ridacchiò Stefan.
Damon sbuffò in un gesto annoiato ma contemporaneamente un fulmine squarciò il cielo, palesando il suo vero stato d'animo.
-Due settimane.- quasi grugnì infastidito per quello smascheramento.
-Non è stata molto cattiva, direi- commentò la bionda.
-Certo! Per te che non devi fare i conti con questa cosa ...-
Alla vista del volto del fratello Stefan riusciva a stento a trattenere le risate.
Sembrava un bambino cui avessero tolto il suo giocattolo preferito.
Era mogio ed imbronciato.
-Quando vi ho conosciuto non avrei mai pensato di vedere Damon tiranneggiato da Bonnie...E assurdo! Forse potevo immaginare di trattarlo io così, Meredith al massimo... Ma Bonnie?- concluse Elena prima di scoppiare a ridere,trascinando nella risata musicale anche Stefan.
Damon posò il bicchiere quasi rompendolo e fece una smorfia.
-Già! E chi s'immaginava che tra tutte fosse lei la futura sgualdrina?- disse acido.
I due piccioncini smisero di ridere.
-Doveva essere un'offesa a me?- chiese la bionda.
-No, no...era solo un'amara considerazione...- disse cupo.
-Beh potresti evitare queste tue considerazioni... Potrei offendermi!- disse  Bonnie che aveva seguito la conversazione di nascosto.
-Ti sei offesa?-chiese apatico Damon,mentre lei gli si avvicinava.
-No, no, non preoccuparti. Sei fortunato non mi sono offesa, stavolta.- disse gettandogli le braccia al collo e toccandogli dolcemente le labbra con le sue. Non appena però il vampiro cercò di approfondire il contatto, frenetico, lei si allontanò, lo sguardo lucido di desiderio come quello di lui.
-Perché?- ringhiò lui stringendole la vita,-Lo vuoi anche tu.-le soffiò sulle labbra.
-Sei in punizione: due settimane... L'hai dimenticato?-
Lui sbuffò frustrato, allontanandosi.
-Non puoi punirmi per aver ucciso uno dei tuoi amanti! Per di più un lupo mannaro!-
-Invece posso! O forse preferisci tornare a quando ci ignoravamo a vicenda?-
-Quello è stato il ventennio più stupido della mia esistenza... Ma la conclusione mi è piaciuta!- disse ammiccando.
-Non preoccuparti: non avrai il bis!- lo derise facendolo letteralmente scappare nella sua stanza.
Immediatamente seguito dal fratello, che con la sua compagna aveva assistito a tutta la scena.
-Bonnie dovresti smetterla di punirlo...- le disse Elena.
-Su Elena, non essere noiosa!-
-Bonnie questa cosa non è da te...-
-Intendi rifiutare Damon?- in quel momento la sua espressione confusa era una copia di quella che spesso mostrava il vampiro in questione.
-Veramente io mi riferisco alla parte in cui vai a letto con mezzo mondo... Ma sì anche rifiutare Damon per te è strano! Tu lo amavi...-
-E stato duecento anni fa, Elena!- ora la strega era esasperata.
-Io infatti non capii nemmeno allora la scelta di ignorarlo, né 20 anni dopo la scelta di comportarsi come una prostituta d'alto borgo! Cioè perché? Non ho mai capito cosa successe allora.-, l'amica sbuffo, accomodandosi accanto alla vampira sul sofà.
-Ricordi i 20  anni in cui finsi di ignorarlo? Beh l'episodio al quale facevamo riferimento poco fa ... Diciamo che ad un certo punto la passione esplose e finimmo tra le coperte, ma riuscii a fermarmi in tempo... e come ben sai non è successo nulla tra noi.-
-Sì, lo so ...è questo che lo fa tanto arrabbiare,credo: gli altri sì e lui nulla! Poi il fatto che tu abbia perso la verginità con un cacciatore di vampiri è stato il colmo!-
-Ehi l'ho salvato!-
-La cosa non migliora, anzi! E poi è accaduto nello stesso giorno...?-
-Intendi quando stavo per fare sesso con lui, vero? Sì... Beh scoprii che per tenere a bada la parte sessuale del legame era meglio usare ... diciamo una valvola di sfogo.-spiegò con semplicità.
-Mi stai dicendo che usi i tuoi innumerevoli amanti per evitare d'impazzire di desiderio e di saltare addosso al tuo compagno? Non è esagerato?-
-Tu stai scherzando! Non puoi capire il desiderio che scorre tra di noi! Questo maledetto legame...se fossi un'umana potrei impazzirne, ma le streghe possono incanalare le loro emozioni, per i vampiri per esempio é più difficile... E per questo che Damon massacra i miei amanti e io invece non sfioro le sue prede...-stava per salire nella sua stanza, o in quella di Damon per torturarlo, quando si bloccò, -E comunque Damon non è il mio compagno.- Elena aveva alzato gli occhi al cielo:
-Se lo dici tu.- aveva risposto mentre la sua migliore amica decideva di fare un bagno rilassante.
Inutile specificare che anche i due Salvatore stavano discutendo della situazione con la strega, che li ascoltava compiaciuta grazie ai suoi sensi quasi vampireschi.
“-E quindi sei ridotto a quasi supplicarla per un bacio decente!-ridacchiava Stefan.
-Togli il quasi: spesso l'ho supplicata.-sbuffò frustrato.
-E non siete andati oltre i baci... Sicuro di star bene fratello?-
-In effetti qualche giorno prima di partire, quando decise di concludere il ventennio di silenzio c'eravamo quasi,ma poi lei ha iniziato a DIVERTIRSI-sputò fuori la parola.
-Un po' come te...-in risposta Damon sbuffò esasperato.
-Sembri un bambino capriccioso.-rise Stefan.
-Io non ho mai negato a nessuna fanciulla la mia compagnia-
-Quindi se lei  stesse anche con te non ci sarebbe problema,no?-
-Non è questo il punto! Cioè anche... ma diamine: lei è mia!- sbottò ringhiando.
-Damon...-
-Niente "Damon"! E stata creata per me! Per tirar fuori la mia umanità, e si è rifiutata di farlo! "Tu sei innamorato di Elena" mi disse "Provi rabbia e gelosia, i tuo sentimenti sono già umani" e se ne è lavata le mani! Ho anche dimostrato nei secoli di essere più spietato che mai...e lei "Non farti beccare, qui mi piace", ti rendi conto? E usciva mezza nuda con qualche idiota ossigenato-
-Devi ammettere che è brava a farti impazzire! È senza dubbio la tua strega!-
-Vorrei vedere te, che te la ridi tanto! Se si trattasse di Elena!-
-Io Elena la amo.-
-E sai qual è la cosa peggiore? Peggiore di volerla sempre con me, di pensare solo a lei, di sognarla perfino è che non posso starle lontano! Maledizione!-
-E il legame: non ti permette di allontanarti troppo da lei...-
-Non hai capito, il legame non centra: io non voglio starle lontano; se anche potessi, non mi sarebbe possibile perché non riesco a starle lontano! Stefan aiutami: non so che fare...-
-La ami...-sussurrò sorpreso.
-Che scoperta Sharlock!- rispose Damon ironico.
 -Non fare quella faccia, fratellino! Sono passati 200 anni, non riuscire a capire i propri sentimenti o negarli così a lungo è da sciocchi ...e io non lo sono!-
-Ma quando è successo? Quando ... Tu?-
-Quando mi sono innamorato di lei? Credo di esserlo sempre stato... Credo che sia accaduto prima che io tornassi umano ...  Se invece intendi quando l'ho capito: non lo so, forse subito dopo il legame o forse con il tempo...non mi interessa! Il punto è che la amo e non so come gestirla!-
-Hai provato a dirglielo? A volte funziona!-
-Ma guarda! S.Stefano è divenuto Capitan Ovvio! Certo che ho provato a dirglielo, ma ha creduto stessi mentendole per portarla a letto! Come se io avessi bisogno di questi espedienti!-
-E i suoi sentimenti?- chiese Stefan,-Sappiamo entrambi che Bonnie non ti era indifferente inizialmente...-
-A quanto pare l'ha scordato! Maledizione!-“
In quel momento alla porta bussò Elena e Bonnie smise di ascoltarli: del resto non la convinceva, Damon doveva sapere che lei stava ascoltando, per questo aveva parlato in quel modo.







Ok, non ammazzatemi, non è come sembra, sul serio ... vi prego datemi qualche capitolo e capirete! ;)
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Grazie anche a chi ha letto e recensito la mia OS "La ricetta", sempre su Il diario del vampiro.
Ritorniamo a noi: lo so ... non ci state più capendo nulla ma vi assicuro che è voluto! Lo sto facendo apposta, non mi sono rimbabita! ;)
Quindi buona lettura!





Capitolo 17






Un paio di giorni dopo le due ragazze erano sole in casa... eccezion fatta per l'amante di turno di Bonnie, che doveva essere un lupo mannaro, a giudicare dall'odore di cane bagnato.
Poteva essere considerato carino: molto alto, biondo, occhi chiari, molto abbronzato...eppure aveva un ché di anonimo. Beh forse perché doveva reggere il confronto con Damon: chiunque paragonato ai due Salvatore poteva sembrare un po' anonimo.
Elena sedeva a quello che era stato il tavolo della sala da pranzo quando Bonnie scese leggermente imbronciata.
-Sono annoiata.- disse raggiungendo l'amica.
-Ma se se ne è appena andato ... Com'è che si chiamava?-
-Lucas... E mi ha annoiata a morte! Pensava di essere il mio ragazzo! Mi ha detto che non voleva che io vivessi con tre vampiri, due dei quali uomini! Ti rendi conto?-aggiunse sbuffando -Dov'è Damon?-
-È  in giro con Stefan.-
-Beh ... i loro rapporti sono molto migliorati negli ultimi 200 anni! Forse perché non gareggiano più per la stessa donna.-, concluse piatta.
-Già ma prima era più divertente!-
-Cosa?-la strega non poteva credere alle sue orecchie.
-Ti manca mai la vecchia vita, la vecchia Bonnie, le avventure in cui ci cacciavamo?-
-Beh, certo che mi manca la vecchia vita, mi mancano Meredith, Matt, la signora Flower, Alarick, ma Katherine, Klaus, Shinichi e Misao invece non sono tra coloro che inviterei al mio compleanno.-
-A me manca proprio tutto!La mia vita allora era più eccitante!- disse e cercò con lo sguardo un ombra di turbamento sul volto dell'amica...ma Bonnie aveva passato gli ultimi due secoli con Damon, sapeva come mascherare le emozioni, anche se in quel momento avrebbe voluto dar fuoco alla chioma bionda della vampira, aveva perfettamente capito: le mancavano le attenzioni di Damon.
Onde evitare azioni sconsiderate decise di aspettare Damon in camera, lasciando sola una Elena evidentemente soddisfatta della sua reazione.
Un oretta dopo Damon entrò in camera sua, trovandovi Bonnie, adagiata sull'enorme letto.
-Pensavo non ci fossi: come mai hai lasciato Elena sola?-
-Non credevo di doverle fare da balia.-
-No di certo, solo mi sembrava strano.-disse mentre afferrava dei vestiti puliti, e rigorosamente neri, dall'armadio.
-Che fai?-
-Non è ovvio tesoro?- provò.
 -Non chiamarmi tesoro... Non ti credo! Comunque... Vuoi una mano a cambiarti?- gli chiese maliziosa aiutandolo a slacciare gli ultimi bottoni della camicia e gettandogli le braccia al collo.
Il vampiro non perse tempo e la baciò con impeto trasportandola in paradiso. Quando ruppe il bacio però lui si allontanò.
-Cosa..?.-,chiese lei scioccata.
-Mi piacerebbe provare a convincerti, ma devo andare. Elena mi ha chiesto di accompagnarla a fare un giro .-, e lasciandola a dir poco esterrefatta uscì dalla camera.

Bonnie era letteralmente su tutte le furie, e non avrebbe dovuto.
Non sarebbe mai dovuto accadere! Essere infastidita per una cosa del genere!
-Ti manca mio fratello?-la voce di Stefan la sorprese.
-A me no di certo … Piuttosto … come mai non sei andato tu con Elena?-indagò scorbutica.
-Non mi andava molto di uscire, così ha chiesto a Damon di accompagnarla.- rispose distratto.
-E non ti infastidisce? Dopo tutto quello che c’è stato tra loro? Ne sei certo?-lo accusò.
-Che c’è, Bonnie? Sei gelosa di Damon? Pensavo non lo amassi più … Lui ha detto questo.-
-Infatti! Ho smesso di piangere e sospirare per Damon Salvatore! E guarda caso improvvisamente lui dichiara di amarmi! Tuo fratello è un ingenuo se crede che mi farò ingannare dalle sue parole!-
-E se t’amasse davvero? Ci hai mai pensato?-
-Certo … ma sarebbe assurdo amarmi ora … che io …- non finì la frase mentre si stringeva al bracciolo del divano, come per nascondersi.
-Ora che tu fingi?-, le chiese disarmante Stefan.
Lei lo guardò, i suoi occhi verdi erano totalmente sinceri e sembravano supplicarla.
-Vieni qui, piccola Bonnie, amica mia.-, disse prima di aprire le braccia in cui lei si gettò con piacere, -Puoi anche smettere di fingere. So che sei ancora quella dolce ragazza spaventata da ciò che vedeva nel buio … Puoi abbassare le difese ora, almeno per un secondo e sfogarti.-, fu allora che lei iniziò a piangere sommessamente, lentamente.
-Stefan … io ero arrabbiata … poi … poi sono rimasta incastrata in questa recita … io … perché lui mi vedeva, mi guardava, mi cercava … cercava questa Bonnie che lo odiava e lo respingeva … e diceva di amarla e anche se sapevo che lui la desiderava soltanto, io non potevo evitare di essere lei perché … esiste sempre, c’è sempre lei …- concluse asciugando le ultime lacrime di quel breve sfogo.
-La Bonnie innamorata di lui?- le chiese sussurrando mentre di nuovo l'abbracciava.-E se lui amasse estrambe le Bonnie, e anzi amasse quella vera più dell'altra? Cosa faresti?-disse guardandola negli occhioni marroni, umidi per le lacrime già versate e per quelle che stava per versare ancora, infatti a quelle parole la commozione e la speranza la portarono a stringersi di più, di nuovo piangente, tra le braccia dell'amico.
In quel momento, preso con'era dal consolarla, Stefan non si accorse che qualcuno era arrivato al pensionato, non finché non sentì la porta alle sue spalle spalancarsi, e se ingenuamente si aspettava una scenata di gelosia di suo fratello, non era preparato di certo alle risate soddisfatte del gruppo di vampiri che erano appena entrati a casa loro.
-E così la strega è di questo vampirucolo.- iniziò un bestione mal vestito.
-Ma non dovrebbe essere di un vampiro potente?-chiese un altro.
-A noi non interessa! Anzi tanto meglio:sarà più facile!-
-Cosa volete?- li interruppe Bonnie sfrontata.
Aveva davvero passato troppo tempo con Damon, pensò Stefan.
-Ma che bel bocconcino! È un peccato... Ma in effetti potremo anche tenercela ed uccidere il vampiro: è debole abbastanza da non darci problemi!-
Affermò un altro vampiro, con il volto completamente sfigurato dalle cicatrici.
Bonnie non aveva capito cosa volessero quei dieci energumeni, sapeva solo che sembravano voler fare la pelle a Stefan, che non era abbastanza forte da fronteggiarli. Decise allora di prendere tempo.
-Che volete, si può sapere?-
-Ma certo!-disse il primo che aveva parlato appena entrato,-Si è sparsa la voce che una strega vive da troppo tempo con l'aspetto di una perenne diciottenne. A quanto pare deve essere la leggendaria strega destinata ad un potente vampiro, e noi non possiamo permettere che loro stiano insieme, anche se il vampiro in questione è così debole!-
Bonnie rise, fingendo: il pericolo era reale, soprattutto perché quei vampiri avevano frainteso l'abbraccio fraterno tra lei e Stefan. Ora quegli idioti erano una vera minaccia per il suo amico, molto debole a causa della sua dieta.
La strega decise allora di tentare il tutto per tutto! Emanò una forte onda di potere...
-Allora? Anche dopo questa scarica pensate che io possa essere la SUA strega?- chiese con del finto scherno nella voce,-E vero:sono in giro da un bel po'...Ma è solo a causa di un mio incantesimo! Sono molto potente e sono riuscita a rendermi immortale!- mentì spudorata.
In effetti ora i vampiri erano convinti dalla discrepanza di poteri tra lei e Stefan.
-Allora se è così vieni con noi! La strega e il vampiro non possono stare lontani! Dimostra che non siete legati!-
Mentre annuiva Bonnie ringraziò mentalmente tutta la situazione venuta a crearsi tra lei e Damon, che li avrebbe aiutati a mascherare il proprio legame. Ma nonostante tutto aveva paura: era brava a recitare eppure Stefan aveva ragione,era sempre la stessa ragazzina impaurita,innamorata ed insicura che era stata!Eppure dalla sua bugia dipendeva ora non solo la sua vita o quella di Stefan, ma soprattutto quella di Damo,n e lei non poteva permettere che gli succedesse qualcosa.
Si avvicinò al gruppo di vampiri.
-Se volete sapere come sono riuscita a divenire immortale, verrò con voi e vi spiegherò.-li incalzò. Doveva sbrigarsi ed andare via prima del ritorno di Damon... Sperò che Elena lo tenesse occupato ancora un po'.
Lei intanto, un attimo prima d'avvicinarsi agli intrusi aveva usato un incantesimo lampo per addormentare Stefan.
Avrebbe voluto anche cancellare dalla sua memoria quell'inaspettata visita onde evitare che Damon la cercasse, ma non poteva perdere tempo o avrebbe insospettito i suoi "ospiti" e messo in pericolo il suo amico... Forse poteva riuscire a sbrigarsela prima del rientro degli altri due!
Con quella speranza la strega si allontanò di casa.







Ok, non ammazzatemi Elena! Mi fa strano difenderla, ma sul serio non ammazzatemela!
Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Oggi è una giornata un po' così ... strana! Chi ha visto lo spoiler già sa che in questo capitolo arriverà un personaggio speciale, direttamente dal telefilm ... è uno dei miei preferiti ...Non vi voglio tediare ...
Quindi buona lettura!





Capitolo 18






Durante il tragitto per chissà dove scoprì che quei dieci vampiri erano solo i sicari: a quanto pareva la sua presenza non era passata inosservata nei decenni, tanto da aver messo in allarme alcuni pezzi grossi.
Quando finalmente arrivarono a destinazione Bonnie si trovò nei sotterranei di un vecchio casolare abbandonato da anni. Entrando in una sala si rese conto, senza vederli, di essere circondata da vampiri molto potenti...
-E così è questa la strega...-
-È vero che hai dichiarato di esserti presa l'immortalità con un incantesimo?-
-Esatto!-rispose lei con una mirabile finta sicurezza, mentre sentiva una forza ben conosciuta avvicinarsi.
-Confermo! Io conoscevo la strega al tempo in cui era mortale. È abbastanza potente da poter fare un tale incantesimo!- proruppe un inaspettato Sage in sua difesa.
Immediatamente si alzarono 1000 brusii.
-Silenzio!-ordinò una voce pacata e apparentemente gentile, a cui tutti immediatamente ubbidirono.
Bonnie intanto si sforzava di vedere qualcosa nonostante l'impenetrabile oscurità che aveva intorno.
-A quanto pare ti hanno trovato dai Salvatore, abbracciata ad uno dei fratelli, giudicato troppo debole per essere colui a cui dovresti essere legata. Il punto è mia cara che i sicari erano degli idioti, ma questo non vale per me, inoltre Sage nemmeno tu sei attendibile; mi risulta tu sia legato ai Salvatore da vincoli d'amicizia. Ad ogni modo se il mio intuito non sbaglia devono averti trovata in casa con il minore dei fratelli, quello che non si nutre di sangue umano. Mentre tra poco dovrebbe venire a riprenderti Damon Salvatore!-
-Ma Elija tu sai molto di Damon.-sentì intervenire Sage,-Credi che avrebbe mai lasciato la sua donna tra le braccia del fratello?-
-È vero, mi hanno parlato molto di  Damon Salvatore,ma  questa strega potrebbe averlo cambiato: del resto non è questo che prospetta la leggenda? Ad ogni modo ora sono curioso, non ti ucciderò aspetterò l'arrivo di Damon. Vedremo cosa accadrà!-
Dopo questo Bonnie si sentì trascinare via, fino a giungere in una grande stanza bianca. La buttarono sul letto e finalmente la lasciarono sola, ma non ci rimase per molto.
Pochi minuti dopo ebbe una gradita visita.
-Petite! Come stai? Ti sei già data una rinfrescata?-le chiese Sage indicandole con dei cenni del capo una porta a sinistra, il bagno.
Bonnie ci entrò e intuendo i pensieri dell'amico aprì l'acqua del lavandino fingendo di sciacquare il volto e le mani. Grazie al rumore del getto d'acqua il vampiro poté estrarre dalle tasche dei fogli e scrivere, senza che nessuno percepisse i leggeri fruscii che produceva.
"Stai bene?" lei annuì.
"Ho capito che eri con Stefan quando ti hanno trovato, lui sta bene?" ancora annuì.
"Puoi contattare Damon?"lei annuì.
"Intendo senza usare la telepatia: qui ci sono innumerevoli vampiri potenti, "la guardò poi riprese a  scrivere "potrebbero trovare il modo di intercettarvi" ancora una volta la scrutò e la vide stranamente seria,"Il legame può aiutarvi in qualche modo?" lei annuì solamente,restituendo il foglio e la penna che Sage le porgeva.
Non c'era bisogno di spiegargli.
Mentre l'amico se ne andava, Bonnie si diede della stupida:come aveva fatto a non pensarci! Era così semplice ed immediato, solo che lei quotidianamente lo ignorava completamente, già!
Lei e Damon erano intimamente interconnessi, lo aveva saputo di questo sin da prima del Legame, glielo aveva detto quello stregone fantasma; e lei si era adoperata da subito a tappare quel continuo flusso, che poteva portare Damon a scavare, a leggere, dentro di lei. Eppure nonostante lei fosse attenta a schermare quel fiume di sensazioni e sentimenti, in alcuni momenti non poteva esercitare il suo ferreo controllo! Era quell'intima interconnessione che rendeva i loro baci così sconvolgenti, perché in quei momenti era come se risuonassero all'unisono le loro anime.
Cosa poteva accadere togliendo quel tappo? La vita che si era applicata a vivere per tanto tempo sarebbe risultata apertamente una farsa, Damon avrebbe saputo la verità e avrebbe potuto deriderla per i suoi sentimenti .
 Ma non poteva rischiare la sua vita, quella dell'uomo che amava! Fu così che aprì il suo cuore e la sua mente per lui, e sorprendentemente non trovò nessuna resistenza da parte del vampiro. Poteva sentire e provare quello che stava provando lui: era terrorizzato per lei, era arrabbiato; poteva quasi sentirlo urlare con Stefan per averla lasciata andare.
Era quasi curiosa di andare più a fondo, di capire perché Damon stesse impazzendo a questo modo, di leggere i suoi sentimenti. Ma non lo fece, anzi evitò accuratamente di sapere... Era troppo spaventata, terrorizzata da ciò che poteva trovare nel suo cuore.
"Adesso basta."gli trasmise risoluta.
Damon improvvisamente si immobilizzò, incredulo: la sua Bonnie gli permetteva di toccarle l'anima? Gli lasciava libero accesso?
Non appena fu certo di non star sognando si abbandonò anche lui al Legame, lasciando fluire completamente tutto se stesso incontro all'anima di lei.
Per lui era come per un umano tornare a respirare dopo una lunga apnea.
Elena e Stefan lo osservavano preoccupati: stava maltrattando Stefan e si era improvvisamente bloccato mettendo su un volto da ebete.
Notando lo stato di beatitudine che sembrava aver invaso il suo vampiro, Bonnie gli inviò una ondata di preoccupazione e gli fece capire di non doversi presentare a riprenderla.
Il loro non era propriamente un linguaggio, ma qualcosa di più semplice ed intuitivo. Come una tela coperta di colori rispetto ad un dipinto rinascimentale italiano, o una pittura rupestre rispetto ad un quadro surrealista. Era più viscerale. Scorreva dentro di loro attraverso il sangue che si erano scambiati due secoli prima e che li teneva legati l'uno all'altra.
Bonnie voleva essere più precisa,spiegargli il perché dovesse restarne fuori ,ma  non poteva: frapponeva ancora delle minime barriere tra lei e Damon, che non permettevano una comunicazione completa.
Mentre invece sentiva come un ondata di sensazioni volerla inghiottire: era Damon... E lei era terrorizzata, non voleva lasciarsi travolgere.
La porte si aprì rumorosamente, Sage entrò facendo realmente sobbalzare la strega che non riuscì più a resistere a quell'onda e lasciò cadere tutte le sue barriere. Era ...magnifico.
Riusciva a sentire sulla sua pelle quali fossero i veri sentimenti di Damon, il piano che Elena aveva ideato per aiutarlo, che prevedeva farla  ingelosire,e  il terrore di Damon di perderla.
E mentre lei avvertiva tutto ciò poteva anche sentire Damon avvolto dai suoi sentimenti, e sentire ciò che questo gli procurava.
Sentiva la meraviglia di Damon che si accorgeva che lei non aveva mai smesso d'amarlo in quel modo spontaneo e semplice che le era tipico, mentre lui l'amava in modo totalmente diverso: complicato e possessivo come era lui. Eppure si amavano in modo ugualmente totalizzante e disperato!
Con tutte le barriere abbattute tra loro, Damon poté comprendere a pieno la situazione e registrare la presenza amica di Sage, che lo tranquillizzò di molto.
Ecco perché fu più semplice fargli accettare quella sorta di piano che Bonnie voleva attuare e che si poteva riassumere in due parole: restare lontani.






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Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Questo capitolo è molto denso di avvenimenti... Sono certa che fino ad un certo punto vi piacerà (almeno dai commenti allo scorso capitolo), ma vi prego non uccidetemi per la fine!
Scappo, buona lettura!





Capitolo 19







Per Bonnie non era semplice gestire le improvvise ondate di amore e preoccupazione di Damon.
Era come nuotare contro le rapide e succedeva sempre più frequentemente con l'avanzare dei giorni.
Dopo una settimana di prigionia in quella stanza, finalmente Bonnie riebbe l'occasione di parlare con quello che sembrava il capo di tutti quei grossi cattivi che volevano uccidere lei o Damon.
Elija a quanto pare era un originario, fratello di Klaus ma aveva bruscamente interrotto i loro rapporti in maniera assolutamente non pacifica. Si sentiva in realtà in debito con i Salvatore che lo avevano fatto fuori: ecco perché era straordinariamente felice che lei non fosse legata a loro da nient’altro che una vecchia amicizia.
Purtroppo però si era fatto trovare nella stanza della strega mentre lei usciva in accappatoio dal suo bagno personale, dopo una doccia rilassante.
Bonnie sentiva i suoi occhi vagare sul proprio corpo, mentre lui le spiegava la sua storia...
Sapeva cosa c'era nei suoi occhi, e la spaventava: in quel momento era solo un uomo attratto da lei. Aveva giocato per decine e decine di anni a quel gioco, ma adesso? Concedersi a quel vampiro ora? Sarebbe stato semplicissimo farlo solo dieci giorni prima, quando il suo cuore era chiuso a chiave nei recessi del suo animo... quando la sua coscienza non era costantemente in contatto con quella di Damon. No! Non poteva assolutamente farlo!
-Bonnie, mi hanno detto che sai divertirti...-, le disse guardandola famelica.
-Quando lo decido io.- cercò di apparire risoluta.
-Beh ... Devo dire che mi dispiace ...-disse con aria annoiata alzandosi dalla poltrona su cui si era accomodato,- Ma ora posso mandarti a casa!-
-Ma ... perché? Cioè ne sono grata ... Ma non capisco ... Io ...-
-Semplice mia cara! Se tu avessi avuto il legame con Damon avresti cercato di convincermi in ogni modo a lasciarti andare: sì,anche concedendoti a me!-,disse sorridendo sicuro di sé.
Meno di due ore dopo Bonnie era di fronte alla porta di casa.
Adesso si prospettava la parte più difficile.
Con i suoi poteri aprì la porta, e in un lampo si trovò stritolata tra le braccia di Elena, che le chiedeva scusa per il piano ignobile di farla ingelosire, lei non amava Damon in quel modo, le disse. E Bonnie lo sapeva, così come sapeva che l'abbraccio di Stefan non era solo un "bentornata", ma anche un incoraggiamento.
Damon era lì dietro di loro, accanto all'enorme camino con un bicchiere di Black Magic tra le dita lunghe ed affusolate e non la guardava, anzi sembrava stranamente interessato ai colori degli strani riflessi nel calice. Bonnie era davvero spiazzata da quell'atteggiamento, non si aspettava quell'accoglienza, e di certo non se la aspettavano Stefan o Elena.
Quando si trovò a pochi passi dalla schiena di Damon, la strega poté notarlo inspirare e buttar giù un sorso di vino.
Lo stupore per la mancata reazione, probabilmente unito alla tensione e all'incertezza dei giorni passati, avevano momentaneamente sgretolato completamente la maschera che Bonnie aveva faticato tanto a costruire.
Bonnie sentiva sul suo volto un'espressione che una volta le era stata davvero congeniale, era la stessa espressione che due secoli prima assumeva ogni qualvolta le dimostrazioni tra Damon ed Elena sforavano l'ambito amichevole, ad ogni carezza lasciva, ad ogni sguardo di desiderio, ad ogni bisbiglio troppo complice: sapeva di avere un'espressione a metà tra il sofferente, l'implorante e il deluso. Ma non la conservò per più di un paio di secondi, perché repentino il vampiro si voltò a guardarla e accorciò in un solo passo la distanza tra loro e dopo aver scrutato i suoi occhi la baciò,un bacio tenero e passionale,che racchiudeva insieme le loro due differenti anime.
-Quindi?- fu l'unica cosa che il vampiro le disse, quando le loro labbra si separarono.
Lei sollevò le palpebre, che aveva abbassato nel trasporto del bacio e lo guardò confusa.
-Smettila...-le sussurrò dolce mentre le baciava il viso e le accarezzava le braccia. Lei s'irrigidì.
-Smettila-le sussurrò ancora, con le labbra incollate al suo orecchio, poi spostandosi su quelle di lei,- Smettila di cercare di chiudermi fuori, di bloccare il nostro legame...smettila...-, voleva essere una supplica ma il tono fermo che aveva usato rese quelle parole simili ad un ordine, eppure Bonnie non ci fece caso, immediatamente coinvolta in un altro bacio disperato ed urgente, e allo stesso tempo profondamente dolce.
Intanto sentiva Damon provare a scavare in lei, ma senza farlo davvero, solo per verificare che lei non lo stesse chiudendo fuori.
Si accorsero di volersi parlare, entrambi, di volersi spiegare, di volersi tranquillizzare e capire; quella era l'unica possibilità che poteva avere la loro relazione: la sincerità, filtrata solo dal loro libero arbitrio, dalla loro volontà di costruire qualcosa, e non da un legame soprannaturale... non doveva essere quello il loro modo, loro dovevano poter decidere di stare insieme e di costruire il loro futuro, al di là di riti, incantesimi e profezie, volevano essere in balia di una sola forza magica davvero: l'amore, per il resto non erano il vampiro e la strega ma solo due ragazzi innamorati.
Damon la osservò attentamente, poi l'abbracciò delicato eppure soffocante, sembrava volesse fondersi con lei.
Quando allentò la presa per guardarla negli occhi la vide sull'orlo delle lacrime.
-Stai bene?-,le chiese mentre con il pollice raccoglieva una stilla che le era sfuggita.
-Sai che sto bene, perché me lo chiedi?-
-Voglio sentirtelo dire, voglio esserne sicuro ... Io so che non hai ferite fisiche, me ne accorgerei: sentirei il sangue su un graffio e un maggior flusso sotto un livido. Quello che voglio sapere non è se il tuo corpo ha delle ferite, tu sei una strega potentissima,sai difenderti, io voglio sapere se tu, la tua mente, la tua anima e il tuo cuore stanno bene.- lei sorrise malinconica prima di rispondergli.
-Stanno bene. Ricordi? Il mio cuore è tuo, da sempre, la mia anima è stata creata solo per te e la mia mente è pregna di pensieri di te: è tutto tuo ... Stanno bene, perché non ti hanno mai lasciato un solo attimo.-
-Lo sai che c'è chi sta ascoltando tutto?-
-Non mi interessa, Stefan già lo sa, l'ha sempre saputo, ed Elena ... c'è stato un momento della nostra vita, prima che io diventassi ciò che sono, che le ho mentito: questo era il mio più grande segreto, non potevo dirglielo, ma ora... Che anche il mondo ascolti: io ti amo Damon Salvatore, come non ho mai amato e non potrò mai amare nessun altro. Non ho mai smesso. Ti amava la ragazzina e ti ama la potente strega, la donna che sono diventata.-
Bonnie si ritrovò in un attimo nella stanza che era sempre stata di Damon,teneramente stretta dalle braccia del suo vampiro che dolce la baciava e accarezzava, senza urgenza, senza fretta, solo con delicatezza,la stessa delicatezza con cui la fece stendere tra le lenzuola fresche di bucato, che sapevano di fiori.
E continuava ad accarezzarla …
Ma quel profumo di fiori così fresco e delicato … così dolce … così sbagliato …
Il profumo di fiori … le lenzuola di Damon non potevano profumare di fiori … se non di una forte fragranza di rose rosse o di gelsomino notturno … non potevano profumare di fiori di campo … dovevano avere un altro profumo … qualcosa di più forte ed avvolgente …
Quel profumo delicato la stava uccidendo, la rendeva inquieta e soprattutto …  era sbagliato!
E c'era una domanda che si faceva ora strada dentro di lei: quando aveva smesso di cercare, di chiamare con la mente Damon? Quando aveva lasciato che la sua mente venisse trainata automaticamente da quella strada privilegiata con cui continuava a comunicare? Una mente che sembrava sempre contenere in sé tutto...come se fosse identica al resto della realtà, come se da essa emanasse la realtà stessa... Una mente così differente da quella di Damon... Già, la mente di Damon era come i suoi profondi occhi scuri, non v'era luce, non emetteva... No. La sua mente la risucchiava come quando incontrava i suoi occhi, era per lei come un buco nero al quale non poteva sfuggire: era semplice trovarla perché l'attirava come il miele con le mosche.
Quando era cambiata la sensazione che le dava quella mente? Quando aveva smesso di essere come la corrente indomita del mare in tempesta,che ti trascina solo dove lei desidera,per divenire il sole che ordina ed equilibra? Da quando i baci di Damon invece di turbarla ed elettrizzarla la facevano sentire un angelo del paradiso? Quando aveva iniziato a vivere il suo amore per lui come un romanzo d'amore piuttosto che come un'eterna dannazione?
E perché solo per permettere a questi pensieri di venire fuori doveva lottare come se stesse cercando di rimuovere un grosso masso?
Decise allora di lottare: lottare contro quel masso, lottare contro quello che era stato il suo legame con Damon per più di duecento anni, con quello che in qualche modo doveva essere il legame e semplicemente provò a chiamarlo.
-Damon, Damon...- continuò ancora ed ancora, scavalcando quella mente ingannevole, finché non la sentì, finché non sentì il buco nero attrarla e vide la roccia spessa e a malapena crepata,che avvolgeva il cuore immobile di Damon.
Solo quando riudì la sua voce preoccupata,ma sempre ironica,si accorse di aver trovato la realtà.







Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.
Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Questo capitolo è un capitolo di passaggio... presto capirete cosa è accaduto realmente a Bonnie, anche se qualcuno già l'ha fatto! ;)
Scusatemi per le mini risposte alle recensioni, ora vi lascio, buona lettura!





Capitolo 20







-Perché non apri gli occhi e mi parli streghetta? Invece di usare le telepatia?-
-Damon...-
-Hai già smesso di tenermi il muso?- ironia, e lei non poteva che godersela! Ora amava l'ironia di Damon, come nient'altro in vita sua!
-Streghetta? Adoro sentire la mia esaltazione, ma sul serio: sforza i tuoi occhi ad aprirsi!- preoccupazione... abilmente celata da altri chili d'ironia! Questo era Damon!
E poi la sentì quella falsa “mente di Damon” che cercava di intromettersi.
-Damon!-, urlò nella sua mente.
- Cosa c'è?- preoccupazione e fredda allerta, anche questo era Damon, quello vero.
E non era solo questa la differenza ... lei e Damon avevano fatto lo scambio di sangue e non erano solo le loro menti... Non comunicavano, come aveva creduto poco prima, tramite sensazioni, tramite le loro menti. No!
Così come il legame veniva suggellato nel sangue, così anche il loro sangue vibrava ad ogni loro parola. Bonnie sentiva il morso che Damon le aveva dato,pulsare. Come se in realtà lei stesse parlando con quella parte di se stessa, così la mente di Damon sembrava risponderle dal suo sangue!
L'altra mente invece, pur rimbombando nella sua stessa testa suonava come un'eco lontana ed incessante, ma estranea, che si affievoliva mentre Bonnie si concentrava sempre più sul vero Damon. Finché si ritirò come l'alta marea permettendole di spalancare gli occhi, seriamente terrorizzata.
Cercò il volto di Damon strafottente, preoccupato, ironico e bello da morire, e il suo primo impulso fu quello di gettargli le braccia al collo e lo assecondò,felice!
-Ehi, ehi... con calma! Non vorrai stapazzarmi troppo?- chiese divertito dal risvolto della situazione,-Non vorrei riaccendere la tua furia ... ma potrei capire il perché di questa, peraltro apprezzatissima, dimostrazione d'affetto? Credevo ce l'avessi a morte con me,Streghetta,per averti fatto compiere il rituale con l'inganno...-
Lei si staccò da lui completamente e iniziò a girare e guardarsi intorno: ancora non capiva cosa fosse accaduto e perché.
Sapeva di trovarsi nella stanza che Damon aveva occupato al pensionato, la stessa in cui si era riposata dopo aver stretto il legame, circa 200 anni prima, o almeno così pareva.
-Damon, quanto tempo è passato dal legame?- gli chiese seria, dandogli le spalle.
-Mio piccolo pettirosso,-iniziò scivolando di fronte a lei,posandole le mani sulle spalle e scrutando attentamente il suo viso, nei minimi particolari,- stai impazzendo?-
Lei lo guardò seria, poi sbuffando si scrollò dalla sua presa, guardando fuori dalla finestra: sembrava tutto uguale alla sua Fell's Church, quella che lei pensava sparita nei due secoli che aveva diviso con Damon.
-Damon è importante. Quanto tempo è passato? Da quanto viviamo questo impasse?-
-Impasse?-
-Già. E sai cosa significa quindi non guardarmi così ... Sono tornata indietro, cercando la tua voce. Quindi è qui che ho smesso di seguirla davvero, è qui che qualcosa ha interferito... - diceva come se in realtà stesse solo ragionando tra sé e sé, mentre Damon si gettava sul letto, rilassandosi,-Beh... Sono quasi certa di non essere ancora dedita al sesso ...-
-Questo discorso inizia ad interessarmi.-, s'intromise il vampiro, sollevando il capo per guardarla.
-Zitto tu!-, poi riprese a parlare da sola andando su e giù per la stanza,-Hai detto che ero arrabbiata per il legame, ma questo non mi aiuta, non ho mai smesso... Ma Damon è ancora uno stronzo... Devo essere prima di aver quasi fatto l'amore con lui. Mah... devo solo capirlo da Damon!Ti prego Damon: quanto è passato dal legame?-, lui sbuffò.
-Molto, molto poco!-, ma cosa accadeva? Bonnie davvero non riusciva a capire...anzi non riusciva ad accettare quello che stava accadendo.
-Baciami...-gli chiese d'improvviso. Lui la guardò scioccato.
-Beh ora la cosa potrebbe prendere insperate note interessanti ...- commentò, ma prima che potesse valutare di esaudire la sua richiesta l’altra lo bloccò.
-Ti ignoro da quanto tempo?- gli chiese brusca.
Lui sollevò entrambe le sopracciglia guardandola incredulo, un attimo dopo era in piedi di fronte a lei.
-Che domanda è?- le chiese con la sua voce bassa mentre la guardava fissa negli occhi.
Bonnie arrossì violentemente. Era strano, erano secoli che non arrossiva: ed era fantastico sentirsi se stessa, anche se significava essere alla mercé di Damon.
Lui sorrise compiaciuto: aveva probabilmente sentito quel suo pensiero.
Ma non poteva rimanere a guardare quel volto che finalmente rivedeva perfetto, con quell'espressione compiaciuta ed irriverente che, ora lo sapeva , le era tanto mancata.
-Ho bisogno che tu mi risponda.-,gli chiese incerta.
-Non so a cosa ti riferisci: abbiamo stretto il legame,poche ore fa,poi è venuto Mutt e sei andata via, ti ho riportato in questa camera mentre riposavi  e improvvisamente mi hai chiamato telepaticamente...-
-E basta?-gli chiese adesso davvero confusa.
-Cos'altro doveva succedere, Uccellino?-, le chiese seriamente curioso, ma lo sguardo della ragazza sembrava assente,-Streghetta? Tutto ok?-
-Damon... io ho vissuto 200 anni!-, era sconvolta.







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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Capitolo bello ricco: c'è Damon, c'é qualche spiegazione e qualche "interazione" tra i nostri protagonisti!
Spero vi piaccia, buona lettura!



Capitolo 21







-Damon... io ho vissuto 200 anni!-, era sconvolta.



-Di che stai parlando?-
-Ho vissuto per più di 200 anni con te, Damon... E assurdo, ma è così!-
-Sei ancora sconvolta per il legame, Uccellino...-
-No, non è così... Ti prego lascia che te lo dimostri...- disse tendendogli le mani.
Lui le afferrò.
-E ora?-
-Non la senti questa forza? Concentrati su di me... Non senti questa forza che cerca di trascinarmi?- gli chiese posando le mani sui  avambracci,-Noi siamo collegati, tu dovresti poter sentire tutto quello che provo. Concentrati Damon.-
-E la prima volta che facciamo una cosa così; forse...-,disse serio prima di avvicinare le sue labbra a quelle di lei. Serio, preoccupato, sfoggiando però comunque il suo ghigno malizioso.
Ma improvvisamente la strega si allontanò,dandogli le spalle.
-Cosa accade Streghetta? Non ti piace la mia idea o non credi possa funzionare?-
-No, io ... Sono certa funzionerà, ma devo avvertirti: il "Damon" che ha vissuto con me più di 200 anni, diciamo che è monto diverso, diciamo che ha perso un po' il suo smalto -,improvvisamente arrossì,-e che sfruttando questo, io l'ho un po' ... non ho proprio esagerato, diciamo che potrei essermi divertita a...ecco... torturarlo...?-praticamente finì con un punto di domanda.
-Hai fatto sesso sadomaso con questa mia brutta copia?- chiese divertito, e Bonnie sotto il suo sguardo intenso e curioso arrossì violentemente.
-No...con lui no...-quasi balbettò la strega.
-Con lui no? Che significa? Che con altri sì?-Damon adorava metterla in imbarazzo, adorava averla completamente in pugno in quel modo.
Era una fanciulla talmente buona e pura che lui non avrebbe potuto nemmeno avvicinarla a voler essere leale, invece lei pendeva dalle sue labbra; il suo piccolo Uccellino! E ora il poterla mettere in difficoltà su quello che era senz'altro stato un semplice lapsus dovuto alla sua presenza,lo rendeva felice. E questo non perché lui fosse il vampiro cattivo che adorava spaventare le ragazzine indifese, e nemmeno perché  il suo smisurato ego adorava poter piegare a sé gli esseri molto potenti, e nonostante tutto, la sua Streghetta lo era, no … Il vero motivo che lo faceva stare bene era il fatto che di fronte a lui ci fosse Bonnie, con i suoi occhioni espressivi e i riccioli infuocati. C'era la dolce, potente e dolce Streghetta ... La SUA Streghetta!
Non sapeva bene quando ma questo senso di possesso che sentiva verso le sue -anzi i suoi,anche se di Mutt forse si poteva fare a meno- umani fosse divenuto così forte nei confronti di quella fanciulla. Non lo sapeva, sapeva solo che era successo e che gli stava bene, almeno finché poteva legarla a sé col suo fascino.
E non era giusto! Questo gli aveva detto il fratello poco dopo il suo ritorno dal regno dei morti. Damon non poteva continuare a tenere Bonnie legata a sé. Era giusto che la lasciasse vivere, soprattutto se, come aveva dimostrato, ci teneva un po' a lei. E Damon lo aveva ascoltato perché, per quanto volesse solo tenerla legata a sé e lasciarsi amare, sapeva che era giusto far sì che lei fosse felice.
Ecco perché non l'aveva più cercata quando era partita per il college. Beh, più o meno! In realtà aveva continuato a tenerla d'occhio di nascosto. Non tipo stalker ultraprotettivo, ma qualche volta, tipo una al mese, passava casualmente di notte al suo campus, controllando che non ci fossero strane auree in giro.
Poi era arrivato il legame, e-Dio-, nonostante la preoccupazione per quella sorta di possessione, era stato felice, davvero! Era sua e non avrebbe più dovuto chiedere nulla a nessuno per giustificare la sua possessività, nemmeno Stefan poteva dire più nulla: era giusto, completamente e assolutamente giusto che la stringesse tra le sue lunghe dita.
Ma questo non gli bastava: non doveva essere sua solo per una stupida legge naturale. Quella di fronte a lui prima di essere una strega era una fanciulla e lui voleva legarla sé nel modo più lusinghiero possibile: la seduzione.
Ed era per quel motivo che aveva sancito il legame in quel modo, gli sarebbe stato semplice costringerla a bere il suo sangue anche senza baciarla, ma in quel momento lei lo aveva desiderato.
-Sì... io ... diciamo che mi sono divertita in quei 200 anni... ma lo stesso non si può dire per ... te o l'altro Damon...-l'originale la guardava confuso.
-Se non ti conoscessi Uccellino potrei pensare che mi -o lo- hai mandato in bianco,ma...- prima che continuasse la ragazza annuì con foga, lasciandolo piuttosto spiazzato.
-Ok, ora sono curioso... andiamo!-
Detto questo la riprese tra le braccia e prendendole il mento avvicinò delicatamente le loro labbra finché non si toccarono.
"Mi senti vero Damon?"
"Certo Uccellino!"
Bonnie allora provò a tirarlo nei suoi ricordi, ma erano tutti così confusi e disordinati come una fotografia sfocata.
Damon capì che c'era qualcosa che non andava. Questa confusione … E inoltre così immerso in lei poteva percepire che la Streghetta stava combattendo contro qualcosa, senza però riuscire ad individuare cosa.
Decise allora di staccarsi e trovare un altro modo.
Cercò di leggere la forza che stava combattendo per impossessarsi della mente della ragazza, ma quando non ci riuscì, capì che c'era un solo modo.
-Dovrai lasciarti trascinare, portando anche me... Mantenendo sempre non solo il contatto fisico, ma anche la consapevolezza della mia presenza, ok?- le chiese guardandola negli occhi, stranamente serio. Lei annuì e un attimo dopo risentì le labbra di Damon che delicate e caute si posavano sulle sue.
Si fece trascinare da quella voce,da quella specie di nenia  mentale che provava ad assorbirla.
E ci stava riuscendo, peccato non potevasi dirsi lo stesso per Damon che sembrava bloccato da uno spesso strato di pece che tentava di ostacolargli i movimenti e che, quando più Bonnie si lasciava assorbire, sembrava divenire come un enorme chew gum.
 Damon si  accorse quasi immediatamente che Bonnie stava perdendo il contatto con la realtà, il contatto con lui …
Improvvisamente vide la  proiezione perfettamente identica, in tutto e per tutto, all’immagine della rossa, imitare quei movimenti da esperienza pre-morte che si vedevano in tv, e che lui aveva sempre stimato delle enormi frottole, accasciandosi su una copia esatta del suo corpo, semplicemente meno vestita.
Provò allora a richiamare la strega alla coscienza premendo, spingendo con la mano sulla sua nuca, le labbra sulle sue.
Evidentemente aveva indovinato, perché vide quella stessa proiezione  di un attimo prima tornare verso lui.
“Proviamo così” sentì un sussurro nella sua mente.
Un attimo dopo avvertì le labbra del suo Uccellino schiudersi, permettendogli di approfondire il contatto che fino a quel momento era stato casto, trasformandolo in un bacio molto sensuale, passionale.
Quando però i due si trovarono in quella illusione- perché Damon a quel punto era certo si trattasse di un’illusione, anche se non sapeva perché era  stata creata- sembrava che il legame tra loro volesse interrompersi.
Fu per quella consapevolezza che Damon spinse Bonnie sulle lenzuola nere e trasformò ancora il bacio in qualcosa di profondamente erotico.
“È un'illusione:possiamo muoverci nel falso tempo che hanno creato come vogliamo" le spiegò e pochi attimi dopo, concentrati, i due riuscirono a muoversi a ritroso per tentare di capire qualcosa. Ma era tutto troppo strano …
Avevano capito solo che chiunque fosse il responsabile in quel momento era più debole...forse era l'effetto del legame che stava incrementando il Potere di Bonnie. Si ritrovarono in quello che la strega aveva considerato fino a meno di un ora prima il suo presente: loro due avvinghiati.
-Basta, non dobbiamo, è sbagliato, non ce n'è il tempo, non voglio.- erano le parole che la copia della ragazza stava pronunciando.
-D'accordo, mia dolce principessa...come preferisci, aspetteremo... Ti aspetterei per tutta l'eternità.- questa la risposta della copia di Damon mentre le baciava la mano.
-Cosa? Non l'ha fatto davvero!? Cioè ha accettato così quelle stupidaggini? Quello non mi somiglia per niente! Nemmeno Stefan sarebbe così scemo!- poi notando l'espressione di Bonnie che sembrava dire "C'è dell'altro" continuò -Mostrami gli altri episodi.- disse stancamente mentre passava la mano tra i folti e morbidi capelli.
Ed eccoli sfilare davanti ai loro occhi una decina di insensati rifiuti della strega, accettati fin troppo semplicemente da QUEL Damon.
-Che ne pensi?- chiese la rossa.
-Che è troppo strano...il denominatore comune,anche di quella specie di rapimento, sembra essere tenerci lontani...-ci pensò un attimo, poi,-Bonnie prova ad influenza il tuo "personaggio"...-
-Non so se ...-
-Sei riuscita ad uscire da questo gigantesco incubo, interagire deve essere più semplice... Serviti di ciò che ti ha fatto uscire da qui!-
Lei ci pensò, era semplice: l'attrazione tra lei e Damon!Considerando che loro stavano usando proprio quello per restare aggrappati al mondo reale tramite i loro corpi e le loro lingue intrecciati nella realtà le fu semplice trasferire un po' di quella passione alla sua brutta copia.
-Damon no! Ho cambiato idea ...io ti voglio...-
-No Bonnie, hai ragione, non è giusto. Noi non possiamo!-
Con quello le ipotesi di Damon trovarono conferma.
-Non ci vogliono insieme! Quel Damon si è tirato indietro:nelle illusioni non si deve mai far fare a un personaggio qualcosa che per lui è assurdo, a meno di preservare il fine ultimo! E quello -disse indicando le loro due copie- lo è! Torniamo indietro!- la strega annuì e si concentrò per tornare alla realtà... che prevedeva lei e Damon appassionatamente avvinghiati: una mano di lei sulla nuca del vampiro, come a trattenerlo sulle proprie labbra, l'altra invece aggrappata all'avambraccio di lui, e saliva e scendeva dalla spalla al polso, polso che spariva tra i capelli di lei, dove le dita di Damon si intrecciavano ai boccoli color fuoco; l'altra mano di Damon era sulle giovani e lattee cosce della fanciulla,e la stringevano con tale foga che se lui non avesse saputo dosare perfettamente al milligrammo la forza, le avrebbe lasciato dei lividi.








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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Eccomi anche stasera a postare! Questo capitolo può sembrare fiacco ... ma mostra il rapporto che va creandosi tra i due protagonisti.
Buona lettura!



Capitolo 22







Erano totalmente presi l'uno dall'altra, tanto che senza accorgersene Damon si trovò a petto nudo.
"Dovremmo cercare di capire ..."
"È  vero."
"Ma non posso...ora!"
Non potevano staccarsi a causa dell'attrazione tra loro, maggiorata dal legame.
"Maledizione! Non riesco a capire dove inizi l'influenza del legame" a Bonnie sarebbe scappato da ridere se le sue labbra non fossero state troppo impegnate ad essere divorate da quelle di Damon e a divorarle a loro volta.
Prché lei lo sapeva, lei capiva : quel calore dritto al cuore , quell'eccitazione, quell'abbandono ...era solo merito suo. Era il sentimento che provava per lui... l'unica effetto del legame su di lei era, forse, un minor controllo sulla sua libido...come un filtro di forte afrodisiaco: ne aveva studiato la ricetta qua.lche mese prima, e lo aveva provato su se stessa, e aveva pensato non funzionasse, finché quella notte nei suoi sogni i baci di Damon erano divenuti qualcosa di più. E su di lei quel legame aveva lo stesso effetto. Forse perché doveva cambiare solo il vampiro e non erano importanti i sentimenti della strega, o forse perché lei era destinata ad amarlo.
Si sottrasse un momento e vide negli occhi dell'altro un barlume di confusione: evidentemente troppo occupato non stava ascoltando i suoi pensieri, ma durò solo un misero attimo, prima che si rituffasse sulle sue labbra, assaporandole con impegno.
Anche lei si lasciò andare, non prima di aver deciso che avrebbe fatto delle ricerche: non le andava l'idea che fosse stato qualcun altro a decidere che lei amasse Damon!
Allungò intanto entrambe le braccia stringendole al collo del vampiro fino a che entrambi i gomiti fossero ben allineati dietro la nuca de ragazzo, le cui carezze a quel gesto divennero più audaci.
-Damon sto per entrare, spero per te che Bonnie stia bene!-,un millesimo di secondo dopo la porta era aperta e Elena teneva le mani strette a pugno in vita, un passo più dietro c'era uno Stefan imbarazzato.
-Damon cosa le stai facendo?-sentendo la voce dell'amica,la strega ruppe il bacio e nascose il volto nel collo del suo...compagno,che invece sbuffò crollando sul suo corpo, pur senza pesarle addosso.
-Nulla che richiedesse il tuo intervento, cara!-le rispose acido.
-Oddio! Non dirmi che... Stavi per...obbligarla a...-
-Non stavo per "obbligare" nessuno, te l'assicuro...-
-Sì invece! Bonnie non farebbe mai...-a quelle parole le piccole dita di Bonnie si serrarono sulla nuca di Damon, che in risposta, percependo l'agitazione della sua Streghetta, le baciò, per tranquillizzarla, la spalla scoperta.
-O mio Dio!Non davanti a ME!- e Bonnie spinse le labbra sul collo del vampiro.
Il movimento non passò inosservato da parte di Stefan.-Mio piccolo amore, credo che dovremo uscire di qui.-
-Ma Bonnie...-stava per protestare la bionda.
-Elena? Stefan? Tutto bene?- la voce di Matt la interruppe entrando.
-Fantastico! Una riunione di condominio?-chiese Damon sarcastico un attimo prima che Bonnie saltasse giù dal letto verso il suo amico.
Damon fu così veloce che anche Stefan riuscì solo ad intuirne i movimenti.
Aveva preso Bonnie e l'aveva trascinata nel letto, lui torreggiava completamente su di lei, e il lenzuolo copriva i corpi di entrambi quasi fino alle orecchie.
-Ma...io-
-Uscite fuori!-la voce di Damon era enormemente autoritaria e, nonostante il tono non fosse alto, sembrava avesse smosso anche le mura. Probabilmente urlando non avrebbe ottenuto lo stesso effetto.
-Damon...-provò a protestare Elena. Ma venne immediatamente zittita da quello che voleva essere uno sbuffo, ma era suonato più come un ringhio.
Durante tutta la scena il vampiro non aveva mai abbandonato il contatto visivo con la SUA strega.
Quando furono di nuovo soli, il vampiro alla sua velocità si alzò dando le spalle alla rossa.
-Damon...-
-Dobbiamo scoprire chi ti ha procurato queste allucinazioni e soprattutto perché.-il tono di voce ancora aspro.
-Sei arrabbiato, non è vero?-gli chiese timida.
-Perché?Dovrei?-
-Non lo so...-la strega era titubante, non riusciva a capire cosa fosse accaduto. Damon sospirò e quando parlò, qualche attimo dopo, la sua voce era di nuovo ammaliante come sempre
-Andiamo a spiegare a tutti cosa sta accadendo- alla sua velocità Damon si allontanò a tornò accanto a lei, che poté intuire il movimento solo da ciò che il ragazzo aveva tra le mani: la sua vestaglia nera di seta.
Bonnie lo guardò interrogativa. Lui agitò leggermente la mano verso di lei.
-Sei più che mezza nuda!-
A quelle parole la strega si osservò sotto le lenzuola che, appena Damon s’era alzato, erano ricadute su di lei, delicate.
Arrossì violentemente: lei e Damon stavano davvero per …? Oddio! E un attimo prima lei stava correndo verso Matt per salutarlo, con quell’abbigliamento … Se Damon non l’avesse bloccata …!
Si soffermò su quel pensiero:
-Mi hai trascinata a letto per coprirmi?-, la sua voce era a metà tra l’incredulo e l’entusiasta.
L’aveva tutelata … lui: Damon! Era troppo elettrizzata!
Afferrò la vestaglia impregnata dell’odore di Damon e la infilò.
-Meno euforia, Uccellino!-sputò fuori irritato Damon-Si potrebbe pensare che tu  non veda l’ora di uscire da questa stanza!-
-No … io …-
-Lasciamo perdere!-,disse prima di spalancare la porta e farle cenno di andare.
Per Bonnie non solo era strano, ma paradossale, vedere Damon insicuro.
Certo l’aveva visto irritato per sete, per gelosia, per frustrazione, per un’offesa e per rabbia, ma per insicurezza … era assurdo!








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Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
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Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Mi scuso per il ritardo, alla fine del cap troverete un avviso, vi prego di leggerlo ... vi lascio alla storia.
Buona lettura!



Capitolo 23







Quando arrivò nella cucina del pensionato sentì un suo braccio cingerle la vita e stringerla a sé, alzò gli occhi ma non trovò il suo sguardo, puntato invece sui quelli che erano stati i loro compagni d’avventura. Lei li guardò a sua volta ed appena poté si lanciò ad abbracciare Matt.
Per lei, a causa di quell’illusione, era come se non lo vedesse da duecento anni.
Ma mentre abbracciava Matt sentì gli occhi di Damon perforarle la schiena.
Guardandolo finalmente capì: lui aveva visto quanto era stato facile per qualcuno farle credere di voler rimanere così lontana da lui, anche se in quell’illusione lui ne soffriva, ed ora lei si precipitava tra le braccia di Matt alla prima occasione, era geloso, si permise di pensare felice.
Si staccò da Matt e si precipitò dal vampiro, baciandolo con passione sotto gli occhi dei loro amici.
Quando si staccarono sul volto di Damon era stampato un sorriso compiaciuto, mentre quello di Bonnie era di un rosso molto intenso, quasi fosforescente.
Inutile cercare di nascondere il viso nel petto di Damon …
-Su Uccellino, non è colpa tua se sono irresistibile! Non ti devi vergognare! Anzi: sei molto fortunata! Pensa alla tua amica Elena che deve accontentarsi di Santo Stefano.-
Bonnie annuì piano, ma si rabbuiò mentre avanzava verso i suoi amici … Elena aveva scelto Stefan, non si era accontentata, avrebbe potuto avere Damon, se solo avesse voluto, con un cenno … Ma non era il momento di torturarsi così, si disse mentre sentiva le braccia di Damon cingerla e farle poggiare la schiena al suo petto. Lo sentì  poi poggiare il mento sul suo capo, e si meravigliò di quel gesto così dolce ed inaspettato, un gesto che la faceva sentire completamente al sicuro, protetta da quelle braccia forti. Per quanto riguarda Damon, lui non sapeva perché avesse fatto quei gesti, ma lo facevano sentire bene. E stranamente non erano nemmeno a causa di quella strana gelosia che provava ogni qualvolta Matt si avvicinava troppo al suo pettirosso … Illuso! Come se potesse competere con lui!
Il cuore della Streghetta era suo, così come la sua mente e la sua anima … e a breve lo sarebbe stato anche il suo corpo.
Pensò serrando maggiormente la presa intorno alla vita della ragazza per un attimo, immaginando sotto la seta liscia della vestaglia la pelle morbida della SUA strega.
-Perché la vestaglia?-chiese proprio Matt.
Stefan guardando l’espressione sul volto di suo fratello si chiese come facesse il biondo a sbagliare sempre il “dove”, il “quando”, ma soprattutto il “cosa”, quando si trattava di Damon.
Questi da un’iniziale espressione di fastidio passò alla sua solita strafottenza, sorridendo malizioso.
-Per avere un aspetto più …- lasciò caricarsi consapevolmente la pausa di significati, - … decoroso.-, concluse con finto garbo.
-Ok … Evitiamo …-,lo interruppe Stefan, -Non vogliamo obbligarvi a darci spiegazioni …-, gli occhi di suo fratello brillarono per un attimo: lui voleva spiegare, voleva rendere ben chiaro anche a Matt che l’Uccellino era off-limits!
Non era geloso! Lui lo sapeva! La gelosia era per chi pensava che potesse venirgli sottratto qualcosa, e non era il suo caso!
No, lui semplicemente non tollerava che qualcun’altro desiderasse ciò che era suo. E senza ombra di dubbio la Streghetta era sua!Ed era inutile quindi che Matt pensasse, come faceva adesso, alle sue labbra ed alla sua pelle.
Forse avrebbe dovuto farle indossare una t-shirt “Strega appartenente a Damon Salvatore”.
Dovevano capirlo: lei era sua , non c’erano discussioni che tenessero, né gelosia … Era semplicemente innegabile. E quella stretta che aveva sentito quando lei era corsa dal suo amico era semplicemente irritazione:perchè lei non capiva di essere sua? Anche in quell'illusione che aveva vissuto sembrava non voler accettare il suo destino, non volerlo capire, eppure era semplice! Lei era sua, punto! E quel calore benefico che sentiva ora che la stringeva era il legame che avevano stipulato solo poche ore prima.
-Come mai fuori dalla vostra alcova?-disse sarcastica Elena.
-Gelosa?-ghignò Damon sentendo la strega tra le sue braccia irrigidirsi.
-Più preoccupata per la mia amica... Non sono io che la tengo stretta per marcare il territorio.-
-Non c'è bisogno di "marcare il territorio", ma solo di far capire a tutti che conviene star lontani dai miei possedimenti!-finì fissando negli occhi Matt.
Improvvisamente sentì la strega irrigidirsi.
-Certo! Nessuno può toccare la tua bambola! Non ha mica una volontà per decidere se restare qui a sentirsi insultare o meno!-gli disse ferita,dopo essersi bruscamente allontanata.
Damon si accigliò, confuso.
-Ma ... Uccellino ...-
-Forse non era tutta un'illusione, forse una parte era una visione!-urlò prima di scappare di sopra in lacrime.









Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Come saprà chi è nel gruppo di FB sto avendo dei problemi familiari, mi è quindi impossibile riuscire a garantire la mia solita costanza di aggiornamento, mi spiace, spero di poter postare presto il prossimo cap.
Questo è anche il motivo per cui non riesco a commentare le storie che seguo, mi spiace!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Come avete visto sono finalmente riuscita ad aggiornare!
Buona lettura!



Capitolo 24






-Grazie mille Elena!-sbottò dopo un paio di minuti Damon,-Fratellino tieni la tua metà lontana da me-quasi ringhiò prima di seguire le ragazza, che trovò già seduta sul suo grande letto con le ginocchia strette al petto.
-Wow! Sei stata veloce!-cercò di alleggerire l'atmosfera lui.
-È il legame...-rispose lapidaria.
-Beh allora forse anche io posso fare abracadabra come te?-scherzò.
-Mi spiace ma tu devi accontentarti della mia presenza,niente magia!- rispose così fredda che per un attimo Damon pensò fosse ancora posseduta da quel cretino di Alistar.
Sospirò e salì anche lui sul letto sdraiandosi, le mani dietro la testa e le gambe leggermente accavallate, nella sua classica posa di relax e strafottenza, ma il viso teso lo tradiva, così come lo sguardo che di sottecchi cercava quello della strega che ostinatamente restava sui propri piedi.
Sbuffando ancora Damon si voltò su un fianco per guardarla e le accarezzò i lunghi capelli.
-E inutile che provi! Non riuscirai più a sedurmi come hai fatto per il legame...-la sua voce ora era più triste,tremula,-Non avresti dovuto ingannarmi... Ma tanto a te non importa... Io non sono Elena, vero?- domandò continuando a rimanere immobile.
Damon sbuffò,non era mai stato lui il campione di pazienza e dolcezza tra i due fratelli, ma poteva provare a fare uno sforzo...
-Uccellino?-la chiamò ma lei resto ferma immobile,-Streghetta?-,ancora nulla,-Bonnie!-la chiamò esasperato ma lei continuava ad ignorarlo. "Ora basta" pensò tra sé e sé. Un attimo dopo Bonnie era stesa sotto il suo corpo, i piccoli polsi nella stretta delicata delle mani forti del vampiro, ma il volto ancora basso.
-Guardami...-la richiesta di Damon giunse come una supplica ma lei, ostinata continuò ad ignorarlo, nonostante il violento rossore che ora colorava il suo volto. Damon prese entrambi i suoi polsi nella mano destra e li tenne fermi al di sopra delle onde rosse dei capelli di Bonnie,mentre con l'altra mano la obbligava ad alzare il volto per poter incontrare le sue labbra con le proprie.
Stranamente le diede un bacio incredibilmente dolce, come aveva fatto solo quando l'aveva salvata dalle grinfie di Shinichi.
Quando si staccò la obbligò a incontrare i suoi occhi.
-Non sono innamorato di Elena, e tu non sei una bambola, un balocco*, ma sei MIA l'ho sempre pensato, non solo ora, per via del legame. Tu sei mia Uccellino, lo saresti stata comunque. Solo che ora sono autorizzato, in un certo senso,e nessuno può sindacare su questo.-poi scoppiò a ridere e lei lo guardò confusa,-Dovresti essere tu a scaldare il mio cuore di pietra, no? Allora perché sembra quasi che io ti stia corteggiando?-, se possibile lei arrossì ancora di più,lui le baciò la fronte,-Torniamo giù?-ma appena lasciò i suoi polsi e fece per allontanarsi lei gli gettò le braccia al collo stringendosi, se possibile, ancora più a lui.
Damon restò immobile,completamente.
Com'era possibile che quel profumo di fragole non fosse mitigato dal suo sangue in circolo dentro di lei, né dal proprio odore sulle vestaglia di seta che ancora indossava o sulle lenzuola? Era solo accentuato ed irresistibile... Quel legame era anche un legame sessuale, ma lui non poteva cedere nemmeno alla tentazione di baciarla, non ora, quando sapeva che non si sarebbe fermato, quando sapeva che avrebbero dovuto affrontare un'altra minaccia.
Ma fu proprio la strega a prendere l’iniziativa, di nuovo, a baciarlo, di nuovo, a restare delusa, di nuovo, quando lui si scansò.
-Dobbiamo davvero cercare di capire il perché di quella illusione, Bonnie,-, la ragazza lo scrutò mentre lentamente si alzava e le tendeva la mano.
-Perché?-, gli chiese e lo vide contrarre i muscoli del volto per un millesimo di secondo. Se non avesse acquisito dei sensi più sensibili grazie al legame non si sarebbe nemmeno accorta di quell’espressione, quella di chi si trova in difficoltà nel fare una scelta difficile.
-Perché no?-, le chiese con sguardo di sfida.
-Damon non ti capisco.-, gli disse sincera.
-Certo! Se ti tratto in modo troppo possessivo, sono l’insensibile che ti vede come un oggetto! Mentre il fatto che tu riesca a sopportarmi solo quando siamo chiusi da soli in questa stanza è normale, vero?-, le chiese freddo stringendo gli occhi.
Non poteva crederci … Damon le stava veramente dicendo … cosa poi? Che lei apprezzava solo il suo aspetto? Che era solo attratta da lui? O che non voleva mostrare il loro Legame ai suoi amici?
Era davvero così fragile, lui? Si alzò e lo abbracciò.
Damon rimase sbalordito: di nuovo aveva accanto a sé il suo Uccellino buono ed innocente e non quella fanciulla testarda che a volte provava ad affrontarlo.
La sentì sussurrare delle parole e si ritrovò un attimo dopo nella sala da pranzo con Stefan, Elena, Matt e la signora Flower, che li guardavano sorpresi ed ansiosi.
Damon guardò Bonnie che gli sorrise tendendogli la mano.
-Risolta l’ennesima crisi?-, scherzò benevolo Stefan.
-Taci fratellino! Voi due piccioncini ne avete avute di peggiori!-, disse sedendosi e attirando sulle sue gambe una Bonnie dal volto in fiamme.
Stefan sospirò pesantemente mentre Elena rispondeva:
-Chissà di chi era la colpa!-, mentre Bonnie la guardava leggermente contrariata.
-Sai che ti dico? Non m'interessa... Ho problemi più gravi se volte degnarvi di ascoltarmi.-
-Cos'è accaduto?-, si affrettò a chiedere Stefan, stringendo la sua Elena a se' come a volerla proteggere, mentre scorgeva negli occhi del fratello una preoccupazione maggiore di quella effettivamente trasparsa dalle sue parole.
-La Streghetta , mentre riposava è stata vittima di un'illusione...-.
-E...?-, chiese Matt, poi continuò guardando l'amica,-Scusa Bonnie, ma non sei stata attaccata, non hai affrontato alcun pericolo,no? Era solo un'illusion...-.
Lo sguardo di Stefan e quello dell'anziana strega erano però seri e preoccupati.
-Mutt si vede che il tuo cervello non lavora efficacemente! La Streghetta è ormai estremamente potente: per essere riusciti ad influenzarla tanto da farle credere di aver vissuto, nello spazio di qualche minuto, ben 200 anni, bisogna aver un grande potere.-, spiegò Damon mentre teatralmente la signora Flower annuiva.
-Dobbiamo scoprire qual era lo scopo dell'illusione...-, si affrettò a proporre il minore dei Salvatore, subito bloccato dal fratello.
-Già fatto... Ho... abbiamo-, si corresse immediatamente,- già scoperti lo scopo : un'architettura mentale complessa e a tratti quasi inverosimile, per tenerci lontani, solo tener lontani me e l'Uccellino.-
-E perché mai?-
-E questo che dobbiamo scoprire Elena.-, parlò per la prima volta Bonnie.
-Ma ne siete certi?- Stefan era perplesso.
-Quindi era qualcuno che tiene a Bonnie, per volerla lontana da Damon.-,scherzò Matt, ma ricevette solo occhiataccie.
-Il denominatore comune era restare lontana da lui: solo pochi elementi mi riavvicinavano.-
-Credo che quegli elementi fossero introdotti da te, infatti poi ti hanno fatto vivere quella specie di rapimento. Ma tu sei diventata davvero molto forte dopo il Legame, e sei riuscita ad uscire di lì.-, disse Damon baciandole una guancia.
Guancia che immediatamente prese fuoco, subito seguita dal resto del volto.
In quel momento squillò il telefono di Elena, che s'allontanò per rispondere.
Tornò un paio di minuti dopo, con il suo portatile.
Lo aprì mentre tutti la scrutavano in silenzio, e poco dopo rivolse lo schermo verso gli altri.
-Bonnie!-, la voce sempre controllata di Meredith esplose felice e sollevata,-Stai bene vero?-
-Certo Meredith.-, rispose mentre il volto di Damon spuntava sullo schermo della cacciatice, accanto a quello della strega, emergendo dai capelli rossi.
Per un attimo gli occhi di Meredith e Alarick scattarono verso quel volto, poi si riconcentrarono sulla giovane strega.
-Sai Bon? Ti vedo bene, forse anche più bella.-
-Beh, credo sia il Legame.-, rispose timida, arrossendo ancora di più.
-Ah, quindi hai deciso di compierlo...-
-"Deciso" non è il termine giusto...-, s'intromise Matt, sfidando, ancora una volta quel giorno, la sorte e la pazienza del vampiro moro, che quasi ringhiò infastidito.
-Lasciamo perdere, Mutt!-
-In che senso ?-, l'espressione di Meredith era ora seria, attenta e preoccupata.
-C'è altro a cui pensare, ora.-, s'intromise Elena,-Queste sono questioni private tra Damon e Bonnie!-
-Giusto!-, assentì entusiasta il vampiro in questione.
Stefan invece ignorò sia lui che le occhiatacce di Matt e andò dritto al punto.
-Meredith avete trovato qualcos'altro sul legame?-
-No, perché?-
-C'è qualcuno che, per qualche motivo, vuole tenere fisicamente lontani Bonnie e Damon... ma non sappiamo perché, e deve essere qualcuno così potente da poter influenzare Bonnie...-
-Forse...-, riflettè la mora.
-Cosa?-, quasi urlò Damon.
-Stavo pensando che quello stregone potrebbe sapere qualcosa... del resto lui stava cercando di tenerli lontani, no?-
-Potrebbe essere, ma...-, iniziò Stefan.
-Perfetto!-, lo interruppe il fratello,-Uccellino credi di poterlo chiamare qui per interrogarlo?-





Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, pieno di momenti tra i nostri due protagonisti!

Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Il capitolo di oggi non significa un ritorno alla normalità purtroppo! I miei problemi non sono finiti, anzi! Quindi ancora non so quando aggiornerò il prossimo cap.
E per cui non ho ancora recensito tutte le storie che dovrei ... vi prego perdonatemi!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Come avete visto sono finalmente riuscita ad aggiornare!
Buona lettura!



Capitolo 25







-Mi spieghi perché siamo dovuti tornare qui?-, chiese Damon sospettoso.
-Te l'ho già spiegato!-, rispose esasperata la strega mentre evitava di guardarlo per mantenere il suo contegno, che di solito scompariva di fronte a lui.
Erano davanti alla porta di casa sua.
Avevano deciso di evocare quel pazzo di un ex stregone, Alistar, quindi avevano bisogno di un luogo impregnato della sua essenza, aveva spiegato Bonnie, dimostrando che  durante il periodo passato al college si era impegnata a fondo per imparare le nozioni di magia, e questo aveva reso fiera la signora Flower, che l'aveva guardata orgogliosa, annuendo.
Quindi quale posto migliore della camera di Bonnie? Il posto in cui lui era stato nelle ultime settimane?
Proprio per questo a Damon non piaceva essere in quella stanza, in cui la Streghetta aveva avuto intenzione di morire, e in cui lui l'aveva ingannata per stipulare il Legame, ma non avevano altra scelta.
Lei stava per entrare, quando Damon la bloccò:
-Come mai i tuoi sono a casa?-, chiese avvertendo la presenza dei due adulti.
-Io... non lo so... pensavo fossero occupati in questi giorni, di solito escivano al mattino presto e rientravano a sera tardi... È strano che ci siano...-
-Forse nei giorni scorsi erano "obbligati" da Alistar ad andarsene...-
Lei lo guardò triste e preoccupata, mentre lui bussava.
Quando sua madre aprì Bonnie si lanciò su di lei, abbracciandola.
-Tesoro, cos'è accaduto? Stai bene? Dove hai preso questo vestito? Ti sta d'incanto!-, la donna non capiva l'entusiasmo eccessivo di sua figlia, che indossava uno degli abiti che le aveva "preso" Damon.
Bonnie arrossì per i complimenti della madre e Damon, a quella reazione, ebbe l'urgente desiderio di toccarla, ma si trattenne, rimanendo immobile. Non per questo rimase inosservato.
-Tesoro, chi è il tuo amico? Fallo entrare su!-
-Piacere signora.-, iniziò Damon abbassandosi per sfiorare appena con le labbra il dorso della mano della donna,-sono Damon Salvatore,il ragazzo di sua figlia.-,a quelle parole la strega in questione lo fulminò con lo sguardo.
"Preferisci spiegarle del Legame e del resto...?" le chiese telepaticamente il vampiro, infastidito da quella reazione, ma mantenendo un perfetto sorriso sulle labbra piene.
-Se non le dispiace dovremmo prendere qualcosa in camera di Bonnie: ci aspettano i nostri amici al Grill.-
-O-ok.-, rispose la donna abbagliata dal suo sorriso.
Damon le baciò ancora la mano e volò, metaforicamente parlando, su per le scale seguendo Bonnie.
-Non ci stavi provando con mia madre,vero? Non dopo averle detto che "sei il mio ragazzo", spero!-
-È ancora una bella donna.-
-Oddio!-
-Sei gelosa Uccellino,per caso?-
-Dopo Elena?-
-Ok, sei gelosa … -, disse lui sfrontato prendendola tra le braccia.
-Lascia perdere Damon!-, si scansò lei,-Non mi va di litigare … -
-E se invece a me piacesse?-
-Dovresti trovare qualcun altro con cui farlo.-
-E se io amassi litigare con te?-, Ribatté sorridendo, mentre sentiva il cuore della strega perdere un battito, ma fu solo un attimo.
-Damon!-, Il tono di Bonnie era infastidito ed esasperato, il vampiro quindi le si allontanò, poggiandosi alla scrivania ed alzando le mani in segno di resa.
Intanto la strega si era seduta sul letto, le gambe incrociate e gli occhi chiusi: recitò una formula, un attimo dopo Alistar le stava baciando le labbra.
-Ehi!-, protestò Damon, trattenendo un ringhio, ma il fantasma lo ignorò, e staccandosi da Bonnie, la guardò intensamente.
-Ciao… Ti sono mancato, vero?-
-Sono arrabbiata anche con te! Anche tu mi hai mentito… Dovevi dirmelo che il legame non era obbligatorio… E non dovevi farmi andare in giro mezza nuda!-, lo rimproverò la strega.
-Mi dispiace davvero… Ma ho dovuto farlo…-, disse sincero.
-Ecco il punto: tu volevi vendicarti di me … Ma qualcuno deve averti portato a comportarti QUEL modo … Dicci chi è stato e forse, FORSE, non ti tortureremo!-
-Non puoi farlo Salvatore… Aaaah!-, Urlò poi per il dolore.
-Lui no, ma io si! E sono abbastanza arrabbiata da farlo, quindi ora ci seguirai al pensionato per non incuriosire troppo i miei. Altrimenti ti rievocheró e torturerò.-, quello annuì.
-Peccato tu abbia preso il ghigno sadico di questo impertinente italiano.-, disse Alistar disgustato.

Quando furono al pensionato, sul punto di interrogare il fantasma, qualcuno bussò alla porta.
Due minuti dopo aver aperto la signora Flower tornò nella stanza da pranzo, seguita da un uomo che Damon e Bonnie avevano già visto.
-Elija…-
-Sì, dolce strega… Sono stato io!-
Dopo un assordante minuto di silenzio Damon fu il primo a parlare, com'era prevedibile.
-Direi che ci devi delle spiegazioni!-
-Alla strega, non a te!-
-Cosa intendi?-, ribattè aggressivo.
-Vieni…-, disse semplicemente il nuovo arrivato guardando Bonnie negli occhi e tendendole la mano.
-Tu stai davvero scherzando col fuo…-, ma mentre parlava il vampiro dagli occhi neri vide la sua strega afferrare quella mano ed allontanarsi con l'Antico.
Prima che lui potesse protestare -Torno subito…-, gli disse in un mormorio.

Presto Bonnie ed Elija arrivarono in una cassa in ristrutturazione.
-Entra, piccola strega… Mi spiace per il disordine, ma ho appena comprato questa casa e la sto facendo ristrutturare, ma la biblioteca è già finita, accomodiamoci lì.-
Le pareti della stanza erano di un colore molto caldo, a metà tra il rosa antico e il bordeaux chiaro, ma era ben visibile solo nelle immediate vicinanze del camino di marmo rosa e legno.
Le pareti erano interamente coperte di scaffali e libri. Il soffitto era altissimo, Bonnie ne aveva visto una simile solo nelle palestre… Forse era alto più di otto metri, e a metà altezza delle pareti c'è una specie di piccolo terrazzino a cui si giungeva con una scala di legno, costruita a pochi metri dal camino.
Bonnie ebbe l'impressione di trovarsi nella biblioteca il film animato "La bella e la bestia"
sul lato della parete corta, di fronte a quella del camino, c'era un'enorme tavolo con una decina di sedie imbottite dallo schienale alto, attraversando la stanza Bonnie notò che erano stati disposti a mo' di piccoli salottini delle poltroncine e dei tavolini bassi, sui lati più lunghi della stanza ne poté contare almeno tre gruppi per lato.
Seguendo il padrone di casa, Bonnie si trovò accanto al divano, di fronte all'enorme camino.
Il divano, come le due maestose poltrone ai suoi lati, le poltroncine e le sedie, era di un cuoio di un particolare colore, non solo molto chiaro, ma con una sfumatura sul rosa.
-Bonnie ti prego, siediti con me. Ti andrebbe un tè?-
-No grazie… Io… Non voglio essere maleducata, ma vorrei sapere.-
-Certo… hai perfettamente ragione.-
Ed Elija le raccontò tutto.


-Io sono qui per assicurarmi che Damon non sfrutti troppo questa situazione, soprattutto con pessimi fini.- concluse.
"Ed assicurarmi che non ti distrugga e alteri l'intero equilibrio naturale.", ma questo non lo disse.
-Come?-
-Conoscendovi, restando accanto a voi … Vieni con me … Torniamo dai Salvatore.-, Le lo guardò stranita per il brusco cambio d'argomento, poi si sentì prendere in braccio, e in un attimo erano davanti al Pensionato.
Immediatamente la porta si spalancò, rivelando un Damon molto infastidito, che fece segno ai due appena tornati di entrare.
Quando raggiunsero gli altri nella sala da pranzo Bonnie ed Elija si sederono a meno di un metro di distanza, pronti a rispondere a qualsiasi domanda.
Damon invece resta in piedi, appoggiato al muro, esattamente equidistante da entrambi, alternando lo sguardo dall'uno all'altra.





Spero che vi sia piaciuto questo capitolo,come vedete è unpo' più lungo dei precedenti ...
Comunque vi avviso che non manca tanto alla fine della storia.

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Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Il capitolo di oggi non significa un ritorno alla normalità purtroppo! I miei problemi non sono finiti, anzi! Quindi ancora non so quando aggiornerò il prossimo cap.
Ecco il motivo per cui non ho ancora recensito tutte le storie che dovrei ... vi prego perdonatemi!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Come avete visto sono finalmente riuscita ad aggiornare e sorpresa delle sorprese: questo capitolo è lunghissimo 14 pagine di Word!
Essendo questo un capitolo molto importante e difficle vi avverto che dovrete fare attenzione per non perdere nulla.
Ringrazio colei che chiunque segue le mie storie su Twilight sa essere la mia adorata beta artemide88, che mi ha aiutato nonostante non segua affatto nè i libri nè il telefilm!
Cioddetto vi lascio al capitolo, spero vi piaccia, buona lettura.
Buona lettura!





DOVE ERAVAMO RIMASTI...

-Io sono qui per assicurarmi che Damon non sfrutti troppo questa situazione, soprattutto con pessimi fini.- concluse.

"Ed assicurarmi che non ti distrugga e alteri l'intero equilibrio naturale.", ma questo non lo disse.
-Come?-
-Conoscendovi, restando accanto a voi … Vieni con me … Torniamo dai Salvatore.-, Le lo guardò stranita per il brusco cambio d'argomento, poi si sentì prendere in braccio, e in un attimo erano davanti al Pensionato.
Immediatamente la porta si spalancò, rivelando un Damon molto infastidito, che fece segno ai due appena tornati di entrare.
Quando raggiunsero gli altri nella sala da pranzo Bonnie ed Elija si sederono a meno di un metro di distanza, pronti a rispondere a qualsiasi domanda.
Damon invece resta in piedi, appoggiato al muro, esattamente equidistante da entrambi, alternando lo sguardo dall'uno all'altra.




Capitolo 26



-Quindi … Avete risolto?-, S'azzardò a chiedere imbarazzato Stefan, dopo minuti di teso silenzio.
-In realtà, piccola dolce strega, non ti ho ancora detto perché vi volevo "tenere lontani".-
-Quindi?-, fu la maleducata esortazione di Damon.
-Semplicemente volevo capire se quella che tutti cercavano era proprio lei … E mi sembra ora più che evidente che la strega della leggenda sia lei.-
-E come? Tenendola lontana da me? Che sono colui per cui si era creata? Assurdo!-
-Non è proprio così, ragazzo… Diciamo che non avrebbe funzionato altrimenti.-
-Certo non avrebbe avuto il potere per uscirne!-
-Tu credi che ne sia uscita col suo potere?-
-Certo! Potenziato dal Legame!-
-Non funziona così …-, ma Bonnie lo interruppe.
-Il Legame non è quello che credete. Non obbliga nessuno a cambiare … E solo una "condivisione di poteri".- disse omettendo il principale mezzo: l'amore che legava la strega vampiro.
-Cosa? Uccellino che vuoi dire? Che non c'è niente di strano nel Legame? E quell'attrazione?-
-E come se il vostro sangue mischiato richiami il vostro stesso potere: ecco perché adesso siete attratti sessualmente. Basterebbe un cambiamento nella vostra emotività per riportare tutto alla normalità.-
-E addio attrazione …-, finì sussurrando Bonnie, più rossa di un pomodoro.
-Okay…-, Damon era un po' spaesato,-possiamo sapere almeno il perché della leggenda?-
-Mio fratello… Lo ricordate Klaus? Si è divertito a inventare storie.-
Poi riprese dopo qualche attimo di silenzio.
-Dopo tante spiegazioni posso fare una domanda?-,senza aspettare alcun assenso l'antico continuó,-Damon voglio sapere quali sono i tuoi rapporti con Bonnie. E quali saranno ora.-
-Queste sono due domande.-rispose cauto il vampiro.
-Rispondi, per favore.-
Damon stesso non sapeva che rispondergli… Cosa sarebbe mutato tra lui e la Streghetta? Cosa stava cambiando? A parte la forte attrazione sessuale che li aveva quasi portati a rotolarsi tra le lenzuola più volte nelle ultime ore, cosa stava cambiando? Cosa voleva cambiasse?
Nulla…
In effetti lui non voleva nemmeno quell'attrazione … non voleva coinvolgerla nella sua oscurità, non voleva mutarla, non voleva rovinarle la vita …  ulteriormente.
Non solo l'aveva fatta innamorare di sé, questo ormai lo sapeva (l'avrebbe capito anche uno stolto, e lui non lo era), ma l'aveva anche resa immortale, condannata a vivere la sua stessa immortale vita.
Non voleva rischiare nient'altro.
Non voleva cambiarla e non voleva macchiarla … voleva preservare il suo candore, se non per l'eternità il più a lungo possibile.
Il suo Uccellino … avrebbe vegliato su di lei come un padre con suo figlio, anche se lei…
-Allora? Come cambierà il tuo rapporto con la strega?-, Damon puntò gli occhi in quelli di Bonnie mentre, lo sapeva, tutti lo stavano fissando aspettando la sua risposta.
-Non cambierà nulla.-
Stava rinunciando tanto, probabilmente a troppo, e se non avesse tenuto davvero a lei in qualche modo, non sarebbe stato disposto a lasciarla andare … del resto lei era sua, ora più che mai.
A quelle parole la strega aveva distolto lo sguardo, così velocemente che lui pensò di aver immaginato il lampo di rammarico sul suo viso.
Guardò poi l'Antico.
-Volevi solo sapere questo? Intendi ora, finalmente, andartene?- sputò scortese.
-Francamente non ho alcuna intenzione di andarmene… Quel che si è visto nell'intuizione indotta alla NOSTRA strega era vero: sono davvero affascinato da lei. Mi piacerebbe conoscerla meglio.-,il suo tono era dolce e deciso, ma lo sguardo duro era puntato in quello di Damon, che sbalordito, aspettava una reazione negativa da parte di Bonnie, che invece, ancora a testa bassa, arrossì violentemente.
Quando poi Elija si calò per sfiorarle la mano con le labbra lei ricambiò con un sorriso dolce e lusingato.
Damon la guardò severo, ma non riuscì a catturare il suo sguardo, troppo impegnato a cercare quello dell'Antico.

Il maggiore dei Salvatore non riusciva a capire il senso di questo risvolto.
Perché quell'Antico voleva la SUA strega? E perché lei non lo rifiutava? Era innamorata di lui, no?
E se adesso… dopo quello che lui aveva fatto lei avesse cambiato idea?
Se si fosse accorta che provava per lui solo una forte attrazione (come era stato per lui con Elena), che era una semplice cotta?
Come avrebbe potuto proteggerla quando lei era lusingata da quelle attenzioni?
-Non credo sarebbe il caso…-provò ma Elijah rispose prontamente:
-Da quel che hai detto non credevo che lei ti interessasse in "quel" modo.-
-Infatti, ma tu sei un Antico… Ti andrebbe bene fare da ripiego? Ti accontenteresti?-,sul volto il suo solito, arrogante sorriso.
-Damon…-,lo chiamò suo fratello.
-Beh, fratellino, è vero: lo sappiamo tutti in questa stanza.- , finì compiaciuto, Elijah però continuava a fissare il volto di Bonnie.
-Devo andarmene, dolce strega?-, Damon già si sentiva sicuro e trionfante, mentre il suo rivale formulava questa domanda.
-No, ti prego … Mi farebbe piacere che tu restassi.-, rispose stranamente risoluta Bonnie, spiazzando tutti.
"Cosa?"
Nella testa di Damon si ripeteva questa parola.


Era passata una settimana dall'arrivo di Elijah, e Stefan aspettava..
Già: Stefan aspettava …
Ormai era così impaziente, con i muscoli perennemente tesi pronti all'azione, il volto sempre serio i sensi sempre all'erta …
Anche Elena aspettava, ma il suo atteggiamento era rilassato, ilare, quasi fremente … Non vedeva l'ora che accadesse, così come Sage …
Anche la signora Flower aspettava … Adorava vedere la vitalità di quello strano gruppo di ragazzi, così inesperti -nonostante alcuni di loro avessero più di cinquecento anni- e appassionati.
L'unico che sembrava non rendersi nemmeno conto di quel che stava accadendo era Matt, che se ne stava seduto a mangiucchiare uno dei biscotti appena sfornati dalla padrona di casa, la sua unica attività contemplativa era osservare Damon girare in tondo, come un leone in gabbia.
-Damon mi stai facendo venire il mal di mare!-, gli disse ricevendo, appunto, solo un ringhio in risposta.
Sì, perché era lui, era Damon quello che tutti stavano aspettando. O meglio la sua sfuriata, meglio identificabile, dal resto del mondo a parte lui, come una scenata di gelosia.
Una scenata di gelosia che avrebbe potuto metterli in pericolo con Elijah, pensava Stefan, o che l'avrebbe portato capire sentimenti per Bonnie, pensavano Sage ed Elena; o avrebbe portato all'ennesimo scoppio tra lui e la piccola strega, pensava la signora Flower.
D'altra parte erano tutti soprattutto molto curiosi, persino Meredith ed Alarick, che si facevano aggiornare quotidianamente sugli sviluppi.
Erano quasi le sette quando Elena, certa che sarebbe stato quello il giorno dello scoppio, aveva azionato la videochiamata con Meredith, così che anche lei potesse assistere.
Erano passati più di 30 minuti da allora, più di 30 minuti di ritardo dal solito orario di rientro della nuova coppia.
Non che fossero "già" una coppia Bonnie ed Elijah, ma tutti i giorni lui passava a prenderla alle 16 a casa sua, dove era finalmente tornata, per poi riportarla tre ore dopo al pensionato, dopo una lunghissima passeggiata.
Questo ritardo stava facendo impazzire Damon più del solito, cosa quasi assurda, pensò Elena, dal momento che già normalmente quelle uscite giornaliere lo mandavano fuori dai gangheri.
Stefan credeva che suo fratello stesse per uscire a cercare la SUA strega, quando lo vide immobilizzarsi e correre a spalancare la porta, davanti ad una Bonnie e a un Elijah semplicemente felici.
-Damon c'aspettavi?- gli chiese amichevole l'Originario.
-Ho solo percepito la sua aura.-,rispose invece scorbutico lui, indicando la streghetta con un cenno della testa.
Il volto diElija non mutò espressione nemmeno quando, congedandosi da tutti presenti, baciò Bonnie all'angolo della bocca, quasi sulle labbra rosee, con un sorriso sinceramente lieto e quasi beato.
Non appena la porta si chiuse alle spalle dell'originale, Stefan tirò un sospiro di sollievo: almeno per quel giorno la non-vita di suo fratello era al sicuro.
Contemporaneamente però il silenzio calò nella stanza.
-Bonnie, vuoi salutare Meredith, prima di tornare a casa?-,ruppe il silenzio Elena.
Mezz'ora, molte chiacchiere e qualche biscotto dopo, Bonnie stava per  tornare a casa.
Quella serata era molto fredda, anche più del pomeriggio che era appena trascorso, grazie a Damon, e al suo potere di controllare il meteo con l’umore.
Quando Bonnie chiese a Matt di accompagnarla a casa, un tuono più potente degli altri squarciò il cielo.
-Ti accompagno io.-s’intromise Damon, prima che il biondo potesse rispondere.
Bonnie, mezzo secondo dopo, si ritrovò coperta da un morbido e lungo scialle di lana.
-Oggi fa freddo-, si giustificò il vampiro, uscendo ed avviandosi alla sua Ferrari.


Erano sotto casa della ragazza e da ormai parecchi minuti era calato il silenzio.
-Sei arrabbiato? -, chiese Bonnie, improvvisamente un lampo illuminò il cielo.
-Affatto.-rispose l'altro laconico.
-Non riesco a capirne il perché …-
-Ho detto che non sono arrabbiato-, un altro lampo.
-Naturalmente il temporale non è merito tuo …-,tentò lei.
Il vampiro batté la mano destra sullo sterzo della sua Ferrari nera.
-Non capisco come tu possa uscire con quello!-
-È una domanda?-,all’occhiata scura del vampiro continuò,-Lui ama restare in mia compagnia.-
-Ti sta corteggiando!-,quasi sputò quella parola come fosse una bestemmia.
-Lo so … -
-E lo accetti?-
-Ne sono lusingata.-
-Già, perché no?- alzò la voce,-Sai una cosa? Perché io non voglio!-
-Cosa dovrebbe significare?-chiese lei infastidita.
Damon fece un respiro profondo, portando pollice in medio della mano destra tra il naso e gli angoli interni degli occhi.
Doveva calmarsi …
-Senti Uccellino, mi dispiace … Solo non mi fido di lui.-
-Perché?-
-È un vampiro …-
-Anche tu lo sei …-
-Non mi fiderei nemmeno di me, in realtà.-
-Non è divertente.-
-Non sto scherzando … Siamo entrambi pericolosi.-
Bonnie si mise in ginocchio sul sedile e si voltò completamente verso il vampiro.
-Sono immortale, ho bisogno di un compagno immortale.-
-E perché?-,le chiese curioso Damon.
-Perché voglio amare qualcuno che potrà rimanere accanto a me per sempre.-
-Vuoi amarlo? Vuoi amare Elijah?-, Damon era parecchio infastidito.
-Sì, voglio amarlo.-, rispose timida ma convinta lei.
-Non devi! Non puoi!-, la voce di lui saliva e scendeva così velocemente che avrebbe ferito delle normali orecchie umane.
-Perché Damon? Perché non lui? Chi dovrei amare? Te?-
-NO!!-,l’urlo di Damon fu di terrore,-No! Non puoi amare me , Pettirosso! Non puoi! Non devi! Devi amare qualcuno che non possa farti mai del male, qualcuno che ti meriti. Ti prego.-,gli occhi di Bonnie erano umidi nonostante non avesse versato una lacrima, non ancora.
-Damon … Cosa dici?-
-Dovreste amare qualcuno come il mio fratellino! Lui sarebbe perfetto per te, lo sarebbe davvero.-, le disse dolcemente, accarezzandole le guance arrossate, ma le si sottrasse quel tocco, scendendo dall'auto.
Damon un attimo dopo era di fronte a lei, confuso dalla rabbia che le vedeva dipinta in viso.
-Il punto è questo vero? Vuoi davvero spingermi verso Stefan, per poter avere Elena tutta per te?-
Bonnie ormai urlava e piangeva contemporaneamente e per un attimo Damon fu davvero felice che non ci fosse ancora nessuno in casa.
Bloccò le sue urla con una carezza.
-Ti assicuro, ti giuro, che non voglio Elena … Non la amo, non mi interessa … Vuoi che lo giuri con il sangue?-concluse ma lei negò, leggendo la sua serietà in quegli occhi di tenebra totale.
-Perché … Perché allora?-, della sua sfuriata rimanevano solo le lacrime.
-Meriti di essere amata, Uccellino.-, le disse prendendole il volto e baciando la punta del suo naso.
-Damon, perché non puoi essere tu?-, il suo volto era tornato quello dolce ed imbarazzato di sempre.
-Ascoltami Bonnie: tu meriti di essere felice, meriti qualcuno che possa meritarti, che abbia un cuore puro come il tuo, che sia dolce, che ti possa proteggere, di cui tu ti possa fidare; qualcuno che non abbia il cuore rinchiuso in un guscio di tenebra.-
E mentre diceva tutto questo avvertiva proprio quella pietra, quel guscio, creparsi di nuovo, lentamente, e contemporaneamente il suo cuore soffrire.
-Damon …-, Bonnie si aggrappò a lui, mentre Damon muoveva il capo come per scacciare un pensiero, negare una realtà.
-Io non ti merito, non mi dovrebbe essere concesso nemmeno di avvicinarmi a te … Io non ne ho alcun diritto … Io non devo …-, ma queste parole furono bloccate dalle labbra bollenti Bonnie, che sfiorarono le sue, per un attimo.


-Elijah, che ci fai qui?-
-Sono venuto a spiegarvi, bella Elena.-
-Bonnie e Damon non ci sono.-
-Lo so, vedete la luna? Guardate quant'è grande luminosa … Sembra illuminare tutto come il sole stesso … Succede poche volte: quando le profezie si avverano.-


-Damon … ti prego, non allontanarmi.-
-No, tu … No.-


-Di cosa stai parlando?-
-È semplice, Stefan. In questo momento la profezia più antica si sta avverando: la natura sta lenendo quelle ferite …-


-Damon, io ti amo.-, disse Bonnie piangendo.
-Io … Non devo …-, il volto di Damon sembrava disperato.


-Il Legame è solo un legame d'amore. "Quando un vampiro sarà capace di conquistare la più pura delle vestali della natura, questa gli offrirà la sua forza, il suo incanto, la sua morte".-
-Bonnie è diventata immortale … Ha offerto la sua morte, la sua mortalità.-, comprese Stefan.


-Tu non mi vuoi, lo capisco … mi basta che tu non mi respinga.-
-Io sono tossico, Uccellino.-


-"Ma se l'abominio dovesse rifiutare quel cuore puro, questi semplicemente si spezzerà, distruggendo la fanciulla e l'assassino."-
-È terribile … Stefan dobbiamo fare qualcosa.-
-È per questo che hai voluto ingelosire Damon, vero?-
-Vedi, come ho già spiegato alla piccola Bonnie, ormai troppi anni addietro le streghe aiutavano i vampiri. Ma mio fratello più di 2500 anni fa sedusse una sacerdotessa druida, per poi abbandonarla. Lei quasi ne morì, anni dopo sul letto di morte predisse che a causa delle azioni di Klaus tutte le servitrici della natura, tutte le streghe, avrebbero per sempre odiato e combattuto contro i vampiri, e che per redimerci ci sarebbe stata data solo un'altra possibilità.-
-Bonnie e Damon.-
-Vedi Elena, non esiste alcuna predestinazione, loro non erano predestinati; lei li vide col suo enorme potere, ma nessuno, nessuna magia, nessuna forza, li costringe, è stato solo l'amore di Bonnie per Damon a renderli i protagonisti della leggenda. E lei lo sa.-


-Non sarebbe dovuto capitare a te … Perché la strega della leggenda dovevi essere tu?-, nelle sue parole il dolore.
-No … Io ho scelto d'amarti. Ti spiegherò poi, con calma … Ma ti prego non respingere i miei sentimenti.-
-Non dovresti averne.-
-Ma ne ho.-
-Io potrei ferirti …-
-Correrò il rischio … Non preoccuparti per me …-
-Non posso farne a meno.-
-Io ti a…-, ma lui l'aveva zittita, baciandola.


-Come fa a saperlo?-,chiese la bionda.
-Glielo ho spiegato io. Lei sa che io volevo solo aiutarla.-
-E perché?-,chiese Stefan sulla difensiva.
-Perché tra i due fratelli lui è sempre stato quello buono.-
-Grazie,Sage, ma sai anche tu che non è così, ho anche io le mie colpe da scontare.-
-Come tutti.-, soffiò la vecchia signora Flower.
-Ad ogni modo dovrò andarmene presto.-
-Perché?-
-Cara Elena, io mi sono affezionato alla giovane strega… Io … La sacerdotessa di cui vi ho parlato era mia amica, io le volevo bene … Se dovesse andare storto qualcosa, non potrei sopportare di rivivere quel dolore. Se invece, come penso, l'esito sarà differente, preferisco non essere ancora per molto nel radar di Damon.-, disse prima di uscire dal Pensionato.


Un insieme di poco educati fischi di approvazione aveva distratto entrambi.
Accanto a loro era passata un'auto con dei liceali, che avevano subito notato la loro passionalità.
Damon si era staccato dalla ragazza per fulminare gli sciocchi che ora erano al primo posto della sua lista nera.
Ma Bonnie aveva stretto di più le braccia al suo collo.
-Non mi lasciare …-
-Non voglio, mio piccolo Pettirosso.-, e l'aveva presa tra le braccia per volare nella sua camera attraverso la finestra.
Appena i piedi della rossa avevano toccato terra le sue labbra erano state attaccate nuovamente da quelle del vampiro.
Le labbra, il collo, la spalla, la clavicola.
Sentì il leggero vestito turchese, ormai bagnato dal temporale di poco prima, strusciare sulla sua pelle mentre delicatamente iniziava a cadere, lasciandola con la candida sottoveste mentre, continuando baciare il vampiro avidamente, lei gli sfilava la camicia.


-Elijah!-, Elena corse fuori, chiamando.
Lui si fermò, e voltandosi le sorrise.
-Perché l'illusione?-
-Volevo solo evitare che si avvicinassero e lei scatenasse il fato dicendogli che lo amava …-
-Cos'è cambiato adesso?-
-Tu conosci Damon … Cos'è cambiato?-,e così sparì nella sera.
-Ora Damon sa di amare Bonnie.-,sussurrò Elena mentre Stefan, appena uscito, l'abbracciava.


Quando Damon si ritrovò disteso su Bonnie, schiacciata tra il corpo di lui e la morbida coperta del suo letto, si bloccò quasi terrorizzato da quello che stava accadendo.
-Damon, io … Mi spiace, non dovevo …-, disse lei cercando di coprirsi, e distogliendo lo sguardo.
-No, non è stata colpa tua … Ma se vuoi faremo finta di nulla …-
-Io …-, parlò ancora senza guardarlo, mentre nuove lacrime si sporgevano dalle sue palpebre.
Damon non sapeva, ma lei sì: aveva appena scatenato la vera leggenda, quella sorta di maledizione che li avrebbe uccisi entrambi, solo perché lei non aveva saputo trattenersi dal dirgli che l'amava.
-Uccellino, lo capisco, mi spiace non avrei dovuto, dovrei combattere questa cosa del legame, ma per un attimo ho ceduto, mi dispiace. Ma ti prego non avere paura …-, finì sprofondando il volto e profumati capelli color fragola e sospirando triste, sconvolgendo la strega.
-Damon! Damon!-, c’era urgenza in quella dolce voce,- Ti prego Damon, guardami.-
Ma lui rimaneva immobile e continuò così per qualche altro minuto.
Finché quella dolce fanciulla, finora immobile come Ifigenia volontaria sull'altare, iniziò ad accarezzare i capelli di lui, frenetica ma delicata.
Iniziò poi a baciare la sua guancia, la mascella, fino a trovare le sue labbra.
Quella situazione era assurda!
Damon ero tormentato, quasi imbarazzato, quasi costernato, quasi insicuro.
Bonnie cercava di rassicurarlo, tranquillizzarlo.
-Damon io non ho paura di questo, di noi … Mi spiace per te: il legame su di me non ha tutto l'effetto che ha su di te. Elijah- a quel nome vide il volto del vampiro contrarsi,-… Io ti amo, Damon. Elijah mi ha spiegato: il legame in realtà sono io, è il mio amore per te, che si riversa nel tuo sangue … È colpa mia, io voglio questo,-gli diede un bacio leggero sulle labbra ed arrossì,-ma tu …-, le sue parole furono bloccate dalle labbra di Damon.
-Io non devo desiderarti, e non devo essere felice di questi tuoi sentimenti, ma lo sono, lo sono sempre stato Uccellino. SEMPRE.-
Poi si sollevò a sedere e tirò Bonnie su di sé.
Rimasero così per un attimo: lui seduto, senza camicia, le gambe leggermente divaricate, lei tra queste, in ginocchio, in sottoveste.
Damon, finalmente e con lentezza, allungò la mano a prendere quella della ragazza, dove posò prima sul palmo, poi sul dorso dei delicati e casti baci, per poi risalire lungo la parte interna del l’arto, il polso, il gomito, poi la spalla, una clavicola e poi l’altra e ridiscendere lungo l’altro braccio con un percorso uguale e opposto.
Tutto senza staccare neanche per un attimo gli occhi da quelli di lei.
Poi tornò a baciare il sui collo, il suo bellissimo, candido, elegante collo da cigno, ispirando a fondo per poterne assaporare a pieno il dolcissimo profumo di fragole.
Sfiorò con le labbra fredde il punto in cui aveva bevuto durante lo scambio di sangue e sentì lei tremare e stringergli i capelli sulla nuca.
E fu troppo persino per lui:  quando ai suoi tocchi delicati, persino prudenti, Bonnie rispose ancora una volta fremendo, Damon la tirò completamente a sé e senza indugiare aggredì la sua bocca.
Con urgenza e prepotenza invase il suo respiro, la privò delle parole. Le sue labbra producevano solo dei mugolii.
Bonnie era completamente divorata da quel bacio, quasi violento, a cui rispondeva felice con la stessa foga del moro.
Damon si sollevò sulle ginocchia e premette la mano sinistra sulla schiena della ragazza per avvicinarla maggiormente a sé, affondò invece quella destra nella morbida nuvola di fuoco dei capelli della strega.
Dovettero separarsi quando lei non ebbe più fiato.
Con quei pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro Damon si sentì appena un po’ più lucido, libero da quel bisogno fisico, mentale, affettivo di lei, abbastanza dal darsi dello stupido.
Cosa stava facendo? Lui si era giurato di non macchiare la purezza di quell’angelo, si era imposto di smettere di desiderarla, di bramarla, di sentire il bisogno di lei.
Ma proprio mentre cercava la forza per andarsene fu Bonnie a prendere l’iniziativa, stupendolo.
Si tuffò sulle labbra di lui, dal sapore intossicante come quelle del cioccolato fuso.
Quel bacio era completamente giusto, realizzarono entrambi.
Bonnie si aggrappò al vampiro non con le mani, ma con i gomiti, poggiati sulle spalle di lui, mentre le mani erano nei suoi capelli corvini; quelle esperte del ragazzo erano invece una sul collo di lei, l’altra sulla coscia.
Damon doveva stare attento: era la prima volta che sembrava non riuscire a trattenersi, a restare lucido.
Aveva avuto migliaia di donne nei suoi più di cinque secoli da immortale, eppure non aveva mia dovuto affrontare nulla di tutto questo.
Riusciva a pensare solo al sapore del suo Uccellino: le labbra, la bocca, la lingua, il corpo della ragazza premuto sul suo.
Fu mentre la rossa gli mordeva il lobo dell’orecchio che si accorse della presa troppo forte sulla coscia di lei, che subito allentò.
Ma quella stessa mano non rimase a lungo in quella posizione. Iniziò a salire lentamente, molto lentamente, fino a sfilare alla ragazza la sottoveste, e lasciarla in slip e reggiseno.
Si staccò da lei quanto bastava per osservarla attentamente: ogni centimetro di pelle veniva quasi assorbito dal suo sguardo di notte risucchiato in quei pozzi di lascivia.
Bonnie per un attimo pensò che l’intensità e la voracità con cui la stava guardando l’avrebbe resa quasi trasparente, come a consumarla, ma si dovette ricredere quando quello sguardo tornò al suo viso.
Uno sguardo che divenne subito malizioso, mente si piantava in quello di lei, per poi scendere sulle sue labbra, ritornare sul suo corpo e rifondersi con quello della strega; le mani di lui si allungarono ad afferrarle i fianchi, addossandola al suo corpo, mentre si leccava le labbra piene , famelico. Bonnie avrebbe avuto paura di lui, se non l’avesse amato, se non avesse sentito un millesimo di secondo dopo la sua lingua invadere la propria bocca.
Le sembrava di non poter respirare, di non poter sentire null’altro che lui e il sapore di quelle labbra tentatrici, il suo profumo intossicante, le sue carezze delicate ma frenetiche, bramose, e, quando riusciva a schiudere per pochi attimi gli occhi, non travolta dall’intensità dei suoi baci, di non poter vedere nient’altro che i suoi occhi.
-Sei mia … Sarai mia … solo mia per l’eternità.-, la voce spezzata della lussuria di Damon le arrivò contemporaneamente come melodioso canto d’usignolo e maestoso ruggito del leone. E mentre il suo cervello cercava di comprendere, completamente rapito dal sapore di un nuovo bacio, il significato delle parole che quella voce aveva pronunciato, mentre quella mente processava le parole e si obbligava a non fraintendere, la strega sentì la speranza scoppiarle in petto e travolgerla.
Strinse più forte il vampiro  a sé, fino a conficcare le unghie della mano destra nella spalla di lui, mentre l’altra mano torturava i capelli corvini.
E fu allora, premendo completamente il suo corpo su quello di lui, che capì di essere nuda: quando sentì contro la sua pelle più sensibile il contatto diretto con quella fredda di lui.
-Damon-, sussurrò mentre lui lasciava libere le sue labbra e si spostava a baciarle il collo, continuando ad accarezzarle tutto il corpo.
-Damon-, lo chiamò ancora mentre lui, dopo averla guardata con quel suo sguardo malizioso, magnetico e fatale scendeva a baciarle tutto il corpo, lentamente, delicatamente.
-Damon.-
Lui tornò a guardarla intensamente negli occhi.
-Ti amo … e ti amerò per sempre.-, in quel momento, nonostante avesse i sensi annebbiati dal piacere, Bonnie poté vedere le due nere lastre ghiacciate nascoste negli occhi di lui spezzarsi e sciogliersi in un caldo e protettivo e sensuale manto buio.
Lui la baciò ancora, un bacio più dolce, molto, molto più dolce, infinitamente più dolce.
E in quel momento divennero un unico corpo, mentre Bonnie, inebriata dalla sua presenza, non ebbe la possibilità di sentire alcun dolore.

Bonnie si svegliò nel bel mezzo della notte. Era comodamente sdraiata su un fianco, ancora completamente nuda sotto le coperte, stretta nell’abbraccio protettivo del suo vampiro, che era alle sue spalle.
Non appena Damon percepì un cambiamento nel ritmo del respiro della sua Streghetta scostò i boccoli fragola e le lasciò dei delicati baci sulla nuca e sul collo.
-Dormi Uccellino, sei stanca.-, le sussurrò così dolcemente che lei credette di star sognando … era troppo per essere vero.
Si voltò lentamente per vederlo alla luce argentea della luna, si sollevò delicatamente lasciando scivolare la coperta fino alla vita.
Gli sorrise a sua volta e si gettò su di lui ad abbracciarlo.
-Uccellino credo che sia meglio che tu ti vesta … Sei uno spettacolo troppo invitante … e sei stanca, devi dormire.-, le disse stampandole un bacio sulla fronte.
Bonnie prima arrossì poi allungò la mano per prendere da quella di lui la sottoveste che qualche ora prima le aveva sfilato, facendosela scivolare addosso.
Era imbarazzata, tremendamente e rimaneva seduta, impalata.
Il vampiro allungò il braccio  e la strinse facendola sdraiare.
-Dormi Streghetta.-, le sussurrò.
Lei inspirò forte il suo profumo e si riaddormentò, dopo aver sussurrato l’ennesimo “Ti amo”.
Mentre la vedeva riaddormentarsi tra le sue braccia non poteva fare a meno che essere felice.
Sapeva che non avrebbe dovuto legarla a sé, che non avrebbe dovuto reclamarla per sé, che non avrebbe dovuto macchiare la sua verginea purezza, eppure, egoista come sempre,  aveva preteso il suo cuore ottenendo solo poche ore prima anche la sua virtù.
Avrebbe dovuto sentirsi in colpa, perché lei era l’unica che riusciva a farlo sentire in qualche modo colpevole per il suo egoismo, ma era troppo felice, troppo appagato mentre si rendeva conto che non poteva tenerla lontana da sé.
Era  felice del suo egoismo come lo era stato per secoli, l’unica differenza era che in quel momento ne era felice anche se questo legava a lui il suo Uccellino.






Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, finalmente è IL capitolo! Sappiate che manca davvero poco alla fine della storia!

Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Potete contattarmi tramite FB anche nel gruppo che ho aperto, dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm).
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, a video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Il capitolo di oggi non significa un ritorno alla normalità purtroppo! I miei problemi non sono finiti, anzi! Quindi ancora non so quando aggiornerò il prossimo cap.
Mi sto impegnando nonostante tutto per riuscire a scrivere, e a recensire di nuovo le storie che dovrei ... vi prego perdonatemi!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!
Come avete visto sono finalmente riuscita ad aggiornare!
Sono un po' di corsa quindi vi lascio al capitolo, spero vi piaccia.


Questo capitolo è dedicato a coloro che hanno lasciato le bellissime recensioni
allo scorso capitolo: annaterra, Jane The Angel, mishy, Little Redbird.
Vi adoro ragazze! <3


Capitolo 27



Il giorno dopo Bonnie venne svegliata da piccoli e teneri baci sul palmo della mano
-Damon!-, urlò di felicità appena ebbe aperto gli occhi.
-Sì, Uccellino, non potrebbe essere nessun altro, solo io.-, le rispose con tono paziente.
-Credevo fosse stato un sogno.-, disse di getto.
-Fai spesso sogni del genere?-, le chiese Damon con voce tenera, mentre sul suo volto si dipingeva un sorriso arrogante e malizioso.
Bonnie arrossì vistosamente e Damon scoppiò a ridere.
Una vera risata, una di quelle che non si concedeva da … non sapeva nemmeno lui da quando, forse da secoli.
Guardandolo Bonnie dapprima si addolcì, poi decise di stare al gioco: mise su un broncio ed incrociò platealmente le braccia sotto il seno, offesa.
Non ebbe nemmeno un momento per registrare la fine della risata perché Damon invase, con la sua solita prepotenza e una nuova urgenza, la sua bocca: era un bacio nuovo, travolgente e prezioso, delicato e profondo.
Il vampiro si staccò bruscamente dalle labbra arrossate della sua strega.
-CI vediamo dopo.-, e in un secondo si era vestito ed era volato via dalla finestra. Dieci minuti e Bonnie sentì bussare alla porta della sua camera. Suo padre aveva sentito delle voci ed era andato a controllare.
-Nessuna voce, papà! A parte la mia.-Il signor McCullough si guardò intorno spaesato, poi posò di nuovo gli occhi sulla figlia.
-Già che sei sveglia, scendi per la colazione, invece di star qui a parlare da sola.-

Bonnie voleva correre al Pensionato per vedere Damon.
Dopo aver fatto una doccia veloce ed aver indossato un vestitino di lana celeste con sfumature indaco, delle calze pesanti nere i suoi stivali nuovi di zecca (come tutto il resto, grazie al ritorno affrettato manovrato da Alistar non aveva praticamente nulla del suo vecchio guardaroba), stava per scendere in cucina.
Il  campanello la sorprese mentre si chiudeva la porta della sua stanza alle spalle.
-Salve signor McCullough, sono venuto a prendere sua figlia per portarla a fare colazione.-
Bonnie rimase paralizzata quando sentì la voce, solitamente impertinente, di Damon parlare a suo padre con quel tono educato e … umile?
-E tu chi saresti, ragazzo?-
Bonnie riuscì a stento a raggiungere le scale per vedere intervenire sua madre, che si avvicinò al marito.
-Tesoro chi è alla porta?-, poi appena notò il giovane,- Salve Damon, vuoi entrare?-, il vampiro sorrise all’invito, per lui ormai quanto mai inutile,- Bonnie sarà giù tra un momento.-, poi notando l’espressione del marito gli spiegò,- Caro, questo è Damon, il ragazzo di Bonnie.-
Il moro sorrise.
-Salve, mi scusi se non mi sono presentato, è stata una terribile mancanza.-
Dall’alto della sua posizione la strega si aspettava di vederlo inchinarsi in segno di rispetto.
Intanto il vampiro valutava l’idea di soggiogare l’uomo di fronte a sé, che inaspettatamente però gli fece cenno di entrare per poi voltarsi verso le scale.
-Bonnie, il tuo ragazzo è qui!-, urlò scontroso.
La rossa si risvegliò dal torpore in cui era caduta nel vedere quella scena e si precipitò giù per le scale, rischiando di cadere.
La stretta decisa e gentile delle mani di Damon la mantenne in equilibrio tenendola per la vita.
-Ciao, Uccellino.-, le sussurrò.
.Ciao.-, rispose lei fissandolo negli occhi.
-Sei riuscita a scendere!-, la rimproverò suo padre.
-Sì, io … non faccio colazione …-, poi guardò il vampiro-, Andiamo?-
Prima che quello potesse risponderle, suo padre parlò diffidente.
-Vi siete conosciuti all’università?-
Damon rispose cordiale, mentre Bonnie si malediva per non poter filmare la scena, quasi surreale.
-No, ci siamo conosciuti qui qualche anno fa … mio fratello è fidanzato con una delle sue migliori amiche.-
-Papà ricordi Stefan? Il ragazzo di Elena? Damon è suo fratello maggiore.-
A quelle parole l’uomo sorrise.
-Ah, Stefan! Mi piace quel ragazzo!-, Damon storse quasi impercettibilmente le labbra a quell’affermazione.
-Papà noi andiamo!-
-D’accordo … a presto Damon, salutami tuo fratello.-, concluse più tranquillo il signor McCullough.
-Certo, arrivederci.-

Qualche minuto dopo Bonnie e Damon erano fermi in auto, l'odore dei cornetti caldi che Damon aveva comprato invadeva l'abitacolo. Il motore spento dopo il breve viaggio che avevano compiuto. Uno strano silenzio tra di loro. Oltremodo strano perché percepito dai due in modo diverso. Damon era beato, sereno e quasi- poteva azzardare-in pace con se stesso ed il mondo. Bonnie era invece imbarazzata e terrorizzata da cosa lui avrebbe potuto dirle. Ma doveva interromperlo quel silenzio. Si schiarì la voce e si fece coraggio.
-Dove siamo?-Damon la guardò e le dedicò un sorriso smagliante.
-Iniziavo a credere che il gatto ti avesse mangiato la lingua. Ed era strano, mi sono allontanato da solo pochi minuti!- concluse ilare. Bonnie che fino a quel momento si era impegnata a non guardarlo, si girò un momento, e le sue labbra furono catturate in un bacio mozzafiato, letteralmente. Poi quando Damon la lasciò respirare le posò un piccolo e delicato bacio sul labbro inferiore e uno sul naso.
-Dai andiamo Uccellino.-

Intanto al Pensionato nessuno stava capendo un granché, Damon non era tornato quella notte, il che non era strano, visto che ultimamente divideva il suo tempo notturno tra il vegliare il sonno di Bonnie e il cercare d'ingnorarla, andando a bere in qualche squallido bar con Sage.
La cosa strana era invece che Bonnie non avesse chiamato Elena per augurarle una buona notte, come la bionda pretendeva tutte le sere dopo quello che era successo.
In un giorno normale Elena avrebbe preteso che il suo ragazzo la portasse immediatamente nella camera da letto della rossa, ma Elijah li aveva tranquillizzati: Bonnie era con Damon... Ma era davvero al sicuro? Si era chiesta, per un attimo solo, Elena, la sera prima.
I suoi dubbi,o meglio,la sua curiosità si era solo acuita pochi minuti prima, quando Stefan aveva sentito Damon entrare e riuscire dalla finestra della sua stanza,con un'aurea strana, come lo era il tempo, che solitamente era influenzato dall'umore del vampiro e quindi sempre tetro ed uggioso, mentre ora c'era un cielo terso, senza nubi, ed un sole caldo, decisamente insolito per quella stagione. La bionda sospirò, mentre con la schiena appoggiata al petto del suo dolce vampiro, osservava quell'orizzonte stranamente terso.

Bonnie continuava a guardarsi intorno, completamente spiazzata. Perché mai Damon l'aveva portata ... lì?
Aveva mangiato l'abbondante colazione che il vampiro le aveva procurato in silenzio, ed ora erano distesi -in realtà lei era seduta e continuava a guardarsi intorno- su un bel prato, quasi paradossalmente verde per quel mese, sulla sponda di un piccolo lago, e intorno a loro c'erano decine e decine di persone, attirate lì dall'insolito clima. Ancora una volta Bonnie sentì la necessità d'infrangere quel silenzio.
-C'è un bel po' di gente.- ricevette solo un "mmm" come assenso.
-Forse è colpa di questo tempo assurdo.- Damon finalmente aprì gli occhi che erano finora stati chiusi.
-Già IMPREVEDIBILE!- ghignò.
Bonnie lo raggiunse gattonando come una bimba per arrivare vicino al suo volto.
-Sei tu!- ,e non era una domanda,-Ma perché?-
-Non l'ho  programmato... mi sentivo così stamattina.-
E lasciò cadere il discorso, abbassando di nuovo le palpebre, fingendo di non notare che, in quella posizione, lo scollo dell'abitino di Bonnie mostrava il petto.
-Pensavo che saremmo stati in un posto con più ... privacy!-
Damon stavolta si voltò su un fianco per guardarla in volto, poi allungò un dito disegnando la scollatura dell'abito in modo che la rossa capisse che era troppo... esposta.
-Non credevo fossi così insaziabile, Uccellino!- disse fintamente scandalizzato.
-No, no... Io non- poi vide lo sguardo divertito di lui,-Lo sai cosa intendevo! Non credevo che TU mi portassi qui.-
-A volte è noioso essere sempre una creatura della notte, a volte è bene ricordarsi che possiamo fingere di essere una coppia normale. Certo, dovrai spiegarmi meglio la storia del Legame perché non ho ben capito l'ultimo risvolto, anche perché ero distratto...-, terminò con voce maliziosa, attirandola a sé e dandole un casto e dolcissimo bacio sulle labbra.
-Ma ora dobbiamo parlare, Uccellino, e anche se io non amo questi discorsi, dobbiamo farli.- concluse convinto, ma enigmatico.
-Non capisco...-, disse Bonnie sinceramente.
-Ieri notte-,iniziò mentre la ragazza arrossiva,- tu hai detto una cosa, più volte...-
-Non ricordo, francamente...-, era sincera, non riusciva a capire di cosa parlasse, guardò il vampiro e notò sul suo volto un'ombra di delusione, poi sostituita alla velocità della luce, dalla sua solita maschera di indifferenza.
-Io... Non ricordo le parole precise che ho detto... Beh, a parte ...-, improvvisamente capì. Era una cosa che lei aveva detto più volte, qualcosa di cui Damon normalmente non avrebbe voluto discutere, qualcosa che lo rendeva felice.
-Ti riferisci a quando ho detto che ti amo?-
Cauto il vampiro annuì.
-Beh è vero, ti amo!- disse per poi venir travolta da un bacio di Damon, che quando la lasciò respirare le dedicò il sorriso più limpido e sincero e felice che lei avesse mai visto.
-Dobbiamo parlare di questo?- gli chiese con le guance a fuoco.
-Sì, Streghetta. Ho bisogno di parlarti di questo.-disse tornando serio,-Io non ho mai pensato di poterti amare...-,iniziò, ma si bloccò vedendo il volto deluso della rossa,-No, aspetta, non fare così... Mi spiego meglio: io non ho mai creduto di poterti meritare, Uccellino. Bonnie,-e la ragazza si meravigliò di sentirgli pronunciare il suo nome, lui di solito preferiva uno dei soprannomi che le aveva dato,- io non so cosa provo per te, non mi sono mai permesso di chiedermelo seriamente. Ed è per questo che ti ho portato qui, al resto del mondo, nella luce del sole, siamo due ragazzi come tutti gli altri: non importa quanto tu sia pura, ne quanto il mio passato e il mio presente siano bui, qui siamo solo Damon e Bonnie, ed è così che voglio imparare ad essere. Non rinnegherò la mia natura,ma non posso permettere che questa mi allontani da te, che mi impedisca di capire e vivere i miei sentimenti. Io non posso dirti con la tua stessa convinzione e sicurezza "Ti amo", perché finora sono scappato anche solo dal pensiero della possibilità di poterti legare seriamente a me... Io non voglio mentirti Bonnie. So solo che in questo momento non c'è nessuno che per me sia più importante di te, niente che abbia la priorità su quello che sta accadendo tra noi.-
Un attimo dopo Damon era stretto nel dolce ma soffocante abbraccio della sua Streghetta, che dopo averlo baciato gli sussurrò ancora una volta che l'amava.
Damon la strinse ancora di più a sé.
-Questo è molto più di quello che mi aspettavo! E in ogni modo ti sarei rimasta accanto!-lui le sorrise.
Poi rimasero in silenzio per il resto della mattinata. Bonnie semplicemente troppo felice per poter rischiare di rovinare il momento con delle inutili parole, Damon troppo destabilizzato dai suoi stessi propositi.
Solo qualche anno prima e per 5 secoli aveva vissuto in un modo diverso. Era stato una "creatura" diversa, una creatura della notte, nulla di più diverso da un essere umano, ed ora si trovava in una tipica situazione umana: doveva analizzare i suoi sentimenti, lui che per secoli si era preoccupato solo di nutrirsi, di provare piacere, di scegliere la preda più succulenta. Ed invece questa preda ora si poggiava beata sul suo petto, sentendosi al sicuro, mentre tutto ciò a cui lui pensava era quanto erano belli i riflessi che la luce accecante del sole creava incontrando quei soffici boccoli rossi, a quanto fosse piacevole sentire la pelle calda di lei sfiorare la sua... Che schifo! Questi erano pensieri da S. Stefano. Eppure non poteva respingerli, non doveva. L'aveva promesso a lei, al suo Uccellino, e lui manteneva sempre le sue promesse.
Decise di lasciar perdere tutti quei pensieri e si concentrò sulla rossa: il suo calore, il suo profumo, le sue labbra piene, che solo poche ore prima aveva quasi divorato con baci famelici, il suo respiro regolare, che quella notte era invece stato spezzato dall'eccitazione, il suo colorito niveo, che si era infiammato in ogni punto avesse posato le mani, le labbra, la lingua.
Decisamente non correva il rischio di essere come il suo fratellino, lui avrebbe assaporato il lato romantico, non sarebbe riuscito ad avere determinati pensieri su Bonnie.
"Buon per lui!" si ritrovò a pensare, trattenendo un ringhio. Di certo non avrebbe permesso a nessuno di pensare alla sua Streghetta in QUEL modo, nel modo in cui lui la stava pensando.
Ma come era possibile che una ragazzina che non poteva che essere presa come simbolo di purezza ed innocenza, potesse essere anche così... appetibile? Così eccitante?
Iniziava ad essere d'accordo con lei: forse sarebbe stato meglio andare in un luogo più appartato, o al contrario uno in cui sarebbe stato distratto, da Elena, da suo fratello, persino le chiacchiere inutili di Matt sarebbero andate bene! Era la prima volta da secoli che provava del VERO desiderio sessuale, ed era anche la prima volta che gli importava davvero della ragazza che desiderava!
-Sarebbe meglio se tornassimo a casa.-, disse con finta nonchalance, Bonnie annuì sorridendogli.
Lui si alzò elegantemente, abbagliando Bonnie e tutte le donne nei paraggi con la sua straordinaria grazia, poi tese la mano alla rossa per aiutarla ad alzarsi, ma questa, mentre si faceva tirare su, perse l'equilibrio finendo per addossarsi completamente al ragazzo.
Sarebbe stato un solo attimo se il vampiro non l'avrebbe stretta a sé, per poi baciarla lentamente, profondamente, dolcemente.
Quando la lasciò andare Bonnie si guardò intorno notando su di loro lo sguardo di una gran parte dei presenti. Arrossendo allora si appoggiò al petto del vampiro, come per nascondersi.
-Ci guardano tutti, che vergogna.- disse col viso schiacciato sulla camicia di Damon, che sorridendo al pudore del suo Uccellino le accarezzava dolcemente i boccoli.
Notando che dopo qualche secondo l'imbarazzo della rossa non scemava, Damon decise di prenderla un po' in giro.
Ritirò la mano fermando quelle carezze e si accinse alla sua migliore interpretazione.
-Ti vergogni di me ...-, disse con voce vuota. Allontanandosi e dandole le spalle.
-Probabilmente tu hai davvero bisogno di qualcuno di più buono; se tu potessi scegliere forse sceglieresti qualcuno di più discreto, di meno passionale, di più tenero.-
Era uno scherzo crudele! Bonnie credette che Damon stesse pensando che anche lei avrebbe potuto scegliere Stefan, così si lanciò direttamente su di lui, per abbracciarlo in modo da consolarlo nonostante fosse di spalle.
Ma sorprendendola lui si voltò a la prese in braccio, come se fosse stata una bambina.
Il suo viso era sereno e i suoi occhi scintillavano divertiti, come li aveva visti poche volte sul suo volto splendido.
-Mi hai preso in giro!- si lamentò lei mettendo il broncio.
Lui si lasciò andare ad una calda risata, poi le stampò un bacio veloce sulle labbra e la mise a terra.
-Scusami, ma adoro farlo.-
La strega alzò il volto ma non poté osservare quello del vampiro perché questi ne approfittò di nuovo per baciarla appassionatamente.
Si staccò da lei solo per permetterle di respirare e, anche lui col fiatone, poggiò la fronte a quella della SUA RAGAZZA.
-Il fatto che io stia cercando di capire a pieno i miei sentimenti non mi trasforma in una specie di Santo Stefano …Io ti voglio, solo te, fortemente … se solo fossimo da soli…-, le spiegò e la ribaciò. Un bacio sensuale e calmo, carico di aspettativa.
Quando si staccarono gli occhi di Bonnie rimasero chiusi mentre Damon la osservava completamente soddisfatto da quella reazione.






Spero che vi sia piaciuto questo capitolo ... Credo ci volesse un po' di tenerezza e del resto non credo Damon potesse passare dal rifiuto dei suoi sentimenti, delle sue sensazioni agli occhi a cuoricino! Davvero non lo avrei mai trasformato in un'aimitazione di Stefan! E lo so ho bloccato il capito in questo modo orrendo ma rischiavo di finire direttamente la ff, infatti chi è nel mio gruppo
dedicato proprio a Il diario del vampiro :<3 Bamon <3 (libri e telefilm)sa già che manca davvero poco alla fine, uno, massimo due capitoli prima dell'epilogo.

Per chiunque volesse contattarmi, può farlo tramite il mio profilo FB : Serena Ebe Efp, dove potrà trovare anche spoiler sul prossimo capitolo , così come nel mio blog: My pure wings.
Nel blog troverete anche le due OS, sempre sul diario del vampiro, che ho pubblicato negli ultimi dieci giorni:
Che ha amato oltre misura.

molto triste e 
La mia prima OS rossa!


Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.
Mentre per chi fosse interessato a lavori di grafica, e video personalizzati o ad imparare a fare una di queste cose, vi aspetto sulla pagina Graphics and Edit video.



->AVVISO!!!!!!!!!

Ringrazio tutti voi per l'affetto che mi avete dimostrato con i vostri commenti e la vostra pazienza, purtroppo non la mia "situazione" non è migliorata ma non credo che per arrivare alla fine della storia dovrete aspettare molto, certo non riuscirò ad aggiornare la prossima settimana ma spero di riuscire a farlo al più presto!



Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


Legame 1 Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite, le ricordate, chi ha recensito e chi legge silenziosamente!

Vi auguro davvero






Come al solito ho aggiornato in ritardo... E senza rendermene conto sono arrivata alla fine di questa storia ... Spero che questo capitolo vi piaccia ... ci aggorniamo alla fine!







Capitolo 28



fine del cap 27:
-Il fatto che io stia cercando di capire a pieno i miei sentimenti non mi trasforma in una specie di Santo Stefano …Io ti voglio, solo te, fortemente … se solo fossimo da soli…-, le spiegò e la ribaciò. Un bacio sensuale e calmo, carico di aspettativa.

Quando si staccarono gli occhi di Bonnie rimasero chiusi mentre Damon la osservava completamente soddisfatto da quella reazione.




Praticamente la trascinò all’auto, facendola salire al posto del passeggero.
Quando dovette rompere il contatto tra loro per raggiungere il posto di guida, Bonnie uscì dalla sua bolla.
Una volta seduto accanto a lei, Damon la osservò.
-Cosa provi?-, quella domanda lasciò le sue labbra con la stessa semplicità con cui avrebbero lasciato quelle di un bambino, sorprendendo se stesso e la strega.
-Io…- provò la rossa, ma non sapeva che dire. Provava tanto, tutto, troppo.
Il vampiro provò a riflettere sulla sua stessa domanda, poi come trafitto da una nuova e geniale consapevolezza parlò , cercando di non tradire l’imbarazzo che stava provando.
-Uccellino sai quando mi sia difficile esprimere ciò che provo … Ma se entrambi provassi a parlarne … Se tu mi spiegassi cosa provi … forse sarebbe più semplice anche per me, capire.-
Bonnie lo guardò ammirata e gli sorrise annuendo.
Si portò una mano alle labbra, accarezzandosi il labbro inferiore, che continuava a mordere mentre raccoglieva le idee.  Quando si sentì pronta mosse quella stessa mano a spostare una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Allora?-, la incoraggiò Damon, che riusciva a stento a trattenere la sua curiosità.
-Mi sono sentita delusa, quando ti sei allontanato per salire in auto, sapevo che era sciocco, ma … -il vampiro le prese la mano,- Poi sorpresa per la tua domanda-, e Damon le accarezzava col pollice il palmo di quella stessa mano,- e ammirata, quando mi hai spiegato perché.-, e lui baciò quella mano dolcemente, mentre lei lo incoraggiava con lo sguardo.
-Anche io ero sorpreso dalla mia stessa domanda, ma anche imbarazzato e … ora sto bene, semplicemente bene.-, lei gli sorrise.
Qualche secondo dopo Damon mise in moto. Naturalmente appena arrivarono al Pensionato tutti furono sorpresi dal loro atteggiamento da “coppietta”, tutti tranne Elijah, che appena li vide si avvicinò e salutò la strega con un abbraccio, che durò meno di 3 secondi, perché subito Damon passò le sue mani intorno alla vita di Bonnie e la riattirò a sé, per poi sussurrarle in modo che nemmeno Elijah o Stefan potessero sentirlo:-Rabbia, odio verso di lui e … fastidio perché ti lasci toccare con tale facilità da un altro.-
Bonnie arrossì, mentre il vampiro la stringeva ancora più a sé lasciando che poggiasse completamente il suo corpo minuto  sul suo petto.
-Damon.-, provò a rimproverarlo per la sua irruenza, ricevendo però in risposta solo che le labbra del vampiro scendessero a sfiorarle l’orecchio col suo ghigno malizioso.
Bonnie strinse con le sue piccole e delicate mani quelle del vampiro, che erano poggiate sul suo addome, e un attimo dopo i due si ritrovarono nella stanza di Damon.
-Cosa senti Streghetta?-, soffiò Damon senza abbandonare la loro posizione, senza muoversi di un millimetro.
-Sono .. .lusingata e …-, ma i baci di Damon sulla sua nuca le mozzarono letteralmente il fiato.
-E? Uccellino? Quale sentimento ti fa battere il cuore così tanto? Sembra impazzito.-, disse quasi tenero.
-De… Desiderio …-, rispose lei, senza essere certa di aver davvero pronunciato quelle parole o averle solo pensate, mentre  veniva travolta dall’ennesimo bacio di Damon, bacio che, come la notte prima, si trasformò subito in qualcos’altro.


Il rapporto di Damon e Bonnie continuò senza grosse svolte, anche dopo che lei gli spiegò cos'era veramente il legame.
Molta passione, un bel po' di gelosia, qualche fraintendimento, e l'imbarazzo e la sincerità che presupponeva l'idea che Damon aveva avuto sul condividere tutte le loro sensazioni, eppure erano felici, a modo loro.
Matt aveva preso a chiamarli i "piccioncini", soprattutto per irritare il vampiro, che invece, appena aveva sentito quel soprannome, aveva sorriso e baciato Bonnie.
In realtà proprio quell'umano aveva rischiato molto spesso la morte, col suo attaccamento alla strega.
Il momento per lui più pericoloso era stato quando una mattina, circa sei mesi dopo il Legame, non avendo trovato nessuno a casa McCollought, si era precipitato al pensionato, e aveva iniziato a farsi prendere dal panico non trovando Stefan ed Elena: Bonnie era scomparsa e lui aveva bisogno d'aiuto!
Non ascoltando le proteste della padrona di casa, Matt si era allora precipitato in camera di Damon per avvertirlo. Per la fretta era entrato senza bussare.



Fece qualche passo notando quanto quella stanza stonasse con il resto del pensionato: probabilmente, si disse, era stata completamente riarredata dal vampiro.
Si avvicinò al grosso baldacchino nero, convinto di trovarvi Damon, invece videi Bonnie, di spalle, completamente nuda, a coprire parte della schiena solo i suoi boccoli; dormiva beata sulle lenzuola di seta nera.
-Bonnie…-, Sussurrò scioccato da tanta bellezza.
In un millisecondo si trovò schiacciato al muro, senza poter respirare. Riuscì a stento a comprendere che aveva Damon davanti a sé, perché proprio la stretta delle mani del vampiro sul suo collo gli stava togliendo tutto l'ossigeno.
Era certo di stare per morire.
-Damon…-, Al dolce suono della voce di Bonnie la stretta di Damon diminuì sensibilmente, permettendo al sangue di ossigenare di nuovo il capo del biondo, che non appena ne ebbe la possibilità sbatté le palpebre, per poter guardare la scena davanti. Damon, completamente nudo, non lo aveva ancora liberato e sembrava non averne intenzione, un paio di passi più indietro c'era Bonnie, coperta da uno lenzuolo  di seta, che teneva su, stretto al petto.
-Damon, lascialo… Che è accaduto?-, Chiese la rossa, sull'orlo delle lacrime.
-Stavo facendo la doccia e lui è entrato… E ti stava guardando… Nuda!-
-Damon, è stato un incidente di certo, calmati, ti prego.-
-No, lui ti voleva, di vuole… Glielo leggo negli occhi anche ora… Ti desidera.-
-Ma io desidero solo te, Damon. Amo solo te. Ora lascialo, ti prego!- supplicò.
-Non posso…- ringhiò quello frustrato.
Bonnie osservò la scena per un attimo, poi sorrise tenera all'amico, come a rassicurarlo.
-Damon, sto per lasciar cadere il lenzuolo, mi vedrà ancora nuda…-
-Intanto l'avrò già ucciso!-
-Ma tu puoi lasciarlo andare e venire qui a coprirmi …-
-Una volta morto non potrà più guardare nulla.-
-Forse, ma io riuscirei perdonarti? Sto per farlo … Uno … Due …-
Matt improvvisamente fu libero, mentre Damon copriva completamente il corpo di Bonnie.
-Sei stato fortunato … Sparisci!-, ringhiò il moro prima di baciare  la sua ragazza.
Matt corse fuori dalla stanza senza indugiare, e scese le scale.
La signora Flower era nel salotto, lo vide stravolto.
-Ho cercato di avvertirti, caro…- lui annuì e tornò a casa.
Intanto al piano di sopra mentre il vampiro lasciava respirare la strega, sempre tenendola stretta a sé, il lenzuolo ormai terra, lei gli accarezzava i lineamenti, fortemente turbati.
-Io… Sono arrabbiato,Uccellino, e infastidito e geloso ed infuriato… E ti desidero… E io… Io non so cos'altro provo.-
Bonnie gli sorrise dolce.
Quella l'ultima volta che espressero le loro sensazioni e i loro sentimenti a parole.
Era diventato difficile… Insensato… Inutile.






Eccoci qui... Ebbene sì questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo ... che posterò entro il 31... poi mi prenderò un piccolo periodo di pausa, per finire la storia che ho sospesa nel fandom Twilight e portarmi avanti con i capitoli di "Punto di non ritorno" che prevedo sarà una bella sfida! Intanto potrei scrivere dei piccoli seguiti per le OS che ho già pubblicato, tranne le ultime due.
E purtroppo per voi ho un'immaginazione molto prolifica e ho un mucchio di trame già pronte, come saprà chi mi segue anche nel gruppo su FB
<3 Bamon <3 (libri e telefilm), quindi probabilmente nel prossimo capito di "Punto di non ritorno" chiederò il vostro aiuto per scegliere la storia da pubblicare subito dopo quella ... trovate un paio di prologhi nel mio blog, qui: My pure wings oppure nelle note del mio profilo FB : Serena Ebe Efp.
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.





Al prossimo aggiornamento, un bacione,
Serena.

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Capitolo 30
*** Epilogo ***


Legame 1 Ed eccoci giunti alla fine!
Spero che l'epilogo vi piaccia!
E intanto vi auguro un buon









Epilogo




Damon si guardò intorno, soddisfatto.
Aveva davvero fatto un buon lavoro . Non avrebbe mai creduto di essere così bravo ad addobbare il luogo per il matrimonio. Invece …
In quel momento era soddisfatto, tranquillo, rilassato, felice …
FELICE.
Un paio d’anni prima, prima del Legame, non avrebbe mai pensato di poter essere felice, soprattutto non circondato dall’allega combriccola e da decine e decine di altri umani.
Bonnie era serena. La schiena appoggiata al suo petto e le mani su quelle di lui, che la stringevano in vita.
Erano passati due anni ed ora stavano festeggiando, persino Damon si stava godendo quell’atmosfera gioconda e tranquilla.
Dopo la fuga romantica di Stefan ed Elena, che si erano sposati da soli a Firenze, Bonnie non avrebbe sopportato di non poter condividere nemmeno la gioia di Meredith.
Infatti contro ogni previsione la cacciatrice era stata più tradizionalista di Elena  e, dopo una cerimonia semplice e veloce, adesso erano tutti nel cortile del pensionato, adeguatamente riarredato da Stefan e Damon, per festeggiare la sua unione con Alarick.
Non c’era che dire: si era proprio rammollito, pensò Damon.
Da buon “amico”  aveva aiutato nei preparativi ed ora, invece di essere a caccia, guardava nostalgicamente i suoi umani, stretto alla sua streghetta, che con le lacrime agli occhi vedeva la sua amica crescere e diventare una donna.
-Cosa c’è Uccellino?-
-Niente.-, rispose lei asciugando le lacrime con la mano, che Damon catturò con la sua e si abbassò a baciare.
Pur non vedendo il suo volto, il vampiro sapeva che la sua strega aveva un’espressione malinconica negli occhi.
-Mi dispiace.-, le disse,-Per colpa mia vedrai invecchiare tutti quelli che ami.-, le disse per poi voltarla e darle un bacio veloce sulle labbra.
-Non tutti … Tu resterai con me, vero?-, chiese con quel suo sguardo ancora un po’ fanciullesco che, Damon ancora non lo sapeva, avrebbe conservato per sempre, anche dopo un millennio.
-Sempre!-, disse stringendola a sé con dolcezza e possessività.
-Ne sono felice … perché io continuerò sempre ad amarti.-
-Lo so … Questo è uno dei mille motivi per cui ti amo.-
La strega rimase di stucco, non poteva averle detto …?
-Tu…?-
-Cosa, Streghetta?-
-Hai detto che … mi ami.-
Lui sorrise, furbo e sicuro di sé.
-L’ho detto…-
-Ma…?-
-Dubiti delle mie parole? Dovrei offendermi…-, finse di pensarci su e poi strinse d’impulso a sé la ragazza.
-Ti amo.-, le sussurrò, ma fu come se l’avesse urlato su un’enorme montagna, al mondo intero, perché la complicità, la dolcezza e l’intimità con cui pronunciò quelle parole le fecero risuonare nell’animo della strega.
In quel momento, mentre Bonnie lo baciava, Stefan vide per la prima volta gli occhi di suo fratello luccicanti di lacrime e gioia.
Bonnie era tutto ciò che gli serviva per essere felice e lui era tutto quello che lei voleva.
Erano davvero perfetti  insieme: lui così abituato a prendere e lei a donare con spontaneità e dolcezza, incondizionatamente.
Erano perfetti e si amavano …
“Forse anche più di me ed Elena”, pensò per un attimo Stefan, vedendo quanto fosse puro, prezioso ed incondizionato quel legame.







Eccoci arrivati alla fine!
Questa storia è stato il  mio primo vero esperimento fuori dal fandom twilight e non è stato semplice uscire da un ambiente che conoscevo benissimo e in cui mi sapevo muovere per lanciarmi in questa nuova avventura! Ma qui ho conosciuto delle persone fantastiche che mi hanno spronato e aiutato a portare avanti questa storia anche in un periodo buio come quuello che sto affrontando da un po'... ringrazio tutte coloro che hanno commentato, che hanno letto e che hanno inserito la storia nelle liste di seguite, preferite, ricordate.
Nonostante questo momento non vi libererete completamente di me ... torno a lavorare per il fandom Twilight, ma continuerò a scrivere anche in questo fandom ... anzi vi annucio che ho ricominciato a scrivere"Punto di non ritorno" il cui primo cap potrebbe arrivare in ogni momento ... quindi fate attenzione! ;)
Vi ringrazio tutte per il sostegno: le fedelissime Little Redbird
e annaterra, e poi mishy, Jane the Angel, bamondonnie4ever, Miss Anna Broom e tutti coloro che hanno recensito anche solo una volta!Per ulteriori notizie sulle mie prossime idee o anche solo per scambiare opinioni con altre Bamon vi aspetto nel gruppo su FB <3 Bamon <3, mi trovate anche nel mio blog: My pure wings oppure nel mio profilo FB : Serena Ebe Efp.
Per chiunque amasse il nostro Damon e la nostra Bonnie vi consiglio, sempre su FB, la pagina ღ Bonnie e Damon ღ Italia, che coamministro.





Alla prossima storia, un bacione,
Serena.

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