Summertime: la guerra è aperta!

di Leyton_Nenny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colpito e affondato ***
Capitolo 2: *** Sei un idiota, Styles! ***
Capitolo 3: *** Questione di confidenze ***
Capitolo 4: *** Il karma ti fotte sempre ***
Capitolo 5: *** Caro diario ***
Capitolo 6: *** Tra sociopatici, distributori automatici di consigli e mazzi di rose sprecati ***
Capitolo 7: *** Il piano genialmente infallibile ***



Capitolo 1
*** Colpito e affondato ***









 

Ginevra sospirò controllando l'ora: si era scelta la peggior persona possibile con cui lavorare a un piano d'amore.
Sì, perché fin da subito “il ricciolino” come lo chiamava lei, aveva deciso di arrivare tardi.
E se lui faceva tardi voleva dire che sarebbero dovuti rimanere fino a tardi e lei non aveva punta voglia di tornare a casa ancora più tardi.
Sospirò ancora una volta e tornò a guardare l'ora.
Se c'era una cosa che odiava, era aspettare.
Faceva del suo meglio per arrivare puntuale e poi finiva per fare tardi per colpa di persone erano così egocentriche da non avere un orologio e da non capire che le persone non possono aspettare in eterno.
Ginevra alzò lo sguardo e si trovò Harry che, in lontananza, continuava a camminare a passo normale, come se fosse in perfetto orario o peggio, in anticipo.
“Sua altezza ha fatto i propri comodi?” lo canzonò leggermente scocciata.
Harry la guardò negli occhi.
“Non si saluta più?”
“Non si arriva più in orario?”
Subito dalla risposta Harry capì di essere in ritardo.
Sì, perché se c' era una cosa che aveva capito, era che se Ginevra si metteva in testa di essere acida lo era fino in fondo.
Sospirò.
“Scusa, hai ragione, mi dispiace. Posso offrirti un gelato?”
Ginevra lo snobbò alla grande.
“Credi che un gelato si sistemi tutto?”
“No, ma almeno si combatte il caldo” rispose lui sorridendo cercando di mostrarsi gentile.
Ginevra fu costretta ad ammettere che non aveva tutti i torti.
“E va bene, prendiamo il gelato e poi ci mettiamo a pianificare per bene come procedere perché quei due idioti si mettano insieme”
Harry annuì.
“Che gelato prendi?”
“Melone e Limone” rispose lei senza nemmeno pensarci.
Harry sorrise “Crema e cioccolato” disse come se lei glielo avesse chiesto. E l'avrebbe fatto se lui non l'avesse battuta sul tempo o se tecnicamente non avesse dovuto recitare la parte dell'offesa.
Ginevra lo guardò di sottecchi: aveva i gusti di un bambino. Crema e cioccolato, ci prende crema e cioccolato? Solo i bambini, non ci sono alternative. I bambini e Sem, “che poi sono la stessa cosa” si trovò a pensare.
Harry ordinò e pagò i gelati.
“Beh, dunque, che vogliamo fare?”
Ginevra alzò e abbassò le spalle “Non lo so. Qualche idea?”
Harry scosse la testa “Tu sei la mente” disse soltanto facendola arrossire.
“Beh, io so solo che dobbiamo costringere Niall a dichiararsi perché Samantha non lo farà mai! E poi non c'è storia, dev'essere l'uomo a fare il primo passo”
Harry rise debolmente “Non siamo mica nel medioevo! E comunque, cambia strategia, Niall non si dichiarerà mai, è troppo timido per farlo”
“Scommetto un gelato che si dichiara prima lui”
Harry soppesò la scommessa. Avrebbe voluto ribattere qualcosa del tipo “Scommettiamo un bacio” ma alla fine si disse che sarebbe stato troppo esplicito quindi si limitò ad annuire e a stringerle la mano.
Entrambi osservarono le proprie mani congiunte e sorrisero, complici dello stesso pensiero.
Ginevra si alzò, allontanando la mano da quella del ragazzo.
“Beh, quindi vediamo come vanno le cose domani, no? Alle 10, stesso posto dell'altra volta”
Harry annuì per poi iniziare ad allontanarsi, avrebbe voluto abbracciarla, darle un piccolo bacio sulla guancia o...
“Ah, Styles? - Harry si voltò speranzoso – se stai cercando di provarci con me, hai sbagliato metodo” commentò lei con un sorriso.
Colpito e affondato.
               







 

Benvenuti allo Spin off!
Harry è così dolcioso, mentre Ginevra è così sadica.
E li amo per questo, sappiatelo.
Ginevra e Samantha sono due fighe.
Cioè dai, sono troppo uguali.
Una che complotta contro l'altra e Harry che si trova in mezzo, povero caro.
Finiranno per ucciderlo, ne sono sicura.
Comunque questo – per chi non lo sapesse – è lo spin off di Summertime” - seguite il link.
I collegamenti sono attivi da subito, quindi non perdete tempo!
E date uno sguardo anche alle altre – sto giusto lavorando ai banner.
Tanto amore, spero continuiate a seguirmi,
-J
Dimenticavo: il frammento si colloca dopo il 9 capitolo.


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Capitolo 2
*** Sei un idiota, Styles! ***









 

“Allora, mi passi a prendere domani?” Harry per poco non si strozzò col caffè.
“P.. perchè?” chiese leggermente titubante.
Ginevra alzò e abbassò le spalle “Beh, perché dobbiamo organizzare un piano per farli mettere insieme, no? Tipo dargli buca e costringerli a vedere il film insieme, questo non sarebbe male” spiegò la ragazza agitando una mano a mezz'aria, concludendo il periodo abbassando la voce, come se stesse meditando ad alta voce.
Harry sospirò: se Samantha e Niall fossero rimasti a vedere il film da soli, questo voleva dire che lui avrebbe passato il pomeriggio in compagnia di Ginevra. Solo lui e lei, il pensiero infondo non le dispiaceva.
Sospirò maledicendosi mentalmente per aver fissato con Samantha. Avrebbe voluto chiamarla e dirle che non se ne faceva di niente perché in teoria aveva un appuntamento con Ginevra, solo che l' altra poi avrebbe fatto domande del tipo “Ma come? Quindi salta il cinema?” e lui certo non avrebbe potuto dire qualcosa del tipo “No, tranquilla, ci andrete solo tu e Niall perché io e la tua amica stiamo pianificando di farvi mettere insieme. Nessun rancore, eh?”
Sospirò leggermente guadagnandosi un'occhiata torva da parte della mora.
“In realtà ho promesso a Samantha di passare da lei e andare insieme” sussurrò con un tono leggermente deluso guadagnandosi un cazzotto nel braccio da parte di Ginevra alla quale poi rivolse uno sguardo della serie “ma sei impazzita?” mentre continuava a massaggiarsi la parte lesa.
“Ma quanto puoi essere scemo, Harold Edward Styles? - lo rimproverò lei – Che poi, perché diamine ti metti a fissare con lei? Sii intelligente perlomeno, potevi dirle che non potevi per non so quale ragione e di chiedere a Niall”
Harry sospirò. Certo, e perdere quella che in teoria mi aiuta a provarci con te, grazie tante. Se tu ti decidessi a darmi una possibilità le cose sarebbero ben diverse.
Ginevra si passò una mano tra i lunghi capelli con fare teatralmente disperato.
“Trova un modo per far sì che quei due domani si decidano a dichiararsi” gli ordinò lei gettandosi sul divano accanto a lui, sfiorando accidentalmente con la propria mano quella di lui per poi allontanarla subito dopo.
Harry si ripeté mentalmente che non l' avrebbe più lavata, per poi darsi dell'idiota sembri una ragazzina isterica, si appellò.
“Aspetta, che?” chiese non appena il suo cervello si decise a mettere l'argomento Ginevra da parte e ascoltare ciò che la ragazza aveva da dire.
“Ho detto che devi trovare un modo per farli mettere insieme per domani”
Harry aprì varie volte per cercare di parlare ma alla fine non riusciva a compiere una frase di senso compiuto. Cavolo, l'alleanza era stata una sua idea!
“Io non credo di essere in grado” disse infine. Non riesco nemmeno a provarci in maniera decente con te , aggiunse mentalmente.
La ragazza si alzò sbuffando.
“Ma che razza di alleato sei se alla fine devo pensare a tutto io?” disse ponendosi davanti a lui e guardandolo leggermente infastidita. “In teoria siamo una squadra, ma tu non sei collaborativo, santo cielo! Fatti venire una cavolo di idea! Com'è che diceva il tuo amico? Liam, se non erro. “Lui è quello sexy, ha un sacco di ragazze che gli girano intorno” - disse imitando la sua voce – ma a me non sembra proprio! Hai per caso lasciato il tuo “tocco da maestro” - chiese virgolettando con le dita le due parole – sul tuo comodino in Inghilterra?”
Il ragazzo la fisso allibito: per diamine, prendeva quella cosa troppo sul serio, nemmeno fossero entrambi sul punto di morire nell'arco di poche ore!
“Ginevra senti, alla fine si piacciono, cosa dobbiamo fare noi?” chiese Harry il cui tono era vagamente titubante.
Ginevra sbuffò.
“Cosa dobbiamo fare noi?! Cavolo, settimane che progettiamo qualcosa e tu ora te ne esci così? Dobbiamo. Farli. Mettere. Insieme. Questo è il nostro lavoro. Perchè vedi, quei due sono dannatamente perfetti insieme. Mai sentito la stronzata di anime gemelle? Beh, loro sono così. Solo che non si daranno mai una mossa perché sono due coglioni” spiegò la ragazza a raffica senza abbassare il tono della voce.
“Respira eh – la fermò il ragazzo per poi alzarsi davanti a lei e mettersi le mani nelle tasche – ho capiro ciò che stai dicendo ma penso solo che non dovremo immischiarci. Voglio dire, se sono così perfetti insieme se ne accorgeranno da soli, non sono così stupidi” concluse guardandola negli occhi.
“Sei un idiota, Styles – sospirò lei teatralmente – hai mai avuto qualcuno che ti prendesse così tanto da fare qualsiasi cosa per questa persona? Ti sei innamorato davvero di qualcuno? Hai mai trovato una fottutissima persona che ti facesse sentire importante, un qualcuno da amare così tanto che non ti fosse nemmeno possibile immaginare la tua vita senza di essa? Queste sono le anime gemelle. E se tu l'avessi trovata, avresti una così fottuta paura di perderla che avresti persino paura a dichiararti. Sì, perché ti fa andare in paranoia il solo pensiero che lei non ricambi, quindi preferisci il dubbio”
“Ti sbagli, sai? - disse lui non appena lei ebbe concluso – io ho trovato una persona così” sospirò avvicinandosi alle sue labbra continuando a fissarla negli occhi, poi si allontanò.
“Ci vediamo domani” disse chiudendosi la porta alle spalle e lasciandola imbambolata nel soggiorno.
Sei un vero idiota, Styles continuava a ripetersi Ginevra mentre fissava la porta che lui aveva appena varcato.







Io amo questo capitolo.
Giuro, è troppo figo.
Cioè è raro che ami qualcosa che ho scritto, ma questo è un figo.
Come tutto lo spin off, mi foga un casino.
Beh, Ginevra è una figa, anche se è un po' idiota.
E mi piace Harry imbranato nelle relazioni, chi ha detto che debba essere spigliato solo perché ha avuto un sacco di tipe?
Nessuno, ecco.
E poi, solo le sue tipe sanno com'è e dato che non rientro la categoria mi diverto a immaginarlo come una frana.
Beh, visto che l'originale e questo povero spin off procedono insieme, mi apparto a fare anche l'altro capitolo – questo si inserisce subito dopo il capitolo 11, che devo ancora scrivere tra l' altro. Però il 12 è pronto, quindi yeah!
Con affetto,
La vostra scleratissima J
Ps: l'originale la trovate cliccando sul banner ufficiale – è un figo pure lui, ammettetelo!

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Capitolo 3
*** Questione di confidenze ***


 

 

 

 


 

 

 


Gin, prendi il biglietto anche per me?
La ragazza non riusciva a capacitarsi di come fosse stato possibile che quel riccio l'avesse incastrata in quel modo. Aspettare! Lei! Che poi, da che mondo era mondo, erano gli uomini ad aspettare le donne, e invece ora era lei, essere dal sesso femminile, ad aspettare un ragazzo. E che fosse chiaro che era un ragazzo, non il suo ragazzo: non erano legati da alcun tipo di relazione sentimentale. E poi l'aveva chiamata Gin, cos'erano queste confidenze?
Ma la cosa che più la infastidiva era che lui fosse riuscito a incastrarla, perché era chiaro che lei non si sarebbe potuta opporre, pena il fallimento del suo ingegnoso piano per far mettere Niall con la sua amica, e ottenere un lieto fine degno delle fiabe, un bellissimo "vissero felici e contenti" o qualcosa del genere. E dato che non poteva sperare che quei due decidessero che non era necessario un colpo in testa per dichiararsi, non poteva opporsi alla situazione: senza di lei e quell'individuo, ormai non più degno di un nome, a fare da cupido le cose non si sarebbero mai evolute.

Scusa, ma tutti i posti erano presi”
Finalmente Harry era arrivato.

Potevi uscire prima di casa” lo riprese lei acidamente.
Sono uscito prima, ma si è fuso il motore della mia auto. Se hai notato infatti ero con la macchina di Samantha” rispose lui.
Non hai calcolato tutte le incognite” lo rimproverò lei lasciandogli il biglietto e dirigendosi verso la sala. Lui la guardò interdetto.
La pianti di essere così acida?” le sibilò dopo un po'. Lei si fermò inchiodandolo alla parete con uno sguardo.
Scusa?”
Hai sentito benissimo. Non sei al centro del mondo, okay? Quindi vedi di piantarla, per una buona volta. Sono venuto qui per stare con Samantha non con te, quindi stammi alla larga” sibilò lui senza distogliere lo sguardo, poi iniziò a camminare verso la sala.

Ginevra lo osservò interdetta: avrebbe voluto rispondergli qualcosa, ma le parole sembravano non voler uscire dalla sua scatola cranica, o forse erano i nervi che collegavano il suo pensiero all'azione di parlare ad essere rimasti fulminati da quell'inaspettato atteggiamento di Harry; con un sforzo immane si decise a muoversi: odiava Harry. Odiava quel ragazzo che riusciva sempre, nel bene e nel male, a stupirla. E le aveva anche fatto perdere l'inizio del film.

A fine produzione Niall aveva preso la parola, cercando di rompere il silenzio che si era creato.
Ginevra rispondeva acidamente e in maniera meccanica, non che le importasse molto della discussione: si riscosse solo quando Sem si avvicinò a Niall lasciando sulle labbra del ragazzo un piccolo bacio. La mora trattenne le domande notando un gesto dell'amica e tornò al suo stato di silenzio, anche perché sarebbe dovuta tornare con Lui. E non voleva doverlo sopportare più di quanto fosse necessario. Insomma, un conto era vederlo al cinema,dover sopportare di sedere al suo fianco mentre le luci erano spente e il film in inglese – erano riuscite a prendere un posto per la produzione in lingua – continuava a catturare la sua attenzione.
Ma in macchina sarebbe stato tutto diverso: c'era la luce, e c'era la sua voce. E lei non aveva scelta: si dipinse sul viso un sorriso amaro, e salì sulla vettura, avendo cura di porsi il più lontano possibile da lui.
Una volta davanti casa, grugnì qualcosa e scese, dirigendosi verso casa: avrebbe voluto lasciar cadere l'argomento Harry nel dimenticatoio, ma Samantha non sembrava dello stesso avviso, e iniziò a chiedere spiegazioni.

Non ci sopportiamo, abbiamo solo messo in chiaro la questione” liquidò la mora la faccenda.
La rossa si ritrovò a ridere, cosa che ebbe il solo esito di far innervosire l'amica.
Ma se si vede lontano un miglio che è innamorato di te!” si affrettò a spiegare.
Ginevra la guardò torva “Puoi evitare di sparare cavolate? Io e lui non ci sopportiamo, fine della storia” spiegò affondando la testa nel cuscino. Samantha le accarezzò la testa, sfiorandole i capelli scuri.
Vedrai che si sistemerà tutto” le sussurrò.
Ginevra alzò la testa iniziando a fissare l'amica negli occhi “Oh, no. A me va benissimo così” sussurrò: non sapeva nemmeno se era vero o meno, anche perché non avrebbe nemmeno saputo dire se stava bene o meno, sempre che qualcuno glielo chiedesse.

 

 

 

 

Ciao carissimi che avete indugiato su questa long!
Cioè, in realtà sul suo spin-off ma va bene lo stesso. 
Questo capitolo, come avrete capito racchiude due capitoli della main, entrambi visti dalla parte di Ginevra.
Da questo capitolo dunque abbandoniamo i complotti, dato che Sem e Niall sono una coppia.
Quindi beh, alla fine ha vinto Gin, dato che è riuscita a combinare per prima la vita sentimentale dell'amica.
Congratulatevi, su.

Con tanto affetto e al prossimo capitolo,
-J<3

ps: vi piace la nuova grafica? Ho in progetto una revisione generale di tutte le storie :3




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Capitolo 4
*** Il karma ti fotte sempre ***


karma fotte


Summertime

La guerra è aperta

 

4# Il karma ti fotte sempre

Ginevra si era alzata, quella mattina, con l'irrefrenabile desiderio di vedere la sua amica.
Non che ci fosse una ragione precisa, la verità era che aveva ripensato a lungo alla conversazione che avevano avuto, e non era riuscita a capacitarsi di ciò che le aveva detto: Harry era innamorato di lei.
Come faceva ad essere sicura che lui fosse innamorato di lei?
Questa cosa non aveva alcun senso.
Okay, lo aveva detto tanti giorni prima al bar, ma era passata una vita da quel giorno.
Che poi non è che avesse detto “sono innamorato perso di lei” era stato più un qualcosa del tipo “la trovo interessate”. Era anche vero che lei si era sentita lusingata dal suo interesse, ma nulla di più: non aveva fatto niente per tenere quella sottospecie di sentimento vivo, alla fine era stata fredda e distante.
E poi a lei non importava di Harry, lo considerava un amico, un compagno di complotti, niente di più. E questo non comprendeva interesse emotivo al di là dell'amicizia, quindi era naturale che non avesse provveduto al creare una sorta di intesa che potesse sfociare in un bel rapporto.
Non che se ne pentisse – o forse sì? - a lei bastava essere sua amica – ma a chi voleva darla a bere?
Piena di contraddizioni, si chiuse la porta di casa alle spalle, dopo aver afferrato una felpa che l'amica le aveva prestato la sera precedente, e accese l'mp3: la musica aveva sempre avuto il potere di calmarla.
Riproduzione casuale, come sempre.

I know it's hard to remember
The people we used to be
It's even harder to picture
That you're not here next to me
You said it's too late to make it
But is it too late to try?

Fanculo il karma.
Non che ci credesse, in tutte quelle cazzate, però alla fine era sempre stata costretta a pensare che ci fosse qualcosa che la attirava ovunque lei si rifiutasse di andare. E stavolta era stata proprio la musica, la sua adorata musica, a darle di che pensare: la riproduzione casuale era sempre stata un'arma a doppio taglio.
Sospirò e si stupì di essere già arrivata a casa della sua migliore amica: non che stessero lontano, in fondo bastava qualche minuti a piedi.
“Ciao Ginevra!” la salutò la madre dell'amica non appena ebbe suonato il campanello.
“Ciao! Scusa, non ho avvertito che venivo...” si scusò arrossendo lievemente.
“Non preoccuparti, lo sai che sei sempre la benvenuta. Sem è in camera sua...”
Ginevra la interruppe “Oh, sì vado subito. Grazie” si congedò varcando la soglia diretta verso la stanza dell'amica. Una volta lì davanti trovò la porta socchiusa.
Riuscì solo a sentire una voce a lei nota asserire “Ecco io... sono innamorato di te”
Riconobbe subito chi aveva parlato e spalancò la porta incredula, ma una volta davanti al ragazzo non poté fare a meno di sentire le proprie gambe cedere: Harry si era appena dichiarato a Samantha.

Cosa?” riuscì solo ad esalare prima che l'amica si alzasse e provasse a dare spiegazioni.
No, Gin non è come sembra. Giuro che c'è una spiegazione logica...” provò a spiegare alzandosi di scatto.
“A me pare esattamente come sembra ma comunque non è a me che devi una spiegazione – liquidò la faccenda la mora – ero venuta a riportarti la felpa che mi hai prestato ieri sera” concluse voltando a loro le spalle e affrettandosi per uscire dalla casa.
Harry rimase a boccheggiare, cercando di realizzare quanto appena successo.
“Gin, aspetta! Harry, cazzo di' qualcosa!” lo implorò Samantha; Ginevra non sentì il ragazzo parlare, ma riuscì a sentire l'amica sbottare con un “Dio, sei proprio senza speranza”

Ma ovviamente non si fermò e continuò a correre cercando di uscire da quella casa. Era sulla porta quando sentì Harry rivolgersi a lei “Aspetta...”, al quale lei rispose sbattendosi la porta alle spalle.
Non poteva crederci: quella mattina aveva pensato che forse tra lei e quell'inglesino poteva succedere qualcosa, ma ora le era caduto addosso; si era mostrata debole, permettendo a lui di farsi breccia nel suo cuore solo perché alla fine potesse spezzarlo dall'interno.
Strinse un pugno maledicendosi per quella debolezza e si affrettò verso casa, con le lacrime che le pungevano gli occhi e la gola che le pizzicava: era affannata, un po' per la fatica e un po' per lo stato emotivo in cui si trovava.

Ciao splendori!
Nuovo capitolo tutto per voi.
Ovviamente questo è il capitolo numero visto dalla parte di Ginevra, mi sembrava doveroso in questo povero spin-off.
Anche perchè ora entriamo nella parte più confusionaria dell'opera, quindi anche Ginevra merita di far sapere la sua.
E beh lo spin off procede bene, credo manchino massimo una decina e lo salutiamo. 
La verità è che non vorrei finirlo, alla fine mi sono affezionata a questi personaggi, ma non posso mica fare una storia di 90 capitoli, vi pare?
E comunque possiamo sempre passare a rileggerlo, chi lo sa.
Dio, sto parlando come se fosse già tutto finito - la verità è che sul mio pc lo è quasi del tutto.
Beh, vi saluto e vado a piagnucolare da qualche altra parte.

Un bacio,
-J<3

ps: amate Candy, mi sta ispiranndo un casino questa canzone.

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Capitolo 5
*** Caro diario ***


5# Caro Diario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ginevra era tornata a casa, subito dopo aver assistito alla poco gradevole situazione tra Harry e Samantha: si sbatté con forza la porta alle spalle e, dopo essersi gettata sul letto, affondò la testa nel cuscino, cercando di reprimere la voglia di urlare che si faceva strada dalle sue viscere.
Samantha ed Harry.
La sua migliore amica – si corresse ad appellarla “ex” migliore amica – e il ragazzo che in teoria era innamorato di lei.
Stronzate.
Se c'era una cosa di cui era certa, era proprio il fatto che l'inglese si fosse permesso di usarla, illuderla spezzandole il cuore, per avvicinarsi a... quella lì.
Sospirò afferrando un foglio e un penna e si sedette sul letto.



15 Luglio 2012

Caro Diario,
non che io sia una persona da diari o cose del genere, la verità è che mi ritrovo come un'emarginata del cazzo rinchiusa in casa propria. Fico, vero?
No, non lo è. È deprimente, ecco cos'è.
E tutto per colpa della mia ormai ex migliore amica, ormai conoscente o forse anche meno.
Dio, sembro una bambina viziata.
Ma la verità è che alla fine Harry è riuscito nel suo fottutissimo intento, mi ha affascinata e ora invece mi sta distruggendo.
E tu sai quanto io fatichi ad affezionarmi a qualcuno, sono una che odia il coinvolgimento emotivo.
No, okay, non lo sapevi, ma ora lo sai.
Anche se detto così sembro una cortigiana di basso borgo – per i più ignoranti, una puttana – ma non è così. La verità è che non sono proprio la classica ragazza voluta e contesa dal mondo, sono una persona normalissima, con i propri drammi e le proprie paranoie – alias seghe mentali.
Okay, forse sono una complessata o qualcosa del genere, ma cazzo, davvero non riesco a crederci!
Cioè, non è più lo stesso ragazzo che sotto il Duomo aveva spiegato ai suoi amici com'ero, era davvero riuscito a capirmi. O almeno così credevo.
La verità è che ora non so più cosa pensare, non so più cosa vedere, non sono nemmeno più sicura di cosa sentire, sempre ammesso che senta qualcosa.
Dio, sono così apatica. E io odio essere apatica, sia chiaro.
E tutto per colpa
di Harry, di Sem, diciamo di entrambi, è meglio.
Sono una fottutissima ragazzina isterica. Ma solo in questo momento eh, mi riprenderò presto –
certo, come no.
Dio, anche la mia autostima sta andando a puttane, non che sia mai esistita, sia chiaro. Ma cavolo, proprio il ragazzo che mi piace – perché a questo punto è evidente che mi piace – deve innamorarsi perdutamente della mia migliore amica ex amica. Non è giusto, questo è davvero crudele.
Qualcuno ai piani alti deve odiarmi profondamente, non c'è verso. Ma io non ho fatto niente di male, tranne il restare affascinata da un tipo proveniente da una bellissima città distante almeno mille chilometri – non li ho contati, ho salvato un minimo di dignità,
almeno per ora.
Il punto è che non è colpa mia, è tutto merito colpa sua se è così perfetto lui.
Cavolo, odio gli inglesi, odio l'Inghilterra. E odio Londra, che cavolo. A questo punto, mi chiedo perché la nazione non venga cancellata dalle cartine, lei con tutti i suoi affascinanti abitanti. Sopratutto uno.
Potrei iniziare la terza guerra mondiale: tutti contro Londra, per difendere un cuore spezzato.
Sarebbe un bellissimo slogan, no? Ovviamente sì.
E tutti si arruolerebbero, ne sono certa. Tutto merito del motto, ovvio.
Così l'inglesino sparisce, io
mi sentirò in colpa fino alla morte non mi sentirò affatto in colpa, e tanti saluti.
E ora che ho scoperto un nuovo scopo per la mia
inutile vita, posso ritenermi appagata: alla fine il mio è un fine nobile, mica cose da niente.
Quindi ti saluto, caro diario che presto verrà bruciato a causa delle rivelazioni che ti ho fatto – non posso mica rischiare di finire in manicomio o in prigione come potenziale terrorista.
E poi le mie rivelazioni sono una cosa top secret, qualcosa da proteggere a costo della vita, come nell'intelligence, o qualcosa del genere. Fatto sta che non possono essere rivelate in alcun modo.
Qualcosa del tipo “ora che lo sai dovrò ucciderti”. Oh sì, si preannuncia un bello spargimento di sangue, che io eviterò in favore di uno ancora più ampio: cancellare una nazione dalle cartine.
Quindi ecco cosa farò: mi armerò di forbici e mappe e ritaglierò accuratamente quella cazzo di isola da ogni cartina.
E poi mi preparerò per propormi alle elezioni e la cancellerò del tutto. Non c'è male.

Buon proseguimento di giornata morte,
A
presto mai più,
Ginevra.


Ps: Scusa per tutte le cancellature, ma la mia mente pensa una cosa e la mano ne scrive un'altra. Forse dovrei farmi vedere da uno strizzacervelli: non sono poi così certa della mia sanità mentale; è probabile che soffra di disturbi di doppia personalità. La cosa certa è che l'Inghilterra deve essere annientata – questa è l'unico barlume di lucidità di cui sono che mi salva dal baratro della follia, dal punto di non ritorno.

 

 

 

 

Ed ecco a voi anche questo capitolo :3

Ammetto che è stato molto difficile da scrivere, non sapevo bene come rendere i pensieri di Gin, e alla fine il diario mi è sembrata la soluzione migliore.
Colpo di genio dell'ultimo secondo, lo ammetto.
Ma l'importante è che sia uscito.
Vi comunico anche che i prossimi due capitoli saranno identici credo sia nello spin off che nella principale, ancora devo pensarci.
Il tutto è per una questione di ordine, sia chiaro.
Sto anche pensando di rifare un primo capitolo, così da poter narrare per bene il loro incontro e tutto il resto, devo vedere un po'.
A presto, e che Candy sia con voi - sono fissata.
Un bacio,
-J<3

 

 

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Capitolo 6
*** Tra sociopatici, distributori automatici di consigli e mazzi di rose sprecati ***


6# Tra sociopatici, distributori automatici di consigli e mazzi di rose sprecati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Niall, ho bisogno di un consiglio”
La voce depressa di Harry svegliò Niall nel cuore della notte.
“Scusa, ma Louis cosa sta facendo? Perché che io sappia è lui il distributore automatico di consigli” rispose il biondo con la bocca impastata per il sonno.
“Non so cosa sta facendo Lou, sinceramente adesso è il mio ultimo problema. Ma se gli dico per cosa, o meglio per chi, sto così, probabilmente non vedo l'alba di domani: ha messo chiaramente in chiaro che quella ragazza secondo lui è una pazza, una sociopatica o qualcosa del genere”
“Oh, parli di Ginevra?”
Harry sbuffò e si sdraiò sul pavimento accanto al letto di Niall.
“Sì, parlo di lei. E sia ben chiaro che non soffre di disturbi comportamentali o qualcosa del genere, perchè se così fosse, questo vorrebbe dire che io sono ancora più folle di lei, dato che non riesco a fare a meno di togliermela dalla testa e sto uno schifo”
Il biondo sbuffò sonoramente prima di sbloccare lo schermo del cellulare e controllare l'ora.
“Tu sei un completo idiota! - esclamò, prima di affrettarsi a spiegare, davanti all'espressione interrogativa dell'amico – Sai che ore sono? Sono le tre del mattino, e tu mi svegli a quest'ora, ben sapendo che domani mattina vado a fare colazione con Samantha, solo per riferirmi le tue seghe mentali. Tu non sei normale”
“Scusa, avevo solo bisogno di un amico”
“E per questo c'è Louis, fino a prova contraria”
“Lo so, ma tu la conosci meglio di lui, ed io ho bisogno di un consiglio”
Niall si sedette sul letto e invitò Harry a fare altrettanto.
“Su, allora vediamo cosa si può fare”
Il riccio sbuffò e iniziò a spiegare.
“Qualche giorno fa ero da Samantha. Sai, lei mi sta aiutando a provarci con Ginevra. Cioè, detta così sembro uno sfigato, il succo è che mi parla di lei, mi da delle dritte, e il tutto mi fa sentire un imbranato colossale. Insomma, Ginevra è entrata mentre stavo parlando con lei e stavo provando a farle una dichiarazione. Cioè, aspetta, perchè così fraintendi e mi uccidi: il succo è che Samantha stava fingendo di essere Ginevra per aiutarmi a sbloccarmi e farmi preparare una specie di discorso, il succo è che poi Gin è entrata nella stanza e ha frainteso tutto, credendo che io in realtà fossi innamorato di Saamntha, ed è scappata via furiosa, dicendo che eravamo subdoli e che lei stava facendo il doppio gioco con te, e questo non è affatto vero, ed è tutto uno schifo”
“Okay. Primo, non ho capito un cazzo di quello che hai detto; secondo, tu sei un completo idiota imbranato; terzo, perchè cazzo non ti sei dichiarato in quel preciso istante?”
“Vedi il punto due, Niall. Sono un completo idiota. E Ginevra non mi vuole parlare, non legge i messaggi, non risponde alle chiamate. Si nega perfino al telefono di casa, o se la chiamo col privato. L'altro giorno le ho addirittura suonato il campanello, ma mi ha chiaramente ignorato. E sono certo che fosse in casa.”
“Harry, sembri uno stalker. Un po' imbranato, ma pur sempre uno stalker”
“Niall, non m'interessa sapere cosa sembro o cosa no, m'interessa un consiglio: cosa faccio adesso? Cioè, non voglio stare a piangermi addosso un secondo di più, il punto è che lei non mi lascia molte altre alternative.”
“Non è questione di alternative o altro, ma non puoi nemmeno pretendere che lei torni a parlarti dopo che le hai detto per due volte di non essere interessato a lei. Sem mi ha detto tutto, quindi risparmiati quell'espressione stupita, grazie”
Harry sospirò ancora una volta.
“Piantala di autocommiserarti – lo riprese l'amico – mi stai contagiando con la tua depressione. Senza contare che è già passata un'ora, e se mi addormento sul tavolo davanti alla mia ragazza, giuro che torno indietro e ti uccido, ovunque tu sia. Vedi di metterti l'anima in pace, fai qualcosa di straordinario, sorprendila, stupiscila, stregala. Trova il modo di dimostrarle che per te esiste solo lei”
“Sulla teoria vado forte, Niall. Il problema è la pratica, in quella faccio proprio schifo. Perché andiamo, so benissimo che a lei piacciono le rose rosso cupo, di un colore tendente al borgogna, o i girasoli, il problema è che se mi vede con un mazzo e chiede per chi sono, io sono capacissimo di dirle che sto andando alle poste per spedirlo a mia madre, dato che è il suo compleanno. E lei è così facilmente manipolabile o come cavolo si dice, che finirebbe per credermi, e probabilmente mi risponderebbe che arriveranno tutte sciupate, quindi è stupido inviarlo, al che io le direi che è un genio e butterei il mazzo nel cestino più vicino, continuando a darmi dell'idiota. Senza contare che le poste sono dalla parte opposta rispetto a casa sua, quindi sarebbe stupido da parte mia arrivare là col mazzo. A pensarci bene, una volta gliele ho anche date, delle rose, le sue preferite ovviamente. E sai la stronzata che mi sono inventato? Che il mazzo stava davanti alla porta, e che io l'ho soltanto raccolto. Lei ha pensato che fossero da parte del suo ex, e le ha buttate via”
“Capisco, quindi siamo già alla fase finale. Okay, diciamo che tengo al mio sonno, ho già sprecato un'ora e mezzo per vederti in questo stato pietoso, e dall'alto della mia magnanimità ho deciso di aiutarti. Quindi zitto e ascolta il mio piano geniale – Harry aveva aperto la bocca per rispondere qualcosa – giuro che se apri la bocca e mi interrompi, mi metto sotto le coperte e non parlo più” lo zittì Niall truce: il riccio chiuse la bocca e mosse la testa per annuire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon pomeriggio a tutti voi!
Eccoci qui coll nuovo capitolo dello spin off.
Era un bel po' che non lo aggiornavo, e per questo capitolo e per il prossimo ho pensato di mostrare Niall e Louis parlare di Ginevra.
Spero vi sia piaciuto il piccolo Harry depresso.
Un bacio,
-J

 

 

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Capitolo 7
*** Il piano genialmente infallibile ***


7# Il piano genialmente infallibile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Allora – Niall si strofinò le mani un paio di volte, prima di iniziare a parlare – il piano infallibile è semplice ma efficace, come ogni piano geniale che si rispetti. Se lei non vuole parlarti, costringila a sentirti, mandale email, mandale anche piccioni viaggiatori, se dovesse essere necessario. Il punto è che, prima o poi, ti ascolterà. Puoi anche tenderle una bellissima imboscata, tipo aspetti che esca di casa per portare a spasso il cane, o il criceto, o quant'altro, e poi la sorprendi. Il punto è: basta stronzate tipo cerco le poste, no sono per tua madre, o per il tuo cane o per chi altro: le rose sono per lei e basta. Oppure la prendi e la baci senza troppi complimenti, così almeno se ne sta zitta e vivete tutti felici e contenti. Congratulazioni e figli maschi, è stato un piacere, ciao”
Harry sbatté un paio di volte le palpebre in attesa che Niall aggiungesse qualcosa, magari che era tutto uno scherzo.
“Hai finito? Questo sarebbe il tuo piano geniale? “Mandare un piccione viaggiatore?” - virgolettò la sentenza con le dita – Stai scherzando, ti prego. Secondo te è davvero sufficiente mandarle una lettera o dirle tutto tranquillamente, come se, dal due al tre, con uno schiocco di dita, io perda la mia timidezza e possa tranquillamente dirle che sono innamorato perso di lei o qualcosa del genere. Complimenti genio, un piano davvero perfetto”
Niall sospirò “Sei davvero andato, amico. Facciamo così, io provo a convincerla ad uscire e tu provi a dichiararti”
“Sempre che mi vengano le parole: lo sai che sono imbranato, quando si tratta di lei. E se non lo sai, credo che la situazione parli da sola”
Niall aveva sospirato ancora una volta: in quel preciso istante il telefono di Harry aveva iniziato a suonare.

Ehy, con la tua donna è tutto risolto, ci ho pensato io. Buonanotte xo Sem

Harry aveva sorriso prima di digitare in fretta:

Grazie. Io invece sto parlando col tuo ragazzo. xoxo Harry

La risposta non si era fatta attendere.

Prova a dirgli quello che è successo e ti uccido. Toomuchlove Sem

Lui era scoppiato a ridere, attirando l'attenzione di un Niall irritato, dato che stava spiegando nei dettagli il piano, e non credeva ci fosse niente di divertente nel suo spremersi le meningi per trovare una soluzione ad un problema che in fondo non era nemmeno suo.
“Se ti fa tanto ridere il mio piano, pensatene uno da solo” aveva risposto contrariato.
Harry si era affrettato a ricomporsi, mostrando all'amico il telefono.

Ti conviene ad andare a dormire. Notte H.

Cos'è quella “H” alla yo gossip girl? Comunque lo so, genio. Altrimenti domani mi addormento sul tavolo con Niall e non sarebbe troppo carino, vedermi con la bava alla bocca. Magari scappa lasciando sul muro l'orma, stile gatto Silvestro. Buonanotte e lascia in pace il mio ragazzo, solo io posso rompergli a quest'ora. Buonanotte Sem.

I due erano scoppiati a ridere all'unisono.
“La bava alla bocca? Non vorrei essere nei tuoi panni”
“Oh invece vorresti: almeno io la ragazza ce l'ho”
“Touchè”
“Bene, ora che hai deciso di ammettere la mia superiorità, dichiaro ufficialmente aperto il piano infallibilmente geniale: come far innamorare Ginevra in tre giorni, corrispondenti ad altrettante fasi. Il piano si svolgerà così, e ricorda che è a prova di Harry Styles, quindi non puoi assolutamente fallire”
Harry annuì, incapace di dire alcunché: qualsiasi cosa, se partorita da Niall Horan non prometteva di buono. Ma dato che attualmente era lui quello impegnato, sarebbe stato saggio provare ad ascoltarlo. Dopo aver pregato tutti i santi o chi per loro, si mise nell'ordine d'idee di prestare ascolto all'amico e di seguire alla lettere ogni sua idea folle, anche se l'avesse costretto a vestirsi da pollo e andare a fare il galletto sotto la sua finestra. Okay, forse non era poi così ridotto male da farlo, ma l'importante era essere convinti che il piano di Niall lo avrebbe portato al successo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve!
Ebbene, anche questo nuovo capitolo è uscito. Finalmente.
E' stata dura pensare ad un piano perfetto per Harry, ma alla fine ce l'ho fatta.
Ma voi lo scoprirete solo seguendo la mia FF.
Sono stronza a mettere il dito nella piaga, lo so.
In compenso vi annuncio che nella main, già dal prossimo capitolo avrete tanto Niall e Sem: preparatevi al diabete.

Un bacio,
-J<3

 

Vi ricordo come sempre la main :3 

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