Summertime
1# Tempo d'esami
Samantha
uscì dall'aula sbattendo la porta con forza: due mesi per
preparare
l'esame di Storia del diritto romano per nulla.
E tutto per cosa?
Per un professore che nemmeno sapeva cosa insegnava.
Sbuffò
scendendo velocemente le scale dell'edificio in cui si trovava
trattenendo le lacrime.
Arrivata in fondo prese il telefono e
digitò un numero. Dall'altro capo la risposta non si fece
attendere.
“Se lo vuoi sapere è andato uno schifo. Mi ha
chiesto roba mai spiegata e nemmeno presente sulle dispense.
Ovviamente sul libro non c'era. Come pretende che la sappia?”
urlò
nel ricevitore stringendo il laccetto del casco nell'altra mano.
Avrebbe solo voluto spaccare quell'edificio, demolirlo mattone
per mattone.
Strinse più forte il casco sentendo le unghie
pungerle il palmo e trattenne ancora più duramente le
lacrime.
“Non
è giusto” sibilò.
Dall'altra parte, nessuno rispondeva.
Ancora
furiosa, chiuse la chiamata ignorando i “mi
dispiace” provenienti,
in un secondo momento, dall'altro capo.
A sua madre non dispiaceva,
questa era l'unica certezza.
E probabilmente, ovunque si
trovasse, stava sorridendo per il suo fallimento.
Uscì dal
portone cercando di darsi un contegno con le lacrime che iniziavano a
rigarle le guance.
Odiava piangere, odiava sentirsi debole.
Sbuffò
e si avvicinò a una piazza distante al massimo cinque metri
dall'edificio dove aveva sostenuto l'esame.
Sbuffò gettando la
borsa contro il motorino nero parcheggiato che si ribellò
dondolando
sul cavalletto che traballò pericolosamente minacciando la
caduta
del mezzo.
“Vaffanculo” sibilò furiosa prendendo il
casco e
indossandolo.
Poco distante un ragazzo si avvicinò: la osservava
incuriosito.
“Scusa – sussurrò in inglese il giovane
intimidito probabilmente capendo che non era né la persona
migliore
né la situazione migliore per chiedere informazioni
– dovrei
raggiungere questo edificio” concluse poggiando una cartina
sulla
vettura accanto quella su cui si trovava Samantha.
Il ragazzo
sorrise incoraggiante: i capelli dorati brillavano alla calda luce
estiva e gli occhi ricordavano il mare. Samantha non poté
fare a
meno di fissarlo in quegli enormi pozzi azzurri per qualche istante
prima di darsi mentalmente della stupida, poi si tolse il casco e
scosse i capelli rossastri iniziando a dedicare la propria attenzione
alla cartina.
“Segui la strada, poi dopo il ponte prendi la
seconda a destra.” spiegò leggermente seccata nel
suo inglese
lievemente insicuro e maccheronico la ragazza segnando col dito la
strada da percorrere dopo aver orientato la mappa “noi siamo
qui”
aggiunse dopo un istante.
Il ragazzo sorrise e Samantha ricambiò
per cortesia.
“Grazie” disse soltanto per poi voltarle le
spalle.
Samantha rimise il casco e tolse il cavalletto alla
vettura.
“Ah e.. ti prego, sorridi. Sei più bella quando
sorridi” disse il ragazzo di prima sfiorandole la spalla, per
poi
aggiungere “comunque piacere, Niall.”
Samantha
annuì.
“Samantha” disse soltanto. Iniziò a
uscire dal
parcheggio per poi voltarsi e tornare a dedicare la propria
attenzione al giovane. “Comunque, benvenuto in
Italia!” disse
soltanto prima di mettere in moto e dirigersi verso casa.
Salve!!
Allora potrei fare una mega bastardata del tipo mettere l' avvertimento
incompleta e chiuderla qui dato la chilometrica pila di long da finire.
Ma non lo farò,
Questo perchè io sono decisamente adorabile.
Okay, forse no.
Comunque questa è stata fatta per l' amore mio SemPandaBlu.
Sì, lo so, sono troppo buona.
Alle volte mi stupisco da sola della mia bontà.
No vabbè però Sem si merita questo mega sforzo di
composizion per l' amore suo e quindi tadaaan!!!
Okay, dai fate suonare le trombe e quant' altro, mettete anche i
balletti o quello che volete (?)
questo perchè ho deciso che mi sforzerò di
aggiornarla settimanalmente così che l' amore mio abbia da
leggere e non senta troppo la mia mancanza e sopravviva senza i miei
scleri per ben due mesi.
Sarà dura, lo so.
Però boh, così magari le manco meno.
No okay, mai vero.
Però vabbè.
Okay, prima che lo spazio dell' autore diventi più lungo del
capitolo evaporo.
Lots of love
-J