The end is happiness.

di justanothergirl_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***



Capitolo 1
*** 1 ***




Capitolo 1

Era un giorno come un altro, forse la cosa giusta da fare sarebbe stata tornare a casa dopo scuola, dato che avevo delle cose da fare, come studiare, ma mi ero limitata ad andare al parco per fare una passeggiata e schiarirmi un po' le idee su tutto, quando vidi il problema che affollava i miei pensieri, il mio mio ex, vicino a una ragazza, una che non avevo mai visto prima. 
Sembrava bellissima, gli occhi verdi e un sorriso meraviglioso; capelli che le arrivavano fino alle spalle di un colore biondo scuro, Dio, la invidiavo da morire, era davvero bella ed era vicino a lui, mentre io mi limitavo a guardarli in disparte... Cercai di evitarli, intimidita dal fatto che, forse, provavo ancora dei  sentimenti per lui, ma non volevo se ne rendesse conto e non volevo rendermene conto nemmeno io. 
Camminavo a passo svelto, cercando di allontanarmi, ma Travis, il ragazzo, mi vide ugualmente e mi chiamò avvicinandosi con la ragazza. “Alex” mi sorrise ormai vicino. 
“Heilà...” sospirai fingendo un sorriso. 
“Che ci fai tu qui a quest'ora? Dovresti studiare” rise in modo amichevole volendo come scherzare con me.
Al suono della sua risata un brivido, quasi piacevole, mi percosse la schiena; era cosi bello.“Sai che domani non c'è scuola” gli feci la linguaccia in modo amichevole, sbuffando appena. "E comunque dovresti studiare anche tu." 
Rise a quella frase. “Io non studio, dovresti saperlo” si fermò un attimo quasi di scatto e poi riprese a parlare. “Oh, ti presento Lory” mi sorrise ancora e la ragazza sorrise a sua volta porgendomi la mano. 
“Piacere, Alex” le strinsi la mano ricambiando con rammarico il suo sorriso. “Ma comunque, è ora che vada, ho giusto un po' di cose da fare, è stato un piacere Lory, ciao Travis” sorrisi ancora una volta a entrambi, entusiasta del fatto che finalmente me ne stavo andando, e mi allontanai il più possibile da loro. Dopo che mi allontanai feci un profondo sospiro continuando a camminare senza meta, non volevo più tornare a casa, non volevo più fare nulla, era assurdo averlo incontrato lì dopo mesi, con un'altra, e poi, chi era quella li? Cosa voleva da lui? non che fossi gelosa, ma diamine... No okay, ero gelosa. 
Non sapendo cosa fare, andai in un caffetteria a pochi metri da me e ordinai qualcosa da mangiare, quando all’improvviso un ragazzo, uno davvero carino, si sedette di fronte a me. “Ci conosciamo?” Gli dissi in modo abbastanza antipatico e freddo. Mi sorrise nonostante il mio tono acido. 
“Beh no, ma ho notato che sei molto carina, anzi, davvero bella” arrosì appena guardandomi. “Ti andrebbe di uscire con me qualche volta?” 
Feci una smorfia quasi disgustata dal modo in cui mi stava chiedendo di uscire, non conosceva nemmeno il mio nome. “Ho un fidanzato” mi alzai riprendendo a ignorarlo, mi avvicinai alla cassa per pagare e subito dopo me ne andai senza degnarlo di uno sguardo. 
Mentre mi avviai per tornare a casa mi misi a pensare a Travis, dannazione, io lo odiavo -insistevo con la solita storia dell'odio da mesi, che stupida-, non per Lory, ma per tutto il male che mi aveva fatto, e poi era lì, con quel sorrisino ammaliante che farebbe innamorare chiunque, quasi mi disgustava sapere 
di essere stata sua, ma il passato è passato, non potevo farci nulla, solo smettere di pensarci. 
All’improvviso sentii il telefono in tasca vibrare, mi era arrivato un messaggio, e chi era? Ovviamente lui. 

Da: Travis.
Hei piccola, è stato bello rivederti. 

Feci una faccia disgustata nel leggere quel messaggio. 
Come si era permesso di chiamarmi piccola? Non ne aveva più alcun diritto, anzi, aveva perso il diritto di chiamarmi con qualsiasi nomignolo da un bel po'. 
Evitai di rispondere e non appena arrivai a casa mi misi al computer, aprii facebook ed eccola lì, la richiesta di Lory. Ma perché proprio a me? 
Restai ferma per qualche minuto senza sapere che fare, subito pensai a Summer, la mia migliore amica, dovevo parlare con qualcuno. 
Sarà banale, ma anche il solo pensarlo mi faceva pensare a tutto quello che c’era stato tra me e lui...
Dovevo parlarne con qualcuno, o sarei scoppiata in lacrime e mi sarebbe mancato di nuovo, e non potevo permettergli di rovinarmi così, non ancora. 
Chiamai Summer e subito lei rispose. “Hei Sum” sussurrai al telefono in modo più tranquillo possibile. 
“Che succede Alex?” A quella domanda rimasi a bocca aperta, come riusciva a capire da un semplice saluto che c’era qualcosa che non andava? 
“Oggi, ero in giro al parco... E beh, ho rivisto Travis, con una ragazza, Lory...” feci un profondo sospiro cercando di restare calma. 
“Senti, tu a quel coglione li, non devi proprio pensarlo, chiaro? E’ solo uno sfigato che fa il figo ok? Ok. Domani andremo al centro commerciale e incontreremo qualcuno di speciale.” Mi mandò un bacio per telefono e chiuse subito la chiamata. Io rimasi ancora lì, imbabolata, iniziando ad immaginare chi sarebbe stato quel qualcuno, ma forse si era inventata tutto e voleva solo smettessi di pensare a Travis, beh, pur di non farmi pensare a lui avrebbe fatto/detto di tutto. 
Notai che si fece ora di cena, scesi in cucina e mamma aveva cucinato gli hamburger. -amo quella donna-, “mammaaaa” dissi in modo dolce per poi ridere e far ridere pure lei. 
“Si Alex, sono hamburger” iniziai a saltellare come una bambina mentre lei mi guardava ridendo, subito apparecchiai e appena venne papà ci sedemmo per cenare. Ovviamente mio fratello Matthew era in giro con gli amici, e le piccole di casa, Jenna e Melissa, erano a dormire fuori.
Meglio, più hamburger per me. Mangiai tutto velocemente e subito dopo aver finito scappai in camera, notai che non avevo ancora accettato la richiesta a Lory, decisi di farlo, e, dopo qualche minuto, mi arrivò un suo messaggio. 

Lory: Hei Alex, sono Lory, ci siamo conosciute qualche ora fa, ero con Travis.
Feci una smorfia leggendo quel messaggio, inizialmente ero tentata di ignorarlo, ma poi avrebbe sicuramente pensato che ci fosse sotto qualcosa, e non ne avevo voglia. 
Io: Hei ciao, hai bisogno di qualcosa? 
Lory: No nulla, mi andava di parlarti... 
Io: Capisco. 
-Non mi importava di risultare simpatica ai suoi occhi.- 
Lory: Tu e Travis siete molto amici? 
Io: Conoscenti, più che altro. 
Continuai con delle smorfie leggendo ciò che mi scriveva. 
Lory: Capisco, eppure quando ti ha vista, sembrava così felice. 
Io: Mh, capisco. Scusami, vado, ciao.
Senza aspettare una sua risposta mi scollegai velocemente. -Usavo tutte quelle virgole quando lo stomaco iniziava a dire 'ancora lo ami, sei innamorata di lui'-, odiavo quella sensazione, mi faceva sentire impotente, che poi, cosa diavolo voleva da me, paura che potessi “rubarle” il fidanzatino? Bah. 
Feci un enorme sbadiglio, notai l’ora e decisi di andare a dormire. 
Misi il pigiama e velocemente andai sotto le coperte, c’era più freddo del solito. 
Ero abbastanza scossa. 
Mi girai e rigirai ripetutamente nel letto, ripensando a Travis... Non lo vedevo da cosi tanto... Aveva avuto grossi problemi, in tutti i campi, scuola, amici, droga, e chi più ne ha più ne metta, non era proprio il prototipo di bravo ragazzo che dava a immaginare il suo aspetto. 
Forse era quello che mi attirava più di tutto, e forse era anche quello che attirava Lory o chiunque altro. 
Sapevo cose spaventose su di lui, cose che ad altre ragazze avrebbero fatto paura, e infondo, pure a me facevano un po' quell'effetto, ma ero innamorata di lui, e quindi non mi importava. Almeno era ciò di cui mi ero fatta convinta. Ma le cose che aveva fatto... Non erano belle e ne ero consapevole, ma allora, perchè continuava a farmi quell'effetto? 


***
Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.

http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero vi piaccia e che vi renderà curiosi, tanto da continuare a leggere.

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Capitolo 2
*** 2 ***




Capitolo 2

Dopo aver pensato quasi tutta la notte a Travis, finalmente riuscii a chiudere occhio e la mattina successiva ero abbastanza rilassata, ma mamma si era dimenticata di chiamarmi -forse perchè non le avevo detto che dovevo uscire, ops-, avevo meno di un'ora di tempo per prepararmi e vedermi con Summer al centro commerciale, corsi in bagno mi spogliai velocemente e mi infilai sotto la doccia, fui velocissima, sia ad asciugarmi che a vestirmi.
Quasi pronta mi truccai mettendo un po' di correttore e un filo di eyeliner, tanto per far risaltare gli occhi azzurri che avevo la fortuna di avere, lavai i denti e riuscii ad arrivare al centro commerciale per l'ora prevista, mentre Sum, come al solito, era in ritardo.

 Non cambiera' mai. Pensai tra me e me e risi.

Dopo qualche minuto arrivo' e iniziammo a camminare per negozi guardando qua e là e provando vari vestiti. Quando d'un tratto pensai a ciò che mi aveva detto la sera precedente, ovvero che avremmo conosciuto qualcuno di speciale, non so perchè, ma fu come un flash.
 "Sum, perche' ieri sera hai detto quella cosa?" La guardai perplessa.
"Volevo solo smettessi di pensare a quell'idiota" rise guardando il mio volto e io risi dopo di lei. "Stronza" le dissi ridendo mentre lei mi guardò seria per un secondo per poi ridere di nuovo.
Non l'ho detto, ma speravo mi facesse incontrare qualcuno.. Avevo bisogno di dimenticare Travis.. Ne avevo davvero bisogno.
Mentre eravamo in giro per negozi c’era un commesso davvero carino, lo fissai per un po’, e mi resi conto che era il tipo incontrato alla caffetteria il giorno prima.
Mentre cercavamo tra i vestiti qualcosa di carino si avvicinò a noi.
“Salve ragazze, avete bisogno d’aiuto?” Ci sorrise in modo gentile io mi girai e lo fissai per qualche secondo, notai subito il suo sorriso, era davvero carino...
"No, grazie" dissi con il mio solito tono acido. “Alex” mi rimproverò Sum guardandomi negli occhi sperando la smettessi di fare l’acida.
"Non ho detto nulla, solo non ci serve il suo aiuto” sbuffai e andai dall’altro lato del negozio.
"Scusa, non è sempre cosi antipatica, è solo un periodo no” Sum gli sorrise e subito venne da me.
“Che ti è preso, sei stata morsa da una vipera?!” Disse in modo sarcastico guardandomi.
"Senti, è solo che quel tizio ci ha provato ieri con me, senza nemmeno chiedere come mi chiamassi, è un completo idiota” dissi con voce rauca ed entrai subito in un camerino a provare ciò che avevo preso.
"E allora? È davvero carino, esci da lì e va a chiedergli scusa” disse Sum con voce speranzosa.
Uscii dal camerino con ciò che stavo provando.
"Allora, come mi stanno questi jeans?” Roteai su me stessa mentre si sentì una voce familiare non troppo lontano da noi.
“Uuh, da dio piccola!” 
 Sia io che Sum ci girammo nella direzione della voce, era Travis che si stava avvicinando.
Sum sbuffò e si allontanò sapendo che se si fosse avvicinato di più a lei l’avrebbe preso a parole per non dire a calci, lo odiava davvero.
"Hei Travis” finsi un sorriso mentre lui si abbassò a darmi un bacio sulla guancia, nel fra tempo c’era il ‘commesso’ -davvero, davvero, davvero carino... Dannazione, era sexy-, che ci fissava. “Chi è quel tizio che ci fissa?” Disse con tono sgradevole.
"Nessuno, un attimo tolgo questi jeans.” Entrai nel camerino ignorandolo, mentre entrò subito dopo che entrai io, chiudendo la porta.
“Esci Travi” dissi con tono disgustato.
"E perché mai? Una volta ti piacevano certe cose, o mi sbaglio?” Si morse il labbro avvicinandosi sempre più al mio viso.
Avevo il cuore che batteva a mille mentre lo stomaco mi si stringeva, lo guardavo ferma senza dire niente, mi sentivo stupida e incapace di rifiutare ogni suo tocco. -Nonostante tutto quello che mi aveva fatto.-
"Dai piccola” si avvicinò di più a me, mi sfiorò le labbra per poi scendere al mio collo, iniziò e sfiorarlo con le labbra per poi mordicchiarlo e passare la lingua nei posti appena morsi.
Non sapevo cosa fare, chiusi gli occhi lasciandomi sfiorare dalle sue labbra e iniziai ad accarezzargli il collo.
"T-Travis” sissi a bassa voce gemendo appena dal piacere che mi stava causando il suo tocco.
Continuò in silenzio respirando sul mio collo sbottonandomi i jeans.
 Non era la prima volta che finivamo in un situazione del genere, aveva un potere su di me, e doveva finire.
 Mise appena la mano sui miei slip quando ad un tratto arrivò Sum. “Alex tutto ok?” Disse con voce preoccupata.
Allontanai subito Travis e mi sfilai i jeans del negozio rimettendo i miei. “Si Sum, va a pagare questi, io arrivo subito” Le passai i jeans dallo spazio sopra la porta e guardai dritto negli occhi Travis.
"Ok, però fa veloce che ho fame” Disse Sum ridacchiando, andando subito dopo alla cassa.
Non appena si allontanò cercai di uscire dal camerino mentre Travis mi fermò."Non andare piccola, voglio stare con te, adesso” mi guardò dritto negli occhi.
“No Travis, lasciami stare” lo spinsi e uscii velocemente dal camerino dirigendomi verso la cassa quando una mano mi blocco dal braccio, mi girai di scatto ed era il tizio della caffetteria alias commesso alia tizio più sexy che avessi mai visto. “Che vuoi?” Lo guardai fisso quando i miei occhi incrociarono i suoi, in quel momento mi accorsi di quanto fosse realmente carino e dannatamente sexy, più di quanto mi fossi resa conto prima, i suoi occhi come l'oceano erano qualcosa di indescrivibile, mi fecero venire le palpitazioni, e non era mai successo con nessun altro se non con Travis.
"Non voglio nulla, solo che, il tipo che è entrato con te nel camerino, non mi piace, sta attenta” disse con tono sicuro e sincero guardandomi dritto negli occhi. Mi staccai di scatto allontanandolo da me.
“Non sai nulla, non mi conosci” continuai a guardarlo negli occhi mentre cadde un profondo silenzio tra noi.
Mentre io e lui ci guardavamo negli occhi arrivò Sum e mi tirò a se. “Su bella addormentata, andiamo a mangiare, cibooo” risi sentendo quella frase e andai via con Sum, lasciando quello sconosciuto lì fermo, immobile, senza dirgli più una parola.
 Sum si incuriosì notando che ero parecchio distratta.
 “Oi, ma ti riprendi?” Disse urlando appena al mio orecchio passandomi una mano davanti gli occhi. “Eh? Si si, scusa” risi guardandola.
“Andiamo a mangiare che anche io muoio di fame” la tirai al mcdonald's ed entrambe ordinammo un bigmc menù, ci sedemmo e mangiammo tutto con la nostra calma.
"Allora, mi dici cos’è successo?” Disse Sum sperando in una risposta sincera. “Sono la tua migliore amica, sputa il rospo ciccia.”
Risi ascoltando il modo in cui parlava. “Nulla, però avevi ragione, il commesso è proprio carino” sorrisi sperando non capisse di chi stessi parlando.
“Ah si? Bene, allora andiamo di nuovo lì e  tu gli chiederai scusa per il tuo comportamento infantile, tanto abbiamo già finito di mangiare.”
Si alzò di scatto e mi tirò fuori dal fast food. “Sum, no” dissi con tono deciso.
"Oh si, merita delle scuse” mi fissò dritta negli occhi.
“E allora? Nemmeno lo conosco Sum! Penserà che mi interessa” dissi in modo, sta volta, insicuro.
“Eh bè? È vero che ti interessa” rise di cuore. “Andiamo Alex, è carino, e tu hai bisogno di qualcuno che tenga realmente a te.” la guardai perplessa.
“E tu che ne sai che non è come tutti gli altri, se non peggiore?” Continuai a fissarla in modo perplesso.
Rise. “Alex” mi prese le spalle guardandomi. “Non tutti sono Travis, ok? Sai che un ottimo sesto senso, una volta tanto da retta a me, per favore” annuii e ci diremmo al negozio dove noi credevamo lavorasse.
Non appena entrammo ci avvicinammo alla cassa.
"Ci scusi, dov’è il ragazzo biondino che era qui circa un’ora fa, lavora qui?” Chiese Sum con tono curioso.
"No ragazze, mi dispiace, viene qui solo per dare una mano quando il fratello sta male.”
“Ohw.. e, dove possiamo trovarlo?” Continuò a chiedere Sum sperando di ricevere una risposta.
“Mh, si chiama Logan, ma non credo possa dirvi altro, scusate ancora” si allontanò senza dire altro.
“Vedi? Te l’avevo detto, avremmo dovuto lasciare stare” sospirai delusa.
“Ammetti che ti dispiace, eeeh?!” Rise appena. “Lo troveremo, sappiamo il nome, riusciremo a trovarlo” annuii e andammo via.
Tra un altro giro e l'altro, notammo l’ora, erano già le 17:30. “Meglio tornare a casa” Sum annuì e iniziammo ad uscire dal centro commerciale per andare verso casa.
"Bella giornata, mi mancava stare così con te” ammisi guardando Sum. “Anche a me” mi abbracciò e io ricambia l’abbraccio in modo sincero.
Non appena arrivai a casa salutai mamma papà e le gemelline, Matthew come al solito stava fuori.
Subito averli salutati corsi in camera e accesi il pc.
Non appena si accese mi collegai su facebook e mi misi a cercare tutti i Logan possibili, ma niente, introvabile.

Cosa diamine era, un fantasma?

Sospirai dispiaciuta e quando stavo per arrendermi, eccolo lì, cosa era? Una manna dal cielo? Boh.. so solo che ero felicissima.
Stavo per cliccare sul tasto ‘aggiungi agli amici’ e boom, saltò la luce. 
Iniziai a urlare come una pazza, non era possibile!


***
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Capitolo 3
*** 3 ***




Capitolo 3

Assurdo, con tutti i Logan che potevano esserci al mondo io avevo trovato il "mio" Logan...
 Cavolo, ero al settimo cielo...forse ottavo, se era un grado di felicità superiore, era così che mi sentivo.
 Ok. Non sembrava il ragazzo piu simpatico del mondo, ma il suo sguardo era cosi dolce e sincero... E il fatto che al centro commerciale si era preoccupato per me in quel modo mi faceva impazzire.
Non appena lo trovai chiamai subito Summer.
 "Summmmmmmmm!" Urlai al telefono come un'esaltata. "Alex e' l'una di notte, che succede?" Disse confusa e si notava stesse dormendo. "L'ho trovato, Logan, l'ho trovatoooo!" Continuai a urlare senza rendermi conto che mi ero presa una cotta per un tipo che nemmeno conoscevo!
"Alex... tu... mi hai chiamata... all'una di notte... per dirmi questo?" Disse con tono furioso... merda... ero nei guai."Notte Sum!" Dissi velocemente chiudendo la chiamata per poi scoppiare a ridere.
 Era tardi... diamine.
Mi spogliai velocemente mettento il pigiama, e dopo tanto tempo che non mi sentivo così, andai a letto come se il domani non portasse solo cose per cui sentirsi stanchi della propria vita.

 La mattina stessa suonò la sveglia alle 07:00, ecco.. riiniziava la tortura.
 Mi svegliai appena e andai in bagno per lavarmi, occupato...
 "Matt, muoviti, ho bisogno del bagno, ora!" Dissi urlando iniziando ad arrabbiarmi.
"Si Alex, si si" disse con tutta la tranquillità possibile.
 Ogni volta la stessa storia. Bagno sotto occupato da mamma quello in camera da letto da papa' e l'altro da Matt, uffa!
 "Matt!!" Urlai bussando ripetutamente alla porta quando finalemnte aprì.
"Ecco, è tutto tuo" disse ridacchiando.
 Grr. Idiota.
 Sbuffai ed entrai subito in bagno. Mi lavai, mi vestii, misi il solito eyeliner per risaltare gli occhi e poi lavai i denti, pronta uscii dal bagno, scesci le scale, salutai tutti e scappai via correndo verso casa di Summer.
 "SCUSAAAAA!" Dissi con tono dolce sperando mi avrebbe perdonata.
"Si si, lecchina" rise per poi abbracciarmi. "Allora, l'hai aggiunto?”
La guardai shockata. "Tu. Stai. Male." dissi continuando a guardarla con tono confuso. "Non l'avrei mai fatto."


Stavo per aggiungerlo, ma la luce saltata mi aveva salvata da un disastro imminente!

 "E tu perche mi avresti chiamato all'una di notte???" Mi guardò male. Io risi.
"Mi mancava la tua voce..." dissi con tono giocoso guardandola.
"Ah ah ah, spiritosa la mia Alex" rise insieme a me. "Andiamo" continuo' ridendo.

 Ci incamminammo per la scuola, ecco la campana...
Entrammo tutti quanti e io e Sum ci sedemmo al nostro posto all'ultima fila, vicino la finestra.
 Entrò la professoressa di filosofia con la sua aria da perfettina.
"Ragazzi buon giorno, oggi c'è una sorpresa per voi."
Ci guardammo tutti con aria incuriosita.
Continuò. "Oggi faremo una 'gita' al liceo di Rosewood."
 Tutti sorridemmo all'indea di non fare lezione, parlammo un po' tra di noi e successivamente la professoressa riunì le classi che sarebbero dovute andare.
Era un modo per farci stare tranquilli almeno per un giorno, andammo solo le classi terze e quarte, in una scuola privata era difficile fare certe 'scappatelle' scolastiche.
Uscimmo dalla scuola avvicinandoci agli autobus, salimmo e andammo in questa scuola.
 Sull'autobus ero con Summer, ma arrivò Travis, era un anno più grande, chiese a Summer di spostarsi perchè aveva bisogno di parlarmi, all'inzio Sum rifiutò, ma alla fine si convinse e si spostò.
Si sedette accanto a me e restammo in silenzio per un pò.
Mi guardò fissa. "Alex, mi manchi" io arrossii appena. "Anche tu, adesso però vattene, o lo farò io" lo guardai seria senza batter ciglio. Lui spospirò e si alzò senza dire nulla.
Sapeva che era difficile farmi cambiare idea. -Infatti ero ancora innamorata di lui, nonostante non volessi.-
 Summer tornò e mi chiese cosa ci fossimo detti, dopo che le raccontai di quelle due frasi sbuffò e poi scoppiò a ridere. “Sfigato e pure convinto”
Guardando la sua faccia risi dopo di lei.


 Arrivati al liceo scendemmo dall'autobus e andammo verso la scuola.
C'erano tantissimi ragazzi, che non avevo mai visto, quando girandomi vidi Logan.

 Oddio... era bellissimo, ed eccole lì, le palpitazioni che venivano ogni volta che i miei occhi lo incrociavano anche solo per sbaglio.
 Arrossii appena facendo cenno a Summer di guardare, che sorrise come un'ebete spingendomi su di lui.
La guardai male e poi guardai lui farfugliando parole senza senso per poi dire semplicemente "Scusa"
lui rise e mi guardò dolcemente. "Non preoccuparti, piccola" mi fece l'occhiolino e andò via con i suoi amici.
 Guardai Summer malissimo, era morta.
"Ti uccido" dissi guardandola seria. Lei rise e mi abbraccio.
"Ti ha chiamata piccola, è cotto!" Rise e guardandola arrossii appena.
"Oh, ma vedo che sei cotta anche tu" rise continuando. "Bene bene" non dissi nulla accennando un sorriso, quando mi girai e vidi Travis che ascoltava la nostra conversazione.

 
"Chi è quel tipo?" Disse con tono furioso, poteva sentirsi la gelosia pulsargli nelle vene.
"Non sono di certo affari tuoi Travis" Sbuffai e andai avanti con Summer.

 
Era un idiota, e Logan era davvero carino.
 
Alle prima 2 ore guardammo dei stupidi video con alcuni ragazzi di seconda, poi alla terza ora arrivarono i ragazzi di terza.. E Logan era lì.
 
Mi alzai e mi avvicinai alla professoressa Norris.
"Professoressa, posso andare in bagno? E' urgente." Mi guardò fissa per un secondo per poi lasciarmi andare.
Incrociai lo sguardo di Logan che subito dopo mi segui fermandomi.
 
Si, ero cotta.
 
"Ciao, piccola." disse sorridendo. "C-ciao" sussurrai guardando altrove.
"Non vergognarti" lo guardai strana.
"Io non mi vergogno" dissi con tono deciso allontanandomi.
"Allora, non hai deciso ancora se uscire con me?"
Lo guardai sorridendo. "Mhhh, no" gli feci l'occhiolino e tornai velocemente in classe quando arrivò Travis che mi fermò sbattendomi al muro.

"Travis!" Dissi irritata. "Ti voglio Alex, ora" ringhiò furioso e mi sbottonò i jeans mentre mi guardava con gli occhi pieni di rabbia mentre io cercavo di liberarmi dalla sua presa forte. "Travis lasciami, mi fai male" strizzai gli occhi cercando di allontanarlo. "No cazzo, voglio farti mia, adesso, sei mia, cazzo, Alex, ti farò male, tanto!" Mi muovevo a malapena con gli occhi pieni di lacrime mentre Travis spingeva con forza il bacino sul mio, ero spaventata, ma tutto ad un tratto arrivò Logan che allontanò Travis da me spingendolo, terrorizzata corsi da lui e lo abbracciai.
Logan mi strinse a lui."Piccola, va tutto bene" mi accarezzò i capelli mentre io mi accucciavo a lui sentendomi protetta come mai prima.
Travis lo guardò malissimo avvicinandosi a noi spingengo Logan, guardò Travis malissimo per poi spingerlo a sua volta. "Non osare mai più toccarla in quel modo!" Travis sbuffò divertito.
"Altirmenti?" Disse ridacchiando.
"Ne pagherai le conseguenze" lo guardò malissimo lanciandogli un'occhiata per poi avvicinarsi di nuovo a me che ero ancora un po' scossa, mi abbottonò i jeans mi asciugò il viso rigato appena di lacrime e mi guardò negli occhi. "Sta tranquilla, ci sono io a proteggerti"
Mi prese la mano e insieme entrammo di nuovo in classe a guardare i filmati con il resto dei nostri compagni, e subito dopo entrò Travis furioso.

 Avvicinai le labbra all'orecchio di Logan. "E comunque, io sono Alex" ricacchiai appena sottovoce guardandolo, con gli occhi ancora lucidi per ciò che era appena successo. "Logan" Mi diede un bacio sulla gauncia di sfuggita, sorrise e mi mandò a posto vicino a Summer che mi guardò incuriosita.
Arrossii appena e sorrisi.

"Avevi ragione, sono cotta."


***
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Capitolo 4
*** 4 ***




Capitolo 4

Bene, avevo appena confermato di avere una cotta per un tizio che nemmeno conoscevo!
 
"Avevi ragione, sono cotta."
Queste erano state le parole che avevo detto a Sum dopo aver avuto le braccia di Logan attorno a me.
Non so perchè, ma le sue braccia mi avevano dato una sensazione di protezione.
Il fatto che era lì per proteggermi mi faceva stare bene.
Avevo bisogno di lui, non lo conoscevo, nemmeno un po'. A stento sapevo il suo nome, eppure volevo mi stesse accanto, e volevo stargli accanto, il più possibile.
Dopo la frase che avevo detto Sum mi guardò ancora più stupita. "Cos'è successo la fuori? Perchè hai gli occhi così gonfi e rossi, Alex?" Dopo quelle domande non sapevo più che dire, mi limitai ad abbassare lo sguardo senza dire nulla. Sum insistette e alla fine le dissi cos'era successo poco prima con Travis e Logan.
 
"Hai presente quando sono andata in bagno?" Sussurrai a bassa voce, lei annuii in silenzio. "Speravo uscisse Logan... E invece è uscito Travis... Io... Beh... Credo lui abbia qualche problema, non è un gioco, lui sta davvero male, ha bisogno di aiuto Sum..." Mi guardò strana.
"Cos'è successo Alex?" La guardai per poi continuare.
"Beh... Lui... Stava per... Mh... Come dire... Violentarmi.?!... Aveva gli occhi strani, voleva fare sesso con me, lì, nel corridoio... E' stato tremendo" gli occhi mi si riempirono di lacrime e Sum si alzò di scatto urlando "Cosa cazzo ti ha fatto il bastardo Alex!!" La guardai con gli occhi pieni di lacrime e la tirai sulla sedia tappandole la bocca.
"SUMMER! NON URLARE" dissi frustrata.
"Quando stava per farmi veramente male è arrivato Logan... Lui... Mi ha salvata... Ha tolto Travis su di me e l'ha spinto. Poi mi ha stretto a se dicendomi di stare tranquilla" accennai un sorriso non appena parlai di Logan. Summer si accorse del sorriso e sorrise appena a sua volta. "Tu e Travis non dovrete mai più stare da soli, lui è pericoloso" annuii per poi riprendere a guardare il film. Lei mi abbracciò e poi si mise a guardare il film a sua volta.

 Era una palla di film, e io avevo voglia di abbracciare Logan.
 
Quando il film stava per finire Summer scrisse il mio numero di telefono su un bigliettino e me lo passò. "Dallo a Logan." Sorrise guardandomi.
Io arrossii appena e poi feci cenno di sì prendendo il bigliettino in mano.
Non appena suonò la campana, che era segno che dovevamo tornare nella nostra 'amata' scuola, mi alzai velocemente girandomi per andare da Logan, ma non c'era... Guardai Summer dispiaciuta e uscii dalla classe in silenzio. Lei mi seguì confusa.
"Hei, perchè non hai dato il numero a Logan?" Abbassai lo sguardo sospirando .
"Guardati attorno." Si guardò attorno e non vide nessun Logan, mi abbracciò e sospirò sulla mia spalla.
"Alex, tutto andrà bene" mi sorrise e prendendomi la mano andammo tutti verso l'autobus.
Travis mi tirò dal polso sbattendomi contro il tronco di un albero, davanti a Summer e il resto della scuola. Tutti rimaserò sconvolti. "Alex, ti farò tanto male che desidererai di non essere mai nata" a quelle parole il mio cuore si fermò, avevo paura... Summer non sapeva che fare e iniziò a urlare. "TOGLIETE QUEL MANIACO DA LEI!", sapeva essere davvero diverte, sopratutto quando era l'unica cosa che non voleva.
Al grido d'aiuto arrivò un tipo che non conoscevo, sicuramente della
scuola pubblica, che tolse Travis su di me spingendolo via. "Amico, fai schifo, sta lontano da questa ragazza!" Disse quel ragazzo mentrei io scoppia in lacrime andando da Summer e abbracciandola.
Lei mi strinse forte a se non sapendo che dire. La Professoressa Norris si avvicino a me, Summer, Travis e il ragazzo sconosciuto. Guardò Travis neglio occhi.
"Mi dispiace signorino Smith, dirò di questo accaduto al preside, che sicuramente la sospenderà."
Disse la professoressa con tono severo e delusa guardando Travis.
Senza dire altro si allontanò avvicinandosi all'autobus. Tutti i ragazzi della nostra scuola la seguimmo senza dire niente. Il ragazzo che mi aveva aiutata mi tirò dal polso guardandomi. "Tutto bene?" lo guardai con gli occhi lucidi e annuii. "Grazie mille" andai via con Summer senza dire altro.
Salimmo sull'autobus e vedemmo la professoressa Norris avvicinarsi a noi. "Signorina Miller sta bene?" La guardai ancora con gli occhi lucidi. "Professoressa no, è la seconda volta che prova a farmi del male oggi, quel ragazzo ha bisogno di un aiuto, ma deve starmi lontano. E io riferirò quest'accaduto ai miei genitori" sospirai. La professoressa annuii. "Non appena arriveremo a scuola li chiamerò io stessa, stia tranquilla" andò via senza dire altro.

La strada fu abbastanza stancante. Arrivati a scuola scendemmo dall'autobus e entrammo tutti dentro.
Senza dire nulla andai direttamente dal preside spalancando la porta. Mi guardò shockato, stava per urlarmi contro quando vide che ero ancora scossa dall'avvenimento di poco prima. "Merita l'espulsione" dissi quasi urlando.
Si avvicinò guardandomi. "Signorina Miller, cos'è successo?"
Lo guardai iniziando a urlare. "Travis Smith stava per violentarmi, e mi ha minacciata! Davanti a tutti! Preside Lee lei deve sospenderlo! Deve farlo" dissi iniziando a sentire la rabbia uscire fuori . Mi guardò stupito. "Signorina Miller penserò a tutto io, però adesso vada in classe." Annuii in silenzio e andai in classe.
 
Il preside era un amico di mio padre... ok, forse sarò una stupida raccomandata del cazzo, ma a scuola andavo bene e non avevo mai fatto nulla di male, mentre Travis si era messo spesso nei guai, ma si è sempre salvato grazie ai suoi genitori. Sta volta aveva messo in mezzo me. Questa non l'avrebbe passata liscia.
Nessuno minaccia Alex Miller senza pagarne le conseguenze!
 
Tornai in classe senza dire nulla, tutti i miei compagni si misero attorno a me chiedendomi come stavo, e c'era pure chi voleva uccidere Travis, erano davvero affettuosi.
Risi appena tra me e me.
sorrisi sentendo ciò che dicevano, Dopo un po' finalmente suonò la campana.
 
Si torna a casa!
 
Andai via con Summer. "Mi dai un passaggio a casa? Non ho voglia di andare sola" sospirai e Summer si accorse che avevo un filo di paura dicendo quella frase. "Certo,
andiamo" andai con Summer in macchina che mi diede un passaggio fino a casa. Arrivata mi avvicinai ai miei. "Mamma, papà, oggi Travis Smith, stava per farmi del male, ho parlato con il preside che lo sospenderà sicuramente.." Dissi sicura e decisa guardandoli. Loro mi guardarono sconvolti. "Alex non eravate a scuola?" Io annuii per poi raccontare loro tutta la vincenda. Papà chiamò subito il preside, che confermo ciò che avevo detto.
 
Travis non aveva scampo.
 
Salii in camera mia subito dopo, ignorando i miei genitori che erano davvero preoccupati.. .Evitai di raccontare il fatto della minaccia. Gli sarebbe preso di certo un infarto.
 
Entrai in camera e accesi il computer, non appena si caricò mi sedetti entrando su facebook, avevo una richiesta di amicizia da parte di un certo 'Adam Anderson', guardai le foto e notai che era il ragazzo che mi aveva aiutata con Travis. Subito accettai la richiesta.
 Ero delusa però.. Logan non mi aveva ancora cercata... Ed era scomparso del tutto... Ero preoccupata.
Cercai però di non pensare troppo a tutta la situazione che si era creata, così presi uno dei miei libri preferiti, “la scelta”, quando il telefono vibrò, segno che avevo appena ricevuto il messaggio, per un attimo pensai fosse Summer, così uscii il telefono dalla borsa e vidi il messaggio.
 
DA: ANONIMO.
Sta attenta.

Diceva solo questo. Mi spaventai e mi alzai di scatto andando a chiudere la finistra.
Ok. Avevo paura.
Non mi ero accorta dell'ora, mi ero immersa nel libro tanto da perdere la cognizione del tempo, e senza rendermente conto era già ora di cena.
Scesi in cucina dicendo a mamma che non avevo fame, presi un bicchiere d'acqua diedi la buona notte a tutti e tornai in camera.
Appena salita chiamai Summer dicendole del messaggio. Non poteva fare altro se non cercare di tranquillizzarmi. “Alex, sta tranquilla" sentii la sua preoccupazione attraverso il telefono.
"Domani passo a prenderti io, buona notte, tesoro” disse staccando subito dopo la chiamata.
Sospirai. Mi sentivo così triste.
Volevo Logan, solo lui.
Perchè non potevo averlo accanto? Perchè non potevo avere le sue braccia attorno a me, stringermi forte? 


***
Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.
http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero vi piaccia e che vi renderà curiosi, tanto da continuare a leggere.

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Capitolo 5
*** 5 ***




Capitolo 5

Dopo aver parlato con Sum non vedevo l'ora di addormentarmi, ero sfinita, ma anche così spaventata.
Mi misi sotto le coperte ripensado a tutti, sopratutto a Logan, non capivo cosa mi stava succedendo, nemmeno lo conoscevo, eppure lo volevo vicino.
Erano circa le 4 del mattino, non avevo quasi chiuso occhio, mi andavo appisolando, ma senza addormentarmi veramente. Mi trovavo sempre in quella fase di dormiveglia che è davvero stressante quando smettere di pensare è ciò che si vuole davvero.
Fuori c'era un temporale e l'unica cosa che sentivo erano le goccioline della pioggia sbattere contro la finestra.
Mentre pensavo tra a Logan sentii il telefono poggiatio sul comodino vibrare, ecco un altro messaggio.

DA: TRAVIS.
Alex... Ho bisogno di parlarti. Sono sotto casa tua. Non ti farò del male.

Decisi di ignorarlo e non risposi, posai di nuovo il telefono e mi accuccia per bene sotto le coperte. Quando finalmente stavo per addormentarmi sentii dei rumori dalla finestra, mi girai e vidi Travis, mi trattenni dall'urlare e mi alzai di scatto spaventata, andaii verso la finestra e l'aprii, Travis entrò, era tutto bagnato... Ci fissammo per qualche minuto senza dire niente, di scatto mi abbracciò piangendo.
"Perdonami Alex, ho bisogno di te, non volevo farti del male, volevo solo averti di nuovo, ti scongiuro" io restai immobile senza dire nulla, quando tutto d'un tratto lo vidi in ginocchio davanti a me. "Sei la mia ragione di vita, non sono niente senza di te, io ti amo, perdonami"
Non sapevo davvero che dire, cose gli era successo? Ero stupita, spaventata, non lo sapevo nemmeno io. Non dissi niente. Lui di scatto si alzò e mi baciò. Per un attimo esitai, stavo per staccarlo, ma mi accarezzò i capelli e il collo, spingendo il suo bacino verso il mio, mi conosceva bene, impazzivo se un ragazzo faceva in quel modo, mentre mi baciava mi lasciai andare tra le sue braccia lasciandomi trasportare da quel bacio, lentamente mi spinse verso il letto facendomi stendere, passò le mani sul mio pigiama abbassandolo dolcemente, mentre io passavo le mani sui suoi jeans sbottonandoli.
Passò le labbra sul mio collo, iniziando a succhiare dolcemente la pelle, morderla, e passando la punta della lingua sui punti che aveva morso, ero eccitata, lo volevo come lui voleva me.
Gli sfilai i jeans e lui fece lo stesso con il mio pigiama, si staccò un attimo e mi tolse la maglietta, e io velocemente feci lo stesso.
Avevo l'abitudine di dormire senza reggiseno, e lui velocemente iniziò a scendere con le labbra iniziando a succhiare un capezzolo, gli accarezzavo i capelli, mentre lui con le mani passò sui miei slip sfilandoli, si staccò e mi guardò negli occhi, non mi aveva mai guardata così, per tutto il tempo che eravamo stati insieme, e per tutte le volte che avevamo fatto l'amore, non aveva mai avuto il coraggio di guardarmi negli occhi e di dirmi che mi amava, ma quella sera lo fece.

"Alex, io ti amo" mi guardava negli occhi mentre diceva quelle parole... Non dissi nulla, mi limitai a baciarlo e ad abbassargli i boxer neri che usava portare solo quando qualcosa non andava.

"Posso?" Mi chiese se poteva toccarmi, farmi sua, ma io non sapevo se sarebbe stata l'ultima volta, o se solo un nuovo inizio, senza di lui.
Annuii in silenzio quando inizià a passare le dita sulla mia intimità, mi sfiorava appena, quando iniziò a penetrarmi lentamente. Passai le mani sulla sua schiena stringendo i pugni, iniziai ad ansimare appena sulle sue labbra, iniziò ad aumentare l'intensità delle spinte iniziando a baciarmi come non aveva mai fatto prima, raggiunsi il massimo del piacere abbastanza velocemente, e lui venne subitò dopo di me. Restammo qualche minuto in quella posizione in silenzio, e iniziai a parlare io.

"Travis, va a casa" mi guardò perplesso, di solito era lui a voler andare via, e non ero io a mandarlo, ma oggi era diverso. Si erano già fatte le 05:00 e avevo bisogno di dormire, e non con lui. "Vuoi davvero me ne vada?" Si tolse su di me, io mi alzai velocemente, gli passai i vestiti iniziando a vestirmi mentre lui mi guardava nudo senza voler fare cenno a mettere almeno i boxer. "Si,va via... questo Travis.. questo è stato un addio, la nostra storia ha avuto una fine, una fine che non avrà un nuovo inizio" sussurrai decisa. "E ora che entrambi ci facciamo una nuova vita, senza che nessuno debba cercare l'altro. Chiaro? Trovati una ragazza. Io non ti amo più, mi hai fatto male, mi dispiace" andai in bagno e gli diedi il tempo di vestirsi, quando tornai era ancora lì, si avvicinò a me senza dire nulla, mi diede un bacio in segno di resa e se ne andò.

Finalmente ero libera.

Uscito dalla finestra mi avvicinai per chiuderla, poi tornari a letto, infondo aveva ancora un po' di tempo prima di dover andare a scuola, così decisi di riprovare a prendere sonno, e sta volta riuscii a dormire, si fecere le 07:00 quando mi svegliai, guardai il telefono e c'era un messaggio di Travis.

DA:TRAVIS.
Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare, ti ho sempre amata, addio Alex.

Dopo che lessi quel messaggio mi venne un nodo alla gola, era finita? O aveva fatto qualcosa che mi avrebbe segnata a vita?
Non lo sapevo, mi sistemai come ogni mattina mettendo un paio di jeans e una felpa, avevo parecchio freddo.
Scesi in cucina e salutai tutti.
"Come stai?" Mi chiesero i miei genitori all'unisono. "Bene” Mentii. "Sum mi sta aspettando fuori, a dopo" li salutai e uscii.
Uscita vidi Sum parcheggiata, salii in macchina, la salutai e le feci leggere il messaggio, lei mi guardò scioccata.
"E' pazzo" disse scoppiando a ridere. Io ero preoccupata, e senza pensarci due volte le dissi tutto quello che era successo la notte precedente, lei mi guardò dritta negli occhi, delusa, abbassai lo sguardo senza dire nulla.
"Non avresti dovuto... ma vedrai che non è successo nulla" disse infine con tono di comprensione, sapeva quello che avevo provato per lui, mi capiva.
Il tragitto fu abbastanza imbarazzante, nessuna delle due disse nulla, arrivate a scuola si avvicinarono gli amici di Travis, che avevano tutti un'espressione alquanto preoccupata.
"Travis ha tentato il suicidio, si è buttato dal balcone di casa sua, e adesso non sappiamo in quali condizioni si trovi"
Disse James, il suo migliore amico.
Non sapevo che dire, per un attimo i miei occhi si riempirono di lacrime e subito dopo scoppia in lacrime abbracciando Sum.
Io non lo amavo, almeno non più, ma non volevo si facesse del male.
La giornata fu molto stressante, ma alla fine mi arrivò una chiamata dai genitori di Travis che mi avvisarono che ce l'avrebbe fatta. Era la ricreazione, e quindi andai subito dai suoi amici dando loro la bella notizia, tutti insieme mi abbracciarono e scoppiai a ridere. Sorrisi e tornai da Summer.
Stavamo per tornare in classe, quando lei mi indicò di guardare il cancello, c'era Logan.

Rimasi immobile a fissarlo e mi avvicinai guardandolo.
"C-ciao..," Dissi imbarazzata. Ogni volta che lo vedevo avevo l'abitudine di balbettare, mi sa che ai suoi occhi risultavo davvero divertente, però, semplicemente, lui sorrise e senza dire nulla mi abbracciò.
Mi faceva felice, e nemmeno lo conoscevo. In silenzio ricambia il suo abbraccio mentre Sum ci guardava con aria soddisfatta, come se l'artefice di tutto fosse stata solo ed esclusivamente lei, ignorando che forse il destino ci voleva insieme.
"Sono un nuovo alunno di questa scuola." Ero stupefatta e felice allo stesso tempo.
"In che classe sei?" Mi chiese curioso. "3B, perchè?" Dissi tranquillamente. Mi diede un bacio sulla guancia per poi guardarmi negli occhi. "Saremo compagni di classe"

OhmioDio!

***
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Capitolo 6
*** 6 ***




Capitolo 6

Io e Logan compagni di classe? Non potevo crederci.

E dire che la sera prima mi ero data da fare con un altro.
Ma perchè non ne combinavo mai una giusta?!
Però dai... Era solo per un addio, non gli avrebbe dato fastidio... anche se molto probabilmente avrei tenuto il segreto per me.
Risi tra me e me pensano certe cose.

Mentre fissavo Logan che mi dava la bella notizia, non potei fare altro che abbracciarlo. Lui mi guardò continuando a sorridere e mi strinse a se.
"Non permetterò a nessun altro di farti del male, mai più" mi disse quelle parole sussurrandomele all'orecchio.
Dio, Logan era cosi dolce.
"E' una promessa?" Sussurrai staccandomi appena dall'abbraccio per poterlo guardare negli occhi. “Si bimba, è una promessa" incrociò il mio sguardo, e quel gesto fu come una certezza per la promessa appena fatta. Per qualche minuto restammo così, l'uno a fissare gli occhi dell'altra.
Ruppi il silenzio quasi imbarazzante. "Sai? Dobbiamo andare in classe" Lui mi guardò sorridendo.
"Inizio domani" mi diede un bacio sulla guancia riprendendo subito dopo a guardarmi. "Ciao piccola, a domani"E senza dire altro andò via.

Nonostante ci fossero un sacco di persone a guardarci, mi sentivo come se io e Logan fossimo soli.
Era assurdo il potere che aveva su di me, bastava una parola, un sorriso, un sussuro, e io impazzivo.
Continuai a sorridere a Logan che si allontava e poi andai da Sum. "Verrà in classe con noi!!" Sum iniziò ad urlare e mi abbracciò.
"Bene! ma adesso entriamo, o la Norris ci uccide" ridemmo entrambe ed entrammo in classe.
La lezione fu abbastanza noiosa, ma all'ultima ora la professoressa ci diede una bella notizia.
"Ragazzi, domani avrete due nuovi compagni di classe" i guardai Summer sorridendo, che si alzò di scatto per fare una domanda alla professoressa. "Professoressa, chi saranno?" La professoressa la guardò un attimo.
"Signorina Oswald, domani lo diranno loro stessi" Summer sorrise e subito dopo suonò la campana, finalmente!
Tutta gli studenti uscirono entusiasti, domani era venerdi, si avvicinava il fine settimana, ed era anche ora!
Il giovedi era il giorno più pesante.
Ma io non vedevo l'ora fosse domani, avrei rivisto Logan, e da quel giorno tutti i giorni.
Ero praticamente al settimo cielo! Oh si, era proprio lui a farmi sentire cosi.

"Suuum, andiamo a pranzo fuori? Offro io!" Dissi guardandola.
"Ah beh, se offri tu accetto volentieri" ridemmo entrambe.
"Scroccona!" Continuai a ridere e la spinsi appena, e insieme ci dirigemmo verso la macchina di Sum.
"Chiamo mia madre, tu chiama la tua" sissi guardandola.
"Certo" annuì sorridendo.

"Mamma, pranzo fuori con Sum, ti voglio bene, a sta sera" staccai subito senza darle il tempo di rispondere. E sum fece lo stesso.
Arrivate al centro commerciale ci avviammo subito al mcdonald's. Eravamo affamate.
Entrammo e chi c'era li?! Adam.
Guardai Sum stupita.
"Guarda la!" Lei guardò verso la direzione indicata.
"Però, è carino" sorrise.
"E' Adam, il tizio che mi ha “saltava” da Travis.." Spalancò la bocca.
"Wao, è pure un eroe" scoppiammo a ridere entrambe, ci avviamo ai tavoli e senza rendercene conto Adam venne verso di noi.
"Hei Alex!" Mi chiamò. E io e Sum ci girammo a guardarlo.
Entrambe sorridemmo. "Hei Adam, ti presento la mia migliore amica, Summer" Adam porse la mano a Summer che ricambiò senza farselo dire due volte. Risi tra me e me guardandola.
"Piacere, Adam" Adam sorrise,
"Piacere mio, Summer, ma puoi anche chiamarmi Sum, mh, vuoi sederti con noi?"
Anche Adam era un tipo che non si faceva ripetere le cose due volte, infatti si sedette con noi.
Tutti e tre parlammo del più e del meno. E alla fine Adam chiese a Sum il numero.  
Ero felice per la mia migliore amica... Dopo Jason non aveva più avuto un ragazzo, il bastardo le aveva fatto davvero male.

All'inizio era così dolce, ma dopo il loro primo rapporto ha iniziato a trattarla come se non valesse niente. E alla fine l'ha lasciata. E' stata più di un anno disperata e depressa a causa di quello stronzo.
Avrei preferito vederlo morto che altro.
Ok, forse sarò stata cattiva, ma era la mia migliore amica. Non meritava di soffrire, sopratutto non così, e se qualcun altro avrebbe provato a farle del male lo avrei ucciso con le mie mani.

Dopo mangiato andammo tutte e tre in giro, ma in silenzio, io ruppi il silenzio e chiesi ad Adam se consoceva Logan, non appena dissi il suo nome mi fucilò con lo sguardo.
"Cosa c'entra Logan?" Disse furioso.
"Nulla, è solo che verrà nella nostra scuola da domani" dissi arrossendo appena.
"Ah si, anche io" fece l'occhiolino a entrambe e se ne andò abbastanza incazzato, senza dire altro.
 
Perchè ce l'aveva cosi tanto con Logan, cosa nascondeva?
Cosa nascondevano?
 
Guardai Summer scioccata, che non seppe che dire, insieme però continuammo a girare per negozi, ci provammo dei vestiti ed entrambe comprammo due t-shirt simili, ma non uguali.
Fu una giornata divertente, eravamo amiche da anni ormai, e infatti spesso ci scambiavano per sorelle.
Lei era un tipo diverso.
Aveva gli occhi chiari e i capelli su un castano chiaro tentende al biondo. Era una pazza. Ma io l'adoravo.
C'eravamo sempre state l'una per l'altra. Per tutto.  
Finita la giornata tornammo a casa, in macchina la ringraziai, era tutto per me, parlammo del più e del meno, ma non toccamo il discorso Adam-Logan.
Arrivata a casa salutai i miei, le gemelline, e salii subito in camera buttandomi sul letto, per il venerdi non avevamo mai compiti, amavamo la Norris.
Arrivata in camera accesi il computer, dovevo parlare assolutamente con Logan.

Acceso il computer avviai facebook e gli mandai velocemente la richiesta.
E lui, stranamente, l'accettò dopo qualche minuto e subito mi contattò.
 
Logan: hei piccola.
 
Non potevo crederci, mi aveva scritto! Inizia a sclerare come una pazza invasata, ma la mia risposta fu meno allegra, povero..

Io: Oh. Ciao Logan. :)
Logan: Dove sei?

Non capii il perchè della sua domanda, un semplice come stai non gli piaceva?

Io: A casa?!
Logan: Dove abiti?
 
Rimasi a bocca aperta, e non facendomelo ripetere due volte gli diedi il mio indirizzo, senza risposta si scollegò subito da facebook, questo ragazzo stava male!
Dissi tra me e me, seccata.
Mi buttai sul letto, quando sentii i miei genitori che parlavano con qualcuno sotto, di solito non ricevevamo visite, non a quest'ora, scesi e c'era Logan seduto nel mio salotto!
Lo fissai per un minuto e poi parlai. "L-Logan?!" Dissi balbettando con le guance rosse. "Hei, volevo parlarti un attimo, i tuoi genitori sono stati molto gentili ad avermi invitato dentro, adesso possiamo parlare?"
"Certo" annuii quasi sconvolta, scesi gli prensi la mano e lo portai in camera mia.
"Tutto ok?" Dissi guardandolo.
"Certo, dovevo solo fare una cosa" io lo guardai con un'espressione abbastanza interrogativa, ma non dissi niente, dopo qualche secondo mi spinse dolcemente al muro e poggiò delicatamente le labbra sulle mie.
Spalancai gli occhi per un attimo e subito dopo mi lascia baciare rilassandomi al suo tocco.
Passò le mani sul mio viso baciandomi con più foga, e io ricambiai il suo bacio non desiderando altro.
Spinse di più il suo bacino verso il mio continuando il bacio e passando le mani dolcemente sul mio corpo accarezzandolo.
Sentivo su di me la sua erezione... E io sentivo di provare qualcosa di più.
Gli morsi con giusto un pò di forza il labbro per poi riprendere a baciarlo con foga, lui si staccò da me passando le labbra lentamente sul mio collo, iniziando a baciarlo dolcemente mordicchiandolo appena, io passai le mani sui suoi jeans sbottonandoli velocemente abbassandoli, e lui fece lo stesso con i miei, passò le mani sulla mia intimità continuando a baciarmi il collo, iniziò a sfiorarmi con le dita, e io soffocai un gemito causato dal piacere dato, a mia volta passai una mano sui suoi box toccando il suo membro gonfio, lui togliendo la mano e abbassando lentamente i miei jeans mi spostò dal muro spingendomi sul letto, si mise su di me spingendo lentamente il bacino verso il mio, abbassai lentamente i suoi box guardandolo negli occhi, passò le dita sulla mia intimità, lentamente abbassò gli slip e spinse lentamente contro di me, stavo per lanciare un altro gemito quando sentimmo i passi di qualcuno avvicinarsi in camera, spalancai gli occhi e lo guardai terrorizzata.
 

Io, io non avevo chiuso la porta a chiave!


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Capitolo 7
*** 7 ***




Capitolo 7

Ero fottuta, anzi, eravamo fottuti!

Mentre Logan si era tolto velocemente su di me cercando di rivestirsi io facevo lo stesso, bussarono alla porta.
"Alex, sono Sum, apri."
Poteva anche essere la mia migliore amica, ma in quel momento avrei potuto ucciderla!
"E-entra" balbettai imbarazzata nell'avere Logan in camera, mentre entrambi eravamo mezzi nudi... Mi alzai velocemente gli slip e Logan si alzò i box, ma non fummo altrettanto veloci da alzarci pure i jeans, e quando Summer entrò ci guardò a bocca aperta.
"Co-cosa stavate facendo?.." disse quasi sconvolta. "No, nulla, stavamo giocando a strip poker, Sum" lei mi guardò male, non accettò la battuta, mentre io e Logan ci guardammo e iniziammo a ridere.
Dopo di che lei rise insieme a noi.
"Ti ho chiamato, ma non hai risposto, e ho deciso di passare, devo darti una notizia fantastica!!"
Guardai Logan che si avvicinava a me. -Si era già rivestito, e lo feci anche io.-
"Piccola, è meglio se vado, a domani" mi diede un bacio salutò Summer e se ne andò, lo guardai andare via e mi ricomposi.
"Allora, prima dimmi cos'è successo con quel figo di Logan!" Urlò appena tutta esaltata, io risi e poi la guardai.
"Prima che tu venissi a rompere stavamo per fare sesso" le sorrisi in modo amichevole, lei rise.
"Oh beh, sarà per la prossima" la spinsi appena e ridemmo insieme.
Ci sedemmo sul letto e la fissai.
"Allora, cos'è questa fantastica notizia che ha rovinato la mia prima volta con Logan?" Sbuffai.
Summer continuò a ridere. "Indovina chi torna in città??" La guardai stupida.
"Non dirmelo! Torna la nostra Sophie??" Iniziai a urlare come un'esaltata, e Sum iniziò a urlare con me.
"Siii, mi ha chiamata dandomi la bella notizia, e mi ha detto che tu stranamente non hai risposto" sorrise maliziosa e io continuai a sbuffare.
"Eeeeh, comunque, quando torna?" Sorrisi.
"Mmmh, meno di due settimane!! Il trio sta per essere ricomposto!"
Eravamo felicissime.
Sum io e Sophie ci conoscevamo da quando eravamo piccole, praticamente eravamo cresciute insieme.
Ma i suoi per problemi familiari avevano deciso di trasferirsi, ci sentivamo ogni tanto, ma tra i vari impegni non era piu come prima.
Ma finalmente, dopo un anno, ecco che tornava!  
Era il tipo che non tutti adoravano, ma era una delle persone piu dolci e fantastice che io e Sum avessimo mai conosciuto, bisognava conoscerla, tutto qui.
Aveva gli occhi color cioccolato e i capelli castano scuro, come me, io però differentemente da lei avevo gli occhi chiari, andavano sul blu, quella un pò piu chiara era Sum, che oltre ad essere un pò piu alta di noi aveva gli occhi verdi e i capelli castano chiaro tentende al biondo.
Non ci piacevano sempre le stesse cose.
Infatti avevamo gusti molto diversi, su tutto, cantanti, vestiti, ragazzi. Eravamo sincere. Se un ragazzo era carino lo ammettevamo, ma niente di più, non si andava oltre.

Era pomeriggio quando venne Logan a casa, il tempo passava in fretta, infatti si era già fatta ora di cena, e invitai Summer a fermarsi a mangiare da me.
Scendemmo giù in cucina e mamma se lo aspettava, capitava spesso che io mi fermavo da lei e lei da me.
Per cena c'erano insalata e cotoletta, mamma se la cavava bene in cucina, e io avevo parecchia fame, anche Sum, ma era paranoica a causa del peso, io la trovavo perfetta cosi com'era, ma era anche stupida, infatti mangiò pochissimo.
Si fecero le 22:30, Sum andò via, fortunatamente aveva la macchina.
Io ero un pò stanca e parecchio pensierosa, infatti diedi la buona notte a tutti e andai in camera mia, mi misi il pigiama e mi sdraiai sul letto.
Era ancora inverno, metà gennaio, e c'era abbastanza freddo.
Ma in compenso domani era venerdi, e finalmente era arrivato il week-end.
Non appena chiusi gli occhi immaginai Logan su di me, Dio, era stato bellissimo... Ma sarebbe stato meglio se l'avessi fermato.. .Ma lui era cosi, mh, non ero capace di descriverlo.
I suoi occhi color oceano mi facevano impazzre, mi immobilizzavano e mi rendevano sua schiava, e il suo sorriso, non avevo mai conosciuto un ragazzo con un sorriso come il suo. 
Aveva il sorriso tipico di chi ti faceva stare bene solo a guardarlo. E a me in particolare faceva quell'effetto.
Ero il tipo che quando si metteva a pensare, credeva di non riuscire piu a chiudere occhio, e invece crollavo non appena ne avevo l'opportunità.
Mi svegliai con il telefono accanto, e durante la notte mi arrivò un messaggio, che io lessi solo appena mi svegliai.

DA: LOGAN.
piccola mi manchi, a domani.

Sorrisi come una stupida nel leggere quel messaggio, ma rimasi con un'aria interrogativa per la frase 'a domani', mi ero appena svegliata, non riuscivo a connettere i fili, dopo qualche minuto mi resi conto che oggi avrei rivisto Logan, e l'avrei rivisto tutti i giorni per altri due anni, NON POTEVO CREDERCI!
Mi alzai di scatto dal letto e corsi in bagno, anche prima di Matthew.
Mi lavai velocemente mi truccai e mi lavai i denti, uscii subito e corsi in camera per vestirmi.
Oggi avrei visto Logan.
Pronta uscii velocemente dalla camera salutai tutti e corsi via, i miei non ebbero nemmeno il tempo di salutarmi che stavo già correndo verso casa di Sum, ero parecchio in anticipo, per questo decisi di andare io da lei.
Bussai e la trovai pronta, entrai un attimo per salutare i suoi genitori e suo fratello, Zack, e insieme andammo via.
Oggi la giornata era più bella del solito, cosi decidemmo di andare a piedi.
Rosewood non era una delle città più belle, ma non era cosi brutta come altre, era piacevole stare lì, il verde, il sole..i ragazzi. Tutto abbastanza bello.
Parlammo di ieri, di Sophie, della scuola... E anche di ciò che aveva visto in camera mia.
Nel fra tempo arrivammo a scuola.
Menomale.
Arrivammo in tempo, e subito dopo suonò la campana che indicò che dovevamo entrare.
Entrammo e dopo qualche minuto arrivò la professoressa.
"Buon giorno ragazzi” ci alzammo tutti in piedi.
"Buon giorno professoressa" lei sorrise guardandoci.
"Allora ragazzi, ieri vi ho detto che oggi sarebbero arrivati dei nuovi ragazzi, ve li presento, ecco Logan McCan e Adam Anderson."
Io arrossii non appena sentii il suo nome, mentre Sum sorrise in un modo abbastanza esagerato quando la professoressa disse il nome di Adam.
Entrarono e la professoressa li fece presentare, il primo fu Logan.
Dall'aspetto era il solito figo antipatico che se la tirava.
"Io sono Logan, salve a tutti" disse con tutta la sicurezza del mondo e poi mi fece l'occhiolino, subito dopo guardò la professoressa.
Le ragazze stavono lì, a fissare Logan e Adam come delle oche arrapate... Non volevo essere volgare, ma era quella l'impressione che davano.
Non appena sorrise ci furono dei "svenimenti" e delle risatine, che mi irritarono, e anche parecchio.
"Logan, puoi andare a sederti li infondo, accanto ad Alex" mi indicò e per poco non mi misi ad urlare. Lui continuò a sorridere e si sedette vicino a me.
Si avvicinò e mi baciò. Spalancai gli occhi e poi sorrisi. "Ciao piccola" sussurrò guardandomi negli occhi, mentre tutta la classe, la professoressa, e anche Adam ci fissavano.
Adam sembrava volesse ucciderlo con lo sguardo, non riuscivo a capire perchè odiasse cosi tanto Logan.
La professoressa tossì. "Signorino McCan, si segga" Logan accennò un risata e si sedette accanto a me, tutte le ragazze della classe mi fissavano come volermi uccidere con lo sguardo, e in realtà, io godevo come una pazza, odiavo quasi tutte in quella classe, a parte Sum erano quasi tutte delle oche.
La professoressa tossì di nuovo. "Lui è Adam Anderson" anche lui era molto carino, aveva gli occhi verde scuro con delle sfumature color nocciola e un sorriso anche lui davvero stupendo.
Sorrise. "Salve a tutti, sono Adam" guardò la classe e senza dire altrò si andò a sedere davanti a me, accanto a  Liam, era l'unico banco vuoto.
Ok, ero circondata.
Da sotto il banco Logan mi prese la mano e la strinse.
 Il venerdi di solito la professoressa Norris amava parlare,parlare e ancora parlare.
Ma tutti, praticamente sempre, la ignoravamo.
Quel giorno tutta la classe era impegnata a fissare i nuovi arrivati, mentre io e Logan ci tenevamo la mano e ci guardavamo negli occhi come due piccioncini che si erano appena dichiarati.
Di solito non ci facevamo notare quando non l'ascoltavamo, ma oggi eravamo tutti con la testa tra le nuvole, piu del solito.
Infatti la professoressa arrabbiata ci urlò contro. "Dato che voi ragazzi oggi mi ignorate così, avrete tre settimane di tempo per fare svariate ricerche e approfondimenti su tutto ciò che riguarda l'adolescenza!"
Io e Logan, anche se avevamo ancora le mani attaccate, l'ascoltavamo con tranquillità.
"Adesso Alice, vieni qui, mi dai dei numeri, e io farò i gruppi e visto che siete pari sarete in coppia!"
Alice diede dei numeri, e io finii in squadra con Adam, e Sum con Logan, del resto non mi importava.
Ci rimasi male quando vidi che non ero in squadra con Logan, mentre Adam si girò a guardarmi entusiasto.
"Hei piccola, ci divertiremo insieme."
Logan, quando Adam mi chiamò piccola, non ce la fece e si alzò di scatto prendendolo per la maglietta.
"Come hai osato chiamarla?" Io spalancai la bocca, non credevo Logan potesse essere così violento.
"Piccola, l'ho chiamata piccola, lei è la mia piccola, chiaro?" Disse Adam sicuro di se, Logan senza batter ciglio gli diede un pugno sulla mascella.
Adamo si alzò di scatto e lo spinse.
"Le dirò la verità su di te, arriverà ad odiarti, McCan" Logan sbiancò.


***

Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.
http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero vi piaccia e che vi renderà curiosi, tanto da continuare a leggere.

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Capitolo 8
*** 8 ***




Capitolo 8

Non sapevo cosa pensare, che cosa intendeva Adam con quella frase?

Mentre i due ragazzi erano uno di fronte all'altro mi alzai di scatto e mi misi in mezzo, con me lì non si sarebbero toccati, non avrebbero mai osato farmi del male.
Subito dopo che mi alzai arrivò la professoressa Norris che iniziò ad urlare.
"Siete nuovi e avete già questo comportamento, vergognatevi, e andate subito in presidenza!"
Tutti guardammo la Norris terrorizzati, non aveva mai urlato così.
"Alex per favore, accompagnali in presidenza."
Quando disse il mio nome capii che la sua urlata fu solo una scenata, voleva solo essere rispettata. "Certo professoressa" cercai di non ridere e subito dopo io, Logan e Adam uscimmo fuori dalla classe.
"Siete due idioti" dissi non appena uscimmo dalla classe.
Loro si guardano come volersi uccidere, e subito dopo guardarono me.
"Scusa" sussurrò Adam abbracciandomi. Sia lui che Logan mi avevano aiutata con Travis, e nonostante a me piacesse Logan, Adam aveva qualcosa che mi attirava.
Ma piaceva a Sum, quindi non potevo nemmeno farmi dei piccoli film mentali, non avrei mai toccato il 'ragazzo' di una delle mie migliori amiche.
Ricambiai l'abbraccio di Adam, che prima di staccarsi mi diede un bacio sulla guancia. Logan lo spinse. "Sta lontano da lei!" urlò appena.
"Hei calmo, non le ho mica puntato una pistola addosso" Logan a quella frase sbiancò ancora. Avevo trovato la battuta di Adam, simpatica, ma quando guardai lo sguardo di Logan capii che c'era qualcosa che non andava.
"Che significa?" Sussurrai guardando entrambi. Logan mi tirò da parte. "Piccola ti dirò tutto al momento giusto" lo guardai in silenzio. "Fidati di me, ti prego" non dissi nulla e mi appoggiai al muro.
Adam si avvicinò a me. "Alex.. io non posso dirti nulla, ma credimi, non è chi dice di essere" mi sussurrò quelle parole guardandomi negli occhi.
I suoi occhi verdi erano bellissimi, e mi centrarono dritto al cuore, fino a farmi fidare di ciò che aveva detto.
Annuii senza dire nulla, e subito dopo mi avvicinai a Logan. "Dimmi la verità" dissi decisa e sicura di me.
"Alex credimi, non posso" Sbuffai e lo spinsi.
"Maledizione Logan, devi dirmi che cazzo sta succedendo, io non ti conosco, eppure come una deficiente ti stavo lasciando campo libero, almeno adesso sarà sicuro che ci metterò più tempo a fidarmi di te, sempre se riuscirò a fidarmi" lo scostai davanti a me e senza dire altro e tornai in classe.
Subito dopo in classe entrarono Logan e Adam, e andarono ai loro posti. Logan accanto a me e Adam davanti.
Ignorai Logan per tutte le 2 ore rimaste, non appena la campana suonò uscimmo tutti dalla classe. Quando stavo per raggiungere Summer, Logan mi tirò al muro e mi baciò. Lo staccai guardandolo. "No..." sussurrai indecisa, e Logan prese quel filo di indecisione come via libera per baciarmi di nuovo, e sta volta, purtroppo, non mi staccai e ricambiai il suo bacio.
Summer vedendoci così attaccati sorrise e andò da Adam.

Summer's point.

"Hei Adam." Mi avvicinai a lui sorridendo.
"Oh ciao Summer." Disse mentre era impegnato a guardare Logan e Alex sbaciucchiarsi davanti a tutti.
Quando notai come Adam guardava Alex sospirai, ma ero il tipo che non si arrendeva senza lottare, così feci finta nulla e mi avvicinai a lui dandogli un bacio sulla guancia, era un po' stupito,e subito rivolse il suo sguardo su di me, sorrise e ricambiò il bacio.
"Sei dolce" disse quasi imbarazzato. Risi.
"Sum, io devo andare, mio padre mi sta aspettando qui fuori, a Lunedi" non disse altro e se ne andò.
Sospirai e mi avviai all'uscita tenendo lo sguardo basso. Camminando sbattei contro un armadietto, sembrò la scena di uno di quei telefilm in cui poi due si innamorano, stupidi clichè.
Ok che ero imbranata, ma non così tanto, almeno era ciò che credevo, ma dopo la botta, mi sa che lo ero davvero tanto.
"Hei, tutto bene?" Disse un ragazzo che, oh mio dio, era bellissimo.
Alto, o forse mi sembrava alto perchè io era stesa a terra come un baccalà?!
Beh, a me sembrava alto, e si potevano notare i suoi occhi neri e i capelli biondini che mi fissavano, restai senza fiato quando i nostri sguardi si incrociarono.
Mi porse la mano e la presi alzandomi. "Si, sto bene, grazie" arrossii appena e gli sorrisi, lui continuava a tenermi la mano e a fissarmi. "Ehm, piacere, io sono Summer" dissi infine imbarazzata.
Lui rise appena. "Piacere mio, Nicholas" sorrisi.
"Bel nome" dissi guardandolo negli occhi.
"Anche il tuo, e devo dire che oltre al nome anche tu sei molto bella" sisse avvicinandosi a me.
Sentii le mie guance avvampare e indietreggiai lentamente, lui prese un foglio dall'armadietto e scrisse qualcosa sopra e me lo diede, era il suo numero.

Ohohoh, avevo fatto colpo. Risi tra me e me.

"Mh?" sussurrai guardandolo, rise.

"Nulla, se vuoi chiamami" mi fece l'occhio e andò via, continuai a fissarlo avendo ancora le guance così rosse da far invidia ai peperoni.

Mi girai verso Logan e Alex, non c'erano più, mi girai di nuovo e mi ritrovai Alex dietro che urlava.

Alex's point.

Io e Logan continuammo a baciarci per un bel po', mentre c'era un passa e spassa di ragazzi ogni due secondi davanti a noi. Lo staccai quando notai che due ragazze della nostra classe, due delle più oche, continuavano a fissarci.
Risi guardandole e poi guardai Logan. "Non smettono di fissarci” lui rise dopo di me e mi diede un altro bacio, ci girammo e vedemmo Summer che chiacchierava con un ragazzo, era del quarto anno, Nicholas White.
La maggior parte delle ragazze gli sbavano dietro, e non posso negare che per un periodo anche io gli avevo sbavato dietro, andiamo, era un figo assurdo!
"Uuuh, finalmente si dà da fare!" Dissi ridendo.
"Chi è?" Disse Logan curioso.
"Un figo del quarto anno" lo guardai continuando a ridere e poi lo baciai, ci staccammo subito e continuammo a fissare Sum e Nicholas, quando lui le diede un bigliettino, sopra sicuramente c'era il suo numero.  
Non appena vidi che era andato via corsi da Summer e mi misi ad urlare.
"Alex che succedeee?" disse preoccupata, senza rendersi conto che il rossore in viso non era ancora andato via, era un caso perso.
"Perche sei rossa? E perche ancora non lo stai chiamando? Ma sei stupida?!" Dissi quelle domande cosi velocemente che non seppe che dire. "MUOVITI E CHIAMALO!" 
Le urlai contro ridendo. "Okay okay, quando torno a casa" risi guardandola.
"E no, io di te non mi fido, oggi pranzo da te, e subito dopo andremo a chiamarlo" le feci la linguaccia e la presi per il braccio camminando, senza dire nulla rise e annui.
Arrivammo in macchina e io chiamai mia madre, dicendole che avrei pranzato fuori.
Non le davo mai il tempo di parlare, povera.
Arrivate da lei i suoi non erano a casa, e nemmeno suo fratello, cosi ci facemmo entrambe un panino al prosciutto e salimmo in camera.
Eravamo le tipe che parlavano in continuazione, ma mai quando mangiavano.
Dopo aver finito fissai Summer per un minuto pieno. "Che vuoi?" Disse infine seccata, e allo stesso tempo preoccupata per ciò che avrei appena detto.
"Chiamalo" dissi continuando a fissarla.
"No, non lo farò" sorrise indispettita.
"Ok, chiamo io" Sorrisi minacciosa.
"No, ok, chiamo io" sbuffò e compose il numero sul cellulare.

Summer's point.

Dopo la mini minaccia di Alex chiamai Nicholas. Il telefono squillava.

-Pronto?
Disse infine una voce praticamente stupenda.
-S-sono Summer.
Arrossii dietro al telefono, non poteva vedermi, ma ero imbarazzata da morire.
-Hei Sum, aspettavo la tua chiamata, sai?
Sorrisi a quelle parole.
-Oh, mi fa piacere.
-Senti, ti va di uscire con me domani sera?
Spalancai gli occhi. Non potevo crederci. Mi aveva appena chiesto di uscire!
-C-certo, adesso però vado, mandami un messaggio per i dettagli, a domani...
Senza dargli l'opportunità di dire altro chiusi la chiamata e mi misi ad urlare.

"Aleeeeex! Mi-mi ha chiesto di uscire!!" Dissi esaltata.
"Lo sapevo! Hai fatto colpooo" si mise a urlare e saltare con me.
Sembravamo due esaltate.
Mentre scleravamo come delle pazze invasate Alex ricevette un messaggio.

Alex's point.

Mi fermai di scatto ridendo, e lessi il messaggio che mi era appena arrivato.

DA: LOGAN.
Hei, Alex, sono pronto, ti dirò cosa nascondo...

Restai scioccata nel leggere quel messaggio, mi avrebbe davvero rivelato il suo segreto?
Volevo sapere cosa nascondeva, ed ero disposta a tutto.


***

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Spero vi piaccia e che vi renderà curiosi, tanto da continuare a leggere.

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Capitolo 9
*** 9 ***




Capitolo 9

Risposi subito al messaggio, volevo sapere cosa nascondeva.


A: LOGAN.
Quando ci vediamo? Dove? A che ora?.. Mi dirai davvero cosa nascondi?

Ero stanca di avere intorno ragazzi che mi nascondevano tutto, o che osavano fare di tutto.
Anche cose che mi avrebbero allontanata da loro, avrei preferito un tradimento a tutto quello che mi era successo.  

*Inizio flashback.*
"Hei piccola." Disse Travis avvicinandosi a me.
Eravamo soli in casa, i miei erano usciti e le gemelline con loro, Matt era uscito con gli amici, e io, io volevo stare sola con Travis. Non volevo fare nulla, volevo solo stare tra le braccia del ragazzo che amavo.
"Amore mio" dissi abbracciandolo. "Guardiamo un film?" Continuai.
Rise. "Un film? Scherzi vero? Tu sei mia, e non ho intenzione di guardare nessun cazzo di film quando posso farti tutto ciò che voglio" disse quelle parole guardadomi negli occhi, quando incrociai il suo sguardo notai che che era sincero, che non si sarebbe fermato davanti a un no... Nostante dicesse di amarmi. Era pieno di odio, rabbia, e io non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, non ci riuscivo.
Chiuse la porta di camera mia a chiave e mi spinse a muro, lo guardai spaventata.
"Travis che stai facendo?... stammi lontano" gli urlai contro terrorizzata.
Lui si avvicinò nuovamente a me spingendomi violentemente contro il muro sbottonandomi velocemente e violentemente i jeans, cercavo di allontanarlo da me, senza riuscirci, urlavo e lo spingenvo, ma tornava sempre all'attacco. Era spaventoso.
Si sentivano dei botti provenire dalla porta.
"Alex apri subito la porta!" sentii urlare una voce conosciuta da dietro la porta e tutta d'un tratto entrò Matt buttandola giù, tolse Travis su di me e lo prese a pugni, notando solo infine che non stava bene, probabilmente aveva fatto uso di droghe.
Matt chiamò i suoi genitori, che lo portarono via, e il giorno dopo iniziarono a girare voci sul fatto che i suoi lo avessero portato in un centro di riabilitazione.
Matt mi abbracciò, non sembravamo i soliti fratello e sorella che avrebbero dato l'uno la vita per l'altro, ma lo eravamo.
Lo perdonai solo quando andai al centro di riabilitazione a trovarlo, era a pezzi, mi faceva male vederlo così, non capivo nemmeno perche aveva iniziato, forse a causa degli amici, o forse solo per provare, ma ero a pezzi per lui, e di certo, tutto l'odio che provavo per lui, era scomparso il giorno stesso che l'avevo rivisto.
*Fine flashback.*

"Alex che succede?" Disse Summer preoccupata.
"Logan, mi ha detto che mi dirà cosa nasconde.. ho paura Summer. Non voglio passare ciò che ho passato con Travis. Non voglio" dissi quasi sul punto di piangere.
Lei mi abbracciò. "Non succederà nulla, Logan è ok.. Spero. Se non è cosi aspetta, quello giusto arriverà, Ok?"
Annuii in silenzio, era la migliore.

Guardai il telefono, Logan avrebbe dovuto rispondere da un momento all'altro. Infatti dopo qualche minuto di silenzio tra me e Summer arrivò il messaggio.

DA: LOGAN.
Piccola, ci vediamo domani alle 20:30 di fronte la scuola.
E spero non mi odierai... 


Guardai Sum e poi le feci leggere il messaggio. "Sta tranquilla" disse infine.
Finsi un sorriso. "Maaa, adesso scegliamo i vestiti che metterai domani per l'appuntamento con Nicholaaaas" risi guardandola e mi catapultai di fronte al suo armadio aprendolo.
Lei rise con me e mi seguì. Fissammo i vestiti e tirammo fuori varie cose, tra cui un vestitino con scollatura a decoltè, e non troppo elegante, adattabile anche a una serata fuori.
E poi anche un paio di pantaloni aderenti abbinati a una maglietta che arrivava appena sotto il sedere con scollatura dietro e con vari particolari davanti.
"Allora, a te quale piace di più?" Sorrise guardandomi. "
Mh, io direi i pantaloni e la maglietta, per un primo appuntamente forse è meglio" dissi sorridendo. Annuii e riappese tutto.
"A domani belli."
Scoppiai a ridere. "Tu sei pazza."

Summer's point.

Risi guardandola. "Sta zitta, è tutta colpa tua se sono cosi!" Continuammo a ridere e scherzare per tutta la serata, tutta d'un tratto mi arrivo un messaggio.

DA: NICHOLAS
Hei, domani passo a prenderti io, ci vediamo alle 20:00 splendore.

Mi misi ad urlare come un'invasata, non potevo crederci.
"Mi ha scritto!" Urlai guardando Alex che urlo dopo di me.

Ok, eravamo due pazze invasate.

***

Era arrivato sabato, erano le 18:00 e io tra 2 ore sarei dovuta uscire con Nicholas. Ero nel panico!
Andai a fare una doccia di circa mezz'ora, appena uscii iniziai a sistemarmi.
Mi arrivò un messaggio da parte di Sophie.

DA: SOPHIE.
Sisteeeer, ci si vede tra 3 giorni.  

Sorrisi come una deficiente e senza rendermene conto si fecero le 20:00, dopo un quarto d'ora arrivò Nicholas, mentre una parte di me sperava non arrivasse mai...
Andai ad aprire la porta e lo salutai sorridendo.
"Andiamo?" Disse dandomi un bacio sulla guancia.
"Certo" sussurrai uscendo dalla porta chiudendola, lui mi prese la mano mi aprì lo sportello e salimmo in macchina.
"Dove mi porti?" Sorrisi guardandolo.
"Prima ceniamo fuori, e poi c'è una sorpresa per te, e, sei bellissima sta sera" srrossii a quelle parole e gli diedi un bacio sulla guancia senza nemmeno rendermene conto.
Lui sorrise guardandomi e si mise a guidare.
Arrivammo al ristorante, c'era un tavolo prenotato a suo nome.
Fu una cena tranquilla e molto romantica, ma non riuscivo a smettere di pensare alla sorpresa.
Finito di mangiare pagò il conto e mi sorrise.
"Andiamo" mi fece l'occhiolino e mi porse la mano.
"Certo" gli presi la mano e andammo fuori.
"Chiudi gli occhi" disse guardandomi.
Senza dire nulla li chiusi. Lui continuava a tenermi la mano. "Apri gli occhi" mi sussurrò all'orecchio. Rabbrividii appena e aprii gli occhi. Eravamo a qualche mentro dietro il ristorante, non avevo idea che li dietro ci fosse una spiaggia, nonostante fossimo dietro il ristorante eravamo soli, sulla sabbia c'era una coperta e su di noi un cielo stellato da far invidia alla luna. Restai a bocca aperta per poi sorridere. "Hai scelto proprio la sera adatta" continuai a sorridere guardandolo.
"Io direi la ragazza giusta" mi diede un bacio sulla guancia e si sedemmo sulla coperta.
Non seppi che dire per un po', ero impressionata dal cielo, dall'atmosfera, da lui.
Mi abbraccio stringendomi forte a lui.
Chiusi gli occhi tra le sue braccia. Era cosi dolce. "Chiudi gli occhi" Sorrise.
"Di nuovo?" Risi guardandolo.
"Tu fallo" Disse dolcemente e deciso.
Sorrisi e chiusi gli occhi. E senza rendermene contro mi ritrovai le sue labbra sulle mie, mi lasciai baciare e senza esitazione ricambiando dolcemente il suo bacio.

Alex's point.

Era tardi.. e finalmente oggi, forse, avrei scoperto il segreto di Logan.

Mentre camminavo per casa mi arrivò un messaggio.

DA: SOPHIE.
Sorellaa, ci si vede tra 3 giorni.  

Leggendo quel messaggio non potei non sorridere, mi mancava così tanto.
Notai che erano già le 19:30, cosi mi sistemai e uscii di casa andando verso la scuola.. aspettai le 19:45 quando vidi Logan arrivare.
Mi avvicinai e mi abbracciò, senza troppe storie ricambiai l'abbraccio.

"Allora?" Sussurrai staccandomi. "Cosa nascondi?" Dissi senza troppi giri di parole.
"Alex, io... ho fatto cose di cui mi pento, una in particolare, Adam era lì quando è successo... aveva promesso che non l'avrebbe mai detto a nessuno, ma ogni volta la usa come scusa per ricattarmi o altro" sussurrò guardandomi negli occhi.
Li aveva lucidi, e io volevo solo baciarlo. Gli presi la mano e gliela strinsi.
"Però anche Adam nasconde delle cose, anzi, credo che tutti nascondano delle cose, e io davvero, credo che non dovrei dirti ciò che nascondo Alex" lo baciai all'improvviso. Non volevo parlare. Volevo sapesse che poteva fidarsi di me.
Ricambiò dolcemente il mio bacio.
Ci staccammo subito dopo. "Se sono ancora qui, e no in un altro posto, è solo grazie ad Adam, odio doverlo ammettere, ma è cosi" continuai a guardalo.
"Logan, ti prego, parla."
"Stavo per uccidere una persona... quando sono geloso non mi trattengo, e stavo per uccidere un ragazzo" restai a bocca aperta, e indietreggiai spaventata senza dire nulla.
"Alex non ho fatto nulla. Ero solo accecato dalla gelosia e dalla paura di perderla." Si avvicinò a me. "Perdere chi, e perchè ti sei spinto così oltre?" Lo guardai negli occhi spaventata. Mi prese la mano e mi tirò a se stringendomi.
"Era una ragazza con cui stavo l'anno scorso, la prima ragazza di cui mi sono innamorato, eravamo amici, ma poi ci siamo innamorati, questo ragazzo voleva portarmela via, e io non sapevo cos'altro fare... giuro che ogni volta che ci penso mi odio, e sono felice di non averlo ucciso, adesso sono diverso, fidati di me, ti prego."
Restei immobile tra le sue braccia senza dire nulla. Si spostò e mi guardò negli occhi. 
"Bimba, fidati di me" sussurrò avvicinando le sue labbra alle mie. Senza dire nulla mi lasciai baciare, lasciandomi travolgere dalle emozioni che entrambi stavamo provando. Paura, desiderio, speranza, dolcezza, e si, anche amore.

Mi ero innamorata, nonostante tutto, mi ero innamorata di lui.


***

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Capitolo 10
*** 10 ***




Capitolo 10


Logan's point.

Le avevo appena confessato la parte più oscura di me, ma lei non mi odiava, la tenevo stretta tra le mie braccia, e all'improvviso decisi di baciarla, volevo davvero lei si fidasse di me, io... ne ero innamorato.
Lei senza fare cenno di no si lasciò baciare, e tutte quelle emozioni tra noi mi facevano capire che nonostante la cosa brutta e stupida che avevo fatto -o comunque tentanto di fare.-, lei mi aveva perdonato, era lì per me, mi sarebbe stata vicina. Era perfetta.

Nell'aria poteva sentirsi l'attrazione, il desiderio, il dispiacere, il perdono, l'amore che c'era tra noi, e io non volevo che quel momento finisse.
Dopo un pò ci staccammo, lei mi prese il viso e mi guardò negli occhi.
"Ti amo, Logan McCan, non mi importa cos'hai fatto, io ti amo." Senza dire altro riprese a baciarmi, e sta volta il filo di delusione che poteva sentirsi attraverso le sue labbra svanì.
Mi staccai dolcemente e la presi in braccio avvicinandomi al muro, poggia la punta del naso alla sua e iniziai a guardarla negli occhi. "Ti amo anche io, Alex Miller, e ti prometto che ti proteggerò qualsiasi cosa succeda, e se sarà necessario, ti proteggerò anche da me stesso." Le stampai un bacio. "E bimba, ti prometto che sarò migliore." Lei sorrise. 
"Mi fido di te, McCan." Ripresi a baciarla con più passione e dolcezza mentre la stringevo a me, sentivo le sue gambe stringersi attorno a me, ero suo, e lei era mia.

Alex's point.

Non riuscii a trattenere cosa provavo, lo amavo, e doveva saperlo.
Le sue labbra sulle mie mi facevano capire quanto fosse importante.
"Ti amo, Logan McCan, non mi importa cos'hai fatto, io ti amo."
Nonostante ciò che era appena successo, io lo amavo, ed ero felice di essermi innamorata proprio di lui.
"Ti amo anche io Alex Miller, e ti prometto che ti proteggerò qualsiasi cosa succeda, e se sarà necessario, ti proteggerò anche da me stesso, e bimba, ti prometto che sarò migliore."
Mi fidavo di lui, era tutto perfetto, lui, lui era perfetto.
Continuammo a baciarci finchè non iniziò a piovere, Dio, avrei voluto che tutto ciò che stava succedendo tra noi non finesse mai.
Ci staccammo lentamente, e restammo in silenzio a guardarci negli occhi, mentre la pioggia ci avvolgeva e noi iniziammo a baciarci di nuovo.
Si fecero le 22:00, tra carezze, baci, e già, anche confessioni. Mi staccai sorridendo e gli raccontai tutto ciò che era successo con Travis, era stato il mio primo amore, e Logan doveva sapere tutto ciò che lo riguardava. Gli raccontai di quando tentò di stuprarmi, e lui semplicemente mi strinse a se. "Mi sento al sicuro tra le tue braccia." Sorrise a quelle parole.
"Allora sarai sempre al sicuro, perchè non ti lascerò mai andare."
Infondo Travis non mi aveva sempre e solo fatto del male, forse era per questo che tutto l'odio che provavo per lui era come svanito, ma io adesso ero felice, e volevo lo fosse anche lui.
Nonostante avrei preferito stare tutta la notte tra le braccia di Logan, era tardi, e io dovevo tornare a casa. Scesi dalle sue braccia e iniziammo a camminare verso casa mia. Chiacchierammo parecchio.
Non stavamo insieme, non ancora, ma era stupendo ciò che era successo, e io ero curiosa ed emozionata nello scoprire cosa ci avrebbe riservato il futuro.
Ok lo ammetto, ero una di quelle strane ragazze che lasciava la sua vita in mano al destino, ma era ciò in cui credevo, ero convinta del destino già scritto. “Tutto succede per un motivo, ma alla fine tutto andrà bene, altrimenti non è la fine.” Mh, potrei dire che quello era il mio motto.
Arrivammo davanti casa mia, mi avvicinai alla porta con Logan che teneva la mia mano, dolcemente mi spinse al muro e mi guardò negli occhi.
"Ma allora, dato che ancora non mi hai detto nè si nè no se vuoi uscire con me, almeno potresti dirmi cosa siamo?
Rise guardandomi negli occhi e io non potei fare altro che ridere con lui, era vero che ancora non gli avevo detto nè si nè no per uscire con lui, e infondo, era stata la prima cosa che mi aveva chiesto.
Gli presi il viso e gli stampai un bacio. "Oh bello, sono la tua ragazza." Sorrissi guardandolo negli occhi.
"Mh, bene bella." Rise. "Adesso è ufficiale, sei mia." Mi baciò con dolcezza acccarezzandomi il viso, e senza esitare ricambia il suo bacio. Sorridendo ci staccammo. "Notte McCan." Dissi sorridendo e lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Notte bimba." Sorrise e andò via mentre io entravo in casa, ero al settimo cielo, andai in camera e la serata finì con me sotto le coperte innamorata pazza di un tipo che conoscevo appena.

Chi ha detto che i colpi di fulmine non esistono? Io ne avevo preso uno, uno che non sarebbe svanito.

Summer's point.

Le sue labbra sulle mie davano continue vibrazione di dolcezza e desiderio, intrecciammo lentamente le nostre lingue, tutto era perfetto, il cielo stellato, il rumore piacevole delle onde del mare, lui, non lo conoscevo, ma le sue braccia che dolcemente mi stringevano a lui mi facevano capire che forse era diverso da tutti, e sopratutto diverso da Jason.

*inizio flash back*
"Sai Sum, la scopata di ieri è stata molto bella, ma sai, non sono realmente innamorato di te, mi dispiace averti illusa, ciao baby." Mi fece l'occhiolino e andò via. -Fu quello il modo con cui Jason mi lasciò.-
*fine flash back*

Quelle parole mi giravano in testa notte e giorno, per mesi non riuscii a pensare ad altro, avevo paura, non riuscivo più a fidarmi.. Ma tutta d'un tratto, baciando Nicholas, quel pensierò svanì, svanì compleatamente.
Mi staccai lentamente da lui guardandolo negli occhi. Ed è come se tutto ciò che riguardava Jason era svanito, come se fossi diventata un'altra solo grazie a quel bacio.
Non riuscivo a pensare a niente. "Grazie." Quella fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Lui sorrise, ma con aria interrogativa. "Ti racconterò più in la." Sorrisi e lui senza dire nulla mi abbracciò.
Si fecero le 22:30, era ora di tornare alla realtà. Ci staccammo e ci alzammo, lui mi prese la mano e ci avvicinammo alla macchina. "Grazie a te." Sussurrò una volta arrivati davanti casa mia. Lo guardai in silenzio e sorrisi.
"Ciao Nicholas." Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii dalla macchina, lui mi tirò dal polso di nuovo dentro, mi accarezzò il viso e iniziò a baciarmi dolcemente, sorrisi e ricambiai il suo bacio.
"Ciao Summer." Continuai a sorridere e scesi dalla macchina andando verso casa, lui andò via e io tornai alla realtà dopo una serata perfetta, e stranamente, ero felice.

***

Alex's point.

Passò il fine settimana e tornammo a scuola, il lunedì la professoressa Norris ci avvisò che il giorno dopo avremmo fatto una gita a delle grotte sconosciute, sarebbe stata durante l'orario scolastico.
Menomale, il pomeriggio sarebbe arrivata Sophie, e io e Sum non vedevamo l'ora di rivederla.
Arrivò martedì, arrivati a scuola c'erano già gli autobus ad aspettarci.
Tutte le classi terze entrammo, e nell'altro c'erano le classi quarte.
Sum era al settimo cielo, finalmente avrebbe passato un altro po di tempo con Nicholas, e io con Logan.
Arrivati a destinazione scendemmo tutti dall'autobus, e dannazione, non visitammo solo una o due grotte, ma ben tredici!
Che la Norris aveva seri problemi l'avevamo capito tutti, ma ora ne avevamo anche avuto la conferma.
Si fecero le 11:00, e la professoressa, finalmente, ci lasciò liberi, io, Sum, Logan, Adam, Liam e Alison andammo in giro, e Nicholas ci raggiunse.
Scherzammo tutti insieme, e in più ebbi la possibilità di conoscere Nicholas. -se avesse dovutto trattare male la mia Sum, beh, sarebbe morto.-
Ci dirigemmo verso una grotta dove fuori c'era un cartello con scritto 'non entrare', ma si sa, la curiosità si trova sopratutto tra i giovani, infatti entrammo, iniziammo a ridere e a scherzare. Io presi la mano di Logan e iniziai a tirarlo verso il fondo della grotta, era buia, ma sicura, almeno era ciò che credevamo.
Iniziammo a baciarci sorridendo. Lui mi stringeva forte a se spingendomi verso una delle pareti della grotta. Mi staccai sorridendo e mi morsi il labbro. Non credevo gli facesse uno strano effetto, e invece iniziò a baciarmi il collo spingendo il suo bacino verso il mio. Iniziai a mordermi ripetutamente il labbro e lanciai un piccolo gemito di piacere. Lui sorrise sul mio collo iniziando a mordicchiarlo e succhiare dolcemente la pelle, potevano sentirsi i ragazzi dire. "Logan, Alex, uscite! Arriva qualcuno!" Ma io e Logan impegnati com'eravamo non ce ne rendemmo conto.
Sopra lo grotta c'erano piccolissimi forellini che permettevano di far entrare un pò di luce.
Mentre Logan continuava a baciarmi e mordicchiarmi il collo passò le mani sul bordo dei miei jeans, e alla fine li sbottonò, passò la mano dentro, fino ad entrare dentro i miei slip stuzzicando il clitoride con le dita, lanciai un altro piccolo gemito dovuto al piacere e lo strinsi forte a me, scendeva con le dita, quando iniziò a farmi sentire più piacere, io passai le mani sul cavallo sei suoi jeans, li sbottonai e passai la mano sopra i suoi box sentendo la sua erezione, eravamo entrambi eccitati. Tutta d'un tratto aprii gli occhi ansimando appena e vidi un'ombra.
"Chi c'è lì?" Sentimmo entrambi urlare, la voce di quell'uomo faceva paura, e la sua ombra anche di più, continuava ad avvicinarsi, e mi strinsi forte a Logan spaventata.
Suonò un cellulare. Era il suo. "Si, li sto cercando, se li trovo sono finiti!!" Chiuse la chiamata e continuò ad urlare e ridere in modo isterico.

Sentivo i miei occhi riempirsi di lacrime. Eravamo nei guai. 

***
Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.

http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero vi piaccia e che vi renderà curiosi, tanto da continuare a leggere.

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Capitolo 11
*** 11 ***




Capitolo 11

Trattenni appena la lacrime, Logan e io ci riabbotonavamo i jeans mentre la voce si avvicinava sempre di più.

"Shh." Logan non riusciva a dire altro, semplicemente mi stringeva dolcemente a se.
L'ombra arrivò davanti a noi.
"Chi divavolo siete voi due??" Ci urlò contro, non ce la feci più, scoppiai in lacrime.
Era un tipo alto, aveva la barba, ma non una di quelle barbette sexy da far impazzire chiunque, ma una di quelle spaventose, che beh, faceva piangere pure i bambini.
Aveva gli occhi neri, come la pece e ionon ebbi il coraggio di fissarli, mi facevano paura, ed era evidente che erano occhi pieni di odio.
Si avvicinò di più a noi. "Chi siete?!" Continuò ad urlare.
Ormai in lacrime mentre mi stringevo sempre di più a Logan, che anche se non voleva darlo a vedere, era spaventato e senza dire nulla mi stringeva forte a se.
"Siamo due studenti della scuola privata di Rosewood." Disse infine Logan con la voce spezzata dalla paura.
"Oh, e che diavolo ci fate qui?? Andatevene viaa!!" Urlò, iniziò a dare di matto, spaventati io e Logan scappammo via.
Arrivammo davanti agli autobus. Summer, con Nicholas, ci vennero in contro.
"State bene?? Stavamo per venire a cercarvi!" Guardai Sum, ormai avevo smesso di piangere, ma ero ancora un pò scombussolata, ma le braccia di Logan attorno a me mi facevano sentire al sicuro. -Non avevo dato di matto grazie a lui.-
"Si, stiamo bene." Finsi un sorriso e abbracciai Sum.

***

Erano le 16:00, ancora Sophie non si decideva ad arrivare, io ero da Sum e per poco non ci mangiavamo le unghia, eravamo in crisi, tutta d'un tratto suonarono alla porta, corremmo verso il salotto e lì, lì c'era la nostra Sophie.
Tutte e tre scoppiamo in lacrime e ci abbracciammo.
La mamma di Sum e la mamma di Sophie ridevano guardandoci, noi eravamo felici, tutto sarebbe tornato come prima.
Salimmo subito in camera di Sum, e ci raccontammo tutte le cose successe.
Io le raccontai di Logan e di tutto ciò che era successo con Travis, Sum le raccontò di Nicholas, e lei ci raccontò di com'era stato vivere lontano da Rosewood. -Ci sentivamo per telefono e facevamo la web, ma era difficile e anche brutto raccontare certe cose senza potersi vedere.-
Non ci vedevamo da tanto, cosi restammo a dormire da Sum e si sa cosa succede quando tre amiche dormono insieme. -si salvi chi può!-
Ridemmo e scherzammo ancora e ancora, fino a crollare.
Passà la notte e arrivò mercoledì, si andava a scuola, tutte e 3 ci preparammo, sarebbe stato il 'primo' giorno di Sophie.
Arrivati a scuola io andai ad abbracciare Logan, Sum abbracciò Nicholas e, davanti a Sophie c'era lui, Chuck. -l'ex fidanzato di Sophie.-

Sophie's point.

Guardai Chuck negli occhi, ormai era passato più di un anno, credevo davvero di averlo dimenticato, e invece i suoi occhi color nocciola mi facevano ancora venire le farfalle allo stomaco.
Restammo li, immobili, l'uno di fronte all'altra.

*inizio flashback*
"Chuck, devo parlarti..." Sussurrai guardandolo negli occhi. Lui sorrise e mi strinse a se.
"Dimmi amore, che succede?" Sentii le lacrime iniziare a rigare il mio volto, lo amavo più di quanto si ama un idolo stesso, era la mia ragione di vita, ci conoscevamo da tanto, e lui, era tutto per me.
Mi asciugava le lacrime, io lo staccai velocemente "E' meglio finirla qui, addio." Senza dire altro, ormai in lacrime, corsi via.
Sapevo di dovermi trasferire, ma il pensiero di perderlo mi spezzava il cuore, era dannatamente perfetto, e io ne ero innamorata.
Lui mi corse dietro. "Sophie, perchè?" Disse infine tirandomi da un polso.
"Ti prego Chuck, non rendere le cose più difficili, ti scongiuro." Lui mi guardava negli occhi, si erano svuotati, tutto l'amore che aveva dentro era come svanito.
"Amo un altro, Chuck." Sussurrai infine, sapevo che non mi avrebbe lasciata, ma se avesse saputo della presenza di un altro per me, si sarebbe fatto da parte, e cosi fece. Mi lasciò andare via, e dopo due giorni, senza dire niente a nessuno, tranne alle mie migliore amiche, andai via. E non lo sentii più.
*fine flashback*

Mi avvicinai, lui fece uno di quei sorrisi da togliere il fiato, ma allo stesso tempo capace di far sentire inutile chiunque. Mi passò accanto senza dire nulla. Mi girai e, c'era lui che baciava un'altra, lì, di fronte ai miei occhi.
Provai quella maledettissima sensazione, quella da far pensare di voler tentare il suicidio, quella sensazione che stringe forte il cuore, quella che tutta d'un tratto fa smettere anche di respirare, e che l'unica cosa possibile da fare è urlare.
Caddi a terra piangendo, come non avevo mai fatto, il mio cuore si era appena spezzato.
Alex e Sum corsero verso di me abbracciandomi, e tutta d'un tratto Chuck era lì che mi fissava, non riuscivo a smettere, dovevo piangere, ne avevo bisogno.
Le mie migliore amiche mi fecero alzare e mi portarono in bagno, avevo bisogno di loro.

"Sophie, che succede?" Dissero all'unisono.
"C-Chuck era lì." Dissi infine calmandomi appena, con il viso rigato di lacrime e gli occhi gonfi e rossi.
Sospirarono entrambe. "Ci dispiace.." Disse ro all'unisono ancora una volta, abbracciandomi contemporaneamente.
Restammo lì fino a quando non suonò la campanella, mi diedi una sistemata e andammo in classe.

"Buon giorno professoressa Norris." Dissi fingendo un sorriso, feci un passo in avanti e tutta d'un tratto avevo qualcuno che mi abbracciava da dietro.
Guardai le mani, era Chuck.
Mi spostai di scatto e mi girai guardandolo. Sentivo le mie guance avvampare mentre lui stava li tutto sorridente. "Yo, prof Norris, ho deciso di cambiare classe, eccomi qua, sarà figo come anno." Disse infine.
Spalancai gli occhi, che diavolo stava dicendo?!
Arrivò il signor Tunner che portò un banco mettendolo dietro.
"Salve signorina Hastings, in classe si è sentita la sua assenza, adesso andatevi a sedere lì infondo, benvenuto e ben tornata." La classe scoppiò a ridere. E io e Chuck ci sedemmo.
"Allora ragazzi, per chi ancora non lo sa, fra tre settimane si dovrà consegnare una ricerca su tutto ciò che riguarda l'adolescenza, mi raccomando, fate un bel lavoro, oh, Chuck e Sophie, dato che siete gli ultimi rimasti sarete in coppia."

Questa stava male, si si..

Guardai Chuck, come poteva essere così bello?
Evitai di dargli troppa attenzione, seguii la lezione senza troppe storie, e la giornata passò abbastanza bene.

***

Alex's point.

Sum, io, Sophie, Logan e Nicholas uscimmo da scuola tutti insieme, tutta d'un tratto qualcuno mi tirò dal polso, era Adam.
Sorrisi a Logan per non farlo preoccupare. "Che c'è?" Lo guardai sorridendo.
"Ehm, non credi che dovremmo iniziare il compito assegnato dalla professoressa?" Disse guardandomi negli occhi.
Urlai appena. "Oooh, dannazione, hai ragione! Facciamo che vieni da me all 17:00, va bene?" Lo guardai.
"Ok piccola." Mi fece l'occhiolino sorridendo e andò via.
Tornai dai ragazzi e presi la mano di Logan. "Ohw, bimbo, non essere geloso." Risi e gli diedi un bacio, mentre gli altri ridevano guardandoci.

***

Si fecero le 17:00, e dopo circa 10 minuti arrivò Adam, andai ad aprirgli. "Ciao, accomodati." Sorrisi guardandolo. Lui senza dire nulla fece come gli era appena stato detto.
Mandai un messaggio.

A: LOGAN.
Amore, Adam è arrivato, a dopo.

*

DA: LOGAN.
Ok.. se ti tocca.. beh, nulla.. Ciao bimba.

Sorrisi a quel messaggio e posai il telefono per poi andare di nuovo da Adam.
"Andiamo in camera mia, alzati, pigrone." Dissi ridendo, e lui rise dopo di me. Salimmo le scale e lo feci sedere su una sedia vicino alla scrivania, mi sedetti accanto a lui e accesi il computer.
Iniziammo a cercare ciò che la professoressa ci aveva chiesto e tra chiacchiere e letture si fecero le 18:00.
Stranamente non disse nulla su Logan. -Menomale.-
"Mh, che ne dici di una pausa?" Lo guardai sfinita. "Certo." Rise.
"Bene, andiamo." Sorrisi.  
Ci alzammo e andammo giù in cucina, prendemmo del succo e varie schifezze come cibo e andammo a sederci fuori in giardino.
Scherzammo e ridemmo. Mi alzai e presi il pallone da bascket. "Ti va una partita, dai che ti straccio!" Dissi seria per poi scoppiare a ridere.
"Oh si, certo, come no." Rise guardandomi iniziando a cercare di togliermi la palla mentre io facevo di tutto pur di non fargliela prendere, iniziò a farmi il solletico, feci cadere la palla e iniziai a ridere e urlare cercando di fermarlo. Cademmo sul prato ridendo, lui era sopra di me, respiravamo affannosamente sorridendo, lui avvicinava sempre di più il viso al mio, guardai per un attimo le sue labbra, che non erano nè troppo sottili nè troppo carnose, erano... perfette.
Distolsi lo sguardo dalle sue labbra e iniziai a guardarlo negli occhi, non riuscivo nè a staccarlo, nè a distogliere lo sguardo da quei meravigliosi occhi verdi, che erano sempre piu vicini.

Senza rendercene conto, sulla soglia della porta, c'era Logan che si avvicinava a noi.

***

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Ringraziamo ShalyCohen per il banner. 

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Capitolo 12
*** 12 ***




Capitolo 12

Non riuscivo proprio a smettere di guardare Adam, nonostante volessi staccarlo, non ci riuscivo.
Le punte dei nostri nasi si toccarono, fino a quando iniziò a sfiorare le mie labbra, volevo baciarlo, ma l'amore che provavo per Logan mi impediva di fare qualcosa che gli avrebbe fatto del male. Sentii le mie guance avvampare e subito lo staccai da me, lo tolsi e mi alzai velocemente. A guardarci, davanti la soglia della porta, c'era Logan.
Non riuscivo a capire come, e nemmeno il perchè, ma i miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime, il solo pensiero di perderlo mi uccideva, ne ero innamorata, e avrei fatto di tutto pur di non perderlo.
Si avvicinò a noi, mi guardò negli occhi e subito dopo si avvicinò ad Adam, che, come al solito, lo guardava con aria di sfida.
Gli occhi di Logan erano pieni rabbia, spinse Adam violentemente, che a sua volta fece lo stesso. Mi misi in mezzo guardandoli.
"Basta!" Urlai con la voce spezzata, ero sul punto di piangere.
Loro erano accecati dalla rabbia e per poco non si scaraventavano su di me, si fermarono appena in tempo, mentre io, piccola com'ero, stavo tra loro due tremando appena. Logan mi tirò a se e mi strinse forte. "Vattene." Disse serio guardando Adam negli occhi.
"Alex?" Poggia la testa sul petto di Logan, e Adam lo prese come invito ad andare via.
Logan mi stringeva forte a se. "Scusa." Sussurrai trattenendo a malepena le lacrime. "Avrei dovuto evitare di scherzare con lui." Mi staccò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Fa nulla." Sorrise, mi prese il viso tra le mani e iniziò a baciarmi dolcemente. Le sue labbra, Dio, non potevo desiderare nient'altro, e mi odiavo per aver pensato anche solo per un minuto alle labbra di un altro.
Gli accarezzai le mani e ricambiai il suo bacio, intrecciavamo lentamente le nostre lingue, quando tutto d'un tratto venimmo interrotti da un colpo di tosse forzato, mia madre. -mamma, tempismo pessimo!- pensai.
Ci staccammo velocemente, io sorrisi, mentre Logan diventava rosso a causa dell'imbarazzo. -aww, la dolcezza.-
"Buona sera signora Miller." Disse nascondendo l'imbarazzo dietro un sorriso. "Ciao Logan." Sorrise. "Ti fermi a cena da noi?" Continuò guardando entrambi, Logan non sapeva che dire, guardò me sperando gli suggerissi qualcosa, ma senza trattenermi scoppiai a ridere. "Oh beh, certo signora..." Continuavo a ridere guardandolo, e mia madre, notando le guance appena rosse di Logan scoppiò a ridere con me. Alla fine Logan si lasciò andare e iniziò a ridere con noi. Lo abbracciai sorridendo e andammo in camera mia.

"Sei stato fantastico sta sera, cioè, nessun attacco di gelosia, nulla. Sei perfetto." Sussurrai tirandolo sul letto con me. Avvicinò lentamente le labbra sulle mie.
"So che ami me." sussurrò sorridendo e iniziò a baciarmi dolcemente, e sorridendo ricambiai il suo bacio.
Restammo per un pò sdraiati sul letto a coccolarci, e io non potevo desiderare altro, non sapevo se sarebbe durato, ma, per ora, ero felice.
Arrivò ora di cena, mamma ci chiamò e scendemmo.
Eravamo lì, di fronte a tutta la famiglia, lo sguardo di mio padre faceva paura. E se non lo avrebbe accettato? Si erano già conosciuti, ma allora non stavamo ancora insieme.
Logan era fantastico, ma mio padre mi reputava ancora una bambina, nonostante avessi sedici anni e mezzo.
Si guardavano fissi, e papà fece il primo passo alzandosi e avvicinandosi a noi. "Ciao Logan." Fece un sorriso amichevole porgendogli la mano. -Aspettate, mio padre gentile col mio ragazzo?-
"Salve signor Miller." Strinse la mano di mio padre sorridendo.
"Oh, per carità, chiamami pure James!" Disse ridendo.
"E a me chiamami pure Elizabeth." Si intromise mia madre ridendo.
Ok, forse i miei genitori non erano così severi come volevano dare a vedere, o forse avevano appena sniffato o fumato qualcosa che li aveva appena fatti diventare strani. -mhh, cosa probabile.-
Io stavo lì a fissarli e a ridere. Erano tutti gentili con Logan, pure Matt.
La cena fu piacevole, senza rendercene conto si fece tardi e Logan dovette tornare a casa. Lo accompagnai davanti la porta e mi tirò fuori.
"Sei stato, mh, perfetto." Sorrisi abbracciandolo.
Lui sorrise a sua volta. "Mi sono trattenuto tutta la sera." Sussurrò stringendomi a se.
Mi staccai lentamente e lo guardai con aria interrogativa, senza dire altro sorrise, mi prese il viso tra le mani e iniziò a baciarmi.
Quel ragazzo mi faceva a dir poco impazzire. Avvicinai il mio corpo al suo baciandolo intensamente. Continuammo a baciarci per qualche minuto e poi si staccò. "A domani bimba." Mi stampò un altro bacio e andò via.
Come potevo non amarlo? Era perfetto, lo era davvero.
Entrai dentro, ringraziai e salutai i miei e poi andai a letto.
Arrivata in camera presi il cellulare e mandai un messaggio.

A: SUM. A: SOPHIE.
I miei hanno conosciuto Logan, cena perfetta, domani ti racconto tutto, notte!

Posai il telefono sul comodino, mi spogliai e misi il pigiama, il telefono vibrò, segno che forse avevano risposto.

DA: SUM.
Stronza, io voglio saperlo adesso.
Accidenti, notte.

DA: SOPHIE.
Non vedo l'ora.  A domani, nottee.

Sorrisi, misi il telefono sotto carica e andai a letto.

Sophie's point.

Sentii il telefono vibrare, era un messaggio di Alex, non appena lo ricevetti risposti, subito dopo posai il telefono e mi misi sotto le coperte.
Passai la notte a pensare a Chuck, perchè ero ancora innamorata di lui? Non poteva essere vero..

***

Eravamo a scuola, Alex ci stava raccontando della cena, quando davanti a noi si fermò l'idiota. -Chuck- "Che c'è?" Sbottai acida.
"Hei piccola, so che ti sono mancato, ma pomeriggio devi venire da me, la ricerca. Ti aspetto alle 17:00." Mi fece l'occhiolino e andò via.
Dio che emerito idiota!
Sbuffai guardando le ragazze che iniziarono a ridere.
Suonò la campanella ed entrammo in classe, mi sedetti al mio posto, ma Chuck non c'era.
Dannazione, ora sarei dovuta andare per forza a casa sua.
Le lezioni furono lunghe e noiose come sempre, la ricreazione aiutava, ma niente di che, sempre la solita palla.
All'uscita parlai con le ragazze. "E se ci prova con me?" Chiesi in fine con un tono preoccupato, ma allo stesso tempo sperazoso.
"Beh, un calcio nei coglioni guarda come non ci prova più." Disse Alex ridendo, con Sum che rideva a sua volta.
"E' solo che, in Inghilterra, mi sono messa con un tizio e adesso stiamo provando a far funzionare le cose..." Dissi sul punto di scoppiare, loro spalancarono la bocca.
"Che cosaa??" Dissero all'unisono.
"Avete capito." Le guardai male.
"Oh beh.... Allora non farti toccare, Chuck era dolce, ma adesso non ti merita e lo sai, è divento uno stronzo, pensa alla tua nuova relazione." Dissero infine.
Mh, si, certo, è ovvio. -Quelle ragazze erano inutili.-

***

Arrivata a casa passai il tempo a decidere se andare o no da Chuck, notai l'ora, erano già le 17:00, decisi di andare.
Mi incamminai e dopo dirca 15 minuti arrivai davanti casa sua, suonai il campanello e venne ad aprire la porta.
"Ciao." Dissi con tono secco, con il viso senza un filo di espressione.
"Wow piccola, frena l'allegria!" Disse sarcastico. Senza commentare entrai. "Muoviamoci, facciamo questa cosa che ho da fare." Dissi sorridendogli in modo acido, facendogli capire che lo odiavo. -Cosa non vera.-
Si avvicinò a me e mi posò le mani sui fianchi tirandomi di più verso di lui, volevo allontanarlo, ma involontariamente mi morsi il labbro inferiore guardando le sue morbide labbra. Il mio gesto diede il via al suo attacco, avvicinò di più le labbra alle mie iniziando a baciarmi, volevo staccarlo, ma ero debole quando si trattava di lui, ricambia il suo bacio senza pensarci due volte.
Eravamo soli, e baciandomi iniziò a spingermi verso il divano, non riuscivo a staccarlo, continuavamo a baciarci, e tutta d'un tratto mi ritrovai stesa sul divano con lui su di me che mi abbassava i leggins.
Si staccò lentamente e mi sfilò la maglietta, guardandolo negli occhi feci lo stesso.
Nei suoi occhi si poteva vedere il desiderio, ma anche un filo di delusione, mi mancava, lo volevo, e quella sarebbe stata l'ultima volta.
Gli accarezzavo il collo mentre lui scendeva con le labbra sul mio, sbottonò lentamente il reggiseno e lo fece volare a terra, scese con le labbra sul mio seno mentre io con le mani accarezzavo il suo corpo, arrivai sul cavallo dei suoi jeans sbottonandoli e abbassandoli, spinse lentamente il bacino verso il mio facendo si che io potessi sentire di più la sua erezione. Scese con le mani lungo il mio corpo, arrivò agli slip e li abbassò, mi succhiava dolcemente un capezzolo fino a quando ci trovammo completamente nudi. Allargò col calma le mie gambe e mi penetrò lentamente. Lanciai un gemito stringendo i pugni sulla sua schiena, lui passò le labbra sulle mie iniziando a muoversi velocemente, ansimavo sulle sue labbra godendo, mentre lui continuava a muoversi velocemente.
Ansimava piano sulle mie labbra mentre continuava a muoversi, passavo le dita con forza sulla sua schiena, ansimavo e gemevo dal piacere, tutta d'un tratto raggiunsi il massimo del piacere e lui venne dopo di me ansimando.
Non appena finito iniziò a baciarmi appassionatamente mentre io lo stringevo forte a me.
Dopo circa 10 minuti lo staccai. "Vestiamoci." Dissi guardandolo.
"Ma, non piacevano le coccole a te?" Disse con tono malizioso.
"Si, ma no da uno che mi scopa e basta." Sbottai acida guardandolo.
Mi guardò negli occhi. "Ok, allora da ora in poi ti scoperò e basta." Lo guardai dritta negli occhi e capovolsi la situazione facendo si che io finissi su di lui. Spinsi appena il bacino verso il suo. "Bene!" Urlai appena. "Bene!" Urlò guardandomi negli occhi.

Cos'era successo? Eravamo appena diventati scopamici o era la mia impressione?


***

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Capitolo 13
*** 13 ***




Capitolo 13

Ero li, su di lui, arrabbiata, ma allo stesso tempo compiaciuta. 
Mi alza e presi i miei vestiti sparsi sul pavimento. Mi rivestii e lo guardai.
"Vado, ciao." Senza dire altro, e senza dargli nè il tempo, nè la possibilità di fermarmi andai via lasciando che la porta si chiudesse dietro di me.
Camminavo per strada senza capire come mi sentissi. Noi due eravamo stati una coppia, tutte coccole e moine, e adesso, eravamo ciò che tutti voglio essere davvero.
Avere un ragazzo è bello, ma andiamo, avere qualcuno che ti soddisfa senza impegno è divertente e non è complicato.
Anche se dentro di me sapevo che si sarebbe complicato tutto, ma no perchè ciò che era appena successo non era stato divertente, ma perchè io lo amavo ancora. Ma non potevo dire lo stesso di lui... 

Continuavo a camminare, non avevo una gran voglia di tornare a casa, così passai il pomeriggio in giro per la città avvolta nei miei pensieri. 
Avevo un ragazzo, si ok, era lontano, ma stavo comunque con qualcuno, eppure senza pensarci troppo ero finita a fare sesso con il ragazzo più importante della mia vita.
Avrei tanto voluto considerarlo un essere inutile e privo di interesse da parte mia, ma non ci riuscivo, il solo pensiero di lui che mi toccava anche solo per sbaglio mi faceva impazzire.
Mi era mancato, e lo volevo. Forse come mai prima d'ora.

Alex's point. 

Ero sola a casa, i miei avevano portato le gemelline fuori, al centro commerciale, Matt era in giro con gli amici, mentre io avevo un gran voglia di stare sola col mio ragazzo, ma purtroppo aveva i soliti impegni familiari che, ammettiamolo, spesso e volentieri rompono le scatole!
Senza Logan non mi andava molto di uscire e cosi passai un bel pò di tempo al computer.
Tra guardare telefilm e mangiare schifezze si fecero circa le 19:00. 
I miei non si decidevano a tornare, probabilmente erano impegnati al cinema o che ne so. 
Ma sicuramente non sarebbero tornati prima delle 22:00.
Cosi decisi di scendere sotto e prepararmi qualcosa da mangiare.
Cenai, e subito dopo presi il portatile di papà e mi stravaccai sul divano a guardare la tv mentre entravo in un sito che avevo sentito a scuola. "Go students go." 

Non era uno dei solito social network tipo facebook o twitter, dove magari era più facile fare amicizia conoscendo i propri dati personali. 
Era solo una chat, c'erano tanti indirizzi e-mail, e si poteva parlare con chiunque, senza bisogno di mandare richieste di amicizia o altro.

Mi dava noia, ma decisi comunque di inserire il mio indirizzo e mi registrai con il nome 'Bloody', mi piaceva, era, possiamo dire, interessante.
Dopo un pò posai il computer e andai in cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare mentre c'era il film in tv. "Lol, pazza del mio migliore amico." 
-Si, sono una fan sfegatata della Cyrus, problem?.-
Restai un pò in cucina, cercando di prendere più cibo possibile, tornai in salotto e davanti alla pagina c'era una nuvoletta rossa, segno che mi avevano scritto. -credo.-
Vado ad aprire e un certo 'Prince' mi aveva scritto. 

Prince.
Ciao.

Bloody.
Hei..

Dopo aver risposto mi sentii un idiota, con chi stavo parlando? L'ansia prese il sopravvento su di me e per poco non entrai nel panico. 
Rispose subito dopo.

Prince.
E' un piacere conoscerti, sono Prince..


Restai imbambolata di fronte al pc per circa 5 minuti, subito dopo tornari alla realtà, non sapevo cosa dirgli, mi sentivo potrei dire imbarazzata. Nonostante lui -o almeno credevo fosse un lui, il nome dava a pensare quello.- non sapeva che aspetto avessi, ma mi imbarazzava comunque. 

Bloody.
Piacere mio, Bloody.

Dopo le presentazioni iniziammo a parlare e a fare amicizia, non avevo ancora la certezza fosse un ragazzo, ma era davvero simpatico. 
Ero un po' indecisa sul fatto di continuare a parlare con lui, ma in fondo, non stavo facendo nulla di male. 
Si fecero le 22:30, avevamo parlato per più due ore, e credo proprio di non aver mai riso così tanto. 
Il telefono era accanto a me, iniziò a suonare guardai lo schermo ed era mia madre che mi chiamava. 
Risposi subito dopo aver visto chi era.
Mi disse solamente che stavano tornando a casa.
Non avevo voglia di farmi vedere con il pc, così salutai Prince. 

Prince. 
Sei molto simpatica, ti lascio il mio numero, mandami un messaggio.

555-0996.

Bloody.
Ciao.. 

Salvai il numero, ma subito dopo staccai il pc e salii velocemente in camera. 
Dopo qualche minuto tornarono i miei. 

***

Ero a scuola abbracciata Logan, e davanti a noi c'era Adam che ci guardava. 
Non capivo cosa volesse, ma a volte era irritante. 
Logan per tutta risposta agli sguardi che ci mandava Adam mi prese il viso con le mani e iniziò a baciarmi dolcemente. 
Senza esitare ricambiai il suo bacio.

***

Ero in camera mia, fissavo il numero di Prince, dopo circa dici minuti a camminare avanti e indietro per la mia camera accesi il computer e mi collegai. 
Era on. Esitai a scrivergli, ma subito dopo lo fece lui. 

Prince.
Hei meraviglia. 

Sorrisi a quel messaggio.

Bloody.
Ciaoo.

Come la sera precedente, parlammo e scherzammo un po', ma quando si fecere le 17:00 dovetti staccare. Dovevo vedermi con Logan. 
Passò a prendermi e insieme andammo in giro per la città. 
Gli raccontai di Prince, non avevo nulla da nascondere, era il mio ragazzo e volevo sapesse tutto.
Lui mi stampò un bacio sorridendo. 

"Bimba, mi fido di te." Sussurrò tenendo le labbra sulle mie.
"Ti amo." Sussurrai sorridendo.
"Ti amo anche io." Mi accarezzò il viso iniziando a baciarmi dolcemente. 
Amavo le sue labbra, erano qualcosa di unico. Ricambiai il suo bacio. Era tutto perfetto con lui. 

***

Passarono quasi due mesi, io continuavo a parlare con Prince, ancora non conoscevo nulla di lui, sapevo solo che era anche lui di Rosewood, e conoscevo la sua voce. E non potevo negare quanto fosse meravigliosa. Ma oltre a quelle due cose, non conoscevo altro.
Eravamo diventati amici. Con Logan invece, come tutte le coppie, le cose non andavano benissimo, sopratutto perchè lui mi aveva detto che forse si sarebbe dovuto trasferire.
Ero a pezzi, solo Prince sapeva quanto stessi male. A Logan non lo facevo capire, non volevo farlo stare peggio, ma entrambi stavamo male. E litigavamo spesso. Dopo più di un mese non avevamo ancora fatto l'amore, se stavamo più di un'ora insieme ci urlavamo contro, anche senza motivo, nonostante ci amassimo più di prima. 
Ma forse, il solo pensiero di dividerci, dava l'idea che odiandoci le cose sarebbero cambiate e non ci avrebbe fatto troppo male dirci addio. 

***

Era arrivato il periodo di carnevale, e la scuola quasi ogni anno organizzava una grande festa in maschera. 

*due giorni prima del ballo*

"Bimba." Logan mi strinse da dietro e iniziò a baciarmi dolcemente il collo. Sorrisi quando la sua voce fu più vicina a me e le sue labbra toccarono il mio collo. 
Eravamo soli a casa sua, era meravigliosa. 
Gli accarezzavo le mani mentre lui continuava a baciarmi il collo, iniziò a picchiettare lentamente con la lingua sul mio collo succhiando appena la pelle, e non potei non gemere appena dal piacere. 
Sorrise sentendo il mio gemito, continuò per un po' e dopo mi girò verso di lui. 
Alzai lo sguardo e guardandolo potei vedere l'oceano nei suoi occhi. 
Aveva lo sguardo triste, non appena incrociammo i nostri occhi i suoi si riempirono di lacrime, capii cosa stava succedendo, e in quel momento anche i miei occhi si riempirono di lacrime. 
Entrambi restammo zitti per un po'. Subitò dopo lui premette le sue labbra contro le mie. "Ti amo da morire Alex, ti amo, ti amo, ti amo." Scoppia in lacrime a quelle parole. 
Mi ero innamorata di lui, e adesso se ne stava andando.
"Ti amo da morire anche io Logan."
Iniziai a baciarlo piangendo, e mentre mi baciava iniziò a piangere anche lui. 
Passò le mani sul mio corpo, mi spinse lentamente sul letto e continuando a baciarmi mi sbottonò i jeans, dopo di che li sfilò, io feci lo stesso con i suoi. Accennammo entrambi un sorriso, passò le mani sul bordo della mia maglietta sfilandola lentamente, facendo si che io restassi in intimo, guardandolo negli occhi feci lo stesso. 
Adesso era non del tutto nudo su di me, lo amavo, e lo volevo. Più che mai. 

Logan's point.

Ero lì, non del tutto nudo su di lei, l'amavo, e desideravo fare l'amore con lei come non mai. 
Il pensiero di dirle addio senza averle fatto capire quanto l'amassi mi uccideva, era il mio tutto e avrei dovuto rinunciare a lei. 

Le sbottonai il reggiseno scoprendo i suoi seni, passai con la bocca su di essi iniziando a stuzzicarle un capezzolo con la punta della lingua, lei mi accarezzava la schiena e mi stringeva forte a se. Passai con la lingua sull'altro capezzolo, mentre con le mani le accarezzavo il seno. 
Era ormai eccitata, e lo stesso valeva per me.
Dopo qualche secondo passai le mani sul bordo sei suoi slip sfilandoli, e lei fece lo stesso con i miei box. 
Eravamo nudi. La guardai negli occhi. Erano pieni di lacrime, andandomene le avrei spezzato il cuore, mi accarezzò il viso. "I'll love you till the end." Sussurrò quelle parole, chiuse gli occhi per non farmi vedere le lacrime, che in realtà le rigarono il viso.
"Piccola sarò tuo per sempre." Trattenendo le lacrime la penetrai lentamente, e stringendomi a se soffocò un gemito di piacere, mentre le lacrime continuavano a rigarle il viso. 
Mi muovevo lentamente, lei piangeva, e io avevo gli occhi lucidi. L'amavo più di me stesso.
Quando entrambi ci calmammo abbastanza, aumentai l'intensità delle spinte, lei ansimava, e il rumore del suo respiro dovuto al piacere mi faceva capire che non ero l'unico a desiderare ciò che stava succedendo. Dopo qualche minuto raggiungemmo il massimo del piacere insieme. Mi tolsi su di lei e subito dopo la strinsi forte a me.
Era stato meraviglioso, la stringevo a me, piangeva, ma allo stesso tempo era felice. E lo stesso valeva per me.
Era tardi, e tra le lacrime ci addormentammo insieme l'uno stretto all'altra.

E così quella notte.. Fu la nostra ultima notte.  

***

Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.

http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero la storia vi stia piacendo.

Twitter: 
McKidrauhl_  

 

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Capitolo 14
*** 14 ***




Capitolo 14

Era mattina presto, la stringevo forte a me, potevo notare l'espressione rilassata che aveva sul volto, ma allo stesso tempo triste. 
Quella stessa mattina, sarei dovuto andare via, perderla, dirle addio; il solo pensiero mi uccideva, ma non potevo fare altro. 
Avremmo potuto continuare la nostra storia, ma la distanza non ci avrebbe di certo aiutati, io non sarei stato lo stesso, e l'ultima cosa che volevo era spezzarle il cuore, farle del male.
Lei era il mio sorriso, per nulla al mondo le avrei rovinato la vita.
Passai un tempo indecifrabile a fissarla mentre dormiva, le accarezzavo il viso, e lentamente iniziò a svegliarsi. 
Sorrisi non appena notai quanto fosse bella, anche appena sveglia.
"Buon giorno raggio di sole." Le diedi un bacio sulla fronte e lei sorrise arrossendo appena e successivamente si nascose poggiando la fronte sul mio petto. Risi stringendola forte a me. Amavo quando arrossiva per un complimento. 
Dopo quel momento di tenerezza e amore, come se tutti i 'problemi' fossero scomparsi, qualcuno urlò il mio nome, mia madre, segno che tra poco avrei dovuto dirle addio.
Sospirò tra le mie braccia, trattenendo appena il pianto e si alzò di scatto cercando i suoi vestiti. 
Sapevo che andandomene le avrei spezzato il cuore, e mi odiavo per questo. 
Mi alzai velocemente e la raggiunsi stringendola forte a me da dietro. 
"Bimba, andrà tutto bene." Sussurrai quelle parole al suo orecchio, nell'aria c'era silenzio, e purtroppo, a causa di quel silenzio, riuscii a sentire i suoi singhiozzi. 
La girai verso di me, le presi il viso rigato di lacrime tra le mani avvicinandomi lentamente a lei. Volevo baciarla, almeno un'ultima volta, ma lei si allontanò velocemente. Piangeva, e volevo farlo anche io, ma dovevo essere forte, dovevo esserlo per entrambi. 
Prese i suoi vestiti, si rivestì e io feci lo stesso. Non appena ci sistemammo, ci guardammo per un po' negli occhi. Si avvicinò a me, io accennaio un sorriso. Era perfetta, almeno, lo era per me

Mi abbassai sorridendo, nel suo volto invece, non c'era ombra nemmeno di un minuscolo sorriso, e a me, il suo meraviglioso sorriso, mancava.
Mi lasciò un bacio sulla guancia. "Addio, Logan." Non ebbi nemmeno il tempo di elaborare ciò che aveva appena detto che scappò via dalla mia stanza piangendo. 
Le corsi dietro, ma era troppo tardi, era già andata via.

L'avevo persa, e forse per sempre.

Alex's point.

Scappai da casa di Logan in lacrime, l'ultima cosa che volevo era dirgli addio, ma se non l'avessi fatto io, o almeno, se non l'avessi fatto in quel modo, in quel momento, molto probabilmente avrebbe detto o fatto qualcosa che avrebbe reso tutto ancora più doloroso. 
La notte precedente era stata meravigliosa, probabilmente la migliore di sempre, e adesso, dovevo dirgli addio. 
Non volevo farlo, lo amavo, davvero tanto; dopo Travis pensavo che non mi sarei mai più innamorata, e invece, grazie a Logan, c'ero riuscita di nuovo, ma adesso, tutto sarebbe finito. 
Non smettevo di piangere; perchè dovevo dirgli addio? Perchè mi stavano portando via il mio Logan? Non riuscivo a smettere di pensare a quante cose belle avessimo fatto insieme, non volevo perderlo.

*inizio flashback*
Eravamo a casa di Logan, soli, scherzavamo sul divano, stavamo guardando la tv e c'erano i soliti programmi idioti che la gente guarda solo quando non ha nulla di meglio da fare. 
Si potrebbe dire che una coppia sola in una casa enorme avesse tanto da fare -pensate pure male.-, ma noi no, noi stavamo sdraiati sul divano e ridere e scherzare.
Erano circa le 21:30, e finalmente arrivò la pizza che avevamo ordinato. Passammo in cucina con la pizza, ne presi un trancio e prima che riuscissi ad addentarlo ecco che mi finì addosso. 
Un ragazzo normale probabilmente si sarebbe preoccupato, o almeno interessanto; ma lui no, lui prese il suo cellulare iniziando a farmi stupide foto, che usò come sfondo. 
Mentre io lo guardavo male lui era lì che mi fissava e rideva, per poco non piangeva dalle tante risate.-Stronzo.- Dopo un po' iniziai a ridere pure io, infondo, solo io potevo ritrovarmi con un trancio di pizza sulla camicia bianca. 
Continuammo a ridere, e subito dopo si avvicinò a me, sorridemmo entrambi. "Vieni piccola, cambiati." Mi prese la mano e salimmo di sopra, mi prese una maglia di sua sorella che aveva due anni in più di me, e me la porse. Mi diede un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza. Sorrisi e iniziai a sbottonare la camicia che avevo addosso, ormai macchiata. Dallo specchio notai che mi fissava, sorrisi e arrossii appena. 
Entrò lentamente in camera e si avvicinò, mi attirò a se e mi stringe forte da dietro, avvicinò le labbra al mio collo iniziando a baciarlo dolcemente. 
Iniziai a mordermi lentamente il labbro e chiusi gli occhi. Lui sorrise e avvicinò le labbra al mio orecchio. "Ti amo, imbranata." Mi girai e lo morsi piano sulla guancia. "Ti amo anche io, stupido."
*fine flashback*

Pensando ancora a certi ricordi, non riuscivo proprio a calmarmi, camminando e piangendo, mi allontanai abbastanza da casa sua, infatti, non appena fui vicina a casa mia, iniziai a camminare lentamente, arrivata, entrai, salutai tutti, e corsi in camera mia.
Stavo male, volevo solo che tutto questo fosse un incubo, volevo solo che il mio Logan restasse mio.

Passai metà della mattinata in camera, a piangere, non volevo lasciarlo, non volevo. 
Ero disposta a tutto pur di stare con lui, ma la distanza avrebbe sicuramente rovinato tutto ciò che era successo, tutto ciò che si era creato tra di noi. E io non volevo. 
Piangevo singhiozzando sotto le coperte, ero a pezzi, quando sentii il telefono vibrare, sbuffai, ma decisi comunque di vedere chi era che, evidentemente, rompeva le scatole. 

DA: LOGAN.
Baby.. I'll love you till the end. 

Ero ormai in lacrime, e leggendo quel messaggio, beh, non potei fare altro che piangere ancora di più, piangevo ormai da ore, non volevo dirgli addio. 
Decisi di non rispondere, era finita, basta. 
Mi calmai appena, cosi mandai un messaggio. 

A: Prince.
Chiami?.. Ti prego. 

Dop tipo mezzo minuto, mi arrivò la sua chiamata, e senza esitare risposi, nonostante avessi ancora la voce spezzata dal pianto. 
"Che succede?" Disse una voce rassicurante al telefono.
"Non voglio perderlo! Non voglio!" Urlai al telefono scoppiando di nuovo in lacrime. Non sapeva che dire. "Shh, vedrai che tutto si sistemerà."
Disse infine. Stavo male, e senza rispondere staccai la chiamata.

 ***

Ero 'depressa', ma era comunque arrivato il maledetto giorno del ballo in maschera. 
Non vedevo l'ora, ma senza Logan, non sarebbe stato lo stesso. 
Infatti, nonostante avessi vestito e tutto, decisi di non andare. 
Logan era già partito, senza nemmeno salutarmi, forse avrei dovuto rispondergli. Ma forse era stato meglio dirci addio senza altre lacrime.

***

Era pomeriggio, e come ormai avevo fatto anche il giorno prima, stavo chiusa in camera a piangermi addosso. 
Tutta d'un tratto il telefono vibrò. 

DA: PRINCE. 
Sta sera, al ballo, ci sarò. 
Voglio che tu sappia chi sono. Ciao Bloody. 

Non avevo idea di chi fosse, e sinceramente, incontrarlo, mi faceva paura. 
Arrivarono le mie amiche, Sum e Sophie, che mi obbligarano a sistemarmi. 
Ok, sarei dovuta andare per forza.
Sospirai, e senza pensarci due volte, presi il mio telefono scrivendo un messaggio.

A: LOGAN.
Mi manchi.

Posai il telefono sul letto, e dopo circa un minuto rispose. 

DA: LOGAN. 
Sh. <3 

Sorrisi leggendo quel messaggio, e, anche se infondo ero a pezzi, volevo stare bene per lui.
Non volevo si sentisse in colpa, non lo meritava, lui meritava di essere felice, e anche io. Anche se era lui la mia felicità. 

***

Eravamo al ballo, Sum era con Nicholas.-erano adorabili, probabilmente insieme formavano una delle coppie più belle dell'intero istituto.-
Sophie invece si andava divertendo con chiunque. -Hakuna matata.-
E poi c'ero io, poggiata in un angolino, non piangevo, ma ero cosi depressa che emanavo tristezza da tutti i pori.  

Sospirai guardando l'allegria che c'era intorno. 
Tutte le ragazze avevano vestiti stile impero, chi corti, chi lunghi, ma tutti bellissimi e ovviamente con delle maschere abbinate; il mio era rosso, corpetto decorato in oro. 
Mi piaceva, e probabilmente avevo accettato di andare al ballo solo per indossarlo, altrimenti non l'avrei mai indossato. -Che spreco.-

Mi avvicinai al tavolo dove c'erano gli aperitivi e mi versai da bere, delle braccia forti mi abbracciarono da dietro, e per poco non urlai dalla spavento. 
Mi girai di scatto e un ragazzo, apparentemente bellissimo con la maschera addosso, era di fronte a me. 
"Ciao, io sono Prince." Disse sorridendo, per poi togliersi la maschera. 
I miei occhi si illuminarono. "Wao." Non riuscii a dire altro.  

***

Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.

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Spero la storia vi stia piacendo.

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Capitolo 15
*** 15 ***




Ultimo capitolo

Ero lì che lo fissavo, non sapevo cosa dire, era davvero lui?
“Adam?!” Dissi guardandolo con espressione incredula. Sorrise.
“Bloody.” Accennai una risata.
“Ecco, sai? Sei più carina quando ridi che quando piangi.” Sussurrò e si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia. Arrossii appena guardandolo.
“Oggi sei proprio di poche parole.” Rise. Lo guardai.
“E’ solo che sto giù, e dovresti saperlo..” 
Non riuscii nemmeno a finire la frase guardandolo negli occhi che abbassai lo sguardo. 
Lui sorridendo mi alzò il viso e poggiò la punta del naso sulla mia. “Balli?” 

Guardando i suoi occhi, potevo immaginare quanto fosse dolce, avevo sempre provato qualcosa per lui, e sapere che era il mio principe, mi faceva stare bene, mi fidavo di Prince, e mi fidavo anche di Adam; e scoprire che erano la stessa persona, mi faceva stare bene. Nonostante Logan mi mancasse, davvero tanto.

“Certo.” Sorrisi, e prendendomi la mano ci avvicinammo alla pista da ballo e il DJ mise un lento. –Okay, l’aveva fatto apposta.- 
Passai le mie braccia sul suo collo, mentre lui posizionò le mani sui miei fianchi. Ci muovevamo a ritmo, come sincronizzati, ci guardavamo negli occhi, e in quei pochi minuti stretta a lui, mi dimenticai di tutto il resto. 
Non parlavamo, non dicevamo nulla, d’un tratto chiusi i miei occhi e poggiai la testa sul suo petto, e mezzo minuto dopo mi ritrovai le labbra di Adam poggiate sulle mie.
Non potevo crederci, ero stupita, ma allo stesso tempo felice, mi lasciai baciare dolcemente, tutto attorno a noi era come scomparso, mentre dentro la sala c’eravamo solo noi, ci baciammo per tutta la durata della canzone, finita, ci staccammo. Aprii gli occhi e lo guardai. Lui sorrise, e io accennando un sorriso, ma con le lacrime agli occhi, corsi via dalla stanza.
Senza rendermene conto finii fuori, nel giardino della scuola, nessuna luce illuminava l'esterno, tutto era buio. 

Logan ed io non stavamo più insieme, ma dopo il bacio con Adam, mi sentivo comunque come se l’avessi tradito. 
Piangevo a singhiozzi, rivolevo il mio ragazzo. Ma ormai, tutto era finito. 

Mi poggiai su un albero cercando di calmarmi, ma qualcuno mi strinse da dietro. Spalancai gli occhi, avevo il viso rigato dalle lacrime. “N-non è vero.” Dissi scoppiando di nuovo in lacrime cercando di staccarmi da quella presa, ma era troppo forte, o almeno, lo era in quel momento. Continuavo a piangere, mi trattenni dall’urlare. 
Delle labbra si avvicinarono al mio orecchio. “Sei mia, e lo sarai per sempre.” Spalancai nuovamente gli occhi, quella voce, avevo paura; voltarmi avrebbe significato rivelare la verità. Titubante, mi girai. 

Quegli occhi. 

Piangendo, gli presi il viso tra le mani e premetti dolcemente le mie labbra contro le sue, le sue braccia mi strinsero forte a se, mentre entrambi ci lasciammo andare a un bacio dolce, passionale, romantico, ma anche pieno di rabbia e tristezza. Dopo un tempo, potrei dire indecifrabile, ci staccammo. Avevo smesso di piangere, ma allo stesso tempo ero ancora scombussolata e stupita. 
Lentamente, gli tolsi la maschera dal viso, senza rendermene conto la lasciai cadere a terra, mentre ricominciai a piangere. Lui era di fronte a me, non potevo crederci, Logan, il mio Logan, era lì.
Vedendomi piangere, rise e mi strinse forte a se.
Nonostante fosse lì, che mi abbracciava, non riuscivo ancora a crederci. 
Mi prese il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime. "Non ti lascerò mai, mai, mai più andare bimba, te lo prometto."
Lo guardavo negli occhi, volevo piangere, ma sta volta per la troppa felicità. "Ti amo da morire." Dissi infine con la voce spezzata a causa del lungo pianto. "Ti amo anche io." Sorrise e posizionò nuovamente le sue dolci labbra sulle mie iniziando un bacio lento e intenso, e io, senza fare cenno di un minimo rifiuto, mi lascia andare ricambiando il bacio con la sua stessa intensità.

Ci baciammo, e sulle sue labbra, come sulle mia, si poteva scorgere la forma di un sorriso, ci staccammo lentamente, ormai entrambi felici. 
Mi prese la mano e io lo guardai. "Andiamo." Disse infine. Lo guardai incuriosita.
"Dove?" Sorridemmo entrambi.
"E' una sorpresa."

A quella parola, volevo ucciderlo, odiavo le sorprese, e lui lo sapeva benissimo. 

Gli strinsi la mano guardandolo, lui rise. Dopo un po’ si fermò e mi mise una benda sugli occhi. "Andiamooo, anche la benda noo!" Urlai appena lamentandomi, mentre lui continuava a ridere.
"Shh, sta tranquilla!" Continuava a ridere mentre io sospirai.
"Va bene!" Camminammo, ma non troppo, d'un tratto sentii lo scricchiolio di una porta, mi bloccai di scatto, quel suono faceva paura; iniziammo a camminare nuovamente a passo più lento, fino a fermarci. D'un tratto mi sentivo sola, Logan non era più vicino a me. 

E se tutto quello che era appena successo era solo stato frutto della mia immaginazione? 

Tolsi la benda dal mio viso, e nulla. Ero in un posto chiuso, al buoio, sola. 
Sentivo nuovamente le lacrime riempire i miei occhi, quando di botto si iniziarono ad accendere delle lucine. C'erano delle candele sparse che facevano si che la luce emanasse un'atmosfera dolce e romantica, e si potevano vedere in un angolo dei cuscini. La porta dietro di me si chiuse, così sussultai appena dallo spavento. Mentre lui arrivò di fronte a me e non smetteva di ridere. 
"Ti odio!" Urlai scoppiando in lacrime. Ridendo si avvicinò a me e mi strinse. "Shh."
Mi era mancato, era partito solo due giorni prima, ma tra noi c'era stata così tanta tensione che per la prima volta, quella notte, dopo settimane, non avevo paura di perderlo.
Ci calmammo entrambi, e sorridendo, prese il mio viso tra le sue mani e si avvicinò a me.
“Posso?” Disse infine. Avevo gli occhi lucidi, tutto quello che stava succedendo era surreale, non riuscivo ancora a crederci.
“Ti prego, fallo.” Lo guardai negli occhi, e senza dire altro, posizionò ancora una volta le sue labbra sulle mie, teneva il viso tra le sue mani, mentre io tenevo le braccia accanto al mio corpo; ricambiando il suo bacio, mi spinse lentamente sui cuscini posizionati a terra, ci sedemmo su di essi, e lentamente la passione e il desiderio crescevano in noi.

Forse era l’atmosfera che si era creata, o forse semplicemente, eravamo io e lui, insieme. 

Mi fece distendere sui cuscini, e si posò lentamente su di me. I vestiti che avevamo addosso erano fin troppo ingombranti; lentamente passò le mani appena sopra il seno, facendo scivolare lentamente il vestito sul mio corpo, non appena mi ritrovai solo in intimo sotto di lui, si avvicinò al mio collo, sfiorandolo con le labbra. 
Appena sentii le sue labbra su di me, non riuscii a non mordermi il labbro, notando la mia espressione sorrise, e subito dopo iniziò a baciarlo dolcemente, mordicchiando e succhiando la mia pelle, senza esitazione mi feci scappare un gemito, e subito dopo feci scivolare le mani sulla sua camicia sbottonandola. Potevo sentire le sue labbra formare un sorriso sul mio collo, e io non potei far altro che sorridere a mia volta. 

Non riuscivo a smettere di pensare che forse, probabilmente, era tutto un sogno, ma allo stesso tempo, avevo desiderato così tanto quella situazione, che non pensai più a nulla, se non a noi. 
Non eravamo più Alex e Logan, eravamo noi. 

Si staccò dal mio collo, portando la punta del naso sulla mia, mi guardò negli occhi; e attraverso quei meravigliosi occhi color oceano, non potevo fare altro che perdermi nel suo sguardo. 
Eravamo entrambi in preda al desiderio e all’eccitazione, velocemente, dopo avergli sfilato la camicia, passai le mani sul suo petto sfiorandolo con la punta delle dita, scendendo, arrivai al cavallo dei suoi pantaloni che sbottonai lentamente. Non appena finii passai le mani sulla zip abbassandola, tra un movimento e l’altro lui si sfilò le scarpe, facilitandomi così il togliergli i pantaloni, e notando il suo desiderio, è ciò che feci. 
Ormai entrambi, eravamo semi nudi l’uno di fronte all’altra, e sorridendo, lui passò le mani dietro la mia schiena facendola alzare appena, così che avesse potuto sbottonare il reggiseno senza problemi.
Gli accarezzavo il petto, mentre lui mi sbottonò e sfilò il reggiseno. 
Sorrisi quando con le mani passò sui miei seni accarezzandoli piano, mentre io con le mani scendevo lungo il suo corpo, fino ad arrivare ai suoi boxer. A sua volta accarezzò il mio corpo, arrivando al bordo dei miei slip, mentre con le labbra scendeva sul seno, lo sfiorò appena fino a toccare un capezzolo, che iniziò a sfiorare con la punta della lingua. 
Mordendomi il labbro, potei sentire sui suoi box l'evidente erezione, così lentamente li abbassai, e lui morse appena il capezzolo che poco prima aveva sfiorato con la lingua. Senza esitazione, subito dopo, abbasso i miei slip fino a sfilarli, e io feci lo stesso con i suoi box. 
Ormai, entrambi eravamo nudi, e, senza farci prendere dall'esitazione, iniziammo un bacio lento e intenso. 
Schiusi appena la bocca, facendo si che potesse far entrare la lingua, e senza pensarci due volte e ciò che fece. 
Mentre le nostre lingue si intrecciavano lentamente, iniziò piano a penetrarmi.
Con le mie mani posizionate sulle sua schiena lo strinsi più forte a me, volendolo più che mai. 
Staccandosi lentamente da me passò le labbra sul mio collo aumentando l'intensità delle spinte. Stringendolo sempre di più iniziai a respirare affannosamente e a gemere lasciando fuori uscire dalla mie labbra il suo nome. Lentamente presi le sue mani così che riuscissimo ad intrecciare le nostre dita, l'intensità delle spinte era sempre più forte e piacevole e dopo un tempo potrei dire indecifrabile i miei muscoli iniziarono a contrarsi, ed entrambi, dopo aver sussurrato l'uno il nome dell'altra, raggiungemmo l'apice del piacere. 

La notte passò tra coccole e carezze, fino a quando non ci addormentammo, l'uno tra le braccia dell'altra, coperti solo da un lenzuolo.

Avevo fatto l'amore con il ragazzo che desideravo e che amavo più di ogni altro, niente al mondo mi avrebbe fatto pentire di ciò che era successo poco prima. 

Aprii lentamente gli occhi, e, anche se non volevo ammetterlo, avevo paura di non trovare Logan vicino a me, e invece, lui era ancora li. 
Sorrisi, e senza rendermene conto, passai un bel pò di tempo a fissarlo.
Ogni piccola sfaccettatura del suo viso per me era perfezione. Il suo respiro era calmo, il suo petto si muoveva regolarmente, e sul volto aveva un sorriso quiete, sembrava perfetto, e per lo era. 
Lentamente aprì gli occhi. "Giorno amore." Sussurrai arrossendo appena. Notando le mie guance, sorrise a sua volta.
"Buon giorno bimba." Gli stampai un bacio e lo guardai negli occhi. 
Si morse appena il labbro e subito dopo incrontrò il suo sguardo con il mio. 
"Possiamo vestirci? Ho un'altra sorpresa per te." Rise e poi si avvicinò ancora di più al mio viso. E senza esitare, gli presi il viso tra le mani e iniziai a baciarlo dolcemente. Dopo un po' ci staccammo, e sorridendo ci alzammo prendendo i nostri vestiti. Ormai era giorno, e le candele si erano spente, probabilmente durante la notte. 

Vestiti andammo via da quella 'casetta'.
Le nostre mani erano strette l'una all'altra. E insieme, camminammo verso casa sua. Dopo che entrammo, non c'era nessuno. 
"I tuoi dove sono?" Dissi guardandomi intorno. Lui sorridendo si avvicinò a me e mi abbracciò. "Non ci sono piccola." Sorrisi e mi lasciai abbracciare.
Ci staccammo sorridendo e quando entrammo in camera sua mi passò dei vestiti di sua madre. "Metti questi, sono nuovi, e cosi ti togli quel vestito da dosso." Feci il broncio guardandolo.
"Non mi sta bene?" Sussurrai. "Oh no, ti sta da Dio, solo che poi voglio saltarti addosso, di nuovo, meglio di no.”
Rise e iniziò a spogliarsi, e io feci lo stesso. 
Mentre mi spogliavo stava lì a fissarmi, e lentamente si avvicinò a me. 
"Ti- ti va una doccia?" Sussurrò infine sul mio collo stringendomi a se da dietro, abbassando lentamente i miei slip. Mi morsi il labbro non appena sentii lui stretto a me.
"Si, amore." Sussurrai arrossendo appena.
Lentamente, iniziò a spogliarmi del tutto, e poi si spogliò lui stesso. Subito dopo ci dirigemmo verso il bagno. 
Senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai poggiata al muro, mentre le sue labbra erano sulle mie. Lo stringevo forte a me, mentre entrambi respiravamo affannosamente. Velocemente mi prese in braccio e mi portò dentro la doccia, aprì l'acqua e successivamente riportò tutta la sua attenzione verso di me. Le sue labbra adesso erano di nuovo sulle mie. 
"Ti voglio." Disse infine soffocando quella frase sulle mie labbra.
"Sono tua, sempre." Senza farmi dire altro, iniziò a baciarmi con passione e intensità, e io ricambia il suo bacio. 
Si staccò tutta d'un tratto, i nostri respiri erano più affannati di prima, e il suo petto si alzava e si abbassava velocemente a causa della situazione che si era creata.
L'acqua scorreva velocemente su nostri corpi, quando lentamente iniziò a penetrarmi. Soffocai un gemito sulle sue labbra e poi sorrisi, notando il mio sorriso, sorrise a sua volta. E lentamente iniziò a muoversi dentro di me. 
Velocemente andava aumentando con l'intensità delle spinte, fino a quando, dopo un tempo indecifrabile, entrambi raggiungemmo l'apice del piacere.
Subito dopo iniziammo a baciarmi, mi fece scendere dalle sue braccia, iniziò ad insaponarmi, e io feci lo stesso. 

*** 

Quella giornata fu perfetta, eravamo noi, da soli. E non potevo chiedere niente di più perfetto. 

***

Erano circa le 20:00.
Probabilmente Sum era preoccupata, avrei dovuto avvisarla. 
Chissà che pensava, non ero andata da lei come previsto.
"Mi fai mandare un messaggio?" Mi voltai appena a guardarlo, mentre lui era impressionato a fissare la tv. -Solito maschio.-
Risi guardandolo e poi gli presi il telefono. Andai nei messaggi, e c'erano una conversazione con Sum. 
L'aprii, e lei sapeva tutto
Sorrisi leggendo i messaggi, e dopo tipo cinque minuti, si accorse che avevo il suo telefono. "Hai letto?" Si morse il labbro sorridendo.
Sorrisi a mia volta. "Si amore, grazie mille per questa sorpresa, ma dato che sono stata male senza di te e lei lo sapeva, la ucciderò solo perchè non me l'ha detto." Buttai quelle parole tutta d'un fiato, facendo si che Logan scoppiasse a ridere. 

***

Passò un'ora, quando Logan diventò serio di botto. 
"Devo andare via, di nuovo.." Disse infine.
Per un attimo non capii cosa intendesse. "Che- che cosa?.." Sospirò e si alzò velocemente.
"Resta pure qui, tieni le chiavi.. A presto Alex." Mi stampò un bacio, e senza darmi il tempo di fermarlo uscì dalla porta. 
In quel momento capii e iniziai a piagnucolare non appena sentii il rumore della porta sbattere.. Sussultai. Era un addio.. 

Mi alzai velocemente dal divano piangendo e corsi alla porta, l'aprii, e non c'era più nessuno.
Restai ferma lì, sulla soglia della porta a piangere, e di botto sentii delle voci da dietro.
"Scusa amore, non volevo farti piangere. Solo, ecco la sorpresa."
Sussurrò in fine, mi girai, e Logan era dietro di me.
Portai una mano davanti la bocca, potrei dire sconvolta.
Sorrise. "Vuoi che ti stia per sempre vicino?" Sorrise avvicinandosi a me, e successivamente mi posò una collana con una 'L', in oro bianco, attorno al collo.
Le lacrime mi rigavano il viso. Lui rise guardando la mia reazione.
"Per sempre." Sussurrai in fine e piangendo mi buttai tra le sue braccia. Lentamente iniziammo a baciarci, dolcemente e intensamente, eravamo innamorati, e tutta d'un tratto; tutte le ansie, tutte le paure finirono. Logan sarebbe stato mio, e lo sarebbe stato per sempre. 

Eh già, il mondo aveva ragione, la fine è felicità.  

***

Spazio autrice.

Ecco a voi il Trailer della fanfiction.

http://www.youtube.com/watch?v=6xjU5HAJQfE
Spero che la storia vi sia piaciuta, grazie a tutti quelli che l'hanno letta, e grazie sopratutto a quelli che l'hanno apprezzata, apprezzata davvero.

Twitter: 
McKidrauhl_  

 

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