Se ti dicessi che ti amo, mi crederesti?

di harryshands
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Goodbye my lover. ***
Capitolo 2: *** Let me love you. ***
Capitolo 3: *** Revelations. ***
Capitolo 4: *** Sorry. ***
Capitolo 5: *** What? ***
Capitolo 6: *** Drunk. ***
Capitolo 7: *** Stalking. ***
Capitolo 8: *** Jealousy. ***
Capitolo 9: *** Cry. ***
Capitolo 10: *** Let me win..? ***
Capitolo 11: *** Confusions. ***
Capitolo 12: *** Lost in confusion. ***
Capitolo 13: *** Alone. ***
Capitolo 14: *** Happy birthday. ***
Capitolo 15: *** Messages. ***
Capitolo 16: *** I love you too. ***
Capitolo 17: *** Happiness. ***
Capitolo 18: *** Promises. ***
Capitolo 19: *** Shopping, kisses and.. ***
Capitolo 20: *** Problems. ***
Capitolo 21: *** Lies. ***
Capitolo 22: *** Decisions. ***
Capitolo 23: *** All the time. ***
Capitolo 24: *** #SPAZIOAUTRICE (è importante!) ***
Capitolo 25: *** Forgive me. ***
Capitolo 26: *** 'And you?' ***
Capitolo 27: *** Ops. ***



Capitolo 1
*** Goodbye my lover. ***


1.



 
"Se ti dicessi che ti amo, mi crederesti?" domandai a Louis, mentre giocherellavo con una pallina di gomma accanto a lui.
"Oh Harry come sei simpatico stasera!" rispose ridendo, scapigliandomi i capelli. 
"Ma io sono serio." precisai restando impassibile guardando i suoi occhi.
"Maddai, si vede che stai giocando!" continuò, stavolta sorridendo per poi lasciarmi solo.
 
Perchè per Louis è sempre stato tutto così. E' sempre stato solo un fottutissimo gioco. 
Non ha mai capito che in ogni abbraccio mi sentivo protetto, felice, completo. Mi sentivo come se fossi l'uomo più felice sulla faccia della terra. 
Non ha mai capito che tutte le volte che incrociavo il suo sguardo, mi perdevo in quei meravigliosi occhi celesti, puri, vivi. 
Non ha mai capito il semplice fatto di indossare una sua maglia solo per sentirlo accanto a me quando non c'era. Oppure preparargli la colazione, per passare quei cinque minuti in più assieme prima di perdersi nel caos giornaliero insieme a Niall, Zayn e Liam.
Non ha mai capito quello che provo per lui.
Non ha mai capito che provo un sentimento molto più forte dell'amicizia.
E' successo e non riesco a togliermelo dalla testa. 
Non ci riesco, è più forte di me. Perchè Louis d'altronde è così.
E' quel pensiero, quel ricordo, che porterò in mente per tutta la vita.
E forse è questo il motivo della mia partenza; sento il bisogno di staccare la spina.
Devo capire se continuare a soffrire ancora per un tizio che non mi vuole, oppure voltare pagina e ricominciare da zero, come se niente fosse mai successo. Dopotutto, che cazzo è successo? Nulla.
Sono io quello che si sta drogando di pippe mentali, non Louis.
Louis non ha fatto nulla, non posso incolparlo di 'reati' che non ha commesso.
Il problema sono io e la mia testardaggine e debolezza.
Solo e solamente io.
 
 
 
Per essere una mattina dei primi di luglio, fa ancora un po' freddo ma è normale da queste parti.
Sono le sei e mezzo ed il treno per Liverpool dovrebbe partire alle sette in punto; ho una buona mezzora per fare colazione e inviare qualche messaggio ai ragazzi.
 
Sto aspettando il treno, sto bene non preoccupatevi. :)
Ps. Buongiorno, non divertitevi troppo senza di me. Ahah xx
 
La risposta non tarda ad arrivare anche se è prestissimo.
 
Fai buon viaggio Hazza e non dimenticarti di noi. Ma pensi davvero di passare tutta l'estate lì a Liverpool?
Noi a Louis non abbiamo detto nulla ma ci preoccupi, lo sai. 
Liam x
 
Non so se passerò tutta l'estate a Liverpool sinceramente. Ci dovrei pensare prima di dare una risposta.
 
No Liam, non lo penso. Ma non cambia il fatto che ci rimarrò per un po'.
Diteglielo solo quando ve lo chiederà.
Grazie Pay, sei un amico eccezionale.
Ti voglio bene, a più tardi. x
 
 
E di che Harry, non preoccuparti. Ti voglio bene anch'io. xx
 
 
Guardo l'orologio e noto che sono le sette meno dieci; è meglio che inizi a incamminarmi verso il binario.
Entro dentro e cerco un posto libero, che fortunatamente trovo quasi immediatamente. Sistemo le due valigie e mi siedo, e prendo il mio iphone dalla tasca dei jeans infilandomi, poi, le cuffie. 
"Goodbye my lover" di James Blunt è la prima canzone che becco nel telefono. Della serie 'parli del diavolo e spuntano le corna'. 
Preferisco non ascoltarla, lasciando che la playlist vada da se e senza accorgermente, chiudo gli occhi addormentandomi senza volerlo.
 
Riapro gli occhi quando sento urlare che siamo arrivati a Liverpool e un po' rincoglionito dal viaggio, prendo le mie cose e scendo giù. 
Sblocco lo schermo del telefono e vedo che ci sono 23 chiamate perse e 10 messaggi, tutti di Louis. 
Bene direi.
Mentre sto per chiamarlo, mi appare la sua chiamata che naturalmente accetto.
 
"Lou?"
"Harry dove cazzarola sei!?" urla incazzato e preoccupato.
"A Liverpool." rispondo guardandomi intorno.
"Che cazzo ci fai li!?"
"Calmati."
"No, non mi calmo! Che ci fai li!?"
"Sono venuto per chiarirmi le idee."
"A proposito di cosa!?"
"Non posso dirtelo."
"No, ora me lo dici prima che vengo li e ti uccido."
Confortante direi, si. "Louis, calmati seriamente."
"No porca minchia! Sparisci senza dire nulla e lo scopro solo questa mattina!"
"Perchè sono andato via presto, molto presto." cerco di dare spiegazioni.
"E perchè tutti lo sapevano tranne il sottoscritto!?" 
"Louis.."
"Tu mi odi."
"Non è vero Lou."
"Si invece. Ultimamente mi evitavi sempre e non so perchè. Cosa ti ho fatto!?"
"Niente."
"E allora perchè sei fuggito!?"
"Non sono fuggito."
"Si invece, sei fuggito da me!" urla di nuovo.
"Lou, basta ti prego."
"Sto venendo li per chiedere spiegazioni, sappilo."
"Ma se non sai precisamente dove sono e dove alloggerò!"
"Harry, girerò tutta Liverpool a costo di trovarti se necessario."
"Ma Louis.."
"Un cazzo! Sei il mio migliore amico e non puoi fare cazzate simili. Dammi qualche ora e sono lì."
E' questo il problema. Non che stia venendo o che sia incazzato con me.
Ma solo per il fatto che mi reputi un amico, quando lui per me è tutto e non un semplice 'amico'. 





SAAAAAAAAAAAAAALVE A TUTTI.


Dunque, solo una cogliona come me poteva pubblicare una FF su Larry a quest'ora. Sono trasgre, skst.
Anyway, non cominciate a scrivere cose tipo 'ma sono solo amici e blablabla' perchè mi arrabbio. *sguardo incazzato*
La libertà di pensiero fortunatamente ancora non è stata abolita e quindi asdfghjkl gngngn. CONGA!
Anyway n'altra volta,
recensite 
se volete e ricordatevi che vi lovvo tanto. #lol
Seriamente, sks.

#Alotoflove.
-Hiiiiils.-

Twittah: @Hilsoned

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Capitolo 2
*** Let me love you. ***


 

2.

 
 
 
Passo gran parte della mattinata a fare avanti e indietro nella mia camera dell'hotel con il telefono in mano per paura che Louis possa chiamarmi, cosa che non è ancora successa stranamente.
Penso che abbia perso le speranze e con un po' di tranquillità mi siedo sul letto e inizio a pensare a cosa avrei potuto dirgli.
Tutto o forse niente, boh. 
Avrei potuto dirgli la verità, dirgli tutto quello che provo, sbatterglielo in faccia senza pensarci troppo su. 
Oppure stare zitto ed inventarmi una stronzata.
 
"Harry! Apri questa fottutissima porta prima che la donna delle pulizie mi rincorra con uno scopettino del bagno e me lo faccia mangiare!!" urla Louis fuori dalla stanza prendendo a pugni la porta. "Seriamente Harry, le ho rotto talmente i coglioni per sapere la tua stanza che adesso mi vuole uccidere!"
E' pazzo. "HARRY LO SO CHE SEI LI! TI PREGO!"
Corro ad aprirgli, per poi ritrovandomelo attaccato a me come un koala alla sua canna di bambù.
"Sia lodato Kevin." sussurrà infine.
Provo a chiudere la porta, ma senza successo perchè Lou è ancora attaccato a me.
"Louis, ehm dovrei.."
Guarda la porta. "Oh si vai." in quel preciso momento, spunta la donna delle pulizie, incazzata nera (in tutti i sensi) dalla rabbia con uno scopettino in mano.
Boobear corre a nascondersi dietro il letto, facendo un tonfo assurdo, seguito da un 'porca puttana' di sottofondo.
"Signorino Styles!" urla lei facendomi sobbalzare.
"Si?"
"Ha percaso visto un ragazzo alto, castano, abbastanza rompipalle?"
"Non è un rompipalle." la correggo sbuffando, quasi mandandola a quel paese.
"Ah quindi lo conosce! L'ha visto!"
"Ehm, probabile."
"E' un ragazzo strano sà?  è meglio che gli stia alla larga."
"Grazie per l'interessamento ma non è affar suo. Comunque, mi piacciono i ragazzi strani e se ha problemi per questo beh.. li risolva. Arrivederci." dico chiudendole la porta in faccia.
"Louis puoi uscire da li dietro."
"Oh menomale, pensavo entrasse e mi minacciasse con quel coso orribile. Puah." dice schifato.
"Fatto buon viaggio?" gli domando sedendomi sul letto.
"Oh cert.. HAROLD HARRY EDWARD STYLES." urla venendo verso di me. "Credevi me ne fossi dimenticato!?"
"Ovviamente no.." indietreggio sul letto, prima che possa strangolarmi.
"E allora cosa ci sei venuto a fare qui!?" domanda salendo a gattoni sul letto e raggiungendomi.
"E' una lunga storia."
"Ho tutto il tempo." risponde mettendosi a cavalcioni su di me. "Esigo spiegazioni Styles."
I nostri visi sono ad un palmo di distanza; siamo talmente vicini che riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
"Mi fa piacere che tu abbia tutto il tempo Lou." provo a cambiare discorso o perlomeno a perdere tempo. 
"Non cambiare discorso." oh bene. "Parla."
"Ecco, ehm.."
"Ah, una cosa.."
Che sollievo. "Dimmi."
"Eri serio quando hai detto che ti piacciono i ragazzi strani quando quella ti ha detto che io lo sono?"
"Serissimo." suvvia Louis, fatti due calcoli. Arrivaci da solo per piacere, risparmiami l'ennesima figura di merda.
"Quindi.." inizia a ragionare.
"Eh.."
"..era tutto uno scherzo! Suvvia, quando mai sei serio tu!?" dice ridendo.
Ma porca minchia. "Che palle Louis!!" gli sbrocco sbattendo le mani sul materasso.
"Che c'è? Scherzavo."
"E' questo il problema Lou."
"Non capisco.."
"Non puoi capire! Perchè per te è tutto un fottutissimo gioco. Io non sono un giocattolo, la mia vita non è un gioco!" dico ribaltando la situazione. Stavolta sono io a cavalcioni su di lui tenendogli i polsi, manco fossi un assassino.
"Harry che cazzo fai? Che ti prende?!"
"Dovevi restare dov'eri Lou. Non lo dico perchè ti odio o qualcos'altro. E' semplicemente una soluzione ai miei problemi e un consiglio per te."
"Ma perchè?! Cosa ti ho fatto!?"
"Spiegami perchè sei venuto."
"Perchè l'ho notato che nell'ultima settimana eri strano e mi stavo preoccupando. Poi stammattina tutti sapevano che eri partito, tranne me! Non conto un cazzo per te?!"
"Se solo sapessi Louis.."
"Cosa devo sapere!? Dimmelo Harry ti prego. Voglio rimediare se ti ho fatto qualcosa di male. Ci conosciamo da due anni se non tre, non voglio mandare tutto a puttane."
"Nemmeno io, ma credo che succederà purtroppo."
"Dimmi che hai e lo scopriremo."
"No Louis, non sono pronto.."
"Pronto per cosa!?"
"Non posso dirtelo."
"Harry per favore, ti scongiuro anche in cinese se devo."
Mi scappa una risata. "Davvero?"
"Si cazzarola."
"..Ci sto male Louis."
"Per quale motivo!?"
Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi, abbassando un po' la testa. 
"Perchè ti amo e non sarà mai un sentimento ricambiato." dico tutto d'un fiato, rialzando lo sguardo solo per vedere il volto di Louis, incredulo come non l'ho mai visto in tre anni.



EEEEEEEEH SEXY LADIES!
..opopopop oppa Hazza Styles!(?) okay, sono pazza. Ora ne sono sicura, si. skst. 
aaaaaaanyway, ero indecisa se scrivere il pezzo gngngn alla fine di questo capitolo oppure lasciarvi con un po' di suspense, ma alla fine ho optato per il momento SBAM e l'ho messo alla fine.
Non avete capito un cazzo di quello a cui mi riferisco? Bene, SORRIDETE ED ANNUITE A PRESCINDERE. c:
Che trasgre, lol.
E con questo vi saluto e ringrazio tutte quelle ragazze che stanno seguendo questa Larry c: asdfghjklkjdfhg belle siete. :3
C I A'. 

#Alotoflove.
-Hils.-


Twittah: @Hilsoned

 

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Capitolo 3
*** Revelations. ***


3.


 
Louis non spiccica parola, credo sia rimasto troppo sconvolto.
I suoi celestiali occhi sono come spaventati e riesco a capire cosa sta pensando.
Che sono pazzo, che sto scherzando ovvio. Ma non lo sono, anzi, sono assolutamente serio.
"Louis, dì qualcosa. Lo so che è uno shock specialmente venendolo a sapere così, ma per favore parla." dico spostandomi da sopra e sedendomi difronte a lui con le gambe incrociate. Il castano si tira su, appoggiandosi allo schienale del letto e restandomi a guardare senza troppe smorfie.
"Non sono scioccato. Cioè forse si, ma non lo chiamerei shock." dice finalmente.
"Ah no?"
"No.. direi sorpreso."
"Lou, non dire minchiate per favore. Sii sincero, lo capisco."
"Sicuro?"
"Si. Preferisco tu sia sincero che bugiardo."
"Okay. Sono totalmente spaesato, perplesso, incredulo e qualsiasi cosa io possa essere ora."
"Spaventato? Preoccupato?"
"No.. almeno credo."
"Ah.."
"Da quando Harry?"
"Cosa?"
"Da quando sei.. ecco.. ehm.."
"Innamorato di te?"
"Esatto, si, quello insomma."
"Da un paio di mesi."
Boobear sbarra gli occhi. "Quanti mesi?"
"Sette o otto credo."
"Minchia."
"Eh."
"E come hai capito di essere.. uhm..?"
"Omosessuale?"
Annuisce, spettinandosi un po' i capelli e aspettando una risposta.
"Da quando ho capito che ero e sono tuttora geloso di te ed Eleanor."
"Ovvero?"
"Te l'ho detto Louis."
"La odi?"
"Ovvio che no, non posso odiare chi ti fa essere felice."
"Mi fa piacere."
"Anche a me." no che non mi fa piacere, odio questa situazione. Vorrei esserci io al posto di lei, cazzo.
"Scusami Harry, ma credo che io debba andare." mi dice scendendo dal letto e dirigendosi verso la porta.
"Adesso tu stai scappando da me." dico a bassa voce, con il volto basso, rimanendo sul letto. 
Vedo con la punta degli occhi che Louis si è voltato mentre stava per aprire la porta. "Come scusa?"
Mi volto anch'io, guardandolo serio. "Stai scappando da me."
"Non è vero."
"Non credo proprio."
"Harry io.."
"No Louis, tranquillo. Ti capisco, vai pure se devi andare. Non affrontare il problema, scappa pure. Ma non risolverai nulla. E te lo sto dicendo per esperienza." dico quasi avvampando.
Lui rimane immobile, con le labbra serrate e gli occhi impauriti. "Scusami." dice sottovoce aprendo la porta e chiudendosela alle spalle, lasciandomi solo.
 
 
"Mi dispiace Harry." mi consola Liam al telefono, dopo avergli raccontato tutto.
"Sapevo che sarebbe andata così, ma mi aspettavo una reazione diversa. Cioè, non che mi abbracciasse e mi dicesse che mi ama anche lui, percarità. Ma qualcosaltro ecco.." spiego tirando sassi dentro la buca di un prato ad una distanza decente.
"Beh capiscilo, non è facile accettare una cosa simile. Dagli tempo, vedrai che tornerà per parlarti."
"Mhm, non credo. Ho questa sensazione."
"Me ne fotto Hazza, okay? Lui tornerà dovessi mandarcelo io a calci nel culo."
"Liam! Come sei volgare oggi."
"Non potrò vedermi Toy Story 2 in tv stasera, sono nervoso."
Sorrido immaginando la sua espressione di ragazzo imbronciato. "Hai il dvd, potrai rivederlo quando vuoi."
"Si lo so, ma non è la stessa cosa."
"Povero Liam."
"Eggià. Comunque, sta tranquillo. Magari non cercarlo per un po' di giorni."
"E poi?"
"E poi mandagli un messaggio. Magari un 'come stai?' o cose simili."
"Vorrei che capisse che i problemi si risolvono assieme, parlandone."
"Lo capirà, non ora, ma lo capirà. Tu non ti deprimere troppo, okay?"
"Va bene, grazie."
"E di che. Aspetta che ti passo Zayn."
"Okay."
"Ehi Hazza! Come stai?" 
"Insomma, potrebbe andare meglio. Tu?"
"Bene anche se ci manchi. Ah, sai Louis che fine ha fatto?"
"Fanculo Zayn, che razza di domande fai!" lo rimprovera Liam.
"Oh perc.. Oddio scusa!"
"Tranquillo, non fa niente. Comunque credo stia per tornare, è partito due ore fa almeno penso."
"Okay, vado che devo andare da Perrie. Stammi bene!"
"Anche voi."
"Ciao Harry!" salutano entrambi.
"Ciao ragazzi." li saluto chiudendo, poi, la chiamata.
 
Tiro ancora un sasso che va a finire fuori dal buco per l'ennesima volta. "Ma fanculo." sbraito lasciando perdere.
"Hai una mira di merda, lo sai?" mi domanda la voce che avrei riconosciuto anche in mezzo alla folla di un concerto.




EEEEEEEEEEEEEH SEXY LADIES!

aaand HAPPY BIRTHDAY HAROLDO!    *party hard*

asdfghjklkjhg  quel patatino compie 19 anni, minchia! Ancora non ci credo, asdfgthyilf gngngngn. *piange dalla gioia* c':
Anyway, oggi ho pubblicato solo perchè Harolduccio compie gli anni, altrimenti avrei aspettato tipo domenica, quindi siate felici di questo.(?) #convinta
Anyway (two), recensite se volete e GRAZIE per i complimenti asdtyuikfndhsus :3
Alla prossima! *little hearts everywhere*


Twittah: @Hilsoned
Facebook: Ilaria Asr ('Bojan Krkic')

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Capitolo 4
*** Sorry. ***


4.

 
"Louis!" sono abbastanza sorpreso di vederlo a pochi passi da me. "Pensavo fossi partito per tornare a Londra." dico gesticolando come un coglione.
"Infatti, sarei dovuto partire. Ma non l'ho fatto perchè hai ragione, i problemi si risolvono insieme. E si, ho ascoltato tutto.." 
"Oh, beh.. non so cosa dire."
"Sono scappato è vero, ma non so davvero come reagire a tutto questo. Di sicuro non posso fare finta che non sia successo nulla."
"Non credo che ne saresti capace, conoscendoti.."
"Infatti. Ho reagito nel peggior modo trattandoti malissimo."
"Non mi hai trattato male."
"Forse, ma hai sempre saputo che non mi piace vederti triste."
"Giusto."
Accenna un sorriso, dondolandosi avanti e indietro per il nervosismo. "Ecco, ehm, scusa."
"Lou, è normale che tu abbia reagito cosi, non devi fartene una colpa. Lo capisco, non preoccuparti."
"Non volevo ferirti."
"Non si può tornare indietro, sta tranquillo."
"Credi che dovrei parlarne con Eleanor?" ma che domanda del cazzo Louis, ma che c'entra ora lei con noi due!?
"Se vuoi si, ma credo sia meglio di no. Non voglio rovinarti anche la relazione con lei."
"Non hai rovinato niente."
"Si invece. Ho rovinato la nostra amicizia."
"E' colpa mia, io ho insistito per sapere cosa avevi e non eri pronto per dirmelo. Eri partito per questo, per pensare a come dirmelo vero?"
"Arrivi alla conclusione sempre troppo tardi.." dico sarcastico.
"Perchè sono stupido, ecco. E' tutta colpa mia, avrei dovuto farmi i cazzi miei invece ho voluto sapere tutto e subito."
"Smettila Louis."
"No, è solo colpa mia. E mi comporto pure da stronzo! Sono un cretino."
"Louis, basta!"
"No!"
"Sarebbe successo prima o poi, con o senza il tuo 'aiuto'. Non farti troppi problemi inutili."
"Ho rovinato tutto."
"Non hai rovinato niente, è solo colpa mia."
"No.."
"Se non vuoi essere ucciso, smettila per favore."
Sorride un pochino. "Okay, però mi dispiace."
"Passerà."
"Harry.."
"Non parliamone più, okay?"
"E come facciamo? Io ci penserò sempre, volendo o meno."
Sorrido non volendo. "Devi andare via?"
"In realtà si.."
"Dove hai la macchina?" gli domando inziando a camminare.
"Dall'altra parte della strada, davanti il tuo hotel."
"Okay, andiamo."
 
Una decina di minuti più tardi, arriviamo davanti la sua macchina.
Prende le chiavi dai pantaloni e aprendo lo sportello, rimane con un braccio su di esso a guardarmi.
"Che c'è?" gli domando sentendomi fin troppo osservato da lui.
"Niente." dice scuotendo la testa.
"Sicuro?"
"Come pensiamo di andare avanti adesso? Cioè, insomma.. oramai non è più un segreto.." bella domanda Lou.
"E tale rimarrà, non sento il bisogno di spifferarlo a tutto il mondo. Che ne pensi?"
"E' ovvio che penso che sia meglio starsene zitti però.. cioè.."
"Cosa Louis? Hai paura che io possa suicidarmi nel vedere te e Eleanor amoreggiare anche davanti ai miei occhi? Pensi che dopo questo non ti sarò accanto quando vorrai? O che non ti tratterò più come ho sempre fatto? Beh, per la prima domanda posso dire che ho resistito un anno e resistere di più non mi creerà problemi, che io provi o non provi qualcosa per te. Per la seconda, puoi scommetterci le palle che sarò sempre accanto a te, te l'ho promesso. Sei ancora il mio Boobear per quanto ne sappia. E l'ultima, sei il mio migliore amico, una delle persone più importanti della mia vita e non cambierà niente per il momento. Puoi stare tranquillo."
"Che vuoi dire con 'per il momento'?"
"Che sicuramente più passerà il tempo, più quel qualcosa diventerà seriamente qualcosa. Ma non voglio pensarci."
"Non pensi sia meglio stare davvero lontani per un po'..?"
"Lo stai facendo di nuovo."
"Cosa?"
"Scappare Louis."
"Non è vero.."
"Insisti a dirmi che non è vero. Louis, io ti dico quello che penso, ti assicuro che nulla cambierà e tu cambi discorso dicendo che è meglio se stiamo lontani? Sai che c'è, tu hai solo paura."
"E di cosa? Di te? No Harry, ti sbagli."
"Indirettamente, ma si. Hai paura di quello che provo per te. Hai paura del mio amore per te. Non puoi negarlo."
"Chi ti dice che lo nego?"
A quella risposta, mi si è gelato il sangue. Guardo Louis con occhi diversi, molto diversi. E' come se mi avesse dato una pugnalata alle spalle e credo se ne sia accorto.
"Scusa Harry, non volevo dire così. Ho frainteso anch'io la risposta e.."
"Torna a casa, è meglio."
"Harry.." prova ad allungare un braccio, ma faccio un passo indietro, facendo segno di no con la testa. 
Louis capisce che ha sbagliato e non doveva rispondere in quel modo. Così, sale in macchina, chiude lo sportello e poggia entrambe le mani sul volante.
Guarda la strada e poi guarda me, per l'ultima volta, accende il motore e parte tornando a Londra, mentre io rimango immobile a guardare l'auto andare via e con essa, anche la persona che credevo non mi avrebbe mai ferito.




EEEEEEEEEEEEEEEEH SEXY LADIES! :c

che capitolo triste, madò. Non so che dire, boh. Il bello è che ho preso un 8 a matematica e scrivo capitoli deprimenti, NO OKAY I'M NORMAL, YEAH. MANCO POCO. AHAHHAHAAHAHHAAHAHAHAH lol. 
Curatemi plis. 
aaaaanywayeppa, e RECENSITE se volete. c: 
Quiindi, buona giornata e.. niente. CIA'. 

#Alotoflove.
-Hils.-

Twittaaaaaaaah: @Hilsoned
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Capitolo 5
*** What? ***


5.

 
 
E' passato un mese e mezzo dall'ultima volta che ho visto Louis.
Nessuna chiamata, nessun messaggio, niente di niente. 
Ogni volta che i ragazzi mi chiamavano o che li chiamavo io, lui non c'era mai. Ma sapevo che era solo una scusa, conosco troppo bene quel ragazzo. 
Se adesso sono sul treno, nel tardo ma tardo pomeriggio, per tornare a casa, è solo per lavoro. Agosto è quasi giunto al termine e dovremmo finire di girare il video di 'live while we're young'. 
 
"Haaarryy!" mi saluta calorosamente Liam correndomi incontro per abbracciarmi.
"Ehi Payne, come stai?"
"Bene direi, te piuttosto?" 
"Al solito." rispondo facendo spallucce.
"Uhh chi non muore si rivede!" dice Zayn abbracciandomi anche lui.
"Ma che frasi sono!?" lo rimprovera Liam fulminandolo con lo sguardo.
"Scherzavo, mamma mia."
"Lo sappiamo che scherzi Zayn, solo che fai certe battutine che non fanno ridere." spunta Niall da dietro con la chitarra in mano. "Bentornato ricciolino!" mi saluta dandomi una pacca sulla schiena.
"Allora, che pezzo dobbiamo girare?" domando non ricordando dov'eravamo arrivati un mese prima.
"La parte notturna, quella del party insomma." mi spiega Liam.
"Bene." rispondo guardandoli tutti e tre, che a loro volta mi guardano come se volessero farmi capire cosa mi vorrebbero chiedere. "Devo domandarlo per forza?"
"Si, non fare l'arrogante." dice Zayn facendo il serio.
"Io non faccio l'arrogante."
"Il menefreghista?" domanda Niall.
"Nemmeno."
"E allora perchè non l'hai chiesto?" domanda Liam alzando un sopracciglio.
"Perchè non volevo pensarci, ma voi avete mandato tutto a puttane. Stronzi." dico scherzando ma poi tornando serio.
"Stiamo ancora aspettando." dicono all'unisono.
Sbuffo, sistemandomi il ciuffo sulla fronte. "Dov'è Louis?" domando con un tono annoiato.
"Nella tenda." risponde Niall per primo.
"Credo ti stia aspettando." segue Zayn.
"Vai." mi incita Liam con la mano mentre prende a braccetto gli altri due e andando altrove.
Prima che possano tirarmi qualcosa addosso per farmi andare da Louis, conoscendoli bene, vado da lui di mia spontanea volontà. 
Prima di entrare nella tenda, conto fino a dieci ad occhi chiusi, sperando che mi abbiano detto una bugia e che Lou non sia davvero lì dentro.
Entro senza farmi notare ed il castano, è seduto su un sacco a pelo mentre prende a pizze il tigrotto che presi a pizze io, all'inizio del video.
Si è accorto di me, ma non spiccica parola, così senza dire niente mi siedo accanto a lui e prendo il tigrotto.
"Ehi! Non è giusto, ridammelo." dice con una voce da bambino.
"Non ci penso nemmeno, è mio." preciso con un'aria di superiorità.
"Scordatelo!" urla togliendomelo dalle mani e nascondendolo sotto il sacco a pelo su cui è seduto. 
"Non è giusto!" mi lamento per poi farlo spostare con una spinta cercando di prendere il peluche.
"Oh, invece si!" prova a prenderlo prima di me, ma inutilmente. Non so in quale modo, ma ci ritroviamo uno sopra l'altro con quel coso a un metro da noi.
"Sei un'idiota, l'hai mandato in culonia!" dico scherzosamente.
"Io può." risponde sorridendo.
"No, non può."
"Invece si."
"Allora me ne vado." dico alzandomi e pulendomi i jeans.
"Aspetta." dice alzandosi anche lui. 
Lo guardo con aria interrogativa, mentre assumo un'espressione seria.
"Bentornato." aggiunge sorridente.
"Grazie." sinceramente mi aspettavo altro, ma okay. "Credo dovremmo andare a girare, oramai è quasi notte." dico cambiando discorso.
"Lo penso anch'io."
Usciamo entrambi dalla tenda e troviamo Liam, Zayn e Niall impalati li davanti come statue.
"Che c'è?" domandiamo entrambi.
"Niente." rispondono tutti e tre.
"E allora perchè siete qui a fare le belle statuine?" domanda Louis.
"Così." rispondono.
Lou li guarda non capendo e poi raggiunge il resto della troupe.
"Siete proprio antisgamo." gli dico seguendo Louis.
"Che avete fatto?" domanda Niall.
"Sentivamo ridere!" precisa Zayn.
"Avete fatto pace?" domanda Liam raggiungendomi.
"Magari Liam. Non lo so nemmeno io." rispondo soltanto, arrivando accanto a Louis e ascoltando quello che dovevamo fare.
 
 
..and live while we're young!
 
Finalmente abbiamo finito di girare il video e per festeggiare, organizziamo davvero una mini festa, anche per riposarci un po'. 
"Dovevi farmi cadere per forza Lou?" domanda Zayn prendendo qualcosa da bere.
"Si, è più figo con te che caschi." dice amorevolmente.
"Ma va va!" risponde  dandogli una leggera spinta.
"Siamo stati bravi però." s'intromette Liam contento.
"Già, abbiamo fatto un ottimo lavoro." risponde Niall mettendo la chitarra nella custodia.
"Sono fiero di noi!" dico saltellando.
"Ehi, come mai così contento?" mi domanda Zayn.
"Boh, quando finiamo di girare un video sono sempre contento." provo a dare una spiegazione.
"Allora dovremmo girarli sempre!" dice.
"Quanto sei simpy."
"Moltissimo. Più di quanto tu possa immaginare!" 
"Oddio."
"Suvvia ragazzi, basta chiacchiere! Andiamo a ballaaare!" dice Niall fomentato andando verso la folla.
Io mi vado a sedere su un asciugamano, seguito da Louis.
"Ehi." gli dico io stavolta.
"Ho parlato ad Eleanor." mi dice guardando un punto fisso avanti a se.
"Tu cosa!?" gli domando sbarrando gli occhi.




EEEEEEEEEEEEEEEEH SEXY LADIES! 

I'm back, yeah! Uh, è passata quasi una settimana dall'ultima volta che ho aggiornato la ff. Beeeeeene. :o Sono trasgre facendo così, skstm
Anyway, la cosuccia qui si fa sempre più interessante gngngn. E con ciò, fatemi sapere se vi piace e recensite se volete. c:
Kiiiiiiiss. *cuoricini everywhere*

#Alotoflove.
-Hils.-


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Capitolo 6
*** Drunk. ***


6.

 
 
"Spero scherzi Louis!" gli dico stringendo i pugni.
"Ha iniziato il discorso da sola!" prova a difendersi.
"Cioè?"
"Mi vedeva e mi vede tuttora sempre pensieroso e voleva sapere cosa mi passasse per la testa."
"E tu?"
"Le ho detto che non avevo niente."
Respiro di sollievo. "Non farmi prendere più attacchi simili."
"Ma non mi ha creduto."
"Ma non mi dire." dico sarcastico.
"Harry non scherzare."
"Non sto scherzando."
"Mi ha detto che finchè non faccio pace col cervello non potremmo avere una storia stabile."
"Ma storia stabile di cosa che state insieme da un anno oramai!"
Louis non risponde e preferisce torturarsi le mani, strofinandole sui pantaloni.
"Louis?"
"Si?"
"Che succede?"
"Immaginalo."
"Potrebbe essere successo di tutto." dico facendo spallucce.
"Ti sei chiesto se ero felice di rivederti?"
"Si."
"Lo ero davvero, perchè.." lascia la frase in sospeso, senza continuarla. Sembra che qualcosa lo blocchi, non so.
"Che succede?"
Mi abbraccia di sua spontanea volontà, appoggiando il viso sulla mia spalla. "Mi sei rimasto te e non voglio perderti."
"Lou.."
"Mi sei mancato."
"Taci e abbracciami." gli dico stringendolo di più, capendo cosa mai fosse successo, aspettando che si calmi.
"Grazie." dice quasi in un sussurro, lasciandosi coccolare come un bambino.
 
 
I giorni successivi, non sono del tutto rosei. 
Louis è distrutto e non so cosa fare per farlo tornare il Louis Tomlinson che conosciamo tutti.
Durante il giorno, raramente esce per svagarsi un po', mentre la sera, si lascia travolgere dalle discoteche e dall'alcool, tornando la mattina seguente ubriaco fradicio.
E' ora di mettere un punto a tutto questo. Io sono quello debole, non lui. Deve uscire da tutto questo.
Questa volta Lou è andato via verso le dieci e mezza, strano. Sono le tre del mattino, ancora non si fa vivo e la mia preoccupazione sta crescendo minuto dopo minuto.
Devo andare a cercarlo, punto.
Sono convinto di trovarlo al Funky Buddha, e infatti non ci metto tanto a trovarlo su uno dei divanetti con una bottiglia di qualcosa nella mano.
"Porca troia Louis, che cazzo fai? Torniamo a casa!" gli urlo abbastanza forte per farmi sentire.
"Oh, Harry! Mio salvatore!" biascica tirandomi a se. 
"Lou, sei ubriaco torniamo a casa. Okay?!" urlo tirandolo su e cercando di farlo camminare quanto basta fino all'uscita.
"Ehy lascialo stare se vuole rimanere!" mi urla un tizio poco più grosso di me con una sigaretta in mano.
"Senti, non ti intromettere. Non sono cazzi tuoi." rispondo continuando a camminare.
"Non osare rispondermi male!"
"Ma vaffanculo, ho ben altro da fare." non avrei dovuto rispondere così, perchè questo mi tira un pugno dritto sull'occhio.
Senza controbattere, riprendo a camminare assieme a Louis verso la macchina, promettendomi che gliene avrei dette otto, più tardi.
 
Arriviamo a casa e tra un vomito e l'altro, riesco a farlo stendere sul letto. 
"Cerca di dormire, coglione." gli dico sistemandogli le coperte.
"Dormi con me?" domanda facendomi spazio.
"No."
"Per favore." dice assumendo un'espressione tra l'ubriaco e il tenero.
"E va bene." sbuffo infilandomi nel letto accanto a lui, abbracciandolo.
"Grazie Harry." risponde al gesto, voltandosi verso di me e baciandomi delicatamente sulle labbra. "Buonanotte." aggiunge accoccolandosi ancora di più a me e chiudendo finalmente gli occhi.
Okay, non devo farmi pippe mentali. Quel bacio non significa niente.
E' solo un gesto senza senso, senza sentimento, senza un cazzo.
Non devo lasciarmi trasportare dal fatto che sia stato Louis a baciarmi.
Devo semplicemente dormire e non pensarci.




EEEEEEEEEEEEH SECSI SHIPPERS (e non). c:

dopo nove(?) giorni sono di nuovo viva, EH GIA'. -cit
AAAAAND LET ME KISS YOU. AHAHAHAHAHAHAHAH che cosa figgy. c:
anyway, fatemi sapere se il capitolo vi gusta tramite recensioni e.. basta.
Me ne vado. lol 
Vi amo, ricordatevelo. sks. <33

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-Hils.-

Twittahhhhh; @Hilsoned

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Capitolo 7
*** Stalking. ***


8.

 
"Harry come sto?" mi chiede Louis fermandosi difronte a me facendo una giravolta.
"Perchè indossi la tua maglia preferita, il tuo giacchetto preferito ed i tuoi jeans preferiti?" domando mettendo da parte il telefono.
"Beh.. devo uscire con Eleanor.. e volevo essere carino."
Tze, Tomlinson tu sei sempre carino. Anzi, bellissimo. "Ah." rispondo riprendendo il telefono.
"Allora? Dai Harry dammi un aiuto, un consiglio, un parere, un qualcosa!"
"Stai bene." dico solamente, non sbilanciandomi troppo.
"Eddai!" si lagna di nuovo, lol.
"Ehi Louis, dove vai così bellino?" domanda Zayn comparendo con una mela in mano.
"Devo uscire con Eleanor!" dice quasi esaltato dalla cosa.
Zayn guarda me con la coda dell'occhio e poi torna a focalizzarsi su Louis. "Perchè?"
"Per parlare." rispondo facendo spallucce.
"Parlare, certo."
"Si, parlare. Che altro altrimenti?" domanda il castano guardandomi.
Il kebabbaro poggia una mano sulla spalla di lui. "Lascia stare Louis, vai tranquillo."
"Sei strano a volte."
"Chi non è strano qui dentro?" azzardo ironicamente, roteando gli occhi.
"Ehhhhhhhhhh sexy laaadieees opopopop oppa Bieber styles!" canta Niall saltellando come un coniglio.
"Niall ma che cazzo fai?" gli domando guardandolo manco fosse un extraterrestre.
"Abbiamo il ciclo oggi?" mi domanda a sua volta venendo a sedersi accanto a me.
"Taci."
"Louis deve uscire con Eleanoooor.." dice melodicamente Zayn, dondolandosi avanti e indietro con il corpo.
"Ahhhhhh.." risponde sorpreso il biondino, guardando anche lui me.
"La smettete di guardarmi?"
"Sei bello Harry, è ovvio che ti guardano." dice Louis sorridendo.
"Oh, per favore."
"Quando devi uscire?" domanda Niall.
"Tra ven.. adesso." si corregge, correndo verso la porta. "Vi faccio sapere!" urla uscendo di casa con la velocità di Bolt.
"Cazzominchiaculoporcamignotta!" sbotto alzandomi in piedi.
"Amen." dicono in coro.
"Lo devo seguire."
"Ma non ti affardare!" mi blocca Zayn masticando un pezzo di mela, sputando peggio di un lama.
"Ha ragione Zayn, son fatti suoi. Mica è detto che si rimettano insieme!"
"Niall, pls. Sappiamo com'è Louis.."
"Sono dettagli." risponde.
"Infatti, tu non lo seguirai."
"Niall, ti farò passare un giorno insieme a Justin e Zayn, ti comprerò una marea di lacche per capelli. Vi prego."
I due si guardano, cercando una risposta tra i loro pensieri e senza farli pensar troppo, li prendo a braccetto e li trascino fuori di casa, andando a stalkerare Louis e .. quella.
 
 
"Zayn sposta sto ciuffo del cazzo da davanti i miei occhi, porca puttana!" dico a bassavoce facendo abbassare ancora di più Zayn.
"Non toccare i miei capelli!" mi dice girando la testa verso di me.
"Cazzoculo Zayn se non ti stai fermo muoio soffocato da voi due! Sono io quello che sta ai piani bassi, vi ricordo!" s'intromette Niall.
Solo tre cretini come noi potevano nascondersi in un vicolo cieco, uno sopra l'altro per spiare il mio Boobear e.. quella.
"Fermo Niall! Così fai cascare me!" gli dico sistemandomi da sopra la schiena del pakistano. "Che stanno facendo?" aggiungo cercando di sporgermi di più da dietro il muro, inutilmente.
"Se vi state buoni vedo!" si lamenta, sbuffando. "Allora.. stanno.. parlando si, stanno parlando." mi avverte.
"Di cosa?" domanda Zayn.
"Non chiedermi la luna adesso."
"Che domande del cazzo! Ma può sentire secondo te quello che si dicono? Dio buono."
"Sono sempre più sicuro che hai il ciclo." risponde mister spacobotilia.
"Non ho il ciclo, va bene!?" urlo stizzito come un gay con le mestruazioni, seriamente.
"Oh, zitti porca miseria!" s'intromette di nuovo Niall. "Ehi c'è Liam!" aggiunge provando a farsi notare.
Liam si accorge di noi e ci viene incontro, domandandoci che minchia stiamo facendo.
"Stalking." rispondiamo tutti e tre con un sorriso da ebeti.
"Di quali disturbi mentali soffrite?" domanda a guardandoci uno ad uno.
"Dillo ad Harry, non a noi. A me ha promesso Biber." si difende Niall.
"A me delle lacche, quindi.." 
"Harry, sei arrivato a questo punto?"
"Si, va bene? Io può, sks. Ora se ci vuoi dare una mano bene, altrimenti addio."
"Harry!" mi riprende Liam con una faccia incazzata. "Hai il ciclo!?"
"Oddio che palle, siete fissati!" 
"Comunque, una mano te la posso anche dare. Che devo fare?"
"Harry.." mi chiama Niall.
"Aspetta Niall. Mettiti qui vicino a noi e osserva quello che fanno." rispondo sia a Niall che a Liam.
"Okay, poi?"
"Harry..!" mi richiama.
"Un attimo!" rispondo al biondino. "E poi mi riferisci. Mister spacobotilia ha il ciuffo troppo esibizionista e non mi fa vedere."
"Va beene." risponde ridendo.
"Harry porca mignotta! Se ne sono andati!!!!" urla Niall facendo cascare tutti quanti, me compreso.
"Come se ne sono andati!!? E dove!? AAAHH!" urlo disperato.
"Che ne so io!"
"Ops." s'intromette Zayn, sistemandosi i capelli.
"Sono fottuto."
"Si, lo sei." risponde con nochalance Liam.
Lo fulmino con lo sguardo, rialzandomi in piedi. "Io li troverò."
"Harry, lascia stare. Lou ti dirà com'è andata quando tornerà a casa." prova a tranquillizzarmi Niall.
"Horan ha ragione, dai torniamo a casa. Ci siamo ridicolizzati anche troppo."
"E va bene.." mi lascio convincere alla fine. Dopotutto, hanno ragione.
Louis me lo dirà quando tornerà a casa, oh yeah.
 
 
Chi l'avrebbe detto che sono le dieci di sera e sto ancora aspettando Louis che torni a casa? Sono un caso perso, buttato nel cesso, esploso, bruciato, impossibile.
Nemmeno scrivere stronzate su facebook mi aiuta, dio che nervi.
"Harry sono senza chiavi, mi apri?" mi urla Lou fuori dalla finestra.
Mi precipito ad aprire la porta ed abbracciarlo. "Sei vivo!" mi lascio sfuggire, stringendolo di più.
"Miii, mancava solo che morivo ceh!" dice sorridendo.
"Com'è andata?"
"Male.." risponde tornando serio, quasi triste.
"Ohh, come mai?"
"Lascia perdere.. vado a dormire, ne parliamo domani okay?" dice dandomi una pacca sulla spalla e andando su. "Notte." aggiunge salendo l'ultimo scalino.
Mi assicuro che Louis sia andato su e che abbia chiuso la porta della sua camera.
Silenzio tombale.
Ci sono solo io.
Io e la mia mente malvagia.
Non è andata a buon fine eh?
Bene.
"THEEEY ARE NEVER EVER EVEEEEEEEEER GETTING BACK TOGETHEEEEEEEEEER!!" inizio a cantare a squarciagola saltando sul divano come un coglione, buttando i cuscini per aria, con un sorriso a trecentosessanta denti.
I miei piani stanno andando nella giusta direzione, YEAAAAAAAH MAN




MY HEAAAAART'S A STEREOOOO, IT BEATS FOR YOUR, SO LISTEN CLOSEEEEE..

ci sto in fissa da ventiquattro ore oramai, non fateci caso. LOL
però si adatta alla fan fiction, quindi non è poi così grave. (ari)LOL
okay, basta, faccio la seria. c:
MACCCCCCCCCCCCIAO BELLISSIME! Quanto tempo, skstm. asdfghjhgfd *(s)cuoricino*
Più passa il tempo, più persone leggono la storia e più arrivano recensioni. Recensioni bellissime poi, sdfgjdsfhgdujdfh GRAZIE PER I COMPLIMENTI asdfghjhgfd VI AMO TUTTI sdfghjhgfdgshja *w*
anyway, recensite anche questo se vi è piaciuto e.. al prossimo, come sempre. c: 
BYEEEEEEEEEEEEE. *kisskiss*

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Capitolo 8
*** Jealousy. ***


7.

 



"Oh, vaffanculo! Non me ne riesce una stammattina!" urlo buttando l'ennesima frittella bruciata nel secchio della spazzatura.
E' la decima che preparo e per l'ennesima volta si è bruciata, fuck.
Come se non bastasse non ho dormito, ho due occhiaie grosse quanto il buco dell'ozono, un umoraccio ed ho anche fame. Fanculo.
"Buongiorno anche a te eh!" mi saluta Louis entrando in cucina mentre si stropiccia gli occhi continuando a sbadigliare. "Non ti ho mai visto così di buon umore." dice ironico sedendosi sullo sgabello.
"Ti ho svegliato, scusami." 
"Tranquillo, ero sveglio già da un po', ho un martello in testa." mi osserva. "Cos'hai fatto all'occhio?"
"E' uno dei motivi del tuo mal di testa.." rispondo toccandomelo appena; mi fa ancora male.
"Non capisco."
Gli racconto tutto, nei minimi particolari, tralasciando il particolare più importante. "Devi smetterla, sia chiaro!"
"Stavo già pensando di smetterla con quella roba.. morto un papa se ne fa un altro giusto? Bene, così farò." dice fiero, sorridendomi.
"Intanto c'ho rimesso un occhio." dico scherzando. "E la colazione."
"Per la colazione non fa niente, mi cambio e andiamo al bar.. per l'occhio posso solo scusarmi."
"Pff, va tranquillo. Ti aspetto qui."
"Okay, mi sbrigo!" risponde raggiante.
"Ah Lou.."
"Dimmi."
"Il tuo cellulare stammattina tra chiamate e messaggi ha squillato e vibrato almeno quindici volte.."
"Oh, vedo chi è." dice prendendo il telefono. Sbuffa, poggiando di nuovo il cellulare sul tavolo. "Che mi frega, c'è tempo. Vado a prepararmi." torna sorridente, scappando di sopra.
Quando sono sicuro che Lou è salito su, prendo il suo cellulare e sbircio un po', anche se non dovrei.
Chiamate perse: Eleanor (10)
Messaggi: Eleanor (5)
E chi poteva essere se non lei. Pff. Vediamo i messaggi. 
 

'Lou, mi ha detto Dan che è successo qualcosa al Funky Buddha ieri sera mentre c'eri tu.
Stai bene? xx' 
 

Ovvio che sta bene, pfff.
 
 
'Okay, probabilmente starai ancora dormendo..?
Appena sei sveglio rispondimi per favore. xx'
 


No, non sfracassarmi i maroni. Sarà impegnato con me, non ti risponderà,pfff.
 
 

'Ti ho chiamato almeno sette volte, accidenti.
Che fine hai fatto? Non ignorarmi Lou! :( xx'
 

Lui? Ignorarti? Ma quando mai, pffff.
 
 

'Inizio davvero a preoccuparmi, sono arrivata a dieci chiamate solo al tuo numero.
Mi preoccupo, lo sai che ti voglio bene. Fammi sapere. xx'
 


TACI donna. Tu gli vuoi bene, io lo amo. Come la mettiamo eh? Eh? Eh? EH?! Pffff.
 
 

'Va bene, ho capito. Non ti disturbo, quando vorrai mi invierai un messaggio o mi chiamerai.
Come vuoi, basta che mi dai un segno di vita. Ci si vede in giro! xxxxxx'
 
No dai, metticela un'altra 'x' no? Di Danielle ce ne abbiamo già una, per favore eh. 'Ci si vede in giro' sta ceppa proprio. Non tornerà da te, CAPRA.
Cancello tutto, sia messaggi che chiamate; Lou non deve sapere niente di Eleanor.
Non torneranno insieme, NO.
 
"Capra chi?" dice una voce alle mie spalle che mi fa spaventare.
Mi volto verso Lou mentre poggio il cellulare dov'era prima.
"Lou! Sei pronto?"
"Ovvio."
"Allora andiamo!"
"Okay!" risponde prendendomi a braccetto e trascinandomi fuori.
 
 
Avendo lo stomaco pieno ed essendo soddisfatti della colazione a base di cupcake, decidiamo di farci un giretto per Londra.
"Harry, ma noi che numero siamo?" mi domanda Lou guardando le vetrine.
"Che numero siamo? Ma che domanda è?" 
"Ho letto su una rivista che ogni persona ha un numero preferito o un numero che gli porta fortuna.. e mi stavo chiedendo che numero fossi."
"Che rivista era? Per malati mentali?"
"Suvvia Haroldino non fare l'antipatico."
"Mhm, un giorno te lo dirò!"
"Ma io lo voglio sapere adesso!"
"No, non si può."
"Perchè!?" inizia a lagnarsi come un bimbo mentre la gente ci guarda male.
Sorrido vedendo che Louis è perfetto anche quando fa il coglione, è incredibile. 
"Perchè no, fidati di me. Quando te lo dirò sarai anche felice di saperlo."
"Mhm, vabbè se lo dici tu.."
"Fidati di me."
"Va b.." improvvisamente si blocca, guardando avanti a se.
"Che c'è?" sposto lo sguardo davanti a me e ci ritroviamo miss Eleanor TiRiempioDiMessaggiPerchèTVB Calder. "Oh, ciao Eleanor." la saluto senza entusiasmo.
"Ciao Harry. Louis." dice sorridendo.
"Ciao." risponde Louis cercando qualcos'altro con cui distrarsi.
"Pensavo fossi morto, perchè non hai risposto ai miei messaggi?" 
Merda, merda, merda. Taci capra, TACI. 
"Quali messaggi?"
"Quelli che ti ho mandato stammattina. Senza contare le chiamate."
"Ho controllato e non c'era nulla.. Harry non è che li hai eliminati?" mi domanda squadrandomi.
"Io? IO? Ma quando mai, see pff. Lo sai che non mi impiccio dei fatti tuoi." dico con un'aria angelica.
"Beh allora.. Scusa Eleanor." risponde facendo spallucce.
"Oh vabbè, fa niente. Ora so che sei vivo almeno!" tzè, crede di essere simpatica. No, non lo sei. NON LO SEI. OKAY? OKAY.
"Eh si.."
"Lou credo dovremmo andare.." ti prego Boo, andiamocene.
"Si, giusto. Scusaci dobbiamo andare."
"Ciao ragazzi, scusatemi voi. Ah Lou, dobbiamo parlare appena hai tempo. Voglio chiarire per bene.." dice accarezzandogli un braccio mentre sento che mi sto trasformando in un animale selvatico con il ciclo e il mal di testa.
"Ehm o..okay. Ciao El!" la saluta sorridendole.
"Ciao Lou." ricambia lei allo stesso modo, andandosene.
"Vuoi davvero chiarire con lei?" gli domando senza far vedere che sono irritato dalla cosa.
"Perchè no, oramai.. Due chiacchiere ci faranno bene. Credo." risponde facendo spallucce  e tornando a camminare.
 
Bene, la bambolina si scorderà della chiacchierata e di Louis. IMPEDIRO' TUTTO QUESTO, COSTI QUEL CHE COSTI.




EEEEEEEEEEEEEEEEEEH SEXY LADIES!
PPPPFFFFFFFFFFFFF. -cit
le fisse, brutte cose si. HAHAHAHAHAAHAHAHAHA non fateci caso, pls. 


Anyway(1).
SONO FOTTUTAMENTE ORGOGLIOSA DI QUEI CRETINI (*cuoricino*) CHE HANNO VINTO IL GLOBAL SUCCESS AWARD, BITCHES. AAAAAAAAAAAAAAAAH asdfjhgfdsasdfgh. E il video di 'one way or another' è ASDFGHJHGFDSASDFGHJ, ACCIMINCHIA. *u* 

Anyway(2).
Torno al capitolo, skstm.

Giusto per chiarire
, non ho nulla contro Eleanor! è solo ironia, sappiatelo. c:
Anyway, recensite se volete e.. niente. BAAAAACIIIII XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX (pubblicizziamo un sito porno, yeah.) 

Anyway(3)

111 visite in due giorni, solo nel sesto capitolo. IO VI AMO ASDFGHJHGFDSDFGH OH SI. AAAWW 
okay, me ne vado davvero. c:

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Capitolo 9
*** Cry. ***


 

9.

 
 


"Harry che cazzo ti urli!?" biascica Liam, scendendo dalle scale toccandosi una spalla.
"E' successa una cosa bellissima Liam!!" dico euforico continuando a saltellare.
"Sono le due di notte, vai a letto." mi impone indicando le scale con la testa.
"Non posso, devo festeggiare."
"E non puoi farlo domani mattina con dei pancakes magari?" 
"Mi è impossibile, l'euforismo si è impossessato di me."
"Riguarda Louis immagino."
"Esatto. Ahh!"
"Io non sarei così contento se lui ci sta male."
Effettivamente ha ragione, non dovrei gioire sulle sue 'disgrazie'. "Hai ragione.. dovrei chiedergli scusa?"
"Ma che cavolo vai dicendo, non lo sa che stai sfaciolando come un cretino. Domani mattina gli parlerai, punto. Ora vai a dormire per favore."
"Mhm, okay. Buonanotte!" dico saltellando verso le scale e salendone una ad una a ritmo di samba.
 
La mattina seguente, ho un sorriso che farebbe invidia a tutti. Mi cambio e scendo giù, pronto ad affrontare la giornata.
 
"Buongioornoo!" urlo a tutti sorridendo.
"Buongiorno a te Hazza." mi saluta Niall addentando un toast.
"Ehi, che bel visino allegro!" nota Zayn lanciandomi un'arancia.
"Che bella giornata." commento sedendomi accanto a Liam, ancora un po' addormentato. "Tutto okay P?" 
"Ho sonno." dice seccamente, guardandomi male.
Lo abbraccio forte, chiedendogli scusa per averlo svegliato nel bel mezzo della notte e ricevendo un 'idiota' come risposta.
"Louis ancora non è sceso." mi avverte Zayn. "Credo stia ancora dormendo." 
"Vado a chiamarlo." dico alzandomi.
"Fai il bravo." dicono in coro, ridendo.
"Io sono un angioletto." rispondo, andando su.
 
 
La porta della camera da letto di Louis è ancora chiusa, segno che non si è alzato. La apro giusto per sbirciare un pochino; Lou è nel letto, rannicchiato sotto le coperte fin sopra la testa. Mi avvicino, richiudendo la porta.
Mi fermo, seduto accanto al suo letto. Il suo respiro è regolare, notando l'alzarsi e abbassarsi delle coperte. Buon segno, non stava piangendo.
Con molta attenzione, per non farlo svegliare, tiro su l'altra parte intatta delle coperte, stendendomi accanto a lui.
Mi sistemo un po' più su rispetto alla sua testa, appoggiando la testa sulla mano del braccio che ho piegato sul cuscino.
Lou si accorge di me e come volevo che facesse, si volta leggermente verso di me sussurrando un 'ciao', accennando un sorrisino.
"Ciao a te Boo." dico dolcemente, accarezzandogli i capelli. "Come stai?" avrei preferito non domandarlo, ma dovevo da 'buon amico'.
"Male." risponde, rannicchiandosi ancora di più contro di me.
"Cos'è successo ieri?"
"Mi ha detto che questo 'distacco' le ha fatto bene, ha pensato a tante cose."
"E?"
"E mi ha detto che la settimana scorsa ha incontrato un ragazzo e.." il tono della sua voce si blocca, fa fatica a continuare a parlare e lo capisco.
Respira profondamente e aprendo gli occhi, continua. "..e ha detto che è davvero simpatico e vorrebbe conoscerlo di più. E si stanno frequentando."
"Lou.."
"Non mi ama più." dice iniziando a singhiozzare. "E' tutto finito." aggiunge voltandosi completamente verso di me, e abbracciandomi poggiando la sua testa sul mio petto. 
Non posso fare a meno di abbracciarlo, intrecciando anche le mie gambe alle sue. "Non meriti tutto questo. E lei non merita le tue lacrime." provo a consolarlo, stringendolo di più.
"Lo so, ma ci sto male."
"Ne uscirai Lou, fidati di me." 
"Non credo."
Mi stacco un po', quanto basta per prendere il suo viso tra le mie mani, perdendomi nei suoi occhi celesti, sofferenti. "Fidati di me, ne uscirai. Non è l'unica ragazza del mondo, vedrai. Troverai qualcun altro che saprà farti stare meglio, più di quanto abbia fatto lei. Ti innamorerai di nuovo, anche in modo diverso chissà. Ma, te lo prometto, la dimenticherai."
"Grazie Harry." dice abbracciandomi.
Avrei voluto aggiungere 'innamorati di me' ma, lasciamo perdere. Non vorrei peggiorare ancora di più la situazione.
 
 
Nei giorni successivi, Lou sembra riprendersi sempre di più mentre io, soddisfatto, mi sento al settimo cielo avendolo sempre per me. E' una cosa che non accadeva da secoli.
 
"Prima o poi comprerò una casa tutta per me." dico guardando la bacheca di un'agenzia immobiliare.
"Ed io? Mi abbandoni?" domanda Lou bevendo un sorso del suo frappè.
"Ovvio che no, verresti con me."
"Volevo comprare una casa per me ed Eleanor ma.. meglio così."
"Ehi, a quel punto tu avresti abbandonato me."
"Non l'avrei fatto."
"Tu dici?"
"Si, una cosa in questi giorni l'ho imparata."
"Ovvero?"
"Le ragazze vanno e vengono, ma di una cosa sono certo. I veri amici non se ne andranno mai." dice sorridendomi.
Ricambio il sorriso, abbracciandolo. "Andiamo dai."
"No, vieni con me." dice prendendomi per mano, entrando nell'agenzia.
"Lou che cazzo vuoi fare? Mi spaventi."
"Vedrai." risponde facendomi l'occhiolino.






EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH BUONSALVE A TODOS! c:

lo trovo un capitolo abbastanza gngngnoso(?), non credete? boh, vabbe dettagli. lol
anyway, fatemi zapere coza ne penzate, recenzendo, tezori. C: 
al prozzimo capitolo, kizz. AHAHAHAHAHAHAAHAHAH okay, basta. c':
UN BAAAAAAAAAAAAAACIO.

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Capitolo 10
*** Let me win..? ***


10.

 
 
 
Giorni dopo.
 
 
Lou's pov.
 
"Oh Lou, sono sicuro che ad Harry piacerà!" 
"Infatti, è un regalone!"
"Incompleto, ma pur sempre un regalone."
"Grazie ragazzi, quando arriva a proposito?"
"Sento il rumore del motore della sua macchina, sicuramente è lui." dice Liam andando ad affacciarsi alla finestra. "Si, è Harry."
"E se non gli dovesse piacere? Se ho fatto una minchiata?"
"Ma se hai detto che quando stava con te gli piaceva!"
"Si ma boh.."
"Louis, calmati." prova a tranquillizzarmi il biondino. "Andrà tutto bene."
"Ehi ragazzi, dove siete?" udiamo tutti e quattro l'inconfondibile voce di Harry provenire dal salotto. Lo raggiungiamo e ci fermiamo davanti a lui, allineati come soldati. "Beh? Che avete?" domanda poggiando il giacchetto sul bracciolo del divano."
"Vieni con me." gli dico prendendolo sottobraccio, dirigendomi verso la porta d'ingresso.
"In bocca al lupo!" si lascia sfuggire Zayn, successivamente colpito dietro la nuca da Liam per farlo stare zitto.
"Lou mi preoccupi."
"Me lo dici sempre." rispondo facendo spallucce.
Harry sorride, divertito dal fatto che io lo stia portando a braccetto per strada. "Dove stiamo andando?" domanda.
"Lo vedrai, siamo quasi arrivati."
"Okay."
 
 
Harry's pov.
 
 
"Ta-daaan!" dice Lou entusiasta, mostrandomi una casa davanti a noi.
"Louis è.. una casa?"
Annuisce sorridente. "Aspetta che prendo le chiavi." dice mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni e cercandole.
"E' tua? Hai comprato una casa?"
Annuisce, di nuovo.
"Ma è quella che avevamo visto all'agenzia tempo fa!"
Annuisce, aggrottando la fronte. "Merda." si lascia sfuggire, sollevando lo sguardo verso di me. "Ho scordato le chiavi a casa." 
Scoppio a ridere, battendo involontariamente le mani com'è mio solito fare. "Sei sempre il solito!" lo prendo affettuosamente in giro.
"Ma io voglio fartela vedere adesso." s'impunta serio.
"E come fai?"
"Mhm.. vieni con me." dice mostrandomi una stradina che porta nel retro della casa.
"Lou c'è un cazzo di muro. Come pensi di risolvere?"
"Scavalcandolo, mi sembra ovvio. Sono Louis Tomlinson, il re delle minchiate!" dice fiero, iniziando a scavalcare. "Se mi aiuti non mi dispiacerebbe eh." aggiunge facendomi cenno di venire verso di lui.
Lo aiuto a salire e con fare felino, riusciamo a scavalcare entrambi, rimanendo seduti sull'alto muro.
"Merda di nuovo." si lamenta.
"Che c'è?"
"Ho rovinato la sorpresa migliore."
"Ovvero?"
"Guarda sotto."
"C'è la piscina! Che figa."
"Appunto. E sai cosa dobbiamo fare?"
"Cosa Louis?"
"Buttarci."
"Spero scherzi."
"Vuoi morire per aver sbattuto la testa sull'erba?"
Rimango in silenzio, guardandolo spaventato. "Non vorrai mica tuffarti?"
"Certo!"
"Menomale che ho lasciato il telefono a casa, insieme al portafogli."
"Allora saltiamo?"
"Salto io, salti tu?"
"Si, Jake."
"Oh Rose!" 
"Finiscila, non sono femmina."
Scoppio a ridere di nuovo mentre Louis mi fulmina con lo sguardo. "Su Svetlana, tuffiamoci."
"Sve che?"
"Quando sei ubriaco te ne esci così."
"Ma vaffanculo."
"Aw, che dolce."
"Louis! Forza!" dico alzandomi un po' e  prendendogli la mano.
"Al tre."
"Okay."
"...Tre!" dice improvvisamente, buttando entrambi in acqua.
Siam riusciti a toccare quasi il fondo della piscina e, con grazia, risaliamo su in superfice. 
"Stronzo avevo detto al tre!"
"Infatti ho detto tre." dice beffardo.
"Louis."
"L'ho detto che sono il re delle minchiate!"
"E me ne sono accorto!"
"Sei arrabbiato?"
"Nah. Però.."
"Però?"
Però, fingendomi offeso, lo spingo sott'acqua con la forza e cerco di scappare, ma inutilmente perchè Louis mi prende per la caviglia e fa lo stesso gioco.
Lottiamo, si può dire, nell'acqua fino a ritrovarci "incastrati" l'un l'altro.
"Credevi di farmela eh." dico vittorioso.
"Non cantar vittoria, Styles. Aspetta che esco da qui."
"E fammi vincere ogni tanto!"
"Vedremo!" risponde facendomi la linguaccia.
"Pff, andiamo va."
"Se non scroci le tue gambe dal mio bacino, dubito che potremmo uscire."
"Oh, giusto." 
Finalmente, usciamo dalla piscina e quasi correndo entriamo in casa. Non avendo asciugamani, accendiamo il riscaldamento fortunatamente funzionante e girovaghiamo a piedi nudi per la casa.
E' abbastanza enorme, con grandi finestre e parquet ovunque a parte nei bagni. Ha un rustico ed un altro piano superiore con tre camere da letto e due bagni.
Ci fermiamo in una stanza, probabimente quella che dovrà essere una camera da letto. C'è solo un tavolo, bene direi.
"Ti piace?" mi domanda Lou pulendo nel miglior modo quel tavolo, mentre io sono affacciato alla finestra.
"Si, ma sapevi che mi piaceva."
"Ovvio, altrimenti non l'avrei presa."
"Lou.."
"Dimmi."
"Guardami." dico sperando che si fermi a guardarmi. "Perchè l'hai fatto?"
"Perchè mi sentivo in debito."
"Perchè?"
"Tu mi sei stato accanto per il fatto di Eleanor, hai sopportato i miei pianti, le mie lamentele senza dire nulla. Mi hai fatto ritornare il sorriso e per questo te ne sono grato."
"Ti sarebbe passata a prescindere." dico avvicinandomi verso di lui.
"Si, è vero. Ma probabilmente, anzi sono sicuro, senza di te non ce l'avrei fatta." risponde sorridendomi.
"Sono contento che lo pensi." ammetto appoggiandomi con il bacino sul lato del tavolo.
"Dobbiamo festeggiare!" dice mettendosi difronte a me.
"Non credo sia il momento adatto sai? Siamo fradici."
"Dettagli, cosa saranno mai dei vestiti bagnati!"
"E capelli!"
"Sei sexy." si lascia probabilmente sfuggire, visto che ha le guance leggermente arrossate.
"Anche tu lo sei Lou, più di quanto tu possa immaginare." ammetto nuovamente, tranquillo.
"Lo pensi davvero?"
"Louis.." sorrido pensando a quello che sono. "E' ovvio che lo penso."
"Uh, è vero. Ogni tanto mi dimentico che sei gay."
"Devi farci l'abitudine."
"Ci sto riuscendo, ti dirò."
"Sono contento."
Piccole gocce d'acqua, cadono dai miei ricci bagnati, cadendo a loro volta sulle mie guance finendo sulle labbra. Louis se ne accorge e ne toglie una passandoci il pollice, accarezzandomi poi la guancia.
Ricambio il gesto sorridendogli, scrollando i capelli come un cane.
Lui rimane impassibile, davanti a me, spostando leggermente i miei capelli dalla fronte avvicinandosi un po' passo passo. 
Inaspettatamente da me stesso, appoggio le mie braccia intorno a lui, staccandomi dal tavolo e prendendolo in braccio mentre avvolge le sue gambe al mio bacino.
Questa volta lui è quello seduto ed io sono quello in piedi.
"Qualsiasi cosa accada, non infierire." sussurra al mio orecchio, tornando difronte a me. Non mi muovo di un millimetro, lasciandogli scrutare il mio volto. 
I nostri petti sono vicini, molto vicini ed i nostri cuori formano un unico battito regolare.
Louis mi accarezza ancora una volta la guancia, per poi lasciarsi andare, dandomi più volte dei leggeri baci sulle labbra.
"Visto che ti lascio vincere ogni tanto?" sussurra tra un bacio e l'altro, guardandomi negli occhi, mentre io non posso far a meno di sorridere. 
 



AAAAAAAAAAAAAAAAAWWWW, SALVE A TUTTI.
 
Dopo tanto tempo, sono tornata. c: 
Questo capitolo è fottutamente dolcissimo e sono fottutamente felice di averlo scritto. A parte che sono fottutamente felice in generale ma vabbè, dettagli. Ohw, mi viene da piangere. Può sembrare strano ma sono molto legata a questa fan fiction, come sono legata alla questione 'Larry' e.. boh. asdfghjhgfdfgh mi era mancato scrivere su questa. c':
Anyway, come sempre fatemi sapere se vi piace, se devo cambiare qualcosa o boh, vedete voi insomma. Recensite se volete e niente. Fate le brave e ci si sente al prossimo capitolo. *cuoricini everywhere*

#Alotoflove.
-Hils.-


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Capitolo 11
*** Confusions. ***


11.

 
 


"Hai le labbra morbide." dice Louis tornando a guardarmi a pochi centimentri da me.
"Anche tu Lou, più di quanto mi aspettassi."
"Vedi che ti sorprendo sempre?" si vanta sorridendo.
Sorrido divertito, tornando ad abbracciarlo come poco fa. "Che facciamo adesso?"
"Arrediamola!" prende iniziativa.
"Adesso?"
"Si!"
"E con cosa? Dobbiamo scegliere i mobili Lou."
"Allora ci andiamo domani?"
"Va bene."
"Yeeah! Ora torniamo a casa, i ragazzi penseranno che sia successo qualcosa."
"Nah, non credo."
 
Torniamo a casa e sbattendo la porta come sempre, segno che qualcuno è tornato a casa, cerchiamo gli altri.
"Oh, alla buon'ora!" dice Liam, piombandoci davanti con grembiule addosso e coltello in mano.
"Vuoi ucciderci?" domanda Lou.
"O affettarci qualcosa..?" aggiungo io, coprendomi le parti basse.
"Eh? Ah." nota l'arnese che ha in mano. "Comunque no, è solo pronta la cena."
"Cena?"
"Si, quel pasto che di solito si fa alle otto di sera.. conoscete?"
"Come sei simpy." diciamo entrambi. "Andiamo a lavarci le mani."
"E muovetevi! Niall e Zayn stanno tornando con qualcosa da bere!"
"Si papà!" 
 
Saliamo al piano di sopra, ognuno ha il proprio bagno ma stavolta Louis ha deciso di lavarsi le mani nel mio bagno.
"Tomlinson, spostati che mi serve l'acqua! Con che me le lavo, aria?"
"Oh scusami. Toh, usane quanta ne vuoi." mi fa spazio gentilmente, spostandosi a destra.
"Grazie." con un po' di sapone, metto le mani sotto il getto d'acqua e le pulisco per bene mentre Louis sembra divertirsi. "Perchè ridi?"
"Perchè sei sexy anche mentre ti lavi le mani."
Abbasso lo sguardo, cercando di coprire il poco rossore che ho sulle mie guance con i ricci penzolanti. Purtroppo se ne accorge e mi abbraccia da dietro. "Sei tenero quando arrossisci, specie se lo fai per merito mio."
"Ah-ah." faccio finta di ridere, voltandomi verso di lui. "Ho le mani bagnate, non ti conviene." provo a metterlo all'erta.
"Anche io, ma non le uso come arma. Ricciolino delle mie vans."
"Io può, sks."
"Allora, alzo le mani!" dice facendo il gesto. 
Cogliendo l'attimo, gli do un bacio sulle labbra e scappo in cucina, ridendo come un pazzo.
"Harry! Me la pagherai!" urla anche lui, inseguendomi e raggiungendomi.
"Cavolo vi urlate voi due?" domanda Liam scuotendo per aria ancora quel coltello.
"Niente." rispondiamo sedendoci vicini a tavola.
"Voi ci nascondete qualcosa." se ne accorge Zayn, guardandoci da capo a piedi.
"Nah. Fanno i coglioni come sempre, che sarà mai." prova a pararci il culo Niall, involontariamente. 
"Mah, resta il fatto che la cena è pronta quindi mangiamo!" dice Liam servendo i nostri piatti e iniziando a mangiare, senza porsi troppe domande.
 
Dopo cena, io, Niall e Zayn guardiamo la tv mentre Liam è uscito con Danielle e Louis è in cucina a cercare qualche negozio di immobili sul pc.
"Ragazzi, io vado a dormire. Buonanotte!" ci avverte Niall, stiracchiandosi e salendo le scale. Seguito da Zayn, anche lui insonnolito. Rimango solo soletto, come un cagnolino, a girare canali per cercare qualcosa da vedere ma inutilmente.
Improvvisamente, da dietro di me, delle morbide mani si posano sui miei occhi.
"Louis?"
"Che palle, non c'è gusto con te." si finge offeso.
"Scusami ma se ti riconosco non è colpa mia." ammetto ridendo.
"Pff." si avvicina a me, poggiando le mani sul mio petto. "Dormiamo insieme stanotte?" domanda dolcemente, dandomi un bacio sulla guancia.
"Mhm, va bene. Dov.."
"Nel tuo letto."
"Okay, andiamo Romeo." dico spegnendo la tv e alzandomi. Louis mi segue, fino ad arrivare su.
"Sicuro che non se ne accorgeranno?" gli domando chiudendo la porta della camera.
"Nah, tranquillo."
"Mi fido eh."
"Devi." risponde facendomi l'occhiolino. "Ah, mi rubo una tua maglia."
"Va bene, l'armadio è quello." gli indico, mentre mi tolgo i vestiti, rimanendo in boxer. "Da che parte vuoi dormire?" 
"Non mi fa differ.. Harry!" mi quasi urla contro.
"Che c'è?!"
"Aiuto."
"Louis?"
"Ho un heart attack."
Scoppio a ridere, abbassando lo sguardo. "Sono bello lo so."
"Menomale che lo sai!" 
Mi sdraio sul letto, coprendomi fino al bacino. Louis, dopo essersi messo la mia maglia preferita,  fa la stessa cosa sdraiandosi accanto a me. "Ho trovato un centro commerciale dove ha un piano unicamente per gli immobili. Domani mattina ci andiamo vero?" domanda iniziando a disegnare linee a caso sul mio petto con la sua mano.
"Tutto quel che vuoi Lou." gli sorrido. "Dopotutto è casa nostra."
"Certo che lo è."
Intreccio la mia mano alla sua, mentre lui si stringe di più a me. C'è un'atmosfera perfetta, mi sembra di essere in paradiso, aw. Così, ci addormentiamo mano nella mano.
 
 
 
"Buongiooooooorno gente!"urlo entrando in cucina facendo un mini balletto idiota.
"Buongiorno Hazza!" mi saluta Niall, mangiando i suoi cereali.
"Giorno bro!" aggiunge Zayn, ancora mezzo insonnolito.
"Ehilà!" accenna Liam, cucinando altri pancakes.
"Buongiorno Lou!" lo saluto provando a dargli un bacio ma inutilmente, visto che si è spostato in meno di un attimo.
"Oh, ehm, giorno Har. Andiamo?" domanda alzandosi.
"Okay.."
"Tornate per pranzo?" domanda Zayn.
"Si!" rispondiamo entrambi, salutando tutti di nuovo e avviandoci in macchina.
Il viaggio non è poi tanto lungo e dopo una ventina di minuti siamo arrivati al centro commerciale. Non fatichiamo nemmeno a posteggiar la macchina e in pochi minuti stiamo già salendo le scale mobili.
Louis non fa in tempo a guardarsi in giro che ha già visto un tipo di cucina che gli piace da pazzi, ma decidiamo prima di dare un'occhiata.
"Lou.. posso chiederti una cosa?" gli domando continuando a guardarmi intorno.
"Certo, dimmi tutto bambolo." scherza fermandosi a guardarmi.
"Stammattina.."
"Cosa?"
"Ecco.. sembra stupido ma.. ci sono rimasto male quando ti sei spostato mentre cercavo di darti un bacino innocente." ammetto con un'aria un po' infantile.
"Oh.. scusa Harry."
"Perchè ti sei spostato? Insomma.. non ti vergognerai dei nostri amici alias fratelli?"
"Ovvio che no Harry.. solo che.."
"Che?"
"Non sono pronto."
"A far cosa?"
"Non sono pronto a 'uscire dal guscio' ecco."
"Ah. Nemmeno con loro?"
"No.. sei arrabbiato?"
"No ma.. insomma.. boh."
"Harry che hai?"
"Se non sei pronto per dirlo ai nostri migliori amici, non sei pronto nemmeno a tutto questo."
"Tutto questo, cosa?"
"Alla casa, alla convinvenza.. a noi, Louis."
"Non è vero."
"Come fai a dire che non è vero? Hai paura a confessarti con i nostri migliori amici! Non mi aspetto un 'lo amo da matti' ma insomma, almeno un qualcosa che mi faccia capire che ci tieni a me."
"Perchè, questo che stiamo facendo? Non vuol dire tenerci?"
"Si, ma all'inizio era solo un modo per ringraziarmi o te lo devo ricordare?"
"Harry.."
"No Louis, anch'io ho bisogno di certezze. Non voglio sentirmi usato." dico andandomene via.
"Dove vai adesso?! Dai Harry!"
"Voglio stare da solo!" gli urlo, andandomene a fare un giro altrove, scazzato.




EHILAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'.

salve babes. Come và la vita? Io potrei stare nettamente meglio se non avessi un mal di gola da far paura, ma sorvoliamo. c:
Anyway, riusciranno i nostri eroi a far pace? Eh, chi lo sà. LOL lo scopriremo nel prossimo capitolo asdfghjkhgfd restate connesse(?) e lo saprete. YEP!
Anyway numbah two, statemi bene e buona Pasqua. :3

#Alotoflove.
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Capitolo 12
*** Lost in confusion. ***


12.

 
 
Sono tre giorni che non parlo con Louis.
Sono tre giorni che facciamo come se non ci conoscessimo e sto male.
Tanto male che mi prenderei a sprangate da qualche parte in modo autonomo.
Avrò esagerato ma lui non doveva farmi quel che ha fatto. Insomma, sono un umano anch'io e ho dei sentimenti, cazzo.
"Harry! Muoviti porca miseria!" mi urla Liam da fuori la stanza, battendo quattro volte un pugno sulla porta. "Faremo tardi per l'intervista alla radio!" continua.
Cheppalle, io sto a pensare a Louis e lui all'intervista. Argh. "Arrivo!" urlo, sistemandomi la giacca e uscendo finalmente dalla mia stanza.
"Alelluia, dai scendiamo che i ragazzi sono gia nel furgoncino."
"Arrivo arrivo." sbuffo seguendolo.
"E non fare questa faccia da cane bastonata, sorridi."
"Liam, taci e cammina."
"Come non detto!"
Saliamo in macchina e mi siedo tra Niall e Liam mentre Zayn è accanto a Louis, impegnato a fare non so cosa con il cellulare. Sono tre giorni che sta sempre con quell'aggeggio in mano, che urto.
Arriviamo agli studi della radio una decina di minuti dopo, salutiamo le fans che sono dietro i cancelli ed entriamo dentro pronti per iniziare l'ennesima, stressante intervista.
Dopo le varie domande sul nuovo singolo e sul probabilissimo nuovo tour, il tizio (che si crede simpatico ma non lo è) inizia a fare domande sulla nostra amicizia.
"Liam, sei molto legato ai ragazzi vero?" gli domanda, sorridendo come un coglione.
"Si, sono i fratelli che non ho mai avuto. E' una cosa fantastica, gli voglio molto bene." ammette, anche un tantino in imbarazzo. Noi non possiamo fare a meno di dire un 'ohw' di gruppo.
"E tu Louis? Che ne pensi dell'amicizia con loro? Ti trovi bene?" oh, domanda interessante.
"Ehm, ovvio. Voglio bene a tutti, ovviamente. Io ci sono per loro e viceversa.."
"E ci sarai anche ora che ti sei rifidanzato con Eleanor? Ehh vecchio lupo!" ..what!? Eleanor!? Spero vivamente che stia scherzando.
"Ehm, omh, ehm, certo..certo. Ovvio." risponde, abbassando lo sguardo per non cercare il mio confuso e incazzato.
"Bene, ora cinque minuti di pubblicità! Torniamo subito sempre con i One Direction!" saluta lo speaker, togliendosi poi le cuffie e andando a prendere un caffè seguito da noi.
Io, incavolato nero più nero dei capelli di Zayn, esco aprendo furiosamente la porta sul retro deglo studi e scendo le scale come se fossi inseguito da qualcuno.
Finite le scale, mi fermo e guardo un qualsiasi punto davanti a me mettendomi le braccia dietro la testa e chiudendo gli occhi. "Non è possibile." mi lascio sfuggire in un sussurro. Apro gli occhi guardando verso il cielo; vedo appannato e credo piangerò tra meno di due secondi.
"Harry." conosco quella voce, come non riconoscerla.
"Vattene Louis." dico in modo calmo e coinciso.
"Harry, per favore."
"Vai via." dico in tono più forte.
"Te lo avrei detto." continua a bassa voce.
A quel punto mi volto, con gli occhi lucidi e lo sguardo incazzato e deluso. "Quando Louis? Quando? Quando sarebbero uscite le foto di voi due insieme con scritto 'di nuovo insieme'? Quando? Quando sarebbe venuta lei a casa a dirmi scherzando 'non essere geloso adesso'? Quando Louis!? Spiegamelo!" urlo, puntandogli il dito contro.
"Non urlare Harry, per favore. Posso spiegarti."
"Non c'è niente da spiegare, hai fatto la tua scelta punto e basta. Volevo solo che tu non mi prendessi in giro e invece l'hai fatto."
"Harry.."
"Se mi sento una merda è per colpa tua. Avrei voluto perdonarti, avrei voluto dirti che sono stato troppo duro anche se ci sono rimasto male. L'avrei fatto Lou, se solo me lo avessi permesso. Invece no sono rimasto fregato, di nuovo. Eri il mio migliore amico, il mio cuore, la mia salvezza. Ora non sei più niente. Di me e te non resta niente."
"Mi dispiace, non volevo finisse cosi."
"Vaffanculo Louis." sputo, salendo nuovamente le scale e sbattendo la porta una volta entrato. Niall mi vede scazzato ma pensa sia meglio non dirmi nulla, tornando in studio come sto facendo io.
 
 
"Dove vai?" mi domanda Louis, entrando in camera mentre mi sto preparando.
"E' venerdì sera e vado a divertirmi." rispondo seccamente, infilandomi la maglietta.
"Con chi?"
"Cazzi miei."
"Harry a me dispiace, davvero."
"Hai visto la mia giacca blu?"
"Dietro di te sul letto.." risponde. "Non cambiare discorso. Mi dispiace seriamente." ripete sedendosi sul letto.
"Sai che c'è Louis? Si okay, mi sono incazzato e mi sono sfogato almeno in parte. Ma ora basta, non posso deprimermi per sempre. Io sono giovane, la notte pure e quindi buona serata." dico quasi ironico, infilandomi la giacca e uscendo dalla porta della camera.
"Harry." mi segue fin giù in salotto.
"Che vuoi?"
"Non fare stronzate."
Sorrido, quasi maliziosamente. Buona serata ragazzi!" saluto tutti per poi uscire.
 
 
/Louis' pov.
 
 
Cazzoculo porca puttana. Sono le tre e Harry ancora non torna a casa, mannaggia la miseria. Ora capisco come si deve essere sentito quando ho fatto la stessa cosa io tempo fa.
"Ancora sveglio Lou? Vai a dormire." spunta Zayn in cucina, per bere un po' d'acqua.
"Harry ancora non è tornato a casa, dovrei preoccuparmi?"
"Starà sicuramente tornando."
"No, ne dubito. E' successo qualcosa."
"Come sei negativo! Dormici su e vedrai che domani mattina lo vedrai vagare per casa con un mal di testa assurdo."
"Come sei confortante tu invece." dico ironico ma allo stesso tempo preoccupato.
"Tks, notte Lou." mi saluta tornando nella sua stanza.
Basta, è troppo tardi. Vado a cercare Harry dovessi guidare fino alle nove di domani mattina.
 
E' mezzora che giro per Londra ma di Harry nemmeno l'ombra, dove minchia è finito? Nei locali non c'è quasi più nessuno.. oddio, eccolo. Cosa minchia ci fa su una panchina?!
Accosto la macchina e scendo andando da Harry.
"Harry! Ti stavo dando per disperso!" gli dico abbracciandolo.
"Louis, che bello vederti!" biascica, completamente ubriaco. "Mi sei mancato." ammicca ridendo.
"Sei ubriaco, andiamo che ti porto a casa!" dico sostenendolo con tutta la forza possibile per farlo camminare.
"Lo sai che hai un bel culo?" domanda, toccandomelo poco dopo.
"Metti a posto le mani Styles. E si lo so." rispondo anche leggermente divertito.
Apro lo sportello della macchina e lo faccio sedere, per poi salire io in meno di un attimo. Metto in moto e torniamo a casa.
 
"Ce la fai a salire le scale?" gli domando.
"Mi porti come una principessa?"
Scoppio a ridere, tappandomi subito la bocca ripensando che tutti dormono. "Taci Harry, andiamo."
"Ma come, te sei il mio principe azzurro!"
"Taci!"
"Un modo per farmi tacere ce l'avrei, vogliamo provare?"
Sorrido, anche se confuso. "Piantala idiota." rispondo, finendo finalmente tutte quelle dannatissime scale. Lo accompagno in camera, facendolo sdraiare sul letto, togliendogli le scarpe e la giacca. "Ora dormi." 
"Mi gira la testa."
"E ci credo, coglione."
"Io ho fatto la stessa cosa con te, me lo devi." dice, quasi lucido.
"Allora ragioni. E comunque, ora siamo pari quindi dormi."
"Dormi con me?" 
"Va bene." rispondo senza pensarci su. Salgo sul letto e mi accoccolo accanto a lui, abbracciandolo come  fece con me. 
"Notte Louis." risponde, per poi calare nel sonno più profondo. 
"Notte..amore." mi lascio sfuggire sottovoce, come un idiota. Con Eleanor sto bene ma perchè quando sto con Harry sento gli elefanti ballare la conga? Altro che farfalle, pff. Sono davvero, davvero confuso.



SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMI. 
scusatemi davvero tantissimo, lo so che sono secoli che non aggiorno ma non trovavo davvero il tempo per scrivere anche se avevo un miliardo di idee. Mi dispiace un botto, mi sento un mostro. Se mi avete data per dispersa, per morta o emigrata ad Honolulu, avete fatto bene. D'ora in poi cercherò di essere più presente, PROMESSO. (Y)
anyway (ditelo che vi è mancato, DITELO. okay basta.) ce la faranno i nostri eroi ad azionare il cervellino? Chi lo sa, boh. c:
Ci riscriviamo(?) al prossimo, che non sarà pubblicato tra un mese DON'T WORRY. AHAHAHAHA okay.

UN ABBRACCIO FORTE FORTE E SCUSATEMI ANCORA! :c

#Alotoflove.
-Hils.-


Twittah: @Hilsoned


 

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Capitolo 13
*** Alone. ***


13.

 



Louis' pov.
 


La mattina seguente non ci metto molto a capire che Harry non è nel letto. Mi stiracchio un po' e decido di alzarmi ancora un po' insonnolito.
Vado al bagno, mi sciaquo la faccia e scendo in cucina dove trovo Harry intento a prepararsi un caffè.
"Buongiorno." mi saluta seccamente, continuando a versare caffè nella sua tazza preferita.
"Come ti senti?" domando preoccupato, ripensando alla sera prima.
"Bene, grazie." sembra incazzato, eppure è strano. A parte quello che è accaduto, la mattina è sembre di buon umore. "Eleanor ha chiamato poco fa, ha detto che dovete parlare."
"Ah." ora capisco. "Grazie."
"Prego." finisce di bere il suo caffè e mi passa davanti come se nulla fosse, come se fossi un fantasma e questo fa male, molto male.
 
 
Arrivo a casa di Eleanor verso le undici e la trovo in giardino sulla panchina a sfogliare depliant di viaggi all'estero. Mi saluta con un bacio veloce e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. 
"Guarda!" dice entusiasta mostrandomi una foto del Canale di Venezia con un sorriso a tremila denti.
"Ehm.. non capisco.."
"I miei mi hanno detto che per il mio compleanno potevo scegliere un posto in cui andare per festeggiare e portare chi voglio!" mi spiega entusiasta.
"E.. quindi?"
"E quindi tu verrai con me!"
"Non saprei El.."
"Eddai LouLou! Così stiamo insieme visto che non troviamo mai tempo per starci! Sarebbe un compleanno da sogno! Immagina me e te a Venezia; due perfetti innamorati!"
Guardo il depliant e guardo lei, confuso. Dovrei andarci? Forse si, così metterei in chiaro le idee che ho su Harry e finalmente capirei di essere etero e amare Eleanor.
"Louis? Ti prego, mi faresti un enorme regalo." dice calma guardandomi negli occhi.
"E va bene, andiamo a Venezia." mi lascio convincere.
"Aww grazie tesoro!" si fionda su di me, riempiendomi di baci. Ma si, andiamo in Italia, mi farà più che bene.
 


Harry's pov.
 
 
"Non ho bisogno di Louis per essere felice. Posso benissimo continuare ad essere Harry senza di lui. Che me ne faccio di un tizio che non mi ama? Vivo benissimo da solo, si. E' felice con lei? Bene, vaffanculo." continuo a ripetere davanti allo specchio del lavandino, insistente.
"Harry? Hai finito di parlare da solo? Guarda che ti sento." mi dice Liam da fuori il bagno, bussando sulla porta. Merda, devo controllarmi più spesso. 
"Scusa Liam." apro la porta ed esco, andando in camera.
"Non vorrai chiuderti li dentro per sempre? Scendi giù che stiamo organizzando dove andare prima dell'inizio del tour!"
"Andare dove?"
"Che ne so, passiamo una bella vacanza da qualche parte e andiamo lì!"
"Vabbè."
"Daaai!" mi spinge per le scale, andando a sedermi sul divano insieme a Niall e Zayn mentre lui si siede per terra invaso da mille fogli turistici.
"Chi vuole proporre qualcosa?" domanda guardandoci.
"Basta che si mangia, io vengo ovunque." ci fa sapere Niall, come se non lo sapessimo.
"Dubai?" propone Zayn. "E' bello come posto. Oppure Los Angeles, o Miami o Hawaii!"
"Zayn, calma il tuo istinto da bad boy." dice Liam, facendomi spuntare un sorriso sul viso.
"Siamo stati ovunque!" s'intromette Niall. "Dove possiamo mai andare?"
"Venezia." propongo tanto per dire qualcosa.
"Perchè no, in Italia ci andiamo ogni morte di papa!" ammette Zayn. "Io ci sto!" 
"Anche io! Amo la cucina italiana!"si aggiunge Niall.
"Idem, bisogna solo dirlo a Louis!" conclude Liam.
"Dirmi cosa?" spunta dalla porta giusto Louis, venendo a sedersi accanto a Liam. 
"Che andremo tutti a Venezia!" ammettono Niall, Zayn e Liam entusiasti. 
"Bello no?" mi aggrego, rimanendo impassibile davanti a lui.
"Allora ci vediamo lì, perchè io ci sto andando con Eleanor per il suo compleanno.."
"Louis vaffanculo." dice ironico Zayn. "Sei sempre il solito."
"Va bene, ci vedremo lì. Prendi almeno lo stesso albergo!" aggiunge Niall.
"Sicuramente."
"Buon viaggio allora." sputo alzandomi e andando di sopra, nuovamente  incazzato.
 
 

Louis’ pov.
 

"Dovevo stare zitto, forse sarebbe stato meglio." mi sento terribilmente in colpa, ma in un modo o nell'altro avrei dovuto dirglielo, minchia.
"No Lou, hai fatto la cosa giusta ma capiscilo.. sai quello che prova per te." mi dice Liam, dandomi una pacca sulla spalla. "Vedrai che Venezia farà bene anche a lui." conclude sorridendomi.
"Liam ha ragione. Sta tranquillo Louis, andrà tutto bene." conferma Niall, mostrando uno dei suoi sorrisi da amico. Non mi resta che fidarmi.
 

Una settimana dopo.
 
 
Ho accennato ad Eleanor che ci sarebbero stati anche i ragazzi e sembra che non gliene importi nulla. L'importante per lei è che io passi del tempo con lei.. vabbè.
"Amore hai preso tutto si?" domanda cercando i biglietti d'imbarco.
"Certo, ecco il mio biglietto." dico mostrandolo e rimettendomelo in tasca. "Anzi, meglio che lo tenga in mano. Tu piuttosto?"
"Eccolo." sorride e mi abbraccia. "non vedo l'ora di passare cinque giorni di felicità assoluta con te, mi mancavi tanto." 
"Sono felice anch'io tesoro, ora andiamo che tocca a noi." 
"Ah una cosa.."
"Dimmi."
"Ti amo." dice rubandomi un bacio. "Era da tanto che non te lo dicevo." continua facendo spallucce e camminando avanti a me; sarebbe stata una luuunga vacanza.
 
 
Due ore dopo circa, arriviamo finalmente in Italia a Venezia. Aspettiamo che arrivino i nostri bagagli e andiamo a prendere un taxi. Arriviamo ad un hotel, molto carino e abbastanza tranquillo e qualche ragazza mi riconosce e scatta delle foto anche insieme ad Eleanor, che dolci. Accontentate le fans, saliamo in camera e sistemiamo alcune cose negli armadi.
Eleanor si accorge che il balcone, abbastanza grande, si affaccia sul Canale di Venezia e su una vista spettacolare; se ne è già innamorata.
"Mio dio, che spettacolo! Non potevo scegliere albergo migliore!" dice entusiasta, saltando di qua e di là. "Ti piace LouLou?" mi domanda rimanendo a guardare il panorama.
"Moltissimo tesoro, è proprio bello qui." in effetti è vero, c'è proprio una vista mozzafiato. "Ah, cosa vuoi per il compleanno? Abbiamo fatto tutto in fretta e non mi hai dato tempo per cercare qualcosa!"
"Oh amore non preoccuparti, il mio regalo più bello sei tu e questo bellissimo viaggio." dice venendomi ad abbracciare. Ricambio l'abbraccio, dandole un bacio sulla guancia. Stavolta mi sento in colpa per lei; non potrei mai lasciarla.
 
 
 
Il giorno dopo.
 
 
Oggi è il compleanno di Eleanor e ho deciso che mi sarei assentato tutta la giornata per prepararle qualcosa di carino in albergo, così l'ho 'abbandonata' con Liam e Zayn in giro per negozi mentre Niall ed Harry sono per fatti loro non so dove.
Sono appena le sette ed El tornerà tra un'ora più o meno; ho fatto portare un tavolo con le sedie, sistemato al balconcino e apparecchiato con tanto di candele e petali di rose sparse un po' ovunque. La cena è servita su un tavolino a parte, accompagnata da un buon vino rosso e una bottiglia di champagne sempre a parte. Non vedo l'ora che arrivi, ho preparato tutto alla perfezione: sono sicuro che sarà un compleanno da ricordare.
 
 
Harry's pov.
 
 
"No Niall, devo assolutamente parlarci. Io mi sento morire dentro quando lo vedo che sta con Eleanor, porca puttana. Non ce la faccio più!!"
"Harry, calmati ti prego. Che vuoi fare? Piombare nella sua stanza, sbatterlo al muro e dirgli che dovete parlare?"
"In un certo senso si, magari non proprio sbatterlo al muro ma.."
"Harry!! Ti sei rincitrullito!?" urla Niall, dandomi un pugno sulla schiena. "Idiota!"
"Non me ne frega, andrò da lui e gli dirò come la penso, fanculo Eleanor."
"Harry.."
"Lo so che mi vuoi bene e che vuoi che io sia felice e che sto facendo una minchiata, ma devo."
"Vaffanculo."
"Aw grazie Nialler, a dopo!" lo abbraccio forte e corro verso l'albergo, fiducioso che avrei trovato Louis e prepararsi per il compleanno di El.
Corro come un razzo e dopo una decina di minuti, mi ritrovo magicamente davanti la porta della sua stanza. Stranamente è aperta e senza farmi sentire, entro. La prima cosa che mi salta all'occhio è la stanza completamente pulita e in ordine, strano, ho sempre pensato che su quel letto ci avessero fatto le peggio cos.. minchia dici Harreh! PIANTALA. Okay, torno in me. Dicevo, la stanza è in ordine e sentendo lo scorrere dell'acqua, capisco che Louis si stia facendo una doccia. Meglio non pensarci.
Esco fuori al balcone e trovo tutto apparecchiato, tutto perfetto. Tutto perfettamente romantico. Allora fa sul serio,merda.
 
"Harry? Che cazzo ci fai qui!?" chiede Louis, trofinandosi i capelli con l'asciugamano. Non me lo ricordavo così bello; un altro asciugamano è stretto in vita, lasciando notare le piccole gocce d'acqua cadere su tutto il petto, fino a scendere nei punti più 'perfetti' di Lou. E' bellissimo, sembra un sirenetto. "Harry?" mi richiama, con un'espressione preoccupata.
"Fai sul serio Louis?" domando subito, senza fare troppi giri di parole.
"Harry.. per favore.. ne abbiamo già parlato."
"Rispondimi." sospiro, guardandolo negli occhi. "La ami davvero?"
Rimane in silenzio per qualche secondo e poi risponde. "Si, la amo." dice. "Davvero." conclude, continuando a guardarmi con un'aria quasi schifata. "E' meglio che tu vada via." 
"No Louis, tu mi ami come io amo te, ammettilo." dico quasi disperato. "Ho bisogno che tu me lo dica."
"Mi dispiace Harry, troverai qualcuno migliore di me." sputa, senza sentimento, come se si fosse trasformato nella persona più stronza e bastarda del mondo.
Rimango lì, fermo come impietrito mentre da dietro Louis spunta Eleanor con una faccina tenera.
"Ehy Harry, ti fermi con noi?" chiede ironica, sorridendo in modo confuso.
"No, se ne stava andando." risponde Louis, facendomi un'occhiataccia per sbattermi fuori.
Mi dirigo verso la porta, guardando un'ultima volta Louis e poi rivolgendomi ad Eleanor. "Buon compleanno. Louis ha fatto proprio un ottimo lavoro." sono le ultime parole che dico, prima di uscire di lì chiudendomi la porta alle spalle.
E mettendo fine a tutto questo. Niente più passi verso Louis, niente di niente.
Continuo la mia vita per la mia strada, da solo, senza nessuno come ho sempre fatto. 




EEEEEHILAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'.

'non posterò tra dieci anni'
dissi.
'state tranquille' dissi.
'mi dispiace' dissi e dico anche adesso.
Seriamente, mi dispiace davvero! Sono passati due mesi dall'ultima volta che ho aggiornato ma non ho avuto davvero tempo! Ora che è
E S T A T E *ballalaconga* potrò postare più spesso, GIURO.
Detto ciò, un abbraccio, un bacio e LARRY'S FUCKING TRUE, BITCHES!
okay, fine momentofomento.
CIAAAAAAAAAAAAAAO BABES!

#Alotoflove.
-Hils.-


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Capitolo 14
*** Happy birthday. ***


14.

 



Louis pov.
 
"Amore che hai?" mi chiede Eleanor stringendosi a me,nel letto. "Ti vedo pensieroso.. è successo qualcosa?"
Si che è successo qualcosa, una catastrofe. Ho perso per sempre Harry e niente ora sarà più come prima; ho perso il mio migliore amico e anche qualcosa di più. L'ho cacciato senza nemmeno pensare a quanto male potessi fargli perchè Harry è così, si dimostra forte e grande invece è piccolo,insicuro e fragile. Ho fatto un dannato casino, vaffanculo. "No, tranquilla." le rispondo mentendo, come oramai sono abituato a fare. "Dormiamo, che dici?" annuisce, dandomi prima un bacio sulla guancia e poi chiudendo gli occhi."Buonanotte e grazie per la sorpresa, mi è piaciuta tantissimo." dice infine, chiudendo gli occhi.
Spengo la luce ma rimango a pensare ad Harry, a cosa starà facendo, dove sarà, a cosa starà pensando. Sono una persona orribile.
 
---
 
Sono passati mesi, oramai siamo a dicembre e tra quattro giorni sarà il mio compleanno. Forse lo passerò con i ragazzi, forse no, non lo so. Sto solo pregando Dio che Harry mi faccia almeno gli auguri. Dal compleanno di Eleanor i nostri rapporti sono cambiati, se non peggiorati. Siamo sempre distanti, anche a lavoro; nelle interviste o nei viaggi non siamo vicini, non ci abbracciamo più, non ci sorridiamo più. Tutto ciò che non volevo accadesse è accaduto e solo per colpa mia. Addosso ho un senso di colpa che mi sta mangiando senza sosta. 
"Lou? Mi devi ancora dire cosa vuoi per il compleanno!" fa capolino Niall in giardino, dove sono io adesso. 
"Non è necessario che mi regali qualcosa, sta tranquillo." gli dico voltandomi verso di lui, che sta venendo a sedersi accanto a me. 
"Ci dovrà pur essere qualcosa che vorresti, eddai. E ridi ogni tanto che da settimane hai una faccia da funerale." ed ha ragione, sono più spento di una lampadina.(?) "E non stare qua fuori che fa un freddo assurdo."
"Niall.. posso chiederti una cosa?" gli domando, ignorando tutto quelle frasi da amico premuroso che è.
Sbuffa, ma mi ascolta. "Dimmi." risponde. 
"Sai se.. Harry si sta frequentando con qualcuno?" chiedo quasi in un sussurro.
"Perchè non glielo chiedi?" mi stuzzica, dandomi un colpetto sul petto. "Secondo me gli farebbe anche piacere." 
Scuoto la testa facendo segno di no. "Non credo. Dopo quello che è successo.. ne dubito." 
"Provaci. Naturalmente io non ti ho detto che adesso è in camera,sappilo." dice sorridendo. 
"Sei tremendo Horan, ma ti voglio bene anche se lo sei." rispondo, abbracciandolo. "A dopo."
"Buona fortuna Tommo!" 
 

Harry's pov. 
 
 
Tra quattro fottutissimi giorni sarà il compleanno di Louis e non ho la minima idea di cosa io voglia fare. Da una settimana sto provando a scrivergli una canzone, come un coglione, come se la cosa si risolvesse così in quattro righe. Ma al momento è l'unica cosa che riesce a farmi sfogare; la cosa buona è che sto notando che mi piace scrivere, davvero tanto. 
"Harry? Posso?" è un miraggio o è Louis quello impalato sulla soglia della porta? 
"Ciao." rispondo, cercando di non sembrare scocciato o arrabbiato. "Che.. ehm.. c'è?" 
"Posso entrare?" chiede; annuisco, alzandomi dal letto. "Dimmi." lo invito a parlare.
"Fa freddino eh? E tu stai a maniche corte, complimenti.." dice ironico, accennando una risata. Ma io rimango fermo, alzando anche un sopracciglio involontariamente. "..ti stai frequentando con qualcuno?" domanda di botto, mentre sembra attendere esitante la risposta. 
"No Louis, no. Perchè me lo chiedi?" 
"Così.. per sapere.." risponde, guardando per terra. "Harry a me manchi come amico, porca puttana. Possiamo metterci tutto alle spalle almeno per questi giorni? Ho sempre festeggiato il mio compleanno assieme a te.. e agli altri." aggiunge per non lasciarli da parte. Si inginocchia, come in segno di preghiera. "Te lo sto chiedendo per favore." 
"Lo vuoi davvero?" oltre tutto, Louis rimane il mio punto debole e non posso rovinargli il compleanno anche se lui mi ha rovinato la vita. 
Annuisce. "So che hai sofferto e soffri, credo, ancora ma.. almeno per ventiquattro ore sii mio amico. Non come mesi fa, ma almeno il dieci percento..?" dice ironico. 
"Vedremo." rispondo. "E tirati su per favore."
Mi abbraccia. "Grazie Hazza, sapevo che non mi avresti detto di no." 
"Ma non ho detto niente.." 
 
 
24 dicembre.
 

Sono appena le nove di sera e insieme ai ragazzi, abbiamo tirato fuori dal frigo la torta e dopo averci messo le candeline, abbiamo cantato 'tanti auguri a te' e stiamo ancora festeggiando; c'è abbastanza gente, amici 'normali' o amici della troupe. 
"Buon compleanno Tommo, stai invecchiando lo sai?" scherza Liam, tagliando un'altra fetta di torta. 
"Purtroppo lo so, ma adesso come adesso spero di continuare ad invecchiare con tutti voi." risponde contento.
"La torta quanto zucchero ha? Se dice così mi fa salire il diabete.." s'intromette Zayn, sedendosi vicino a me. "Allora, Harry hai promesso una cosa e quindi mantienila, dai." mi dice facendomi l'occhiolino.
"Okay okay, mantengo sempre quello che dico.." rispondo, cominciando ad alzarmi. 
"Che ha promesso?" domanda Lou, ignaro. 
"Hai la memoria corta, Boobear." lo chiamo come ero solito fare. "Menomale che mi avevi anche pregato eh." dico abbracciandolo davanti a tutti, mentre i ragazzi si lasciano andare a risate ed applausi.
"Non eri costretto Haz.." sussurra lasciandosi abbracciare. 
"Lo so, ma è il tuo compleanno.." rispondo sussurrando anch'io. 
"Grazie." non dice nient'altro,stringendomi ancora di più godendosi il momento. Ed è solo una parte del 'regalo'. 
 
 
Louis pov. 
 

La festa è finita tardi, molto tardi e sono stanco ma felice. Speravo in un abbraccio di Harry e l'ho ottenuto e va bene così, sono felice a prescindere.
Anzi, vorrei ringraziarlo ma accendo la luce in camera di Harry e lui non c'è, anzi, sul letto c'è una busta rossa. Mi siedo e la prendo: 'buon compleanno', c'è scritto all'esterno. Apro la busta e prendo il foglio,iniziando a leggere. 
'Avrei voluto dirti tante di quelle cose che alla fine non sapevo più come dirtele. Questo è stato un modo per sfogarmi, spero che capirai. Ti prego di non prendere strane decisioni, conoscendoti, dopo aver letto il contenuto. Ancora buon compleanno Lou. Tuo, Harry.'
 
"Now you were standing there right in front of me, I hold on scared and harder to breath.
All of a sudden these lights are blinding me; I never noticed how bright they would be." 
 
una canzone? siamo seri? oddio.
 
"I saw in the corner there is a photograph, no doubt in my mind it’s a picture of you.
It lies there alone on its bed of broken glass.. this bed was never made for two." 
 
Alzo lo sguardo e sulla sua scrivania, c'è una nostra foto. Risale circa al duemilaundici, quando eravamo davvero inseparabili e niente ci faceva paura. 
 
"I’ll keep my eyes wide open, I’ll keep my arms wide open.
Don’t let me, don’t let me, don’t let me go, 'cause I’m tired of feeling alone."
 
Se Harry si sente solo è unicamente colpa mia; me l'ha sempre detto che ero parte di lui.. ho fatto un casino.
 
"I promised one day I’d bring you back a star, I caught one and it burned a hole in my hand.
Seems like these days I watch you from afar just trying to make you understand, I’ll keep my eyes wide open."
 
Mi ha fatto sempre capire qualcosa, sono io che non ho mai voluto capire un cazzo solo perchè avevo paura. Ed è ora di metterla da parte, forse.
 
"Don’t let me go 'cause I’m tired of feeling alone.
Don’t let me go 'cause I’m tired of sleeping alone."
 
Non ti lascio andare Harry, non lo farò. Te lo prometto, davvero




I'M BAAAAAAAAAAAAAAAAAACK BABES. c: 
vi sono mancata?  VI SONO MANCATA? ..okay no. 
dunque, calcolate che stavo scrivendo il capitolo con 'don't let me go', 'look after you' e 'because of you' di sottofondo e se è venuto una cagata è per colpa loro che mi distraevano. AHAHAHAH seriously. :c
anyway, fatemi sapere se VE PIASA con una recensione piccola piccola, va bene? bene. me ne vado,adiòs. vi amos. :*

#Alotoflove.
-Hils.-

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Capitolo 15
*** Messages. ***



15.

 




Louis pov.
 
'Eleanor, sono Louis. Sto venendo a casa tua, devo dirti delle cose importanti. Ciao. L.' è il messaggio che le lascio alle nove di mattina, appena sveglio. Mi faccio una doccia veloce, mi vesto e scendo giù dai ragazzi. 
"Buongiorno a tutti, sto uscendo, torno tra poco, ciao." gli dico rubando un toast al volo.
"Louis? Ti senti bene?" mi chiede Niall guardandomi perplesso. "Sembri agitato."
"Lo sono in realtà, poi vi spiego." mi guardo intorno ma Harry non c'è. 
"E' uscito presto." borbotta Liam facendomi l'occhiolino. "Ma naturalmente, scommetto che non ti interessa." 
Sorrido. "Meglio che vada." saluto tutti e salgo in macchina, dirigendomi a casa di Eleanor. I viali sono completamente imbiancati, deve aver nevicato tutta la notte ma pazienza; arriverò a casa sua con o senza bufera di neve.
 
Finalmente arrivo e dopo aver parcheggiato, scendo e suono il campanello; Eleanor non tarda ad aprirmi.
"Tesoro! Buongiorno!" tenta di baciarmi, ma mi scanso: prima inizio, prima finisco. "Uhm.. entra." mi fa cenno, gentilmente lasciandomi entrare. 
"Grazie." entro, andando verso il salotto. "I tuoi ci sono?"
"No, sono andati a comprare dei regali per degli amici.. perchè?" chiede invintandomi a sedermi sulla poltrona difronte al divano. "Ho letto il messaggio.." 
"Devo dirti una cosa, forse due.. ma sono importanti."
"Ti ascolto." risponde preparandosi ad ascoltarmi. La cosa bella di Eleanor è che qualsiasi cosa io dica, mi ascolta sempre senza mai interrompermi e spero che farà la stessa cosa anche ora. 
"Durante questo tempo passato assieme non ti ho mai mentito, nemmeno per delle stupidaggini. Sono sempre stato una persona sincera con te e in qualsiasi modo mi hai sempre capito. Il punto è che anche adesso devo e voglio essere sincero con te perchè non meriti di essere presa in giro, come sto facendo negli ultimi tempi.." dico, guardandola negli occhi. 
"Che vuoi dire Louis?" chiede visibilmente preoccupata e confusa. 
"..non possiamo continuare la nostra relazione. Per quanto ti posso aver amata, in questi ultimi tempi mi è difficile farlo. La base di una relazione è anche la sincerità ed i miei sentimenti sono cambiati nei tuoi confronti e non voglio continuare prentendoti in giro." 
Eleanor non risponde per qualche secondo, ma poi prende fiato e finalmente spiccica parola. "Sono.. ehm.. felice che tu voglia essere sincero con me, lo apprezzo tanto. Se non mi ami più, okay me ne farò una ragione ma dimmi la verità.. c'è un'altra?" sapevo che me l'avrebbe chiesto, e continuerò ad essere sincero.
"Si Eleanor, c'è un altro." rispondo leggermente fiero, anche se un po' sbalordito. Tutto pensavo di dire tranne che la parola 'altro'.
"Un'altra.. intendi.." no, intendi male tu.
"No El, altro: maschile singolare."
Silenzio, silenzio tombale. Nessuno dei due parla, è inquietante. L'unico rumore che posso ascoltare è il ticchettio degli orologi, le macchine fuori nel viale e le voci delle persone. Così, decido di prendere in mano la situazione e togliere il disturbo. "E' meglio che vada.. Eleanor?" 
"Sii felice Louis, non preoccuparti." dice alzandosi. "E' l'unica cosa che voglio. Sii felice, che sia lei o lui."
L'abbraccio, contento per quelle parole. "Hai un amico in più, se vuoi." le sarei rimasto amico, almeno se me l'avesse permesso. 
"Stammi bene Lou." risponde staccandosi dall'abbraccio.
"Anche tu El, anche tu." la saluto ed esco da casa sua, tornando in macchina. Mi sono tolto un peso enorme, finalmente sono libero, sollevato, felice per metà. L'altra metà è in giro per Londra a morire di freddo, sicuramente. E devo riprendermelo per essere felice al cento per cento. 
 
 
Harry's pov.
 
Sono circa due ore che sto cercando di trovare qualcosa di decente per me in qualche negozio. Il punto è che non trovo un cazzo, odio 'sto cazzominchia di Natale. Se non fosse per Louis lo odierei ancora di più, che urto. A proposito di Louis, chissà se ha letto la canzone.. conoscendolo avrebbe voluto ringraziarmi dell’abbraccio, venendo a dirmelo di persona ma non sono stato a casa; ho preferito vagare per Londra pensando solo a lui. E’ stata una cosa.. romantica? Bah, fatto sta che ho delle brutte ‘ricadute’ su di lui, peggio della droga. Voglio fare l’incazzato ma qualcosa mi fa sempre cambiare idea, anche questo mi urta. Sono fottutamente complicato e a volte non mi capisco nemmeno io. 
 
Stufo di girare a vuoto, torno a casa ma poco dopo esco in giardino a fare qualche foto alla cazzo, come mi piace fare. "Harry!" mi sento chiamare da Louis, con una voce che sembra abbia scalato l’Everest in due minuti. "Dobbiamo parlare!" continua venendomi incontro.
"Dimmi Lou, ti ascolto." gli rispondo, continuando a fare foto. Lou però mi toglie il cellulare dalle mani mettendoselo in tasca, affichè io mi volti verso di lui. "Ehy!" protesto, cercando inutilmente di prenderlo. "Ti avrei ascoltato a prescindere." Aggiungo, facendo spallucce.
"No Harry, è una cosa seria. Ascoltami bene, apri le orecchie e gli occhi." Risponde, sottolineando l'ultima parte. 
"Ti ascolto, seriamente." Rispondo io, incrociando le braccia e attendendo che dica qualcosa.
"Ho chiuso con Eleanor." Dice serio, ma io scoppio a ridere battendo le mani come una foca ritardata. "Cazzo ti ridi?" domanda infastidito.
"Certo Lou, come no. Mi fido!" continuo ridendo ancora. Louis rimane impietrito davanti a me con uno sguardo da serial killer; meglio se sto zitto.
"Non sto scherzando, l'ho lasciata e l'ho fatto solo ed unicamente per te, porca minchia." Ammette guardandomi serio. Improvvisamente mi blocco, non riesco a spiccicare una parola né una frase di senso compiuto. "Harry dì qualcosa." Mi riporta alla realtà Lou.
"Non so cosa dire." Dico lì per lì. "Non me l’aspettavo,ecco."ma poi, un senso di rabbia mi invade, facendomi sembrare incazzato nero. "Perché l’hai fatto? Sii sincero." 
"Non.. non lo so. Ero stufo di prendere in giro Eleanor quando nei miei pensieri c’eri e ci sei solo tu che stavi male e...” Risponde con uno sguardo confuso.
"E’ solo confusione, l’hai fatto perché ti sentivi in colpa per me. Hai mandato a puttane i miei sentimenti e ti sentivi in colpa, non avresti mai voluto farmi soffrire come un cane." Gli spiego cercando di apparire calmo e tranquillo, quando invece non lo sono.
"Harry no, non è vero!" si difende. "Non è assolutamente vero."
"Stronzate. Pensi che in questi mesi io sia stato bene? Pensi che io ci abbia messo una pietra sopra? Pensi che abbia cambiato idea e che con quell'abbraccio io sia tornato tuo amico? Come una volta? Pensi male allora, malissimo." 
"E la canzone? Per quale cazzo di motivo l'hai scritta?!"
"Perché non ce la facevo più a tenermi tutto dentro, stavo per scoppiare. Dovevo trovare un modo per sfogarmi e l'ho fatto scrivendo. Avevo bisogno di parlarti ma non ce la facevo e ho preferito farlo così, regalandotela per il compleanno." Semplice ed efficace. "Quando capirai veramente quello che provi, fammi un fischio." Dico andandomene, lasciandolo da solo.
 
 
Louis pov.
 
 
"Ma vaffanculo." Urlo incazzato, salendo nuovamente in macchina e decidendo di andare verso il mare. Un paio di ore lontano da Harry e dalla città mi avrebbero fatto più che bene.
 
Arrivo due orette dopo e, una volta parcheggiato, corro verso la spiaggia. Faccio qualche metro camminando in riva fino a che non decido di sedermi. Una volta seduto, qualcosa mi casca dalla tasca: è il cellulare di Harry. 
"Cerco di non pensarci e mi spunta 'sto coso, vaffanculo un'altra volta." Sbuffo tenendolo in mano. Fisso quell’aggeggio per qualche secondo per poi farmi letteralmente i cavoli suoi.
Sfoglio le note e noto che una si chiama ‘Louis’; incuriosito, vado a leggere. Sembra una sorta di diario segreto. Ha scritto dal giorno prima del compleanno di Eleanor.
 

15 luglio. - 
 
 
«Forse ce l’ho fatta, forse domani dirò a Louis di scegliere. 
O me o Eleanor. Non posso continuare così.»
 
 
Continuo a leggere.
 
 
- 17 luglio. - 

 
«Louis ha scelto Eleanor. 
Dopo questa, non siamo più nulla nemmeno come amici.
(non) sto bene, davvero.»
 
 
Salto giorni, settimane, mesi fino a ritrovarmi al venti novembre.
 
 
- 20 novembre. -
 

«Direi che ‘torn’ ci sta bene come colonna sonora di questo mio periodo, senza dubbio. 
Ho provato ad essere forte, ma chi voglio prendere in giro. Non lo sono mai stato e mai lo sarò.
‘Niente va bene, sono lacerato’ per colpa di Louis Tomlinson.
»
 
 
Smetto di leggere, è davvero troppo anche per me. So cosa ci farò con questa roba, sperando che vada per il meglio. 



MACCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCIAO. c: 

dopo aver letto quelle bellissime recensioni (vi ringrazio tutte a proposito, vi voglio bene çç) dovevo sdebitarmi in qualche modo ed ecco qua un NUOVO CAPITOLO. ve piasa come idea? immagino. AHAHAHAHAAHAHAH 
anyway, fatemi sapere se vi piasa, ci tengo! (Y)
al prossimo! c:

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Capitolo 16
*** I love you too. ***


16.

 
 
 
Louis pov.
 
 
Sono passati due giorni da quando ho letto quei 'segreti' sul cellulare di Harry. Niall, Liam e Zayn sono partiti per raggiungere le proprie famiglie almeno fino a capodanno. Naturalmente avrei potuto farlo anch'io, ma ho mentito ai miei dicendo che dovevo stare con il mio migliore amico perchè stava passando un brutto periodo per colpa mia; no, le ultime tre parole non le ho dette, ma hanno capito ugualmente. 
In questo momento sto tornando a casa, dopo essere andato a fare la spesa, sperando di trovare Harry. 
 
"Sono a casa!" urlo come mio solito, anche se siamo solo in due momentaneamente, ma è un vizio che non riesco a togliermi. Sistemo la spesa e salgo di sopra per cercare Harry. Apro tutte le stanze ma non c'è e, sentendo il rumore dell'acqua, è sicuramente in bagno. "Harry?" lo chiamo entrando, aprendo la porta.
"Louis?" domanda, vedendolo in piedi davanti allo specchio rigorosamente in boxer. "Non ti ho sentito arrivare, mi sono appena fatto una doccia." risponde sistemandosi i capelli mentre mi guarda dallo specchio del lavandino. Dio mio, quanto è bello. 
"Tranquillo, volevo solo sapere se eri a casa e.. eccoti." rispondo a mia volta, facendo il vago.
Sorride, asciugandosi per bene il petto con l'asciugamano. "Hai comprato qualcosa per stasera? Già muoio di fame." dice ironicamente. 
"Certo, cucino io." lo avverto, facendo spallucce. Mi sento a disagio ma cerco di non farlo vedere. 
"Oh bene, mi fa piacere." dice, finalmente, guardandomi negli occhi. "Vado a mettermi dei pantaloni, scusa." aggiunge, passandomi davanti e andando in camera. Okay Louis, ora o mai più. Ora vai di là, chiudi quella cazzo di porta e se necessario lo leghi al letto per farti ascoltare. Okay? Okay, cazzo.
Raggiungo Harry che si sta infilando dei jeans neri, chiudo la porta e rimango a fissarlo come un totale rincoglionito. 
Harry sembra divertito nel vedermi con una faccia da scemo, infatti sorride. "Che hai Lou? Hai visto un fantasma?" dice ironico, tirando su la zip dei pantaloni. Non rispondo e in quel momento mi viene in mente una canzone e credo che cantarla sia la cosa giusta. 
 
"Heart beats fast, colors and promises. How to be brave?" Harry smette di sistemarsi e mi osserva confuso perchè conosce benissimo questa canzone: è una delle sue preferite. "How can I love when I'm afraid to fall but watching you stand alone. All of my doubt suddenly goes away somehow." continuo, avvicinandomi. "one step closer."
"I have died everyday waiting for you.." canta Harry, abbassando la testa, mettendosi le mani nelle tasche dei jeans. "Darling don't be afraid, I have loved you for a thousand years. I'll love you for a thousand more." continua a sua volta, non volendo guardarmi più. 
Mi avvicino, nell'intento di riuscire farmi guardare. "Time stands still beauty in all she is.  I will be brave, I will not let anything take away what's standing in front of me. Every breath, every hour has come to this one step closer." finalmente incrocia i miei occhi e devo prendere un bel respiro prima di poter continuare. "And all along I believed I would find you. Time has brought your heart to me." non vado oltre, credo abbia capito il concetto, ma non dice niente e si siede sul letto, portandosi le mani al volto piegandosi su di esso e poggiando i gomiti sulle ginocchia. 
Lo raggiungo, mettendomi in ginocchio difronte a lui. "Ventisei ottobre." dico deciso. "sono davvero triste, non so cosa fare per togliermi dalla testa Louis." continuo, guardandolo serio. "Dodici novembre, devo smetterla di bere per dimenticarlo. Sono solo un coglione se faccio così."
Il riccio sta zitto rimanendo comunque nella stessa posizione. 
"Ventitrè dicembre, ho finito la canzone per Louis finalmente. Non so più come fargli capire che soffro come un cane e che lo amo." dico, poggiando le mani sulle sue ginocchia. 
"Sapevo che li avresti letti quando mi avevi preso il cellulare, ma ho sempre sperato il contrario.." dice, non guardandomi ancora come se non avesse forze.
"Aspetta, ora ti dico i miei." rispondo. "Ventitre dicembre: domani è il mio compleanno e spero che Harry mi faccia gli auguri visto che abbiamo fatto una sottospecie di patto. Non vedo l'ora." continuo. "Ventiquattro dicembre: la canzone che mi ha scritto Harry è bellissima, mi ha fatto capire tante cose e infatti domani parlerò con Eleanor e metterò fine a tutto definitivamente." noto Harry che mi guarda teso, ma lo tranquillizzo sorridendo un po' e poi decido di continuare. "Venticinque dicembre: la relazione con Eleanor è ufficialmente finita e non vedo l'ora di dirlo ad Harry, non sto nella pelle."
"Basta Lou, ho capito.." Scuoto la testa. "No Haz, avevi ragione ad essere incazzato. Pretendevo chissà cosa quando invece dovevo solo che capirti, perchè sei stato male per me. Sono stato io il deficente, non tu." Gli asciugo le lacrime che scendono lente ma corpose sulle guance. "Non posso negare che ti amo, Haz." dico convinto come non mai. 
Quei grandi, lucidi, occhi verdi mi fissano spauriti, increduli. "Ti amo." ripeto. "Adesso, tra mezzora, tra un'ora, domani, dopodomani, tra un mese e per mille anni ancora. Ti amo." 
Harry sorride, capendo che non sto dicendo stronzate e poi mi abbraccia, stringendomi forte a sè come per non farmi andare via. "Ti amo anch'io Lou." risponde, ancora abbracciato a me.
"Scusa se ti ho fatto soffrire. E scusa anche se non ti ho fatto un regalo per Natale." dico ironico, sorridendogli. 
Mi sorride anche lui. "Il regalo più bello ce l'ho davanti, in questo momento." risponde, facendomi avvicinare ancora per poter darmi finalmente quel bacio che ci era mancato da tanto tempo. 
 
 
 
Harry's pov.
 
 
"Louis! Corri!" gli urlo dal salotto, mentre lui è in cucina a lavare i piatti.
"Che succede Haz?" domanda continuando a stare in cucina. "Hai visto un fantasma?"
"Eddai Louis ti prego coooorri!" urlo a mia volta, divertito come un deficente. Louis sbuffa e viene da me con passo accelerato. "Che succede?" domanda guardandosi intorno.
Lo abbraccio talmente forte che cadiamo sul divano. "Niente." ammetto facendo spallucce. "Avevo voglia di baciarti." gli dico, baciandolo subito dopo. 
Louis ride, sedendosi in modo decente sul divano. "Sei un idiota, potevi dirmelo che sarei arrivato prima no?" mi dice scherzando e baciandomi di nuovo. 
Sorrido divertito da questo scambio di battutine e poi divento serio. "Seenti, quando lo diciamo ai ragazzi? Sono la nostra famiglia, dovremmo dirglielo.. o non vuoi?"
"Glielo diremo quando saranno tornati, per il momento godiamoci questi ultimi giorni da soli. Che dici?" domanda scompigliandomi i capelli. 
"Va bene Lou, allora iniziamo subito.. vieni con me!" gli dico alzandomi e prendendolo per mano. "Ah, mettiti il giubotto."
"Perchè?" domanda alzandomi dopo di me. "Dove andiamo?"
Dopo essermi infilato il mio giubotto gli lancio il suo che, indossandolo, mi chiede di nuovo dove dovremmo andare. "Fidati di me." rispondo, prendendolo per mano.
 
Usciamo di casa e dopo aver camminato per pochi isolati, arriviamo davanti alla scala di una casa. 
"Cos'hai intenzione di fare Haz?" mi domanda preoccupato.
"Saliamo, ovvio." rispondo convinto, iniziando a salire.
"Ma che sei scemo!? Se ci beccano ci denunciano!" urla a bassa voce. "Dai scendi."
"Beh allora prova a fermarmi no?" gli dico salendo le scale di corsa, ridendo come un cretino. Louis mi segue piano per non farsi accorgere e finalmente arriva dove ho lasciato la porta aperta. "Harry dove cazzo sei?" domanda, cercando di farsi strada nel buio. Apro la porta che da' sul terrazzo e Lou può raggiungermi grazie alla luce della luna. "Tadaan!" canticchio felice, mostrandogli l'intera terrazza e poi due,tre,quattro coperte stese a terra con due cuscini. 
"Mi spieghi?" domanda incredulo, raggiungendomi. 
"Ti va di guardare le stelle e di dormire insieme stanotte?" gli domando, prendendolo per mano. "Tranquillo, sono coperte che si riscaldano." aggiungo ridendo. Ci sdraiamo e ci accoccoliamo uno stretto all'altro, con il naso all'insù. "Lo prendo per un sì?".
"Sono innamorato di un pazzo." dice baciandomi una guancia. "Ma non me ne pento." aggiunge, baciandomi sulle labbra. 



SSSSSSSSSAAAAAAAAAAAAAAAALVE. 
se vi state chiedendo come si chiama/di chi è la canzone, è 'a thousand years' di Christina Perri. c: 
per il resto, spero vi piaccia il capitolo pgfytyrugtd. scusate, sono in ansia per il video di #bestsongever AHAHAHAHAHAHAHA
anyway, al prossimo. c:

#Alotoflove.
-Hils-

Twitter: Hilsoned

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Capitolo 17
*** Happiness. ***


17.

 
 
Harry's pov.
 
 
Un timido sole di dicembre fa capolino dietro una nuvola, facendomi svegliare appena. Mi stropiccio gli occhi, cercando di svegliarmi completamente e appena volto lo sguardo verso destra, vedo Louis rannicchiato accanto a me, come se fosse un cucciolo ed io la sua mamma; è così tenero. 
Gli accarezzo la guancia e, percependo il mio tocco, apre i suoi splendidi occhi chiari, sorridendomi. "Buongiorno Haz." mi saluta ancora mezzo addormentanto, coprendosi ancora di più. "Buongiorno a te LouLou." ricambio il saluto, sorridendogli a mia volta. 
"Che ore sono?" chiede socchiudendo gli occhi. "Ho fame." dice abbracciandomi.
"Sono le nove,credo. Il mio cellulare è morto.". 
Sbadiglia. "Mi fa piacere, così non ci disturba nessuno. Anzi, andiamo a fare colazione?" chiede baciandomi il collo. 
"A quest'ora i ragazzi saranno a casa, credo. Mangiamo tutti assieme no?". Vista la tenera situazione, prendo la coperta e ci infiliamo completamente sotto rimanendo al buio.
"Uhm, va bene." risponde, restando successivamente in silenzio per un po', cullati dai nostri respiri. "Haz.." mi chiama e sentendo il suo sguardo su di me, mi avvicino ancora di più.
"Dimmi Lou.". 
"Grazie.". sussurra, intrecciando la sua mano alla mia.
"Volevo solo passare del tempo assieme a te, senza essere disturbati. Per così poco non devi ringraziarmi. Stare insieme è quello che sognavo da tanto e si sta realizzando nei migliori dei modi e, anzi, non credevo di sentirmi così bene con te. Grazie lo devo dire io a te Lou." è una sorta di dichiarazione, qualcosa di simile ma sentivo il bisogno di dirglielo. E' il minimo. 
"Non ti lascerò andare Haz, qualsiasi cosa possa succedere. Te lo prometto." mi dice, togliendo la coperta dai nostri visi, guardandomi negli occhi mentre una brezza di aria gelida ci avvolge, scompigliandoci anche i capelli. "Davvero Lou? Me lo prometti?" gli domando quasi impaurito pensando a quelle parole. 'Qualsiasi cosa possa succedere', ha ragione. Troppe cose non ho calcolato, non abbiamo calcolato. Ma lo amo, ci amiamo e nulla può cambiare.
"Te lo prometto Harry." risponde, dandomi un bacio sincero, puro, innamorato. E capisco che me l'avrebbe promesso davvero, non stava mentendo ed io non potrò fare a meno di credergli.
 
 
 
Dopo il dolce buongiorno, torniamo a casa tranquillamente e notando delle voci venire da dentro, entriamo contenti di vedere Zayn poggiare i borsone accanto alle scale.
"Zayyy!" lo saluta Louis, abbracciandolo. 
"Ehi Louis! Come mai così contento?" domanda salutando anche me con un cenno di testa. 
"Poi te lo dico, Liam e Niall?" chiede il castano, staccandosi da lui e indietreggiando. 
"Liam è di sopra, ora scende e Niall è in cucina come al solito.".
"Sta preparando qualcosa da mangiare?" domando entrando in cucina e vedendolo ai fornelli. "Hoooooran!" corro ad abbracciarlo dandogli un bacino sulla guancia, come sono solito fare con lui. 
"Harry! Dov'eri? Anzi, dov'eravate? Vi abbiamo cercato ovunque." dice con un faccino quasi preoccupato, ma che scompare subito vedendo anche Louis varcare la soglia della porta. "Ora ci siamo tutti." dice abbracciando anche lui.
"No manca Liam." s'intromette Zayn. "Liaaam! Dove sei?! Scendi!!" urla il moro quasi cantalenando.
"Eccomi, eccomi. Ahh ragazzi, mi siete mancati!" urla abbracciando sia me sia Louis, palesemente contento.
"Anche voi ci siete mancati.." ammetto, facendo un occhiolino a Louis che scoppia a ridere. "..molto eh."
"Certo, ci crediamo. Non vi sarete mica presi a pizze?" domanda Liam sedendosi a tavola, mangiando una fetta biscottata.
"Eravamo in pensiero, mamma mia." aggiunge Zayn raggiungendo Liam e sedendosi accanto a lui. 
"Già. Tutto ok?" chiede infine Niall rimandendo in piedi dietro la sedia di Liam, mangiando un cornetto. 
Io e Louis ci appoggiamo sul mobile del lavandino; io ho le braccia conserte e Lou giocherella con i bottoni del suo giacchetto.
"Uhm, si.. normale." rispondo guardando Lou. I suoi occhi sprizzano di felicità e di malizia, volendo restare al gioco. 
"Concordo, non ci siamo presi a pizze, nè urlati contro, nè qualsiasi cosa voi pensiate." mi corregge. "Giorni tranquilli." conclude, facendo spallucce.
"A parte ieri pomeriggio, ieri sera e stammattina.. tutto normale." preciso ancora di più, con uno sguardo di uno che la sa lunga più del diavolo. 
"Cos'è successo?" chiede Niall, quasi spaventato. 
"Vi siete ubriacati?" chiede Zayn ridendo. "Ma non vi ci vedo sbronzi sul divano o in giro a sparare minchiate.".
Tutti ridono, anche noi ma facciamo cenno di no con la testa. "Avete girato il mondo in meno di quarantotto ore?" prova ad indovinare Liam. "Ma non mi sembra normale..".
"Provate ad indovinare dai, che male c'è." dice Louis ridacchiando. 
"Uhm.. siete andati in palestra e vi siete presi a pugni? E poi vi siete imbattuti contro unicorni?" dice Zayn.
Lo guardiamo perplessi. "Nah, avete girato mezza Inghilterra?" prova Niall. "O Irlanda?" aggiunge sorridendo.
Scuotiamo di nuovo la testa. "Vi siete travestiti da panda!" sghignazza Liam divertito.
"Okay basta, ve lo diciamo. State sparando le peggio minchiate." metto fine a quella roba assurda. "Però non so come dirvelo.. vorrei prendervi di sorpresa..".
"Ci penso io." mi dice Louis, facendomi l'occhiolino. 
"Che int-" non faccio in tempo a finire la frase che Louis mi è piombato con le braccia al collo, baciandomi come se non lo facesse da una settimana. 
"Spero di esser stato chiaro." dice staccandosi e cingendomi i fianchi mentre i ragazzi ci guardano con la bocca spalancata. "Beh? Siete diventati pesci?" ironizza. "Su con la vita!".
Niall è il primo a correre ad abbracciarci. "Bastardi, era ora!" commenta felice. "Non ne potevo più a vedervi stare male l'uno con l'altro.". 
"Ohh i miei piccoli idioti!" ci raggiunge Liam, seguito da Zayn con un sorriso a trentadue denti. "Siamo felicissimi!" aggiunge, creando così un abbraccio di gruppo. 
"Siamo felicissimi anche noi!" commentiamo all'unisono io ed Lou, continuando ad abbracciare gli altri.
"Quindi ora dobbiamo festeggiare!" cambia discorso Zayn, avendo sicuramente in mente qualcosa. 
"Che intendi?" domandiamo tutti. "Spiegati Zay." dice Louis inarcando un sopracciglio.
"Tra due giorni sarà capodanno e ancora non abbiamo deciso nulla. Che ne dite di andare da qualche parte insieme?".
"Mi sembra un'ottima idea!" rispondo entusiasta. "L'ultima vacanza insieme è andata a puttane.." guardo Lou, piegando un po' la testa. 
"E' un capitolo chiuso Haz, non preoccuparti." mi tranquillizza dandomi un bacio sulla guancia. "Ora pensiamo a me e te. A noi.".
"Ohhw la dolcezza!" Niall è seriamente impazzito di gioia. 
"Allora dove andiamo? Io adoro l'America e lo sapete." dico sorridente.
"Bene, allora ci penseremo noi." Zayn guarda con fare malizioso sia Niall sia Liam. Louis non sembra accorgersene, ma io si. Hanno di sicuro in mente qualcosa.
 
 
Louis' pov.
 
 
"Quindi partiamo senza dire niente a nessuno?" domando preoccupato. Se le fans ci vedessero, succederebbe un casino. "Diciamolo almeno a Paul!".
"Andremo in giro con discrezione, non abbiamo bisogno di Paul." dice Zayn un po' contrariato. 
"L'ultima volta vi siete persi per l'Australia..." s'intromette Niall prendendolo palesemente per il culo. 
"Eravamo piccoli, va bene?!"
"Ma è successo un anno fa!" gli ricorda, scoppiando a ridere. Infondo ho ragione, avremmo bisogno almeno di Paul. "E va bene, lo diremmo a Paul." si convince finalmente il moro, sbuffando. "Solo a lui!".
"D'accordo." rispondiamo convinti. "Quindi si parte?" chiede Harry sorridente.
"Si parte!!" rispondono tutti all'unisono, contenti come lo sono io. Finalmente avremmo passato un capodanno decente tutti insieme come facevamo due anni fa. 
 
 
 
30 dicembre. 
 
 
"Hai preso tutto?" domando con dolcezza al mio piccolo riccio preferito, stringendolo da dietro mentre indossa il giaccone.
"Certo LouLou, tu?" mi accarezza le mani, per poi intrecciarle alle sue come adora fare. "Tra poco si parte."
"Ho gia le valigie pronte. Che dici scendiamo? I ragazzi saranno di sotto a sgranocchiare qualcosa.".
"Va bene, andiamo." risponde dandomi un bacio a fior di labbra, sorridendo.
Scendiamo giu prendendo le ultime cose; è ancora notte e le luci sono tutte spente, ancora. Accendiamo la luce del salotto ma i ragazzi non ci sono. Andiamo in cucina e non sono nemmeno lì.
"Guarda, un post-it." mi fa notare Harry, prendendolo.
'Guardate sul tavolo. X' c'è scritto e così facciamo.
C'è una lettera ed una busta bianca. "Aprila e leggiamo." suggerisce, prendeno la busta in mano non aprendola. 
'
Buongiorno piccioncini!
Se vi state chiedendo dove siamo, non preoccupatevi, siamo vivi e salvi soprattutto.
Comunque sia, in quella busta c'è qualcosa che meritate.
Divertitevi e fate i bravi, vi vogliamo bene. :) Xx
Ps. riportateci qualcosa!
N,L,Z.'

Harry apre la busta e tira fuori due biglietti per New York. "Sono pazzi." dice incredulo, ridendo e rigirandosi i biglietti tra le mani.
"Sono fantastici, anzi." sono talmente felice che potrei urlare, ma sono le sei del mattino e non voglio svegliare il vicinato. Perciò, abbraccio Harry riempiendolo di baci, mormorando quanto io possa essere felice di passare il capodanno con lui, soli soletti. 



EEEEEEHIIIILAAAA' !
Sono tornata con un nuovo capitolo, yeaaaah. (Y) 
Sono abbastanza contenta questi giorni, così ho scritto un capitolo tenero, aaaw. Non volevo rovinare tutto come mio solito, credo mi avreste ucciso. HHHAHAHAHAHAAHAHAH
Anyway, fatemi sapere se vi piace. :)
#Alotoflove.
-Hils-

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Ps.
sto scrivendo un'altra Larry, per chi volesse leggerla è 
'I'm yours', la trovate tra le mie storie. c: LOVE YAA 

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Capitolo 18
*** Promises. ***


18.

 
 


Louis pov.
 
 
Siamo arrivati all'aereoporto con la macchina di Harry, dopo aver lasciato un biglietto ai ragazzi con scritto quanto potessimo essergli grati e quanto gli potessimo voler bene. "Che ne dici di raggiungere il gate? Sicuramente ci sarà gia fila e ti ricordo che vorrei stare accanto a te." fa spazio Harry tra i miei pensieri, giocando con le dita della mia mano. "Uhm, si direi di avviarci." così, prendiamo i soli bagagli a mano rimasti a noi e ci avviamo verso il gate. Harry aveva ragione, c'è gia un bel mucchietto di gente ma nulla di preoccupante. C'è un viavai assurdo tra piloti ed hostess, chi è appena atterrato e chi sta per partire. Persone sedute, mezze addormentate, chi ascolta musica per restare sveglio o chi legge un giornale, magari quello di oggi. Chi non vede l'ora di partire ed è visibilmente entusiasta. Quando viaggio con i ragazzi mi erano sempre sfuggiti particolari come questi; tra guardie del corpo, manager e quant'altro mi è davvero difficile avvicinarmi alle persone 'comuni'.
"Lou? A che pensi?" mi chiede il riccio, sbadigliando e sorridendomi poco dopo. Quanto amo il suo sorriso, accidenti. "A quanto sia bello l'aereoporto la mattina presto. Così poco affollato e silenzioso.. ti fa pensare.." gli spiego, facendo spallucce.
"A cosa? In un aereoporto io penso solo al viaggio che mi aspetta. Tu no?".
"Anch'io ovvio, ma sto imparando a guardare la gente con occhi diversi." specifico tranquillamente.
"Te sei tutto pazzo, ti bacerei se la gente non mi fissasse manco fossi Voldemort." ironizza ridendo. 
"E io mi lascerei baciare, che tu sia Voldemort o meno." ammicco facendogli l'occhiolino, scoppiando entrambi a ridere. In quel momento, annunciano il nostro volo e iniziano a fare i controlli di biglietti e passaporti. 
Una decina di minuti dopo, percorriamo il corridoio che ci avrebbe diretto nell'aereo e fortunatamente, riusciamo a stare vicini. I posti sono i penultimi infondo a destra dell'aereo e lascio che Harry si metta accanto al finestrino, come suo solito. "Sicuro di non volerci stare tu?" domanda ancora in piedi. "Tranquillo, vai tu." rispondo sedendomi accanto a lui e allacciando subito la cintura di sicurezza. Dopo le varie dimostrazioni per la cautela dei passeggeri, questo benedettissimo aereo prende il volo diretto a New York. Appoggio la mia testa sulla spalla di Harry, intento a guardare fuori. "Ti butteresti da un aereo?" mi chiede senza motivo, continuando a guardare fuori.
"Per quale motivo?" gli domando sorpreso per quella domanda. "Per dimostrarti quanto io ti possa amare?" aggiungo ridendo.
Harry fa spallucce, sorridendomi. "Non saprei, mettiamola così. Tra le pazzie che faresti per me, ti butteresti anche da un aereo per dimostrarmi quello che provi?".
"Mi butterei anche senza paracadute per te." dico tranquillo guardando le nuvole fuori.
"Non esagerare Lou!".
"Non esagero. Immagina, me che mi butto urlando come un pazzo quello che provo per te, così senza paracadute. Sai perchè lo farei senza?" domando innocentemente.
Harry fa cenno di no con la testa, attendendo una mia risposta. "Perchè è il tuo amore che mi rende felice e soprattutto vivo. Qualsiasi cosa potesse succedere, avrò sempre te nella mente e nel cuore perchè so che mi proteggeresti da tutto. Addirittura dalla morte.".
"Lou non sono Dio.." dice ridendo. "Ma sono contento che la pensi così.".
"Non sarai Dio.. ma sei il mio ragazzo e per me conta di più." gli rispondo, guardandolo negli occhi. Il riccio, si guarda intorno per un attimo per poi tornare a guardarmi, mordendosi un labbro. Si avvicina e mi bacia dolcemente, lasciando che io mi stringa a lui per un po', continuando a baciarci. "Questi saranno i giorni più belli della mia vita." sussurro, rimanendo abbracciato a lui, chiudendo gli occhi dopo esserci baciati. 
"Lo penso anch'io Lou, assolutamente." risponde, appoggiando la sua testa sulla mia, mentre io non posso non pensare a quanto possa essere fortunato.
 
 
Harry's pov. 
 
 
"Ehi bell'addormentato! Siamo arrivati!" sussurro a Lou, ancora addormentato accanto a me. Apre gli occhi e la prima cosa che fa è guardare fuori. "Ma siamo in pendenza?" domanda con la voce mezza insonnolita.
"Si, appunto. Siamo quasi arrivati." mi correggo. "Svegliati per bene, ti ho svegliato per questo.".
"Sono sveglio." infatti, sbadiglia stiracchiandosi un po' e sbattendo ripetutamente le palpebre. "Okay sono sveglio sul serio." mi avverte. Cinque minuti dopo siamo definitivamente atterrati; scendiamo dall'aereo e andiamo ad aspettare le nostre valigie dentro l'aereoporto. Non tardano ad arrivare così, appena prese, cerchiamo fuori un taxi per accompagnarci all'albergo.
New York è affollata a tutte le ore, credo di averci fatto l'abitudine oramai. Però, nonostante questo in una mezzoretta arriviamo in albergo; la nostra stanza è al terzo piano e da su Central Park. 
"Harreh! Guarda!" Lou è nel bagno e non so minimamente cosa ci stia facendo. "Corri!".
"Cosa LouLou? Che stai combinando?" vado nel bagno e vedo Louis nella doccia, rigorosamente vestito. "Cazzo fai?" domando ridendo e raggiungendolo. 
"Guarda!" ripete facendo un giro su se stesso. "A malapena entro io!" sbuffa, imbronciato.
Sospiro, divertito. "Cosa volevi fare Lou? La doccia insieme?".
"Beh? Che c'è di male? Ti ho gia visto nudo più di una volta, e vedertici una volta in più non mi cambia la vita, pff." sembra un bambino a cui è stato tolto il giocattolo preferito, però in modo tenero. Entro nella doccia, scuotendo la testa divertito più di prima. Chiudo la porta a vetro della doccia e appoggio le mani al muro dietro Louis. "Dicevi? Entriamo entrambi, mio piccolo LouLou." gli faccio notare. 
"Beh allora, proviamola no?" domanda, lasciando scorrere l'acqua gelida. Urlo dalla disperazione, richiudendo l'acqua. "Harreh! Non urlare!".
"Ma era gelida, minchia! Almeno mettila tiepida!" gli urlo ancora infreddolito, mentre lui mi abbraccia dandomi un bacio sul collo. "Scusami Hazza, ci penso io.". L'acqua continua a bagnarci mentre Louis continua a fissarmi sorridente. "Devi dirmi qualcosa?" gli domando, rimettendomi nella posizione di prima. 
"Beh.. ti butteresti in mare, di notte per esempio, quando l'acqua è gelida, per salvarmi?" domanda, giocando con i miei capelli. "E cambia risposta perchè la storia del tuo amore che mi rende vitale l'ho gia usata io." aggiunge ridendo.
"Si Lou, lo farei. Te tu fossi perso nel mare, ad esempio, nuoterei anche in mezzo agli squali per te, durante una tempesta nell'oceano. Affronterei animali selvaggi, pirati, starei senza cibo nè senza acqua per giorni pur di trovarti e salvarti. Tu hai salvato la mia vita e io salverò la tua senza farmi tanti problemi.".
"Oh Harrehh! Come sei romantico! Non voglio rovinare il momento, perciò usciamo di qui che voglio farmi un giro per New York!" dice quasi orgoglioso della mia risposta, ma gli blocco l'uscita. "Mi hai imprigionato qui dentro solo per farmi dire quelle cose? Te le avrei dette in maniera normale, come ogni persona normale Lou!" protesto facendo il labbruccio.
"Lo so, ma ho reso le cose più interessanti. E poi sei sexy quando esci dalla doccia, bagnato." dice mordendomi un labbro.
"Ah solo quando esco dalla doccia?".
"Si, per il resto sei meravigliosamente  e terribilmente mozzafiato." ammette uscendo dalla doccia. Lo seguo, prendendolo però per il polso facendolo voltare. "Che c'è?" domanda mentre continuo a guardarlo. "Nulla Louis. E' che amo perdermi nei tuoi occhi." dico tirandolo a me e baciandolo con un'intensa passione che non si era mai 'impossessata' di me fino ad ora.



SSSSSSAAAAAAAALVEEE BELLA GEEENTEE! OuO
visto che mi avete pregato in quasi tutte le lingue del mondo (e visto che le visite erano abbastanza) ho pubblicato l'amato continuo che volevate taaaanto. Amatemi pls. AHAHAHAHAHHA
Anyway, godetevelo da capo a piedi. Non ve ne pentirete! c:
#Alotoflove.
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Capitolo 19
*** Shopping, kisses and.. ***


19.

 


Harry's pov.
 

"Harry, dici che questa piacerà a Zayn?" mi domanda Lou mentre mi mostra l'ennesima felpa, forse la centesima, che ha trovato in questo negozio. Da qualche ora giriamo per negozi alla Fifth Avenue sia per spassarcela, sia per cercare qualcosa di carino da riportare ai ragazzi da New York. "E' rossa e nera, che dici? Gli piacerà?" aggiunge, portandosela al petto. 
"Credo di si, ama il nero ed il rosso e ultimamente si veste sempre così. Gli piacerà." rispondo e Louis, contento della mia risposta, la aggiunge alle altre migliaia di cose che ha preso. "Tu non prendi niente? Abbiamo tutta la giornata per fare shopping, approfittane.". 
"Approfitterò da Burberry, sai che è il mio negozio preferito." ammetto, facendo spallucce. "Devi prendere altro o va bene così? Ci sono altri negozi per la via, non ti pietrificare qui." più che un suggerimento, è una preghiera. E' un'ora che siamo chiusi qui dentro e non ne posso più, altri cinque minuti e divento un manichino. 
"Nah sto apposto così, andiamo a pagare." dice finalmente, avviandosi alla cassa. Sospiro di sollievo, pensando che tra meno di due minuti saremmo stati fuori da quest'inferno.
"Oddio Harry devo assolutamente entrare da Lacoste!" avverte, facendo gli occhi dolci e guardando l'enorme negozio poco più in là.
"Vai Lou, io vado a vedere una cosa alla Apple.." dalla Apple ci sarei passato davvero, ma non subito. C'è un'altra cosa che mi chiama in questo momento.
"Cosa? Devi comprare altri cinque Iphone?" domanda ridendo. "Appena hai fatto raggiungimi.".
"Certo LouLou, a tra poco." lo saluto, accertandomi che stia entrando davvero e così fa. Intanto, raggiungo l'altra parte della strada.
 
 
 
"Allora, è sicuro signor Styles?" mi domanda il simpatico signorotto davanti a me che conosco da anni ormai, dandomi tra le mani ciò che ho scelto per assicurarmi che non mi stia sbagliando o pentendo. "Senzadubbio è un ottimo regalo.".
"Si George, sono sicuro. E' bellissimo e non potrei essere più sicuro di così.". rispondo convinto, sorridendo felice.
"Devi essere innamorato perso eh?" scherza, confezionando il regalo. "Sono contento sai? Sei come un nipote per me.".
"E io sono felice di esserlo, entrambe le cose." rispondo facendogli l'occhiolino e ridendo entrambi. Dopo aver firmato delle scartoffie e aver pagato, mi porge la piccola busta che nascondo dentro la busta enorme dell'Abercrombie. "Grazie George, a presto!" lo saluto cordialmente, stringendogli la mano. 
"Lo spero tanto, grazie a te." ricambia il saluto. "E salutami Anne e Gemma.".
"Sarà fatto!" detto ciò, esco da lì cercando di scovare Louis tra la folla  che fortunatamente non trovo e torno da lui con un sorriso stampato in faccia e il cuore pieno di gioia.
"Ehy non hai trovato nulla?" mi domanda, felice di vedermi. 
"Oh si, certo che si." rispondo pensando a ciò che ho comprato appena due minuti prima. 
"E non l'hai comprata?" continua, rovistando tra gli scaffali. E in quel momento, mi accorgo che sta parlando della Apple. 
"Volevo dire, si l'ho trovata ma non l'ho presa perchè preferisco comprarla insieme a te." good job, Styles.
"Oh come sei dolce! Allora ci andiamo subito, qui non trovo nulla che mi ispira." e così, usciamo dal negozio della Lacoste e andiamo a perderci in altri negozi, fino a sera. Mangiamo in un Mc Donalds e torniamo in albergo, stanchi ma divertiti dalla bella giornata. 
 
 
31 dicembre.
 
 
Louis' pov.
 
La luce che filtra dalle tende della camera, mi fa svegliare e guardando la sveglia noto che sono appena le otto del mattino. Mi giro dalla parte di Harry e toccando il materasso, mi accorgo che lui non c'è ma c'è un bigliettino. 
'quando sei pronto, sali in terrazzo: facciamo colazione lì. ps. buongiorno LouLou.'
In dieci minuti sono sveglio, pulito e vestito per raggiungere Harry di sopra, chissà da quant'è che mi sta aspettando. Prendo il cellulare ed il pass della camera che metto nel portafogli e chiudo la porta. 
Prendo l'ascensore ma purtroppo arriva fin al penultimo piano e così mi tocca fare due rampe di scale. Apro la porta che da sulla terrazza e vedo Harry appoggiato alla ringhiera e alla sua sinistra un tavolo apparecchiato pieno zeppo di roba da mangiare. "Quando ti toglierai la fissa per i terrazzi, Styles?" lo prendo in giro, abbracciandolo da dietro. 
"Buongiorno Lou! Uhm, credo mai." risponde dandomi un bacio veloce e prendendomi per mano, andando a sederci. "Hai fame?" mi domanda, sedendosi. 
"Non troppa, piuttosto mi chiedevo dove fossi. Lo sai che mi piace svegliarmi accanto a te la mattina.". 
"E lo stesso vale per me Lou, ma dovevo fare una cosa. Vuoi un po' di caffè?".
"Che cosa?" domando. "Si grazie.".
"Lo saprai presto." risponde senza troppi giri di parole, passandomi la brocca del caffè.
Capovolgo la mia tazza, rimanendo stupito dalla piccola, famosa, scatolina che è poggiata sul piattino con tanto di fiocco bianco. "Ti prego, dimmi che abbiamo sbagliato tavolo.".
"Non vedo altri tavoli qui sopra a meno che non siano invisibili." risponde Harry ridendo e spalmando un po' di marmellata sul suo toast. 
Prendo in mano la scatolina e me la rigiro un po', ancora stupito peggio di prima. Tolgo il nastro bianco poggiandolo sopra il piattino ed apro la scatolina facendo un enorme sospiro. Con enorme stupore, vedo un anello d'argento meraviglioso. 
"Vedi l'incisione dentro.." dice Harry tossendo, quasi per nascondersi. Faccio come dice e all'interno c'è scritto 'mi appartieni, ti amo'
"Harry..è..è..insomma..è.." non so minimamente cosa dire, non voglio rovinare il momento dicendo cose stupide, insensate e banali. "..ti amo." dico infine, pensando che sia l'unica cosa giusta che posso dire. 
"Ti amo anch'io Lou." risponde, allungando un braccio verso di me e stringendomi la mano. 
"Non è una richiesta di matrimonio vero?" domando, scoppiando a ridere insieme ad Harry. "No Lou, tranquillo. Altrimenti mi sarei inginocchiato e ti avrei fatto una proposta più decente." ammette. 
"Beh, hai fatto bene a non accelerare i tempi. Ma nel caso lo avessi fatto.. non ti avrei detto di no.".
"Mi fa piacere, davvero tanto." risponde e così, dopo la meravigliosa sorpresa passiamo un'altra giornata in giro per New York, passeggiando anche per Central Park e andando a vedere la Statua della Libertà. Domani pomeriggio torneremo a Londra e credo che New York mi mancherà molto, anche troppo. 
Ma intanto, ci godiamo quest'ultima giornata aspettando che venga sera e finalmente l'anno nuovo. 
 
"Harry corri! Mancano meno di dieci minuti al countdown finale e siamo ancora in culo al mondo!" urlo correndo e prendendolo per mano. 
"Ma dove accidenti corri?! Mi avevi detto che volevi passare il capodanno da solo con me chissà dove, senza rotture!" mi risponde, correndomi accanto.
"pff stronzate, ho cambiato idea!".
"E non potevi cambiare idea mezzora fa come minimo? Se vuoi arrivare a Times Square ci vorrà un miracolo!" mi avverte, fermandosi a riprendere fiato.
"Se la smetti di fermarti ogni cinque secondi, ci arriviamo." rispondo, prendendo fiato. 
"Tu hai il fisico da calciatore e sei abituato a correre, io no!".
"Suvvia Harry, fai uno sforzo per il tuo LouLou." lo prego dandogli un bacio sulla guancia. "Mi farò perdonare!".
"E come?".
"Se ti muovi te lo dico, daai!" lo sprono nuovamente a correre e finalmente arriviamo a Times Square e ci accorgiamo che manca un minuto all'anno nuovo. "Vieni con me!" gli dico, prendendolo nuovamente per mano, infilandoci tra la folla cercando di passare. 
"Lou basta, sto per morire!" si lamenta Harry e effettivamente ha ragione, non facciamo altro che correre da quasi dieci minuti buoni. 
"Okay, hai cinquanta secondi per riprendere fiato." lo avverto.
 

quarantanove, quarantotto, quarantasette..
 

"Lo sto facendo Lou! Non mi mettere fretta anche in questo, ti prego." dice ridendo, piegandosi un po' per respirare. 
"Stai dritto e respira, altrimenti non riprendi fiato!".
"Grazie dottore, troppo gentile."
"Di nulla caro." rispondo ridacchiando e dandogli delle pacche sulla spalla.
 
 
..ventisei, venticinque, ventiquattro..
 
 
"Solo ora sto notando un botto di gente, wow.".
"Ma dai? E' tradizione riunirsi qui la notte di Capodanno Lou, che ti aspettavi. Mi hai fatto correre per niente?".
"In realtà no, c'è un motivo. Non ti ho mai detto grazie abbastanza e credo sia arrivato il momento di farlo come si deve.". 
"Lou ne abbiamo già parlato, dai. Lo sai che ti amo e che farei tutto per te.".
"Lo so, ma è più forte di me."
 
..otto, sette, sei..
 
"Harry.." lo chiamo, un'ultima volta avvicinandomi.
"Si Lou?" domanda, sorridendomi. 
"Buon anno." gli auguro, stringendolo a me e baciandolo mentre le coppie intorno a noi fanno la stessa cosa; il volume della musica si alza, il cielo diventa colorato grazie ai fuochi d'artificio e un nuovo anno sta iniziando mentre la gente continua a festeggiare urlando, ballando e cantando. 
E noi due, abbracciati l'uno con l'altro, continuiamo a baciarci surrurrando tra un bacio e l'altro 'ti amo' sinceri come il nostro amore
Non potevo iniziare l'anno in un modo migliore di questo. 




BUONSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSALVE A TUTTI!!

*si prende a sprangate autonomamente* la devo smettere di scrivere capitoli diabetici, ma è più forte di me. ahh perdonatemi. çç 
tornando a noi, vi avverto che prossimamente qualcosa cambierà ma non vi anticipo niente di particolare perchè vi voglio bene lalala AHAHAHAHAAHAHAH okay, staph
lasciate una recensione anche piccina picciò se il capitolo vi è piaciuto e.. AL PROSSIMO! c:
#Alotoflove
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Capitolo 20
*** Problems. ***


20.

 
 
 
Harry's pov.
 
 
"Dove hai detto che ci aspettano i ragazzi?" domando a Lou, intento a messaggiare con Zayn. Ieri ci avevano avvertito che sarebbero venuti a prenderci all'aereoporto ma non ci hanno detto in quale punto specifico dell'aereoporto. "Zayn ti ha risposto?".
"Macchè, gli ho scritto che siamo atterrati dieci minuti fa e ancora non risponde! Credo non gli prenda il cellulare.." risponde continuando ad agitarlo in aria in cerca di linea che tra l'altro ha gia.
"Oppure si sono svegliati tardi e per non farcelo capire non risponde. E' tipico loro, arriveranno.".
"Louis! Harry!" ci sentiamo chiamare alle nostre spalle e i nostri migliori amici ci vengono incontro per poi abbracciarci e salutarci. "Scusate il ritardo, Niall non sapeva dove parcheggiare." dice Liam, scompigliando i capelli del biondo che subito ride gioioso.
"C'è un casino assurdo qui fuori e non so perchè..".
"Non sai perchè? Tutto il mondo sa dei nostri spostamenti." specifica Zayn, camminando verso l'uscita seguito da noi quattro. "Ed è per questo che arriveremo alla macchina senza farci beccare.".
"E in che modo? Non mi dire che ci travestiremo!" dice Lou ridendo mentre Zayn lo guarda con uno sguardo di chi la sa lunga. "Oddio Zay,sei serio?".
"Serissimo." rispondono in coro, mentre io e lui ci guardiamo confusi e spaventati. "Harry mettiti la sciarpa fin sopra la bocca e gli occhiali scuri, idem Lou ma mettiti anche il berretto.".
"Sembra che dobbiamo andare in missione segreta,pff." dico a bassavoce.
"In un certo senso è così." ammette il biondino. "E' pieno di fotografi là fuori! Secondo te perchè sembro un ladro conciato così?" effettivamente è vero, ha un impermeabile lungo e grigio ed un cappello stile detective: è inquietante. Liam indossa una felpona rossa con sopra una giacca pesante e la sciarpa intonata alla felpa. Zayn un cappotto rigorosamente verde e un cappello da baseball. Ma si, irriconoscibili nel vero senso della parola. "Per quale uscita dobbiamo uscire?" domanda Lou, sistemandosi il berretto. 
"Quella da cui siamo entrati, ma senza farci beccare." ripete Zayn, iniziando a camminare. 
"Quindi?" domandiamo impazienti.
"Quindi seguitemi e comportatevi da persone normali.".
"Al massimo corriamo,suvvia." dice Niall, camminando davanti a noi. 
"Concordo." risponde Liam.
"E va bene, ma nel caso ci riconoscessero? Come la mettiamo?".
"Corriamo." rispondo facendo spallucce. "I nostri bagagli pesano poco.".
"Okay, andiamo." ci incamminiamo verso l'uscita e ci sono giornalisti seduti sulle scale e appiccicati all'entrata. "Merda, come usciamo?" domanda Liam preoccupato.
"Da persone normali e travestite. Andiamo dai." risponde Lou, andando avanti prima di tutti. Andiamo avanti ed oltrepassiamo la porta d'entrata, ma uno squillo di un cellulare fa voltare tutti. "Uh è il mio, pardon." dice Louis, prendendo il cellulare. "Pronto? E' Louis Tomlinson che parla!" risponde sorridendo e tornando serio un attimo dopo. "Ehm, mamma ti richiamo che.. ohm.. ehm.. ciao." attacca. "Correte gente!" urla a tutti quanti, inziando a correre come un razzo, seguito da noi. "Louis questa me la paghi!" urla Zayn da dietro, cercando di raggiungerci. 
"Mi dispiace, ma la mamma è sempre la mamma!" risponde guardando dietro e notando che una mandria di giornalisti impazziti ci inseguono. 
"Harry fallo stare zitto!" s'intromette Niall, tirando fuori le chiavi della macchina. 
"Lo farei volentieri ma così ci raggiungerebbero, perciò zitti e correte! Dov'è la macchina?!". 
"Girate a destra!" avverte Niall. Facciamo come dice e notiamo la range rover parcheggiata dopo due macchine sulla destra. Apro in fretta e furia il portabagagli, scaravento le valigie e salgo in macchina, spinto da Louis e Liam. Zayn apre di corsa la portiera davanti e sale, chiudendola subito. Niall fa la stessa cosa, mette in moto e sfrecciamo via, tornando a casa.
Louis guarda dal finestrino posteriore, felice del fatto che abbiamo seminato i giornalisti. "Uh, per un soffio." commenta contento mentre tutti gli lanciamo uno sguardo fulminante. "Eddai ragazzi poteva capitare anche a voi!".
"Pronto? E' Louis Tomlinson che parla? Sei serio Tommo?" lo prende in giro Niall, guardandolo dallo specchietto davanti. 
"Se ci sarà una prossima volta, ti tapperò la bocca con lo scotch." aggiunge Zayn, puntandogli il dito contro. 
"Come il video dia.. okay sto zitto." dice infine. "Non mi perdonate nemmeno se vi dico che vi abbiamo riportato qualcosa da New York?".
"E non cambiare discorso! Pensa se ci fermavano! Ci avrebbero chiesto perchè eravamo lì e perchè tu ed Harry non eravate in Inghilterra a capodanno. Non avrei sopportato,no." Zayn è un tantino arrabbiato ma gli passerà subito. "...che regali?" appunto.
"Abbiamo preso delle cosette ad ognuno di voi e una volta a casa le vedrete." gli rispondo, facendogli l'occhiolino e mettendo fine a quella piccola lite.
 
 
Louis' pov.
 
 
"Liaaam! Dai che manchi solo tu!!" lo chiamo la ventesima volta, aspettando che scenda e si sieda sul divano. "O non vuoi il tuo regalo!?".
"Eccomi, eccomi! Non trovavo la mia maglietta preferita!" dice sedendosi accanto a Zayn. "Allora?".
"Allooora, da chi iniziamo? Niall?" domanda Harry, passandomi la busta col suo regalo. "Nialler, questo è per te. Anche se non è di calcio, sei uno sportivo a prescindere quiindi..".
"La maglia degli Yankees! Grazie ragazzi!" ci ringrazia sorridente, indossandola subito. 
"Pooi, Liam! Tieni Harry, daglielo tu. Il regalo intendo, ehm.." dico passando la busta ad Harry, facendo ridere tutti per l'ambigua frase. 
"Una felpa con il logo di Batman, oddio l'adoro! Grazie!" quando si tratta di Batman, Liam è sempre contento.
"Zayn, tieni e scusa per prima.." dico amorevolmente, porgendogli l'ultima busta. Zay apre e tira fuori la splendida felpa, rigorosamente dell'Obey, che avevamo scelto. "Ti piace?".
"Sai sempre come farti perdonare Lou, grazie!" risponde abbracciandomi. "Ma non ti azzardare a fare più come oggi che ti stacco le palle.".
"Quanta gentilezza!" s'intromette Niall, guardandosi più volte allo specchio fiero della sua nuova maglia. 
"Ne ha da vendere!" aggiunge Harry, sorridente. In quel momento, però, il nostro momento di gioia è interrotto dallo squillo del cellulare di Liam. "Chi è?" domando accartocciando le buste dei regali. 
"I manager.. vogliono parlarci..." ci avverte, mettendo il telefono in tasca. "..adesso." specifica.
 
 
Arriviamo agli uffici dei manager una ventina di minuti dopo e saliamo fin al loro piano. La segretaria ci fa accomodare in ufficio nell'attesa che venga qualcuno. 
"Ben arrivati ragazzi." ci saluta Richard Griffiths, uno dei due capi della Modest. Si siede davanti a noi, poggiando davanti a sè alcune, credo che siano, riviste. "Sapete cosa sono queste?" domanda facendo un cenno con la testa. 
"Solite riviste?" domando non preoccupandomi di ciò; ogni rivista ha almeno due righe dedicate a noi. Cosa c'è da preoccuparsi?.
"Esatto Louis, riviste. Ma sarebbero 'solite' se non parlassero di cose insolite. Non credi?" risponde, squadrandoci uno ad uno. 
"Non capisco. Che vuole dire?" domanda Liam. "Si spieghi meglio.".
"Farò di più, ve le mostrerò. Tenete."dice porgendole a noi, una per ognuno. "Cos'è c'è scritto?".
"Fuga dall'aereoporto per i One Direction!?" legge per primo Louis, sgranando gli occhi.
"One Direction e la corsa all'ultimo paparazzo.." continua Niall.
"La band One Direction ed i travestimenti all'aereoporto." legge Liam, seguito da Zayn con "One Direction VS Bolt, chi sarà il vincitore stavolta?".
"Okay basta. Sono solo titoli, non è morto nessuno." s'intromette Harry, furioso. "Tante storie perchè siamo fuggiti dai paparazzi?".
"Vorrei sapere per quale assurdo motivo siete scappati così e siete andati lì senza guardie del corpo. Siete impazziti?!".
"No siamo i One Direction, piacere." rispondo senza pensare, mentre Niall soffoca una risata e gli altri guardano altrove. "Non è la prima volta che scrivono assurdità, perchè farla tanto lunga?".
"Ah quindi anche questa sarebbe un'assurdità, vero?" domanda facendoci vedere la copertina di un giornale americano che ritrae me ed Harry a Times Square la notte di capodanno. "E nel caso non vi fosse chiaro, i giornalisti erano all'aereoporto perchè sapevano di voi. Sanno di voi, tutto il mondo ne è al corrente. Avete idea di cosa avete scatenato? Siete consapevoli!?".
"Non si può amare una persona liberamente? Questo è assurdo." risponde Niall, cercando di 'proteggerci'. 
"Si è assurdo in campi come questo. Voi siete giovani e siete diventati famosi in poco tempo ed i giornalisti sono affamati di voi e della vostra vita privata e non. Non posso permettere una cosa simile, cosa penserebbe il mondo di voi!?".
"Che siamo umani." risponde Harry. "Amare è umano, che io ami un uomo o una donna. Sono un essere umano ed ho dei sentimenti. Non conta niente questo? Conta solo la fama ed i soldi? Beh no, non mi sta bene." continua arrabbiato come non mai ed io sto morendo di paura. Vorrei parlare ma scatenerei solo l'inferno ed è meglio se sto zitto. Ma non voglio che Harry affronti questa 'guerra' da solo. "E cosa dovremmo fare?" domando in un sussurro, non alzando lo sguardo verso Richard.
"Harry a meno che tu non voglia abbandonare i One Direction, devi smentire. Anche tu Louis e voi altri.".
"Io non voglio abbandonare proprio nessuno. I ragazzi sono la mia seconda famiglia." risponde alzandosi in piedi.
"Harry calmati." prova a farlo sedere Zayn, inutilmente. 
"Smentirò ciò che è necessario, punto. Avete il permesso di programmare il mio lavoro, ma non la mia vita privata.".
"Finchè io sarò qui, finchè voi avrete la Modest come manager, avrò il controllo su di voi per qualsiasi cosa. Non vuoi collaborare? Okay, ci penserò io che vi piaccia o meno. Potete andare." conclude, alzandosi anche lui fermo a guardarci uno per uno.
"Me ne sarei andato a prescindere, non voglio restare qui dentro un minuto di più." dice Harry infine, scaraventandogli la rivista addosso e andando via a passo svelto, seguito da noi quattro. 
 
Una volta fuori, ci avviamo alla macchina e torniamo a casa rigorosamente in silenzio; l'unico rumore che si sente è quello del motore. Arriviamo e senza dire una parola ognuno se ne va per fatti propri. Zayn va a fare una passeggiata, Liam si chiude in cucina insieme a Niall ed Harry corre in camera sbattendo la porta. Decido di lasciarlo sbollire per un po', restando solo sul divano a pensare guardando il soffitto. Resto così fino all'ora di cena; Zayn è tornato un'oretta fa e sta preparando la cena insieme a Liam e Niall. "Va da lui Louis." fa capolino Liam, mentre si asciuga le mani con uno strofinaccio. "E se non mi vuole parlare?" domando continuando a guardare il soffitto. "Non dire stronzate Lou, vai e basta." risponde, tornando in cucina. 
Sospiro l'ennesima volta e salgo su senza far riconoscere i miei passi. La porta della camera di Harry è chiusa e dopo aver bussato, la apro trovando Harry sul letto nella mia stessa posizione di prima. "Posso entrare?" domando, richiudendomi la porta alle spalle. Raggiungo Harry sul letto, abbracciandolo e facendogli appoggiare la testa sul mio petto, come gli piace fare. Gioco con i suoi capelli affinchè mi parli, dica qualcosa, si sfoghi. "Mi dispiace per essermene stato zitto prima.. avrei dovuto dire la mia ma non ne avevo le forze. Sono stato io che ho voluto baciarti in mezzo alla folla, la notte di capodanno,e avrei dovuto sapere che sarebbe finita così. Avrei dovuto parlare e invece.." non concludo la frase e continuo a giocare con i suoi capelli.
"Non sono arrabbiato con te Louis. Non potrei esserlo sapendo che il fatto di stare insieme una volta ti spaventava e lo capii. Non sono arrabbiato, tranquillo." risponde guardando l'armadio difronte al letto.
"Ma il bacio è stata una mia intenzione Harry!" devo assumermi le mie responsabilità, punto e basta. Sono il più grande e mi comporto da deficente. 
"E' stata un'intenzione di entrambi. Se non avessi voluto non ti avrei lasciato fare. Devi capire che le situazioni si affrontano in due.".
"Voglio affrontare insieme anche questa Haz. Avremo la nostra vittoria, combatteremo se necessario." dico convinto. "Dici che farà sciogliere la band?".
"La band siamo noi cinque,Lou. Siamo così uniti che difficilmente la gente crederebbe in una stronzata simile. Ci allontanerà e noi dobbiamo essere uniti. Io e te dobbiamo essere uniti. Me lo prometti Lou?".
"Tutto ciò che vuoi Harry, ce la faremo insieme. Promesso.".






SSSSSSSSSSSSSSALVE A TUTTI!!

sssono tornata,yaaay! In realtà non sono andata da nessuna parte, ma da un paio di giorni non faccio altro che vedere 'pretty little liars' in streaming 24 ore su 24 e mi sto rincoglionendo. c': 
Peeerò in un modo o nell'altro o avuto anche il tempo per scrivere il capitolo ed eccolo qua! Spero vi piaccia. c:
Detto ciò, recensite se volete e al prossimo capitolo! c:
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Capitolo 21
*** Lies. ***


21.




Harry's pov.

Se c'è una cosa che adoro di più della nostra amicizia è che se uno di noi è giù di morale, gli altri quattro fanno di tutto per tirarlo su. In questo caso siamo in due ad essere tristi ma Niall, Liam e Zayn si stanno dando da fare.
Abbiamo appena finito di cenare e Niall sta raccontando cosa hanno fatto durante la nostra assenza ed è il delirio totale. "Stavo dicendo, era la notte prima della notte di capodanno e stavamo fuori in giardino a cazzeggiare mentre stavamo morendo di freddo, ma sono dettagli.." continua a raccontare il biondo tra una risata e l'altra.
"Io sarei seriamente morto di freddo al posto vostro." commenta Louis, poggiando la testa sulla mia spalla. 
"E' Niall che esagera! Con almeno cinque coperte per uno non faceva freddo. E poi eravamo appiccicati l'uno all'altro e nessuno si è lamentato." precisa Liam, continuando a lavare i piatti. 
"Mi fate continuare o no!?" domanda Niall stesso, aspettando che finissimo di parlare. "Dicevo, stavamo parlando del più e del meno quando ad un tratto Zayn si blocca a guardare il cielo ed esclama - Cazzo! Ma quello è un disco volante!!! - con tanto di faccia spaventata!" continua, mentre noi altri eccetto Zayn, scoppiamo a ridere come dementi. "E non è finita qui!".
"Era talmente spaventato che ha cominciato a chiedere - e se è vero? E se sono davvero gli UFO? Che ne faranno di noi? - stavamo morendo ragazzi, non sapete che vi siete persi." aggiunge Liam, abbracciando da dietro Zayn. "Il mio povero Zay,oh!".
"Vaffanculo." risponde lui, sorridendoci sarcastico. "E vaffanculo anche per lo scherzo che mi avete fatto dopo, stronzi bastardi.".
"Quale scherzo?" domando guardandolo sorpreso. 
"Oh niente, gli abbiamo fatto credere che eravamo degli alieni nulla di che." spiega Niall facendo spallucce e continuando a ridere.
"Povero Malik, la prossima volta avrò paura insieme a te così non sarai solo!" gli dice Louis gentilmente, beccandosi un sonoro 'vaffanculo'. "Non c'è due senza tre." commenta ridendo.
"Okaaay, basta stupidaggini andiamo a dormire che domani abbiamo l'ennesima intervista." dice Liam con fare paterno, mentre tutti saliamo al piano di sopra. "Buonanotte!" diciamo l'uno all'altro, entrando nelle proprie stanze. Chiudo la porta, mi cambio e mi stendo sul letto rilassandomi un attimo. Prendo il cellulare e vado su twitter; niente di nuovo, miliardi di menzioni da parte delle fan, i soliti amici che mi inviano messaggi e nulla di più. Scrivo un tweet, uno dei miei soliti tweet insensati e poi esco da lì. Sto per mettermi a dormire quando mi arriva un messaggio di Louis.

'Hey cupcake, dormi?'

'Ancora no, ma stavo per farlo.. :)'

'Mi dispiace per oggi..'

'Non parliamone LouLou, okay?'

'Okay... posso dormire con te stanotte?'

'C'è bisogno di chiederlo?'



"Lo sai che sono una persona gentile!" sussurra entrando e chiudendo la porta. Si infila sotto le coperte, abbracciandomi. "Buonanotte cupcake." dice baciandomi la spalla. "Buonanotte LouLou." rispondo a mia volta, sorridendo contento del fatto che sia accanto a me perchè ne avevo davvero, davvero bisogno. 



Louis' pov.


Dopo l'ennesima intervista, Paul mi aveva avvertito che i manager volevano parlarmi in privato e così sto tornando nuovamente da loro.
"Mio caro Louis! Come stai? Tutto bene?" mi saluta Richard, facendomi accomodare su queste orride poltroncine del cazzo che non ho mai odiato come ora. 
"I ragazzi mi aspettano, quindi se vogliamo fare una cosa veloce che ho fretta.." prima me lo tolgo dai piedi, prima posso respirare. Cosa accidenti vuole da me, ieri non si è divertito abbastanza?". 
"Credo di aver trovato una soluzione ai nostri problemi Louis, sai?".
"Io non ho problemi, forse ce li ha lei in vari sensi..".
"Oh, come sei simpatico. Credo di esser stato abbastanza chiaro ieri, giusto?".
"Sto ancora aspettando che mi dia spiegazioni.".
"Okay,okay. Dunque, visto e considerato che stanno girando brutte voci riguardo te ed Harry sono arrivato ad una conclusione che può fruttare ad entrambi.".
"Ovvero?" domando sbuffando, desiderando di volergli spaccare la faccia. 
"Devi tornare con la tua ragazza il prima possibile e di tua spontanea volontà.".
"Wtf? In che senso di mia spontanea volontà?".
"Vai da lei, dici che era un'equivoco e tornate ad essere la coppia felice e sostenuta che eravate prima. Così io non avrò problemi con il gossip a smentire miliardi di notizie non vere su te ed Harry.".
"E' totalmente assurdo. Non voglio far soffrire nessuno, nè Harry nè tantomeno Eleanor. Che accidenti di storia è questa!?".
"La storia di una persona che vuole fottutamente pararvi il culo per qualsiasi genere di cosa, ma non ci riuscirà se usciranno fuori due omosessuali. Lo capisci Louis che al giorno d'oggi vi criticano anche per come vi vestite?".
"Me ne fotto, non farò mai una cosa simile.".
"O ci pensi tu Louis oppure ti troverò io una ragazza e dovrai fartela piacere per forza. Non vorresti mai rovinare il futuro ed il presente dei One Direction vero? E non dirai una parola su questa conversazione,0kay? Harry non dovrà sapere niente, dovrà svolgersi tutto nella maniera più naturale possibile. E con questo, puoi andare.".

Con quale assurdo motivo o faccia mi presento a casa di Eleanor dicendole 'oh ciao, scusa non sono più gay. Torni con me?' ma che accidenti di storia è questa. Mio dio, ho il cervello che mi scoppia. "Lou, che volevano?" domanda Niall. "Niente di che, avevo lasciato una cosa lì ieri.." cominciamo con le bugie, ottima cosa. "Scusate ma oggi non contate su di me, devo fare una cosa." li avverto, trovandomi otto occhi puntati. "Che devi fare?" chiede Harry. "Torni per cena spero." aggiunge sorridendo. 
"Mi sono dimenticato che devo mandare delle cose a mia madre prima di stasera e me ne ero completamente dimenticato.".
"Va bene Lou, allora ti aspettiamo a casa! Noi andiamo a farci un giro." risponde Zayn, seguito da Liam che mi saluta con un cenno. Anche Niall mi saluta e l'unico che rimane è Harry. "Allora vado?" annuisco, mi sorride e se ne va raggiungendo gli altri. Devo andare a casa di Eleanor, adesso. 
"Hey Louis!" parli del diavolo e spuntano le corna. "Come stai?" domanda Eleanor, camminando insieme a me. 
"Bene grazie.. senti.. possiamo parlare? Devo dirti una cosa importante.".
"Va.. bene. Anch'io devo dirti una cosa importante." evviva, che felicità.
Pochi isolati dopo, ci sediamo a prendere un caffè in un bar poco affollato fortunatamente. "Posso iniziare prima io? E' da un po' che voglio dirtelo e ho sempre cercato le parole giuste ma credo che sia meglio dirtelo senza discorsi preparati.".
"Fai pure." rispondo, lasciandola parlare per prima. 
"Ecco.. il fatto è che non riesco a dimenticarti. Per quanto ci abbia provato, non ci riesco Louis. Capiscimi, mi hai letteralmente sorpreso e.."
"Eleanor." la blocco prima che potesse dire altro. "..in questi, ehm, mesi ho capito una cosa.. Ho pensato di essere ciò che non sono." cazzo dico. "E ho sbagliato a lasciarti." ma per favore. "Mi dispiace tanto." per niente. "Scusami." 'ncazzo.
"Quindi non sei più.. gay?" domanda incredula, guardandomi dritto negli occhi. "Dimmelo guardandomi negli occhi Lou.".
"Non sono più.. gay." rispondo quasi tra lo schifato e l'incredulo, sentendomi davvero una merda. Sto prendendo in giro i sentimenti di due persone a me care, El un po' di meno ma vabbè, e mi sento davvero una merda. 
"Non sai quanto ho sperato che un giorno l'avresti detto." dice con gli occhi lucidi, stringendomi una mano.
"Quindi, se vuoi, potremmo ehm.. tornare a.. ehm..".
"Frequentarci? Louis ti ho appena detto che ti amo ancora, la risposta la sai già." uccidetemi ora o mai più




SAAAAAAAAAAAAAAAAAAALVE GENTE!

rieccomi qui! scusatemi se è un capitolo cortino ma dopo aver letto l'ultimo capitolo (per modo di dire lol) di AKOB sono ancora sconvolta,capitemi. Anyway, il mio lavoro l'ho fatto e perciò buona lettura. c:
Al prossimo!
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Capitolo 22
*** Decisions. ***


22.

 



Louis' pov.





"Boobear! Finalmente sei tornato!" si, dopo la chiacchierata con Eleanor sono tornato a casa, sprofondando nell'abbraccio di Harry. "Hai spedito quelle cose a tua madre?" inizia l'interrogatorio, che bellezza. 
"Quali cose? Ah, sisi tutto fatto senza problemi. Stai andando da qualche parte?" gli domando vedendolo mettersi la sciarpa.
"In realtà si, Ed mi ha chiesto se passavamo una serata a cazzeggiare con certi amici, ti dispiace se vado?" mi chiede mettendosi la giacca. "E' fuori Londra quindi parto ora ma tornerò più tardi del previsto.".
"Vai pure, anche se mi mancherai." dico dandogli un bacio innocente a fior di labbra. "Ma gli altri dove sono?".
"Niall e Liam sono in giro a decidere se andare al cinema o chissà dove, Zayn con Perrie in qualche parte dell'Inghilterra." risponde ridendo, infilandosi la giacca. "Tu starai solo soletto.. avrei voluto approfittarne ma non vedo Ed da un bel po'..".
"Non fa niente, anzi salutamelo e non fate casini." dico con fare materno, salutandolo sulla soglia della porta. Lo saluto di nuovo facendo cenno con la mano e, una volta allontanato da casa, chiudo la porta e mi trascino sul divano. "Quanto dovrà durare tutto questo? Già sono stufo." sbuffo prendendo il cellulare e trovando un messaggio di Eleanor. 

'Tesoro che ne dici di andare al cinema questa sera? x'

Ma porca miseria, cosa sei? Una piovra? Dall'ultima volta che l'ho vista non è passata nemmeno mezzora. 'Uhm, okay. Passo alle nove, a dopo.'.



"Ehy Lou!" beh, almeno è in orario, peggio di un orologio svizzero. "Da quanto aspetti?".
"Nemmeno un minuto, avevi visto la macchina?".
"No è che ultimamente sono molto puntuale. Ehm, ti dispiace se ci facciamo una passeggiata? Il cinema non è poi così lontano." ma si, sto morendo di freddo e tu vuoi farti una passeggiata. Oh Signore, ma chi me lo fa fare. "Va bene.".
"Lou.. perchè porti gli occhiali scuri in piena serata?" perchè se mi vede Liam, Niall, Zayn o addirittura Harry sono fottuto. Perchè a quest'ora dovrei essere a casa ad aspettare che Harry torni così poi da poterci coccolare sul divano fino ad addormentarci, invece no. Sono in giro con te solo perchè un demente me l'ha obbligato, Eleanor. "Le luci dei lampioni mi danno fastidio, qualche giorno fa Zay mi ha dato un pugno per sbaglio e ho l'occhio mezzo indolenzito ma si, sto bene." tiè. 
"Oh, mi dispiace. Come mai ti ha dato un pugno? Che stavate facendo?".
"Cazzeggio come nostro solito. Ma si, sto bene.". 
"Lo so che stai bene, ti vedo in forma." risponde sorridendomi, e appoggiando il viso sul mio braccio continuando a camminare. Una piovra, ecco cosa sei. E no, non sto bene, la mia era una fottuta tattica. "Uh siamo arrivati, che vediamo?".
"Quello che vuoi." rispondo scocciato. "Cioè, quello che ti piacerebbe di più vedere. Offro io." preciso, sembrando gentile e tranquillo. 
"Vediamo 'dear John', che dici? Lo sai che lo adoooro!".
"Va bene." almeno il film mi piace, perciò non mi dispiacerà vederlo. Entriamo nella sala e ci mettiamo nelle file centrali, aspettando che inizi. "Vuoi i popcorn?" le chiedo sperando in un sì. Annuisce e felice come una pasqua, esco dalla sala e vado a prenderli. 
"Louis?" conosco troppo bene questa voce. "Che ci fai qui?" questo è un incubo. "Zaaayn, qual buon vento?" chiedo improvvisando uno sguardo tra il sorpreso e lo spaventato. 
"E' un cinema, secondo te? Sono con Perrie. Tu piuttosto? Non sarai passato per sgranocchiare due popcorn e andartene spero." mi scruta curioso e anche mezzo arrabbiato, come se sapesse che non sono con Harry. "Harry è con Ed, tu con chi sei?". 
"E' una lunga storia Zay, ti prego...".
"E la voglio sapere, adesso.".
"Il film sta iniziando ed Elea- ehm..".
"Eleanor? Sei qui con lei? Ti senti bene Lou?".
"Te l'ho detto che è una lunga storia, quando saremo a casa te la racconterò, promesso.".
"Ti tengo d'occhio Tomlinson." detto questo, gli sorrido a buffo e scappo via tornando dalla piov- ehm Eleanor. "Scusa ma c'era un fila pazzesca ed il film sta per iniziare.".
"Non fa niente, dai siediti e godiamoci lo spettacolo." dice, facendomi sedere accanto a lei e dandomi un bacio sulla guancia. 



"Ehy guarda chi c'è!" se ripete un'altra volta 'ehy' la raso a zero. "Zayn e Perrie!". La coppia felice viene verso di noi, salutandoci. 
"Ehilà, che film avete visto?" domanda Perrie, salutando Eleanor con un abbraccio. 
"'Dear John', Louis credo si sia commosso!" risponde sorridendomi e tornando a parlare con Per. 
"Quindi.. siete.. uhm..".
"..tornati insieme, ovvio!" a quella risposta Zayn mi lancia un'occhiataccia assurda mentre io vorrei sprofondare fin sotto il livello più oscuro del mare. "Vero LouLou?" come. hai. osato. chiamarmi. così. PIOVRA. 
"Oh si, ehm, si certo..".
"E non mi dici nulla Louis? Che cattivello." Zayn è ad un passo da me, pronto ad uccidermi se solo volesse davvero farlo. "Mi spieghi che cazzo stai combinando?" domanda a denti stretti, sottovoce. Così, completando l'assurda serata accompagnamo le ragazze a casa, ritornando poi all'amata risposta che attendeva Zayn. Gli spiego tutto per filo e per segno, senza dimenticare un particolare. Lui mi capisce, ma ovviamente sappiamo entrambi che oramai è troppo tardi per rimediare a questo casino e a quest'ora, tutti i giornali staranno scrivendo di noi che sia mezzanotte o domani mattina. "Sei nella merda Lou, pensa se Harry lo verrà a sapere.".
"Lo so... sono in un guaio più grande di me. Mi aiuterai vero?".
"E come?".
"Domattina dobbiamo girarci almeno tutte le edicole o centri commerciali o quel che ti pare per vedere se sono in prima pagina. Mi aiuti vero? Vero?".
"Ma te sei pazzo! No, non ce la potremmo mai fare!".




"Quanti te ne mancano ancora?" domando a Zayn, intento a stracciare altre venti pagine di giornali di gossip per poi nasconderle nella giacca come se niente fosse. 
"Altri cinque e poi qui abbiamo finito. Sei sicuro che non c'è nessuno che ci spia?" domanda per l'ennesima volta, guardandosi intorno.
"Sicurissimo e poi siamo irriconoscibili.".
"Si, a parte un'assurda pancia fatta di giornali che cresce a vista d'occhio.".
"Ti ho già detto che le andremo a bruciare da qualche parte, sii buono Zay dai.".
"Che pal- .. Louis..".
"Non mi deconcentrare, mi mancano altri due giornali ed ho finito, mi fanno male le mani, cazzo!".
"Louis, c'è Harry a venti passi da noi porca puttana.".
Alzo lo sguardo e quel gran figo del mio ragazzo sta dando un'occhiata a giornali di sport. Strappo in fretta e furia le ultime pagine, prendo Zayn per la mano e ci nascondiamo poco distanti da lì. Harry posa il giornale, si guarda intorno e poi continua per la direzione opposta. "Menomale, per un soffio.".
"Per oggi abbiamo finito spero." commenta Zayn, andando verso l'uscita. 
"Si,torniamo a casa che è meglio.".
"Lou, posso dirti una cosa?".
"Dimmi, anzi grazie per oggi. Da solo non ce l'avrei mai fatta." dico sorridendogli.
"Di nulla ma, dammi retta, dillo ad Harry. Affronta la realtà, non puoi continuare a stracciare pagine per tutta Londra e a momenti per tutto il Regno Unito. Capirà, fidati di me. E' meglio se glielo dici tu piuttosto che venirlo a sapere così senza una spiegazione più logica. Lo sai meglio di me che Harry sa essere fragile, sei il suo punto di riferimento. Ha fatto tanto per te, non dargli questa 'coltellata', capirà fidati. Sti cazzi di quello e di non dirgli niente, almeno a lui devi dirlo. Lo ami così tanto Lou, non fare cose di cui potresti pentirtene o peggio, potresti perderlo. Lui si fida di te.". 
"Dici eh...".
"Se lo ami, diglielo. E' l'unica soluzione.".




I'M BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACK. 

eccomi qui, allooora parto col dirvi che ho scritto un capitolo leggermente più lungo (o almeno credo sia così lol) perchè domani TORNO A SCUOLAAAA, YAAAYYY K BELO1!!11! ...ma vaffanculo. Dicevo, torno in galer- ehm scuola, perciò non ho idea di quando tornerò ad aggiornare MA la cosa certa è che non vi abbandonerò, tranquilli. HAHAHAHAHAH
detto questo, godetevi un Tomlinson mestruato e preoccupato e.. alla prossima! :)

#Alotoflove
-Hils-



Twitter: @Hilsoned (scrivetemi ogni tanto che mi piacerebbe conversare con voi ewe)

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Capitolo 23
*** All the time. ***


23.





Harry's pov.



Questo pomeriggio, abbiamo l'ennesima intervista ma stavolta a proposito del tour di 'take me home'. Così, passo almeno un'oretta buona a rilassarmi nella vasca, pensando all'intervista e anche alla sorpresa di stasera che ho in mente per Louis. I ragazzi non ci saranno ed io mi metterò ai fornelli per cucinare una cena decente, con tanto di tavola apparecchiata e atmosfera romantica: per il mio Boobear questo ed altro. Spero solo di non mandare a fuoco l'intera casa.
Comunque, una volta finito di fantasticare, profumato come una rosa, vado in camera per mettermi qualcosa per l'intervista e devo anche sbrigarmi; un jeans nero e un maglione color crema può andar bene. Non trovando le scarpe, passo in camera di Lou che, molto probabilmente, devo averle lasciate lì stanotte quando mi sono addormentato accanto a lui. Infatti, rovistando sotto il letto, trovo i miei adorabili stivaletti marroni che teoricamente dovrei buttare ma sorvoliamo. "Da quando Louis fa collezione di giornali accartocciati?" domando notando una palla di giornale accartocciata sotto il letto. La prendo e stiracchio un po' le due pagine accartocciate per leggere meglio: 'Louis Tomlinson e la serata romantica al cinema con la sua Eleanor. I due piccioncini sono tornati insieme?'. L'articolo risale all'altra sera, quando io ero andato da Ed. Perchè Louis è uscito con Eleanor?
"Harry la macchina ci aspetta di sotto, muoviti!" urla Zayn uscendo dal bagno. Confuso, rimetto dov'ho trovato le due pagine di giornale e scendo giù cercando di trovare una spiegazione per conto mio. "Andiamo dai." dice Zayn sorridendomi e accompagnandomi in macchina. E' tutto normale: Niall guarda fuori dal finestrino, Liam messaggia, Zayn si impiccia e Louis è accanto a me che mi sorride. Normale certo, a parte un senso di ansia che mi sta soffocando pian piano. 

"Allora ragazzi, non si parla d'altro che del Take Me Home Tour. Inizierà a febbraio giusto?" chiede il tizio della radio, e decido di rispondere io.
"Si, inizierà il ventitrè febbraio da Londra e proseguirà per tutto il Regno Unito e Irlanda. Poi gireremo per l'America, Europa e via dicendo. Non vediamo l'ora." rispondo sorridendo.
"Sarà divertente." dice Zayn, ammiccando.
"E concluderà?".
"Asia. E' un tour lungo, ma non vediamo l'ora perchè amiamo viaggiare anche se implica stare lontani dalla famiglia, dagli amici..." aggiunge Niall, facendo spallucce. "Ce la caveremo.".
"Famiglia, amici e.. fidanzate immagino. Vero Louis?" domanda al castano, che sbianca in una maniera assurda. "Gira voce che sei di nuovo impegnato, è vero?" questa scena l'ho già vista qualche mese fa.
"Si è.. ehm.. vero.." risponde sottovoce e schiarendosi la voce aggiunge. "Non c'è nulla di confermato però.".
"Qui ti sbagli Lou, dalle foto di ventiquattro ore fa non sembra proprio. Due adorabili piccioncini mano nella mano per le strade di Londra, concludendo la serata al cinema. I fans non mentono eh. Continuerete ancora per molto a fare tira e molla?".
I ragazzi sono sconvolti quanto me, a parte Zayn che fulmina Louis che a sua volta abbassa lo sguardo, non volendo incrociare il mio. "Harry, tu sei il suo migliore amico! Lo sapevi?" mi domanda.
"Migliore amico solo quando vuole." preciso con un filo di delusione nel tono di voce. "Non ne sapevo nulla." rispondo, mentre Liam accanto a me mi da una pacca sul ginocchio in segno di conforto che apprezzo accennando un sorriso. 
L'intervista prende fortunatamente una svolta, parlando d'altro e così per un'altra buona mezzora siamo ancora 'incatenati' nel piccolo studio. Una volta finita, torniamo a casa e il viaggio di ritorno non è come quello di andata; nessuno parla, chi guarda dal finestrino o chi abbassa lo sguardo ma nessuno di noi si guarda negli occhi. Io non ne ho le forze e, arrivati, e con la forza di un bradipo entro in casa e mi avvio in camera mia trascindandomi a letto e mettendomi sotto le coperte. 
"Puoi picchiarmi se vuoi." dice Louis avvicinandosi al letto, entrando non so quanto prima. "Oppure puoi prima ascoltarmi e poi picchiarmi.".
"Dimmi che te l'ha imposto Richard e non mi hai preso per il culo in questi mesi. Solo questo voglio sapere e no, non voglio picchiarti." rispondo spostando la coperta dal mio viso.
"Io non ti merito." risponde sedendosi accanto a me. "Ne sono sempre più sicuro.".
"Quando te l'ha imposto?".
"Qualche giorno fa... mi dispiace tanto Haz, lo sai che ti amo. Mi ha costretto a farlo per il bene della band, altrimenti non l'avrei mai fatto. Eleanor non sa nulla, le ho mentito e te lo avrei detto oggi ma avevamo l'intervista e porca puttana!" dice cadendo all'indietro e finendo steso accanto a me. "Mi dispiace che tu debba soffrire, odio che tu debba soffrire per me. Odio quell'uomo, odio non poterti più amare alla luce del sole e odio il fatto che dovrò stare con lei invece che con te. Ti avevo promesso che non ti avrei fatto del male ma non è così, mi odio così tanto Harry, non immagini quanto...".
Mi avvicino a lui, stringendolo a me e aspettando che si calmi un po'. "Non è colpa tua Louis e lo hai fatto per la band. Abbiamo fatto tanto per essere dove siamo ora e dobbiamo continuare così. Affronteremo ciò che ci sarà da affrontare, te l'ho già detto e Non sarà quell'uomo o Eleanor a farmi smettere di amarti. Probabilmente ci saranno tensioni o quel che cazzo ti pare, e ti prego di ricordarti io ci sarò in quei momenti anche se sarai incazzato anche per colpa mia. Sarò sempre il tuo Harry, come tu sarai sempre il mio Louis.".




EEEEEEEEEEEEEEHI BELLA GENTE!

non avevo nulla da fare così ho continuato la storia per la vostra (e mia) felicità,yaaayy. Ah, se è corto non preoccupatevi perchè il prossimo lo farò più lungo. c:
anyway, grazie a tutti quelli che seguono/recensiscono/quellochevepare la fan fiction. Leggere tutti quei complimenti mi riempie il cuore di gioia,davvero. GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!  al prossimo capitolo! 

#Alotoflove
-Hils-


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Capitolo 24
*** #SPAZIOAUTRICE (è importante!) ***


#SPAZIOAUTRICE.
 

Saalve bella gente!
So che speravate in un capitolo ma devo dirvi alcune cose importanti e cercherò di essere precisa e di farvi annoiare pochissimo.
In primis, mi scuso per non aver ancora aggiornato ma con la scuola non ho un attimo di tempo e odio il fatto di non poter continuare la fan fiction per questo motivo. 
In secundis(?), qualche giorno fa, una ragazza mi ha fatto notare che su 'wattpad' (link qui: http://www.wattpad.com/story/7643625-se-ti-dicessi-che-ti-amo-mi-crederestic'è una tipa che sta copiando ogni capitolo (titoli compresi) di questa fan fiction, spacciandola poi per sua. Mi sono arrabbiata come una bestia perchè ci metto anima e cuore a scrivere capitoli decenti, e venire a sapere che questa qui si prende il merito per cose che non ha nè detto, pensato e scritto mi fa salire il nazismo. Mi sento completamente presa in giro. 
Ha copiato tutti i capitoli ed è arrivata all'ultimo aka 'all the time'. Il punto è: non so se continuare a scrivere per paura che questa torni di nuovo a copiarne il contenuto. Detesto dirvi e pensare questo ma so che caspita fare. Datemi un consiglio, non lo so... so solo che sono davvero amareggiata. 

Grazie per aver letto, vi voglio bene. :)

La vostra Hils

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Capitolo 25
*** Forgive me. ***


24.

 


Louis' pov. 



Queste ultime settimane di gennaio sono state abbastanza stressanti tra interviste, photoshoots e ancora interviste. Credo ci manchi solo l'Antartide da avvertire a proposito che faremo un nuovo tour e che comprenderà 3/4 di mondo. Sono davvero, davvero, stanco ultimamente e la cosa 'peggiore' è che ancora devo trovare un regalo per il compleanno di Harry. 
"Zayn allora mi accompagni tu in giro per trovargli qualcosa di carino,vero? Ti supplico." ripeto per l'ennesima volta a uno dei miei migliori amici,nonchè 'fratello'. "Se non ci andiamo oggi sono fottuto.".
"Certo Louis, per la trecentoventicinquesima volta, ti accompagno io. Anzi, facciamo così, cambiati se vuoi e andiamo subito.".
"E il pranzo? Non mangiamo con gli altri?".
"Liam non c'è, Harry idem e Niall è a vedere una partita con suo fratello e tornerà questa sera. Non vedo perchè dovremmo restare a casa quando possiamo andare subito." mi dice lanciandomi le chiavi della macchina. "Andiamo!".

Arriviamo al centro commerciale una decina di minuti più tardi e dopo qualche foto con delle fan, ci rifugiamo in un mc donalds al secondo piano. "Sai già cosa vorresti fargli?" mi domanda Zay, bevendo la sua cocacola e guardandosi intorno. 
"No, per questo ti ho chiesto di accompagnarmi. Vorrei fargli un regalo che lo lasci.. uhm.. sorpreso? E' che non so cosa potrebbe sorprenderlo, sai cosa Harry ha regalato a me e non vorrei fare la figura del cretino.".
"Hai chiesto cosa vorrebbe?".
"Me." rispondo quasi vantandomi, ma tornando subito serio. "Il fatto è che so che vorrebbe qualcosa anche legato a me e lui, lo percepisco.".
"E cosa percepisci? Radiazioni d'amore con tanti unicorni rosa che cavalcano un arcobaleno? Unicorni che magari hanno dei capelli ricci e che dicono 'io amo LouLou'?".
"Fottiti Malik,non fare lo spiritoso." lo riprendo guardandolo male. "E comunque l'idea degli unicorni è dolcissima,oddio che caaaarini!" dico con una vocina da rimbambino che mi fa sembrare affemminato ancora di più.
"Louis?! Cos'era questa!? Cosa ne è stato del Tomlinson che conosco io!? Torna in te!".
"Sto scherzando idiota, comunque andiamo che se do un'occhiata in giro mi verrà sicuramente in mente qualcosa.".
"Signor sì signorino." dice ridendo,alzandosi prima di me.
"E piantala!" rido assieme a lui, dandogli un buffetto sul braccio e concentrandomi poco dopo al regalo per Harry. Avrà un regalo indimenticabile, me lo sento.


 
-----


"Ma vaffanculo." dico sottovoce uscendo dall'ennesimo negozio,seguito da Zayn che ha perso le speranze quanto me. "Non ce la farò mai. Ci rinuncio.".
"Ma no, sarà solo il cinquantesimo negozio in cui entriamo e non troviamo una ceppa. Forse al cinquantunesimo troveremo la cosa giusta.. che ne sai.".
"Zay,apprezzo il tuo sforzo ma no. Evidentemente non è giornata, proverò domani ma se non mi muovo faccio davvero schifo come fidanzato... Uh,ho visto una giacca davvero carina, aspettami che torno subito!".
"Ma no Lou, non fai schifo..".
"Infatti Tomlinson, c'è di peggio del mondo." fa una voce dietro di me,facendoci voltare: Nick Grimshaw, in tutta la sua straffottenza. "Di che ti preoccupi?".
"Ciao anche a te Grimshaw. A cosa devo il tuo intrometterti in discorsi che non ti riguardano?", Nick è una di quelle persone che mi fanno salire il nazismo in meno di cinque minuti. 
"A nulla Tomlinson, passavo di qua per finire di programmare il mio regalo per Harry.".
"Programmare? Che intendi?".
"A cosa devo il tuo intrometterti in cose che non ti riguardano?" cantilena sorridendo beffardo. "L'hai detto tu Louis,vale anche per te.".
"Devo ridere? Non ci trovo nulla da ridere."
"Uhm, vediamo, posso solo dirti di stare attento perchè so farti ingelosire nei confronti di Harry molto velocemente.".
"Pffff, ma perfavore Grimshaw. Vai convinto!".
"Allora perchè hai il tic alla gamba e mi stai imbruttendo peggio di un toro durante una corrida? Tomlinson, calmati,è un consiglio.".
"Perchè non te ne vai? Inquini l'aria che respiro.".
"Io me ne vado adesso, ma non scomparirò così presto nella vita di Harry. Ciao tesoro!" dice salutandomi con la mano e andando via, mentre mi sta crescendo la voglia di rincorrerlo e di spaccargli la faccia.
"Sbaglio o quello era...?" domanda Zay,di ritorno con la busta del negozio segno che ha comprato l'amata giacca. 
"Grimrompoicoglionishaw,si.".
"E' successo qualcosa?".
"Zayn." lo richiamo guardandolo. "Regalerò ad Harry una cosa che quello non potrà mai regalargli. Te lo prometto.".



1 febbraio



"Buon compleanno cupcake del mio cuore!" sveglio dolcemente Harry, intento a dormire come un bambino mentre stringe il cuscino. Apre gli occhi, sorridendomi appena mi vede. "Non potevo desiderare buongiorno migliore il giorno del mio compleanno." dice tirandosi su e stiracchiandosi. "Beh? Dov'è la mia torta?" aggiunge scherzando.
"Mi sarei messo un costume sia per fare da regalo che da torta, ma poi ho pensato tra me e me che io sono meglio di una qualsiasi torta e di un qualsiasi regalo." rispondo abbracciandolo e riempiendolo di baci. 
"Hai ragione effettivamente." dice sorridendomi. "Tu sei meglio di qualsiasi cosa.".
"Oh, così mi commuovo. Oggi stiamo insieme vero? Vero,vero? Vero!?".
"Si ma questa sera devo passare da Grimmy. Mi ha inviato un messaggio poco fa e-".
"Un momento!" lo interrompo sgranando gli occhi. "Quel tizio ti ha fatto gli auguri prima di me!?".
"...no LouLou, ti pare...?".
"Harry!".
"Okay forse sì.".
"Harryy!!".
"E va bene sì, ma solo un 'ah,auguri!'. Niente di che, preferisco senza dubbio i tuoi.".
"Ma che palle! Quel tizio sempre in mezzo alle palle, che diamine! Non lo sopporto quando fa così.".
"Sei geloso,amore mio?" mi domanda avvicinandosi tanto da essere ad un centimetro da me, con l'adorabile fossetta in evidenza e l'aria di uno che vuol sentirsi dire 'sì'.
"Io? Geloso!??! PPPPPFFFFFFFF.", io, Louis William Tomlinson, geloso di Grimshaw? Nemmeno tra miliardi di anni, ci mancherebbe altro. "Non sono geloso,punto.".
"E allora calmati, tornerò in tempo per stare solo soletto con te. Promesso.".
"Va bene,umpf.".
"E ricordati che io amo te, non Grimmy." dice dandomi un bacio e poi andando a cambiarsi,lasciandomi da solo. Grimshaw me la pagherà un giorno, questo è poco ma sicuro.

 

-----



Dopo aver festeggiato con Niall, Zayn e Liam, Harry si sta preparando per andare da Grimshaw per scoprire il suo famoso regalo di compleanno. Odio il pensiero che per non so quanto tempo starà con lui e non con me, ma devo resistere. Tempo che fanno due chiacchiere e il mio dolce cupcake sarà di nuovo tra le mie braccia. 
"Allora LouLou, io vado." mi avverte mentre invia un messaggio a mister stoinmezzoallepalle. "Ti avverto quando torno.".
"Devi proprio andare Haz? Uff..." sarà la centesima volta che glielo chiedo, penso che tra poco mi tirerà una sedia in fronte. "Se vai domani?".
"Perchè andare domani quando il mio compleanno è oggi?".
"Eddai Harry, resta qua. Grimshaw è carino solo con te...".
"Ti ha detto qualcosa di male?" domanda preoccupato. "Dimmi, ci penso io.". Ma no dai, mi ha solo fatto capire che mi vuole fottere il ragazzo, cazzate proprio. Potrei dirgli di quando lo incontrai al centro commerciale con Zayn, ma credo si arrabbierebbe dicendomi che avrei dovuto dirglielo. Harry vuole che gli racconti tutto ciò che mi passa per la testa, perchè lui lo fa con me. Si sfoga quando vuole e io sono sempre pronto ad ascoltarlo. "Louis?".
"N-no Harry, nulla.".
"E allora? Lo so che sei geloso eh, ti si legge in faccia.".
"Non sono geloso!! Accidenti.".
"E allora smettila di comportarti come un ragazzino! So badare a me stesso e Nick non è un assassino. A volte sembra che tu non ti fidi di me.".
"Ma io mi fido Harry, non mi fido di Nick...".
"E perchè!? Dimmelo!". Rimango in silenzio, cercando parole da dire ma Harry scuote la testa, sconsolato. "Non ti sembra mai di esagerare vero? Bah, ciao Louis." mi saluta senza farmi replicare, sbattendo la porta. 
Sapevo che sarebbe finita così. 



2 febbraio.



Harry's pov.



Domando tra me e me che ora è, sollevando la testa da quello che sembra essere un letto. Mi guardo intorno: non è la mia stanza nè tantomeno casa mia: è casa di Nick in tutto il suo splendore. Mi alzo dal letto, dirigendomi al bagno conoscendo la strada. Non c'è nessuno, così preferisco chiudere la porta; mi fermo davanti al lavandino guardando la mia immagine riflessa. Indosso ancora i vestiti di ieri sera, evidentemente devo essermi addormentato qui dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Quel pazzo ha chiamato una spogliarellista solo per me, che idiota. Sapevo che avrebbe fatto una stronzata simile, è tipico di Grimmy. 
Mi do una rinfrescata alla faccia, sentendomi leggermente meglio; mi sistemo i capelli e scendo giù,sperando di trovare Nick.
"Buongiorno Styles! Dormito bene?" mi chiede passandomi una tazza di caffè. "O stai ancora pensando alla spogliarellista di ieri sera? Se ripenso alla tua faccia ancora rido.".
"Idiota, sei un idiota." rispondo roteando gli occhi. "Non mi sono addormentato quando c'erano tutti gli ospiti vero?".
"No, quello te lo sei risparmiato. Non ti ricordi? Sei crollato subito, ho dovuto ingaggiare una gru per portarti di sopra.".
"Potevi lasciarmi sul divano.".
"Nah, sono un bravo ragazzo io. Quasi quasi meglio del tuo Louis, vero?".
"Credici.". Louis, minchia, Louis! Chissà che avrà pensato ieri sera se non sono tornato.. "Ha chiamato per caso?".
Nick fa cenno di no, continuando a bere il suo cappuccino. "Perchè? E' successo qualcosa prima che arrivassi qui?".
"Insomma.. ma non è che gli hai detto qualcosa che non dovevi dirgli? Sai che si ingelosisce subito.".
"Al massimo, diventa un mestruato alla velocità della luce. Ma come fai a sopportarlo? Non ti invidio.".
"Nick!" lo riprendo. "Lo sai che non andate in buoni rapporti e inoltre continui a metterci del tuo.".
"Uhh mamma mia Harry, vivi la vita! La solita monotonia non ti annoia? Ci vuole un po' di pepe!".
Scoppio a ridere, mandandolo a quel paese. "Vado a casa, non vedo l'ora di cambiarmi.".
"Cambiarti o lasciare che qualcuno ti cambi i vestiti? Mi raccomando attento a questa camicia a cuori che è di seta!" continua a prendermi in giro, mentre lo saluto uscendo da casa sua. Non vedo l'ora di chiarire con Lou, altro che cambiarmi.


Arrivo a casa e la prima cosa che faccio è precipitarmi in camera mia, sperando che ci sia Louis. Apro la porta e la prima cosa che vedo sono le centinaia di foto appiccicate alla parete, accanto alla finestra, e la cosa assurda è che ritraggono me e Louis. 
Mi avvicino e le guardo più attentamente: alcune sono anche prese dai video di Xfactor, dai concerti e dalle varie performance che abbiamo fatto in giro per il mondo. Me e Louis che cantiamo, che ci abbracciamo, che ci guardiamo e che giochiamo. La più importante per me, quella fatta a New York, a Times Square nella serata di capodanno. Sono davvero centinaia di foto ad occhio e le sto ammirando tutte senza smettere di sorridere. Arrivo a guardare fino a quelle accanto alla finestra e sul vetro c'è una busta attaccata con scritto 'per Harry'.
Mi appoggio al bordo della finestra, aprendola ed iniziando a leggere l'inconfondibile calligrafia di Louis.


'Mio amatissimo Harry,
Avevo pensato di regalarti qualcosa di sorprendente per il tuo diciannovesimo compleanno, qualcosa che ti potesse far rimanere di stucco. Qualcosa che avrei potuto regalarti solo ed unicamente io, perchè sai che voglio darti il meglio di me in qualsiasi circostanza. Avevo pensato a qualcosa di grande e alla fine è uscito fuori quello che vedi alla parete. Tantissimi pezzi di carta che ritraggono noi, da quando ci siamo conosciuti ed abbiamo iniziato a legare, fino ad oggi che siamo una coppia. Perchè si, lo siamo e io credo in noi ogni giorno sempre di più.
Lo so che evidentemente sei arrabbiato con me adesso e non ti biasimo, perchè anch'io sono arrabbiato con me stesso. Odio il fatto di litigare con te per colpa del mio stupido carattere e odio farti star male, specie se è il giorno del tuo compleanno. Hai ragione a dirmi che esagero, perchè si, è vero, sono un totale disastro e non so come tu riesca a sopportarmi. Faccio casini su casini, creo discussioni per nulla e nonostante questo tu continui ad amarmi e ce ne vuole di coraggio per amare un disastro come me. Scusami se mi ingelosisco, lo ammetto, ma ho paura che qualcuno ti possa portar via da me. Tu mi dirai che non è possibile, che mi ami e che nessuno potrebbe portarti via, ma io ho sempre paura, una paura che mi porto dentro tutti i giorni anche se non lo do a vedere. 
Penso sempre a come potrei stare se un giorno di strappassero via da me, perchè se perdessi te, perderei anche me stesso. Non so se te ne rendi conto Harry, ma tu mi rendi una persona migliore e soprattutto mi rendi felice. Vedi quella parete? Da una parte è piena di foto, dall'altra è vuota. La parte con le foto mi rappresenta quando sono con te: felice, spensierato, amato mentre l'altra rappresenta me senza di te: cupo, spento e soprattutto vuoto. Capisci cosa intendo? Non voglio essere come una stupida parete rimasta vuota per colpa mia, ma voglio riempirla di 'noi', con te, se lo vorrai. 
Ti amo tanto cupcake del mio cuore. 
ps. mi manchi. x 

Tuo Louis'




"Sei tornato!" mi dice Lou, ancora in pigiama, entrando in camera. "Ah hai letto la.. uhm.. ehm.. insomma.. hai capito." continua arrossendo.
"Non sarai come quella parete Lou." gli dico indicandola facendo un cenno con la testa. "Perchè io sarò sempre parte di te.".
"Lo spero Harry, davvero.".
"Ti amo Louis." gli dico andando verso di lui. "Troppo.".
Sorride, venendomi ad abbracciare. "Ti amo anche io cupcake e non smetterò mai.". 





I'M BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACK.

si, sono tornata. Non potevo abbandonare questa storia per la storia del 'plagio', (se non capite cliccate qui > http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2227462) mi ci sono troppo affezionata. Piuttosto, ringrazio tutte le persone che mi hanno suggerito di continuarla, siete state davvero carine. c: 
Anyway, non ho altro da aggiungere. Godetevi il capitolo e.. al prossimo!

#Alotoflove

-Hils-


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Capitolo 26
*** 'And you?' ***


25.







23 febbraio.


Harry's pov.

Il grande giorno è arrivato: questa sera inizierà ufficialmente il 'take me home tour' e devo dire che sono abbastanza elettrizzato. Abbiamo saputo che questa data, come le prossime in Inghilterra e Irlanda, è sold out. Siam davvero contenti, soddisfatti e grati per tutto quello che le fans fanno per noi; stiamo iniziando questo tour alla grandissima e spero di proseguire così fino all'ultima data.
Sono appena le sette di sera e in questo momento siamo a Londra, nella O2 Arena, abbiamo appena finito di provare 'last first kiss' e direi che siamo prontissimi. Tra circa un'ora e mezza daremo il via al nostro secondo tour e vogliamo riposarci e prepararci al meglio e così ci rintaniamo nel camerino.
"Allora siete pronti?" chiede Niall a noi quattro mentre accorda la chitarra. "Io non vedo l'ora di salire e vedere l'arena riempirsi di gente. Mi è mancato tutto questo, devo esser sincero." ammette facendo spallucce ma sorridendo guardando la sua chitarra.
"Io sono tranquillo." dice Louis sedendosi sulle mie gambe. "Molto tranquillo." aggiunge ridendo e facendo sorridere tutti per il gesto.
"Stai comodo?" gli domando appoggiando il viso sulla sua spalla per farmi vedere.
"Molto, grazie Hazza." mi sorride ed io faccio la stessa cosa, guardando fuori dalla minuscola finestra del camerino. "A che pensi?" mi domanda Liam infilandosi la camicia per il concerto.
Faccio spallucce guardandolo. "Non vedo l'ora di iniziare." sorrido facendo spostare Lou per alzarmi. "E l'attesa mi mette fame, chi viene a rubare qualcosa dal buffet insieme a me?" chiedo ridendo.
"C'è bisogno di chiederlo? Louis si è già alzato." mi fa notare Zayn, facendo ridere tutti. "Tornate presto piccioncini!" aggiunge Liam salutandoci con la mano. 
 Aspetto che Louis mi raggiunga per poi andare insieme verso il salone accanto al camerino, nella speranza che la troupe non abbia già mangiato tutto. "E' da tutta la settimana che aspetto questo momento." dice Lou interrompendo quel poco di silenzio che si era creato tra noi, guardandomi sorridendo.
"Ovvero?".
"Stare almeno due minuti da solo con te." risponde mentre mi guarda dolcemente. Ricambio lo sguardo nello stesso modo, sorridendo. "Ma siamo circondati da persone che lavorano con noi, è impossibile stare da soli." preciso, facendo una smorfia e indicando con gli occhi le persone intorno a noi.
Sospira. "Lo so, ma mi accontento.".
"Avremo tutto il tour per stare insieme senza problemi, di che ti preoccupi?" domando prendendo una fetta di torta. "Non c'è da preoccuparsi, siamo bravi a nasconderci." continuo ridacchiando.
Sorride assaggiando un pezzo di torta, ovvero la mia. "Dopo ti devo dire una cosa a prop-" la frase viene interrotta da Lux, la figlia di Lou Teasdale, la nostra truccatrice e stylist. "Ciao bella bimba!" la saluta Louis sorridendole. 
Le sorrido anch'io e poi vedo Lou che corre verso di noi. "Eccola dov'era finita! Sono dovuta correrle dietro fino a qui." dice riprendendo fiato. 
"Tranquilla, cercava i suoi zii preferiti!" le dico sorridendo, dandole una pacca sulla spalla. "Vero Lux?" la bimba mi sorride e torna dalla mamma. 
"Piccola peste." dice prendendola in braccio e dandole un bacio sulla guancia. "E voi due, a cambiarvi e di corsa! Tra mezzora vi esibite e vi devo ancora sistemare, uff.".
"Signor sì capitano!" urla Louis ridendo e prendendomi per mano, correndo insieme a me fino al camerino. "Muoviti Harold!" continua a correre ridendo. 
"Se mi tieni per mano non posso andare più veloce di così!" gli urlo cercando di correre sulla stessa linea, ma Louis è più veloce, così rimango leggermente dietro. Tra una risata e l'altra, torniamo in camerino e Lou chiude la porta, poggiandoci la schiena contro e prendendomi per la maglia, attirandomi verso di lui. 
"Non fare il cattivo ragazzo, dai." rido sulle sue labbra, stringendolo a me.
"Ehm.. Louis? Harry?" ci stacchiamo di colpo appena riconosciuta quella voce, ed io mi metto a tossire come se niente fosse. "Oh ciao Eleanor!" la saluto continuando a tossire. Fa cenno con la mano, rimanendo perplessa.
"Ehilà!" la saluta Louis, fingendo un sorriso per mascherare l'imbarazzo. "Che.. mh, ci fai qui? Ci dovremmo cambiare...".
"Tranquillo amore, ora vado via." che schifo. "Volevo solo farti sapere che verrò volentieri." aggiunge. Verrà dove?
"Dove?" mi lascio sfuggire come un cretino, ma oramai l'ho chiesto. 
"In tour con voi! Lou me l'ha chiesto due giorni fa e ci ho pensato, così.." lascia la frase a metà, sorridendo, facendo capire che è contenta. In tour con noi.. ah. E perchè non ne sapevo nulla? "Ora vado davvero, le mie amiche mi stanno aspettando in tribuna per il concerto. In bocca al lupo per stasera ragazzi." dice, dileguandosi dopo aver dato un bacio a Louis. 
"Te lo avrei detto prima se non fosse arrivata Lux." mi dice Lou venendo verso di me. "Dico sul serio.".
"Okay." rispondo senza un minimo di espressione nel volto. "Va bene.".
"Sei arrabbiato..?" più che una domanda, sembrerebbe una certezza dal suo tono di voce.
"Avrei preferito saperlo da te, lo stesso giorno in cui te l'hanno imposto. Perchè te l'hanno imposto.. vero?" lo guardo, cercando una risposta nei suoi occhi che non arriva, facendomi credere, facendomi essere certo dell'impossibile. "Non ho parole." dico infine, andandomene dal camerino sbattendo la porta con rabbia e delusione. Se questo è l'inizio del TMH non oso immaginare prossimamente cosa succederà.


Louis' pov.


L'arena è piena zeppa, il palco è pronto, e noi non vediamo l'ora di salire e scatenarci. L'unica cosa negativa? Harry che non mi parla e non lo biasimo, ma se solo mi avesse fatto finire di parlare saprebbe che l'ho fatto per noi. Non mi avrebbero mai lasciato solo per quasi un anno senza Eleanor tra i piedi, così ho preferito farlo io. Ho agito d'astuzia per far vedere che voglio collaborare, quando non è nemmeno vero, ma magari così ci daranno un po' di libertà. 
"Forza ragazzi, si comincia! Al mio tre faccio scattare le pedane, attenti eh!" ci urla un tizio battendo le mani. "Uno.. due.. tre!" e come per magia, stiamo già sul palco e iniziamo a cantare 'up all night' per aprire il concerto. La folla è in delirio e io già mi sto divertendo come un pazzo. Tutti e cinque cantiamo, corriamo, e balliamo come se niente fosse, dopotutto amiamo divertirci e così stiamo facendo. 
Il concerto continua seguendo l'ordine delle canzoni, fino ad arrivare a 'little things'; io e Zayn ci sediamo sulle scale di sinistra, Liam in quelle di destra ed Harry è solo con Niall sulla piccola passerella tra una scala e l'altra. 
Sia me che Harry siamo legatissimi a questa canzone e vedendolo cantare me ne accorgo ancora di più. Canta mettendoci tutto se stesso e ogni tanto incrocio il suo sguardo ma non c'è niente da fare: non ne vuole sapere di guardarmi. 
Così decido di fare una cosa: durante il ritornello, l'ultimo, mi alzo e mi siedo accanto a lui, mentre sembra.. sconvolto? Mi urlerebbe un 'che cazzo fai!?' se potesse ma ora come ora può solo continuare a cantare. 
'I won't let these little things slip out of my mouth, but if it's true it's you, it's you, they add up to' canto prendendogli la mano. 'I'm in love with you and all your little things' concludo, guardandolo sorridendo sinceramente mentre abbassa lo sguardo ridendo. "Scusami" mimo con le labbra, ma so che mi ha perdonato. Altrimenti non avrebbe intrecciato la sua mano alla mia, riprendendo a guardarmi nel modo più dolce del mondo, mostrando quella fossetta che adoro. 

 

---



"Lo sai che come minimo ti rinchiuderanno in qualche posto buio e freddo, e ti faranno uscire solo per provare e fare concerti?" mi dice Liam, tranquillizzandomi come solo lui sa fare, naturalmente. 
"Non mi interessa." rispondo tranquillamente, sorridendogli.
"Cosa non si fa per amore eh?" aggiunge Niall venendoci dietro. "Ma Harry?" domanda guardandosi dietro.
"E' sceso dall'altra parte del palco insieme a Zayn." risponde Liam. "Stanno facendo il giro.".
"Okay." rispondo, entrando nel camerino assieme agli altri e con mio (dis)piacere, trovo Eleanor in compagnia delle sue amiche. "Ehy, come mai qui?" fingo l'ennesimo sorriso.
"Volevamo essere le prime a farvi i complimenti per il concerto, siete stati grandiosi." ci dice, mentre la ringraziamo. Nel frattempo che saluto le ragazze, Niall e Liam sono già scomparsi. Bene. 
"Mentre vi aspettavamo stavamo giocando ad obbligo o verità ed Eleanor ha dovuto fare un obbligo!" ci racconta una sua amica che mi sembra si chiami Ellie o una cosa simile. "Ha dovuto scrivere su twitter il nome della persona che ama." continua ridendo.
"Solo che quest'idiota mi ha preso il telefono e ha scritto 'amo Orlando Bloom' prima che potessi riprendermelo. Si, sei un'idiota." dice guardandola ridendo.
"E tu Louis? Che nome avresti scritto? Di chi sei innamorato?" mi domanda, mentre rimango un attimo scosso dalla domanda. 
"Infatti Lou, cosa scriveresti?" domanda Harry sbucando dalla porta e guardandomi con un sorriso che non mi dice nulla di buono. 





BUONA BEFANAAAAAAAAAAAAAAAAA! 

si, ogni tanto mi rifaccio viva anch'io. Rido.
Mi dispiace se sono passati secoli da quando ho aggiornato l'ultima volta ma, come ho già detto, la scuola mi uccide. E durante le vacanze non ho fatto altro che dormire (e devo fare ancora i compiti.. stendiamo un velo pietoso).  Anyway, state tranquille che questa storia durerà ancora per mooolto tempo, ne vedremo delle belle.. eheh fidatevi. :-) 
Detto ciò, non mangiate troppi dolci eh! Crepo, vabbe' basta, sh. Mi dileguo. 
Al prossimo capitolo, un abbraaaaccio! c:


-Hils-

Twitter: @Hilsoned 

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Capitolo 27
*** Ops. ***


26.





Guardo attentamente tutti e tre nella speranza di sentirmi dire un 'pazienza, stiamo scherzando' o 'ci pensiamo dopo che devi andare', invece niente di niente. "Oh andiamo, siete seri?" domando guardando Harry e poi Eleanor.
"E' un gioco Lou, ognuno ha detto la sua. Di' anche la tua, no?" mi dice lei sorridendo e aspettando una risposta. Sento lo sguardo di Harry addosso, come se lo facesse per spronarmi a parlare perchè sa che se potessi urlerei che lo amo da morire. 
Deglutisco, guardando a terra e alzando successivamente lo sguardo. "Direi che.. beh.." cerco le giuste parole da dire, ma in quel momento Paul entra nella stanza, dicendomi che devo darmi una mossa perchè ci sarà una festa per inaugurare l'inizio del tour. Qualcuno benedica quell'uomo, adesso.
"Beh allora noi andiamo, ciao tesoro, ci vediamo domani che non posso rimanere." mi saluta El abbracciandomi. Ricambio, augurandole la buonanotte giusto per fare qualcosa da bravo fidanzatino e poi la guardo andare via con la sua amica. Mi lascio sfuggire un respiro di sollievo, mentre Harry è ancora appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte. "Beh?" gli chiedo guardandolo. "Che c'è? Non ti prepari?".
Fa spallucce ridacchiando, scuotendo la testa. "Nulla, pensavo in realtà." risponde continuando a guardarmi. 
"A cosa?" non so se sono più idiota io che non capisco o lui che continua a ridere senza motivo. 
"A te Loulou, mi sembra ovvio. Pensavo a com'è stato bello vederti angosciato su cosa rispondere." risponde sorridendo. "Tranquillo, so che avresti risposto me se avessi potuto." aggiunge sussurrando. "Volevo solo vedere se lo avresti fatto davvero." fa spallucce per poi darmi una pacca sulla spalla e voltarsi per andare via. 
"..Harry?" lo richiamo uscendo dalla stanza, senza trovarlo. E' sparito. Perchè mi sembra che se la sia presa? Cioè.. non so che pensare. Comunque sia, ne parleremo dopo, ora mi devo cambiare per la festa.



---


Harry's pov.


La festa è stata organizzata in un pub a dieci minuti dalla O2 Arena, lontano da paparazzi o almeno così sembra. Il locale è grande, pieno di luci colorate e musica che sembra non finire mai. Gli invitati si divertono, ballano, mangiano o bevono senza curarsi di niente: è una festa, che importa del resto?
Vedo Niall intento a mangiare e parlare con i suoi genitori che, appena incrociano il mio sguardo, mi salutano sorridenti con un cenno riprendendo poi a parlare con il biondino. Liam è alla consolle e sembra divertirsi più del dj stesso; credo che se avesse intrapreso la carriera da dj non gli sarebbe dispiaciuto così tanto. Zayn sta parlando con delle ragazze, se non sbaglio sono le sue sorelle. A vederle non mi sembrano loro, è da tanto che non le vedevo e devo dire che sono cresciute davvero tanto. 
Mi guardo nuovamente intorno e l'unica persona che manca all'appello è proprio Louis. Dove accidenti è finito? Mi faccio spazio tra la gente, cercando l'uscita, sperando che sia fuori o almeno spero di trovarlo ancor prima di uscire. Arrivo all'uscita, apro la porta ma niente, Louis non c'è. 
Mi guardo intorno e, non vedendolo, torno dentro per cercarlo tra gli invitati. Dopo una decina di minuti, mi siedo su un divanetto e prendo il cellulare.

'Dove sei?'

Dopo due minuti, mi risponde.

'In terrazzo, vieni?'

Mi alzo e senza farmi vedere, attraverso l'uscita di emergenza, salendo le scale e aprendo la porta che dà sulla terrazza. "Lou?" lo chiamo, vedendolo davanti a me mentre è di spalle. Lo raggiungo, appoggiandomi alla ringhiera. "Che succede?" domando guardandolo. "E' tutta la sera che ti cerco.".
Fa spallucce, tenendo lo sguardo basso. "Sei arrabbiato con me?" domanda, lasciando che il vento gli scompigli i capelli.
"Assolutamente no Lou, perchè lo pensi?".
"Per quello che mi hai detto oggi.. perchè non ho risposto come volevi." risponde guardandomi.
Sospiro, spostandogli una ciocca di capelli dalla fronte. "Non me la sono presa, ti pare? So bene qual è la nostra situazione e non mi interessa se non lo hai detto. Tengo di più a quando mi dici che mi ami, non pensi?" gli sorrido dolcemente, cercando di fargli capire che non era mia intenzione fargli pensare che io fossi arrabbiato con lui.
"Sai che vorrei tanto farlo ma non posso Harry e mi dispiace.".
"Perchè proprio adesso stiamo finendo su questo discorso? Non ne ho voglia di parlarne ma sappi che quello che provo per te non cambierà mai. Ne adesso nè tra uno o due anni.".
"Davvero? Non credo che sopporteresti per molto tutto questo nascondersi.".
"Lo dici per per me o stai parlando per te indirettamente?" ora vorrei proprio sapere che accidenti gli prende. 
Rimane in silenzio, spostando lo sguardo sulla strada, notando le macchine che sfrecciano. Continuo a guardarlo, aspettando una risposta perchè voglio sapere se dice sul serio o si è fatto prendere dall'ansia. "Louis." lo richiamo, facendolo voltare.
"Scusami." risponde in un sussurro, spostandosi e venendomi ad abbracciare. Ricambio l'abbraccio, stringendolo, mentre appoggia il viso sul mio petto. "Non volevo dirlo sul serio." mormora continuando ad abbracciarmi. "E' che ogni tanto mi vengono questi pensieri e devo dirli, non riesco a tenermeli dentro. Scusa.".
"Anch'io ho paura Lou, ma scaccio via il pensiero perchè penso che dopotutto sto bene con te e non mi interessa. Possiamo farcela.".
Annuisce, dandomi un bacio sulla guancia. "Scusami davvero." ripete guardandomi negli occhi. "Però non parliamone più, per favore.".
"No problem." sorrido dandogli un bacio sulla fronte. "Ora torniamo dentro o penseranno chissà che cosa." mi lascio sfuggire una risata mentre intreccio la mia mano alla sua, tornando giù, decidendo di lasciarmi alle spalle il discorso precedente. 


Il giorno dopo.


"Looouis! Vieni subito qui e smettila di fare il cretino!!" gli urla contro Paul, intento a corrergli dietro. In un'ora, è la seconda volta che Lou scappa dalle prove per fare il deficente: sembra un ragazzino. "Prova a prendermi machoo!" urla Louis ridendo, facendosi spazio tra le persone della troup che girano per l'arena. Alla fine vedendo il comportamento di Louis, ci concedono una mezzora di pausa. Liam, Zayn e Niall vanno nel backstage e Louis corre verso di me, saltandomi addosso sulle spalle. "Ciao occhi belli!" mi sorride cingendomi la vita con le gambe. "Ehilà Bolt, hai finito di correre?" gli domando ridendo. Annuisce, stringendosi a me. "Vieni, ora ti porto da una parte." mi dice sorridendo, mentre scende da sopra di me e mi prende per mano, non curandosi della gente che ci guarda. Andiamo dietro le quinte e scendiamo le scale, arrivando al piano di sotto dove sono i camerini e vari stanzini. Ne apre uno riservato alla attrezzatura del palco, entrando, chiudendo poi la porta. "Louis! A malapena centriamo noi due qua dentro." gli dico ridendo. "Lo so ma non importa, insomma.." si avvicina a me, cingendomi i fianchi. "..chi vuoi che venga qui da noi?" ridacchia, baciandomi dolcemente.
Quanto mi erano mancati i baci di Louis, dio mio. Oggi non abbiamo avuto il tempo di stare insieme nemmeno cinque minuti e dovrebbe sapere che ho bisogno dei suoi baci quasi quanto io abbia bisogno di lui. "Immagina se ci scoprono.." dice ridacchiando mentre mi bacia il collo lentamente. Inclino la testa di poco, lasciandolo fare, mentre faccio scivolare le mani lungo la sua schiena. "Poco mi importa adesso Loulou." gli rispondo, giocando con i suoi capelli, mentre mette le mani sotto la mia maglia, accarezzandomi la schiena. 
La situazione sta diventando interessante, dopo che Lou mi ha sfilato la maglia, lanciandola chissà dove. "Dovrebbero essere qui!" sentiamo provenire da fuori, guardandoci l'un l'altro, spaventati. Sentiamo dei passi avanzare verso la porta, mentre cerchiamo di nasconderci in qualche modo.
I passi sono sempre più vicini quando poi.. 



EEEEEEEEEEEEEEEH ALLELUIA.

dopo secoli, rieccomi qua. ihih
basta, non dico niente: GODETEVELO e recensite se volete:-) 
#lotsoflove.

Twitter: @Hilsoned

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