Stronger!!

di Quin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 e 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28- Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Jessica ha 17 anni.

Christopher ha 17 anni.

I due si conoscono fin dalle prime ore di nascita. Hanno frequentato asilo, elementari, medie e ora anche le superiori insieme.

Hanno gli stessi amici ma si odiano. È un odio nato da un giorno all'altro.

Christopher voleva che Jessica gli morisse dietro come tutte le ragazze, ma lei non è come le altre.

Lei è diversa. È unca ed è divertente. Tiene testa al ragazzo e non vuole sentirsi inferiore.

Jessica odia Chris perchè l'ha sempre presa in giro. Le ha sempre fatto scherzi, anche se lei non era da meno.

La cosa più divertente dei due è che si odiano ma si punzecchiano sempre. Nessuno dei due riesce a stare un giorno senza vedere e/o parlare con l'altro. Si cercano in continuazione anche se si odiano.

Sarà vero odio il loro?

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


CIAO...LA MIA STORIA HA UN'INTESTAZIONE TIPO DIARIO...CON QUESTO NON VOGLIO DIRE CHE VOI LEGGERE TE "CARO DIARIO" O COSE DEL GENERE...CAPIRETE CON LA LETTURA DI COSA PARLO.



Mi dovevo ancora abituare all'idea di ritornare in quelle stupidissime mura per affrontare nove lunghissimi mesi lì dentro. Sarebbe stata la mia tortura! Ne sarei stata convinta, ne ero convinta...ne sono convinta! Mi sarei anche divertita, grazie alle mie fantastiche compagne di classe.

Mi chiamo Jessica, ho 17 anni e per mia sfortuna frequento ancora quella maledettissima scuola, che – a detta del preside della scuola- sarebbe un liceo. Di certo come liceo non ispirava fiducia. Sembrava più di essere in un carcere, date le regole molto severe a cui eravamo costretti a sottostare. Regole che nessuno rispettava e questo si poteva anche notare dai volti che riempivano l'aula delle "punizioni". Era molto grande quell'aula per nostra fortuna. Il professore che ci teneva in punizione- o meglio che ci sorvegliava- era quell'odioso maschilista del prof di educazione fisica. Ogni scusa era buona per farci giocare a basket o a calcio e non potevi neanche rifiutarti.

Solo all'idea di dover restare un solo giorno chiusa in una stanza con quell'odioso prof il mio sangue si gelò. Non riuscivo proprio a soppportarlo. Non ce la facevo! Era più forte di me. Certo che non era l'unico che non riuscivo a sopportare...avevo una lista belle lunga...

-Piciu.- la voce di mia mamma mi riportò alla realtà. Oddio quanto odiavo quel nomignolo del cavolo. Avevo anche un benedettissimo nome io! Possibile che non se lo ricordasse?

-Mamma che vuoi?-

-Sempre acida eh?-e aveva anche il coraggio di chiedermelo? Lo sapeva bene che quando mi chaimava così andavo su tutte le furie.

-Chiamami col mio nome e forse mi addolcirò- più disponibile di così non potevo essere. Mia mamma continuò a parlare ma io volevo solo sprofondare per non andare a scuola. Avevo dei voti abbastanza alti a scuola, ma la voglia non faceva parte della mia indole. Di voglie ne avevo tante...e di certo studiare non rientrava tra queste! Detta così sembra proprio che io sia una ragazza facile o altro e invece no. L'idea di fare sesso selvaggio mi attira sempre, ogni notte -e non solo- ma Orlando Bloom trasuda sesso da tutti i pori. E non solo sesso aggiungerei.

Una delle cose che mi faceva impazzire di mia mamma era che, una volta avermi chiamata- e chiaramente disturbata- si limitava a non approfondire il suo discorso. Se mi aveva chiamata una cavolo di ragione c'era no?

-Mamy perchè mi hai chiamata prima?- feci la bambina ingenua. Avevo più tatto e di sicuro non mi avrebbe risposto da boatta come al solito. (Boatta dicesi di una persona grezza)

-E' pronta la cena- ma non poteva dirmelo subito? E poi proprio ora era pronta? Ora che mi stavo collegando su facebook per chattare con le mie amiche? Che tempismo mamma!

-Arrivo...-. Aspetta un attimo! Mia mamma mi ha risposto con un tono di voce potente, come dire da maschiaccio.

-Mamy ma state già cenando?- fa che rispondano di no a questa mia domanda.

-Abbiamo quasi finito..- cosa? I miei non mi avevano aspettata e avevano iniziato senza di me? Brutti stronz...ok lasciamo perdere! Corsi in cucina e notai i miei cenare. Mi sedetti e iniziai anche io. Mi avevano dato un colpo basso, ma la loro cara figliola gliel'avrebbe fatta pagare.

-Papy domani mattina mi accompagni a scuola? Almeno il primo giorno-...certo solo il primo giorno.

-Se sei puntuale-. Oh ma che avevano stasera? Simpatia portami via proprio...

me ne tornai in camera mia felice(?)- per cosa poi non lo sapevo-. Mi misi a chattare con le mie amiche.

 

Marta: Pronta per il primo giorno?

Jessica: sì certo, non vedo l'ora... :(

Marta: la tua faccia dice altro..

Jessica: appunto.

 

Sara partecipa alla conversazione.

 

Sara; Jeky certo che sei emozionata...rivedrai xxx

Jessica: non vedo l'ora...sto facendo i salti di gioia..

Marta: la sola idea di vederlo ti elettrizza...dì la verità...a noi puoi.

Jessica: sì certo...sono super eccitata

Marta: taci và!

Sara: ma chi deve tacere?

Marta: Jeky...lei

Jessica: sempre io devo tacere! E poi piantatela di chiamarmi Jeky che mi fa incazzare...

Marta: certo Jess

Jessica: io vado eh? Notte!

Marta: non ti sei inca vero?

Jessica: no...tranquilla. È tardi e forse è meglio se vado a dormire...ma Sary che fine ha fatto?

Marta: Boh, a me lo chiedi?

Sara: scusate ma ero al telefono col mio amore...notte Jeky!

Jessica: prova a chiamarmi Jeky di nuovo e doamni non mi presento.

Sara: Jess ti voglio bene!

Marta: io sono esclusa?

Jessica: No tesoro...comunque notte!!!

Marta: Notte!

Sara: noche!


Ri-ciao...spero che la mia storia vi abbia intrigato almeno un pò....recensite se è così...xoxo quin

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***







Spensi e andai dritta a letto. Faceva un caldo pazzesco anche se eravamo a settembre.

La sveglia non la smetteva più di rompere le scatole. Mi alzai controvoglia e andai verso il bagno. Attaccai la piasta e mi lisciai i miei stupendi capelli ricci. Poi andai in cucina e feci colazione. E poi la solita routina: mi vestii e mi truccai. Mi misi un paio di pantaloni tutti strappati sul davanti, una canotta binca e una camicia a mezze maniche a quadretti blu e bianca...e infine le mie converse blu. Mi guardai allo specchio e wow...ero carina! Davvero tanto carina.

Mi affrettai ad andare in sala dopo aver sentito le urla di mio padre. Uscii e mi fiondai in macchina.

Dovevo arrivare prima in classe per prendere i posti. Come ogni anno facevamo quasi a botte per scegliere i opsti migliori, ovvero quelli in fondo alla classe.

Salutai il mio caro e dolcissimo babbo e andai verso l'istituto. Chiesi al mio adorato bidello dove fosse la mia aula e mi fiondai a prendere i posti. Per fortuna erano ancora disponibili dei banchi in fondo all'aula, ma erano vicino alla finestra. Che culo! Pensai tra me e me. Io adoravo stare vicino la finestra e poi c'erano anche i termosifoni. Sarei stata al calduccio. Mi sedetti sopra l'ultimo banco e misi la cartella sopra il banco che mi precedeva. Lo avrei riservato alle mie amiche. Mai stare lontane.

Quando arrivarono mi si fiondarono addosso e io non fui da meno.

"Sempre patetiche!".

La voce di Christopher mi distrasse. Lui era un mio stronzo compagno di classe. Ci odiavamo .

"Sempre e comunque..." risposi io guardandolo.

"E' quello che ti riece meglio!"

"Hai mangiato pane e simpatia a colazione Chris?"

"Come ogni mattina.."

"Bèh cambia spacciatore allora..." e lo lasciai a bocca aperta.

"Chris chiudi quella bocca che ti entrano le mosche!" lo dissi ridendo. 1-0 per me. Sapevo che me l'avrebbe fatta pagare con qualche scherzo idiota o altro. Non stava mai con le mani in mano.

"DeMartino perchè non torna nella sua classe? Non ha sentito la campanella?" io amavo il mio prof di filosofia. Christopher era al quanto allibito. Io mi misi a ridere mentre lo vedevo andare via. Il prof di filosofia ci disse che lui era il nostro coordinatore. Poteva andare peggio. Fece l'appello e spostò alcuni ragazzi a suo piacimento. Per fortuna io nelle sue lezioni stavo attenta altrimenti avrebbe spostata anche me. Ci disse di fare una mappa della classe così da far notare agli altri prof la distribuzione degli alunni e dei posti. In questo modo nessuno si sarebbe potuto spostare ed era costretto a restare al posto assegnato da lui.

Il primo giorno passò quasi in fretta. Durante le lezioni parlammo delle vacanze e poi ci diedero l'orario per le due settimane successive. La prima settimana saremmo usciti alle 12. Wow! Qualcosa di positivo c'era. La seconda settimana invece saremmo entrati secondo l'orario normale, quindi alle 9 di mattina e saremmo rientrati a casa alle 4 di pomeriggio. Per fortuna di pomeriggio avevamo solo i laboratori quindi saremmo dovuti fermarci solo una o due volte a settimana. Quest'anno la fortuna girava dalla nostra parte. Dalla mia parte.

L'intervallo non c'era e non ci sarebbe stato per ben una settimana. Avevamo solo quattro ore e non potevamo pretendere tutto. Questo fu quello che ci disse la preside della scuola dopo averci spiegato alcune nuove regole, che secondo lei dovevano far funzionare meglio la scuola. Nessuno ci credeva e nemmeno lei. Le piaceva solo mettere i ragazzi in difficoltà e ogni scusa era buona.

Finalmente anche il primo giorno dis cuola arrivò alla fine. Era una bella giornata, faceva ancora tanto caldo, ma era sopportabile...o quasi. Io adoro il caldo quindi io non faccio testo. Anche 40° mi vanno bene. L'importante è che sia caldo.

"Jeky ma non hai caldo? Hai pure la camicia sopra..."

"A parte che la camicia è a mezze maniche e poi si ho un pò di caldino ora che siamo sotto il sole.."

"Spogliati!"

"Non ho la musica adatta Sà.."

"Oh mio Dio...non ti spogliare. Non voglio restare scioccato per il resto della mia vita!"

"Chris sempre in mezzo alle scatole eh? Vai ad importunare qualche altra ragazza che non ti conosce...con me non attacca."

"Meglio così...ti aspetto alla fermata del pullman.." e se ne andò alla fermata.

"Jess vengo a casa tua solo per prendere il suo pullman..."

"Certo Marta..." dissi seccata. Ok devo ammettere che Chris è un bel ragazzo e con la fama da cattivo ragazzo si è guadagnata una scia di ragazze che non termina più. Ma anche le mie amiche gli devono morire dietro? Lui è uno stronzo presuntuoso e loro lo inseguono. Che cavolo ci troveranno poi in uno così...

Andammo alla solita fermata del bus e come al solito Chris era lì. Per tornare a casa dovevamo prendere lo stesso bus. Lui però, per mia fortuna, scendeva una fermata prima della mia. Sì so anche dove abita, e non perchè io sia caduta nella sua rete, ma solo perchè lo conosco da quando aveva il pannolino. Abbiamo frequentato asilo, elementari, medie e ora anche le superiori insieme. Fino alle medie eravamo anche in classe insieme. Lo conosco come le mie tasche quel cretino.



 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***







Salimmo sull'autobus e lui iniziò a fare il marpione con qualche ragazza.
"Ma che ci trova in quella?"
"Calma Marta! Placa i tuoi bollenti spiriti e non ti ingelosire. Fa sempre così...e poi non lo guardare!"
"Come se fosse facile non guardarlo..." e come volevasi dimostrare, dopo che Marta lo ha fissato per metà del tragitto, lui si viene a sedere vicino a noi. Dio come lo odio! E inizio anche ad odiare Marta! Ma non poteva guardare da qualche altra parte?
"Ci vediamo dopo Jess?" io lo guardai male. Non ero mai uscita con lui, anche se frequentavamo lo stesso gruppo e non avevo intenzione di farlo. Per mia sfortuna avevamo gli stessi amici quindi lui era sempre in mezzo ai piedi. Che bella ita del cavolo che avevo.
"Non vengo oggi.."
"Come mai?"
"Sono affari miei!"farsi gli affari suoi mai eh? Altezzoso e antipatico pure. Ma cosa cavolo gliene fregava a lui se io non andavo? Certo che alla fine sarei andata lo stesso. Ma sarei andata solo per rivedere le mie vecchie compagne di avventure. Eh sì, le mie amiche non avevano scelto di frequentare il mio stesso liceo, e a dire il vero anche lui aveva scelto un altro istituto, ma non so come mai me lo ritrovai il primo giorno di scuola di fronte l'istituto.
Lui in poco tempo era diventato il più acclamato di tutti, ma il suo odio nei miei confronti non era migliorato, anzi mi sa che è peggiorato. Certo che non perde tempo per rovinarmi le giornate. È sempre tra i piedi e non la pianta con le sue frecciatine idiote.
Arrivai alla mia fermata e invitai Marta a mangiare con me. Ero sola a casa. I miei tornavano alla sera tardi e un pò di compagnia mi faceva bene.
Verso le 16,00 citofonarono e con grande piacere andai ad aprire. Sapevo che erano le mie vecchie compagne e vederle mi faceva sempre piacere. Mi metteva tanta gioia addosso e nessuno avrebbe potuto buttarmi giù.
Corsi verso la porta e aprii. Lo spettacolo che mi ritrovai davanti non fu esattamente quello che mi aspettavo.
"Chris che vuoi?"
"Eri così ansiosa di vedermi che ho preferito venire io da te...sai io non ho la casa libera..". Lo guardai male, anche se male era un eufemismo.
"Ma ancora rompi con sta storia? Mi fai schifo e ti odio..." e presa com'ero gli richiusi anche la porta in faccia. Oddio quanto mi faceva incavolare quel cretino. Ma per mia sfortuna lui bloccò la porta con un braccio ed entrò senza farsi complimenti.
"Una cosa a tre...mi piace!" disse lui con un sorriso sghembo e un ghigno malizioso. Guardai stufa Marta e pensai che tra pochi secondi potesse svenire per averlo visto.
"Ma hai visto quant'è figo?"
"Marta di chi stai parlando?"
"Del tipo che ti sta spogliando con gli occhi..." e detto questo mi girai verso Chris, che nel frattempo si era accomodato sul mio divano.
"Spogliarmi con gli occhi è l'unica cosa che puoi fare...che vuoi?"
"Sicura? Lo so che mi vuoi..."
"Sì...certo che ti voglio..." lo vidi mentre si stampava un sorriso soddisfatto sul viso."voglio conficcarti un coltello in gola e farti male...e ora dimmi cosa cavolo sei venuto a fare qui..."
"Calmina! Non ti mettere contro di me..."
"Che paura! Ma vuoi rispondere?"
"Che vuoi sapere?"
"Chris!"..lo urlai. Ma non poteva semplicemente rispondere?
"Stanno arrivando anche gli altri...se tu non esci veniamo noi..." e infatti dopo pochi secondi suonarono.
Mi precipitai alla porta e aprii con un'aria felice ma stravolta allo stesso tempo, felice perchè finalmente le mie amiche erano da me, ma stravolta perchè sapevo che avrei dovuto sopportare il cretino che era seduto sul mio divano.
Ritornai in sala da Marta, ma quello che vidi non fu esattamente un bello speccatolo: Chris si era tolto la canotta ed era rimasto a torso nudo. Sempre al centro dell'attenzione il tipo!
"Idiota rivestiti!". Queste furono le mie ultime parole. Chris venne verso di me e aveva uno sguardo pieno d'odio. Mi sa che avrei dovuto tacere.
"Senti stronzetta abbassa i toni con me. Tu non sei nessuno per trattarmi così e ti conviene non metterti contro di me...so essere molto cattivo se voglio! Non mi piace stare qui con te ma devo. Loro sono i miei amici e di certo non li abbandono per te...se tanto vuoi saperlo io ti odio!". Avevo una paura matta che mi mettesse le mani addosso. In realtà aveva le mani sui miei fianchi. E mi teneva stretta a lui.
"Senti idiota non minacciarmi...e poi non sono io che ti tengo stretto a me e ho le mani sui tuoi fianchi. Prima di parlare connetti cervello e movimenti...almeno così non ti rendi ridicolo!". Mi meravigliai di me stessa. Non mi rivolse parola per il resto della serata. Marta mi disse che ero stata una pazza a sfidarlo in quel modo e che lui avrebbe anche potuto farmi male. Sapevo che avrebbe potuto, ma so anche che non mette le mani addosso alle ragazze se non in occasioni particolari, quali il sesso. Ero al sicuro, almeno in quel caso.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***





Il giorno seguente mi svegliai presto, prima del solito. Avevo fatto un sogno strano e mi spaventai. Più che un sogno era un vero e proprio incubo. Non mi ricordavo bene ma mi spaventai molto. Guardai l'ora sul cellulare e decisi di alzarmi da quel letto. In fondo mancava solo una mezz'oretta al suono della sveglia. Feci tutto con calma e poi mi diressi in cucina a fare colazione. La preparai anche per i miei genitori. Poi presi la cartella e uscii di casa.
"Mamy io vado. Ciao!" e così mi ritrovai alla fermata del pullman. Salii anche sul pullman e mi sedetti in fondo. Presi il mio amato I-pod e ascoltai della buona musica: ne-yo ovviamente! Adoro quel cantante e poi mi ispira anche tanto sesso. Oh sì!
Lo vidi salire alla sua fermata ma non si avvicinò minimamente a me. Di solito al mattino non perdeva tempo per prendermi in giro, sapendo che io ero come rincoglionita e non rispondevo alle sue provocazioni. Oppure se rispondevo gli servivo le battute su un piatto d'argento. Lo vedevo strano. Anche se lo odiavo non mi piaceva vederlo così. Sarei andata volentieri da lui a tirarlo su di morale, ma non avevo idea di come fare. Mi stavo per alzare e andare da lui, di sicuro mi sarebbe venuta in mente qualcosa, ma notai che aveva un erto tipo di compagnia. Insomma non era solo. Teneva per mano una ragazza. Forse era la sua ragazza e avevano litigato. Capita no? Nel vedere quella scena decisi di farmi un pacchetto di cazzi mieie e di restare seduta dov'ero. Non volevo interrompere nulla e non volevo nemmeno creare disturbi.
Lo so che mi preoccupavo troppo anche se lo odiavo, ma in fondo- ma molto molto molto molto in fondo- gli volevo bene. E comunque non erano fatti miei.
Scesi alla fermata della scuola, ma notai che lui non lo fece. Sì notavo troppe cose che lo riguardavano. Ma poi cosa me ne fregava a me di lui? Che notavo a fare tutte quelle cose su di lui? Dovevo avere la febbre! Ero troppo starna quella mattina. E tra l'altro vederlo mentre teneva per mano una ragazza mi aveva dato anche fastidio. Che cavolo mi stava succedendo?
Io odiavo quel cretino e non potevo e dovevo avere fastidio per una cosa del genere.
E poi perchè ho detto odiavo e non odio? Sto andando in crisi. È stronzo ma bello. Questo lo so e lo sanno tutti. Ha due occhi come il mare, e questo è un altro dato di fatto. Ha un corpo fantastico ed è innegabile. Vuoi vedere che adesso mi metto a fare fantasie su di lui? Ma dai insomma, io lo odio. Non posso davvero pensae queste cose su di lui. Non posso e non devo! Cosa cavolo mi sta succedendo?
Per tutta la giornata no ho fatto altro che chiedermi chi fosse quella ragazza e che tipo di rapporto avessero. Sto impazzendo! Non so niente di lui e vorrei sapere come sta e chi è quella troia che teneva per mano. Sto dando di matto. Quasi quasi gli mando un messaggio e vedo se mi risponde. Sì, ma in un messaggio che gli potrei scrivere? "Ciao Chris, come stai? Come mai oggi non sei venuto a scuola?". No! Di sicuro così mi manderebbe a cagare subito. Ma io ci provo lo stesso...e che cavolo! Un pò di coraggio Jess! E se chiedessi a qualcun altro? Magari qualcuno dei nostri amici sa qualcosa. Ma poi di certo glieolo riferisce...e una figura di merda non me la toglie nessuno. Possibile che non riesca a farmi coraggio e a scrivergli quel messaggio che voglio scrivergli? Ma perchè deve essere tutto così complicato?
Al diavolo le mie paranoie! Il messaggio glielo mando.
Ciao Chris come stai? Come mai oggi non sei venuto a scuola?
Se non risponde ci resterò davvero male. Ma in fondo lui non ha nessun obblig o diritto nei miei confronti. Sono sola una sua stupida amica, se così mi posso definire. Oh porca miseria sto andando in crisi e tutto per quel cretino. Io lo odio e allora perchè sto così per lui? Perchè mi faccio dieci mila film mentali quando sto con lui? Perchè mi fisso a guardare quei suoi occhi blu e ne resto ipnotizzata? Quante domande a cui non so dare una risposta!
Ti sono mancato?
Se pur da stronzo ha risposto. E che cavolo gli scrivo io ora?
Sì, mi sei mancato. Allora?
Mi è mancato per davvero. Perchè mentirgli? So che mi prenderà in giro, ma quando lo farà sarò pronta a rispondergli per le rime.
Sei a casa?
Eh? Che cavolo c'entra quella domanda nel nostro discorso? Perchè vuole sapere se sono a casa. E poi secondo lui dove cavolo posso stare alle 9 di sera?
Ovvio...ma rispondere alle mie domande no?
Dai su Chris cerca di rispondere. Già è fin troppo imbarazzante il tutto, poi tuu mi complichi le cose. Ecco appunto, ora non risponde più. Ma poi a che cavolo gli serviva sapere se ero in casa? Valli a capire i ragazzi. E poi loro dicono che siamo noi ragazze ad essere complicate.
Mentre sono immersa nei miei pensieri sento il citofono di casa. Ma chi cavolo può essere a quest'ora?
"Jessica c'è un tuo amico...vieni!" mia mamma mi riporta con i piedi per terra. Un mio amico viene a casa mia alle 9 di sera? Deve essere successo qualcosa di grave. Mi precipito fuori dalla stanza e mi ritrovo davanti Christopher.
"Mamy avevi detto un mio amico però..."
"Cretina io sono un tuo amico.." mi dice lui serio.
"Sì certo...credici...". Perchè mia mamma mi guarda male? Anche mio papà mi sta guardando male...ma che cavolo?
"Che vuoi?" gli chiedo. Di sicuro se è venuto a casa mia ha bisogno di qualcosa.
"In privato..." eccolo lì che inizia con le sue solite idiozie.
"Mamy andiamo in camera mia...sì porta aperta...". Ma poi perchè devo lasciare la porta aperta? Mia mamma è strana.
"Allora perchè ti preoccupi per me?" mi chiede.
"Oh cielo. Chris non ti ho visto a scuola e pensavo non stessi bene..."
"Ti preoccupi..."
"Pensala come vuoi...ma che sei venuto a fare qui?"
"Avevo voglia di vederti..."
"Chris...sputa il rospo..."
"Non ho nessun rospo in bocca.." e lo guardai male. Ma che cavolo di battute idiote fa? E io penso che questo idiota che è ora davanti ai miei occhi è bello. Sono proprio ridotta male. Va bene che ho solo 17 anni, ma non penso di essere stata così stronza nella mia misera vita per meritare una cosa del genere. Sono stronza, e anche tanto, ma non è colpa mia! Sono gli altri che mi fanno diventare così. Se mi provocano io agisco senza pensarci e purtroppo il mio non pensare mi fa sclerare e la mia acidità viene fuori tutta. E la mia acidità ha confini inesplorati. A volte mi meraviglio di me stessa. Certo che ultimamente mi distraggo molto facilmente, mi ero quasi dimenticata che ci fosse quell'idiota ella mia stanza. Quasi però.
"Idiota parla..."
"Se fai la gentile..." ma cosa vuole? Io fare la gentile con lui? Naaaaaahhh!
"Nei tuoi sogni..."ma perchè non parla? Oddio che nervi! Cavolo parla...il tono della tua voce è così bello che ti ascolterei per anni senza mai stancarmi. Cosa? Non posso davvero aver pensato una cosa del genere...no! Quel ragazzo ha un brutto effetto su di me.
 
"Sono in crisi...ho un grossissimo problema..."
"Cos'è? Non ti si alza più? Hai solo 17 anni caro..."
"Scema..." e mi scompigliò i capelli. Lo guardai male. I miei capelli non si toccano. Certo che per confidarsi con me, il problema deve essere davvero grosso.
Iniziò a parlarmi del suo problema. Aveva un tono al quanto triste, così mi costrinsi  ad ascoltarlo senza fantasticare su di lui. Certo che avere i suoi occhi addosso è tutt'altro che rilassante. E poi quelle labbra...oddio quanto vorrei sfiorarle. Vorrei mettermi sopra di lui, sfiorare le sue labbra, assaggiare il loro sapore e averle solo per me. E poi il suo corpo..neanche quello mi aiuta a concentrarmi. Vorrei toccare ogni suo muscolo...e poi baciaro tutto...e mi immagino anche la scena. Sono proprio scema! E vorrei che anche lui facesse lo stesso con me..però vorrei che fosse una cosa seria.
"Jess..."
"Eh?"
"A che pensavi?" a te idiota!
"A niente...dimmi..."
"Mi aiuti allora?" aiutarlo? A fare cosa? Cavolo lui stava parlando e io stavo fantasticando su di lui...non mal però.
"A fare cosa?" e mi misi a fare gli occhi dolci.
"Sei un caso perso...a fare quello che ti ho detto..."
"E cosa mi hai detto?"
"Jess...non hai ascoltato una sola parola vero?"
"Scusa..."
"Ti ripeto tutto dall'inizio ma ascoltami: quel pirla di Tony è cotto di Greta. Li facciamo mettere insieme?"
"Ok...anche a Greta piace Tony...si può fare..."
non poteva essere così tanto sbrigativo anche prima? Non mi sarei distratta...
"E comunque oggi non c'ero a scuola perchè ho accompagnato una persona in un posto..."
"Chi e dove?" no dimmi che non l'ho detto davvero ad alta voce...ti prego fa che me lo sia solo immagonato...
"Mia cugina al suo nuovo liceo...contenta?"
"Sì..." e mi stampai anche un mega sorriso sulle labbra...mi aveva detto dove era stato...non male! Mi aveva davvero detto che aveva fatto? Che tenero. Ok, Je calma i bollenti spiriti sennò gli salti addosso e te lo mangi tutto.
"Ok...allora notte" e si avvicinò a me.
"Che fai?" gli chiesi io spostandomi.
"Te lo posso dare un bacino sulla guancia?" io annuì e lui mi diede quel bacino. Che labbra morbide, ma proprio vellutate come la seta. Ma poi che discorsi idioti vado a fare sulle sue labbra? Speriamo che questa infatuazione nei suoi confronti mi passi presto...anzi prestissimo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***





I giorni seguenti passarono in maniera tranquilla...io lo pensavo sempre più spesso e nei miei pensieri era sempre sopra di me che mi baciava e non solo. Altra che infatuazione...stavo per passare alla cotta! E purtoppo lo sapevo bene. Non so perchè ma non riuscivo più a fare la stronza con lui. Me a prendevo se lui faceva il cretino con qualche latra ragazza o se mi prendeva in giro. Devo togliermelo dalla testa. Continuo a ripetermelo ma non ci riesco. Uscirò con qualche altro ragazzo e non penserò più a lui. Nessun ragazzo è alla sua altezza però...maledizione! Devo parlare con qualcuno...da sola non riesco ad affrontare tutto...il bello è che so quello che dvrei fare ma non lo faccio mai. Non mi piace seguire i miei stessi consigli...non mi piace per nulla!
In questo preciso istante lo sto fissando. Siamo a casa di Greta, come ogni venerdì sera. Sabato non abbiamo scuola, quindi stiamo insieme al venerdì sera così sabato possiamo fare quello che vogliano, senza creare problemi. Abbiamo preso questa decisione di comune accordo, tutti quanti! Penso sia stata una delle poche volte in cui eravamo tutti d'accordo. Di solito c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire. Stiamo giocando al gioco della bottiglia, così da permettere a Francesco di dire che gli piace Greta. Ma la fortuna non sembra girare dalla nostra parte. La bottiglia non sceglie mai di fermarsi da Francesco. Sembra che lo faccia apposta per metterci i bastoni tra le ruote.
"Jess...sempre con la testa tra le nuvole?" oh ca**o! La bottiglia ha scelto me. Obbligo o verità? Che scelgo? Chi cavolo è che mi deve fare la domanda? Oh bene, Christopher. Sceglierò obbligo...o verità. Cavolo che indecisione.
"Obbligo o verità?" mi dice lui.
"Obbligo.." lo dico senza pensarci.
"Baciami..."
"Cosa?" gli risposi io.
"Baciami, fai in modo che le tue labbra sfiorino le mie.."
"Dai non scherzare...dimmi il vero obbligo..."
"Muoviti prima che aggiunga anche la lingua..." e così mi avvicinai a lui. In fondo dovevo solo dargli un bacio stampo...veloce e senza pensieri, no?
"Ah, restaci qualche secondo, altrimenti è troppo semplice..". Feci un bel respiro e poi chiusi gli occhi. Appoggiai le mie labbra alle sue e lo baciai. Dio quanto lo odio! È proprio uno stronzo. Convincere una ragazza a baciarlo solo per aumentare il suo ego. Questa me la paga! Non la passa liscia. Anche se a dire il vero vorrei proprio sfiorare quelle labbra per sentirne il profumo sulle mie e anche il calore. E poi vorrei che il sapore di quele labbra restasse sulle mie così da poter assaporarle sempre ogni volte che voglio. Sembro proprio una di quelle ragazzine tutte mielose che non vedono l'ora di baciare il ragazzo di cui hanno una cotta. Ma io non ho una cotta per lui. Mi piace e basta. È solo una cosa temporanea che passerà presto.
La serata continuò così, tra un bacio e un'altro- ma niente baci tra me e mr sono-figo-solo-io. E poi abbiamo raggoiunto il nostro scopo: Greta e Fra ora stanno insieme. So che è ancora prematuro dire che stanno insieme, ma sono una bella coppia e meritano di stare insieme. Si sono anche scambiati un piccolo bacio stampo...e poi sono diventati entrambi rossi rossi. Che carini!
 
Oggi è un nuovo giorno e un nuovo inizio. Mi sono accorta che quello che io provo per quell'idiota non è solo attrazione fisica ma mi piace anche se fa lo stronzo. Mi sono presa una cotta per lui. Ne ho parlato con Marta e Sara e loro hanno fatto i salti di gioia. Ora mi sento più leggera ma le cose non sono cambiate. Lui continua sempre a fare lo stronzo con me e io da perfetta permalosa, quale sono, me la prendo. E ogni volta che si accorge del mio broncio mi chiede scusa. Sta diventando tenero...ma se continua così io mi innamoro sul serio...che disastro! Mi distrae il rumore della chat di facebook...sempre nei momenti meno opportuni.
 
Marta: wei bella che si dice?
Jessica: scema ci siamo lasciate cinque minuti fa e vuoi sapere che si dice? Tu sei tutta scema!
Marta: non farmi così tanti complimenti che arrossisco
Jessica: idiota!
Jessica: Maty aspetta un attimo che il cretino mi ha chiamato in chat. Mi dedico a lui e poi ritorno da te.
Marta: sempre a lui ti dedichi...io sono gelosa!
Jessica: :P
 
Altra conversazione...tra Jess e Chris.
Chris: Jess ciaooooooo
Jessica: ciao
Chris: todo bien?
Jessica: come mai tutto questo interesse per la mia salute?
Chris: era per fare conversazione scema!
Jessica: sono viva...quindi sto bene...
Chris: sempre positiva tu eh? Ma dimmi un pò...chi è il tipo che ti piace?
Jessica: il tipo che mi piace? Sei fuori?
Chris: no sono in camera mia...ho sentito Greta che ne parlava con Giulia....
Jessica: a me non piace nessuno...non stavano parlando di me...sorry!
Chris: eri tu...fidati di me..
Jessica: sì...certo
Chris: eddai dimmi quel nome
Jessica: ma che nome? E poi come fanno a sapere quelle due oche che mi piace qualcuno?
Chris: allora ti piace qualcuno...chi?
Jessica: fattelo dire da loro...devo andare. Ciao!
Chris: non ti arrabbiare dai..
Jessica è offline.
 
Dio qunato mi fa incazzare quanto fa così. E poi chi cavolo glielo ha detto a quelle due oche che mi piace qualcuno? Ma non potevano stare zitte? Vanno a dire le cose sempre davanti a lui. Quando le vedo mi sentono...altro che ramanzina...le uccido con le parole. Ma chi cavolo glielo ha detto a quelle due oche? E come hanno fatto a scoprirlo? E poi perchè lo hanno detto a lui? Dio come mi fanno incazzare...farsi i fatti loro mai eh?
Devo anche chiamare Marta che mi sono disconnessa non appena quel cretino mi ha fatto girare le scatole. Non le ho detto niente e di sicuro mi starà aspettando.
Jess: scema scusa ma mi sono disconnessa....quel cretino mi ha fatto girare le scatole...
Marta: tranquilla baby...che è successo?
Jess: mi ha chiesto il nome del tipo che mi piace...
Marta: e come fa a sapere lui che ti piace un ragazzo?
Jess: glielo hanno detto Greta e Giulia...
Marta: ma farsi i cazzi loro no? Scusa la finezza...
Jess: no, hai ragione. È la stessa cosa che mi chiedo io...ma poi come cavolo hanno fatto a sapere che mi piace un ragazzo se non ho dettto loro niente?
Marta: non lo so io...chiedilo a loro...tesò ora devo andare..
Jess: ok...ti voglio bene!
Marta: anche io...ciao.
 
Greta e Giulia mi devono una spiegazione. Non è evidente che mi piace un ragazzo, non si vede. Non lo faccio notare. Sono sempre la stessa con tutti. Va bene che le tue amiche capiscono se sei interessata a qualcuno, ma porca miseria mica devono smerdarmi così. Ci va di mezzo la mia reputazione. Reputazione, si vabbè quella cosa che ho cercato di crearmi. Non è che me ne freghi molto di quello che pensa la gente di me, ma un minimo di rispetto nei miei confronti no? È la mia vita, sono i miei sentimenti...riguardano solo me. Ok, forse ne sto facendo un'affare di Stato, ma queste cose mi fanno girare le scatole. Non mi fanno essere razionale. E poi sono state loro due. Le mie due amiche di sempre. Greta era la bambina che giocava con me, sempre, comunque e dovunque. Giulia era la mia compagna di banco, quella con la quale divertirti e fare scherzi idioti. È impossibile che mi abbiano voltato le spalle così. Non loro due, non ci credo. Certo che potrei anche inviare loro un messaggio per chiedere spiegazioni e chiarire il tutto, ma non voglio. Loro sanno che sono iper-permalosa e che me la prendo per tutto. Non devono giocarmi questi brutti scherzi, non ora che mi piace quel demente. Lo sto ripetendo fin troppe volte che mi piace, ma lo chiamo anche demente e in altri modi quindi non ho una cotta per lui. Almeno questo mi rincuora. Un interesse passa quasi subito, una cotta ci mette un pò a passare. E poi io non sono la tipica ragazza mielosa, quella che è tutta dolce e che ti dice in continuazione paroline smielate. Le mie esperienze passsate con i ragazzi non sono del tutto normali. Non posso dire di aver avuto una relazione stabile e duratura. Le mie relazioni sono durate al massimo una settimana. Mi stanco facilmente io. Di lui non mi sono mai stancata. Lo conosco da una vita, ma mi sembra di non conoscerlo affatto a volte. Strano come le cose siano strane- wow, che giro di parole-. Ed è sempre così, ogni volta che sei immersa nei tuoi ricordi o pensieri c'è sempre qualcuno che ti rompe...la vibrazione del mio cellulare lo afferma.
Ma te la sei presa?
E chi poteva essere se non quel cretino di Christopher. Non ci voglio parlare con te. Non ti rispondo. Non ti voglio sentire. Potrei scatenare anche tutta la mia ira su di lui, tanto alla fine che mi frega di lui? No, non potrei. Sarei clemente...ca**o! Maledetta quella volta che ti ho visto quasi nudo e che hai fatto scattatre aulcosa dentro di me. Ora non ti riesco a levare dalla testa. E puntualmente il mio cellulare vibra.
Mi vuoi rispondere?
Mi sta chiedendo per favore? Mi sta supplicando di rispondere al suo messaggio? Ahahah..no Chris, non risponderò al tuo messaggio. Impara a soffrire. Soffrire...sai cosa gliene frega a lui di me...secondo me si sta pure divertendo con questa situazione. Non mi ci gioco la testa ma quasi. Devo, anzi dovrei, fare i compiti. Inizierò da matematica. Quella materia ha un potere rilassante su di me. Se sono nervosa e/o ho il  mal di testa mi basta fare degli esercizi di mate che tutto passa. Non sono la tipica secchiona, ma i miei voti non affermano la stessa cosa. In matematica ho la media del 9, e tra l'altro non sto neanche attenta alle spiegazioni. Ho un esercizio sotto mano e lo risolvo come se fosse la cosa più semplice da fare. Non mi pongo nessun problema...ho sempre fatto così. Per italiano vale la stessa cosa. Solo che òì sto attenta alle spiegazioni, soprattutto se riguardano letteratura. Con fisica non ho un buon rapporto, ma mi porto sempre a casa il mio 7. non ho mai preso un voto inferiore a questo. Per chimica vale il discorso che ho fatto per matematica. La prof con i voti di ferma a 8, e io ho 8. Per quanto riguarda inglese la storia è la stessa a quella di fisica. Storia e filosofia idem. E poi alla fine educazione fisica...si sono sempre stata una ragazza competitiva ma non troppo. Mi piace giocare a volley, calcio e volano. Il volano è quel gioco idiota, tipo poing pong. Hai una racchetta in mano, una specie di pallina, ma non hai un tavolo. È diffcile da spiegare come gioco, ma è divertente e semplice. Difficile...devi far rimbalzare quella specie di palla sulle racchette senza farle cadere a terra. Cosa c'è di difficile nella spiegazione non lo so. Ma io non vado molto d'accordo con le spiegazioni. Anche durante le interrogazioni le mie doti di eloquenza lasciano molto desiderare. Io arrivo dritta al punto senza girarci intorno. Se una cosa la so la dico direttamente. Che senso ha fare un discorso di un'ora per poi arrivare a dire una semplice cosa? Per me non ha senso. Per i miei prof evidentemente si. Mi dicono sempre che sono troppo semplice e che devo argomentare maggiormente le mie tesi. Sì certo! Contateci.




Sinceramente questo capitolo mi fa un pò schifo...bleah! Voi che ne pensate invece?

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***





"Che fai?". Ma chi è che osa interrompermi? Eppure quella voce la conosco troppo bene. È una voce maschile e giovanile.
"Chris che vuoi?". Sempre a rompere le scatole.
"Ma prima di rispondere puoi dirmi come diamine hai fatto ad entrare?"...non ho sentito il suono stridulo del citofono e neanche le urla di mia mamma che mi obbligavano ada alzarmi dal mio letto e ad andare ad aprire...strano!
"Mi ha aperto tua mamma...". Quel ragazzo ha un'ascendente su mia mamma. Devo cercare un modo per dissuadere mia mamma. Sarà un'impresa ardua.
"Perchè non rispondi ai miei messaggi?". Quante domande che fa sto ragazzo. Ma non vede che non lo sto calcolando di striscio?
"Scema rispondi...". Ancora? Ma non può starsene zitto o andare via? Sto facendo i compiti...che serietà! Ed eccolo che si avvicina non avendo ricevuto riposte. Si siede anche sul mio letto e mi toglie il quaderno sul quale stavo scrivendo. Vuole proprio morire sto cretino. Lo guardo male, anzi malissimo, ma non proferisco parola. Lo so che sembra esagerata questo mio tipo di reazione, ma mi piace il seguito. So già cosa farà e non vedo l'ora che lo faccia. Devo solo trattenermi però...non devo rivolgergli parola. Lui mi guarda con quei suoi occhioni blu che implorano pietà. Ok, gli sto per saltare addosso, quindi cara Jess calma i tuoi bollenti spiriti... ed eccolo che, come previsto, si avvicna a me e mi prende tra le sue braccia. Oddio come lo adoro quando fa così. Mi coccola per farsi perdonare...anche se dopo continua a fare lo stronzo. Non che io sia da meno però. È così bello stare fra le sue braccia che vorrei stare così per anni. Lui mi tiene stretta a sè e nel frattempo mi da anche tanti bacini in testa...sui miei capelli. Tralasciamo questo piccolo dettaglio...sono qui anche io, non ci sono solo i miei capelli. Bacia me! Bacia me! Bacia me!
"Sono stronzo ma se ti coccolo cedi facilmente eh?"
"Ma perchè devi rovinare tutto? Shut up...please!"e si mise a ridere. Eravamo così accoccolati sul mio letto e stavamo bene. Ci circondava il silenzio totale e come se non bastasse a me piaceva questo tipo di sensazione. Neanche mia mamma ci disturbava, il che rendeva tutto più speciale. Mi sa che ho parlato troppo presto.
"Ti vibra il cellulare.." mi dice lui. Stranamente non ha lo stesso tono di voce, quello freddo e da stronzo, ma è caldo e particolare.
"Si, lo sento..." e alza un sopracciglio.
"Che c'è?" gli chiedo io.
"Non rispondi?"
"Non ne ho voglia..." e alza di nuovo quel maledetto sopracciglio. Prendo il mio cellulare e rispondo.
"Pronto?"
"Finalmente! Che fai?"
"Me la spasso...Grè tutto ok?". Si era Greta e quando mi chiamava era solo per cose serie...per il resto c'erano i messaggi.
"Ti devo dire una cosa: oggi Chris ha chiesto se eri cotta di qualcuno...io non sapevo cosa fare e ho detto di sì. Non so perchè me lo ha chiesto..."
"Il perchè non lo so nemmeno io, ma hai fatto bene a dare quella risposta. Ora scusa ma mia mamma ha bisogno di me...bacioni.“
“Ciao tesoro!“
Ritornai a sedermi di fianco a Chris, ma questa volta non mi prese tra le sue braccia. Mi sorrideva e basta. Cosa cavolo aveva da sorridere? Avevo qualcosa sulla faccia?
-Chi era al telefono?- ma cosa gliene fregava a lui?
-Qualcuno..- meglio fare la vaga...
-Qualcuno o qualcuna?- ma che gliene frega a lui?
-Greta...-presa dall’esasperazione gli dissi la verità.
-Uh ti ha informato che gli ho chiesto il nome del tipo che ti piace...-
-Ovvio...sono mie amiche...è logico che mi dicano le cose..-
-Sono anche mie amiche però...-
-Chris che c’entra?-
-Chi è il ragazzo che ti piace?-
-E se non ci fosse nessun ragazzo?-
-C’è..c’è..fidati che c’è..-
-E tu che ne sai?-
-Questa volta non hai negato..se non vuoi dirmelo fa niente, ma non inventare scuse.-
-Non invento scuse...non ne voglio parlare ok?-
-Ok...-
-Chris perchè sei venuto qui?-
-Ho un problema..-
-Che tipo di problema?-
-Mi piace una ragazza...ma non è come le altre...è unica.-
-E dov’è il problema?-
-Il problema è che non so cosa pensa lei. Non so se le piace qualche altro ragazzo e non so se io le piaccio...non so nulla quando sto con lei. Non sono neanche io quando sto con lei. Per quanto io voglia tenerla lontana da me non ci riesco e finisco sempre per coccolarla...-
-Ti sei preso una cotta..hai ceduto alla fine...- già ha ceduto. Quanto vorrei che la ragazza in questione fossi io. È così difficile fingere con lui, ma penso di cavarmela bene. Non mi fa domande strane e non vede nulla di sbagliato nei miei atteggimenti. A lui piace una ragazza che non sono io e me lo deve togliere dalla testa. Lo devo fare per il mio bene. Io e lui non potremmo mai stare insieme. Lo so che in questi momenti sono negativa, ma non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno. Se a lui piace una ragazza farà di tutto per poterla avere e quella ragazza sarà sua. Nessuna ragazza è così stupida da rifiutare le avances di Chris.
-Christopher caro ti fermi qui a cena?- chiese mia mamma interrompendo il nostro discorso. Certo che mia mamma ha la capacità di disturbarti nei momenti meno opportuni. Mi avrebbe detto sicuramente il nome della ragazza che gli ha fatto perdere la testa e invece mia mamma deve scassare le scatole.
-Mi farebbe piacere ma non posso. Mia mamma mi uccide se non torno a casa...- e si mise a ridere. Certo che la sua risata è proprio contagiosa…e poi è così bella. Christopher mi piaci…te lo vorrei dire ma so che tu mi prenderesti solo in giro. Ti conosco da una vita e so che lo faresti. So che ti prenderesti gioco di me e io preferisco evitare.
-Sei sicuro caro? Ci parlo io con Annah..- Annah è la mamma di Chris. è una donna simpatica e poi mi adora.
-Si, ma grazie per averci pensato. Abbiamo ospiti e sono già in ritardo.-
-Salutamela caro.-
-Sarà fatto.- e fece un sorriso di circostanza. Ma perché poi gliela doveva salutare? Le nostre mamme lavoravano nello stesso posto e si vedevano tutte le mattine. Mia mamma è strana, non la capirò mai! E ora perché è ancora ferma qui? Che vuole? Perché si è incantata a guardare Chris? Questa è un’altra cosa ambigua, molto ambigua. Alla fine Chris se ne andò per davvero. Avrei voluto che restasse lì a cena con noi, solo per poter restare un altro po’ in sua compagnia. Basta Jess non pensarci, altrimenti te ne innamori pure tu e poi soffrirai.
-Piciu che voleva Chris?-
-Mamma ho un nome…-
-Acida…chissà da chi hai preso!- e me lo chiedo pure io da chi ho preso. Possibile che nessuno riesca a capirmi in questa casa?
-Piciu che è venuto a fare qui quel ragazzo?- eh no! Anche mio padre ora no. Ma è possibile essere chiamata col mio nome di nascita? Il nome che quei due individui hanno scelto per me, quando io sono venuta alla luce. Mi sa che mi devo appendere al collo un cartello con su scritto il mio nome in carattere cubitali e forse solo allora riuscirò ad essere chiamata col mio nome. E poi “quel ragazzo”, ma se lo conosce da quando è nato. Portava ancora il pannolino e già gli stava simpatico. E ora fa anche finta di non ricordarsi il nome? Io non ci casco!
-Allora piciu?- ancora con quel cavolo di nomignolo? Penso che darò il peggio di me se continua a chiamarmi così.
-E’ venuto perché doveva dirmi una cosa..-alla fine è a verità.
-E come mai eravate in camera tua?- grazie mamma, tu sì che metti a proprio agio le persone.
-Stavo studiando quando è arrivato.- è la verità in fondo. Ero sdraiata sul mio letto e me la spassavo con gli esercizi di matemaica. non ho detto nulla di sbgliato. ameno non mi pare.
-E che avete fatto tutto quel tempo in camera?- un premio a mia mamma per favore! Ma secondo lei cosa stavamo facendo in camera? E tra l'altro con la porta aperta?
-Mamma stavamo parlando...e poi la porta era aperta.- meglio farglielo notare.
-E cosa vi siete detti?- sono finita in una puntata di quarto grado e non me ne sono accorta? E ora che cavolo le dicevo?
-Le solite cose mamma.- che poi quali erano le solite cose? Non chiedetelo a me! Per fortuna il discorso svanì lì. Anche se mia mamma ha aggiunto:-Come è dolce quel ragazzo..- ma chi? Chris dolce? Certo che quel ragazzo aveva una pessima influenza su miei genitori. Mia mamma lo vedeva addirittura come un ragazzo dolce. il mondo stava per finire e i Maya avevano ragione. non c'erano ulteriori possibilità. Ho parlato anche con le mie amiche e poi mi sono fiondata a letto. Dopo un interrogatorio da parte dei miei le forze mi mancano e l'unico modo per recuperare è il sonno.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***





Al mattino mi sono svegliata con le urla. No, non ero io ad urlare ma mia mamma. Che cavolo si urla alle 6.30 del mattino? Ma ha tutta questa grinta lei appena sveglia? E poi perchè urla? Controvoglia mi alzo da quel letto e mi dirigo in cucina. La situazione non è migliore: mia mamma urla e penso che ce l'abbia con me. Cosa ho combinato questa volta? Finisco di fare tutto e con molta calma esco di casa. Destinazione: fermata autobus.
-Jessica le chiavi di casa..- ma da dove cavolo è sbucata mia mamma? E poi perchè devo prendere le chiavi di casa? Mia mamma sembra accorgersi delle mie perplessità e inizia a parlare.
-Oggi lavoro fino a tardi e tuo papà fa lo stesso. Portati qualche amica a casa ok?- io annuisco semplicemente. Mia mamma è esauriente. Va direttamente al punto senza girare intorno alle cose. Meglio per me, almeno non mi devo sorbire uno di quei lunghi giri di parole per arrivare ad una sola conclusione. La stessa cosa vale per me..io non faccio tanti giri di parole. Vado direttamente al punto.
Arrivo alla fermata dell'autobus e mi appoggio al mio palo. Sì, ormai è diventato il mio palo. Mi appoggio sempre lì e aspetto con ansia che quel maledettissimo autobus si affretti ad arrivare, e ogni giorno mi accorgo che è sempre più in ritardo. Ho ancora le chiavi di casa in mano e penso che li metterò nella tasca dello zaino, sì, ma solo quando arriverò a scuola. Non ho proprio nessuna voglia di fare una manfrina solo per togliere lo zaino.
-Ehi dolcezza, buongiorno!- ma chi cavolo è questo marpione che tenta di provarci cn una ragazza? Illuso! Secondo lui una parolina del genere dovrebbe bastare a far cadere ai suoi piedi una ragazza? Ma che razza di mentalità hanno i ragazzi? Mi giro verso il rumore della voce e scopro che il ragazzo non è altro che Chris. Chris per una volta è in anticipo! Dovrò segnare questo giorno sul calendario! Ma è caduto dal letto oppure lo hano sbattuto fuori da casa?
-Ma dì un po'...ti hanno sbattuto fuori casa o sei caduto dal letto?- Chris era il tipico ragazzo che arrivava sempre in ritardo. Prendeva il pullman giusto per fortuna.
-No dolcezza, ti tenevo il posto...- e indicò il posto vicino a lui. Mi teneva il posto su una panchina alla fermata dell'autobus? Io non ci casco..che diamine voleva quel ragazzo?
-Che c'è sotto?- gli chiesi. Ma secondo lui io credevo a quelle idiozie? Christopher DeMartino teneva il posto ad una ragazza, ma non ad una ragazza qualsiasi ma a me.
-Non c'è niente sotto, volevo solo essere gentile!-
-Tu gentile? Il mondo sta per finire per davvero...-
-Sempre acida eh?-
-Non sono acida, sono diversamente dolce...- e detto questo mi voltai dandogli le spalle. Per me quella conversazione poteva benissimo terminare in quel preciso istante. Ma evidentemente quel cretino non la pensava come me! Si alzò e mi abbracciò da dietro. E come se non bastasse appoggiò il suo viso sulla mia spalla. Non era da Chris comportarsi così. Era quasi dolce. E dovevo dare ragione a mia madre. No, non poteva essere. Io non potevo essere d'accordo con mia madre.
-Chris che hai?- il mio tono era più acido del solito. Non che quel contatto mi infastidisse ma mica potevo fargli capire che mi piaceva stare in quella posizione. Quanti brividi attraversavano il mio corpo in quei momenti.
-Non posso abbracciarti?- wow! Chris voleva delle sicurezze. Era troppo strano quel ragazzo.
-Non l'hai mai fatto così apertamente. E poi non vorrei che la ragazza che ti piace ci vedesse. Cosa penserebbe?- ma perchè dovevo tirare fuori argomenti come quelli? Perchè dovevo fare sempre l'acida? Ma non potevo collegare cervello e cuore per una volta? Maledizione alla mia linguaccia!
-Gelosa?- sì caro, ovvio che sono gelosa! Mi piaci e ti vorrei tutto per me.
-No!- certo che le mie risposte rispecchiavano proprio la verità. Non ero mai stata brava a mentire e tanto meno a mentire a lui. Non ci riuscivo e ogni volta facevo una fatica immensa. Sprecavo tutte le mie forze e solo poche volte riuscivo a portare a termine la mia missione. E per mia fortuna smise anche di torturarmi. Mi lasciò e si spostò. Lo ringraziai mentalmente perchè se solo fosse rimasto altri due secondi appiccicato a me lo avrei violentato. Anche lui mi stimolava...oh sì.
-Scema sali...- che bei modi per rivolgersi ad una ragazza.
-Sempre gentile. E se io non volesse salire?- non rispose. Mi trascinò sul pullman con lui. Si sedette vicino a me, anzi mi fece sedere vicino a lui e io chiusi gli occhi. Avevo sonno. In realtà stavo re-immaginando la scena dell'abbraccio di Chris. Presi il mio I-pod e infilai le cuffie. Feci partire una canzone a caso. Se le avevo sul mio lettore musicale di sicuro quelle canzoni mi piacevano. Certo avevo le mie canzoni preferite, ma non mi dispiaceva ascoltare anche le altre.
-Ma mi ascolti?- ora mi ricordo perchè lo odio. Dio quanto è fastidioso. Ma è anche così tanto carino. Vuole parlare con me. Quanti film mentali che mi sto facendo. Se vado avanti così finirò per illudermi.
-Secondo te se ho le cuffie ti posso ascoltare?- più acida del solito.
-Guarda fuori...la vedi quella ragazza?-
-Quale? Questo cavolo di finestrino sembra uno specchio..-mi lamentai io. In effetti quei finestrini erano scuri e la mia immagine si rifletteva su di esso. Si notava anche l'esterno, ed un occhio più accurato avrebbe notato qualsiasi particolare. Eravamo fermi ad una fermata. Ma questa era la fermata di Chris. Mi era passato di mente. Lui si era fatto trovare alla mia fermata per evitare la ragazza che mi stava facendo osservare.
-Ma come mai stamattina eri alla mia fermata?-
-Certo che ce ne hai messo di tempo per accorgertene...poi te lo spiego. Hai visto o no quella ragazza?-
-Chris non ho la vista di un'aquila e vedo solo il mio riflesso sul finestrino.-
-Appunto...l'hai vista o no la ragazza?- ok, non ci stavo capendo niente.
-No, Chris, vedo solo la mia immagine e la tua. Descrivimela e forse capirò.-
-Dai girati verso il finestrino.-
-Ma che senso ha se non riesco ad individuare la ragazza che mi dici di osservare?-
-Girati e basta.- sbuffai e mi volta verso il finestrino. Io ero strana, ma lui mi batteva alla grande!
-Ora la vedi quella ragazza?-
-Chris vedo me ora..- ma non lo riusciva a capire? Vedevo solo la mia immagine riflessa.
-Vedi la tua immagine riflessa?-
-Sì, è da più di 10 minuti che te lo sto dicendo...-
-Mi piace quella ragazza..-
-Chi scusa?-
-Non girarti...mi piace il riflesso di quella ragazza...il tuo riflesso.-
-Tu stai male.-
-Jess io sono serio...-
-Sì, certo serio...poi con quella faccia. E piantala di prendermi in giro. Sei un cretino!- e gli diedi un ceffone in testa. Era un cretino...è un cretino. Ma che cavolo vuole da me? Spero davvero che questa specie di infatuazione nei suoi confronti. Non posso andare avanti così. Mi fa solo male sapere che lui mi prende in giro. Quanto è stupido questo ragazzo. Ma con tutti i ragazzi che ci sono in giro proprio lui mi doveva piacere? Maledetti ormoni!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***




-Che faccia ho?-
-Piantala di prendermi in giro. Non è per niente divertente...-
-Ma che ti prende?-
-Niente...ma lasciami in pace.- lo so che sono acida con lui, ma lo devo tenere a distanza. Non posso rischiare di innamorarmi sul serio di lui. Mi farebbe solo del male e io non voglio soffrire...non alla mia età almeno! Sono ancora troppo giovane per poter soffrire per amore.
Nel frattempo mi ero alzata e mi ero allontanata da lui. Meglio iniziare subito a mettere le distanze. Non ci sto capendo più niente e devo parlarne con qualcuno. Marta potrebbe essere la persona adatta. Anche Sara non è da sottovalutare. Speriamo solo che lui non mi venga a cercare. Spero che mi lasci in pace. Non vorrei che lui mi lasciasse in pace. Vorrei che lui mi baciasse. Vorrei sentire le sue morbide labbra a contatto con le mie. Vorrei poterlo stringere e soffocare di baci. Vorrei poter fare l'amore con lui. Vorrei svegliarmi al suo fianco e poterlo guardare mentre è nelle mani di Morfeo. Vorrei...vorrei...vorrei tante cose che non si possono realizzare.
Scendo dall'autobus e mi fiondo in aula. Di sicuro Marta e Sara saranno lì. E difatti non mi sbagliavo.
-Vi devo parlare...in bagno...-dico con una voce allarmata. Faccio persino preoccupare le mie amiche. So che non è niente di grave e che sono io che ne faccio una questione di Stato, ma io vedo tutto in negativo. E questa specie di storia non mi aiuta ad essere razionale.
-Dicci tutto Jess...ci stai facendo preoccupare...- mi sto preoccupando da sola.
-Mi sto preoccupando da sola. Vi prego lasciatemi finire prima di intervenire perchè lo sapete che se mi fermate è finita...- loro annuiscono e io faccio un respiro profondo prima di incominciare a parlare. Mi odio da sola quando faccio così. Dove cavolo è finita la mia razionalità? Ora che ne ho davvero bisogno scompare.
-Lo sapete che mi piace un ragazzo e sapete anche chi è il ragazzo che mi piace. Vorrei tanto che non fosse così, vorrei solo che fosse un sogno. Anzi un incubo. Da quando i miei ormoni hanno iniziato a pulsare strane sensazioni nei confronti di quel ragazzo sto impazzendo. Ma io dico con tutti i ragazzi che ci sono in questa scuola proprio di lui mi dovevo infatuare? Sì è solo un'infatuazione. Non può essere altro. Non posso rischiare di innamorarmi di un tipo del genere. Non dovevo neanche infatuarmi di lui. Ogni volta che siamo da soli mi confonde le idee e non capisco più niente. Stamattina si è fatto trovare alla mia fermata. Lì per lì non ci avevo fatto caso ma poi me ne sono accorta. Gli ho chiesto il perchè e non ha risposto. Poi mi ha detto un qualcosa che penso di non aver capito. Vi avevo già detto che era venuto a casa mia e che mi aveva detto che gli piaceva una ragazza. Bene, stamattina mi ha detto di guardare una ragazza alla fermata dell'autobus. La sua fermata. Io non riuscivo a vedere fuori perchè essendo ciospa ed essendo i vetri del pullman oscurati non riuscivo a vederla mi ha detto di guardare meglio e io gli ho detto che vedevo solo il mio riflesso. Allora lui mi ha detto che, testuali parole, “mi pace la ragazza del riflesso, il tuo riflesso.”. Ma perchè deve fare così tanto lo stronzo? Voi forse gli avete detto qualcosa?- oh sì, mi ero sfogata. Ne avevo bisogno e ora mi sentivo più leggera. Come promesso le mie amiche non mi hanno interrotta, anche perchè riprendere il filo del discorso sarebbe stato un trauma. Essere interrotta non fa per me.
-Io non gli ho detto nulla e poi perchè non credi che tu gli possa piacere? Sei una bellissima ragazza!- disse Marta.
-Marta lo so che sono una bella ragazza, ma io non gli piaccio....-
-Perchè no scusa? Che motivo avrebbe altrimenti di dirti quelle cose?- chiese Sara.
-Non lo so perchè mi dice quelle cose ma mi sta confondendo le idee..-aggiunsi io.
-Prendi tutto come viene e poi non è così male essere innamorati.-
-Sì Sara ma tu sei corrisposta. Io non sarei corrisposta. Lo sappiamo tutte.- Sara aveva una relazione da un anno con un ragazzo stupendo. La amava, la adorava e la spronava. Che cosa vuoi di meglio della vita? Nulla!
-Ha ragione Sary...lasciati andare e poi se ti ha detto quelle cose è perchè le pensa..-
-Vi ricordo che stiamo parlando di Chris...-
-Anche lui è umano Jess...può innamorarsi.-
-Non di me però.- dissi affranta. Mi costava ammetterlo ma era così. Lui un giorno si sarebbe innamorato di una ragazza e quella ragazza non sarei stata io. Tornammo in classe e seguimmo le nostre lezioni. Per mia fortuna l'intervallo arrivò in fretta. Non sopportavo la prof di fisica e ascoltarla era di una noia mortale. Non avevo voglia di andare in cortile ma dovetti. Alla quarta ora avevo educazione fisica e per andare in palestra dovevo passare per forza dal cortile. E se passo dal cortile lo vedo, e se lo vedo mi sento da schifo. Che poi non so nemmeno perchè mi sento da schifo. E poi perchè l'ho evitato per tutto il giorno? Cosa me ne frega a me di lui? Non sono neanche sicura che mi piaccia e su questo ho davvero tantissimi dubbi. Penso che sia solo attrazione fisica. Chris è un bellissimo ragazzo e su questo non ho niente da ridire. Potrebbe essere meno stronzo , ma se lo fosse non sarebbe lui. È proprio questo lato del suo carattere che attira le ragazzine. E a lui tutto questo piace. E a chi non farebbe piacere? Persino a me farebbe piacere avere qualche ragazzetto che mi facesse la corte. Si, ci sono due o tre ragazzi che mi fanno la corte, se così si può chiamare. E logicamente nessuno di questi ragazzi mi piace. Possibile? Sì, ovvio! Certo che con la sfiga che mi persegue non poteva essere altrimenti.
Prima di uscire da questa maledettissima scuola e attraversare il cortile per recarmi in palestra, mi guardo intorno per vedere la zona da evitare. Non lo so perchè lo faccio, ma lo devo evitare. Non mi piacciono le cose che mi ha detto e se pensa di farmi cadere ai suoi piedi si sbaglia di grosso. Lo individuo vicino all'ingresso della palestra. Oh, ma porca miseria. Grazie sfiga, tu sì che sei una vera amica. Marta mi prende sotto braccio e mi trascina in quella direzione. Sto per entrare e sono felice che lui non mi abbia notata. Ho cantato vittoria troppo presto. Maledizione!
-Non si saluta più?- mi dice quel cretino dopo avermi fermata bloccandomi per un braccio. Che presa! E che voglia di saltargli addosso.
-Che vuoi?- più acida non potevo essere.
-Acida...saluta!- e certo ora devo anche sottomettermi a lui? Ma cosa ha in testa sta specie di ragazzo?
-Potresti salutare anche tu...-
-Ciao.- io gli faccio un sorriso forzato e faccio per andarmene. Ma mi riferma.
-Non ricambi il saluto?-
-Chris cosa vuoi?-
-Jess che ti prende?-
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda...-
-Voglio parlare con te.-
-Di cosa?-
-Di stamattina...-
-Conquisti così le tue ragazzine?-
-Non stavo scherzando stamattina..-
-Mmmh...io non ci casco. Ti conosco da quando hai visto la luce per la prima volta. Vai da qualche ragazzina e magari crederà alle tue parole.-
-Tu ci devi credere. Non sono mai stato sincero. Pensi che mi ti stia solo prendendo in giro? Pensi davvero che le cose che ti ho detto stamattina siano finte? Se davvero lo pensi non mi conosci.-
-Che dovrei pensare Chris?-
-Che mi piaci!-
-Ci conosciamo da una vita e mi dici che ti piaccio ora?-
-Se mi piaci ora è colpa mia? Me ne sono reso conto solo ora, e lo sai che io non ne dico cazzate.- E se davvero gli piacessi? Lui mi piace e purtroppo lo so bene. Io lo so, ma lui no. E non voglio che lo sappia. Mi prenderebbe in giro e si prenderebbe gioco di me. Ne sono sicura, lo conosco.
-Non parli più?- e che gli dovevo dire? Cosa cavolo mi prendeva' avevo una voglia matta di baciarlo e non solo. Avevo voglia di toccare il suo corpo, segnarne i contorni e baciarlo tutto. Stavo vaneggiando. Dovevo riprendere il controllo della mia vita e dei miei pensieri. Ma soprattutto dovevo riprendere il controllo dei miei sentimenti. Per mia fortuna il suono della campanella mi salvò da quella situazione.
-Devo andare...a cambiarmi.- gli dissi mentre rientravo in palestra e mi affrettavo ad arrivare negli spogliatoi.
-Che ti ha detto?- mi chiese la solita impicciona di Marta.
-Che gli piaccio.- risposi fredda.
-E lo dici così che gli piaci?- mi chiese Sara. Ma che cavolo avevano le mie amiche?
-E come lo dovrei dire?-
-Con entusiasmo! Piaci al ragazzo che ti piace. E poi è il più ricercato di tutti...-
-Appunto...- risposi io.
-Tu sei strana. Dai su, andiamo. Così vediamo chi fa educazione fisica con noi.- disse Marta. Di solito si dividevano la palestra due classi. Era sempre stato così. E speravo che ci fosse una classe di bei maschioni, almeno mi sarei rifatta gli occhi. E non ero la sola a pensare queste cose. Le mie amiche erano già partite in quinta con i commentini. Entrammo in una delle due aule di educaine fisica. Ci sedemmo per terra e il prof fece l'appello. Che cosa strana! Lui non lo aveva mai fatto l'appello. Era cambiato in tre mesi di vacanza? Ci speravo! Non avevo voglia di passare un altro intero anno a giocare a basket. Ci faceva fare sempre le stesse cose. E poi io mi annoiavo a morte con lui. Mi piaceva fare movimento..( non c'è da capire male...nessun doppio senso in giro...) e mi piaceva giocare a pallavolo. Ero davvero brava! Me la cavavo anche con gli altri sport, ma preferivo non giocarci. I ragazzi diventano aggressivi nei loro giochi, soprattutto quando giocano a calcio. Che poi cosa cavolo ci trovano a correre dietro ad una palla e ad insultare gli altri ragazzi? Questi sono i misteri della vita...e mi misi a ridere mentalmente. Non volevo dare nell'occhio. Anche se sul mio viso comparve un sorriso.

POV CHRISTOPHER

Ma che cavolo ha quella ragazza? Io le dico che mi piace e lei mi rifiuta? Qualsiasi ragazza vorrebbe avere una chance con me e lei invece mi rifiuta! Pensavo di piacerle…pensavo che il ragazzo che le piaceva fossi io. Mi sono sbagliato e in più le ho confessato quello che provo per lei. Le ho detto che mi piace. Ho trovato il coraggio di dirglielo, dopo che ho rotto le scatole ai miei amici. Ho persino forzato le cose per fare in modo che lei mi baciasse. Già, quella volta della festa, a casa di una nostra amica. Grazie gioco della bottiglia! Anzi no! Maledetto gioco della bottiglia! Se non fosse stato per quello stupidissimo gioco non mi sarei mai accorto dei miei sentimenti, se di sentimenti si può parlare. E in più la devo vedere tutti i santi giorni. Ma si può essere così sfigati?
-Chris andiamo?- mi chiede Tom, un mio compagno-amico di scuola.
-Non chiamarmi così. Odio quel nomignolo!-
-Ah già, solo lei può chiamarti così!-
-Sparisci idiota!- e detto questo ci avviammo verso la palestra. Solo lei aveva il diritto di chiamarmi così. Odiavo quando le persone abbreviavano il mio nome, ma non quando lo faceva lei. Quel diminutivo che usciva dalle sue labbra era qualcosa di speciale.
-Anche educazione fisica insieme…che culo!- dissi io a Tom. Anche lei era lì a fare ginnastica, speriamo solo che non ci facciano fare qualcosa che coinvolga le due classi. Tom si mise a ridere e basta.
-Sono il ragazzo più sfigato del mondo!- sussurrai io. Ma si può essere più sfigati di così? Educazione fisica insieme alla sua classe. Che belle due ore che mi aspettano! Ti odio stupidissimo prof.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 NON RIESCO A CARICARE L'IMMAGINE DI PROFILO DELLA STORIA...IL MIO COMPUTER è UFFICILAMENTE STANCO DI ME E DELLE MIE STORIE...SORRY! CERCHERò DI CARICARLA NEL PROSSIMO CAPITOLO!!!

-Bene ragazzi, dato che ci siamo tutti vi dico che oggi faremo sport con l'altra classe. Vi avviso che giocheremo a calcio..- e li si sentirono i boati di disapprovazione di noi ragazze. Possibile che il primo giorno di educazione fisica lo dovevamo passare a giocare a calcio? E poi per due ore...aiutoooo! -Non vi lamentate ragazze. Vi divideremo in quattro squadre e ovviamente verrete mischiati. Dai usciamo da questa aula.- almeno lui era felice. Ma che cavolo! Dio come odiavo questo prof. E ciliegina sulla torta: la classe era quella di Chris. Che bella giornata del cavolo!

-Allora DeMartino, Lusardi, Giacomazzi e Nadoca sarete i capitani. Assegneremo noi le squadre quindi niente obiezioni.- almeno quei prof avevano avuto la decenza di chiamare due ragazzi del 4°A e due del 4°C. Logicamente la mia classe era la migliore quindi è il 4°A. L'altra...bèh l'altra aveva degli elementi non invisibili. Diciamo che c'erano dei bei fighi. E non mi riferivo solo a Chris. Per mia fortuna, o sfortuna, fui assegnata a Lusardi. Il mio grandissimo amico e compagno di classe Davide Giacomazzi. Anche lui fu felice di avermi in squadra con lui. Io ero e sono competitiva al massimo. Le sfide mi emozionano. Nella mia squadra c'era anche Marta, mentre Sara era finita nella squadra di DeMartino. I prof ci dissero che avremmo fatto una specie di sfida per decretare la squadra migliore. La mia squadra sfidava quella di Nadoca. Il tutto era stato deciso dai prof. E per mia fortuna non iniziavamo noi il torneo.

-Ti batterò..- mi disse scherzando Sara.

-Sì, certo contaci..- e ci iniziammo a ridere come due cretine.

-Sara sai giocare?- chiese Chris. Eh già lei era in squadra con lui.

-Mai quanto lei.- e mi indicò.

-Attaccante?- chiese lui.

-Difesa. È brava in difesa.- dissi io.

-Grazie per il suggerimento avversaria. Peccato che perderai.- disse lui rivolgendosi a me.

-Oh io non ne sarei così sicura. La mia squadra non è mica male.- gli dissi io con il sorriso sulle labbra.

-Vedremo McChanzie, vedremo!- che strano il mio cognome detto dalla sua bocca. Ma per caso lo ha sbagliato a pronunciare? No, non mi sembrava. Boh.

La partita stava per cominciare. Le prime due squadre a sfidarsi erano quella di DeMartino e quella di Lusardi. Anche Lusardi come ragazzo non era niente male! Vedevo le altre due squadre battersi senza mezzi termini.

-Povere noi!- dissi a Marta.

-Già. Non ci guarderanno in faccia. Siamo ridotte male. Usciremo di qui a brandelli.-

-Come la fai tragica. Sorridi.- le risposi io. Marta a volte era anche più pessimista di me. La partita era quasi volta al termine ed era in vantaggio la squadra di DeMartino. Figurati se Chris si fa battere da qualcuno pensai tra me e me. Per lui importava solo vincere.

-Marta io vado a prendere l'elastico che l'ho dimenticato. Vieni con me?- le chiesi. Ci avviammo verso la palestra ma il prof ci bloccò.

-Dove andate?- ci chiese.

-A prendere un elastico per i capelli.- risposi io.

-E per un elastico hai bisogno di aiuto McChanzie?-

-No prof...- ok, è ufficiale! Il odio il prof di educazione fisica.

-Vai allora.- guardai Marta infastidita. Lei si mise a ridere ed io raggiunsi gli spogliatoi. Presi il mio elastico, anzi ne presi due. Non sapevo se Marta lo aveva, ma di sicuro Sara se l'era dimenticato. Uscii dallo spogliatoio, ma mi ritrovai in quello maschile. Che cavolo ci facevo nello spogliatoio maschile? Sentivo delle mani che mi cingevano i fianchi. Mi voltai verso quella persona infuriata.

-Chris ma sei impazzito? Ti è dato di.....- non feci in tempo a terminare la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Mi stava baciando? Christopher mi stavo baciando? Oh mio Dio! Che bella sensazione. Ma che cavolo andavo a pensare? E poi lui non era in campo a giocare? Non si perdeva di certo una vittoria per una ragazza. Anzi il più delle volte regalava i suoi goal a qualche ragazzetta che se ne stava seduta sugli spalti. Ok, Jessica non pensare ad altro e trova tutta la tua forza di volontà per staccarti da quelle labbra. Devi riuscirci. E così feci. Fu difficile staccarsi da lui ma ce la feci. Ci misi tutto il mio impegno e ci riuscii. Cavolo se baciava bene quel cretino!

-Che hai?- mi chiese lui con quelle labbra arrossate. Dio che voglia di saltargli addosso. Trattieniti Jessica, trattieniti.

-Ma dico ti è dato di volta il cervello? Oppure lo hai perso giocando il cervello?-

-Ehi Jessica calmati ok? Che ti prende?-

-Cosa mi prende? Stai scherzando vero? Mi baci così, come se niente fosse e pretendi di sapere cosa mi prende? Ci sei o ci fai?-

-Io pensavo che non ti desse fastidio una cosa del genere...mi piaci e ho voluto dimostrartelo baciandoti. Che ho fatto di male?-

-Mi hai baciata. Ecco cosa hai fatto di male! Pensa se tutti i ragazzi a cui piaccio mi baciassero...stiamo scherzando?-

-Chi altro ha osato baciarti?-

-Ma Vaffanculo Chris!- e detto questo ritornai in cortile dagli altri. La mia partita stava per iniziare. La mia, l'avrei vinta. Con i nervi che avevo di sicuro non avrei perso.

-Signorina McCkanzie la stavamo aspettando? Si era persa?- mi chiese quell'odioso prof di ginnastica.

-No, mi ha trattenuta la bidella per...-

-Va bene, va bene. Ora entra in campo.- senza aggiungere altro presi posizione in campo e poco dopo la partita giocò il primo calcio.

La squadra di Nadoca era forte. Ce la stavo mettendo tutta e anche gli altri facevano la loro parte. Eravamo in vantaggio, ma mai abbassare la guardia! Per mia fortuna il prof fiatò nel fischietto e quel suono ci fece finire la partita. Avevamo vinto. La mia squadra doveva sfidare quella di DeMartino. Ce l'avremmo fatta? No! Non sono pessimista,ma contro Chris non c'è partita.

-Cinque minuti di pausa ragazzi!- grazie prof. Sto iniziando ad adorarti. Sono sfinita. Ho corso come una trottola, ma ne è valsa la pena. La mia vittoria vale più di qualsiasi altra cosa. Dovrei dire alle mie amiche che Chris mi ha baciata. Lo dovrei fare, ma non voglio. Ogni tanto è bello tenersi qualcosa per sé. Qualcosa di bello, e questa volta è bella come cosa. Non mi è dispiaciuto il fatto che Chris mi abbia baciata. Ho risposto anche al bacio, ma non voglio illudermi. Non voglio che lui mi illuda.

 

POV CHRISTOPHER

 

Mi ha rifiutato. Ha rifiutato il mio bacio. È ufficiale: è cotta di qualche altro ragazzo che non sia io. Ho sbagliato a spingermi fino a questo punto. Mi sono illuso che lei mi potesse apprezzare per il ragazzo che sono per davvero, il ragazzo che lei conosce. E poi chi diamine è l'altro ragazzo che l'ha baciata? Ora mi odia. Mi ha sempre odiato, ma solo ora l'ho capito. Me la farò passare. Farò in modo di starle lontano. Non voglio soffrire. E se mai dovessi vederla nelle braccia di qualcun altro sarò felice per lei. No, non è vero, non sarò per niente felice. E ora è lì, in quel campo che gioca! Dio quanto è bella! È rossa in viso per la fatica ma è stupenda lo stesso. Non riesco a non guardarla, ma lei non si gira mai a guardarmi.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


   E' GIà IL SECONDO GIORNO CHE NON MI FA CARICARE L'IMMAGINE DI PROFILO DELLA STORIA...SPERO DI RIUSCIRE A CARICARLA O AL MASSIMO LA CARICO NEL PROSSIMO CAPPITOLO. SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA!!!

Dopo i cinque minuti di pausa riprendemmo a giocare. Le mie guance erano ancora rosse, e difatti sentivo un caldo tremendo! Ho scolato all'incirca tre bottigliette d'acqua. Lo so che non dovrei bere acqua quando sono sudata, ma la mia gola aveva bisogno di qualsiasi sostanza fresca e dissetante. Eh sì, l'acqua era pure bella ghiacciata. Tutto questo grazie alle fantastiche macchinette della scuola.

Il mio amatissimo compagno di classe Davide mi mise in difesa, e fece lo stesso con Marta. Ci dovevamo riprendere e la difesa era l'unica soluzione. Anche la mia Sara era in difesa e ci facevamo le smorfie. Come potevamo? Bèh se giocano i ragazzi la palla non fa in tempo a passare da un giocatore all'altra che è stata intercettata da un piede sconosciuto. Detta così avrei dovuto vedere molto movimento e avrei dovuto muovermi anche io, ma in realtà sono stata ferma. La palla non accennava a muoversi dal centro campo. I professori urlavano come dannati dicendo che dovevano darsi una mossa e fare qualche passaggio. Per i primi 10 minuti la situazione non variò di molto. Io decisi di sedermi per terra per riprendermi e in effetti lo feci. Avrei anche potuto prendere il cellulare e farmi i fatti miei. Le cose non sarebbero cambiate. Allo scattare dei dieci minuti i due prof si incavolarono e decisero di dare un po' di azione e soprattutto movimento. Ringraziai quei due esseri per avermi messo in attacco: la cosa mi piaceva molto. L'unica cosa non positiva era avere Chris di fronte. Avrei dovuto battermi con lui? Voglio tornare in difesa! Io amo le mie gambe e le voglio per tutto il resto della mia vita. Sarebbe stato clemente quel ragazzo con me, soprattutto dopo tutto quello che era successo poco prima? Quanti dubbi assalivano la mia mente! Avrei voluto scappare, ma purtroppo per me non c'erano via d'uscita. Lo so che faccio sembrare tutto tragico, ma con Chris è tutto tragico. Se hai lui come avversario di sicuro ti ritroverai con delle ferite. Non parlo di ferite psicologiche, anche se penso che sia in grado di procurartele, ma parlo di ferite vere e proprie, quelle da cui sgorga sangue.

Comunque il ragazzo stupido- ma perchè continuo a definirlo stupido?- mi ha sorpreso. Ogni volta che io avevo la palla non mi attaccava, anzi mi lasciava la strada libera. Non mi faceva fare goal, ma almeno non attaccava le mie gambe. Che gentile eh? Grazie alla sua gentilezza le mie povere avevano giusto un po' di respiro. Marcava spesso Davide e in difesa mi lasciava sola contro Sara e se qualcuno si avvicinava lo mandava via. Passare la palla no, vero Jessica? Certo che ci ho pensato, ma con lui è tutto difficile. Sembra che ti legga nella mente e ogni volta che tu voglia fare qualcosa lui la intercetta e passa all'attacco. Come faccia non lo so, ma penso sia come Edward Cullen. Solo per il calcio però, altrimenti si sarebbe già accorto che mi piace. Magari non lo dimostro con i miei atteggiamenti, ma i pensieri che mi circolano in testa sono inconfondibili. Quanti pensieri malsani! Però fanno bene alla mia salute...ahahahah.

Non so se è una fortuna oppure una sfortuna, ma la sua squadra si è procurata un calcio di rigore. Come hanno fatto non lo so. Io mi sono distratta perchè amoreggiavo con Sara. Ci sorreggevamo a vicenda dato che le nostre gambe non ci permettevano di stare in piedi. A noi si è aggiunta anche Marta e allora addio partita. Ma la nostra attenzione è stata richiamata dai prof, per questo maledettissimo calcio di rigore. Inutile dire che Sara ha fatto i salti di gioia. Bene! Tutti in posizione! Tutti in difesa ovviamente! E chi sarà mai il ragazzo che è venuto a marcarmi? In teoria avrei dovuto marcare io, ma questa volta ha fatto tutto lui. Eh sì, è proprio Chris. Diciamo che più che marcare ci stava provando spudoratamente con me. Le sue mani erano posizionate sui miei fianchi e il suo petto era contro la mia schiena. Io non sopporto il caldo e quella situazione non era di certo fredda!

-Chris ma non dovresti marcarmi?- chiesi io facendo la voce da bimba stupida.

-Sto marcando il territorio...- marcare cosa? Ma se stava arpionato a me..

-Se certo...e con territorio cosa intendi?-

-Te...vedi quei ragazzi laggiù seduti sugli spalti non fanno altro che guardarti...non girarti a guardarli...i loro commentini non sono dei migliori...-

-Perchè i tuoi?-

-I miei sono super fantastici. Non è che tra quei tipi c'è il ragazzo per cui hai una cotta?-

-Eh?-

-Se c'è lui mi allontano...ci tengo al mio bel faccino...-

-Come faccio a saperlo se non mi posso girare?-

-Se ti giri svengo...da affaticata sei estremamente sexy..-

-Oh fly! Tu stai male!-

-Sei tu che mi fai questo effetto...-

-Lasciamo perdere Chris, ma come mai non tiri tu quel calcio di rigore?-

-Mi piace di più stare in questa posizione con te...ma se non vuoi mi stacco...- e senza darmi la possibilità di rispondere si staccò da me. E ora che faccio? Stare in quella posizione mi piaceva e mi faceva sentire protetta. Anche desiderata però, ma anche le sue parole non scherzavano. Nel dubbio dei miei pensieri e nelle incertezze mi girai e mi avviai verso di lui. Devo dire che sui ragazzi degli spalti aveva ragione. Sembravano dei cretini che richiamavano la mia attenzione. Idioti! Mi posizionai dietro Chris e lo abbracciai da dietro. Per mia fortuna non mi ha respinta, anzi ha intrecciato le nostre mani che se ne stavano sulla sua pancia.

.Ma come cavolo avete fatto a procurarvi questo calcio di rigore?- e si mise a ridere. Ok, non ero stata attenta ma non mi sembrava il caso di ridere spudoratamente.

-E' un calcio di punizione...ahahahahhah- ops. Calcio di punizione e non rigore...certo che sono scema!

-DeMartino e McCkanzie le effusioni fatele in privato. Qui si gioca!- grazie prof per la figura di merda che mi hai appena fatto fare, anzi che ci hai fatto fare. Ma a lui sembra che non interessi un bel cavolo. Chris si è solo messo a ridere.

-Scusa...mi sa che il prof si è fatto un'impressione sbagliata di noi due..-

-Prima mi dici che ti piaccio e poi dici queste cose? Fai chiarezza nella tua testa..-

-Scema credi che mi sia dispiaciuto avere le tue mani intrecciate alle mie? Se lo pensi ti sbagli....dai ne parliamo dopo che ora i prof ci stanno fissando...-

-Ok...- e poi basta! Fino alla fine della partita ( che tra l'altro sembrava non arrivare mai...) non ci siamo più scontrati. O meglio non ci siamo sfiorati...meglio dire che non ci siamo fermati a parlare o a fare effusioni. La partita è finita zero a zero. Mi sa che prima o poi la rigiocheremo.

-Ragazzi dato che la partita è finita in parità e mancano i calci di rigore la prossima volta la continuiamo ok? Ricordatevi con chi siete in squadra. Anzi scrivetemelo su un foglio così non ci sono problemi. Andate a cambiarvi ora. Buona giornata!- grazie prof! Gentile devo dire.

E rieccomi nello spogliatoio femminile ad aspettare che si liberi una doccia. Di certo non posso andare a casa conciata così. Il trucco non sembra più neanche trucco, talmente che è sbavato. Non sta male però.

-Dov'è il tuo ragazzo?- mi chiede Chiara. Lei è la classica ragazza che si crede figa e che tutti i ragazzi le vadano dietro. Ha una cotta abissale per Chris e lui non la calcola di striscio. Mi odia perchè io sono sua amica e poi dopo le effusioni viste in campo penso che stia trovando un modo per farmi fuori.

-Negli spogliatoi maschili?- rispondo seccata.

-E non fate la doccia insieme?- e si mette a ridere.

-Oh sì che la facciamo insieme...sai dopo tutta la panna che ci siamo spalmati addosso la doccia ci stava!-

-Panna?- chiede lei infuriata. Mi piace farla arrabbiare!

-Chris va ghiotto di panna...non lo sapevi?- e non risponde! Come previsto se ne va. A dire il vero non lo sapevo neanche io, ma la panna è stato il primo cibo che mi è venuto in mente. Ma mi sembra che abbia funzionato.

-E' gelosa marcia di te e di lui...-

-Si, Sara lo so...-

-Ma la storia della panna?-

-E' la prima cosa che mi è venuta in mente Mà...ma ha funzionato!-

-Sei una grande!- e ci ridemmo come pazze! Noi eravamo...SIAMO così! Spensierate e allegre in ogni momento. Io adoro le mie amiche e le amerò sempre!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


SCUSATE PER IL RITARDO ,MA IN QUESTI GIORNI NON SONO STATA MOLTO BENE E POI HO DOVUTO PARTECIPARE ALLA LAUREA DI MIA SORELLA...MICA POTEVO PERDERMELA!
VOGLIO SPIEGARE IL PUNTO DI VISTA DI JESSICA NEI CONFRONTI DI CHRISTOPHER: LEI NON CREDE ALLE SUE PAROLE, QUANDO LUI LE DICE CHE LE PIACE, SOLO PERCHè CREDE CHE QUESTE COSE LUI LE DICA A TUTTE LE RAGAZZE SOLO PER POTER PORTARSELE A LETTO. E' SOLO PER QUESTO CHE FA L'ANTIPATICA!




L'inverno è arrivato. Le cose non sono migliorate, o meglio sono migliorate ma non so in quale senso. Chris mi sta sempre tra i piedi e questa è una delle cose belle. Le mie amiche mi adorano, e questa è un'altra cosa bella. E la terza cosa bella, ma non per questo è la meno importante, anzi mi è la più importante di tutti, è che mia mamma è incinta. Tra nove mesi vedrò mia sorella o mio fratello. Ancora il sesso non si sa dato che è all'inizio della gravidanza. Non è ancora entrata nemmeno nel terzo mese. Quando me lo ha detto ho fatto i salti di gioia. Io adoro i bambini e averne una a casa mia notte e giorno è una cosa fantastica. So che dormirò poco di notte, perchè lo sentirò urlare o piangere, ma non mi importa. È una notizia fantastica e non vedo l'ora che nasca. I miei genitori mi hanno detto che il suo nome lo deciderò io. Che bello! Aspetterò di sapere il sesso e solo allora prenderò una decisione. Non è facile come decisione perchè il nome ti dice chi sei e penso che deciderò non appena lo/la vedrò negli occhi.
A scuola i miei voti non sono cambiati di una virgola. Ho sempre i miei bellissimi voti che vanno dal sette in su. Quasi quasi mi viene voglia di non studiare...un'insufficienza non sarebbe male. Masochista! Se lo sapessero i miei che ho pensato una cosa del genere mi rinchiuderebbero in una strutture psichiatrica. Tragica! Io sono sempre tragica!
Il mio amato Chris mi sta alle costole. Sì, amato. Non so se sia amore quello che provo per lui, ma di certo non gli voglio solo bene. Penso se ne sia accorto, dal momento che ogni momento libero lo passa con me. Anche a scuola, al cambio dell'ora, viene sempre in classe da me. Se ha assemblea di classe mi viene a chiamare per stare un po' insieme. Non mi dispiace vederlo nelle vesti del corteggiatore. Ha detto che marca il territorio e che io sono sua. Ma lui è mio? Devo ancora capirlo. Fa il cretino con tante altre ragazze e mi da fastidio. Vorrei che lui pensasse solo a me, anche se so che non sarà mai così, almeno fino a quando io non gli darò delle certezze. Non ha più provato a baciarmi e la cosa mi infastidisce parecchio. Se ti piaccio baciami! Potrei farlo anche io, ma ho paura di un suo rifiuto. Io non lo rifiuterei se solo lui provasse di nuovo a baciarmi. Che gli prende? Si sarà scocciato di me?
POV CHRISTOPHER
L'inverno è arrivato e Jessica è diventata più fredda di prima. Se prima mi cercava adesso non lo fa più. Devo farlo sempre io e mi sto scocciando di tutta questa storia. Non fa mai un passo verso di me e ogni volta che io ne faccio una nella sua direzione, lei ne fa tre indietro. È angosciante tutta questa storia. Non riesco a capire cosa le prenda. Lei non ha mai manifestato un interesse nei miei confronti, ma prima adorava ricevere le mie attenzioni. Almeno è questo quello che traspariva dai suoi atteggiamenti. Penso che la lascerò in pace. Penso che le starò a distanza ed aspetterò che sia lei a cercarmi. Aspetterò per poco però e poi farò di tutto per farmi passare questa cotta per lei. Penso che la neve sia meno fredda di lei. Quanti pensieri! A volte mi stupisco di me stesso. Non che io sia stupido, anzi mi piace apprendere nuove cose, ma la mia mente è sempre a lavoro e formula dei pensieri strani. Tom non ne può più di me! Non faccio altro che parlare di lei e  anche gli altri miei amici non mi sopportano. Ho chiesto loro di non dire niente a lei perchè mi sembra una cosa brutta da dire. È sempre nella mia testa e non solo. Tralasciamo il solo, perchè non mi sembra il caso di dire queste cose.
-Ma la pianti di pensare a lei? Le fischieranno le orecchie!- mi dice Tony. Lui è il mio migliore amico. Capisce tutto quello che penso e provo perchè ha fatto le stesse cose con Greta. Ora loro stanno insieme, ma il merito è mio e di Jessica. E anche quando non voglio pensare a lei, tutto mi ricorda lei. Ogni cosa è legata a lei. La conosco da quando è nata, è logico che sia così. O almeno penso.
-Mi sa che mi sono innamorato..- sussurro più a me stesso che agli altri due cretini che m tengono compagnia. Ma hanno capito alle perfezione quello che ho detto. Maledetta lingua!
-Puoi dirlo forte amico!- mi risponde Tony e dalla faccia di Tom posso capire che la pensa allo stesso modo.
-Non avevate il diritto di ascoltare..- mi ribello io. Mi da fastidio che qualcuno conosca i miei sentimenti.
-Non esprimere i tuoi pensieri e noi non ascoltiamo. E comunque caro il mio amico è una cosa bella essere innamorati..-
-Sì certo. È una cosa bella se sei corrisposto...per me non è così...-
-Ah comunque l'altro giorno a scuola ho sentito Sara e Marta parlare del ragazzo che piace a Jess...ma non hanno detto il suo nome perchè mi hanno visto.-
-Quindi c'è un ragazzo che le piace e allora perchè lei continua a negare?-
-Magari non ne è sicura..-
-Dici Tom?- no! Di sicuro non vuole che si sappia quel nome. Io la conosco e so che quando si mette in testa una cosa è quella e so perfettamente che è testarda. E infatti a quella domanda non rispose nemmeno lui. Tony aveva un volto tra lo sconvolto e lo sconcertato, ma non ne capivo il motivo. Lo guardai con insistenza per fargli capire che volevo che lui parlasse con me. Alla fine mi disse che era rimasto sorpreso dalle mie parole e da come avevo ammesso i miei sentimenti verso quella ragazza. Già, quella ragazza, lei, l'unica che era riuscita a scalfire il mio cuore. E lo aveva fatto nel migliore dei modi. Se solo non le avessi chiesto di baciarmi a quella festa forse non avrei mai potuto capire cosa mi spingesse a starle vicino. Mi piace tenerla tra le braccia e coccolarla. Mi piace quando lei sta lì e non si muove, quando non fa la stronza con me e quando sorride. Ha un sorriso stupendo. Bene! Ricorderò tutto quello che sto provando ora per lei e mi ricorderò anche del mio primo due di picche. So che non è colpa sua se non le piaccio e che lei, forse, non vorrebbe ferirmi. Non so cosa pensi di me e come mi vede. Magari mi vede come quel ragazzo che ci prova con tutte e che non prova questi sentimenti per davvero. Non riesco davvero a capire quali siano i suoi pensieri nei suoi confronti. Spero solo che lei mi creda e che pensi a me come un suo eventuale compagno prima che mi passi quello che provo per lei. Se se ne dovesse accorgere dopo sarebbe troppo tardi. Io non ritorno indietro e non lo farei nemmeno per lei.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***




Dicembre. Per l'esattezza 21 dicembre. Ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie. On vedo l'ora che questa giornata finisca e non è neanche ancora iniziata. Mi preparo come tutte le mattine ed esco di casa. Vado alla mia solita postazione alla fermata del pullman e noto che c'è qualcosa di strano. Manca Christopher. Stamattina non è venuto qui. Era da circa tre mesi che veniva qui ad aspettare l'autobus con me. Stamattina no. È sempre venuto, anche dopo aver saputo da altri che m vedo con un ragazzo. Si chiama Mattia ed è bello. È moro e ha gli occhi color nocciola. Ha un sorriso che scioglie il ghiaccio che hai dentro e ti trasporta in un vortice di emozioni. Mattia ha un anno in più di me. Lui frequenta il quinto anno del mio stesso liceo. L'ho conosciuto un giorno per caso e mi è piaciuto sin dall'inizio. Chris ha smesso di provarci con me più di un mese fa. È tornato ad essere lo stesso ragazzo di prima e penso che io non gli sia mai piaciuta per davvero. Mi ha anche proibito di continuare a chiamarlo “Chris” e mi ha detto di chiamarlo come lo chiamano i suoi amici:”Dema”. Lo chiamano così per via del suo cognome. Io mi sono adeguata, anche se a volte mi sbaglio e lo chiamo ancora come ai vecchi tempi. Ogni volta che lo faccio lui mi guarda male e mi correggo. È davvero cambiato tanto nei miei confronti. È cambiato prima in modo del tutto inaspettato, lo ha fatto da un giorno all'altro. Non gliene faccio una colpa, solo vorrei capire il perchè. So di non essermi comportata bene con lui, ma se mi fossi lasciata andare mi avrebbe presa in giro.

-Buongiorno Princess..- mi dice Mattia dandomi anche un bacio sulla guancia. Ci manca solo che mi prende per mano e che mi violenta in pubblico...un po' di contegno no?

-Ciao...- simpatia portami via. E mi ridà un altro bacio sull'angolo destro della guancia, sfiorandomi le labbra.

-Prendetevi una camera!- per lui vale lo stesso detto. Grazie Tom per essere intervenuto. Grazie per aver fatto in modo che lui non mi baciasse sulle labbra. Grazie per aver evitato tutto questo.

-Entriamo Tom?- ciao anche a te Chris. Grazie per avermi salutata. Ma perchè me la prendo se non mi rivolge nemmeno una parola?

-Ciao anche a te Dema.- dico io col sorriso sulle labbra. E non risponde. Ma che ha sto ragazzo?

-Ciao...- dice tutta euforica Marta.

-Ehi bella..- cosa? Chris ha davvero usato quell'aggettivo con Marta? E le ha anche dato un baci sulla guancia? Cosa mi sono persa? Ti prego fa che siano allucinazioni!

Per le prime due ore non faccio altro che rivedere quella scena. Voglio parlare con Christopher. Non lo s neanche io il perchè, voglio solo vederlo e stare sola con lui.

Puoi uscire un attimo dalla classe?

Sono diretta nei messaggi vero?

Che ti serve?

Certo che anche lui si spreca nello scrivere.

Devo parlare con te.

Verità. Gli devo parlare per davvero.

Dimmi...

Ma perchè mi devi complicare le cose eh?

Puoi uscire dalla classe?

E rispondi a questa cavolo di domanda. C'è Marta che mi guarda in modo strano. Le devo dire qualcosa. Le scriverò un biglietto così poi lo passerà a Sara. Le scrivo dei messaggi e che non so cosa gli voglio dire, ma ho voglia di vederlo. Inutile riportare quello che mi ha scritto come risposta.

Dove?

Che risposte però. Dove cosa? Forse dove ci vediamo? Nel dubio gli scrivo il punto di incontro.

In palestra.

E non ha più risposto. Che faccio? Esco dalla classe? Faccio le stesse domande a Marta e con l'accordo di Sara chiedo alla prof il permesso di uscire dall'aula. Vado in palestra ma non lo vedo. Mi sento afferrare da dietro e qualcuno mi trascina verso lo spogliatoio maschile. Non posso urlare perchè mi ha anche messo una mano sulla bocca. Chi cavolo può essere? Fa che non sia Mattia. Il ragazzo mi fa girare verso di lui e noto con piacere che è Chris.

-Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un colpo!-e lui ride.

-Ahahah che mi devi dire?-

-Fammi riprendere e poi forse parliamo.-

-Fai con comodo..-

-Con comodo? Ma non ha lezione?-

-Ehm no! Supplenza.- beato lui!

-Allora che mi devi dire?- eh già...che ti devo dire?

-Mi abbracci?- ma che cavolo gli chiedo?

-Mi hai fatto uscire dalla classe solo per chiedermi un abbraccio? Il tuo fidanzato è geloso?-

-Non è il mio fidanzato!-

-Dai vieni qui che ti abbraccio...-e non me lo feci ripetere due volte. Mi fiondo tra le sue braccia. Cavolo quanto mi è mancato il suo profumo. Baciami Chris, baciami! Io sono cotta di lui e non ne posso più di Mattia. Anche se lo frequento da poco non è all'altezza di Chris e non so neanche il perchè io abbia accettato un simile invito da lui. Io adoro Chris, solo lui! È da alcuni minuti ce ce ne stiamo qui abbracciati in silenzio.

-Ci possiamo sedere?- mi chiede lui rompendo quel magnifico silenzio. Controvoglia alzo la testa, che avevo appoggiato sul suo torace. Ci sediamo su una panchina presente negli spogliatoi maschili e ci fissiamo per un bel po' di tempo. Non so come mai ma ritrovai le mie labbra appiccicate alle sue.

-Che fai?- mi chiede lui staccandosi da me. Lo sapevo che mi avrebbe rifiutata. Lo sapevo! È tardi...troppo tardi!

-Io...io...-io cosa? Jessica riprenditi!

-Non glielo dirò...tranquilla!-

-Oh ma andiamo Chris cosa me ne può fregare?- oh sì, lui ha la possibilità di farmi sclerare. Io lo bacio e tira in ballo Mattia? Ottima mossa Chris. Mi ritrovo le sue labbra appiccicate alle mie senza neanche accorgermene. Wow! L'unica parola che mi viene in mente è quella. E mi sembra anche che sia adatta! Oh ti prego non staccare le tue labbra dalle mie e non far smettere alla tua lingua di giocare con la mia. Che belle sensazioni! E come danzano le farfalle nel mio ventre. Belle sensazioni che sono destinate a finire perchè quell'odioso ragazzo che ha fatto in modo che io mi ritrovassi la sua lingua nella mia bocca ha deciso di riprendere fiato e così ha fatto in modo che noi ci staccassimo. Ma quanto è idiota un ragazzo? Si può respirare anche con il naso non solo con la bocca! Dovrei dirglielo?

-E non saprà nemmeno questo...non da me almeno.- ma non può semplicemente tacere e fare in modo che ci sia quell'amato silenzio tutto intorno a noi?

-Chris cosa vuoi che me ne freghi?- e glielo ripeto un'altra volta. Questa volta però non sono cauta come prima. Il mio tono di voce è piuttosto seccato.

-E' il tuo ragazzo...a lui di sicuro frega!- cosa? Mattia è il mio ragazzo? E da quando?

-Non sapevo di essere fidanzata con un ragazzo omosessuale.- eh già! Mattia è il mio migliore amico. Mi ha confidato di essere attratto solo dai ragazzi e a me questa cosa sta più che bene. Ok, ci baciamo sulle labbra, ma per noi due quel bacio non significa proprio niente. Ci piace salutarci così. Ci scambiamo anche tante effusioni, ma solo perchè ci piace coccolarci. Non siamo mai andati oltre ad un bacio a stampo, quindi non ho bisogno di puntualizzare cosa cavolo abbiamo fatto.

-E' gay? Ma perchè io non ne so niente?- e me lo chiede pure? Non si è accorto che Mat sbava dietro a Tom? Evidentemente no! Valli a capire i ragazzi. Dicono di capire tutto e alla fine non si accorgono di niente.

-Perchè hai la testa fra le nuvole...ma non nuvole semplici ma quelle di Rebecca.- Rebecca è la nuova fiamma di Chris. Lui dice di no, ma se vedi due che lo fanno ovunque si trovino non ci si può sbagliare con le definizioni.

-Rebecca?- e fa pure il fino tonto?

-Già, quella ragazza, se così vogliamo definirla, che ha due monti al posto del seno. Quella a cui tu ficchi sempre la lingua in bocca, e solo lì spero....quella..-

-Solo in bocca?- e si mise a ridere.

-Oddio Chris che schifo! Ma dai! Dimmele prima questa cose almeno avrei evitato di farmela mettere in bocca la tua lingua!-

-Perchè dove avresti voluto che te la mettessi?-

-Ma quanto sei pervertito?-

-Scherzo...non l'ha neanche vista lontanamente la mia lingua quella.-

-Seh vabbè. Io ora me ne vado.-

-Un bacio non me lo dai?-

-Fattelo dare da Rebecca...-

-E dai gelosona vieni qui.-

-Punto uno non sono gelosa. Punto due non prendo ordini. Punto tre smettila di dirmi cazzate!-

-Non ti sto dicendo cazzate..-

-Si, certo.- e detto questo me ne vado. Se vuole fare il cretino può benissimo farlo con qualche altra ragazza.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***





POV CHRISTOPHER

E la colpa è sempre la mia. Come al solito e in ogni situazione. Non so se questa volta la colpa sia veramente mia. E ancora una volta i miei pensieri vagano per colpa sua. Maledetta ragazza. Giuro che farò tutto quello che è in mio possesso per levarmela dalla testa. Non crede a quello che le dico e in più mi sfida pure. Se pensa che io sia un cretino si sta proprio sbagliando. E poi cosa c'entra Rebecca? Ci sono andato a letto e me la sono spassata. Nessuno lo sa, nemmeno i miei migliori amici. Come cavolo ha fatto a scoprirlo? Chi glielo ha detto? Non penso sia stata Reb perchè altrimenti la uccido. Le spezzo il corpo con le mie stesse mani.
-Chris cerca di concentrarti. Stiamo parlando della gita scolastica e non ho voglia di ripeterti le cose...-
-Sì Tom...- rispondo in modo svogliato. Cosa vuoi che me ne freghi di una maledetta gita scolastica?
-Che ti prende?-
-Niente..-
-Non sei bravo a mentire Dema...dai dimmi che hai..-
-Jess sa che me la faccio con Reb..-
-Ti fai Reb? E da quando?-
-Da un po'...non lo doveva sapere nessuno e tanto meno lei, ma a quanto pare lei lo sa. Chi glielo ha detto?-
-Io no di sicuro. Rebecca?-
-Non penso. Le avevo detto di tenersi tutto per lei. Se è stata lei la strozzo..-
-Io me la farei...non la strozzare ancora...- e si mise a ridere. Tom vede il lato divertente in tutto. Mi fa ridere con delle semplici battute che ad un orecchio femminile sembrerebbero cose malsane. Più o meno lo sono, ma per lo meno noi ci divertiamo. Non ho nemmeno ascoltato il luogo della gita scolastica ma non penso di andarci. Non ne ho voglia. E se lo so da adesso che non ne ho voglia figuriamoci cosa penserò al momento di partire.
Finalmente è arrivata l'ora di tornarsene a casa e di rilassarmi un po'. Saluto in modo frettoloso Tom e mi dirigo a casa mia. Corro per riuscire a prendere il pullman prima e per non vedere quella stronza che mi piace. Certo che è una stronza bella però. Su questo non ho mai avuto dubbi e penso che non ne avrò mai. Io però non sono il tipo di ragazzo che aspetta la ragazza di cui è innamorato e fa di tutto per fare in modo che lei si accorga di lui. Io preferisco farmi una mia vita e se poi lei verrà da me ok. Io comunque c'ho provato. Le ho detto quello che penso di lei e che mi piace. Non le ho detto che la amo, ma penso che questo non sia rilevante. E dato che sono un povero sfigato e che sono assorto nei miei pensieri e ho perso il pullman prima e ora mi tocca fare il viaggio con lei. Non che a cosa mi infastidisca ma non vorrei che si sentisse in imbarazzo. Io sono imbarazzato al solo pensiero che dovrò incontrarla e guardarla in faccia.

POV JESSICA

-Mio adoratissimo Christopher che ci fai qui fermo alla fermata del pullman?- oh cavolo! Non ci credo che l'ho detto per davvero una cosa del genere.
-Il tuo adoratissimo Christopher sta aspettando il pullman per tornare a casa.-wow. Non ha fatto battute per il mio tenero termine e in più mi ha sorriso. E non poteva non spuntare anche un sorriso sulle mie di labbra.
-E sei da solo oggi a casa?- aspetta cosa? No! Mi sto rincitrullendo. Non posso davvero avergli chiesto se è da solo a casa. E che penserà ora? Già mi immagino la sua risposta:”perchè lo vuoi sapere?” e poi sì che sei nei guai Jess.
-Ehm sì. Vuoi venire da me? Così mangiamo insieme..-ok o sono io che non lo conosco più o lui è cambiato. Che fine hanno fatto le sue risposte-battutine che mi riservava?
-Se...se non ti da fastidio...-
-Certo che non mi da fastidio, te l'ho chiesto io e poi dobbiamo anche prepararci il pranzo...- e si mise una mano sulla nuca.
-Ah quindi mi hai invitato solo per cucinare?- e misi un finto broncio che stava già scomparendo e pronto a cedere il posto ad un sorriso liberatorio.
-E certo...lo sai che non so cucinare e mi servi tu...-
-Che scemo!- e iniziai a ridere come una cretina. So per certo che Chris non sa cucinare e che in cucina fa dei disastri. Salimmo sul pullman e ci dirigemmo a casa sua.
-Chris ma Rebecca non è gelosa?- sono mie curiosità ed è giusto che me le tolga.
-Io e Reb non stiamo insieme!-
-Mmmh mmmh, ma io non ti ho chiesto se state insieme. Ti ho solo chiesto se è gelosa.-
-Se sapesse che mi sei saltata addosso in palestra potrebbe ingelosirsi.-
.Glielo dirai?-
-Jess la fiducia è alla base di qualsiasi rapporto...-
-Ma se hai detto che non state insieme..piantala di dire cavolate!-
-Ops. E comunque come fai a sapere di Reb? Neanche i miei amici lo sapevano.-
-Tu che non ti vanti di una tua conquista? Strano! E comunque l'ho saputo.-
-E da chi lo hai saputo?-
-Eh no Chris, io non faccio la spia!- di certo mica posso dirgli che l'ho visto. Non è che io l'abbia visto fare sesso con Reb, ma l'ho visto mentre si intrattenevano. Se glielo dicessi direbbe che lo stavo seguendo e questo non è vero.
-Dai dimmi chi è stato, magari non è affidabile come spia!-
-Fidati che è super affidabile!-
-E comunque l'ho fatto solo per perdere tempo...non mi piace lei!-
-Non mi devi spiegazioni Dema.-
-Dema? E da quando mi chiami così?-
-Da quando me lo hai chiesto tu...-e in quel momento si avvicinò a me. Mi prese per mano e mi tirò a sé. Che bello quando fa il dolce con me, ma solo con me.
-Ma tu non dai mai ascolto a quello che dico io...perchè proprio ora inizi?- e mi soffiò questa parole direttamente sulle labbra. Oh quanti brividi! E di certo non erano brividi dovuti al freddo di dicembre. Sono brividi dovuti alla vicinanza di quel bel fusto che mi ritrovo come amico.
-Ti da fastidio che io ti abbia dato ascolto?- e anche io gli soffia queste parole sul suo collo però. Lui è un po' più alto di me e non sono riuscita a soffiargliele sulle labbra peccato però. Avrei voluto vedere una sua reazione. Anche se a dire il vero la reazione che ho avuto non mi dispiace per nulla. Ha messo le mani sui miei fianchi e mi ha fatto aderire completamente al suo corpo. Mai reazione più giusta di quella!
-Sì, mi da fastidio! Io sono il tuo Chris...- e detto questo appiccicò le sue labbra alle mie.
-No, Chris io non posso...- e mi staccai da lui.
-Perchè non puoi? È per il ragazzo che ti piace?-
-Tu hai Rebecca...e...e...-
-Io non ho Rebecca. Ci sono andato solo una volta in discoteca. Ero ubriaco e non capivo niente. Scusa se ho fatto il cretino con una ragazza che non vale niente. Ti prego però non mi rifiutare..stai qui con me e...baciami.-
-Due volte. Ci sei stato due volte...ti ho detto di non dirmi palle e lo stai facendo.-
-No! Ci sono stato solo una volta in discoteca. La stessa discoteca dove c'eri pure tu. Solo quella sera al “Moon” e poi basta. Te lo giuro.-
-Vi ho visti io con i miei occhi, a scuola e precisamente in palestra. E lei non era così scompigliata quando è entrata...-
-A scuola? Non ci ho mai fatto nulla a scuola. Non con lei almeno..-
-Non con lei...- e diciamo pure che il mio sorriso era svanito e aveva lasciato il posto ad un'incazzatura anomala.
-Sì...con lei mai e poi comunque mai dopo...- e in quel momento ci interruppero. Il citofono suonò.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


LO SO CHE PUBBLICO QUANDO NE HO VOGLIA E CHE QUESTO FA IMPAZZIRE VOI ( E CREDETEMI SO COSA SIGNIFICA...SONO UNA LETTRICE ANCHE IO). MA PROPRIO NON SO DARVI DEI GIORNI PRECISI...PUBBLICO QUANDO MI VA E QUANDO LA STORIA NON MI FA PARTICOLARMENTE SCHIFO! LA STO RICONTROLLANDO E MODIFICANDO E CI METTO UN Pò PER PUBBLICARE...SPERO MI PERDONERETE!!!!!!!



-Sì...con lei mai e poi comunque mai dopo...- e in quel momento ci interruppero. Il citofono suonò.
 

-Vai a vedere chi è.- dissi io incazzata.
-Non mi frega! Ti stavo dicendo che non ho più fatto nulla né a scuola né da qualche altra parte dopo che ti ho detto che mi piaci. E per una volta prova anche solo a fidarti di me.-
-Ma cosa stai dicendo? Che cosa vuoi?-
-Sto dicendo che mi piaci e che da quando ho te in testa non riesco ad andare con nessun'altra.-
-Scusa tanto se la colpa è mia...-
-Non è colpa tua, ma Rebecca c'è stata prima e solo una volta e comunque t ancora non sapevi che mi piacevi e che mi piaci, quindi non ti puoi arrabbiare per questo.-
-Rispondi al citofono che è meglio.- anche perchè nel frattempo quel cavolo di citofono non aveva smesso di rompere le scatole.
-Del citofono non me ne importa nulla! Hai capito quello che ti ho detto?-
-Sì che ho capito. Non sono mica scema!-
-Mai pensata una cosa del genere! Solo che voglio che tu capisca Je. Mi piaci e non ti sto prendendo in giro. Mi piaci e vorrei che tu lo capissi e che ti lasciassi tutti i pregiudizi che hai su di me alle spalle e che provassi a fidarti di me. Mi piaci e vorrei che tu un giorno ti fidassi di me come io mi fido di te...le vorrei davvero queste cose e non pensare che io ti stia mentendo perchè posso giocare con tutto ma non con i miei sentimenti.-
-Chris tu lo sai che io non mi fido di te..-
-Infatti ti ho chiesto di provare a fidarti di me...provaci!-
-Non lo so...-
-E' per il ragazzo che ti piace? È per lui vero?-
-Che idiota! Ancora non hai capito chi è il ragazzo che mi piace? Certo che sarai pure bello ma di certo non spicchi per intelligenza...-
-Sai che potrei anche offendermi?-
-Offenditi pure Chris! Ma dato che tu mi sei sembrato sincero credo che dovrei esserlo anche io con te. Non ne sono sicura perchè vorrei teneri ancora un po' sulle spine, ma comunque ho deciso di dirti chi è il ragazzo che mi piace così forse la pianterai con questa storia.-
-E a cosa devo tutta questa gentilezza?-
-Sei sempre il solito. Vuoi che mi penta di quello che sto per fare?-
-No! Assolutamente no! Giuro e prometto di stare in silenzio fino a quando non finisci di parlare e prometto di non fare cavolate nel frattempo, soprattutto quando mi dirai quel nome...-
.Bene. Allora diciamo che il tipo che mi piace è un bel ragazzo..-
-che indizio Jess..non sprecarti così tanto...-
-Hai promesso...-
-Hai ragione...scusa!-
-No, aspetta! Dillo un'altra volta così lo registro...prove del genere sono fondamentali nella mia vita.-
-Scema continua il discorso che stavi facendo e non ti allontanare.- eh sì, perchè nel frattempo eravamo rimasti a soli 2 centimetri l'uno dell'altro e non avevamo intenzione di staccarci. Almeno questa era la mia intenzione.
-Ti dovrò pur guardare negli occhi!-
-E allora sediamoci su questo divano...ah Jess non è che potresti dire direttamente il nome del ragazzo che ti piace? Non per altro, ma il mio pancino sta brontolando. Comunque ora continua e fai presto. Grazie mille scema!-
-Chiamami un'altra volta scema?- e lo dissi con un tono di voce quasi minaccioso. Lui mi si avvicinò alle labbra e mi soffiò su di esse uno “scema” e poi mi baciò. Mi rubò un bacio stampo e sinceramente poteva anche approfondirlo quel bacio, di certo non l'avrei rifiutato.
-Allora il suo nome qual è?-
-Dovrei dirtelo?-
-Sì, mi devo dire contro chi devo combattere per far sciogliere il tuo cuore...-
-Detto così non vale però. Ora mi sento quasi in debito di dirti quel nome...-
-Dai Je così poi usciamo e andiamo a mangiare una pizzetta da qualche parte che ho fame.-
-Ok, ma poi vieni da me che devo solo riscaldare il pranzo, almeno credo.-
-Sì, vengo. Je me lo dici chi cavolo è il tipo che ti piace oppure devo aspettare un'eternità?-
Sei tu...- e abbassai la testa sul suo torace per ripararmi dai suoi occhi. Cercavo di sfuggire al suo sguardo solo perchè i suoi occhi mi ipnotizzano e non riesco a parlare.
-Cosa?-
-Eh?-
-Dimmi di nuovo chi è il ragazzo che ti piace e stavolta fai il nome.-
-Christopher DeMartino.-
-Sono io?-
-Sì, il ragazzo che mi piace se tu.-
-Giuro che se mi prendi in giro ti...ti...non lo so cosa ti faccio. Je...non ci capisco nulla...ti prego cerca di spiegarmi le cose per bene...- non capiva nulla. Non capiva che il ragazzo che mi piaceva e che mi piace era ed è proprio lui. Come faglielo capire allora? Lo presi per il collo e lo tirai alla mia altezza e lo baciai. Lo baciai e lo ribaciai all'infinito. Almeno fino a quando non fu sicuro e certo che il ragazzo in questione era lui.
-Ti prego dammi un pizzicotto perchè credo di stare sognando..-mi disse lui con un tono di voce affannato e gli occhi chiusi.
-Apri gli occhi e vedi se è tutto reale.-
-So che tu sei qui anche se ho gli occhi chiusi, ma quello che non riesco a capire è se è vero quello che mi hai detto. Se è vero che il ragazzo che ti piace porta il mio stesso nome e se è vero che mi hai appena baciato.- e come a fare per fargli capire che non era uno scherzo? Semplice! Gli diedi un pizzicotto sul fianco e lui gemette dal dolore. E mentre lui si massaggiava il fianco io ridevo. E all'improvviso mi arrivò una cuscinata in faccia.
-Vuoi la guerra allora?- gli chiesi io con in mano un cuscino. Lui non rispose e iniziò a “picchiarmi” con un cuscino. Io risposi alle sue cuscinate e iniziammo a giocare come due bambini. Almeno fino a quando non mi ritrovai Chris addosso...e lui iniziò a baciarmi il collo e non la smetteva più. Io mi rilassavo sotto quel bellissimo tocco caldo delle sue labbra. Ma per mia fortuna il mio cellulare prese a suonare. Per mia fortuna sì, perchè non so fino a quando sarei riuscita a resistere. Sentivo quella bellissima melodia fare:

Yeah, You could be the greatest
You can be the best
You can be the king kong banging on your chest

You could beat the world
You could beat the war
You could talk to God, go banging on his door

You can throw your hands up
You can be the clock
You can move a mountain
You can break rocks
You can be a master
Don’t wait for luck
Dedicate yourself and you can find yourself

Standing in the hall of fame
And the world’s gonna know your name
Cause you burn with the brightest flame
And the world’s gonna know your name
And you’ll be on the walls of the hall of fame

You could go the distance
You could run the mile
You could walk straight through hell with a smile

You could be the hero
You could get the gold
Breaking all the records that thought never could be broke

Do it for your people
Do it for your pride
Never gonna know if you never even try

Do it for your counrty
Do it for you name
Cause there’s gonna be a day

When your, standing in the hall of fame
And the world’s gonna know your name
Cause you burn with the brightest flame
And the world’s gonna know your name
And you’ll be on the walls of the hall of fame

Be a champion, Be a champion, Be a champion, Be a champion

On the walls of the hall of fame

Be students
Be teachers
Be politicians
Be preachers

Be believers
Be leaders
Be astronauts
Be champions
Be true seekers

Be students
Be teachers
Be politicians
Be preachers

Be believers
Be leaders
Be astronauts
Be champions

Standing in the hall of fame
And the world’s gonna know your name
Cause you burn with the brightest flame
And the world’s gonna know your name
And you’ll be on the walls of the hall of fame

(You can be a champion)
You could be the greatest
(You can be a champion)
You can be the best
(You can be a champion)
You can be the king kong banging on your chest

(You can be a champion)
You could beat the world
(You can be a champion)
You could beat the war
(You can be a champion)
You could talk to God, go banging on his door

(You can be a champion)
You can throw your hands up
(You can be a champion)
You can be the clock
(You can be a champion)
You can move a mountain
(You can be a champion)
You can break rocks

(You can be a champion)
You can be a master
(You can be a champion)
Don’t wait for luck
(You can be a champion)
Dedicate yourself and you can find yourself
(You can be a champion)

Standing in the hall of fame

E ovviamente non risposi al telefono! Mica potevo perdermi quella canzone! È la mia preferita! Mi stupii del fatto che Chris la cantasse, faceva quasi da coro al mio cellulare.
In realtà non risposi per un altro motivo....
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***





Non ho più risposto a quel cellulare e me ne sono pentita. Mi avevano chiamato col privato e ora resterò sempre col dubbio. Chi poteva essere? Chi mi cercava? E soprattutto cosa voleva quella persona da me? E poi perchè chiamarmi con lo sconosciuto?
Un'altra cosa che non quadrava era il citofono di casa DeMartino. Aveva smesso di trasmettere quel suono fastidioso e sembrava che tutto fosse tornato alla normalità. Bèh di certo quello che stavamo combinando io e Chris non era del tutto normale. Non lo era per gli altri però. Io e Chris eravamo d'accordo sul da farsi...la prima cosa che eravamo d'accordo. C'era da festeggiare! Cose del genere non capitano tutti i giorni. Che stavamo facendo? Niente di sconveniente e niente che un ragazzo e una ragazza non facciano quando sono da soli. Certo che se dico tutte queste cose non si capisce molto..o forse si capisce tutto. Di sicuro se mia mamma leggesse il mio diario mi metterebbe in punizione a vita. E come punizione intendo un convento di suore e una sorveglianza ben addestrata. Quando si tratta di tenere al sicuro la sua piccola non si fa problemi di soldi. A dire il vero non si è mai posta un problema del genere. I soldi non sono un problema per la mia famiglia. E con questo non dico che sono una ragazzina ricca e viziata. Sì sono ricca e so che dirlo in un periodo di crisi come questa significa dire che i miei hanno i soldi che gli escono dalle orecchie. Non escono proprio dalle orecchie, ma il loro conto è ben fornito. E viziata...quale figlia non è viziata? Io ho tutto quello che voglio e i miei non si fanno problemi a mantenere le promesse. Mi hanno sempre dato tutto quello che ho voluto. Non dico che è loro dovere darmi tutto quello di cui ho bisogno, so che lo fanno perchè mi amano e per me farebbero di tutto. Lo so bene io! Io darei la mia vita per loro.
Devo ammettere però che pensare ai miei genitori mentre sono cavalcioni su Chris non è l'ideale. E allora perchè ci penso? Boh, non lo so nemmeno io.
Certo che non immaginavo che baciare Chris fosse così...come dire...bello. L'ho baciato altre volte, ma mi riuscivo a staccare e invece ora no. Ne voglio ancora e ancora e ancora. Non ne ho mai abbastanza dei suoi baci. Basta pensare che da quando abbiamo finto di parlare siamo rimasti qui a sbaciucchiarci e che ora sono le 18.30. Porca paletta! Le 18.30? Mia mamma mi ammazza.
-Chris...io...devo...andare...- parlare e baciare non fa capire al meglio il concetto. Dovrei smettere di baciarlo? Nah...
-No...non sono ancora sicuro che sia tutto vero...- è anche questo è vero. Neanche io sono sicura che sia tutto vero.
-Fidati che se era un tuo sogno di sicuro tu saresti andato oltre e io avrei acconsentito...questo non è successo. Dai, fammi alzare!- perchè, come se non bastasse, mi accarezza tutta tutta e io non riesco più a pensare in modo tranquillo. Non riesco più a formulare una frase e mi devo riprendere.
-Ma non sono sicuro che sarei andato oltre in un sogno...può essere un sogno anche questo!- e certo. Lui deve mettere in dubbio tutto. Ma non può semplicemente stare zitto e lasciarmi andare? No! Deve fare di testa sua. Anche se non mi dispiace affatto il suo comportamento.
-Come faccio a farti capire che non è un sogno? Oh, lui è un segno...vai a vedere chi è...-il magnifico citofono ha deciso, per la seconda volta, di interromperci.
-Ma potrebbe suonare anche in un sogno...- ma che cavolo di sogni strani fa sto ragazzo? Sogna un citofono che suona? Bello!
-Ma che razza di sogni fai? Un citofono che suona? Che fantasia! E comunque dovresti svegliarti lo stesso da quel sogno...-o no? Si deve svegliare da quel sogno, vero? Deve alzarsi e staccare le sue mai dal mio corpo. Deve andare...deve proprio andare. Maledetto citofono. Ti odio!
-Ma hai intenzione di alzarti o vuoi restare così ancora per molto?- ehat? E quando ha tolto le sue mani dal mio corpo?
-A dire il vero sono comoda in questa posizione....- dimmi che non gliel'ho appena detto. Dimmi che me lo sono solo immaginata..
-Vorrà dire che la nostra prima volta sarà così...- e certo sempre a quello lui pensa. E detto questo mi alzo. Perchè se non mi alzo non so se rispondo ancora delle mie azioni. Anche perchè lui non mi sembra tanto indifferente...
-Chi è?- che bel modo che ha di rispondere al citofono. Complimenti Chris! Oh, ma insomma perchè devo sempre criticare tutto quello che fa?
-E che vuoi?- è anche telegrafico. Chissà con chi starà parlando.
-No, non posso farti salire. Non sono solo.- o, adesso inizio a preoccuparmi.
-Sì, ciao!- sì a cosa?
-Chi era?- non voglio passare per la ragazzina gelosa, ma sono curiosa.
-Reb..-no! Dio ti prego fai in modo che io abbia capito male. Ti prego, ti prego, ti prego!
-Devi andare a casa?- dovevamo andare a casa mia. Io e te. Insieme. Ma ovviamente è comparsa Rebecca e lei non può aspettare. Che idiota che sono! Non rispondo. Non so neanche cosa dovrei dirgli. Prendo semplicemente le mie cose, mi infilo la giacca e me ne vado. La strada la conosco bene. E lui non si fa scrupoli a lasciarmi andare via. Apro la porta e chi mi trovo davanti? Sì, proprio Rebecca.
-Ciao!- mi dice lei. Almeno lei è raggiante.
-Ciao...lascio aperto?- che intelligenza! Le stai dicendo se vuole entrare a casa di Chris...e secondo te cosa dirà' ma dai è venuta fino a qui e non vuole entrare? Sei un'idiota se pensi una cosa del genere.
-Sì, grazie!-e detto questo si precipita dentro e mi sbatte la porta in faccia.
Ho anche disturbato. Non mi era mai capitata una cosa del genere. Ma c'è sempre una prima volta vero?
La cosa che più mi stupiva era il fatto di essere considerata una nullità da Chris. A dire il vero non ero proprio considerata. E il ragazzo a cui piaci si comporta così? Gli altri non si comportavano così. Non con me almeno. Non so cosa cavolo gli sia preso a quella testa di cavolo, ma penso che sia meglio per entrambi se restiamo lontani. E sono sicura che lui la pensi come me...non mi ha ancora cercata. È quasi un'ora che me ne sono andata da casa sua e lui non mi ha cercata. Il mio numero ce l'ha, sa dove abito, sa il mio indirizzo di posta, sono tra i suoi contatti su facebook...se solo volesse un modo per cercarmi lo troverebbe. Se solo volesse però. E da quello che mi immagino non vuole, anche perchè penso sia troppo occupato con quella ragazza.
-Ehi tesoro tutto bene? Sei silenziosa...- grazie mamma! Tu sì che sei un genio!
-Tutto bene mamy...sto solo pensando ai regali da fare...-che balla colossale. Ma almeno le dico qualcosa di saggiamente falso. E se ho anche solo un po' di fortuna ci crede. Ti prego credi a quella bugia colossale! Perchè bugia colossale? Perchè io odio fare shopping e odio andare in giro per negozi a comprare regali.
-Se vuoi andiamo insieme..- no! Non posso essere così sfigata! E fare shopping con mia madre mi mette ansia. Lei non si stanca mai e io invece sono stanca appena esco di casa. Mi prende un mal di testa forte ed è solo uno dei tanti segni che mi tiene lontana dallo shopping.
-Mamy vado con Greta, Sara e Marta...ci siamo messe d'accordo..- altra balla.
-Falle venire qui a casa che è da un po' che non le vedo!-
-Va bene. Non ho fame, vi da fastidio se mi alzo e vado in camera?-
-No piciu, vai pure!- piciu? Ma dai..ancora? Ma non mi lamento solo perchè mi hanno dato il permesso.
E ora che sono qui sdraiata su questo letto non so cosa fare. Non mi va di ascoltare la musica, non mi va di parlare con nessuno. Lo so che la sto facendo tragica. Ma non ci posso fare niente. Ho l'umore a terra e non penso che ci sia un modo che riesca a farmi ridere. Domani sarà diverso. Ma ora non ne ho voglia.
-Piciu cara c'è una persona per te in soggiorno. La faccio venire in camera?- una persona per me?
-Chi è?-
-Greta...ha detto che è importante.-
-Sì, certo...- e nel frattempo io mi siedo sul letto. Almeno mi trova seduta e non stravaccata..-
-Oh andiamo mamma. Non mi sembra sia Greta. Perchè mi hai mentito?
-Chiediglielo!- e detto questo se ne andò lasciando me e Christopher da soli.
-Perchè ti sei finto Greta? Non somigli ad una ragazza, a meno che la castrazione non sia già stata effettuata!-
-Ah ah ah simpatica! Davvero molto simpatica. Perchè sei scappata da casa mia prima?- e mi chiede pure il perchè...
-Avevi da fare e non volevo essere d'intralcio.-
-Non avevo da fare...-
-No, certo. E Rebecca è venuta mezza nuda a casa tua in pieno inverno per fare due passi...- non sono gelosa! Faccio solo delle considerazioni!
-Mi doveva dire una cosa...-
-Che vuoi?-
-Devo volere per fora qualcosa?-
-Senti se sei venuto qui ci sarà un motivo no? Parla e vattene!-
-Non ho fatto niente con Reb. È passata solo per darmi una cosa che avevo perso a scuola. È la verità e cerca di fidarti di me. Non ho passato due ore a baciarti per essere in questa situazione..-
-Scusa tanto se ti ho costretto a baciarmi. Non volevo costringerti a così tanto. Spero non sia stato un sacrificio tanto grande.-
-Respira se non vuoi svenire qui. E non è stato un sacrificio baciarti...io desidero baciarti. Ti prego non credere che tu non mi piaccia. Mi piaci e anche tanto e sono felicissimo che la cosa sia corrisposta..-
-Talmente tanto felice da spassartela con Rebecca vero?-
-Cosa? Che avrei fatto?-
-Oh andiamo..lo sai bene cosa cavolo hai fatto!-
-Non ho fatto niente Je! Niente!-
-Davvero? Io invece direi che ti sei dato da fare e dato che non vuoi ammetterlo guarda tu stesso cosa hai fatto. Magari così ti rinfreschi la memoria..- lo avevo spiazzato. Quella stronza di Rebecca mi aveva inviato un messaggio con una foto di loro due mentre si baciavano. Si baciavano da nudi e Chris era sopra di lei. Diciamo che non si baciavano e basta.
-Ma cosa? Chi te l'ha mandata questa foto?-
-La tua scopamica o fidanzata...chiamala come vuoi...-
-Io quella la uccido. Adesso tu mi ascolti e ti spiego la storia...-
-No! Adesso tu porti il tuo culo fuori da casa mia e non ti fai più vedere. Ciao Dema!- e avrei voluto davvero chiudere così.
POV CHRISTOPHER
Mi stava cacciando da casa sua. E lo stava facendo in grande stile. Non mi potevo neanche ribellare. Dovevo solo trovare un modo per farmi ascoltare da lei. Ma possibile che quella troia di Reb doveva sempre mettersi in mezzo? E da dove l'aveva presa quella foto? Quando l'aveva scattata? E come aveva fatto ad avere il suo numero? E poi che cavolo era successo secondo lei?
Quella troia era venuta da me solo per invitarmi ad una festa. Non l'avevo neanche fatta parlare che l'avevo cacciata di casa. Pensavo che Je fosse rimasta lì da qualche parte in casa mia e invece no. Era andata via e io non me ne ero accorto.
-No. Ora tu mi ascolti e poi se vuoi sparisco. Ma mi devi ascoltare.-
-Non ti voglio ascoltare...non voglio..- e ti pareva che qualcuno non interrompeva! Chi era che mi chiamava ora? E che voleva? Di nuovo quel numero privato? Ma porca miseria.
-Pronto.- disse secca. Non era un buon momento per l'interlocutore. Chi cavolo aveva bisogno di lei ora?
-Rebecca che vuoi? Vai direttamente al sodo. Non ho tempo.-cosa? Rebecca la stava chiamando? E per dirle cosa poi?
-Sono contenta per te. Hai altro da dire?-per cosa era contenta Je? Cosa le stava dicendo?
-Poi non rende bene?eppure è giovane. Prova con......-e le rubai il cellulare di mano.
-Jessica ti è morto il gatto o ti hanno tagliato la lingua?-fa pure la spiritosa ora?
-Senti troia piantala o? Che avremmo fatto io e te oggi?-
-Ti ho dato l'invito per la festa. Perchè?-nega pure ora?
-Qui le domande le faccio io. Che vuoi da Je?-
-Le chiedevo un consiglio su una cosa...-bugiarda!
-Non dire cazzate!- e misi il vivavoce...-troia rinfrescami la memoria...che abbiamo fatto io e te oggi?-
-Oh ma insomma! Te l'ho già detto. Sono solo venuta a portarti l'invito per la mia festa. Altre domande?-e le chiusi il cellulare in faccia.
-Hai capito ora? Ti è tutto chiaro?-
-Vi siete messi d'accordo...-
-Sai che sei impossibile? Vieni qui dai...-
-Vai via Dema.-
-Va bene! Me ne vado...me lo dai un bacino?-
-Fuori!- e mentre me lo diceva si era avvicinata alla porta per aprirla. Così io la presi per un polso, la feci girare e incollai le mie labbra alle sue.
-Le emozioni non si possono fingere Je. Senti quello che provo quando sto con te? Lo senti?- ma ovviamente erano domande retoriche perchè la baciai di nuovo.


SCUSATE!!! SO CHE VI FACCIO ATTENDERE MA NON LO FACCIO IN CATTIVA FEDE...LO GIURO! COMUNQUE A PARTE GLI SCHERZI SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA...BACIONI

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***




28 dicembre. 7 giorni nei quali Chris non aveva smesso di corteggiarmi. Che carino che era! Logicamente non avevo dimenticato quello che mi aveva detto Rebecca ma lui mi stava dando prova del contrario. Stava sempre con me e se non era con me era al telefono con me. Mi chiamava e mi mandava messaggi in continuazione, penso che si tenesse occupato per non farmi dubitare della sua buona fede. Un altro punto a suo favore. Se uscivo con Greta e le altre lui c'era. E questo mi piaceva. Era presente e in fondo speravo che non cambiasse mai.
-Pronto?-
-Fai la valigia che si parte!-
-Chris stai bene?- partire? Per dove poi e quando?
-Partiamo. Dai non posso dirti altro.-
-Dove dovremmo andare?-
-Uhm da qualche parte...non fare domande e soprattutto aprimi che sto congelando.-
-Ma dove sei?-
-Davanti casa tua.-
-Suona che ti apre mamma...-
-No dai sono solo oggi. E poi non ci fa chiudere la porta della tua stanza. Vieni...- eh già. Era sempre venuto accompagnato da qualche nostro amico o amica per non far sospettare niente a mia mamma. Con loro era sicura e la porta ce la faceva chiudere, ma se ero da sola con Chris la porta doveva restare aperta.
-Arrivo...- e così io andai ad aprire. E lui come ringraziamento si fiondò direttamente sulle mie labbra.
-Chris se ci vede mia mamma ti uccide...- ed era vero! Mia mamma lo poteva uccidere, ma non perchè era Chris, ma perchè un ragazzo aveva osato toccare la sua bimba. Spirito di protezione elevato.
-Piciu chi è? Con chi stai parlando?- avere mia mamma a casa aveva i suoi difetti, e questo ne era la prova.
-Mamma è Christopher...-
-Ma non ha suonato...sapevi che veniva?- e come volevasi dimostrare era apparsa davanti alla porta per controllare di persona.
-No. Ho sentito che parlava qui fuori e ho aperto la porta.-era plausibile come scusa no?
-E lo lasci sulla porta? Fallo entrare!- e ti pareva che doveva sempre immischiarsi. Ma non aveva qualcosa da fare?
-Je fai la brava ragazza...e dammi un bacio!- mi disse quel cretino di Chris. Per fortuna lo disse a bassa voce.
-Davanti a mia mamma?-
-Tecnicamente è in cucina a fare qualcosa...-
-Sì, sta controllando cosa facciamo. Ecco cosa fa!- e neanche a farlo apposta che mia mamma comparve sulla soglia della porta della cucina.
-Allora caro Christopher come mai sei qui?- mia mamma arrivava sempre dritta al punto.
-Sono venuto a prendere sua figlia. Hai la valigia pronta vero Je?-
-Sì, gliel'ho preparata io. Partite ora?- ma come faceva mia madre a sapere della partenza? E aveva anche dato l'ok? Era troppo....
-Dai Je prendi la valigia che siamo in ritardo...-
-Dove si va?- e mica rispose a quella mia domanda e a tutte le altre che gli feci. Rideva e basta. Ogni volta che io gli ponevo una domanda che riguardava la nostra meta lui si metteva a ridere. Che ci trovava di così tanto divertente? E poi ha affidato a mia mamma il compito di preparare la valigia. Oh povera me!
-Bello! Mi hai fatto fare la valigia da mia mamma per portarmi a casa di Greta. Ecco perchè non si è opposta!- era troppo insolito anche per mia mamma la cosa. Lei che non diceva niente! Ma non diciamo sciocchezze!
-Ahahahah voglio vedere che ti ha messo in valigia...ahahah...- mi prende pure in giro ora? Ma che bravo ragazzo!
-Ehi mi apri il cofano?- gli chiesi io. Che ci dovevo fare col cofano del suo magnifico suv aperto? Semplice! Dovevo prendere la valigia per ritornare a casa. Aspetta un po', ho detto suv, quindi si va in montagna. Come faccio a saperlo? Il papà di Chris gli lascia la sua macchina solo per andare in montagna, nella loro baita. Per il resto dei giorni quel povero ragazzo si deve accontentare della sua macchina. Accontentare poi. Anche io mi accontenterei di una magnifica bmw serie 1 sport bianca. Anche se io sono più portata per le audi.
-Sta arrivando Greta? Non la vedo! Dai me lo dai un bacino?-
-Oh no! Te li scordi i miei baci. Se sei in astinenza chiama Rebecca...di sicuro verrà senza problemi.- che acida! Me lo dico da sola figuriamoci gli altri. Ho proprio una lingua tagliente, ma non è colpa mia. Sì, ok, la colpa è solo mia perchè quel povero ragazzo non ha fatto nulla e io l'ho aggredito. Lui rispetta tutte le mie scelte, a partire dal tenere nascosta la nostra relazione, se così si può chiamare. Io non voglio che gli altri lo sappiano. Non voglio che gli altri credano che anche io sono caduta ai suoi piedi come fanno tutte quelle ragazzine. Non voglio che pensino che io sia una cretina senza cervello come le altre. Perchè le ragazze che vanno con Chris non sono proprio tanto sveglie. Tutti sanno che lui le usa come tappa buchi, e loro gli vanno ancora dietro. Lo so che lui è un ragazzo d'oro e che dovrei tenermelo stretto, ma io non gli credo fino in fondo. Non riesco a fidarmi ciecamente di lui. E purtroppo questa è la verità. Ci baciamo, o, ma io lo tengo distante. E lui si è accorto di tutto. Sono una persona orribile, ma ...niente ma. Non ci sono scuse. Dovrei fidarmi di lui, lo conosco dai tempi dei pannolini. Ma ho paura che lui possa mentirmi. Ho paura che lui mi possa tradire. Ho paura che lui si possa stancare di me e so che si stancherà di me. E se continuo così se ne andrà quanto prima. E quando questo succederà dovrò pagare le conseguenze. Non sono pessimista, sono solo realista e capisco che le cose tra me e lui non vanno. Lui vorrebbe di più e io lo freno. Lui vorrebbe gridare a tutto il mondo che sta con me e io gli tappo la bocca. Mi sa che dovrei prendere una bella decisione e lo devo fare il prima possibile.
-Ciao amica...- non riesco a capire come mai Greta sia sempre così allegra. Sarà l'effetto di Tony.
-Ciao Grè...ciao Tony.- ormai loro stanno insieme e non si nascondono.
-Tony vieni qui davanti..- cosa? Cosa ha detto quel cretino che è seduto al posto del guidatore? Se vuole Tony che se lo tenga pure. Scendo dalla macchina e lascio lo sportello aperto. Do un piccolo bacio sulla guancia a Greta. È da una vita che non la vedo...praticamente dal gioro di Natale. Quindi tre giorni fa. Comunque passiamo oltre. Apro quel maledetto cofano e lui me lo chiude. Lui chi? Christopher ovviamente. Sta per iniziare una lite furiosa...correte in casa che siete ancora in tempo. Barricatevi in casa e non uscite fino a quando il silenzio non vi invaderà. E dopo che il silenzio è diventato il padrone assoluto della vostra casa controllate se è tutto apposto. Controllate che non ci sia niente di rotto e se trovate qualcosa di rotto e volete essere risarciti chiedete pure a Christopher DeMartino, nato a Los Angeles il 9 febbraio, residente in via cavour. Numero di cellulare: 3409919***. il numero è quello giusto e purtroppo non posso lasciarvi gli ultimi tre numeri finali perchè potrebbe ance denunciarmi.


ANGOLO AUTRICE
Lo so che mi sono fatta desiderare un pò in questo periodo,  e so anche di non avere scuse. Leggevo e basta le altre storie e  la mia in confronto mi fa sempre più schifo. Che ci posso fare se non sono brava nello scrivere le storie? E poi mi era venuto una specie di blocco dello scrittore...o qualcosa del genere e mi ero bloccata a metà del capitolo che avete appena letto...oggi mi sono ripresa e ho finito di scrivere il capitolo. Poi ne ho scritti altri e mi sono portata un bel pò avanti. Sono fiera di me.
Bando alle ciance...penso si dica così...che ne pensate? non sono proprio una coppia di persone normali...ahahahah...ora vi lascio...xoxo quin.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


 

7 Gennaio.

Caro diario,

domani si torna a scuola e io sono una stupida. Sono una stupida che si complica sempre e solo la vita. Non vedo nessuno dei miei amici a quel famoso 28 dicembre. Ho chiuso i contatti con tutti. Ho il cellulare spento da quella sera stessa e non l'ho ancora acceso. Non vado neanche più su facebook o su msn. Non voglio parlare con nessuno e mi sono ridotta così. Scrivere mi ha sempre aiutata, ma non penso che questa volta la scrittura mi aiuti. Che è successo quel famoso 28 dicembre?

Io sono tornata a casa. Da sola e senza valigia. Penso che la mia valigia ce l'abbia ancora lui oppure l'ha buttata. Non ne ho la più pallida idea. So solo che abbiamo litigato di brutto e che io sono scappata via. L'ho fatto con classe però. Gli ho detto le cose più brutte che mi venissero in mente e abbiamo chiuso. Ci siamo lasciati, sì insomma non abbiamo iniziato nulla. È finita ancor prima di cominciare. La colpa è solo mia, lo so. A volte si fanno cose stupide no? Io ne faccio tante e poi ne pago le conseguenze.

Un'altra cosa che non quadra è: come cavolo fa a guidare se non ha ancora la patente? Ha il foglio rosa e di erto non si fa problemi a guidare senza avere una persona con la patente con lui. Tanto il padre è ricco e lo toglie dai guai.

Sono le 21.07 e io sto scrivendo per non impazzire. Non lo voglio vedere a scuola. Non lo voglio vedere sul mio pullman. Non lo voglio vedere e basta. Ho fatto una grande cavolata e vederlo mi farebbe stare male. Sto già male. Ma vederlo di persona mi farebbe stare peggio. Certo potrei andare da lui e parlargli. Ma cosa gli dovrei dire? Che sono una stupida lo sa e comunque l'ha capito. Non so neanche cosa gli potrei dire e cosa dovrei dirgli. Potrei scrivergli qualcosa ma cestinerebbe subito le mie parole, senza neanche leggerle. È orgoglioso il ragazzo. Ed è anche permaloso.

21.08. conto i minuti ormai. Non s cosa fare e mi annoio così. Per andare a dormire è ancora presto, anche se sono sotto le coperte, con il mio bellissimo computer sulle gambe. Siamo a gennaio e fa freddo. Penso che per passare il tempo andrò sul sito delle fanfictions così mi renderò conto di quanto sono stata scema a lasciar andare un ragazzo del genere. E poi mi lascerò cullare dalle braccia di Morfeo.

 

8 gennaio. Un nuovo giorno ha inizio. Oggi rivedrò le mie amiche. Sempre se mi vorranno ancora come loro amica. Non rivolgere la parola a nessuno per due settimane ha i suoi effetti. E no, non sono pronta per le conseguenze. Anche se continuo a ripetermi il contrario non la sono.

In questo preciso istante sono seduta sul pullman e spero vivamente di non trovarlo alla prossima fermata. E non ci credo, ma per una volta anche le mie preghiere sono state esaudite. E così tra una fermata e l'altra mi ritrovo davanti al cancello della scuola. Non riesco a camminare. Mi sono bloccata. Le mie gambe non ne vogliono sapere di fare dei passi, non vogliono ed io non riesco a controllarle. È come se non seguissero i miei comandi.

Oh no! Quelli sono i suoi amici, quindi ci deve essere anche lui. Quindi care gambe datevi una mossa ed affrettatevi. Non lo voglio vedere. E finalmente le mie gambe ascoltano le mie preghiere e iniziano a muoversi. Più che muoversi per camminare hanno messo la marcia elevata e adesso stanno correndo. Sembro una cretina che non vedeva l'ora di tornare a scuola perchè a casa si stava annoiando. Sì è vero che a casa mi stavo annoiando ma non volevo tornare a scuola. Volevo semplicemente svagare la mia testa ma preferivo farlo in qualsiasi altro modo.

-Ciao...- e non salutai in modo euforico. Sara era seduta e forse stava aspettando Marta.

-Ciao.- e anche lei non era particolarmente euforica. Non so se fosse così triste per l'inizio della scuola o perchè c'ero io lì con lei.

-Tutto bene? Sei sparita in questi giorni...spero solo che la colpa non sia mia e se per caso ho fatto qualcosa di sbagliato ti chiedo scusa...- e lei è una delle mie migliori amiche. Dio quanto bene le voglio!

-Mi aggrego anche io a Sara...- ecco! Le mie amiche me le scelgo proprio bene. Le abbraccio con le lacrime agli occhi e racconto loro tutto. E loro in cambio cosa fanno? Mi sostengono e si prendono la colpa per tutto. La mia colpa. Io so di aver sbagliato. So che se avessi una seconda possibilità con lui non la sprecherei come ho fatto con la prima. So che se lui me la concedesse io ne sarei felice e farei in modo che lui non se ne pentisse. Io le so queste cose ma non so se lui le sa. E le mie amiche mi confortano. Mi danno anche della scema, ma la sono e quindi non posso ribattere.

E con le nostre risate, dettate dai resoconto delle mie amiche, inizia la prima ora di lezione. E fin qui tutto bene.

-Marta ma hai visto Mat?- le chiedo io. Il mio amico omosessuale non l'ho visto stamattina e la sua assenza si fa sentire.

-Settimana bianca per il signorino...beato lui!- e già! Beato lui sì. E con questa semplicissima affermazione passa un'altra ora di lezione. Non sono molto socievole, lo so e le mie amiche capiscono e mi fa piacere che rispettino i miei spazi.

-Jess vieni fuori anche tu?-

-Fuori?-

-Siamo arrivati alla ricreazione e di solito usciamo in cortile, ma se non te la senti restiamo qui con te.-

-Andiamo! Ma prima passiamo dai distributori che sto morendo di fame...-

-Che sentono le mie orecchie! Jessica McCartney ha fame! È un giorno importante allora!- e adesso chi è questa voce maschile che mi prende in giro? Ok, so chi è. La sua voce è inconfondibile e anche lui lo è quindi non posso fingere di non riconoscerlo.

-Ragazze ci lasciate da soli un attimo? Vi raggiungiamo in cortile..- e fu sempre lui a parlare. Io di certo non ne avevo la forza, ma soprattutto non saprei cosa dire. Le ragazze sono troppo ubbidienti! A volte non dovrebbero ubbidire e fare le testarde. E ora che siamo rimasti io e lui da soli che si fa?

-Allora non si risponde più ai messaggi?- messaggi? Che messaggi?

-Ehm...non accendo il cellulare da non so quanto tempo...quindi scusa se non o risposto...-

-Jess ti prego però stai zitta. E te lo chiedo anche per favore. Non mi interessano le tue scuse..ok? Non ti sento e non ti vedo da quel maledetto giorno e tu mi chiedi scusa? Ti prego risparmiamele e baciami. Se proprio vuoi chiedermi scusa fallo baciandomi perchè le tue labbra mi sono mancate da morire!- e o da scema mi misi a ridere. No, non sono scappata e sì l'ho baciato. Mica potevo replicare ad un ordine del genere.

-Ah e non pensare che ci siamo lasciati in questo periodo. Mi hai fatto passare un capodanno del cavolo e ora ti subisci le mie seghe mentali. E comunque quasi tutti i nostri amici sanno che stiamo insieme. E penso che anche tua madre lo abbia capito...andiamo?-

-Frena frena! Non ho capito nulla...sono rimasta al...bacio...- che figra del cavolo! Ma non è colpa mia se mi fa questo effetto. E poi mi guarda con quegli occhioni blu che mi sciolgono.

-Ahahahah scema! Dai andiamo alle macchinette che anche io sto morendo di fame..-

-Chris la valigia?- ma che domande faccio? E oi in questo momento? Certo che alla mia stupidità non c'è mai fine!

-E' in macchina..poi te la prendi o te la porto...decidi tu...-ma che bravo ragazzo. Mi prese per mano e mi guardò negli occhi e in quel momento suonò la campanella che mise fine alla ricreazione.

-Ci vediamo dopo...all'uscita da scuola e non scappare...-

-E chi scappa Chris...- e mi misi a ridere. Che mongola!

Ciao ragazze!!! Ma qualcuno ha preso il numero di Chris? E' attivo quel numero...proprio tanto attivo...
Comunque vi ringrazio per aver messo la mia storia tra le preferite/ seguite/ ricordate. E ringrazio anche quelle povere anime pie che leggono la storia e fanno salire il contatore delle visiteee!!! Grazie milleeeeeeee!!! Bacioni quin

 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 e 19 ***


Salveeeee...non so cosa sia successo ad efp ma non mi fa caricare un capitolo quindi ho deciso di metterne due in uno...scusateeeeeee!!!!!!!

Pov Christopher
 
E ripensando a quel maledetto 28 dicembre non faccio altro che mangiarmi le mani. So che se la sarebbe presa se avessi chiesto al mio amico di mettersi davanti. So che lei non si fida pienamente e ciecamente di me, a differenza mia, ma la posso capire. Ne ho combinate talmente tante in questi anni che farei fatica anche io stesso a fidarmi di me stesso. La capisco, ma l'unica cosa che non capisco è perchè ha questo cavolo di cellulare spento. All'inizio pensavo che non volesse rispondere ai miei messaggi, ma poi ho provato a chiamarla e allora rispondeva quella maledetta segreteria. Ho provato a chiamarla a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma le cose erano sempre le stesse. Rispondeva sempre la segreteria. Volevo andare a casa sua ma mi sono sempre trattenuto. Dei giorni arrivavo persino sotto casa sua e ad un passo dal suonare il citofono me ne andavo. Non potevo rischiare di farla arrabbiare per poi mettere fine la nostra storia. Ho detto tutto ai miei amici perchè non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. Lo so che non appena glielo dirò se la prenderà e inizierà a sclerare. Lei vuole tenere la nostra relazione nascosta perchè pensa ancora che io la stia prendendo in giro. Certo che se solo sapesse che non vado con nessuna ragazza da un bel po' di tempo penso che mi ammazzerebbe. Le ho mentito un sacco di volte solo per fingermi bello ai suoi occhi. A volte fingevo di fare altro con le ragazze, fingevo e basta. E tutto questo lo facevo prima di mettermi con lei. Prima di confessarmi. Prima di dirle che la ragazza che non riesco a togliermi dalla testa era lei. È lei. Lei è la mia unica ancora di sopravvivenza. Lei mi conosce e sa cosa deve fare e come si deve comportare con me. E lo sta facendo anche in questo momento. È sparita e sa che facendo così io la cercherei. Sa che lei è fondamentale per me. Non so se lo fa apposta ma è davvero brava in queste cose. Davvero tanto brava. Non dico che sia brava a scappare, anche perchè non lo penso. Dico sol che è brava a far cadere i ragazzi ai suoi piedi. E di ragazzi ne fa cadere tanti ai suoi piedi. Anche quel tipo che lei dice di essere gay, anche se secondo me non lo è, è caduto ai suoi piedi. Mi sembra si chiami Mattia o Matteo. Non ha importanza il suo nome. So solo che di quel tipo ero e sono estremamente geloso. Ogni volta che li vedevo insieme in atteggiamenti molto intimi me ne andavo e lo facevo per non sembrare un mostro agli occhi di Jessica. Solo la sua idea ha valore per me e ora non so a cosa pensa. Ora non so più niente. Non so se lei vuole continuare questa cosa. Non so se lei è disposta a perdonarmi per essermi comportato da perfetto idiota. Ma so per certo che se ho messo in discussione me stesso è perchè ci tengo più della mia stessa vita a lei. E so anche per certo che non voglio perderla e se dovrò riconquistarla sarò felicissimo di farlo.
8 Gennaio. Si ricomincia col solito dilemma. Che noia! Ma non sono mai stato così felice di andare a scuola come oggi. E solo perchè la potrò rivedere. Le ho lasciato tutto questo tempo per riflettere e spero di non aver sbagliato nel farlo.
Ed eccomi qui davanti all'ingresso che la aspetto. Mi sono fatto accompagnare da mio padre. Non posso ancora guidare...non ho la patente. Anche se a volte prendo la mia macchina o quella di mio padre. Per ora e per fortuna non ho mai trovato i carabinieri o la polizia quindi nessuno sa che ho infranto le regole. Comunque sono qui davanti all'istituto, ma mi sono allontanato dai miei amici. Se li vede di sicuro cambia strada e in mezzo a loro io non posso vederla. Non perchè ho dei problemi o altro, ma voglio vedere cosa fa. Voglio vedere le sue reazioni. Ed eccola là, la mia bellissima ragazza. È ferma davanti ai cancelli e si guarda intorno. H un'espressione diversa in viso, segno che non sta molto bene. E mi sento un mostro se penso che non sta bene a causa mia. Vorrei correre da lei e abbracciarla, ma non devo ora. Non è il momento adatto. All'intervallo andrò da lei. Esatto, all'intervallo.
Ha intravisto i miei amici e adesso sta per entrare. Non vuole vedermi. Certo, questo non mi semplifica le cose, ma a me le sfide piacciono. Tre ore e potrò andare da lei. Devo solo resistere.
Intervallo. Mi fiondo fuori dalla classe e Tom non mi ferma. Tom sa, l'ho avvisato ed è contento er me. Ho una paura matta che mi possa rifiutare. Ma se anche mi rifiutasse io la riconquisterò.
Ed eccola lì, in piedi, con le spalle alla porta che parla con le sue amiche. Faccio segno a Marta e Sara di stare in silenzio e loro, per mia fortuna lo fanno. Lei sta parlando e sta dicendo che ha fame. Dio, non ci credo! Lei che non ha mia fame, oggi ha fame. Forse è solo una scusa per tardare e non uscire in cortile. È così. Trova sempre delle scuse. E come per magia inizio a parlare e lei resta imbambolata a fissarmi. Non che la cosa mi dia fastidio, anzi mi fa piacere quando mi guarda.
Com'è andata durante l'intervallo? Benissimo! Ci siamo baciati, e le ho detto che lei è la mia ragazza. Le stavo quasi per confessare i miei sentimenti, ma mi sono trattenuto. Mi ha trattenuto lei, che si è fiondata a baciarmi e non se l'è fatto ripetere due volte. Ha esaudito un mio desiderio e da quello che ho capito era anche un suo desiderio.
Sono le 12.59 e sta per suonare. Un minuto e la rivedrò. Le ho detto di non scappare e lei ha detto che non ha intenzione di farlo. Sembra quasi una promessa di matrimonio. Vivere con lei non mi dispiacerebbe, anzi sarebbe fantastico ok, ora mi sto allargando troppo e stento a riconoscermi persino io. Mi ha proprio rincitrullito quella ragazza. Mi ha trasformato in un ragazzo mieloso e romantico e ora ne subisce le conseguenze. Anche se penso che non le dia fastidio il mio essere dolce. Sono cambiato ed è tutto merito suo. Come posso perdere una ragazza del genere? Non posso! E difatti non la perderò. Sono passato dall'odiarla ad amarla e il passaggio è stato talmente breve che non mi sembra vero di averla odiata in passato. Non è davvero possibile che non mi piacesse prima.
-Ehi..- ed è talmente tanto bello quando viene lei a salutarmi che penso non mi abituerò mai a queste sensazioni.
-Ehi...andiamo a casa insieme?- le chiedo io. Ho una voglia matta di baciarla ma non so se lei lo vorrebbe qui davanti a tutti. A me non importa degli altri. Voglio che sappiano chi è la ragazza che mi ha cambiato.
-Ehm...sì..- e ci avviamo verso la fermata del pullman.
-Ho voglia di baciarti..-le dico mentre la prendo per mano. Almeno quello posso farlo. Non mi ha neanche respinto. È una cosa bella no? Mi ha dato la mano ma non mi ha risposto. Non mi ha fatto capire se anche lei mi vorrebbe baciare. Ma che fa ora? Perchè si è fermata? È ferma in mezzo alla strada che mi guarda e sorride. Le nostre mani sono intrecciate e lei mi fissa.
-Se ne hai voglia fallo...- e questo è quello che mi dice. Mi sta dando il permesso di baciarla qui davanti a tutti? Non ci credo, ma nel dubbio mi fiodo sulle sue labbra. Ho detto dubbio? Sì, perchè non sono sicuro di aver capito bene, ma dato che non mi ha respinto non ho sbagliato a baciarla.


CAPITOLO 19
 
Giugno. Precisamente il 21 giugno. Oggi io e Chris facciamo sei mesi. Sei mesi...wow! Non ci credo ancora che mi ha sopportata per sei mesi! E sopportare me non è facile. Ho tantissimi sbalzi di umore, sono lunatica, orgogliosa, permalosa, e ho altri dieci mila difetti, ma lui sembra non accorgersene. Mi sa che ho trovato l'amore della mia vita. Cosa è cambiato in questi sei mesi? Mia mamma è al suo settimo mese di gravidanza ed è un maschietto. Avrò un fratellino che farà strage di cuori ed io dovrò aiutarlo. Ho scelto il suo nome: Alessandro. E sono sicura di averlo azzeccato il nome, anche perchè l'ho scelto con Chris. Mio fratello, anzi il suo nome, mi ricorderà per sempre Chris. Spero che non ci lasceremo mai...non voglio odiare mio fratello. E sono sicura che non lo odierò.
Il mio amato ragazzo mi ha detto che mi ama. Lo amo anche io e lui lo sa, ma è stato lui a dirmelo per primo. Mi ricordo ancora quel giorno.
Era il 9 Maggio e quindi il giorno del mio compleanno. Lo so che è passato poco più di un mese da quel giorno, ma per me è come se fosse stato ieri. Lui mi aveva organizzato una festa a sorpresa, anche se io lo sapevo. Le mie amiche mi avevano avvisato. Sono le mie migliori amiche, è normale che mi avvisino!
Comunque ho fatto finta di non sapere nulla della sua festa a sorpresa per non rovinargli il morale. Mi ha fatto salire sulla sua bellissima bmw e mi ha portato in un ristorante. Era un ristorante della catena dei DeMartino. Sì, il padre di Chris è un uomo d'affari. Ha organizzato tutto lui e mi ha fatto un sacco di piacere questa cosa. Per i nostri genitori non è uno shock vederci insieme. I nostri si conoscono e spesso noi ce ne stavamo in disparte. A volte, da piccoli, passavano anche le vacanze insieme. Bèh, la cosa non mi faceva piacere allora. Io ero una bambina sensibile e Chris era insensibile. Mi faceva un sacco di scherzi idioti e io me la prendevo.
Poi è cambiato tutto. Sono cambiata io e non mi sono fatta mettere i piedi in testa da nessuno e ora, bèh ora è la parte della mia vita che preferisco.
Mi piace come vanno le cose tra me e Chris. Ok, non è tutto rose e fiori perchè litighiamo e ci punzecchiamo sempre, ma se non lo facessimo non saremmo noi.
Ritornando alla sera della festa. Lui mi ha portato lì e abbiamo iniziato a festeggiare. Mi ha dto il suo regalo. No, non me lo ha dato in disparte, ma davanti a tutti. Non c'è da pensare male, perchè il suo regalo non è altro che un braccialetto della Tiffany e ha due ciondoli: un ciondolo porta l'iniziale del mio nome e uno del suo. E da quel giorno non l'ho più tolto. Non lo tolgo neanche di notte perchè mi piace avere qualcosa di suo con me. A parte quel braccialetto o una sua felpa e una una sua maglietta. La felpa è verde ed è una delle sue preferite. Peccato che non posso metterla in  questo periodo. Fa caldo e la felpa non è il massimo. È verde con una scritta bianca la centro. È la scritta di una marca famosa. La maglietta invece è celeste e ha il suo nome inciso sul davanti e il suo cognome dietro. Mi ha detto che quella maglietta dice che io sono sua. Ma io sono sua. Sono solo sua. Lui è mio e non fa niente che rischi di farmi incavolare. A volte mi fa incavolare ma lo fa apposta. E poi mi chiede scusa e se mi chiede scusa in quel modo, come solo lui sa fare, io mi posso sempre arrabbiare.
Come mi chiede scusa? Lo fa nel modo più dolce che lui conosca. Mi bacia, mi bacia e mi ribacia fino a quando non mi fa capire che a me ci tiene veramente. E io lo adoro quando fa così. Lo adoro sempre, ma quando fa così capisco perchè lo amo. Ovviamente non ci fermiamo ai baci, ma quelli sono dettagli che rendono la nostra storia un'unione stabile.
-Piciu della mamma...- ok, è ufficiale! Mia mamma non sta bene! So che è incinta e che non dovrei scherzare su questa cose, ma quando mi chiama in questo modo è perchè ha delle voglie. Al piciu ormai mi sono abituata, ma l'aggiunta “della mamma” la mette solo quando le devo fare qualcosa. Un po' ruffianella la mia mamma?
-Mamy dimmi...-
-Che fai?-
-Mamma mi preparo per uscire. Sai che stasera esco vero?- no, mia mamma non sa che io e Chris stiamo insieme. Anche se la nostra storia va avanti da sei mesi. Neanche Chris lo ha detto ai suoi e lo ha fatto solo per rispettare le mie scelte. Io non voglio che lo sappiano. E non perchè io non sia sicura dei nostri sentimenti, ma solo perchè è una cosa troppo bella e voglio viverla il più possibile sena intrusioni. Ma questo non significa che Chris non mi baci appena può. E la stessa cosa faccio io. Ci baciamo in continuazione e lo facciamo appena restiamo soli. I nostri amici sanno cosa sta succedendo tra di noi, e sono felici...per noi.
-E con chi esci?- eccola! È sempre la mia bellissima mamma impicciona. Ha solo una pancia enorme che la rende ancora più bella.
-Mamma lo sai con chi esco...- e ora penserà che io debba uscire con le mie amiche. Non mi piace mentire alla mia mamma ma lo sto facendo. Le dirò tutto non appena nascerà il mio piccolo Alessandro.
-Sì, col tuo ragazzo. Me ne sono accorta. Sono incinta, ma non sono scema.- cosa?
-Mamy stai scherzando vero?- dimmi di sì!
-Pensi ce non mi sia accorta che Chris ti ronza sempre intorno? Penso anche di aver capito chi è quel ragazzo sai?-
-Ah sì? Chi è? Ora sono curiosa!-
-Vuoi nome o cognome?-
-Conosci sia il nome che il cognome?- lei annuisce e io le dico- dimmeli entrambi allora.- vediamo un po' se la mia mammina ha capito.
-DeMartino Christopher....-wow! Si vede che è mia mamma. Ha capito tutto. Corro solo ad abbracciarla e mi scuso se non le ho detto nulla fino ad adesso.
-So che non volevi dirmelo per farmi stare tranquilla e scommetto che me lo avresti detto dopo che Alessandro fosse nato. E non scusarti perchè non ne hai bisogno. Sei un libro aperto per me piccolina. Abbracciami tesoro...- e lei scoppia a piangere. Sono gli ormoni, lo so!
-Mamy non piangere ce fai piangere anche me!-
-Sono gli ormoni...- e scoppiamo a ridere. E nel frattempo ci abbracciamo. Io e mia mamma abbiamo questo tipo di rapporto. È particolare. Più che mamma e figlia sembriamo sorelle. Alla fine ci dividono solo 15 anni. Mia mamma mi ha avuto quando era giovanissima. Ha conosciuto mio papà dopo e lui si è preso cura di me lo stesso. Si sono sposati quando mia mamma era al nono mese di gravidanza. Tutti dicevano che era affrettato per mio papà prendersi una tale responsabilità. Penso che il loro sia stato un colpo di fulmine, altrimenti non mi spiego come hanno fatto ad affrontare tutte le difficoltà che hanno vissuto. I miei si sono sposati quando mia mamma aveva quindici anni e mio papà 16. hanno costruito una loro vita insieme e si amano ogni giorno di più.
-Dove andate stasera?- la mia mamma curiosa!
-Non lo so...è il nostro anniversario e ha organizzato lui...-
-Quanti mesi? Oppure è un anno?-
-Mamy sono sei mesi...-
-Ah...pensavo me l'avessi tenuta nascosta per più tempo...-
-Sei mesi sono tanti...-
-Non rattristarti...usate le precauzioni vero?-
-Mamma!- e urlai. Ma che discorsi faceva?
-Hai diciotto anni e puoi fare quello che vuoi, ma usate le precauzioni. Sono troppo giovane per diventare nonna!-
-Mamy piantala...ti prego!-
-A che ora viene il cavaliere?-
-Alle otto...tra due ore...-
-Vatti a preparare tesoro! Non vorrai fare tardi...- la mia splendida mamma!
E così corsi in camera mia a prepararmi. Misi un vestito color blu con degli stass, un paio di decolteè nere con gli strass e uno spolverino nero. Mi truccai in modo semplice e fui pronta.
 
http://i01.i.aliimg.com/img/pb/019/194/479/479194019_744.jpg ---> vestito Jess
http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSuNaMc582d1tsoIHoRNl85S7TV2wVklZa9LMMDhSKAAoVSy4Ys -àscarpe Jessica
 http://image01.bonprix.it/bonprixbilder/319x448/var1/971923.jpg --> coprispalle Jessica.


...:::AnGoLoAuTrIcE:::...
Ragazze scusate per il disagio ma efp non riusciva a caricare il capitolo 18....scusate ancora
 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Salveeeee! so di non aver rispettato i termini che avevo stabilito, ma ho pubblicato due capitoli in uno la scorsa volta e mi sono presa un pò più di libertà. se questo è un reato arrestatemi! Ahahahah...che scema che sono!
Ma la mia storia vi fa così schifo da non riuscire nemmeno a lasciare una recensione???




18 Agosto. Sono in ospedale . Io sto bene, ma mia mamma ha le contrazioni. Il mio fratellino sta per nascere. Lei èin sala parto con papàe io sono qui da sola ad aspettare. Ho chiamato i miei nonni e mi hanno detto che mi raggiungono. Io invece ho detto loro di stare a casa perchèfa un caldo boia. E tra l'altro sono anche le tre di pomeriggio. Ho chiamato anche il mio bellissimo fidanzato ma lui non ha risposto. Saràin spiaggia ad abbronzarsi...almeno lo spero per lui. Gli ho inviato un messaggio dicendo che ero in ospedale per mia mamma e di chiamarmi non appena leggeva quel messaggio. Trovo davvero molto strano che sino ad ora non abbia acceso quel maledetto cellulare. Di solito lo tiene acceso anche di notte, ma questa volta lo ha spento. Forse era scarico e non se n'èaccorto. Proveròa chiamare sua mamma piùtardi. Ora mi devo concentrare su mia madre.
15,30. E' passata mezz'ora e ancora non ho notizie di mia mamma. Ma non puòuscire un infermiere e dirmi a che punto sono? Stare qui fuori senza sapere niente mi fa venire l'ansia. Sono seduta su questa sedia del reparto neonatale al terzo piano dell'ospedale civile. Sono vicina alla sala operatoria, ma non troppo per riuscire a sentire cosa succede. Ma perchènon sono entrata anche io? Perchènon potevo. L'infermiera, quella odiosa, ha detto che poteva entrare solo una persona e sapevo giàche sarebbe entrato mio papà. Il signor David ha ben pensato di lasciare sua figlia da sola per seguire sua moglie Caterina in sala parto. Non che la cosa mi dispiaccia, ma sarei voluta entrare io. Mi sarebbe piaciuto, ma so che la persona giusta èlìdentro con mia madre.
-Pronto?- rispondo col fiatone. Sembra che sia io a partorire e non mia madre.
-Tesoroooooooooo a che punto sta?- eccola la mia Greta. Lei mi ha chiamata circa cinquecento volte. E Chris invece? Non si èancora fatto sentire. E tra l'altro sono andati in vacanza insieme.
-Non ne ho la piùpallida idea. Èin sala parto...-
-E' un passo avanti...prima era in camera...-
-Greta era in camera due ore fa. Da allora mi hai chiamata altre volte. Sei piùagitata tu di me....-
-Dettagli cara!-
-Greta ma Christopher? Èlìcon voi?-
-E' di làin camera che dorme...gli devo dire qualcosa?-no! Solo che lo uccido quando mi chiama!
-No, lascia perdere! Ma come mai dorme a quest'ora? Ha fatto le ore piccole?-
-Jess dai quando si sveglia ti spiega tutto lui...non mi mettere in questa posizione...ti prego!-benissimo! Lei sa cosa succede e io non lo so.
-Sì...ora vado. Quando nasce ti faccio sapere...ciao!-
-Ehi! Non te la prendere! Ti spiega tutto lui! E stai tranquilla...-
-Mi vuole mollare? Rispondi solo a questa domanda e poi ti lascio stare.-
-No! Non pensare queste scemenze. Quello ècotto...èuna cosa bella! Cerca di stare tranquilla!-
-Ok, ci provo...a dopo!- e cosìchiusi quella telefonata. Che cosa mi doveva dire Chris? Chiamami Chris! E mentre pensavo a cosa dovesse dirmi Chris sentii il suono dell'ascensore. Mi ridestai dai miei pensieri e mi risedetti su quella sedia. Chiusi gli occhi e mi preparai alle urla di mia nonna, anzi le mie nonne. Ero certa che fossero loro. Non vedevano l'ora di conoscere il nuovo nipotino. Sentii i passi e mi misi a ridere in modo silenzioso.
-Bambolina non mi saluti?- cosa? Aprii gli occhi di scatto e mi ritrovai davanti Chris. Che ci faceva lui qui? Non era in camera sua a dormire?
-Chris?- non ci credevo! Pensavo di sognare.
-In carne ed ossa tesoro. Fatti abbracciare...-
-Ma...ma che ci fai qui? Non eri in vacanza? Al mare ad abbronzarti e a fare il marpione con qualche ragazza troppo accaldata?-
-Ahahahah...non ho fatto il marpione con nessuna! Ho giàtutto quello che vorrei e non ti deluderei mai...quindi piantala di pensare che io ti abbia tradito. Sono fedele al tuo corpo io e anche alla tua anima...io ti amo e tu questo lo sai ma mi piace ripetertelo.-
-Lo so che mi ami...e scusa se ho dubitato...-
-Non fa niente piccola! A che punto èla suocera?-
-Ahahah...non lo so...non mi dicono niente!-
-Stai tranquilla amore ok? Ci sono io con te!-
-Ok....- e mi accoccolai a lui. Ero davvero felice che lui avesse interrotto la sua vacanza per stare con me. Io, la ragazza alla quale aveva detto “ti amo”e che lo aveva cambiato. In realtàla parte piùdura del lavoro l'ha fatta lui da solo. Lui che ha deciso di cambiare solo per conquistare me. E io non lo ripago neanche dicendogli le due famose paroline che si dicono gli innamorati. Io lo amo e lo so e so che lui lo sa, ma le due paroline dolci non riesco a dirgliele se lui mi guarda. Una volta gli ho detto che lo amo ma lui dormiva, o almeno credo. Fatto sta che lui non mi ha fatto capire che fosse sveglio.
-E' nato, ènato! Dio Jessica èbellissimo...- e ovviamente mio papàaveva le lacrime agli occhi. Era emozionatissimo e lo ero anche io. Finalmente il mio fratellino era nato. Erano le 18.25. Tre re di travaglio. Se era questo quello che doveva passare una donna per avere un bambino io non ne avrei fatti di figli. No, tutto quel dolore non faceva per me. Mi riscossi dai miei pensieri quando mio padre mi lasciòe si allontanòda me. Era corso ad abbracciarmi non appena uscito dalla sala operatoria.
-E comunque prima vi ho visti...tu tieni giùle mani dalla mia bambina...e quei baci non mi piacciono....- e io mi misi a ridere. Al solo pensieri che i miei avevano rinunciato a tutto per me. Loro hanno rinunciato a farsi una vita, a vivere una vita da adolescenti. E anche se non ho un solo gene dell'uomo che io chiamo papàso che lui mi adora e che mi tratta come se fossi sua figlia. I miei mi hanno sempre raccontato tutta la verità. Mia mamma mi ha anche detto il nome del ragazzo che si èdivertito con lei e che l'ha messa incinta. Mio papàmi ha detto che lui era innamorato di mia mamma al liceo e che per lui era irraggiungibile e che una volta che l'aveva avuta tra le sue braccia non era riuscito piùa staccarsi da lei. E sono sicura che i miei si amano ancora se a 18 anni dal loro matrimonio hanno voluto un altro figlio. E so che mio padre ègeloso di Chris e che non gli piace quando io e lui ci baciamo davanti a loro. Lui dice sempre “Un bacio a stampo basta e avanza...non c'èbisogno di fare le cose in grande!”. Anche lui e mia mamma non i sono mai spinti oltre qualche bacio a stampo davanti ai miei occhi. E su questo sono d'accordo con lui. Non avròi suoi geni, ma ho i suoi valori. Ho un padre meraviglioso e fantastico. Io non lo ringrazieròmai abbastanza per essersi preso cura di me e di mia mamma. E i genitori di Chris gli sono stati vicini...hanno la stessa etàd'altronde. Erano amici alle superiori e sono rimasti amici tutt'ora. E se Chris alla mia etàsignifica che la mamma di Chris e suo papàhanno avuto le stesse esperienze. Solo che la mamma di Chris èrimasta con lo stesso ragazzo che l'ha messa incinta. Èuna cosa bella...almeno il suo amore era vero.
-Ma io amo sua figlia....ènormale che io voglia fare certe cose con lei...- ok, non èvero che Chris aveva appena detto che voleva fare certe cose con me. E che per “certe cose”non intendeva dire che facciamo altro. Lo spero tanto per lui.
-Spero vivamente Christopher che per “certe cose”tu intenda approfondire il bacio e basta. Per altro aspettate dopo il matrimonio...chiaro?- ok...èun po' su di giri mio padre e non penso che si renda conto di quello che dice. Che cosa imbarazzante!
-Usiamo le giuste precauzioni..-cosa? No Chris non ha detto che io e lui ci divertiamo a letto a mio padre. Non l'ha fatto davvero.
-Cosa? Le giuste precauzioni? Senti fammi un favore: non girare più intorno a mia figlia. Stalle alla larga...ok?- cosa? Mio padre sta dicendo al mio ragazo di mollarmi?
-No! Io non giro alla larga. Io la amo! E la amo davvero!-
 





Rieccomi qui...odio scrivere alla fine o all'inizio dei miei capitoli, ma dato che stamattina non ho niente da fare mi sbizzarrisco.
Vi è piaciuto il capitolo?
Prometto che se vedo almeno tre recensioni entro le 20.00 di stasera pubblico un nuovo capitolo. E' un ricatto, lo so ma mi piace come ricatto!
Besosssssss...quin

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Capitolo 21
*** Capitolo21 ***


E come promesso ecco un nuovo capitolo. Ho visto solo ora le recensioni e prometto di rispondere al più presto.
Ringrazio comunque le persone che hanno recensito la mia storia...grazieeeeee milleeeeee ragazzeeee...
spero che anche questo capitolo vi piaccia...
BUONA LETTURA!




POV CHRISTOPHER
 
-No! Io non giro alla larga. Io la amo! E la amo davvero!-
Ma come poteva anche pensare che io non amassi sua figlia? E poi Jessica se ne stava lìad ascoltare sena neanche spiaccicare parola. Ma che cavolo le passava per la testa? Suo padre mi aveva appena detto che io dovevo mollare sua figlia e lei se ne stava zitta? Ok, lei non mi ha detto che mi ama, ma posso percepirlo e sono sicuro di non sbagliare. Anzi, ero sicuro di non sbagliare. Adesso invece penso che io abbia frainteso un po' di cose. Ènormale che in una coppia si faccia anche un po' di attivitàfisica...e per attivitàfisica intendo movimento sotto le lenzuola. Ok, capisco che lui non voglia che Jessica riviva la stessa situazione della mamma. So quello che le èsuccesso a soli 15 anni, ma non puòpretendere che io mi allontani da Jess. Io la amo e non mi allontaneròfacilmente da lei. Lo faròsolo se me lo chiede lei e solo perchèla amo..
-Edday daddy lo sai che alcune cose si fanno. E ti assicuro che noi stiamo attenti...ok? Ma ora basta parlare di queste cose...lui mi ama e questo te lo assicuro e non mi farebbe soffrire...- finalmente si era decisa a parlare! Ma aveva anche puntualizzato che io la amo e non che ci amiamo.
-Si tesoro, lo so. E scusami Christopher ma sono ancora giovane per diventare nonno. So che tu la ami...e tu Jessica lo ami?- ohoh. Ora voglio proprio sentire la sua risposta. Che diràora? Grazie David per la soffiata!
-Daddy lo sai che per me vale lo stesso. Possiamo essere felici per mamma ora?- scusa scusa scusa, ma ha appena ammesso che mi ama? E lo ha detto al padre? Io questa ragazza me la sposo e la tengo con me per il resto della mia vita!
-Certo tesoro...- ma come? Tua figlia ti dice che ama un ragazzo e lo dice cosìapertamente e tu non dici niente? Bah...io ci rinuncio a capirla questa famiglia.
Sono grato a Jess perchènon dobbiamo piùnasconderci dato che lei il giorno del nostro sesto mesiversario lo ha detto ai suoi... e da allora non ci nascondiamo.
Io le ho detto che la amo e gliel'ho detto la sera della suo compleanno, durante la festa organizzata da me. Ho fatto passare cinque mesi prima di riferirle i miei sentimenti, ma non perchènon ne fossi sicuro, ma solo perchèvolevo essere sicuro dei suoi di sentimenti.
Ho sempre pensato che da come si comportava con me era coinvolta...non ho mai detto che lei mi ama, ma solo che fosse coinvolta.
Ultimamente stavo iniziando a farmi tante di quelle seghe mentali che on so che fine avrebbe fatto la nostra relazione.
Sono d'accordo quando si dice che ognuno ha i suoi tempi, ma sei mesi come tempo ètanto. Voglio sapere se mi ama. So che quello che ha detto a suo padre potrebbe significare che lei mi ama, ma non me lo dice. Mai! Non mi chiama neanche “Amore”come faccio io. Il massimo della sua dolcezza è“Tesoro”o “Sweety”, poi per il resto basta.
Se all'inizio della nostra relazione si faceva baciare ovunque adesso non lo fa. Si lascia baciare solo se siamo soli. E sì, comunque on ho fatto male a dire che si lascia baciare. Lei non mi bacia. Lei aspetta che sia io a farlo, ma se voglio approfondire quel bacio non me lo lascia fare.
E poi c'èun'altra cosa che fa andare in fumo la sua specie di dichiarazione d'amore: sono piùdi tre mesi che non facciamo nulla. All'inizio della nostra relazione ho dovuto aspettare all'incirca due mesi prima di concludere qualcosa di serio. Non voglio essere frainteso: se a lei non ci tenessi di sicuro non sarei arrivato a questo punto. Sono otto mesi che stiamo insieme e lei sembra essersi stufata. Spero tanto che le mie siano solo seghe mentali. Lo spero con tutto il cuore. Il cuore, già, quella cosa che sta andando in frantumi e che non penso guarisca tanto in fretta. Speriamo solo che mi sbagli. Ma non penso di sbagliarmi. Anche Tony e Tom in vacanza mi hanno detto che la vedono diversa da un po' di mesi. Non la vedono coinvolta come all'inizio. E quando ho chiesto spiegazioni a Greta e Giulia mi hanno detto la stessa cosa. Forse dovrei chiedere a Marta e Sara o direttamente a lei.
E adesso che èarrivata tutta la sua famiglia lei non mi calcola. Lei se ne sta lìcon loro e io sono qui da solo. Lei non mi vuole. E me lo sta facendo capire.
Sentirsi esclusi fa male, soprattutto se èla tua ragazza che ti esclude. Forse èmeglio se io tolgo il disturbo, anzi senza il forse. Io non c'entro nulla. E lei non mi vuole qui. Vorrei andare a dirle che me ne vado e che se vuole puòraggiungermi a casa, ma ho gli occhi lucidi e sento le lacrime pizzicare gli occhi. Non posso farmi vedere cosìda lei, ma tanto so che se anche mi vedesse in queste condizioni non se ne accorgerebbe.
Jessica ciao! Sono andato via...appena puoi fammi uno squillo che dobbiamo parlare.
So che in questo messaggio sono stato freddo, ma mi sono rotto di tutta questa situazione. Se mi vuole lasciare deve avere il coraggio di farlo.
Sono passate cinque ore da quando le ho inviato il messaggio e non mi ha neanche fatto lo squillo. Ha un altro. E questa volta non penso di sbagliare.
 
POV JESSICA
 
E' andato via. Lo sto trattando male e lo so. So che sono una stronza e che lui non si merita tutto questo. Lo voglio mollare. Devo dare un taglio a questa relazione. Non lo faccio perchèmio padre vuole che lui tenga le sue mani apposto, ma lo faccio per me e per lui. Lui mi ama e me lo dice spesso. Io lo amo e non gliel'ho ancora detto. Perchèvoglio troncare con lui se lo amo? Semplice! Non riesco ad andare avanti.
Sono piùdi tre mesi che non ci baciamo come si deve e che non facciamo movimento. Sono io che lo freno e che non voglio, ma non riesco a lasciarmi andare. C'ho provato ma il risultato non ècambiato.
-Jess dai ènato tuo fratello e tu stai così?-
-Sara non riesco ad andare avanti. Devo prenotare una visita dal ginecologo...-
-Jess sono quattro mesi che fai i test di gravidanza e ancora vuoi delle certezze?-
-E se si fossero sbagliati?-
-Cara amica mia fai un test ogni due giorni e il risultato èsempre lo stesso. Si sbagliano tutti i test?-
-Per me sì...ok?  Sono tre mesi che non ho le mie cose..sono sempre tre mesi che vomito qualsiasi cosa io mangi, eccezion fatta per  dolci, e sono anche ingrassata. Ho la pancia e prima non ne avevo. Èun caso questo? Io penso proprio di no! Quindi quando io prenoteròuna visita dal ginecologo tu verrai con me...-
-Certo che vengo, ma secondo me ti stai sbagliando. E comunque il ginecologo ti confermeràche non sei incinta...e finalmente potrai ricominciare a vivere con Chris..-
-A proposito di lui..mi ha detto che mi vuole parlare.-
-Chiamalo allora! Non penso sia ancora in spiaggia!-
-Sara non ti arrabbiare se non te l'ho detto prima ma lui èqui. Cioèètornato a casa...non so se parte di nuovo...èsuccesso un casino in ospedale...-
-Racconta...- e cosìmi persi nei racconti dell'ospedale.
-Lo hai trattato malissimo...vai da lui...-
-Prepara il gelato per stasera...e chiama Marta...e raccontale tutto...io vado.-
-Ok, ma stai tranquilla e non fare idiozie!-
E cosìmi ritrovai in macchina sotto casa di Chris. Presi un bel respiro e citofonai.
-Ah sei tu...- bell'accoglienza Chris!
-Se aspetti qualcun....sìse insomma hai ospiti vado via...-
-Aspettavo una tua chiamata sei ore fa...sei ore Jessica e ti presenti ora? Mi dispiace ma ho altri progetti per stasera!-
-Hai almeno due minuti per me?-
-Sei venuta a lasciarmi? Non vuoi continuare questa storia? Cos'èl'altro tipo ci sa fare di più? Ti fa godere di più?-
-Cosa? Tu pensi che io abbia un altro? Pensavo che tu mi conoscessi ma evidentemente mi sono sbagliata!-
-Allora spiegami perchèsono tre mesi che non ti fai toccare da me. Spiegami perchènon ti lasci baciare e perchènon mi baci. Spiegami perchèmi stai allontanando..spiegami queste cose allora...-
-Non sono venuta qui per litigare ma...-
-Sei venuta qui per dirmi di farla finita con questa relazione...bene! Da questo momento sei single...ciao!-
-Chris...non...-
-Ah, vuoi essere tu a lasciarmi? A mettere fine a questo rapporto? Bene! Fallo allora!-
-Io non vorrei lasciarti...-
-Ma lo stai facendo. Sbrigati per favore.-
-Prova a capire cosa mi passa per la testa...-
-..ma come faccio se tu non mi dici che hai...come faccio ad aiutarti se tu non parli con me. Come faccio? Come?-
-Non urlare. Ti prego non farlo! E comunque anche se ti dicessi quello che mi turba non cambierebbe nulla. Tu mi lasceresti come hai appena fatto...e non penso che ora sia importante. Scusa se ti ho fatto sprecare questi otto mesi. Scusa se non sono alla tua altezza e scusa se ti ho fatto perdere tempo..-
-E' tardi per le scuse Jessica! Non farti piùsentire...-
-Come vuoi...-
-Lo hai voluto tu...addio!- e mi chiuse la porta in faccia! E io non mi trattenni più. Scappai a piangere e mi rifugiai in macchina. Cercai di calmarmi e mi diressi a casa di Sara. Lìtrovai anche Marta con due vaschette di gelato: una alla stracciatella e una al cioccolato. Ci saremmo ingozzate!
-Non mi vuole piùvedere...- e piansi ancora. Ma questa volta piansi tra le braccia delle mie amiche e mi addormentai con le lacrime agli occhi.



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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


SALVEEEE!!! OGGI NON MI FA CARICARE L'IMMAGINE DEI DUE PICCIONCINI...PAZIENZA!
VOLEVO RINGRAZIARE TUTTI PER LE FANTASTICHE RECENSIONI, MA IN PARTICOLAR MODO andry15 e Marss
Grazie ragazzeeee!!!!
Buona lettura!




POV CHRISTOPHER

 

Due giorni. Erano passati due giorni e avevo rovinato la vacanza ai miei amici. Erano tornati tutti non appena avevo raccontato loro cosa era successo.

Ci sto male. Io l'amavo e la amo ancora. Non ho ancora detto nulla ai miei, anche se me l'hanno chiesto. Ho detto loro che abbiamo litigato e basta. Non mi andava di dire loro che la mia ragazza mi aveva tradito con un altro. Perchè io ne sono certo. Lei ha un altro. E la cosa più brutta è che non riesco ad odiarla. Io vorrei andare da lei per abbracciarla e baciarla. Vorrei stringerla tra le mie braccia e tenerla con me per sempre. Vorrei sposarla. Avrei voluto davvero sposarla. Ogni tanto ne parlavo con mia mamma e mi ero ripromesso di chiederglielo. Non ci saremmo sposati subito, ma almeno l'avrei resa felice. So che ogni ragazza sogna il matrimonio e io voglio farla sognare. E poi il matrimonio con lei lo sogno anche io. Io lo sogno ancora e lo sognerò fino a quando non smetterò di amarla. E chissà se smetterò mai di amarla.

In questi due giorni non si è fatta sentire. E non si è neanche fatta vedere.

-Pronto...-

-Dema sono Tony. Ci vediam al parco tra 15 minuti. Ci stai? Ci sono anche gli altri...-

-Gli altri....-

-No, lei no...-

-A tra poco allora.- lei non viene. Non esce di casa o è sempre a casa del suo nuovo boyfriend. Mi avvio verso il parco così forse la smetto di pensare a lei. E mentre sono assorto in questi miei pensieri scorgo, sedute su una panchina, Greta e Giulia.

-Che ci fanno due donzelle sole qui nel parco?- chiedo io con il sorriso sulle labbra. Un sorriso più falso di questo non penso di averlo mai creato.

-Ciao Dema! Che ci fai qui?-

-Anche io sono felice di vedervi. Mi ha chiamato Tony e mi ha detto di venire..-

-Io lo ammazzo! Giuro che quel ragazzo fa una brutta fine.-

-Che c'è? Non capisco...- ed era ero! Non ci stavo capendo niente.

-E' che dobbiamo fare una cosa con Jess e..-

-Me ne vado...tranquille!- e le lasciai lì. Gli stupidi scherzi di Tony.

-Dema aspetta un attimo!-

-Greta dimmi...e fai in fretta perchè non ho nessuna intenzione di vederla.- non è vero! Ho una voglia matta di vederla e di sentire la sua voce.

-So che poi probabilmente Jess se la prenderà con me ma vini con me. Ti prego non fare domande e seguimi.-

-Greta che stai combinando?-

-Niente domande!- e certo! Adesso mi dovevo far scarrozzare da qualche parte e dovevo pure stare zitto. E poi che c'entra Jessica?

Ed eccoci qui davanti ad un palazzo rosa. Non c sono mai stato da queste parti. Su una targhetta vicino alla porta d'ingresso leggo tanti nomi di medici curanti.

-Jessica sta male?- ed ecco che inizio a preoccuparmi.

-Ah, per i medici curanti. No! Leggi meglio e capirai...- leggi meglio! Ci sono 1 medici curanti e tre ginecologi. Meglio di così si muore. O aspetta...

-Ginecologo....Jessica...tre mesi...è incinta?-

-E' da tre mesi che fa test di gravidanza ogni due giorni e il risultato è lo stesso: negativo!-

-Ma se è negativo che ci facciamo qui?-

-Jessica dice che quei test si sbagliano e che lei è incinta. E dice anche che se non fosse incinta non rimetterebbe tutto quello che mangia e non avrebbe quelle voglie!-

-Oh...ma è impossibile che tutti quei test si siano sbagliati...dai...-

-Convincila tu! Comunque oggi ha una visita e dovrebbe arrivare tra poco..ani se ti giri la vedi!- come se mi giro la vedo? È qui? Che faccio? E se lei non vuole vedermi?

-Greta se lei non vuole vedermi?-

-Se lei non ti volesse vedere di certo adesso non starebbe correndo per venire da te...non credi?- e feci in tempo a girarmi per vederla correre verso di me. Già correva e si è gettata tra le mie braccia.

-Ehi...non piangere!- lei non deve piangere. Lei non si merita questo. Lei merita di essere felice.

-Oddio ti sto sporcando tutto! E ora ho la....-

-Vuoi che venga con te?-

-No! Aspettami fuori....se vuoi.- se voglio? Certo che l'aspetto! Mi è mancata così tanto! E io che pensavo avesse un altro. Era solo preoccupata perchè temeva di essere incinta. La mia bambolina!

-Mi troverai qui....vai ora!- ma prima di lasciarla andare le diedi un bacio stampo. E lei? Si è messa a ridere ed è arrossita. Che bella che è quando si vergogna!

-Uff..- ed era da mezz'ora che facevo così. Continuavo a sbuffare perchè non vedevo l'ora di vederla.

-Dema ci vuole tempo per fare queste cose. Stai zitto! E fermo...-

-Agli ordini Greta!- questa ragazza è un dittatore nato! Mi appoggio al muro e aspetto che lei esca da quel maledetto studio. Sara è dentro con lei. Per fortuna non è rimasta da sola.

-Non sono incinta! Non sono incinta! Non sono incinta!- ed eccola lì. La mia bambolina che è felice di non aspettare un bambino.

-Chris non sono incinta! Ora possiamo fare l'amore tutte le volte che vogliamo! E ti dico già che dobbiamo recuperare tre mesi...- ah però! Hai capito la signorina!

-Ma io e te ci siamo lasciati...- che stronzo vero? Voglio solo farle uno scherzo! E il suo volto cambia espressione.

-Io pensavo che....prima tu mi hai...io ho capito che....- ed eccola che parte! Quando è nervosa non riesce a finire una frase e si agita.

-Jessica la pianti? Mi hai fatto penare per tre mesi e ora credi che io ti lasci in pace? No cara! Hai fatto male i tuoi calcoli. Tu sei mia e sarai mia per sempre!- se non lo capisce così è scema! E mi sa che ha capito quello che doveva capire perchè si è fiondata sulle mie labbra e mi sta baciando come solo lei sa fare. E come? Come ci baciavamo prima dei tre mesi. Prima di quei maledetti tre mesi. E la cosa più bella è che io vorrei che quei tre esi non esistessero e che sparissero dalla mia vita.

-Piccionciniiiiii affittatevi una camera!- ahahahah..grande Greta! Lei sì che capisce le cose. Solo che ora che ci faccio caso mi sembra che Sara non sia felice. Spero che con il suo bel cavaliere vada tutto bene.

-Sara tutto ok? Ti vedo al quanto strana...- seriamo che non se la prenda...so che lei ha un caratterino particolare!

-Sì Dema, è tutto ok.- sì, certo se poi me lo dici con quella voce triste ci credo. Ma perchè le ragazze si confidano solo con le ragazze? Io il suo cavaliere non lo conosco bene. L'avrò visto un paio di volte quando uscivamo tutti insieme e mi sembravano una bella coppia. Ma se lei dice che è tutto ok io non ci posso fare nulla.

-Poi ti spiego a casa o per telefono...comunque poi ti spiego...-

-Jess calmati! Certo che ci sentiamo per telefono e che vieni a casa mia...ci mancherebbe altro... in questi due giorni sono impazzito sena di te e dei tuoi messaggi quindi non farti problemi ok?-

-Ok...ma tipo ai tuoi non da fastidio se ti riporti a casa una ex?- tenera lei...

-I miei non sanno che ci siamo mollati...i tuoi lo sanno?-

-No...ho detto che avevamo litigato...-

-Anche io ho detto la stessa cosa...andiamo a casa?-

-Certo...- e la cosa che mi fa impazzire della mia ragazza è che si morde il labbro inferiore quando è felice....ed ora è felice.

 

POV JESSICA

 

Andiamo a casa. Sì, certo. Ma a casa di chi? È strano essere qui con lui. È strano che lui sia distante anche se è qui con me. È strano che non mi sfiori con un dito. È strano che non si avvicini. È strano che abbia deciso che per arrivare a casa sua bisogna fare il giro lungo. Aspetta! Perchè il giro lungo? Perchè farlo con questo caldo? Oh oh qui c'è qualcosa sotto. Lo so che non mi fido e che sono una pessimista nata ma il mio pessimismo mi ha sempre permesso di essere lungimirante. Cavolo che termini Jessica! Sono fiera di me stessa! Viva me! Ok, ritorniamo a noi. Chi abita nella stessa via di Christopher? Devo pensare e concentrarmi....concentrazione Jessica! Concentrazione! No, ti prego fa in modo che i miei sospetti siano infondati.

-Tre mesi in astinenza....non è da te Dema...- e poi la mia lingua non sa fermarsi e trae conclusioni senza coinvolgere il cervello...

-Ehm...perchè?- perchè? Il perchè me lo chiedo io. Perchè in questo momento si sta passando una mano nei capelli? Perchè è arrossito? Perchè è in imbarazzo? Perchè si comporta come se avesse fatto qualcosa di sbagliato?

-Oh andiamo Dema con chi sei stato?- brava Jessica! Rovini sempre tutto!

-Con...te?- scuse....scuse...scuse.

-Dema con chi sei stato? E non sto scherzando...hai voluto fare il giro lungo per quale motivo?-

-Non mi andava di passare di là...-

-Non volevi che Rebecca ci vedesse insieme...sei stato con lei. Quando è stata l'ultima volta? E sii sincero.- potrei lavorare alla CIA. Sono arrivata a queste conclusioni solo perchè quel cretino ha deciso di cambiare strada. E da come si comporta ho ragione.

-Dai Jessica...che ti passa per la testa?- mi vuole prendere in giro...?

-Quando è stata l'ultima volta?-

-Stamattina...- sospetti fondati....anzi fondatissimi!

-E la prima volta è stata tre mesi fa...giusto Dema?- voglio solo la conferma.

-La prima volta è stata stamattina..da quando...-

-Oh ti prego non aggiungere altro...ti è piaciuto?- ma che razza di domande faccio?

-Non abbiamo fatto sesso...lei mi stava facendo...hai capito no?-

-No! Non ho capito! Spiegati meglio...-

-Jessica perchè non sei arrabbiata? Perchè non stai correndo da Rebecca a tagliarle la testa?-

-Tu hai detto che non avete fatto niente...mi sto fidando...- eh sì...mi sto fidando!

-E devi fidarti...non abbiamo fatto nulla.-

-A parte lei...ti è piaciuto?-

-Mi stava solo facendo...eccitare....dai Jessica...- oh che bello vederlo imbarazzato.

-E ha bisogno di farti eccitare facendo leva...con le mani? È ridotta così male?-

-Che?-

-Io riesco a farti eccitare solo sfiorandoti il collo...con le dita...non per vantarmi ma...-

-Dio che scema che sei! E io ti amo per questo!-

-Sì certo...ma vorrò farmi lo stesso una chiacchierata con Rebecca...non ti preoccupare tu non ci sarai...-

-Jessica devi proprio?-

-No, Chris...voglio! Ora andiamo che mia mamma dovrebbe tornare con Alessandro e io non me lo voglio perdere. Lo devo ancora prendere in braccio...-

-Anche io lo voglio tenere in braccio...-

-Prima disinfettati però...i germi di Rebecca non li voglio su mio fratello!-

-Scema! Sei un amore di ragazza ma sei scema. E sai qual è la cosa più bella?-

-No...dimmi..-

-Che sei il mio amore e la mia ragazza e che mi ami anche tu...-

-Chi ti ha detto che ti amo?-

-Jessica vuoi fingere con me? Non ci riesci....-

-Ma io non te lo dico...-

-Cosa Je?-

-Le due paroline Chris...-

-Ti amo amore...-

-Anch'io Chris...-

-Lo hai detto...-

-Non ho detto le paroline però...ma lo sai che anche io provo i tuoi sentimenti...ma non toccarmi...-

-E dopo che mi sarò disinfettato?-

-Dopo...dopo andiamo da te...devo salutare i miei suoceri...-


E comunque il capitolo precedente era un pò triste...colpa del mio umore...scusate!!!

 

 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***






-Pronto?-rispondo al cellulare senza vedere chi mi chiama. In questo preciso istante sono impegnata ma qualcuno mi deve puntualmente disturbare. Sono passati la bellezza di tre giorni da quando io e Chris abbiamo fatto pace, ma non mi fido di lui. Forse è questo il mio problema. Anche se penso che non sia solo un mio problema. Dalla voce dell’interlocutore capisco che lui non si fida di me. E fa bene a non fidarsi. Mi dice qualcosa ma non gli presto molta attenzione e gli chiedo se posso richiamarlo più tardi. In ogni caso lo richiamerei più tardi. Ho impegni molto più urgenti alle quali dedicarmi. Non che io non voglia dedicarmi a lui, solo che in questo momento non voglio. Lo saluto frettolosamente e gli attacco quasi il telefono in faccia. Stava parlando e io gli ho chiuso la chiamata. Dovrò farmi perdonare … o dovrà farsi perdonare lui.
-Scusami … dove eravamo rimaste?- chiedo alla ragazza che siede di fronte a me.
-Era Dema vero?-
-Non penso che la cosa ti riguardi quindi ti pregherei di continuare il nostro discorso.- sempre concisa sono io!
-Ti stavo dicendo che io non sono una troia, ma lui mi piace davvero e se posso recargli anche solo un po’ di piacere sono lieta di farlo.-
-Ma lui è fidanzato!-
-E che differenza fa scusa?-
-Fa differenza. Se un ragazzo è impegnato va lasciato in pace…-
-Certo Jessica, ma se è il ragazzo a cercarti cosa fai?-
-Questo cambia alcune cose..-
-Ti stavo dicendo che lui mi ha chiamata l’altra mattina e abbiamo iniziato a dare sfogo alle nostre voglie. Erano tre mesi che non concludeva niente quindi l’eccitazione in lui era palpabile e godeva come un matto. Abbiamo fatto quello che abbiamo fatto e se vuoi i dettagli chiedili al tuo amato Chris.-
-Rebecca io sono venuta qui da te a chiederti cosa avete combinato..-
-Se ti dicessi che abbiamo fatto sesso tu me lo lasceresti?-
-Sì.- rispondo secca. Se solo è andato con lei io lo mollerei ma non tornerei da lui. Odio i tradimenti!
-Bene, grazie per avermelo detto. E a malincuore ti dico che l’unica cosa che ho fatto è stato stringerlo nella mia mano quando aveva ancora i pantaloni su. E nonostante lui avesse voglia di farlo non si è eccitato. Non ha mostrato interesse per me…- e come posso non essere felice di questo? Come? Lui non la voleva e non la vuole. Lui non si eccita con lei. Queste cose le fa solo con me.
-Grazie per la sincerità Rebecca.-
-Chi ti dice che io sia stata sincera?-
-Onestamente penso che se mi dovessi dire qualche palla mi avresti detto che tu e lui non vi siete fermati ad una splendida scopata ma che siete andati oltre a quello. Non penso che mi diresti che nonostante i tuoi servigi lui non si è eccitato..-
-Colpita e affondata!-
-Grazie per…tutto. Ci vediamo.. ciao!-
-Ciao Jessica!-
E così esco da quella casa e compongo il numero del mio ragazzo.
-Dove sei?-
-Non si usa neanche più salutare eh Chris?-
-Mi hai sbattuto il telefono in faccia. Non sono molto calmo in questo momento e non sono neanche in vena di scherzare.-
-Ed ecco che esce fuori la vera essenza di Christopher..-
-Piantala di scherzare! Dove sei? E dove sei stata?-
-Ti fidi di me?- e ora come risponderai a questa domanda Chris?
-Mi fido di te…-
-E allora ti basta sapere che sono sotto casa tua. Sei in casa?-
-Ti fidi di me?-
-Sì, Chris io mi fido…-
-E allora ti basta sapere che non sono in casa…-
-Wow….-
-Alessandro saluta la sorellona maggiore che ti ascia sempre solo…se non ci fosse tuo cognato a tenerti compagnia ti annoieresti!-e in quel momento sento dei schiamazzi provenienti dalla bocca del mio adorato fratellino.
-Non era solo! Era con mamma…-
-Che cattiva che p la sorellona eh?-
-Non sono cattiva. Me lo coccolo tutto…-
-Ok, basta!-
-Che c’è Chris?-
-Sono geloso di tuo fratello…-
-Che scemo che sei. Mi apri il cancello per favore?- e così lui mi apre. Io entro in casa e appena lo vedo metto giù la chiamata.
-Ciao…-gli dico io avvicinandomi a lui. Tiene in braccio mio fratello ed è una visione al quanto celestiale!
-Ciao…- mi dice lui e mi bacia dolcemente sulle labbra.
-Non comportatevi così davanti al piccolo!- e mia madre ci distrae da quel bacio.
-Mamma ciao!-
-Datemi il mio piccolo tesoro e non fate cose oscene. Non in questa casa e non a casa tua Christopher. Non andate oltre a qualche bacio innocente sulle labbra!-
-Mamma ti ha contagiato papà?-
-Non voglio un altro marmocchio in giro per casa!-
-Mamma usiamo le precauzioni!- e le sorrido. E poi scoppio a ridere e mia mamma mi segue a ruota. Christopher è diventato tutto rosso.
-Chris riprenditi per favore…- lo ammonisco io.
-Vuoi un bicchiere d’acqua Christopher?- gli chiede mia mamma. Lui fa cenno di no con la testa. Poi mia mamma si prende il mio piccolo amore e se ne va. Penso sia ora della pappa per mio fratello.
-Non dire bugie a tua mamma. Io e te non combiniamo nulla a letto o in qualsiasi altro posto. L’unica cosa che facciamo è scambiarci qualche bacio stampo.-
-Devi sempre puntualizzare tutto?-
-Dico solo la verità.-
-Vieni in camera?-
-No, vado a vedere se tuo fratello ha finito di mangiare e poi me lo coccolo un po’…-
-Chris che hai?-
-Dai Je…ho voglia di te e se sto da solo con te ho paura di non riuscire a controllarmi.- sincero al massimo! Io lo prendo per mano e lo trascino con me in camera mia. La prima cosa che faccio qual è? Togliergli la maglia. E lui se ne sta fermo e immobile e cerca di respirare e reprimere la voglia. Mi allontano un attimo per chiudere a chiave la porta e poi vado di nuovo da lui. E stavolta non mi fermo al semplice bacio stampo. Faccio in modo che le nostre lingue giochino insieme e che si inseguano. Mi piace stuzzicarlo, ma stavolta ho intenzione di non fermarmi. E le mie intenzioni si vedono quando ci ritroviamo sdraiati nudi sul mio letto. Fare l’amore con lui mi mancava!
-Jessica devo uscire…dove sei?- oh no. Mia mamma no!
-Chris rivestiti subito….- dico io a bassa voce.
-No!- mi dice lui con voce assonnata!
-Ma almeno copriti!- e gli tiro su le coperte.
-Non puoi coprirmi tu?- mi dice lui con voce sexy e roca. È ancora eccitato! Povera me!
-Io vado e tra poco porto qui il mio dolce fratellino. Cerca di vestirti per allora!- lui mugugna qualcosa ma io non lo sento perché sono uscita dalla mia camera.
Dopo cinque minuti ritorno in camera e lo trovo ancora nella stessa posizione di prima.
-Chris alzati immediatamente da quel letto!-
-Il piccolo ha sonno…- e in effetti ha per davvero sonno.
-E’ in dormiveglia…-
-MMh bene..ti aspetto qui allora…-
-Sei insaziabile!-
-Sei tu che mi fai questo effetto…ti amo Jessica!- e mi mordo un labbro…e sorrido.
-Anche io Chris….-
Verso le 18.00 torna mia mamma e poi Chris mi avvisa che deve andare via. Lo accompagno alla porta e mentre mi abbraccia gli sussurro dolcemente all’orecchio:-Ti Amo!- e lui mi bacia con tutta la passione che ha in corpo!



E questo è il fantastico Alessandro...


http://www.superedo.it/sfondi/sfondi/Sfondi%20Vari/Neonati/neonati_9.jpg
 


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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***






-Devo essere geloso di quel coso che hai in mano?- mi domanda Chris e ha un tono di voce al quanto incazzato. Va bèh sorvoliamo sul tono di voce.
-Quel coso che ho in mano ha un nome..- gli dico io con una voce glaciale.
-Allora?-
-Allora che?
-Devo essere geloso? Dedichi più tempo a quel libro che a me…-
-Chris lo sai che mi piace leggere e poi non è vero che ti sto trascurando..-
-Cosa? Mi stai trascurando eccome…che ha di così tanto attraente quel libro?-
-Non è un semplice libro Chris..-
-Oh oh un libro porno…ci sono le figure?-
-Niente figure…-
-E’ un porno? La mia ragazza legge i porno..devo preoccuparmi?-
-Non è esattamente un porno…hai mai sentito parlare della serie “Cinquanta sfumature”?-
-No!-
-E’ una saga di tre libri che ha come protagonista una ragazza che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e un ragazzo che è quasi un sadico..-
-Libro porno..-
-Più o meno…con tutte quelle cose che fanno e che la scrittrice ha deciso di descrivere fa venire certe idee…-
-Ok…raccontami un po’ che succede..-
-Leggilo…-
-Ma lo stai leggendo tu…-
-Non ti sei accorto che questo libro ha la copertina diversa?-
-Ehm…avrei dovuto?-
-Ragazzi… comunque se vai in camera mia ci sono altri due libri ma tu devi prendere quello con su scritto “Cinquanta sfumature di grigio”. Non mi ricordo bene cosa ci sia disegnato sopra, ma non devi prendere quello che ha come disegno una maschera…-
-E perché no?-
-Perché è il secondo tomo e la parte porno è principalmente nel primo…-
-Quindi tu stai leggendo il terzo?-
-Sì…-
-Quindi sai la trama…-
-Ovvio Chris..-
-Racconta…lo sai che io leggo solo se mi prende la trama..-
-E’ abbastanza porno il primo per fare in modo tutta la tua attenzione…vai a leggere…- mi schiocca un bacio sulle labbra e va a prendere il libro.
-Una cravatta…- mi dice Chris.
-Che?-
-Il primo libro ha disegnato su una cravatta…-
-Giusto…la famosa cravatta!-
-Famosa?- mi chiede lui.
-Leggi e capirai.-
 
Dopo circa tre ore lo sento muovere. Che gli prende? Non dirmi che si starà eccitando per quelle quattro cavolate che ci sono scritte su. Ti prego, fa che il mio ragazzo non sia così tanto pervertito da eccitarsi leggendo un libro.
-Tu e Ana avete molte cose in comune…vi mordete il labbro e ci fate perdere la testa e ne siete consapevoli..-
-E’ impossibile che tu sia arrivato già così in fondo..-
-Leggo solo i dialoghi mia cara!-
-Ma ti perdi le scene clou!-
-No, quelle le leggo. Ho una certa predisposizione per quelle scene e non me ne perdo neanche una. Anche io vorrei una stanza rossa dei giochi..-
-Io non ci entro…chiama Rebecca…-
-Lei verrebbe…-
-E ne sei felice vero Chris?-
-Ti prego…piuttosto vado di mano.-
-Ok, basta!-
-Ma lei firma?-
-Lui se la sposa!-
-Hai capito il famoso Christian Grey…e Ana Steele farà un bel po’ di carriera…-
-Già…-
-Arrampicatrice sociale..-
-No, vuole solo essere all’altezza elle sue ex Sottomesse ma non ci riesce perché lei non è come le altre…-
-E lui se ne innamora perché lei è pura.-
-No! Se ne innamora perché gli dà un bel po’ di filo da torcere…-
-Certo però che fanno un bel po’ di movimento quei due. Anche se lui è un cretino! La lascia andare via così e la perde solo perché non è riuscito a fermarsi. Mi sa che la stanza delle torture non ci sarà più…-
-Ti sbagli. Lei non è poi così tanto pura. Le piacciono delle cose che non mi sarei aspettata da lei…frustini, divaricatori, bende, manette…-
-Divaricatori?-
-Si Chris. Per essere precisi divaricatori anali..-
.Ok, vado a prendere il secondo libro e tra poco avrò bisogno del tuo quindi sbrigati a leggere…-
-Chris mi sa che prima di leggere il secondo libro devi dare di mano…- lui si guarda e vede a cosa mi riferisco.
-E se facessimo un po’ di vaniglia?-
-Non ho il gelato…-
-Eh?-
-Niente…non puoi capire…-
-Allora? Vaniglia si o no?-
-Vai di mano Chris…-
-Ma dai…sono eccitato e tu mi dici che mi devo fare le seghe?-
-Anche volendo non potrei…-
-Questo cambia un po’ di cose…vado a farmi una doccia fredda… e mi sa che tu hai altro da fare. Sento un bambino frignare…-
-Alessandro?-
-No io…certo che è lui!- mi fiondo giù dal divano e corro verso la culla del mio tesoro. Si era addormentato e ora avrà sicuramente fame. Mangia ogni tre ore il mio piccolino. Torno in sala col piccolino in braccio e mi reco in cucina per risaldargli il latte. Per fortuna mia madre si è ricordata di tirarselo col tiralatte e me ne ha lasciato un po’ per scorta! Lei è dovuta correre in ufficio perché le sue segretarie stavano combinando dei casini. Povera la mia mamy!
-Stai bene con un bambino tra le braccia!- mi dice il mio amato Chris.
-Grazie…-
-Dai dallo un po’ a me. Mi è mancato il piccolino…- e io glielo passo.
-Ciao piccolino. Ma come sei bello oggi. Anche oggi sei qui con me e tua sorella. Sei proprio stupendo lo sai?-
-Penso che lo sappia Chris…glielo ripeti sempre…- aggiungo io!
-E’ la verità- e io sorrido. È vero, mio fratello è uno schianto. Mi immagino già la strage di cuori che farà. Farà il cretino e poi perderà la testa per la sua peggior nemica. Potrei scrivere una storia su di lui e fargliela leggere quando crescerà e si innamorerà. Logicamente dovrò inventare il nome della sua ragazza ma non penso sia un problema.
 
POV CHRISTOPHER
 
E mi ritrovo a casa di Jessica con suo fratello tra le braccia. Io adoro i bambini e ne voglio tanti. Non so se Jessica è della mia stessa idea, ma non m’importa. Io rispetterò le sue scelte. Parlo già di figli perché lei è la ragazza che io mi voglio sposare. Lei è la mia vita e non me la lascio portar via da nessuno. Prima parlando di quel libro ho detto che lei e la protagonista hanno tante cose in comune: una delle quali è il vizio di mordersi il labbro. Un’altra è la non capacità di capire quanto sono belle e sensuali. La mia Jessica è così. Ha un casino di ragazzi che le vanno dietro e lei non se ne accorge. Lei si fa problemi per le mie ex conquiste, ma non sa che sono io quello che si deve guardare le spalle. So che lei mi ama e anche io la amo, e il solo pensiero di poterla perdere mi fa impallidire. Io la voglio con me per il resto della mia vita. Ma prima di chiederle la mano e di portarla finalmente all’altare devo regalarle l’anello di fidanzamento. Conosco i suoi gusti e so che tipo di anello le possa piacere. Non sarà un’impresa facile scegliere l’anello, ma per lei posso fare di tutto.
-Ti amo.- le sussurro a fior di labbra.
-Ti amo.- mi sussurra lei in risposta.
E a far cornice del nostro amore è quella meravigliosa creatura che ho in braccio che sorride. Il mio adorato cognato sembra essere felice per me e sua sorella. E non ti sbagli caro! Noi siamo felici di essere insieme!


...:::Angolo Autrice::...
 Ciao ragazze--grazie mille per le vostre recensioni! mi fa davvero piacere riceverle. E devo ringraziare le mie due fedelissime ragazze che recensiscono: andry15 e Marss. Ho detto mie lo so, ma l'ho detto perchè alla fine siete due ragazze che in qualche modo appartenete alla storia e quindi a me che la scrivo. Ok, sembro Christian Grey che vuole controllare tutto e vuole avere tutto. No, io non sono come lui, ma non mi dipiacerebbe incontrarlo...io miro al suo impero non ad altro...avete mai letto il libro di cui parlo?
Bacioni quin...




 
 
 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***






Alessandro sta crescendo e noi tutti cresciamo con lui.
 Ultimamente ha scambiato la notte con il giorno e il giorno con la notte. di notte frigna e di giorno dorme. cerchiamo di fare di tutto per tenerlo sveglio di giorno, in modo che di notte crolli, ma otteniamo scarsi risultati. il massimo che otteniamo sono due orette di riposo. Ormai il piccolino è cresciuto ed inizia a giocare con le sue manine.
 Guardarlo è un piacere per gli occhi! Il mio fratellino è stupendo e non lo dico perchè sono di parte. Lo dicono tutti! La mia vita con lui procede davvero bene.
Anche con l 'università non ho problemi, almeno per ora. Ho scelto una facoltà scientifica e ne vado fiera. I corsi sono iniziati da circa un mese e io ho fatto una marea di amicizie.
 Almeno non sono sola. Le mie amiche hanno scelto facoltà diverse e non ci riusciamo a vedere spesso. Usciamo insieme solo di sabato e ci raccontiamo tutti i pettegolezzi che ci assillano durante la settimana. Se non ci fossero loro dovrei inventarle
. Greta è fondamentale nella mia vita, come lo sono Giulia, Marta e Sara.
 Al sabato sera, quando siamo insieme, mi aiutano a dimenticare. Io non voglio dimenticare, ma voglio andare avanti e purtroppo non ci riesco. Loro dicono che è per il mio bene e mi stanno vicine. Greta e Tony si sono mollati, ma hanno un rapporto mooolto intimo.
 Diciamo che come coppia non andavano molto d'accordo, ma col nuovo rapporto che hanno le cose si sono evolute. Fanno solo sesso insieme e a loro questa situazione pare piacere. Se son contenti loro...
 Per quanto riguarda la mia situazione sentimentale ci sono delle novità. Un bel pò di novità. Sono ritornata su piazza, se così si può dire. Sono di nuovo single. Mi ha mollato lui e mi ha lasciata per mettersi con un'altra ragazza il cui nome inizia per "Re" e finisce con "becca".
Almeno ha preso una decisione. In fin dei conti ha fatto una scelta e non posso mica biasimarlo per questo. Ha scelto lei e spero che lui sia davvero felice. So che i genitori di Rebecca non sanno di questa storia e loro non vogliono rendere ufficiali le cose. Vogliono tenere le cose nascoste per un pò...per vedere come vanno le cose. Bèh da amanti le cose per loro andavano davvero bene. E per amanti intendo il tipo di relazione che avevano instaurato al liceo. Io non mi sento on nessun ragazzo e non ne voglio sapere almeno per un altro pò. Che brutto però che la nostra relazione sia finita!
 -Amore mio sei in camera?-
-Sì, sto studiando...-
 -Mmmh che bel vedere...- cosa? Oh cavolo...sono in intimo! Come ho fatto a dimenticarmi di vestirmi? Ah già, in casa ci sono tipo 40 gradi e io mi sto sciogliendo. Tutta colpa di mia madre e della sua ossessione per il freddo. Anche io non voglio che il mio piccolo e adorato fratellino si ammali, ma 40 gradi a novembre non sono un toccasana per me. E non voglio neanche immaginare cosa possa fare quando vedrà qualche fiocco di neve...aiutatemi!
 -Ma si è rotta la caldaia?- mi chiede giustamente
. -Sì, si è rotta la caldaia di mia madre però. Esci un attimo dalla stanza che mi vesto.-
 -Ma se ti ho vista un sacco di volte così, e anche senza niente addosso...stai tranquilla che non ti salto addosso. Ci sono i tuoi di là e io sono ancora giovane per morire.-
 -Nel frattempo fai come se fossi a casa tua...- e io intanto presi qualcosa dall'armadio per vestirmi. Qualcosa di corto ovviamente. Ma chi è questo prode cavaliere venuto a disturbami? E' Chris ovviamente! No, io e lui non ci siamo mollati, anzi la nostra relazione va a meraviglia. Ho detto quelle cose prima per fare qualcosa di diverso. In realtà dovrei studiare, ma se immagino la fine della nostra relazione la immagino così. A volte vado anche a dormire da lui. Ovviamente domiamo in camere separate, almeno fino a quando i suoi non vanno a dormire. Poi Chris viene a trovarmi in camera e dormiamo abbracciati. Sembriamo una di quelle coppie consolidate da tempo e perfette in tutto. Mi piace questa visione della vita! Dio quanto lo amo!
 -Amore stasera vieni a dormire da me?- e come al solito mi riporta al presente.
 -Non lo so. Devo chiedere ai miei...-
-Convincili perchè ho casa libera...-
 -I miei amati suoceri dove sono?-
 -Sono nella tua cucina a parlare con i miei di suoceri...-
 -E ma come fai ad avere casa libera allora?-
 -I miei non tornano a dormire...-
 -Come mai?-
 -Vanno in vacanza con i tuoi...-
 -Davvero?-
 -Sì...-
 -Ma io non posso. Devo tenere Ale...-
 -Lo portiamo da me...giochiamo a fare i genitori...-
 -Come al solito...-
 -Ma lo sai che mi piace averti in giro per casa...-eh sì che lo so! Mi ha detto che gli piacerebbe convivere ma non mi ha mai fatto la proposta. Se solo me la facesse io gli direi di sì. Da Tom ho scoperto che vorrebbe chiedermelo, ma ha paura della mia risposta. Ha paura che io mi possa pentire di lui...ma quanto è innamorato il mio amore?
 -Ti piace avermi n giro solo al week end?-
 -Jessica sto cercando un appartamento per andare a convivere con te...-
 -Lo so...me lo ha detto Tom...e ne avrei uno in mente...-
 -Quale?-
-Te lo dico dopo...ora voglio festeggiare con te per le stupende parole che mi hai detto...- e così ci avvicinammo e ci baciammo. Ovviamente non ci fermammo solo ai baci, ma questi sono dettagli...
 
 
 
..............spazio autrice........
 
scusate scusate scusate! So che sono in un ritardo allucinante, ma io guardavo la pagina, lei fissava me, ma non mi venivano idee. Ero proprio bloccata. Spero che questo capitolo vi piaccia....so che è tutto POV JESSICA ma il prossimo sarà tutto POV CHRISTOPHER. Detto questo vi saluto e mi auguro di trovare qualche recensione....bacioni quin

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***






POV CHRISTOPHER

 

Stare con Jessica è sempre bello! A parte il fatto che si occupa di tutto lei, ma ti mette di buon umore. Non so come faccia, ma ci riesce sempre. Anche quando eravamo amici-nemici aveva questa speie di potere su di me. Già da allora avrei dovuto capire che per lei provavo qualcosa che andava in direzione dell'amore.

Ho sempre detto di odiarla e di non sopportarla, ma nascondevo solo i miei sentimenti e le mie emozioni. Li nascondevo soprattutto a me stesso. Non lo facevo per un secondo fine o per qualcosa in particolare. Non me ne rendevo conto. Io avevo bisogno di lei, ma la prendevo sempre in giro. So che le mie battutine la irritavano, ma anche lei non scherzava.

So anche che lei all'inizio non si fidava di me e che pian piano ha iniziato a farlo. Ora sono in fase di recupero fiducia, e dopo l'ultima bravata che ho fatto non capisco come lei posssa stare ancora al mio fianco.

Ad agosto quando ci siamo mollati io ho quasi ceduto alle avances di Reb e stavo per finire a letto con lei. Jessica lo ha scoperto ma mi ha perdonato. E anche dopo quell'episodio ho dovuto dimostrarle che mi meritavo la sua fiducia.

Ora siamo a dicembre e non sono sicuro che lei si fidi di me. So che la colpa è tutta mia...ma io sono pur sempre un ragazzo no?

Cosa ho combinato stavolta? Procediamo per gradi:

le ho detto che volevo andare a vivere con lei. Abbiamo trovato un appartamentino, un bilocale, e viviamo lì. Paghiamo le tasse grazie alle nostre borse di studio, ma i nostri genitori sono ben felici di aiutarci. Viviamo insieme da circa un mese.

All'inizio, e anche ora, la vedevo un pò spaesata. Non era casa sua e ce la metteva tutta per far andare bene le cose. Io a modo mio contribuivo, ma non ci riuscivo. Greta , la nostra amica comune, mi diceva che lei aveva delle difficoltà, am che non me ne parlava perchè erano delle sciocchezze. Mi dicevano le stesse cose Giulia, Sara e Marta. Lei con le sue amiche si confidava e loro, dopo un mio interrogatorio molto accurato, mi dicevano solo quelle cose. L'unica ragazza che mi ha concesso di sapere qualcosa in più è stata Giulia.

Giulia è la classica ragazza che non sa perdere. È una bella ragazza: alta 1,70, capelli scuri, occhi scuri e le forme al posto giusto. So che mi viene dietro dai tempi delle elementari e che questa cotta che ha per me non le è mai passata. Non penso che Jessica sapesse di questa cotta.

Comunque, Giulia mi ha detto che i problemi di Jessica erano dovuti all'amministrazione della casa. Lei doveva studiare, fare le pulizie in casa, provvedere al cibo e provvedere alle spese dell'appartamento e del condiminio. Praticamente io non facevo niente e non faccio niente. So che è la verità. So anche che è stato un mio errore lasciar fare tutto a lei e che avrei dovuto aiutarla.

I problemi con Jessica sono iniziati quando il mio cellulare ha iniziato a squillare a qualsiasi ora del giorno e della notte e questo ha contribuito a far venire i dubbi a Jessica.

Lei pensava che si trattasse di una ragazza ed effettivamente era così. No, non era Rebecca ma Giulia. La sua cara amica Giulia.

Per farmi dare quelle informazioni da Giulia le hoo dovuto dare un bacio, non era nè un bacio sulle guance e nè un bacio casto. Era una bella limonata. Non dovrei dire che mi sono fermato solo perchè Jessica ha citofonato e che mi sono staccato di malavoglia. Non lo dovrei dire ma è stato così. Non so cosa avrei combinato se Jessica non avesse citofonato e non so come ci avrebbe trovato.

E dato che io sono un emerito cogl**ne ho raccontato a Jessica tutto. E alla sua domanda: "Ti è piaciuto?" io ho detto la verità e quindi sì. E ad un'altra sua domandas:"Ci saresti andato?" io ho risposto ancora sì.

Lo so, lo so che non me la merito una ragazza del genere. So anche che la sto facendo soffrire ma non riesco a lasciarla andare.

Jessica è una ragazza stupenda e per non far preoccupare i suoi genitori e i miei dice loro che va tutto bene e che la convivenza è stata la nostra scelta migliore. È una bugia e lo sappiamo entrambi. Non vuole che i nostri genitori si intromettano.

È una settimana che lei non dorme con me. È una settimana che le ho confessato quella cosa di Giulia ed è sempre una settimana che mi rivolge a stento la parola. Sono fortunato perchè ancora vive sotto il mio stesso tetto.

Ha deciso di dormire sul divano. Me lo ha detto una sera. No, non è stata direttamente lei a dirmelo, ma me lo ha scritto su un bellissimo bigliettino che diceva:

 

Ciao Dema,

stasera non mi troverai a casa. Sono uscita, ma se ti senti solo e vuoi un pò di compagnia puoi chimare Giulia. Il suo numero non te lo lascio perchè so che ce l'hai. Se viene Giulia avvisami così evito di disturbarvi. Non vorrei che non finiste le cose come l'altra volta.

Da stasera io dormirò sul divano, quindi fai di quel letto ciò che vuoi. Non torno a casa perchè non voglio far preoccupare i miei e non voglio che mio padre sappia quello che hai fatto o che stavi per fare.

Divertiti!

Jessica.

 

Ha spiegato tutto in quel bigliettino. Non so se quelle parole significhino che tra noi è tutto finito, ma so che è una settimana che lei non mi permette di sfiorarla. È una settimana che non sento il sapore delle sue labbra. È una settimana che non sento le sue labbra fondersi con le mie. È una sdettimana che le mie mani non accaezzano il suo corpo. È una settimana che lei non mi sfiora. Ed è una settimana che io non chiudo occhio. È da una settimana che ho perso la testa e la colpa di tutto è solo mia.

A casa la vedo a stento.

Al mattino si alza presto, si lava, si veste e prepara la colazione. La prepara anche a me, e me la lascia sul tavolo in cucina. Esce di casa e non la vedo. Verso le 16,00 torna a casa e fa le pulizie, poi studia e per le 18,30 sparisce di casa. A quell'ora torno io. Mi lascia la cena sul tavolo con il solito biglietto che dice: La tua cena.

Rientra a casa verso le 23,00 e si mette a dormire. Io per quell'ora sono già in camera.

Una volta ho provato ad aspettarla, ma appena mi ha visto in sala è corsa via. È rientrata alle due di notte.

Sono le 7,15 del 20 dicembre. Ultimo giorno di corsi.

Jessica è in cucina e sento l'odore del caffè. Lei odia bere caffè. Lo prepara a me. Me lo prepara nonostante tutto.

-Buongiorno.- le dico io che nel frattempo mi sono alzato e l'ho raggiunta in cucina.

-'giorno.- mi risponde lei. Almeno ha risposto.

-Sei ancora in pigiama...inizi più tardi stamattina?-

-Uhm..-

-Devo interpretarlo come un sì?-

-Uhm...- e queste sono le uniche risposte che mi dà. Non mi guarda neanche in faccia. Devo farle proprio schifo. Me lo merito.

-Io devo iniziare dopo pranzo oggi e finisco per le 16,30...- che intelligente che sono! Le dico anche a che ora finisco così poi quando torno non la trovo in casa. Sei un cogl**ne Christopher!

-Hai bisogno della casa libera?-

-Eh? No! Perchè?-

-Entro le 16,30 porterò le mie cose via. Poi non mi avrai più tra i piedi.- cosa?

-Vai via? Perchè? Mi stai lasciando?- so che la mia voce è roca e le lacrime premono per uscire ma chissene frega!

-Sì, ritorno a casa mia!-

-Mi stai lasciando quindi...-

-Spero che tu e Giulia siate felici insieme...da come urlava lei l'altro giorno devo dedurre che l'hai resa felice...-

-Cosa? Quando?-

-Tre giorni fa una lezione è terminata prima e volevo tornare a casa per studiare. Stavo per aprire la porta quando ho sentito delle urla di goduria e ho preferito non disturbare. Dalla voce mi sembrava Giulia, anche se non ho mai sentito la sua voce roca...-

-Lunedì ho finito alle 12,30 e se tu ti degnassi di accendere quel cellulare ti accorgeresti che ho provato a chiamarti un centinaio di volte e che ti ho laasciato una cinquantina di messaggi nei quali ti dicevo che il pranzo lo preparavo io e che ti aspettavo. Ma tu ovviamente il cellulare non l'hai mai acceso e io ti ho aspettato come un cretino. Non so di chi fosse quella voce, ma di certo non era in questa casa.-

-Devo andare a lezione...-

-Hai ancora intenzione di tornare dai tuoi?-

-Sì!-

-Bene! Ti lascio casa libera così almeno ti sentirai più a tuo agio!- presi le chiavi di casa e aprii la porta.

-Hai intenzione di uscire in pigiama a dicembre?-

-Non vorrei disturbarti oltre Jessica...-

-Voglio fidarmi ma non ci riesco ok? Perchè hai baciato Giulia? Si è innamorata di te dalla prima volta che ti ha visto...ce lo ha sempre detto e tu la baci? Se ti piace lei io mi faccio da parte. Non voglio soffrire ok? Se mi devi tradire lasciami...-

-Ma io non ti voglio tradire...-

-Chistopher me lo hai detto tu che se non vi avessi interrotti sareste andati oltre a quel bacio...e che quel bacio ti è piaciuto. Che dovrei pensare?-

-Mi sarei fermato Je! Credi davvero che ti avrei tradita? Mi credi così stupido e debole?-

-Sono le cose che mi hai detto tu...non so se ti saresti fermato...-

-Tu sei riuscita a fermarti con Giovanni?-

-Giovanni? Ch c'entra Giovanni?-

-Ho visto come vi baciavate...ero venuto da te quel giorno per farti una sorpresa ma la sorpresa me l'hai fatta tu!-

-Mi ha baciato lui e io l'ho spinto via! Io non ti tradirei mai,,,non me lo sogno nemmeno!-

-Perchè non mi tradiresti?-

-Oh andiamo Chris lo sai...-mi ha richiamato Chris...dillo che mi ami Je! Dillo!

-No ok? Non lo so...-

-Perchè ti amo ok? Perchè sono talmente scema da amarti nonostante tutto ok?-

-Anche io ti amo Je! E amo solo te!- credimi! Credi alle mie parole, credi alle lacrime che stanno uscendo dai miei occhi, credi al mio corpo che trema al solo pensiero che tu mi possa lasciare...credi a tutto questo.

-Non piangere Chris...odio sapere che le persone piangono a causa mia...-

-E allora non andare via Je. Resta qui con me e affrontimo insieme la vita. Non mi lasciare...fai tutto quello che vuoi, ma non te ne andare! Fammi soffrire, distruggimi ma non lasciarmi...-

-Sto male Chris...sto male e tu non te ne sei accorto!-

-So che vomiti di notte...so che piangi su quel divano e so che ogni tanto vieni in camera a spiarmi...le so queste ose perchè le faccio anche io...a parte vomitare. A proposito perchè vomiti?-

-Perchè i tuoi spermatozoi non lasciano in pace il mio utero.-

-Sei incinta?-

-C'è la possibilità che lo sia...-

-In che senso?-

-Non ho fatto nessun test e non ho intenzione di farlo.-

-Vestiti!-

-Cosa?-

-Vestiti e andiamo a comprare un test. Voglio sapere se qui dentro- e nel dire ciò le appoggio una mano sulla pancia e la muovo- c'è mio figlio!-e poi le do un bacio a fior di labbra.

-No! Io non lo voglio sapere. Sto per andare via e tu vuoi sapere se sono incinta? Non ha senso.-

-Tu non vai via. Tu resti qui con me e se sei incinta ha senso per me. Ma prima di andare in farmacia vieni di là che dormiamo un pò. Sono solo le otto ed è una settimana che non chiudo occhio. E a giudicare dalle tue occhiaie direi che la stessa cosa vale per te.- e dicendo questo me la trascino in camera. Non aspetto una sua risposta, ma da come si fa trascinare suppongo che a lei le mie parole vadano bene.

E così ci mettiamo nel letto e ci stringiamo. Ci addormentiamo stretti l'uno all'altro e col sorriso sulle labbra per esserci ritrovati!




...angolo autrice...
Salve ragazze! Stavolta non vi ho fatto aspettare una vita e mezza! Spero che il capitolo vi piaccia! bacioni...quin

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Salve ragazze!!! la storia è terminata...o quasi...comunque vi aspetto alla fine del capitolo.
BUONA LETTURA!






E lui è qui vicino a me che sta dormendo. Mi tiene stretta a sè, come se avesse paura che io scappi. E fa bene ad avere paura. Io sto per scappare, sto per allontanarmi da lui e sto per farlo in modo definitivo.

È questo quello che voglio davvero? No! Vorrei tanto stare qui con lui e amarlo.

Amarlo, oramai mi riesce difficile farlo.

Prima c'è stata la storia di Rebecca e gliel'ho perdonata. So che in quei due giorni non stavamo insieme, ma se ci teneva davvero a me di certo non si lasciava andare così con lei.

Non sono pazza. So che quello che sto per fare dice di me il contrario, ma non riesco a sopportare oltre questa storia.

Giulia mi ha fatto capire tante cose. Con lei non ci parlo più, non la vedo più e non la considero pipù mia amica. So che la colpa non è solo la sua perchè le cose si fanno sempre in due.

Ed è arrivata l'ora che anche lui paghi per quello che mi ha fatto.

Se davvero prova un sentimento così forte per me , come l'amore, di certo non mi dimenticherà e farà di tutto per riconquistarmi.

Adesso c'è anche il problema del test di gravidanza. So che questa volta sono incinta per davvero. So che anche l'altra volta lo pensavo, ma stavolta ne sono certa. Non voglio questo bambino. Non lo voglio perchè è arrivato in un momento davvero difficile. Non so ancora cosa fare e sto sperando con tutta me stessa che quel test sia negativo. Quando lo farò vedrò.

Per il momento sono ancora qui, per guardarlo un'ultima volta.

Sto per sparire dalla sua vita e non ho il coraggio di dirglielo.

Sono una vigliacca, ne sono consapevole, ma lui non mi lascerebbe andare via e io sarei costretta a restare. Io non voglio essere obbligata a restare. Devo avere un pò di spazio, voglio avere spazio. In questo momento ne ho bisogno e ora più che mai.

Dovrei lasciargli un bigliettino, ma non so cosa scrivere. Non voglio che si preoccupi e non so se lo farà.

 

Non cercarmi. Jessica.

 

Lo so che non è il massimo, ma i giri di parole in questo caso non servono. Ho già cambiato numero di cellulare e lui non lo sa. Non voglio che mi chiami e che mi dica se gli manco e che sono stata una vigliacca a lasciarlo così. So bene che la sono ma non trovo il coraggio per affrontarlo.

 

Ed ora sono qui, davanti casa mia e devo comunicare la mia scelta ai miei. Non è una scelta facile, so che i miei mi appoggeranno e so che soffriranno. Lo so e ne sono consapevole.

-Mamma sono io. Papà è in casa?- chiedo io con un tono di voce rotto dalle lacrime. Non mi freghi che mia mamma mi veda così.

-E' finita?- mi chiede lei.

-Voglio andare da nonna Hannah...oggi!-

-Prepara le valigie tesoro. Io prenoto il primo aereo e avviso la nonna.- ed eccolo mio papà. Lui che mi asseconda sempre in tutto e che non fa mai qualcosa di sbagliato. Lui che mi lascia vivere la mia vita e mi fa fare tutte le esperienze di cui ho bisogno. Lui è il padre migliore che io potessi avere.

-Vieni tesoro che ti aiuto!- e anche mia mamma fa la sua parte. Lei che mi capisce solo guardandomi negli occhi e che mi fa sentire speciale. La mamma migliore del mondo...

 

E dopo due ore eccomi qui in aereoporto, pronta per partire. Ho tutto quello che mi serve e so che Chris si starà disperando per cercarmi. Gli ho lasciato il biglietto nel suo giubotto. E so che ci guarderà solo alla fine, quando ci riporrà le chiavi di casa.

E so che facendo così io avrò il tempo per prendere questo maledetto aereo e allontanarmi da lui.

In questo momento sono in bagno, con un test di gravidanza in mano e sto aspettando il responso. Ho detto a mia mamma che forse sono incinta e non si è arrabbiata. Ne sono felice, almeno non mi ha giudicata!

E per una volta, anzi due, la fortuna è dalla mia parte: negativo. Vedo una sola barretta ma per conferma ho chiesto a mia mamma. Anche lei mi ha confermato che non crescerà nessun bambino dentro la mia pancia.

-Piciu chiamaci quando arrivi..- e come potrei non farlo?

-Certo...ma ora non piangete che fate pipangere pure me...- e di lacrime so già che ne sverserò tante.

-Mamy per il trasferimento te ne occupi tu? Chiama Sara e Marta. Loro sapranno aiutarti..-

-Certo tesoro...-

-Ciao piccolino mio. Non ti dimenticare della sorellona eh? Mi raccomando fai il bravo e non are tutte le scemenze che ho fatto io. Non sciupare troppi cuori e se trovi la persona giusta non fartela scappare. Ti voglio bene fratellino mio!- e gli do un bacio sulle guance.

-Mamy, daddy ci vediamo nelle vacanze. O venite voi o vengo io, ma tanto so già che verrete voi. Scusate se vi faccio spendere tanti soldi...-

-Non ti preoccupare. Questo e altro per la tua felicità. La carta prepagata ce l'hai con te? Ogni mese ti verserò i soldi...se ti manca qualcosa non esitare a dircelo ok?-

-Certo! Ora vi saluto...devo andare...ciao!-

-Ciao piccola stella!- e scoppio a piangere, ma non ho il coraggio di guardare indietro.

Sto facendo il check-in e sono in fila.

Ma quanto ci mettono? E che cavolo! Io me ne oglio andare da qui!

Finalmente è arrivato il mio turno e adesso spero di lasciarmi tutto alle spalle. Spero davvero di dimenticare il male e di rifarmi una vita.

Sto aspettando la cessettina con le mie cose quando mi sento chiamare. Alzo il viso e cerco con lo sguardo la persona che mi chiama.

-Jessica non te ne andare. Ci siamo noi con te....- le mie migliori amiche: Marta, Sara e Greta.

-Ci sentiremo ogni sera su skype...vi adoro e vi voglio bene...!- e sto per andarmene quando...

-Jess...- e come una stupida dopo aver sentito solo la sua voce scoppio in lacrime. Riprenditi Jessica e non ti voltare. Devi andare avanti. Cammina e vai verso l'aereo, tanto indietro non puoi tornare ora!

-Voltati...ti prego...-se mi volto non vado via. Se mi volto lo vedo e...lo amo. Maledizione a me e alle mie lacrime. Prendo la mia valigia e col respiro rotto dai singhiozzi e le lacrime che offuscano la mia vista giro l'angolo senza voltarmi indietro. Non lo vedo, ma lo sento piangere come un ragazzino. Lo sento mentre mi chiama ancora con la voce rotta dal pianto.

Addio Chris.

Addio amore mio.

 

 

 

 

...spazio autrice...

Perfida! Sono perfida! Sto ancora piangendo per le cose che ho scritto ma non me la sento di cambiare il finale.

Jessica vuole stare da sola perchè pensa che se lui l'abbia tradita per ben due volte lo farà ancora. So che non ho messo un POV CHRISTOPHER ma penso che lo metterò. E comunque quello sarà il capitolo definitivo e conclusivo.

La storia è terminata. Spero vi sia piaciuta! Bacioni quin.

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Capitolo 28
*** Capitolo 28- Epilogo ***


SALVE RAGAZZEEE!!! CI LEGGIAMO GIù...E HO UNA SORPRESA PER VOI!!!






POV CHRISTOPHER

 

Mi svegliai di soprassalto e non la trovai a letto. Corsi in bagno, pensando che si fosse sentita male e non la trovai neanche lì.

Andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Dovevo calmarmi! Magari era solo uscita e sarebbe rientrata al più presto. Presi il cellulare e la chiamai con la speranza che avesse quel cavolo di cellulare acceso. Speranza vana!

Mi aggirai per la cucina, per la camera e per qualsiasi altro posto di quella casa sperando in un suo bigliettino.

Avevo dormito davvero tanto. Quasi 4 ore e magari lei si era svegliata prima. Sapevo che il frigo era vuoto così pensai fosse andata a fare la spesa. Ma se era incinta non doveva affaticarsi. Chiamai Sara, la sua amica, per chiederle se magari avesse sentito Jessica. Mi disse che lei era con Marta ma Jessica non c'era. Non provai a chimare Greta perchè sapevo che era con Tony. Presi la giacca e uscii fuori. Le chiavi erano come sempre nella tasca del mio giubotto e così le presi, ma mi cadde un foglietto.

Io non avevo dei fogli nelle tasche. Al liceo me le lasciavano le ragazzine e ci segnavano i loro numeri, ma non mi succedeva già da un pò di tempo.

Lo raccolsi di malavoglia e lo lessi.

Era di Jessica. Mi stava lasciando e lo ha fatto con un bigliettino.

Cosa le prende? Lei non è così. Lei è diversa, mi ama e mi accetta per lo stupido che sono. E allora perchè è andata via. Perchè mi ha lasciata? Non ha preso neanche le sue cose, ha lasciato tutto così.

Corsi a casa sua, non rispettando limiti di velocità e semafori. Penso di aver preso come minimo una decina di multe. Fatto sta che arrivai a casa sua dopo 10 minuti. Di solito ci impiegavamo mezz'ora o tre quarti d'ora. Era un record no?

Citofonai all'infinito, ma nessuno venne ad aprire. Sapevo che era tardi e sapevo che se ci fossimo lasciati nessuno mi avrebbe più aperto.

Poi mi ricordai una cosa che lei mi disse: "Se dovessimo separarci io me ne andrei. Tornerei dai miei a Londra e starei lì. Non sopporterei di stare nella tua stessa città e di vederti felice con un'altra."

Stava partendo. Dovevo raggiungere l'aereoporto. Doveva vederla e fermarla.

E ancora una volta presi non so quante multe. Non mi importava. Io volevo lei e dovevo mettercela tutta per dimostrarle il mio amore.

Arrivai all'aereoporto e vidi la sua famiglia. Il padre mi corse incontro.

-Sei uno stupido. Come cavolo pensi che stia lei eh? Cosa le hai fatto? Cosa è successo tra di voi? Dimmelo...anzi no! Fai quello che devi, ma riportami mia figlia! So che ti ama e vedi di mettercela tutta. È all'imbraco 14, corri...- e così mi lasciò andare. Mi sarei aspettato dei pugni o qualcosa che facesse male. E non c'era andato neanche pesante con le parole.

E così la vidi all'imbarco. Si era appena girata, dopo aver salutato le sue amiche.

-Jessica..- la chiamai e sperai che si girasse. Invece si bloccò solamente e rimase ferma.

-Jessica...girati!- dissi. Tentai un'altra volta. Tentai e sperai, ma non si girò. Prese le sue cose e svoltò l'angolo. L'avevo persa e scoppiai. Scoppiai in lacrime e non me ne fregava niente di sembrare debole o di sembrare un bambino. Io avevo appena perso l'amore della mia vita. Che razza di idiota che sono. Certo che potevo pensarci prima di fare certe cose.

Vidi solo un aereo partire e mi accasciai a terra. Non avevo la forza per alzarmi o per andare avanti.

-Non sono riuscito a faermarla. Sono un buonannulla. Mi perdoni signor McCartney. Ho fatto soffrire sua figlia e lei è andata via a causa mia.-

-non piangere Chris. Lei non lo vorrebbe. Ha bisogno di tempo e vedrai che tornerà. Prova a chiamarla ogni tanto e sistemerete le cose.- mi disse sua mamma.

-Ha sempre il telefono staccato...- dissi io tra i vari singhiozzi.

-Ha cambiato numero Christopher. Ha tagliato i ponti con te.- mi disse di nuovo lei.

Ora il mio obiettivo era rintracciare il suo numero e riportarla in Italia da me. Ritornai a casa con la sua famiglia e piansi con in braccio il suo amato fratellino Alessandro.

 

 

 

 

 

...angolo autrice..

La storia è finita! Mi dispiace se lìavete trovata brutta o deprimente, ma questa è la fine. L'amore non vince sempre su tutto e questa volta sembra che abbia vinto il dolore e l'odio. Ma sarà davvero così? Vi devo dire una cosa, ma prima devo fare una cosa importante e cioè ringraziarvi. Quindi ci leggiamo dopo la luuunga lista.

Prima di svelarvi un segreto volevo:

ringraziare le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite:

1 - alessia_alex7
2 - Brittina99
3 - Carrow99
4 - Comandante Alpha
5 - DebSlytherin
6 - dreamever98
7 - Fata Desi
8 - fri_7
9 - gnometta19
10 - Marti_Directioner97
11 - Melico
12 - naikechan
13 - pandora1234
14 - Sharpettes
15 - spring99
16 - the_smile
17 - _TheUnholyTrinity_

Le ragazze che l'hanno messa tra le seguite:

1 - alessia_bill98
2 - Ale_Broken
3 - andry15
4 - angel2
5 - Angel812
6 - Aury9
7 - bellacullen_98
8 - bettoni
9 - Carrow99
10 - charletto09
11 - ChicaTheLiar
12 - elidecloe
13 - elspunk93
14 - Fraa1994
15 - ghela
16 - gikki__
17 - giulia e toni
18 - gnometta19
19 - Hayley_DLM
20 - ilaperla
21 - kikka410
22 - kry_95
23 - LauraG86
24 - Laux
25 - Lucia92
26 - ludolove
27 - LulKet
28 - Marss
29 - memoryofachild
30 - meryj
31 - mikytkd
32 - Minelli
33 - Nene__
34 - Penelope Potter
35 - piki1295
36 - PrincipessinaDolce
37 - Quil_
38 - sabrinasodano
39 - savi31
40 - SimpleEchelon
41 - sof13
42 - sophie_chan
43 - TVD_delena
44 - vannuccini
45 - _Naomi_
46 - _pencil_

e quelle che l'hanno messa tra le ricordate:

1 - Alessandra_
2 - claudia15
3 - fabrizia_rocca
4 - Penelope Potter
5 - Sara_JHPG
6 - sophie_chan

 

E adesso ragazze tocca a me:

la storia non è finita. Questa è solo la prima parte e a breve pubblicherò il primo capitolo del sequel. Guardate sulla mia pagina profilo per le news.

Pubblicherò il nuovo capitolo domani...forse...o magari mercoledì. Controllate sulla mia pagina!!!

grazie ancora per i fantastici numeri! Bacioni quin

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