Un amore in prima pagina

di JustNiki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Little Bird ***
Capitolo 3: *** Introductions ***
Capitolo 4: *** A statue of you! ***
Capitolo 5: *** Lying beside you ***
Capitolo 6: *** What the fuck?! ***
Capitolo 7: *** Let's just play a game ***
Capitolo 8: *** The fate ***
Capitolo 9: *** A day out ***
Capitolo 10: *** Welcome to the party - part one ***
Capitolo 11: *** Welcome to the party - part two ***
Capitolo 12: *** What a mess!!! ***
Capitolo 13: *** I dissolve into you... ***
Capitolo 14: *** If I kiss you will your mouth read this truth ***
Capitolo 15: *** Ooops! ***
Capitolo 16: *** Everything's fine... ALMOST fine! ***
Capitolo 17: *** Date into a bubble ***
Capitolo 18: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






Arrivata all’aeroporto presi i bagagli e mi avviai verso l’uscita. Mi fermai di scatto davanti a un bagno ma qualcuno dietro di me mi venne addosso ed entrambi cademmo.
<< Oggi sono particolarmente sfortunata! >> Dissi alzandomi da terra Il ragazzo fece la stessa cosa. Era bellissimo. Era già il secondo ragazzo bello che vedevo a Londra questa città mi piaceva sempre di più. Era biondo, tinto credo e aveva dei bellissimi occhi azzurri.
<< Scusa non avevo intenzione di caderti addosso ma stavo scapp…. correndo! Ti ho fatto male? >>
<< No, tranquillo! >>
Iniziò a guardarsi intorno e mi mise le mani sulle braccia lasciate inermi lungo i miei fianchi. Avvicinò rapidamente le nostre labbra fino a farle combaciare perfettamente nel frattempo le sue mani scivolarono lungo i miei fianchi concedendogli di avvicinare i nostri corpi l’uno all’altro e mi spinse contro la parete. Tutto ciò deve essere accaduto molto velocemente ma io sentì quell’attimo durare in eterno. Il bacio fu molto casto, un semplice lungo bacio a stampo. Ma che bacio! Fui distratta dal bacio da un enorme gruppo di ragazzine urlanti in preda agli ormoni che si misero a correre di fianco a noi urlando il nome di un certo Harry. Appena le ragazze ci ebbero superato ilmio baciatore si staccò e si girò a guardare quel delirio cominciando a ridere. Ero senza parole, non sapevo che fare. Insomma uno sconosciuto che ti bacia 2 minuti dopo che gli sei caduta addosso, non è normale.  Allungai il collo per vedere cosa ci fosse di tanto divertente nella scena che stava guardando. Le ragazze appena passate stavano accerchiando e assalendo, un ragazzo alquanto spaventato. Il mio baciatore si stava proprio godendo la scena ridendo come un matto e in tutto quel tempo non aveva staccato le sua mani che erano tornate a stringere le mie braccia dopo il bacio. Quando si riprese dalle sue grasse risate, finalmente mi guardò. Io non riuscivo a parlare e dopo un lungo silenzio finalmente si decise a parlare.
 << Scusa, non sono un maniaco o niente di simile. Mi dispiace averti terrorizzata! >> disse portando impacciatamente una mano dietro la nuca.
<< Noo…. tranquillo… CREDO! - nooo ma che dico non andava per niente bene. Scossi la testa - No che non va bene! Come ti sei permesso?!?! >>
Mi guardò sconvolto. E ci credo a guardare i miei sfasi chiunque si sconvolge. Sembro uscita da un manicomio. << Mi dispiace davvero, ma era un urgenza. Senti ora devo andare! Ancora scusa! >>
<< Un urgenz…?!?! >> se ne andò senza farmi finire di parlare, guardandosi attorno prima di uscire dal corridoio appartato in cui eravamo e correndo verso un’uscita. Presi la mia valigia e mi avviai anch’io verso l’uscita dove vidi Finn, mio fratello, aspettarmi in macchina. Misi la valigia nel baule e quando mi accinsi ad aprire la portiera, una macchinona nera per poco non mi investì e si fermò poco avanti a me. Sentii delle urla e vidi un gruppo di ragazzi correre verso l’auto e salirci su. Il mio sguardo si fermo su due ragazzi. Il primo, quello che avevo visto essere aggredito dal gruppo di ragazze e il secondo ragazzo che mi stava divorando con gli occhi, come un cannibale che non mangia da 2 mesi. Indovinate?! Era il ladro di baci. Mi voltai decisa a fare l’indifferente e salii in macchina ma finché Finn non superò il macchinone continuai a sentire il suo sguardo su me.
 









HOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAA!!! QUE TAL?!
Ciaooo!! Inizio col dire che spero vivamente che questa storia vi piaccia! L'ho scritta mentre ero a Londra (quella città è la mia musa) !! =) 
Inizialmente l'ho scritta per un concorso ma siccome non si sono fatte sentire e a me questa storia non faceva poi così schifo ho deciso di publiccarla qui! Non si sa mai! Magari a voi piace! Se non vi piace credo che mi darò all'ippica (?) Ho detto che i cavalli mi fanno un pò senso?! Ecco ora che lo sapete vi pregooo, SALVATEMI !!! Ahahahahahahaha Che poi a voi cazzo ve ne frega se muoio su un cavallo in corsa?! *stanotte avrò gli incubi* DISCORSO CHIUSO che è meglio ( come dice un puffo! Non chiedetemi quale ) 
A parte questo credo che abbiate capito chi è il poinontantomisterioso LADRO DI BACI
Vi attendo settimana prossiamo con il primo capitolo!! =) 
Se recensite evito di darmi all'ippica! ;) GRAZIEEE 


-Nicholl 

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Capitolo 2
*** Little Bird ***


<< Svegliaaaaa bellla addormentata!!! >>

<< Mnmnmnmn…. Finn che vuoi?? >>

<< Dobbiamo andare al lavoro è il tuo primo giorno! Ricordi? O vuoi già essere licenziata? >>

<< Se quest’opzione implica il dormire di più, ci sto!! >>

<< Allora butterò i pancakes che ho preparato con amore e su cui ho versato del gustoso sciroppo d’acero. >>
Mi misi seduta e abbassai la mascherina notturna per poi rivolgergli un bellissimo sorriso. O almeno così credevo. Lui sapeva ciò che amavo e ciò era tremendamente fastidioso anche se allo stesso tempo era tremendamente dolce. Era il miglior fratello del mondo, insieme a Jack, ovviemente e guai a chi li toccava! Ma non glielo avrei MAI detto! Jack era l'altro mio fratello. Lui e Finn era gemelli e insieme facevano un cervello ma io gli preferivo divisi perchè così riuscivo a raggirarmeli meglio. 

<< Che schifo! Ti puzza l’alito! Smetti di sorridere e chiudi quella voragine che hai al posto della bocca, così non sarò più costretto a sentire questa puzza infernale! >>Ok. Forse ho parlato troppo presto. Esiste fratello più stronzo di questo?!

<< Ah?! Mi puzza l’alito?! – dissi annuendo – vieni qui fratellino caro. Fatti sbaciucchiare tuttoooo!! >> mi buttai addosso a Finn e lui cercò di divincolarsi dal mio abbraccio e dai miei baci puzzolenti.
                                                                                                   
Quando finii di infastidirlo, scesi a fare colazione, poi mi vestii e andammo insieme al giornale. Una volta arrivati fui mandata subito nell’ufficio del direttore mentre Finn andò nel suo ufficio.
<< Buongiorno signorina Harris! >>

<< Sono contento di conoscerla finalmente! Lei è una giornalista prodigio! >> sbarrai gli occhi! Che cazzo si era fumato quella mattina?!

<< Credo che PRODIGIO sia un parolone. Insomma sono solo fortunata! >>

<< Vedo che ha senso critico anche nei suoi stessi riguardi come ne ha nei riguardi altrui. Un’ottima qualità da giornalista! E tutto alla tenera età di 19 anni! Se ne rende conto?! Lei potrà diventare un’eccellente giornalista! >> No davvero. Mi stava prendendo per il culo?!

<< Ma vaa! Non sono poi granchè! Posso sempre migliorare! >>

<< Non sia troppo dura con se stessa. Secondo me lei è bravissima. Comunque sia… Ho già deciso quale sarà il suo primo pezzo. >>

<< Oh! Ne sono felice! Mi metterò subito al lavoroe prometto che non la deluderò!! >>

<< Bene. Per farla ambientare e metterla un po’ alla prova ho deciso di darle per iniziare un articolo relativamente semplice. Il giornale dedica sempre una sezione alla musica ma per settimana prossima abbiamo deciso di dedicare diverse pagine ad una band molto famosa che fa impazzire le ragazzine. Si chiamano One Direction. Li conosce? >>

<< Ne ho già sentito parlare ma sinceramente non li ho neanche mai visti in foto! Non sono una grande fan dei nuovi generi musicali! Sono più… all’antica?! >>

<< Allora presumo che si dovrà informare bene a riguardo. Comunque abbiamo chiesto l’esclusiva al loro manager e ci ha consentito di seguirli per una settimana. Loro vivono qui a Londra e questa settimana saranno in studio a fare le prove per il loro prossimo tour, quindi lei potrà andare direttamente in studio senza venire qui al giornale per tutta la settimana! >>
Non poteva darmi una notizia migliore. A questo punto speravo solo che mi dicesse che questi tipi iniziassero le prove alle 11 del mattino e avrei festeggiato fino alla fine dei miei giorni. POTEVO FINALMENTE DORMIRE, yuppiii !!!

<< Non poteva darmi notizia migliore! >>

<< Sono contento che l’idea le piaccia! Ora vada a sfornarmi un articolo da giornalista con le palle! >>

Oddiooo! Era strano quel tipo! Però in fondo mi piaceva era gioviale e tutto da abbracciare nel suo completo grigio, fasciato da una camicia azzurra che sottolineava la sua panciotta! Un mini-panda, mini soprattutto per la statura!
Mi alzai dalla sedia su cui mi aveva fatto accomodare e mi avviai verso la porta. Prima di chiudere la porta rimisi la testa dentro l’ufficio.

<< Può dare del tu alla “giornalista con le palle”!! >> dissi mimando le virgolette.

<< Sarà fatto! >>

Mi andai a sedere davanti alla mia scrivania e accesi il computer per informarmi un po’ sui tipi dell’articolo quando arrivò Finn.

<< Sorellinaaa! >>

<< Sshh… ZITTO! Non voglio che sappiano che siamo fratelli! Mi metti in imbarazzo!  Penseranno che sono scema come te! >>
Mi guardò in cagnesco. E la cosa mi piacque molto. Io e lui eravamo sempre stati così fin da piccoli, ci piaceva stuzzicarci fino a ferirci alle volte! Ma sapevamo entrambi di tenere l’uno all’altro e sotto sotto lo stimavo come credo lui facesse con me!

<< Novellina! Andiamo!? >>

<< Dove?! Io mi sono appena messa al lavoro! >>

<< Si lo so! Ma non ti incatena nessuno qui! Puoi anche lavorare in giro!
 >>

<< Davverooo?!?! >>

<< Si! >>

<< Cosa aspettavi a dirmelo?! Che arrivasse l’autunno e cadessero le foglie?! >>
Si avvio verso l’uscita senza aspettarmi. Troglodita! Mi misi il cappotto di corsa e uscii insieme a lui.
 




Andammo in uno starbucks dopo aver ordinato gli chiesi cosa stavamo facendo!
<< Stiamo aspettando un mio amico perché dobbiamo montare il video per il sito web del giornale. >>

<< Ok. E’ figo?! >>

<< Anche se lo fosse non si avvicinerebbe mai a te! L’ho già minacciato di morte! >>

Lo guardai in cagnesco. Perché doveva sempre mettermi i bastoni tra le ruote?! << Daiiiii! Ma che fratello sei?! Vuoi che rimanga zitella per tutta la vita?! >>

<< Mmm… si! Cambiamo discorso…. Cosa ti ha detto il direttore?! >>

<< A parte che continuava a sparare paroloni sul mio conto! Ma cosa gli hai detto?! >>

<< Io proprio niente. Si deve essere informato da se! >>

<< Vabbe!! Mi ha affidato un articolo per settimana prossima su una band che si chiama – oddiooo! Mi ero già dimenticata il nome! Ma cos’è?! Avevo l’alzhaimer?! – O… op..ope.. orection, credo! >>

<< Ciaooooo bellissimooo!! >> una figura si materializzò alle mie spalle e Finn iniziò a ridere come un cretino.  Mi voltai e vidi un ragazzo bellissimo. Castano chiaro, occhi marroni e un cappellino in testa a cui era attaccato un ombrellino con la bandiera australiana. L’aria di Londra faceva male alla gente che ci viveva. Tutti quei fumi avevano ostruito loro il cervello.

<< Ciaooo amore mio! Vieni qui che ti do un bacio! >> fissai alquanto stranita mio fratello. Non l’avevo mai visto in versione frocio! Non che non mi piacessero i gay, anzi li A M A V O !! Ma dovevo esserne avvisata e poi mio fratello non sembrava gay ma proprio un deficiente frocio. I due si erano abbracciati e mio fratello gli stava mettendo la gamba sul fianco e facevano strani versi! Si stavano accoppiando?! O.O
<< NON HO PAROLE! Prendetevi una camera! – avvicinai la cameriera – Scusa tesoro, avete una camera per questi due in questo bar?! >> la cameriera mi guardò stranita e poi guardò loro e capendo che non ero io quella fuori di testa scoppiò a ridere. Mi fece cenno di no, prima di scomparire dietro il bancone.

<< Ciaoo! Tu devi essere Hope! Piacere io sono Marcus, tuo fratello mi ha parlato di te! >> disse dopo aver finito di scambiarsi effusioni con mio fratello  e porgendomi la mano.

<< Si! Sono io! >> gli strinsi la mano. Certo che era forte!

<< Andiamo a girare?! >> disse guardando prima me e poi mio fratello.

<< Certo! Andiamo! >>




Salimmo sulla sua Volkswagen e appena partimmo iniziò una canzone…  

And its not complete yet, mustn't get our feet wet,‘cause that leads to regret, diving in too soon,and I'll owe it all to you, oh, my little bird.My little bird,My little bird,My little bird…. 

 << Allora ti piace Londra? >> Marcus mi guardò con fare interrogativo.

<< Si Little Bird! Ora capisco perchè quegli atteggimenti poco etero con mio fratello. Uno che ascolta una canzone che continua a ripetere My Little Bird è per forza dell’altra sponda! >> mi guardò esterrefatto. Sicuramente non se lo aspettava. Nel frattempo Finn, che era seduto dietro iniziò a ridere come un pazzo!  




HOOLAAAAAAAAAAAAAAAA!! QUE TAL?!? 

Ciaooo bellezze!! Pubblico oggi il capitolo perchè domani parto e vado a Valencia! *_* Non vedo l'ora discoteca tutte le sere! PARTY HARD TUTTE LE NOTTI! Tornerò distrutta! Vabbe comunque siccome starò via per una settimana ho deciso di pubblicar stasera così poi lì mi dedico al prossimo capitolo ( sperando che il mare, il sole, il caldo  ma soprattutto gli SPAGNOLI CALIENTI mi ispirino!) Ahahahahhaa
Questo è per lo più un capitolo di passaggio. Nel prossimo troveremo di nuovo quei 5 lì! (AMORI MIEI COME LI TRATTO MALE! Ma mi diverto a insultarli! ) 
In questo capitolo ho messo  anche Marcus  che credo comparirà anche più avanti! Per chi non lo sapesse (ERESIAAAA! Aahahah ) Marcus Butler, Finn e Jack Harris sono degli Youtubers ( MOOOLTO FAIGHI oserei dire) simpaticissimi e che io amo MOOOLTO!  Nel caso non li conosciate vi consiglio  di andarli a vedere! =) 
BACI E ABBRACCI PANDOSI A TUTTI <3 
LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE 

P.s. RECENSITEEEEEE?!?!?!? Grazie a chi lo fa ma  grazie anche ai lettori silenziosi! 

 

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Capitolo 3
*** Introductions ***


Logan Lerman si stava avvicinando sempre di più a me con fare malizioso e nel frattempo si stava togliendo con classe la cintura. Intorno a noi era tutto buio ma lui era illuminato, neanche fossimo stati sotto i riflettori di un palcoscenico. Quando arrivò davanti a me mi prese la mano destra e se la posizionò sulla chiappa, tutto ciò senza proferire la ben che minima parola. Ma infondo chi aveva bisogno di parlare?! Avevo di meglio da fare, come palpargli il culo. Lui avvicinò le sue dolci labbra alle mie e……

DRIIIIIIIN, DRIIIIIIN, DRIIIIIIN……

Scattai in avanti. Ma perché la sveglia doveva sempre suonare sul più bello?! Una ragazza single dormiva tutta la notte cercando di sognare di farsi Logan Leerman e quando finalmente ce l’aveva fatta la sveglia doveva svegliarla sul più bello. Avevo già fatto quel sogno altre volte e ogni volta non riuscivo a terminarlo. A furia di toccare la chiappa di Logan, nel sogno, avevo i calli sulla mano nella realtà!
Guardai la sveglia sbuffando e incenerendola con lo sguardo ma d’altronde non era colpa sua. Ero io che la puntavo alle 8,15 di ogni santa mattina. Quella notte per di più ero tornata alle 4 perché Finn, marcus, io ed una loro amica , di cui non ricordo il nome, eravamo andati in discoteca quindi avevo dormito ben poco.
Avevo bevuto qualcosa come 12 drinks e il mal di testa da sbornia ora si faceva sentire forte e chiaro. Mi chiedo come mai non fossi stata ricoverata in ospedale per coma etilico quella notte. Credo di esserci andata molto vicino.
Andai in bagno per sciacquare quello schifo di faccia pallida peggio di quella di un cadavere. Poi improvvisamente mi ricordai che non sapevo dove andare e a che ora andare a incontrare la boyband per il mio articolo. Il direttore del giornale mi aveva chiamato il pomeriggio precedente dicendo che in mattina mi avrebbero inviato un messaggio con tutte le indicazioni.

Mi precipitai in camera per cercare il cellulare in mezzo al quel casino di vestiti sparpagliati per la mia stanza. Quando dopo una lunga ricerca lo trovai vidi che era arrivato un messaggio da appena mezz’ora da un numero sconosciuto.


 
“ Salve signorina Harris il suo appuntamento con gli One Direction è confermato per stamattina alle 10 al Royal National Hotel in Bloomsbury. La preghiamo di tenersi libera per tutto il giorno perché dovrà seguire i ragazzi nei loro impegni quotidiani. Grazie! L’aspettiamo….
P.S. io sono il loro manager ;) “
 

Fui sollevata del fatto che mi avesse detto il nome della band così avrei potuto fare qualche ricerca prima di andare. Mi girai verso l’orologio della mia camera che segnava le 9,25! I miei occhi si dilatarono. Non poteva essere! Non ce l’avrei mai fatta in tempo. Corsi in bagno e mi truccai vestendomi. Non chiedetemi come, è una capacità che ho acquisito grazie al mio essere ritardataria.

*******

Usci dalla metro e risalii le scale che mi portarono in superficie a Russell Square. Controllai per l’ennesima volta l’ora sul mio ipod, erano le 9,58. Ero già stanca, non avevo fatto colazione e ora mi toccava correre per fare quei pochi metri che mi separavano dall’hotel. Raggiungi l’hotel con la fronte tutta sudata e mi diressi alla reception dove chiesi degli One Direction, non dopo aver controllato il loro nome sul messaggio. Non mi entravano proprio in testa. Mi sembra un nome senza significato e troppo stupido. Non che i nomi delle band fossero particolarmente intelligenti. Tipo i BLUE che cazzo di nome è?! Cos’era il loro colore preferito. Seguendo questo ragionamento mi venne in mente una domanda da fargli durante l’intervista. Nel frattempo il receptionist mi aveva fatto accomodare  in una stanza con dei tavolini e dei sofà! Poggia la mia borsa sul sofà e feci per recarmi in bagno a darmi una sistemata ma poi abbastanza indecisa tornai a prendere la mia borsa e andai in bagno carica come un asino. Quando usci dal bagno, una volta asciugate tutte le lacrime di sudore e aver sistemato i capelli, mi buttai di peso sul sofà che sembrò reggere abbastanza bene al mio DELICATO peso (tanto per essere ironica). Inizia a tamburellare i piedi a terra e le dita sul morbido sofà di pelle. Ero agitata per la mia prima intervista. Ovviamente non era la primissima rivista ma la prima da vera giornalista e la cosa mi metteva un’ansia tremenda. Mi alzai dal sofà non potendo più sopportare quell’attesa e inizia camminare avanti e indietro. Notai un enorme specchio che ricopriva l’intera parete e ne approfittai per avvicinarmi ed aggiustare ancora una volta i capelli. Nello stesso istante una porticina si apri da quello che poco prima avevo creduto solo uno specchio e un omone ne uscì fuori avvicinandosi a me.

<< Buongiorno! Lei è la signorina Harris, giusto? >> mi porse la mano.

Strinsi la sua mano << Si sono proprio io! >>

<< Perfetto io sono il loro manager e guardia del corpo, Paul Higgins , mi segua per favore. >> apri la porticina da cui era entrato e lo segui dentro.

Dietro a quello specchio c’era una grande stanza insonorizzata usata come studio per le prove, credo.  All’interno c’erano microfoni, chitarre sparse per la stanza, due batterie e  dei sofà. Un gruppo di ragazzi era intento a parlare tra loro mentre un altro ragazzo castano era seduto davanti alla batteria in stato comatoso. Ci spostammo nel centro della stanza e girandomi notai che dall’enorme specchio si riusciva a vedere oltre la stanza dove mi trovavo poco prima. Le mie guance si arrossarono pensando che avessero potuto vedermi sfasare per l’agitazione poco prima. Paul si schiarii la voce e il gruppo di ragazzi che parlottavano tra di loro si girò a guardare verso di noi con dei sorrisoni dolcissimi. Erano 5 bellissimi ragazzi. Pensai che fossero i componenti della  band visto che il direttore del giornale mi aveva detto che erano 5.

Paul iniziò le presentazioni. << Ragazzi, lei è la signorina Harris che vi seguirà per tutta la settimana e vi intervisterà quindi comportatevi da persone civili *disse con un sorriso malizioso guardando quella mandria di ormoni che aveva già iniziato a studiare il mio corpo* >>

Ero a disagio, non mi piaceva essere guardata, soprattutto da gente che neanche conoscevo. Uno dei ragazzi dalla pelle ambrata si avvicinò a me porgendomi una mano. Prima di stringerla notai che il suo braccio era completamente pieno di inchiostro nero. I suoi tatuaggi erano irriconoscibili , si confondevano gli uni con gli altri.

<< Hope Harris. >> dissi sorridendogli e stringendo la sua mano.

<< Zayn Malik. Piacere di conoscerti Hope! >> aveva due occhi tremendamente profondi. Le mie gambe cominciarono a fare GIACOMO GIACOMO mentre mi strinse la mano in modo deciso.
Seguendo l’esempio del primo anche gli altri ragazzi si avvicinarono a me presentandosi.

<< Io sono Liam. Liam Payne. >> sorrisi

<< Aaah, pensavo fossi Bond, James Bond! >> dissi stringendogli la mano, stavo iniziando a sciogliermi. I loro sorrisi mi facevano sentire a mio agio. Tutti risero alla mia battuta e un ragazzo battè una mano sulla spalla di Liam. Poi mi porse la sua mano.

<< Io sono Andy Samuels. Incantato di conoscerti Hope. Ah sappi che sono single! >> Le mie guancie preserò un colorito rosso intenso e i ragazzi si misero a ridere anche a quello.

<< Ah, grazie per l’informazione Andy! >>

<< Io sono Harry! >> un faccino tondo contornato da dei bellissimi riccioli castani uscì da dietro le grandi spalle di Andy.
Inclinai leggermente la testa di lato per vederlo meglio. Era un angelo dagli occhi verdi. << Piacere di conoscerti Harry >> quel viso mi era stranamente famigliare. Bah…. Forse inconsciamente gli avevo visti in qualche foto questi One Direction.

<< Ed io sono il boss. Louis! >> alzò il sopracciglio ammiccandomi. E la sua faccia era talmente buffai che gli scoppiai a ridere davanti. Tutti mi guardarono un attimo accipigliati e poi scoppiarono a ridere insieme a me.

<< Perché tutti ridono sempre di me?! >> disse Louis ancora offeso.

<< Perché sei nato per far ridere. Non sei il boss tu sei il giullare di corte dei One Direction >> gli disse Liam appena riprese fiato dalla risata.
Louis lasciò perdere il suo broncio e mi risolve un dolce sorriso. Non sapevo cos’altro dire così sparai…

<< Quindi se ai One Direction non dispiace vorrei iniziare a fare qualche domanda! Vi va di sedervi su quei divanetti? Poi giuro che vi lascio a quello che stava facendo mentre vi guardo e magari scatto qualche foto. >>

<< Ma ne manca uno… >>

<< Aah, ma non eravate cinque? >>

<< Si, ma io sono solo un amico. Mooolto intimo ma un amico. >> Andy intonò il “mooolto intimo” con fare malizioso e non fui l’unica ad accorgersene.

<< Ah, l’altro non arriva?! >> dissi girandomi verso il ragazzo alla batteria che stava ancora dormendo.

<< No, quello è Josh! Ed ha ancora il dopo sbornia! Veramente l’atro membro è qui ma ti stavamo guardando mentre eri fuori e….. Niallll !!! >>

Si senti un piatto della batteria ribaltarsi a terra procurando un rumore assordante ma che non copri una bestemmia da parte di un biondino che si alzò dal suo nascondiglio, proprio sotto la batteria. Quando il biondino si alzò le mie guancie presero ancora una volta un colorito rosso intenso e provai una vampata che salì per tutto il mio corpo. Non potevo crederci. Che razza di colpo mi stava tirando il destino? Quel ragazzo era proprio lui. IL LADRO DI BACI.
Si avvicinò lentamente a noi anche lui evidentemente  imbarazzato dalla mia presenza e dal fatto di esser stato beccato sul fatto. Che ci stava facendo dietro alla batteria? Si stava nascondendo da me?
Indossava una tuta larga e una canotta altrettanto larga che lasciava praticamente scoperti i suoi pettorali, che se posso permettermi di aggiungere erano mozzafiato. Ben scolpiti ma non troppo pompati.

<< Ciaoo. Sono Niall, piacere! >> disse porgendomi la mano.

<< Piacere Hope >> dissi senza ricambiare la sua stretta di mano. Non ci pensavo proprio. Aveva ottenuto già fin troppo da me. Ora finalmente capivo dove avevo visto Harry. Doveva essere il ragazzo che era stato assalito dalle fan e ora capivo anche perché Niall mi aveva baciato. Non voleva essere visto dalle fan. Che razza di persona bacia una ragazza a caso per nascondersi da persone che lo idolatrano?! 

 
 





 
 

*Spazio autricetta da strapazzo* 

HOOOOOOOOOLAAAAAAAAA! QUE TAL?!?!? 
Spero todo bien! =) L'ho riletto velocemente prima di caricare il capitolo, spero che non ci siano errori o che non faccia troppo schifo! Mi faceva troppo ridere la scena di Niall che da bravo idiota sbatteva la testa contro il piatto della batteria! Spero vi piaccia! Fatemi sapereeeee! Vi voglio bene! ;) 
Recensite per favore! Non perchè io mi diverta a rompervi i coglioni dicendo di recensire o perchè voglio tante recensioni ma piuttosto perchè ho bisogno di qualche recensione per sapere se posso andare avanti a scrivere o se vi fa proprio schifooo! Grazieeeee 

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Capitolo 4
*** A statue of you! ***











<< Ciaoo. Sono Niall piacere!! >>


<< Piacere Hope >>

<< Beh…. quindi… ora che ci siamo tutti possiamo cominciare!? >> disse Liam interrompendo l’atmosfera rigida che si era creata tra me e Niall e cui tutti stavano involontariamente assistendo.

<< Si! Prima cominciamo prima finiamo! Andiamo! >> dissi dirigendomi verso il divanetto. Una volta tirai fuori il mio taccuino, la cosa più cara che avessi, e una penna. I ragazzi si sedettero intorno a me tranne Andy che andò a parlare con Josh e altri ragazzi da poco arrivati! Mi sorrisero tutti tranne il biondo ossigenato che non aveva le palle di guardarmi in faccia!
Ah, ma gliel’avrei fatta pagare. Quando si trattava di vendetta ero la più brava! << Allora…. Come mai il nome One Direction?? >>

<< Inizialmente io avevo proposto l’idea di chiamarci Penta visto che eravamo cinque ma poi abbiamo pensato che fosse meglio One Direction perché al momento avevamo tutti lo stesso sogno che ci univa che era quello di raggiungere il successo facendo ciò che più amavamo e quindi volevamo seguire tutti una sola direzione! >>  disse Zayn dopo essersi scambiato uno sguardo con tutti gli altri.

<< Mm,mm…. *scrissi velocemente ciò che mi aveva detto* poi…. Vi siete trovato subito simpatici tra di voi, insomma sappiamo che non è stata una vostra decisione quella di unirvi come band quindi come l’avete vissuta? >>

<< Alcuni di noi già si erano conosciuti al Boothcamp e si stavano simpatici quindi in qualche modo un po’ ci conoscevamo già! Comunque una volta uniti come band ci siamo presi una settimana per stare tra noi e conoscerci meglio. >> Si guardarono un’altra volta prima che Liam parlò! Notai che per tutte le domande si guardavano tra di loro e con uno sguardo riuscivano a capire chi doveva parlare e cosa doveva dire. Ma erano telepatici quei ragazzi!

<< Ok. Ora giuro che cerco di farmi domande meno noiose e scontate …. >> tutti si misero a ridere. Schioccai la lingua… decisi che era meglio essere diretta e spontanea con loro alla fine erano miei coetanei. << Come fate ad essere così telepatici tra voi, non ho potuto non notare questo particolare durante l’intervista? Immagino che anche sul palco sia così! >>

Tutti e cinque si misero a ridere e Niall mi guardò profondamente negli occhi per poi abbassare lo sguardo per l’ennesima volta. Questa volta fu lui però a parlare. << Vedi… noi affrontiamo gli stessi problemi, le stesse emozioni e stiamo praticamente sempre insieme da quasi 3 anni quindi è normale che ormai sappiamo ciò che pensa l’altro o ci capiamo semplicemente con uno sguardo. Poi ad esempio tra Harry e Louis c’è un feeling anche migliore visto che hanno condiviso la casa per un po’ di tempo. >> alzò lo sguardo verso di me e mi guardò ancora profondamente. Quegli occhi sembravano bruciarmi dentro. Restammo in silenzio a guardarci per un po’ finchè i ragazzi si schiarirono la voce per farci notare che erano presenti anche loro in quella stanza.

<< Ok. Io direi che per ora ho finito. Tanto posso strapazzarvi di domande per una settimana. Andate pure a fare quello che dovete fare. >> 

I ragazzi si alzarono e si avvicinarono all’altro gruppo di ragazzi che stavano parlando durante la nostra intervista mentre Andy venne a sedersi vicino a me. Guardammo i ragazzi fare cantare e ballare per almeno 2 ore e poi mi congedai per andare a pranzare.






Uscita dall’hotel mi accesi una sigaretta e mi avviai verso Euston Square dove avevo visto Nando. Chiamai Finn e gli chiesi se mi raggiungeva, ovviamente egli acconsentì subito ma disse che mi avrebbe portato una sorpresa.
Ero seduta sulla panchina davanti a Nando quando vidi i componenti della band scendere da un auto a avvicinarsi nella mia direzione. Nello stesso tempo mio fratello, che stava arrivando alla mia destra, urlò il mio nome. Gli accennai un saluto.
<< Hope! Anche tu qui? Ti unisci a noi? >> Harry mi sorrise amichevolmente. Non ebbi il tempo di rispondere che Finn si mise alla mia destra e una mano da dietro coprì i miei occhi.

<< Chi sono?! >>

<< Mm…mmm fammici pensare…. Hai la voce uguale a quella di Finn, sei identico a lui, antipatico come lui eee… ti puzzano le mani di gel! Sei Jack?!?! >>


<< Così non vale! >> disse Jack togliendo le sue mani dai miei occhi e dandomi una leggera gomitata sul fianco. Lo abbracciai. Mi era mancato il mio fratellone!
Mi girai verso i ragazzi
che ci st
avano ancora guardando. << Loro sono i miei due fratelli Finn e Jack *dissi indicando prima Finn e poi Jack*. Si sono gemelli e si sono stupidi. Non mi spiego ancora come sia possibile che abbiamo lo stesso cognome. >>  mi tirarono entrambi un coppino sulla nuca.

<< Beh…. volete unirvi a noi? >>  disse Harry mentre tutti mi guardavano alquanto affamati. Mi chiesi se dovessi avvisarli che non ero buona da mangiare! Un pò acida! MOOLTO ACIDA! 
Guardai i gemelli che accennarono un si. << Va bene! Grazie per l’invito. >>




 
Entrati nel ristorante non dovemmo aspettare neanche un minuti. Il cameriere ci porto in una sala riservata dove c’era un enorme tavolo già imbandito di vivande calde. Poco viziati i One Direction! Ci sedemmo al tavolo e Niall si sedette proprio di fianco a me. La cosa mi diede fastidio ma cercai di non pensarci. Mangiammo fino a scoppiare e scoprii che come compagno di tavola Niall non era poi così male. Ci piacevano gli stessi piatti e entrambi non ci preoccupavamo a mangiare fino al limite. Io non ero il tipo di ragazza che si metteva a fare diete. In passato ne avevo anche fatte ma tutte erano finite disastrosamente perché io non avevo abbastanza costanza e molte volte quando tornavo a mangiare normalmente ingrassavo ancora di più! Così decisi di porre fine alle diete e se mi vedevo più grassa del solito andavo a correre, cosa che mi piaceva molto e mi calmava.
 
Nel pomeriggio io e i ragazzi andammo da Madame Toussaud per prendere le loro misure. Ci accompagnò anche Andy, quel ragazzo nonostante le molte battute maliziose che faceva e che mi mettevano a disagio era molto simpatico. In particolar modo quando insieme cominciammo a sfottere Niall. Da Madame Toussaud gli misero sui capelli delle extension di tutte le tonalità di biondo e Andy consigliò a Niall di portargli lo scatolo della tinta che utilizzava per tingersi. Niall si girò verso di lui furioso quando tutti cominciammo a ridere a crepapelle. Inoltre mi fulminò con lo sguardo quando ripresi fiato dalla mia risata. Ma cosa voleva da me?! Perciò decisi di andarci pesante.

<< Ragazzi, siete fidanzati ? >> Loro si girarono verso mi me con sguardo malizioso. Inchiodandomi sulla sedia mentre mi nascondevo per la domanda. Non volevo fare una domanda sfacciata per poi propormi come loro ragazza. Non era certamente quello il mio scopo, insomma a mala pena li conoscevo.

<< Ragazza…. Ti stai proponendo? >> disse Louis ammiccandomi.

<< No, no per carità! Mai e poi MAI! >> dallo sguardo che mi lanciarono capii che stavo sbagliando nuovamente. Ora gli avevo insultati. * avanti Hope respira a fondo e cerca di risolvere la situazione *  << Ragazzi non avevo intenzione di offendervi! Volevo solo sapere se avete ragazze e se si come loro si approcciano con le vostre fan!>>

<< Si! Io, Liam e Zayn siamo fidanzati! >> disse Louis

<< Già! La mia bellissima Perrie è una cantante di successo! Quindi capisce i nostri impegni e molto spesso le nostre fan sono anche sue fan quindi credo sia tutto più semplice. >>

<< Eleanor invece si comporta gentilmente con loro ma alcune volte le rompono i coglioni e le manda a cagare oppure non le caga proprio. Ma è abbastanza apprezzata tra le nostre fan. >>

<< Danielle invece ha qualche problema a digerire gli insulti e questo mi dispiace molto. Perché non capiscono perché le fan debbano insultare o minacciare le nostre ragazze. Ci siamo anche lasciati per qualche mese proprio per questo motivo. Ma entrambi non riuscivamo a stare senza l’altro. >>

<< Cioè mi state dicendo che le vostre fan insultano le vostre ragazze?! Non riesco a crederci! Perché mai dovrebbero farvi una cosa del genere? E’ ovvio che se stanno male le ragazze che amate state male anche voi, dovrebbero ragionare su questo fatto. >>

<< Esatto! E’ bello che tu riesca a capire la situazione. Magari potresti scrivere qualcosa a riguardo. >> disse Zayn.

<< Certo che lo farà! Devono capire che così facendo non si comportano da fan! Io sono stata una grande fan dei McFly per esempio ma non ho mai insultato le loro ragazze! Magari le invidiavo ma non vedevo il motivo di attaccarle. >>

<< Ti piacciono i McFly?! Sai che hanno scritto alcune delle nostre canzoni?! Magari te li potremmo presentare! >> disse poi Harry.

<< Davveroooooo?! Lo fareste per me?! Oddiooooo…. Non saprei come ringraziarvi. >>

<< In cambio potresti essere clemente con noi sul tuo articolo e farci fare una bella figura. >> disse Niall strizzandomi l’occhiolino.

<< Dove vuoi arrivare Ellen DeGeneres al maschile?! Mi stai forse comprando?! Se è così sappi che non funziona. Piuttosto rinuncio a vedere i McFly! >>

<< Niaaalll!!! Cazzo! Te ne stai zitto! Ci stai facendo fare una figuraccia! >> dice Liam alquanto alterato vedendo la delusione nei miei occhi.

<< Hai ragione allora me ne vado! >> poi Niall si rivolse ai sarti che stavano prendendo le loro misure << Avete finito? Posso andare? >>

<< Si, si! Può andare pure!>> rispose il sarto.

Non se lo fece ripetere due volte che si alzò immediatamente dalla sedia e usci dalla stanza sbattendo la porta.

<< Scusa per lui! Non riusciamo a capire quello che gli sta succedendo ultimamente! >>

<< Tranquilli! Non siete voi a dovervi scusare! >> tutto tornò come prima, tranne la mancanza di Niall che in fondo si faceva sentire su quella sedia vuota.
Dopo qualche ora, di Niall non avevamo ricevuto ancora notizie. I ragazzi erano un po’ preoccupati però cercarono di non parlarne più di tanto. Uscimmo finalmente da Madame Toussaud.

<< Ragazzi, grazie mille! Ho passato una bella giornata con voi! >>

<< Oooh mi sento onorato, miss Harris >> disse Louis inchinandosi a me. Mi lascia scappare un dolce sorriso. Quel ragazzo era proprio una comica prendeva per il culo tutti e tutto, ma lo faceva troppo bene.

<< A domani! >> dissi salutandoli e avviandomi verso casa… dopo qualche passo mi sentii chiamare.

<< Hopeee! >> Harry mi corse incontro mentre gli altri ci stavano guardando da lontano mentre nello stesso tempo vennero assaliti dalle prime fan.

<< Si?! >>

<< Senti ti va di uscire con noi stasera?? >>

<< Maaah… proponete a tutti i giornalisti di uscire con voi? Non mi sembra un comportamento molto professionale. >>

<< No, no! Ma tu sei diversa da tutti gli altri giornalisti che ci hanno intervistato fin’ora. Hai la nostra età e ci stai simpatica! Daiii vieni! Non usciresti con noi in qualità di giornalista ma in qualità di amica. >>

<< Non soo… Dovrei iniziare a metter giù il pezzo su di voi! Non credo di aver tempo! >>

<< Su dai, non farti pregare! Ti veniamo a prendere noi così hai più tempo per scrivere il pezzo e prepararti!>> mi fece una faccina da cucciolo. Come si poteva resistergli?!

Sbuffai. << Ok! Però in qualità di conoscente! >> Gli feci l’occhiolino.

<< Fantastico! >> si avvicinò e mi schioccò un bacio sulla guancia. Poi raggiunse gli altri che intanto stavano sgomitando tra le numerose fan, che li avevano accerchiati, per riuscire ad entrare in macchina. Vidi una fan cadere in mezzo alla folla mentre i ragazzi entravano in macchina e non se ne curavano minimamente. Sperai vivamente che non se ne fossero accorti.
 
 
 
 
 
*3 ore dopo




 
Chiusi il laptop e lo poggiai sulla scrivania. Mi girai a guardare l’orologio sul mio comodino, segnava le 22,00. Dovevo darmi una mossa. I ragazzi sarebbero arrivati tra mezz’ora. Tra l’altro mi ero scordata di dirgli dove abitavo ma quei geni avevano mobilizzato tutta la redazione del giornale fino ad arrivare a mio fratello che gli aveva dato il mio numero e così ci eravamo messi d’accordo. Sinceramente non avevo molta voglia di andare. Avrei preferito restare sdraiata sul divano di casa insieme a Finn a mangiare gelato al cioccolato sotto le coperte.

Mi misi dei semplici skinny jeans, una maglietta e dei tacchi per sfinare quelle cosce enormi che mi ritrovavo.  Mi buttai sul divano insieme a Finn, Jack e Marcus che era arrivato a fare compagnia a quei due idioti di fratelli che mi ritrovavo. Si IDIOTI, avete capito bene. I gemelli avevano le chiappe e i piedi sul divano mentre erano appoggiati con la schiena e la testa al pavimento. Marcus era seduto sul divano in mezzo a loro mentre con un cucchiaino prendeva il gelato  e quando loro si flettevano su se stessi lui li imboccava. Il risultato di quest’esperimento faceva proprio pena. I due avevano tutta la faccia ricoperta di gelato, molto probabilmente Marcus aveva il Parkinson e non riusciva ad imboccarli, ed inoltre erano già stanchi. Che mezze seghe! Quelli non potevano essere i miei fratelli.
Mentre me la ridevo guardando quella vergognosa scena davanti ai miei occhi, qualcuno suonò alla porta. Mi affacciai alla finestra e vidi un suv nero parcheggiato davanti al cancello di casa. Dovevano essere i ragazzi.

<< Io vado imbecilli! I ragazzi sono arrivati! Tanto love vi voglio bene! >> dissi schioccandogli un bacio a distanza. Quei tre fecero una faccia schifata ma sapevo benissimo che gli faceva piacere lo leggevo sulle loro facce.
 
Quando chiusi il portone di casa. Notai che fuori non c’era nessuno. Mi avvicinai al suv ancora parcheggiato davanti a me e vidi che al posto di guida c’era Niall che mi fece un cenno scocciato per invitarmi a salire. Ma gli altri dov’erano ?! Non potevano lasciarmi da sola con quello lì! Non ne avevo voglia. Sospirai profondamente e salii in macchina girandomi a guardare Niall mentre mi allacciavo la cintura e mostrandogli un finto sorriso.  

<< Dove sono gli altri? >>

<< Sono quasi arrivati al pub. Dobbiamo muoverci. Mi hanno chiesto di passarti a prendere visto che sono quello che abita più vicino a te! >> disse sempre con tono scocciato. Ma daaii! Ma cosa aveva quel ragazzo, cazzo! Gli avevo anche sorriso per cercare di addolcirlo ma niente! Non credo avesse capito che era un sorriso finto.

<< Aaah! Grazie, credo! >> dissi. Puntando gli occhi sulla strada.


Dopo alcuni minuti di imbarazzante silenzio. Mi decisi ad inventarmi qualcosa su cui costruire una minima conversazione. << Non credevo saresti venuto stasera, visto quello che è successo oggi pomeriggio. >>

<< A parte che non sono affari tuoi! Avresti preferito che io non fossi venuto? >>
Ma come faceva?! Mi prudevano le mani. Avevo voglia di prenderlo a calci nel culo! Mi faceva innervosire troppo! Perché mi rispondeva così male! Cosa gli avevo fatto?!?! 













HOOOOOOOOOOOLAAAA!! TODO BIEN?! 
Lo spagnolo mi mette allegria !! 
Ciaooooo bellezzeeeee! Ho aggiornato il prima possibile SOOOOLO per voiii!!!!!! =) 
Spero vi piaccia  questo capitolo! 
Uh, uh.... Niall l'irlandese si ARRABBIA! Un pò irrascibile non trovate?!  Ma presto capiremo perchè!  Io sono convinta che dietro ad ogni comportamento ci sia quasi sempre dietro un a motivazione.  Ora mi dileguo a fare un sonnellino perhcè tra lo studio e il concorso dei oned  su radio kiss kiss questi giorni sto dormendo UN CAZZOOO! 
Recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!! Lo ripeto (perchè credo di averlo già detto ma non ne sono sicura perchè soffro di Alzhaimer precoce (?) )  non voglio le recenzioni tanto per scartavetrarvi le ovaie o rompervi i cosiddetti ma perchè mi interessa sapere se vi piace e se mi consigliate qualcosa! MI INTERESSA DAVVERO LA VOSTRA OPINIONE! Potete anche solo scrivermi una parola tipo.... BELLO/ BRUTTO o CONTINUA/FERMATI!/ FA CAGARE!  che non verrà registrato come recensione ma mi arriverà come messaggio privato! 
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE HONEYYYYYYYYYYYY!! 

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Capitolo 5
*** Lying beside you ***


QUANTO SONO BELLI QUESTI DUE SORRISI?!?! 







5th Chapter 




<< A parte che non sono affari tuoi! Avresti preferito che io non fossi venuto? >>

Ma come faceva?! Mi prudevano le mani. Avevo voglia di prenderlo a calci nel culo! Mi faceva innervosire troppo! Perché mi rispondeva così male! Cosa gli avevo fatto?!?! Potevo incazzarmi così per uno sconosciuto?! No, no e NO! Non dovevo. Così decisi di far finta di niente e me ne stessi zitta. Se avessi risposto la mia bocca non avrebbe concesso al mio cervello di ragionare, sputandogli così addosso tutta la cattiveria che il suo comportamento faceva crescere in me, ma non volevo discutere e peggiorare la situazione. 


Tutto il resto del viaggio continuò in un’atmosfera di parole non dette e imbarazzante silenzio. Ogni tanto Niall gettava una fugace occhiata su di me come a controllare che non mi fossi lanciata giù dalla macchina in piena corsa. Oddio era un idea ma avevo paura di farmi male e nonostante tutto avevo a cuore la mia pelle! Dopo circa mezz’ora arrivammo davanti al pub, parcheggiammo la macchina in un vicolo a lato del pub e entrammo. Dal parcheggio fino al pub seguii Niall in silenzio. Il buttafuori all’ingresso ci fece entrare sorpassando tutti i poveracci che erano in  fila al gelo ad aspettare il loro turno. Entrando sentii i loro occhi incenerirmi. All’interno del pub le luci erano soffuse, per non dire che eravamo PRATICAMENTE al buio, e la musica era molto alta. Continuai a seguire Niall fino al centro della pista dove si ergeva un piano rialzato con dei tavolini e divanetti su cui erano seduti gli altri ragazzi della band. C’era anche Andy, delle ragazze e altra gente che avevo già intravisto o che non avevo MAI visto in vita mia. Mi stavo già preparando all’imbarazzo che avrei provato quando una volta seduta sul divanetto nessuno mi avrebbe cagato per tutta la serata ma fortunatamente o sfortunatamente un Andy alticcio mi si avvicinò.

<< SCIAAOOOOO GIONNALISTA! >>  urlò al mio orecchio, facendomi perdere il 30 % dell’udito e stringendo un braccio intorno alle mie spalle.

<< Macciaooo! Già ubriaco?! Non mi hai nemmeno aspettata?! >>

<< Amore ma io ti aspetterò sempreee! >> disse mentre riuscivo a percepire chiaramente il suo respiro sulla mia guancia. Il suo alito sapeva di alcool da fare schifo.

<dissi cercando di spostarmi dal suo abbraccio.

<< Ehi, ehi! Non si trattano così le giornaliste Andy! Loro sono delicate. >> quando sentii quella voce alle mie spalle mi sentii sollevata. Ma il discorso non reggeva tanto e mi sembrava molto una presa per il culo. Quando mi girai capii  tutto. Era Liam che stava parlando, abbracciato ad una ragazza magra da fare invidia e con dei capelli ricci che la facevano sembrare tanto un barboncino. Però dovevo ammettere che era proprio una bella ragazza. Lei mi guardava sorridendo come anche Liam. L’unica differenza stava nel fatto che lei mi sorrideva cordialmente mentre Liam mi sorrideva fiaccamente con il viso paonazzo e lo sguardo alienato.
Era ubriaco anche lui.

<< Ma come fate ad essere già tutti ubriachi?! Reggete poco l’alcool o vi siete fatti qualcosa prima di uscire di casa?! >>

<< Direi la seconda e il fatto che siamo qui da un’ora e  siamo già al tredicesimo chupito. >>

<< Aaaah, allora è un miracolo che non siete ancora in coma etilico. Devo considerarmi una giornalista fortunata potrò documentare la morte dei One Direction! >>  dissi. Quando mi accorsi che molto probabilmente Liam non aveva capito la battuta perché mi guardava dubbioso, scoppiai a ridere per sdrammatizzare la situazione, in fondo gliel’avevo giusto un po’ tirata parlando di coma etilico. Non che credessi in questo genere di superstizioni ma era sempre meglio non testarle.

<< Ehi Hope! Finalmente! >> disse una voce alle mie spalla.

<< Ti prego dimmi che almeno tu non sei ubriaco! >> dissi girandomi e lasciando Liam, Andy e il barboncino alle prese con un cameriere e l’ennesima bottiglia di champagne, credo!

<< No! Io reggo molto bene l’alcool! >> disse Zayn strizzandomi l’occhio. Notai una ragazza con i capelli di uno strano colore, indefinibile a causa delle luci soffuse del locale. Lei mi sorrideva molto dolcemente ed era molto bella. Doveva essere Perrie, la sua ragazza. Era l’unica delle ragazze dei ragazzi di cui ricordavo il nome perché il suo mi era suonato molto strano! Ma vedendola le si addiceva proprio quel nome!

Zayn noto gli sguardi tra me e Perrie, nessuna delle due aveva il coraggio di presentarsi per prima così ci presentò lui. << Hope, lei è la mia Perrie. >> disse stringendosela al fianco. << Perrie, lei è Hope! >> entrambe ci stringemmo la mano ancora in imbarazzo.

<< Ciaoo Hope! >> disse Perrie molto timidamente. Strano che una ragazza tanto bella fosse anche tanto timida.

<< Ciao! >> le rivolsi un tenero sorriso.

<< Ragazze io vado a prendermi da bere! Volete qualcosa? >> disse Zayn guardando prima Perrie poi me.

<< No, grazie ! >> rispondemmo all’unisono. Poi entrambe ci guardammo e scoppiammo a ridere.
Zayn ci fisso un attimo, poi scosse la testa e si allontanò da noi. Dopo la nostra risata io e Perrie ci andammo a sedere su un divanetto e iniziammo a chiacchierare. Capii immediatamente che in effetti era una ragazza molto timida come avevo presupposto ma dopo qualche bicchierino entrambe ci sciogliemmo e iniziammo a parlare come due vecchie amiche con Andy che ogni tanto ci rompeva i coglioni e Zayn che continuava a fare avanti e indietro dal bar al divanetto.



Erano quasi le due di notte e Zayn che aveva già fatto avanti e indietro dal bar almeno una dozzina di volte iniziava a dare i primi cenni di cedimento. Stava barcollando verso il bar, mentre io e Perrie lo guardavamo ridendo, quando cadde addosso ad una figura bionda. Niall che si stava dirigendo nella nostra direzione. Niall lo sorresse e nonostante le proteste di Zayn che voleva raggiungere il bar lo riportò al divanetto dove eravamo sedute noi. Abbandonò Zayn al fianco di Perrie e si sedette vicino a me. Girò la testa nella mia direzione e ci guardammo per un tempo indefinito senza proferire parola. Avevo la mente un po’ annebbiata dall’alcool quindi decisi di stare zitta per non fare figuracce o dire cose di cui mi sarei pentita. Perché se solo avessi parlato gli avrei detto che amavo i suoi occhi. Mi ci perdevo. Guardandoli sentivo quasi il rumore delle onde che si scontrano sugli scogli. Come quando poggi una conchiglia alle orecchie e ti sembra di sentire il leggero suono calmante  del mare, i suoi occhi mi provocavano lo stesso effetto.

Dopo qualche minuto lui si decise a parlare.

<< Forse è meglio se mettiamo tutti su un taxi e ti riaccompagno a casa! Cosa ne dici?! >> io continuai a fissarlo in balia dei suoi occhi. Ero troppo confusa e stanca per poter parlare.

<< Ok. Lo prendo per un si! Però mi sa che tu non hai le forze per aiutarmi a metterli tutti su un taxi. Non è vero?! >> ancora una volta non gli risposi e lui mi guardò con dolcezza. Avevo la guancia appoggiata alla spalliera del divanetto e stavo quasi per addormentarmi quando Niall mi accarezzò delicatamente la guancia scoperta e immediatamente dopo si alzò scomparendo dalla mia visuale.


Credo che quando Niall se ne andò io mi addormentai sui divanetti perché non mi ricordo più nulla. Un totale black out fin quando non mi svegliai sul sedile posteriore di un auto. Immaginai che fosse l’auto di Niall e infatti quando mi misi seduta notai che lui stava guidando con gli occhi sbarrati sulla strada.


<< Ciaoo! >> 

Si girò un attimo a guardarmi per poi riconcentrarsi sulla strada. << Ciaoo! Allora non sei morta! Non ti sentivo neanche respirare e mi sono preoccupato. >> mi  lanciò un dolce sorriso attraverso il finestrino.

<< Come ci sono arr
ivata nella tua macchina? >>

Sorrise ancora una volta. Aveva un gran bel sorriso quel ragazzo peccato che fin’ora non mi aveva mai rivolto dei sorrisi. Dovevamo assolutamente rimediare. << Ti ci ha portata lo spirito santo! >>


<< Davvero?!?! Com’era questo spirito santo? >>

<< Mmm.. vediamo biondo… con gli occhi blu e…. bellissimoo! >>

<< Aaah, allora è lo spirito santo MODESTO! >> scoppiammo a ridere insieme. Non riuscivo a fermarmi aveva una risata contagiosa e molto forte. Quell’adorabile suono riempiva l’abitacolo.

<< Ok. Ok. Ora basta! Non ce la faccio più a ridere. Mi fa male la pancia e mi sta venendo fame. >>

<< Anche a me! Credo sia tipo una fame chimica. >>

<< Allora fermiamoci a mangiare! >>

Dopo qualche minuto arrivammo ad un enorme parcheggio di un enorme KFC. Niall parcheggiò e entrammo nel fast food.

<< Cosa prendi? >> ci eravamo messi in fila. Nonostante l’ora era affollato e i cassieri a momenti si mettevano le meni nei capelli.  Guardai oltre i commessi, sulle locandine che mostravano i menù.

<< Io prendo delle patatine alla paprika. Tu? >>

<< Mmm.. io prendo una vaschetta di cosce di pollo fritte, una di ali di pollo fritte e delle patatine alla paprika. >> Come cavolo faceva a mangiare tutta quella roba?! Dove la metteva?! Era magrissimo?!

<< Basta?! Sei sicuro di non volere qualcos’altro!? >>

Si soffermò a pensarci un attimo, toccandosi il mento e studiando la locandina dei menù. << Nooo. Mi basta! >>

Una volta ordinato ci sedemmo in un tavolo abbastanza in disparte. Iniziammo a mangiare. Niall divorò tutto. Gli ossi di pollo uscivano dalla sua bocca luccicanti. Era una fogna!
<< Sei una fogna! >>

<< Si sto notando che mi guardi al quanto disgustata! Ma non faccio poi tanto schifo! >>

<< Non fai schifo?! Mi stai prendendo in giro! Domani ti iscrivo ad una gare di mangiatori di torta ai mirtilli! Secondo me puoi fare i soldi! >>

<< Perché non ne faccio abbastanza?! >> disse infilandosi in bocca l’ultima patatina che gli era rimasta.

<< Ma nel caso la carriera da cantante non dovesse durare per sempre potresti decidere di diventare un mangiatore di torte agonistico. >> scoppiò a ridere.

<< Tu sei sempre così ottimista?! >>

<< Tu sei sempre così ironico?! >>

<< Sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?! >>

<< Ma infatti la mia non era una domanda! Era ironia! Horan non sei per niente simpatico! >>
Abbassò la testa. L’avevo davvero offeso? Come si poteva essere così permalosi. Oh beh.. certo forse io ci andavo giù un po’ pesante e non sapevo fermarmi quando prendevo per il culo ma c’erano persone che sapevano starmi dietro e non offendersi. Forse a lui avrei dovuto dare tregua!

<< Comunque voglio sapere come fai? >> alzò il viso e mi guardò interrogativo.

<< A fare cosa? >> disse ancora confuso. 

<< A mangiare tutta questa roba e restare così magro! >> ecco spuntare di nuovo il suo sorriso.

<< Ho i miei metodi per bruciare calorie! >> disse strizzandomi l’occhio.

<< Cioè sparare cagate?!? >>

<< Già! Vedo che funziona anche con te! >>

<< Touchè! >> scoppio di nuovo a ridere e io lo seguii a ruota.

Mi girai verso il vetro che dava sul parcheggio del locale. Il cielo cominciava a farsi sempre più chiaro. Ma che ora era?!


<< Che ora è? >> 

Niall lesse l’ora su suo I-phone e lo ripose nella tasta dei pantaloni.

<< L’ora di andare! Si è fatto tardi! Cioè presto! Vabbe…. hai capito, no?! >>

<< Si, si ! Andiamo! >>

Salimmo in macchina e mi accomodai sui sedile anteriore di fianco a Niall ma dopo poco caddi in un profondo sonno.


 
<< Hooope! Hope! >>

<< Mmm?! >>

<< Su, dai! Svegliati ! >>

<< Devi salire in casa! Siamo arrivati da te! >>

<< Nuooo! >> Mugolai nel dormiveglia totale.

<< Daaai! Mi spieghi come faccio! Devo lasciarti in macchina ?! >>

<< Noo! Ora mi alzo! >> spostai le gambe appesantite dal sonno verso la portiera aperta e presi la mano che Niall mi porse per saltare giù dalla sua jeep. In seguito al saltino per terra persi l’equilibrio e mi aggrappai alle sue spalle. i nostri visi erano a poca distanza l’uno dall’altro ma ero troppo stanca per notarlo, me lo ricordai solo il giorno dopo. Lasciai Niall e mi avviai verso la porta di casa ma sui gradini caddi miseramente a terra. Niall si avvicinò e mi aiutò a tirarmi su.

<< Mi sa che non ti reggi proprio in piedi. Il sonno a te fa brutti scherzi. >> m adagiò alla ringhiera e si girò a chiudere la macchina con il telecomando. Una volta fatto mi cinse un braccio forte intorno ai fianchi e poggiò il mio braccio destro sulle sue spalle. mi sfilò le chiavi di mano ed aprii la porta di casa. Una volta entrati in casa, dopo averli indicato la strada per la mia stanza, mi ci porto sbandando a destra e sinistra a causa della sottoscritta appoggiata come un peso morto su quel poveraccio che doveva trascinarmi in giro.
Una volta in camera mia mi adagiò delicatamente sul letto e mi mise sopra una copertina.

 
<< Buonanotte! Ci vediamo domani! >> fece per girarsi e andarsene ma non glielo permisi. Strinsi la mia mano intorno al suo braccio, sebbene debolmente, e lui come sperato si fermo, girandosi verso di me.

<< Rimani qui di fianco a me?! >>

<< Maaah… veramente sarebbe meglio di no! >>

<< Daii, ti prego! Non andare via con questo sole..! >>

<< Cosa?! >> non risposi. Ero veramente troppo stanca per farlo. Lui rimase fermo a guardarmi per un po’ e poi sentii dei rumori e sentii le sue braccia avvolgermi da dietro. Si era sdraiato affianco a me. Sorrisi abbandonandomi a quel dolce calore, a me non famigliare ma molto piacevole.
 
 




 
* La mattina seguente….
 
 



 
<< Oh cazzoooo! >>

Sbarrai immediatamente gli occhi vedendo solo la porta della mia camera che si chiudeva di colpo. Pensai che fosse stato Finn, scambiando la mia stanza per il bagno, gli era già capitato. Mi girai sull’altro lato con gli occhi socchiusi. Mentre mi girai, sentii qualcosa intorno a me. Aprii gli occhi.

<< Oh cazzoooo! >> questa volta ero io ad urlare e Niall a sbarrare gli occhi leggermente confuso…. 
















HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAA! QUE TAL?! 

Inizio col dire che non ho riletto quindi mi scuso in anticipo per eventuali errori /ORRORI e per frasi che sembrano non aver senso ! Dico sembrano perchè so che siete bravi lettrici e che quindi mi leggerete nel cervello cercando di interpretare lo schifo che ho scritto! Se no chiedetemelo in una recensione se volete! ;)  
Per qualunque richiesta , consiglio o spiegazione chiedetemelo pure in una recensione! Ricordate non esistono domande stupide esistono solo persone stupide che non capiscono il vero valore di una domanda! ( ok. questa credo di essermela mezza inventata io. e so già che domani questa frase non avrà senso ma per me  ora che sto crollando tra le braccia di Morfeo ha MOOOOOLTO senso!)
Notte bellezze 
BUONA VITA E TANTI BACI DALLA VOSTRA NICHOLL !! <3 


Vi lascio con cinque ragazzi seduti su delle scale! <3 <3 <3


 

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Capitolo 6
*** What the fuck?! ***


Stiamo faticando al prossimo capitolo per voi ........ 

 
















<< Oh cazzoooo! >> questa volta ero io ad urlare e Niall a sbarrare gli occhi leggermente confuso….
Saltai, letteralmente, sul letto. Iniziando a toccarmi ovunque e abbassare gli occhi per vedere se ero vestita o nuda. Niall nel frattempo si mise seduto sul letto e inizio a ghignare vedendo quella scena davanti a se.

<< Calmati! Non sei nuda, e io neanche. Non ti ho sfiorata! Maaa.. ti ricordi qualcosa di ieri sera?? >>

Presi un respiro profondo e mi sedetti a gambe incrociate di fronte a Niall. Ok. Ora iniziavo a ricordare. Io gli avevo chiesto di restare e lui era rimasto. Semplicemente ci eravamo addormentati. Che figura di merda. Niall nel frattempo era passato dal ghignare al ridere a crepapelle. Aveva una mano sulla pancia e stava dondolando il busto come per pregare con la differenza che lui, invece, stava beatamente ridendo di me. La cosa mi innervosiva un po’. Poi già di prima mattina ero intrattabile, se ci si metteva anche lui era la FINE.

<< Che cazzo ti ridi? >> gli dissi con tono brusco.

<< Tu * prese fiato * …. T-tu sei v-veramente comica, ragazza! >>

<< Non c’è niente da ridere. Io sto ridendo per caso? Ah ah ah… NO! >> guardò la mia faccia seria e poco alla volta si ricompose. Restammo per un minuto buono sul letto a guardarci.

Decisi di intervenire. << Ok. Ora è molto meglio.  Che ora è ? >> dissi girandomi a guardare l’orologio.

<< Merda! Sono le nove! >> urlammo all’unisono.

<< Merda. Merda. Merda. Farò tardi! >> dissi alzandomi bruscamente dal letto e dirigendomi verso l’armadio per scegliere i vestiti da mettermi.

<< Faremo tardi! Vorrei ricordarti che dobbiamo andare nello stesso posto. >>

<< Ok. Hai ragione. Ma tu sei Niall Horan. Tu puoi fare tardi. Io no! >>

<< Senti facciamo così... tu ti cambi e io ti aspetto di sotto e poi andiamo in studio insieme! Ok? >>

<< Va bene! Ora vai giù! Ho bisogno di farmi una doccia. Ci metto poco. >> dissi entrando in bagno e sbattendo la porta dietro di me.
Dopo venti minuti ero pronta. Mi guardai velocemente allo specchio. Ma niente mi facevo schifo come al solito. Scesi in cucina. Sulle scale sentii Horan e quelle due teste di *** ridere.

<< Oh ciao sorellina! >> esclamarono Jack e Finn all’unisono. Appena mi videro quei tre smisero di ridere e si dettero un contegno. Meglio non chiedere di cosa stavano ridendo visto che era molto probabile che stessero ridendo della sottoscritta e non avevo tempo per litigare. Misi una banana in bocca mentre mi legavo i capelli e guardai Niall in attesa che capisse che ero pronta ad uscire.

Lui, Finn e jack erano comodamente seduti al bancone della cucina e stavano mangiando dei pancakes. Quando distolsero l’attenzione dal piatto e mi guardarono sbarrando gli occhi e scoppiarono a ridere. A quel punto capii che mettere la banana in bocca non era stata una buona idea. Sistemai la mia coda e tolsi la banana dalla bocca.

<< Allora ti muovi? >>

<< Agli ordini Miss banana in bocca! >> disse Niall scambiandosi uno sguardo d’intesa con i miei “amati” fratelli. Avrei voluto aprire la bombola del gas, chiudere tutte le finestre e chiuderli in quella stanza per un paio d’ore. Ma poi chi mi avrebbe portato le arance in galera senza più fratelli?!?!

<< Andiamo! >> ringhiai per l’ennesima volta.

Finalmente Niall mi segui verso la porta e uscimmo. Il viaggio in macchina durò un pò ma non andammo al Royal National Hotel, come il giorno precedente. Questa volta andammo in uno studio fuori Londra.


<< Come mai non fate le prove sempre nello stesso posto? >>

<< Per via delle fan che si appostano fuori dagli studi. Il primo giorno non ce ne sono o comunque ce ne sono poche ma il secondo giorno le voci girano ed io e i ragazzi ci ritroviamo sempre assediati. >>  rispose Niall.

<< Beh.. ma è un bene che le vostre fan vi seguano ovunque. Significa che sono molto attaccate a voi e questo fa aumentare la vostra popolarità! >>

<< Si, è vero! Ma sono troppo attaccate a noi. E non è giusto che  per la fama noi ci dobbiamo rimettere la nostra vita privata! Poi spesso sono aggressive e quando dico che ci assalgono, lo fanno nel vero senso della parola.  Come in aeroporto. Ricordi?! >>

Mi girai verso Niall di scatto. E notai che mi stava guardando con la coda dell’occhio e le sue guancie erano diventate di un rosa intenso per l’imbarazzo. Questo mi fece capire che si ricordava molto bene quello che era successo quel giorno. I ricordi mi travolsero. Le sue mani sulle mie braccia scoperte. Le sue labbra morbide sulle mie. I nostri corpi a poca distanza l’uno dall’altro. TERRA CHIAMA HOPEE!

<< Si. Ma è anche vero che quando scegli la strada del successo, nel pacchetto c’è anche la popolarità, le fan, i media e i paparazzi. Ne eravate consapevoli. >>

<< Certo! Ma non è mai come te lo aspetti è cento volte peggio. Fidati! Tu non ti sei mai dovuta trovare in una situazione del genere. Le fan e i paparazzi non sono una situazione semplice da gestire. >>

<< Maa…. >>

<< Non obbiettare. Se non hai mai provato a vivere una situazione o qualcosa non puoi obbiettare perché anche se credi di poter fare meglio degli altri non è così. Una volta che sei dentro ti accorgi che ti sbagliavi. Io sono stato il primo ad esserci cascato. Criticavo sempre le persone famose per il brutto atteggiamento che ogni tanto avevano nei confronti dei fan o dei paparazzi ma ora li capisco e anche se cerco di fare del mio meglio, non mi viene riconosciuto e come tutti gli altri vengo accusato di cose non vere. >>

<< Perché sei stato accusato di aver trattato male qualcuno? >> chiesi istantaneamente.

Niall però non rispose alla mia domanda e continuò a guidare. Non parlammo più per tutto il resto del tragitto.
 







Gli studi erano costituiti da una serie di fabbricati bianchi, molti dei quali erano solo a un piano. C’erano solo due edifici che avranno avuto cinque o sei piani.
 
Entrammo in uno degli studi. C’erano poche macchine parcheggiate all’esterno e ciò mi fece dubitare che tutti i ragazzi erano presenti. In fatti una volta entrati in studio Paul ci avviso che mancavano Harry e Zayn e che sarebbe arrivati entro qualche ora.
Niall si avvicinò a Louis, Liam e ai ragazzi che suonavano nella band e iniziarono a chiacchierare. Mentre Paul mi fermo chiedendomi come stava andando l’articolo. Cacchio! Ero lì solo da un giorno! Cosa diamine pretendevano da me? Che gli sfornassi l’articolo in due battiti di ciglia?! Dopo avergli gentilmente detto che non avevo ancora preparato praticamente un cazzo per via del poco materiale che avevo su di loro mi chiese se potevo farglielo leggere prima di pubblicarlo. Sinceramente non sapevo se sarebbe stato corretto e formale ma gli dissi che non c’erano problemi. In ogni caso ne avrei parlato prima con il direttore del giornale per chiedergli cosa fare. Paul se ne andò e mi lasciò come una bella statuina da sola in mezzo alla stanza. I ragazzi stavano parlando tra di loro e non mi andava di mettermi in mezzo così iniziai a guardarmi intorno.

<< Hooopee!! Vieni qui! >> Louis mi stava sorridendo e mi fece il gesto di avvicinarmi.
Mi intrufolai nel gruppetto e Louis mi schioccò un bacio sulla guancia, stringendomi un braccio intorno ai fianchi.

<< Ciaoo!  Come va dolcezza? >> Liam mi sorrise dolcemente mentre parlava. Tutti si erano ammutoliti nel momento in cui mi ero avvicinata. Ma perché succedeva sempre così?

<< Tutto bene, grazie! Voi? >> guardai prima Liam poi Louis e gli altri ragazzi.

<< Io sono ancora sotto dopo sbornia e mi volevo scusare per averti fatto assistere alla pietosa scena di me e Danielle ubriachi. >>

<< No! Tranquillo! Anch’io dopo un po’ perso del tutto la mia lucidità! >> guardai velocemente verso Niall che mi stava fissando.

<< Io invece sono offeso a morte con te! >> disse Louis incrociando le braccia al petto.

<< Perché? >> lo guardai incredula.

<< Perché ieri ti volevo far conoscere El ma non ci siamo visti! >> infatti a pensarci bene la sera precedente non avevo visto ne Louis ne Harry.

<< Ma dove eravate finiti? >> gli chiesi sorridendo a quel bellissimo broncio che aveva disegnato in viso. Sembra un bambino a cui la mamma non ha comprato il giocattolo che voleva per natale.

<< Booh… in qualche saletta credo! Chi se lo ricorda più! >> scoppiammo tutti a ridere a quelle parole. In fondo era vero in pochi eravamo consci degli eventi della sera precedente. L’unico che era rimasto sobrio era Niall.

<< A proposito Niall, come mai tu sei ancora vestito come ieri sera? >> gli chiese Liam.

<< Aaah… vedi… perché mi sono addormentato vestito e mi sono svegliato tardi e sono venuto direttamente qui! >> rispose lui passandosi una mano sulla nuca. Mmm.. bella scusa! Anche se in  fondo non aveva detto una bugia.

<< Puzzi Niall! Ti devi lavare! >> gli disse uno dei ragazzi che suonavano nella band.

<< Josh! Vieni qui che ti profumo un po’! >> disse Niall scattando in direzione di Josh e spalmandosi addosso al povero ragazzo!

<< No! Dai povero! Non ha avuto modo di lavarsi stamattina! >> dissi pensando un secondo dopo a quello che avevo detto. Ma a parte Niall che smise di
giocare con Josh e si girò nella mia direzione nessuno ci fece caso. Infondo non avevo detto gran che, fortunatamente! Ma a Niall non parve così perché mi lanciò uno sguardo omicida. Non era successo niente la notte precedente perché nasconderlo? Non capivo ma se era contento lui andava bene anche a me.

<>

<< Ok! Io ho famissima! >> disse Niall. Pensai come poteva avere ancora fame nonostante quello che aveva mangiato la notte precedente e i pancakes che aveva mangiato a casa mia. Quel ragazzo era davvero una botte senza fondo.

<< Tu non fai testo Niall! Sei una botte senza fondo! * Louis sembrò leggermi nel pensiero * Comunque io ci sto! >> anche Josh e gli altri ragazzi di cui non sapevo il nome annuirono e tutti mi guardarono aspettando una risposta.

<< Andiamo! >> dissi sistemandomi la borsa sulla spalla e incamminandomi insieme a loro verso l’uscita.
 
Al bar ci raggiunse anche Harry. Arrivò quando ormai avevamo finito e ordinò due brioche facendo concorrenza alle tre brioche che si era mangiato Niall. Harry non parlava praticamente con nessuno, aveva gli occhiali da sole sebbene fosse nuvolo e i capelli in disordine. Secondo me era convinto anche lui di aver esagerato con l’alcool la sera prima.





Quando tornammo agli studi c’era Zayn ad aspettarci insieme a Perrie. La ragazza mi sorrise e mi prese a braccietto. Ebbi l’impressione di starle simpatica e la cosa mi fu di sollievo. La giornata passò velocemente tra prove, giochi e scherzi attuati da Louis e Harry che nel frattempo si era ripreso. Raccolsi molto materiale sui ragazzi anche grazie a Perrie che mi raccontò molti retroscena, inoltre noi due stringemmo subito amicizia. Era molto carina quella ragazza e quando duettò con Zayn ebbi modo di sentire anche la sua straordinaria voce. Le canzoni dei ragazzi iniziarono a piacermi molto e a furia di sentirle in continuazione sapevo 
già alcuni pezzi  a memoria.


<< Andiamo? >> mi girai verso Niall che si era avvicinato a me e Perrie mentre si stava mettendo la sciarpa intorno al collo. Notai che anche gli altri ragazzi si stavano rivestendo. Ciò significava che avevamo finito per quel giorno? Io e Perrie stavamo parlando e non ci eravamo accorte di nulla.

<< Ma avete già finito? >>

<< Già?!?! E’ dalle dodici che stiamo provando e sono le cinque! Io vorrei anche tornare  casa! >>

<< Ok, capo! Andiamo! Non ti scaldare! >> gli dissi alzandomi e cominciando a mettermi il cappotto.

<< Ma siete venuti insieme? >>  chiese Zayn, che si era avvicinato per dire a Perrie che avevano finito , in modo perplesso.

<< Si! Sono passato a prenderla stamattina! >> sia io che Niall sorridemmo a Zayn e ci avviammo verso l’uscita.






In macchina ascoltammo un po’ di musica e io mi lasciai scivolare sui morbidi sedili della jeep di Niall. Mi dava un calore famigliare quella macchina, mi piaceva da morire. Ad un certo punto mi arrivò un messaggio e la suoneria echeggiò nell’abitacolo della macchina nonostante l’alto volume della musica. Tirai fuori il cellulare pensando che fosse un messaggio da parte di Finn o Jack che non avevo sentito per tutta la giornata invece era Perrie.
 


“ Tesoro, sai che Niall non accompagna mai nessuno a casa perché è troppo pigro! Me l’ha detto Zayn che è rimasto stupito di questa cosa e non fa altro che parlarne! Che palle di ragazzo che ho! ahah                         
Domani mattina i ragazzi non hanno le prove e io neanche quindi sei tutta MIA!  X x x “

 







 

HOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAA!! QUE TAL CHICAS?!?! 

Sono consaqpevole di aver aggiornato solo ieri sera ma oggi, DOPO LUNGHE SETTIMANE DI STUDIO, non avevo niente da fare. O almeno avevo qualcosina da fare ma ho comunque preferito scrivere il nuovo capitolo . Poi ho pensato di tenerlo in standby qualche giorno ma quando ho visto in quante/i state leggendo la storia per ringraziarvi e perchè fondamentalmente vi amo ho deciso di pubblicarlo!!!

Contenti?!?! Spero di si e spero che vi caghiate questo capitolo come quelli precedenti se non di più! (INCROCIO LE DITA ;D ) In questo capitolo non succede poi un granchè ma fate attenzione perchè sono tutti semini che ho seminato per poi raccogliere grandi frutti nei prossimi capitoli (SONO IMPAZZITA!!) Ahahahahahaa 
Perrie?!?! Vi piace?!?! A me piace molto come cantante! *MY MUMMA TOLD ME NOT TO WASTE MY LIFE SHE SAID SPREAD YOUR WINGS MY LITTLE BUTTERFLY* =)
Insieme a Zayn non è che mi dica gran che ( più che altro perchè non sono il genere di fan che si preoccupa delle loro ragazze o chi frequentano, ecc.... ) ma comunque tra tutte le loro ragazze è quella che preferisco! 
Altra questiooooooon: Avete fratelli?! Se non avete fratelli 
(FORTUNATE VOI) non potete capire l'odio/amore che prova Hope nei riguardi di Finn e jack  che è l'equivalente dell'odio/amore che provo io verso i MIEI fratelli!!! Anyway se non avete fratelli NON DESIDERATELI!  Ahahahahahahahhahaa TANTO LOVE A QUELLE 2 TESTE DI MERLUZZO CHE ABITANO IN CASA MIA!! 


Chiedo ancora perdono per lo scorso capitolo in cui, mi è stato confermato,  c'erano degli errori grammaticali. Vi giuro che io cerco di non farne e a volte rileggo millioni di volte i capitoli tanto che poi ne ho la nausea ma sono arrivata ad una conclusione: SONO CIECATA!! Ahahaha Ebbene si! E' l'unica  motivazione che riesco a trovare. Anywayyyy per quanto riguarda il capitolo di ieri l'ho scritto alle nove di sera ed ero STRACOTTA quindi in quel caso mi sento di dare la colpa alla stanchezza !! VI CHIEDO VENIAAAA! 

Bacioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 


P.S. Vorrei ringraziare 
ElyxGinny18 (L'HoranHug qui sotto è per te) che sta recensendo ogni capitolo! Sei un amore! Davvero grazie! 
Ad ogni modo g
razie anche a tutti i lettori silenziosi! ;) Grazie di cuore


 

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Capitolo 7
*** Let's just play a game ***


 We're working on the next chapter..... are you ready ?!?!? ;) 
 














Tirai fuori il cellulare pensando che fosse un messaggio da parte di Finn o Jack che non avevo sentito per tutta la giornata invece era Perrie.
 

“ Tesoro, sai che Niall non accompagna mai nessuno a casa perché è troppo pigro! Me l’ha detto Zayn che è rimasto stupito di questa cosa e non fa altro che parlarne! Che palle di ragazzo che ho! ahah                        
 Domani mattina i ragazzi non hanno le prove e io neanche quindi sei tutta MIA!  X x x “



Quando finii di leggere il messaggio trovai Niall intento fissarmi. Non mi ero neanche accorta che aveva parcheggiato la macchina perché ero troppo concentrata a dare un significato a quel messaggio. Mi girai verso il finestrino e vidi che eravamo già arrivati a casa mia. Mi fissava per dirmi di smammare?! Presi la mia borsa abbandonata per terra di fianco ai miei piedi e misi una mano sulla maniglia della macchina per aprire lo sportello ma Niall parlò!

<< Chi era? >> disse abbassando lo sguardo sul mio cellulare che stringevo ancora in mano.

Lo guardai sconcertata. Ma che domande erano? << Come mi dissi tu una volta, tipo… ieri sera: “ Non sono affari tuoi! ” >> abbassò la testa con fare dispiaciuto. Il mio buon cuore non resistette a farlo sentire meglio.

<< Era Perrie! >> dissi cercando di usare la voce più dolce possibile.

<< Ah! * disse alzando il viso e puntando i suoi bellissimi occhi blu nei miei * Siete già amiche?! >>

<< Beh… oddio… non direi proprio amiche! Ci stiamo simpatiche! * feci spallucce * Noi ragazze facciamo amicizia in fretta e litighiamo altrettanto in fretta! >>

<< Aaaah! Cosa voleva? >>  

<< Niaaaall !!! >> lo guardai scocciata, gli davi un dito e quel ragazzo si prendeva un braccio. Stavo per uscire dalla macchina senza neanche rispondergli quando mi venne un lampo di genio! << Ok. Facciamo così tu mi fai una domanda e poi io ne faccio una a te! Ci stai? >> dissi alzando leggermente il mento sicura di quello che stavo facendo e del fatto che non avrebbe rifiutato. Avevo la convinzione che quel ragazzo fosse molto curioso.

Mi guardò un po’ stranito ma poi sorrise malizioso e sicuro di se allo stesso tempo. << Ok. Ci sto! >> disse porgendomi la mano per siglare il nostro accordo.

Gliela strinsi con decisione. << Allora, rispondi o no?! >> disse slacciandosi la cintura e accomodandosi meglio sul sedile. Quel gesto mi fece capire che quel gioco sarebbe durato parecchio.

<< No, che non rispondo! Tu mi hai già fatto una domanda! Ora tocca a me! >>

Fece per discutere ma poi abbassò la testa in segno di resa e disse << Ok. Spara! >>

<< Cosa avevate da ridere stamattina tu, Finn e Jack? >> dissi incrociando le braccia al petto.

Niall scoppiò a ridere appena pronunciai i nomi dei miei fratelli.

<< Allora?!?! Rispondi?!?! Non possiamo stare qui tutta la notte! >>

Riprese fiato dalle sue grasse risate. << Quando sono sceso in cucina e tuo fratello Jack mi ha visto voleva battersi con me per il tuo onore. Allora ho dovuto spiegargli quello che era successo ieri sera e quando gli ho raccontato di te ubriaca e te assonnata loro hanno iniziato a ridere e scherzare ed io insieme a loro. Hai la coda di paglia, ragazzina? >>

Come si permetteva?! Avevo la sua età! << Non sono una ragazzina! >>

<< Aaaah!? Ora tocca a me giusto? >> annui ancora leggermente arrabbiata.

<< Di che anno sei? >>

<< Del ’93, proprio come te! >>

<< Davverooo?!  E come fai ad essere già una giornalista? >>

<< Era una domanda a testa! Tocca a me! >>

<< Come mai hai deciso di restare ieri sera? >>

<< Perché me lo hai chiesto! >>

<< Si ma potevi anche andartene! Perché mi hai dato retta?! >>

Distolse lo sguardo da me e poi girandosi ancora nella mia direzione << Perché ero stanco e poi sembravi sola! >> fece spallucce. << Allora perché sei una giornalista alla tenera età di 19 anni? >>

Non sapevo spiegarlo neanche a me stessa come potevo spiegarlo a lui?!  << Perché…… durante il liceo ho partecipato a molti concorsi e gruppi di scrittura ed ho scritto brevi articoli per alcuni giornali poi mio fratello lavora in quel campo da tre anni e quindi mi ha spianato la strada! >>

<< Woow quindi sei giornalista grazie ad un mix di bravura e despotismo! >>

<< Despotismo?! Ma sei consapevole delle parole che escono dalla tua bocca?! Non sono mica passata davanti a nessuno grazie a mio fratello! Lui era solo al Times per poter dare il mio curriculum al direttore! Niente di più! Ma come puoi pensare una cosa del genere?! Io non ho messo in dubbio che tu possa aver passato le selezioni di XFactor grazie a qualcuno! >>

Abbassò lo sguardo. << Hai ragione! Scusami! >>

<< Certo che ho ragione! >> dissi incrociando le braccia sotto il seno! Niall alzò il viso e iniziò a sghignazzare per poi iniziare a ridere a crepapelle! Vedendolo ridere cominciai anch’io. Entrambi continuavamo a guardarci e ridere. Dopo qualche minuto riuscimmo a smettere.

<< Cos’altro ti piace fare oltre cantare e mangiare?! >> i lati delle sue labbra si alzarono disegnando un bellissimo sorriso sul suo viso.

<< Oltre cantare e mangiare, amo suonare la chitarra, guardare partite di football, giocare alla play, bere birra con gli amici, i miei genitori e la mia città natale! >> approvai la sua lista annuendo.

<< Vai tocca a te ! >> dissi dopo qualche minuto di silenzio in cui entrambi continuavamo a guardarci.  

<< Ok. Fammi pensare un attimo …. Ecco. Cosa ti ha detto Perrie?? >>

<< Mi ha chiesto se domani ci vediamo, visto che voi ragazzi avete la giornata libera. >>

<< Ah! >> ci furono degli imbarazzanti momenti di silenzio. << Pensavo seguissi, lo stesso, uno di noi per tutta la giornata. Ho sentito Harry dire che potevi stare con lui! >> riprese Niall dopo qualche minuto.

<< No. Credo che vi lascerò un giorno di pausa da me! Insomma sono consapevole di diventare pesante, qualche volta , a furia di fare domande. >>

<< Oook! >>

Oook?! Stava confermando il fatto che ero pesante?! Hope, tranquilla. Non ci pensare. Dissi a me stessa.

<< Mmm… Accompagni spesso le giornaliste che vi intervistano a casa?? >>

Niall sbarro gli occhi e sporse il busto verso di me. << Cosa vorresti dire con ciò? >> mi sentii subito in imbarazzo. Non mi aspettavo assolutamente quella sensazione. Tutt’al più mi aspettavo che dopo la mia domanda si ritrovasse lui in  imbarazzo. Ancora non capivo quel messaggio! Perrie voleva forse farmi intendere che Niall era interessato a me, o lo faceva solo per ottenere una buona critica nell’articolo?! Oppure Perrie me lo aveva detto tanto per dire?! Io, di sicuro, mi facevo troppe seghe mentali. Dove assolutamente smetterla!!! 

<< Niente! Era una domanda random! >>

<< Beh…. sono già le sette! Forse è meglio se entri in casa! Altrimenti Jack si preoccuperà, anche questa volta, che io possa aver abusato di te! >> mi sorrise maliziosamente.

Ok. L’avevo già detto che io questo ragazzo, non lo capivo proprio e che mi faceva innervosire?!

<< Si, hai ragione! Forse è meglio andare! Inizia a far freddo qui! >> aprii la portiera della macchina e scesi ma prima di richiuderla guardai Niall negli occhi.

<< Comunque io e te non abbiamo finito questo gioco! Devi ancora rispondermi! >> gli strizzai l’occhio, ma ero fondamentalmente incapace di farlo, perciò ciò che usci fu una smorfia alquanto raccapricciante.

Niall scoppiò a ridere dopo di che io chiusi lo sportello e mi avviai alla porta di casa. Niall non se ne andò finché non mi chiusi la porta alle spalle, grazie all’ultima fugace occhiata che gli lanciai notai che egli stava ancora ridendo di me. 











HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAA!! QUE TAL?!?!
 
Spero TODO BIEN! ;) 
Io ho parecchio da studiare e martedì ho la simulazione di terza prova (PAURISSIMAAAA) !!
Questo capitolo è CORTISSIMO ma giuro che per domani proverò a pubblicare anche il prossimo!
Scusatemi per porbabili errori ma nonostante io abbia riletto quattro volte sono sicura che ce ne saranno!
Mi sa che i prossimi capitoli, prima di pubblicarli,li farò leggere alla mia migliore amica che è bravissima a trovare tutti gli errori nei miei capitoli  così voi potrete leggere in santa pace!! =) Grazie millle per le vostre recensioni e per tutte le visualizzazioni che sto ricevendo! 
NON SMETTERO' MAI DI RINGRAZIARVI!

Questo capito è fondamentale per capire un pò meglio i personaggi, in particolare Hope! 
Dai prossimi capitoli in poi potrei scrivere dal punto di vista di altri personaggi e quindi non vedrete solo attraverso gli occhi di Hope, che diciamolo FORSE è un pò troppo complessata!! 
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo e di quest'idea! =) 
GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEEEE DI CUORE <3 






Mi dicono che è poco fisicato il ragazzo!!! * L'AUTRICE SBAVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA * 

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Capitolo 8
*** The fate ***












Entrai in casa, chiudendomi la porta alle spalle e crollai a terra con le spalle appoggiate alla porta. Non capivo perché ma stare a poca distanza da quel ragazzo mi sfiniva.


Si sentivano numerose voci provenire dalla sala. Mi alzai e mi incamminai verso le voci. La sala era praticamente affollata. Jack e Finn si stavano sfidando a Fifa 3 mentre Marcus e altri due ragazzi sconosciuti facevano il tifo un po’ per Jack e un po’ per Finn. Zoella, la ragazza che era uscita la prima sera con noi, era seduta per terra e attaccata al computer. Un altro ragazzo sconosciuto era sdraiato su due sedie mentre guardava altri due ragazzi che si stavano truccando, o forse era meglio dire imbrattando a vicenda di fronte a una telecamera!

<< Che casino!! >> ero rimasta davanti all’entrata del salotto e nessuno mi aveva sentito perché erano tutti concentrati su ciò che stavano facendo. Qualcosa, o meglio qualcuno, mi investii da dietro.

<< Oh, scusa! >> mi girai scocciata in direzione di quella voce, non riconoscendola a primo acchito. Quando lo riconobbi, rimasi basita. Che ci faceva lui a casa mia?!

<< Oh, ciano Hope! >> si slanciò verso di me stringendomi in un caloroso abbraccio. Ma solo a me non piacevano gli abbracci?! Lì a Londra sembravano essere di moda!

<< Ciao! >> dissi secca. << Che ci fai tu qui?! >> non che mi stesse antipatico solo che volevo stare un po’ tranquilla e in santa pace. Avevo milioni di cose da fare e vedere casa mia piena di gente mi infastidiva.

<< Che accoglienza! >> disse Andy con tono ironico.

<< Scusa ma non capisco come faccia tu ad essere qui! >>

<< Il mio migliore amico è amico di tuo fratello Finn che ci ha invitato qua a mangiare stasera! >>

<< Aaaaah. Oook. Ora torna tutto! >> gli sorrisi forzatamente. Ero troppo stanca anche per sorridere.

Sentii esultare, subito dopo, e vidi Jack saltare per tutta la sala mentre gli altri si congratulavano con lui e Finn ancora seduto sul divano con la testa bassa e il broncio. Facevano sempre così quando si sfidavano. Sembravano due bambini. Si mettevano il broncio e fino al giorno dopo non si parlavano e molte volte io dovevo fare da interlocutore fra i due finché non si dimenticavano la sconfitta. Era un lavoro a tempo pieno ed estenuante essere la sorella di quei due.
Jack mi vide e mi abbracciò! Alzandomi da terra e girando su se stesso.

<< Ho vinto, sorella! Ho vintoooooooooooooooo! Ho battuto quel perdente!! >>

<< Jack!!!! Smettila! E lasciami subito giù! Ti prego! >> mi lasciò a terra come richiesto ma non smise di vantarsi per la vittoria.

Mi incamminai verso Finn che nessuno stava cagando e lo abbracciai. Lui ricambiò la stretta e dopo un po’ ci staccammo.

<< Mangi una pizza con noi?! >>

<< No! Credo che andrò a farmi una doccia e poi mi infilerò nello Starbucks più vicino per continuare l’articolo! >>

<< Ah! Ok! >>

<< Ma come fai a conoscere Andy? >> gli chiesi cercando di cambiare discorso per farli dimenticare, per quanto possibile dato che Jack stava ancora urlando, la sconfitta.

<< E’ amico di Mazz!! >>

<< Aaah! Chi è Mazz? >> si girò cercando con lo sguardo il famigerato muzz. Poi sorrise e mi indicò un ragazzo che stava facendo la break dance sotto tifo degli altri nel corridoio di casa nostra! Notai subito l’abilità con cui stava ballando e poi il fisico. E bravo Muzz!!
Io e Finn ci alzammo dal divano e raggiungemmo gli altri in corridoio unendo le nostre voci al tifo per Muzz. Jack e Finn si abbracciarono. Fortunatamente Finn si era già dimenticato della sconfitta.


Mentre gli altri ordinarono le pizze io andai a lavarmi e poi usci di casa accompagnata da mio fidato laptop, non prima di aver rubato una fetta di pizza a Jack.
 





 
***
 



 
A Starbucks riuscì a buttare giù un articolo quasi bene costruito. Avevo già scritto 3 pagine di articolo. Ovviamente avrei dovuto sintetizzare il tutto una volta finito. Stavo scrivendo ancora scrivendo quando le luci del locale si spensero improvvisamente. Il mio computer con la batteria scarica e attaccato alla presa della corrente, in mancanza di quest’ultima si spense.

<< Noooooooooooo! >> lanciai un grido che, più di lamentela, sembrava un grido di dolore. Dolore perché avevo paura di aver perso i dati. Dolore perché erano due ore che scrivevo e mi facevano male i polpastrelli. Dolore perché avrei dovuto riscrivere tutto e non ne avrei avuto il tempo. << Cazzo!! Tecnologia di merda! >>

<< Cosa succede?! >> domandò una voce molto vicina. Mi girai verso la voce e vidi nel buio due occhi luminosi fissarmi.

<< Sta parlando con me?! >> intanto in sottofondo c’era il brusio dei clienti del locale e dei camerieri che un po’ scioccati e un po’ in preda iniziavano a parlare tra loro.

<< Si! >>

<< Mi si è spento il computer perché scarico. L’avevo attaccato alla presa della corrente ma siccome sono sfigata è saltata la corrente. Ovviamente !! Ora devo correre a casa sperando, una volta acceso il pc, che tutti i dati non siano andati persi. >>

<< Aaah capisco! Mi dispiace! Ma non vada nel panico! Sono sicuro  che i suoi dati non sono andati persi. >>

<< Speriamo! >> nel frattempo io stavo mettendo in borsa il computer e il cavo mentre i dipendenti del locale stavano riempiendo lo stesso di candele accese per illuminare la stanza. Così riuscì a vedere meglio a chi apparteneva quella voce confortante e calorosa. Era un ragazzo castano chiaro, con degli occhi di un verde intenso e molto luminosi. Quegli occhi emanavano vitalità e gioia. Mi rapirono e iniziai a sorridergli. Il ragazzo ricambiò il sorriso fin quando una cameriera ci raggiunse.

<> ci sorrise mortificata.

<< Oh, non si preoccupi io vado a casa che è meglio! >>

<< No, signorina ci dispiace ma siamo bloccati tutti all’interno del locale perché le porte essendo automatiche sono bloccate e non si può
uscire! >>


<< Cooosaaa?! Mi sta prendendo in giro? >>

<< No! Sono mortificata ma la situazione è questa! Stiamo provvedendo a sistemare tutto il più in fretta possibile! >> disse prima di scomparire nella penombra della candela che aveva appoggiato sul mio tavolino.

Io poggiai il gomito sul tavolino sbattendomi una mano in fronte. Il mio gesto procurò un forte schiocco che fece ridere il ragazzo di fianco a me. Mi girai a guardarlo sorridendogli.

<< Beh… visto che siamo nella stessa situazione per non approfittarne?! >> disse porgendomi la mano.<< Piacere sono Rick ! >>

Gli strinsi la mano. << E io sono Hope! >>. Rick si alzò e venne a sedersi di fronte a me.

<< Ciao Hope! Come va? >> disse sorridendomi.

<< Mmm… devo dirtelo per forza?! * risi nervosamente, ero alquanto agitata * Tu come stai? >> dissi notando che non aveva mai smesso di sorridere un
secondo da quando i nostri sguardi si erano incrociati . Aveva un sorriso mozzafiato, o almeno così sembrava guardandolo nella penombra della candela.

<< Benissimo. Non potevo chiedere una serata migliore! Il destino mi ha appena fatto incontrare una ragazza bellissima e molto interessante! >> avvampai. Iniziai a sperare che stesse scherzando per sdrammatizzare la situazione.

<< Aaah si?! E dov’è? >> dissi cercando di non fare intendere dal tono di voce il crescente imbarazzo che mi stava assalendo.

<< E’ proprio di fronte a me! >>

<< Aahh! >> avevo bisogno di un vanga per scavarmi una fossa alta cinque metri e seppellir mici dentro. Volevo scappare! Cosa dovevo dire?! Non ero brava in queste situazioni. Ringraziai per il fatto che le luci fossero spente e che quindi Rick non poté vedere l’imbarazzo che colorava le mie guancie.  Presi tutto il coraggio che avevo. << Ah! Quindi credi nel destino! >>

<< Si! Molto e tu? >>

<< Un po’! >>  risposi.

<< Possiamo sempre migliorare questo “ po’” !! >>  

Iniziammo a parlare del più e del meno. Cercando di approfittare del tempo che ci era stato concesso dal black out per conoscerci. Dopo un’ora di buio totale finalmente le luci si riaccesero e tutti i clienti del locale applaudirono entusiasti di potersene finalmente andare. Mentre io e Rick sospirammo, delusi del fatto che le luci avevano rotto quella bellissima atmosfera che si era creata. Continuammo a parlare finché i camerieri non ci cacciarono, quasi letteralmente, dal locale. Rick mi accompagnò per un paio di isolati finché non ci scambiammo i numeri e salutammo promettendoci di sentirci presto. Per il resto del viaggio verso casa pensai a quanto quel ragazzo fosse mozzafiato e simpatico. Avevamo parlato di tutto e di più! Avevo scoperto che stava studiando psicologia all’università, che viveva da solo a Londra da 3 anni dopo essersi trasferito dalla sua città natale, Dublino. Amava viaggiare, i film e gli animali. Sembrava la copia perfetta del ragazzo che avevo sempre sognato. Quando arrivai a casa, non c’era nessuno. Trovai un biglietto scritto da Jack in cui mi informava che erano andati tutti a ballare e che non sarebbero tornati quella notte. Andai in camera mia dove accesi il computer e esultai vedendo che il file sul quale avevo scritto l’articolo non era andato perso. Nel medesimo momento mi arrivò un messaggio da Rick.
 




 

“Ciaoo sconosciuta! Spero tu sia arrivata sana e salva a casa! Da quando ci siamo separati continuo a pensare a te! Non capisco, io non sono così, di solito! Non pensare che io sia uno stalker o qualcosa del genere! Ti va di vederci domani?
p.s. spero che il file su cui stavi lavorando non sia andato perduto!
Buonanotte x x x
-Rick “








 
Un sorriso enorme fece capolino sul mio viso! Gli risposi subito.




 

 
“ Ciaoo stalker! Va benissimo! Domani stesso posto e stessa ora di oggi! Il file è salvo!
Notte xxx “











 

HOOOOOOOOOOOOOOOOLAAA!! QUE TAL?! 

Ciaoooooooo meraviglieeeeeeeee! =) 
Avete visto?! Come vi avevo promesso ho aggiornato oggi! 

COLPO DI SCENA! 
Si spengono le luci e si abbassa il sipario per un attimo sui one direction! 
Rick lo studente di psichiatria! Che vi pare?!?! 
Fatemi sapereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! =) Credo che posterò il prossimo capitolo (uscita con Perrie) in settimana e poi per pasqua volevo postare una OS che però devo ancora scrivere! 


Bellezze sappiate che ogni volta che vedo tutte le visualizzazioni MUOIOO DI INFARTO PER LA FELICITA'! Giuro non ci posso credere! Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Alla prossimaaaaaaaaaa x x x 





Lui è Rick!! Però con gli occhi verdi!! *_*

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Capitolo 9
*** A day out ***


 
HORAN E' ESALTATO PER QUESTO CAPITOLO....... 

 

 






Il giorno dopo
 

 
Stavo aspettando Perrie seduta sui gradini della Shaftesbury Memorial Fountain a Piccadilly. Dovevamo incontrarci là quella mattina per poi andare a fare colazione insieme.

Sui gradini c’erano un sacco di ragazzi e mi soffermai a guardare la tenerezza di due di loro. Avevano la stessa divisa quindi dedussi che andavano a scuola insieme. La ragazza aveva le gambe poggiate su quelle del ragazzo che cercava di sporgersi verso il viso della ragazza per baciarla, ma lei ridendo glielo impediva. Allora il ragazzo cominciò a farle il solletico e lei cominciò a ridere più forte. Quando lei era finalmente allo stremo delle forze, il ragazzo si avvicinò al suo viso le disse “ Non ho bisogno di baci o di altro, quando sorridi mi sento appagato. Ti amo”. Detto ciò, la ragazza mise le sue braccia intorno al collo di lui e lo baciò teneramente.
Quella scena mi fece sorridere e mi girai di colpo quando i due ragazzi si accorsero che li stavo guardando. Brava Hope! Vuoi un applauso?! Fai sempre figure di merda!


Poco dopo sentii toccarmi sulla spalla destra. Quando alzai il viso vidi Perrie che mi sorrideva.

<< Ciaoo !! >> le dissi davvero contenta di vederla.

<< Ciaoo splendore! >> mi abbracciò di slancio. Mi lasciava basita tutta quella confidenza, ma mi piaceva, in fondo non avevo amiche a Londra e dovevo pur cominciare. Lasciai perdere il mio muro di freddezza e mi lasciai andare ricambiando l’abbraccio.

<< Andiamo? Io non ho fatto colazione e ho una certa fame! >> disse sistemandosi il cappellino che aveva in testa.

<< Certo! Il mio stomaco brontola da mezz’ora! Andiamo da Strabucks? >>

<< Ok. >> mi prese sottobraccio e ci avviammo verso Starbucks.

Prendemmo due americani e muffins per poi andare a Green Park dato che quel giorno c’era un bellissimo sole.

<< Hope, so che ti avevo detto che oggi avevo la giornata libera ma ho scoperto che devo andare dalla mia hair stylist per cambiare colore. Ti va di venire con me? Così magari conosci anche le altre ragazze! >> mi sorrise dolcemente.

<< Ma sii!! Tanto non ho niente da fare oggi! Ieri mi sono portata avanti con l’articolo. L’ho già quasi finito! >>

<< Bravaaa! A proposito come sta andando ?? >> disse bisognosa di sapere.

<< Non posso dirtelo! Sei la ragazza di Zayn! >>

<< Ma sono anche tua amica! >>

<< Certo! Ma sei prima la ragazza di Zayn! >>

<< Tu ragazza sei davvero troppo professionale! >> disse puntandomi con l’indice e poi scoppiò a ridere ed io la seguii.



Mentre andavamo a casa della sua Hair Stylist parlammo un po’ di tutto. Io le raccontai tutto della mia vita prima di Londra. Della mia vita in Italia con mia madre, di quando Jack e Finn si erano trasferiti da mio padre a Brighton, abbandonandomi con quella donna che, nonostante amassi, trovavo insopportabile. Lei, invece, mi raccontò la sua vita prima di XFactor, come aveva conosciuto Zayn e come all’inizio aveva avuto paura che lui ci stesse provando solo per finire sui giornali e farsi pubblicità. Scoprii che questa non era una paura che avevano solo le fan ma anche i diretti interessati e questo mi aprì un mondo. Nel mondo della gente comune come me non c’erano questi problemi. Al limite ti preoccupavi del fatto che il tuo lui potesse essere un Don Giovanni, che potesse avere una fidanzata o che non ti amasse seriamente. Nel loro mondo invece si aggiungevano un’infinità di altri problemi. Doveva essere proprio stressante.

Arrivate a casa della loro Hair Stylist conobbi anche le altre tre ragazze facenti parte delle Little Mix. Erano molto simpatiche. Tutte e quattro  cambiarono colore di capelli. Perrie si fece i capelli viola e devo dire che, nonostante sembrasse appena uscita da un libro di favole sui Little Pony, le donavano quei capelli. Le ragazze dopo qualche ora riuscirono a convincermi a tingermi le punte dei capelli di blu. Il blu era il mio colore preferito e sinceramente avevo sempre desiderato farlo ma non ne avevo mai avuto il coraggio. Poi tutte e cinque ci scattammo una foto insieme e loro la postarono su Twitter dicendo di avermi aggiunto come quinto membro della band. Passammo l’intera giornata a ridere, scherzare e finimmo in bellezza, andando a fare shopping come quattro amiche che si ritrovano dopo una settimana di impegni per sciogliere lo stress con un po’ di compere.
Eravamo ormai entrate in ogni negozio di quell’immenso outlet in cui ci eravamo rifugiate e le ragazze ora si erano fermate ad accontentare con foto e autografi i fan che ci seguivano da tutto il pomeriggio. Mentre aspettavo, decisi di dare un’occhiata al telefono che non avevo cagato per tutto il giorno. Me ne ero scordata. Stavo troppo bene in compagnia di quelle ragazze che non pensai nemmeno una volta al mondo al di fuori di quell’outlet.
Sul cellulare trovai 10 chiamate perse e ben quattro messaggi più un’altra miriade di notifiche di facebook e twitter perché le ragazze avevano avuto la brutta idea di taggarmi insieme a loro e così le loro fan ora mi assillavano. Non potevo chiedere di peggio. Io ero una giornalista e volevo assolutamente restare fuori da quel mondo. Due chiamate erano da parte di Finn e decisi di ignorarlo. Una chiamata era da parte di mia madre e un’altra da parte di Harry. Che voleva Harry?! Invece le altre 6 chiamate (erano da parte del direttore del giornale che non vedevo da giorni e che sicuramente voleva notizie sull’articolo.
Decisi di controllare i messaggi prima di chiamare il direttore per informarlo sull’andamento dell’articolo. Un messaggio, come sospettavo,era da parte di mia madre che mi pregava di richiamarla. Un altro era da parte di Harry:
 
 

“ Ciaooo giornalista! Stasera zio Simon da un festino a casa sua! Sei invitata!
Prima però mangiamo una pizza a casa di Louis! Vieni con Perrie! Vi aspettiamo….
- Harry”


 

Gli altri due messaggi invece erano di Rick:

12:34

                                     
                                      “ Buongiorno sconosciuta! Stavo pensando che potremmo cambiare programma per stasera! Magari potremmo andare in                             qualche posto più carino di uno Starbucks! Che ne dici?

-Rick ”

 
16:05


“Sono ancora io! Mi dispiace se ti ho disturbato. Magari per stasera possiamo saltare….
Fammi sapere!
-Rick “
 

 

 
Subito pensai a quanto fosse stato carino a preoccuparsi non vedendomi rispondere. Poi però il pensiero balenò al messaggio che avevo letto appena prima. Quella sera dovevo andare alla festa. Beh.. avrei anche potuto saltarla ma… alla fine quei ragazzi erano il mio lavoro quella settimana e dovevo stargli vicino in ogni occasione possibile per poterli conoscere un po’ meglio. L’unica soluzione era disdire l’appuntamento con Rick oppure…. NO! No, non potevo! Sarebbe stato troppo sgarbato. Ma magari in fondo non gli avrebbe dato fastidio. Però non era per niente professionale portare il mio appuntamento alla festa a cui dovevo andare principalmente per lavoro. Però volevo rivedere Rick e subito. C’era qualcosa in quel ragazzo che mi aveva attratto subito. DOVEVO RIVEDERLO. Decisi che lo avrei chiesto a Perrie, magari poteva consigliarmi su come comportarmi visto che ormai eravamo una specie di amiche e al momento non avevo nessun’altro con cui confidarmi se non lei. A Finn e Jack ovviamente non avrei mai chiesto nessun consiglio. Erano troppo idioti per potermi dare dei buoni consigli.

<< Hopeee! >> mi voltai verso le ragazze che stavano ancora firmando autografi. Le fan si erano moltiplicate in pochi minuti. Jess mi fece cenno con la mano mentre cercava di uscire dalla folla. Poverine le stavano assillando. Mi avvicinai.

<< Andiamo a prendere un gelato, ti prego devo uscire da qui! >> disse Jess che era quasi riuscita a liberarsi da quell’ammasso di fan che la circondava. Appena le fan videro che stava parlando con me si girarono nella mia direzione puntandomi gli occhi addosso. Alcune erano confuse, forse si chiedevano cosa ci faceva una come me con loro, altre invece mi lanciavano sguardi infuocati. Un’improvvisa voglia di scappare mi assalì!

<< Ok! >> dissi, timorosa che le fan mi avrebbero assalita da un momento all’altro.

Jess, finalmente libera, mi prese sotto braccio e ci avviammo verso la prima gelateria che trovammo.



Al nostro ritorno il cortile dell’outlet dove prima si erano riunite tutte le fan era ormai vuoto e raggiungemmo le altre ragazze che si erano rifugiate in un bagno. Appena videro i gelati che avevamo portato loro, ci assalirono come avevano fatto poco prima le fan. La scena era abbastanza comica. Tutte e tre si avventarono sui gelati come se non mangiassero da giorni. Forse si accorsero del mio sguardo stupito e del mio sorriso perché insieme dissero:

<< Non è come sembra! >> poi scoppiammo tutte a ridere.

<< Hope mangiamo, tranquilla. Solo che dobbiamo tenere d’occhio la linea e quindi non mangiamo spesso il gelato! >>  disse Jade.

<< Io no! >> disse Perrie che aveva il naso nel cono.

<< Tu sei un caso a parte Perrie! Mangi qualunque cosa e non ingrassi! >> disse Jess con una vena di acidità. Perrie tirò fuori la testa dal cono e sbaciucchio Jess sporcandole il viso di gelato.

<< Ragazze forse sarebbe meglio uscire dai bagni e filare a casa!  Che ne dite? >> dissi dopo aver notato che in tutto il nostro ridere e i nostri discorsi non ci eravamo accorte che eravamo ancora nei bagni. Tutte scoppiammo a ridere ed uscimmo da lì.  

<< Noi prendiamo un taxi e andiamo a casa mia! >> disse Perrie guardando le ragazze che annuirono e salirono sull’auto di Jess, poi guardando me continuò << Mi ha chiamato Zayn e mi ha detto della festa. Ti va di venire da me e poi ci andiamo insieme?>>

<< Mi piacerebbe ma devo andare a casa a prepararmi! Non posso mica venire così! >>

<< E daaaii!! Ti cambi a casa mia! >>

<< Ma non ho i vestiti! >>

<< E quelli che ti sei comprata? >>

<< In effetti hai ragione.. ma non ho le scarpe adatte! >>

<< Ce le ho io! >>

<< No, Perrie non vorrei disturbare, davvero! >>

<< Non disturbi, anzi! Così poi ci passa a prendere Zayn a casa mia! >> disse facendo gli occhioni dolci o almeno ci tentò! Sorrisi al suo tentativo e chiamammo un taxi.







In taxi mi ricordai di Rick. A cui, poveraccio, non avevo ancora risposto. Sinceramente pensandoci non avevo risposto ancora a nessuno ma in quel momento l’unico di cui mi importava era lui.
 
<< Perrie…. Ti posso chiedere un consiglio? >> lei distolse lo sguardo dal suo telefono con cui stava armeggiando da un po’!

<< Certoo! >> disse girandosi nella mia direzione e sgranando gli occhi.

<< Ho conosciuto un ragazzo. >>

<< Belloooo! Siamo già alle confidenze sui ragazzi! >> disse eccitata. Sorrisi.

<< Daii. Non fare la stupida! Ho conosciuto questo ragazzo e mi piace molto e mi ha chiesto se usciamo stasera. O almeno me lo ha chiesto ieri sera e io gli avevo detto di si visto che non ero a conoscenza della festa. E mi dispiacerebbe dargli buca. Anzi non vorrei proprio. >>

<< E quindi mi stai chiedendo se sia troppo poco professionale invitarlo stasera alla festa? >>

<< Esatto! Mi leggi nel pensiero? >>

<< No, tranquilla. Secondo me non succede niente se lo inviti. In fondo Zayn ha invitato me! >>

<< Si, ma tu e Zayn state insieme. Noi no! E poi Zayn può invitare chi vuole alla festa, visto che conosce il padrone di casa. Io no! >>

<< Ma secondo me a Simon non darà fastidio! Ci sarà tantissima gente, magari neanche ci degnerà della sua presenza! Fidati, non ci farà caso! >>

<< Sicura?!? E poi non pensi che Rick possa imbarazzarsi alla festa o decidere di non venire visto che non conosce nessuno? >>

<< Sicura! Rick?! Così si chiama?! Comunque se viene alla festa viene per te quindi perché imbarazzarsi? Starete insieme suppongo! E se non viene vuol dire che sarà per un’ altra volta e che non gli interessi così tanto quindi è uno scemo! >>

<< Si! Si chiama Rick e studia psicologia all’università! >>

<< Mmm.. un intellettuale! Mi piacciono gli intellettuali. >> disse lei sorridendo con fare malizioso.

<< E’ mio! Tu hai Zayn! >>

<< E che Zayn… ! >> disse lei mordendosi il labbro inferiore e poi mi mostro lo schermo del cellulare. C’era un messaggio poco casto da parte di Zayn. D’un tratto capii con cosa stava armeggiando poco prima. Quei due si scrivevano messaggi perversi. Scoppiai a ridere! In fondo, nonostante la fama, erano due ragazzi qualunque che si amavano e si volevano tremendamente.L’abitacolo del taxi si riempì delle nostre risate finché non arrivammo a casa di Perrie.
 





 

***

 






 
Era una casa magnifica, moderna e chic. Ci preparammo e io finalmente risposi a Rick che con mio stupore accettò immediatamente l’invito.
Poi mi ricordai di chiamare il direttore del giornale.

<< Pronto?! >>

<< Si, salve direttore! Sono Harris. Hope Harris! >>

<< Ah certo! Signorina Harris l’ho chiamata parecchie volte anche a casa! Volevo sapere come procedeva l’articolo! >>

<< Si, mi scusi ma ero fuori con le Little Mix. >> feci l’occhiolino a Perrie che si stava mettendo il mascara e che iniziò a ridere. Le avevo detto che avrei lottato con
tutte le forze per ottenere un articolo sulle Little Mix così avremmo passato una settimana insieme. O almeno così entrambe speravamo.

<< Le Little Mix. Si certo! Credo sia a conoscenza che una di loro è fidanzata con Zayn. Sto indagando … >>

Riuscii ad immaginarmi il direttore sistemarsi meglio sulla sua poltrona appena pronunciai quelle parole. In effetti, con una voce orgogliosa e impettita disse<< Sono contento che lei stia indagando. Ha preso il suo lavoro con serietà! Non potevo affidare questo incarico a una persona migliore! Quindi credo che stia andando bene l’articolo?! >>

<< Grazie signore. Sono contenta che lei sia contento. >> feci una smorfia e Perrie scoppiò nuovamente a ridere. << Ho quasi completato l’articolo. Veramente è pronto però voglio aspettare a consegnarglielo nel caso avessi qualcosa da aggiungere! >>

<< Certo! Tanto la settimana è quasi agli sgoccioli! Vuole che le mando un fotografo? >>

<< No, non credo che ce ne sarà bisogno. Farò io delle foto nei momenti che colgono appieno il loro essere. Non mi piacciono le foto che mettono in tutti i giornali in cui le persone appaiono false. Se le va bene, ovviamente! >>

<< Certo signorina Harris! Attendo con ansia sue notizie. Arrivederci. >>

<< Arrivederci. >> detto questo chiusi la telefonata. Se solo il direttore avesse saputo che in fondo non stavo prendendo poi tanto seriamente il mio lavoro ma mi stavo divertendo tantissimo con i miei nuovi amici…
 

 
 






HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAAA! QUE  TAL ?!?!?!?! 
Ciaaaoo bellezzeeeeee! =)  Vi è piaciuto il capitolo?! 
Oggi mi sono accorta che non aggiornavo da 9 giorni e mi sono messa le mani nei capelli!  Il capitolo era pronto solo che dovevo rileggerlo per eventuali correzioni e guarda un pò ho trovato un editor! ;) Ahahahahahah Una mia amica si è proposta di correggerlo visto che anche lei segue la storia. Quindi vorrei ringraziarlaaa =) 
Fatemi sapere cosa ne pensate!!! =) Tanto tanto looooveeeeeeeeee

Poi volevo dirvi che io ho pensato che d'ora in poi metterò un capitolo a settimana perchè alcune volte capita che ne ho due pronti in settimana ma non sempre ( purtroppo sono incasinata anch'io come tutti gli altri)!! Ovviamente magari non posterò sempre 7 giorni dopo ma anche 5 o 6! E' giusto una regola che vorrei dare a me stessa per pubblicare con regolarità! 


P.S. nel prossimo capitolo ci saranno avvenimenti SCOTTANTI! ;)
CIAAAAAAAO BELLEE. UN BACIO DA STYLES.
 

 Un bacio 
 

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Capitolo 10
*** Welcome to the party - part one ***


 Eccociiii ...... 
 




Rick’s POV 





Presi il cellulare. Un messaggio. Da parte di Hope. Perfetto. Si era preoccupata di farmi sapere dove abitasse Simon Cowell. Ma davvero?! Come se io non lo sapessi! Pff…
Infilai il cellulare nella tasca ed uscii di casa.
Vidi quel catorcio di macchina parcheggiato in fondo alla strada. La mia macchina. Quasi la mia ex- macchina. Finalmente avrei potuto comprarmi una nuova macchina fiammante e tante altre cose con i soldi che stavo per fare. Sinceramente pensavo che Hope sarebbe stata un po’ difficile da raggirare ma alla fine era solo una povera illusa come tutte le altre… Però c’era davvero qualcosa in lei che mi attraeva.
NO, RICK! Questi sono solo affari. Hope è solo un affare.
 




 
Hope’s POV 




Entrammo in limousine dove Zayn ci stava aspettando. Quando vide entrare Perrie i suoi occhi brillarono e ogni suo muscolo si mosse involontariamente verso Perrie. Scattò come una calamita attratta dall’altra calamita. Le guance di Perrie invece si imporporarono appena vide il suo amato avvolto in uno smoking grigio che faceva risaltare la sua magnifica carnagione.
Mentre assistevo a quella scena sorrisi involontariamente. Quanto avrei voluto essere al posto di Perrie. Amare ed essere amata in quel modo.
Zayn mi salutò solo dopo aver lasciato un leggero bacio sulle labbra di Perrie.

<< Ciaoo Hope! Tutto bene? >> 

<< Si, grazie! >>gli sorrisi.

<< Hope ha un appuntamento stasera a casa di Simon! >>Perrie disse a Zayn ammiccandogli. Quasi come se fosse fiera di me e del fatto che io avessi un appuntamento. La cosa mi imbarazzò moltissimo.

<< Davvero? >>disse Zayn, voltandosi verso di me.

<< Si! >>dissi ancora imbarazzata. Forse non era stata una bella idea quella di darmi appuntamento con Rick a quella festa. Sentivo che qualcosa sarebbe andato storto.

<< Con N… Cioè con chi? >>Zayn pronunciò quella frase con incertezza.

<< Si chiama Rick! E’ un ragazzo che ho conosciuto da poco! Anzi pochissimo. Pensi che possa dare fastidio il fatto che l’ho invitato stasera?? >>

<< Si! Cioè NO! Non credo…. >>Perrie colpì Zayn sul braccio appena lui disse SI e i due si guardarono con un’espressione interrogativa.

<< Ok. Bene! >>D’un tratto nell’abitacolo della Limousine si formò un’atmosfera di pungente imbarazzo. Non sapevo più cosa fare. Dovevo chiamare Rick e dirgli di non venire più o dovevo far finta di niente? Insomma Zayn , prima che Perrie lo colpisse, aveva detto che aver invitato Rick avrebbe dato fastidio. Ma poi a chi? All’ospite di casa? Cosa avrei dovuto fare? Non volevo fare brutte figure, alla fine quello era il mio lavoro. Ma come mi aveva detto Perrie, ci sarebbe stata talmente tanta gente che nessuno avrebbe fatto caso a me e Rick. Saremmo passati inosservati. Ma non era comunque giusto. Tirai fuori il cellulare. C’era un messaggio da Rick.
 




“ Ciaooo bellezzaa! Non vedo l’ora di vederti! Xxx
-Rick”

 



Cacchio! Cosa potevo dirgli?!

<< Hoopee, allora scendi?! >>I miei pensieri furono interrotti da Perrie. Non mi ero resa conto che eravamo arrivati a casa di Louis. Lei e Zayn erano già scesi dalla Limousine e stavano aspettando che scendessi anch’io.

<< Arrivo! >>scesi dall’auto e vidi davanti ai miei occhi un’enorme villa. Quella doveva essere casa di Louis. All’entrata ci accolse una ragazza mingherlina, mora e con un sorriso dolce. La riconobbi solo dopo un po’. L’avevo già vista la prima sera.

Lei doveva essere Eleanor.

<< Hopeee! Come stai? >>a quanto pare Eleanor mi riconobbe subito perché dopo aver salutato Perrie e Zayn mi abbracciò come se fossimo vecchie amiche. Giuro che non capivo perché fossero tutti calorosi nelle manifestazioni d’affetto in quell’ambiente. Solo una persona era diversa da loro. Solo Niall. Era stato l’unico ad essere scontroso e freddo nei miei riguardi. Il suo atteggiamento diverso dagli altri mi incuriosiva.

<< Tutto bene, grazie! >> mi sforzai di sorridere. Non ne ero in vena. Il pensiero che Rick potesse infastidire mi frullava ancora in testa e mi impediva di essere naturale.

El ci invitò ad entrare. La casa era grande e luminosa e c’erano un sacco di vasi di rose poggiati su i vari tavolini e mobili della casa. Si sentiva l’odore delicato delle rose.

Si sentivano le risate dei ragazzi provenire dal salone.

Harry era sdraiato sul divano in pelle beige che c’era al centro della sala e stava messaggiando alla velocità della luce con qualcuno.  Niall e Louis erano seduti sul tappeto steso tra il divano e il televisore. Erano seduti a gambe incrociate e tenevano in mano il joystick della play. Entrambi schiacciavano con foga i tasti del joystick (trova un sinonimo per joystick), Louis concentrato sul gioco aveva tirato fuori la lingua e la stringeva tra i denti, proprio come farebbe un bambino di 5 anni. Presi la macchina fotografica che avevo in borsa e impressi quella scena in quella piccola macchinetta porta ricordi. Quando la macchinetta rilasciò il flash Niall si girò nella mia direzione e rimase parecchio sorpreso.

<< Siii!! Goal !!!!! >> urlò Louis che aveva approfittato della distrazione di Niall per fare goal.

Niall si rigirò verso la televisione. << Non ti esaltare troppo! Tanto perdi lo stesso! >> 

<< Aaaah, si?! >> 

<< Si, sono imbattibile! >> 

<< Ora vedremo! >>ribattè Louis.
 
Risi a quella scena e poi raggiunsi El e Perrie che si erano avviate nell’altro salone.
Nel secondo salone c’era un altro televisore grandissimo dove stava venendo proiettato il film “50 volte il primo bacio”. Le ragazze erano accucciolate sul divano insieme a Danielle e con aria sognante guardavano il film prendendo una manciata di popcorn, ogni tanto. Le raggiunsi, salutando prima Danielle e poi mi sedetti per terra guardando silenziosamente il film. Beh… non che fossimo tanto silenziose ma non parlavamo neanche. Ogni tanto una di noi quattro sospirava oppure tirava su con il naso tentando di fermare le lacrime.




Finito il film ci avviammo dai ragazzi per ordinare le pizze. Erano nelle stesse identiche posizioni di quando li avevo visto quasi un’ora prima. Ma ci facevano la muffa in quelle posizioni ?!?! Danielle si buttò praticamente addosso a Liam mentre Perrie scomparve. Io e El invece restammo in piedi dietro al divano. Harry stava dormendo con il cellulare poggiato sul naso. Sembrava un cucciolo, era proprio bello quando dormiva. Gli scattai una foto e poi seguii il mio istinto da rompicoglioni. Misi una mano tra i suoi capelli. Erano soffici. Poi iniziai i tiragli un riccio alla volta. Rimbalzavano come molle ed io ottenni l’effetto sperato. Infatti Harry si svegliò subito e ancora insonnolito mise una mano sulla testa alzando il viso e facendo così cadere a terra l’ I-phone.

Il rumore del cellulare che colpiva il pavimento fece scattare in piedi Harry che iniziò a imprecare, Niall e Louis staccarono gli occhi dalla televisione e le mani dal joystick ed io e tutti gli altri scoppiammo a ridere.

<< Noo! Se è rotto mi devi un I-phone! >> 

<< Ma se vai alla Apple te lo regalano l’I-phone! >>

<< Si ma tu me lo compri lo stesso! >>si mise le mani sui fianchi con atteggiamento da prima donna.

<< Se invece ti do una fetta di pizza? >> feci gli occhioni dolci.

<< 3! >> 

<< 1! >> 

<<2! >> 

<< Ok. Vada per 2! >> 

Harry mi sorrise dolcemente e allungò le braccia nella mia direzione avvicinandosi sempre di più per poi abbracciarmi. Era talmente alto quel ragazzo che scomparivo tra le sue braccia.

<< Sssiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Horan fai schifo! >> 

Io e Harry ci staccammo sentendo Louis esultare. Niall ci stava guardando e aveva lasciato perdere il joystick . Sulla schermata del televisore si vedeva il punteggio finale della partita di Fifa a cui stavano giocando. Niall che poco prima era in vantaggio, aveva perso. Louis in soli cinque minuti era riuscito a segnare 4 goal.

<< Niall ma tu non perdi mai a Fifa! Neanche contro Louis ! Che succede?!  >>disse Harry seriamente sconvolto per la perdita. Erano tutti sconvolti, tanto che mi sembrò esagerato. Insomma tutti perdevano una volta nella vita, Niall non era certamente un Dio di Fifa!

<< Mi sono solo distratto. Niente di che! >>disse passandosi la mano tra i capelli, sorridendo imbarazzato di fronte allo sgomento dei suoi amici. Di tutti tranne che di Louis che stava ancora esultando abbracciato ad El.

<< Cosa ti ha distratto? >>mi girai immediatamente. La voce di Zayn mi aveva spaventato. Zayn era appoggiato alla colonna all’ingresso del salone e stringeva teneramente la mano di Perrie mentre lei aveva la testa appoggiata alla sua spalla e sorrideva. Da quanto tempo erano lì? Non ci avevo fatto caso.

<< Boh…. !! >> 

<< Qualcosa deve esserci! Hai sempre vinto! La casa è sempre la stessa e il gioco anche, di preoccupazioni non ce ne sono, gli amici presenti sono sempre gli stessi …. forse …. c’è solo Hope che è in più! E’ Hope a distrarti? >> 

Le miei guance si imporporarono immediatamente. Tutti gli sguardi erano rivolti su di me o Niall ed io mi girai verso di lui, aspettando che rispondesse a Zayn. Aspettando che gli dicesse che doveva fare meno l’idiota. Aspettando che si mettesse a ridere. Ma niente.

Per fortuna El prese in mano la situazione << Allora ragazzi che pizza volete? >>

Tutti si scordarono della domanda appena fatta.

Ordinammo le pizze e come promesso ne lasciai due fette a Harry. Poi gliene concessi un’altra dato che non avevo molta fame perché ero nervosa per l’incontro/appuntamento con Rick.


Finito di mangiare ci avviammo alla festa di zio Simon in Limousine dove iniziammo a stappare le prime bottiglie di champagne. Ebbi l’impressione che quella serata sarebbe stata lunga e molto alcolica.


La casa di Simon era almeno dieci volte più grande di quella di Louis, non pensavo potessero esistere case come quelle a Londra. Rimasi scioccata. L’edificio era quasi completamente di vetro ed era circondato da un grande giardino e un cortile dove erano parcheggiate un’ infinità di limousine e macchinoni, che io avrei solo potuto sognare di comprare . All’interno c’era moltissima gente ma nonostante la folla tutto sembrava ordinato. Non era come le solite feste in cui non si capisce più niente. Quella era una vera e proprio festa di classe. Tutti avevano in mano bicchieri di vino o champagne. Niente birre o altri superalcolici. Io e Perrie ci tenevamo sotto braccio e  iniziammo a seguire i ragazzi che si stavano facendo spazio tra la folla verso una meta sconosciuta. Tutti erano vestiti molto bene. Sembravano modelli di una sfilata. Vestiti di alta moda e firmati ovunque. Lo sfarzo di quella festa mi faceva sentire una pezzente. Improvvisamente mi preoccupai di aver invitato Rick. E se si fosse sentito a disagio in tutto quello sfarzo? Perché non ci avevo pensato prima? Scacciai i pensieri che avevano iniziato a frullarmi per la testa. Era inutile preoccuparsi adesso. Il danno ormai lo avevo fatto. Rick stava sicuramente per arrivare sempre che non fosse già arrivato. Tra la folla riconobbi altre persone famose….. Jessie J…. Nick Grimshaw….. i Mc…

Mi fermai di scatto appena i miei occhi caddero sul un gruppetto di persone. Un gruppetto di ragazzi o forse sarebbe meglio dire uomini. Un gruppetto di cantanti. Un gruppetto di gnocchi. Erano tutti e quattro lì di fronte a me. I miei piedi non riuscivano a muoversi. I muscoli non rispondevano più al controllo del cervello. Ero in stand-by. Come tutte le adolescenti, in passato, ero stata ossessionata da una boy band e ora ce li avevo a due passi. Come potevo allontanarmi?!

<< Hooope! Hoope! >>Perrie mi stava scuotendo da un po’ ma troppo presa dal frullato di pensieri su quei ragazzi non me ne ero accorta.

<< Si?! >>risposi, senza degnarla di uno sguardo. Continuavo a guardare i ragazzi sperando che si sarebbero girati e mi avrebbero salutato. Mi bastava solo quello. Un cenno con la mano. Era l’unica cosa di cui avevo bisogno.

<< Tutto bene?! Andiamo?? >> 

<< I… i… M… Mc… I Mc Fl…. >>riuscì a malapena a balbettare, figuriamoci pronunciare una frase di senso compiuto.

<< Perrie!! Ma che cazzo succede? >>Zayn e Liam ci avevano appena affiancate. Anche loro vedendo il mio sguardo perso nel vuoto, guardarono nella direzione che stavo guardando io.

<< Non capisco cosa le prende stav… >>Perrie non riuscì a terminare la frase.

<< Aaaaah! Ho capito! Ora ricordo! Liam glieli presentiamo?! >>disse Zayn guardandomi sorridente non appena mi girai verso di lui, in panico, per ciò che aveva appena detto.

<< Ma si, dai! In fondo è una brava giornalista! >>mi volta verso Liam. Ancora con il panico negli occhi.

Liam mi prese sotto il braccio destro e Zayn sotto quello sinistro, trasportandomi così verso I Mc Fly che non appena arrivammo si girarono verso di noi. Incrociare i loro occhi che andavano da Liam a me e poi a Zayn fu …. Magnifico, imbarazzante, eccitante…… potrei definirlo in altri dieci mila modi ma non sto qui a scriverli tutti.

<< Ciao ragazzi! >>disse Tom, abbracciando prima Zayn e poi Liam, subito dopo . Oh mio dioooooo! Avevo Tom a un pelo dal mio naso! Sarei morta da un momento all’altro sempre che non lo fossi già! NO, OK! Hope svegliatiiiii DEVI essere per forza morta. Altrimenti come te lo spieghi Tom a un pelo del tuo naso?! I pensieri frullavano nel mio cervello. Non riuscivo a pensare lucidamente. C’era un’ unica cosa da fare a questo punto.

Lo feci! Lo feci seriamente. Credo sia stato il momento più imbarazzante della mia intera esistenza. Mi schiaffeggiai davanti ai Mc Fly che mi guardarono inorriditi. Ma cosa mi diceva il mio cervello bacato?!

Zayn si girò, anche lui inorridito verso di me. << R-Ragazzi q-questa è Hope! Una vostra fan! >>

<< Lo avevo immaginato dallo schiaffo! >>disse Dougie e poi tutti quanti scoppiarono a ridere.

Forza Hope. Forza. Dì qualcosa! << Ciaooo! >>

<< Ciaooo bellezza! >>rispose Danny. Poi i ragazzi si guardarono e uno alla volta mi abbracciarono e mi baciarono sulla guancia. Oddiooo avrei preferito un’altra parte del viso. Ma mi accontentai anche della guancia.

Dopo gli abbracci i ragazzi se ne andarono sfortunatamente ma mi promisero che avremmo parlato nel corso della serata. Non ci credetti neanche per un attimo. Mi avrebbero evitata, soprattutto data la figura di merda che avevo fatto.



Io e i ragazzi raggiungemmo gli altri che erano in giradino dove erano stati allestiti vari gazebo e mi presentarono Simon Cowell, soprannominato zio Simon. Era un omone e inizialmente sembrava brusco e faceva paura ma era bravo in fondo.
 
 



Rick’s POV 



Entrai in casa di Simon. Era bella la sensazione. Finalmente ero riuscito ad entrate là dentro e non avevo dovuto farlo di nascosto ma ero stato invitato. Iniziai a guardarmi intorno. Era pieno di gente. Sarei riuscito a fare un sacco di foto e non solo ai One Direction. Ci avrei vissuto di rendita con tutti i soldi che stavo per fare. Sarei diventato il paparazzo più ricercato al mondo e dovevo ringraziare Hope di tutto ciò!

Prima di andarla a cercare per farmi presentare i One Direction decisi di fare un tour della casa e magari scattare qualche foto con il cellulare. Salii al piano di sopra. C’era un lungo corridoio pieno di porte. Andai in fondo. Una porta incuriosii subito la mia attenzione. Era socchiusa. Quando l’aprii mi ritrovai davanti lo studio di Simon. Il mio sguardo cadde sul computer. Chissà quante foto compromettenti dovevano esserci su quel computer oppure quanti documenti privati che potevo far circolare in rete o vendere a qualche giornale. Mi fiondai al computer. Lo accesi e tirai fuori la pen drive che portavo sempre attaccata al porta chiavi. Che culooo! Non serviva la password per accedere al suo account. Perfetto. Come si poteva essere così stupidi da non mettere la password. Ma alla fine era solo meglio per me.

<< Che fai tu qui?! >> 

Alzai il viso. Cazzo Simon era di fianco alla porta dello studio e mi stava lanciando occhiate di fuoco.

 








HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAA! QUE TAL?!?!?!?!?

Alloraaaaaaa!! Che ne pensate?!?! Spero vi piaccia! Da questo capitolo si capisce di che pasta è fatto Rick!  Qualcune di voi avevano indovinato che era uno stronzo. Ma d'altronde la storia è su i ragazzi e poi non potevo permettere che un RICK QUALUNQUE potesse far passare in secondo piano il signorino HORAN! Nel prossimo capitolo ne avremo delle BELLE, BELLE, BELLEEEEEE.... 

Avete  visto come sono stata brava?! Una settimana giusta! Nonostante avessi 2624785298 cose da studiare! 


Comunque bellezze se volete romperi i coglioni per pubbliccare o se volete parlare della storia o se volete rompermi i coglionie e basta e parlarmi FATELO PURE !! Aggiungetemi su twittaaaaaaah sono @Spacciozucchero, scrivetemi chi siete e vi seguo SUUUUBIIIITOOOO!  


http://twitter.com/Spacciozucchero


MA QUANT'E' BELLO CON QUESTA FACCINA DA DEFICIENTE!?!??! 

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Capitolo 11
*** Welcome to the party - part two ***


Niall fa pulizia....... ( QUANTO LO AMO!)  





Rick’s POV 


<< Che fai tu qui?! >> 
Alzai il viso. Cazzo, Simon era di fianco alla porta dello studio e mi stava lanciando occhiate di fuoco.

<< Un giretto! Hai proprio una bella casa! >> gli dissi con tono ironico. Era ovvio quello che stavo facendo, poi mi conosceva, cos’altro poteva aspettarsi da me?

<< Sparisci da casa mia! Non sei stato invitato! E non voglio nemmeno sapere come hai fatto ad entrare qui dentro visto tutte le guardi che ci sono fuori. Non voglio nemmeno sapere che guardia hai pagato per entrare, sparisci solamente dalla mia vista e da casa mia! Se ti rivedo qui intorno ti faccio arrestare! >>
Povero illuso.

<< Ora me ne vado! >>dissi alzandomi e dirigendomi verso la porta alla quale lui era appoggiato.

<< Ah! Dammi la pen drive! Non ti faccio uscire con quella in mano! >>disse porgendo verso di me la mano aperta.
Lo sfidai con lo sguardo.

<< DAMMELAAA! >>Era più grosso di me. Non avevo speranze nel caso la situazione fosse degenerata in qualcosa di più fisico. Perciò decisi di accontentarlo a malincuore ed uscii da quella stanza.
Mi lasciai Simon alle spalle. Immobile. Pensavo mi avrebbe scortato fuori di casa e invece mi lasciò andare, convinto che sarei uscito. Povero illuso.
Il cellulare vibrò nella tasca dei pantaloni. Lo tirai fuori. Un messaggio da parte di Hope.
 


“ Hai deciso di non venire? Se è così… tranquillo non ti preoccupare. Posso capirti. Vorrei solo che me lo facessi sapere! “



 
 
Potevo aver perso l’occasione con Simon ma non mi sarei lasciato scappare l’occasione di paparazzare i One Direction.
 




“ No, bellissima sto arrivando! Non vedo l’ora di vederti! ;) Dove sei? “

 
 


Dopo qualche secondo ricevetti la sua risposta.
 
 


“ Sono in giardino sul retro! La musica ti porterà da me…. Ahaha  “

 



Mi sorprese la sua risposta. Quella ragazza era strana. Uno strano bello, però!
 



“Non ballare con nessun altro! “ 



 

 Scesi rapidamente dalle scale e mi diressi tra la folla verso il giardino. Poi la vidi. Di fianco al Dj che parlava con Perrie. Bene c’era anche lei. OTTIMO.
 






Hope’s POV 

 
<< Ma come fai a non essere eccitata! Insomma conosci i Mc Fly! >> proprio non capivo come facesse Perrie a tenere sotto controllo il suo amore per i Mc Fly. Mi aveva raccontato che anche lei li amava quand’era più piccola. Tutti amavano i Mc Fly. Non ero mai stata il genere di fan che li stalkerava, giudicava i loro gusti, le loro scelte o le loro ragazze. Mi facevo i cacchi miei ma comunque sapevo le loro canzoni a memoria ed ero andata ad un sacco di loro concerti con la mia amica. Oh, cacchio! Presi mentalmente appunto che avrei dovuto chiamarla una volta tornata a casa per raccontarle dell’incontro con quei quattro DEI !

<< Hope, ormai sono abituata a incontrare i miei idoli! Le prime volte mi faceva uno strano effetto ma ora è abbastanza normale come cosa! Lo diventerà anche per te! >>

<< Che culoooo! Speriamo… >> non riuscii a terminare la frase perché sentii delle mani forti poggiarsi sulle mie spalle e esercitare un po’ di pressione, come se qualcuno mi stesse massaggiando. Lo sguardo di Perrie finiva dietro le mie spalle e le sue labbra si aprirono in un sorriso.
Mi girai immediatamente. Rick era lì di fronte a me. Era anche più bello della sera prima, se mai fosse stato possibile. Sorrisi perdendomi nei suoi occhi profondi.

<< Ciaoo bellissima! >> 
Bellissimaaa?! Oddio! Era già la seconda volta che mi chiamava così! Non è che non si ricordava il mio nome?! Oppure voleva portarmi facilmente a letto?! Beh… in ogni caso non riuscii a non arrossire in viso. Proprio come era successo poco prima. Appena avevo letto il messaggio in cui mi aveva chiamato bellissima ero rimasta allibita e mi ero immobilizzata con in mano il cellulare e Rick che attendeva una mia risposta. Mi imbarazzava essere chiamata in quel modo, primo perché non mi si addiceva e secondo perché non ci ero abituata.

<< Ciaoo! >>gli dissi. Le mie labbra si aprirono in un sorriso come le sue. Mi avvicinai e gli schioccai un tenero bacio sulla guancia ma mentre mi allontanavo lui mi cinse i fianchi stringendomi forte a sè.

<< Io vado da Zayn! >>Perrie ci comunicò la sua uscita di scena. Sapevo benissimo cosa stava facendo. Voleva lasciarci soli perché alla fine quella era la nostra serata e gliene fui grata.

<< Hai intenzione di restare così tutta la sera? >>ero ancora stretta tra le sue braccia. Girai il viso per poterlo guardare negli occhi.

<< Se non ti dispiace…. >>sorrise sarcastico.

<< A chi? A me dispiace?! Nooo! Ma vaaa! Basta che non mi stritoli troppo! >>
Come non detto. Mi strinse ancora di più a sè schiacciandomi ancora di più sul suo petto. Per poter respirare meglio mi misi in punta di piedi, appoggiando le braccia sulle sue grandi spalle. I nostri visi si fecero irrimediabilmente vicini. Troppo vicini. Le mie labbra erano a pochi centimetri dalle sue. Mi soffermai a guardarle. Erano lunghe e sottili. Sicuramente avevo visto labbra più belle delle sue ma erano ugualmente invitanti.

<< Mi stai studiando? >> 

<< Potrei passare molto tempo a studiarti, sai? >> 

<< Avremo molto tempo! >>
Gli sorrisi, riconoscente. Non mi stava prendendo in giro. Gli piacevo veramente.

<< Stavo notando che hai delle spalle larghissime! Fai nuoto? >>

<< Tre volte medaglia d’oro per delfino! Te ne intendi? >>
<< Non quanto te! Due volte medaglia d’argento per rana e una doro per staffetta! >>strabuzzò gli occhi.

<< Ragazza mi stupisci! >>mi morsi il labbro inferiore sorridendo.
Rick mi guardo poi, eliminò completamente la distanza tra le nostre labbra. Come avevo immaginato le sue labbra non erano un granché ma il suo modo di baciare compensava tutto il resto. Prima di staccarci mi morse dolcemente il labbro inferiore. Ma nello stesso momento venne spintonato da qualcuno che passava dietro lui.
 




Harry’s POV 
 


<< Daii Harry! Mi stai finendo il cocktail! >> Zayn provò a sfilarmi il bicchiere di mano ma io mi girai di scatto dall’altro lato. Peccato che sbattei contro Niall che senza farmi sentire dal sottoscritto si era posizionato proprio di fianco a me. Nello scontro il cocktail mi scivolò di mano e quel poco di alcool che era rimasto al suo interno si rovesciò sulla mia maglietta e sui miei pantaloni.

<< Noooo! >>iniziai a imprecare. I miei pantaloni nuovi erano praticamente fottuti. Sperai che la macchia sarebbe venuta via. Niall iniziò a ridere guardandomi. Volevo zittirlo ma quando Niall iniziava a ridere non lo fermava più nessuno.

<< Perfetto! Ti sta bene! Il fato ti punisce perché mi freghi il cocktail!>> disse Zayn incrociando le braccia e ghignando soddisfatto nella mia direzione.

<< Sembra…. che tu ti sia pisciato… addosso… >>disse Niall tra una risata e l’altra.

<< Stronzi! >>dissi tentando di strizzare la maglietta che aveva assorbito l’alcool. Mentre la strizzavo il mio sguardo cadde poco più avanti a noi dove c’erano Hope, Perrie e un altro ragazzo. Zayn ci aveva detto che Hope aveva invitato la sua nuova fiamma alla festa. Lo aveva detto con accidia come se la cosa lo disturbasse e appena ebbe finito il discorso il suo sguardo era caduto su Niall. Ero stato l’unico a farci caso. Ma non capivo come la cosa potesse interessarlo.

Vidi Perrie dire qualcosa ad Hope e poi allontanarsi nella nostra direzione. Guardai approfonditamente ancora una volta il ragazzo in compagnia di Hope. Sembrava uno a posto ed aveva un’aria familiare. Ero sicuro di averlo già visto più di una volta. Ma dove? In ogni caso il suo viso e il suo sguardo non mi mettevano a mio agio, c’era qualcosa che non andava in lui.

<< Harry?! Ti sei pietrificato? Devo chiamare il tuo amico Potter per farti riprendere? >>la frase di Zayn mi risvegliò dal mio lungo discorso interiore e fece scoppiare a ridere Niall che si era da poco ripreso dalla precedente risata.

<< Hazza ti stai già denudando per le ballerine ? >>disse Perrie guardando la maglietta sollevata che mi scopriva il ventre e che avevo preso tra le mani nell’intento di strizzarla. La abbandonai immediatamente, sistemandomela meglio addosso.

<< Pez, ti devo sempre ricordare che non c’è bisogno che io mi sollevi la maglietta per farle cadere tutte ai miei piedi?! >> 

<< No, infatti! Hai ragione ti basta toglierti le scarpe per quello e vedi come cadranno tutte ai tuoi piedi non appena sentiranno quel fetore! >> 
La risata di Niall si alzò di almeno dieci decibel.

Feci una smorfia di disprezzo verso Pez. Io e lei ci punzecchiavamo sempre, ormai non ci offendevamo neanche più per le battutine acide che ci rivolgevamo. Mi girai verso Niall.

<< La smetti di ridere per ogni battuta che fanno?! Mi infastidisci! >> 

<< S-s-scu-sa ma n-non ri-esco pro-prio! >>disse ridendo. Più che ridendo sembrava un deficiente preso dalle convulsioni.

<< Hai abbandonato Hope? >> disse Zayn rivolto a Perrie.

<< No! E’ stata lei a preferire Rick a me! >>disse Zayn indicando la coppietta intenta a sbaciucchiarsi e di conseguenza guardammo tutti nella loro direzione. Zayn sospirò e guardò Niall al mio fianco che aveva smesso di ridere e guardava la scena mezzo disgustato e scocciato. Ma… mi balenò in mente un dubbio. A Niall piaceva Hope?! Ma certo! Ora tornava tutto. Gli sguardi di Zayn verso Niall, la chiacchierata che si erano fatti quella mattina mentre eravamo a casa di Louis, gli sguardi che Niall lanciava a Hope il secondo giorno in sala prove, il fatto che l’avesse riaccompagnata a casa  più di una volta. Niall non era solito fare tutte quelle cose. Neanche con Emy si era mai comportato in questo modo e tutti eravamo a conoscenza che quei due se la facevano alla grande quando Niall aveva voglia di scaricarsi. Lui ed Emy non si erano fidanzati ma passavano molto tempo insieme di solito ed erano amici di letto. Ad entrambi andava bene così. In effetti pensandoci era una settimana che non vedevo Emy e di solito quando uscivamo la sera Niall se la portava sempre dietro. Nemmeno stasera l’aveva portata.
Il braccio di Niall intorno al mio mi risvegliò dalla mia riflessione.

<< Andiamo a prendere da bere!>> mi disse trascinandomi verso il bar che era dall’altro lato del giardino.
Quando passammo di fianco a Hope e il suo ragazzo, Niall diede una spallata al ragazzo facendolo spostare ed io, dopo di lui, per fratellanza feci altrettanto.





 
Hope’s POV 
 


 
Mi girai vedendo che era stato Niall a dare una spallata a Rick e subito dopo Harry fece lo stesso. Guardai entrambi allibita. Cristo ma non lo avevano visto?! Loro proseguirono sulla loro strada senza scusarsi minimamente. Guardai imbarazzata Rick che si stava massaggiando la spalla che per due volte era stata colpita da due trogloditi.

<< Ecco quelli sono due quinti dei One Direction! Saranno già ubriachi. Dopo te li presento se si riprendono! >>dissi in tono di scuse a Rick che mi guardò sorridendomi dolcemente. Sembrava furioso con loro. Insomma è vero che gli avevano dato una spallata ma non era un dramma.

Perrie e Zayn nel frattempo si erano avvicinati a noi. Mi ricordai che prima non avevo presentato Perrie e Rick. Che cogliona! Mi ero persa in quel ragazzo fantastico e non l’avevo più cagata. Ma si può essere così sceme?!

<< Ragazzi, lui è Rick! >> dissi mostrandolo con la mano, come se fosse un gioiello che tenevo ben custodito al mio fianco. Poi facendo altrettanto dissi << Rick, loro sono Zayn e Perrie! >> 
Perrie e Zayn gli sorrisero, porgendogli le mani.

<< Zayn, eccoti finalmente! >>disse un uomo alle nostre spalle.

<< Simon! >>fece Zayn sorridendo.
Rick, di fianco a me, si immobilizzò. E il suo braccio, che mi cingeva i fianchi iniziò a premere forte su di me. 

<< Raduna gli altri e venite di sopra nel mio studio. Vi devo parlare! >>disse Simon. Mi girai a guardarlo e gli sorrisi.

<< Vieni anche tu Hope, se ti fa piacere! >> 

<< Certo! Grazie.>>risposi. << Rick ti dispiace se ti lascio un momento qui con Perrie?! >> 

<< Rick?! >>disse Simon strizzando gli occhi fino a fargli diventare due fessure. Poi pose una mano, anzi MANONA, sulla spalla di Rick per farlo girare.
Guardai la scena allibita. Dietro Simon, ora c’erano anche gli altri ragazzi con Danielle e Eleanor.

Non appena Rick si girò verso Simon, vidi quest’ultimo stringere a pugno le mani lasciate a penzoloni lungo il corpo. << Ti avevo detto di andartene da qui! Ora mi tocca passare alle maniere forti! >> prese un lungo respiro << GUARDIEEEEEEE! >> urlò così forte che i miei timpani ne risentirono. Immediatamente un gruppo di uomini inferociti arrivarono dai lati della casa e si schierarono dietro Simon.

Ma che stava succedendo?! Non sapevo cosa dire!

<< Simon, lui è qui con me! >> 

<< Ah, è qui con  te?! Allora sparisci anche tu! Dovevo immaginarlo che una giornalista si sarebbe portata dietro un paparazzo! >> 

<< Un paparazzo?! Noo, Simon ti sbagli! Rick non ha niente a che fare con la stampa! Diglielo Rick! >>
Rick, stava zitto. Immobile e spaventato. Simon invece mi scrutava con fare indagatore.

<< Tesoro… mi sa che sei tu a sbagliarti! Mi dispiace deluderti ma io lo conosco bene! Rick è il peggior paparazzo che esista! >>poi si rivolse alle guardie dietro di se << Portatelo via e vedete di non trattarlo bene! Voglio che si ricordi di quello che accade quando ci si intrufola alle feste altrui! >> 

<< Rick?! >>provai a dire. Non potevo crederci. Doveva essere lui ad ammetterlo, non potevo credere alle parole di Simon. << Rick, per favore di qualcosa, cazzo! >> Ma niente! Lui aveva lo sguardo basso e non disse nulla. Le guardie, praticamente, lo sollevarono di peso trascinandolo via, oltre il giardino.

Mentre lo guardavo allontanarsi misi una mano sulla bocca. Ero incredula. Ma com’era possibile?! Decisi che avevo bisogno di chiarimenti da lui. Subito. Perciò corsi dietro alle guardie.
 







HOOOOOOOOOLAAAAAAA! QUE TAL?!?! 


Come va???? Spero bene! Io sono incazzata nera con html invece! Perchè? Perchè avevo finito di scrivere il capitolo, lo avevo incollato su html, lo avevo sistemato e avevo scritto uno spazio autrice ENORME e cuccioloso ma html ha pensato bene di chiudersi e ovviamente ha cancellato tutto il mio sforzo! LO ODIOOOOOO! 

Anyway ...... parliamo del capitolo?! 

FIRST OF ALL ...... voglio avvisarvi che non ci saranno ancora molti capitoli perchè la storia si svolge in una settimana quindi non può essere lunghissima e inoltre la storia è finita/completa/sistemata e (stranamente) ha un filo logico così quindi non voglio aggiungere altri capitoli!
BUT .... l'altro giorno ho sognato il primo capitolo di un possibile SEQUEL di questa storia e sinceramente mi piace molto! Fatemi sapere che ne pensate! Ovvero se secondo voi dovrei fare un sequel oppure no! FATEMI SAPERE (anche solo con un messaggio con scritto sequel si/no! ) 

SECOND....... Voglio far soffrire un pò Hope!
1. perchè mi diverto! 
2. perchè nel precedente capitolo ha infilato la mano nei capelli di Harry e IO SONO GELOSA! Aahahaahha (quei capelli devono essere morbidissi da toccare! *-* Sono PATETICA oltre che MANIACA! Ahahaha)
Anyway nei prossimi capitoli la coppia NOPE/HIALL avrà il suo lieto fine.... O FORSE NO?! ( lo so solo io.... Perchè io PUO'! ) Aahahaha  

Tesori belli miei, ho visto che nello scorso capitolo c'è stato un calo di visualizzazioni e recensioni. Ma quello che più mi preoccupa sono le visualizzazioni perchè ciò vuol dire che alcuni hanno smesso di leggere la storia oppure hanno tanto da fare e non hanno tempo per leggerla?! Boh... sinceramente spero sia la seconda. Comunque vi chiedo di farmi sapere se il capitolo vi piace ( anche solo con un semplce messaggio! Se volete anche su twitter! ) 
Sappiate solo che io VI AMO in ogni caso! Ringrazio quelle F-A-N-T-A-S-T-I-C-H-E ragazze che recensiscono sempre anche con un semplice MI PIACE! Ma anche i lettori silenziosi che continuano a leggere la storia e non si stancano! =) Mi fa davvero piacere! 

Vi lascio con una foto dei ragazzi che ieri hanno cantato Happy Birthday durante il concerto a Pauly! Chi ama Pauly?! IO AMO PAULY! E se penso che ci ho anche parlato ad Assago STO MALEEEEEE! E' una persona splendida e si è fermato a parlare con noi fans!
 

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Capitolo 12
*** What a mess!!! ***


Horan vi saluta dalla doccia di casa mia..... CIAAAAAOOO! 





Hope’s POV 
 
Mentre lo guardavo allontanarsi misi una mano sulla bocca. Ero incredula. Ma com’era possibile?! Decisi che avevo bisogno di chiarimenti da lui. Subito. Perciò corsi dietro alle guardie.
Seguii il gruppo che uscì dal giardino della villa. Le guardie si fermarono in una stradina ai lati delle inferiate che circondavano la villa. Due di loro presero Rick per un braccio ciascuno, mentre un’altra guardia gli si parò davanti. Strinse il pugno e ghignando divertito glielo sferrò dritto nello stomaco.  Rick si piegò su se stesso, per quanto gli altri due bodyguard che lo tenevano fermo glielo consentirono. Fece un leggero verso di dolore e iniziò a tossire. Il bodyguard decise che non era abbastanza perciò la scena si ripeté un’altra volta.  Non potevo continuare a guardare senza fare niente. Forse si meritava di esser trattato male ma non di essere pestato così!

<< Noooo! >>urlai e le guardie del corpo che si erano preparate ad un altro colpo si immobilizzarono girandosi a guardarmi. Feci una passo nella loro direzione. << Basta! Smettetela o testimonierò che lo avete picchiato violentemente! >> non lo avrei mai fatto, ovviamente, ma fu la prima cosa che mi venne in mente.

<< Signorina, forse le conviene tornare dentro! >>
<< So io quello che mi conviene fare o meno! Lasciatelo stare e andate dentro gliene avete già date fin troppe! >>
Le guardie si guardarono per un po’ negli occhi. Molto probabilmente stavano pensando a come agire e stavano decidendo se ascoltarmi o no! Poi dopo circa due minuti, le guardie che tenevano Rick per le braccia lo lasciarono andare e si diressero verso di me. Così fecero anche gli altri e una volta superatami sparirono all’interno del giardino della mega villa di Simon.

Rick, che si era rovinosamente accasciato a terra quando le guardie avevano lasciato andare la stretta sulle sue braccia, ora stava tossendo con una mano poggiata sullo stomaco. Rimasi immobile a guardarlo. Ora che finalmente avevo la possibilità di metterlo alle strette e farmi spiegare quello che stava succedendo non mi sembra più necessario. In fondo era inutile chiedere spiegazioni. Non era forse già abbastanza ovvio quello che aveva fatto?! Non era ormai ovvio che lui mi aveva usata per scattare fotografie ai ragazzi e alla festa di Simon?! Eppure perché prima avevo sentito la necessità che fosse lui a spiegarmelo?! Perché io volevo sempre sapere la verità?! E perché, soprattutto, volevo sempre che la verità mi venisse detta dai diretti interessati? Ero già stata “tradita” in passato. Mi avevano già mentito più di una volta… Tutte le volte avevo la necessità che fosse il bugiardo a dirmi la verità come se fosse un modo per punirli. Non capivo questo mio atteggiamento ma era intriso in me, nel mio istinto, e non potevo fare a meno di seguire il mio istinto.

<< Perché sei qui! Ti ho usata! Cosa te ne frega di me? Vuoi finire il lavoro che hanno cominciato i bodyguard?! >>disse Rick con un tono scocciato e dolorante e con l’intento di sembrare sarcastico ma la voce rotta dal dolore glielo impediva.
Nel frattempo cercava di alzarsi in piedi poggiando la schiena contro il muro e scivolando lentamente verso l’alto.

<< Hai ragione, non c’è motivo per cui io sia qui! Però voglio sentirti raccontare la verità nei dettagli. Voglio sentire la verità uscire dalla tua bocca. >> 


<< Ok. Ti ho illusa. Mi servivi per comprarmi un’auto nuova e farmi una vita più dignitosa di quella che ho adesso! Non mi sei mai piaciuta. Ho scoperto chi eri, ti ho seguita e ho approfittato dei tuoi ormoni. >rise malignamente. Eppure solamente un’ora prima adoravo quel sorriso  ed ora invece mi faceva venire i brividi. Rick che si era portato ormai in posizione eretta, si staccò dal muro e molto lentamente iniziò ad avanzare verso di me.

<< Si! >>risposi. Fu l’unica cosa che il mio cervello riuscì a formulare in quel momento.

<< Si… cosa?! >>rispose Rick mentre si faceva sempre più vicino.

<< SI vorrei tanto finire il lavoro che hanno iniziato i bodyguard ma non ne ho la forza! SI sono una stupida perché ti credo un essere umano con un cuore e invece hai dimostrato di non averlo non solo perché mi hai illusa ma anche per il lavoro che fai e il modo in cui lo fai! SI sono contenta che il tuo piano sia andato a puttane! SI mi fai ufficialmente schifo! >>intanto Rick si era avvicinato tanto da portare i nostri corpi a pochi centimetri di distanza. Io avevo tentato di fare un passo indietro ma il suo braccio si era poggiato dietro la mia schiena più velocemente di quanto il mio piede fosse scivolato indietro. Perciò mi attirò a se.

<< Vieni qui! >> mi baciò. Tentai di serrare le labbra. Non volevo. Non volevo più avere contatti con quello schifo d’uomo, se davvero,“UOMO” lo si poteva definire. Ma Rick con una mano strinse la mia mascella talmente forte da farmi aprire la bocca. Ero bloccata tra le sue braccia e non avevo la forza di fare nient’altro che subire.

Niall’s POV
La situazione si era fatta decisamente strana e complicata. Rick era stato portato via di peso dai bodyguard. Hope gli era corsa dietro senza dare spiegazioni. Harry aveva iniziato a blaterare insieme a Zayn cose del genere “IO LO SAPEVO! IO ME LO SENTIVO! QUEL RAGAZZO AVEVA QUALCOSA DI STRANO!” Ma se davvero se lo sentivano perché non avevano detto subito qualcosa?! Purtroppo gli esseri umani sono fatti tutti così. Si fanno domande inutili oppure hanno risposte che potrebbero essere importanti ma le tengono per se.

La mia domanda inutile al momento era: “Dov’è Hope? Sarà al sicuro? Devo andare a cercarla o sarebbe troppo inopportuno?”
L’avevo sempre, perennemente in testa. Quella ragazza mi era entrata in testa da due settimane e non voleva uscirne. Fin dal bacio che le avevo dato in aeroporto. Non ho idea di cosa mi fosse preso quel giorno. Perché l’avevo baciata? Per scappare dalle fan! Ok. Ma perché avevo sentito il bisogno di baciarla. Potevo anche solo abbracciarla come fino ad allora avevo sempre fatto. Mi era già capitato altre volte di fingere di parlare con qualcuno a caso cercando di nascondermi dalle fan. Ma fino a due settimane prima non avevo mai baciato nessuno.

Quando mi ero scontrato con Hope ero rimasto abbagliato dal suo sorriso imbarazzato, dai suoi, a primo impatto, semplicissimi occhi marroni ma all’interno dei quali c’era un luccichio. Luccicavano sempre, con chiunque stesse parlando, chiunque o qualunque cosa lei stesse guardando o facendo. Sprizzava gioia da tutti i pori. Fatto sta che l’avevo baciata e quel bacio mi aveva tormentato per una settimana. Avevo addirittura pensato di dover andare da uno psicologo. Avevo provato ad andare a letto con Amy ma ogni volta che la guardavo vedevo il viso di Hope. Insomma io ero il ragazzo che non voleva, assolutamente, relazioni. Avevo lasciato la mia ragazza prima di XFactor apposta. Poi avevo conosciuto Amy ed entrambi avevamo deciso che saremmo stati “amici di letto”, a lei andava bene e a me andava benone. Avevo tutto quello che volevo fino a due settimana prima, la fama, i soldi, gli amici, una ragazza svago e nessun gossip. Ero riuscito ad equilibrare i lati positivi e negativi dell’essere famosi. Non come Harry che era perennemente sulle riviste scandalistiche. Io giocavo il ruolo di quello semplice della band, del ragazzo che esce solo con gli amici, pensa alla musica e alla famiglia. Non ero esattamente così ma riuscivo a fingere abbastanza bene. Ma da due settimane a questa parte mi mancava Hope. Volevo Hope. Volevo aggiungerla alla lista di cose MIE. Tra la fama e gli amici ci doveva essere lei.

Quando l’avevo vista arrivare in studio di registrazione una settimana prima mi era preso un colpo. Ero totalmente impreparato. Euforico e furioso allo stesso tempo. Euforico perché non vedevo l’ora di rivederla e furioso perché pensavo che non vedendola magari l’avrei scordata prima o poi.
Mi sembravo un deficiente. Dai, chi è il coglione che viene ammaliato in questo modo da una ragazza che ha visto per cinque minuti?! Solo un pirla protagonista di un stupido film d’amore.

Tutto mi sembrava surreale ma quando insieme a me c’era lei tutto assumeva un sapore autentico e vero. Persino il cibo di Nando’s mi sembrava più buono.
Dovevo andare a cercarla. E se fosse andata via con Rick?! E se lo avesse perdonato?! Non dovevo permetterglielo.
Mi allontanai dai miei amici senza dar loro una spiegazione, lasciandoli guardarmi allibiti. Vidi le guardie che avevano portato via Rick, ai lati del cancello. Quindi Hope e Rick dovevano essere soli. Lo sguardo delle guardie era rivolto verso due persone che si stavano baciando nel buoi di un vicolo. Osservai meglio la scena e sotto la luce soffusa di un lampione riconobbi Hope che tentava di staccarsi da Rick che le si era avvinghiato addosso tentando di baciarla. Il sangue dentro le mie vene ribolliva di rabbia e disprezzo verso quel verme. Mi avviai a passo rapido verso i due.



Hope’s POV 

Provai invano a premere le mani sul suo petto per allontanarlo da me, purtroppo Rick era  troppo forte e non riuscivo a contrastarlo.
Una sferzata di vento mi colpì in pieno viso e vidi Rick barcollare a terra. Finalmente si era staccato da me. Guardava nella direzione opposta alla sua. Mi girai a vedere cosa lo aveva colpito. O forse era meglio dire CHI lo aveva colpito. L’ultima persona che pensavo l’avrebbe potuto fare. Niall era lì. Fermo immobile. Respirava affannosamente e si massaggiava le nocche delle mani, ancora strette a pungo.

<< Sta lontano da lei! >> ringhiò verso Rick.

Rick rise maligno. << Bella storia! Niall Horan folle di gelosia! >> 

<< Te ne devi andare, immediatamente! >> 

<< Altrimenti? >> 

<< Altrimenti chiamo la polizia! >> 

<< Bene. Chiamala. Spero solo di avere un occhio nero per dimostrargli che mi hai tirato un pugno. Un’altra bella storia a dire il vero! Ex membro degli one direction dietro le sbarre! >> 

<< Se non te ne vai non credo rimarrà più neanche un occhio per dimostrare che ti ho pestato! >>questa volta Niall emise quelle parole sempre in un ringhio ma più forte, avvicinandosi pericolosamente a Rick. In tutto questo io ero in mezzo a loro e il mio sguardo saltava da uno all’altro non sapevo cosa dire. Misi una mano sul petto di ciascuno, come a trattenerli anche se sapevo benissimo che se avessero voluto saltarsi a dosso le mie mani tra di loro non sarebbero servite a niente.

<< Calmatevi! E tu vattene! Hai già fatto fin troppo per stasera ! >> dissi rivolta a Rick mentre Niall poggiò lo sguardo sulla mia mano che era appoggiata sul suo petto.

<< No! Voglio chiamare la polizia! >>disse Rick con un sorriso sghembo sulle labbra.

Niall grugnì ancora una volta.

<< No! >>dissi decisa << Se chiamerai la polizia, Simon gli racconterà che ti sei introdotto furtivamente in casa sua e io racconterò loro che mi stavi per violentare ma per fortuna è arrivato Niall >> 

Rick mi guardò stringendo gli occhi a fessura.
<< Ci rivediamo! Non è finita qui! >>disse strizzandomi l’occhio

<< Sparisci >>ringhiò ancora una volta Niall.

Rick si allontanò da noi e io mi resi conto che avevo ancora la mano sul petto di Niall che non accennava minimamente a spostarsi. I nostri sguardi si incontrarono. Nei suoi occhi lessi preoccupazione e dolcezza. Lo ringraziai con un leggero sorriso. In quel momento non mi andava molto di sorridere. Volevo solo buttarmi sotto le coperte e piangere. Avevo mischiato il lavoro con la vita privata e non ero stata cauta e il risultato era un totale disastro.
 

 
 
 
Mi sedetti sul marciapiede e poggiai la testa sulle gambe, raccogliendomi a guscio in me stessa. Non dovevo piangere. Non dovevo piangere.

<< Tutto bene? >>mi chiese Niall sedendosi di fianco a me e poggiando la sua mano sulla mia schiena lasciata interamente scoperta dal vestito che indossavo.

<< Si! >>risposi sperando che avrebbe chiuso lì l’argomento. Ma sperare con Niall era invano.

<< Sei una scema! >> 

Alzai improvvisamente la testa puntando i miei occhi nei suoi e sperando che prendesse fuoco da un momento all’altro. È vero che gli avevo detto che stavo bene ma non mi sembrava comunque il caso di darmi della scema.

<< Come scusa? >> gli chiesi dandogli l’occasione di rimangiarsi le parole appena pronunciate.

<< No, hai ragione! Sei proprio un illusa, scema e stupida. >>

<< Niall…. Vuoi essere schiaffeggiato stasera? No, perché sai, la rabbia che provo per Rick è ancora tutta dentro di me e non ci metto niente a sfogarmi con il primo che mi capita a tiro e che mi insulta gratuitamente! >> 

<< E’ la verità ! >> 

<< Niall …. Veramente?! Sto perdendo la pazienza! >> 

<< Come hai fatto a fidarti di uno come quello. Si vede lontano un miglio che non è uno di cui fidarsi. >> 

<< E come sarebbe uno di cui fidarsi? >> 

<< Non ne ho idea! >> 

<< Bravo! Allora siamo in due! >> 

Appoggiai i gomiti sulle ginocchia e poi poggiai la fronte sui palmi delle mani. Ci furono diversi minuti di silenzio. Nei quali cercai di non piangere e non pensare. Se mi soffermavo a pensare al casino che avevo fatto era solo peggio. Poi la pancia di Niall iniziò a brontolare. Sembrava avesse gli amplificatori in quella pancia. Il rumore che faceva era fortissimo.

<< Hope… >> 

<< Mmm… >> 

<< Hope! >> 

<< Che c’è? >> 

<< Mi è venuta fame! >> 

<< Ho sentito! Ma come puoi aver fame con tutto quello che hai mangiato ? >> 

<< Ho fame! >> 

Alzai la testa e lo guardai allibita.

Mi guardò sorridendo e sbattendo le ciglia da cucciolo. << Andiamo da qualche parte a mangiare? >> 

<< Vai tu! >> 

<< Allora sto qui! >> 

<< Perché? Vai! >>lo guardai scocciata. Non poteva andare da solo a mangiare qualcosa oppure con i suoi amici che erano alla festa?! Io ero stanca, nervosa, non avevo fame e l’unica cosa che volevo fare era andare a casa.

<< Tranquilla! Resto qui con te! Spero solo di non morire di fame! >> 

<< Oddio Horan! Non muori di fame! Andiamo! >> 

Mi sorrise grato di aver ceduto alla sua richiesta.
<< Chiamo un taxi. >> 
 






HOOOOOOOOOOOLAAAAAAAA !!!!!!!!!! QUE TAL?!?! 

Oddiooooooooooooooooooooo sono emozionatissimaaaaaa perchè mi piace troppo questo NIALL'S POV! E a voi?!?!?! Poi il paragone con Nando's che fa ridere solo i polli?!?!? VA BEH...... Ma voi ormai mi conoscete un pò e dovete capire la mia pazziaaaa!
Comunqueeeeeeeeeeee  avete visto come sono stata brava?! Ho postato il capitolo un giorno primaaaaaaa!!! =D Sono riuscita a districarmi tra i 3764673638 impegni che  ho. 
Questo capitolo è piaciuto molto alla mia editor, non che amica, non che lettrice accanita di questa storia e quindi spero che piaccia anche a voi! Vi amo quanto amo lei! =)  

Alllloooooooooraaaaaaaaaaa..... Rick è uscito di scena! Anche se non ancora del tutto! E Niall finalmente ha chiesto a Hope................... DI ANDARE A MANGIARE PERCHE' A FAME! O.o Ma è possibile?!?!  Mah.... NIALLONE COSA CI COMBINI?! 

Cicci belli miei , come al solito ringrazio i lettori silenziosi che sono aumentati UUUAAUUUUUU 
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
ma vorrei anche ringraziare queste due meraviglie che hanno recensito! =) GRAZIEEEEEEEEE 


imniallspotato


IaiaLoveNiall




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Capitolo 13
*** I dissolve into you... ***


 






Il cameriere si allontanò da noi con aria scocciata, e in effetti non aveva tutti i torti. Anch’io mi sarei incazzata se avessi dovuto lavorare dopo l’orario di lavoro solo per una star viziata. Niall, infatti, in taxi aveva chiamato il direttore di Nando’s, che a quanto pare gli doveva dei favori, e gli aveva chiesto di aprire il ristorante dopo l’orario di lavoro solo per noi due. Dopo qualche minuto di silenzio Niall attaccò discorso.
 
<< Potrebbe essere anche più gentile, in fondo è il suo lavoro! >>

<< In fondo sono anche le due di notte e in teoria il ristorante dovrebbe essere chiuso a quest’ora e il cameriere e lo chef dovrebbero essere a casa dalle loro famiglie o a dormire! >>

<< Ma li pago! >>

<< Ma loro hanno una vita. Non vivono alle dipendenze di una star viziata! >>

<< Io sarei una star viziata??? >> domandò con tono incredulo e ferito nello stesso tempo.

<< Mi dispiace ferirti ma si…. Sei una star viziata! >>

Il cameriere arrivò con i piatti da noi ordinati. O per meglio dire arrivò con una cheesecake per me e tre piatti di ali di pollo fritte per Niall. I suoi occhi luccicarono quando lo sguardo cadde sui piatti. Scoppiai in una fragorosa risata ma accorgendomi che il locale era completamente vuoto e la risata rimbombava tra le mura misi una mano sulla bocca per evitare di fare altro rumore. Niall mi guardò inizialmente sconcertato poi, una volta capito perché ridevo, mi seguì nelle mie risate. Il suo sorriso era qualcosa di stupendo. Non avevo mai visto nessuno a cui donasse tanto un apparecchio. Chissà essendo una persona famosa quante critiche riceveva per via dell’apparecchio. Avevo letto qualche post su twitter da parte di alcune ragazze che criticavano il suo apparecchio ma secondo me dovevano essercene molte di più! L’apparecchio veniva criticato già nella vita della gente comune, chissà per i vip. Quando formulai nella mia mente la parola vip, la stessa suonò strana perché associata a quei ragazzi non aveva significato. A parte le uscite tipo quella di fare aprire un ristorante alle due di notte mi sembravano ragazzi normali. Non dei VIP.
 


Nel frattempo Niall si stava letteralmente abbuffando. Aveva in entrambe le mani una coscia di pollo. E si era messo un angolo del tovagliolo nella scollatura della maglietta utilizzandolo come un bavagliolo.

<< Sei un vip viziato e anche bambino! Hai bisogno che io ti imbocchi? >>

<< Se vuoi ce ne andiamo! Così il cameriere e lo chef potranno tornare dalle loro “ probabili” famiglie >>mimò le virgolette con le ali di pollo che teneva nelle mani << e tu vivrai felice e contenta ma non mangerai quella meraviglia di cheesecake! >>

Azz… ora giocava pesante! Non voleva farmi mangiare la mia cheesecake. Se c’era qualcosa a cui io non potevo MAI rinunciare queste erano la cheesecake e il caffè!

<< Ok. Ok. Ho ricevuto il messaggio! Mangio la mia cheesecake e smetto di lagnarmi al posto del cameriere però mi devi promettere che non lo farai più! Sai come potrebbe rivoltare a tuo sfavore una cosa del genere se un giornalista lo venisse a scoprire! >>

<< Tanto nessun giornalista mai lo scoprirà! >>

<< E io cosa sono?! >>

<< Tu sei un’amica prima di tutto! Ti ho salvata! >>

Strabuzzai gli occhi sorpresa. << Bene…. Ora mi stai ricattando perché mi hai liberata da quel verme?! Avrei dovuto lasciarlo fare, allora! >> accennai un sorriso, era evidente che stavo ironizzando.

<< Non te l’avrei mai permesso! >>rispose Niall un po’ più serio di quanto avessi previsto.

<< Grazie! Non so se ti avevo già ringraziato! >>abbassai la testa.
La mano di Niall scivolò verso la mia che era abbandonata sul bordo del tavolo.

<< Non ti preoccupare! Almeno l’hai scoperto così e non in modi peggiori! >> la sua mano iniziò a giocherellare con le mie dita. Alzai il viso e puntai lo sguardo nei suoi dolci e comprensivi occhi blu.

<< Perché poteva esserci un modo peggiore di questo? Ho mischiato la mia vita privata, che poi tanto privata a quanto pare non era, con il mio lavoro e ho combinato un grandissimo casino! Spero solo che questa storia non arrivi alle orecchie del mio direttore! >>

<< Tranquilla! Nessuno dirà niente! Beh… potevi anche scoprirlo dopo esserci andata a letto! In quel caso sarebbe stato peggiore! >>al suono di quelle parole abbassai immediatamente la testa e sentii le mie guancie imporporarsi. Non ero andata a letto con Rick ma in ogni caso parlarne con Niall mi imbarazzava molto. Vedendo la mia reazione Niall continuò << Perché non ci sei andata a letto, vero?! >> smise di giocherellare con le mie dita ma non osò ad allontanare la sua mano che ormai era sopra la mia.

<< No, no! Ma che pensi! Lo conoscevo solo da due giorni! >>

Vidi Niall tirare un sospiro di sollievo. Come se quel dubbio lo stesse torturando da un po’! Che fosse realmente così? Ma a lui cosa gliene fregava? Lo odiava così tanto? Niall non me la raccontava giusta! Ci doveva essere qualcosa sotto i suoi strani comportamenti. Prima era brusco nei mie confronti, poi la sera stessa passavamo la serata insieme a ridere e scherzare come se fossimo amici, poi tornava ad essere brusco e poi mi salvava da un “verme” ?!

<< Lo odi così tanto? >>gli chiesi.

<< Cosa? >>l’avevo evidentemente distratto dall’ultima coscia di pollo che stava mangiando con gusto.

<< Odi così tanto Rick? >>

<< No, non lo odio! Beh… insomma è una merda e non lo voglio vedere toccarti, come non vorrei che toccasse nessun’altra donna. Ma non posso dire di odiarlo! Perché me lo chiedi? >>

<< Beh… prima, quando ti ho detto che non ci sono andata a letto hai sospirato! Volevo capire se era perché lo odiavi talmente tanto da non poterlo vedere a letto con me o perché pensavi che fossi una sgualdrina! Ora è tutto chiaro! >>

Niall sbarrò gli occhi. Incredulo di fronte a ciò che avevo appena detto! Anche se secondo me filava il discorso.

<< No! Ma che dici? Ma cosa vai a pensare? >>scoppiò a ridere. Sinceramente non so che reazione mi aspettassi. Forse mi aspettavo solo che annuisse e non parlasse più. Ma sicuramente non mi aspettavo che scoppiasse a ridere, come se avesse appena sentito una barzelletta. << Tu sei parecchio contorta! Ma perché devi sempre pensare che io possa criticarti? Non ho intenzione di criticarti! >>

<< Sicuro? >>

<< Sicurissimo! >>lo disse ricominciando a giocherellare con le mie dita. << Andiamo?! >> aveva finito di mangiare e bere. Io avevo stranamente lasciato un po’ di cheesecake, in condizioni normali l’avrei finita in un batter d’occhio. Amavo i dolci!

<< Andiamo! >>mi alzai dalla sedia e così fece Niall ma nell’alzarci non ci lasciammo le mani. Ormai erano intrecciate tra di loro e così restavano. Camminammo fianco a fianco, mano nella mano fino all’uscita del ristorante salutando il cameriere che ci guardava indispettito.

Forse non aveva ancora notato l’abbondante mancia che Niall gli aveva lasciato sul tavolo.





Le mani di Niall a contatto con le mie erano calde  e morbidi. Aveva delle mani morbidissime, non callose o ruvide come quelle della maggior parte dei ragazzi. Le sue avevano le unghie e le pellicine mangiucchiate ma la pelle era curata, come se usasse regolarmente la crema e poi aveva delle grandi mani. La mia mano nella sua spariva quasi completamente. Si annullava.
Non avevo idea del perché io mantenessi quel contatto tra le nostre mani. L’unica cosa che sapevo era che a me piaceva quella sensazione di calore e protezione che anche solamente una sua mano riusciva a darmi perciò non sarei stata io a sciogliere quel gesto. Stavo aspettando che lo facesse lui ma credo che non gli balenò neanche in mente tale proposito.

<< Cosa facciamo ?? >>mi chiese Niall una volta fuori dal ristorante.

<< Andiamo a casa a dormire? Sono stanca! >>

<< No! >>

<< SI! >>

<< No! Sei dietro la mia scorta stasera! E se Rick fosse venuto a casa tua a cercarti per farti ulteriormente del male o per plagiarti? >>rispose

Strabuzzai gli occhi incredula. << Per plagiarmi?!? >> Scoppiai a ridere. << E perché non farmi un lavaggio del cervello, oppure inserirmi un micro cip in testa capace di scattare fotografie indecenti alle celebrità come te?! >>

<< Fai poco la spiritosa! >> abbasso la testa da offeso, ma potei vedere un sorriso dipingersi sulle sue labbra.

<< Stai ridendo! Lo vedo! >>dissi avvicinandomi in modo da stuzzicargli entrambi i fianchi con gli indici. Entrambi iniziammo a ridere. Il mio gesto ebbe i suoi frutti, prima alzò il viso sorridendo per il solletico provocato dalla sottoscritta, poi cercò di divincolarsi, ma non troppo, da me. Alla fine riuscì a prendere i miei indici e tenendoli stretti tra le sue mani, portò le mie braccia dietro la sua schiena. In pratica sembrava che lo stessi abbracciando se non fosse stato per il fatto che era lui a teneri ferma in quella posizione. Lì, in quel preciso istante eravamo vicinissimi come la prima volta che ci eravamo visti. Nella mia mente balenò il flashback del nostro primo incontro e del nostro bacio. Il ricordo delle sue labbra morbide sulle mie, delle sue mani che accarezzavano su e giù le mie braccia, lasciate inermi lungo i fianchi. Provai un brivido. Niall se ne accorse e lasciò rapidamente le mie mani, ancora dietro la sua schiena, per abbracciarmi, stingendomi stretta a se.

Ero più bassa di lui. Gli arrivavo alle spalle. Infatti Niall, stringendomi a se, appoggiò il suo mento sulla mia testa. Come poco prima avevo notato che la mia mano si era annullata nella sua, ora il mio corpo si stava annullando nel suo. Provavo un calore e un senso di protezione unici, che non avevo mai provato in vita mia. Nemmeno i miei fratelli erano stati capaci di farmi sentire così protetta. Nessuno fin’ora!

<< Mmm… >>appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi. Sarei riuscita ad addormentarmi anche lì!

<< Sai cosa mi ricorda questo momento? >>mi chiese Niall

<< Mmm.. credo di si! >>

<< Ti imbarazza parlarne? >>
Noooooo! Ma vaaa! Secondo te perché sono rosso peperone in faccia da quando mi ha abbracciata?! Perché mi piace diventare rossa a muzzo?! No, ma seriamente quel ragazzo era un genio del male! Un po’ di perspicacia, su via!

<< Non sei tanto perspicace, Horan! >>

<< Ok. Ti imbarazza! >>

<< L’hai fatto per sfuggire dalle fan ?! >>non avevo bisogno di una risposta ci ero arrivata ricollegando il tutto.

<< Si! Grazie per essermi servita! >>
Di niente! Figurati! Ma sì baciamo la prima che capita a tiro per evitare le fans tutte le volte che sono in aeroporto. Chissà con quante lo aveva già fatto?

<< Tutte ti avranno già detto :  “Di niente! Figurati! “ Beh…. tesoro, sai che ti dico! Finalmente ti scusi, perché mi ha fatto prendere una strillata da mio fratello perché sono arrivata tardi e in più ci sono anche rimasta male del fatto che uno sconosciuto mi abbia baciata! >>

Niall scoppiò a ridere. << A tuo fratello hai detto perché sei arrivata tardi? >>

<< Nooo! Ti pare?! Se solo lo avesse saputo, quella mattina a casa mia tu saresti morto! >>

Niall strabuzzò gli occhi e smise immediatamente di ridere. << Ok. Non dirglielo mai, allora! Voglio vivere! >>

<< Sarà fatto! >> lo guardai sorridendo.

<< Allora che facciamo? Non possiamo restare tutta la notte davanti al ristorante! >>

<< Io ripropongo di andare a casa a dormire! >>

<< Nooo! Andiamo al parco! >>

<< Al parco?! Ma tu sei pazzo! Sei fuori come un balcone! Vuoi andare al parco nel bel mezzo della notte! Sarà pieno di barboni! >>

<< E quindi?! Daiii sei mai stata a Green Park di notte?>>

<< No! Ma ho paura! >>

<< Anche se ci sono io? >>

<< Di più se ci sei tu! Sei famoso, i barboni potrebbero riconoscerti, rapirti e decidere se chiedere il riscatto oppure ti metterebbero a cantare per strada per racimolare un po’ di soldi al loro servizio e addio One Direction! Ti immagini?! Poi incolperebbero me…. >>Niall iniziò a scuotere la testa quando capì che non avrei smesso di inventarmi cagate su cagate pur di non andare. Perciò sciolse l’abbraccio, mi prese per mano e mi trascinò letteralmente lungo la strada.
 


Quando arrivammo a Green Park, a piedi, io non mi reggevo più in piedi. Con mia grande felicità il sole stava sorgendo, i primi mattinieri stavano già correndo nel parco e il baretto nel parco era già aperto. Presi un bicchiere di caffè. Niall invece stava mangiando, ANCORA, un muffin al cioccolato. Ad un punto i suoi occhi si illuminarono.

<>

<< Cioè? >>

<>mi trascinò nuovamente di fronte al baretto del parco.
 
<< Giorno! Mi può confezionare tutti i muffin, cookies e brioches che ha? E mi può preparare anche cinque caffè? >>

<< Certo! >>gli rispose il commesso del bar
 
<< Mi spieghi cosa stai facendo? Non ti conviene mangiarti direttamente il bar a questo punto! Horan hai finito di “cenare” un’ora fa! >>

<< Ma questa roba non è per me! L’ho presa per i barboni! Mi dispiace vederli così! Senza un tetto sulla testa! Mi rattrista molto! >> sorrise dolcemente.

La mia bocca si aprì in un sorriso enorme. Era veramente un bravo ragazzo! O almeno cercava di esserlo e ciò, di conseguenza, lo rendeva tale!
<< E’ una bellissima idea! >>

Prendemmo tutto quello che aveva ordinato e cominciammo ad avvicinarci a tutti i barboni che dormivano, per terra o sulle panchine, e gli svegliammo per poi dar loro un caffè e qualcosa da mangiare. Ordinammo altri caffè! Quel parco era pieno di vagabondi! Annotai a mente: Mai andare lì di notte da sola!
 






<< Ho sonno! >>Strabuzzai gli occhi! Oh, ma davvero! Finalmente aveva sonno anche lui?

<< Ma dai?! Alle 6 del mattino dovresti già essere sulla strada di ritorno dal mondo dei sogni! >>

<< Andiamo a casa! >>

<< Se non avessi tutto questo sonno ostacolerei la tua decisione ma il mio cervello sta andando in standby e si rifiuta di dire di no! >>

<< Brava bambina! Chiamo un taxi! >>si allontanò da dove ci eravamo seduti. Io buttai il contenitore vuoto del caffè. Era già il terzo caffè ma non avevano avuto l’effetto desiderato! Avevo sonno e sarei stata capace di addormentarmi addirittura su quella panchina proprio come aveva fatto il barbone che vi era sdraiato prima.
 
 






<< Io non capisco perché non mi hai lasciato nel taxi! Potevo tornarmene a casa mia, potevo dormire nel mio letto, potevo indossare il mio pigiama! >>

<< Ti ho già spiegato perché non ti ho lasciata prendere il taxi da sola! >>
Quando eravamo saliti in taxi Niall aveva dato la sua via al taxista che girandosi aveva mostrato il suo viso. Diciamo solo che non sembrava una delle persone più affidabili del mondo. Appena l’avevo visto un brivido aveva percorso la spina dorsale sia mia che di Niall. Ci eravamo guardati negli occhi del tutto spaventati perciò Niall aveva deciso che sarei rimasta a dormire a casa sua. In effetti non aveva tutti i torti ma mi trovavo a disagio in quella casa.

Era un loft spazioso e molto luminoso nei pressi di Covent Garden. Ma guarda caso Niall era sprovvisto di un divano. Potevo essere più sfigata di così? No. Credo di no! Mi diede una sua felpa come pigiama e una volta indossata mi infilai a letto.

<< Uff…. >>mi coprii fino alla testa con il lenzuolo e scalciai leggermente con i piedi. Niall mi guardò e poi rise di quella scena.

<< Vado a vedere se trovo un pigiama. >>

<< Come SE trovi un pigiama?! >>

<< Si.. vedi io dormo in mutande! >>
Le mie guancie si colorarono subito di rosso per l’imbarazzo. Sentivo il calore affluire verso gli zigomi. 

<< Trovalo! Se no me ne vado a casa mia immediatamente! Non ho intenzione di dormire affianco a un nudista! >>

<< La solita esagerata! Hai due fratelli penso che tu li abbia visti in mutande qualche volta! >>
Uff.. ci avevo fatto l’abitudine a vederli girare per casa in mutande ma loro erano i miei fratelli, il mio stesso sangue!

<< No! >>

<< Non ci credo minimamente! La prossima volta che li vedo glielo chiedo! Poi non mi dire che non hai mai visto un uomo nudo! >>
Ok. Si. Qui non potevo sicuramente mentirgli. Non ero vergine da un pezzo ormai quindi direi che avevo già visto più di un uomo nudo. Non troppi, solo qualcuno ma fatto sta che era vero.

<< Ok, Horan! Ma tu sei tu, perciò ti voglio vedere vestito! >>
Sorrise malizioso e uscì dalla camera lasciandomi da sola in quel letto.
Le lenzuola del letto avevo dei piccoli iris blu sparsi quì e là. Mi girai a pancia in giù abbracciando il cuscino. Io dormivo sempre così. La federa profumava di Marsiglia.  Ero nel dormiveglia quando sentii una brezza fredda attraversarmi le gambe che poco prima erano al calduccio tra le lenzuola e subito dopo sentii un calore confortante. Un piccolo bacio sulla fronte e mi accucciolai tra le braccia di Horan. Un Horan in parte nudo. Poi il nulla.
 
 
 




Lying next to you
Lost inside your breath
Skin to skin
Vanities paper thin
Vulnerable without protection
I'll dissolve into you
Diffuse your pain
Dissipate your damage
Wrap you in unconditional love
Like the day you were born
Innocent and sheltered
Held inside your mother's arms
All those bruises laid upon you
By little kids with teenage egos
Will be soothed by ardent hands
That will lay upon you tenderly



Autor: Savanna Skye




 

HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAA! QUE TAL?! 

Ciaooooo bellezze bellissimeeeeeeeeeeeee !! ;)    (che ruffiana sono?! Ahahaha) 
Spero vado todo bien! Ma soprattutto spero che questo dolciume di capitolo non vi abbia fatto venire troppo diabete, ho cercato di non farlo troppo smieloso ma DOVEVA essere smileoso. Avranno pur bisogno questi due poverini di alcuni momenti smielosi! 

La poesia che ho messo alla fine è di Savanna Skye e mi ha dato ispirazione per il titolo del capitolo. Sinceramente io la trovo bellissima come poesia! Comunque per coloro a cui piacesse..... la poesia non è così corta, io l'ho tagliata perchè sinceramente questa è la parte che preferisco in assoluto, se volete leggerla tutta la trovate su google!  MERITA DI ESSERE LETTA TUTTA! =) 

Ieri stavo parlando con la mia beta e ho realizzato che più o meno mancano ancora 4/5 capitoli  alla fine , sempre che io non decida di tagliare qualche capitolo e quindi aggiungerne un altro. (SONO MALEFICA! ) Comunque tutto ciò è per dirvi che quando finirò di pubblicare tutti i capitoli (ovvero tra circa un mese) mi fermerò per un mesetto CAUSA MATURITA'! =S (ho paurissima!)
Ma a luglio.............................................................................. TA DA DA DAAAAAAAMMMM ...........................
Pubblicherò il primo capitolo del Sequel di questa storia! Quindi se vi è piaciuta, durante l'estate potrete farvi un'altra pera di NOPE! Aahahahahahahahahha Contenti? Spero vivamente di si! 

Vi voglio beneeeeeeeee <3 

Vorrei ringraziare tutti i lettori silenziosi! *-* Grazie davvero
E poi vorrei ringraziare coloro che hanno recensito
 

Ale_Niki 

IaiaLoveNiall


GRAZIEEEEEEEEEEE per farmi sapere sempre cosa ne pensate e per supportarmi una senza autostima come me ne ha sempre bisogno!


Un Horan bacioneeeeeee a tutti 





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Capitolo 14
*** If I kiss you will your mouth read this truth ***










And if you fall asleep, then at least your next to me,


And if I wake up, say its late love, get back to sleep,


I'm covered by nature and I'm safe now,

Underneath this oak tree, with you beside me.


 


Qualcosa di fianco a me si mosse. Non aprii gli occhi. Ero troppo pigra ed avevo ancora troppo sonno per poterlo fare. Inspirai a fondo ed un profumo dolce mi invase le narici. Sapeva quasi di zucchero filato e vaniglia. Mi riportava indietro nel tempo. Notai che qualcosa premeva contro il mio naso, oppure il mio naso premeva contro qualcosa. Ma cosa?

Poi d’un tratto….

Perché ogni mattina azzeravo sempre la sera precedente?! Sia che fossi ubriaca o meno, dimenticavo sempre tutto. Ero rimasta a dormire a casa di Niall. E quando lui finalmente si era infilato a letto mi aveva stretta a se. Quindi a meno che non ci fossimo spostati durante la notte, il mio naso doveva essere schiacciato contro il suo petto.
Il petto nudo di Horan. Sentii le mie guancie avvampare. Stronzo! Gli avevo detto di vestirsi. Perché era venuto a letto a torso nudo? Lo faceva apposta a mettermi in imbarazzo? Secondo me si divertiva. Ma un cazzo di divano non se lo poteva comprare?! Almeno gli ospiti potevano dormire su quello.

Una mano si infilò tra i miei capelli, accarezzandoli dolcemente. Io avevo ancora gli occhi chiusi e probabilmente Horan non si era accorto che ero sveglia.
 
 

 
Niall’s POV
 
Quant’era bella mentre dormiva?! Non c’era una cosa che non mi piacesse di quella ragazza, a parte il carattere un po’ acido che aveva, ma in fondo le sue risposte acide mi facevano sorridere e mi piaceva risponderle male a mia volta cercando la sfida. Era divertente.
Mi aveva fatto passare una serata bellissima. Non sarei mai andato a Green Park all’alba se non fosse stato che volevo, anzi pretendevo altro tempo da passare con lei. Tutto il tempo che passavamo insieme non mi sembrava mai abbastanza. Ne volevo sempre di più. Era come una sostanza da cui sei dipendente. Se il giorno prima ne hai presa una dose, il giorno dopo ne vuoi due e così via… Devi aumentare sempre la dose per poter stare meglio. Hope stava diventando la mia dose, credo. Non avevo mai fatto pensieri simili su una ragazza. Non così profondi. Non avevo mai provato questi sentimenti prima d’ora e sicuramente non mi sarei mai aspettato di provarli per una giornalista che conoscevo da meno di una settimana in fondo. Avremmo passato si o no due giorni insieme. Intensi, forse, ma pur sempre due giorni. Eppure in soli due giorni per me era scattato qualcosa che non era mai scattato in diciannove anni della mia vita. Poteva una semplice ragazza avere tutto questo potere su di me?
Mi sembrava di dare di matto. Mi ero già spinto oltre. Non avrei mai dovuto portarla a casa mia e farla dormire a letto con me. Lei era una giornalista che stava facendo un servizio sulla mia band e io che facevo?! Me ne infatuavo?! O almeno così credevo?! Ero impazzito. Il me di un mese prima mi avrebbe mandato a cagare! E avrebbe avuto ragione. Ma era proprio quello il punto. La ragione. Quando ero con Hope non ragionavo. Il solito dilemma: istinto o ragione? A me neanche si presentava. Hope era uguale a istinto.
Dovevo smetterla di farmi anche tutte queste seghe mentali però. A furia di pensare e ragionare su quello che facevo il mio cervello andava in tilt. Non mi sarei stupito se guardandomi allo specchio, durante quel monologo mentale, avessi visto del fumo uscirmi dalle orecchie. Io non sapevo se ero innamorato, se ero invaghito, se ero cotto o se semplicemente mi piaceva e basta. Sapevo solo che quando eravamo vicini faceva caldo anche se fuori faceva freddo e non ho bisogno di dare un nome a tutto questo per sapere che con lei sono felice.
Era praticamente accoccolata al mio corpo, in posizione fetale con il braccio destro che circondava la mia vita e la mano sinistra poggiata sul mio petto. Il naso era del tutto schiacciato contro di me. Era buffa come immagine. Sembrava non avesse più un naso. I capelli erano arruffati e davano l’idea di essere morbidi.

Non mi trattenni. Tanto stava dormendo e non si sarebbe sicuramente svegliata solo perché stavo accarezzando i suoi capelli. Infilai la mano tra i suoi capelli, districandoli dolcemente. Erano semplicissimi capelli castani ma avevano sia sfumature bionde che rosse e queste le conferivano luminosità. Anche se il suo viso era già abbastanza luminoso grazie allo splendido sorriso che sembrava essersi cementato sulle sue labbra perché non scompariva mai, neanche ora che stava dormendo accennava a serrare le labbra in una smorfia normale. No. Hope continuava a sorridere.
 



Hope’s POV
 
Era bello farsi accarezzare i capelli. Quel gesto portava ogni muscolo del mio corpo a rilassarsi, quando ero in quello stato potevano farmi qualunque cosa, tanto io non me ne sarei mai accorta. Era il mio tallone d’Achille, se qualche Troiano avesse scoperto che quello era il mio punto debole sarei morta come quel gran figo di Brad Pitt. Ero solita farlo da sola quando ero stressata. Ma nessuno, nessun ragazzo mai aveva colto quel mio punto debole. Nessuno fin’ora!
Mmm… dovevo fare qualcosa. Ma non volevo. Volevo continuare a farmi coccolare da Horan. Mi piaceva. Mi sentivo al caldo, protetta, amata. Amata?! Ma davvero Hope?! Amata?! Ma che cazzo mi fumo?!

<< Horannnn… mi stai tirando i capelli. >> dissi senza aprire gli occhi. Nel medesimo istante lui smise. Nooo. Perché ha smesso. Avrei voluto mettermi a piangere e pestare i piedi a terra come una bambina viziata. Avevo bisogno delle coccole.

<< Ma allora sei sveglia! >>

<< Già! ‘Giorno! >>

<< ‘Giorno! Cosa vuoi per colazione? >>disse alzando le coperta per poter scendere dal letto e facendo così entrare freddo sotto le coperte e scostandosi di poco da me. Di poco perché prontamente, con dei riflessi di cui non ero a conoscenza di possedere, lo bloccai tirandolo verso di me. Nella stessa posizione in cui eravamo stati tutta la notte.

<< Noooo! Non andare! >>

Horan rise al mio tono lamentoso. << E chi la prepara la colazione? Oppure non vuoi mangiare? >>

<< Sei un vip viziato che si fa aprire un ristorante alle 3 di notte e non hai un cameriere che ti prepara la colazione?! Horan mi deludi, lo scriverò nell’articolo! >>
Scoppiò a ridere. Essendo poggiata al suo petto sentivo il suo cuore battere forte e le scosse del suo petto dovute alle risate che si stava facendo.

<< Shh… zitto Horan! >>accostai meglio la testa al suo petto.

<< La finisci di chiamarmi Horan?! Mi sembra di esser tornato al liceo! >>

<< Shh! >>

A quel suono il suo cuore iniziò a rallentare il battito per poi accelerare bruscamente poco dopo. Quel suono era dolce e rilassante. Era come una ninna nanna.  Alzai il viso, per poterlo guardare negli occhi e capire perché il suo battito aveva accelerato. I nostri sguardi si incrociarono. Con la luce mattutina che filtrava dalle finestre i suoi occhi sembravano ancora più azzurri. Azzurri come il ghiaccio ma dolci come il cielo azzurro con le nuvole a forma di pecorella. Non so il motivo ma il cielo azzurro, il cielo estivo con le nuvole a forma di pecorella mi aveva sempre attratto, fortemente, e trovavo che fosse una delle cose più dolci della vita. 

Lentamente Horan avvicinò il suo viso al mio, sollevando un po’ il mio mento con la mano. Le nostre labbra si incontrarono in un bacio tenero. No aveva niente a che fare con la passione o cagate varie. Era solo un tenerissimo bacio. Ora sentivo anche il mio cuore battere a mille… li sentivo battere insieme, all’unisono, mentre lo nostre labbra giocavano armoniosamente l’una con l’altra…
Quando Niall cercò di andare oltre il bacio a stampo glielo consentii. Un brivido, prima freddo e poi caldo, attraversò ogni cellula del mio corpo. Ciò mi causò la pelle d’oca e involontariamente mi strinsi ancora di più a Niall. Sembrava giusto. I nostri corpi erano uniti l’uno altro, le sue mani iniziavano a studiare il mio corpo e le mie iniziavano a studiare le sue spalle, la sua nuca fino ad approdare tra i suoi corti capelli biondi.

Era bello sentire le nostre labbra giocare… era fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente… era come se tutto in quegli istanti fosse dannatamente perfetto. Sembrava giusto. Ma non lo era. Io ero una giornalista che veniva pagata per intervistare una boy band di cui lui ne faceva parte. Cosa ci facevo in quel letto?! Cosa ci facevo in quella casa?! Dovevo staccarmi.
1,2,3… noooo. Non ci riuscivo. Quelle labbra. Quelle labbra avevano qualcosa di fantastico. Erano morbide. Sembravano essere fatte apposta per baciare.
Dovevo staccarmi. Presi tutta la forza che c’era in me e…
Finalmente mi staccai. Niall mi sorrise riprendendo fiato. Credo che stesse pensando che era lo scopo per cui anch’io, mi ero staccata. Abbassai lo sguardo e velocemente mi girai dall’altro lato per poter rotolare giù dal letto.
 
Una volta in piedi presi il mio vestito e corsi in bagno, senza avere il coraggio di guardare Niall negli occhi. Lui era rimasto lì, immobile e silenzioso, a guardarmi.
Mi guardai allo specchio. I miei capelli erano scompigliati, sembrava li avessi scambiati con una criniera di leone. Ero inguardabile. Ma notai che nonostante il mio cervello fosse affollato di domande e problemi che mi stavo ponendo, in quel momento un sorriso felice e rilassato era dipinto sul mio viso. Era come un muscolo involontario. Non potevo smettere di sorridere. Poteva un bacio, farmi davvero quest’effetto?!
Se mi faceva quest’effetto non poteva di sicuro essere così sbagliato. Ma Horan?! Cosa voleva lui? Insomma, una volta uscita da quel bagno cosa sarebbe successo? Non volevo uscire, sarei rimasta là dentro per sempre.

Uscii dal bagno e non trovando Niall in camera, mi indirizzai verso la cucina da cui sentivo provenire un profumino.
Era lì. Mi dava le spalle. Le sue forti spalle. Stava cucinando qualcosa, mentre una dolce melodia usciva dalle sue labbra. Annusai l’aria, cercando di capire dal profumo cosa stesse cucinando ma a parte l’odore di uova, non riconobbi niente. Mi sedetti sul bancone.

<< Buongiorno! >>disse sorridendo, non appena mi vide.

<< Ri- Buongiorno! >> sorrisi, mentre mi dondolavo seduta su quello sgabello.

Vedendo il mio sguardo indagatore verso ciò che stava preparando, mi diede chiarimenti. << Omelette, uova e bacon. Spero ti piacciano! >>

<< Sicuramente! >>Sinceramente non mi andavano tanto, quella mattina non avevo proprio fame. Il mio stomaco era in subbuglio. Per il bacio? Per il casino con Rick alla festa? Perché mi mancava la tranquillità che purtroppo non avevo mai avuto in tutta la mia vita? Ogni volta ogni situazione che mi riguardava si complicava sino alle estreme conseguenze. Qualunque situazione. Era sempre stato così. Ormai ci avevo QUASI fatto l’abitudine. Ma quel giorno avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa di importante. Gravemente importante.
Mangiammo le omelette che Niall aveva preparato per entrambi. Erano molto buone. Per la prima volta Niall mi parlò della sua famiglia. Di quando sua mamma gli aveva insegnato a cucinare, di come le prime volte lui aveva solo combinato disastri, di come quando lui e suo fratello si erano trasferiti da suo padre e questi ultimi facevano finta di apprezzare ciò che lui cucinava perché non c’erano alternative se non mangiare cinese tutte le sere. Era interessante conoscere la vita dell’Horan pre-One Direction.
Finito di mangiare, ormai erano le tre di pomeriggio, ci avviammo alle prove. Uscimmo da casa Horan e salimmo sulla sua auto.
 

 
Niall’s POV

 
La situazione era imbarazzante e strana. Forse più strana che imbarazzante. In effetti non era molto imbarazzante perché mi trovavo a mio agio a parlare con Hope, a starle vicino, a sfiorarla, a dormirci insieme e perfino a baciarla. Era come se tutte queste cose, che di solito accadono solo in una relazione, tra noi che ci conoscevamo appena da una settimana, in pratica, diventavano normali. Nonostante ci conoscessimo da una settimana Hope era diventata la mia normalità.

Ovviamente il momento che seguì il bacio fu molto imbarazzante, soprattutto perché io pensavo e speravo che sarebbe continuato. Qualunque cosa stava accadendo, speravo sarebbe continuata. Doveva continuare. Invece Hope aveva deciso di alzarsi e scappare, letteralmente, in bagno.
Non aveva poi tutti i torti. Insomma… cosa stavamo facendo?! Dove volevo andare a parare?! Non rispondevo più ai messaggi i Amy, mi innamoravo in una settimana della giornalista che stava facendo un servizio sulla mia band, passavo intere serate con lei, la portavo a casa mia e poi la baciavo?! Che mi era preso? Dovevo svegliarmi. Non potevo sognare. Non mi era permesso sognare. Ero una celebrità e purtroppo non mi era concesso di sognare un futuro con una ragazza. Non mi era concesso di stare in una relazione con una ragazza. Ne le fan, ne i manager me lo consentivano. Dovevo smetterla. Ma come potevo? Poi… ne ero davvero innamorato oppure era una semplice fissa? E se ne ero innamorato potevo permettermi di andare contro tutto e tutti e uscire con Hope? Perché una volta che ci avrebbero visti andare in giro insieme, sarebbe stata la fine della mia vita da single e l’inizio dell’inferno di paparazzi e fan accanite verso la probabile persona che amavo. Ero pronto a tutto ciò? Oppure sarei riuscito a tenere la cosa nascosta?

Ma la domanda fondamentale era: Hope cosa ne pensava? Dopo il bacio non era stata fredda, ma avevamo fatto entrambi finta di niente. Non ne avevamo parlato, ne accennato. Magari non ne voleva parlare perché non significava niente per lei, o magari era imbarazzata o magari anche lei era confusa come il sottoscritto e non sapeva cosa pensare e di conseguenza cosa fare o dire.
In conclusione in quelle ore avevamo parlato di tutto tranne che del bacio. Io mi ero aperto come con nessun’altra ragazza e avevamo riso scherzato e parlato di cose serie. Ma non di un probabile noi.
Figa! Sembravo una bambinetta di dodici anni a cui piace il proprio compagno di classe e sta già dando un nome ai futuri figli che avranno insieme. “Niall hai 19 anni! Sei una celebrità! Sei un uomo! Perciò tira fuori i coglioni, fai finta di niente e non svenire quando Hope ti sorride! SU! CE LA PUOI FARE NIALL! SPACCA I CULI!”
Speravo di essermi auto convinto abbastanza.
 
 
 
Arrivato agli studi, io cominciai a provare con i ragazzi della band mentre Hope era nella stanza a fianco con i ragazzi per fargli le ultime domande per l’intervista.
Sandy stava accordando la chitarra quando mi vibrò il cellulare in tasca. Paul mi stava chiamando per la terza volta. C’erano altre due chiamate perse. Doveva essere importante.

<< Pronto? >>Paul iniziò a parlare a raffica. La situazione era abbastanza grave. Dovevo essere io a scegliere. D’un tratto mi ricordai che Hope lavorava per noi. Cosa sarebbe successo se …. Non potevo metterla in quella situazione. Dovevo fare qualcosa. Come avevo potuto essere così stupido?!

<< Arrivo, immediatamente! Porto Josh e gli altri, magari insieme possiamo convincerli meglio! >> chiusi in fretta la chiamata.
 
Entrai nella saletta dove Hope stava intervistando i ragazzi, con Josh, Sandy, Andy, Jon e Dan al seguito. Tutti si fermarono di fare quello che stavano facendo. << Ragazzi, è una specie di emergenza! Venite con me, per favore? >>

Zayn fu il primo ad avvicinarsi. << Certo amico. Andiamo! >>
 






HOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! QUE TAL?!
*si fa piccolina, piccolina* 
Lo so che vi avevo promesso che avrei aggiornato con regolarità ma queste settimane sono state un inferno per me e quella che sta per arrivare sarà anche peggio! Cause?! Influenza (dovuta al tempo di merda), STUDIO, STUDIO, PATENTE, FAMIGLIA, STUDIO, STUDIO, AMICI PETULANTI, STUDIO, STUDIO...... 
Spero che il capitolo vi piaccia ( a me fa cagare ma l'ho caricato perchè non vi volevo far aspettare oltre) e siete aumentati e io VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! 
Ora scappo che devo STUDIARE (ma che bella novità! =( ) 


Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee <3 

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Capitolo 15
*** Ooops! ***


 

Harry e Lux <3 (voglio che quest'uomo sia il padre dei miei figli! Giuro sembra il padre perfetto! E' troppo TENERO! ) Poi HARRY MEZZO GNUDO E' TANTA ROBA! ;) 






 


<< Ok. Allora … Harry, tocca a te! >>

<< Spara, tesoro! >>disse strizzando un occhio nella mia direzione. Mentre Louis, esausto per l’interrogatorio a cui l’avevo appena sottoposto, si era buttato, letteralmente, addosso a Zayn e Liam e sembravano impegnati in un’orgia. Non era una bella visuale ma si stavano divertendo, si sentivano le loro chiare risate. Le risate di tre ragazzini, non tre celebrità, non tre uomini. 

<< Raccontami della relazione che hai con le donne e con i manager. E’ vero che molte volte vi impediscono di uscire con chi volete o di fare quello che volete? >>
Harry sbarrò gli occhi. Era evidente che non sapeva cosa rispondermi. Ma non ebbe il tempo di rispondermi perché Niall entrò nella stanza improvvisamente con un espressione in viso che fece ammutolire tutti.

<< Ragazzi, è una specie di emergenza! Venite con me, per favore? >> fu tutto quello che disse diretto ai ragazzi, senza dare ulteriori informazioni. Non mi degnò neanche di uno sguardo. Molto probabilmente non ne valevo la pena e qualunque cosa fosse successa era sicuramente più importante di me. Ma in fondo volevo davvero essere importante per una persona che avevo appena conosciuto? Non aveva senso. Come poteva Niall Horan, cantante dei One Direction, darmi importanza se mi conosceva da neanche una settimana?! Hope, cazzo, ti devi svegliare! Stavo iniziando a fare ragionamenti da film e da romanzi d’amore della qualità di un Harmony. E gli Harmony li leggeva mia nonna.
 
Zayn fu il primo ad avvicinarsi, dopo essersi scrollato di dosso Louis. << Certo amico. Andiamo! >> disse a Niall dandogli una pacca sula spalla. Anche gli altri raggiunsero Horan e Harry prima di alzarsi non disse niente ma nel suo sguardo lessi uno “Scusa, ma il dovere mi chiama!”  al quale ricambiai con un sorriso. Doveva proprio esserci un profondo legame d’amicizia tra quei ragazzi se appena qualcuno chiamava erano tutti pronti a saltare nel fosso senza avere spiegazioni.

La loro amicizia mi ricordava il rapporto con la mia migliore amica che purtroppo non sentivo da troppo tempo. Nella stanza insieme a me c’era solo Perrie e un’altra ragazza che non avevo ancora capito che ruolo avesse nel team dei ragazzi, si chiamava Lou e aveva una bambina piccolina per cui i ragazzi stravedevano. Googlando i ragazzi le avevo viste in qualche foto ma non avevo fatto caso a chi fossero.


Il mio cellulare squillò. Era il direttore.

<< Buongiorno direttore! >>

<< La credevo più responsabile! >> (occazzooooo)
Così?! Senza neanche salutare. Direi che non me lo aspettavo proprio. Cos’avevo fatto?!

<< Non la seguo, mi scusi! >>

<< Non mi segue?! Ma lei crede davvero che sia professionale il suo atteggiamento? >>il suo tono di voce cresce sempre di più. Sinceramente me lo stavo immaginando rosso in viso quanto un pomodoro e con del fumo che gli usciva dalle orecchie. D’un tratto mi si illuminò la lampadina. Non poteva essere! Non doveva essere così! Chi glielo aveva detto? Qualcuno doveva averlo fatto. Qualcuno che era presente alla festa di Simon la sera prima doveva aver spifferato qualcosa al direttore. Come facevo a farmi perdonare?!

<< Mi scusi, signore. Non ero a conoscenza del fatto che quell’uomo fosse un paparazzo e poi ieri sera è successo tutto così in fretta che non ho avuto modo di poterla avvisare. Inoltre non pensavo che questa storie potesse arrivarle alle orecchie. Pensavo che ormai fosse tutto a posto. Mi scusi. >>

<< Signorina Harris, ora sono io a non seguirla. Cosa c’entra la festa di ieri sera? Poi mi spiega come ha fatto a non accorgersi che quell’uomo era un paparazzo? Mi sta dicendo che ha visto un uomo nascosto di fronte a casa di Horan con una macchina fotografica e non ha capito che era un paparazzo?! >>

<< Cosa?! >>
Casa di Horan? Una macchina fotografica? Un paparazzo? Qualcuno aveva fotografato me e Niall uscire da casa sua?! Com’era possibile? Avevo bisogno di chiarimenti perché questo era impossibile!

<< Aspetti…. Lei mi sta dicendo che qualcuno ha fotografato me e Horan che uscivamo da casa sua questo pomeriggio? >>

<< Esattamente! Pretendo che lei venga immediatamente qui in redazione! Voglio delle spiegazioni! >>

<< Certo! Ma le posso assicurare fin da subito che non è successo niente tra me e Horan! >>beh… non era propriamente vero ma quel bacio non avrebbe significato niente. Non doveva significare niente. 

<< Signorina Harris, può anche essere vero che tra voi due non sia successo niente ma quel paparazzo sta vendendo questa storia in maniera diversa e ciò scatenerà un casino in redazione. Il suo articolo verrà screditato e forse io sarò addirittura costretto a licenziarla. >>
Licenziamento?! No! No! No! Non potevo permettermelo. Mia madre mi avrebbe costretto a ritornare a casa con lei e sarei finita a lavorare in qualche posto schifoso in Italia. Io non volevo andare in Italia. Io volevo restare dov’ero con i miei fratelli e lavorare per il Times. Quello era sempre stato il mio sogno non potevo lasciarmelo scappare così!

<< Signore, secondo lei posso evitare che le foto vengano pubblicate? >>

<< Se è abbastanza veloce e scaltra da andare alla redazione dell’altro giornale, intrufolarsi e cancellare i dati, si! Ma non credo possa riuscirci. >>

<< Ce la farò! Qual è la redazione? >>
 
 
 
Lou era seriamente la donna più veloce a guidare che io conoscessi. Appena avevo avvisato Perrie della situazione, Lou che stava ascoltando ci offrì il suo aiuto. In macchina mettemmo in azione un piano. Mi sembrava tutto così surreale. Come in un film. Il problema era che in un film la protagonista sarebbe sicuramente riuscita a intrufolarsi nella redazione e cancellare un paio di foto. Ma nella vita reale, nella mia vita ciò non era poi così semplice e scontato.
Perrie uscì dalla macchina senza pensare che in quel luogo c’erano molti fotografi che l’avrebbero aggredita. Infatti così avvenne e il piano andò in fumo! I fotografi e giornalisti le si avventarono contro come avvoltoi affamati che non avrebbero lasciato la loro preda finchè non fosse esausta. Mentre Perrie veniva assediata di domande e accecata dai flash io e Lou sgattaiolammo di fianco alla macchina ed arrivammo sul retro di quell’ enorme edificio.
 
<< Ora che facciamo? >>mi chiese Lou, guardandosi intorno.
Feci come lei. C’era una porticina di servizio sulla parete alla nostra sinistra. Chissà dove ci avrebbe portato?! Ovviamente non potevamo entrare dall’ingresso principale perché non ci avrebbero mai fatto entrare senza tesserino di riconoscimento, quindi quella porticina era la nostra unica speranza e dovunque ci avesse portato sarebbe stato meglio che restare fuori ad aspettare in un miracolo.

<< Entriamo da lì! >>indicai la porta a Lou che sorridendo si avviò per prima verso l’ingresso. Avevo il presentimento che quella sorta di avventura avesse accesso in Lou la bambina che era in lei. Ero sicura che se non fosse stato per la paura e l’ansia di perdere il posto di lavoro che mi aveva pervaso mi sarei divertita anch’io.

Ci chiudemmo la porta alle spalle. Era tutto buio. Lou mi prese una mano e cominciammo a camminare dritto. La mia mano libera vagava nel vuoto alla ricerca di un muro o un mobile sul quale poggiarsi, per poter avere un punto di riferimento oltre a Lou, in quel momento di cecità totale.
Finalmente la mia mano riuscì a toccare qualcosa. Era ruvido. Un muro. Perfetto.

<< Lou, seguimi! Ho trovato un muro! >>se avessimo camminato lungo il muro, avremmo trovato sia l’interruttore della luce che una possibile porta. Infatti riuscii a trovare l’interruttore. Quando le luci si accesero, ci permisero di vedere che eravamo finite in una specie di stanzino con fotocopiatrici, stampanti, computer e altri oggetti accatastati l’uno sull’altro.

<< Bene siamo finite nel ripostiglio! >>Lou cominciò a ridere. Cosa la faceva così ridere?! Il fatto che fossimo finite in un ripostiglio?! Cosa avrebbero pensato i possibili impiegati che passavano davanti al ripostiglio vedendo due sconosciute uscirne? Scoppiai a ridere insieme a Lou. Quella situazione era assolutamente ridicola. Sembra essere un film di scarsa qualità che cerca di copiare un film da oscar.

<< Pronta? >> chiesi a Lou, non appena finimmo di ridere e riprendemmo delle espressioni abbastanza serie, poggiando la mano sulla maniglia della porta che ci avrebbe permesso di accedere al resto della redazione.

<< Pronta! >>
La porta si aprii su un lungo corridoio. Merda e adesso?!

<< Io vado a destra tu a sinistra. Chi trova per prima la foto o qualunque cosa che possa condurre alla foto provvede a eliminarla. Va bene? >>propose Lou.

<< Perfetto! Ci vediamo fuori e… non ridere troppo! >>sorrisi prima di girarmi a sinistra e proseguire lungo il corridoio.

<< Certo! >> sentii Lou sghignazzare! Come non detto!


Iniziai a percorrere il lungo corridoio. Insomma era veramente lungo, su ogni lato c’erano delle porte. Non tentai di entrare in nessuna di quelle stanze perché potevano essere uffici privati oppure altri sgabuzzini e non era ciò che cercavo. Stavo cercando una sala pre stampa oppure…
Una porta alle mie spalle si aprì e mi sentii tirare indietro.
Il ricciolo mi mise una mano sulla bocca poiché data l’imprevedibilità di quello che era appena successo avevo lanciato un grido abbastanza forte da farmi sentire in tutta la redazione.

<< No, dico…. Ma sei pazza?! >>disse il ricciolo tenendo ancora la sua mano sulla mia bocca.

Mi ripresi dallo shock. << Io?! Pazza?! Sei tu quello che mi ha praticamente aggredita da dietro. Scusa Styles se mi sono spaventata ma potevi anche solamente pronunciare il mio nome e mi sarei girata. Non c’era bisogno che tu mi strattonassi all’interno di questa stanza. >>

<< E’ stato improvviso! Non mi aspettavo di vederti qui! Cosa ci fai? Non dovresti essere allo studio con Perrie e Lou? >>
E ora cosa potevo dirgli?! Dovevo inventarmi una bugia! “Sai Harry volevo cambiare aria e ho pensato di fare un salto in una redazione diversa dalla mia!” Mmm… NO! Non andava! “Sono venuta a lavorare in redazione ma mi sa che ho sbagliato redazione!” NO! Neanche questa funzionava! Era ufficiale non inventare bugie che avessero un senso. Avrei deviato la domanda.

<< E’ una lunga storia! Che diamine ci fai tu qui, invece? Non eri andato via con i ragazzi? >>
Harry si passò una mano tra i capelli e abbassò gli occhi. Era in imbarazzo?!
 
 
 




 
Perrie’s POV

 


<< Perrie, Perrie come va la relazione con il cantante dei One Direction? >>

<< Perrie a quando il nuovo album delle Little Mix? >>

<< Perrie è vero che sei incinta? >>

<< Perrie confermi il fatto che tu e Zayn lascerete entrambe le vostre band e formerete una band di coppia? >>
 
Incinta?! Una band formata da me e Zayn?! Ma da dove gli uscivano queste domande? Si sarebbero inventati di tutto pur di fare notizia . Scoppiai a ridere e tutti smisero di parlare. Meno male. Mi avevano già fatto venire un gran mal di testa!
Sentite io….

<< Signorina Edwards! >>un uomo incravattato si fece spazio tra la folla di giornalisti.

<< Si? >>  chiesi, sconcertata e allarmata. Era un viscido quell’uomo.

<< Oggi è la mia giornata fortunata! Perché non raggiunge gli altri all’interno della redazione insieme a me? >>
Gli altri?! Avevano beccato Lou e Hope? Ma no! Se no avrebbe detto “ le altre “ e non “ gli altri” ! Però se entravo in redazione potevo aiutare in qualche modo Hope e Lou che dovevano già essere dentro!

<< Certo! Mi faccia strada! >>gli lanciai un sorriso finto e lui me ne rivolse uno altrettanto finto se non addirittura di più!  Odiavo i giornalisti ! Tutti i giornalisti tranne Hope. Lei non era una giornalista normale ma mi era sembrata fin da subito un’amica più che una giornalista.
 
Scoprii che l’uomo viscido era il vice direttore del “The sun” la redazione in cui ci trovavamo. Era parecchio famosa in Inghilterra e avevo rilasciato alcune interviste per quella rivista sia come Perrie Edwards che come Little Mix, insieme alle ragazze.
Il direttore aprì la porta di quello che doveva essere il suo ufficio e con mia grande sorpresa mi trovai di fronte 3 idioti, tra cui il mio fidanzato.

<< Ciao amore! >> mi disse sorridendo imbarazzato nei confronti della sottoscritta non appena mi vide.
Entrando nella stanza, al seguito del vice direttore, tenni lo sguardo su Louis, Liam e Zayn che erano seduti con fare molto nervoso. In pochi minuti passai dallo stupore nel vederli lì alla convinzione che stavano tramando qualcosa. Quel qualcosa aveva forse a che fare con il motivo per cui anche io, Hope e Lou ci trovavamo lì?!













HOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAA! QUE TAL?! 

Qui tutto bene/male! Bene.... anzi BENISSIMO anzi... A MERAVIGLIA  anzi.....    NFWEUFIFWJKDJNWIUJDAYHDGAYDH  per il concerto dei ragazzi che è stato veramente fantastico, poi tra l'altro ero vicinissima al palco e li vedevo benissimo (I MIEI POTATOES) e Niall  ci ha anche dato dei  bacini da lontano e gli ho detto che l'avrei stuprato se continuava :D 
LI  AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO <3 

Il male ovviamente è causato dalla scuola che è troppo stressante e non mi permette di scrivere come vorrei ! 
Ho passato l'esame di patente quindi ora sono anche mezza patentata ( a voi non ve ne frega una ceppa! lo so! ma volevo dirvelo lo stesso! ) 

Le visualizzazioni sono aumentate di tantissimoooo! Siete aumentati TUTTI e vi amooo! Poi vorrei ringraziare in particolar modo quelle poche (MA BUONE)  persone che si prendono lo scazzo di recensirvi! <3 =) GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Ora torno a studiare! Vi amoooo ( lo dico troppe volte ma... è vero e vorrei urlarlo al mondo intero!)
HASTA LA VISTA!  

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Capitolo 16
*** Everything's fine... ALMOST fine! ***


 ROCK MEEEEEEE, YEAAAAAHH ... 




 

<< E’ una lunga storia! Che diamine ci fai tu qui, invece? Non eri andato via con i ragazzi? >>

Harry si passò una mano tra i capelli e abbassò gli occhi. Era in imbarazzo?!
Era visibilmente a disagio. Perché? Per la mia domanda? Era stata inopportuna? In fondo anche lui mi aveva chiesto per quale motivo mi trovassi lì! Mi sembra quanto meno legittimo che anch’io potessi chiederglielo. Lui continuava a non rispondere.

<< I ragazzi? >>                                 
Ancora nessuna risposta. Dovevo rispondermi da sola? Il gatto gli aveva mangiato la lingua nel giro di un minuto?

<< Harry sono inopportuna, per caso? >>Alzò il viso e vidi chiaramente i suoi occhi luccicare!

<< Si, esatto! Sono affari miei il motivo per cui sono qui! >> appena Harry terminò la frase, la porta dietro di me sbattè violentemente.

Harry saltò su come un soldato non appena il suo sguardo cadde in un punto alle mie spalle. Mi girai immediatamente.
Cosa ci faceva anche Niall qui?
Lo sguardo di Niall passa da Harry a me come una pallina da ping pong che viene sbattuta di là e di qua sul tavolino da gioco. Nel suo viso si poteva leggere stupore prima e poi ansia mista alla paura.

<< Ciaoo! Anche tu qui?! >> decisi di prendere la situazione in mano. Se no saremmo stati zitti a guardarci per l’eternità!

<< Ciao! >>Niall nascose qualcosa nella tasca dei jeans. << Cosa ci fai qui?! >> il suo tono non era curioso e neanche quello di una normale chiacchierata tra amici ma sembrava quasi indagatore.

<< E’ una lunga storia! >>decisi di deviare il discorso un’altra volta. In fondo neanche lui aveva risposto alla mia domanda. In quella stanza non si faceva altro che deviare discorsi. Ogni domanda non aveva una chiara risposta.
Forse però avrei dovuto raccontare della foto a Niall visto che riguardava anche lui. Aspetta… non saranno mica qui per lo stesso motivo?!

La lampadina che si accese nel mio cervello non passò inosservata a Niall e Harry che mi guardarono con un’espressione curiosa e stupefatta. Harry tossì!

<< Tu come lo sai?>>mi chiese Niall.

<< Me lo ha detto il direttore del Times! Tu? >>era chiaro. Perché non ci avevo pensato appena avevo visto Harry? Erano fuggiti in fretta e furia tutti insieme.

<< Il nostro manager! È tutto a posto tranquilla! >>disse tirando fuori una chiavetta che poco prima aveva nascosto nella tasca dei jeans. << Ho cancellato la foto dal computer centrale e l’ho salvata su questa chiavetta! >>

<< Grande Niall! >> disse un Harry sorridente dandogli una pacca sulla spalla. A cui Niall rispose con un altro sorriso.

<< Come hai fatto? Poi posso sapere perché hai copiato la foto sulla chiavetta? >>solo a me risultava inutile averla copiata su una chiavetta?! Era meglio se quella foto fosse sparita per sempre.

<< Ovvio, perché faceva tanto investigatore figo! >>rispose un Niall tutto soddisfatto. Che poi soddisfatto de’ che?!

<< Grande fratello! >>disse Harry, dando l’ennesima pacca sulla spalla a Niall.
Ero attonita di fronte al comportamento di quei due imbecilli. Ma potevano essere così rincoglioniti?! Sembrava che Harry si fosse appena fatto una canna. Cosa molto probabile in fondo!

<< Bene! Allora, ora possiamo anche andarcene! >>
 
 
 



 
Perrie’s POV

 
<< Ciao amore! >> mi disse sorridendo imbarazzato nei confronti della sottoscritta non appena mi vide.
Entrando nella stanza, al seguito del vice direttore, tenni lo sguardo su Louis, Liam e Zayn che erano seduti con fare molto nervoso. In pochi minuti passai dallo stupore nel vederli lì alla convinzione che stavano tramando qualcosa. Quel qualcosa aveva forse a che fare con il motivo per cui anche io, Hope e Lou ci trovavamo lì?!

Dopo ben dieci minuti passati a chiacchierare a random con il direttore del giornale mi era ovvio che quei tre erano lì per il mio stesso motivo. Stavano chiacchierando del più e del meno arrampicandosi sugli specchi cercando giusto di perdere tempo.

<< Zayn! >>sibilai tra i denti, dandogli una leggera gomitata.
Zayn si girò verso di me sfoderando uno di quei sorrisi smaglianti che riservava solo a me.

<< Smettetela di perdere tempo e andiamocene! >>

Mi guardò confuso << No! Niall e Harry sono in giro! Finchè non mi scrivono non possiamo andare via! >>  disse a bassa voce cercando di non farsi sentire dal direttore del giornale che stava svogliatamente ascoltando Liam.
In quello stesso momento Louis bloccò Liam che stava avendo un intenso e noiosissimo monologo da dieci minuti buoni e di cui anche il direttore si stava stancando.

<< Ragazzi, credo che ora dovremmo proprio andare! >>

<< Di già?! >>disse il direttore un po’ rammaricato e un po’ sollevato. Ci credo che era sollevato LUI avrebbe smesso di sentire parlare Liam.

<< Si! Dobbiamo andare! Sa… tra un po’ dobbiamo iniziare un tour mondiale e dobbiamo provare, provare e ancora provare prima di partire! >>Louis rispose, poi allungò la mano verso il direttore e con fare professionale gliela strinse e si avviò fuori dall’ufficio seguito da tutti noi.
 





Arrivammo al parcheggio davanti all’edificio che ospitava gli uffici del giornale in totale silenzio.

<< Allora perché non mi hai avvisato che stavi venendo qui? >>mi disse Zayn.

<< Perché non avevo idea che tu fossi qui! Ma se ce ne stiamo andando vuol dire che ce l’hanno fatta? >>

<< Credo proprio di si! >>poi si fermò. Mi sorrise mettendo le sue mani ai lati del mio viso e mi baciò con una dolcezza infinita. La sua solita dolcezza che era ben capace di esprimere attraverso i sorrisi, lo scintillio nei suoi occhi, i baci appassionati ma allo stesso tempo intrisi di una tenerezza profonda. Col tempo avevo capito che tutto ciò era indirizzato soltanto a me, e anche se ancora mi impressionava che Zayn Malik si fosse messo insieme  a me, mi faceva piacere sapere di essere l’unica che avrebbe mai potuto godere di questo lato di Zayn perché lui non si era mai comportato così con nessun’altra prima di me.
 
 


 
Niall’s POV
 
Hope mi stupiva. Avrebbe potuto reagire in mille modi di fronte alla notizia della foto. Avrebbe potuto decidere di far finta di niente. Avrebbe potuto piangere affinché il direttore la perdonasse. Avrebbe potuto screditarmi o smentire o prendermi in giro in qualche articolo. E invece….
Invece lei aveva scelto di imbucarsi nella redazione di un giornale sconosciuto proprio come avevo deciso di fare io. Aveva deciso di finire in questa sottospecie di tragica avventura alla ricerca della foto PROIBITA. Che poi quella foto non ci ritraeva in atteggiamenti poco consoni o cosa. Ci ritraeva solamente mano nella mano mentre uscivamo da casa mia. Prima di cancellarla avevo notato che nella foto Hope mi stava guardando  mentre la guidavo giù dalle scale di casa verso l’auto. Mi guardava. Non guardava i gradini. Guardava me e mi seguiva ad occhi chiusi praticamente. Mentre mi guardava inoltre sorrideva. Il più bel sorriso che io avessi mai visto. Non potevo cancellare per sempre quella foto! Era perfetta! per questo avevo deciso di salvarla nella chiavetta.
 
<< Ciaoo bellezzaaa! >>sentii una voce famigliare. Una voce viscida e fastidiosa. Al solo udirla le mie mani si strinsero a pugno. Alzai il viso verso la direzione da cui proveniva quella voce.
Era davvero lui! Non ci potevo credere! Mi balenò l’idea che visto che era lì molto probabilmente ci lavorava e molto probabilmente sapeva della foto.
Hope, alla quale era indirizzato il suo saluto, era pochi metri più avanti di me, a fianco a Harry, e udendo Rick chiamarla si fermò improvvisamente.
Rick si avvicinò al nostro gruppo che ormai era rimasto paralizzato. Io e Harry ci eravamo messi entrambi di fianco a Hope.

<< Come mai questa scampagnata?! >>disse il viscido ghignando divertito.

<< Non sono affari tuoi! >>dissi io prendendo Hope per un braccio << E ora è meglio se ce ne andiamo! >> cercai di avanzare trascinando Hope dietro di me ma ciò che disse Rick subito dopo mi fece arrestare bruscamente.

<< Vi è piaciuta la foto che vi ho scattato stamattina? >>mi girai prontamente nella sua direzione << Sapevo che sareste finiti a letto ieri sera! Anche se devo dire che mi dispiace, Hope sei davvero un bel bocconcino e non vedevo l’ora di sfondarti per bene! >>
Quello che successe dopo avvenne molto velocemente.
 
 
 
 
Hope’s POV
 
<< Vi è piaciuta la foto che vi ho scattato stamattina? >>
Cosa?! Era stato lui a scattarci la foto?!

<< Sapevo che sareste finiti a letto ieri sera! Anche se devo dire che mi dispiace, Hope sei davvero un bel bocconcino e non vedevo l’ora di sfondarti per bene! >>

Come si permetteva?! << Che cazzo dici?! Tappati la bocca cretino e fatti schifo da so… >> non riuscii a finire la frase perché davanti a me si parò una scena drammatica e anche ridicola.

Niall si era letteralmente avventato addosso a Rick tirandogli un pugno sul naso e Harry era intervenuto prendendo Niall da sotto le braccia e tirandolo su. La situazione era quindi Rick a terra con un naso sanguinante e poco cosciente di ciò che stava avvenendo, Harry che teneva Niall e Niall che tirava calci in aria a causa di Harry che lo teneva sollevato da terra per non farlo saltare addosso a Rick. In tutto ciò si sentivano le imprecazioni di Niall e gli urli di Harry e di alcune persone che avevano assistito al tutto e ora stavano chiamando l’ambulanza. Io …. Beh… io scoppiai a ridere.

Come potevo non ridere?! La situazione era tragica ma non potevo piangere quindi mi era rimasto solo da ridere ed era facilitato dalla scenata tra Niall e Harry in quel momento. Non appena cominciai a ridere a crepapelle Niall smise di tirare calci a vuoto e Harry lo mise giù, entrambi si girarono verso di me e cominciarono a ridere anche loro.
In sottofondo sentii la sirena dell’ambulanza. Che velocità! Non appena arrivarono caricarono Rick che nel frattempo si era un po’ ripreso sulla barella e Niall parlò con la polizia che arrivò subito dopo. Mi sarei immaginata di trovarlo in manette ma il poliziotto gli diede una pacca sulla spalle e lo lasciò andare. Chissà cosa gli aveva promesso in cambio!

<< Mi avrai dato anche un pugno ma io avrò la mia vendetta pubblicata sul giornale domani! >>disse Rick mentre caricavano la barella in ambulanza.

<< Abbiamo cancellato la foto! >>risposi ghignando, avevamo vinto.

<< Credi davvero che questo sia l’unico giornale a cui io abbia venduto la foto?! >>rispose lui prima che le porte dell’ambulanza venissero chiuse.

Non appena si chiusero quegli sportelli tutte le mie speranze e i miei sogni sul futuro si frantumarono come uno specchio che cadendo va in mille pezzi. Potevo vedere i miei sogni cadermi di fronte agli occhi come pezzi piccolissimi di cristallo che luccicano e che non puoi ricomporre insieme con niente. Devi per forza prendere una scopa e spazzare via tutto prima di farti male.
Tornammo verso gli altri ragazzi che nel frattempo ci avevano aspettato nel parcheggio dell’edificio e Harry e Niall raccontarono l’accaduto. Io rimasi zitta tutto il tempo. Non avevo parole. Stavo per perdere il lavoro perché sicuramente il direttore del giornale mi avrebbe licenziata dopo uno scoop del genere. Cos’avrei potuto fare una volta licenziata? Lavorare in un bar o alla reception di un hotel nelle migliori delle ipotesi oppure tornare in Italia dove mia madre mi avrebbe obbligata a tornare una volta saputo dell’accaduto.
Volevo piangere. Il mio sogno di giornalista era svanito nel nulla per qualcosa che in fin dei conti non era neanche vero. Per una presunta storia tra me e Niall che non c’era e per qualcosa che non aveva avuto senso.
I ragazzi si accorsero della mia poca loquacità e capendone il motivo cercarono di rassicurarmi e tirarmi su ma niente poteva sistemare quello che era successo. Niente poteva rimettere tutto a posto. Avrei desiderato tornare indietro a una settimana prima e non accettare l’incarico di intervistare gli One Direction.
 













HOOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAA!NQUE TAL?!

Ciaooooooooooooooooo bellezzeeeeeee! Siete contente che finalmente la scuola è finita e potrete perdere tempo su efp (per quelle che vanno ancora a scuola, ovviamente! )
Peccato che io quest'anno ho la maturità quindi..... cercherò di aggiornare in queste due settimane ma non ve lo prometto, mi dispiace!
 
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee per interessarvi sempre alla mia storia! Per tutti coloro che la seguono e che l'hanno messa trai preferiti GRAZIEEEEEE! 
Ma  un GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE SPECIALE va a coloro che l'hanno recensita, come al solito amo sapere le vostre idee e cosa ne pensate dei capitoli, mi rende orgogliosa di ciò che scrivo e felice quindi, ancora una volta, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE! 

Spero di non aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo ma di avervi sorpreso, in qualche modo! ;) 
Manca solo un capitolo  seguito dall'epilogo alla fine della storia quindi..... PREPARATEVIIIII! ;) 

Vi voglio beneeeeeee! 

p.s   siete aumentateeeee! =) YEAAAAAH, BATTETE IL CINQUE FRATELLEEEE!! 

p

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Capitolo 17
*** Date into a bubble ***





 

Dopo il “blitz” alla redazione Niall mi aveva riaccompagnata a casa. Per tutto il tragitto non avevamo parlato. Il mio cervello era già troppo affollato di pensieri, scuse che avrei potuto usare con il direttore, con Jack e Finn, con gli altri giornalisti, ma in particolare con mia madre. MIA MADRE. Non l’avevo ancora chiamata e sapevo benissimo che me l’avrebbe fatta pagare. Sapevo benissimo che se a Londra fosse andato tutto male mi avrebbe riportata in Italia a calci in culo. Quindi stavo cercando delle scuse per evitare che lei lo venisse a sapere o per evitare che decidesse di farmi tornare in Italia. Io volevo restare a Londra con Jack e Finn. Lontana da lei, dall’Italia e soprattutto dal mio passato.
Perciò arrivata a casa mi ero infilata in un comodo pigiama e mi ero rinchiusa in camera con una vaschetta di gelato e il computer, pronta a piangermi addosso senza che nessuno potesse vedermi.
 
 

****

 
 
A furia di perdere tempo a deprimermi mi ero addormentata. Poi era arrivato a casa miae aveva iniziato a suonare insistentemente il campanello finché non mi ero svegliata. Ovviamente Finn non aveva minimamente scollato il culo dal divano per aprire ma aveva lasciato che il campanello suonasse all’infinito. Quando, una volta aperta la porta, avevo capito chi era l'idiota che mi aveva svegliato lo avevo riempito di insulti. Non era possibile. Se qualche paparazzo lo avesse visto venire a casa mia?! Altre foto che spiattellano la nostra  presunta storia su un giornale di gossip. 

<< A questo punto credo che tu sia stupido oppure vuoi vedermi affogare nella merda visto che ora ci sto a malapena galleggiando! >> 
 
<< Le tue metafore sono le migliori! >>
disse scostandomi dall'ingresso e chiudendo la porta dietro di lui. Poi mi baciò. Un bacio inaspettato, bello e di breve durata proprio come il nostro primissimo bacio. 

Quando si staccò mi sorrise e io rimasi immobile. Forse troppo arrabbiata o troppo abbagliata o troppo sorpresa. Intanto prese la mia mano e corse sulle scale. 

<< Ciao Niall! >>urlo mio fratello dal divano. 
Niall arretrò in modo da poter vedere mio fratello. Mentre io ero ancora incapace di dire o fare qualunque cosa. 

<< Ciao Finn! >> rispose lui e poi continuammo la nostra corsa su per le scale ma riuscì a sentire mio fratello urlare un " non fate troppo casino voi due, voglio sentire urlare solo gli attori del film" a cui seguì una rumorosa risata. 
Solo io potevo avere un fratello così stupido. Se non fossi stata immobilizzata dal momento lo avrei ucciso.
Niall mi trascinò di corsa nella mia stanza per poi mettersi a cercare nel mio armadio e in quei pochi scatoloni che ancora non avevo avuto il tempo di disfare. Si, lo so, avevo avuto un' intera settimana per farlo ma sono troppo pigra. 
Mi costrinsi di dire qualcosa perché mi stava letteralmente mettendo la camera sottosopra. 
<< Di grazia, posso sapere cosa stai facendo? >> 

<< Ti ho baciata e ora sto preparando la valigia! >>si girò per indirizzarmi un veloce sorriso e poi continuò nel suo intento. 

<< Si, mi hai baciata e forse nessuno fin'ora ti ha mai spiegato che non si... Una valigia?! >> 
Avevo sentito bene? Una valigia? Perché diamine mi stava preparando la valigia? È perché diamine stava studiando il mio completino intimo come se non ne avesse mai visto uno. 
Mi avventai sulle sue spalla visto che non aveva la minima intenzione di degnarmi di una risposta! 
Come sperato lasciò andare il completino intimo ma in compenso strinse le sue mani sul mio culo, culetto, lato b?! Chiamatelo come volete ma insomma avete capito il concetto. Poi visti i miei tentativi di picchiarlo con pugni e tirate di capelli mi sbattè alquanto violentemente sul letto e tornò a frugare tra le mie cose. 

<< Sei cosciente che se non voglio, nientepotrà mai spostare il mio sederino da qui? >> 

<< Non se ti prendo di peso!>>si diresse in bagno. Ma che cacchio stava facendo?! Io volevo solo stare a casa a deprimermi per il lavoro che avrei perso l'indomani. 

<< Quello invece è considerato rapimento in quasi tutto il mondo.>> Non mi rispose. Dal bagno proveniva solo il rumore delle ante del mobile del bagno che sbattevano di qua e di là.  Poi i passi di Niall si fecero sempre più vicini. Mi girai verso la porta del bagno e lo vidi lì, fermo a sorridermi con la borsa in mano.

<< Allora andiamo? >>mi chiese facendo cenno con la testa in direzione della porta della mia stanza.

<< Io non mi muovo da qui! >>dissi incrociando le braccia. Ok, forse a volte mi comportava da bambina, ma insomma, io non volevo andare da nessuna parte e quindi non ero costretta a seguirlo. Ero una ragazza libera e indipendente e potevo fare e dire ciò che volevo. Peccato che Niall non la pensava affatto così. Perciò si avvicinò a passo svelto verso di me e dopo avermi dato un leggero bacio a fior di labbra, che come al solito mi paralizzò completamente, mi mise sulla sua spalla come un sacco di patate.
Tentai di ribellarmi, scalciando e dandogli pugni sulla schiena mentre scendeva le scale e si avviava verso la porta d’ingresso, ma quel cretino non mollava la presa. Fortunatamente, perché avevo una fottuta paura di cadere giù di testa.

<< Ciaoo Finn o Jack, chiunque tu sia! Io e Hope andiamo via per due giorni. Ci prendiamo una vacanza! >>disse Niall fermandosi di fronte alla sala.

<< Finn aiutamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! >>

<< Ok. Perfetto. Già non la sopportavo più! Grazie Niall, quando hai bisogno di un favore fammi sapere, sono in debito con te! >>disse Finn ignorando le mie urla.

<< Finn! Vieni subito qui e fammi scendere! >>

<< Di niente! E’ un piacere! Se solo smettesse di urlare sarebbe meglio! >>

<< Finnnnnnnnnnnnnnn! >>

<< Eeeh… lo so, lo so amico! Purtroppo è sempre stata così, fin da piccola! >>

<< Finn! Vieni ora, qui! >>

<< Beh… ora andiamo! Ciaoo! >>

<< Finn difendimi sono tua sorella! Non mi ignorare! Finnnnnnnn! Non vedi che soffro?! >>

<< Ciaooo Niall! Che Dio ti benedica! >>

<< Finnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn! Ti odioooooooooooooooooo! >>
Niall proseguì imperterrito lungo la sua strada. Una volta arrivati alla sua macchina mi poggiò sul sedile e bloccò l’apertura della portiera.
 

Furbo il ragazzo pensai! Se c’era una cosa che avevo capito di Niall fin da subito era che era un ragazzo molto intelligente. Amava ridere e prendersi in giro mostrandosi stupido a volte ma non lo era per niente!
Smisi di dimenarmi per fuggire. In fondo ormai non avevo scampo. Non sapevo dove Niall stava andando e non sarei mai potuta scendere da quella macchina fin quando lui me lo avrebbe concesso. Inoltre ero stanca di oppormi. E pensai che se volevo deprimermi avrei potuto farlo anche dovunque il biondo mi stava portando. Poteva costringermi con la forza ad andare con lui ma non c’era forzain grado di costringermi a non deprimermi.
 
<< Sei un esperto in rapimenti? >>gli chiesi

<< Si! Ogni tanto rapisco qualche donzella pronta a piangersi addosso! Lo faccio per arrotondare lo stipendio da cantante! >>

<< E’ fruttifero come lavoro? Potrebbe essere il mio nuovo lavoro, visto che quello attuale lo perderò nel giro di poche ore! >>

<< Uffa, Hope! Non lo perderai stanne certa! >>

<< Nooo Niall! Non puoi saperlo! Tra poche ore quella foto farà il giro dell’Inghilterra e non solo conoscendo la tua fama e nessun giornale vorrà mai una giornalista poco professionale che va a letto con il ragazzo che sta intervistando! NESSUNO! >>

<< Non sei la prima giornalista che lo fa! >>

<< Ma le altre non sono state beccate in flagrante e le loro foto non sono finite in copertina di una rivista per questo motivo! >>

<< Beh… ma tu neanche ci sei venuta a letto con me quindi sei in buona fede! >>

<< Della buona fede non se ne fa niente nessuno. Le persone non si fanno scrupoli ad affondarti neanche se sei in buona fede, Horan. Dovresti impararlo! >>






<< Siamo arrivati! >>disse parcheggiando dietro ad un alto edificio che mi era famigliare ma proprio non capivo cosa fosse visto da dietro.
Scendemmo dalla macchina e prendemmo le nostre borse. Niall si mise il cappuccio in testa e così feci anch’io, seguendo le sue indicazioni.
Entrammo da un enorme cancello e una volta dentro capii. Eravamo sul retro dell’aeroporto. Ma dove stavamo andando?!

<< Horaaan! >>dissi allungando apposta il suo cognome in modo da attirare meglio la sua attenzione. Come sperato si voltò!

<< Si?! >>disse facendo un passo in dietro in modo da raggiungermi e prendendomi per mano.

<< Di grazia, dove stiamo andando? >>domandai inspirando profondamente. Stavo per scoppiare, ero in ansia e stressata. Davvero?! Voleva morire quel bel biondo?! Se era ciò che voleva tra poco lo avrebbe avuto!

<< Te lo dico una volta saliti sul Jet! >>

Mi fermai bruscamente e le nostre mani si separarono. << Se ci salgo sul Jet! E vistoche non ne ho la minima intenzione non credo proprio! >>

<< Daaaaiii! >>

<< Almeno prima dimmi dove stiamo andando! >>

<< No! E’ una sorpresa! >>

<< Horan se mi porti fuori dall’Inghilterra io ti strangolo! >>

<< Ma va! Tranquilla! Ora vieni ! >>  mi si avvicinò ancora una volta e mi prese la mano. Questa volta però, prima di ricominciare a camminare si soffermò di fronte a me e mi sistemo con cura paterna la sciarpa intorno al collo e sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio si avvicinò al mio viso e disse << Copriti che fa freddo! >> In effetti si era alzato un gran vento, me ne ero accorta una volta fuori dalla macchina, ma io con qualunque condizione atmosferica era solita andare in giro con il giubbotto sbottonato e la sciarpa mal arrotolata intorno al collo quindi in quel momento avevo l’outfit giusto con il vento giusto per prendermi una polmonite.

Il Jet era completamente bianco ma non il solito bianco degli aerei. Questo era un bianco sporco, quasi beige, che lo rendeva molto più elegante e chic. Alla scaletta c’era Paul ad aspettarci. Non appena ci vide, ci sorrise.

<< Buonasera signorina Harris! >>

<< Pauly, chiamala Hope! Non si offende mica! >>disse Niall. Le dita della sua mano giocherellavano con le mie alle quali erano intrecciate. Non era la prima volta che notavo questa sua particolarità. Era già capitato che si metteva a giocherellare con le mie dita quando eravamo mano nelle mano. Non era capace di stare fermo, neanche in questa situazione. Proprio come me.
L’interno del jet era semplicemente fantastico, in legno chiaro e con delle poltroncine di pelle bianche. Quando il jet decollò Niall tirò fuori dalla sua borsa un libricino e me lo porse. Era un libro itinerario di una città. La città era Valencia!

<< Valencia?! >>

<< Già! >>

<< Dimmi che stai scherzando! >>

<< Per niente! >>

<< Stiamo andando a Valencia?! >>

<< Si, sei sveglia ragazza! >>

<< Valencia è in Spagna! Ti avevo detto che non volevo andare fuori dall’Inghilterra! Tu sei fuori come un balcone!!! >>

<< No! Tu mi avevi detto che mi avresti strangolato! >>

<< Posso sempre farlo! >>a quella affermazione Niall scoppiò a ridere e poi si mise le cuffie dell’Ipod e si girò dall’altro lato. Bene! Ora mi ignorava anche?!
Lo odiavo, lo odiavo, lo odiavo, lo odiavo…… beh… in fondo… lo stava facendo per me! Perché io avevo bisogno di staccare la spina, lo sapevamo entrambi! La storia con Rick e il casino della foto con la conseguente perdita del mio nuovissimo lavoro mi stavano portando al delirio.
Mi sedetti sulla poltroncina di fianco a Niall e gli rubai una cuffietta dell’Ipod, poi poggiai la testa sulla sua spalla. Credo che ci addormentammo entrambi.
 
 

***

 
L’hotel che aveva scelto era proprio nel centro della città ed era splendido. Peccato che Horan il furbo aveva pensato bene di prenotare una camera matrimoniale. Siccome erano le due di notte ed eravamo entrambi esausti ci mettemmo subito a nanna.
La mattina seguente mi sveglia prima di lui.  Dalla finestra della camera entrava un sole accecante e si intravedeva un bellissimo panorama, mi avvicinai alla finestra ed uscii sul terrazzo, la nostra stanza era l’unica su quel piano ed aveva una terrazza personale. Il panorama era splendido. Davanti a noi passava un vecchio fiume che ormai prosciugato era stato adibito a parco e sull’altra sponda del fiume vi era l’entrata di una ex fortezza con un bellissimo arco di stile arabo-romano. Il cielo era azzurro pastello con qualche morbida nuvola bianca qua e là e il sole splendeva alto nel cielo.  Si sentivano le persone parlare spagnolo. Quella lingua mi aveva sempre appassionato. Tutte le parole avevano un dolce suono di cui le orecchie si beavano. Avevo studiato spagnolo al liceo e lo avevo sempre amato. 
Niall stava ancora dormendo e visto che non avevo sonno e non volevo disturbarlo decisi di andare a fare una corsetta.
 



Correvo, correvo, correvo ….. i miei unici compagni erano l’Ipod e il sole. Amavo correre mi aiutava a schiarirmi le idee e a cacciare lo stress.
Ad un certo punto mi sentii tirare da dietro. Tolsi le cuffie dalle orecchie.

<< Cazzo, ma ti vuoi fermare?! >>

<< Niall, mi sono fermata! >>sorrisi. Era stremato. Era piegato in due e si appoggiava con le braccia sulle ginocchia cercando di riprendere fiato.

<< Corri veloce! >>

<< Pronta a scappare, in qualsiasi situazione! >> gli dissi facendo l'occhiolino.

<< E sei anche sorda! >>

<< No! Stavo ascoltando la musica! >>

<< No! Sei sorda, fidati! >>

<< Horan non sprecare fiato che ne hai già poco! >>

<< Quando la finirai di chiamarmi Horan? >>

<< Ehm…. Ehm…. Ehm…. Cosa ti ho appena detto?! >> dissi e finalmente Horan si arrese.
Mentre aspettavo che Niall riprendesse fiato una goccia d’acqua cadde sul mio viso. Alzai gli occhi al cielo e vidi che una serie di nuvole nere erano arrivate a rompere le palle proprio sulla mia testa, dove prima splendeva il sole. Ma come era possibile questo repentino cambiamento? Intanto le gocce d’acqua divennero sempre più grosse e frequenti.

<< Ma che cazz… >>disse Niall che si accorse dell’imminente pioggia.

<< Corri Niall! >>dissi prendendogli una mano e iniziando a correre verso il nostro hotel.

Arrivammo in hotel completamente fradici. I miei piedi galleggiavano nell’acqua presente all’interno delle scarpe da tennis, i capelli erano completamente zuppi e appiattiti ai lati della testa. Sono certa che sembravo un pulcino brutto e spennacchiato.
Una volta nella hall, Niall e io ci guardammo e entrambi scoppiammo a ridere. Questo confermava la teoria sul mio aspetto. Niall invece sembrava un dio greco, la maglietta bianca bagnata aderiva ai suoi addominali come fosse una seconda pelle e i pantaloncini che aderivano perfettamente alla pelle sottolineavano le sue cosce muscolose. I capelli erano scompigliati e gli conferivano un’aria più sexy mentre gli occhi di quell’azzurro chiaro sembravano aver assorbito le gocce di pioggia ed erano ancora più luminosi e ammaglianti del solito.

<< Andiamo a farci una doccia! >>dissi ed entrammo in ascensore ma una volta arrivati all’ultimo piano, il nostro, Niall mi strattonò verso la terrazza.

<< Noooo! Ancora sotto l’acqua nooo! >>

<< A me piace la pioggia! >> disse ridendo. Come poteva un sorriso essere così dannatamente bello e così dannatamente contagioso. Se lui rideva ridevo anch’io. Potevo far finta che la cosa non mi facesse ridere ma dentro di me esplodevo dalla gioia.
Ricambiai il sorriso e iniziai a fare piroette su me stessa sotto la pioggia.

 

*FLASHBACK
<< Si! lo so, lo so! L’avvocato mi ha già avvisato ma comunque domani vado a firmare i documenti per la separazione! >> disse la donna con lo spolverino rosso.
Hope invece scese le scale dell’immenso condominio e si ritrovò nel verde del parco sotto la pioggia. Non c’era cosa che preferisse. Iniziò a piroettare sotto la pioggia e la sua gonna a balze iniziò ad aprirsi. Aprì la bocca e bevve le gocce che cadevano dall’alto.  Girava, girava, girava ......
 Tutto intorno a lei era verde, il vento sferzava sulle sue cosce lasciate nude dalla gonna alzata e finalmente non sentiva più sua madre parlare. Hope non era stupida e nonostante avesse solo sei anni, capiva di cosa stava parlando sua madre. Glielo aveva spiegato Finn qualche giorno prima. Finn era più grande e molte volte la prendeva in giro, in fatti lei pensava che la stesse prendendo in giro quando le riferì quello che era successo ma poi Hope capì. Tutto si fece chiaro e lei capì. Capì come mai non vedeva suo padre da un mese, capì perché ogni volta che ne parlava sua madre cambiava argomento o la sgridava, capì perché quella notte aveva assistito a quella scena .....  
<< Hooooopeee! Vieni subito qui! Devi ripararti dall’acqua o ti verrà una bronchite. Preferisci restare a casa con la febbre piuttosto che andare a scuola?! >>
<< No, no mamma! >>
<< Bene! Allora vieni sotto l’ombrello con me e stai lontana dalle pozzanghere! Sei proprio un maschiaccio, le signorine dovrebbero comportarsi bene e avere i vestiti sempre puliti, essere educate e giocare con le bambole tu invece sei tutto il contrario. Hai preso tutto da tuo padre .... >>
“ Tuo padre .... “ due parole semplici ma che potevano ferire come lame affilate nello stomaco. Parole che marchiavano a fuoco ....  
 
*FINE FLASHBACK

 

Niall rideva e quando mi fermai lo abbracciai. Lo avevo abbracciato perché avevo bisogno di sostegno perché mi girava la testa? O lo avevo abbracciato perché avevo bisogno di abbracciarlo? Perche quel ricordo mi faceva sempre male ed ora avevo bisogno di qualcuno che lenisse il mio dolore e la mia preoccupazione?!  Lui smise di ridere e rimanemmo abbracciati sotto la pioggia, completamente fradici. Il mio viso nell'incavo del suo collo e la sua testa sulla mia spalla.
Un suo braccio mi avvolgeva stretta a lui e una mano mi accarezzava la testa. Eravamo cullati dalla melodia che le gocce di pioggia che cadevano per terra creavano. Iniziai a dondolarmi sul posto quando Niall fece scendere la mano in fondo alla mia schiena e lasciando un po' di spazio fra di noi mi prese per mano. Così iniziammo a ballare senza musica in sottofondo. Non c'era bisogno di musica, non serviva per rendere questo momento speciale. Era già speciale.
Danzavamo seguendo la melodia dei nostri cuori e della pioggia. A volte i nostri corpi si allontanavano e quando si riavvicinavano, come due magneti erano difficili da separare. Tra piroette e piedi calpestati ridevamo. Sorridevamo divertiti, stupefatti e meravigliati per quello che stava succedendo in quel momento. I nostri cuori, le nostre menti andavano in sincrono. Non mi era mai successo nulla del genere. I nostri corpi si avvicinaronoper l'ultima volta. 

<< Non faccio schifo solo io a ballare!>>disse Niall. I nostri visi erano terribilmente vicini. Mi spaventava quella  poca distanza perché da un lato volevo azzerarla e da un lato volevo allontanarmi da lui. 

<< Io sono bravissima a ballare! Sono una ballerina praticamente perfetta! Potrebbero prendermi alla Royal Ballet School! >> dissi sarcastica

<< Si, come no! la convinzione fotte, tesoro!>>sorrisi. Aveva ragione. Aveva perfettamente ragione, l'avevo sempre pensato anch'io! 

<< Ti voglio, Hope!>>quelle parole mi colpirono, in fondo lo sapevo già! Era palese. Ma la dolcezza e il bisogno con cui lo disse mi lasciò basita. 

<< Allora fammi tua!>>le nostre guancia si dipinsero di rosa e entrambi sorridemmo. 
Niall non se lo fece ripetere un'altra volta. Si abbassò poco e mise con estrema lentezza le mani dietro le mie cosce e mi sollevò, senza perdere il contatto tra i nostri occhi. Un dolce sorriso era dipinto sulle sue labbra. Le mie gambe si strinsero intorno alla sua vita e le nostre bocche si unirono per non staccarsi più, o quasi. Entrammo in stanza ancora avvinghiati e poco dopo la mia schiena si distese sul letto. Le nostre mani cominciarono a scoprire reciprocamente i nostri corpi. Presto gli inutili indumenti che coprivano i nostri corpi caddero sul pavimento, lasciandomi libera di rimirare quello splendido corpo che conteneva uno splendido ragazzo. La sua eccitazione era visibile, non persi tempo e mi avvicinai, ancora una volta, bisognosa alle sue labbra, facendo aderire così i nostri corpi. 
Il resto lo lascio all'immaginazione... 




 
 
 
 
Il mio cuscino si mosse. Aprii lentamente gli occhi e vidi Niall intento ad annusarmi. Cosa?! 
Non si era accorto che mi ero svegliata. << Horan, sai di non essere un cane? >> Mi guardò, non capendo di cosa stavo parlando! << Non si annusa la gente! >> 

<< Mi piace il tuo profumo! >> 

<< Non ho nessun profumo. >> 

<< Mi piace il profumo della tua pelle. Sa di casa!>> Di casa?! Inizialmente non capii poi dai suoi occhi dedussi quello che voleva intendere con quel paragone. Casa significava famiglia, amore e protezione. Casa era il porto in cui rifugiarsi. Casa era qualcosa di stabile, duraturo. Non poteva esserci altro significato dietro a quel paragone, ma comunque non capivo come potesse sentire quelle cose al mio fianco. Non capivo come io potessi essere il suo porto protetto.

<< Beh... In ogni caso, non si  annusa la gente! Potrei pensare che sei pazzo! >>

<< Va bene, capo!>> 

Quando si girò supino e chiuse gli occhi, mi avvicinai a lui e annusai il suo profumo. Era dolce e rilassante, come il profumo del pane appena sfornato o dei vestiti freschi di lavanderia. Poi improvvisamente aprì gli occhi anche lui. 
<< Non si annusa la gente!>> 

Che pappagallo!!<< Lo so!>> 

<< E perché lo fai?!>> disse sorridendo compiaciuto.

<< Perché sai di buono!>> Avrei dovuto dirglielo?! Dovevo dirgli davvero cosa mi ricordava il suo profumo.

<< Di buono?!?!? >> non nascose la sorpresa. I suoi occhi brillarono di compiacimento e stupore.

<< Si, sai di ........ di casa!>> Esatto! Proprio così! Non appena sentii il suo profumo capii come Niall poteva provare certi sentimenti nei miei riguardi. Io provavo lo stesso, solo che ero restia ad ammetterlo perfino a me stessa! Il suo profumo mi ricordava il profumo che c’era in casa quando da ragazza tornavo, stanca e affaticata, da scuola. C’era un profumo caldo e accogliente che mi avvolgeva. Non era odore di cena o un profumo spruzzato in giro per casa, era proprio l’odore di casa!
 
 
 
 
<< Mi dici dove stiamo andando? Questa benda è troppo stretta mi sta facendo male. >> Una volta svegli del tutto, io e Niall ci preparammo. Avevamo saltato il pranzo perché ci eravamo addormentati e io volevo farci portare la cena in camera ma Niall era stato irremovibile, aveva detto che aveva organizzato una sorpresa per cena e che dovevamo andare per forza in un posto. Così ci eravamo fatti una doccia, insieme, poi ci eravamo vestiti e ci eravamo avviati in un posto a me sconosciuto. Per rendere il tutto più cinematografico, perché ormai avevo capito che a lui piacevano le messe in scena cinematografiche, mi aveva bendato gli occhi e una volta scesi dall’auto, mano nella mano ci eravamo incamminati per “non so dove”.

<< Non è veroo! Dai è larghissima. Ti pare che ti metterei una benda tanto stretta da farti male?! >>

<< Ok. Ma quanto manca?! Dobbiamo camminare ancora tanto?! Io sto morendo di fame. Adesso mi
mangio la benda! >>
dissi innervosita e curiosa al medesimo tempo. Avevo sempre odiato le sorprese, anche da piccola. Sono una di quelle persone che hanno bisogno di organizzarsi per le cose che accadranno e non sapere cosa sarebbe accaduto ed essere quindi colta di sorpresa era una cosa che sopportavo poco.

<< Siamo arrivati! >> Niall si fermò e mi slacciò la benda.

Non misi a fuoco l’immagine subito. All’inizio tutto sembrava nero, troppo nero per poter vedere poi piano piano iniziai a vedere a colori. Eravamo all’interno di un acquario. Era bellissimo, i pesci nuotavano intorno a noi con eleganza e bellezza. Il pesce che attirò la mia attenzione più di tutti fu una manta. Quando ero piccola ero solita fare immersioni con mio padre e avevo già visto una manta in vita mia, ma quella danzava nell’acqua con una tale armonia ed eleganza che sembrava cullata da una canzone triste. Involontariamente sorrisi.
<< Allora? Ti piace? >>

<< Noo! Odio le sorprese! >>

<< Ma se stai sorridendo?! >>

<< Perché questo posto è fantastico! >>

<< Allora ti piace! >>NO. Non avrei ammesso che la sua sorpresa mi era piaciuta, nemmeno sotto tortura.
Decisi di cambiare argomento. << Devo pescare un pesce e mangiarlo crudo o cosa?! Ho fame! >> Horan rise e poi mi trascinò poco più avanti. Eravamo sempre all’interno dell’acquario con pareti di vetro tutt’intorno a noi e alghe e pesci a completare il bel quadretto, ma una parete aveva un buco. Una specie di cunicolo. Davanti ad esso c’era una specie di cameriere che tutto incravattato sembrava uno sposo novello ma con una faccia da stupido. In effetti sorrideva nella nostra direzione a 32 denti come un imbecille senza dire niente.

Niall tossì in modo da svegliare il cameriere dal mondo dei sogni. Infatti quello scosse la testa e tornò nel nostro mondo. Chissà cosa si era incantato a guardare.

<< Avanti! Entrate pure! E’ tutto pronto! >>disse indicandoci il cunicolo. Vidi Niall seguire le sue indicazioni e sgusciare nel cunicolo. Una volta che le sue gambe sparirono dalla mia vista mi abbassai per guardare cosa c’era al di là del cunicolo. Vidi un Horan seduto ma piegato in modo da potermi vedere dall’altro lato del cunicolo.

<< Dai, entra! >>

<< Io?! Là dentro?! Ma è sicuro? >>

<< La smetti di lagnarti e preoccuparti e inizi a fidarti un po’ di me? >>

<< Ok, mi fido. Ma non farmi pentire di quello che faccio! >>

<< Mai, tesoro! >>Tesoro?! Cazzo! Hope non sorridere come un’imbecille. Calmati. Non ti ha chiamato tesoro. Fingendo che le mie budella non si fossero attorcigliate alla parola “tesoro”, entrai nella bolla.
Tutt’intorno a noi nuotavano pesci coloratissimi. Un divanetto blu era attaccato alle pareti e in centro c’era un piccolo tavolino. Sembrava di essere in una bolla d’aria subacquea in mezzo all’oceano. Era incredibile, la cosa più bella che avessi mai visto. Rimasi incantata a guardare tutt’intorno a me, non accorgendomi che il cameriere aveva passato a Niall la nostra ordinazione anche se io non avevo ordinato ancora niente. Poi Niall si schiarì la gola, irritato forse dal fatto che non lo stavo minimamente degnando di attenzioni.

<< Ah! >>dissi non appena abbassai gli occhi e vidi davanti a me il piatto di risotto ai frutti di mare << Hai ordinato tu per me? >>

<< Si! Ho sbagliato? Se vuoi chiedo se possono farti altro! >>

<< No, tranquillo, è perfetto! >>Il risotto ai frutti di mare era il mio piatto preferito. Mi stupii che lo avesse azzeccato in pieno. Forse mi leggeva nel pensiero?!

<< Come mai questa sorpresa? >>dissi prima di mangiare il riso.

<< Volevo che fosse come un primo appuntamento. Io e te non abbiamo mai avuto un primo appuntamento e la trovo una cosa importante. >>

<< Ah, quindi se questo è il nostro primo appuntamento …. faremo finta che lo sia! >>

<< Che intendi? >>Avrei giocato. Al primo appuntamento due persone non si conoscono molto quindi avrei fatto domande di rito.

<< Che lavoro fai Niall? >> lui mi guardò un attimo confuso poi capì.

<< Faccio parte di una band! >>

<< Ahi! Un musicista! Non sarai mica un musicista squattrinato che spera di aver successo ma che non lo avrà mai e si ritroverà a 50 anni con la pancia alcolica a strimpellare una chitarra e a cantare in modo stonato, senza lavoro e pigro?! >>

<< Non è detto che io lo sia! >>

<< Ma lo sei o no? >>

<< Se io lo fossi ti piacerei comunque? >>

<< Chi ti ha detto che mi piaci? >>

<< Beh.. sei venuta a letto con me! >>disse abbassando la voce. Tenero Horan che si vergognava che qualcuno potesse ascoltare i risvolti intimi della nostra conversazione.

<< A letto con te? Ma sei siamo al nostro primo appuntamento! >>ghignai soddisfatta del mio gioco.

<< Mmm… tu invece che lavoro fai Ho.. Hope, giusto?! >>disse ridendo sotto i baffi. Bene. Ora fingeva anche di non ricordarsi il mio nome?

<< Si, sono proprio io! Io sono una giornalista! >>

<< Woow… bel lavoro! >> disse poco convinto, poi aggiunse<< un giorno intervisterai la mia band! >>

<< Può darsi! Anche se io aspiro ad intervistare persone più… più sofisticate. >>

<< Di dove sei Hope? >>

<< Sono italiana! >>

<< Aaaah! Conosco l’Italia e il cibo italiano! Di dove, con precisione? >>

<< Milano! Una delle capitali della moda più famose, conosci?! Ah, forse no. Non sembri il tipo che capisce
tanto di moda! >>
dissi sarcastica. Rispetto a Louis o Zayn infatti Niall non ci capiva molto di moda ma il suo abbigliamento non era affatto discutibile. Si vestiva bene rispetto a molti altri ragazzi.

<< Conosco Milano! È meravigliosa! >>

<< Dici così solo perché vuoi conquistarmi! >>gli feci la linguaccia a cui lui rispose con un grande sorriso. << Tu di dove sei? >>

<< Sono Irlandese e ne vado molto fiero! >>

<< Fai bene! >>

<< Un giorno ti porterò in Irlanda! >>

<< Mi piacerebbe molto! >>dissi abbassando la testa un po’ imbarazzata. Sarei stata onorata se lui mi avesse mostrato la sua Irlanda, si vedeva che ne andava fiero. L’amava più di ogni altra cosa!
 
 
 
Avevamo finto di non conoscerci per tutta la cena e anche in macchina. Ci eravamo divertiti tantissimi e avevamo scoperto tantissime cose l’uno dell’altra. Avevamo scherzato, preso in giro il cameriere e mi ero completamente scordata di quello che mi aspettava a Londra. La mattina dopo saremmo tornati a casa e avrei dovuto fare i conti con la realtà!

<< Mi fai morire. Ti prego, imita ancora la faccia del cameriere, ti pregoo! >>dissi tra una risata e l’altra mentre Niall iniziò a imitarlo nuovamente. Non riuscivo a smettere di ridere. Presi dei respiri profondi ma non riuscii a calmare l’attacco di ridarola che mi era venuto, mi piegai su me stessa e appoggiai le mani sul petto di Niall mentre ridevo come una cretina. Eravamo davanti alla porta della stanza.
Quando mi fui quasi calmata Niall mise le sue mani sui miei fianchi e quel movimento mi provocò il solletico. Mi scostai improvvisamente e Niall se ne accorse, infatti ritirò immediatamente le mani e abbassò la testa.
<< Scusa. >>mormorò.

<< No. Tranquillo. E’ che soffro il solletico. >>alzò il viso immediatamente ed i suoi occhi si illuminarono. Cacchio. Cosa gli avevo detto?!

<< No. No. No. >> dissi arretrando il più possibile verso la porta e cercando di inserire la chiave per aprire e poter così scappare da un Horan intenzionato a farmi morire di solletico. Aveva portato in avanti le mani e muoveva le dita velocemente come uno zombie assatanato di cervello umano. Ma le sue intenzioni erano addirittura peggiori di mangiarmi il cervello, lui voleva farmi il solletico. Se c’era qualcosa che odiavo ma mi piaceva allo stesso tempo era il solletico. Lo adoravo e lo odiavo.
Riuscii ad aprire la porta della stanza ma non fui abbastanza veloce da chiudermi dentro e così anche Horan riuscì ad entrare così iniziammo a correre per tutta la stanza. Nel correre, scivolai e finii malamente sul letto. Niall colse l’occasione e si fiondò addosso a me facendomi il solletico.
Iniziai a dimenarmi e ridere a crepapelle mentre lui rideva con me.
<< Tregua! Tregua! >>dissi tra una risata e l’altra.

<< Mai! >>

<< Treguaaaaaaa! >>

<< Ad una sola condizione! >>

<< Tutto ciò che vuoi! >> dissi ancora presa dalle convulsioni per il solletico a cui Niall mi stava sottoponendo. STRONZO! Gliel’avrei fatta pagare.

<< Baciami! >> si fermò e io smisi immediatamente di ridere. Presi la sua testa tra le mani e la portai verso di me. Fu un bacio passionale, lungo e incontrollabile. Un bacio senza fine. Un bacio insaziabile. Il miglior bacio di sempre. Le nostre lingue si rincorrevano, le labbra si staccavano quel poco per permetterci di mordercele l’un l’altro e per prendere dei respiri.
Decisi di porre fine a quel momento e prendere la situazione in mano. Lo allontanai, contro la sua volontà, mettendogli le mani sul petto e spingendolo verso l’alto.
<< Ora che hai ottenuto ciò che volevi spostati che vado a dormire.>> mi guardò strabuzzando gli occhi.

<< Hoope! Mah.. >>

<< Cosa? >>

<< Beh.. potremmo … >> disse con tono malizioso e accarezzandomi un fianco.

<< Al nostro primo appuntamento! >>

<< No, eh! Non usare la carineria che ho fatto contro di me! >>

<< Tu l’hai fatta con lo scopo di portarmi a letto! >>

<< No! L’ho fatta perché ci tengo veramente tanto a conoscerti meglio. >>stetti zitta. Non ci credevo. Come potevo crederci?! Potevo credere che qualcuno che mi conosceva da poco più di una settimana volesse qualcosa di più?!
Niall continuò << Non ha senso! È infantile e da donna mestruata ma dopo neppure una settimana provo per te quello che non ho mai provato per nessun altra in vita mia! Ci tengo a te! Non ti lascio! Sono qui! >>

<< Niall…. Io…. non so se posso fidarmi di te! >>

<< Allora non ti fidare di me! Fidati di quello che provi! Lo so che provi qualcosa! >>

<< E se… >>

<< Sshh.. >>disse mettendomi il dito indice sulla bocca. << Niente “se” e niente ”ma”, ti prego! >>

<< Baciami. >>dissi e mi lasciai andare a ciò che il cuore mi comandava. 









HOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! QUE TAL?!?!?!?! 

Ciaoooo dolcezzeeeeee! Purtroppo siamo arrivati all'ultimo capitolo =( Mi sono affezionata tantissimo a questa storia! 
Anche a voi! Siete sempre dolcissimeeeeee  e vi voglio bene! 
Ci sarà un piccolo epilogo  di questa storia che publicherò in contemporanea  con il prologo del sequel! 
Volete sapere come si chiamerà il sequel?! 
Il titolo è stato ispirato da una canzone di Emily Sandè che credo conosciate tutti..... " They read all about it" 
A quante piace??!?!?! 

LASCIATE UNA RECENSIONE !!!! =) 
 

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Capitolo 18
*** Epilogo ***


Misi tutto nel cestello della biancheria e poi mi buttai di peso sul letto. Ero appena tornata da un weekend bellissimo e indimenticabile. Ero stanca ma felice. Felice come non lo ero mai stata e pensai che forse quella felicità non era giusta. Era una felicità malata. Una felicità dettata dal momento e quel momento prima o poi sarebbe finito. Tutte le cose belle hanno una fine. Non potevo davvero pensare di star vivendo una favola. Non potevo sperare che io e Niall saremmo stati insieme per sempre. Non poteva essere. Lui era un cantante famoso che poteva aver chiunque e presto si sarebbe stufato di me. Io ero una sempliciotta con un sogno ormai infranto. Presto sarebbe tutto finito.  Era solo un' illusione. Forse per salvare il mio sogno e me stessa da quell'illusione dovevo solo mettere un punto. Un punto definitivo. Voltare pagina. Trovare qualcuno adatto a me. Qualche sempliciotto. Nessuna star mondiale. Ma nonostante il mio cervello la pensasse così. C'era qualcosa che continuava a farmi sperare. In fondo al cuore pensavo che forse Niall ne valesse la pena di mandare tutto all'aria. Che tutto prima o poi si sarebbe sistemato. Ma se così non fosse stato? Ero dilaniata dentro da speranza e razionalità. La vibrazione del cellulare mi riportò alla realtà. 
 

Nuovo messaggio da Niall lavoro. 
Sono arrivato a casa... Il letto e troppo vuoto senza te! 


 

Niall LAVORO! Cazzo! Anche il cellulare mi ricordava che tutto ciò era sbagliato. Dovevo svegliarmi. Dovevo riuscire ad aprire gli occhi di fronte a quella realtà. 

Digitai: 
Stavo pensando... 

La risposta non tardò ad arrivare. 



Nuovo messaggio da Niall lavoro.
Ti prego non farlo. Non pensare. Viviamo questo momento. 

 

 

Appunto e un fottuto MOMENTO! Con lui non potrei mai pretendere di più! Il mio cellulare vibrò ancora. 

 

Nuovo messaggio da Niall lavoro. 
Domani mi accompagni all'aeroporto? 



Perfetto come ultimo saluto. 

Digitai:  Perfetto. 


 

Nuovo messaggio da Niall lavoro. 
Perfetto. ;) Notte tesoro. 



Mi coprii con le coperte. Il cellulare sul cuscino mentre continuavo a rileggere "notte tesoro." Mentre lacrime di consapevolezza iniziarono a rigarmi le guance. 






Il giorno seguente 


Quando Niall mi aveva baciato di fronte a tutti. Non avevo notato facce particolarmente stupite. Forse aveva già raccontato tutto o forse tutto se lo aspettavano. La cosa però stupì me. È vero che per i giornalisti noi stavamo già insieme ma baciarmi in un aeroporto davanti a molte persone e il resto della band era una dichiarazione plateale. E sarei dovuta rientrare a casa da sola. senza nessuno che mi aiutasse a tenere alla larga eventuali paparazzi,  non c'era neanche Perrie, quella di cui mi fidavo di più tra tutti. Che situazione di merda. Appena mi ero svegliata avevo deciso che avrei messo fine a qualunque cosa c'era tra me e Niall una volta in aeroporto ma come potevo ora che mi aveva baciato davanti a tutti e senza Perrie a sostenermi. 
Io e Niall camminammo mano nella mano, dietro agli altri fino al gate. Non riuscì a trovare le parole e non parlammo. Prima di separarci, Niall mi baciò ancora. 

<< Magari mi raggiungi in qualche tappa europea? Che ne dici? >>disse Niall. 

<< Niall muoviti o saremo costretti a fare il tour europeo con solo 4 membri della band. >>gli urlo Harry dal corridoio del gate. 

<< Va beh.. Ne parliamo al telefono! Appena arrivo ti chiamo. >>disse prima di stamparmi un altro bacio sulle labbra. 

<< Ok. >>fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Lui si allontano saltellando per il corridoio del gate, Come un bambino. Ed innocente e inconsapevole come un bambino non sapeva che non avrei mai risposto a nessuna chiamata e a nessun messaggio.








 

HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAA! QUE TAL?! 
Ciaoooo bellezzeee! Ho i lacrimoni! Mi sono affezionata alla coppia #Nope e vederli così mi rattrista molto. In compenso ho finito la maturità (anche se  mi sento per niente matura!) e ho postato il prologo del sequel di questa storia che si chiama, come vi avevo già accennato, "They read all about it".
Volevo ringraziarvi per aver sempre seguito conb passione questa storia, per aver recensito, per tutti i messaggi privati che mi avete mandato e per TUTTO! Davvero anche se non vi conosco mi sento di dirvi che vi voglio bene e ATTENZIONE non è una leccata di culo ma è la verità!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE  
 Trovate il sequel, qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1953108&i=1

 

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