And if it were really so? di And if it were really so (/viewuser.php?uid=416694)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le 6:00 del mattino ***
Capitolo 2: *** Messaggio inaspettato ***
Capitolo 3: *** Una domanda insolita ***
Capitolo 4: *** Puttana! ***
Capitolo 5: *** Il bacio ***
Capitolo 6: *** Il bacio 2 ***
Capitolo 7: *** Mattew ***
Capitolo 1 *** Le 6:00 del mattino ***
Il telefono suonava, erano le 5:00 , mancava solo un'ora ala partenza per la Puglia con la scuola. Corsi a prepararmi, la valigia era pronta da un paio di giorni. Aprii l'armadio e presila mia magliatta bianca cn una scritta rosa e il jeans dellostesso colore della scritta. Verso le 6:00 mi accompagnarono al luogo dove dovevamo inconrarci, i pulman già erano arrivati e mancavano pochi studenti, le mie compagni di classe corseroa salutarmi e per chiedermi se avevo portato la roba da mangiare per la sera nell'arbergo. Le insegnanti ci chiamano tutti a rapporto a uno a uno ci chiamavano in ordinealfabetico e quando arrivo il mio turno, quando l'insegnante urlò Faith Britge sentii dei brividi dietro la schiena, mi avviai nel pulman dove c'erano altri miei compagni chiamati prima di me. Tutti avevano preso il loro posto, attraversai tutto il pulman fino ad arrivare agli ultimi posti, il mio amico Zayn Malik si posizionò di fianco a me. Entrati tutti nei de pulman a disposizione incominciammo il viaggio di 4 ore, quando arrivammo ci portarono a visitare una chiesa, ovviamente io ero ndifferente. Alla fine della visita ci portarono all'hotel dove ci hanno fatto posizionare i bagagli nella sala tv e ci hanno portati a mangiare. Incominciarono a servire, ad un tratto un cameriere biondo e alto servì al mo tavolo e si posizionò di fronte a me cercavo di non ricambiare il suo sguardo, si aggiustò i suoi capelli biondi guardandomi dalla testa ai piedi. Mi alzai velocemente dal mio posto per andare in camera, le mie amiche mi chiesero cosa era successo ma avevo l'impressione di sbagliarmi... infondo ad un ragazzo di 20 anni cosa puòimportare di una ragazza di 13. Presi le chiavi della camera 208 dove eravamo stabilite io e le mie amiche, aprii la porta e mi gettai sul letto ripensando a quello che era successo nel ristorantedell'albergo. Amavo come mi aveva fissata, i suoi occhi sono profondi e azzurri ma di un'azzurro chierissimo. D'un tratto bussano alla porta, mi precipito ad aprire, ed era lì a fissarmi fuori dalla mia porta mi sorrise e mi porse il mio cellulare, forse l'avevo dimenticato sul tavolo, ma come faceva a sapere che fosse mio?? Ah... forse avrà visto la mia foto come sfondo. Aspettai che lui si allontanava per chiedere la porta e così feci, ritornai dentro, le mie amiche miguardavano non ci fu nessuna parola, nessun rumore era il silenzio a dominare la stanza finchè non mi arrivò un messaggio da un numeo non memorizzato in rubrica, quindi
Da: Privato
Questo è il mio numero. Il cameriere biondo XX
Non so perchè ma il mio viso si illuminò e mi scappò un sorriso, decisi di tenermi tutto per me, ovviamente gli risposi, gli risposi con uno smile e un cuore. Le mie compagni si laciavano sguardi dubbiosi, per capire cosa stava succedendo, ed ecco che Sarah mi fissa
"cosa è successo? chi era alla porta?"
Rimasi bloccata, non sapevo comerispondere. Non volevo dirgli nulla quindi mi fissai allo specchio
"Qualche cretino che ha bussato e se nè andato"
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Capitolo 2 *** Messaggio inaspettato ***
"qualche cretino che ha bussato"
Eravamo tutte sul letto matrimoniale, non eravamo andate mai daccordo ma qualcosa ci spingeva ad esserlo, mi alzo e i diriggo verso la mia valiggia, la apro e prendo i cioccolatini che era di mia parte portare. Rimanemmo lì sul letto a parlare fino alle 2:30 fino a quando mi arriva un messaggio dallo stesso numero di prima
Da:Privato
"Esci un'attimo, sono qui fuori. Xx"
Non esitati neanche un po, avevo il cuore che mi batteva velocemente e il mio petto si abbassava e alzava pesantemente
"Ragazze, esco un'attimo... Zayn ha problemi con il ciuffo" Mentii
"Non ha motivo, dobbiamo andare a letto" Ribattè Sarah
"Sapete come è fatto" Uscii dalla camera
Ero li, lui mi fissava con i suoi occhi chiari e profondi, il silenzio ci dominava fino a quando lui non lo ruppe
"Ciao, ti ho disturbata?" mi chiese
"No, figurati" risposi
"Sono Niall, Niall Horan" Aspettò un po prima di proseguire "Spero che non ti dispiaccia che io abbia il tuo numero"
"Ehm... Va bene, credo" Lo guardai "Ti serve qualcosa?" continuai
"Ah, giusto! No, niente. Volevo solo vederti" Sussurrò nel silenzio della notte
"Vedermi? E perchè mai?" Chiesi
"Non lo so. Forse perchè mi piace guardarti" Si soffermo
"Bhe... comunque io sono Faith, Faith Britge" Mi presentai
"So chi sei" peroseguì
Si avvicinava sempre di piùa me e io automaticamente indietreggiavo, l'altmosfera aveva un non soche di romantico e non mi piaceva affatto.
Continuava a fissarmi, era strano e imbarazzante, nessuno dei due parlava... era tutto così calmo e così silenzioso che faceva quasi paura. Una leggera brezza attraversò il corridoioe mi fece tremare
"Ti conviene entrare prima che ti ammali" Disse "Ti vedrò domani a colazione?"
"Si, certo" Affermai
"Allora a domani" mi disse sorridendo
Si avvicinò a me, si abbassò su di me dandomi un lungo bacio sulla guancia, le mie guance arrossarono e dalla sua bocca uscì un ghigno divertito.
Entrai in cameraquando trovai tutte a
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Capitolo 3 *** Una domanda insolita ***
Quando tornai in camera trovai tutte nei propri letti a dormire. Andai in bagno per osservarmi allo specchio, sciolsi i miei lungi capelli scuri.
Mentre camminavo verso il mio letto con la coda dell'occhio vidi il mio telefono illuminarsi mentre stava caricando, mi avvicinai all'oggetto vibrante. Il nome del Privato appariva sullo schermo... Aprii il messaggio
Da: Privato
Buona notte. Xx
Mentre le mie dita digitavano sullo schermo il sonno cominciava a farsi sentire. Dopo aver ricambiato la buona notte mi stesi sul letto, fissavo il buio della stanza mentre le mie compagne dormivano.
* * *
-Svegliatela, si sta facendo tardi- Disse Sarah alle altre
Incominciai a muovermi per far intendere alle mie amiche che ero sveglia, mi alzai, mi diressi verso il bagno.
-Dove sei stata?- disse Jenifer
-Da Zayn- feci una pausa -Perchè me lo chiedi?-
-Ho sentito che sei rientrata tardi- affermò
-Ah,davvero?- Risposi nervosa - A che ora dobbiamo stare giù?-
-Alle 8- disse
Dopo 15 minuti ero pronta, scesi giù per fare colazione. Vidi Payne sedersi a tavola, mi avvicinai per salutarlo ma una mano mi afferrò
-Buon giorno piccola- disse il ragazzo biondo
-Buon giorno Niall- sentii le mie guance arrossire
-Dormito bene?- sorrise
-Benissimo- ricambiando il sorriso
-Oggi sei bellissima- disse facendomi l'occhiolino
Le mie guance si arrossirono, gli sorrisi. Lui si chinò su di me per darmi un lungo bacio sulla guancia
-Quando ripartirai?- chiese
-Ritornerò a Londra tra tre giorni- affermai
-Anch'io ritornerò a Londra- Si prese una pausa - ma tra una settimana-
Gli sorrisi, i suoi occhi azzurri brillavano al mio sorriso. Allungo il suo braccio per accarezzarmi la guancia
-Posso farti una domanda?- mi chiese
-Dimmi tutto- dissi sorridendo
-V-vorrei che noi ci conoscemmo-sputò
-I-in che senso?- chiesi con faccia dubbiosa
-Hai capito il senso- disse arrossendo
-S-Sei un bel ragazzo- feci una pausa mentre arrossivo - mi farebbe piacere conoscerti-
Lui sorrise, il suo sorriso arrivava da un'orecchio all'altro. Era un sorriso magnifico. Mi abbracciò, le sue braccia intorno ai miei fianchi mi davano senso di sicurezza.
-Stasera la tua scuola organizzerà una serata in discoteca, tu vieni?- Chiese ansioso di una risposta
-Certo- sorrisi
-Allora a stasera- mi fece l'occhiolino
-A stasera- sorrisi
Mi baciò ancora una volta la guancia e si allontano, quando mi girai vidi Jessica che mi fissava con gelosia. Aveva le
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Capitolo 4 *** Puttana! ***
Mi baciò ancora una volta la guancia e si allontano, quando mi girai vidi Jessica che mi fissava con gelosia. Aveva le braccia icrociate e il volto travolto dalla gelosia, ma di cosa era gelosa?
Si avvicinò a me con il suo solito fare da signora, mi guardo dalla testa ai piedi prima di incontrare il mio sguardo
-Lui è mio, gira alla larga- disse
-Lui mi ha cercata, non io- affermai facendole un'occhiolino
-Sei soltanto una puttana! Non ti credo affatto!- sputò
-Non sono tua madre. Sei libera di non credermi, sicuramente a me non cambia la vita- ribadii
-Ma come ti permetti?- disse
Mi guardai intorno, la presi per un braccio e la portai dietro a una trave. Lei inclinò lateralmente la testa dal dubbio.
-Devo ricordarti di quando sono venuta a casa tua e abbiamo trovato tua madre che scopava con tre uomini e nessuno dei tre era tuo padre? Devo ricordarti che hai 13 anni e non sei più vergine? Devo ricordarti che se non era per me potevi rimanere incinta?- Dissi con un'accenno di fastidio nella mia voce
Lei abbassò la testa, sapeva benissimo che avevo ragione. Era un Puttana con la P maiuscola!! Ma era mia amica e non l'avrei mai lasciata da sola, qualunque cose succedeva. Qualunque.
Stava per rispondermi quando una lacrima segnava il suo volto, i suoi occhi neri erano più scuri e brillavano. Lei mi guardava, l'odio era nei suoi occhi. Sapevo di averla offesa moltissimo
-Scusa- dissi mentre mi allontanavo da lei
Finalmente camminavo verso Liam, lui mi fece un soriso e mi lasciò un bagnato bacio sulla guancia
-Buon giorno- disse
-Giorno- sorrisi
-Un'altra discussione con Jessica?- domandò
-Che ne sai?- chiesi
-Ti abbiamo sentito urlare dietro alla trava delle cose orribbili- disse abbassando lo sguardo
-Porca troia- affermai con la voce bassa
Lui allungo le mani ai miei fianchi e mi abbracciò, le mie braccia si avvolsero automaticamente dietro il suo collo. Era il mio cuginetto, per la sua età era molto alto e muscoloso. Il nostro abbraccio non durò per molto, quando lui mi lasciò mi diede un bacio sulla mia fronte e andò verso la sua stanza al piano superiore.
Jessica e Sonya mi guardavo con l'odio che squarciava le loro faccie. Finalmente mi sedetti a fare colazione. Niall venì e mi servì una tazza di thè caldo con dei biscotti, mi sorrise e si allontanò finchè io non lo fermai
-Niall- lo chiamai
-Dimmi piccola- sorrise
-Io..ehm.. Niente- dissi incerta
-Sicura?- chiese
-No..ehm..si- Dissi confusa
-Vuoi che rimanga a farti compagnia?- mi chiese gentilmente
-Si, perfavore- sorrisi
-Certo piccola- disse
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Capitolo 5 *** Il bacio ***
-Ragazzi, quante volte devo dirvi che nel pullman dovete stare seduti?- urlò l'insegnante
Una mano si poggiò sulla spalla, mi girai di scatto. Due grandi occhi blu marroni mi fissarono.
-Cucciola, posso sedermi vicino a te?- disse sorridendomi Mattew
-Certo, nano- scherzai
-Zitta, tu sei molto più bassa di me- rispose ridendo
-Mi vuoi bene?- gli chiesi
-Si, tantissimo. Perchè me lo chiedi?- rispose incuriosito
-Così- Risi
Mi abbracciò, amavo i suoi abbracci. Quando ci staccammo mi sorrise, mi baciò la guancia. È vero, è molto più alto di me.
Siamo sempre stati grandi amici, ansi, ci comportavamo come una doppietta ma non eravamo fidanzati. Ci baciavamo, ci facevamo le coccole ma eravamo semplici amici.
-Sai, sei bellissima oggi- Mi fece un sorriso sfacciato
Volevo dirgli di Niall, ma non era quel tipo di persona che sapeva mantenere un segreto. Quindi gli feci solo un sorriso.
Lui allungò il braccio e mi accarezzò i miei lunghi capelli castani, mi fece stendere sui sedili poggiando la testa sulle sue gambe
-Tu mi vuoi bene?- disse
-si- risposi sorridendo
Si chinò per stamparmi un bacio sulle labbra. Il mio cuore accelerava, stavo conoscendo Niall non era carino. Non era per niente carino.
Era troppo tardi, Mettew aveva lasciato un bacio sulle mie labbra. Si passo la lingua sulle labbra, mi guardò. Non ricordo per quanto rimanemmo in quella posizione perchè mi addormentai poco dopo
-Svegliati amore- mi svegliò
-Ah.. Cosa?.. Si hai ragione- risposi
-Siamo arrivati. Dobbiamo scendere dal pullman- mi sorrise
Mi soffiai il ciuffo che mi cadeva sulla faccia. Presi il mio cellulare e il nome Privato si illuminava sullo schermo, devo decidermi di memorizzare il suo numero in rubrica
Da: Privato
Piccola, stasera devi venire. Xx
Sorrisi a quel che sembrava
Salve ragazze/i, scusate per ora vi pubblico solo questo... più tardi vi mettero il continua :*
un bacio a tutti. Xx
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Capitolo 6 *** Il bacio 2 ***
Sorrisi a quel che sembrava una forma di ricatto.
'E' un ricatto? Xx hahaha' risposi
Attesi un po per la risposta. Mettew mi guardava incuriosito, il suo sguardo inchiodò il mio
-Con chi messaggi?- La sua voce era ferma
-Mio fratello- risposi
Lui mi sorrise, ma il suo sorriso non era poi così convinto. Mentre camminavo sentii la mia tasca vibrare era dal mio privato preferito. Cazzo, devo memorizzarmi il numero
Da: Privato
'Vorresti che lo fosse? :P'
La mia risata risuonò nella chiesa in cui mi trovavo prima che la guida mi zittì
'Mmm... se non vengo che mi farai?' risposi
Dopo pocho il mio telefono vibrò di nuovo, ripresi il telefono in mano e sbloccai il telefono
Da: Privato
'Sei piccola per dirtelo ma te lo posso fare, ti voglio bene cucciola <3'
I miei si illuminarono a leggere quel ti voglio bene, non riuscii a fermare le mie dita mentre rispondevano con un 'Sei mio'. Era troppo tardi per fermare il messaggio. Il privato rispose
Da: Privato
'Mmm.. e tu saresti mia?'
non sapevo cosa rispondere, ma le mie dita tastavano un 'si' mentre gessica mi fissava
Si avvicinò con il suo fare, ci fu un minuto di silensio mentre io la uardavo mentre fissava il mio telefono. Il suo sguardo incontro poi il mio, l'odio era ancora li, a segnalarla.
-Mi dici cosa sta succedendo?- mi chiese
-Nulla- mentii
-Non sono fessa, dimmi che sta succedendo- rispose con un tono di comprensione nella suo voce
-davvero, non sta succedendo nulla- continuai a manentire
-Dimmi!- impose
-Ok, sai mantenere un segreto?- dissi
-Si!- rispose
-Bene, anch'io- dissi
Le diedi una pacca sulla spalla e mi allontanai da lei
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Capitolo 7 *** Mattew ***
"Mettew, dammi il telefono. Non scherzare" Urlai
"Faith, di chi sono questi messaggi?" Chiese arrabbiato
"Leggi il nome, coglione!" Mormorai
"E' un privato! Lo vuoi capire che sei solamente mia? Nessuno ti porterà via da me! Nessuno." Mi impose
Fortunatamente non memorizzai il numero di Niall sul mio cellulare. Era Mettew ad non aver capito nulla, eravamo amici e lui lo sapeva. Vuole essere qualcosa di più.
"Allora, questa è la chiesa di Santa Caterina" spiegò la guida
"Quindi?" Disse Antony
"Non essere maleducato!" impose la proffessoressa
"Ma che ce ne fregaa!" Rispose
"Ho capito, vi do un'ora libera" disse la guida
Tutti ci sparpagliammo per quella città, Mettew puntualmente mi afferrò la mano
"Ti offro un gelato" Disse
"Ah, se la metti in questi modi" Dissi con un tono di fastidio nella mia voce
"Senti mi dispiace. Lo sai che sono geloso, tu sei la mia piccola. Devo preteggerti" Rispose posizionandosi davanto a me
Si chinò e lasciò un lungo bacio sulle mie labbra, questa storia dei baci prima o poi mi porterà nei guai. Il bacio durò fin quando lui non si allontanò da me, afferrandomi la mano e portandomi nella gelateria
"Due gelati per favore" Disse al gelataio
"Certo, che gusti?" Chiese
"Cioccolato e fior di latte" Dissi
"Anche per me" Continuò Mettew
Ci allontanammo dopo aver pagato, Eravamo contro sole, le nostre ombre ci seguivano.
"Jessica mi vuole con se" Disse dopo aver preso il cellulare dalla tesca per leggere il messaggio
Finalmente se ne andava e invece...
Voglio dedicare questo capitolo a "I miss your hug" <3 Un bacio a tutti
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