He Saved My Life

di I25
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Remember ***
Capitolo 2: *** You? ***
Capitolo 3: *** Why? ***
Capitolo 4: *** Truth buried ***
Capitolo 5: *** Strenge,sad..and Love? ***
Capitolo 6: *** No..i can't belive ***
Capitolo 7: *** Nightmares and lies ***



Capitolo 1
*** Remember ***


I raggi del sole penetravano dalla finestra, posandosi sul mio viso ancora stanco a causa degli avvenimenti della notte passata. Aprii gli occhi strofinandoli con una mano, tolsi le lenzuola da sopra il mio corpo per dirigermi verso il bagno. Feci una doccia, mi preparai per andare a scuola, scesi per fare colazione ma mio fratello non c'era ancora. Lungo in tragitto di ogni mattina i ricordi più oscuri invadevano la mia testa. Un vuoto mi si creava dentro il petto..Ogni singolo giorno da più di più di quattro anni, mi ponevo la stessa domanda "PERCHE' SONO ANCORA VIVA?" Ma a quella domanda non avevo completamente risposta.
Ed eccomi qua una normale ragazza alla vista degli altri, non avevo amici, stavo sempre in disparte, dovevo rimanere invisibile per non avere problemi. Ultimo mese di scuola prima delle vacanze estive,nel cortile si distinguevano le classi sociali del mio liceo: "Giocatori di football e Civette" "Nerd" "Punk e Emo" "Figli dei fiori" e poi io che non appartengo a nessuna di queste.
Gli scopi della mia vita erano due: Avere buoni voti a scuole e Sopravvivere. Le cinque ore più noiose erano solo di sabato, mi aspettavano tre ore di Letteratura una di matematica e l'ultima di Filosofia.
Fortunatamente tra un'ora e l'altra c'erano quindici minuti di pausa che io trascorrevo in classe o in un'angolo del cortile per non farmi notare.
Dopo ore di strazianti lezioni, ecco la campanella dell'ultima ora che suonò, tutti gli studenti si accalcarono verso la porta d'uscita, io andavo sempre per ultima per evitare che qualcuno mi disturbasse. Eccomi finalmente fuori da quel manicomio, mi misi il cappuccio nero della mia felpa, mani in tasca e camminavo per il lungo viale che mi avrebbe condotto a casa. Speravo che mio fratello non fosse ancora tornato da lavoro, e così fu non era ancora rientrato a casa, probabilmente sarebbe rientrato più tardi del solito oppure neanche sarebbe tornato.
Preparai velocemente un paio di sandwich e mi misi a guardare la tv, quando d'un tratto vidi spuntare mio fratello. "Ciao,Adam, va tutto bene?"
"No Kay non va nulla bene..oggi alle sei hai un'appuntamento molto importante non fallire"
"Messaggio ricevuto"

Detto ciò,salii in camera mia e cominciai a studiare per Lunedì. Le ore del pomeriggio passarono svelte, erano le cinque e un quarto, dovevo prepararmi per l'appuntamento. Felpa con cappuccio, scarpe nere e jeans questo era il mio abbigliamento da lavoro. E più continuavo più affioravano in me quei maledetti ricordi.

*quattro anni prima*
Ero in camera mia,stavo studiando, avevo dodici anni, sentivo i miei genitori litigare con Adam il che non mi sorprendeva affatto continuavano sempre a litigare con lui. D'un tratto il silenzio più totale..corsi subito al piano inferiore a vedere cosa fosse accaduto, quando mi imbattei in una pozza di sangue e i corpi dei nostri genitori ormai senza vita. Adam stringeva tra le mani un coltello gocciolante di sangue. Allora capì che sarebbe toccata anche a me quella stessa fine.Invece no! Da quel giorno fui continuamente sfruttata per scopi loschi. Da quel giorno ero entrata nel girone della Droga..Da quel giorno ero una spacciatrice.
*fine flashback*

Ormai erano quasi quattro anni che lo facevo, se avessi rifiutato avrei fatto la fine dei miei amati genitori. Ero una vera e propria professionista nel campo sapevo dove muovermi..spesso passavo dai tetti delle abitazioni per non essere vista,tanto che mi chiamavano la ragazza dei tetti.
Eccomi a destinazione, non c'era nessuno in quel vicolo stretto e buio. Raccolsi disordinatamente i capelli dentro un cappellino di lana che poi coprii con il cappuccio della felpa. Eccoli i due clienti, si riconoscevano dallo sguardo basso e i cappellini neri.
"Tieni piccola questi sono i contanti per la cocaina"
"Mmm,okay ecco a voi"
Non ebbi neanche il tempo di dare loro la merce che la polizia mi colse in fragrante, mi arrampicai sui tetti sapevo che fare in quel caso. Tolsi immediatamente la felpa gettandola sul tetto di una casa,scesi in strada con la polizia ancora dietro. Ero nel panico. Mi fermai e vidi un ragazzo, la prima cosa che mi venne in mente di fare fu baciarlo. Il cappello di lana scivolò lungo il mio corpo toccando i miei piedi.
Quando vidi la polizia andarsene, corsi immediatamente verso casa, ma qualcosa non andava, mi sentivo seguita. Mi voltai ma non c'era nessuno.
Presi le chiavi ed aprii la porta di casa mia. Mio fratello mi aveva lasciato un biglietto sul quale c'era scritto che non tornava e gli orari di lavoro. Salii al piano superiore per una doccia. Appena finii il campanello suonò!
Chi poteva essere?
Avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo e scesi di sotto a vedere chi fosse.
Era quel ragazzo, il ragazzo del bacio, teneva in mano il mio cappello di lana!
"è tuo" chiese sorridendo
"Si grazie,ora puoi andare"
risposi fredda sbattendo la porta. "Merda" imprecai, sapeva dove abitavo,se Adam fosse stato qui non so cosa sarebbe successo..

SPAZIO AUTRICE SALVE RAGAZZI, QUESTO è IL PRIMO CAPITOLO CHE NE PENSATE? FATEMI SAPERE ATTRAVERSO LE RECENSIONI CI TENGO MOLTO AL VOSTRO PARERE XXXXXXX PS http://www.youtube.com/watch?v=TI2gSdIVJbE QUESTO è IL TRAILER SPERO DAVVERO CHE VI PIACCIA
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Capitolo 2
*** You? ***


LOUIS POV'S
Quella ragazza era molto strana,così fredda e restia ai rappori sociali. Sono appena arrivato in città e già ho vissuto la mia prima 
emm avventura? 
Chissà perchè quella ragazza mi aveva baciato un motivo doveva pur esserci, uno non va in giro a baciare la gente come se nulla fosse, ammenochè fosse pazza..ma non penso nei suoi occhi potevo chiaramente vedere la paura.
 
Feci tutta la notte a pensare a quello che era successo il giorno precedente, quando improvvisamente sentii la sveglia suonare. 
Era Lunedì! Si era il mio primo giorno nella nuova scuola..provvisoriamente, mi trovo in Irlanda solo per uno scambio di un mese.
Scesi giù a fare colazione,poi mi incamminai verso la scuola. Che c'è da dire come le normali scuole tutti in gruppo,ognuno per se tranne una ragazza, mi accorsi della sua inconfondibile chioma bionda. Era lei!! La ragazza della scorsa sera. Mi avvicinai a lei aveva lo sguardo perso..chissà cosa pensava...
 
KAYLEY POV'S
"Buongiorno..emm scusa non conosco il tuo nome,io sono Louis,Louis Tomlinson e tu?"
Non potevo crederci era il ragazzo della scorsa sera..Merda cosa faceva lui qui?
Non ditemi che era il nuovo studente..
"Sparisci,non voglio problemi" dissi con tono superiore
"Andiamo,scusa non hai amici?"
"No,non ne ho non voglio averne,Addio!!"
Mi alzai e mi diressi verso la mia classe,la campanella era appena suonata e la prof di spagnolo era sempre puntualissima.
"Buongiorno ragazza,lui è il signorino Louis Tomlinson,siederà accanto alla signorina Kenedy.
"Cazzo" dissi sottovoce,no qui accanto a me no..a quel ragazzo non conveniva stare vicino a me io sono un pericolo per tutti. Dovevo rimanere invisibile agli occhi degli altri.
"Ehy,almeno so il tuo cognome,ma vorrei tanto sapere il tuo nome"
Buttai indietro gli occhi poi rivolsi il mio sguardo al suo. "Non mi ero accorta avessi gli occhi azzurri, Kayley comunque..soddisfatto?"
Un sorrisino compiaciuto si formò all'angolo della sua bocca,prima di rispondermi
"è un nome bellissimo,non ti piace? per questo non hai voluto dirmelo?"
Dischiusi leggermente la bocca,non potevo dirgli nulla..presi coraggio e risposi
"No,solo non ti conviene farti vedere con me,dovresti stare con le civette e i giocatori di football"
 
 
Fortunatamente le ore passarono veloci,e potevo tornare liberamente a casa. Dinuovo quella sensazione, mi sentivo seguita,questa volta quando mi voltai vidi Louis. Mi fermai e voltai di scatto verso lui
"sei una persecuzione,smetti di seguirmi,lasciami in pace!!"
"Emm veramente,sto andando a casa,non ti stavo seguendo"
Arrossì e camminai sempre più veloce,fino a quando non ritornai a casa e boom! Louis era il mio vicino di casa
Bella sfiga..ora chi se lo leva più di torno.
 
 
Erano le sette e mezzo e avevo del lavoro da fare, ad una festa privata, mi vestii elegante e andai a quella festa a pochi isolati da casa mia.
Gente ubriaca ovunque,persone all'entrata in preda a manifestazioni d'affetto..anche eccessive.
Entrai,la musica forte persuadeva il mio corpo, non potevo divertirmi ero lì per lavoro. 
 
Stavo quasi per finire la consegna della merce quando il mio sguardo si incrociò con gli occhi azzurri di Louis..
cosa ci faceva lui qui maledizione.
Mi diressi svelta alla porta e cominciai a correre verso casa. Dieci minuti dopo il campanello suonò sapevo già chi fosse quindi lo lasciai passare e far accomodare nel soggiorno.
"Louis cosa vuoi da me?"
"Solo spiegazioni" disse 
"Non c'è nulla da spiegare semplicemente non mi piace la gente del posto"
"Ma io non sono di qui,perchè non ti piaccio"
"è diverso,non ho amici,non so comportarmi con la gente"
"Voglio essere tuo amico"
Un sorriso lasciò la mia bocca e poi la porta si spalancò
 
"Chi è questo tizio"
"Tranquillo Adam,se ne stava andando"
Detto ciò Louis andò via di corsa dal salotto.
"Chi era"
"u-un cliente" me ne uscii
 
Salii in camera mia distrutta, andai a dormire per prepararmi alla lunga giornata di domani.
 
 
                                                                              SPAZIO AUTRICE
COSA NE PENSATE DEL SECONDO CAPITOLO?? COSA ACCADRA'. DIRA' MAI A LOUIS LA VERITA'. RECENSITE CON LE VOSTRE OPINIONI XXXX

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Capitolo 3
*** Why? ***


La mattina successiva cercai di coprire il più possibile i lividi e i tagli sul mio volto con il trucco,il resto del mio corpo ricoperto da quelle macchie scure lo coprii con le maniche lunghe della mia felpa. 
Mi guardai allo specchio per vedere se avevo coperto tutto per bene. Ero pronta ad affrontare un'altro giorno di scuola e di lavoro. Adam non c'era,molto probabilmente stava facendo le commissioni mattutine. Non mi stranizzava affatto che non ci fosse la mattina ciò che mi stranizò fu il suono del campanello. Andai ad aprire e trovai davanti la porta Louis con un sorriso stampato sul viso. Cosa voleva da me?
"Buongiorno bellissima,andiamo a scuola?"
"cosa ci fai qui e soprattutto davvero vuoi essermi amico?"
"Si dico davvero,sei diversa dalle altre!"
"Non immagini quanto"
"Come??" 
"No nulla..Andiamo"
Merda io e la mia stupida boccaccia,non potevo parlare,nessuno doveva conoscere i miei segreti più oscuri.
Chiusi la porta di casa iniziai a camminare verso la scuola,quando Louis mi bloccò per un braccio..E adesso cosa voleva? Non ci arrivava proprio che doveva starmi lontano. "Louis lasciami faremo tardi"
"Okay,ma mancano ancora venti minuti all'inizio delle lezioni,approfittiamone per parlare." 
"e di cosa?" chiesi ironica 
"Di te" 
Mi paralizzai in quell'attimo. Non potevo dire tutta la verità a lui. Dovevo pur dire qualcosa senza farlo insospettire.
"Emm..i miei sono fuori per lavoro,mio fratello si prende cura di me da quattro anni..parlami di te"
"Non c'è molto da dire,vivo a Londra,i miei si sono separati,ho quattro sorelle,ho i migliori amici del mondo. Manca solo qualcuno che completi tutto."
Abbassai lo sguardo e una lacrima stava quasi per sciogliermi il trucco,la sua vita era meravigliosa in confronto alla mia che era oscura e vuota..Perchè un ragazzo così voleva essermi amico? 
"Emm..così tu vivi a Londra con tua mamma e le tue sorelle"
 "Emm...no vivo in un appartamento da solo". Non sapevo cosa dire fortunatamente eravamo già arrivati. Per non dare nell'occhio passavo attraverso il perimetro del cortile per poi entrare dalla mensa. 
Ma c'era sempre quella presenza dietro di me. Sapevo già di chi si trattasse.
Mi voltai innervosita "Louis che cosa vuoi perchè mi seg.."  interruppi subito ciò che stavo dicendo,non era Louis era Derek il bullo, il ragazzo che tutti temevano..ma cosa voleva da me?
"Ehi,stellina perchè non vieni con me a fare due chiacchere" disse in tono malizioso
Non risposi continuai a camminare ma lui con la sua potente stetta mi fece scontrare contro il suo corpo.
 La sua mano sinistra palpava il mio sedere mentre l'altra il mio seno per poi sentire la sua lingua in gola per dieci minuti dopo di che una forte ginocchiata allo stomaco che mi fece vomitare sangue.
Perchè stava succedendo tutto questo? 
Perchè..Perchè..perchè...?? Questa era la domanda confusa che c'era dentro la mia testa..
 
 
Cinque ore dopo,sempre la stessa sensazione di persecuzione. Era Derek..era forse venuto a finire il lavoro che aveva cominciato. SI! In meno di sette secondi mi ritrovai a terra tutta dolorante con lividi e tagli più profondi rispetto a quelli provocati da Adam. Con quel poco di forze che mi erano rimaste tornai a casa,ma la storia si ripeteva ogni singolo giorno. Louis non se ne era mai accorto. E così passò l'ultima settimana di scuola quando per l'ennesima volta il mio viso fu riempito di pugni,ma quella volta scappai via da casa arrvivando in centro piangendo.
Avevo gli occhi chiusi non sapevo dove mi fossi fermata ma qualcuno mi salvò.
"Kayley ma sei impazzita quel tir stava per ucciderti"
"Avrei preferito l'avesse fatto" dissi mentre portavo giù le mani dal mio volto
"Kayley chi ti ha fatto questo?" disse quasi piangendo
Mi accompagnò al parco dove cercai di spiegargli tutto mentre nella mia testa frullava sempre quella domanda..Perchè??

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Capitolo 4
*** Truth buried ***


Le lacrime continuavano a rigare il mio viso,anche mentre scomparivo nelle forti braccia di Louis. Singhiozzavo parecchio e quando Louis mi prese il viso il trucco era ancora più sciolto e i segni sul mio viso ancora più evidenti.
I suoi occhi azzurri mi fissavano e mi perdevo nel suo sguardo profondo
Louis pov's
Non potevo vederla in quello stato,cosa stava nascondendo quella meravigliosa ragazza?
"Kayley cosa ti è successo?" chiesi stringendo i pugni per la troppa rabbia verso la persona che le aveva  rovinato il volto come anche il resto del suo corpo.
"Bhè,è cominciato tutto quattro anni fa,ero solo una ragazzina e ho visto morire i miei genitori per mano di mio fratello e da quel giorno comincia a lavorare per lui."
Lavorare cosa intendeva per lavorare, cosa le aveva costretta a fare suo fratello. La rabbia cominciò a ribollire in me, non potevo più ascoltare una sola parola di quello che stava dicendo così la interruppi abbracciandola e chiedendole
"Che lavoro ti faceva fare tuo fratello "
"Bhe ecco lavoro per lui nel giro della droga, e purtroppo non potevo rifiutare perchè ha minacciato più volte di uccidermi."
Basta non potevo più sopportare di sentire un' altra parola. La presi per un braccio e la strinsi a me dicendole
"Stasera partiremo per Londra"
"Cosa?...Louis...Non si può"
"Si invece,qui non sei felice,vieni con me,ricomincerai la tua vita da capo,non ti succederà nulla finchè sarò con te"
Kayley pov's
Non potevo crederci,Louis aveva così tanta determinazione negli occhi,così accettai sapendo dei rischi che stavo correndo,ma non volevo mettere in pericolo la vita di Louis,ma volevo cambiare. Così andammo a casa a prendere ciò che era necessario e alle 19:30 presimo l'aereo per poi con il treno dirigerci a Londra. Forse grazie a Louis la mia vita sarebbe cambiata del tutto.

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Capitolo 5
*** Strenge,sad..and Love? ***


Louis era determinato al cento per cento a farmi avere una vita migliore,la sua determinazione si poteva benissimo vedere nei suoi occhi azzurri. Quello sguardo,il suo sorriso,non credo che qualcun'altro avrebbe fatto lo stesso,nessuno avrebbe rischiato la vita per me eppure lui si.
Senza esitare gli chiesi il perchè stava facendo tutto questo per me.
"Perchè,fai tutto questo,stai mettendo a rischio la tua vita"
"Dal primo momento che ti ho vista ho capito che in te c'era qualcosa di speciale,poi mi hai raccontato quello che è successo ed ho preso a cuore la situazione" 
Aprii la bocca in segno di stupore poi gli sorrisi,quel ragazzo era eccezionale.
Due ore dopo il viaggio in aereo,io e Louis ci fermammo in Hotel per la notte poi l'indomani saremmo ripartiti per la stazione che ci avrebbe condotto Londra.
Prima di andare in albergo passammo in un supermercato dove comprai la tinta per i capelli e un paio di forbici,dovevo cominciare da lì a cambiare per avere una vita serena..o almeno così speravo.
L'albergo era stupendo,quasi mi sentivo in colpa,Louis non voleva che spendessi i soldi,ma gli avrei restituito tutto.
La camera era bellissima molto accogliente ma non mi andava minimamente l'idea di dormire con lui..il letto era matrimoniale ma me ne dovevo fare una ragione.
Dopo essermi sistemata andai in bagno a tingermi i capelli..quando sentii bussare capii che era Louis e lo feci entrare..
"Kayley vuoi una mano?"
"Emm si grazie,ma riesci a farlo?"
"Si lo facevo a mia nonna,prima che andasse via" si rattristò
"Mi dispiace,scusami non dovevo chiederlo" misi la mano sulla sua
"No va tutto bene,il problema è che dopo che lei è morta,sono rimasto solo,non ho nessuno,apparte te"
"Come nessuno,tua madre e tuo padre?"
"bhè hanno divorziato quando ero bambino,poi lei si è trasferita in italia otto anni fa e non ha voluto sapere nulla di me,figurati mio padre,solo mia nonna mi ha accettato e si è presa cura di me"
Qualche lacrima cominciò a cadermi,non potevo crederci..aveva sofferto anche lui come me,quanta ingiustizia,non se lo meritava eppure non si era arreso,per lui la vita era qualcosa che andava vissuto secondo per secondo e questo mi faceva impazzire.
Mentre la nostra conversazione andava avanti Louis aveva finito ti applicare il colore. Mezz'ora dopo mi aiutò a sciacquarli e asciugarli,i miei capelli biondi erano diventati castani adesso,ma non mi dispiaceva affatto,mi ricordavano molto quelli di mia madre.
Per cena ci diriggemmo al ristorante dell'albergo,e anche lì Louis non mi fece spendere un centesimo. Era molto piacevole stare in sua compagnia era molto divertente,erano anni che non stavo così bene.Ma il divertimento si concluse presto,la mattina successiva dovevamo andare molto presto alla stazione.
"Prego,mettiti pure nel letto" disse
"E tu?"
"dormirò sulla poltrona.."
"No,vieni pure"
E così fece,ma mezz'ora dopo ricevette una chiamata,non so chi fosse,ma era qualcuno che ci aiutava..o almeno così credo.
 
*****
 
Alle sei del mattino la sveglia suonò,velocemente svuotammo la stanza dalle nostre cose e andammo in stazione,ma avevo una strana sensazione,come essere seguita,ma non ne avevo la più totale certezza.
Un'ora dopo,arrivammo a Londra,Louis mi presentò ad un gruppo di ragazzi,probabilmente ai suoi amici.
"Kayley,loro sono Liam,Zayn,Niall e Harry i miei migliori amici,ti aiuteranno anche loro a fuggire da quel decelebrato di tuo fratello"
"Ma Louis sei impazzito stai coinvolgendo anche i tuoi amici"
"Sta tranquilla" Harry mi rassicurò "Finchè sarai con noi non ti accadrà nulla"

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Capitolo 6
*** No..i can't belive ***


Adam pov's
Ero mancato da casa due giorni,ma di Kayley potevo fidarmi,avrebbe sbrigato tutte le sue faccende,ma non trovarla a casa mi era sospetto.
Tentai di chiamarla al cellulare ma lo aveva lasciato qui...quindi aspettai,ma dopo 3 ore non era ancora tornata e cominciavo a innervosirmi. 
Quando il campanello suonò andai inmediatamente ad aprire con la speranza che fosse lei..
"Rayn,cosa diavolo vuoi?"
"Ehy,ehy quanto siamo arrabiati Adam..hai perso qualcosa o qualcuno dicamo tua sorella?"
"Dove l'hai portata,brutto stronzo?"
"Io da nessuna parte,ma il mio amico qui sa qualcosa"
"Chi è sto tizio?"
"Derek un compagno di scuola della tua sorellina"
"Parla brutto stronzo,dov'e Kayley?" ero infuriato dove l'avevano portata
"L'ho vista con un ragazzo andare verso l'aereo porto..non so dove fossero diretti,ma ho chiesto ad un'amico di seguirla.."
"è fuggita? Ma io l'ammazzo,porca puttana..chi era quel tizio??"
Improvvisamente mi ricordai del ragazzo che era con lei quella sera qui in casa..certo era perforza lui..Cazzo quel bastardo..Dovevano pagarla entrambi..
 
Kayley pov's
Louis mi portò a casa sua,per farmi sistemare meglio,poi mi fece buttare il mio documento procurandomene uno nuovo..adesso ero Kayley Styles..una specie di sorellastra di Harry..tutto questo lo stavano facendo per me solo per non farmi rintracciare in alcun modo da Adam.
"Grazie..ragazzi per quello che state facendo..non me lo sarei mai aspettata..i-io..sono così felice.."
"Non devi ringraziarci..non osiamo immaginare cosa hai dovuto passare,lo facciamo con piacere" Rispose il biondino
"Oh Kay..visto che sei la mia Sorellina questa sera ti porto a cena con che ne dici?" disse Harry con un sorrisino stampato all'angolo della bocca
"Harry..ti prego..non credi sia presto..so che puoi proteggerla ma.." interruppi Louis 
"Andiamo Lou..sta tranquillo ci sarà mio a protegermi sta tranquillo" gli baciai la guancia
"Uhuh..Lou ha fatto centro hahah" 
"Liam Liam Liam...in quale direzione vuoi che ti colpisca"
Scattammo tutti in una fragorosa risata...ma poi mi assalì un dubbio..
Ero l'unica ragazza in mezzo cinque ragazzi..Ancora?
"Emm ragazzi..ma voi lavorate da soli?"
"No in realtà no..ci sono Luna,,Isy e Gwen..a proposito..dove sono?"
"Non ne ho idea,ma prima o poi verranno..Allora sorellina..va a cambiarti che andiamo"
"Ok" salì in camera a mettere qualcosa di decente ma anche molto comodo...di vestiti così ne avevo centinaia..
Per sbaglio lasciai la porta semi-aperta e potei sentire tutto quello che i ragazzi dicevano..
"Allora..Lou...hai preso proprio una sbandata per Kayley.." aggiunse Zayn
"è così evidente..uff..ragazzi non so..lei è speciale.." 
"Neanche Gwen..ti ha mai fatto stare così..pensi di lasciarla?"
Oh cazzo..Louis aveva la ragazza..non potevo crederci..
Sospirai profondamente prima di scendere dalle scale..
Perchè ogni cosa bella mi si doveva ritorcere contro..

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Capitolo 7
*** Nightmares and lies ***


"Sorellina sei splendida" sorrisi all'affermazione di Harry..quanto poteva essere sciocco quel ragazzo
"Vogliamo andare?" Non degnai Louis neppure di uno sguardo,quando mi prese per il polso
"Cosa Lou?" mi voltai freddamente
"Harry prenditi cura di lei,occhi ben aperti" scrollai il polso per liberarmi dalla sua presa.
Harry mi scortò fino alla sua macchina nera..mi aprì la portiera e mi fece sedere comodamente,chiuse lo sportello e si recò verso il lato del guidatore,accese il motore e ci diressimo verso casa sua a prendere mamma.
"non credevo che fossi così galante caro fratellino"
"Hahahah e io non credevo fossi così sexy sorellina"
"Mai dai piantala" colpì il suo braccio
"è la verità"
 
Louis pov's
Ero rimasto letteralmente scioccato dalla vista di Kay..era davvero stupenda..Zayn aveva afferrato,Gwen non mi aveva mai fatto sentire come Kayley..ma il fatto che Harry la portasse a cena mi urtava particolarmente,,potrebbe accaderle di tutto allora misi in allerta tutti..
"Liam,Niall..seguiteli non può sapersi mai..Morena è bravissima a proteggere tutto ma voi andate comunque..Zayn,noi contattiamo le ragazze e incontriamoci al quartier generale..urge una riunione." 
I ragazzi si avviarono,così proprio come me e Zayn,tutti e quattro erano i miei migliori amici,ma io e lui ci conoscevamo da bambini..e mentre eravamo in cerca delle ragazze Zayn faceva delle domande per capire la situazione tra me e Kay..
"Allora,amico come l'hai conosciuta?"
"Bhe..ecco io passeggiavo per le strade di Dublino e lei mi ha baciato"
"Oh bhe questo si che è strano.."
"Stava scappando dalla polizia..non mi ha detto per cosa...ma comunque mi fido di lei"
"Shh aspetta,,sta giù"
"Ma quella è..
 
Kayley pov's
Eravamo arrivati da dieci minuti a casa sua,Harry insistette per farmi entrare mentre si cambiava per essere al meglio..
Aspettando potei conoscere Morena sua madre,donna stupenda occhi azzurri e capelli scuri. Mentre camminava verso il mobile del salotto intravidi una striscia nera e le chiesi cos'era
"Emm..Morena cos'è quella striscia che si intravede dalla scollatura del vestito?"
"Oh questa tesoro?"
La aprì leggermente e vidi l'arma.."quindi anche tu fai parte del gruppo"
"No ma qualche anno fa si..lavoro sotto copertura"
"Bellezze sono pronto andiamo"
"Ci hai messo la bellezza di 20 minuti!!" dissi scioccata
"Tappati la bocca..o te la tappo io"
"Sii provaci e desidereresti di non avermi incontrata"
Lo paralizzai,una ragazza gli aveva messo i piedi in testa,povero cucciolo..si sentiva spaesato..che pollo
Arrivammo al ristorante, la poca illuminazione mi piaceva,sarei rimasta più nascosta con le luci soffuse.
 
Harry ci scortò al tavolo,la serata procedeva benissimo fino a quando la vetrata si frantumò con un proiettile..era evidente che era diretto a me.
Morena mi fece mettere sotto al tavolo con lei Harry e digitando qualche numero mi ritrovai in un'altro posto..
 
 
Spazio autrice
Importate:
Da oggi continuerò la storia solo a 5 recenzioni,voglio capire se la leggete e vi piace sulserio, scrivere mi piace e poterlo condividere è ancora meglio...però vorrei colmare questo mio dubbio

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