She's not Afraid

di alice_directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 capitolo ***
Capitolo 7: *** 7 capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° CAPITOLO ***




she's not afraid FF

Mi ero sdraiata sul mio letto per cercare di addormentarmi, ma senza successo.
Avevo troppi pensieri che mi martellavano la testa; quella settimana era stata una delle più stressanti della mia vita, prima la storia dei miei che stavano divorziando, poi la notizia della morte di un parente, e come se non bastasse, le continue chiamate di Brian, che mi continuava a , a dir poco, dare fastidio con i suoi continui modi di fare da sbruffone, dei suoi continui ricatti …!
Lui voleva soltanto “un’altra” da aggiungere alla sua collezione di puttanelle , che non facevano altro che portarselo a letto e scaricarlo! Solo per provare “grandi emozioni”!

Chiusi gli occhi per scacciare via quei pensieri, quando la vibrazione del mio cellulare si fece sentire rumorosa sul comodino, allungai il braccio per prenderlo per leggere il messaggio. Mi apparve sullo schermo il nome di “Harry”.
‘ehi! Tutto bene ? :)’

Sembrava mi avesse letto nel pensiero, lui sapeva ciò che mi stava succedendo, sapeva di tutti i problemi che stavo affrontando in questo momento e mi era sempre stato vicino in qualche modo! Non lo conoscevo molto ma riusciva a capirmi come nessun altro.

‘ si … meglio :) ’.Fu la mia risposta.

Non volevo farlo preoccupare dicendogli che ero a pezzi, di solito non parlavo molto con le persone, ero una ragazza piuttosto chiusa.

Il cellulare vibrò sulla mia pancia facendomi ridacchiare leggermente.

‘ sicura? :) se c’è qualcosa che non va, a me puoi dirlo!’

Credo che lo avesse capito che c’era qualcosa che non andava.

‘tranquillo sono soltanto un po’ stanca … :) ’

Mi piaceva il modo con cui si prendeva cura di me; in questo periodo avevo proprio bisogno di qualcuno che mi stessa vicino, di qualcuno che mi capisse. E lui lo faceva alla perfezione.

‘ allora vai a nanna, non voglio tenerti sveglia! Notte :)’

Non riuscii a nascondere il sorriso che si formò quando lessi il messaggio.

‘Notte Harry’. gli risposi.

Mi rigirai più volte nel letto nel tentativo di trovare una posizione comoda. Mi distesi a pancia in giù lasciando cadere a peso morto la testa dentro il soffice cuscino.
Dopo un’oretta non mi ero ancora addormentata. Allungai il braccio verso il comodino, tastandolo nel tentativo di trovare il cellulare che in precedenza vi avevo riposto.
Lo accesi e cercai nella rubrica il nome di “Harry” .

‘grazie’ . Fu il primo messaggio che gli inviai.

‘ di che cosa?’ . La sua risposta mi sembrava quasi ovvia, in effetti, un “grazie” detto così non significava nulla!

‘ di tutto quello che fai per me, Harry. Ti preoccupi sempre ,e ci sei in ogni momento!’.
Questa fu la mia risposta, volevo fargli capire quanto ci tenessi a lui, e che apprezzavo ciò che faceva per me.

Dopo pochi minuti, la vibrazione non esitò a farsi risentire sulla mia adorata pancia, provocandomi un leggero solletichìo, lo sbloccai e lessi.

‘ Se lo faccio, Alice (Elis) , è solo per vederti sorridere, mi piace il modo in cui lo fai, e io sto bene quando sorridi; non mi piace sapere che sei triste ,e non poter far niente per farti sorridere J … ma aspetta , tu non dovevi andare a dormire?’
A quelle parole sorrisi, ora sapevo che c’era a cui interessava di me.

‘ in teoria si … ahah! Ma non ci riesco!’
‘ allora c’è qualcosa che non va! Dai Alice, guarda che a me puoi dirlo’ .

Non sapevo cosa rispondergli, in parte avrei fatto bene se gli avessi detto tutto quello che stava succedendo con Brian, dei suoi continui ricatti e minacce … ma di sicuro questo avrebbe creato “scontri” tra i due. Non volevo che qualcuno si facesse male a causa mia, anche se per Brian qualche calcio dritto in mezzo alle gambe e qualche cazzotto in faccia non mi dispiacerebbe affatto. Ma alla fine decisi di starmene zitta.

HARRY’S POV.
C’era qualcosa che non andava in lei, Alice era strana. Potevo capire che fosse un po’ giù per il fatto dei suoi che stessero divorziando ma non era soltanto quello, c’era qualcosa che la turbava di molto più grosso. Volevo soltanto che lei fosse felice, tutto qui … sembrava fosse spaventata. Qualche tempo prima ero venuto a sapere che quell’idiota del suo ex di Brian le continuava a dare fastidio, la trattava male perché la rivoleva sua, ma lei lo rifiutava ogni volta.

‘ non è per Brian? Vero?’ .

La sua risposta fu soltanto ‘…’ , e ciò mi diede la conferma di ciò che avevo appena pensato.
Se solo si sarebbe avvicinato per toccarla con un dito , se la sarebbe vista con me quell’idiota!

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Capitolo 2
*** 2° CAPITOLO ***


2° CAPITOLO
she's not afraid FF

Ero sveglia ma tenevo gli occhi chiusi nel tentativo di non incrociare il mio sguardo con i raggi del sole che filtravano dalle tende delle finestre della mia camera.
Era domenica, la scuola non c’era quindi avevo avuto il tempo di dormire e riprendermi un po’ da tutto ciò che stavo passando. È difficile sorridere quando sembra che tutto sia stato fatto apposta per ostacolarti.
Non sentivo mia madre da più di due settimane , e a quanto pare non glie ne fregava molto della sua unica figlia … ora capisco perché mio padre l’ha lasciata, come si fa ad amare una donna che a stento si preoccupa di te?
Quella settimana non si era fatto sentire nemmeno più Brian …
Mi sentivo sola! Troppo sola! Mio padre facendo il poliziotto aveva i turni di notte in centrale, quindi non lo vedevo mai, e le poche volte che lo vedevo era solo nelle occasioni extra quando gli davano il permesso di ferie.
Allungai la mano sul comodino, ci misi un po’ prima di trovarlo ma alla fine lo trovai. Accesi il mio cellulare e vidi che avevo 3 chiamate perse da Harry e un messaggio in segreteria. All’inizio sgranai gli occhi per le innumerevoli chiamate, ma poi mi resi conto che erano le 13,18. Sbloccai lo schermo .
‘ Hey, ciao Alice (Elis) , come va? Spero bene,… volevo chiederti se stasera … beh se stasera ti andava di venire a una festa! Niente di che … se non vuoi venire non venire, era solo un modo per stare insieme … con gli altri intendo … ! Okay, -sospiro - fammi sapere’

Sembrava arrossire mentre lo diceva, non potevo vederlo ma era una sorta di sesto senso!
‘va bene! Per la festa dico … :) ‘
Ci mise un secondo a rispondere.
‘… Perfetto! A stasera allora, ti passo a prendere io alle 8 ? :)’.
‘ok, a dopo Harry :) ‘. Fu la mia risposta.
Avevo fatto bene ad accettare l’invito, così avrei staccato un po’ la spina da tutto il resto … mi sarei divertita alla festa e non avrei pensato a ciò che stavo passando!

***
Ero pronta, avevo indossato un abitino blu ( http://i41.tinypic.com/2zrowth.jpg ), con delle decoltè abbinate (http://i44.tinypic.com/kb8r5.jpg ) ,dovevo solo aspettare che Harry arrivasse. Nel frattempo mi ero seduta sul letto, per evitare di prendermi qualche storta con i trampoli che avevo indosso. Non ci impiegò molto, dopo cinque minuti il mio cellulare vibrò ‘ehi, sono qui sotto casa tua, scendi :) ‘
Scesi di corsa giù dalle scale, e ci mancò poco che non rotolassi giù per colpa delle frange del tappeto. Aprii la porta e c’era Harry che mi dava le spalle mentre guardava il cellulare. Si girò mostrandomi il suo bellissimo sorriso incorniciato da due splendide fossette, mentre mi faceva la radiografia di tutto il corpo con lo sguardo. Arrossì leggermente ,e arrossì ulteriormente quando mi salutò stampandomi un bacio sulla guancia.
‘ciao Harry’.
Abbassai lo sguardo per nascondere il mio imbarazzo, ma credo che lo avesse notato perché si lasciò scappare una risatina. Indossava una T-shirt bianca, un paio di jeans scuri e delle all star bianche .
‘beh … che dici? Andiamo?’ .
Annuii e ci dirigemmo verso la Range Rover nera di Harry. Durante il viaggio avevamo parlato poco. Ci fu qualche sguardo, ma niente di che …

***

Harry parcheggiò la macchina davanti a una villa enorme, mi fece scendere dalla macchina, mi prese la mano e ci condusse verso la porta della casa, quasi correndo.
‘che hai?’.
‘ niente … è solo che non conosco nessuno e …’ non conoscevo nessuno degli “invitati” ,e non sapevo nemmeno dove ci trovavamo!
‘non ti preoccupare, farai conoscenze’. Le sue parole mi tranquillizzarono. ‘conosci me poi!’. Il suo sorriso riapparve sul suo viso,…
Appena aprimmo la porta si presentò davanti a noi una specie di inferno di Dante …! No, forse peggio. Ragazzi che ballavano mezzi ubriachi, gente che beveva ogni tipo di alcolico, gente che fumava, gente che si spogliava, … lanciai uno sguardo a Harry come per dire “dove cazzo mi hai portato?” , provocando la sua risata che scatenò la mia!

‘vieni a ballare?’.
‘ vengo a ballare …’. mi diressi verso la pista tirando Harry dietro di me, le mie mani faticarono per spostare tutti i corpi mezzi ubriachi ammassati nella pista , ma alla fine trovai uno spazio minimo che ci permise di ballare; eravamo a pochi centimetri di distanza, i nostri corpi si sfioravano. Ad un tratto quella dietro di me incominciò a barcollare spingendomi sempre più verso Harry, quando tutto d’un botto mi spinse completamente appiccicata al petto di Harry. Sentivo un calore familiare diffondersi su gran parte delle mie guance, ma grazie a Dio le luci da discoteca lo nascondevano alla perfezione in modo che il ragazzo di fronte a me non lo notasse. Alzai lo sguardo e sentii Harry ridere profondamente, sentii le sue mani posarsi sui miei fianchi e spostarli più stretti al suo bacino. Stavo andando completamente a fuoco in quel momento. Percepivo la risatina di Harry diffondersi lungo tutto il suo petto.

‘hai sete?’.
Mi sussurrò all’orecchio, io annuì leggermente.
‘vieni!‘ . Mi prese la mano e mi trascinò fuori da quell’ammasso di gente verso un bancone dove c’era da bere. Intanto che lui ci andava a prendere da bere mi diressi verso la porta che conduceva al giardino , per prendere un po’ d’aria e “scolorirmi”.

‘eccoti Ali! Tutto apposto?’.
‘insomma … ‘ . Risi nervosa. Non mi ero ancora ripresa del tutto, mi girava la testa con tutto quel casino … ‘Vuoi?’ accettai la bevanda e la buttai giù tutta in una volta. Era forte. La testa incominciava a fare male. Non ero più cosciente delle mie azioni. La vista incominciò ad appannarsi. Solo una domanda mi veniva in mente in quel momento: “ CHE CAZZO MI AVEVA DATO HARRY?”. Le gambe mi incominciarono a tremare, non sentivo più niente … vidi solo gli occhi verdi di Harry e poi … il buio!

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


3° CAPITOLO
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‘ehi! Bentornata Alice…’

‘ma che …?’
Facevo fatica ad aprire gli occhi a causa del precedente stordimento … non ricordavo bene cosa fosse successo. Ero seduta sul sedile della Range Rover di Harry. Non sapevo dove mi stava portando.

‘cos’è successo Harry?’. Sembravo uno zombie.

‘ non lo reggi molto l’alcool vero?’. Mi rispose lui con un sorrisetto sghembo.
‘non l’ho mai retto … ma che cazzo mi hai dato?’.
‘non importa stai meglio ora?’
‘ si … credo!’.

‘dove stiamo andando?’.

‘in un posto più tranquillo … ti riporto a casa!’.

Lasciai sprofondare la testa nel sedile sospirando. C’era silenzio , si sentiva solo la musica alla radio,… chiusi gli occhi per qualche secondo per riprendermi un po’.
‘ sei stanca?’.

‘un po’…’.


Non ci impiegammo molto ad arrivare a casa, 20 minuti di macchina forse. Parcheggiò l’auto in fondo alla via buia di casa mia, perché davanti a casa non aveva trovato posto. Aprii la portiera per scendere quando sentii che la mano di Harry afferrò il mio polso trattenendomi seduta. ‘che c’è?’ gli chiesi.
‘ ce la fai a reggerti in piedi, Ali?’.
‘ si, ce la faccio grazie’.
Allentò la presa , così che potessi scivolare via dalla sua stretta. Appoggiai un piede fuori , quando la testa mi incominciò a pulsare. Facendo il possibile per non farlo notare a Harry , appoggiai l’altro piede e mi tirai su con tutte le forze che mi rimanevano. Una volta scesa dall’auto mi appoggiai alla portiera , mi voltai verso Harry e lo ringraziai, lui mi rispose con un sorriso. Chiusi la portiera e incominciai a camminare come meglio potevo, anche se non era molto facile fare passi da modella sui quei trampoli. Vedevo che Harry mi teneva d’occhio attraverso lo specchietto dell’auto. Sembravo una drogata quando incominciai a barcollare , a stento riuscivo a reggermi in piedi. Sentii la portiera della macchina aprirsi e sentii dei passi avvicinarsi frettolosi.
‘… dai ti accompagno fino alla porta, che non ci arrivi in piedi da sola’
Detto ciò prese il mio braccio destro e lo portò attorno il suo collo e attorcigliò il suo di braccio attorno al mio fianco , per sorreggere il peso del mio corpo.
Risi leggermente quando mi venne in mente la scena di mio padre che mi prendeva allo stesso modo quando mi facevo male da bambina , Harry mi guardò con un espressione a punto interrogativo gigante,
‘sembri mio padre!’. Gli dissi ridendo, quasi come se lo stessi prendendo in giro.
‘ ah si?’. Mi rispose lui con tono “di sfida”!
Mi girai per guardarlo quando all’improvviso non sentii più il terreno sotto di me. Mi aveva presa in braccio stile principessa.
‘aaaaaah! Harry lasciami ahahah! Oddio ahahah !’
Automaticamente le mie braccia si erano attorcigliate al suo collo per evitare di cadere. E come se non bastasse Harry incominciò a solleticarmi il fianco con un dito.
‘no’. Gli dissi fissandolo negli occhi con sguardo allarmato.
‘che c’è? Soffri il solletico?’.
‘ chi io? Pff … no!’. Non riuscivo nemmeno a convincere me stessa del ‘no’ che avevo appena pronunciato, figuriamoci Harry!
Lui mi guardò con sguardo della serie :” si certo come no!” , inarcando le sopracciglia.
Tentai di fare l’indifferente quando Harry riprese a solleticarmi il fianco, ma incominciai a ridere come una demente, provocando la sua risata. Sembrava stesse godendo a farmi soffrire in quel modo!
Mi incominciai a dimenare tra le sue braccia per tentare di liberarmi e farlo smettere, ma più mi dimenavo più lui stringeva la presa quando alla fine cedetti e mi lasciai “morire” tra le sue braccia, tirando un sospiro esausto. Harry rise un’ultima volta per poi lasciarmi appoggiare i piedi a terra, facendo attenzione a non farmi cadere.
‘io ti ammazzo, brutto stronzo ’ .
Rise profondamente alla mia reazione, mentre io lo guardavo incazzatissima.
Dopo poco rincominciammo a camminare verso casa mia. Dal fondo della via dove era parcheggiata la macchina di Harry, si sentirono dei passi, ci girammo per vedere di chi si trattasse, e vidimo le sagome di due ragazzi. Rimanemmo ad osservarli per poco più di due minuti poi riprendemmo a camminare.

Una volta arrivati sulla soglia di casa cercai nella borsa le chiavi di casa. Salutai Harry ed entrai. Lo guardavo mentre pian piano spariva nel buio della via. Rimasi lì a fissare la sagoma del ragazzo che mi aveva accompagnato a casa anche quando era totalmente sparita.
‘porca puttana’.
Non era difficile indovinare di chi si trattasse , una volta che l’hai sentita è difficile dimenticarla, soprattutto se l’hai sentita proprio due minuti prima. La voce di Harry risuonò per tutta la via. Mi fece preoccupare, quindi uscii subito di casa ed mi precipitai verso Harry per capire cosa fosse successo. Quando arrivai non trovai Harry arrabbiato, ma piuttosto scocciato. Non capii bene di cosa si trattasse all’inizio.
‘oh Dio,… Harry, …. cos’è successo?’. Avevo il fiatone a causa della precedente corsa.
‘quei due bastardi mi hanno bucato le ruote dell’auto’.
Abbassai lo sguardo sulle ruote e vidi che erano a terra tutte e quattro. Non sapevo come reagire!
‘ emm … ora come hai intenzione di tornare a casa?’.
‘ eh … bella domanda!’.


***
‘è in fondo a destra il bagno, Harry!’ .
Alla fine avevo deciso di tenerlo a dormire da me, ma a patto che il giorno successivo se ne sarebbe tornato a casa a piedi e che avrebbe chiamato qualcuno per farsi portare via l’auto.
Intanto che Harry stava finendo di farsi la doccia mi ero sdraiata sul letto per riposare un po’ le gambe, quando il mio cellulare vibrò . BRIAN.
Il sangue mi si gelò nelle vene. Mi tremavano le mani. A fatica riuscii a rispondere.
‘ p … pronto?’. Deglutii.
‘ hei … piccola! Dovrebbe cambiare le gomme il tuo fidanzato! Non credi?’.
Il telefono mi scivolò dalle mani. Ero spaventatissima. E lo diventai ancora di più quando Harry aprì la porta del bagno facendomi sobbalzare. Dal cellulare uscirono delle risate. Mi affrettai a raccoglierlo e a chiudere quella chiamata prima che Harry capisse quello che stava succedendo.
Gettai il cellulare sul letto e mi diressi verso il bagno a testa bassa, sbattendo stupidamente verso Harry.
‘oh scusa’. si scusò lui.
Quando mi chiusi in bagno, appoggiai la schiena contro la porta, portandomi le mani al cuore, e mi lasciai cadere seduta a terra. Tirai un sospiro per calmarmi. Aprii l’acqua calda della doccia e mi gettai sotto. Ovviamente dopo essermi spogliata.
L’acqua calda mi stava tranquillizzando.


HARRY’S POV.

‘cazzo …’. Sussurrai.
Mi stavo dirigendo in camera di Alice per cambiarmi quando mi resi conto che non avevo dei vestiti di ricambio. Allora cercai nei suoi cassetti, aprendo il primo cassetto, attirarono la mia attenzione un paio di mutandine nere in pizzo leggermente “striminzite” nella parte posteriore. Non riuscii a contenermi dal “non ridere”, dovevamo starle proprio bene, pensai. Ce le avevo ancora in mano quando sentii il cellulare di Alice vibrare sul suo letto. Mi alzai e lo presi nell’altra mano. BRIAN.
‘che vuoi?’.
‘oh! Ciao Harry! Che sorpresa … non credi che siano da cambiare le gomme della tua macchina? Ahahaha’
‘bastardo io ti ammazzo!’
Chiusi la chiamata prima che Alice uscisse. Sentii l’acqua della doccia chiudersi. Mi incamminai verso la porta del bagno, bussai e una vocina mi rispose.
‘ ehi Alice!’.
‘ emm … si Harry?’
‘ qua io non ho i vestiti!’. ‘ non so … posso restare nudo?’.
Volevo vedere come reagiva.
‘HARRY?’. Mi rispose allarmata.
Non riuscii a contenermi e scoppiai a ridere. Mi faceva impazzire quando si spaventava per delle cazzate.
‘che cazzo ti ridi?.
‘chi io?’. Le chiesi per istigarla.
‘Harry ti sento!’.
‘ah … belle comunque le mutandine nere di pizzo! Perché non le metti?’.
Non mi rispose, sentii il rumore della chiave girare nella serratura, la porta si aprì leggermente , per poi ritrovarmi la sua faccia che sbucava dalla porta. Sfoderai un enorme sorriso a quella vista. Aveva i capelli scuri raccolti su una spalla che gocciolavano sulle piastrelle del bagno.

ALICE’S POV.

Appena aprii la porta vidi Harry, con un asciugamano legato in vita, giocare con le mie mutandine con un sorrisetto alquanto snervante! Io indossavo una maglia extralarge con un paio di culotte, però ero comunque mezza nuda quindi preferii mostrare solo il mio viso.
‘ ridammi subito quelle cazzo di mutande. ORA.!’.
‘Se no?’.
Cercai di respirare per calmarmi , per evitare di ammazzarlo. Quando scaraventò le MIE mutandine in fondo al corridoio .
‘ops … sono cadute!’.
Detto ciò se ne andò soddisfatto mentre rideva.

***
‘fino a quando hai intenzione di restare chiusa in bagno?’.
‘fin quando tu non mi riporti le mie mutande! E fin quando non ti rivesti ’.
Era da più di mezz’ora che andavamo avanti così. Ero rimasta in bagno per tutto il tempo mentre Harry se n’era andato in camera mia in mutande a sdraiarsi sul MIO letto.
‘Harry?’.
‘che c’è?’.
‘ ci’ho sonno …!’.
‘ e cosa vuoi da me? Vieni a dormire!’.
‘ si, prima vestiti poi vengo!’.
‘sono vestito!’.
‘e ci dovrei credere?’.
‘ vieni a controllare!’.
Decisi di fare come mi aveva detto; mi diressi lungo il corridoio tenendo gli occhi fissi al pavimento per evitare di incontrare Harry in condizioni “sgradevoli”, entrai in camera aprendo la porta di colpo , alzai leggermente lo sguardo e mi ritrovai Harry con dei boxer neri , lanciai un urlo e riabbassai lo sguardo. Presi il mio cuscino, un paio di coperte e uscii dalla stanza. Harry stava ridendo profondamente dopo la mia reazione .
‘ me ne vado in bagno a dormire!’.
‘ dai …’. ‘stai zitto, se no te ne vai tu in bagno!’. ‘e basta ridere, Harry!’.
Detto ciò me ne ritornai in bagno , misi una coperta nella vasca, un cuscino, mi ci buttai dentro e mi coprii con l’altra coperta. Ero scomoda ma lo avrei sopportato al posto di dormire con Harry mezzo nudo!

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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***



she's not afraid FF
HARRY’S POV.

Era notte fonda, mi ero alzato per andare in bagno. Stavo camminando lungo il corridoio , e sentii dei gemiti e dei sospiri provenire dal bagno ,quando mi ricordai che Alice se ne era andata a dormire lì. Aprii la porta delicatamente per non svegliarla, quando la vidi lì mentre si agitava nel sonno , probabilmente perché stava scomoda in quella vasca piccolissima. Non volevo che il giorno dopo si sarebbe ritrovata tutta dolorante a causa mia quindi non ci pensai molto prima di agire,le tolsi la coperta di dosso, la presi in braccio e la portai in camera .
Appena la appoggiai sul materasso si girò a pancia in giù e strinse a se il cuscino, poi mi sdraiai anche io al suo fianco. La guardai un po’ mentre cercava di trovare una posizione comoda, ridacchiai quando per sbaglio mi tirò una manata in faccia. Mi misi sdraiato su un lato, con lo sguardo rivolto verso lei. Sembrava essersi calmata quando prese il mio braccio e se lo portò intorno al suo fianco . La mia mano era attorcigliata alla sua. Potevo sentire il suo respiro. Era tutto così magico in quel momento …!

***

ALICE’S POV.
‘mmmh’.
Gemetti quando aprii gli occhi , lasciando pieno spazio alla luce intensa del sole che penetrava dalle finestre della mia stanza. Mi stiracchiai per bene , quando sentii una presenza scivolare via dal mio fianco, saltai in ginocchio sul letto con in mano un cuscino,e vidi Harry che si lamentava nel sonno cercando qualcosa da stringere a se. Quando anche lui, disturbato dalla mia reazione, aprì gli occhi.
‘hey! Buongiorno eh!’.
‘come ci sono arrivata io qui?’.
‘ magia!’.
‘Harry?’. Gli rivolsi un sguardo “cattivo”.
Lui rise alla mia reazione, quando gli scaraventai il cuscino , che tenevo tra le mani, in faccia . Sembrava divertito dalla situazione.
La sua risposta fu solo ‘ immagina … puoi!’, per poi finire a ridere. Si sedette sul letto lasciando che le coperte scivolassero via dal suo corpo lasciando in bella vista il suo fisico .
‘stanotte dovevo andare in bagno, ma non potevo perché “qualcuno” si era messo a dormire nella vasca! Quindi alla fine ti ho portato a letto,… e sembrava che non mi volessi lasciare la mano’.
Lo guardai perplessa, incosciente di ciò che avevo fatto la notte prima.
Scesi dal letto.
“Harry per favore vestiti … Prima che torni mio padre”.
“come vuoi tu principessa …”.
Mi girai e lo guardai male, mentre lui era bello e sorridente. Aveva i ricci tutti scompigliati, sotto i suoi occhi si intravedevano delle leggere occhiaie , ma non gli stavano male, anzi, gli davano un’aria più da cucciolo; era adorabile.
Mentre ero immersa nei miei pensieri , non mi ero accorta che ero rimasta in piedi a fissarlo mentre sorridevo; mi svegliai da quello stato di trans e ritornai seria. “Perché mi guardavi?”.
“io?”.
“no io!”
“no ti sbagli, non stavo guardando te, stavo guardando …”
In quel momento non mi veniva in mente nessuna scusa; mi rivolse uno sguardo come se volesse che continuassi a parlare.
“emm … vado a fare colazione”.
Cercai di cambiare discorso , e mi diressi in cucina. Una volta scesa in cucina , aprii la dispensa, presi dei cereali, del latte e una tazza. Sentii Harry scendere le scale, entrò in cucina e mi stampò un bacio sulla guancia.
“io andrei ora”. Mi disse.
“come? Non fai nemmeno colazione?”. Lo guardai ’speranzosa’.
“non lo so … mi hai già sopportato stanotte, non voglio dare fastidio ancora”.
“ma va, figurati ! Fai colazione poi vai!”.
Si sedette di fronte a me , prese una tazza e fece colazione. Una volta finito di mangiare, presi le tazze e mi alzai per andarle a lavare quando Harry mi si mise davanti a me e mi tolse le tazze dalle mani. Ero rimasta sorpresa da ciò che aveva fatto , sgranai gli occhi.
“se permetti queste le lavo io!”. Mi disse.
Ero rimasta scioccata. Harry che lava le tazze? Ma dove si è mai visto?.
Si girò e le incominciò a lavare, ero rimasta ancora qualche secondo a fissarlo poi presi la confezione dei cereali e la misi al suo posto. Ero ancora girata quando Harry mi chiamò.
“che c’è?”. Gli chiesi.
“girati un secondo!”.
Mi girai quando degli schizzi d’acqua mi arrivarono dritti in faccia e negli occhi. Vidi Harry con un sorriso immenso che gli decorava il viso.
“Harry , scappa che ti ammazzo!”
Mi bagnai le mani e ne appoggiai una sulla schiena, lo vidi schizzare a causa della sensazione di freddo che gli avevo procurato. Tentai di correre il più veloce possibile su in camera mia , ma Harry aveva il doppio delle mie gambe quindi mi raggiunse già prima che facessi il primo gradino, sentì le sue braccia tirarmi indietro facendomi cadere contro lui, strinse la presa e incominciò a farmi il solletico.
“AAAAAAHH Harry ahahah ti prego ahahah lasciami aaaah!”. Le urla si mischiavano alle risate. Non riuscivo a smettere di ridere, mi continuavo a dimenare tra le sue braccia che mi tenevano strette. Gli addominali facevano male da troppo ridere. Dopo 5 interminabili minuti, la tortura finì. Lascai uscire un sospiro esausto, mentre Harry mi adagiava delicatamente sul pavimento …
Harry si era inginocchiato davanti a me e mi guardava mentre riprendevo fiato, rideva. Riaprii gli occhi e incrociai il suo sguardo, non riuscivo a parlare, non so se fosse perché non avevo abbastanza fiato o perché erano i suoi occhi a togliermi il fiato; ogni volta che li incrociavo entravo in uno stato di trans. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, poi lui mi rivolse un sorriso dolce; distolsi gli occhi da lui e mi alzai, mi diressi in bagno e mi sciacquai la faccia.
“Hey, io vado!”. Sentii la sua voce provenire dalla sala.
“ok, un secondo arrivo “.

Mi diressi verso la porta con Harry alle mie spalle, girai la chiave e aprii la porta.
“beh … allora ciao”. Disse lui.
“ciao”. Mi rivolse uno dei suoi stupendi sorrisi, uscì, ma si fermo di fronte a me , eravamo io dentro casa e lui fuori, mi guardò ancora negli occhi; ci dovevamo salutare in teoria , ma non ci fu il solito bacio sulla guancia … sentii le sue mani tirarmi per i fianchi e da un momento all’altro la distanza tra noi sparì, ero rimasta paralizzata, le sue labbra calde ora erano sulle mie; teneva gli occhi chiusi. Non durò per molto , e non fu nemmeno un bacio da oscar , ma era stato intenso.
Ero rimasta pietrificata anche quando se ne andò.

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Capitolo 5
*** 5 Capitolo ***



she's not afraid FF

Era sera, ed era da quella mattina che non sentivo più Harry. Me ne stavo sdraiata sul divano mentre guardavo alla tele se c’era qualcosa di interessante; diciamo che non ero interessata molto alla TV , non riuscivo a non pensare a ciò che era successo poche ore fa. Ogni volta che ci pensavo sentivo nello stomaco una sensazione strana, risentivo il calore del suo corpo, non so se fosse bella quella sensazione ma era qualcosa che non avevo mai provato prima d’ora , era come se lo stomaco mi formicolasse, come se mi svuotassi ogni volta che ci pensavo.
Fu la vibrazione del cellulare a distrarmi dai miei pensieri.
“scusa … per prima dico … ”.
Era un suo messaggio. Non capii subito a cosa si riferisse, poi capii, ero nervosa, molto nervosa, non sapevo cosa rispondergli, e le mie guance si colorarono di una sfumatura rosea.
“ non fa niente …”.
Un brivido mi percorse tutta la schiena facendomi venire la pelle d’oca.
“ non avrei mai dovuto farlo, sono un coglione , scusa!”


***

Il citofono squillò. Andai a rispondere.
‘si? Chi è?’.
Non rispose nessuno. Sentivo un respiro. All’inizio avevo presunto che fosse mio padre, ma perché avrebbe suonato se normalmente si porta con se le chiavi?
‘Papà sei tu?’. Chiesi preoccupata.
Solo dopo qualche secondo mi giunse una risposta.
‘ si piccola sono io!’.
Sollevata da quella risposta premetti il pulsante per aprire il cancello. Me ne ritornai sul divano e ripresi a messaggiare . Sentii la porta aprirsi, non ci feci molto caso all’uomo che entrò.
‘come mai così presto a casa p …’.
Il sangue mi si gelò nelle vene. La figura di un uomo alto , mi si presentò davanti. Lui non era mio padre; non era nemmeno Harry. Brian .
Il cellulare mi cadde dalle mani , provocando un tonfo, che infastidì il ragazzo che avevo di fronte.
Cercai di indietreggiare per aumentare la distanza tra noi . Il cuore batteva all’impazzata. La paura aveva invaso tutti i miei sensi . Lui continuava ad avanzare, mentre dei ghigni lasciavano la sua bocca.
La mia agitazione aumentò quando le mie spalle cercavano di spingere contro il muro, un muro che non sarebbe mai ceduto ovviamente. La figura di Brian continuava ad avanzare fin quando non fummo a pochi centimetri di distanza. Chiusi gli occhi , e girai la faccia di lato per non incrociare il mio sguardo col suo.
‘mi sei mancata lo sai?’.
Potevo riuscire a sentire il suo respiro sul mio collo, ogni tanto dalla sua bocca uscivano delle risate agghiaccianti. Non gli risposi, infastidito dal mio comportamento mi inchiodò al muro con le braccia; continuavo a tenere lo sguardo rivolto altrui. Il mio petto si alzava e si abbassava in modo irregolare, cercai di indietreggiare ancor di più alzandomi in punta di piedi e tenendo la pancia in dentro. Ma a lui sembrò non glie ne fregasse molto della mia paura , si avvicinò ancor di più , il suo corpo si trovava incollato al mio.
Le gambe mi incominciarono a tremare; il mio viso era girato. Sentii un respiro nel punto tra collo e mascella, poi Brian incominciò a strusciare il suo naso contro il mio collo , e come se stesse sniffando qualcosa , cominciò ad assaporare il mio profumo. Un brivido mi percorse tutta la schiena quando tirò fuori la lingua e incominciò a percorrere tutta la linea della mia mascella. Ma tutto a una fine. Anche la mia mascella. Ero inerme e qualsiasi cosa avrebbe voluto fare , il mio corpo non reagiva, ero assalita dalla paura, e anche un’azione semplice come respirare in quel momento mi sembrava impossibile.
La sua mano spostò con uno strattone il mio viso, che era ancora girato, le sue labbra premettero contro le mie; mentre la sua lingua tentava di farsi spazio nella mia bocca.
‘non ti piace èh?’. Mi chiese. ‘vediamo così invece …”.
Non sapevo cosa avrebbe fatto , con lui ogni mio peggior incubo poteva avverarsi. Presi un respiro profondo, per cercare di calmarmi. Non capivo cosa avesse intenzione di fare, ma il suo corpo premeva contro il mio, quando le sue mani scivolarono sulla sua cintura, la incominciarono a slacciare, sentivo che il cuore sarebbe esploso da un momento all‘altro … incominciò ad abbassare il pantaloni nella parte anteriore, a quel punto le sue mani scivolarono sul mio fondoschiena e incominciarono a stringerlo, facendomi sobbalzare. Deglutii al tocco violento. Mi spinse ancora più appiccicata al muro; potevo sentire il “contenuto” delle mutande indurirsi contro la mia pancia, quando incominciò a muoversi.
Lanciai uno sguardo veloce al cellulare che si trovava ancora per terra, vidi che Harry stava chiamando, il mio unico desiderio ora era quello di rispondere dirgli ciò che stava accadendo.
com'è?? com'è? com'è? :D vi è piaciuto questo capitoloooo?? :3

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Capitolo 6
*** 6 capitolo ***



she's not afraid FF

HARRY’S POV. Perché Alice non rispondeva? Le avevo lasciato più di 5 messaggi al cellulare .
Mi trovavo in una zona vicino a casa sua quella notte, e siccome sapevo che era a casa da sola decisi di andare a controllare come stesse. Non ci misi più di cinque minuti ad arrivare davanti a casa sua. Quando arrivai vidi fuori , parcheggiata, una macchina nera; non l’avevo mai vista qui. Mi avviai verso il cancellino per suonare. Suonai. Non rispose nessuno; pensai che non aveva sentito quindi risuonai; ma nulla. Le luci in casa erano accese, come poteva non esserci nessuno?
Riuscii ad intravedere qualcuno dalla finestra della sala , non era Alice, era la sagoma di un uomo, all’inizio pensavo fosse suo padre , ma non era possibile: lo avevo incrociato due ore prima mentre andava in centrale di polizia!
Vidi la porta di entrata spalancata e fu in quel momento che mi iniziai a preoccupare veramente . Non ragionai più quando sentii delle urla provenire dalla sala, scavalcai il cancello senza problemi e mi precipitai in casa. Quando raggiunsi la sala vidi una scena che avrei preferito non aver mai avuto davanti.
Le lacrime le rigavano il viso , lei mi guardava come per chiedermi aiuto, lui probabilmente non si era accorto della mia presenza . Che potevo fare? Non potevo sopportare ancora per molto quella scena. La rabbia aveva raggiunto il limite massimo. È fu quando incominciai ad avanzare che lui si voltò. Brian.
‘H-Harry … ti prego …’ .
Alice riusciva a stento a parlare, la sua voce tremava ; Brian la scaraventò per terra e se ne andò , uscendo dalla finestra. Non riuscivo a credere a ciò che avevo appena visto. Mi precipitai da lei.
‘ che ti ha fatto quel bastardo?’. Le chiesi in modo aggressivo.
Lei aveva gli occhi ancora gonfi di lacrime, mentre indietreggiava. Non riuscì a rispondermi. Forse ero stato un po’ troppo rude a chiederglielo in quel modo, l’avevo spaventata .
Si asciugò gli occhi con la mano, mentre notavo una serie di lividi violacei che le circondavano i polsi , e uno più piccolo sulla mascella . Che aveva fatto quel pezzo di merda? Mi misi seduto affianco a lei.
‘dai vieni qui …’ . Le attorcigliai il braccio al collo e la spostai più vicina a me. Sentivo il battito del suo cuore diventare regolare; si stava calmando al mio abbraccio. Poi finalmente parlò.
‘come sapevi che era qui? ‘. Mi chiese singhiozzando.
‘non lo sapevo … stavo tornando da un amico che abita qui vicino e volevo venire a salutarti …’

Eravamo rimasi seduti sul pavimento per qualche minuto, in silenzio; fu lei a rompere il silenzio.
‘G-grazie , Harry …!’. Mi disse tra i singhiozzi.
Non le risposi , alla fine io non avevo fatto nulla.
‘quando torna tuo padre?’. Le chiesi preoccupato.
‘domani mattina credo …!’ .
‘e tu credi che ti lascerò da sola dopo quello che è successo?’
Lei mi guardò per qualche secondo poi distolse lo sguardo , sembrava che volesse restarsene da sola ! Perché? Come poteva avere il coraggio di restarsene a casa da sola dopo quello che era successo?

***
ALICE’S POV.
‘non tornerà …’. Sussurrai
‘ Oh Dio, Alice! Come puoi dire questo?’. A quelle parole si alzò allontanandosi da me.
‘ … me la caverò …’
‘si , ho visto come te la sai cavare! ‘. Disse sbuffando; era arrabbiato!
Rimanemmo per qualche minuto in silenzio, io me ne stavo ancora rannicchiata contro il muro, poi Harry , timidamente: ‘ vieni a casa mia stanotte …’. Era evidente che essere gentile non faceva parte delle sue azioni abituali, infatti ogni volta che ci provava abbassava lo sguardo al pavimento e si grattava la testa.
‘ ma … cosa dirò a mio padre? Non posso dirgli che sono venuta da te … ti ammazzerebbe!’ . Gli dissi.
‘gli dirai che sei andata da Selene a dormire!’.
Accettai l’invito, anche se era un ordine sottoforma di invito, anche contro la mia volontà mi avrebbe portato a casa sua comunque, quindi decisi di non oppormi.

Ci dirigemmo verso la Range Rover nera di Harry, l’aveva parcheggiata sempre al solito posto, in fondo alla via. C’era una strana tensione tra di noi, non ci parlavamo; in quel momento avrei voluto soltanto andargli vicino e abbracciarlo senza lasciarlo andare! Ma c’era qualcosa che me lo impediva di fare! Ma cosa? Era forse arrabbiato con me? Raggiungemmo la macchina. C’era silenzio, Harry aveva spento anche la radio, la strada era buia , illuminata ogni tanto da un lampione. Vedevo che ogni tanto Harry mi guardava e tentava di dirmi qualcosa , ma ogni volta si bloccava e ritornava a guardare la strada. Perché faceva così?

***
Harry parcheggiò la macchina davanti a una casa, non era grande, ma era molto bella,
‘ e questa è casa tua?’
‘ credo di si!’ mi rispose rivolgendomi un sorriso. Ricambiai; sentii dal dietro un mano che mi si appoggiò sulla schiena, incoraggiandomi ad entrare. Avanzai timidamente.
‘ puoi entrare non ti mangia nessuno!’ mi “rassicurò” ridendo. Finalmente rivedevo quel bellissimo sorriso incorniciato da due splendide fossette.
Attraversammo tutto il corridoio fino ad arrivare davanti a una scala chiocciola.
‘prego’.
Stavo salendo le scale , seguita da lui quando sentii un “mhmhmh”, come se si stesse schiarendo la voce, anche se il suo intento non era quello; mi girai di scatto e lui fece un cenno in direzione del mio sedere mentre abbassava lo sguardo divertito dalla situazione; mi si vedeva la biancheria ,oltretutto era rossa, e indossavo un paio di pantaloncini bianchi per il pigiama, cortissimi , che sembravano culotte; perché non avevo avuto il tempo di cambiarmi, e le mie guance cambiarono improvvisamente colore, mentre mi cercavo di abbassare la t-shirt che indossavo, ma questa continuava ad alzarsi, era una sorta di lotta contro quella maglietta. Ma non conclusi niente, avevo soltanto peggiorato la situazione, Harry non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere mentre si copriva la bocca con una mano. Volevo morire in quel momento.
‘ non ridere, mi sale la maglietta cazzo!’
‘ non lo avevo notato ! Il rosso ti dona, Alice!’.
‘ah ah … molto. Simpatico.’ Gli risposi scazzata.
‘ dai muoviti che non ho visto niente …!’. Ovviamente non potevo credergli.
‘ si, e stranamente sai di che colore ho le mutande! ‘. Rise alla mia risposta , io sbuffai, quindi mi affrettai a salire le scale prima che potesse fare un’altra delle sue battute. Appena salii sull’ultimo scalino capii che ci trovavamo nella sua camera. Mi bloccai ,proprio lì, stavo scrutando ogni minimo particolare di quella stanza, quando le mani di Harry si appoggiarono sui miei fianchi , mi girai guardandolo sbalordita.
‘che c’è?’.
‘ ce … questa è solo la tua camera?’ . Gli chiesi a bocca aperta. Lui rise , aveva ancora le sue mani su i miei fianchi, poi appoggiò il mento sulla mia spalla.
‘ ti piace?’. Mi chiese sorridendomi.
‘si … ma non pensavo fosse così … così tenuta bene, senza offesa!’
La mia risposta aveva scatenato una sua risata, ma c’era un problema! C’era soltanto un letto e noi siamo in due. Quindi mi venne naturale un domanda: ‘ H-harry !’.
‘si? Che c’è?’.
‘ non per dire ma … c’è solo un letto. E matrimoniale. ‘
‘ si lo so! E dov’è il problema? Abbiamo già dormito insieme …’. Tirai un sospiro un po‘ nervoso, poi mi girai verso Harry, lui staccò il suo mente dalla mia spalla, ‘ ma vivi da solo?’.
‘ no no, ci viviamo io e mio fratello Zayn qui!’.
‘ da quando tu hai un fratello …?’.
‘ da quando mia madre si è risposata … il compagno di mia madre, Peter, aveva già un figlio … ci conosciamo dai tempi delle elementari e abbiamo legato molto … e niente!’.
‘ oh … ok!’. Sbadigliai.
‘ che c’è? hai sonno?’ . Mi domandò sorridendo.
‘ emm … si!’. Gli risposi un po’ imbarazzata. Lui rise ‘ incomincia a sederti sul letto, io mi devo lavare.’ .

hei ragazze come vi è sembrato questo capitolo?? :3 recensite in tante! :3

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Capitolo 7
*** 7 capitolo ***



she's not afraid FF




Stavo seduta sul letto di Harry, mentre attendevo che finisse di farsi la doccia. Le palpebre mi restavano aperte a stento, era forse l’una del mattino , e la stanchezza aveva preso ormai il sopravvento su di me. Sentivo il rumore dell’acqua scendere e cadere sul pavimento della doccia; mi lasciai cadere a peso morto sul letto di Harry e chiusi gli occhi, senza addormentarmi. Erano già passati trenta minuti e Harry ancora non aveva finito.
‘peggio di una donna …’ .Sussurrai tra me e me.
***
Ero ancora sdraiata sul letto quando dalle scale mi giunse una voce ‘ Harry sono arrivato’, mentre sentivo che la persona che aveva appena parlato stava salendo le scale. Mi ricomposi sedendomi alla fine del letto.
‘ Harrr … oh! Ma tu non sei Harry!’. Disse sorridendo.
‘ non proprio …!’. Gli risposi con un sorriso un po’nervoso;
‘e quindi tu saresti la fidanzata di mio fratello?’.
‘ io non …’ non feci in tempo a rispondere perchè proprio in quel momento la chiave del bagno si girò , e vidi Harry uscire con un asciugamano legato in vita, abbassai lo sguardo per evitare di fare figuracce.
‘ ah, bene! Vedo che hai già conosciuto Zayn, Alice!’ .
Zayn era un ragazzo molto … non bello … attraente, forse anche un po’ sexy! Aveva dei lineamenti del viso perfetti, e portava i capelli in una cresta; sembrava ci tenesse molto, non aveva un capello fuori posto, la sua pelle era di un color ambrato, che contrastava con i denti bianchi, e i suoi occhi erano color cioccolato.
‘ e voi due, insomma …’ .Disse guardandoci.
‘noi due cosa?’. Sbottai io.
‘ si, insomma …’ . Io e Harry stavamo cercando di capire quello che voleva dire Zayn.
‘ voi due state insieme?’. Disse lui.
‘no!’ - ‘si!’ . La sua risposta si era accavallata sulla mia.
‘ Harry ma che …’ . Lo stava facendo apposta? Non mi lasciava parlare …
‘ si! Alice è la mia ragazza!’. Disse lui convinto, mettendomi un braccio intorno al collo sorridendo al fratello. Mentre io sfoderavo il più falso grande sorriso di sempre.
‘ allora vi lascio soli … ciao ciao!’. Detto ciò ci lasciò in camera da soli facendomi l‘occhiolino. Io ero rimasta sconvolta, con la bocca aperta.
‘ perché l’hai fatto?’ . Gli chiesi togliendomi il suo braccio dalla mia spalla.
‘ emm … fare cosa?’. Mi rispose con un sorrisetto snervante.
‘ mi prendi per il culo?’. Non riuscii a trattenere un sorriso che poco dopo prese il sopravvento sulle mie labbra. Il suo sorriso era ancora presente e non accennava a spegnersi.
‘ ma se … ti vai a coprire?’ . Gli dissi girando lo sguardo, per cambiare discorso.
‘ma se … resto così?’ . mi rispose sfacciatamente lui.
Mi misi le mani agli occhi e indietreggiando mi buttai a peso morto sul letto, ‘preferisco non risponderti Harry …’
Si sdraiò anche lui di fianco , messo su un lato ‘perché?’ , io lo guardai e poi mi rigirai ignorandolo. ‘ dai sto scherzando, vado a coprirmi scema ♥’ , stavo già per controbattere quando mi stampò un bacio sulla guancia facendomi azzittire. Si alzò dal letto, si avvicinò ad un cassetto e ne tirò fuori un paio di pantaloncini neri, poi si diresse verso il bagno. In meno di due minuti era già fuori dalla porta, nel frattempo io mi ero già accomodata tra le lenzuola del letto di Harry.
‘ vedo che ti sei già accomodata …♥’
‘già …’. Gli risposi con la faccia sprofondata nel cuscino, che rese la mia voce quasi incomprensibile, ero stanchissima. Detto ciò, Harry si buttò sul letto facendomi rimbalzare, alzai il viso dal cuscino mentre lo guardavo con una faccia mezza addormentata; stavo a pancia in giù con le mani sotto il cuscino in modo da sentire il fresco del cuscino. C’era silenzio. Si sentivano solo i nostri respiri. Era rilassante. Ed era strano che ci fosse tutta quella tranquillità , anche se d’altronde all’una di notte la gente dorme. Si stava bene in quella stanza, …

***

Era buio. All‘inizio ero totalmente cieca, non riuscivo a riconoscere oggetto, se non il cuscino; ma dopo qualche secondo riuscii a riconoscere le sagome nere di alcuni oggetti,
‘ma che ore sono?’, pensai.
Girai lo sguardo nel tentativo di trovare una sveglia, o un orologio ma nulla. Com’era possibile? Una stanza senza orologio …? Lasciai perdere e cercai di ricordare dove avevo lasciato il cellulare. Mi alzai e cautamente procedei nella stanza buia cercando di non colpire o inciampare in qualcosa. Stranamente riuscii nel mio intento, così presi il cellulare e mi diressi verso il letto , dove Harry aveva già occupato con un braccio la parte del letto che spettava a me. Mi sedetti su un ginocchio e tentai di sollevare il braccio di Harry, ma l’impresa si stava rivelando un po’ troppo difficile, così lo spostai semplicemente; mi sedetti e presi il cellulare per vedere l’orario: 3,36 ! Wow, così presto? Stavo dormendo da solo due ore e mezza? Appoggiai per terra il cellulare e mi girai a pancia in giù, con le mani sotto il cuscino, ma senza andare sotto le coperte, dando le spalle a Harry. Ci vollero minimo dieci minuti per riprendere sonno, e far si che le mie palpebre sentissero il bisogno di rincontrarsi ancora (?), quando una mano sul mio sedere mi fece sobbalzare! Girai immediatamente la testa e vidi Harry che dormiva tranquillo, ma la sua mano aveva, come dire … invaso la mia privacy! Così la spostai , e mi rigirai; nel preciso istante in cui appoggiai la testa al cuscino? … ancora ! Ma lo faceva apposta? Gli rispostai la mano, ma quest’ultima non ne volle sapere , e così ritornò sul mio fondoschiena. Tentai svariate volte di tenerla a bada, ma ottenni risultati decisamente sconfortevoli, stavo sprecando energie e basta, quindi lasciai stare e mi riaddormentai con la sua calda manina curiosa sul mio didietro.
***

HARRY’S POV.

Era mattina, e faceva freschino con le finestre aperte quindi aprii gli occhi e mi resi conto che la mia mano era ancora sopra il sedere di Alice, ‘ mmh, sodo però!’ pensai, mentre ridevo mentalmente. Mi alzai e andai ad accostare le finestre della mia camera, poi ritornai a letto. Mi piaceva vedere quella ragazza mentre dormiva, trasmetteva serenità! Però sarebbe stato ancora più carino se “qualcuno” le avrebbe dato fastidio. Andai vicino a lei e solleticai il collo, lei piegò la testa ed emise un gemito per poi riprendere a dormire serenamente. Mi avvicinai ancora di più al suo viso , ed incomincia a soffiarle leggermente nell’orecchio sinistro . Le dava fastidio, ci stavo riuscendo! Ridacchiai quando si colpì con la mano il lato del viso che le solleticava, facendola gemere nel sonno. Mi divertiva la situazione!
Dopo poco Alice aprì gli occhi , anche se era ancora mezza addormentata, mi guardò con un’espressione interrogativa,
‘bel culo!’, le risposi ridendo.
Di colpo sembrò che tutta la sua stanchezza svanì, aveva gli occhi spalancati come se avesse avuto un’apparizione alle mie parole,
‘ ce tu …’
‘io cosa?’ le risposi con un sorrisetto snervante.
‘cazzo, tu eri sveglio! Non stavi dormendo! e Lo facevi apposta allora. Santo Dio, Harry sei un pervertito!’ mi rispose sorpresa/sconvolta, mentre io ero lì che me la ridevo. Si mise in ginocchio sul letto e mi scaraventò il cuscino in faccia, o almeno quella era la sua intenzione perché lo riuscii a bloccare in tempo.
‘ eh no, non si fa così bimba!’.

ALICE’S POV.
‘bimba?’. Ribattei io. ‘ adesso vedrai questa bimba di cosa è capace …!’





hei1 :) come vi è sembrato questo capitolooo?? :3 ve è gustato ('?) ? bene! recensite Xx. Ali

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Capitolo 8
*** 8 capitolo ***



she's not afraid FF



>
> ‘bimba?’. Ribattei io. ‘ adesso vedrai questa bimba di cosa è capace …!’
Ero sul letto in ginocchio con il cuscino che poco prima Harry mi aveva tentato di tirare in faccia , guardai un secondo Harry per poi spostare lo sguardo sul cuscino, e alternando gli sguardi per qualche secondo mi spuntò un sorriso malizioso sulle labbra … Harry mi guardava un po’ confuso anche se le mie intenzioni gli erano più che chiare, stava soltanto aspettando il momento giusto di reagire. Nel frattempo si era inginocchiato anche lui lasciando cadere il lenzuolo che copriva il suo petto tonico, e lentamente allungava la mano per raggiungere l’altro cuscino; lo lasciai fare, in modo che fossimo alla pari. Eravamo in posizione d’attacco, quando tutt’un tratto Harry fece uno scatto velocissimo , e d’istinto io mi coprii la faccia , rannicchiandomi e tenendo chiusi gli occhi, in meno di due secondi Harry mi tolse il cuscino dalle mani lanciandolo per terra, io ero caduta in una sorte di panico, mentre lui mi sfidava con lo sguardo. Cosa potevo fare?
‘scappo’. Dissi.
‘ scappa …!’’. Mi disse lui in tono di approvazione, ma anche di sfida ‘ti conviene’, finì di dire.
Lo guardai allarmata, guardai la porta, per poi ritornare a guardare lui; aveva spostato anche lui lo sguardo sulla porta, poi un sorriso malizioso prese il sopravvento sulle sue labbra rosee.
In meno di due secondi Scattai in piedi ,… no, aspetta! Tentai di scattare in piedi, perché le braccia di Harry mi circondarono la vita e mi sbatterono sul letto, ‘ok, è finita!’ pensai, intanto lui mi aveva già bloccato i polsi contro il materasso ,poi ‘ e adesso? Che fai?’, volevo piangere quando con una mano teneva i miei polsi un po’ più sopra di dove stava la mia testa, e con l’altra mi faceva il solletico. Pensai ‘ho le gambe libere …’ , quindi non ragionai molto prima di agire e diedi un calcio in direzione ‘ spalla Styles’ , facendogli togliere la mano che mi stava solleticando .
‘ cos’hai fatto?’ mi chiese tentando di fare il finto arrabbiato, tentai di farmi più piccolina scendendo piano piano per “paura” di cosa avrebbe fatto. Ma mi bloccò sedendosi a cavalcioni su di me, ‘ ecco lo sapevo, ora si che sono nelle merda …’ pensai. Incominciai a tirargli qualche pugno sul petto, ma lui era impassibile, mentre se la rideva, mi agitavo tra le sue gambe tentando di farlo spostare almeno di qualche cm, ma niente. Quindi ci rinunciai e mi lasciai ‘morire’ sul letto stremata, ‘ dai … finiscimi ’ gli dissi guardandolo in quegli occhi stupendi, si chinò su di me, e si avvicinò sempre più al mio viso, deglutii quando i nostri nasi erano a pochi cm di distanza, poi sorrise. Si sentivano solo i nostri respiri, ci guardavamo negli occhi, poi Harry spostò lo sguardo sulle mie labbra, io mossi un po’ la testa per vedere se si risvegliava dal mondo dei sogni , ma non successe niente, Harry e i suoi occhi erano ancora lì , fermi. Mi morsi il labbro inferiore. I miei occhi erano fissi su Harry, e sulla posizione in cui eravamo. Il naso di Harry sfiorava la mia guancia destra., mentre i suoi ricci mi solleticavano il resto del viso. I nostri corpi erano a una distanza millimetrale, e le nostre labbra ancora più vicine, anzi, riuscivo a percepire un minimo calore del labbro superiore di Harry sul mio labbro inferiore.
Stava per accadere un’altra volta. Ma questa volta sarebbe stato su un letto; con un ragazzo a petto nudo.
Il mio petto si alzava e si abbassava in modo irregolare; perché Harry aveva quell’effetto su di me? Non avevo paura, non ero agitata, e tanto meno nervosa, non capivo cosa mi stesse succedendo, fino ad un attimo prima eravamo a lottare coi cuscini, ridendo e scherzando, e ora invece stavamo su un letto, il suo letto, sul punto di baciarci; ma per qualche motivo c’era qualcosa che ce lo impediva; …
Continuavo a fissarlo negli occhi mentre lasciavo libero sfogo ai miei pensieri, che si sovraffollavano nella mia mente. La punta del mio naso toccava la sua, e i suoi ricci mi solleticavano la fronte. Ci fu un sospiro da parte sua,, poi entrambi chiudemmo gli occhi e ci avvicinammo sempre di più , l’uno alle labbra dell’altro ….

‘ HAAAAAARRY!?’. I suoi occhi si aprirono , e sbuffò innervosito da ciò che era appena successo, …
‘ merda …’ . Sussurrò fissandomi per poi distogliere la posizione in cui eravamo , e si diresse verso la porta per andarla ad aprire. Zayn aveva appena bussato alla camera di Harry, e ciò lo infastidì parecchio; ma in qualche modo gli ero grata; sarei svenuta da un momento all’altro se non avesse bussato in quel preciso istante.
‘ … che vuoi ?’ domandò acido Harry.
‘ ehi calmati Harry …. ! Ero venuto solo a dirti di incominciarti a preparare se non vuoi arrivare in ritardo alla partita!’ . Lo informò Zayn .
‘ partita? Quale partita?’, Chiese lui perplesso.
‘ Harry ripigliati! La partita di basket! è oggi alle 14,00 !’
‘ oh cazzo la partita! dai ci metto due secondi e sono pronto!!’.
‘ si ma sbrigati sono già le 13,07 , e conoscendoti non so se riuscirai a finire di preparati in mezz’ora!’ Harry spalancò gli occhi e poi si guardò l’orologio che portava al polso. ‘ o cristo santo … scappo!’. In una frazione di secondo era scattato in bagno chiudendosi la porta dietro le spalle con una forza pari a quella di Hulk. Sobbalzai al rumore provocato dallo scontro. Nel frattempo Zayn era rimasto lì sull’orlo della porta in silenzio mentre fissava il suo orologio. Non capivo bene cosa stesse facendo. Ma lasciai perdere e ritornai ai miei pensieri. Passarono dieci minuti, eravamo nelle stesse posizioni di prima, nessuno aveva detto niente, e Harry non era ancora uscito da quel fottuto bagno.
‘meno male che in due secondi era pronto’ ridacchiai.
Zayn sbuffò e poi disse ‘ già … è sempre la stessa storia. Ma dopo un po’ ci fai l’abitudine! Ahah !’
Ritornò il silenzio. Mi era venuta fame, e la pancia non esitò a farsi sentire , mettendomi in imbarazzo. Zayn si girò verso me e mi rivolse un cenno, ‘la cucina è giù , la seconda a destra!’ . Lo ringraziai e mi diressi giù per le scale. Dopo non molto mi raggiunse anche lui, aprì il frigo e ne tirò fuori una bottiglia di bevanda energetica blu (‘?) , Gatorade, sicuramente, e se la infilò nella borsa da palestra, io sorseggiavo un bicchiere d’acqua gasata appoggiata al bordo del tavolo. ‘ acqua gasata a colazione?’. mi domandò divertito Zayn.
Risi leggermente abbassando lo sguardo e sistemandomi i capelli che si erano arruffati a contatto col cuscino. ‘se il tuo ragazzo si sbriga magari prima di andare in palestra ci fermiamo al MC.’
‘ non è …!’. Non feci in tempo a finire la frase che dalla porta della cucina uscì Harry con un ‘ECCOMI’ detto con quel sorriso stupendo che solo lui può avere. Abbassò la testa e si sistemò i ricci ribelli (?) .

***
Eravamo in macchina, c’eravamo fermati al MC Drive, e avevamo preso un pacchetto di patatine + coca cola a testa, mentre dovevamo passare a prendere “degli” amici di Harry. Guidava Zayn. In 4 minuti arrivammo davanti a un casa, Harry scese dalla macchina per andare a citofonare; attese qualche secondo e dal cancellino ne uscì un ragazzo moro, alto, Harry stava guardando ancora il cellulare mentre il ragazzo moro salì al posto di Harry lanciando la borsa sul sedile posteriore affianco a me, facendomi sobbalzare, che per poco non me la tirava addosso . Non ero pienamente convinta che quella lì fosse una borsa, due di quelle ( quella di Harry e la sua) , occupavano già un posto in macchina. Mi chiesi come ci saremmo stati in una macchina da cinque se sarebbe entrato qualcun altro.
Harry rientrò in macchina sedendosi affianco a me, mentre scriveva qualcosa a un certo ‘Nico’ , lessi quello che gli scrisse ‘ tra 5 minuti siamo lì’ . come scusa? E come ci stiamo in macchina?
Stavo ipotizzando su come ci saremmo stati nel frattempo, quando la macchina si accostò davanti ad un palazzo abbastanza grande, su un color grigiastro, abbastanza brutto a dir la verità, la prima mia impressione fu che quelle erano case popolari, non intendevo indagare più di tanto anche perché non è che me ne fregasse qualcosa. Lasciai perdere. Harry mi disse di scendere dalla vettura , e così feci, poi dall’entrata del palazzo uscì un ragazzo un po’ più basso di Harry che portava i capelli rasati, Nico suppongo, la cosa che notai per prima furono quegli occhi color ghiaccio con varie striature di blu mare, erano una cosa bellissima. Indossava un paio di jeans chiari stracciati sulle ginocchia, e una t-shirt bianca attillata, che non lasciava molto a desiderare. Nell‘insieme era un ragazzo molto attraente, aveva un certo feeling
Saltò in macchina salutando tutti ,. La sua voce era calda e rassicurante. Anche Harry si sistemò in macchina lasciando fuori solo me.
‘ Alice! Salta su!’ . Mi disse lui.
‘ si, e dove mi dovrei mettere?’ . Gli chiesi io un po’ perplessa. Lui mi rispose solo battendo un paio di volte le mani sulle sue gambe. Io rimasi un po’ titubante, e lo guardai con aria interrogativa. Poi disse ‘ dai è solo per cinque minuti’, lo fissai un po’ diffidente , e alla fine salii in braccio a Harry, chiuse la portiera e ripartimmo.
‘ tanto per la cronaca deve salire qualcun altro?’ intervenni per spezzare il silenzio, nessuno sembrava sentirmi , erano tutti presi a fare qualcosa con il cellulare. Anche Zayn sembrava non avermi sentito, quindi decisi di ritornare a starmene zitta. Dopo poco mi venne in mente che non sapevo nemmeno il nome del ragazzo moro; aprii la bocca per domandarglielo , ma la richiusi subito. E altri bei dieci minuti passarono, e io stavo sempre più scomoda su Harry. Sbuffai, e Harry spostò per un secondo lo sguardo su di me, per poi ritornarsene a “chattare”. Ma che cavolo avevano di così interessante quei cellulari? Perché non curiosare un po’?
Allungai un po’ gli occhi sul cellulare di Harry e vidi che aveva aperto whatsApp, era in un gruppo, lessi i messaggi :
‘Nico: Oh harry, ma come si chiama la tipa? ‘
‘Davide: serio come si chiama?’
E così il moro si chiamava Davide ….
‘Harry: chiedeteglielo, non morde …. O almeno credo! :D’
‘Davide : minchia è figa!’
Stortai la testa, quando lessi il messaggio che aveva appena ricevuto, Harry mi guardò e si lasciò sfuggire una risata mentre io lo guardavo incredula di quello che avevano scritto , poi riprese a scrivere …
‘ Harry: dovresti vederla a letto …. xD’
Non ce la feci e mi partì “involontariamente” il gomito sul petto di Harry, e credo che gli feci abbastanza male perché gemette, per poi scatenarsi in una delle sue ‘bellissime’ risate . Vidi gli altri due ridere silenziosamente alla lettura del messaggio.
***


Arrivammo davanti di un capannone , Zayn accostò e scendemmo dall’auto; non sembrava essere un posto stupendo dove andare a costruire una palestra, non sapevo nemmeno che ci fosse una palestra . Entrammo nel capannone, e vidi che non c’era poi così tanta gente, forse sarebbe arrivata da lì a poco , ma la poca che c’era , oltretutto erano solo maschi, la maggior parte giocatori che si cambiavano e si riscaldavano, mi guardavano maliziosamente, non riuscivo a capire il motivo di tutte quelle sotto.specie di attenzioni, forse perché ero l’unica ragazza in tutto il locale, ma non credo … solo quando uno di quei ragazzi mi gridò ’ bel culo piccola’ , assimilai che era per il mio abbigliamento, indossavo ancora i “vestiti”, sempre che si possano chiamare vestiti una paio di culotte bianche e una t-shirt blu, della sera prima , e fu in quel momento che volevo morire , mi nascosi tra Zayn e Nico , cercando di coprirmi il più possibile, Harry lanciò un’occhiata d’avvertimento al tipo che mi aveva ‘parlato’ poco prima, per poi ritornare a sorridere come se non fosse successo nulla. Ci stavamo dirigendo verso gli spogliatoi , ma mi bloccai. Credo che se ne fossero scordati che tra loro c’era ance una femmina. Zayn si fermò insieme a me e mi portò a sedere su una delle tante panchine della palestra. Ci sedemmo.
‘ tu non giochi?’gli chiesi vedendo che non andava a prepararsi.
‘ non posso, …’ rispose ‘ per via del ginocchio , poco tempo fa me lo sono fratturato giocando, e così per un po’ non potrò più giocare …’ continuò lui, quasi rassegnato.
‘ ohw … capisco …’
La partita iniziò.




Bene bene bene! Eccoci qui al 8 capitolo di ‘ She’s not afraid’ , come vi è sembrato? :D Recensite in tante! Grz Xx. Ali : )

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Capitolo 9
*** 9 capitolo ***



she's not afraid FF




***


La partita procedeva senza problemi, almeno, da quello che capivo cioè poco e niente, sembrava stesse procedendo a favore delle squadra di Harry. Eravamo ancora seduti sulle panchine ,in silenzio mentre seguivamo la partita, … insomma, Zayn seguiva la partita io invece non ci ho mai capito niente, ma non solo nel basket, in qualsiasi altro sport. Mi limitavo a guardare correre i ragazzi avanti e indietro per il campo, applaudendo solo quando applaudiva Zayn, almeno ero sicura che così non avrei fatto altre figure.
Gli spalti e le panchine si erano riempite in poco tempo. Si sentivano trombette suonare, urla, applausi, e robe varie … manco fossimo allo stadio ! Zayn stava con le gambe divaricate leggermente, e i gomiti sulle ginocchia che sorreggevano il viso, era attento ad ogni singola mossa che facevano quelli della sua squadra, e quando segnavano, si alzava in piedi ad applaudire. Tenevo la borsa sulle gambe, così per sicurezza, ad un certo punto sentii vibrare il mio cellulare che vi avevo riposto poco prima. Rovistai un po’ nella borsa fin quando non lo trovai, era Selene che mi stava chiamando. Mi alzai per uscire a rispondere , presi la borsa, e mi feci spazio tra la folla.
‘ si?’
‘ Ehi Ali, senti stasera ti va di venire a casa mia a dormire?’. Mi chiese.
‘ va bene che ti devo raccontare un paio di cose che sono successe … per che ora facciamo?’. Le risposi.
‘ quando vuoi … anche alle sei va bene. Appena puoi vieni! Un bacio ’
La salutai e chiusi la chiamata, sistemai il cellulare in borsa e scrutai un po’ il posto in cui ero, credo che fossi nel retro della palestra, infatti mi ritrovavo un muro grigiastro davanti , tutto sgretolato; metteva angoscia quel posto, quindi rientrai in fretta. Rientrando nella palestra un odore repellente di sudore invase i miei sensi, facendomi tossire, scrutai un po’ tra la gente per individuare Zayn. Vidi un ragazzo che si guardava intorno come per cercare qualcuno, non lo riconobbi subito, poi capii che si trattava del ragazzo che stavo cercando io. Lo chiamai , lui si girò e mi fece cenno di raggiungerlo . Così feci.
‘ dov’eri andata?’. Mi domandò.
‘ a fare una telefonata.’ Gli risposi io .
Ci riaccomodammo sulle panchine e gli chiesi chi delle due squadre stesse vincendo , e lui mi rispose che era una parità. Io annuii e me ne ritornai a osservare come procedeva la partita. Mancavano due minuti prima che la competizione finisse. Harry riuscì a scartare la palla all’avversario, fece qualche palleggio per poi passarla a Nico.
…. 5.… 4.… 3...

Sembrava ovvio che sarebbe finita con una parità. Ma! COLPO DI SCENA! Agli ultimi secondi, Nico, tirò la palla. Gli spettatori erano con il fiato sospeso, Zayn si era alzato mentre era ipnotizzato dalla palla che tagliava l’aria, sentii un esultare del pubblicò quando la palla entrò nel canestro un secondo prima che la campanella di fine partita suonò. Mi ricordava tanto la scena di un film. Guardai Nico saltare addosso ad Harry mentre esultava.
***
Annunciata la vittoria , i giocatori si diressero negli spogliatoi e Zayn li raggiunse, lasciandomi sola come una cretina in mezzo alla folla , sospirai, e mi misi ad attendere che qualcuno dei ragazzi si ricordasse di me. Aspettai e aspettai , alla fine mi stufai, la gente se ne era andata quasi tutta, e i ragazzi non si sbrigavano a uscire dagli spogliatoi., quindi decisi di incominciare ad incamminarmi verso l’uscita. Non feci in tempo ad alzarmi dalla panchina , che la voce di Harry rimbombò per tutta la palestra, facendomi deglutire . Non capii cosa avesse detto , ma di sicuro era non poco arrabbiato, non poco. Si capiva dal tono che aveva usato. Restai immobile per qualche secondo, quando sentii di nuovo una voce provenire dagli spogliatoi , non era quella di Harry. Non l’avevo mai sentita prima d’ora. Mi incominciai a preoccupare quando dalla bocca di Harry uscirono parole poco carine. Mi diressi verso gli spogliatoi, che non distavano molto dalla panchina in cui ero seduta. Camminai per qualche secondo, fin quando non li raggiunsi. Stavo per aprire la porta , ma qualcuno mi anticipò aprendola al posto mio da dentro, la spinse violentemente contrò la mia spalla facendomi gemere dal dolore, ne uscì un ragazzo alto e robusto, sembrava arrabbiato, e molto. Solo dopo riconobbi che si trattava del caposquadra della squadra avversaria. La porta sbattè richiudendosi mentre cercavo di attenuare il dolore che quel ragazzo mi aveva provocato. La riaprii subito soffermandomi all’entrata, vidi Harry senza maglietta con il petto sudato che si alzava e si abbassava in modo troppo irregolare, l’espressione che aveva in viso era un’espressione che faceva venire i brividi, con i muscoli tesi. Mi guardò quando si accorse che ero entrata , poi distolse lo sguardo e io me ne uscii , per evitare domande.
Mi incamminai verso l’uscita della palestra, mi sedetti su un muretto ad aspettare che i ragazzi uscissero. La poca gente che era rimasta all’interno si sbrigò ad uscire dall’ edificio, lasciandolo deserto se non per il fatto che al suo interno restavano solo le due squadre. La gente mi guardava male vedendomi vestita in quel modo, e non avevano tutti i torti, ero consapevole che vestita così la gente pensasse male di me, o che fossi una poco di buono, diciamo! Ma non gli diedi grande importanza. Udii dei passi , mi rimisi in sesto pensando fossero i ragazzi , ma appena la porta si aprì capii che non erano i ragazzi che aspettavo io, altri ragazzi, quelli della squadra avversaria. Uno di loro uscendo mi fulminò con lo sguardo, facendomi trasalire. Deglutii. Mi chiedevo che cosa avevo fatto io per meritarmi quell’occhiataccia. Rimasi a fissarli finche non fossi stata certa che se ne sarebbero andati definitivamente. Li vidi un’ultima volta mentre salivano in macchina. Nello stesso preciso momento in cui il rombo della macchina si fece sentire rumorosamente spaventandomi, altrettanto fece Zayn quando mi diede una pacca sulla spalla .
‘oh … siete voi’ tirai un sospiro di sollievo, portandomi una mano al petto.
‘ andiamo che è tardi …’ . Disse Nico impassibile.
Cos’è oggi erano un po’ tutti nervosi? Ci dirigemmo verso il parcheggio che distava qualche minuto dal punto in cui ci trovavamo . Nessuno spicciò parola per gran parte del viaggio ; incominciò a piovere , e l’unico rumore che si sentiva era quello del lieve scontro tra gocce e vetro, …. anche io, come d’altronde i ragazzi, ero completamente avvolta nei miei pensieri, era successo qualcosa di cui io non ero a conoscenza? Me ne ero quasi dimenticata! La scena a cui avevo assistito poco prima, quando entrai negli spogliatoi incrociando lo sguardo gelato di Harry. Un brivido salì lungo tutta la mia schiena facendomi scuotere leggermente sulle sue gambe. Lui alzò il viso , facendo incontrare per l’ennesima volta i nostri sguardi.
‘ freddo?’ Mi domandò lui.
Annuii leggermente a testa basa, ‘alzati un secondo ’ mi disse mettendo le grandi mani sui miei fianchi tirandomi su. Si sfilò la felpa e me la porse, la presi e infilai le braccia nelle maniche, fui subito invasa dal profumo di quella felpa , l’inconfondibile profumo di Harry. Nonostante la felpa avevo ancora la pelle d’oca, sulle gambe più che altro, guardavo la strada attraverso il finestrino , non sapevo nemmeno dove ci trovassimo; rimasi un po’ perplessa quando vidi un edificio familiare. Ma certo! La casa di Deli … hem … mia madre! Distolsi lo sguardo. Delle mani calde si poggiarono sulle mie cosce scaldandole, le sfregavano delicatamente , in modo da produrre caldo, poi il movimento si dissolse fino a quando non furono completamente ferme sull’ interno coscia, mandai giù a fatica la saliva, per poi precedere Harry, bloccandogli le mani , facendogli capire che oltre non doveva andare. Percepii il suo sorriso. Gli tenni bloccate le mani per qualche secondo, e poi le riportai al loro precedente posto, sul poggiatesta del sedile di Zayn. Le dita di Harry cominciarono a giocare con l’estremità dei miei pantaloncini-culottes, presi un bel respiro per trattenermi; ma ‘loro’ continuavano, fin quando una di esse non decise di esplorare l’interno del capo che indossavo. Mi irrigidii di colpo.
‘tranquilla non faccio niente’ mi sussurrò all’orecchio. Dovevano per caso tranquillizzarmi quelle parole? No perché non ci riuscirono. Decisi di non fare ancora nulla , e Harry come detto si limitò a muoverle leggermente nel mio interno coscia, senza esplorare ‘le profondità’del mio corpo , se si può dire così. Altri dieci minuti passarono e arrivammo davanti casa di Davide, prese la borsa ,salutò tutti e scese dalla vettura incamminandosi verso casa. Feci per alzarmi ma le mani di Harry mi trattennero su di lui, ‘chissà? Magari voleva continuare il suo lavoretto’ stralunai gli occhi al solo pensiero e mi rimisi seduta sulle sue gambe , questa volta a gambe chiuse, non che prima ce le avessi aperte, ovvio, ma era rimasto uno spazio minimo tra di esse. Pensavo che così Harry non si sarebbe spinto a livelli superiori. Cinse intorno ai miei fianchi le sue braccia lasciandosi cadere sullo schienale del sedile. Teneva le braccia ben salde al mio bacino, aveva per caso paura che scappassi? Arrivammo a casa di Nico, scese dalla macchina, scaricò la borsa, ci salutò e se ne ritornò in quell’ orrenda palazzina che incuteva terrore. Ripartimmo.

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Eccomi qui al 9° capitolo della mia prima fan fiction a capitoli! Recensite e ditemi cosa ne pensate !
grazie
Xx. Ali

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Capitolo 10
*** 10 capitolo ***


(10° ) capitolo



she's not afraid FF




***


‘ hei, Alice a te dove ti porto?’ mi domandò Zayn.
Ero ancora seduta sulle gambe di Harry che incominciavano a diventare sempre più scomode , esitai un minuto poi risposi ‘ a casa di mio padre…’ .
Lo sguardo di Harry si incupì rapidamente, non aveva dimenticato ciò che era successo il giorno precedente, e difficilmente se ne sarebbe dimenticato . ‘ sei sicura di voler tornare?’ mi chiese sottovoce, con quel filo di preoccupazione che accennava a farsi sentire in essa. Abbassai lo sguardo poi annuii leggermente stringendomi tra le spalle , di colpo tutto ciò che era successo la notte prima mi invase la mente , lasciandomi in uno stato di trance per qualche secondo, non riuscii a trattenere quella fottuta lacrima che mi rigò il viso una volta tornata cosciente. Lo sapevo che Harry mi stava guardando, quindi mi sbrigai ad asciugarla con il polso della mano destra.
Incrociai per un microsecondo il suo sguardo che esprimeva rabbia e compassione; poi ritornai a guardare oltre il vetro del finestrino.
Poco dopo la vettura accostò , Zayn scese dall’auto e si diresse coprendosi la testa col cappuccio della felpa nera , per non bagnarsi i capelli con la pioggia, verso un bar lasciando me e Harry soli in macchina. Pregai il cielo che Zayn sarebbe tornato il prima possibile; mi metteva a disagio stare sola con Harry in situazioni del genere, conoscendolo. Nessuno parlò , l’unico rumore che si sentiva era quello dello scontro tra acqua e vetro. Poco dopo l’acqua ricadde su tutto il finestrino coprendomi la visuale del bar in cui Zayn era entrato poco prima .
‘ ehm … cos’è andato a fare Zayn?’ domandai al riccio per assottigliare lo strato di tensione che si era creato.
‘ è andato a prendersi un pacchetto di sigarette …’ rispose lui.
‘ non sapevo che fumasse … e tu … fumi?’.
‘ no …!’. Quella risposta mi diede sollievo, non mi piaceva il fumo, anzi, lo odiavo a dirla tutta. La portiera si spalancò e Zayn risalì in macchina.
‘vuoi?’ mi chiese porgendomi il pacchetto di sigarette ‘non fumo …’ gli risposi io spostandomi di dosso il pacchetto, probabilmente feci una faccia un po’ schifata involontariamente , visto che Harry accennò a ridere. Lanciò il pacchetto di sigarette sul sedile affianco al suo ; Zayn, rimise in moto l’auto e ripartimmo.
Dopo venti minuti circa.
‘qui giusto?’ mi domandò Zayn accostando davanti alla via di casa mia, acconsentii. Feci per togliermi la felpa di Harry. ‘tienila’ mi anticipò lui. Lo guardai come per dire ‘sicuro?’ , lui annuì . Zayn nel frattempo scese dalla macchina per venirmi ad aprire la portiera.
Una volta scesa salutai Zayn, quando feci per salutare Harry, la sua mano afferrò il mio polso bloccandomi. Guardai le nostre mani un po’ sconvolta.
‘ ti accompagno ’ rispose lui con uno sguardo di intesa. Capii al volo il perché. Scese dalla macchina e ci incamminammo verso casa. Nel frattempo parlammo un po’. Una volta raggiunta la soglia di casa cercai nella borsa le chiavi, faticai un po’ per trovarle , si erano imboscate in un angolino della borsa. Le infilai nella serratura e girai, mi voltai per salutare Harry, quando vidi che fissava un punto ben preciso del mio corpo … , anche quando ero completamente voltata i suoi occhi erano fissi nello stesso punto. Stava fissando il mio sedere.
‘ehi, sono un po’ più sopra io!’ gli dissi divertita schioccandogli le dita davanti agli occhi per riportarlo sulla terra, lui rise; allungò la mano verso la mia, le nostre dita si incrociarono. Le sue mani erano morbide e calde, non avevo mai toccato mani più belle che le sue, sembravano vellutate. Sorrisi, vedendo le nostre mani toccarsi , e anche lui fece lo stesso. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, quel poco che bastò per farmi arrossire , lui lo notò e con l’altro braccio mi tirò verso di se, tenendomi stretta contro il suo corpo caldo. Risi leggermente prima di alzare lo sguardo e rincontrare quegl’occhi stupendi che mi fissavano. Mi lasciò staccare leggermente dal suo petto, senza però lasciare la presa col braccio. Deglutii quando i nostri sguardi si rincontrarono per l’ennesima volta, ma ora erano molto più vicini.
Tenevo lo sguardo basso , una delle mani di Harry spostò il ciuffo, che mi ricadeva davanti agli occhi, per poi alzare il mio viso in modo tale che mi potesse vedere bene in faccia.
La sua fronte si posò delicatamente sulla mia , poi il rumore del clacson della macchina di Zayn non esitò a rompere l’atmosfera che si era creata, Harry si voltò e fece segno di andarsene. Aveva intenzione di restare … cosa che non gli avrei mai permesso di fare se mio padre sarebbe già stato a casa, ma siccome non era ancora rientrato …
Mi dondolai nervosamente sui piedi , cercando di evitare di incrociare il suo sguardo . Poi uno strattone da parte di Harry mi tirò a lui facendomi quasi spaventare, ma piacevolmente, Harry si morse il labbro inferiore e a quell’azione non potei fare a meno di eliminare la distanza che era stata presente fino a pochi secondi prima, gettando le braccia attorno al collo di Harry.
Fu qualcosa di istintivo, non capivo perché lo avessi fatto … lo avevo fatto e basta, senza pensarci! Le sue labbra erano così morbide, così calde. Chiusi gli occhi per poter assaporare meglio la magia di quel momento; non pensavo più a nulla , come se la mia mente fosse distaccata completamente dal mondo attorno a noi .
Riaprii gli occhi staccandomi dalle labbra di Harry e l’unica cosa che mi veniva in mente era ‘Che cavolo avevo fatto?’ . Mi appoggiai la mano sulla fronte per poi sprofondare in un mare di vergogna, nel frattempo Harry stava assaporando il sapore che aveva sulle sue labbra ormai curvate in uno splendido sorriso.
Mi girai velocemente verso la porta e la spalancai, entrai in casa seguita da Harry, mi diressi verso le scale che portavano in camera mia, lasciando Harry al piano inferiore. Aprii velocemente l’armadio per tirarvi fuori un paio di jeans chiari, un po’ stracciati, fatto ciò sgattaiolai velocemente in bagno chiudendomi la porta alle spalle.
Mi infilai nei pantaloni ;avevo stranamente caldo perciò tolsi la felpa di Harry e la appoggiai sul bordo della vasca, alzai lo sguardo verso lo specchio notando il colore rosato che le mie guance avevano assunto, facendo riaffiorare tutte le sensazioni precedentemente provate; aprii il rubinetto dell’acqua aspettando qualche secondo prima che si raffreddasse.
Perché ero così nervosa? … insomma non ce n’era il motivo!
Mi bagnai le mani e me le appoggiai sulle guance. Poi presi un asciugamano e mi asciugai il viso, scrollando via dalla mia mente quelle sensazioni strane.
Presi un bel respiro e aprii la porta prima di guardarmi nuovamente allo specchio per sistemarmi i capelli .
In quel preciso istante il cellulare mi vibrò nella tasca , ‘nuovo messaggio : Selene’.
‘ ehi Ali, ma se stasera andiamo al cinema ? Così vieni qui per le 7,30 che ci prepariamo insieme!’
‘fantastico …’ sussurrai un po’ scocciata. Quel giorno la voglia di uscire e vedere qualcuno non giocava a mio favore , non è che avessi qualcosa contro il fatto di vedere Sel, anzi era da più di una settimana che non la vedevo e mi mancava molto, ma avrei preferito che uscissimo un altro giorno; comunque sia … stavo per rispondere a Sel quando la voce del ragazzo che avevo abbandonato di sotto si fece sentire alle mie spalle.
‘cosa fantastico?‘ intervenne con un tono di voce calmo e tranquillizzante.
Alzai lo sguardo verso lo specchio e lo vidi avvicinarsi sempre più; raggiunta una distanza millimetrica , Harry poggiò le sue calde mani sui miei fianchi. Potevo sentire il suo tiepido respiro infrangersi sul mio collo prima che lo iniziasse a baciare dolcemente, una serie di brividi percorse tutto il mio corpo, e poi ci si mise pure il cuore a battere all’impazzata, lasciandomi senza fiato.
‘ E- era Selene’ dissi a fatica , lui annuì con un ‘mhmh’ senza staccare le sue morbide labbra dal mio collo, ‘ devo andare da lei …’ continuai io. ‘ più tardi’ mi affrettai a concludere notando che Harry aveva smesso di baciarmi .
‘ perfetto , così abbiamo più tempo noi …’ . rispose Harry facendomi voltare verso di lui con una giravolta .
‘ più tempo per fare cosa?’ chiesi io intimorita.
Non mi diede una risposta ben precisa, si limitò a una risata leggera, doveva significare qualcosa quella risata? Dopo ciò le nostre labbra si unirono ancora una volta in un bacio ma non uno come il precedente, molto più … appassionato! Lasciai che la sua lingua entrasse nella mia bocca venendo a contatto con la mia. Le mani di Harry scivolavano dai miei fianchi ,sempre più in basso, fermandosi sul mio sedere.
Delle leggere strette da parte di Harry non potevano far altro che far aumentare il livello di eccitazione già presente, accentuato inoltre dal contatto ravvicinato con la sua erezione che premeva contro la mia pancia. Com’è che anche con i jeans riuscivo a sentire il calore delle sue mani , e non solo, sul mio corpo?
Solo una cosa poteva rovinare quel momento così …”HARD” diciamo. La chiamata di Selene mi fece sobbalzare, mi staccati dal corpo di Harry per poter rispondere.
‘ Pronto Ali?’
‘ciao Sel …’ risposi io nella maniera più calma che potessi.
‘ Disturbo?’
‘no … per niente!’ le dissi fissando Harry mentre si accomodava tranquillamente sul mio letto. Poi mi rigirai verso lo specchio, riprendendo a parlare. ‘ Ah … a proposito , per stasera va bene! Scusa se non ho risposto prima , ma ero … impegnata diciamo!’
‘ cosa significa quel “diciamo” Ali?’ chiese lei con tono un po’ malizioso.
‘ nulla, non significa nulla!’ chiusi la chiamata prima che avrebbe chiesto qualcos’altro, che poi le avrei raccontato tutto quando ci saremmo viste, quindi non cambiava nulla, soltanto che non lo volevo dire davanti ad Harry. Tutto qui.
Uscii dal bagno e mi diressi verso il comodino accanto al letto posandovi sopra il cellulare , spostai lo sguardo verso Harry, notando che si era appoggiato tranquillamente allo schienale del MIO letto. Allora mi inginocchiai di fianco a lui osservando i suoi movimenti stramaledettamente sexy. Non so come ci riuscisse ma ogni suo singolo movimento risultava stramaledettamente affascinate.
Agii di impulso, mi precipitai alle labbra di Harry e con il suo aiuto riuscii a mettermi su di lui; le sue mani incominciarono a salire sotto la mia maglietta lungo tutta la mia schiena , mentre la sua e la mia lingua giocavano appassionatamente nella mia bocca. Tenevo le mani sul petto di Harry e non riuscivo a trattenere le piccole strette che ogni tanto davo a Harry.
La sua erezione si faceva sempre più evidente quando involontariamente mi mossi leggermente sopra Harry, che si lasciò scappare un gemito di piacere dalla bocca. Le sue mani continuavano a vagare sul mio corpo fino a fermarsi sulla zip dei miei jeans. E fu lì che mi bloccai. Mi distaccai qualche centimetro da Harry, bloccandolo con una mano .
‘ H-harry … ora no .. Tra poco mio padre sarà a casa …’. dalla sua bocca uscì un gemito di lamento,
‘ Ti prego .. Harry …’
‘ sarà per un’altra volta …’ concluse Harry dispiaciuto lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.



eccomi qui bellissime con un nuovissimo capitolo appena sfornato di She's not Afraid ... scusate se ci ho messo tanto per aggiornarlo ma con la scuola, ecc sono stata troppo impegnata .-. allora ...che ne pensate? :)

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Capitolo 11
*** 11 capitolo ***


11 capitolo



she's not afraid FF




***


‘ H-harry … ora no .. Tra poco mio padre sarà a casa …’. dalla sua bocca uscì un gemito di lamento,
‘ Ti prego .. Harry …’
‘ sarà per un’altra volta …’ concluse Harry dispiaciuto lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.
Annuii leggermente e ricambiai il bacio ,
‘ promesso?’ mi domandò lui con una faccia da cucciolo.
Risi leggermente spostandomi il ciuffo di capelli dietro l’orecchio , guardando le mie mani toccare il petto tonico di Harry, che non ottenendo una mia risposta immediata , mi bloccò i polsi sul suo corpo , facendomi alzare lo sguardo verso i suoi occhi .
‘ promesso?’ mi ripeté una volta ottenuto il mio sguardo in attesa di una risposta.
‘ promesso …’ .
‘bene, così mi piaci piccola’ mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio, come se fosse stato un segreto. La sua voce era qualcosa di così rilassante , ogni volta che diceva qualcosa sottovoce una serie di brividi correva lungo tutta la mia schiena … trasmetteva tranquillità … calma.
Scesi da sopra Harry per controllare il messaggio che mi era arrivato poco prima. Sbloccai velocemente pensando che fosse Sel, ma non era suo. Nel frattempo Harry si era messo sotto le coperte coprendosi anche fin sopra la testa. Che voleva fare ora?
‘ chi è?’ mi domandò da sotto il piumone che rendeva la sua voce così buffa.
Gli rivolsi uno sguardo un po’ storto ‘che cazz …?’ dissi.
Avendo sentito la mia risposta sbucò fuori da sotto le coperte con quel suo bellissimo sorriso e i ricciolini tutti spettinati , richiedendomi chi fosse.
‘nessuno’ gli risposi mentre tentavo di andare vicino a lui sotto le coperte ma lui mi spinse via , facendo una faccia mista tra lo scherzare e l’essere offeso,
‘ Ahio! Perché?’ .
‘ non mi vuoi dire chi era!’ . Stava scherzando o era serio? Ci rimasi malissimo a quel’azione.
‘ era la Vodafone!’ risposi io leggermente sconvolta e così sul suo viso riapparve quel sorriso stupendo.
‘ vieni qui scema’ alzò le coperte e mi invitò a sdraiarmi affianco a lui. Esitai un attimo guardandolo un po’ stralunata .
‘ dai stavo scherzando …’ continuò lui sorridendomi. Così mi intrufolai affianco a lui , accucciandomi il più vicino al suo corpo. Poi con una mano afferrò il piumone e lo portò sopra le nostre teste oscurandoci così la visuale.
Il mio petto si alzava e si abbassava coordinato con quello di Harry.
‘Harry ma perché ci h …’ non feci in tempo a finire la frase che Harry mi ammutolì posando sulle mie labbra il suo dito.
‘ sshhh …’ sussurrò. Anche pur non vedendo capivo che Harry era di fronte a me, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie guance, mentre le sue braccia circondavano la mia vita. Passammo un altro po’ di tempo in silenzio.
‘sai …’ disse lui sempre sussurrando. Aspettai che continuasse la frase , ma anche dopo un po’ non concluse nulla.
‘ che cosa? Che cosa so, Harry?’ chiesi io impaziente di una risposta.
‘mi serviva il buio per farlo’ . rimasi completamente spiazzata da quella risposta, che decisamente non mi aspettavo affatto . Esitai un po’ prima di rispondergli.
‘ … Harry ti ho già detto che non possiamo fare sess …’ poi una risata leggera mi prese alla sprovvista facendomi ammutolire.
‘ ma no scema, cos’hai capito?’ mi sussurrò accarezzandomi la guancia delicatamente. ‘ non intendevo fare sesso …’ . la sua risposta mi diede sollievo.
‘ e allora fare cosa?’ .
Ci mise un po’ per dire qualcosa, all’inizio sentii che fece un respiro profondo.
‘ Ali … tu …’ . io? Io? Io cosa Harry? Per quanto riuscissi a vedere immersa nel buio , lo guardai speranzosa che avrebbe continuato quella benedetta frase una volta per tutte.
‘ tu mi piaci!’ e lo fece. Spalancai gli occhi. E come se il mondo si fosse bloccato intorno a me e intorno a noi, lo stesso fece il mio cuore. Smise di battere per qualche secondo, che sembrava durare un’eternità.
Le mie guance erano bollenti . ‘ H-harry … non so cosa dire …’
‘ beh … dì se ti piaccio anche io oppure mi trovi un cesso ,… non so dimmi tu!’ rispose lui speranzoso.
‘ … mi piaci Harry!’si moriva sotto quelle coperte perciò me ne uscii fuori, forse la colpa era di tutta quell’ emozione, e in così poco tempo. Poi sbucò fuori da sotto il piumone anche lui.
Mi avvicinai cautamente alle labbra di Harry, iniziandolo a riempire di baci come mai avevo fatto prima d’ora, affondando le mani nei suoi soffici ricci , cogliendolo un po’ alla sprovvista , visto che non sapeva più dove mettere le mani mentre lo baciavo.
Mi staccai dalle sue labbra , con un sorriso a 32 denti , non riuscivo ad assimilare ancora ciò che avevo sentito.
‘ oh cazzo …’ dissi poggiandomi la mano sulla fronte sentendo che andavo a fuoco , lui rise di gusto osservandomi.
‘ quindi ora tu saresti la mia ragazza?‘
Non dissi niente per un momento, spiazzata dalla domanda di cui non conoscevo risposta.
‘non so … dimmelo tu!’
Restavo immobile ancora leggermente sotto shock; non avrei potuto desiderare di meglio che essere la sua ragazza.
‘ dai vieni qui’ mi avvicinai ad Harry e ci incominciammo a baciare con foga. ERO FELICE. Dopo tutto quello che stavo passando, Harry mi era riuscita a rendere FELICE.

‘ Ali ma dove sei? Dovevi essere qui mezz’ora fa’. A causa di troppo euforismo mi ero dimenticata dell’appuntamento a casa di Sel .
‘ Harry devo andare …’ dissi tentando di fuggire, prima che rimanessi soffocata dai suoi dolci baci .
‘Harry? Chi è Harry, Ali?’ mi domandò Sel dall’altra parte del telefono.
‘nessuno arrivo ’
Dissi frettolosa prima di chiudere la chiamata. ‘te ne devi andare’ annunciai ad Harry. Lui protestò ‘Lascia almeno che ti accompagni …’ disse scoccandomi un bacio su una guancia per poi alzarsi porgendomi la mano e tirarmi a se.

‘ come mai sto sorriso Ali?’. mi domandò Sel appena subito dopo avermi salutata : una volta entrata in casa sua.
‘ che c’è? Mi mancavi tutto qui!’ le risposi io tentando di fare l’indifferente cercando di non incontrare il suo sguardo, sapendo che se l’avessi guardata negli occhi sarei scoppiata in una risata fragorosa, morivo dalla voglia di raccontargli tutto ciò che era successo ,o quasi tutto, ma aspettavo che fosse lei a domandarmelo.
‘ ok qui tu non me la racconti giusta. Dai avanti … che ci faceva Styles con te fuori casa mia?’ . Mi diressi verso la sala.
‘ un momento signorina bella! Quella felpa?’ le sorrisi di nuovo facendole segno di seguirmi in sala . ‘ Non dirmi … Oddio Ali non dirmi che è sua la felpa!’ scoppiai in una risata di gusto, per poi acconsentire.
‘ ora capisco … Che faceva Harry a casa tua?’ mi chiese impaziente di estorcermi ogni minimo particolare di ciò che era successo qualche ora prima.
‘STO CON HARRY!’ dissi io tutta euforica , facendo poi dei versi strani , ok ero eccitata , super eccitata per ciò!
‘ Oh Dio Ali! Quel Harry?’ chiese Sel indicando fuori dalla finestra dove poco prima c’era Harry. ‘ … cioè … Styles?’ mi domandò curiosa, sembrava che fosse più eccitata di quanto non lo fossi io.
‘ehi, ehi, calma … è il mio ragazzo non il tuo!’ le dissi notando i versi eccitati che lasciava uscire dalle sue labbra ,che presto si trasformarono in una risata di gusto.
‘sei una cogliona!’ dissi io ridendo appena mi saltò addosso abbracciandomi!
‘dai racconta … non ci credo che non avete fatto niente su quel letto!’ mi guardò con un sorriso malizioso per poi scoppiare in un’altra delle sue splendide risate. Le lanciai il cuscino dritto in faccia, insomma, non avevamo fatto nulla! No?


Il film era stato abbastanza bello , e una volta finito sarei dovuta andare a casa di Sel a dormire.
‘oh sai che Harry ha un fratello?’ dissi io mentre mi infilavo in bocca una caramella presa al bar del cinema poco prima.
‘ pensavo fosse figlio unico Styles!’ rispose lei un po’ stranita.
‘ già … lo pensavo anche io, ma se ti dico chi è non ci credi!’ le dissi con un sorriso malizioso. ‘dai spara! È figo?’.
‘ e me lo chiedi? Anche se non sono fratelli biologici cavolo … sono due fighi da paura’.
‘dai me lo dici o no?’ Mi disse lei tutta eccitata e vogliosa di sapere il nome del fratello.
‘ è Malik! ’ .
‘Aliii! Oddio Malik? Il tipo che gioca …’ mi disse gesticolando con le mani , come se si stesse pettinando un ciuffo immaginario per imitare la capigliatura di Zayn , intuii subito la sua frase e le rivolsi un sorriso sghembo.
‘ma io ti amo! Me lo devi far conoscere , per forza!’ urlò lei , ‘shhh, vuoi farti sentire da mezzo mondo?’
‘e che male c’è? Ma lo hai visto?’ . scoppiammo in una risata fragorosa.

Andammo a dormire che erano le due passate, per fortuna a Phoebe , la mamma di Sel, non demmo molto fastidio anche se facevamo un casino infernale, soprattutto lei che era troppo eccitata dalla notizia di Zayn.
‘ notte amore’
‘notte stronza’

Aprii leggermente gli occhi , disturbata dalla luce accecante che penetrava tra il tessuto delle tende della camera di Sel. Gemetti , per poi girare il viso dall’altra parte, trovando Selene intenta a fare non so che col mio cellulare.
‘ma che fai?’ dissi con la voce ancora impastata dal sonno, cercando di levarle il cellulare dalle mani. Senza successo.
‘ che amore ti ha chiamato Principessa’ disse lei con gli occhi da cucciolo, mi sedetti immediatamente per poi strappargli dalle mani il mio iPhone, ‘perché non ti fai i cazzi tuoi?’ le risposi io sorridendogli.
‘perché sono la tua migliore amica ed esigo che tu mi faccia leggere i messaggi che ti scambi con Harry!’ mi rispose sicura di se, stentando a ridere. Io la guardai male e poi scoppiammo in una risata di gusto prendendoci a cuscinate in faccia. Per fortuna che erano veramente morbidi quei cuscini, non so se sarebbe sopravvissuta alla mazzata che le avevo tirato se sarebbero stati un po’ più rigidi.

‘tra poco si inizia a sgobbare, si ritorna sui banchi’ disse lei con un tono leggermente malinconico al solo pensiero che saremmo ritornate in quella topaia, no forse topaia non era il termine che più si addiceva a quella scuola, ghetto , era quello esatto.
‘tra due giorni …’ annuii io. Nei pochi giorni che ci restavano a disposizione dovevamo soltanto pensare a divertirci, quindi proposi di andare in qualche locale. Lei annuii e stabilimmo che la sera stessa saremmo andate in una discoteca : Infernus.

Era sera , e ci saremmo dovute incontrare con Harry ed alcuni suoi amici direttamente al locale. Selene era venuta a casa mia per prepararsi insieme a me. Ci vestimmo in modo molto sexy e provocante, specialmente io, era la prima sera che uscivo con Harry da fidanzati, volevo fare colpo, non mi sarei lasciata perdere l’occasione!
(Io : http://it.tinypic.com/r/2irstmw/8 Sel: http://it.tinypic.com/r/1zv30q0/8 ) infilai così sopra una camicia nera e bianca a scacchi nel caso avessi freddo. Avendo già messo in mostra troppo il mio corpo , non ci andai pesante con il trucco: matita nera e Eye-liner. Voilà! Pronta!

Aprimmo la porta del locale e davanti ai nostri occhi c’era moltissima gente intenta o a ballare, o a bere o a parlare con altra gente, probabilmente lì dentro c‘era anche qualche pedofilo, considerato il fatto che era una discoteca per ragazzi e non per i 50enni presenti.
Non avevo idea se Harry fosse già arrivato, per cui cercavo di guardarmi intorno per vedere se lo trovavo mentre cercavamo di raggiungere dei divanetti dall’altra parte del locale. Persi la mano di Sel che stavo tenendo ben stretta , quando qualcuno mi tirò per i fianchi dal dietro. Mi girai spaventata per poi ritrovarmi davanti due bellissimi occhi verdi smeraldo, e delle labbra inarcuate in un bellissimo sorriso incorniciato da due seducenti fossette. Lo salutai.
‘ciao Ali …’ mi disse eliminando la distanza tra noi, beandomi del buonissimo sapore delle sue labbra.
Poi mi voltai per vedere dove era finita Selene, e cercando un po’ tra la calca notai che era un po’ disorientata , a tal punto da andar a sbattere contro il petto semi scoperto di un ragazzo, solo dopo capii che il ragazzo con cui si era scontrata era Zayn, soffocai una risata quando incrociando il suo sguardo, lei arrossì chiedendogli scusa.
Li raggiungemmo per poi ritornare in pista a ballare. Di fronte a me avevo Harry, con cui ero a una pericolosa distanza ravvicinata, tenevo lo sguardo basso per evitare di incontrare il suo sguardo focoso.
Ogni tanto puntavo gli occhi alle ragazze alle spalle di Harry che lo fissavano come se se lo stessero scopando con gli occhi. Il nervoso saliva ogni volta che una del gruppetto di zoccole lanciava una risatina per farsi notare dal mio ragazzo. Avevo sempre la testa bassa quando due dita accarezzarono il mio viso, alzandolo verso il suo. E fu così che il mio nervoso si affievolì,
delicatamente Harry si avvicinò a me e incominciò a baciarmi delicatamente le labbra rosee bagnandomi leggermente i labbro inferiore con la lingua, come se mi stesse chiedendo il permesso.
Aprii leggermente la bocca per poi ritrovarmi con la sua lingua nella mia bocca che a contatto con la mia , faceva venire i brividi. Non avevo mai provato sensazioni così belle prima d’ora.
Allungai lentamente le braccia intorno al collo di Harry, mentre le sue mani dalla mia schiena nuda scendevano più in basso verso il mio fondoschiena, massaggiandolo delicatamente.
Aprii leggermente un occhio per vedere l’espressione di quelle zoccole mentre mi baciavo con Harry, e vidi che una di loro mi fissava schifata , e rivolgendomi a lei mi partì involontariamente un gestaccio.
Il baciò durò per qualche minuto e quando si staccò da me , si leccò il labbro inferiore e sul suo viso apparve un sorriso compiaciuto.
‘che hai da guardar di là?’ mi chiese il riccio.
‘ troie’ risposi io schietta, senza nessuno scrupolo, scatenando così la risata di Harry che tanto mi faceva uscire di testa.
Poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrandomi mi disse : ‘sei bellissima stasera …’ sorrisi leggermente a quelle parole, poi mi prese una mano e mi trascinò fuori dal locale spostando i vari corpi di persone ammassate per farci spazio tra la folla.
Uscimmo dal locale e subito una folata di vento gelato mi fece rabbrividire , e solo in quel momento mi resi conto che forse era meglio portarsi dietro la camicia, ma comunque, quella sensazione svanì in poco tempo, dopo che Harry mi avvolse tra le sue braccia calde e muscolose. Gli lasciai un bacio a bordo labbra per ringraziarlo.
Poi lui si appoggiò al muro del locale e io mi misi davanti a lui, incominciandolo a baciare con foga.
Ci unimmo in un bacio che di casto non aveva proprio nulla. Lui mi fece avanzare verso il suo corpo per unirlo al suo, mentre con entrambi le mani scendeva nel punto in cui era solito scendere, ovvero il mio sedere.
Sobbalzai quando il tocco di Harry si spostò sul bottone dei miei shorts slacciandolo e penetrando in essi con una mano, toccando la mia intimità . I movimenti di Harry si fecero sempre più insistenti ,e il livello di piacere aumentò ulteriormente quando mi penetrò con un dito,mentre nel frattempo mi teneva ben salda al suo petto.
Dalla mia bocca scapparono dei leggeri gemiti che probabilmente Harry sentì e compiaciuto dal suo lavoro , mi morse maliziosamente il labbro inferiore, levando poi il suo dito dalla mia intimità e riallacciandomi i pantaloncini.

In quel momento ero in completo imbarazzo davanti ad Harry, non sapevo che dire, quando fortunatamente la porta del locale di aprì , mostrandoci le figure di Nico , Zayn , Davide e qualche altro ragazzo della compagnia di Harry.
‘ ehi Styles che gli hai fatto?’ disse Nico con un sorriso malizioso. Ok! Come inizio di conversazione era già troppo. Così decisi di entrare per evitare domande imbarazzanti.
‘ entro ’ avvisai Harry , liberandomi dal suo abbraccio, così mi feci spazio tra Zayn e Davide e entrai per cercare Selene.
‘eccoti finalmente! Non ti trovavo più, ho mandato Zayn e gli altri a cercarti!’
‘ em … si ero fuori con Harry’ le risposi io cercando di farmi capire nella mischia.
‘andiamo a prenderci qualcosa’ mi gridò lei trascinandomi al tavolo dove erano presenti delle bibite.



ciao bellissime ^.^
eccoci qui all' 11 capitolo della mia prima Fanfiction a capitoli! finalmente dopo così tanti baci i nostri due protagonisti si fidansanooo *-* siete contente?
come potete vedere in questo capitolo si entra un po' più sull'arancione come rating... devo dire che è abbastanza imbarazzante scrivere le scene mlmlose con mia sorella che la segue xD !
Comunque sia... cosa ne pensate di Alice e Harry? ma sopratutto cosa ne pensate di questo capitolo? recensite

continuo a 2/3 recensioni .-. se no se non me la fila nessuno è inutile che la continui
grazie Xx Ali<3

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Capitolo 12
*** 12 capitolo ***


12 capitolo



she's not afraid FF




Mugolai quando i miei occhi si scontarono con i raggi del sole che entravano dalle tende di quelle finestre così familiari. Ero sicura di averle già viste, ma quando?
Un verso indistinto mi fece girare di colpo, per vedere chi fosse stato. Harry.
Ma certo! Ero a casa di Harry! Quelle finestre erano diverse dall’ultima volta che le avevo viste, sarà per colpa della luce.
Abbassai lo sguardo verso il pavimento per poi ritrovarmi davanti agli occhi , ai piedi del letto, il mio reggiseno, i miei shorts e la mia maglietta stesi a terra. Spalancai gli occhi per poi guardare sotto le coperte e capire il perché non avevo più addosso gli indumenti della sera precedente; e sinceramente avrei preferito non guardare.
La scena che mi si presentava davanti era Harry completamente , totalmente : NUDO. Insomma, non indossava nemmeno un paio di boxer, o … non so qualcos’altro! Non mi dava fastidio , anzi, ma diciamo che trovarselo in quelle condizioni di prima mattina, era un po’ spiazzante.
Mentre io indossavo solo una misera t-shirt , probabilmente sua . Allungai il braccio fuori dal piumone per raccogliere gli slip stesi sul pavimento per poi infilarmeli .
Mi chiedevo ancora cosa fosse successo la notte precedente, non riuscivo a ricordare nulla , anche se era facilmente intuibile visti i vestiti sparpagliati per tutta la camera.
Mi sedetti meglio per prendere il cellulare sulla mensola affianco al letto , sentendo poi il braccio di Harry cercare faticosamente di tirarmi a se; mentre con quella sua voce roca, ancora impastata dal sonno, così affascinante sussurrava un ‘buongiorno’ stampandomi un bacio sui capelli.
Un inebriante profumo mi pervase i sensi. Il suo profumo.
Mi sedetti subito dopo aver ricambiato il bacio, voltandomi prima che lui si alzasse mostrando tutto il suo bel corpo, e quando dico tutto è proprio tutto!
Mi portai il cuscino sulle gambe per poi stringerlo al petto sprofondandoci dentro, respirando quel buonissimo sapore di Harry.
Dopodiché mi alzai sempre col cuscino tra le braccia e andai verso la finestra guardando oltre il vetro. Era una giornata bellissima, c’era il sole e non faceva nemmeno tanto freddo. Sentii Harry scendere dal letto , così mi voltai per vedere dove stesse andando scordando totalmente il fatto che ce “lo” aveva di fuori!
‘oddio Harry copriti ’ gli dissi mettendomi una mano davanti agli occhi cercando di evitare quella visuale.
Lui scoppiò in una risata fragorosa ‘ che c’è? Mi hai già visto ieri!’ rispose lui sorridendo .
‘ si, l’unica cosa è che di ieri sera io non ricordo proprio nulla …’ risposi io imbarazzata ma al contempo stesso divertita e stralunata, cercando di non guardarlo.
‘ veramente?’ disse lui sorpreso dalla mia reazione.
‘ già …’ dissi io per concludere il discorso, per non trattenerlo ancora lì davanti a me nudo.
‘ peccato …’ disse lui avvicinandosi a me ‘ sarebbe stato bello poter ricordare la nostra prima volta insieme’ , concluse poi stampandomi un bacio sul collo cingendomi la vita con le braccia provocandomi tutta una serie di brividi. Arrossii a quelle parole così … dolci forse?
‘ ok , però … ora copriti ’ gli dissi gentilmente ,sentendo la sua erezione aumentare al mio tocco, mettendomi in soggezione.
‘tranquilla ora mi copro’ mi rivolse un sorriso e si diresse verso il bagno. Sospirai e mi infilai da sotto la t-shirt il reggiseno nero , e in seguito i pantaloncini.
‘ ehi amore mi passi un paio di boxer?’ mi chiese lui dal bagno, ’sono nel cassetto del comodino!’ continuò poi. Annuii per poi aprire il cassettino .
Un bellissimo sorriso mi apparve in viso quando aprendo quel cassetto vidi una confezione di profilattici , e alcuni ricordi della sera precedente trascorsa tra le lenzuola del letto di Harry si fecero vivi nella mia mente facendomi arrossire.
Mi alzai e voltandomi vidi Harry aspettare sulla porta con stampato in viso un leggero sorriso, mentre mi guardava avendo assistito alla mia reazione. Avanzai verso di lui a testa bassa, per evitare di fargli notare tutto il mio imbarazzo , con in mano il paio di boxer grigio scuro che gli avevo preso dal cassetto.
Lui mi ringraziò per poi stamparmi un bacio casto sulle labbra.

la notte prima


La mano di Harry ci trascinò fuori dalla folla per poi dirigerci verso il parcheggio dove si trovava la sua Range Rover .
Ci trovavamo in macchina, Harry guidava e io stavo seduta nel sedile affianco al suo; aveva poggiato la sua mano sulla mia coscia . Potevo comprendere la sua agitazione , ad ogni semaforo rosso i muscoli della sua mascella si tendevano, aveva il respiro leggermente affannato.
Finalmente giungemmo a casa sua ; aprì la sua portiera scendendo dalla vettura , e venendo ad aprire la mia, in pochi secondi fui costretta alla parete della casa di Harry, mentre la sua lingua cercava disperatamente un contatto con la mia,
a stento riusciva a pronunciare parole di senso compiuto , che subito venivano sopraffatte dai gemiti .
Il suo respiro era così irregolare tanto quanto il mio, e a ogni suo movimento aumentava sempre di più, insieme all‘agitazione.
Spalancò la porta e in un batti baleno , tra un bacio e l’altro. Le nostre lingue erano rimaste fin dall’inizio unite, se non per quegl’istanti di cui necessitavamo per riprendere fiato.
Mi aggrappai al suo corpo una volta che ebbe chiuso la porta, e con foga mi porto nella sua stanza.
Sfilai la maglietta grigia ad Harry lanciandola infondo alla stanza, rivelando così un fisico tonico e abbronzato, mentre lui slacciava a me i pantaloncini prima di togliermi anche la maglietta, privandomi così di ogni tipo di indumento se non che della biancheria.
Gli slacciai la cinta dei pantaloni , ma venni bloccata dalle sue mani.
Il mio sguardo si posò su di esse in preda al panico, mentre lo sguardo di Harry cercava un contatto coi miei occhi.
Un delicato bacio venne rilasciato sulle mie labbra, e poco dopo si sfilò anche i pantaloni , restando così in boxer. Cinsi le gambe intorno al suo bacino mentre mi poggiava sul letto sotto di lui.
Entrambi ansimavamo pesantemente, poi Harry si fermò per qualche istante
‘ che c’è?’ gli domandai io assalita dal panico, cercando disperatamente i suoi occhi verdi ‘ sei sicura di volerlo fare?’ mi domandò lui alzando lo sguardo, rivelando così quelle bellissime iridi smeraldine così profonde.
‘ si Harry!’ dissi io sicura di quella risposta.
Lui annuii e reggendo il mio peso per qualche secondo mi infilò le mani dietro la schiena e mi sganciò il reggiseno. Deglutii.
Lui mi rivolse uno sguardo per ottenere la mia conferma. Io gliela diedi. Mi sfilò il reggiseno lasciando libero il mio seno prosperoso, sotto di lui.
Procedette facendo scendere una mano sui miei slip sfiorando delicatamente la mia intimità, con dei movimenti sofferenti e dei versi angoscianti, ripassando più volte su quel punto;
capivo che voleva di più, e più in fretta.
Lo accontentai facendo combaciare perfettamente il mio petto al suo, dandogli l’incoraggiamento giusto per procedere nelle sue azioni.
Agganciò con due dita l’estremità degli slip facendoli scendere lungo le mie cosce. Me li sfilò.
La sua mano ritornava su per l’interno della lunghezza della mia coscia. Qualche istante dopo una fitta di dolore mi fece bloccare sotto il suo peso , quando fece penetrare lentamente in me le sue dita più lunghe , facendomi sobbalzare. Si fermò per qualche istante a guardarmi mentre mi contorcevo sotto il suo corpo e aspettare che mi calmassi.
Quando vide che mi ero tranquillizzata un po’ , incominciò a muovere lentamente entrambi le dita nel punto tra le mie gambe. provocando in me sensazioni che mai ero riuscita a provare. Dei gemiti , e delle urla strozzate lasciavano periodicamente le mie labbra.
Faceva caldo. Molto caldo.

Procedeva così ormai da troppo tempo, lui uscì dalla mia intimità quando vide che non ce la facevo più , che ero io ora quella che voleva di più da lui.
Mi rivolse un sorriso alquanto malizioso, spostò all’indietro il ciuffo di capelli che mi ricadeva sul viso e piegandosi verso il mio viso mi lasciò un piccolo morso sul collo.
Sentivo la sua erezione indurirsi contro di me quando strusciai i miei fianchi contro il suo bacino,…
Mi sussurrò qualcosa all’orecchio , non riuscivo a capire realmente cosa stesse dicendo, a causa dell’alcool che ancora bruciava nelle mie vene.

Si alzò dal mio corpo già sudato e allungandosi più che poteva raggiunse quel famoso cassettino, prelevandone una bustina argentata . Lasciai che sulle mie labbra si formasse un sorriso stanco e lussurioso, voglioso di piacere.
Mi alzai reggendomi sugli avambracci, per poi torturare l’elastico dei boxer di Harry , abbassandolo leggermente, lasciando intravedere l’inizio della fine della sua linea a “V”.
Un sorriso malizioso gli apparve sul viso, quando capii le mie intenzioni, tuttavia decise di non accontentarmi.
Si abbassò lui il tessuto nero dei boxer, liberando così la sua pulsante erezione. Si abbassò verso il mio collo baciandolo prima di infilarsi il preservativo. Gemetti al suo tocco.
Poggiai le mani dietro il suo collo per poi incominciarlo a baciare con foga, infondendogli sicurezza sentendo l’ insicurezza dei suoi movimenti nei miei confronti.
Rassicurato dal mio gesto ,con una mano scese aprendomi cautamente le gambe che aggrovigliai al suo bacino , toccando per l’ultima volta la mia parte più sensibile, provocandomi la pelle d’oca.
Si posizionò pronto , presi un ultimo respiro e gli diedi l’ OK. Annuendo.
Si mise alla mia entrata e incominciò cautamente con una leggera spinta a penetrare in me , non faceva molto male, era un dolore sopportabile.
I miei muscoli si contrassero quando , con una spinta più forte e veloce Harry entrò quasi totalmente in me; mi lasciai scappare dalle labbra un grido, sentendo un dolore atroce la sotto.
Lui si scusò, si può dire che appariva quasi spaventato, così gli rivolsi un sorriso stremato, Strizzai gli occhi, lui rimase fermo per qualche istante per attendere che il dolore si alleviasse, e così fu; presi un bel respiro e gli chiesi di continuare.
Con molta delicatezza si spinse ancora più in profondità lentamente; il dolore ardeva ancora in me ma si stava tramutando in piacere.
gemetti sotto di lui.
Poi , un po’ più velocemente si sfilò da me e rientrò con più forza, facendomi soffocare un urlo strozzato.
Riaprii gli occhi che fino a pochi istanti prima avevo tenuto chiusi ben saldamente; abbassai lo sguardo quel tanto che bastò per incontrare il suo volto abbellito da quel sorriso che tanto amavo.
Ricambiai il sorriso e vidi Harry riposizionarsi per rientrare ancora una volta in me, mentre i suoi ricci mi solleticavano il collo.
Le spinte si facevano sempre più forti ma meno dolorose. Avevamo entrambi il respiro molto affannato, e i nostri corpi sudati erano uniti come due calamite.
Il piacere era intenso, sentivo i punto tra le mie gambe pulsare, e sentivo che da un momento all’altro sarei venuta con Harry dentro.
‘ H - ha …’ ansimai .
Lui mi baciò e con un’ultima spinta mi fece raggiungere l’apice del piacere . Mentre sentivo che nel preservativo si diffondeva una calda sostanza . Capii all‘istante di cosa si trattasse.
Stremato Harry uscì dal mio corpo, si sfilò la protezione gettandola nel cestino; poi aprì un cassetto e ne estrasse una t-shirt porgendomela. La infilai , e mentre Harry si appoggiava sullo schienale del letto mi avvicinai a lui abbracciandolo, tornando in seguito ad assaporare il sapore delle sue morbide e accoglienti labbra rosa.
E lì l’effetto dell’ alcool finì; o almeno quello era quello che volevo far credere a me stessa, ero sobria, e già da un pezzo.
‘ notte piccola …’ mi sussurrò mentre dolcemente coccolava i miei lunghi capelli castani, infilandoci sotto le coperte color panna.
‘ notte Harry …’ risposi appoggiando una mano appena sotto il suo ombelico. E così ci addormentammo stravolti.

Al mattino


‘sappi che non lo avrei mai fatto se non saresti stata tu a chiedermelo …’ disse lui con tono innocente guardandomi negli occhi mentre mi cingeva la vita con le braccia.
‘ tranquillo ’ gli dissi io ‘ va bene così’ continuai toccandogli gli innumerevoli ricci che gli ricadevano sulla fronte.
‘ sei … bellissima’ disse poi sedendosi a bordo letto, e io mi misi sulle sue gambe. Tentando di non far vedere troppo il dolore che avevo “la sotto” dalla sera precedente. Ma comunque lo notò lo stesso.
‘perché quella smorfia?’ mi domandò lui .
‘ non potevi avercelo più piccolo, cazzo!’ gli risposi io scoppiando in una risata , lasciando cadere la testa sulla sua spalla; anche lui per un momento rise per poi ridiventare serio .
‘ fa ancora tanto male?’ . Gli rivolsi un sorriso abbastanza nervoso, per fargli intendere la mia risposta.
‘passa’ conclusi io.
Lui sospirò quasi rassegnato; nel frattempo una delle sue mani incominciò a solleticarmi , cercai in tutti i modi di cacciarla via, mentre ridevo.
‘ Harry smettila! ’ gli ordinai io tra le risate.
‘ Bacio?’ mi chiese lui con la faccia da cucciolo aspettando il mio bacio. Posai entrambi le mani sul suo bel viso e gli stampai un bel bacio su una guancia, scappai dalle sue gambe ma lui mi prese dal dietro facendomi cadere sul suo corpo.
Eravamo distesi sul letto quando di colpo la porta si aprì mostrando l’attraente figura di Zayn. Sobbalzai.
‘ Ragazzi ma che cazzo avete fatto stanotte?’ disse lui sorpreso.
‘ oh fratello non puoi capire’ rispose Harry spostando il mio corpo da sopra il suo.
‘ e tu Alice? Mi sorprendi!’ disse infine lui facendomi l’occhiolino scatenando la mia risata.
Zayn uscì dalla stanza . L’INTELLIGENZA DEI RAGAZZI: disturbare la gente solo per chiedere cosa avesse fatto la notte prima! Nient’altro!

‘eri vergine non è vero?’ . Domanda cruciale.
Si, ero vergine. Ma non avrei potuto dirglielo così. Da una parte sentivo che dirgli la verità mi avrebbe fatta morire di vergogna e sarei svenuta, d’altro canto ero consapevole che mentirgli, dicendogli che non lo ero , lo avrebbe solo fatto arrabbiare.
‘ cosa vuoi sentirti dire?’ gli domandai io sorridendogli. ‘ la verità’ mi disse lui dolcemente stampandomi un bacio sulla guancia.
‘ ero vergine …’ acconsentii io , arrossendo.
‘menomale …’ rimasi un po’ stranita dalla sua risposta ‘ lo avrei ammazzato quel coglione che ti avesse strappato via la verginità prima dei 17 anni’ finì lui trascinandoci sdraiati sul letto. La sua risposta mi diede sollievo e lo incominciai a riempire di baci.
Poi qualcuno bussò alla porta, Harry si alzò , privandomi del buonissimo sapore delle sue labbra, aprì la porta.
La figura di una ragazza dai lunghi capelli castani , raccolti in una treccia gli si presentò davanti.
‘Chi si rivede!’ disse lei.
Che ci faceva lei qui? A casa del mio ragazzo. Ma soprattutto … come ci era arrivata, e con chi!?





Spazio autrice
bene bene bene!
salve bellissime! eccomi qui con un altro capitolo di She's not afraid ... ! ok, che dire?
questo capitolo è stato abbastanza imbarazzante scriverlo , anche per il fatto che c'è mia sorella che legge (quindi!: Viky non ti sconvolgere della tua sorellina e delle cose che scrive!)
ho dato il meglio di me per scriverlo, e poi non ne ho mai scritte di FF così, perciò se non mi è uscita perfetta vi prego di scusarmi , ma diciamo che non posso definirmi un' esperta in questo campo! ':D

secondo voi .... chi sarà quella 'ragazza'? o.o MISTERO! lo scoprirete nella prossima puntata!

ahaha grazie<3 recensite? *

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Capitolo 13
*** 13 capitolo ***


13 Capitolo *


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Selene.
Sgranai gli occhi , e ancora sotto shock mi alzai raggiungendo Harry .
‘ em … ciao Harry! C’è Alice?’ lui annuii e ci lasciò a parlare sull’orlo della porta. ‘ma che ci fai tu qui?’ non mi rispose si limitava a sorridere maliziosamente. Non capivo.

Ultimamente non capivo il perché di molte cose.
‘ tu piuttosto … che hai fatto stanotte con lui?’ disse indicando Harry sdraiato sul letto con le mani dietro alla nuca.
Girai la testa ritrovandomi la visuale di quello che sembrava fosse proprio un Dio.

Feci spallucce , ignorandola stentando a ridere. ‘ Se, se cos’è quell’espressione ?’ mi chiese sorridendomi maliziosamente dandomi una pacca sulla spalla.
‘ ma che vuoi?’ dissi tra le risate.
Lei mi rivolse un ultimo sorriso malizioso per poi trascinarmi completamente fuori dalla camera prendendomi per il braccio.
‘non sono questioni che ti riguardano Sel!’ le dissi io per l’ultima volta lanciandogli un’occhiataccia.
Sentii Harry cingermi la vita con le sue braccia, facendomi sbilanciare contro il suo petto.

‘ di che state parlando?’ disse lasciando un dolce bacio sul mio collo, solleticandomi con i ricci.
‘ di quello che avete fatto stanotte ! Ma non mi vuole dire nulla la tua fidanzata …!’ lui rise pericolosamente in modo malizioso ,

‘ èh …’ disse sempre con quel tono. E così le mie guance si colorarono di rosso, tendente al fuoco, lanciando saette dagli occhi a Selene.

‘ guardala è bordeaux ! ‘ disse lei scompisciandosi dalle risate. Ok il mio imbarazzo era arrivato oltre le stelle, volevo sprofondare.
Harry rise leggermente ‘ è comunque sempre stupenda la mia principessa’ disse stringendomi più forte contro il suo petto, lasciandomi un delicato bacio sulla guancia.
‘ e con Zayn? Com’è andata stanotte?’ la guardai stupita da ciò che Harry aveva appena detto.
‘ noi … non abbiamo fatto nulla …’ balbettò lei.
‘ Hai tolto la verginità a mio fratello?’ lei trasalì preoccupata. ‘come Z-zayn … era vergine?’ chiese subito dopo al ragazzo alle mie spalle.
Lui scoppiò in una fragorosa risata , ‘ ah quindi lo ammetti che lo avete fatto!’ la incastrò Harry;
soffocai una risatina che era sul punto di uscirmi dalle labbra vedendo la sua faccia cambiare colore.
‘ io … ma … non …’ cercava di dire qualcosa ma per quanto si sforzasse di spiegare, ormai si sapeva cosa avevano fatto indubbiamente lei e Zayn . Non riuscendo a inventare una scusa plausibile, si rassegnò e ci lasciò senza dir nulla scendendo in cucina.
Ci guardammo a vicenda io e Harry e in perfetta sincronia: ‘L’hanno fatto!’ e scoppiammo a ridere.
‘ ah comunque non è vero che era vergine Zayn!’ le gridò Harry dalle scale, incominciando a ridere per l’ennesima volta.
Quanto potevo amare quel ragazzo? Quanto!?


Avevamo appena lasciato la casa di Zayn e Harry e io e Sel parlavamo diffusamente di quanto successo la notte precedente.

‘ se non fosse stata per colpa tua a quest’ora sarei ancora vergine!’ le dissi spintonandola leggermente.

‘io? E ora che ho fatto?’ mi rispose lei tra le risate.

‘sei stata tu a darmi quella roba da bere!’ sbottai io. Provocando la sua risata.

‘dai , guarda il lato positivo! Ti è piaciuto?’ la guardai un po’ in imbarazzo non sapendo come rispondere.

‘e a te? È piaciuto con Zayn!?’
‘certo che si!’ la sua risposta decisamente non me la aspettavo, pensavo che mi avrebbe ignorata, ma non fu così.

‘allora? Ti è piaciuto farlo con Harry o no!?’ mi ridomandò ancora più insistente.

‘ beh …’ iniziai ‘ s-si!’ balbettai. Lei mi sorrise sfacciatamente , per poi ritornare a fare qualche sua battuta cretina del tipo ‘devi vedere Zayn quanto ce lo ha grosso’ e robe varie.

‘senza offesa Sel, non ti voglio infrangere i sogni, ma … per Zayn sei stata solo una botta e via!’ le dissi alzando le mani con tono innocente. Ricevetti un pugno da parte sua, ma non se la doveva prendere, dicevo solo ciò che era vero! Perché; sinceramente, Zayn non mi sembrava troppo il tipo da relazione durativa.
Sel mi accompagnò a casa , e poi se ne ritornò a casa sua.
Entrando in casa sentii che c‘era qualcuno, e mi incominciai a preoccupare seriamente, visto già l‘esperienza vissuta qualche giorno prima.
Ma una voce familiare mi rassicurò. Papà era a casa.
Camminai verso di lui e lo abbracciai per qualche istante; non lo vedevo da qualche giorno e mi era mancato tremendamente.

‘mi sei mancato Papi …’ gli dissi sorridendo. Lui ricambiò l’affermazione e sorridendo si diresse verso la cucina per andare a preparare da mangiare.
Intanto mi andai a cambiare, mi infilai un paio di leggins neri e un golfino leggero color nude che arrivava appena sotto il sedere.
scesi dalla stanza e mangiammo.


Erano passate circa due ora da quando avevamo finito di pranzare, e papà si era addormentato sul divano appena finito, probabilmente era molto stanco a causa del suo lavoro, che gli portava via molte ore di sonno. Nel frattempo avevo deciso di andare a farmi un giro nel parco dietro casa, era un posto molto tranquillo , non ci andava mai nessuno, nonostante proprio davanti si trovavano una fila di villette color rosso scuro.
Amavo andare lì, specialmente nelle giornate come quelle, il sole era caldo e si respirava un’aria pulita.

Camminai sul marciapiede del viale alberato davanti a casa che portava al parco, e in pochi minuti arrivai.
Il luogo era completamente deserto, così camminai lentamente calpestando l’erba noncurante del fatto che avevo dimenticato il cellulare a casa.
Mi andai a sedere sull’altalena; c’era un leggero venticello che mi scompigliava i capelli, era rilassante, poggiai la testa contro la catena , chiusi gli occhi e mi feci cullare da quella sensazione di libertà.
Ripensando ai momenti trascorsi con Harry.

Ero completamente assente quando qualcosa, o meglio, qualcuno mi cinse le spalle con le braccia, lasciando un bacio delicato sulla spalla scoperta dal cardigan.
Risi leggermente quando Harry , baciandomi il collo , mi solleticò coi suoi ricciolini.

‘Tutto bene?’ mi chiese mettendosi in piedi davanti a me, facendo ombra sulla mia figura. Annuii.
Indossava una T-shirt bianca , che fasciava alla perfezione il suo bellissimo fisico, dei pantaloncini di jeans, e indossava anche una fascia beige legata intorno ai capelli e degli occhiali scuri.
Era una visuale bellissima.

‘ passato?’ mi chiese. Non capii a cosa si stesse riferendo.
‘la sotto, dico …!’ disse quasi ridente indicando il punto appena sotto la mia pancia,

‘ow … si, quasi del tutto !’ risposi ridendo.


‘che ci fai qua?’ gli chiesi con tono abbastanza contento.

‘ti ho chiamato al cellulare ma non mi hai risposto …’

‘ scusa è che l’ho dimenticato a casa!’ dissi tentando di scusarmi.

‘ non fa niente , ero venuto a restituirti questa,… l’hai dimenticata da me!’ mi porse la maglietta che indossavo la sera precedente.

Mi alzai dal seggiolino dell’altalena e afferrai la maglietta tra le mani di Harry, e lo ringraziai.

Le sue braccia si aggrovigliarono intorno alle mie spalle , lasciando poco spazio tra di noi. Cinsi le braccia attorno ai suoi fianchi e respirai il suo buonissimo profumo.

‘ ti sono mancato piccola?’ mi sussurrò all’orecchio mentre mi teneva ancora contro di sé.

‘tantissimo …’ le dissi sorridendo timidamente e facendo incontrare le mie labbra con le sue.

‘sei stata bravissima ieri sera …’ disse contro le mie labbra . Risi quando lo disse.

‘buono a sapersi … il mio prossimo ragazzo sarà contento allora!’ ovviamente scherzavo, era soltanto una provocazione, e Harry decise di stare al gioco vendicandosi, incominciando a farmi il solletico.
Sapeva quanto lo soffrissi , per questo ogni volta che lo provocavo incominciava a solleticarmi; fortunatamente riuscii a scivolare dalle sue braccia e mi misi a correre.
Con passi veloci Harry mi raggiunse e riprese a farmi il solletico.
In pochi istanti fui quasi bloccata dalla presa di Harry , mi accovacciai attaccata alle sue gambe .
Sentivo che rideva , perciò alzai lo sguardo.
La situazione in cui mi trovavo era abbastanza imbarazzante , dal mio punto di vista almeno. Appena sopra la mia fronte si trovava il cavallo dei pantaloni di Harry , ed ero ad una distanza esageratamente ravvicinata ad esso.
Spostai lo sguardo sul suo viso, e lo vidi ridere di gusto.

‘tranquilla amore, a quello ci arriveremo più tardi!’ disse tra le risate.

‘Harry!’ lo rimproverai imbarazzatissima. Mi voltai velocemente dall’altra parte.

Si accovacciò anche lui , girandomi il viso verso il suo .

‘sei così bella quando arrossisci’ affermò baciandomi.

Ricambiai il bacio e mi sdraiai sull’erba. Harry mi raggiunse e mi accomodai appoggiando la testa tranquillamente sul suo petto , mentre con le dita disegnavo dei cerchi sul suo addome, e lui coccolava i miei lunghi capelli lisci.
Eravamo entrambi in silenzio , quando improvvisamente delle calde e morbide labbra premettero sulle mie. Prendendomi alla sprovvista. Le miei ciglia svolazzarono a quella sensazione.
Aprii leggermente la bocca per permettere alla sua lingua di entrare. Il bacio si stava riempiendo di passione.
La sua mano risaliva cautamente l’interno della mia coscia, mentre divaricava le mie gambe.
Infilai le mani tra i suoi ricci levandogli la fascia dai capelli. La sua mano continuava a salire, fin quando non raggiunse la mia intimità. E a quel contatto venni percorsa da una serie di brividi.
Dei piccoli sbuffi d’aria calda uscivano dalle mie labbra mentre le dita di Harry continuavano a sfiorare quel punto così sensibile. A volte premeva un po’ di più per poi ritornare ad essere ancora delicato.
Era ben consapevole che quel gesto mi faceva impazzire, per questo decideva ogni volta di rifarlo.

Ringraziai il cielo per aver messo i leggins quel giorno , cosicché Harry non sarebbe potuto procedere nelle sue azioni, quando una voce troppo familiare interruppe le nostre azioni.

‘ che cavolo state facendo voi due!?’
mi irrigidii quando sentii quella voce.

Spalancai gli occhi velocemente e Levai le mani di Harry da sopra il mio corpo.

Sentii Harry imprecare un ‘merda’ sottovoce.
‘Papà!!’




* Spazio Autrice *
eccoci qui con il 13° capitolo di She's not afraid,
scusatemi se non è molto lungo e nemmeno molto "entusiasmante" , ma è un capitolo importante u.u ,...
spero comunque che vi sia piaciuto, e vi dico che per il prossimo capitolo ho in mente qualcosa di cheawyixgn :-J
ok ... fatemi sapere che ne pensate!
e ho visto che siete passate in molte a leggere l'ultimo capitolo, per ciò vi voglio ringraziare moltissimo :* e spero che la continuerete a seguire!
ok ... che dire!? Recensite bellissime :*

Xx Ali <3

PS.: che ne pensate del nuovo banner?? a me piace tanto *-*
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