Dark Angel

di Lady Bad_Romance
(/viewuser.php?uid=126767)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Dark Angel P. Ciao a tutti questa è la mia nuova storia Klaroline *-* vi informo però che questa storia parte dalla fine della 4 stagione :) per ora il raiting è arancione ma sto seriamente valutando di alzarlo a rosso perché ci saranno molte scene forti . Vi auguro una buona lettura :) 

Dark Angel


PROLOGO


Sono trascorsi 5 anni da quella fatidica sera in cui ti sei dichiarato.

5 anni vuoti e privi di significato.

La mia vita è andata avanti, ma io no.

Io continuo perennemente a pensarti , a vegliare su di te come un angelo custode.

Come la guerriera che sono diventata per proteggerti.

Io continuo ad amarti, solo pensare a quest'ultima frase mi viene da ridere.

Mi sono sforzata così tanto a negare i miei sentimenti per te quando mi stavi accanto e adesso che non ci sei più mi devo sforzare per tacere dal gridarlo al mondo intero.


Appena sei partito, la mia vita è mutata inesorabilmente, tutto ha perso di significato, niente aveva senso: le mie amicizie, i miei hobby persino il college e la relazione con Tyler, conclusasi definitivamente e in modo poco pacifico dopo pochissimo tempo dal suo ritorno in città.

Non mi ha mai più rivolto la parola e non mi ha ancora perdonata.

Perché ?

Perché ero un guscio vuoto, atona e depressa senza un minimo di vitalità.

Passavo le giornate chiusa in camera mia a piangere sotto lo stupore di tutti.

Non aveva senso continuare a mentire e sia io sia Tyler lo sapevamo bene.

Mi sono isolata da tutto e tutti rinchiusa nel mio mondo fatto di ricordi e rimpianti tanto da non accorgermi della battaglia per sconfiggere Silas che stavano affrontando i miei amici.

Mi sono rinchiusa in me stessa e ancora non volevo ammettere i miei sentimenti per te.

Una volta finito tutto, la prima persona che mi fece visita fu l'ultima che mi sarei mai aspettata: Damon.




5 ANNI PRIMA...


Stava parlando con mia madre in cucina ma con il mio udito da vampira lo sentivo benissimo << Non la riconosco più Damon,non fa altro che piangere. >> un sospiro e una risposta << Stai tranquilla Liz. Ci parlo io. >> subito il rumore dei passi sulle scale e della porta della mia camera che si apriva mi raggiunse.

<< Dio mio Barbie! Cosa siamo nella Batcaverna? Fai entrare un po' di aria e luce in questa stanza. >>

Lo guardai atona con gli occhi rossi e gonfi per il pianto e non risposi alla sua provocazione tanto da farlo preoccupare ulteriormente << Se non rispondi nemmeno a questa battuta è più grave di quanto pensassi. >>

Senza vergogna scoppiai a piangere e un Damon imbarazzato e impacciato si sdraiò sul letto vicino a me e mi coccolò ore intere, per calmare la mia crisi di pianto.

<< Parlami, ti prego Caroline. >> disse Damon alla fine gracchiai senza sapere cosa dire << Io...>>

Era la prima parola che dissi dopo tanto tempo e infatti la voce mi uscii roca e fragile.

Damon impaziente come al solito prese la parola << Care! Non è possibile che ancora non riesci ad ammettere perché sei in questo stato. Lo abbiamo capito tutti. Tu e il tuo maledetto orgoglio ci state facendo impazzire. >>

La rabbia stranamente non cominciò a montare dentro di me, non ne avevo la forza dissi soltanto rauca << Non so di cosa tu stia parlando. >> << Barbie, per la miseria! Ti manca quell'ibrido psicopatico. Ammettilo almeno a te stessa così da metterti il cuore in pace. >>

A quella provocazione scattai subito dicendo una frase che ormai conoscevo bene << No non è vero e non posso lo sai. >> il moro esasperato mi chiese duramente << Ah sì? Allora per che cosa ti stai disperando? Per la rottura con il lupacchiotto? Non credo proprio, perché eri in questo stato anche prima. >> prese un respiro e continuò << Senti io lo so benissimo che non sono bravo con le parole quanto Stefan ma se l'unico motivo che ti trattiene dal dire la verità oltre il tuo dannatissimo orgoglio è il fatto che lui è un fottutissimo mostro senza cuore allora passerai l'intera esistenza a pentirtene. >> lo guardai esterrefatta e senza fiato e solo in seguito gli domandai esitante << Perché? >>

<< Perché ormai siamo tutti dei mostri, chi più chi meno. Io, Stefan, Elena, perfino tu lo sei. Abbiamo fatto delle cose orribili io in primis, ma Elena e il mio amore per lei mi hanno reso un uomo migliore. Klaus che tu lo voglia ammettere o meno faceva la stessa identica cosa in tua presenza. Mi ha salvato la vita sotto tua richiesta, ha fatto tornare Tyler in città e Dio solo sa che cos'altro ha fatto per te. >> prese un respiro profondo << Lui non cambierà mai, questo lo sai, ma potrà sempre migliorare e anche tu stando vicino a lui. Lo so che è smielato da dire ma l'amore migliora le persone. >>

Il silenzio dopodiché domino la stanza per parecchi minuti finché con le lacrime agli occhi affermai << Non lo credevo possibile, ma mi manca da impazzire. >>


Damon mi consolò come mai aveva fatto, facendomi rivalutare la sua persona e la nostra amicizia che tutt'ora è alla pari con quella mia con Stefan.

I fratelli Salvatore, i miei migliori amici, chi l'avrebbe mai detto ed è grazie a loro se adesso sono una guerriera della notte.

Quella sera mi diede stranamente dei saggi consigli e mi raccontò tutto quello che mi ero persa nell'arco di quel mese.

La sconfitta di Silas, la morte di Bonnie e il suo ritorno, la liberazione di Stefan.

I sensi di colpa mi divorarono per molto tempo ma decisi di cambiare, di diventare più forte.

Per me stessa e per chi mi voleva bene.

Passai 4 mesi ad allenarmi con Damon e Stefan per sopravvivere anche da sola come avevo intenzione di fare a New Orleans, dove avrei frequentato il college e avrei parlato con Klaus sempre se mi avesse voluto ancora con se.

Questa decisione mi portò a litigare con le mie migliori amiche.


La mia storia come guerriera della notte e protettrice di New Orleans però iniziò la sera prima della mia partenza …

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Dark Angel 1

Dark Angel


CAPITOLO 1.


<< Pensi che verranno a salutarmi ? >> chiedo sconsolata a Damon mentre giocherello perplessa con il bicchierino di Vodka, ormai vuoto.

<< Elena verrà, tranquilla. Sono riuscito a farla ragionare. È solo molto testarda, lo sai . >> mi risponde con una pacca fraterna sulla spalla.

<< E io ho convinto Bonnie. >> mi rassicura Stefan per poi riprendere a bere.

Sono al Grill con i miglior compagni di bevuta di sempre.

<< Sei sicura che non vuoi che venga con te? >> chiede in ansia il minore dei Salvatore.

<< Sì, davvero! Non ce n'è bisogno. Me la caverò e poi non ti ci vedo fare il giornalista di moda e design al college. >>

Damon a questa ultima mia frase scoppia a ridere e dice

<< In effetti fratellino, nell'arco dei secoli questa è l'unica laurea che ti manca. >>

<< Io almeno delle lauree ce le ho. >> controbatte imbronciato Stefan.

<< Stef, lo sai benissimo che non sono mai stato portato per lo studio. Preferisco il divertimento. >> si interrompe e poi continua con il sorrisino sexy << Per questo sono il fratello figo. >>

Scoppio a ridere godendomi uno dei tanti battibecchi tra fratelli, l'ultimo.

Penso con un sorriso amaro sulle labbra e la serata si conclude così di lì a poco.





Vengo svegliata da un raggio di sole dispettoso che punta dritto dritto ai miei occhi.

Dopo essermi preparata, aver salutato mia madre, prendo le valigie e salgo in macchina diretta all'aeroporto dove ad attendermi ci sono tutti i miei amici e perfino Tyler.

<< Allora hai tutto? >> chiede in ansia Stafan.

<< Credo di sì. >> rispondo rassicurante poi mi da le chiavi di casa sua, o meglio quella dove ha vissuto parecchi decenni fa a New Orleans.

Stefan infatti si è gentilmente offerto di prestarmela finché vorrò, ma anche se lui ancora non lo sa ho deciso di pagargli l'affitto appena troverò un lavoro.

Lo abbraccio, saluto calorosamente anche Matt, Jeremy e Bonnie che ormai mi ha totalmente perdonata per la mia insensata cotta e poi passo ad Elena e Tyler, la prima totalmente contraria e offesa per i miei sentimenti e il secondo ancora ferito, disgustato e furioso del mio comportamento.

L'ultimo a salutarmi è Damon che con il suo sorriso birichino mi rallegra per poi abbracciarmi e dirmi

<< Fai la brava, bambolina. Ricordati tutto quello che ti ho insegnato, ce la puoi fare. Sono fiero di te. >> mi bacia la fronte con fare paterno e conclude

<< Chiamami appena arrivi. >> scoppio a ridere e rispondo prendendolo in giro lasciandolo sorpreso

<< Va bene papi. >>

Li guardo un'ultima volta con gli occhi lucidi e prima di dirigermi al Check-in dico << Beh, allora addio! >>

<< Qualora succedesse qualcosa o non ti piace stare lì, non farti problemi a tornare ok? >> dice Elena piangendo

<< Te lo prometto. >> le sorrido rassicurante per poi darle le spalle e non voltarmi più indietro.




Un ricordo mi colpisce in inesorabilmente durante il volo , le sue parole...



Klaus: Forse un giorno, fra un anno o forse fra un secolo, apparirai alla mia porta e lascerai che ti mostri ciò che il mondo ha da offrire.
Caroline: Pff
Klaus:Ricorda le mie parole Ragazzo di provincia, vita di provincia, questo non ti basterà.


Quanto aveva ragione.


Il viaggio in aereo risulta essere tranquillo e piacevole anche per una semplice ragazza come me che non ha mai viaggiato, l'eccitazione però si fa sentire.

Appena uscita dal terminal rimango affascinata da questa nuova città.

Mi dirigo velocemente con un taxi all'indirizzo che mi ha dato Stefan e mi ritrovo davanti un piccolo e vecchio edificio che con enorme stupore scopro che è tutto mio.

La casa di Stefan ha un gusto classico quasi retrò, degli anni venti credo.

Poso le valigie e mando un messaggio a mia madre che in questo momento dev'essere al lavoro e poi chiamo Damon per rassicurarlo, in seguito esco velocemente di casa entusiasta e curiosa di visitare.

Per prima cosa cerco l'ospedale così da sapere la strada per tornare stanotte a fare la “ spesa ”, poi mi dirigo all'università dove ritiro i moduli, gli orari e noto con piacere sulla bacheca della segreteria che cercano una cameriera alla caffetteria del campus.

Soggiogando il proprietario dopo pochi minuti quel lavoro è già mio, so che è sbagliato, la vecchia Caroline non l'avrebbe mai fatto, ma Klaus aveva ragione. Una volta vampiri cambia tutto, si è liberi, non si è più legati alle volgari convenzioni umane e solo in questi mesi con Damon sono riuscita a rendermene veramente conto e ad accettarlo, anche se all'inizio con molta difficoltà.

La dolce svampita Caroline troppo buona per fare del male anche solo ad una mosca non esiste più, ora c'è solo la vampira Caroline.

Comincio a girare la città incuriosita dalla sua bellezza, mi ricordo benissimo che sono qui per Klaus, ma non so dove sia e non so se mi vuole ancora e poi dubito fortemente che esistano le pagine bianche dei vampiri, inoltre ad essere totalmente sincera ancora non ho il coraggio di presentarmi davanti a lui per dirgli cosa poi?

Ho una cotta per te? Mi sono resa conto che la tua mancanza nella mia esistenza mi è totalmente insopportabile.

A dire la verità basterebbe una semplice frase per spiegare tutto: “ Sono qui per te “ , ma la paura di un rifiuto è ancora troppo grande per rischiare di perderlo.

Per rischiare di vedere infranto il sogno di visitare il mondo con lui.

Il mio sogno, il nostro sogno.

Visito la Cattedrale di San Luigi, principale luogo di culto cattolico in Louisiana e sede del vescovo di New Orleans, è a dir poco sublime e da brava turista mi faccio scattare una foto con il cellulare davanti alla cattedrale da un passante, la inoltro come messaggio e la invio ai miei amici con scritto :


Welcome to New Orleans! =)


Rimetto il cellulare in tasca e prendo il tram per tonare a casa dove attendo il calar del sole per rifornirmi di sangue.

Intanto guardo il cellulare e noto 5 muovi messaggi:


Elena : L'aria da turista ti dona molto =) un bacione.


Bonnie : Chi l'avrebbe mai detto! Caroline Forbes amante dell'arte =P


Matt : Divertiti!! =)


Stefan : Stai bene? =) Dal tuo sorriso deduco di sì, se ci sono problemi per la casa e NON avvertimi immediatamente. Ti voglio bene.


Damon : Niente shopping oggi bambolina? =P Ti chiamo più tardi.

P.s Barbie lo sai bene che per rendermi felice devi mandarmi foto di

donne in spiaggia, non foto di Chiese ;)


Rispondo velocemente a tutti, tranne a Damon, con un generico:


Qui tutto ok =) sto bene. La bellezza di questa città mi ha soggiogato =P ci sentiamo presto un bacio.


Chiamo mia madre la rassicuro, ci faccio due chiacchiere e poi riattacco.

Dopo poche ore però mi chiama Damon

<< Ciao Bambolina, come te la cavi il primo giorno da sola? >> sorrido al suo nomignolo e rispondo scherzosa

<< Ciao papi, sta andando tutto bene dai. Ho visitato la città, mi sono iscritta al college, ho un lavoro e fra un po' vado a fare la spesa. >>

<< Ehi devi chiamarmi proprio così? Comunque brava la mia bambina, te la stai cavando alla grande. Hai già incontrato lo psicopatico ? >>

<< No non ne ho avuto il coraggio e poi non so dove trovarlo. >> affermo insicura e lui dice

<< Balle! Sei una vampira! Riusciresti a trovare perfino un mafioso latitante da decenni se solo volessi, soprattutto dopo il nostro allenamento. >> si interrompe un attimo per poi riprendere malizioso << E poi sono sicuro che Donovan lo sa benissimo, lui e la Barbie originale ormai sono molto intimi. >>

<< Lo so, ci penserò. Ora ti saluto papi. Ti voglio bene. Ah! E ringrazia che sono una vampira magnanima se no Elena sarebbe già al corrente della tua richiesta di donne in costume. >> Ridacchia e mi saluta con un

<< Ciao Bambolina. Fai la brava. >> e subito dopo riattacca.


Quella sera dopo essermi nutrita con le sacche di sangue prese dall'ospedale, decisi di visitare il quartiere francese e mi innamorai profondamente.

Quella parte della città era magica, la mattina dopo fu il messaggio di Damon con l'indirizzo di Klaus a svegliarmi.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


dark cap 2

Dark Angel


CAPITOLO 2.


È passato un mese e mezzo da quando ho saputo da Damon, l'indirizzo di Klaus, ma sono una codarda e non ho avuto il coraggio di andare da lui temendo un rifiuto.

Per il resto la mia vita fila liscia come l'olio, il lavoro va bene e i corsi al college pure. Ho fatto addirittura amicizia con un gruppo di ragazzi, ma d'altronde non mi sorprendo sono sempre stata una ragazza socievole.

Cynthia una ragazza bionda davvero vivace e festaiola, è stata la prima ad avvicinarsi a me insieme a David, un ragazzo molto dolce e sensibile dichiaratamente gay a Audrey una giovane donna che è l'incarnazione della timidezza fatta a persona .

L'incontro più importante però è stato senza dubbio con Eleanor una giovane strega wicca molto potente, ha anche una sorella maggiore di nome Davina.

Eleanor mi ricorda molto Bonnie: è dolce, solare e appena ci siamo conosciute ha capito immediatamente la mia vera natura e anche se era veramente restia nei miei confronti mi ha dato fiducia e ora siamo inseparabili.

Lei sa tutto di me e io di lei.

Sua sorella maggiore e lei stessa fanno parte di un circolo di streghe per combattere e fermare un vampiro davvero antico e fuori di testa che ha come obiettivo dominare New Orleans.

Lui sì che è davvero psicopatico, in confronto Klaus è come un bambino che sogna di fare il cowboy da grande.

Questa mattina però c'è qualcosa di strano, io e gli altri stiamo facendo colazione al bar; dopo il mio turno di lavoro e Audrey leggendo il giornale perplessa commenta

<< Un altro omicidio. È il decimo questo mese, è a dir poco inquietane. La cosa veramente macabra è che sono tutti morti dissanguati. >>

Io ed Eleanor ci guardiamo capendoci al volo “Marcel e il suo esercito “, la mia amica cambia quindi volutamente argomento

<< Allora Care quando pensi di andare dal tuo principe azzurro a dichiararti? Lui l'ha già fatto aspetta solo te. >> cala il silenzio di tomba sul gruppo, dire che sono imbarazzata è un eufemismo.

Audrey sorride e David è esaltato inutile dire che Cynthia è rimasta senza parole le è pure caduta la ciambella di bocca, ma ci mette poco a riprendersi e comincia immediatamente con il terzo grado.

<< Allora Forbes quando pensavi di dirci che sei innamorata ? >>

Oddio che imbarazzo! Potrei morire adesso se non fossi già morta da un po'

<< Beh innamorata è una parola grossa. >>

<< Hai ragione non sei innamorata sei letteralmente cotta a puntino. >> interviene Eleanor.

<< Allora chi è il fortunato ? >> chiede sinceramente curioso David.

Cavolo non posso dire il suo vero nome, è troppo particolare e unico, po' come lui penso dolce: Klaus.

Niklaus Mikaelson.

Ma certo che lampo di genio lo chiamerò con il nome che usa Rebekah

<< Si chiama Nik. >> affermo sorridente

<< E com'è carino? Ha dei fratelli? >> parte subito all'attaco Cynthia in risposta scoppio a ridere pensando a quanto sia assurda questa situazione

<< Sì ha una sorella più piccola e un fratello più grande. Troppo grande per te, prima che me lo chiedi. >>

La bionda si imbroncia ma continua imperterrita

<< Lui com'è ? >>

Ci penso un attimo per ricordare ogni suo piccolo dettaglio

<< Lui è … molto bello, quasi irreale. Caratterialmente invece è impulsivo, crudele eppure in certi momenti anche così dolce e comprensivo quando vuole e con chi vuole, ha sofferto molto. >> mi interrompo un attimo e corrugando la fronte perplessa concludo il discorso tutto d'un fiato << Sono quasi assolutamente certa che soffre di bipolarismo è molto nevrotico e permaloso ma anche ironico e divertente. In una parola? Complicato. >>

Sono quasi tutti a bocca aperta, per fortuna è ora di andare a lezione.

Ci dirigiamo verso l'aula.

La mattinata passa veloce, ma nella mia testa il mio unico pensiero fisso è Klaus.

Nel pomeriggio non so con che forza ne con che coraggio mi ritrovo davanti a quella che in teoria è la casa di Klaus.

Le mie gambe si sono mosse autonomamente senza un mio esplicito comando, davanti a me si estende l'imponente villa e con il cuore palpitante e le gambe molli come gelatina mi avvicino alla porta, prendo un respiro profondo prima di suonare il campanello, quando sento una voce all'interno della casa.

La voce di Hayley.

Una morsa mi attanaglia lo stomaco e la paura di soffrire si fa strada in me.

Mi allontano dalla porta confusa e impaurita e seguo quella voce femminile, mi arrampico agilmente su un albero e guardo dalla finestra la scena che mi si para davanti, in quello che teoricamente è lo studio della casa.

L'ibrido è seduto sulla scrivania e in volto ha dipinto un espressione di puro odio << NON TI PERMETTERO' DI PORTARMELO VIA! >> ringhia furioso mentre la ragazza che mi da le spalle comincia a tremare e a cercare di calmarlo

<< Klaus per favore ! >>

<< TU SEI STATA UN ENORME SBAGLIO, LA NOTTE CON TE, TUTTO! MA LUI E' MIO FIGLIO E RIMARRA' QUI CON ME CHE TI PIACCIA O NO ! >>

Sono sotto shock e non solo per le parole di Klaus ma anche per quello che sto guardando, la pancia di Hayley.

Il mio cuore si è letteralmente spezzato e la prova concreta è la dolorosissima fitta al petto che non mi permette di respirare.

Stupidamente mi lascio scappare un gemito di dolore e l'ibrido se ne accorge, fa l'indifferente e dopo pochi istanti si trova esattamente dove mi stavo nascondendo io pochi minuti fa, ma conoscendolo bene sapevo che mi avrebbe scovato, così continuando questo patetico nascondino finché lui non ha perlustrato completamente tutta l'area circostante.

Con l'adrenalina che mi scorre ancora nelle vene e le lacrime agli occhi corro via da lui, dalla sua casa e dalla sua vita.

Molte ore dopo sono ancora scossa da quello che è successo, così decido di chiamare Damon che subito dopo pochi squilli mi risponde << Ciao bambolina. >>

in risposta gracchio un debole saluto inclinato dalle lacrime versate e lui se ne accorge

<< Che succede? Stefan vieni qui si tratta di Care. >> io non ho ancora fiatato ma dal telefono riesco a sentire la voce preoccupata del minore dei fratelli Salvatore

<< Ha un figlio. >> riesco solo a rispondere.

<< CHI? >> chiedono in coro i fratelli Salvatore

<< Klaus. Hayley aspetta un bambino. >>

Il silenzio regna sovrano finché Damon lo rompe con un “cazzo” appena mormorato

<< E cosa ne uscirà ? >> chiede Stefan

<< Un ibrido, credo. >> sospiro distrutta

Damon sembra rianimarsi e mi domanda

<< Ma lui e la lupa stanno insieme ? >>

prendo un respiro e calmo la mia voce prima di rispondere

<< Da quello che ho capito no, sembra sia stato un errore. Che cosa dovrei fare ragazzi? >>

<< Non hai molta scelta o lo accetti per quello che è e per la situazione che sta vivendo o lo lasci andare e ricominci a vivere la tua vita. >> afferma dolce Stefan.

<< Il mangiatore di scoiattoli qui ha ragione bambolina. >> conferma Damon.

La scelta spetta solo a me. Che fare?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1928187