Dark Angel 1
Dark
Angel
CAPITOLO 1.
<< Pensi che verranno
a salutarmi ? >> chiedo sconsolata a Damon mentre giocherello
perplessa con il bicchierino di Vodka, ormai vuoto.
<< Elena verrà,
tranquilla. Sono riuscito a farla ragionare. È solo molto
testarda, lo sai . >> mi risponde con una pacca fraterna sulla
spalla.
<< E io ho convinto
Bonnie. >> mi rassicura Stefan per poi riprendere a bere.
Sono al Grill con i miglior
compagni di bevuta di sempre.
<< Sei sicura che non
vuoi che venga con te? >> chiede in ansia il minore dei
Salvatore.
<< Sì, davvero!
Non ce n'è bisogno. Me la caverò e poi non ti ci vedo
fare il giornalista di moda e design al college. >>
Damon a questa ultima mia
frase scoppia a ridere e dice
<< In effetti
fratellino, nell'arco dei secoli questa è l'unica laurea che
ti manca. >>
<< Io almeno delle
lauree ce le ho. >> controbatte imbronciato Stefan.
<< Stef, lo sai
benissimo che non sono mai stato portato per lo studio. Preferisco il
divertimento. >> si interrompe e poi continua con il sorrisino
sexy << Per questo sono il fratello figo. >>
Scoppio a ridere godendomi
uno dei tanti battibecchi tra fratelli, l'ultimo.
Penso con un sorriso amaro
sulle labbra e la serata si conclude così di lì a poco.
Vengo svegliata da un raggio
di sole dispettoso che punta dritto dritto ai miei occhi.
Dopo essermi preparata, aver
salutato mia madre, prendo le valigie e salgo in macchina diretta
all'aeroporto dove ad attendermi ci sono tutti i miei amici e perfino
Tyler.
<< Allora hai tutto?
>> chiede in ansia Stafan.
<< Credo di sì.
>> rispondo rassicurante poi mi da le chiavi di casa sua, o
meglio quella dove ha vissuto parecchi decenni fa a New Orleans.
Stefan infatti si è
gentilmente offerto di prestarmela finché vorrò, ma
anche se lui ancora non lo sa ho deciso di pagargli l'affitto appena
troverò un lavoro.
Lo abbraccio, saluto
calorosamente anche Matt, Jeremy e Bonnie che ormai mi ha totalmente
perdonata per la mia insensata cotta e poi passo ad Elena e Tyler, la
prima totalmente contraria e offesa per i miei sentimenti e il
secondo ancora ferito, disgustato e furioso del mio comportamento.
L'ultimo a salutarmi è
Damon che con il suo sorriso birichino mi rallegra per poi
abbracciarmi e dirmi
<< Fai la brava,
bambolina. Ricordati tutto quello che ti ho insegnato, ce la puoi
fare. Sono fiero di te. >> mi bacia la fronte con fare paterno
e conclude
<< Chiamami appena
arrivi. >> scoppio a ridere e rispondo prendendolo in giro
lasciandolo sorpreso
<< Va bene papi. >>
Li guardo un'ultima volta
con gli occhi lucidi e prima di dirigermi al Check-in dico <<
Beh, allora addio! >>
<< Qualora succedesse
qualcosa o non ti piace stare lì, non farti problemi a tornare
ok? >> dice Elena piangendo
<< Te lo prometto. >>
le sorrido rassicurante per poi darle le spalle e non voltarmi più
indietro.
Un ricordo mi colpisce in
inesorabilmente durante il volo , le sue parole...
Klaus:
Forse un giorno, fra un anno o forse fra un secolo, apparirai
alla mia porta e lascerai che ti mostri ciò che il
mondo ha da offrire. Caroline: Pff Klaus:Ricorda le mie
parole Ragazzo di provincia, vita di provincia, questo non ti
basterà.
Quanto aveva ragione.
Il viaggio in aereo risulta
essere tranquillo e piacevole anche per una semplice ragazza come me
che non ha mai viaggiato, l'eccitazione però si fa sentire.
Appena uscita dal terminal
rimango affascinata da questa nuova città.
Mi dirigo velocemente con un
taxi all'indirizzo che mi ha dato Stefan e mi ritrovo davanti un
piccolo e vecchio edificio che con enorme stupore scopro che è
tutto mio.
La casa di Stefan ha un
gusto classico quasi retrò, degli anni venti credo.
Poso le valigie e mando un
messaggio a mia madre che in questo momento dev'essere al lavoro e
poi chiamo Damon per rassicurarlo, in seguito esco velocemente di
casa entusiasta e curiosa di visitare.
Per prima cosa cerco
l'ospedale così da sapere la strada per tornare stanotte a
fare la “ spesa ”, poi mi dirigo all'università
dove ritiro i moduli, gli orari e noto con piacere sulla bacheca
della segreteria che cercano una cameriera alla caffetteria del
campus.
Soggiogando il proprietario
dopo pochi minuti quel lavoro è già mio, so che è
sbagliato, la vecchia Caroline non l'avrebbe mai fatto, ma Klaus
aveva ragione. Una volta vampiri cambia tutto, si è liberi,
non si è più legati alle volgari convenzioni umane e
solo in questi mesi con Damon sono riuscita a rendermene veramente
conto e ad accettarlo, anche se all'inizio con molta difficoltà.
La dolce svampita Caroline
troppo buona per fare del male anche solo ad una mosca non esiste
più, ora c'è solo la vampira Caroline.
Comincio a girare la città
incuriosita dalla sua bellezza, mi ricordo benissimo che sono qui per
Klaus, ma non so dove sia e non so se mi vuole ancora e poi dubito
fortemente che esistano le pagine bianche dei vampiri, inoltre ad
essere totalmente sincera ancora non ho il coraggio di presentarmi
davanti a lui per dirgli cosa poi?
Ho una cotta per te? Mi sono
resa conto che la tua mancanza nella mia esistenza mi è
totalmente insopportabile.
A dire la verità
basterebbe una semplice frase per spiegare tutto: “ Sono qui
per te “ , ma la paura di un rifiuto è ancora troppo
grande per rischiare di perderlo.
Per rischiare di vedere
infranto il sogno di visitare il mondo con lui.
Il mio sogno, il nostro
sogno.
Visito la Cattedrale di San
Luigi, principale luogo di culto cattolico in Louisiana e sede del
vescovo di New Orleans, è a dir poco sublime e da brava
turista mi faccio scattare una foto con il cellulare davanti alla
cattedrale da un passante, la inoltro come messaggio e la invio ai
miei amici con scritto :
Welcome to New Orleans!
=)
Rimetto il cellulare in
tasca e prendo il tram per tonare a casa dove attendo il calar del
sole per rifornirmi di sangue.
Intanto guardo il cellulare
e noto 5 muovi messaggi:
Elena : L'aria da turista
ti dona molto =) un bacione.
Bonnie : Chi l'avrebbe
mai detto! Caroline Forbes amante dell'arte =P
Matt : Divertiti!! =)
Stefan : Stai bene? =)
Dal tuo sorriso deduco di sì, se ci sono problemi per la casa
e NON avvertimi immediatamente. Ti voglio bene.
Damon : Niente shopping
oggi bambolina? =P Ti chiamo più tardi.
P.s Barbie lo sai bene
che per rendermi felice devi mandarmi foto di
donne in spiaggia, non
foto di Chiese ;)
Rispondo velocemente a
tutti, tranne a Damon, con un generico:
Qui tutto ok =) sto bene.
La bellezza di questa città mi ha soggiogato =P ci sentiamo
presto un bacio.
Chiamo mia madre la
rassicuro, ci faccio due chiacchiere e poi riattacco.
Dopo poche ore però
mi chiama Damon
<< Ciao Bambolina,
come te la cavi il primo giorno da sola? >> sorrido al suo
nomignolo e rispondo scherzosa
<< Ciao papi, sta
andando tutto bene dai. Ho visitato la città, mi sono iscritta
al college, ho un lavoro e fra un po' vado a fare la spesa. >>
<< Ehi devi chiamarmi
proprio così? Comunque brava la mia bambina, te la stai
cavando alla grande. Hai già incontrato lo psicopatico ? >>
<< No non ne ho avuto
il coraggio e poi non so dove trovarlo. >> affermo insicura e
lui dice
<< Balle! Sei una
vampira! Riusciresti a trovare perfino un mafioso latitante da
decenni se solo volessi, soprattutto dopo il nostro allenamento. >>
si interrompe un attimo per poi riprendere malizioso << E poi
sono sicuro che Donovan lo sa benissimo, lui e la Barbie originale
ormai sono molto intimi. >>
<< Lo so, ci penserò.
Ora ti saluto papi. Ti voglio bene. Ah! E ringrazia che sono una
vampira magnanima se no Elena sarebbe già al corrente della
tua richiesta di donne in costume. >> Ridacchia e mi saluta con
un
<< Ciao Bambolina. Fai
la brava. >> e subito dopo riattacca.
Quella sera dopo essermi
nutrita con le sacche di sangue prese dall'ospedale, decisi di
visitare il quartiere francese e mi innamorai profondamente.
Quella parte della città
era magica, la mattina dopo fu il messaggio di Damon con l'indirizzo
di Klaus a svegliarmi.
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