We’re not alone in our Ritual

di MelGhoul_Echelon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** È una proposta, Purdy? ***
Capitolo 2: *** Sei un'idiota! ***
Capitolo 3: *** Quando ne comprerai uno nuovo? ***
Capitolo 4: *** Ehi, Amico! ***
Capitolo 5: *** Vattene via. ***
Capitolo 6: *** Ecco che arriva l’altro zombie.. ***
Capitolo 7: *** Wretched and Divine ***
Capitolo 8: *** Si comincia! ***
Capitolo 9: *** Giusto? ***
Capitolo 10: *** Non lo sai che ci sposeremo? ***
Capitolo 11: *** Oggi voglio fare qualcosa di bello! ***
Capitolo 12: *** Oh, Janxx, guarda quella gnocca! ***
Capitolo 13: *** Ma che domande mi fai? ***
Capitolo 14: *** Sono riuscita ad incontrare il mio mentore! ***
Capitolo 15: *** Posso venire con te? ***
Capitolo 16: *** Voi credete? ***
Capitolo 17: *** Non è carino da parte tua, Jinxx! ***
Capitolo 18: *** Nastri... ***
Capitolo 19: *** Un pennarello che non va più via. ***
Capitolo 20: *** Sei il suo mentore eh..? ***
Capitolo 21: *** Rossetti neri... ***
Capitolo 22: *** Cosa le date da mangiare? ***
Capitolo 23: *** I bambini crescono Ash. ***
Capitolo 24: *** E se invece ti dicessero di si? ***
Capitolo 25: *** Caffè dolce.. o amaro? ***
Capitolo 26: *** This is Cry! ***



Capitolo 1
*** È una proposta, Purdy? ***


//Avviso per chi stà leggendo questa storia.
E' il continuo della storia 
Rise up and celebrate your life, se non l'avete ancora letta, correte a farlo, se no non capireste proprio niente!
Buona lettura! 

Sembra che in questo mese io attiri tutte le sfortune del mondo.


Ma già da due anni le cose sono cambiate; da quando Chester si è sposato; gli Ice Corpes hanno avuto un anno di gloria, finchè Joy… è andato via.

 

Una band più famosa ha visto la sua bravura, e l’hanno voluto come membro ufficiale della loro band dopo che il loro batterista i aveva abbandonati; tutti e tre sapevamo che era la cosa migliore che potesse capitare a Joy, ma lui.. visto che eravamo e siamo anche adesso i suoi migliori amici, non voleva deluderci, e soprattutto abbandonarci.

 

Ci ha impiegato due mesi per scegliere di andare in quella nuova band, naturalmente io e lui conviviamo ancora, anche se Chester non c’è già più da tanto tempo ormai.

 

Gli Ice Corpes si sono sciolti.

 

Anche io sono stata “scelta” come bassista, e anche come seconda chitarra di un gruppo, che naturalmente non conoscevo prima di oggi.

 

Chester ormai è troppo impegnato, con la moglie (Liz) e…. la loro bimbetta, Iris, arrivata tra noi circa sei mesi fa; non mi sono mai piaciuti i bambini prima del giorno della sua nascita, ma quando l’ho vista, ho riconosciuto un piccolo Chester in versione femminile, ha qualche suo tratto riconoscibile, naturalmente i capelli scuri della madre, e gli occhi verdi di entrambi i genitori.

 

Io e Ashley stiamo ancora insieme, certo, da adesso non è tutto rosa e fiori, i suoi tour, i miei…

 

Io sono tornata la me di qualche tempo fa, i capelli sono cresciuti,ma non lunghi come prima, dopotutto sono cambiata proprio perché mi davano fastidio, anche se una parte di essi sono ancora parecchio corti per via del nuovo taglio, ma sempre e comunque neri.

 

Qualche giorno fa eravamo a casa degli sposini, era il compleanno di Liz; c’eravamo veramente tutti, anche Yell.

 

Non riuscivo a stare lontana dalla bambina, ce l’avevo sempre in braccio, ogni tanto vedevo anche le occhiate tra Juliet e Ashley, e molte volte mi chiedevo anche che cosa stessero pensando in quel momento.

 

Mi ricordo un momento preciso di quel giorno, era una specie di conversazione tra me e Chester.

 

<< Kay, non è che me la vuoi rubare? >>

 

Alzato lo sguardo vidi Chester dietro di me, che mi osservava mentre “stritolavo” la bambina in un piccolo abbraccio.

 

<< Forse… ma ho già un gatto… quindi, mi sa proprio che dovrai tenertela ancora per un po’ di tempo! >>.

 

Visto che io sono già così legata alla bambina oggi devo dire addio al mio giorno di pausa che potrei passare tranquillamente con Ashley.

Oggi Chester deve accompagnare Liz ad un colloquio di lavoro; qualcuno deve aver visto le sue foto e molto probabilmente la vogliono per la loro bravura, quindi per questo motivo hanno chiesto a me e ad Ash di badare alla bambina, visto che Joy è alle prove della sua nuova band.

In quel momento io e il bassista eravamo al mio appartamento a…. “giocare”.

 

/ Sento il telefono suonare dall’altra parte della mia stanza; Ashley è sopra di me e non ha intenzione di lasciarmi andare; mi metto a ridere mentre continuo a baciarlo.

<< Avanti fammi rispondere! >>

Passa a baciarmi il collo mentre io non riesco più a smettere di ridere, gli tocco la schiena con una mano, invece con l’altra lo spingo sul petto.

<< Dai Ash, può essere qualcuno di importante. >>

Si toglie da sopra di me con uno sbuffo, e mentre io cerco di portare via il lenzuolo, e uscire dalla mia stanza con esso legato intorno al petto.

Lo guardo mentre lui si copre con il trapuntino; mi appoggio su di lui, e gli stampo un bacio sulle labbra.

<< Torno subito! >>

Dopo essermi legata intorno al petto il lenzuolo e aver ricevuto un pizzicotto sul sedere da Ash vado in soggiorno dove trovo ancora il telefono che suona.

<< Pronto? >>

<< Kay? Ho bisogno di te, potresti fare la baby-sitter? >>

<< Adesso? >>

<< Uhm… si.. >>

<< Ma io e Ash… >>

<< Oh dai continuerete dopo, Iris ha bisogno di te, e del suo zietto. >>

<< Quando parli così di Ashley mi fai impressione, Ches.. >>

<< Ma è l’unico modo per convincerti. >>

<< E’ vero, ora arriviamo, avrò bisogno di una mano >>

<< a dopo, sorellina! >>

Riattacco il telefono, e subito dopo essermi girata mi trovo un Ashley appoggiato alla porta con addosso solo i boxer – probabilmente se li è rimessi – gli sorrido e lui fa lo stesso.

<< Vestiti, si va da Iris! >> /

 

Ci troviamo in salotto delle casa dei due sposini mentre loro sono sulla porta e Ashley tiene in braccio la bimbetta.

<< Torneremo fra qualche ora, verso le sette di questa sera saremo a casa, cercate di non buttarmela giù .. >>

Io e Ashley ci guardiamo e una risata scappa ad entrambi, e subito dopo ci giriamo di nuovo verso Chester e Liz.

<< Fate attenzione alla mia bambina! >>

Le si avvicina piano e le da un leggero bacio sulle labbra, e subito dopo la sento sussurrare “torno presto” .

I due genitori se ne vanno e io e Ashley rimaniamo da soli con la bambina, e io in qualche modo.. sono preoccupata.

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E’ terribile, la bambina oggi non ha proprio voglia di dormire, e a mala pena sono riuscita a farla mangiare, Ashley invece sembrava tutto contento a badare ad Iris, e si è anche proposto di cambiarla lui, anche perché io mi sarei veramente rifiutata.

Ma prima o poi la bimba si dovrà stancare no?

Adesso infatti siamo sul divano, e in qualche modo la stiamo facendo giocare con una specie di piccolo peluche; ad un certo punto le cade di mano, cadendo anche dal divano.

Subito inizia a piangere e io non sono pronta, stà arrivando il peggio, ma per fortuna che con me c'è Ashley che risolve la situazione prendendole semplicemente il peluche a forma di cucciolo dal pavimento; lei tocca piano quel cane facendo scomparire definitivamente le lacrime dagli occhi.

Iris si gira verso Ashley, e lo guarda con quei suoi bellissimi occhioni verdi.

<< ehi, perché mi fissi, piccoletta? >>

Lei comincia a ridere a perdifiato muovendosi leggermente avanti e indietro sul posto.

<< perché sei bello! >>

Il bassista si gira verso di me e tenendo stretta la bambina con una mano sulla pancia si avvicina alla mia bocca e mi bacia con tanta passione; e quasi non riesce a fermarsi, ma grazie ad una risata della bambina che fa attirare la sua attenzione si allontana da me.

Guarda la ragazzina e le sorride mentre lei mordicchia le dita di una mano del bassista; la prende in braccio e la fa alzare sopra la sua testa, mentre piano la muove dolcemente, e la osserva con un bellissimo sorriso sulle labbra.

Io mi preoccupo a vedere quella scena ma subito mi tranquillizzo e quasi mi commuovo, non ho mai visto preso in questo modo Ashley, e devo dire che mi piace, e anche davvero tantissimo!

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Sono quasi le sette e Chester e Liz non sono ancora tornati, per fortuna ora la bambina dorme nella culla vicino al letto matrimoniale, dove appunto siamo stesi.

Siamo qui, io appoggiata al petto di Ashley mentre lui mi tocca i capelli; sono terribilmente stanca e gli occhi quasi mi si chiudono.

<< Mai più! Mai più! >>

Ashley si gira verso di me dopo avermi sentito sussurrare e capisco che stà sorridendo.

<< invece a me non dispiacerebbe badare a un bambino tutto mio >>

Mi alzo dal suo petto e lo guardo con occhi strani.

<< È una proposta, Purdy? >>

Lui nota il mio sguardo e teneramente mi sorride e mi bacia.

<< è solo un pensiero, Daniels! >>



//Si ragazzi sono tornata con Kayla e Ashley, spero vivamente che io abbia iniziato bene questo continuo, e che non vi deluda.
Fatemi sapere se la storia vi può interessare anche se è diversa da quella precedente.

ps. passate a leggere le varie Fanfiction di AnaDarkLady97, ve le consiglio, sono tutte bellissime! 

Alla prossima! 
XOXO

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Capitolo 2
*** Sei un'idiota! ***


<< Perchè hai chiuso il piercing al labbro? >>

<< Mi annoiava... e poi ora voglio fare altri tatuaggi! >>

<< Ma era così eccitante sentirlo mentre ti baciavo! >>

Mi metto a ridere e gli do un pugno sul petto visto che sono appoggiata a lui, ma già che ci sono lo bacio.

<< Sei un'idiota! >>

Lui sorride e mi bacia come ho fatto io poco prima.

<< È per questo motivo che mi ami. >>

Mi sdraio completamente su di lui e lo fisso per qualche istante mentre faccio un sorrisino ironico.

<< E questo chi l'ha mai detto? >>

<< Tu, tante volte in questi due anni! >>

Faccio uno sguardo quasi pensierono e subito mi metto a ridere perchè quello che ha appena detto è dannatamente vero.

<< Dimentichi i cinque mesi.. >>

<< Giusto. >>

Ricomincia a baciarmi mentre sentiamo il gatto graffiare la porta; cerco di ignorarlo ma la cosa non è poi così facile, perciò mi stacco qualche secondo da lui; naturalmente lui sbuffa e mi guarda mentre mi alzo dal letto.

<< Non fare il noioso, lo sai che Yell ha bisogno di compagnia! >>

<< Dannato gatto, prima o poi interromperà qualcosa di più importante. >>

Vado verso la porta e la apro veloce, dove trovo davanti ad essa Yell, che mi passa tra le gambe e sale sul letto dove si trova Ashley ormai sdraiato, esco per qualche secondo dirigendomi in cucina e subito lo sento parlare con il gatto.

<< Brutto gattaccio, prima o poi ti faccio arrosto! >>

Prendo un birra e dopo averla stappata con il mio anello ritorno in camera mentre Ashley mi fissa con un mano il gatto mentre lo accarezza.

<< Sai cosa ho pensato? >>

<< Perchè tu pensi? >>

<< Molto spiritosa! >>

Mi metto a ridere mentre qualche secondo dopo bevo dalla bottiglia, e lui mi guarda completamente male.

<< Ehi e io? >>

<< È l'ultima, dovremo dividercela, e non lagnarti me le hai fregate tutte tu! >>

<< Allora vieni qui che ci dividiamo... la "birra" >>

Mi avvicino piano a lui e mentre il gatto si toglie di torno io mi siedo su di lui a cavalcioni, proprio perchè non voglio condividere la birra mi metto a berla davanti ai suoi occhi.

<< Che cosa avevi pensato? >>

Lui mi ruba la birra e dopo averne bevuto una buona parte comincia a parlare.

<< Ricordi il nostro tatuaggio? >>

Sorrido istintivamente, e con calma sposto leggermente il collo della maglia che indosso e quindi anche la spallina del reggiseno nero, mettendo in bella mostra un "PURDY" tatuato proprio sopra la clavicola sinistra.

<< Si, te lo ricordi. Beh pensavo di farne uno nuovo... >>

Sorrido e porto le braccia al suo collo appoggiandomi tranquillamente.

<< Non è una cattiva idea, anzi. Ma devi avere tu in mente qualcosa, perchè io... non ho neanche mezza idea. >>

<< ... in modo da legarci veramente! >>

Non gli ho lasciato il tempo di parlare poco prima, e ora scopro qual'è la sua vera idea, ma comunque un sorriso ancora più grande mi si crea sulle labbra.

<< Legarci veramente? >>

Mi passa una mano tra i capelli e me li sposta sulla parte corta, mi sorride e capisco che è veramente serio, ma voglio sapere di più sulla sua idea.

<< Ricordi Las Vegas? >>

<< Si. >>

<< Abbiamo sbagliato a non farlo, ma ora io sono sicuro.
Voglio ufficializzare la nostra storia; io sono pazzo di te, Daniels! >>

Il mio sorriso si allarga sempre di più e poco freneticamente le labbra sulle sue e inizio a baciarlo con così tanta passione che forse non è riuscito nemmeno a prendere il respiro.
Qualche secondo dopo mi stacco da lui per riprendere fiato, evidentemente anche lui l'aveva preso, e forse si aspettava una reazione del genere, conoscendomi ormai da un bel pò di tempo.

<< Lo prendo per un sì? >>

Faccio segno di sì con la testa con il sorrisino più grande che io abbia mai avuto sulle mie labbra.

<< Ma dimmi di più, come mai un tatuaggio? >>

<< Preferisci un anello? >>

Mi guardo le mani dopo averle spostate dal suo collo, sono piene di anelli, e li tengo su ogni giorno.

<< Meglio un tatuaggio, attirerebbe meno l'attenzione. >>

Mi passa ancora una mano volta una mano fra i capelli scompigliandomeli notevolmente, e intanto io lo fisso sorridente.

<< Ma cosa diranno i giornalisti dopo averlo scoperto? >>

<< Cazzi loro, è una cosa nostra no? >>

<< Si! E le varie bambolone bionde che in passato ti sei portato a letto? >>

<< Loro possono fottersi, ho una bellezza qui davanti che non ho intenzione di farmi scappare! >>

<< Ah ma davvero? >>

<< Si, l'avresti già dovuto capire qualche mese fa.. >>

<< Infatti l'ho ben capito! >>

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<< Che cerchi lì sotto? >>

<< Lanny! >>

<< Hai intenzione di tatuarmi tu, Daniels? >>

Tiro finalmente fuori una valigetta da sotto al letto dove infatti è contenuta la mia macchinetta per fare i tatuaggi.

<< Hai paura per caso? >>

<< No, assolutamente no, ho fatto tanti di quei tatuaggi, ma.. mai da te.. >>

<< Oh fidati, ne ho fatto uno anche Chester, non gli è successo niente, e poi ho tutto l'occorrente, non preoccuparti! >>

<< Non mi preoccupo, ma sai che prima dobbiamo trovare un'idea vero?
È una cosa importante! >>

<< Ma certo che lo so! Voglio solo controllare che sia tutto okay, prima che.... vada qualcosa storto.. >>

Rimaniamo in silenzio per un pò mentre io controllo la macchinetta e lui gioca un pò con il gatto tenendolo in braccio.

<< Daniels? >>

Mi giro dopo qualche secondo, dopo aver messo a posto la macchinetta sotto al letto.

<< Mh? >>

<< Ti amo, Daniels! >>

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<< Non puoi proprio venire al concerto? >>

Siamo sul portone del edificio, e Ashley stà per andarsene, domani ha un concerto, e non può rimanere a dormire questa notte.

<< Purtroppo no, il mio nuovo manager ha detto che influinzerebbe negativamente la band, e poi abbiamo le prove tutto il giorno. >>

Mi guarda con occhi tristi mentre io gli passo dolcemente una mano sulla guancia destra.

<< Ancora una volta non ci sarai.. >>

<< È solo la seconda volta Ash, al prossimo concerto ci sarò, te lo prometto! >>

<< L'hai promesso, Daniels! >>

<< Sisi, promesso! Ma tu invece prometti a me che non farai cazzate, ti tengo d'occhio, Purdy!
Dopotutto mi hai appena chiesto di sposarti.. >>

<< Lo prometto! >>

Mi si avvicina piano, e mi circonda un fianco con una mano, mentre con l'altra tiene gli occhiali da sole e il casco dell'Harley; mi tira a sè e mi fissa proprio negli occhi e dopo qualche secondo avvicina le sue labbra alle mie; quello è un bacio che potrebbe sembrare il primo di una grande collezione, ed è per questo che ogni volta che mi bacia, sento sensazioni sempre diverse e positive.


//Eccomi ancora qui.
Vi piace? A me sì! Tantissimo!!
Mi sembra così tenero questo capitolo
Fatemi sapere!!

Alla prossima!!
XOXO

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Capitolo 3
*** Quando ne comprerai uno nuovo? ***


Il concerto è finito quasi da dieci minuti, e di solito in questo momento quando Kayla è presente stiamo per qualche minuto insieme, ma subito dopo dobbiamo filare in camper a struccarci e a ricomporci; ma non questa volta, l'unica ragazza oggi è Juliet.
Kayla e lei durante i nostri concerti stavano sempre insieme, e questa volta anche Juliet si é sentita molto sola.

<< Ashley! >>

Mi giro verso Jake che mi ha chiamato, lo guardo come se gli stessi chiedendo in silenzio che cosa c'è. 

<< una persona vuole intervistarci.. >>

<< solo noi due? >>

<< si. >> 

Mi avvio verso il chitarrista che mi conduce verso un'intervistatrice seduta su un divano a tre posti  in velluto viola.

<< Ciao, ragazzi, io sono Jamie, vorrei farvi qualche domanda, possiamo iniziare? >>

Io e Jake ci guardiamo, prevedo un intervista mooolto lunga.

Io e il chitarrista facciamo cenno di si con la testa e la ragazza inizia a fare delle domande a Jake sulle canzoni e su quali chitarre usa.

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The point of view of juliet 

Ieri sera Ashley ci ha detto che ha proposto a Kayla di sposarlo, e io non potevo essere più felice di così, dopotutto una mia importante amica si sarebbe sposata con un mio caro amico non che quasi fratello del mio ragazzo.

<< non vedo l'ora di andare da Kayla,  finalmente anche lei indosserà un vestito lungo con lo strascico, grigio come quello che abbiamo visto tempo fa quando eravamo alla ricerca del vestito per Liz! >> 

Ho praticamente delle stelle al posto degli occhi, che brillano per l'emozione.

<< Juliet! >>

Purtroppo una voce mi fa tornare sul pianeta Terra e noto che Jinxx ha parlato.

<< non credo che quei due abbiano intenzione di fare una cerimonia.
Li conosci, e se hanno pensato ad un tatuaggio al posto di un anello, non credo che si tratterà di un matrimonio a tutti gli effetti.. >>

<< Jinxx ha ragione, Jul! 
Probabilmente andranno a firmare qualche carta che autenticherà il loro matrimonio dopo aver fatto il tatuaggio. >>

<< ma io ho sempre sperato di fare la damigella d'onore! >>

Scoppia una risata generale nei camerini dei ragazzi e subito CC inizia a parlare a nome di tutti.

<< e se fosse stata Liz invece? >>

<< oh giusto! Non ci avevo proprio pensato.
Che gran peccato non potrò percorrere la navata insieme a lei.. >>

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The point of view of Ashley

<< allora Ashley, tu stai con una ragazza, è corretto? >>

Già iniziamo male..

<< si, è corretto. >>

Rispondo distaccato, non so se dirò la verità in queste domande, lo conosco questi giornalisti.

<< da quando tempo state insieme? >>

<< da quasi due anni e mezzo.. .>>

<< wow davvero molto tempo!
È la tua storia più lunga giusto? 
Cosa avete intenzione di fare? 
Andrete a convivere suppongo >>

<< no, non è così >>

<< state per caso attraversando un momento difficile?
So che Kayla fra qualche settimana partirà per un tour europeo, non la vedrai per un po' di mesi. >>

<< quattro mesi, lo so!
E comunque no, non stiamo attraversando un momento difficile! >>

Jake si gira completamente verso di me, sa che fra poco qualcosa di non molto negativo probabilmente succederà.

<< e in quei quattro mesi vi prenderete una pausa? >>

<< no, non ne abbiamo intenzione. >> 

<< oh, accidenti che coppia felice!
Quindi è una cosa seria? >>

<< Si, non stó facendo alcun giochetto con lei >>

<< questa è una buonissima notizia, soprattutto dopo le tue numerose storie con ragazze diverse, anche fisicamente da lei.
Ma quindi mi viene in mente una domanda abbastanza ovvia dopo questa affermazione..
Vi amate entrambi,Ashley? Voglio dire... Tu la ami? >>

Rimango in silenzio per qualche secondo, non so cosa rispondere.. Ufficializzare senza lei? O aspettarla? 

<< preferirei non rispondere, è una cosa privata.. >>

Jake mi guarda come se fossi diventato pazzo, era la mia opportunità e l'ho sprecata, dovrò aspettare molto tempo prima di averne un' altra. 

<< oh certo! >>

La ragazza scrive qualcosa su un taccuino in versione tascabile e quando ha finito ci mostra un grande e falso sorriso.

<< vi ringrazio molto signori! A presto!! >>

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NEXT DAY
The point of view of Kayla

<< Kayla!! 
Ci sono alcune lettere per te! >>

Spalanco gli occhi dopo aver sentito l'urlo di Joy; mi alzo un pò, e quasi fosse un avviso per Yell, inizia a leccarmi la faccia mentre io lo accarezzo leggermente.

<< Di che lettere parli? >>

Mi metto un berretta sulla testa, e un cardigan grigio scuro sulla maglietta a maniche corte del pigiama; non mi metto le ciabatte e spalanco la porta facendo un grandissimo sbadiglio.

<< Di queste lettere, dormigliona! >>

Mi passa varie buste, e dopo essermi seduta al tavolo della cucina inizio a sfogliarle: Fan, fan, bolletta, fan, cartolina, una rivista, nuova band... aspetta, una rivista? 

<< Joe, sei sicuro che questa non sia tua? >>

Gli mostro la rivista e subito lui fa cenno di no con la testa e si avvicina a me con un bigliettino in mano.

<< Sopra la rivista c'era scritto "Daniels" >>

Lo guardo per secondo finchè non mi viene un'idea.

<< Ci sarà su qualche notizia di Ash?
Solo lui mi chiama Daniels.. >>

Apro subito la rivista, in copertina c'era la scritta "Rivelazione Ashley Purdy" probabilmente ha ufficializzato la nostra storia come ha detto due giorni fa.
Trovo la pagina e inizio a leggere ad alta voce, finchè in una delle ultime domande mi blocco, e leggo a bassa voce, o meglio dire nella mente.

Mi alzo dalla sedia veloce, sbattendo sul tavolo della cucina la rivista; Joe mi guarda male, forse perchè adesso anche lui sa quello che Ashley ha detto ai giornalisti.

Non ha ufficializzato la nostra storia, al contrario; a meno che gli sia cambiata l'idea di sposarci, o non lo so; quelle parole non mi sono piaciute per niente.

<< Joe, il cellulare! >>

<< Quando ne comprerai uno nuovo? >>

<< Quando mi sarà più utile, ora dammelo.
Torno fra qualche ora, non aspettarmi con il pranzo. >>

Mi passa il cellulare e dopo averlo afferrato, mi metto un paio di scarpe ed esco dalla porta dell'appartamento.

Ormai sono fuori dall'edificio e cammino per la strada, mentre il sole di quasi mezzogiorno mi brucia sulla pelle; prendo in mano di nuovo il telefono e lo accendo; vado subito sulla rubrica.

Ci sono numeri di ogni tipo, Chester, Liz, casa loro, la nostra, il numero di casa dei Black Veil Brides, segnato appunto con questo nome, il mio vecchio cellulare, e poi i nomi membri della sua band, e poco più infondo, i numeri dei ragazzi.

Il numero di Ashley è il terzultimo, aspetto qualche secondo prima di schiacciare il pulsante verde del cellulare di Joy; il coraggio mi manca.
Non mi interessa, premo quel fottuto tasto e porto il telefono vicino all'orecchio destro; sento il suono "tu", segno che il numero è libero, ma comunque continua a suonare.

<< Ehi, Joe! >>

<< Purdy.. >>

<< Daniels! Sei tu!
Piccola mi manchi! >>

<< Non chiamarmi piccola... >>

<< Che succede? >>

<< Ma che cazzo hai fatto? >>

<< Cosa ho fatto? 
È successo qualcosa? >>

<< Tu hai fatto qualcosa. >>

<< Sei incinta, Daniels? >>

<< No, non sono incinta! 
Tu hai detto che non mi ami davvero! 
E mi hai chiesto di sposarti Ashley!! >>

<< Ma di cosa stai parlando? Certo che ti amo! >>

<< Allora perchè su quella cazzo di rivista hanno scritto che smentisci tutto? >>

<< Smentire? 
Daniels io ho detto che ti amo, e che sei importante per me! >>

<< No! Tu hai detto che è una storia seria la nostra, ma qui dicono che smentisci il fatto che mi ami! 
Avevi l'opportunità di ufficializzare la nostra storia, ma si vede che non mi ami abbastanza per dire addio alle tue scopate del sabato sera! >>

<< Kayla non dire stronzate, porca troia! Lo sai quanto ti amo!
Perchè dovrei dire il contrario? 
Sei l'unica donna che io abbia mai amato per così tanto tempo! >>

<< Stai usando un tempo passato, Ashley.. 
Se hai cambiato idea puoi dirlo subito.. >>

<< Kay, non potrei mai cambiare idea! >>

<< No.. ho capito.. ti lascio in pace.
Salutami i ragazzi.. 
Addio Ashley. >>

<< Kayl.... >>

Attacco il telefono prima che lui possa continuare a parlare, mi siedo addosso ad un muro e comincio a piangere disperatamente; non mi sono allontanata così tanto da casa, e spero di riuscire a tornarci con le mie gambe.

Non voglio che questo finisca, ma la cosa mi ha ferito, io lo amo così tanto, non riesco a dirlo direttamente, è troppo importante per me. 

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The point of view of Ashley

<< Porca puttana! >>

<< Ashley, che succede? >>

<< Credo che sia finita.. >>

Tutti mi guardano e si alzano dai loro posti, Juliet addirittura mi corre incontro.

<< Finita? 
Tra te e Kayla? 
Come può essere? 
Le hai appena chiesto di sposarti! >>

<< Lo so! 
Cosa diavolo hanno riportato sui giornali? 

<< Jake, tu sai quello che ho risposto; Kay mi ha detto che hanno scritto che io smentivo di amarla, ma che è comunque una storia seria! >>

<< Tu hai detto che preferivi non rispondere, me lo ricordo, anche se hai fatto molto male, Ash. 
Era la tua opportunità.. >>

<< Lo so, cazzo!
Se ora ho perso per sempre Kayla... >>

<< No, Ashley! No, non l'hai persa, le parlerò io!
Capirà se io le spiegherò tutto! >>

<< Juliet, è gentile da parte tua, ma voglio parlarle io.. >>

Andy mi si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla per consolarmi.

<< Amico, se vorrai parlarle tu non accetterà di vederti.
Le parleremo noi.
Ora spiegateci cosa è successo in quell'intervista! >>

Io e Jake ci guardiamo, e per quanto io possa essere sconvolto preferisco rimanere in silenzio, e far spiegare tutto al chitarrista, seduto poco distante da me.

<< Beh... quando siamo arrivati.... >>


//Salve ragazzi, oggi non voglio fare nessun commento.
Ditemi voi se vi piace!
Alla prossima!

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Capitolo 4
*** Ehi, Amico! ***


Sono passati quasi otto giorni da quando Kayla ha letto la notizia di quella rivista; non esce dalla sua stanza da due giorni, non vuole nemmeno mangiare.
Ashley ha provato a chiamare a casa un sacco di volte, e per tre giorni di fila è rimasto sotto la finestra della camera di Kayla, sperando di poterla rivedere, per ore e ore; purtroppo per lui non è successo.

Di notte sento Kayla piangere, Yell non dorme con lei da tutti questi giorni, e oltre a diventare pazzo, lo stó diventando anche io; di solito quando non dorme con Kayla dorme sulla mia batteria, e con la coda fa sempre un sacco di rumore e mi impedisce di dormire.

Questa mattina, che mi sono svegliato più presto del previsto ho trovato Yell che stava grattando sulla porta di legno della camera di Kayla.

Preparo la colazione, la preferita di Kayla; dopo averla consumata io, metto la sua parte su un vassoio e mi avvio verso la sua stanza, dove trovo davanti Yell, sdraiato vicino alla porta a fare la guardia.

<< Togliti, palla di pelo >>

Yell si alza e mi "ringhia" contro, si sposta e mi lascia passare; apro la porta e trovo la camera completamente al buio, Kayla è distesa sul suo letto con la musica accesa; stà ascoltando i Black Veil Brides, probabilmente è un modo per sentirlo vicino a lei.

Capisco che è in riproduzione casuale perché non segue le diciannove tracce di "Wretched and Divine".
Mi avvicino al letto, e dopo aver appoggiato sulla sua scrivania disordinata il vassoio pieno di colazione, mi siedo vicino a lei e le accarezzo i capelli mentre lei con una mano stringe la collana che Ashley le ha regalato al loro primo Natale, mentre con l'altra stringe la mia mano.

<< Tesoro... Oggi ti va di mangiare?
Non diventerai anoressica vero?
Sei già così piccolina.. >>

Voglio farla ridere, invece ricomincia a piangere, non mi ha nemmeno insultato perchè l'ho chiamata "tesoro", deve stare veramente male.

<< no... non ho voglia di mangiare.. non ho fame. >>

Riesco a capire a mala pena quello che dice, i suoi singhiozzi sono davvero forti.

<< Joy... >>

<< si? >>

<< mi abbracci? >>

Mi scendono quasi due lacrime dagli occhi per aver sentito quella frase uscire dalla sua bocca.
Mi avvicino a lei e la stringo forte, accarezzandogli con calma un braccio.

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The point of view of Jinxx

Siamo nel soggiorno comune e manca soltanto Ashley; è a pezzi.
Pensare che in questo momento poteva essere sposato è terribile, per colpa di una stupida rivista una bellissima relazione come la loro è andata rovinata.

<< Andy.... sei il suo migliore amico, non credi che sia meglio parlargli? >>

<< in realtà non so cosa dirgli, lui non si è mai comportato in questo modo, mi chiedo anche cosa stia facendo in questo momento. >>

Dall'appartamento privato di Andy esce Juliet, che subito si siede sulle gambe del cantante.

<< ragazzi, voi siete i più vicini a loro.
Juliet tu potresti parlare con Kayla.. >>

<< infatti Jinxx, avevo intenzione di farlo.
Mi stó preparando da qualche giorno. >>

<< ragazzi se ci pensate, guardate come è ridotto Ashley, probabilmente Kayla è ancora peggio.. >>

<< Beh, CC capiscila, dopo due anni e mezzo per colpa di una rivista, che non ha nemmeno riportato la verità, la relazione con l' uomo che ama è andata in frantumi.
Come ti sentiresti? >>

CC abbassa la testa sconfitto, le parole di Jake sono state abbastanza pesanti, ma altrettanto vere.

<< fra tre settimane Kayla partirá per quel tour, non possiamo di certo far passare quattro mesi.. >>

<< no, hai ragione, Jinxx!
Andrò oggi da Kayla.
Ragazzi, voi questa mattina dovrete parlare con Ashley, e oggi pomeriggio porteremo anche lui da Joe e Kay.
Vogliamo o no che si sposano questi due ragazzi? >>

<< Si, cazzo! >>

<< allora alziamo questi fottuti culi e andiamo dal nostro bassista depresso!! >>

<< parole sante, Andy! >>

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The point of view of Ashley


Sono nella mia stanza, agitato come una mina, perchè ormai da quasi dieci giorni non riesco a vedere la donna che amo, e peggio, forse ci siamo lasciati, ancora peggio, fra tre settimane parte per l'Europa e non potrò vederla per altri quattro mesi.
Sono nella stanza di Kayla, la prima volta che è rimasta a dormire in casa mia; sul puffo a forma di guantone da Baseball; abbiamo passato ore interminabili insieme, e se ci ripenso quasi mi vengono le lacrime agli occhi.

I ragazzi sanno bene che da quel giorno mi sono sistemato in questa stanza, e lo capisco perchè sento qualcuno bussare alla bussare.

<< Mh.. >>

La maniglia si abbassa e vedo spuntare la testa di CC dalla porta.

<< Ehi amico! Che ci fai qui tutto solo? >>

Gli arriva una pacca sulla testa, probabilmente da Andy, perchè riconosco il tatuaggio "Dragonfly" sul dorso della mano.

<< Con chi vuoi che sia? Siamo tutti di là! >>

Mi strappano un sorriso e intanto li guardo entrare in quella stanza dal primo all'ultimo; Jake e Andy si sistemano sul letto mentre CC resta in piedi, appoggiato alla porta, invece Jinxx si siede sulla sedia della scrivania, portandola davanti a me.

<< Comunque, Ash.. abbiamo deciso che è meglio tornare come prima.. >>

Alzo lo sguardo e osservo attentamente Andy, seduto sul letto.

<< Tornare il donnaiolo, amante di biondone senza cervello e talento?
Non mi piace molto quest'idea.. >>

<< Infatti non parlavo di quello.. >>

<< Allora non ricordo il mio passato.. >>

Mi arriva un cuscino proprio in testa, e scopro che è quello della parte destra del letto, cioè quello che usa di solito Kayla.. lo piego in piego in due e lo tengo tra le braccia quasi avessi lei.

<< Parlava di Kayla, coglione! >>

Li guardo tutti quanti, non capendo a cosa si riferissero.

<< Ma di cosa parlate? >>

<< Oggi, tu, vieni con me e Juliet da Kayla, loro parleranno, e quando lei sarà pronta a tornare nelle tue braccia sarà già lì, e le avrai risparmiato un viaggio! >>

<< E se invece non vuole più vedermi? >>

<< Juliet le farà cambiare idea! >>

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2 hour laters

Siamo nel soggiorno di casa di Kayla e Joe; il ragazzo mi ha accolto con una grande felicità, anche se per il primo secondo aveva lo sguardo arrabbiato, probabilmente stà solo difendendo la sua migliore amica.
Juliet stà parlando con Kayla da quasi mezz'ora, e non so se prenderla in meniera positiva o se è meglio che scappo.



Juliet esce finalmente dalla porta della camera di Kayla, ma non è seguita dalla ragazza, anzi, la cantante la richiude alle sue spalle e si avvicina a me, mentre sono in piedi, appoggiato al muro del soggiorno.

<< Non vuole più vedermi? >>

<< Ashley, dopo questa dovrai pagarmi almeno un'anno di pranzi fuori.
Ora vai, ti aspetta.
Non fare cazzate >>

Prendo per le spalle Juliet, e prima di fare il disastro più grande che possa mai capitare guardo Andy.

<< Posso? >>

Andy le sopracciglia, e in contemporanea anche le spalle, aiutandosi anche con un gesto della mano.

<< Fai pure. >>

Abbraccio fortissimo Juliet e le do anche due baci sulla guancia, ma subito dopo corro e non in senso metaforico in camera di Kayla; spalanco la porta e ci entro, e subito dopo la chiudo alle mie spalle.

<< Kayla! >>

<< ..... >>

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Capitolo 5
*** Vattene via. ***


30 minutes before
The point of view of Juliet

Busso alla porta mentre guardo Ashley e Andy dietro di me, e faccio segno loro di restare fuori; nessuno mi risponde, ma sento della musica al di là della porta, riconosco Lost it all, allora decido di entrare di mia spontanea volontà.

Quando apro la porta si fa sempre più forte, e sento una piccola voce provenire dall'interno della stanza, allora chiudo la porta e mi avvicino silenziosa.

<< Vattene via, Joe, te l'ho detto prima che voglio stare sola. >>

Sorrido, e vedo Kayla sul letto, che mi mostra le spalle, ha una mano sul fianco, e vedo che stringe una collana, ma non una qualsiasi, ma proprio quella che ritrae un basso e una chitarra.

<< Ma io non sono Joe.. >>

Kayla si gira di scatto e appena mi vede scende dal letto e corre ad abbracciarmi scoppiando in un pianto disperato; io la stringo forte cercando di confortarla il più possibile.

<< Oh.. piccola!
Lo sai che io ci sono sempre! >>

<< Jul! T.. tu sai t..tutto? >>

<< Si... so tutto.
Ashley era quasi peggio di te. >>

<< Era?
Vuol dire che si è ripreso ed è tornato quello di due anni fa? >>

<< No, era vuol dire che ora è intenzionato a parlarti e a sistemare tutto.
Kayla guardami! >>

Alza lo sguardo e mi osserva con le lacrime agli occhi che le impedisce di vedermi chiaramente.

<< Non ha mai smesso di amarti, e tu hai capito male quello che è successo.
Lui è di là. >>

Vedo gli occhi di Kayal accendersi, probabilmente ha così tanta voglia di vederlo che avrebbe spalancato la porta e gli sarebbe saltata addosso, ma non lo fa, probabilmente per colpa del suo orgoglio.

<< E di cosa vuole parlarmi? >>

<< Di tutto, Kayla!
Vuole spiegarti per bene la situazione e farti capire quello che hanno sbagliato a comprendere i giornalisti. >>

<< Dovrebbe essere arrabbiato dopo quello che è successo... >>

<< Non lo è.
Ascoltalo! >>

<< Juliet, nemmeno io ho mai smesso di amarlo, ma... leggere quelle risposte mi ha.... >>

<< Fatta star male, ho visto, ma non ti preoccupare.
Non è successo niente! >>

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Now

The point of view of Ashley

<< Kayla! >>

<< .... >>

La vedo!

Finalmente la vedo!

Ha ancora le lacrime agli occhi, mi avvicino piano e lei non dice niente; la vedo venirmi incontro e io allargo le braccia per lasciarla passare.

È abbastanza vicina par poterla toccare; ormai ce l'ho tra le braccia.
Il nostro è un abbraccio nuovo, pieno di nostalgia, mai provato prima; stà piangendo, e forse qualche lacrima la stò versando anche io; singhiozza e ha la testa appoggiata al mio petto, probabilmente sente i battiti del mio cuore che accelerano sempre di più.

<< Kayla... >>

<< Stai zitto! >>

Non ha la voce arrabbiata, sembra normale, forse è proprio così.

<< Mi sei mancanto, Ashley!
Sono stata una stupida.. >>

<< No... non è vero.. >>

<< Si invece, per colpa mia, son... siamo.. stati male, e non ho potuto vederti per dieci giorni, e fra tre settimane non mi vedrai per quattro mesi.. mi sembra una tortura. >>

La sua voce è seria, molto seria, ma è tranquilla, non è arrabbiata con me, ora ne sono certo.
La stringo ancora più forte, non sentirla per dieci giorni, in tutti i sensi possibile e immaginabili, è stato terribile, non voglio più provare una cosa del genere.

<< E invece non ti lascerò nemmeno per un giorno, Kayla.
Io ti porto via con me, mi dispiace per Joy, ma tu... vieni ad abitare con me.
È una decisione irremovibile. >>

Alza il viso e vedo le sue lacrime rigarle il viso, forse quelle... sono lacrime di gioia.

<< Come? >>

<< Hai capito. >>

<< Ma... non riuscirei a vivere anche con i ragazzi.. >>

<< Ma infatti non andremo in quell'appartamento. >>

<< E dove? >>

<< Una nostra casa privata, dopotutto... fra poco ritorneremo come prima. >>

Mi osserva, è in silenzio, voglio assolutamente sapere quello che stà pensando.

<< Questo non è mai successo.
Ashley.. dove devo firmare per essere ufficialmente tua? >>

La guardo negli occhi e capisco che non avrei mai potuto smettere di amarla, neanche con il passare degli anni. 
La stringo ancora di più, le alzo il mento con il dito indice e mi avvicino piano a lei, e premo le mie labbra su quelle di lei, e quasi resto ad ascoltare il silenzio che c'è dall'altra parte della porta.


//Sono ritornata ragazzi, scusate il ritardo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuta e mi piacerebbe saperlo! 
Perdonatemi se il capitolo è corto ma volevo arrivare a questo punto.
Alla prossima!
XOXO

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Capitolo 6
*** Ecco che arriva l’altro zombie.. ***


Ieri Ashley mi ha “proposto” di andare a convivere, dopotutto fra poco saremo ufficialmente sposati; Joy purtroppo andrà a stare per qualche tempo con il chitarrista della sua attuale band, e quando si sarà trovato una situazione permanente potremo mettere in vendita l’appartamento che è stato nostro fino ad adesso, anche se devo essere sincera, mi mancherà tantissimo, anche se andare ad abitare con il mio bassista sarà un vero e proprio sogno.

Ashley questa notte è rimasto a dormire da me, anche se non bisogna aspettarsi tantissimo, non è successo niente.
Per fortuna il mio letto è abbastanza spazioso per entrambi, anche se di solito io gli dormo sempre addosso, perché è veramente impossibile stargli lontani, o forse capita solamente a me.

Oggi mi sono svegliata davvero presto, neanche alle sette del mattino, proprio perché di solito Ashley si sveglia presto, per andare alle prove con i ragazzi, e questo capita anche a me, perché verso le nove del mattino devo uscire di casa e andare a registrare il nuovo album della mia band; anche loro hanno insistito a farmi cantare, sentendo Cry degli Ice Corpes, ma io ho deciso che avrei cantato solo in una band, cioè quella che mi ha accompagnato in vetta anche se per pochissimo tempo: gli Ice Corpes.

Non ho niente contro la mia nuova band, ma non sono ancora la mia famiglia, li conosco da poco, anche se voglio già bene a tutti quanti non possono rimpiazzare il legame che si era creato tra me, Chester e Joy, come band.
 

Sento provenire dal soggiorno un rumore strozzato, io stò preparando la colazione, quindi sono in cucina, allora vado alla “porta” della cucina e trovo un Purdy in boxer e canottiera appena svegliato, e che sbadiglia; ha attirato la mia attenzione perché è andato a sbattere contro il divano a tre posti del soggiorno.

<< Che ci fai già in piedi? >>

<< Stavo preparando la colazione. >>

<< Allora sei stata tu a svegliarmi.. >>

Mi avvicino a lui con un sorriso e gli stampo un bacio sulle labbra.

<< Vieni, è pronto, ho già capito che stai morendo di fame. >>

Lo prendo per mano, mentre lui ha ancora gli occhi leggermente chiusi; arriviamo in cucina, dove si sente un notevole profumo di Waffle appena pronti.

<< Veramente non so se stò più morendo di sonno, o di fame.. >>

<< Allora mangia e torna a dormire! >>

Prendo tre piatti dalla credenza, Joy si sarebbe svegliato fra poco, li appoggio vicino ai Waffle e ci passo sopra la nutella.

<< Lo sai che non posso. >>

<< Si lo so, devi andare a provare… >>

Mi giro verso di lui e mi appoggio leggermente cercando di guardarlo negli occhi.

<< Certo che provate tanto voi eh.. >>

<< Non possiamo farci niente, manca un solo mese al tour.. >>

Inizio ad accarezzargli il collo e giocherello con l’altra mano con i suoi capelli, e intanto lui sbadiglia ancora una volta e si mette
la mano davanti alla bocca; io inizio a ridere perché sembra un vero bambino.

<< E cosa farai quando io sarò in tour per quattro mesi? >>

<< Beh il nostro durerà solo due, perciò quando avremo finito ti raggiungerò e ti rapirò, non ti lascerò di certo sola con quei tizi.. >>

Mi accarezza una guancia e io sorrido come una ragazzina.

<< Quei tizi sono la mia band. >>

<< Ma tu sei praticamente mia moglie. >>

<< Già, e ti ricordo che dobbiamo ancora fare quel tatuaggio e andare a firmare le carte per ufficializzare tutto quanto. >>

Lui sorride e si avvicina piano a me, stampandomi un bacio sulle labbra, lasciandoci sopra un vero e proprio calore.

<< Come sei impaziente.. >>

Gli prendo il polso del braccio destro e glielo stringo forte, e lui fa una faccia infastidita, forse perché ho le unghie e anche gli anelli.

<< Ahi! >>

<< Non sono impaziente, è che ti amo, stupido! >>

Mi accarezza di nuovo una guancia con la mano libera e tira piano a sé, stringendomi in un forte abbraccio, e non vuole proprio lasciarmi andare.

<< Mi sento mancata davvero tanto, Daniels! >>

Mi bacia, e mi bacia davvero, uno di quei baci che solo in certi momenti sai dare; i momenti sinceri e nostalgici; questo
momento è uno di quelli, e sono felice che accada proprio adesso.


<< Buongiorno, piccioncini.. >>

Ci stacchiamo da l’un l’altra e ci giriamo verso Joy che si è appena svegliato e uscito dalla sua stanza.

<< Ecco che arriva l’altro zombie.. >>

Torno ai piatti che ho preparato qualche minuto fa, e senza neanche farlo apposta, i due ragazzi hanno la stessa reazione.

<< Ehi! >>

Dicono in coro, e io li guardo sbigottita.

<< Che vi siete messi d’accordo? >>
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<< Suona bene, mi raccomando. >>

<< Si, non preoccuparti, ho studiato bene.
E tu chiudi bene quando vai, okay? >>

<< Si va bene, ma tu non guidare troppo veloce, sai che la moto è pericolosa. >>

<< Ashley! Ma sei mio padre? >>

<< No, per fortuna.
Sono l’uomo che ti ama, ma per questo motivo mi preoccupo. >>

<< Si okay, ci vediamo sta sera. >>

<< Sta sera?
Registrerete così tanto? >>

<< Certo che no.
Oggi pomeriggio, prendo l’appuntamento allo studio dei tatuaggi, c’è qualcosa che non va in Lanny, perciò dobbiamo farlo allo studio.
E questa sera, Liz e le ragazze hanno deciso di fare il mio addio al nubilato, anche se la nostra non sarà una vera e propria cerimonia. >>

Il suo sguardo cambia, è davvero sorpresa, davvero credeva che non avrei fatto il mio addio al nubilato?

<< Questa sera?
E cosa credi che io possa fare? >>

<< Beh… questa sera c’è il baseball in televisione, tanto le chiavi ce le hai, se no puoi andare dai ragazzi e organizzare un piccolo addio al celibato per te. >>

<< Non male come idea.. >>

Mi avvicino a lui e mi alzo in punta di piedi perché naturalmente non mi sono alzata neanche di mezzo centimetro in questi due anni, e gli premo due dita sulla fronte, mentre lo guardo negli occhi.

<< Stammi a sentire Ashley Purdy, se scopro che è successo qualcosa che non avrebbe dovuto succedere, ti strappo la pelle di dosso, è chiaro?
Tu sei il mio giocattolino, te lo ricordo! >>

Lui comincia a ridere mentre mi circonda i fianchi con le braccia.

<< Lo prometto, Daniels, non succederà assolutamente niente, solo qualche bicchiere di troppo.
Questo me lo permetti? >>

 << Ma certo!
Ora devo andare, Purdy, a sta sera! >>

Lo bacio ancora una volta, dopo naturalmente essermi alzata in punta di piedi, ma subito dopo mi stacco da lui con un sorrisino sulle labbra.

<< Baci, Ashy! >>

Corro giù da le scale mentre guardo l’orologio che tengo al polso, naturalmente con il cinturino borchiato, fatto proprio per me.

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The point of view of Ashley

La guardo scendere dalle scale, mentre corre come una furia, ha ragione, è già in ritardo; lei è sempre in ritardo.

Rimango per qualche secondo a guardarla mentre scopare completamente dalla mia vista, ma rimango comunque ad ascoltare i suoi passi veloci sulle scale.

Quando sento il portone chiudermi completamente e allora decido di andare a prepararmi, che anche io sono in ritardo, ma intanto ho avvertito i ragazzi, perciò non inizieranno prima del mio arrivo.

Guardo per qualche secondo la camera disfatta di Kayla e mi viene da sorridere; sarà così tutta la nostra casa?
Forse è meglio di no…

//Saalve!!
So che è il secondo capitolo in un giorno, più o meno, ma comunque devo pubblicarlo, perchè domani sarò impegnata con tutti i compiti della scuola che quest'estate non ho svolto, perciò spero che vi sia piaciuto e ditemi un pò se è davvero così!
Buonanotte //perchè chi stesse leggendo in questo preciso momento
Alla prossima.
XOXO

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Capitolo 7
*** Wretched and Divine ***


The point of view of Ashley

Abbiamo provato per tutto il pomeriggio, non ci sono più problem ormai; abbiamo stabilito anche I compiti che avremo durante il prossimo concerto, come ad esempio a quale canzone avrei dovuto partecipare maggiormente, come seconda voce, infatti sono state scelte: Wretched and Divine, come sempre, I’m Bulletproof, Shadows Die, e altre ancora.

Ora stiamo riposando, perché infatti abbiamo inito; Kayla questa mattina, prima di andare mi ha proposto di fare l’addio al celibato, anche perché questa sera non sarebbe tornata tanto presto.

<< Ragazzi, questa sera Juliet è impegnata, voi avete qualche cosa da fare? >>

<< In effetti anche Ella questa sera non c’è, potremmo fare qualcosa di divertente >>

Forse le ragazze non hanno detto ai miei compagni di Band che questa sera avrebbero festeggiato una delle ultime nottate da “single” di Kayla.

<< Ma come?
Le ragazze non vi hanno detto dove vanno?
Questa mattina me l’ha detto Lauren.. >>

Tutti si girano verso C che ha appena parlato, o questo faccio anche io, ma decido di non dare tempo a nessuno di rispondere.

<< Vanno a festeggiare Kayla.. >>

Dopo aver osservato per qualche secondo il nostro batterista si girano verso di me.

< Festeggiare Kayla?
Ma non è il suo compleanno, è un po’ presto, mancano ancora alcuni mesi.. >>

<< Infatti non festeggiano il suo compleanno! >>

<< E cosa allora? >>

Mi metto a ridere se penso a Kayla circondata da musica da discoteca, e altre cose che lei detesta davvero tanto.

<< L’addio al nubilato.. >>

<< Hai fatto centro, Jinxx! >>

<< Addio al nubilato
Allora farete una vera e propria cerimonia?
Con tanto di abito, smoking, fiori e musica? >>

<< Certo che no, faremo il nostro tatuaggio e firmeremo. >>

Tutti quanti mi guardano ma proprio n questo momento mi suona il cellulare.

E’ Juliet.

<< Pronto? >>

<< Purdy? Sono io. >>

<< Daniels, che succede? >>

<< Ho appena chiamato allo studio di tatuaggi; abbiamo l’appuntamento dopodomani, ci hanno messo in un buco, quindi vedi di esserci. >>

I ragazzi mi guardano, lo capisco dal silenzio che è appena creato nella stanza, allora metto il vivavoce per far capire, e sentire anche a loro.

<< Ci sarò sicuramente!
A che ora abbiamo l’appuntamento? >>

Jake mi osserva e con il labbiale mi chiede se si tratta del tatuaggio che dobbiamo fare; io faccio un cenno veloce con la testa per confermare il suo dubbio.

<< Subito dopo pranzo, alle due e trenta.
Ma lo studio è abbastanza lontano, perciò dobbiamo partire almeno un’ora prima. >>


<< Hai già scelto cosa tatuarti, Kay? >>

<< CC? Ma state ancora provando? >>

<< Certo che no, Daniels, siamo qui a cazzeggiare >>

<< Ehy ragazzi! Farete anche voi un bell’addio al celibato al nostro futuro sposino? >>

<< Avanti, Jul!
Non puoi chiederci questo!
Se andassimo in un Pub daremmo il meglio di noi. >>

Ci penso però qualche secondo, oggi ho promesso a Kayla che se avessimo fatto il mio addio al celibato non ci sarebbero state spogliarelliste, ma solo una grande quantità di alcol.

<< Ma che importa, Andy?
Questa mattina l’ho promesso a Daniels, niente ragazze, solo alcol. >>

<< Ma che divertimento ci sarebbe così? >>

Qualcuno dall’altra parte del telefono tossicchia e capisco dalla voce che si tratta di Juliet.

<< Andy… ti ammazzo! >>
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The point of view of Kayla

Dopo aver parlato per un altro pò di tempo al telefono con I ragazzi, ho proposto loro di chiamare anche Joy, visto che ho già chiesto a Liz di venire, ma mi ha detto che non avrebbe potuto raggiungerci, perchè Chester si è appena preso la febbre.
Un po’ mi dispiace che lei non ci possa essere al mio addio al nubilato, però purtroppo non può; vorrà dire che faremo una festa dopo aver firmato; quasi possa essere una specie di ricevimento dopo la cerimonia ufficiale del matrimonio.

Adesso che sono quasi le nove di sera, sono a casa di Juliet, che ha intenzione di vestirmi adeguatamente per la serata, ma subito le ho detto che non avrei mai messo degli abiti o delle gonne.

Mi ha proposto dei Jeans scurissimi e molto stretti, più stretti di quanto io abbia mai messo; sono leggermente lunghi per me, perché sono anche più bassa di lei.

Oltre a quei Jeans mi ha messo sul letto della stanza degli ospiti altri indumenti; come ad esempio una maglia larga ma corta, che metterebbe in mostra a mia pancia, nera, con una scritta “THAT’S FUCKING ROCK! “ in argento leggermente brillantinato; e delle scape, degli stivaletti in pelle, con una piccola cerniera grigia, sul fianco, in modo da chiudersi, hanno anche un leggero
tacco.

Questi vestiti non sono completamente nel mio stile, ma è estate, e sarebbe l’unica sera che potrei mettermi in mostra senza essere giudicata per come suono o canto.

<< Kay, io sono pronta, le ragazze saranno qui fra poco, tu sei pr…. PORCA TROIA! >>

Mi giro verso di lei, ho alzato semplicemente lo sguardo, visto che sono seduta sul letto per allacciarmi gli stivaletti.

<< Si, sono pronta, Jul.
Ma che succede?
Perché fai quella faccia? >>

Juliet che è ancora fuori dalla camera da letto si avvicina piano al letto, guardandomi con occhi sognanti.

<< Perché ti metti sempre vestiti larghi, Kay?
Guardati!
Sei così figa vestita in questo modo! >>

<< Sarà anche una figa come dici tu, Juls, ma non mi sento me stessa, hai un bellissimo stile tu, ma non è il mio, mi sento più sicura con i vestiti larghi, e anche le scarpe. >>
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<< Juliet!
Qui c’è una musica assordante! >>

Mi tappo le orecchie e cerco di parlarle il più forte possibile con Juliet, che si trova proprio di fianco a me.

<< Mi pare normale!
Siamo in una discoteca, non ci sei mai stata? >>

<< No! >>

<< Allora facciamo cambiare musica, Tesoro.
Ora parleremo con il DJ, e diremo che c’è una futura sposina qui. >>

Sento troppo tardi le sue parole, perché la vedo scomparire dietro la gente davanti a lei.

<< No, Juliet! >>

Volto lo sguardo e vedo Lauren e Ella che ballano come delle ragazzine, quasi come se non ci fosse un domani.

<< Avanti, Kay!
Vuoi un po’ scioglierti?
Non solo tu hai il fidanzato che suona musica rock! >>

<< Lo so, Lauren, ma… non fa per me! >>

<< Avanti vieni! >>

Ella mi prende per un braccio e sorridendomi mi porta verso di loro e subito mi mette in testa il suo cappello stile poliziotto.

<< Divertiti un po’!
Ora farò ingelosire i ragazzi, soprattutto Ashley! >>

<< E come hai intenzione di fare? >>

<< Tu balla e divertiti, a quello ci pensa Lauren. >>
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The point of view of Christian.

Siamo andati tutti quanti in un pub, appunto per fare l’addio al celibate di Ashley.

<< Ash! Stai per sposarti lo sai?
Tu brutto pervertito! >>

<< Andiamo CC!
Non sono poi così pervertito.. >>

Inizio subito a ridere e quasi fosse naturalmente Jinxx risponde al posto mio.

<< Ma che cazzo stai dicendo, Ashley?
Ti ricordi come eri tre anni fa?
Ogni sera cambiavi ragazza! >>

<< Eri davvero un donnaiolo! >>

<< Okay!
Jake, grazie anche tu! >>

Andy arriva con cinque bicchieri di alcolici pesanti e ce li porge a casaccio.

<< Allora… come aveva conosciuto questo mattacchione Kayla? >>

Io alzo la mano veloce mentre do un sorso al mio bicchierone.

<< Io me lo ricordo…. >>

Appesantisco un po’ la voce dandomi qualche colpetto sul petto, cercando di copiare la stessa voce di Ashley, o almeno di avvicinarmi.

<< … Ashley Purdy! >>

Mi metto a ridere come noi mai, mentre gli altri ragazzi mi guardano in maniera davvero cattiva.

<< Non è quello che intendevo, CC.. >>

<< Beh allora dillo tu, se te lo ricordi così bene! Antipatico! >>

Tutti ridono mentre io faccio un finto broncio, che viene però spezzato da una mia risata automatica.

<< Io parlavo del pretesto.
Non avevamo niente da fare vero? >>

<< Eravamo nelle settimane libere, che non dovevamo né provare né registrare.
Mi ricordo che tu, Jake, proposi di andare da qualche parte, un posto sconosciuto. >>

<< Ma, Andy non ne aveva voglia, ricordi? >>

<< Si, perciò siamo tornati in quel posto, come si chiamava? >>

Alzo nuovamente la mano e tutti si girano verso di me.

<< Toxicity! >>

<< Già è vero!
Non avevamo niente da fare e siamo andati lì, e la fortuna a chi va?
Al nostro bassista. >>

<< Vi ricordate, aveva puntato anche una biondona, ma poi.. non mi ricordo chi, forse tu Jinxx, gli hai fatto vedere Kayla.  >>

<< Ah si, mi ricordo! >>

<< E poi che ha fatto?
Ha scelto la bionda, ma per puro culo, ha trovato sulla sua strada Kayla, e ora… sembra un ragazzo di 17 anni innamorato per la prima volta, che non si vuole più staccare dalla sua nuova ragazzina.. >>

<< Ehi!
Questa è una ragazzina speciale! >>
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<< RAGAZZI FERMI TUTTI! >>

<< Che cosa? >>

<< Mi è arrivato un video da Lauren! >>

<< e quindi? >>

<< Ci sono anche le altre ragazze! >>

<< Faccelo vedere! >>

Ci sediamo tutti quanti in un angolo abbastanza appartato dove possiamo ascoltare in santa pace dove possiamo, prima di tutto sentire chiaramente, e senza che nessun possa ascoltare i cavoli nostri.

 
Il video parte e presenta subito Lauren.

<< Ragazzi, spero che voi vi stiate divertendo perché noi non abbiamo intenzione di tornare a casa.
Qui è troppo bello, e voglio farvi vedere come la nostra sposina riesce a sentirsi a suo agio anche con la musica che non fa per lei, perciò una cosa Ashley… stacci attento, è un vero peperino! >>

C’è della musica in sottofondo, ma soprattutto una voce, quella di una ragazza, che parla; lo stiamo tutti quanti, e subito dopo, quando Lauren si sposta, inquadratura sul palco.
Si vede Juliet insieme a Sammi che felice gesticola, e ogni tanto indica verso il pubblico.

<< Questa sera, tra il pubblico c’è una nostra grandissima amica, e dopodomani si sposerà, con il bassista di un gruppo rock, qui molto conosciuto!
Perciò signori, vi chiediamo di trattarci bene, e di divertirvi con noi, perché resteremo in questo posto per molte ore! >>


La ragazze continuano a parlare per un po’ di cose varie, che fanno ogni tanto esaltare il pubblico; dopo poco raggiungono Sammi e Juliet, sul palco, Kayla ed Ella.
Juliet si avvicina a lei, e con il microfono ancora vicino alle labbra, le appoggia un braccio intorno al collo.

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Guardo Ashley che osserva attentamente lo schermo del mio cellulare, e gli sorrido.

<< Ma guardate un po’, la piccola Kayla come è cresciuta! >>

<< Lì, c’è lo zampino di Juliet.. >>
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<< La nostra sposina, è una chitarrista, perciò chiedo a lei, e a voi, se avete voglia di ascoltarla, naturalmente, per non metterla in imbarazzo canterò insieme a lei! >>

Kayla sposta lo sguardo dal pubblico a lei; cerca di non accettare, ma il pubblico ormai l’acclama ed è obbligata a suonare.
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Per farsi quasi riconoscere Juleit decide di farle suonare Wretched and Divine, mettendo infatti sotto la base della batteria, del basso, e delle chitarre.

Kayla suona benissimo la parte di Jake, si vede che è cresciuta anche come chitarrista, è migliorata parecchio dalla prima volta che l’abbiamo vista suonare tutti quanti, e dire che già in quei tempi era bravissima.
Juliet canta molto bene la parte di Andy, e ogni tanto, proprio come fa anche Ashley, Kayla, canta la sua parte, e non mi ricordavo avesse una voce così bella, forte e dolce nello stesso momento; davvero fortunata, ha una dota spettavolare.

Si vede che si stanno divertendo, e che sono parecchio felici; non ho mai visto Kayla sorridere in quel modo senza la presenza di Ashley, si vede che stare con le nostre ragazze da un altro effetto, e forse loro sanno come divertirsi, come potremmo dirlo noi.

Questo è un grande passo,il più grande di tutti, e  non si conoscono nemmeno da così tanto tempo, ma si vede bene che sono innamorati pazzi.
Ma comunque questo è il miglior passo che possano mai fare in tutta la loro vita. 

//Eccomi tornata signori!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto perchè sono 8/9 pagine di word, quindi mi sono impegnata!
Ditemi un pò!
Alla prossima!!!

XOXO
 

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Capitolo 8
*** Si comincia! ***


Oggi io e Ashley abbiamo l’appuntamento allo studio di tatuaggi, e in questo momento mi stò preparando perché fra meno di dieci minuti Ashley varcherà la soglia della porta dell’appartamento e mi rapirà per poi portarmi nella sua macchina.
Già, oggi non useremo la sua adorata Harley, purtroppo per me, proprio perché siamo in estate e stà per arrivare il diluvio universale.

Mi stò allacciando i miei adorati anfibi, solitamente gli anfibi non andrebbero allacciati ma come una scema ieri sono caduta dalle scale mentre rincorrevo Joy; non immaginate nemmeno la figura di merda.
Ashley non lo deve sapere assolutamente, altrimenti ammazzerebbe Joy, e Chester ammazzerebbe me.
 
Sento la porta aprirsi con uno scatto, deve essere Ashley, ha le chiavi, perciò non mi scomodo dal mio letto.

<< Daniels? >>

E’ lui, ho indovinato.

<< Camera. >>

Sento dei passi pesanti, probabilmente stà indossando i suoi soliti stivali da Cowboy, avvicinarsi alla porta della mia camera da letto.

<< Allora sei qui. >>

<< Te l’avevo detto, Purdy >>

<< Giusto.
Sei pronta? >>


<< Naturalmente! >>

Mi allaccio la scarpa mancante e dopo essermi sistemata la felpa, che ho rubato tempo fa ad Ashley, mi alzo dal letto e mi avvio verso di lui.

<< Allora.. andiamo a sposarci? >>

<< Andiamo a sposarci. >>

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The point of view of Ashley.

Siamo in macchina e io stò guidando verso il salone in cui abbiamo l’appuntamento.

Io non so quale tatuaggio abbia scelto Daniels, ma so solo che io potrò scegliere dove farlo, purtroppo non posso più scegliere le braccia, visto che ormai sono ricoperte, proprio come le sue.


<< Quale tatuaggio hai deciso? >>

<< Lo scoprirai presto. >>

Rimango in silenzio mentre sbuffo e sorrido.

<< Vuoi vendicarti del nostro capodanno a Berger, vero? >>

<< Assolutamente si, non ho mai avuto l’opportunità di ripagarti con la stessa moneta perciò ho preso la palla al balzo. >>

<< Molto gentile davvero. >>

Mi fermo per via del traffico mentre con ansia guardo l’orologio che c’è sul display della macchina.

<< Oh, lo so! >>

Daniels si avvicina a me e mi stampa un bacio sulle labbra mentre si mette a ridere.

<< Ma dammi almeno un indizio.. >>

<< Non l’hai fatto tu, non lo farò nemmeno io. >>

<< Sei davvero una stronza, Daniels! >>

<< Ti amo anche io, Ashley! >>

Mi manda un bacio con la mano mentre io faccio il finto offeso.

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The point of view of Kayla.

Il traffico era molto ma per fortuna adesso siamo arrivati allo studio di tatuaggi e io sono ancora più emozionata di quando siamo partiti.

Ashley è andato al bancone dove si trova una Rasta e un Metallaro, lo si capisce dai suoi capelli e dalla sua lunga barba, e anche dalla maglia che indossa.
Io nel frattempo sono dall’altra parte della stanza, che con occhi sognanti osservo tutti i dilatatori esposti; Chester aveva i dilatatori, ma adesso se li è fatti chiudere, anche se non ne vedo il motivo; lavora nella casa di registrazione dello Zio di Liz, cioè sempre nel campo della musica, perciò non capisco perché abbia voluto farli richiudere, forse anche per il fatto che adesso è diventato padre.

Quasi quasi ho voglia di farmene uno anche io, anche se ci vorrà molto tempo, visto che in questo momento ho solo l’Helix all’orecchio, perciò se lo voglio fare devo prima forare il lobo.

<< Daniels. >>

<< Mh! >>

Mi giro verso Ashley che ora mi ha raggiunto, e mi avvicino con calma al bassista.

<< Che guardavi? >>

<< Dilatatori, stò pensando di farne uno. >>

<< Staresti bene! >>

Mi appoggio e lui e quasi lo abbraccio, mentre il sorriso felice e sincero si crea sulle mie labbra.

<< Mi fido.
Allora.. quanto dobbiamo aspettare? >>


<< Mezz’oretta.
Ci mettono a disposizione la stanza più comoda, vista siamo in due. >>


<< Perfetto, abbiamo fatto bene ad arrivare prima, altrimenti avremmo dovuto aspettare molto di più. >>

<< Vero, ma ora puoi dirmi che cosa dovrò tatuarmi per essere sposato con te? >>

<< Una piccola e innocua frase. >>

<< E sarebbe? >>

<< “You can’t run away” >>

Mi guarda con una faccia perplessa, e io mi metto a ridere cercando di tenere bassa la voce, per non farmi sentire dalle altre persone.

<< Che c’è?
Perché mi guardi così? >>


<< Perché mi hai sorpreso, Daniels.
Mi immaginavo qualcosa di più… brutale? Macabro?
Scegli pure la parola che preferisci ma il senso è quello.. >>


Mi metto a ridere mentre penso a qualche cosa di più… da me.

<< Beh se vuoi… posso.. >>

<< Assolutamente no, non si cambia niente.
Ho cambiato idea, questa frase è assolutamente perfetta.
Ora non puoi più fuggire via da me! >>


Ormai stò sorridendo come una bambina per l’emozione che Ashley mi provoca; mi avvicino leggermente a lui mentre con un braccio lo spingo verso di me.

<< Ci possono riconoscere, Daniels.. >>

<< Ormai non me ne frega più un cazzo! >>

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<< Mr. Purdy? >>

Ci giriamo mentre ci teniamo per mano e parlavo di cose varie, come ad esempio le varie idee che si era fatto Ashley sul tatuaggio che avremmo dovuto fare insieme.

<< La sala si è appena liberata, lei e la sua ragazza potete accomodarvi lì mentre la persona che dovrà eseguire il lavoro vi raggiungerà a breve. >>

<< Vuole dire mia moglie! >>

Quel ragazzo si gira di nuovo verso di lui, sorpreso e lo guarda per qualche istante.

<< Oh si, giusto, me l’aveva detto.
Devo ancora abituarmi. >>


Ashley mi prende di nuovo per mano mentre seguiamo quel ragazzo su per le scale, che ci avrebbe condotto verso la sala in cui saremmo stati per un po’ di tempo.

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<< Bene, Mrs. Purdy, dove aveva detto che voleva fare la scritta? >>

Alzo la maglia mentre osservo lo sguardo di Ashley che cambia e anche notevolmente.

<< Proprio sotto le costole. >>

Il Rasta mi guarda per qualche secondo, ma subito dopo sposta lo sguardo su Ashley.

<< Lei, Mr. Purdy? >>

Ashley mi guarda come per chiedermi dove avrebbe dovuto farlo, così rispondo io per lui.

<< Sulla spalla sinistra, proprio qui sopra. >>

Mi tocco la spalla sinistra mentre il Rasta si sposta dietro di me per vedere dove avrebbe dovuto svolgere il suo lavoro.

<< Perfetto.
Si comincia! >>

//E siamo arrivati a uno dei momenti più belli (secondo me) della Fanfiction; il tutuaggio, sarà magari che io amo follemente i tatuaggi.
DItemi un pò se il capitolo vi va a genio o se dovrebbe essere modificato, sono molto curiosa di sapere il vostro sapere.
Alla prossima!!

XOXO

 

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Capitolo 9
*** Giusto? ***


E’ passata quasi una settimana, da quando ci siamo fatti entrambi il tatuaggio che ci avrebbe unito, il più a lungo possibile; qualche giorno fa, siamo andati anche a firmare le carte che ufficializzavano la cosa.

Ci abbiamo messo molto tempo, anche perché, non ti è trattato di un normalissimo matrimonio, dopotutto non c’è stata alcuna cerimonia, ma ora.. posso ufficialmente dire che sono sposata con Ashley Purdy.

Ancora non so se mi dovrò firmare.. Kayla Daniels, o Kayla Purdy, quando firmerò gli autografi, ancora non ne sono molto sicura, ma vedrò di scoprirlo il più presto possibile.

In questo momento io e Ashley siamo in periferia, sulla costa, a cercare una casa tutta per noi, come hanno fatto dopotutto anche tutti gli altri membri della band, e anche come Chester.

<< Scordatelo! >>

<< Cosa? E perché? >>

<< Questa casa è troppo grande, siamo solo in due! >>

<< Ma non per molto.. >>

<< Scordati anche questo! >>

<< Ma ti piaceva così tanto badare a Iris! >>

<< No, quello lo dicevi tu! >>

<< Oh, ma andiamo! >>

<< Assolutamente no, Ashley! 
Questa casa è bellissima certo, fantastica è dire poco, ma è troppo grande per noi.
Cosa ce ne facciamo di sei camere da letto e tre bagni? >>

Lo sento sbuffare e io mi metto a ridere per la sua reazione.

<< Non comportarti da bambino! >>

<< Si, mamma! >>

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Siamo passati ad un’altra casa, e devo dire che è… fantastica secondo me, purtroppo il signor burbero non ne vuole parlare.

<< Assolutamente no! >>

<< E perché?
C’è tantissimo spazio qui! 
Non è enorme, è giusta; potremo invitare i ragazzi quante volte vorremmo! >>

<< Certo, la casa è carina, ma non mi piace affatto il quartiere. >>

<< Ma che ti frega del quartiere? >>

<< Beh, è una cosa importante!
Avremo sicuramente dei vicini noiosi, che non sopporterebbero mai la nostra musica, e soprattutto saranno pettegoli.
Se prendessimo la casa qui, dopo qualche anno, quando magari avremo anche un marmocchietto, cosa faranno? >>

Sbuffo leggermente mentre lui continua a parlare e cerca di imitare la voce di una signora anziana.

<< “Oh tesoro, ma guarda come è cresciuto!
E tuo marito? Si è tagliato i capelli? Fa ancora il musicista? 
Certo che potresti lasciare il lavoro e occuparti della casa e di tuo figlio.”

Come no, perché io sopporto persone del genere? >>

Muovo la testa in segno di negazione, ormai esasperata, abbiamo visitato quasi una decina di case, e… non riusciamo a metterci d’accordo, quella che piace a me non piace a lui, e così il contrario. 

<< E va bene, passiamo alla prossima. >>

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<< Forse ci siamo, tu cosa pensi? >>

Siamo davanti ad una casa grande abbastanza per contenere una grande festa, ma che può essere silenziosa quando in casa ci sono solo due persone.
Il muro esterno è fatto di sassi grigi, anche abbastanza evidenti, si nota subito un garage esterno, compreso solo di una tettoia, che però a quando può sembrare copre molto.

Un piccolo portico in marmo liscio, in estate ci si potrebbe sdraiare sopra e sentire tantissimo fresco e restarci per ore.
Si notano varie finestre su una lato e probabilmente ce ne sono anche dall’altra parte.

C’è un piccolo giardino iniziale che ci accompagna alla porta, dove infatti è situata proprio sotto il portico, compreso di tettoia in legno.

<< Se volete seguirmi signori vi accompagno all’interno. >>

La persona che ci ha portati fino a lì ci consiglia di seguirlo e di guardare insieme a lui l’interno della casa favolosa.

<< In questa casa ci sono ben quattro camere da letto, due bagni spaziosi, uno al piano superiori mentre il secondo si trova proprio qui, al piano terra.
Entrambi sono parecchio spaziosi e minuti di vasca da bagno, doccia, e idromassaggio, e in questo caso l’acqua è altamente purificata. >>

Ci porta verso il primo bagno e io rimango a fissarlo per qualche secondo; è fantastico, è grigio, io amo questo colore, c’è uno specchio grande e quadrato proprio sopra il lavandino, che ricorda vagamente la forma di una conchiglia, con sopra una piccola mensola di cristallo azzurro; e dopo aver visto questo c’è un piccolo armadietto in legno, con dei piccoli specchi al suo interno, che naturalmente in questo momento è vuoto, e ora, osservo anche la vasca da bagno, che è grande, molto spaziosa, e a quanto vedo, dietro la tenda che nasconde anche la finestra ci sono dei pulsantini che potranno accendere l’idromassaggio, e dalla parte opposta del bagno di trova la doccia, fatta completamente di vetro resistente e opaco, in modo da non potersi vedere niente. 

Ci accompagna al piano superiore dopo aver visto l’immensa cucina, che probabilmente non useremo mai visto che io.. non ho imparato a cucinare, e Ashley non ci ha nemmeno provato.
La sala da pranzo è grande abbastanza, e infatti si vede che può ospitare uno o più tavoli da sei posti, anche se in questo momento in quella sala è ospitato solo uno. 

Arriviamo alla prima camera da letto, quella matrimoniale, cioè la nostra, un letto grande e con il materasso ad acqua, la finestra è proprio alle nostre spalle, e a quanto posso vedere, se ci affacciamo notiamo sia l’oceano, che la piscina che abbiamo nel cortile sul retro, non c’è nessun armadio, ma fra poco scoprirò con mio grande piacere che c’è una cabina armadio. 

<< Come vedete in questo corridoio ci sono più porte, cinque per l’esattezza, mentre io vi ho detto di quattro camere da letto, e infatti, la quinta, che si trova proprio qui davanti, scoprirà una bellissima cabina armadio, che potrà ospitare una truce, per la signora, e un piccolo angolo, magari sportivo, per il signore. 

Come potete notare qui, ci sono molti armadi e tante mensole su cui potrete appoggiare il vostro abbigliamento. >>

Io guardo dentro alla cabina armadio, mentre Ashley mi tiene ancora per la mano e nel frattempo parla con quell’uomo.

Questa cabina potrebbe contenere gli abiti di Ashley, i miei, più quelli di Liz e Juliet nello stesso tempo, è sorprendentemente enorme, e non lo sembra affatto dalla porta scorrevole che la precede.

<< Oltre a queste quattro camere da letto, che se vorrete ve le mostrerò con più calma, sempre se vorrete, ci sono anche tre studi.
Non conoscono le vostre occupazioni, anche se devo dire che lei, Signore, mi ricorda qualcuno, ma comunque avrete molto spazio per qualsiasi lavoro facciate, avvocato, ingegnere, o lavori più umili, sareste in qualsiasi caso, comodi e sempre spaziosi.
All’ultimo piano, che potrete raggiungere con una scaletta, proprio qui, dove siamo ora, potrete raggiungere il sottotetto,che potrete usarlo come soffitta, come ripostiglio, o magari… come nascondiglio segreto, anche se è più che altro una cosa per adolescenti. >>

Seguiamo quell’uomo fino al piano terra, dopo averci fatto vedere anche una delle stanze singole, che quella casa disponeva. 

Arriviamo in soggiorno, che ho visto poco fa, ma che non mi ha colpito come adesso; le pareti sono bianche, ma se prenderemo questa casa sicuramente le coloreremo; ci sono tre divani, in pelle dura, uno grande a tre posti, e come ci ha detto quella persona può diventare un divano letto, comodo e spazioso, naturalmente matrimoniale, dopo ci potrebbero dormire addirittura quattro persone; un divano più piccolo, a due posti, grigio, come quello precedente, e uno uguale, sempre a due posti, solo leggermente più allungato, dallo stesso colore e materiale dei due precedenti.

Un grandissimo armadio in legno, con vari spazi dove si potrebbero mettere dei libri o CD vari, ma proprio nel mezzo dello scaffale c’è uno spazio per un grande televisore.

L’uomo dopo averci fatto passare di nuovo per il soggiorno, apre una porta scorrevole in vetro, il modo da farci arrivare in cortile.

<< Qui troverete un bellissimo giardino, molto spazioso, e naturalmente fino ad adesso tenuto ben curato, e regolarmente gli irrigatori, già istallati iniziano a spruzzare acqua, in modo che voi non dobbiate scomodarvi. 
Da questa parte invece troverete una grande piscina.
Forma irregolare ma comunque tondeggiante, L’altezza del fondo passa a un metro e venti centimetri, a due metri, in modo da poter passare piacevolmente il pomeriggio a galleggiare piacevolmente, oppure a stare in forma facendo vasche ed esercizi
vari. >>


Torniamo in soggiorno dove l’uomo ci sorride amichevolmente, facendoci un leggero riassunto su quello che la casa ci proponeva, e su quello che si può modificare tranquillamente e su quello che si può comunque modificare, ma comunque con alcune difficoltà.

<< Se voi e i vostri figli volete dello spazio in cui vivere, questa casa fa assolutamente per voi! >>

Io mi imbarazzo parecchio e mentre stò per parlare divento completamente rossa, ma per fortuna Ashley mi precede. 

<< oh no, non abbiamo bambini! >>

Lui si gira verso di me imbarazzato mentre io lo guardo un sorriso e con uno sguardo misterioso.

<< Giusto? >>

<< ... >>

//Eccomi tornata.
Hanno trovato la casa, wii!!
Si, okay, non ho scritto che la prendono, però era sottointeso.
Mi dite se vi piace il capitolo? e soprattutto se vi piace la casa in cui li ho sistemati.

Alla prossima! 
XOXO

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Capitolo 10
*** Non lo sai che ci sposeremo? ***


Sono comodamente sdraiata sul divano che abbiamo preso quasi quattro giorni fa, nella nostra nuova casa; la televisione al plasma da cinquanta pollici è accesa davanti a me con su un film classico: The School of Rock.

Ashley è fuori con i ragazzi, che dopo aver sistemato il tavolo da Ping-pong non entra più in casa; sento i loro schiamazzi, ma con una risatina me ne torno per le mie.

<< Ehi, Kayla, che c’è della birra? >>

<< La trovi nel frigo, Andy. >>

<< Grazie! >>

Senza neanche contare fino a tre torna indietro con sei bottiglie di birra in mano.

<< Ma quanto avete intenzione di bere? >>

<< Una per ognuno. >>

<< Mh.. certo! >>

Mi passa una bottiglia, che infatti era quella di troppo, e dopo averlo ringraziato sparisce di nuovo in giardino.

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<< Pronto? >>

<< Kayla? Sono Max! >>

E’ il mio nuovo Manager, quello della mia nuova Band, con la quale fra meno di due settimane dovrei partire in tour per quattro mesi.

<< Oh! Max, dimmi! >>

<< C’è una brutta notizia.. >>

<< Sarebbe? >>

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Sono al telefono quasi da due ore, e nel frattempo io passeggio per il soggiorno mentre i ragazzi mi guardano quasi confusi, anche se continuano a parlare tranquillamente.

<< No, non puoi farmi questo!
Lo sai quanto abbiamo provato? >>

<< Lo so!
Avete provato tantissimo! >>


<< Non sono nemmeno sposata da una settimana e ho visto più voi che mio marito, e ora mi dici questo? >>

Vedo Ashley alzarsi dal divano e avvicinarsi a me, forse vuole cercare di calmarmi.

<< Si può sapere che succede? >>

<< Sentite voi stessi! >>

Metto il vivavoce dopo averlo riferito a Max che dall’altra parte del telefono continua il suo monologo.

<< Il Tour è stato eliminato. >>

<< Come? >>

<< Il cantante ha avuto un incidente, e… dovrà essere operato.
Il tour sarà rimandato l’anno prossimo. >>


<< Ora vedi perché sono arrabbiata?
Mi sono venuti i crampi alle mani, mi sono tagliata un sacco di volte, e non ti ho visto quasi per tre giorni consecutivi.
Dovrei ucciderti con le mie stesse mani, Max! >>

<< Uccidere me?
Dillo a lui, non faceva quella cazzo di gara di go-kart e non avrebbe avuto quell’incidente. >>


<< Si certo, ma ora lo sai che dovremo ripagare tutto quanto?
I locali che ci avrebbero ospitati, tutti i biglietti.
E’ una grandissima stronzata! >>

Me ne vado dalla stanza lasciando il cellulare acceso e i ragazzi che non frattempo ascoltano le parole di Max.

<< Max, tu vedi di risolvere, io cerco di far calmare Kayla.. >>

<< Grazie, Ashley! >>

-------------------------------------------------------------------

The point of view of Ashley

Per fortuna i ragazzi mi hanno aiutato a calmare Kayla, e dopo aver passare ancora qualche ora insieme sono tornati a casa
anche loro, anche perché si stava facendo tardi.


Ora Kayla è di sopra, sdraiata sul letto, mentre io mi preparo per una nuova avventura: cucinare!

Ritorno in camera dopo aver chiamato la pizzeria, perché non ci tengo a combinare un disastro come l’ultima volta, cioè: due anni fa, quando poi siamo andati a mangiare al messicano; la stessa notte in cui Kayla mi ha coccolato per la prima volta.

<< Kayla.. >>

<< Che c’è? >>

<< Avanti non tenere il broncio, lo sai che poi rendi triste anche me… >>

<< Non dovresti, non è di certo colpa tua.. >>

<< No, certo, però in questo modo potrai venire con noi in tour, e poi ci sarà anche Juliet, potrai stare con lei durante i nostri concerti, e potrete esibirvi insieme, tu potrai suonare e lei cantare… avanti.. mi fai un sorriso? >>

<< Ashley.. sono tua moglie, non tua figlia.
Non c’è bisogno che cerchi di risollevarmi il morale.. >>


<< E invece devo eccome, non voglio vederti con il morale a terra, devo passare la serata con te, non con una musona. >>

Mi scappa una risata leggera mentre anche lei ricomincia a sorridere leggermente; mi sdraio vicino a lei mentre le passo una mano sulla pancia piatta; lei mi stringe un dito quasi fosse una bambina piccola.

<< Ashley… >>

<< Mh? >>

<< Grazie… >>

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The point of view of Chester

<< E la mia bambina dov’è? >

Prendo le manine della bambina che è sdraiata sul divano vicino a me mentre Liz stà cucinando.

La bambina ride, facendo molto rumore.

<< Vedi di non viziarla troppo, Chester.. >>

<< Non la stò viziando, ci stò solo giocando! >>

Il citofono suona e io e Liz ci guardiamo confusi.

<< Stai aspettando qualcuno? >>

<< No, io no. >>

<< Nemmeno io.. >>

Prendo in braccio la bambina e vado veloce verso il citofono che nel frattempo ha suonato un’altra volta.

<< Chi è? >>

<< il tuo migliore amico, stronzo! >>

Schiaccio il tasto del citofono per far salire in casa Joy, che mi onora con una visita a sorpresa.

<< Chi è, Chester? >>

<< Quello scemo del mio migliore amico. >>

<< Joy? >>

<< Oh si! >>

Non facciamo nemmeno in tempo a contare fino a tre che la porta si spalanca, e la figura del mio migliore amico spunta da
dietro la soglia.


<< Amore mio! >>

<< Joy!
Ciao amico! >>


Si avvicina a me e io stò per abbracciarlo ma lui mi guarda con una brutta faccia.

<< Ma chi ti vuole a te? >>

<< Come? >>

<< Io stò parlando con Iris! >>

Rimango sorpreso e rimango in silenzio quando sento la risata cristallina di Liz dietro di me, e intanto Joe mi prende di mano la bambina.

<< Amore mio!
Ciao piccola!
Ma sei cresciuta tantissimo, sei diventata grande!
E guarda i tuoi capelli!! >>


<< Joy, ridammi mia figlia! >>

<< Quanto sei noioso, Chester!
Non lo sai che io e lei ci sposeremo? >>


//Eccomi di nuovo, scusate il ritardo,ma sono uscita parecchio in questi giorni, e purtroppo dovevo anche fare i compiti.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lasciate una recensione.
Alla prossima.
XOXO

 

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Capitolo 11
*** Oggi voglio fare qualcosa di bello! ***


È molto presto oggi, e sono già sveglia; che ore saranno? Le otto e mezza del mattino?
Sono già qui nel letto con gli occhi aperti, e non so che accidenti fare.
Ashley mi dorme accanto e quasi ho voglia di osservarlo per il resto della mattinata, e magari fargli anche qualche foto. Ho già una bella collezione di foto di Ashley mentre dorme, tutte sulla macchina fotografica che tengo sempre in borsa; una volta mi sono anche azzardata di fargli un trucco leggermente diverso da quello che si fa molto spesso, infatti aveva tutta la faccia colorata, e ora, ho anche le prove.

Mi metto a ridere piano mentre prendo dal cassetto del mio comodino la macchina fotografica; imposto il "senza flash" e punto l'obbiettivo verso di lui.

"click"; questo è il rumore che ha fatto la mia macchina fotografica quando ho scattato la foto. Rimetto tutto a posto, facendo attenzione a non svegliarlo; quando mi rigiro osservo la sua schiena piena di stelle di ogni grandezza, e un sorriso spontaneo spunta sulle mie labbra.

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<< Mr. Purdy... >>

<< Mmh.. >>

<< Sveglia! >>

<< S..si, subito.. >>

E si gira dall'altra parte, quasi volesse ignorarmi; gli ho anche preparato la colazione, non può ignorarmi in questo modo! Prendo il mio cuscino e forte glielo spiaccico sulla schiena.

<< Sveglia, razza di dormiglione! >>

<< E va bene, e va bene! >>

Finalmente si alza, mettendosi seduto sul letto, mentre si stiracchia naturalmente io lo osservo.

<< Buongiorno, Principessina! >>

<< Va bene che mi tratti bene, ma addirittura principessina.. >>

<< Ti ho preparato la colazione, ti tratto più che bene. >>

<< Va bene, hai vinto. >>

Mi metto a saltare sul letto mentre esulto felice per la vittoria che mi è appena stata assegnata. Dopo qualche secondo ritorno sul Pianeta Terra e saluto MIO MARITO ASHLEY PURDY, incredibile ma vero, con un bacio.

<< Oggi ho intenzione di fare qualcosa di bello! >>

<< Del tipo? >>

<< Tipo ho preso l'appuntamento dal parrucchiere e..... cambierò tutto quanto! >>

Sorrido allegramente mentre con una sua frase tutto il mio entusiasmo si spegne in pochissimo secondi.

<< Vuoi tornare con i capelli corti?
Non sarà una così grande novità! >>

Prendo di nuovo il cuscino e con una faccia da finta offesa glielo tiro in testa.

<< Fanculo, Purdy! >>

Mi sorride mentre mi toglie dalle mani il cuscino e pesantemente lo sbatte per terra mentre mi prende tra le braccia e inizia a baciarmi più e più volte.

<< La colazione si fredda... >>

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<< No, tu non vai! >>

Sono ormai incastrata tra le braccia di Ashley che non ha proprio intenzione di lasciarmi andare dal parrucchiere; mi stringe i fianchi per tenermi ferma e in qualche modo riesce ad issarmi sulle sue spalle.

<< Ashley, fermo!!
Così mi fai cadere! >>

Mi porta in giro per la casa finchè mi porta di nuovo in camera nostra e mi butta sul letto, come un sacco di patate; comincia a ridere mentre mi si butta quasi addosso.

<< Mi farai arrivare in ritardo così! >>

<< Quanto sei noiosa, Kayla, non stai con me nemmeno cinque minuti. >>

Lo tiro qualche secondo per i capelli e lo guardo fisso negli occhi.

<< Io passerei giorni e giorni con te, e succederà, durante il tour! >>

Mi guarda e mi sorride per qualche istante.

<< Promettimi che non passerai tutto il tempo con Juliet! >>

Mi punta il dito contro e in pochi secondi mi metto a ridere rumorosamente.

<< Lo prometto, lo prometto!
Ora lasciami andare, sono già in ritardo! >>

Cerco di sottrarmi dalla sua presa mentre lui ancora una volta mi prende per una mano.

<< Non mi saluti nemmeno? >>

<< Certo che sei veramente noioso, Ashley! >>

Mi avvicino a lui, e lo giro facendogli appoggiare la schiena al materasso, e appoggiandomi pesantemente su di lui gli stampo un lungo e passionale bacio sulle labbra.
Mi alzo dal letto e vado verso la porta, finchè mi giro per qualche secondo gli faccio "Ciao" con la mano.

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The point of view of Ashley

<< CC, oggi hai da fare? >>

<< E quando mai?
Lauren è sempre occupata. >>


<< Allora che ne dici di venire alla nuova casa?
Tanto sai dov'è, e oggi Kayla non c'è. >>

<< Dove è andata?
Dopo che il tour è stato cancellato non credo che ci siano le prove. >>


<< Infatti non ha le prove, deve andare dal parrucchiere, la signorina. >>

<< Signora, vorrai dire, ora è tua moglie. >>

<< Si, hai ragione, devo ancora farne l'abitudine. >>

<< E' meglio che ti abitui, caro bassista! >>

<< Forse... Ti aspetto qui a casa, porta qualche birra in più, ieri sera io e Kayla ne abbiamo bevute troppe.. >>

<< D'accordo! A dopo! >>

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The point of view of Kayla.

<< Tesoro, certo che hai fatto un bel cambiamento! >>

<< Beh insomma... almeno non sarò ricordata per quello che ero. >>

<< Oh tesoro, e questo cos'è?
Un nuovo tatuaggio?
L'ultima volta non ce l'avevi. >>

La mia parrucchiera è dietro di me e mi stà guardando il tatuaggio che "sposa" me e Ashley, perciò decido di non dire niente.

<< Oh si... un normalissimo tatuaggio. >>

<< Ma come mai questa frase, Tesoro?
Chi non dovrebbe fuggire?
Il tuo fidanzato?
Quello dell'ultima volta, vero?
Come si chiamava?
Mi ricordo... è un musicista. >>

<< Mmh.. si diciamo che il musicista non dovrebbe scappare. >>

<< Ma che carini! >>

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<< Quando hai intenzione di tornare? >>

<< Come siamo curiosi Mr. Purdy.. non vorrai mica già vedermi, vero? >>

<< Tu mi ucciderai un giorno di questi, Mrs. Purdy! >>

<< Mmh.. forse, ma non torno prima proprio per questo motivo. >>

<< Digli almeno come ti sei fatta, Kayla! >>

<< Christian? E che ci fa lui a casa? >>

<< Giornata tra uomini.. >>

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<< Porca vacca! >>

<< Che c'è non ti piace? >>

<< No assolutamente! >>

Mi si avvicina pericolosamente e mi da un leggero bacio sulle labbra per poi stringermi in un abbraccio, che termina però dopo qualche secondo.

<< Però.... cazzo, sei bionda! >>

<< E ho i capelli mossi! >>

<< Sei una bomba sexy, Kayla!
Nessuno ti riconoscerà mai! >>

<< No infatti, non mi riconosceranno come Daniels, ma come Purdy. >>

<< Non sarei mai riuscivo a dire meglio questa frase! >>

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<< Oh, Kayla! >>

Io sono in bagno che mi stò meettendo un comodissimo nuovo completino da notte per questa sera, visto che abbiamo appena finito di cenare.

<< Che c'è? >>

<< Mi sono appena ricordato di dirti, che fra tre giorni partiremo! >>

Non sono nemmeno pronta, beh insomma sì, sono vestita, ma non sono "sexy" come speravo, ma comunque per la sorpresa esco dal bagno della nostra camera e lo guardo stupita.

<< Tre giorni? >>

Evidentemente sente la porta aprirsi perchè si gira lentamente verso di me, visto che era alla scrivania nella nostra camera al computer.

<< Porca troia, Kayla! >>

Mi sento troppo osservata, forse ho sbagliato a indossare subito questo completino.

<< Non mi guardare!! >>

<< Come diavolo faccio a non guardarti?
Me lo stai servendo su un piatto d'oro, neanche d'argento! >>

<< Non cambiare argomento, Purdy!
Hai detto che partiremo tra tre giorni, e dobbiamo preparare ancora tutte i bagagli, e io devo anche avvertire Max! >>

<< Ma ci ho già pensato io a Max, cosa credi, che non abbia fatto niente oggi pomeriggio mentre tu eri a farti bionda? >>

<< Ma c'era CC! >>

<< Di certo non si sarebbe scandalizzato se avessi chiamato il tuo manager per prenderti una bella vacanza. >>

<< Ah.... >>

Si alza dalla sedia e mi si avvicina, forse anche fin troppo pericolosamente.

<< Ora ritorniamo all'argomento che mi interessa di più.. >>

<< Oh no, non ti preoccupare, lo stavo solo provando ora mi cambio. >>

Mi giro e appoggio la mano sulla maniglia della porta del bagno di camera nostra, ma non faccio nemmeno in tempo ad entrarci che lui mi ferma subito.

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The point of view of Ashley.

La fermo prima che possa rientrare in bagno e cambiarsi definitivamente per tornare ad indossare quello stupido pigiama largo che le elimina ogni singola ombra di curva.

La prendo per una mano e me la tiro addosso, la osservo per qualche secondo, quasi non l'avessi mai vista; quel completino non ha pizzo, non è da lei infatti.

La parte superiore del completino è un reggiseno nero con tante piccole croci bianche, molto evidente sotto il corpetto di seta, grigio, svolazzante.
La parte inferiore invece è un pezzo unico, composto da delle culotte nere da donna molto seducenti.

<< Kayla.. che cazzo ti è venuto in mente?
Rischi un'aggressione da parte mia >>

Mi guarda mentre io osservo per qualche altro secondo il completino.

<< Correrò il rischio! >>

In questo momento non ce la faccio più, allora dopo qualche secondo la prendo direttamente in braccio a mò di sposa, mentre lei mi urla "Lasciami andare, Ashley!" e senza prestarle ascolto la butto direttamente sul letto mentre io mi appoggio a lei.

<< L'hai voluta tu, Purdy! Non dovevi vestirti così! >>

//Eccomi di nuovo con Ashley e Kayla.
Scusate il ritardo ma... ci ho messo un pò a scriverlo, spero che vi sia piaciuto, e mi raccomando recensite!
Alla prossima!

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Capitolo 12
*** Oh, Janxx, guarda quella gnocca! ***


<< Dai, non puoi chiedermi questo! >>

<< Come? E perché? >>

<< Perché devo partire, questa sera… >>

<< Questa sera?
E mi lasci solo con la bambina? >>


 << Beh ma che vuoi? Che perda l’aereo solo perché ti senti solo? >>

<< Mi pare ovvio! Sei la mia migliore amica! >>

<< Ma che cavolo stai dicendo?
Io e i ragazzi abbiamo l’aereo fra 4 ore, e dobbiamo anche andare all’aeroporto.
Ci siamo visti oggi pomeriggio, Ches! >>

<< Si beh, ma nessuno meglio di te fa la baby-sitter. >>

<< Ti do un’informazione, Chester.
La persona che si è veramente occupata di tua figlia, è Ashley, perché io non sono nemmeno mai riuscita a farla addormentare. >>

<< Allora deve venire Ashley! >>

<< Chester, tu sei suo padre, e solo perché non c’è tua moglie che ti aiuta non devi chiamare noi due per badare ad Iris!
Cosa farai quando noi saremo per due mesi in tour e Liz uscirà per il lavoro? >>

<< Ti chiamerò lo stesso! >>

<< Ma saremo in Europa! >>

<< Beh ci sono i voli Last minute.. >>

<< Spero per il tuo bene che stia scherzando! >>

Sento una risatina assolutamente falsa dall’altra parte del telefono, mentre io sono sdraiata sul pavimento della cabina armadio mentre Ashley finisce di preparare la sua valigia.

<< Ma certo!
Stò scherzando!
>>

<< Come no.
Ora devo andare, Chester, io e Ashley abbiamo l’aereo, salutami Liz quando torna e manda un bacio da parte nostra alla bambina, e salutami di nuovo Joy! >>

<< No aspett… >>

Chiudo la telefonata una volta per tutte, sono assolutamente sicura che Chester combinerà qualche disastro prima che Liz torni a casa.
Metto via il telefono di Ashley e sbuffo mentre mi stendo completamente sul pavimento, e sento lo sguardo del mio bassista addosso.

<< Ha bisogno di noi? >>

<< Ci puoi scommettere, era praticamente disperato. >>

<< Beh si potrebbe fare un salto.. >>

Mi alzo in piedi e lo guardo assolutamente seria.

<< No. >>

<< Oh dai!
Quella bambina è troppo dolce! >>

<< Ashley, preferisci non partire per il tour per stare un’oretta con una bambina che rivedrai fra due mesi? >>

Sembra che ci stia pensando veramente e allora il mio sguardo diventa assolutamente severo.

<< Ashley!
Non ci starai pensando davvero! >>

Si alza in piedi e scoppia a ridere mentre scavalca la valigia aperta ai suoi piedi.

<< Stò scherzando, Purdy!
Stà tranquilla! >>

-----------------------------------------------------------------------
The point of view of Jinxx

Siamo davanti al Check-in, Christian ha appena ricevuto un messaggio da parte di Ash, sono in ritardo, ma arriveranno a moment, e noi abbiamo paura di perdere l’aereo.

 << Ragazzi, secondo voi quanto ci metteranno? >>

Mi giro verso Andy che ha appena parlato, mentre stringe, come al solito, Juliet, che sorride allegramente mentre spera di vedere al più presto la sua amica, Kayla.

<< Non credo che manchi molto, quando mi hanno mandato il messaggio erano qui vicino.. >>

<< Ehy, Andy, quello non è Ash? >>

Ci giriamo tutti quanti verso il punto in cui Juliet ha puntato il dito indice; e infatti scorgiamo la figura di Ashley, che trascina due valige; ma Kayla?
Il bassista si avvicina a noi e io lo raggiungo mentre gli prendo i bagagli e li sistemo al Check-in.

<< Kayla? >>

<< Stà arrivando, si è fermata a pagare il tassista mentre io vi raggiungevo. >>

<< Scusa e il basso? >>

Si gira di schiena per mostrare la custodia che teneva sulla schiena, cerco che non l’avevamo vista, il cappuccio e il cappello la nascondevano.

<< Ne hai portato solo uno? >>

<< Certo che no, l’altro ce l’ha Kayla. >>

Mi metto a ridere, proprio come tutti gli altri.

<< Mi pareva strano! >>

--------------------------------------------------------

<< Ma quanto ci mette? >>

<< Calmo, Ash, starà arrivando, basta che vediamo una testa colorata e la riconosciamo subito. >>

<< Uhm.. verament.. >>

Ashley non fa nemmeno in tempo a finire di parlare che CC mi si butta addosso per mostrarmi una ragazza.

<< Oh, Janxx, guarda quella gnocca!
E’ anche una musicista! >>

Tutti ci giriamo verso la misteriosa ragazza, proprio come avevamo fatto proprio prima per l’avviso di Juliet per Ashley.
Anche il bassista si gira e non si sa perché ma da un pugno, piano,  in pieno stomaco Christian.

<< Ashley! Cazzo! >>

<< Quella è Kayla, pezzo di cretino! >>

<< Come? >>

Tutti quanti lo guardiamo più che sorpresi, perché la ragazza che CC mi aveva indicato pochi secondi fa è bionda, estremamente bionda, e con i capelli mossi; e Kayla non è di certo così, ha i capelli lisci e quasi completamente colorati, e poi non è così alta..

Ma non facciamo nemmeno in tempo a parlare con Juliet subito ci passa davanti con gran velocità e con un urlo corre ad abbracciare la presunta ragazza che dovrebbe essere Kayla.

<< KAY!! >>

La ragazza abbraccia calorosamente Juliet e ho quasi il dubbio che sia veramente la chitarrista/bassista.

<< Aspetta… Ash.. vuol dire che Kayla si è fatta davvero bionda? >>

<< Uhm.. si.
Ha sorpreso anche me. >>

<< Ma da quando? >>

<< Da tre giorni, Andy. >>

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The point of view of Jake.

<< Kay! Sei davvero tu! >>

Kayla mi abbraccia e vedo che è davvero più alta dell’ultima volta, ma non può essere cresciuta, ormai ha quasi 27 anni, non 17.

<< Certo che sono io, chi dovrei essere? >>

<< Beh tu non hai mai sopportato le bionde.. >>

<< Le bionde prosperose che girano intorno a me.. per la precisione. >>

Tutti ci mettiamo a ridere, Ashley ha ragione, Kayla è molto gelosa, anche se non l’ho vista nella realtà, ma da come ne parla Ashley quando siamo solo noi uomini, lo si capisce benissimo, anche perché ci ha vietato varie cose per l’addio al celibato.

<< Sapete già qual è la prossima meta? >>

<< Non ti risponderanno, Kay >>

<< Come? >>

<< Certo che no, credi davvero di avere tutte queste informazioni? >>

<< Ma… adesso dobbiamo prendere un aereo.. lo scopriremo presto.. >>

<< Non ve lo diremo comunque! >>

<< Come mai il plurale? >>

<< Nemmeno a me vogliono dirlo. >>

<< Ma che cavolo non è giusto! >>

Mi metto a ridere, e per non farmi sentire mi metto una mano davanti alla bocca.

<< E’ molto giusto, invece! >>



//Salve mondo!
Rieccomi con il nuovo capitolo di Kayla, oggi comincia il tuor dei BVB, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Mi raccomando recensite!!
Alla prossima!
XOXO

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Capitolo 13
*** Ma che domande mi fai? ***


Finalmente io e Juliet abbiamo scoperto dove siamo dirette insieme ad i ragazzi, e siamo diretti verso la Germania, so già che non capirò un’H di quella lingua, ma per fortuna siamo tutti quanti Americani, e non avremo problemi a farci capire.

Dopodomani ci sarà il concerto dei ragazzi, ora si stanno un pò rilassando, mentre dopo il "pisolino" dovranno andare a fare le prove generali, perciò io e Juliet , visto che ne abbiamo la possibilità, passiamo il nostro tempo insieme, visto che potremo abituarci al fuso orario con più calma.

Perciò abbiamo deciso di restare in albergo, nella stanza mia e di Ashley, mentre il bassista avrebbe preso il posto della mia amica nella stanza insieme ad Andy; infatti lei è ora sdraiata sul nostro letto mentre “sfoglia” le foto che ho sul tablet che mi sono portata a dietro.

<< Oh ma guardala! 
Quanto è cresciuta!! >>

Si è fermata su una foto di Iris, proprio mentre io la stò tenendo in braccio, probabilmente è stato proprio Ashley che mi ha scattato la foto. 

<< Già, è diventata grande, ora ha tantissimi capelli. >>

Alza gli occhi e mi fa un sorrisino, mi passa il mini-tablet e infatti io lo spengo, alzo lo sguardo e la vedo avvicinarsi un po’.

<< Kayla… >>

<< Si? >>

Mi stà facendo leggermente preoccupare, e anche accapponare la pelle, che cosa devo pensare?

<< Tu ed Ashley…. 
visto che ora… vivete insieme e… siete sposati finalmente.. quando ci darete davvero dentro? >>

<< Jul!! 
Ma che domande mi fai? >>

<< Oh andiamo, si vede lontano a un miglio che Ashley impazzisce per Iris, perciò mi chiedevo quando tu… >>

Tiro un sospiro, so di cosa parla, mi stà chiedendo quando io e il bassista avremo un bambino tutto nostro..

<< Veramente Jul.. >>

Mi interrompe con lo sguardo, anche perché si alza dal letto e mi guarda direttamente negli occhi.

<< Sei incinta? >>

<< Lo credevo.. >>

<< No, aspetta, cosa? 
Ora mi devi dire tutto, abbiamo ore da passare insieme, ho tutto il tempo del mondo. >>

Sospiro per qualche altro secondo, e la cosa un pò mi imbarazza e mi rattrista, anche perché da quel che ho ben capito, non è un bellissimo argomento.

<< Circa una settimana fa ho fatto.. un test, ed è risultato positivo.. perciò sono andata in ospedale per sapere di più, naturalmente Ashley non sa niente. >>

Juliet è in silenzio e con lo sguardo mi dice di proseguire, probabilmente ha capito che non deve riferirgli niente.

<< Il test… aveva sbagliato, è impossibile che io sia incinta perché… >>

Mi fermo per qualche secondo, e quasi non riesco a proseguire; probabilmente Juliet deve aver capito perché ora mi stà abbracciando.

<< Perché non puoi.. >>

<< Già.. >>

Una lacrima scende dal mio occhio, e per mia sfortuna mi riga avidamente il viso.

<< Ehi.. Kay, non devi piangere, sarete per sempre tu e Ashley, solo voi due. >>

<< Già… >>

Mi pulisco gli occhi mentre leggermente tiro su con il naso, silenziosamente.

<< Anche se infondo.. un po’ mi dispiace. 
Sai cosa mi ha detto tempo fa Ashley dopo aver badato per un pomeriggio intero ad Iris?
“A me non dispiacerebbe badare ad un bambino tutto mio” 
E questo suo desiderio… non potrà mai essere esaudito, per colpa mia, e adesso ho paura di perderlo.. >>

<< Non dire cazzate, Kay. 
Lo sai quanto ti ama, Ashley, ci ha messo molto a convincerti a sposarlo, di certo solo perché non puoi avere bambini non ti lascerà. >>

Voglio sorridere, anche se non riesco, in questo momento è come se mi fossi davvero dimentica come si faccia; quasi fossi tornata a quasi tre anni fa, quando ancora non conoscevo Ashley e quando ancora non sorridevo. 

-----------------------------------------------------------------

<< Quando lo dirai ad Ash? >>

<< Solo quando lui vorrà saperlo, magari fra qualche anno, quando lui vorrà davvero dei bambini, glielo dirò. >>

<< Assolutamente no, devi dirglielo prima, a fine tour, ora tutti quanti hanno in testa tantissimi pensieri perciò è meglio non aggiungere anche questo.
Ti aiuterò se vorrai, io ti sarò sempre accanto! >>

Non so che dire, questa ragazza, che è anche una delle mie migliori amiche mi è sempre vicina, ogni cosa io abbia bisogno, lei
c’è, sempre.

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The poi of view of Liz.

<< Secondo te cosa staranno facendo in questo momento? >>

<< Chester, non lo so. 
Quante volte me lo avrai chiesto? >>

<< Sono solo preoccupato per la mia sorellina.. >>

<< Non è tua sorella, Chez.
Ora è sposata, proprio come te, con me.
Lasciale vivere la sua vita come vuole. >>

<< Sei gelosa, Liz? >>

<< Per niente, Kayla è una mia amica, non potrei mai essere gelosa di lei, anche perchè... sono io sposata con te.. >>

<< E lei è sposata con Ashley. >>

<< Esatto. >>

Guardo Chester mentre culla la bambina, e io seduta sul divano mi godo in santa pace i momenti più tranquilli della giornata. 

<< Ma secondo te perchè non chiama? >>

<< Chester, porca miseria! >>

Mi alzo dal divano e mi allontano da lui ormai esasperata.

<< La vuoi smettere? 
Ha quasi 27 anni, non è una bambina! 
Ed è là con suo marito, e tu non sei suo padre.
Ti ha già chiamato ore fa, lasciala in pace. >>

Lo vedo appoggiare la bambina nel suo lettino insieme ai tanti peluche e giochetti vari, ormai addormentata.

<< D'accordo scusami. >>

Si avvicina a me con sguardo malizioso, so cosa vuole fare, ormai lo conosco bene..

<< Non ti avvicinare, Chester.. >>

<< Chi me lo impesce? 
Di certo non tu. >>

<< Ma come ti permett... >>

Mi prende in braccio a mò di sposa e mi bacia come una delle prime volte che abbia mai fatto, quasi fossimo tornati tutto in un secondo a quasi tre anni fa, quando ci eravamo conosciuti da pichissimo tempo.

<< No! >>

Cerco di non urlare forte, per non svegliare la bambina, visto che è sempre difficile farla poi riaddormentare.

<< Ssh! Sveglierai Iris.. >>

<< Lo farai tu se non mi lascerai.. >>

<< Silenzio.
Ora ti porterò in un posto moolto speciale, e si trova proprio qui in camera nostra.. >>

<< Fammi indovinare.... la camera da letto? >>

<< Bingo! >>


//Buonasera mondo!
Scusate se ci ho messo molto tempo a scrivere questo capitolo, ma non avevo molte idee.
Adesso sapete una cosa fondamentale della storia, e credo anche che abbiate già capito quale sia visto che... teoricamente avete appena finito di leggere il capitolo.
Spero che non vi abbia delusi, mi raccomando recensite, sapete che accetto anche le critiche, e se dovrei cambiare qualche cosa nella storia.
Al prossimo capitolo!
XOXO

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Capitolo 14
*** Sono riuscita ad incontrare il mio mentore! ***


<< Ehi! Ma tu sei Kayla Daniels, l’ex chitarrista degli Ice Corpes! >>

Non faccio nemmeno a girarmi che una ragazza mi abbraccia subito.

Mi paralizzo per qualche istante mentre guardo Juliet che ci fissa con un sorrisino contento.

<< Uhm… si, sono io. >>

<< Non sai quanto mi sono depressa quando ci avete comunicato che il gruppo si sarebbe sciolto.
Finalmente sono riuscita ad incontrare il mio mentore! >>

La guardo per qualche istante mentre per un sorrisino mi si dipinge sulle labbra.

<< Chi dei Black Veil Brides? >>

La ragazza scoppia a ridere e io.. non riesco a capire, che cosa c’è di così divertente nella mia frase?

<< I Black Veil Brides sono i miei idoli certo, ma non c’è una chitarrista donna tra loro. >>

<< Vuoi dire che il tuo mentore sono io? >>

<< Esatto! >>

Mi giro completamente verso Juliet che mi stà sorridendo e si stà avvicinando a me, quasi avessi bisogno del suo aiuto.

<< Beh… ma io sono una chitarrista emergente.. >>

Anche Juliet ride forte come ha fatto pochi minuti fa la ragazza che mi ha abbracciato.

<< Tu una chitarrista emergente? >>

<< Oddio Juliet Simms! >>

Mi giro verso la ragazza, e la vedo quasi più emozionata di prima, beh dopotutto non è arrivata la prima ragazza sconosciuta di Los Angeles, ma Juliet Simms, cantante famosa, scoperta a The Voice e anche ragazza di Andrew Dennis Biersack.

<< Hi honey! >>

<< S…scusate se ve lo chiedo.. ma, poteri fare una foto con voi?
E magari anche un autografo.. >>

Io e Jul accettiamo con piacere, e con l’aiuto di una ragazza dello staff del concerto dei ragazzi – perché è qui che siamo, al concerto dei Black Veil Brides, in questo momento c’è una piccola pausa, in modo che i ragazzi prendano un po’ di fiato; anche se Andy, stà parlando con il pubblico apertamente – ci facciamo fare una foto con quella ragazza che scopro essere più bassa anche di me, perciò posso rallegrarmi; e dopo qualche secondo, dopo aver strappato un foglio da qualche parte riusciamo a fare gli autografi alla ragazza, e dopo un ultimo abbraccio la salutiamo e la ringraziamo ancora una volta.

<< Io un mentore? >>

<< Beh.. non ci crederai ma è così.
Questa è la prova, dopotutto sei una bravissima chitarrista e ora anche un’eccezionale bassista, grazie ad Ashley. >>

<< Appunto, grazie ad Ashley. >>

<< Beh.. qualcuno avrà insegnato anche a lui no? >>

<< Giusto. >>

<< Ora è meglio che torniamo dietro le quinte, i ragazzi stanno per tornare in scena, e Ashley probabilmente avrà bisogno del suo bacio di fortuna, è meglio sbrigarsi. >>

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The point of view of Ashley.

<< Jinxx… hai visto Kayla? >>

<< Veramente no, sarà andata al bar del locale. >>

<< Ho bisogno del mio solito bacio di fortuna. >>

Qualcuno mi viene addosso e quasi io spiaccico contro al muro Jinxx, munito di chitarra.

<< Ehi ma che caz… >>

<< Scusa Ash! >>

Mi giro, e dopo aver riconosciuto la voce di Kayla chiudo leggermente gli occhi, quasi ad arrivare alla grandezza di una piccola fessura.

<< Dove eri sparita? >>

<< Io e Juliet abbiamo conosciuto una ragazza.. ch.. >>

<< Di cui tua moglie è mentore. >>

Inizio a ridere per come è intervenuta Juliet, visto che stava cazzeggiando fino a qualche secondo fa con CC, e adesso mi è praticamente saltata sulle spalle, per parlare insieme a me con Ashley.

<< Si certo, questo è un caso a parte.
E ci ha chiesto una foto e un autografo; e ti ho anche preso da bere, anzi non solo a te, ma anche agli altri. >>

<< Mentore? Davvero? >>

<< E’ l’unica cosa che hai sentito in tutta la frase, che tra parentesi, non ho nemmeno detto io? >>

<< Beh.. è la cosa più importante, ma ho sentito anche che mi hai preso da bere.
Che mi hai portato? >>

<< Butta giù e non chiedere. >>

Gli passo il bicchiere diverso dagli altri, tanto per non confonderli per poi sbagliarli.

<< Oh Jinxx.. sei lì dietro, tieni ho portato da bere anche a te. >>

Ashley si gira verso il muro, sul quale è appoggiato Jinxx, o probabilmente è meglio dire schiacciato.

<< Ah Jinxx.. scusa mi ero dimenticato di te.. ti stò schiacciando. >>

<< No? Ma dai?
Ti potresti togliere, Ash? >>

<< Oh si, subito. >>

Ashley finalmente si toglie da Jinxx, che poveraccio stava per diventare parte del muro, contando anche la sua chitarra.

<< Se mi hai fatto qualcosa alla chitarra, giuro che ti strappo i capelli uno ad uno, Ashley. >>

<< Rilassati Jinxx, e beviti la tua birra. >>

Gli porgo il bicchiere e lui tranquillamente lo prende in mano scolandoselo tutto in una volta, senza aspettare neanche tanti secondi dopo averlo preso.

Sento un piccolo rumore dietro di me e mi giro, e trovo Andy che saluta con un bacio Juliet, ma dopo qualche secondo le circonda i fianchi con un braccio e si rivolge a noi, o meglio dire… ai componenti della sua band.

<< Ragazzi, dobbiamo andare; non sentite i Fallen Angels come ci acclamano?
Meglio sbrigarci. >>

Tutti quanti camminano verso il palco, ma subito Ashley si volta e si avvicina quasi correndo verso di me, quasi fosse un bambinone.

<< Bacio. >>

Mi metto a ridere, ma per non far aspettare tutti gli altri lo bacio sulle labbra per qualche secondo, appoggiando sulla sua guancia una mano, e l’accarezzo delicatamente.

<< Ora vai e suona.
Avete un concerto da finire. >>

Se ne stà ancora una volta andando, ma girandosi di 180° mi stampa un altro bacio sulle labbra, per poi staccarsi subito dopo.
Guardo Juliet che ora mi affianca, appoggiandomi un braccio su una spalla.

<< Bacio di fortuna eh? >>

<< Una piccola abitudine. >>

<< Ah come ti capisco. >>

Io e Juliet insieme ci mettiamo a sedere ed iniziamo ad assistere alla seconda parte del concerto, e sentiamo Andy, che presenta la prima canzone.

<< This is Wretched and Divine! >>

Non facciamo nemmeno in tempo a sentire finire Andy di parlare che subito Jake e Jinxx iniziano a suonare magnificamente le loro bellissime BC RICH, altamente modificate.

<< Non mi stancherò mai di vivere così. >>

<< Ti appoggio, fino alla fine della mia vita, Kay! >>


//Salve popolo! 
Scusatemi ancora una volta per il ritardo, so di aver messo non molto tempo fa un nuovo capitolo di un'altra storia, ma visto che avevo un nuovo capitolo su Kayla mi sono chiesta: "Perchè non mettere il nuovo capitolo?" e così ho fatto, come infatti vedete voi stessi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lasciate una piccola recensione.
Al prossimo capitolo.
XOXO 

 

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Capitolo 15
*** Posso venire con te? ***


E’ da circa una settimana che è iniziato il nostro Tour, e già abbiamo cambiato destinazione due volte; siamo stati ancora un po’ di tempo in Germania, ma ora ci siamo spostati ancora un pò di più  ad est.

Oggi per fortuna non abbiamo nessun concerto, anche perché ne abbiamo fatto uno giusto ieri, perciò oggi è come se fosse un giorno di pausa.

Anche questa volta le camere sono divise, io e Kayla in una, Andy e Juliet in una abbastanza vicino alla nostra, e Jinxx, CC e Jake, in un’altra, leggermente più spostata, rispetto a noi.

<< Ash.. >>

<< Mh.. ? >>

Mi giro e vedo Kayla… fin troppo seducente anche se in tenuta sportiva, leggins neri che arrivano un po’ prima delle caviglie, e una specie di reggiseno viola che le arriva prima dell’ombelico, e sopra una felpa, naturalmente mia, nera, che le arriva un po’ troppo lunga sia sul corpo che sulle braccia.

<< Vado a farmi una doccia; mi aspetti per le prove? >>

Deglutisco leggermente e la guardo praticamente sconfitto, visto che lei, mia moglie, è andata in giro così, e si è fatta vedere in questo modo da molte persone.

<< V… va bene, posso venire con te? >>

Mi si avvicina con calma, togliendosi piano la felpa e mettendola, dopo essersela tolta del tutto, sulla sedia dove sono seduto; mi si avvicina piano, e dopo essersi piegata leggermente sulle ginocchia mi stampa un bacio sulla guancia.

La vedo mordersi le labbra mentre accenna un sorriso abbastanza malizioso, e si vede anche da lontano che lo stà volgendo a me.

<< Mmh.. no.
Tu stai qui buono. >>

Si spoglia davanti a me, lanciandomi il “reggiseno” viola in tuta, rimanendo nuda.

Certo che mi vuole davvero morto.

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The point of view of Andy.

Io ed i ragazzi abbiamo un “appuntamento” con Ashley nella sua camera, ma purtroppo mi è apparso qualcosa che mi ha fatto passare completamente la voglia.

<< Che hai da guardare? >>

<< Chieditelo, Juliet. >>

<< Mi vedi praticamente tutti i giorni vestita così, Andy.. >>

<< No.. >>

Juliet mi si avvicina e mentre io distolgo l’attenzione dal mio computer portatile, mi giro verso di lei, che si stà tranquillamente sedendo sulle mie gambe.

<< Sei tutta sudata. >>

<< Ho corso con Kay.. >>

<< Allora anche Ash è in questa situazione in questo momento. >>

<< Probabilmente si.. >>

La guardo con un sorrisino mentre lei inizia a baciarmi lentamente il collo.

<< Che ne dici di fare ancora un po’ di esercizio? >>

<< Accetto la tua proposta, Biersack. >>

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The point of view of CC.

<< Ragazzi… sapete, Kayla è strana in questi giorni, soprattutto dopo il sesso.. >>

<< Ash… cazzo non devi dirci tutti questi particolari.. >>

Mi metto a ridere dopo quello che ha detto Jinxx, perché infatti concordo con lui, è leggermente imbarazzante essere a conoscenza di tutte le volte che, il mio migliore amico e sua moglie, non che sempre mia amica, fanno sesso.

<< Non è quello il punto, Jinxx..
E’ che ha degli sbalzi di umore. >>

Stò per parlare ma un rumore mi distrae completamente; è la porta della stanza di Ashley e Kayla che si apre, e da quella spunta infatti la figura alta e magra di Andy.

<< Sera, ragazzi, scusate il ritardo.
Avevo da fare. >>

<< Certo, Andy.
Come se noi non sentissimo il vostro letto sbattere contro al muro.. >>

Tutti si mettono a ridere per la mia battutaccia, tutti tranne Andy che mi guarda molto, ma molto male.

<< Si okay, di cosa stavate parlando? >>

<< Degli sbalzi di umore di Kayla, dopo il sesso. >>

Andy alza lo sguardo dopo aver rubato la tazza di caffè che poco prima Jake stava bevendo; sembra quasi sorpreso dopo quell’affermazione e perciò quasi rischia di sputare il caffè che ha appena ingerito.

<< Ragazzi… ho la netta sensazione che stia per diventare papà; ma non ne sono sicuro.. >>

<< Credi davvero che Kayla sia incinta? >>

Tutti ci giriamo verso Ashley, io non l’avevo minimamente capito, ne della sua supposizione che degli sbalzi di umore di Kayla, dopotutto passiamo molto tempo insieme.

<< Non credi che te l’avrebbe già detto? >>

<< Non lo so, forse aspetta solo il momento giusto. >>

Qualcuno alza leggermente la voce attirando l’attenzione su di sé e capisco che è Jinxx.

<< Ash… senti… okay che Kayla ormai è tua moglie, e che… credo proprio che sia l’unica donna che tu abbia amato così tanto nella tua vita… ma… sai cosa vuol dire..diventare padre? >>

Tutti fissiamo Ashley, mentre attendiamo quasi impazienti, o almeno io, una sua risposta.

<< Sai, Jinxx.. non me ne importa niente delle conseguenze, perché in qualsiasi caso la mia vita non cambierà; rimarrò vostro fratello; ma per me è importante, amo Kayla, più di qualsiasi altra persona che io abbia mai amato in vita mia, e.. non ci crederete mai ma…. Io adoro Iris e.. molto tempo fa, anche prima della nostra crisi ho detto a Kayla che mi sarebbe piaciuto badare ad un mio bambino… so che è strano da sentire.. dalla mia bocca. >>

Stiamo per parlare tutti quanti, me lo sento e riesco a capirlo anche perché ci agitiamo un po’ tutti, ma qualcuno ci interrompe.

<< Ashley… >>

E’ la voce di Kayla e proviene dal bagno della camera sua e di Ashley.

<< Devo dirti una cosa.. >>

Ci giriamo tutti quanti verso di lei e la vediamo in accappatoio sulla porta del bagno.

<< WO! Ehi, non mi guardate! >>

Non me lo faccio ripetere due volte e subito abbasso lo sguardo, anche perché stò già intuendo a cosa stà pensando Ashley in questo momento.

<< Ragazzi, che dite, ne parliamo sta sera?
In camera mia di Jinxx e di CC, venite quando volete.
Andiamo. >>

Jake si alza e io faccio la stessa cosa mentre passo lo sguardo su Ashley.
Probabilmente Kayla ha capito che è arrivato il momento giusto per rivelargli il suo grande segreto.

Faccio l’occhiolino al nostro bassista e gli faccio un segno di “stare positivo” e alzo i pollici verso di lui mentre gli faccio anche un sorriso.

<< A dopo, Fratello! >>

Vado verso la porta, mentre aspetto che anche Andy esca dalla loro stanza, e subito dopo esco anche io, mentre chiudo dietro di me la porta della stanza dell’albergo in cui alloggiamo.

<< Che Dio ce la dia buona. >>

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The point of view of Kayla

<< Forse è meglio se vai a vestirti, in questo modo riuscirò a prenderti sul serio. >>

<< No, ora ho la forza di parlartene.
Non farmi aspettare, mi hai già visto altre volte nuda, devi ascoltarmi. >>

<< Kayla mi stai facendo preoccupare. >>

Mi siedo davanti a lui mentre lo guardo più seria di quanto abbia voluto, ma dopotutto è un argomento piuttosto serio.

<< Purdy… ti ricordi quando mi hai detto che ti sarebbe piaciuto badare ad un bambino…. tutto tuo? >>

Ashley mi guarda, e noto che il suo sguardo è sognante, ma non sa che fra poco il suo sorriso si spegnerà… completamente.

<< Si… eccome che me lo ricordo! >>

Tiro un sospiro per incoraggiarmi e chiudo gli occhi per qualche secondo,tanto per non incontrare il suo sguardo su di me.

<< Non succederà. >>

<< Come? >>

Apro gli occhi e il suo sguardo è completamente cambiato, non mi guarda più con gli occhi dell’uomo felice che ho sposato, ma lo sguardo di un uomo confuso e che cerca una risposta.

<< Non posso, Ashley.
Non posso avere figli. >>




//Oggi non ho niente da dire, solo che è arrivato il nuovo capitolo, e che spero vi sia piaciuto.
Mi raccomando lasciatemi una recensione.

Alla prossima. 

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Capitolo 16
*** Voi credete? ***


Quella sera non sono andato dai ragazzi, volevo passare un po’ di tempo con Kayla, è da molto che non passiamo del tempo insieme, solo noi due.

Il tour è impegnativo, e le prove ci sono tutti i giorni, le pause sono rare, e le serate sono sempre concluse con un doccia rilassante e una lunga dormita, trascurando tutto e tutti.

In questo momento siamo qui nel letto, stranamente senza “fare movimento” tanto per distrarci un po’, infatti ci stiamo guardando un film che abbiamo richiesto alla reception dell’albergo; lei appoggiata al mio petto, che come al solito è nudo, e intanto io le massaggio un po’ le braccia, come se la notizia che mi ha dato questa sera non mi abbia nemmeno scalfito e che non mi abbia neanche traumatizzato.

Non voglio di certo dire che vorrei essere sepolto per tutti i bambini che avremmo avuto, ma… in effetti fra qualche anno forse avrei voluto un piccolo Purdy che girasse per casa, sgambettando ovunque, magari per farsi rincorrere dal mio migliore amico fuori di testa.

<< Ashley.. >>

La voce di Kayla mi distrae dai miei pensieri, e subito abbasso lo sguardo su di lei.

<< Mh? >>

<< Mi dispiace. >>

Mi sposto meglio per guardarla dritta negli occhi, tanto per non farle venire il torcicollo; ma comunque l’appoggio sul mio petto, mentre io mi appoggio leggermente alla testiera del letto.

<< Non devi dispiacerti, Kay, non è di certo colpa tua. >>

<< Veramente si.
Se non fosse per me… >>

La sua voce si strozza e capisco che stà per piangere, non so se lei abbia mai desiderato un marmocchio che le gironzola per casa, ma comunque credo che ci è rimasta male.

<< Ehi ehi!! >>

L’avvicino al mio petto, e piano le faccio appoggiare la testa meglio sul mio petto, mentre io appoggio la mia sulla sua, e inizio a coccolarla dolcemente facendola calmare e facendole passare l’umore.

<< Cosa ti ho detto?
Che non è colpa tua, hai capito? >>

<< Ma… >>

<< Ascoltami.
Tutto avrà un senso no?
Perciò… se mai un giorno vorremo un marmocchio, e penso fra molti anni perché comunque… dobbiamo pensare anche alle nostre carriere e al nostro divertimento, perché siamo ancora giovani, e possiamo aspettare quanto vogliamo, ma comunque… se tu lo volessi, e magari anche io, possiamo sempre adottare, non credi? Lo so che non sarebbe la stessa cosa, ma l’importante è quello giusto?

Come ho pensato poco fa, un piccolo Purdy per casa.
Mi hai capito? Ci sono altre speranze e non devi fartene una colpa. >>

Kayla mi guarda perplessa per tutto il discorso che le ho fatto in questi minuti, e sgranandomi gli occhi mi stringe i fianchi con un braccio, cercando più contatto possibile tra di noi.

<< Credo di aver capito.. >>

Le alzo leggermente il mento con un dito per incrociare nuovamente il suo sguardo.

<< Mi sono veramente impegnato per fare un discorso serio e maturo.
Potresti mostrare un po’ più di entusiasmo? >>

<< Scusa. >>

Si appoggia completamente su di me, e abbracciandomi ancora di più, appoggia le sue labbra sulle mie, baciandomi intensamente, per vari minuti.

Si gira, e si siede a cavalcioni su di me, prendendomi il viso tra le mani e continuando a baciarmi sempre più intensamente e con più foga.

<< Aspetta…. Qual è il limite? >>

Questa scena mi sembra un dejavu, quasi l’avessi già vissuta, o magari letta; ma non mi importa, può sembrare una scena surreale, ma in questo momento stà davvero succedendo, perciò rispondo.

<< Nessuno. >>

Non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare, che subito mi fiondo sulle sue labbra e capovolgo la situazione, lei sotto di me e io sopra di lei, passandole le mani sui fianchi nudi, mentre lei piano alza una gamba, quasi per agevolarmi il gioco.

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The next day.

<< Allora? >>

<< Non è incinta. >>

Sento gli sguardi di tutti puntati addosso, mentre io sono impegnato a godermi la mia colazione europea.

<< E parla no?
Vogliamo sapere!
Kayla fa parte della famiglia. >>

<< CC, è pur sempre sua moglie, saranno affari suoi. >>

<< Si dia il caso che è il mio migliore amico, e ci tengo tantissimo a Kayla, quindi voglio sapere, se diventerò zio o no. >>

Picchio i pugni sul tavolo, mentre lascio giù la mia colazione, e mi alzo in piedi, non guardando però negli occhi, nemmeno una persona.

<< No.
Non è incinta. >>

<< Ash.. >>

Alzo lo sguardo e vedo Andy che mi guarda preoccupato.

<< Cosa è successo?
E’ qualcosa di grave? >>

Faccio segno di no con la testa, mentre per qualche secondo tengo gli occhi chiusi.

<< Non può. >>

<< Che cosa? >>

Scrocchio le dita, annoiato per quella domanda; perché ogni tanto non ragionano un po’ di più?
Una donna, non incinta, non può; cavolo anche un bambino può arrivarci.

<< Non può avere figli.
Per quello non è incinta. >>

Tutti mi guardano, e io mi sento avvampare, ma non per l’imbarazzo, probabilmente per la rabbia.

Li guardo per pochi istante, ma subito dopo prendo la mia giacca in pelle, che era appoggiata allo schienale della sedia su cui ero seduto.

<< Ragazzi, io voglio stare con mia moglie.
Venite a chiamarmi quando le prove inizieranno.
Scusate. >>

Nessuno ha fiatato, e per questo motivo io mi allontano dal nostro tavolo e mi dirigo verso l’ascensore, che mi avrebbe portato in camera mia e di Kayla, nello stesso piano delle altre stanze degli altri ragazzi, e anche di Juliet; probabilmente in questo momento è con lei.

Non so se gli altri hanno continuato a parlare della situazione mia e di Kayla, ma non me ne importa, forse loro avevano problemi anche più grandi del mio, quel in teoria, e anche in pratica, non era nemmeno un problema.

Arrivo all’ascensore e dopo essere entrato, schiaccio il bottone con inciso il numero del nostro piano.

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The point of view of Kayla.

<< Si, Liz… gliel’ho detto.
Non riuscivo a tenere nascosto ancora per molto questo fottutissimo segreto. >>

<< Che cosa ha fatto, Kay?
Juliet, tu l’hai visto oggi? >>


<< Purtroppo no, Liz.
Ma sicuramente oggi pomeriggio lo vedremo, ma.. da quello che ho capito, da quello che mi ha detto oggi Kayla, probabilmente l’ha presa bene. >>

<< Che cosa è successo, Kay? >>

Mi imbarazzo leggermente per quella domanda, e per questo motivo rimango in silenzio, probabilmente da quello Elizabeth avrebbe capito di più.

Sento una risata dall’altra parte del telefono e poi un sussurro per zittire qualcuno; probabilmente è Chester che stà dicendo a Liz di abbassare la voce, perché la bambina stà dormendo.. ancora.

<< Ho perfettamente capito, Kay.
E’ un buon segno, non se l’è presa, secondo me. >>


<< Voi credete? >>

<< Assolutamente si, Kay. >>

Stò per parlare nuovamente quando sento qualcuno bussare alla porta.

<< Si? >>

<< Sono io, Kay. >>

<< E’ aperta, Ash. >>

Ashley apre la porta e subito vedo comparire la sua bellissima figura sulla soglia.

<< Ciao, Ash! >>

Lo vedo quasi allarmarsi, perché naturalmente ne io ne Juliet abbiamo parlato, e forse non si è nemmeno accorto del cellulare che tengo in mano.

Ma dopo averlo notato, tira un sospiro di sollievo e accenna un sorriso.

<< E’ Liz? >>

Guarda Juliet e poi me, e io con un sorrisone sulle labbra gli faccio cenno di sì con la testa.

<< Ciao Liz, salutami Chester. >>

<< Mi pare ovvio. >>

Sentiamo solo silenzio dall’altra parte del telefono e probabilmente stà riferendo il saluto di Ashley a Chester.

<< Vi saluta anche lui.
Detto questo, credo che vi lascerò, è ora di svegliare Iris.

Vi mando un bacio, signori, salutatemi gli assenti! >>

La telefonata si spegne e porgo il cellulare e Juliet, che ancora una volta me l’ha prestato.

<< Beh… ragazzi, mi sa che vi lascio, mi vado a fare una doccia. >>

Si avvicina a me e con un bacio sulla guancia mi saluta, e con un “ciao ciao” fatto con la mano saluta anche Ashley.

<< Tu che ci fai qui? >>

<< Volevo passare del tempo con mia moglie. >>

Io sono seduta in mezzo al lettone matrimoniale, e lui togliendomi le scarpe si avvicina a me, e mi abbraccia, portandomi vicino al suo petto.

<< Mi sono mancati questi momenti. >>
 



//Salve signori, scusate se ci ho messo tanto a scrivere questo capitolo, ma come pubblicato in un'altra storia, ho avuto tanto da fare e zero idee.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto; mi piacerebbe saperlo.
Ditemelo con una recensione!!

Alla prossima!!

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Capitolo 17
*** Non è carino da parte tua, Jinxx! ***


In questi giorni i ragazzi hanno avuto un altro paio di concerti, e come al solito sono andati alla grande, tranne nel primo che mi sono trovata con la voglia uccidere qualcuno sulla pelle.

Una donna si era avvicinata pericolosamente ad Ashley e aveva iniziato a flirtare con lui e la cosa non mi andava per niente giù, e non potevo nemmeno fare niente, perché mi stavo esibendo insieme a Jake alla chitarra e Jinxx al violino; per fortuna non sono dovuta intervenire, perché già Ashley si stava rifiutando, o almeno credo, e spero, di fare qualsiasi cosa con lei, e poi per “mandarla via” ci ha pensato Juliet al posto mio, mandandomi un’occhiatina tranquilla per farmi calmare e continuare a suonare con calma e senza nessun problema.

Il secondo invece è andato magnificamente perché… senza che io me ne sia accorta Ashley ha portato in tour il basso che gli ho regalato al suo primo compleanno che abbiamo festeggiato insieme; e me ne sono accorta solo quando era entrato in scena insieme agli altri ragazzi.

Infatti non avrei mai potuto andare in scena, bloccare il concerto e dare un ceffone ad Ashley perché non aveva mantenuto la sua promessa.

Se l’avessi me ne sarei pentita per tutta la vita, per vari motivi:
  1. Ashley non mi avrebbe mai più parlato
  2. Avrei rovinato un concerto dei miei amici
  3. Avrei rovinato un concerto delle persone che un tempo erano i miei idoli, e lo sono tutt’ora (anche se sono sposata con uno di loro.)
  4. Avrei rovinato un’azione bellissima da parte di mio marito.
Anche se Ashley mi aveva dato la sua parola, molto tempo fa, che non l’avrebbe mai usato durante una loro esibizione è stato comunque un gesto carino, perché si ricorda ancora di quel basso e soprattutto di quel compleanno, e qualcosa mi dice che…. è stata un’azione automatica, spontanea, e questo mi fa pensare che mi ama molto di più di quanto io pensi.

In questo momento però… non sono felice come una normalissima persona potrebbe pensare, visto che suo marito le ha appena fatto una sorpresa bellissima e molto dolce, che nessuno si sarebbe mai immaginata, conoscendo Ashley Purdy.

Ho saputo anche che gli hanno fatto domande su quel basso, all’intervista che si è avvenuta dopo il concerto, e avrebbe anche riferito che noi non stiamo più insieme, bensì siamo sposati, ma questa è un’altra storia.
Dicevo… in questo momento dovrei essere molto felice, e invece non lo sono, perché ho appena finito di parlare con Liz, e stà attraversando un momento di crisi con Chester, ma credo che sia normale, visto che lui deve lavorare molto all’agenzia di produzione del Signor Hale, e lei deve fare molte ore di lavoro, visto che è stata ingaggiata da una casa di registrazione, e avrebbe dovuto fare molti Photoshoot di varie band.

Mi ha chiamata sul cellulare di Ashley, che mi ha lasciato in mano, visto che non avrebbe mai potuto portarlo sul palco mentre si stava svolgendo un loro concerto, era completamente disperata, stava piangendo, e la cosa non mi piaceva, appena saremmo tornati dal tour gliene avrei dette quattro se non otto a Chester, non deve comportarsi così, altrimenti subirà la mia vendetta.

Okay non c’entro niente tra di loro, ma Chester è praticamente mio fratello e Liz è una delle mie migliori amiche, non posso di certo starmene da parte mentre loro sfasciano la loro relazione; se no avrebbero dovuto pensarci, prima di procreare; e poi detta così la mia frase “altrimenti subirà la mia vendetta” sembra di essere in uno di quei film storici come Alexander o Troy altrimenti Il Gladiatore.

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Many hours later.

<< Sei lontana, Kayla.. >>

Alzo lo sguardo e incrocio quello di Ashley.

<< Lontana?
Sei ancora dentro di me! >>

Rotola via da me, ma comunque mi si sdraia affianco, mentre mi mette un braccio intorno alla spalle, e mi fa appoggiare nuovamente al suo petto, come qualche ora prima.

<< Da quanto tempo eravamo insieme, Daniels? >>

<< Non lo so…. Più di due ore probabilmente.. >>

Giro lo sguardo e osservo il mio orologio da polso sul comodino, e mi indica le ore esatte, e accenno un sì con la testa.

<< Si, più di due ore. >>

<< E da circa mezz’ora hai l’aria assente?
Ashley Purdy stà perdendo colpi? >>

<< Ashley.. non parlare di te in terza persona, non sei mica il Dio del Sesso. >>

Gira lo sguardo verso di me, e mi fissa con un sopracciglio inarcato, e  mi viene da ridere, e infatti non mi trattengo.

<< Okay… diciamo che ti avvicini molto, ma non è quello.
Non stai affatto perdendo colpi, è solo che… ho pensieri per la testa. >>

<< Sarebbero? >>

<< Liz e Chester.. >>

Ashley sbuffa e mi accarezza un braccio, mentre mi coccola piano, appoggiando la sua testa sulla mia, che è infatti appoggiata sul suo petto.

<< Hanno litigato di nuovo? >>

<< Si… e per di più Chester ha detto a Liz che questa notte avrebbe dormito da Joe, che intanto si è trovato un appartamento abbastanza grande e in affitto.
Capisci? La lascia da sola con la bambina, e sicuramente non sarò tranquilla. >>

<< Non ti devi preoccupare, Daniels.
Liz è una donna adulta, e Iris è sua figlia, non una bambina a caso, e poi… cosa vuoi che succeda?
Non succedono le cose quando c’è Chester e casualmente succede qualcosa quando non c’è?
Deve essere una bella coincidenza allora. >>

Questa frase mi stà davvero pensare, che strana coincidenza sarebbe allora; non può essere possibile, e poi… se mai entrasse qualcuno, come un ladro o cosa… non troverebbero molto, le macchine fotografiche Liz le tiene sempre al lavoro, e di gioielli mai avuti, tranne la fede nuziale e l’anello di fidanzamento, per il resto.. non li ha mai portati; invece se sono ladri di buona classe probabilmente prenderebbero le chitarre di Chester, anche se sono solo due.

<< Credo che tu abbia ragione.
Se capitasse davvero sarebbe una grandissima sfortuna, e poi… ci sarebbe da preoccupare. >>

<< Però non devi farlo, okay?
Non succederà niente, non preoccuparti per Liz. >>

<< Veramente mi preoccupo di più per Iris… >>

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The point of view of Jinxx.

<< Ragazzi l’altro giorno abbiamo davvero buttato giù il palco, li sentivate gli applausi?
Andavano anche a ritmo con te, CC. >>

<< Cavolo è vero!
E quando Ashley e Andy hanno cantato Wretched and Divine? >>

<< Sono andati meglio del solito, si vede che le prove stanno dando i loro frutti. >>

<< Secondo me è qualcosa d’altro che li ha aiutati così tanto… >>

<< Non starai dicendo che si fanno di qualcosa.. >>

<< Certo che lo dico, si sono fatti le loro ragazze prima del concerto! >>

<< Quanto sei stupido, CC, chissà cosa credevo!
Beh ma che ci sarebbe di male?
Dopotutto sono venute anche loro in tour, e non vedono sempre i loro uomini, quindi… ne approfitteranno. >>

Non faccio nemmeno in tempo ad iniziare di nuovo a parlare che il rumore di una porta che si chiude attira la mia attenzione, e mi giro verso la porta d’entrata della nostra camera, e vedo Jake, con il cellulare in mano, di ritorno dalla sua solita ora di chiamata con Ella.

<< Allora, come è andata oggi? >>

<< Normale potrei dire.. >>

<< Perché “normale”, Jake? >>

<< Perché mi manca un sacco.
A che punto siamo con il tour? >>

Mi metto a ridere perché sicuramente avrà fatto questa domanda anche ad Ella.

<< Jake, siamo quasi a metà del tour, praticamente siamo appena andati via da Los Angeles. >>

<< Ehi.. ripetimi perché non ha voluto venire anche lei. >>

<< Deve lavorare, un sacco di fotografi l’hanno rintracciata tempo fa, perciò aveva un sacco di servizi fotografici da fare, per questo motivo non è venuta, altrimenti sarebbe venuta anche lei come Kayla e Juliet. >>

<< Ehi ma in questo modo saremmo stati in stanza solo io e Jinxx. >>

Jinxx si alza dal letto su cui era seduto, mentre strimpellava una chitarra acustica.

<< COSA? >>

Entrambi lo guardiamo stupefatti e anche confusi, perché cavolo ha reagito così?

<< Sai non vorrei essere cattivo, Jake, ma per fortuna Ella non è venuta, altrimenti anche tu mi avrei abbandonato, e io sarei stato in stanza, da solo, con CC.. >>

Scoppio a ridere per quella frase, sembra completamente terrorizzato.
Ma un momento… perché sembra terrorizzato?
Dovrei sentirmi insultato per caso?

<< Ehi!
Non è carino da parte tua, Jinxx! >>

Jinxx e Jake cominciano a ridere, e continuano anche per qualche minuto buono, mentre io, rassegnato mi sdraio sul mio letto, accucciato, rannicchiato, e preso male.

<< Siete davvero cattivi! >>

<< Anche noi ti vogliamo bene, CC! >>

Sposto un secondo gli occhi, senza però girarmi e starli a guardare, perciò sbuffo tranquillamente.

<< Pezzi di merda. >>




//Salve mondo! Scusate il ritardo, avevo questa mezza ideuzza ma il capitolo veniva troppo corto perciò mi sono dovuta far venire in mente qualche altra idea, e infatti ha funzionato bene!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, che ne dite di dirmelo con una recensione?

Alla prossima!

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Capitolo 18
*** Nastri... ***


<< Porca vacca! >>

Non faccio nemmeno in tempo a prendermi in mano il plettro che subito Ashley gira l’angolo della stanza per vedere che cosa sia successo.

<< Che succede? >>

<< Mi sono tagliata con la corda della chitarra.
Non ho più i calli, porca miseria, non suono più da quasi due mesi.
Non può succedere davvero! >>

Ashley si appoggia al muro sbuffando, e ridendo nello stesso momento.

<< Basta continuare a suonare.
Daniels, non devi preoccuparti per così poco. >>

<< Si invece, non tocco una chitarra da tantissimo tempo, e tra meno di una settimana torniamo a Los Angeles, se il mio manager si stancherà di me sicuramente non mi faciliterebbe le cose.
Non sarebbe possibile trovare una nuova band, dopo essere stata cacciata da quella precedente. >>

Mi avvicino a lui ormai avvilita e stanca, non dormo da tantissime ore perché infatti non riesco più a suonare una comunissima chitarra acustica, e mi appoggio al suo petto mentre lui per confortarmi mi appoggia una mano sulla schiena per abbracciarmi e una sulla testa per cullarmi.

<< Non preoccuparti, Daniels, non accadrà mai, lo sai che sei una delle migliori su questo campo. >>

<< Lo so, ma se dovesse accadere è meglio che ritorni alle mia stupida università. >>

Lui alza lo sguardo, e prendendomi in braccio, quasi fossi priva di peso, mi porta sul divano della nostra suite.

<< Vuoi davvero tornare all’università?
Ma così sprecheresti la tua carriera, hai studiato così tanto! >>

<< Infatti non ho intenzione di farlo, ma solo se sarò obbligata. >>

<< Lo spero, altrimenti mi guarderò in giro al posto tuo… sai com’è sono nel mondo delle musica da leggermente più tempo. >>

Mi metto a ridere, anche se è vero, ma proprio per questo motivo gli appoggio una mano sulla testa e lo spintono, facendolo cadere sul poggiolo del divano.

<< Ma stai zitto! >>

Non faccio nemmeno in tempo a continuare a parlare che subito la porta della camera si spalanca e una ragazza altamente famigliare per i nostri occhi: Juliet.

<< Kayla Daniels Purdy! >>

Ascolto il mio nome completo uscire dalle sue labbra e mi alzo dal divano alzando una mano quasi fossimo a scuola.

<< Presente, signorina Simms! >>

<< La sottoscritta ha un’irrefrenabile voglia di fare shopping estremo! >>

Mi risiedo sul divano mentre Ashley mi stringe a lui quasi fossi il suo peluches.

<< Tutto qui? >

<< Cavolo si! Ne ho un bisogno assurdo, avanti, mettiti i Dott. Martens e esci da questa stanza, e smettila di pensare ai tuoi calli, e soprattutto a tuo marito. >>

<< Ehi così mi sento offeso! >>

Non faccio nemmeno in tempo ad iniziare a ridere che subito Juliet lo zittisce con uno “Ssh” molto convincente.

<< E se io volessi fare qualcosa con mia moglie? >>

<< Cavoli tuoi, dovevi chiederglielo prima, ora è di mia proprietà, il caso è chiuso. >>

<< Guardate che non sono il vostro giocattolino, potrei anche non voler stare con nessuno, potrei anche andare da Jake, Jinxx e CC a fare qualche partita di Beer Pong. >>

Dopo la mia frase entrambi mi guardano male, soprattutto Ashley, perché so benissimo che lui adora il ping pong, e se la cava anche con Beer Pong.
Mi alzo leggermente dal divano e mi appoggio di ad Ashley per giocherellare leggermente.

<< Facciamo così…. >>

Ashley mi guarda con un’occhiata e nel frattempo vedo con la coda dell’occhio Juliet che si siede tranquillamente sul letto, e mettendosi a gambe incrociate.

<< Io stò due o tre orette con Jul, naturalmente tu mi darai la nostra carta di credito, e farò un po’ di shopping estremo, di chissà quale tipo, magari per vestiario, o per la mia collezione di vinile, o chissà cosa, e poi… torno da te, e facciamo quello che vuoi.. >>

Mi giro verso Jul e le punto il dito indice contro.

<< …. E tu, non dovrai pretendere che resterò in giro a mangiare con te, o chissà cosa, l’unica cosa che ti farò passare, sarà solo mezz’ora di ritardo, e poi non devi assolutamente pensare male, perché dopotutto, io e Ashley facciamo le stesse, identiche cose che fate tu e Andy quando siete soli. >>

Jul alza le braccia in segno di resa e si mette a ridere anche per qualche secondo.

<< Va bene, va bene, ho capito!
Tre ore, niente di più, però sbrigati!
Ho davvero bisogno di fare dello shopping. >>

<< Okay, ora vado a cambiarmi. >>

Mi alzo dalle gambe di Ashley e vado verso l’armadio della camera da letto.

<< Daniels, non metterti troppo in tiro, ti ricordo che sei mia moglie. >>

Sento la voce di Ashley dall’altra parte della stanza e tiro fuori tutti i vestiti che voglio indossare.

<< Vorrà dire che metterò il non-più-tuo giubbotto in pelle che ti ho preso più di due anni e mezzo fa. >>

<< L’hai portato? >>

Sento la voce di Ashley avvicinarsi ed entrare nella nostra camera da letto.

<< Certo!
Dopotutto ora è mio. >>

Sento una risatina, e naturalmente non è quella del mio bassista, ma della ragazza che è rimasta nell’altra stanza: Juliet.

<< Ashley, dovresti essere felice, sarebbe il modo più veloce da far capire che…. Kayla è “di tua proprietà” >>

Mi allontano dall’armadio della nostra stanza e vado da Juliet con uno sguardo severo.

<< Sua proprietà? Sono semplicemente sua moglie. >>

<< Ssh, zitta tu, vai a prepararti. >>

<< Ma insomma! >>

<< Vai! >>

Non faccio nemmeno in tempo a parlare che con un gesto deciso Juliet mi manda subito in camera.

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<< Tre ore, Daniels, ti aspetto al bar dell’albergo. >>

<< Te lo prometto, Purdy, ora fammi andare, altrimenti Juliet entra in uno stato depressivo quinquennale, e non mi perdonerebbe mai e poi mai. >>

Ashley mi circonda i fianchi con le braccia e io mi alzo in punta di piedi per baciarlo.

<< See you later. >>

Esco dalla nostra camera da letto e mi dirigo all’ascensore, per poi scendere al piano terra, dove si trova la reception, dove infatti mi aspetta Juliet, con le chiavi di una macchina noleggiata.

Arrivo alla reception e infatti trovo Juliet tutta in tiro con in mano le chiavi di una Maserati MC12, e gentilmente me le stà porgendo.

<< Quanto ti stà costando Jul? >>

<< Meno di quanto pensi. >>

<< Fantastico! >>

<< Allora… guidi? >>

<< Io? >>

<< Certo, faremo la nostra porca figura alla guida di questa.
Ma dopotutto, tu cambi sempre, sei irriconoscibile, perché non… cerchi di rimorchiare? >>

Mi metto a ridere mentre prendo le chiavi della macchina dalle sue mani.

<< Far venire qualche capogiro? >>

<< Perché no?
Dopotutto chi li rivedrà più… siamo in’Europa. >>

<< Mi hai letto nel pensiero. >>

Ci dirigiamo entrambe verso l’uscita, dove ci aspetta la nostra bellissima Maserati.

<< Dì un po’, Ash non ti aveva detto di non metterti in tiro? >>

<< E’ una normalissima maglietta dei Linkin Park, dei leggins scozzesi rossi e dei tacchi.
Non sono di certo una bomba sexy. >>

<< Farai girare la testa a uno o due ragazzi. >>

<< Ma io sono vecchia, ho quasi trent’anni. >>

<< Vacci piano, tesoro. >>

Saliamo entrambe sulla macchina, e naturalmente io al posto giuda, e lei di fianco a me.

<< Ti ricordo che io sono anche più vecchia di te, quindi.. se ti insulti per la vecchiaia, insulti anche me. >>

<< Ma io posso, perché mi vuoi bene. >>

<< Hai ragione, tu puoi. >>

Esco a gran velocità dal parcheggio dell’albergo e vado dritta dritta sulla strada principale.

<< Allora… dove andiamo? >>

<< Laggiù. >>

Con il dito indice della mano destra mi punta il centro commerciale che dista solo cinque kilometri dal nostro albergo.

<< Hai già pensato a tutto, non è così?
Magari hai anche visitato il sito internet, vedendo quali negozi ci sono dentro e la merce che espongono. >>

<< Sono così prevedibile? >>

<< No, sei solo un libro aperto per me. >>

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The point of view of Juliet.

Kayla è davvero cambiata in questi anni, non è più la ragazzina timida che aveva leggermente attirato l’attenzione del famoso bassista donnaiolo dei Black Veil Brides.

Ora le cose si sono quasi totalmente capovolte; ora lei è sua moglie, e si amano immensamente; lei non è cambiata solo di pettinatura, basta guardarla, non si sarebbe mai messa dei tacchi alti come quelli, o magari dei leggins così.
Kayla è diventata una donna, e non è basata sull’età.
 
Parcheggia in un buco sotterraneo e spegne il motore in modo tremendamente elegante, e dopo qualche secondo estrae anche la chiave, dopo aver anche alzato il freno a mano.

<< Hai già qualche idea su cosa comprare? >>

<< Hai in mente l’ultimo concerto del tour? >>

<< Certo. >>

<< Beh, dopo c’è una festa abbastanza elegante, e non so assolutamente cosa mettermi, perciò pensavo che avremmo potuto comprare qualcosa in una boutique. >>

Lo sguardo di sembra abbastanza impressionato, probabilmente Ashley non le ha detto della festa.

<< Che genere di festa? >>

<< In un pub importante della città, elegante, e non con quella musica da sballati che si fa solo con il computer.
Abiti lunghi per le signore, e camicie per i signori. >>

<< Ma io non ho niente di simile! >>

Sulle mie labbra si crea un bel sorrisino; abbiamo trovato un bel programmino per oggi pomeriggio.

<< Vorrà dire che ci troveremo qualcosa. >>

Prendo a braccetto Kayla e gentilmente la trascino verso uno dei negozzi che avevo già notato sul sito internet; Kayla ci aveva davvero azzeccato.

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Non stiamo molto tempo in quel negozio, ma quel che basta per trovare l’abito adatto per Kayla.

<< Sei sicura che vada bene per me?
Non ho un fisico da urlo, io. >>

<< Fidati, ce l’hai.
Ora vai a provarlo, ti starà sicuramente d’incanto. >>

Kayla sbuffando entra nel camerino del negozio con in mano l’abito e le scarpe adatte che abbiamo trovato.
Non passa molto tempo che subito la chitarrista esce dal camerino e mette in bella mostra il vestito nero e argento.

L’abito ha un piccolo strascico nero, di pochi centimetri, fatto con la stoffa che permette di mettere in mostra le curve del corpo di Kayla.

La parte davanti del vestito è fatto di pizzo, tranne le coppe del reggiseno interno all’abito, che sono estremamente scure, infatti per non permettere di mettere in mostra niente.

La parte dietro del vestito invece è praticamente inesistente, tranne che per due linee di stocca che si intrecciano tra loro; una nera, e una argento, con lo spacco che arriva poco prima della fine della spina dorsale; il resto della gonna invece è completamente nera, con stoffa leggera e morbida, e naturalmente scende dritta sulle gambe e non ampia.

<< Kayla, se non fossi già sposata con Ashley probabilmente dopo questa festa ti avrebbe chiesto di sposarlo. >>

<< Tu dici? 
Mi sembra leggermente esagerato, dopotutto sono loro le celebrità in questa festa. >>

<< Sarà anche così, però tu sei la moglie di uno di loro, quindi devi metterti in tiro. >>

<< Va bene, okay, ho capito, con te non si può discutere.
Ma… chissà cosa accadrà dopo quella festa, tra te e Andy. >>

<< Assolutamente niente, perché non sarò così sexy. >>

<< Ne sei davvero convinta, Jul? >>

<< Certo, a meno che tu abbia trovato l’abito adatto a me. >>

<< Basta cercare. >>

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The point of view of Kayla

Il tempo passa veloce e dopo quasi tre vestiti per Juliet troviamo quello adatto per la famosa festa dopo l’ultimo concerto dei Black Veil Brides.

Ora siamo in macchina e stiamo tornando in albergo dopo questa pazza giornata di shopping.

L’abito di Juliet è leggermente più semplice del mio, proprio perché la scelta l’ho dovuta fare io al posto suo.

Il suo vestito è bianco, senza spalline, lungo, e con delle linee verticali, grigie chiare; lo strascico però è molto più lungo del mio, e grazie ad un piccolo anellino, comprato sempre nello stesso negozio, che si mette sul dito medio della mano sinistra, si può alzare lo strisco, senza avere la paura di inciampare su di esso.

La schiena del suo abito è fatto interamente di nastri.

Un lungo nastro bianco che passa attraverso dei piccoli cerchietti, cuciti sulla stoffa, e che finisce con un nodo a fiocco, semplice e veloce da eseguire.

<< Jul… >>

<< Mh? >>

<< Credo proprio che saremo le più belle a quella festa. >>

<< Cazzo! Ci puoi scommettere! >>



//Buongiorno gente! Scusate il ritardo, ma avevo poche idee e poco tempo a disposizione.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto.

Mi raccomando lasciatemi una recensione!! 

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 19
*** Un pennarello che non va più via. ***


Ancora due concerti e torniamo a casa; i ragazzi mi mancano terribilmente, anche Yell, il mio piccolo mostriciattolo peloso e tremendamente tenero.
In questi pochi giorni di pausa sono riuscita a toccare di nuovo la chitarra, e non dovrei esserne felice come donna, ma come chitarrista sono al settimo cielo, riesco di nuovo a suonare, anche se non come prima ma basta che ci stò su ancora qualche ora e potrò tornare come nuova.

In questo momento io e Juliet siamo in anticipo di quattro ore per il concerto, il penultimo; io e la cantante stiamo per incontrare il proprietario del luogo in cui si terrà il concerto.
Questa sera siamo esageratamente eleganti, per così dire, per un concerto come questo, cioè dei Black Veil Brides; anche, io sono esageratamente elegante, perchè Juliet indossa una delle sue maglie/costume, con i laccetti sulla schiena e molto colorati, e un paio di leggins neri in pelle.
Io invece indosso un corpetto, senza spalline naturalmente, con le coppe in pelle, e che cade lungo il busto per circa trenta centimetri, in stoffa sempre nera e molto morbida, e invece le mie gambe sono ricoperte da pantaloni pesanti completamente strappati, ma con il disegno delle ossa delle gambe sulle parti visibili, che separano da un taglio all'altro, e come cintura una fascia per capelli ormai ridotta a brandelli da Ashley; ai piedi ho i miei soliti anfibi neri con qualche teschio traspernte stampato qua e là; al collo ho appesa la collana di Ashley a forma di stella, che oggi voleva mettere per il concerto, e che sicuramente sarà in camera, disperato, alla sua ricerca.

<< Come hai potuto cacciare la baby-sitter?
Sei la mia assistente, non mia moglie! >>

Io e Juliet non facciamo nemmeno in tempo a sentire queste parole che subito ci giriamo verso la voce più alta che stiamo in mezzo a quel frastuono; dopo averlo visto, riconosciamo il proprietario di questo posto, l'uomo che stavamo infatti cercando, e che per l'appunto stà trattando male una ragazza, leggermente più giovane di me, per quel che posso capire.

<< Ma.. signore, mi trattava come uno straccio, non sono una cameriera.. >>

<< Non mi interessa!
Ora chi baderà a mio figlio? Tu?
No di certo! Dopo questa non ti meriti nemmeno di guardarlo. >>

Juliet mi prende per mano e senza nemmeno dirmelo si precipita verso il proprietario, quasi volesse interrompere la sua scenata, e prima che licenziasse quella ragazza.

<< Lo terremo noi suo figlio. >>

<< E voi chi diavolo siete? >>

Juliet mi guarda per qualche secondo e mi fa un sorrisino.

<< Juliet Simms e Kayla Purdy, la fidanzata del cantante e la moglie del bassista dei Black Veil Brides. >>

<< Oh! Perdonatemi!
Se sareste così gentili da tenermi il bambino e io continuo a programmare per filo a per segno il concerto dei vostri compagni e dei loro.. amic, o compagni di band, come preferite. >>

<< Nessun problema, ma lei non tratti più così la sua assistente, non è educato, e anche se lei è il suo capo, non merita certe parole o un tono del genere. >>

Juliet mi guarda stupita, non ho mai parlato così seriamente in vita mia, e probabilmente la cosa l'ha sorpresa parecchia, ma non importa, perchè quelle parole le pensavo seriamente e perciò le ho dette.

<< D'accordo, ha pienamente ragione, non è colpa sua, appena vi consegnerò il bambino andrò a scusarmi di persona. >>

Il proprietario del locale ci guarda ancora per qualche secondo, ma subito dopo si gira verso un bambinetto di cinque o sei anni, con in mano un fumetto e una statuetta in plastica e gomma di Batman.

<< Lui è Jordan, gli piace molto giocare con la sua statuetta di Batman, e soprattutto gli piace disegnare sulla pelle delle persone... io ne sono la prova vivente... >>

L'uomo sposta leggermente la manica della giacca e della camicia che indossa per farci vedere tutte le scritte che gli ha disegnato suo figlio, ma subito dopo continua a parlare.

<< .... Probabilmente lo farà anche a voi, ma vedo che avete molti tatuaggi, soprattutto lei Signora Purdy, ha le braccia completamente tatuate, quindi lei è abbastanza al sicuro, mentre lei Signorina Simms è leggermente più in pericolo, e probabilmente le vorrà scrivere qualcosa sulle braccia. Ma non si preoccupi, se vuole gli porto via tutti i pennarelli... >>

<< Assolutamente no, già mi piace suo figlio, anche a me piace tanto scrivere sulle braccia delle persone, quindi... non lo freni, mi farebbe molto piacere soddisfare gli interessi di Jordan. >>

Dopo qualche altra raccomandazione e un migliardo di ringraziamenti, ci lascia il bambino e si volta nella direzione in cui qualche minuti prima è scomparsa la sua segretaria.

<< Allora Jordan, oggi parteciperai ad un concerto, lo sapevi? >>

<< Si... però non mi ha detto di chi, così non so chi aspettarmi, se qualcuno che fa schifo o qualcuno di bravo.. >>

<< Oh non preoccuparti, i nostri amici sono molto bravi, e hanno una... lunga carriera alle spalle. >>

<< Di quanti anni? >>

<< Come? >>

<< Da quanti anni suonano i vostri amici? >>

<< Moltissimi, per quello sono molto bravi. >>

il bambino mi prende per mano e mi fa venire i brividi a quel tocco, e per questo motivo abbasso lo sguardo su di lui.

<< Allora mi fido, se mi dici che sono bravi, allora lo sono. >>

Guardo Juliet e alza i pollici verso la mia direzione, e con un sorriso le rispondo sicuramente.

<< Sai una cosa Jordan? >>

Jordan alza lo sguardo verso Jul, e per aiutarlo lei si abbassa alla sua altezza per guardarlo meglio negli occhi.

<< Un mio amico, anzi, il cantante del gruppo che oggi si esibirà ha la fissa per Batman, lo sapevi? >>

<< Come si chiama? >>

<< Si chiama Andy, e da tanti tanti anni, legge e gioca con le statuette di Batman, ne ha tantissime a casa, e ha anche il suo stemma tatuato sul braccio! >>

<< Cosa vuol dire tatuato? >>

Mi abbasso anche io per unirmi alla conversazione, con tema principale: Batman.

<< Questo. >>

Gli mostro le mie braccia e lui ci passa la manina sopra, e cerca disperatamente di spostare le linee tuatuate sul mio braccio.

<< Hanno usato un pennarello che non viene più via? >>

<< Diciamo di sì. >>

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The point of view of Ashley

Andy mi ha convinto ad arrivare prima al luogo del concerto, per fare le prove finale e per accordare le chitarre e anche il mio basso, per non fare poi aspettare il pubblico.
Siamo terribilmente in orario, e per questo motivo appoggiamo dietro le quinte il basso, che mi ero portato in albergo per sicurezza.
Passo davanti ai divanetti del locale e mi guardo in pò in giro per trovare Andy, visto che è andato a prendersi una birra tutto da solo, senza neanche aspettarmi; lo vedo, è al bancone e stà ancora cercando di ordinare, probabilmente perchè il barista è uno sveglione.

<< Fratello, gli altri quando arrivano? >>

<< Fra mezz'ora, volevano dormire ancora un pò visto che Jake li ha tenuti svegli per tutta la notte. >>

<< Va bene, tanto abbiamo ancora un sacco di tempo, possiamo fare con calma. >>

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<< Hai visto le ragazze? >>

<< No, non ancora, non so nemmeno perchè sono venute qui prima. >>

<< Non chiedermelo, so solo che Kayla mi ha preso la collana. >>

<< Quale collana? >>

<< Quella con la stella. >>

<< Beh allora vedi di incontrarla, almeno potrai prendere la collana. >>

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<< Sono loro? >>

<< Non lo so, non riesco a capire, che cosa aveva su Juliet? >>

<< Una specie di costume colorato.. >>

Mi guardo in giro meglio e probabilmente le vedo.

<< Si, sono loro.... no, non è vero, Kayla ora ha i capelli biondi. >>

<< Vedi di sbrigarti, perchè non potevo salire io sulle tue spalle? >>

Sbuffo per il continuo lamentarsi di Andy, e con grande velocità scendo dalle sue spalle.

<< Lo sai che sembriamo dei ladri così, vero? >>

<< Si, lo so, ma non me ne frega niente, voglio cercare la mia ragazza. >>

Faccio salire Andy sulle mie spalle, e va molto meglio, lui è più leggero di quanto pensassi anche se non come quando era ancora Andy Six, per fortuna si è irrobustito.

<< Allora, le vedi? >>

<< Cosa indossa Kayla? >>

<< Non lo so, quando se n'è andata stavo dormendo, mi ha lasciato un biglietto. >>

<< Quanto sei inutile, Ash. >>

Mi muovo un pò sotto di lui, e visto che stà per cadere mi appoggia una mano sulla testa.

<< Smettila di fare il coglione! >>

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The point of view of Andy

Vedo un sacco di gente dalle spalle di Ashley, di tutti i tipi, anche due ragazze goth con dei completini niente male, ma soprattutto un bambino, che gironzola qua e là con in mano qualcosa, sembra un fumetto.

<< BATMAN! >>

<< Sei diventato tutto scemo da un momento all'altro? >>

<< No. Solo che c'è un bambino con in mano un fumetto di Batman. >>

<< Non mi interessa del bambinetto, cerca le ragazze! >>

<< Perchè non mi fai mai finire di parlare? >>

<< Parli fin troppo, Andy. >>

<< Oh ma stà zitto. >>

Andy scende dalle mie spalle in modo.... orribile, sembra quasi che voglia lussarmi una spalla.

<< Stavo per dirti che quel bambino è in compagnia di due belle ragazze. >>

<< Bene, ora cerchiamo le nostre? >>

<< Peccato che siano proprio loro le belle ragazze in compagnia del bambinetto di Batman. >>

//Scusate il ritardo signori, ma non avevo molto tempo in questi giorni.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!!

Alla prossima e buonanotte!!

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Capitolo 20
*** Sei il suo mentore eh..? ***


Queste ore per fortuna sono passate abbastanza velocemente, e alla fine i ragazzi ci hanno raggiunto prima del previsto, anche se non siamo riusciti ad incontrare le ragazze, visto che probabilmente continuavano a fare le presunte baby-sitter ad un bambino... chiunque esso sia.

Ora siamo nel piano sotterraneo del locale in cui ci esibiremo, mentre gli specialisti stanno cambiando il microfono per Andy e togliendo il solito telo nero della batteria di CC.

Saliamo le scale con calma mentre io mi schiarisco le corde vocali con parole senza senso, per non avere problemi mentre canto le canzoni durante il concerto, il penultimo per la precisione.

Qualcuno ci apre la porta, facendo entrare tutta la luce, dove sotto mancava, facendomi male agli occhi; esco dalla porta, facendo attenzione a non urtare niente con il basso, prima che si danneggi in qualche modo.

<< Ash! >>

Mi giro verso qualcuno che mi ha chiamato, ma io so già chi è quel qualcuno, perchè sono riuscito a riconoscere la voce; Kayla, perciò mi giro verso di lei.

<< Daniels!
Ecco dov'eri finita, non riuscivamo più a trovarvi. >>

<< Io e Jul stavamo.... guardando un bambino, niente di speciale.
Ma... ora devo darti questa.. >>

Si guarda il collo mentre apre i laccetti della collana, e subito dopo se la toglie dalla testa.

<< E' il tuo portafortuna dopo tutto, no? >>

Mi mette al collo la collana a forma di stella, e mentre mi la sistema per il verso giusto mi sorride.

<< Come mai tutta questa gentilezza? >>

<< Nessuna gentilezza, sono la solita stronza! >>

<< Allora va bene, stronza!
Dimmi buona fortuna! >>

<< Sfonda il palco! >>

Mi tira per la collana, fino ad abbassarmi completamente su di lei, bloccandomi completamente mentre mi prende per il collo con le braccia, e mi bacia.

E che bacio!

Un bacio porta fortuna!

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The point of view of Juliet.

<< Ma che hai detto a Ash?
Stà andando meglio del solito. >>

<< Veramente non gli ho detto niente di eccezionale, solo buona fortuna. >>

<< Solo quello? >>

<< Beh l'ho anche baciato, ma non vedo niente di strano. >>

<< Forse è perchè oggi te ne sei andata via senza dirgli niente e si è sentito abbandonato.. >>

Kayla alza lo sguardo, mentre cerca di sentire le mie parole, per via della musica altissima, provocata naturalmente dai Black Veil Brides.

<< Ashley? Abbadonato?
Ma in che mondo? >>

Jul guarda il soffitto e dopo qualche secondo scoppia in una forte risata. << Hai ragione, scusa scusa, Ashley è impossibile che si sente abbandonato. >>

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The point of view of Andy.

Il concerto è durato leggermente di più, ma solo di pochi minuti, visto che quando CC ha fatto la sua parte da solista, una certa persona si è persa, mentre era andato a chiamare una certa ragazza che non era qui con noi, ovvero Jake, chissà perchè, ha avuto questo attacco di nostalgia.

Adesso stiamo incontrando i componenti della BVB Army che sono riusciti ad acquistare prima di tutti i Pass, per incontrarci a concerto concluso.

Sempre le solite cose, autografi, foto, "ti amo, Andy!" se non per un ragazzo e una ragazza insieme, loro sono stati la sorpresa della serata per tutti quanti.

<< Siamo molto felici di vedervi!
Siete sempre stati i nostri idoli, e scusateci, ma Jake, sei il mio mentore, suono anche io la chitarra, da molto tempo, ma credo che non arriverò mai al tuo livello. >>

Ha parlato la ragazza, e si capisce che è dell'est Europa, dall'accento e per come parlava l'inglese.

Guardo il ragazzo mentre gli sorriso e gli faccio l'autografo mentre lui mi risponde con altrettanto sorriso e con un gesto della mano.

<< Grazie, sono davvero felice! >>

Non è stato il ragazzo a parlare, ma la sua amica accanto. Jinxx che come al solito è la mamma del gruppo chiede come mai ha risposto lei. Con un sorriso lei spiegò con estrema calma.

<< Purtroppo mio fratello è sordo-muto, non è mai risucito a sentire le vostre canzoni a fondo, ma conoscendo la vostra storia, le spiegazioni di certe canzoni, si è interessato a voi.
E' per quello che siamo qui, perchè grazie alle vibrazioni lui è riuscito a capire, e ad ascoltare le vostre canzoni. >>

Siamo rimasti ad ascoltare tutti quanti con attenzione la storia di quel ragazzo Kyle e di sua sorella Niky, finchè qualcosa cambiò; ci dissero dell'idea di Kyle, della sua ambizione, diventare un bassista, per questo parlava con Ashley più ardentemente.

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The point of view of Kayla

Siamo tornati in albergo quasi alle due di notte, e sono completamente stravolta, per fortuna avevo ancora quelle poche forze per reggermi in piedi, altrimenti Ashley avrebbe dovuto portarmi in braccio fino in camera.

<< Sei il suo mentore eh..? >>

Quello che però non ho detto è che mi stà portando in camera con il braccio intorno alle spalle, con estrema calma.

<< Di chi stai parlando? >>

<< Kyle, quel ragazzo.
E' la.... sua ispirazione diventare un bassista.. >>

<< Tu sei troppo stanca per parlare, Daniels.
Quel bambino deve averti distrutto. >>

<< Si che ce la faccio invece. >>

<< Sei davvero noiosa! >>

Mi prende in braccio, dandomi con calma un bacio sulla fronte, tenendomi stretta al suo petto.

<< Ora andiamo a dormire. >>

<< Va bene, papà! >>

 

//Chiedo venia, Mondo! Chiedo scusa anche per aver pubblicato per sbaglio questo capitolo su Fire.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima!!

XOXO

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Capitolo 21
*** Rossetti neri... ***


Sono passati vari giorni dall'ultimo concerto, e finalmente questa sera si terrà la festa; abbiamo scoperto da poco dove si terrà, e siamo andate di corsa, io e Juliet, sul sito internet, e sembra un posto davvero elegante, perciò mi chiedo... che cosa c'entrano i Black Veil Brides con un posto dove i lampadari sono peggio degli orecchini pendenti?

E' arrivato il momento di prepararci, e non vorrei farmi vedere da Ashley vestita di tutto punto, visto che sarebbe la prima volta, dopo anni e anni che ci conosciamo.

Lui, credo che sia già pronto, tempo fa mi ha detto che è andato a comprarsi uno smoking, ma che poi lui l'avrebbe modificato, in modo per essere più se stesso, ho paura di immaginare quello che ha combinato a quel povero completo.

Io però ora sono nel bagno della camera, a truccarmi, visto che lui può arrangiarsi benissimo con una matita nera per gli occhi, e lo specchio del soggiorno della camera.

Il trucco che voglio fare non è per niente complesso, ma comunque bisogna ragionarci bene per farlo correttamente.

Un piccolo tocco di Eyeliner sulla palpebra con una piccola punta sulla fine dell'occhio; gli ombretti invece si abbinano al mio vestito, nero e argento brillantinato.

Estendo per bene l'ombretto sulla parte superiore e infiore della palpebra, coprendola ormai del tutto, lasciando comunque vedere l'eyeliner nero; l'ombretto argentato invece lo applico sulla parte superiore della palpebra, per sfumare anche l'ombretto applicato appena qualche secondo fa.

Facendo la stessa cosa anche dall'altro occhio, prendo due rossetti, sono indecisa.

Meglio essere sobria con un rossetto leggermente rosato e appena visibile, oppure un rossetto nero, visibile anche da lontano?

Che importa... voglio essere me stessa, visto che con questo vestito già è facile mantenere la calma e il controllo per non correre subito da un'altra parte e mettersi dei Jeans, per questo motivo applico veloce il rossetto nero, coprendo completamente le labbra, per poi togliere un pò di rossetto con un fazzolettino, per far così diventare grigio scuro.

Mi alzo dalla sedia in bagno e mi giro verso l'abito che ho appeso dall'ometto sulla parete della doccia.

Sono davvero pronta a metterlo?

<< Kayla, sei quasi pronta? >>

Mi giro verso la porta, è Ashley, ma io sono solo truccata, lui sicuramente è già pronto per andare alla festa..

<< Mi metto il vestito e sono pronta. >>

E' anche vero, poi devo semplicemente mettermi le scarpe, e per allacciare due cinturini non ci metto mica tanto, due minuti.

Mi avvicino alla doccia, e con tutto il coraggio che ho in corpo prendo il vestito, e con estrema cura slaccio lentamente la zip sulla schiena.

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The point of view of Ashley.

Sono pronto, ho modificato benissimo il mio smocking, non potevo fare di meglio!

Sono riuscito a tagliare con cura dei buchi sulle ginocchia dei pantaloni, strappandoli leggermente di più con le mani, in modo per far sembrare i pantaloni logori e trascurati, perfetti per la mia immagine!

La camincia invece non l'ho modificata, intanto non si sarebbe vista, so solo che dovevo metterla grigio scuro, anche se non sono a conoscenza del motivo, ma Juliet mi ha detto di indossare questa, perciò così ho fatto.

La giaccia invece è proprio come i pantaloni, logora, consumata, e anche trascurata, con qualche tagliuzzo qua e là, ma con delle profonde "cicatrici" sui gomiti, ed è fantastica!

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A few minutes later.

<< Kayla, non dovevi metterti solo il vestito? >>

Non sento nessun rumore dietro la porta del bagno, finchè non sento le chiavi girarsi nella serratura.

La porta si apre lentamente, facendo uscire la luce proveniente dalla lampadina al di sopra del lavandino e vicino allo speccio, nascondendo così l'immagine di Kayla ormai pronta per la festa, e lo capisco dal rumore; il rumore delle scarpe con i tacchi che porta ai piedi.

Aspetto qualche secondo per riaprire gli occhi, per via della luce abbaiante di poco prima, ma appena alzo le palpebre vedo la figura snella e sempre bassa di Kayla.

Porta un vestito bellissimo, che mette in evidenza le sue curne, e credo che quell'abito nasconda qualche cosa, ad esempio il retro.

<< Allora?
Come stò? >>

La guardo per qualche altro secondo rimanendo lo stesso in silenzio.

L'abito è lungo, e sembra che ci sia un pezzo di stoffa in più dietro, a fine gonna; la parte superiore è abbastanza scura da non far vedere niente, almeno da restare tranquillo durante la serata; ma sono sicuro che chiunque si metta a fare lo stupido con lei passi cinque minuti molto brutti, come ad esempio il nostro primo incontro, con quel povero barista, che non si scorderà mai più quell'ordinazione; probabilmente da quel giorno ha fatto attenzione a parlare, prima di incontrare una focosa come lei.

Continuando a parlare dell'abito che indossa mia moglie, dico che è fatto di pizzo, lasciando quella sensazione di vedo-non-vedo sull'addome e un pò sulla gonna.

Kayla si gira su se stessa, e mi mostra il retro del vestito, e infatti avevo ragione a pensare che quell'abito nascondeva qualcosa; la schiena è ricoperta solo da due pezzi di stoffa di diverso colore, e ora capisco perchè ho dovuto mettere la camicia grigia, perchè si abbina al retro del vestito di Kay, visto che una delle due linee di stoffa è argento.

<< Beh... >>

<< Non ti piace? 
Dovevo prendere qualcosa di più..... diciamo che mi rappresenti? >>

<< Ehi guarda che non ho detto questo! >>

<< Quel beh però non mi convinceva. >>

<< Stavo semplicemente per dire che per fortuna sei bassa di tuo, se no avrei fatto una figura orribile se mi avessi superato di altezza, per per fortuna anche così mi arrivi poco oltre la spalla. >>

<< Ma quanto sei simpatico, Purdy!
E' solo perchè non ho preso dei tacchi così alti, non volevo sfigurarti, dopotutto siete voi ragazzi i "festeggiati" >>

<< Se parliamo di simpatia sei proprio la prima. >>

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The point of view of Juliet.

<< Allora? 
Che ti ha detto? Siete anche arrivati in ritardo, che è successo? >>

Sono seduta in macchina con Andy, Ashley e Juliet; gli altri ragazzi sono su un'altra macchina sempre noleggiata dall'albergo; per fortuna io e Juliet siamo sedute sui sedili posteriori, e la musica è a palla, i Guns n Roses, e le voci di Andy e Ashley sovrastano le nostre, perciò non corriamo il rischio di farci sentire da loro.

<< Bhe..... diciamo che quando mi sono preparata e sono uscita dal bagno... abbiamo già fatto i preliminari per questa notte, perchè sappiamo bene cosa succederà.. >>

Juliet si mette a ridere e per qualche secondo Andy si gira verso di noi, visto che Ashley stà guidando.

<< Sei seria? 
Ma vedo che il trucco è perfetto, e il festito non è rovinato. >>

<< Ma infatti non è successo niente di speciale, solo un pò di preliminari.. >>

<< E tu dici niente di speciale? 
Vedo che ci date dentro allora tu e Ash.. >>

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The point of view of Kayla

<< Oh merda! >>

<< Che linguaggio scurrile, Daniels, siamo in un posto elegante. >>

<< Dico, ma hai visto? 
Tu non dovresti nemmeno pensare di entrare in un posto simile, sei troppo rozzo! >>

Mi giro verso di lui mentre mi guarda davvero male e con le braccia incrociate al petto; intanto Juliet e Andy ci guardavano cercando di trattanere una risata, che sicuramente sarebbe scoppiata tra pochissimi secondi.

<< Ah, Ashley ricordati che ti amo. >>

Gli faccio un cuore con le mani, quasi fossi una bambina delle elementari che fa il cuoricino al suo fidanzatino del momento; questa goccia fa traboccare il vaso e Andy e Jul non riescono proprio più a trattenere la risata, e infatti iniziano a ridere quasi peggio dei bambini.

<< Certo, Daniels.. >>

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<< Per fortuna che la musica è buona, altrimenti sarei subito scappata via da qui. >>

<< Certo che c'è musica buona, che "buon ritorno a casa, Black Veil Brides" sarebbe? 
Va bene che non ci sono su loro, ma almeno ci sono su i Saving Abel, e poco fa i Pink Floyd.. >>

<< Giusto, hai ragione, ma dove sono finiti tutti? >>

<< E secondo te? Al bar, dove altro potrebbero essere? >>

Mi metto a sbuffare visto che sono i soliti mascalzoni.

<< Ubriaconi. >>

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The point of view of Ashley

Kayla e Juliet credevano davvero che io e i ragazzi fossimo andati ad ubriacarci come degli adolescenti inbucati in un festa elegante, come in effetti siamo.

Le canzoni sono leggermente cambiate da un pò di tempo, prima era rock puro invece adesso il ritmo del rock è notevolmente calato, infatti in questo momento stà iniziando una canzone, non riesco ancora a riconoscerla, ma dopo qualche secondo riesco a intuirla, è Alibi dei Thirty Seconds to Mars.

Vedo in giro che Andy e Juliet stanno parlando tra di loro, ma subito dopo si allontanano e vanno sulla pista da ballo, a ballare un lento, come un normale coppia farebbe.

Lo so che non è da me, e nemmeno da Kayla, ma voglio invitarla a ballare lo stesso, anche perchè se continua a bere credo proprio che non riusciremo più a ballare insieme per un pò di tempo.

Sarebbe la giusta opportunità di fare il nostro primo ballo da sposati, anche perchè non abbiamo mai ballato seriamente insieme, anche perchè, io e lei siamo completamente negati, tranne per la quadriglia, quando siamo andati a fare capodanno insieme per la prima volta, siamo andati in un pub, vicino a Berger, e ho scoperto una dote di Kayla che non avevo mai visto prima, cioè il ballo country.

<< Kay... ti spiace? >>

<< Che cosa? >>

<< Posare quella birra, voglio ballare. >>

<< Si, ma questa canzone è lenta.. >>

<< Non importa, andiamo. >>

<< Se lo dici tu.. >>

Da a CC la birra e si allontana dal bancone, prendendomi per mano, mentre ci dirigiamo verso la pista da ballo, quasi completa dopo l'inizio di questa canzone.

Ci avviciniamo piano piano l'un l'altra, mentre lei mi circonda il collo con le braccia, e io le appoggio le mie mani sui suoi fianchi, e lentamente ci muoviamo a ritmo di musica, lenta e passionale, proprio come molte canzoni dei Thirty Seconds to Mars.

Le parole sono già iniziate, perchè noi siamo andati a ballare dopo un pò che la canzone era iniziata, e si sente la voce forte ma nello stesso momento delicata di Jared Leto, e i vari strumenti che si susseguono al dolce suono delle varie note, condotte soprattutto dal pianoforte.

<< Non credevo ti piaciasse ballare i lenti... >>

La voce di Kayla interrompe i miei pensieri basati interamente sulla canzone che stiamo ballando da pochissimi secondi, e perciò le rispondo.

<< E' un modo per fare il nostro primo ballo da sposati... >>

<< Non vuol dire che ti piace... giusto? >>

<< Giusto. 
Io non sono un bravo ballerino. 
Preferisco suonare.. >>

Appoggia la sua testa sul mio petto e la sento sorridere, e probabilmente ha anche chiuso gli occhi per essere cullata dai miei movimenti e da questa canzone.

<< Sai...credo di averlo notato >>

Alza lentamente il viso dal mio petto e si alza in punta di piedi, anche se indossa i tacchi, e piano piano arriva a baciarmi piano le labbra, dolcemente, senza doppi fini; baciarmi e basta.
La cosa brutta di quel bacio è che mi ha lasciato il segno del rossetto nero sulle mie labbra, ma poco mi importa, perchè dopo tutto, un pò di tempo fa mettevo anche io il rosssetto.

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The point of view of Andy

<< Ma guardali, sono così teneri insieme. >>

<< Hai ragione, non avrei mai creduto che Ashley, prima o poi, diventasse così; anche se è sempre il solito stupido. >>

Io e Juliet non balliamo quasi mai, ma ogni tanto lo facciamo, perciò è diverso per noi, e io sono troppo impegnato a guardare i due sposini che ballano, e che fanno i teneri.

<< Sai.... non credevo che Ashley potesse essere così preso da una storia, e soprattutto da una ragazza.. >>

<< Quella ragazza è più simile a lui più di quanto pensi, probabilmente è per quello che vanno d'accordo. >>

<< Sai una cosa, Jul? >>

<< No, cosa? >>

<< Che non mi interessa. >>

Lei si mette a ridere silenziosamente, mentre il suo sorriso illumina il suo viso e tutto il resto del salone in cui molte persone stanno partecipando alla festa.

<< Stà zitto e baciami, stupido! >>

Non me lo faccio ripetere due volte, e con il dito indice della mia mano alzo il suo viso, mentre piano piano avvicino le mie labbra alle sue, finchè esse non si toccano, e formano un bacio, appena accennato, finchè anche lei ricambia e quel semplice bacio, diventa più passionale.

 

//Buon giorno mondo! Sono felice di essere riuscita a pubblicare il capitolo, soprattutto per il bene di Miko e Elly; loro sanno quanto mi sono torturata perchè non riuscivo a pubblicare.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e scusate se FORSE è leggermente più lungo degli altri, e scusate se ci ho messo un pò troppo tempo per scriverlo.

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 22
*** Cosa le date da mangiare? ***


<< Non ci posso credere! >>

<< Stiamo veramente tornando a Los Angeles! >>

Siamo sull'aereo, appena decollato dall'aeroporto di Londra.
Avete presente quegli aereo composti da tre file di sedili, e in centro tre posti? Io e Ashley siamo su due sedili laterali; Juliet e Andy dalla parte opposta, e naturalmente Jinxx, Jake e CC nella fila centrale.

<< Ma dove sono le noccioline gratis? >>

<< CC... >>

<< Ma io ho fame! >>

Jake si spiattella una mano sugli occhi per tutte le sciocchezze che dice il batterista dei Black Veil Brides.

<< CC, lo sai che potresti prendere altro, oltre alle noccioline gratis? >>

<< Davvero? >>

Mi giro Ashley per non ridere in faccia a CC, e lui fa lo stesso.
Senza neanche farlo di proposito mi metto a sussurrare... "ma che idiota" riferito a Christian, sperano vivamente che non mi abbia sentito.

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<< Ashley... >>

Lui apre gli occhi, e quasi mi dispiace doverlo "svegliare" anche perchè vederlo sonnecchiare è come vedere un neonato ridere; ti mette tenerezza.

<< Mh.. >>

<< Sei felice di rivedere Iris? >>

<< E Liz, e Joy e Chester... >>

<< Si anche loro... >>

Mi appoggio leggermente alla sua spalla, per stare un pò più comoda, e lui può tranquillamente appoggiare la sua testa sulla mia.

<< Vuoi tornare alla vita normale? >>

<< I concerti sono la nostra quitidianità.. tornare a casa sarebbe come andare in vacanza. >>

Da dove mi è uscita tutta questa saggezza?
Forse è la stanchezza che parla al mio posto, ma comunque sono le cose che penso realmente.

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<< Kayla.... >>

Ma chi cavolo mi chiama così di prima mattina?
Perchè nessuno mi lascia mai dormire, non ricordo di eventuali concerto oggi.
Che giorno siamo? Nemmeno lo ricordo.

<< Kayla... >>

<< Eh? >>

<< Stiamo atterrando. >>

Spalanco un occhio; uno solo, e riesco a distinguere perfettamente la figura seduta di Ashley.

<< Atterrando dove? >>

<< A Los Angeles.
Siamo tornati a casa. >>

<< No... casa mia è a Franklin, Tennessee. >>

<< Magari una volta... >>

Apro anche l'altro occhio e vedo l'altra parte Christian, che più agitato che mai si muove sul sedile quasi in preda a forti convulsioni.

<< Ah si... ora mi ricordo... Kayla Daniels in Purdy bassista e seconda chitarra di una band di cui non ricordo mai il nome, ex chitarrista degli Ice Corpes e appena di ritorno dal Tour Europeo dei Black Veil Brides.
Tutto corretto? >>

Ashley mi guarda divertito, mentre leggermente spaesata dicevo tutte quelle parole.

<< Tutto corretto, Daniels.
E buongiorno. >>

Mi si avvicina stampandomi un dolce bacio sulle labbra, mentre tutti ci guardano, perchè senza essermene accorta, mentre parlavo ho alzato leggermente di più la voce del normale, e ho attirato l'attenzione di molte persone.

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Siamo appena scesi dall'aereo e siamo in cerca di Liz, Chester, e anche Joy, sperando di vedere anche Iris, visto che ci manca veramente tanto.
C'è molto brusio all'interndo dell'aeroporto, ma per fortuna ogni voce procura quel brusio è bassa, e basterebbe anche un un urlo leggero per attirare subito l'attenzione, proprio per questo motivo ogni volta che sentiamo una voce femminile nell'altoparlante ci giriamo verso di esso.

<< Sapete almeno dov'è la famigliola felice più l'infiltrato? >>

<< Ti riferisci a Joy, Ash? >>

<< Esattamente. >>

<< Dammi il cellulare, magari sono da qualche altra parte. >>

Ashley mi passa il cellualare e guardo tra i messaggi con Chester dove avevamo detto di trovarci.
Stò subito per richiamare il numero di Chester, ma una risata da bambina attira la mia attenzione, e non spegnendo la chiamata alzo lo sguardo e vedo la ragazzina che amo di più al mondo: Iris.

<< Ragazzi!! >>

Sento una voce alquanto famigliare e dopo aver spento la chiamata al numero di Chester, ridò il cellulare ad Ashley e dopo aver visto il viso di Liz corro subito verso di lei, che mi è mancata davvero tantissimo, e tra le sue braccia si trova la bambina più adorabile del mondo.

<< Kayla! >>

Mi abbraccia davvero forte, quasi volesse schiacciare al suo petto la bambina.

<< Mi sei mancata da morire, Liz! >>

<< E' stata una tortuna senza di voi, mi siete mancati tantissimo! >>

Mi scende una lacrima dagli occhi e Liz subito me la pulisce, mentre un'altra persona ci abbraccia, tutte e tre, alzo lo sguardo e vedo Chester che mi sorride, e mi scompiglia i capelli.

<< Mi sei mancata sorellina! >>

Sento un urlo dietro di me, e riconosco entrambe le voci.

<< Joy!! Fratello! >>

Ci stacchiamo tutti quanti e vediamo CC e Joe che si abbracciano affettuosamente ma comunque in modo virile.
Abbasso gli occhi e vedo il mio piccolo amore che mi tira i capelli e io subito la prendo in braccio.

<< Amore mio!
Sei cresciuta tantissimo! >>

La alzo sopra la mia testa e lei mi sorride colorosamente, mentre continua a tirarmi le ciocche dei miei capelli mossi; nel frattempo dietro di me gli altri si scambiano altri abbracci e saluti di bentornato.
Juliet si avvicina a me, e guarda la bambina negli occhi e sorride anche a lei mettendosi anche a ridere molto forte.

<< Dov'è il mio mostriciatolo? >>

Ashley si sporge da dietro di Juliet e mi prende la bambina dalle mani mentre Iris gioca con le guance del bassista.
La bambina ride e dopo qualche secondo si mette a baciare sulle labbra mio marito, come hanno sempre fatto; portandosela al petto Ashley sorride calorosamente, e la stringe forte forte.

<< Ma cosa le date da mangiare?
E' diventata davvero grande. >>

Ci abbracciamo di nuovo tutti quanti, mentre anche i ragazzi abbracciano la piccola pulce che fino a pochi minuti fa Ashley teneva in braccio.

<< Che ne dite di tornare a casa?
Dovete dirci davvero tante cose! >>

Io tra le braccia di Joe e con una mano tra quella di Ashley accenno un si con la testa, e con la voglia di scoppiare in un pianto di felicità, perchè queste facce, così comuni e quotidiane, mi sono mancate immensamente in questi due lunghissimi mesi.


//Salve di nuovo, mondo!
Sono ancora io, e...si, questo è il secondo capicolo che avevo detto che avrei pubblicato, ora ne manca solo uno, ancora in fase di costruzione.
Mi sono davvero impengata in questi giorni!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a me piace tanto!
Tati loro! (Cit. Nea.....più o meno)

Alla prossima!!

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Capitolo 23
*** I bambini crescono Ash. ***


<< Abbiamo una buonissima notizia per te, Kayla. >>

Stò giocando ancora una volta con la bambina, mentre la alzo sopra la mia testa e Ashley vicino a me che le mette un dito in bocca, e senza che se ne accorga la ragazzina lo morde senza fargli male, forse per fargli sentire i primi dentini che le sono spuntati.

<< Ma questi? >>

Ashley la prende in braccio togliendomela dalle braccia e guardandola in bocca per vedere i piccoli denti che ha in bocca la bambina.

<< Ormai ha 9 mesi e passa, i bambini crescono Ash.
E comunque stavamo dicendo qualcosa di importante.. >>

<< Cosa c'è di più importante della mia pulce? >>

<< No scusate, la bambina è mia, se non vi spiace.. >>

Non sono riuscita a trattenermi, si sa, la bambina ormai è mia e non di Chester e Liz.
Dopo la mia affermazione gli sguardi di tutti mi sono addosso e una risata generale scoppia nell'appartamento dei due sposini.

<< Va bene, va bene!
Allora qual'era la bella notizia per me? >>

Guardo Liz perchè è stata lei a iniziare a parlare e noto che guarda poco prima Chester e subito dopo Joe.

<< Mi state nascondendo qualcosa?
Non è che c'è un nuovo arrivato in casa vero? >>

<< No quello no, ma... un breve ritorno degli Ice Corpes. >>

Rimango in silenzio per alcuni minuti mentre tutti, compresi i Black Veil Brides e anche Juliet guardano Liz sorpresi e a bocca aperta, probabilmente Joe già lo sapeva.

<< Ma... è passato tantissimo tempo, nessuno si ricorderà di noi.. >>

<< Veramente, Kay.. le domande sono arrivate nella nostra vecchia casa discografica da moltissimi fan.. che naturalmente sentono la nostra mancanza. >>

<< Vogliono un ultimo concerto?
Ma non so nemmeno se la mia nuova band è d'accordo. >>

Guardo Liz visto che lei è la nipote del nostro vecchio produttore e noto che ha un bellissimo sorriso stampato sulle sue labbra.

<< Ho già fatto tutto, mi serve solo un tuo si e potrete iniziare a fare le prove. >>

Tengo gli occhi bassi mentre ripenso a quell'anno pieno di gloria e di fan urlanti che chiamavano il mio nome insieme a quelli dei miei amici e compagni di band.

<< Io non... >>

<< Daniels.. >>

Non so che cosa dire e per fortuna Ashley mi aiuta interrompendo la mia frase probabilmente negativa.

<< Mi ricordo com'eri quando eri la chitarrista degli Ice Corpes, eri diversa da adesso.
Non dico che.. sei cambiata, ma l'ambiente della band è importante, e anche se per una sola serata, e un solo concerto torneresti quella di una volta, quella di due anni fa.
Quella chitarrista di cui mi sono innamorato. >>

Per fortuna Ash ha parlato a sottovoce e nel mio orecchio altrimenti mi sarei imbarazzata ancora di più se anche gli altri avessero sentito quelle parole così belle, ma nello stesso tempo così imbarazzanti, perchè dopotutto io sono sempre stata una ragazza abbastanza timida.

Mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi, mentre gli altri ci guardano mentre aspettano una mia risposta.

<< Credi davvero che riuscirei a tornare quella che ero un tempo? >>

<< Non è passato tanto tempo, ci riuscirai anche senza problemi. >>

Mi giro verso Liz che ancora attende la mia risposta, e a bassa voce cerco di parlare e in qualche modo di farmi sentire.

<< Ci stò! >>

---------------------------

Many days later.

<< Come stanno andando le prove, Daniels? >>

<< Siamo pratiamente perfetti, e... la voce di Chester.. non è per niente cambiata, ogni volta che.. suoniamo quella canzone mi fa venire le lacrime agli occhi.. >>

<< My future death? >>

<< Si.. >>

Ashley mi abbraccia mentre io appoggio la chitarra, contenuta nella sua apposita custodia, per terra e mi pulisco, con le maniche della maglia che indosso, le lacrime che sgorgano dai miei occhi.

<< Mi mancano così tanto! >>

<< Va tutto bene, Daniels!
Riuscirai a sentirti così bene anche nella tua nuova band. >>

<< Ma non saranno come loro, i ragazzi sono la mia famiglia, tu escluso naturalmente.. >>

<< Stà tranquilla, Daniels, farò di tutti per non mettere mai fine agli Ice Corpes. >>

Lo abbraccio ancora più forte, mentre lui mi bacia affettuoso la fronte e mi accarezza carinamente i capelli.

<< Ashley... >>

<< Mmh? >>

<< Tu non sai quanto io ti amo! >>



//Salve di nuovo BVB Army e non, ecco il terzo capitolo di oggi che vi avevo promesso.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e prometto che il prossimo arriverà presto.

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 24
*** E se invece ti dicessero di si? ***


Sono nel mio studio mentre registro la parte della chitarra di una canzone che abbiamo recentemente scritto, e per fortuna posso tenere il volume alto a mio piacere visto che Ashley deve essere uscito per andare a registrare perchè non lo vedo da quasi due ore.

Ho messo le cuffie con la parte delle percussioni, del basso -naturalmente fatto da me - della seconda chitarra e anche parte della voce, che è stata aggiunta recentemente.

Manca solo la parte della prima chitarra e la stò registrando proprio ora, perchè purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per registrarla, e quindi devo rimediare e lavorare anche a casa.

Sento un rumore per casa anche se ho sulle orecchie le cuffie e anche con l'amplificatore acceso, perciò mi giro verso la porta aperta dello studio e vedo la figura di Ashley andare verso la nostra camera da letto.

<< Purdy.. >>

Lui torna leggermente indietro e guarda dentro lo studio e vede me, sulla sedia che lo guardo con aria interrogativa e confusa.

<< Daniels. >>

Mi alzo dalla sedia dello studio, per poi appoggiare la chitarra e spegnere l'amplificatore.

<< Non dovresti essere a registrare tu? >>

<< Io...? >>

Mi guarda confuso restando in silenzio per qualche secondo, per poi sgranare gli occhi e saltare di colpo sul letto matrimoniale.

<< Cazzo è vero! >>

Chiudo la porta dello studio mentre la canzone che stò registrando continua ad andare a volume intermedio anche se ci sono attaccate le cuffie.

<< Te ne sei dimenticato?
E poi... dov'eri fino ad un momento fa?
Credevo fossi uscito >>

<< Io? >>

Lo guardo mentre ancora è sul letto e distrattamente si stropiccia gli occhi.

<< Si, proprio tu! >>

Parlo ad alta voce mentre mi appoggio al muro della camera da letto in cerca di spiegazioni.

<< Stavo dor.. >>

Inizia a parlare ma qualcosa lo ferma, e quel qualcosa è proprio uno sbadiglio, e, per fortuna, si porta una mano davanti alla bocca.

<< Ma come stavi dormendo?
Anche con l'amplificatore a volume massimo? >>

Faccio una faccia incredula, mentre un sorriso sorpreso e divertito si crea sulle mie labbra.

<< Sai com'è, se qualcuno mi tiene sveglio la notte... >>

<< Guarda che anche io sono stata sveglia questa notte. >>

Gli ribatto divertita mentre gli punto un dito contro e nel frattempo appoggio l'altra mano su un fianco.

<< Ma io non ho più l'età per fare queste cose! >>

<< Stai scherzando?
Hai solo trant'anni! E quasi anche io!
Perciò non sono ammesse scuse. >>

<< Ma... >>

<< Non è il caso che avvisi i ragazzi?
Così... potrai rimanere qui con me.. >>

Sorrido maliziosa mentre esco dalla porta della camera da letto per tornare a suonare la canzone di poco fa.

<< Io... >>

Sento la sua voce provenire dall'altra camera, seguita subito da dei passi.
Probabilmente stà davvero andando a chiamare i ragazzi, spero solo che Andy e gli altri non si arrabbiano..
Nel frattempo io torno nello studio, e mi sistemo, di nuovo, comodamente sulla poltrona di pelle nera, e con molta calma mi rimetto le cuffie sulle orecchie per sentire gli altri strumenti, per poi riprendere in mano la chitarra e suonare senza problemi o errori.
Non è facile suonare in questo modo, ma per fortuna gli strumenti nella registrazione sono stati perfetti perciò i problemi sono molto calati.


La canzone non dura molto e appena finisco lascio sfumare qualche nota mentre con la mano inutilizzata spengo il registratore.
Non sento più nessun rumore provenire dal resto della casa ma cerco di ignorare questo fatto e continuo a lavorare, schiacciando i vari pulsanti giusti per modificare il suono della chitarra appena registrato.

<< E' bellissimo vederti mentre lo fai >>

Sento la voce di Ashley dietro di me e quasi mi prende un colpo.

Mi porto le cuffie al collo e intanto veloce giro la poltrona verso la sua direzione.
Gli sorriso e con le rotelle delle poltrona mi avvicino a lui, per poi portandogli le braccia al collo e appoggiando i gomiti alle spalle.

<< Dopotutto.. ho imparato dal migliore. >>

Lui si avvicina ancora di più a me e mi abbraccia e probabilmente da dietro la mia spalla stà anche guardando il mio modificatore di canzoni acceso.

<< Non credo >>

Mi metto a ridere divertita e nello stesso tempo cerco di parlare ancora una volta.

<< E chi si riferiva a te! >>

Non riesco a fermarmi nel ridere ma in qualche modo mi fermo per quei pochi secondi sufficienti per dargli un bacio sulla guancia per continuare la frase iniziata pochi secondi fa.

<< Io parlavo di Jinxx! >>

<< Infame.. >>

Sussurra lui mentre mi morde avidamente il collo mentre io cerco di far scomparire il sorriso, senza però riuscirci.

<< Oh lo sai che ti amo >>

Dico veloce mentre sorrido più convinta e ricomincio a guardare lo schermo del pc, e portandomi di nuovo le cuffie sulle orecchie mentre distrattamente ogni tanto sposto lo sguardo sul bassista vicino a me.

<< Lo hai detto! >>

Lo sento esclamare compiaciuto dietro di me e quando quando mi giro lo vedo sorridere sornione.

<< Che cosa? >>

Dico distraendomi e quindi produrre con il modificatore di canzoni un suono molto acuto e fastidioso che mi entra nelle orecchie per via delle cuffie.

<< Ah! >>

Mi lamento portandomi le mani alle orecchie cercando di togliere dalla testa quel suono fastidioso che mi fa male alla testa.

<< Hai appena detto che mi ami! >>

Mi dice fissandomi con occhi innamorati mentre mi porge un sorriso enorme sulle labbra.

<< Io? >>

Lo guardo con occhi arrabbiati per via di quel suono terribile che incombe nella testa, martellante.

<< Non è vero!
Mai detto! >>

<< Si che lo hai detto, Daniels! >>

<< Ma quando? >>

Muovo le mani veloce quasi per dire un'altra volta ancora che non ho mai detto la frase a cui si stà riferendo il bassista

<< L'hai detto proprio ora. >>

<< Non... non ricordo >>

Muovo in fretta la testa mentre mi giro di 180° per prendere nuovamente in mano la chitarra.

<< Lo hai detto.
Ammettilo. >>

Afferma lui in modo imperativo mentre mi blocca non permettendomi di ricominciare a lavorare sulla canzone.
Sgrano gli occhi apparentemente spaventata, appena lo vedo così vicino al mio viso, mentre lui mi guarda con attenzione e vedo anche che alza un sopracciglio.

<< Va bene, va bene! >>

Alzo le mani al cielo, accennando la mia colpevolezza.

<< L'ho detto.
Okay, hai vinto! >>

Lui si avvicina piano piano a me con uno sguardo pienamente soddisfatto arrivando a baciarmi le labbra con tanta naturalezza e passione.
Dopo avermi baciato mi sorride ancora una volta per poi andarsene. Si, è proprio soddisfatto, basta vederlo come cammina.

<< Ma te ne vai così? >>

Gli urlo dietro mentre mi sporgo alla porta mentre lo guardo allontanarsi.

<< E cosa dovrei fare? >>

Mi guarda curioso e nel frattempo appoggia una mano allo stipite della porta.

<< Beh.. è deludente... credevo che fossi stato più felice..
Dopotutto io non dico poi così spesso quell'affermazione.. anzi, lo dico solo nelle occasioni felici. >>

Abbasso gli occhi leggermente delusa e dopo qualche secondo ritorno alla sedia arrendendomi.

<< Ma tesoro.. >>

Si avvicina a me, e sembrerebbe anche preoccupato da quello che ha appena combinato, e appena è abbastanza vicino a me mi abbraccia forte.

<< Questa reazione già mi piace di più! >>

Gli sorrido allegramente mentre piano piano mi appoggio a lui e lo guardo con occhi gentili.

<< Scusa >>

Lo sento sussurrare, ma prima che potessi dire, o fare qualcosa si inginocchia davanti a me e appoggia i gomiti sulle mie gambe guardandomi negli occhi.
Il mio sorriso diventa ancora più gentile, il che è strano da parte mia perchè non sono mai stata poi così dolce, e per qualche secondo gli accarezzo il viso.

<< Ti andrebbe di aiutarmi? >>

<< Certamente >>

Mi dice nello stesso tempo in cui si rialza, e prendendo una sedia comoda, sempre nel mio studio, la mette di fianco alla mia poltrona avvicinandosi sempre di più a me.
Gli prendo le cuffie che poco prima mi hanno rotto i timpani e gliele passo, aspettando un cenno da parte sua per far partire la canzone, e naturalmente quel cenno non si fa attendere per molto tempo.
Con un gesto veloce della mano sinistra faccio partire la canzone, contando anche l'intro appena registrato.

Sempre con il modificatore di canzoni cerco di accentuare, con i tasti e le manopole giuste, la voce del cantante che per questa canzone è un pò troppo bassa.
Probabilmente anche Ashley se n'è accorto perchè, nemmeno a metà della canzone si porta al collo le cuffie e gira la testa verso di me.

<< dovresti provare a cantarla tu... >>

Lo guardo con occhi spenti e con le parole che mancano, mentre fermo le mani per non modificare più la canzone che continua ad andare.

<< Non posso cantarla io.. sono solo una musicista in questa band >>

<< Ma....sei sicura? >>

<< Loro non hanno mai ascoltato Cry, non sanno nemmeno che io canti, per quanto io ne sia ancora in grado.. >>

Rispondo sorridendo mentre stoppo la canzone visto che è appena finita.

<< Dovresti proporti, sarebbe meglio >>

Lui mi osserva con uno sguardo apparentemente fiducioso.

<< Max mi ammazzerebbe, anche se devo ammettere che ogni tanto ho provato a canticchiarla.. >>

<< E loro non ti hanno detto nulla? >>

<< Certo che no, lo sai che Max ha occhi solo per il nostro cantante, e poi io sono l'unica ragazza >>

<< E cosa vorrebbe dire che sei l'unica ragazza?
Non dirmi che non sai che sei musicalmente meglio di loro! >>

Sposto lo sguardo sulla mia chitarra a lui per poi osservarlo in silenzio con occhi insicuri.

<< Magari musicalmente meglio non lo so.. >>

<< Fidati >>

Mi sussurra mentre si avvicina piano piano a me per poi stamparmi un leggero bacio sulle labbra, per poi interromperlo dopo qualche secondo e avviarsi verso la cucina.
Mi giro completamente verso la porta aperta del mio studio e guardarlo andare via.
Solo guardarlo camminare per casa nostra mi fa capire quanto sono fortunata, e per quando io possa sinceramente amarlo.
Tutti questi pensieri mi fanno sorridere spontaneamente.

<< Allora potrei parlarne con Max oggi pomeriggio.. >>

<< Secondo me dovresti >>

Mi urla lui mentre cerca di sovrastare il rumore della caffettiera che raggiunge anche il mio orecchio.
Accenno un si con la testa quasi a rispondergli silenziosamente, ma poi una domanda mi viene in mente

<< E se dicessero di no? >>

Sono ancora girata verso la porta aperta e lo vedo risalire dalle scale.

<< E se invece.. >>

Mi sussurra riaffacciandosi alla porta del mio studio con la caraffa piena di caffè bollente in mano.

<< ... ti dicessero di si? >>

<< Beh... >>

Mi raggruppo le gambe al petto per poi stringerle con le braccia, mettendo poi le scarpe sulla poltrona in pelle.

<< Probabilmente resterei spiazzata.. >>

<< Vedrai che andrà bene. >>

Afferma lui avvicinandosi alla porta per poi entrare completamente nello stesso mentre distrattamente si gratta la testa.
Lo guardo distratta per poi notare che tiene in mano la caraffa piena, e con un sorriso divertito gli porgo la mia tazza personale dei Kiss e dando un bacio all'aria, ma sempre nella sua direzione gli "rispondo" nel modo più dolce possibile.

<< Grazie! >>




//Perdono, perdono, perdono!
Ci ho messo davvero tanto a scrivere questo capitolo, ma... diciamo che ci è voluto più tempo del solito.

Spero che vi sia piaciuto, accetto critiche, come sapete.

Spero anche che mi lasciate un commentino.

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 25
*** Caffè dolce.. o amaro? ***


Ashley aveva ragione, è meglio se la canto io la nuova canzone, intitolata "Break Me".
All'inizio, quando l'avevo chiesto a Max, aveva detto un categorico e definitivo no, ma per fortuna quello stesso pomeriggio avremmo dovuto avere delle altre registrazioni, già messe in chiaro e praticamente perfette, e sono riuscita a parlargli nuovamente e ha detto che ci avrebbe pensato, e che mi avrebbe dato la risposta il giorno seguente, ma non è stato così; mi ha dato la risposta alla fine delle prime registrazioni, lasciandomi completamente di stucco.
Quando sono tornata Ashley era lì ad aspettarmi, sistemato sul divano con la televisione accesa sintonizzata su una partita di baseball, di cui mi aveva parlato tanto.

<< Daniels. >>

Non faccio nemmeno in tempo a togliermi il chiodo che subito gli vado vicino, stampandogli di fretta un bacio sulle labbra.

<< Purdy. >>

Lui sembra osservarmi con un'aria di sfida, perciò sorrido leggermente maliziosa.

<< Che cos'è quell'aria di sfida? >>

Anche a lui scappa un sorriso e prima che io vada a spogliarmi degli indumenti inutili lo guardo con un sorrisetto mentre aspetto la sua risposta, che non tarda molti secondi ad arrivare.

<< Io?
Proprio nulla. >>

Decido di lasciare perdere, non si può mai sapere con lui, e allora mi allontano solo un minimo e mi dirigo verso l'entrata dove c'è il nostro piccolo armadio contente cappotti, giubbetti, giubbetti in pelle, gilet..ecc.. e con calma mi tolgo il chiodo che ancora indosso... quel famoso chiodo che anni fa Ashley mi diede al nostro primo incontro visto che ero completamente fradicia e puzzavo di birra.

<< Te lo ricordi questo? >>

Lui è ancora là, sul divano con un sorriso sulle labbra e con una mano su una guancia, che mi osserva mentre tengo in mano il chiodo.

<< Certo che me lo ricordo.
Mi manca così tanto in questi anni... e tu ce l'hai ancora.. >>

<< Come potrei non averlo ancora?
E' tuo.. o meglio.. lo era, è comodo, è caldo, ed è ancora intero, non potrei mai buttarlo. >>

Lui finalmente si alza, e con estrema calma si avvicina a me e nel frattempo ricomincia a parlare con voce tranquilla.

<< E' una cosa carina. >>

Ora è abbastanza vicino, e appoggiandomi una mano sul fianco porto le labbra vicino alle mie, e scambiandoci un dolce bacio socchiudiamo leggermente gli occhi, e io, quasi spontanea, sorrido anche sulle sue labbra.

<< Come è andata oggi? >>

Mi chiede mentre piano si allontana dalle mie labbra, lasciando comunque la mano sui miei fianchi.. anzi, porta anche l'altra sull'altro fianco.
Io gli sorrido felice e subito dopo lo bacio di nuovo, anche solo di sfuggita, e poi gli porto le braccia al collo, tremendamente felice.

<< Indovina un po? >>

Non riesco veramente a trattenere un altro sorriso, perciò deve averlo capito, perchè sorride anche lui.

<< Ti lasciano cantare? >>

Io inizia a saltellare, quasi fossi una bambina di pochi anni dopo aver ricevuto una bella notizia dai genitori.

<< Si!
Vogliono fare anche il videoclip, e quindi devo cercare qualche idea.. >>

Lo abbraccio ancora una volta anche se per pochi secondi e subito dopo ricomincio a parlare per via della felicità che mi pervade tutto il corpo.

<< Quanto potrei essere felice? >>

Lui mi sorride, sembra contento e infatti anche lui mi abbraccia ancora una volta, mentre dolcemente mi accarezza i capelli, e intanto si complimenta con me tenendo il mento sulla mi spalla.

<< La mia bimba. >>

Io lo abbraccio forte e non riesco e smettere di sorridere, anche se provo di tutto; solo una cosa non ho provato, quindi... perchè non tentare?
Allora mi avvicino ancora con le labbra e lo bacio, anche a lungo e con tanta, tanta passione.
Subito dopo però mi ricordo dell'idea che ho avuto qualche secondo dopo che mi avevano riferito l'idea del videoclip di Break me.

<< Voglio che tu venga con me! >>

Lui mi guarda quasi confuso, e infatti poco dopo scioglie l'abbraccio e con aria interrogativa inizia a domandarmi quando, e dove.

<< Quando gireremo il videoclip, settimana prossima.
L'idea è stata tua.. quella di propormi.. quindi voglio che tu ci sia. >>

Mi porto un dito nervosa sulle labbra, iniziando poi a mordermi leggermente l'unghia di quello stesso dito, sperando che lui possa accettare la mia richiesta.
Lui mi sorride ancora una volta, questa volta mostrandomi i suoi bellissimi e bianchissimi denti.

<< Certo che vengo con te! >>

Davvero ancora più felice saltello una sola volta sul polso per poi portargli le mani sul mento e baciarlo ancora una volta.

<< Grazie, grazie! >>

Gentilmente lui mi prende la testa tra le mani e abbassandola solo un poco mi bacia la fronte, probabilmente fiero di me.
Ma davvero ho quasi trent'anni?
No perchè sembra che lui sia mio padre..

<< Te l'avevo detto che sarebbe andata bene. >>

Contenta appoggio la testa sul suo petto, mentre con le braccia gli circondo i fianchi, socchiudendo solo un poco gli occhi, ascoltando anche i battiti del suo cuore.

<< Tu che cosa hai fatto oggi? >>
 
Lui sembra di accennare più di un semplice sorriso, e infatti mi accorgo che stà ridendo, o ne ha combinata una delle sue o non ha fatto assolutamente niente.
 
<< Io... ho dormito.. >>
 
Potevo davvero immaginarmelo, allora gli prendo la mano e comincio davvero a sorridere.
 
<< Quindi.. sei riposato? >>
 
Lui smette di sorridere e risponde titubante alla mia insolita domanda.
 
<< Si.. p..perchè? >>
 
Chissà cosa starà pensando in questo momento, me lo chiedo davvero, ma stiamo parlando di Ashley Purdy, quindi posso davvero farmi un'idea sui suoi pensieri.
Gli sorrido ancora una volta e mi allontano un poco senza mollargli una mano, e intanto alzo le spalle.

<< Oh.. niente..
Ti va un caffè? >>
 
Lui sembra seguirmi con lo sguardo mentre io, dopo avergli lasciato la mano mi dirigo verso la cucina con estrema calma.
 
<< Si può fare... aspettavo te per prenderlo. >>
 
<< Oh che carino! >>

Gli rispondo io dall'altra parte del soggiorno, proprio sulla soglia a forma di arco della porta della cucina mentre mi allontano sempre di più da lui.
Mi avvicino al bancone dove trovo tutti gli scaffali contenenti patatine, caffè e tutte le altre schifezze che mangiamo io e Ashley nei momenti di noia.
Purtroppo per me il caffè si trova nell'ultimo, perciò devo alzarmi in punto di piedi e allungare il più possibile il braccio per cercare di arrivarci... ma purtroppo.. senza alcun successo.
 
<< Ci arrivi? >>

Dietro di me sento la voce di Ashley che ormai è vicino, ed è appoggiato al muro della cucina con un sorrisino divertito sulle labbra.
Per questo motivo alzo gli occhi verso il soffitto, completamente rossa in viso per l'imbarazzo.
Subito dopo lui si stacca dal muro e si avvicina a me per risolvere il "problema."
 
<< Purdy.. >>
 
<< Si? >>
 
<< Mi stavi guardando il sedere? >>
 
Incrocio le braccia al petto mentre aspetto una sua risposta, e nel frattempo lui si gira verso di me e mi guarda quasi con sguardo colpevole.
 
<< Certo che no, perchè dovrei guardare il sedere di mia moglie? >>
 
Gli do un pugno sul braccio mentre lui si mette a ridere e si appoggia a me per prendere il barattolino contenente il caffè, casualmente recupera quello amaro, proprio quello che io preferisco più di tutti.
 
<< No cioè... tranquillo. >>
 
Lui si gira senza di me, appoggiando il barattolo di caffè sul ripiano vicino ai fornelli e senza togliere il braccio da sopra la mia spalla, si avvicina a me fino ad arrivare a pochi millimetri dal mio collo.
 
<< Sono il tuo appoggio, Purdy? >>
 
Gli chiedo io nervosa per quella vicinanza mentre divento completamente rossa in viso per l'imbarazzo, si sono sposata con lui e ancora mi imbarazzo per la sua vicinanza... credo che non mi abituerò mai a questo fatto, sopratutto se vivo insieme ad un Ashley Purdy.
 
<< No... che cosa te lo fa pensare? >>
 
Lui mi spinge leggermente contro il bancone della cucina, e mentre io sono incantata per via dei suoi occhi, mi imprigiona con le braccia.
 
<< Mmh.. non lo so, dimmelo tu. >>
 
Sussurro a mezza voce mentre con tutta la forza che ho in corpo cerco di non fissarlo negli occhi..
 
<< Ma... >>
 
Con una mano veloce sposta il barattolino del caffè e mi fa sedere sul ripiano mentre prende il possesso delle mie labbra.
Io non faccio nemmeno in tempo a dire o fare qualsiasi cosa, visto che lui mi bacia con tanta passione e anche intensità; io non aspetto a ricambiare felice e gli porto con calma le braccia intorno al collo, e con le dita mi metto a giocare con i suoi capelli attorcigliandogli un poco.
 Dopo poco lui si ferma e rimane a guardarmi per qualche istante silenzioso, e con un sorrisino malizioso.
 
<< Come lo vuoi il caffè? >>
 
Mi chiede lui senza allontanarsi da me, o dalle mie labbra nemmeno di un centimetro.

<< Dolce e bollente. >>
 
Gli rispondo io con un sorrisino sulle labbra; ho fatto di proposito a dire così, anche perchè non ho mai preso il caffè dolce.
 
<< Stai descrivendo il caffè... o me? >>
 
Mi chiede lui con uno sguardo alquanto malizioso mentre io divento praticamente un fuoco sul viso, ancora una volta per l'imbarazzo.
 
<< Non ne sono più tanto sicura.. >>
 
Ashley ancora una volta sorride, ma vedo che ad ogni secondo che passa vedo il suo sorriso allargarsi sempre di più, mentre una sua mano vaga sulle mie gambe, e senza che me ne accorga mi prende in braccio a mò di sposa e mi porta via dal bancone della cucina, passando per il soggiorno a un' elevata velocità.
 
<< Dove stiamo andando? >>
 
Gli chiedo leggermente confusa, anche se potrei benissimo immaginando quello che sta pensando e soprattutto dove stiamo andando, ma preferisco chiedere per chiedere conferma al bassista a cui sono in braccio.
 
<< E' da più di ventiquattro ore che non tocco mia moglie... potrò portarla in camera da con me, no? >>
 
Io gli sorrido tanto contenta, perchè capisco che ogni volta... ogni giorno che passa mi ama sempre di più.
Il bassista addirittura corre sulle scale e arriva in camera nostra dove mi butta sul letto, e io scoppio a ridere come una ragazzina alle prime armi.
Sempre veloce si fionda su di me e inizia a baciarmi il collo, lasciandomi una scia di baci maliziosi.
 
Che cosa potrei fare senza di lui?
Ancora bene non lo so.. so solo che io, senza di lui non potrei fare niente, e l'amore nei suoi confronti e sempre più grande del giorno prima.
 
 

//Chiedo venia!
Lo so, ci ho messo una vita, e avevo promesso che pubblicavo di più, ma ora eccolo qui!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a me piace particolarmente, anche se non credo di sapere bene il motivo.

Sarei tanto felice di sapere la vostra opinione.

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 26
*** This is Cry! ***


//Chiedo umilmente scusa!
Se potessi mi prostrerei ai piedi di tutti quanti i lettori e chiederei scusa per tutta la vita.
Non ho scusanti, sono stata via per così tanti mesi che ormai ho perso il conto.
Purtroppo questo è l'ultimo capitolo, perciò dovrete godervelo a pieno. 
Sammi, l'amore mio, se leggi queste parole, dovrai amarmi, perchè finalmente ho aggiornato, e concluso, questa fanfiction, perciò non dovrai più ricattarmi con la storia della crema della torta del compleanno di Nicole.
A tutti gli altri lettori, vi ringrazio della permanenza e... spero che l'ultimo capitolo non vi deluda, anzi che vi piaccia.
Buona lettura! 

                                                                           ***

La settimana scorsa l'abbiamo passata a girare il video di Break me, e il risultato è favoloso.
Ci abbiamo messo tantissimo impegno, e moltissime idee sono venute fuori anche da Ashley; come ad esempio quello di vestirmi da bambola gigante con il trucco marcato scuro, e i capelli tanto vaporosi da ricoprirmi tutta la faccia.
 
Ma la cosa importante di oggi è che... il concerto stà per iniziare, mancano appena cinque minuti; sono agitata.

È da tanto tempo che non suono più con i miei ragazzi, spero di esserne ancora in grado, non voglio deludere tutta la gente che è venuta qui per noi.
Voglio concludere la mia carriera da chitarrista degli Ice Corpes in gran bellezza, e vivere una delle serate più belle della mia vita.
Come facevo negli anni passato, ho attaccato di nuovo, alla guancia, il solito microfono, che mi aiuterà a fare la seconda voce, e a cantare con Chester.

Mi sento nostalgica.
 
Mi sembra di viaggiare nel tempo; sento di poter tornare indietro negli anni ed essere la Kayla di prima, con i capelli lunghi, con tre colori diversi sulla testa, con tutti i piecing al loro posto, e con qualche tatuaggio in meno.
Tornare indietro, e non avere Ashley quasi mi fa sentire un peso al cuore e anche allo stomaco; lo amo da impazzire, e pensare di rifare tutta quella strada, per arrivare a questo punto mi fa sentire male; devo essere sincera, alcune cose non le rifarei.

Un esempio delle cose che non farei di nuovo sarebbe quella di scappare dopo la telefonata di mia madre, sempre anni fa; oppure quella di non credere ad Ashley e lasciarlo, anche semplicemente per otto giorni.
Gli crederei, se tornassi indietro, l farei parlare e non lo attaccherei senza motivo, lo farei parlare, ascolterei la sua spiegazione e correrei immediatamente da lui e lo bacerei con così tanta passione da fargli mancare il fiato.

Non so cosa sia successo ma questi cinque minuti sono volati, si vede che a parlare, o meglio, pensare ad Ashley mi fa passare il tempo molto più in fretta, e chissà per quale motivo adesso non ho più nemmeno l'ansia di inizio concerto.
 
Vedo Chester e Joy davanti a me che si preparano; Chester si stà schiarendo la voce, invece Joy si stà togliendo la maglietta mentre saltella sul posto.
Joy ha sempre fatto così, si è scaldato prima di ogni concerto, però togliersi la maglia non l'ha mai fatto, si vede che ha preso quest'abitudine con la nuova band, o con i nuovi batteristi che ha conosciuto, probabilmente la colpa è di CC, visto che lui lo fa ad ogni concerto.
 
Sento la responsabile del backstage che fa il conto alla rovescia. I secondi passano in fretta e nemmeno mi rendo conto che Joy è già entrato in scena e si stà sistemando dietro la sua amata batteria.

Ormai è iniziato, sento i fan sotto il palco che urlano esaltanti, e finalmente anche io e Chester andiamo sul palco, davanti alla batteria di Joe.
Come durante il nostro primo concerto, il nostro debutto, mi metto di lato a Chester ma solo un poco indietro.
Questa volta non ho l'asta con il microfono davanti a me, perciò potrò muovermi liberamente per tutto il palco e sfogarmi come e quando voglio.
Chester ci presenta e urla nel microfono, esultante tanto quanto i fan davanti a lui.
 
Il nostro cantante è emozionato, si vede dal sudore che gli imperla la fronte, formando piccole goccioline, chiare e trasparenti.
Tra il pubblico c'è Liz, la moglie di Chester, e anche una delle mie migliori amiche, se non quella più importante; l'ho vista, un secondo prima che un fan alto e muscolo, con la barba molto lunga, di circa trent'anni si mettesse davanti a lei.

Mentre cominciamo a suonare l'introduzione di una delle nostre tante canzoni, e Chester finisce di fare il suo lungo discorso di benvenuto nostalgico io rimango a guardare una leggera barba incolta.

Una barba appena accennata sul mento, salgo leggermente con lo sguardo, e passo a osservargli le labbra; labbra scure e sottili, molto sottili, così famigliari che mi scappa un sorriso.
Salgo ancora con lo sguardo, ignoro il suo naso, anche quello che conosco perfettamente, che ho sempre sfiorato con le dita mentre posavo le mie labbra sulle sue, e incrocio i suoi splendidi occhi scuri, contornati da un leggero strato di matita nera e dalle sue perfette ciglia nere.

Ashley incrocia il mio sguardo, e io incrocio il suo; non mi accorgo che le mie labbra si sono allungate in un sorriso, fino a scoppiare in una risata calorosa.
Fortunatamente il mio microfono è ancora spento, e nemmeno io sono riuscita a sentire il suono della mia risata, per via del troppo casino degli strumenti.
 
Cerco di ignorare Ashley, anche se è molto difficile visto che ora so dove è posizionato; guardo il pubblico in prima fila e sorrido ad una ragazza che ha il trucco del mio bassista preferito, e il mio taglio di capelli dopo la telefonata di mia madre, ma rosa; qualche ciuffetto biondo si vede ancora ma il colore prevalente sulla sua testa è il rosa.

Non mi sono resa conto che siamo già alla quarta canzone delle dodici che dobbiamo fare, e solo ora riesco a capire quanto sia naturale per me suonare; sì, suonare in questo gruppo.
Sarà perchè ci ho passato gli anni a tagliarmi le dita con le corde della chitarra, a trasportare e alzare i vari pezzi della batteria di Joe; assistere e rassicurare Chester dalle sue lagne da cantante.

Questa è davvero la mia famiglia; non importa se non avrò dei figli con Ashley, resteremo per sempre solo noi due, con la nostra meravigliosa famiglia stravagante.
I Black Veil Brides al completo, le loro ragazze, Chester e la sua famiglia e Joe.
Non saremo una famiglia normale, certo, ma siamo felici.
Ci divertiamo, ma abbiamo comunque le nostre responsabilità.
 
Non ci posso credere, stò girando per tutto il palco, ridendo e saltando, e fra nemmeno venti secondi tocca a me.
Sì, esattamente, al nostro addio canterò Cry, il che mi sembra appropriato, perchè questo l'ultimissimo concerto, e poi non ci esibiremo più.

Abbiamo finito; Chester stà facendo nuovamente discosto e questa volta non l'ha preparato.
Mentre lui parla io stò cambiando la chitarra nel backstage e Joe mi stà seguendo, visto che sarò da sola sul palco, senza nessun sostegno.

Da sola.
 
Cambio di fretta l'elettrica con una chitarra acustica.
Chester mi presenta, e dopo aver tolto, in mezzo secondo, il microfono portatile, e averlo consegnato alla responsabile di prima, entro in scena per la seconda volta. 
Raggiungo Chezy sulla parte davanti del palco, quella più vicino al pubblico, e lui mi circonda il collo con un braccio e sorride al pubblico.

<< Trattatemela bene, ragazzi.
Questa donna è un fiore. >>
 
Detto questo il cantante si allontana da me e mi lascia da sola.
Sorrido al pubblico e inizio a posizionare le dita sulle corde giuste, che corrispondono agli accordi.

<< This is Cry. >>
 
Sussurro al microfono. 
Chiudo gli occhi e comincio a pizzicare le corde con unghie.
Aspetto pochi secondi e comincio a cantante piano le parole del testo della canzone che tanto mi è cara.
Sento già il pubblico cantare insieme a me, alcuni sussurrando appena, mentre altri cantano a squarciagola anche se l'arrangiamento comprende note bassi fin dall'introduzione.
 
Apro un poco gli occhi, nel momento in cui la voce essere più alta.
Vedo il pubblico e alcune hanno degli accendini in mano e la cosa mi fa emozionare immediatamente. 
Sentire che tutti questi fan ci sono mi fa sentire benissimo, sapere che nel pubblico c'è anche mio marito che canta con loro è ancora più bello.
 
Questa canzone mi fa sentire ancora più nostalgica di prima, ho passato molto tempo a comporla, a scriverla, e a migliorarla; ora che sono qui davanti a tutti, a cantare, e a suonare mi fa capire che quelle ore non state sprecate, nemmeno un misero secondo è andato buttato.
Ora so perfettamente che questa sarà la mia vita per sempre, fino alla fine, e solo poche persone mi hanno aiutato a realizzare questo sogno che avevo nascosto nei meandri della mia mente da adolescente; Chester, e Joy prima di tutto ma non sarei arrivata fino a questo punto senza Ashley e senza gli altri ragazzi della band.
 
Jake e Jinxx che fin dall'inizio hanno visto delle capacità in me e mi hanno aiutato a tirarle fuori con tenaci insegnamenti e brevi trucchetti.
CC che insieme a lui abbiamo aiutato quel falle di Joe, facendogli capire quanto la vita di un batterista possa essere spensierata, e nello stesso momento impegnarsi nel proprio lavoro e sviluppare le proprie capacità.
Andy che mi ha aiutato nei momenti difficili insieme a Juliet, soprattutto in quegli otto giorni lontana da Ashley; ha parlato con me, e con l'aiuto della propria ragazza mi ha fatto capire che dovevo ascoltarlo, che dovevo sentire la sua spiegazione e che questa volta quella che era nel torto ero proprio io.
E avevano ragione.
 
Ashley.
 
Beh, vogliamo davvero parlare di lui?
Lui è l'uomo perfetto... per me, perchè non è assolutamente perfetto, ha così tanti difetti che non mi basterebbe un libro intero per raggrupparli; magari una trilogia si avvicinerebbe, o magari li centrerebbe tutti quanti.
 
Un suo buono difetto? Lo so che è un controsenso però è davvero un difetto che mi piace.
Gira per casa in boxer.
 
Dopotutto stiamo parlando di Ashley Purdy, no? Solo perchè si è sposato con me non vuol dire che sia diventato un bravo ragazzo casto, pure e senza nessun ragionamento che gli faccia pensare a qualcosa di malizioso.
Mi sono innamorata anche della sua spropositata perversione, e devo dire che non sono solo balle quelle che dice, è bravo anche nella pratica, non solo nella teoria.
Sì, avevo ragione, pensare a lui mi fa passare il tempo molto più in fretta, e senza che io me ne sia accorta.

Sono all'ultima frase della canzone.

Termino il testo e pochi secondi dopo anche il suono della chitarra si ferma. 
Mentre pensavo ai ragazzi avevo chiuso gli occhi, solo per concentrarmi maggiormente; adesso che li ho aperti vedo la gente esultare.
Mi tolto la tracolla dell'acustica dalle spalle e la tengo per il manico; una mano l'appoggio sul microfono e faccio il sorriso più grande che posso.
 
Chester e Joe mi raggiungono davanti al pubblico, e prendono esempio da una band in particolare tirano fuori dalle tasche dei loro pantaloni tanti piccoli plettri con la nostra firma da una parte e il logo della vecchia band dall'altra; cominciano a lanciarli uno ad uno al pubblico e vedo i vari ragazzi dei lati che si alzano sulle punte dei piedi o saltano prenderne almeno uno al volo. 
Anche Joe lancia qualcosa, dopo avermi passato qualche plettro da Chester da lanciare insieme a loro, ma questa volta non si tratta di plettri firmati, ma delle bacchette che ha usato questa sera. 
Chester, dopo aver finito di lanciare i piccoli oggetti, si mette a sedere con le gambe a penzoloni sul bordo e prende le varie mani dei fans che cercano le sue.
 
Non so per quale motivo ma la responsabile del backstage, entra in scena, ma c'è una sorpresa, tra le sue braccia tiene quella pulce di Iris. 
Velocemente appoggio l'acustica per terra, e mentre sento ragazzine urlare il nostro nome mi avvicino alla ragazza appena presentata e alla bambina, prendendola poi in braccio.
Mi avvicino nuovamente al bordo del palco e la mostro al pubblico.
Questa cosa mi ricorda molto la scena iniziale del film "Il Re Leone".
 
<< Hi, Iris! >>
 
Urlo al microfono in cui poco prima ho cantato; avvicino l'oggetto alla bocca bella bambina e la sua risata immediatamente risuona nelle casse appese ai lati del locale del concerto.
 
Incrocio nuovamente lo sguardo con quello di Ashley, che non si trova più nei posto in cui si trovava prima, ma leggermente più avanti, e vicino alla scena; mantengo lo sguardo sugli occhi di lui e con il labiale gli dico un sincero e silenzioso "Ti amo."
 

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