‘Trova
ciò che ami e lascia che ti
distrugga.’
Aprii gli
occhi. Primo giorno delle vacanze estive.
I raggi
del sole
illuminavano la camera mettendo
in bella vista il disordine. C’erano vestiti poggiati
maldestramente sulla
sedia, libri sulla scrivania e le scarpe sparpagliate per la camera. E
poi ci
sono c’ero, forse la cosa più in disordine di
tutte. Erano circa
le undici di mattina ed io ero
ancora sotto le coperte.
‘E’ estate, posso dormire quando
voglio.’ Pensai,
ma sbagliavo.
Bussarono
alla porta ma non risposi. Bussarono ancora, e ancora, ma non risposi
lo
stesso. Volevo restare in quel letto per sempre.
Senti
imprecare e vidi la porta aprirsi, così mi coprii con le
coperte fino alla
testa
‘Svegliati
Iz!’ urlò Liam, mio fratello.
Si
gettò sul
letto ma io rimasi immobile.
‘Isabelle,
alzati!’ disse Liam scuotendomi.
‘No.’
Risposi. ‘Neanche se mi pagassi oro.’
Rise.
‘Iz,
sei una dormigliona.’
‘Lo
so, e ne
vado fiera.’ Risi e alzai la coperta mettendomi seduta.
Guardai Liam
e sorrisi. Poi mi accorsi che c’era qualcuno sulla soglia
della porta. Era Louis.
Mi coprii
con la coperta, di nuovo.
‘Liam!
Potevi dirmelo che c’era lui! Non mi sarei fatta vedere
vestita come una
barbona!’ urlai.
Louis
scoppiò a ridere.
Liam
sbuffò
alzandosi dal letto.
‘E
vabbene.
Vestiti e scendi, abbiamo da fare oggi.’ disse uscendo dalla
stanza.
‘Comunque
non sembri una barbona.’ Disse Louis, seguendo Liam fuori
dalla stanza.
Sorrisi. Era
stato dolce a dirlo.
Mi alzai
controvoglia e andai in bagno a prepararmi.
Misi una
maglia larga bianca e la infilai nella gonna blu a vita alta, misi
anche un
giacchetto. Decisi
di mettere delle
ballerine blu. Misi giusto un po’ di fondotinta e il mascara.
Presi il telefono
che si trovava sul comodino e scesi in salone. La sala era inondata
dalla luce
del sole. Seduti sul divano c’erano Louis e Liam.
‘Ce
l’hai
fatta! Finalmente.’ Esclamò Liam alzandosi dal
divano e venendomi ad
abbracciare.
Io rimasi
immobile ‘Perché mi stai abbracciando?’
chiesi.
‘Perché
sei
bellissima oggi.’ Rispose sciogliendo l’abbraccio.
‘E sorridi che la vita è
bella!’ continuò facendo segno a Louis di seguirlo.
Sorrisi. Era
così dolce.
‘Ha
ragione.
Hai un bellissimo sorriso, usalo più spesso.’
Disse Louis accennando un sorriso
e seguendo Liam.
Rimasi
lì immobile
a fissare il vuoto finchè Liam non mi chiamò e lo
raggiunsi salendo sulla sua
macchina.
Liam ci
portò in un parco a un quarto d’ora da casa
nostra. Appena misi piede lì dentro
ricordai la prima volta che ci andai.
Ero con
Niall.
Ricordavo
ancora il sorriso che gli spuntò sulle labbra dopo che ci
diedimo il nostro
primo bacio.
Scoppiammo a
ridere e ci sdraiammo sull’erba soffice del prato.
‘Quanto
dureremo? Un mese? Un anno? Una vita?
Però
ne vale la pena. Io e te, pure un’ora.’ Disse.
Durammo
6 mesi, i sei mesi più belli della mia vita.
‘Isabelle!
Ti vuoi muovere!’ urlò Liam ormai già
all’interno del parco.
‘Ecco
arrivo, scusami.’ Dissi raggiungendo Liam.
Louis
mi guardava con occhi strani, come se volesse farmi mille domande.
Ci
sedemmo sul prato e Liam allungò una tovaglia
sull’erba.
‘Picnic,
Liam? Sei sicuro di non essere gay?’ chiesi.
Louis
scoppiò a ridere. Aveva una risata stupenda.
‘Molto
divertente, Isabelle Diana Payne.’ Disse Liam.
Feci
una smorfia. ‘Odio quando mi chiami con il mio nome
intero.’
‘Invece
è molto bello.’ Disse Louis aprendo il cestino da
picnic.
‘Louis,
non fare il leccaculo!’ disse ridendo Liam.
‘Dico
solo la verità!’ esclamò Louis
sistemando il cibo sulla tovaglia.
Era
un
ragazzo dolcissimo, e ne rimasi subito affascinata.
Il
sole
era già alto nel cielo e i suoi raggi illuminavano il parco.
C’erano bambini
sulla bicicletta, coppie che camminavano mano per mano, gruppi di
ragazzi
intenti a ridere e fumare.
Era
davvero rilassante.
‘Beh,
a
cosa dobbiamo questo picnic?’ chiesi togliendo il giacchetto.
‘All’arrivo
di Louis, naturalmente! Tra poco ci raggiungeranno anche Zayn e
Harry.’
Rimasi
di sasso.
Harry
aveva la mia stessa età e veniva ad inglese con me. Eravamo
amici, se così si
può dire.
Zayn
invece era tutto meno che mio amico. Era un ragazzo di diciotto anni
con un
carattere strano. A volte era dolce e a volte misterioso. Era
bellissimo, ma
una volta mi baciò perché era ubriaco. No ci
conoscevamo nemmeno, e così fui
spaventata. Avevo solo quattordici anni.
Liam,
Zayn
e Harry erano amici dall’asilo. C’era anche Niall
nel loro gruppo, prima.
‘Ohw,
e
chi sono?’ chiese Louis, sorridendo.
‘Futuri
tuoi amici, sono molto simpatici.’ Disse sorridendo mio
fratello.
Sbuffai.
Presi
l’acqua
dal cestino del picnic e Louis mi guardò facendo
un’espressione strana.
Mi
sedetti di nuovo al mio posto e il ragazzo mi guardò negli
occhi, poi guardò i
miei polsi ricoperti di cicatrici.
‘Cazzo.’ Pensai.
Con
Liam ero abituata, lui sapeva che ero autolesionista, e anche se aveva
provato
a farmi smettere non ci riuscì.
Mi
ero
completamente dimenticata di Louis, che guardò
d’istinto Liam.
‘Oh.’
Esclamò
Louis, guardando di nuovo i miei polsi.
Liam
seguì il suo sguardo e vide cosa Louis stava guardando.
Sbuffò.
‘Io gli ho detto di smettere, ma lei non mi da
retta.’
Silenzio.
‘Dobbiamo
rovinare questa bellissima giornata per un mio sbaglio? No, quindi
facciamo
come se non fosse successo nulla.’ Esclamai rimettendo il
giacchetto.
Liam
si
voltò e vide che Zayn ed Harry erano arrivati,
così corse da loro.
Eravamo
rimasti solo io e Louis.
Silenzio.
Louis
declutì.
‘Ti
aiuterò.’ Disse.
‘Nessuno
può. Nessuno ci riesce. Nessuno capisce.’ Risposi.
‘Ci
posso provare.’
‘Non
ci
riuscirai.’
‘Vedremo.’
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