In Amore e Guerra tutto è lecito

di angel of thunder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Non vi lascerò ***
Capitolo 3: *** Lo specchio delle brame ***
Capitolo 4: *** Il compleanno ***
Capitolo 5: *** Intermezzo: è arrivata l'ora ***
Capitolo 6: *** Bentornata ***
Capitolo 7: *** Mi fido di te ***
Capitolo 8: *** Troppo Presto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hermione fissò la piccola finestra da cui entrava un flebile fascio di luce

In Amore e Guerra tutto è lecito

prologo

Hermione fissò la piccola finestra da cui entrava un flebile fascio di luce.

Perché se n’era andato?

Ora che voldemort era scomparso, ora che potevano stare insieme, vivere senza più nascondersi, essere felici…lui se n’era andato.

Erano li, l’uno di fronte all’altra.

Lei arrivata di corsa nell’ala della villa dove si sarebbe svolta la battaglia.

Lui con la maschera argentata e la bacchetta sguainata.

L’aveva fissata e si era tolto la maschera, le aveva sorriso, come solo lui sapeva fare e poi era stato colpito.

Lei aveva corso verso di lui, si era accasciata accanto a lui.

E lui l’aveva fissata.

Ora che stava finendo tutto, ora che voldemort era morto lui se n’era andato.

Lei lo guardava, mentre le lacrime sgorgavano dai suoi occhi.

“no…”

Lui le sorrise.

“mi spiace”

“ora che potevamo stare insieme…no, draco non puoi lasciarmi…”

“mi spiace, ti amo”

Si spense cosi tra le sue braccia.

Hermione si asciugò la lacrima che le era scivolata lungo la guancia, mentre rivangava il passato.

Sentì bussare alla porta.

“visite”

“avanti”

Harry entrò, fissandola dolcemente.

“ciao herm”

“tanto che non ci vediamo eh?”

Lei sorrise amaramente

“sei anni…”

“il mese prossimo uscirai”

“eh?”

Harry annuì

“si…ti ho fatto scontare la pena…sei anni sono più che sufficienti per non aver fatto niente”

“ho fatto qualcosa, ho sposato un mangiamorte”

Harry si sedette sul letto.

“facciamo tutti degli errori”

Hermione lo sapeva.

Non si era mai pentita di quell’errore, e in quei sei anni nella prigione dei maghi, piccola filiale di azkaban, aveva riflettuto, l’avrebbe sposato altre mille volte, pur sapendo come sarebbe andata a finire.

“dove pensi di andare?”

Lei lo fissò

“quando uscirai”

“non lo so...”

“puoi venire da noi, ginny sarebbe felice”

Hermione insipirò.

“non lo so harry…”

Ginny entrò, spalancando la porta

“eh no!tu verrai e basta!”

“gin”

Hermione le sorrise.

“fine visita!”

Harry fissò il carceriere

“anche per il ministro?”

“cinque minuti!”

Hermione fissò harry

“tu... ministro?!”

“congratulazioni harry!”

“grazie…comunque devi venire, ti aspettiamo”

Ginny si asciugò una lacrima

“a tra un mese herm”

Eccomi con una nuova fic!fan di missione speciale, non vi preoccupate, continuo anche quella!contrariamente alle premesse del prologo non è una draco/herm ma una ron/herm, che si svilupperà più avanti nella storia, ho un bel po di ideuzze per continuarlafatemi sapere cose ne pensate, lasciate una recensione!!!

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Capitolo 2
*** Non vi lascerò ***


Hermione sorrise,mentre,seduta nella lussuosa macchina del ministero,si fermava davanti alla mastodontica villa potter

Capitolo 1:

Non vi lascerò

Hermione sorrise, mentre, seduta nella lussuosa macchina del ministero, si fermava davanti alla mastodontica villa Potter.

Scese mentre un elfo domestico apriva il portone sorridente.

“i signori l’aspettano, mi dia le valigie”

Allungò le mani, mentre Herm lo fissava accigliata.

“le porto io, grazie…”

“Juls signora”

Hermione sorrise.

“grazie Juls”

Entrò dentro la lussuosa casa trascinando i bagagli e sorrise, quando la porta della cucina si aprì, rivelando una Ginny totalmente infarinata.

“Herm!!”

Le corse incontro, abbracciandola e cospargendola di farina, poi la fissò dolcemente.

“sei ancora più magra di quanto ricordassi, Herm!”

Poi fissò le valigie e Juls accanto a Hermione che fissava ancora le valigie sconcertato.

“non cambierai mai eh Herm?!

Lei la fissò interrogativa, poi fissò le valigie che si stava portando e l’elfo accanto a se, poi scosse la testa sorridendo.

“certe cose non cambiano mai!”

“bella cas... AH!!

Un proiettile scuro, o meglio quello che le era sembrato, era appena passato sopra la sua testa.

“cos’er…”

“JAMES!”

La voce irata di Ginny fece fermare quel proiettile, che si rivelò essere un bambino di cinque anni e mezzo, con i capelli corvini e gli occhi blu, che portava in collo una bambina ridente con i capelli rossi e gli occhi verdi.

“fai scendere tua sorella!”

La bambina si attaccò al colo del fratello.

“no!!io no tendo!”

“mamma, papà ha detto che potevamo fare un giro!”

Ginny scosse la testa, trattenendo le risate.

“Harry James Potter, togliti quel mantello, tuo figlio ha cantato”

Una figura apparve poco più in la dei bambini, e sorrideva amabilmente a Ginny.

“Ginny tesoro…”

Poi si voltò verso James.

“spione!”

“non litigare con tuo figlio, Harry, e scendi dalla scopa, ti ricordi chi arriva oggi?”

Harry sorrise, fissando la figura accanto a Ginny e scendendo velocemente ad abbracciarla.

“Herm!ciao!”

Il bambino fissò Ginny e il suo grembiule infarinato e sbuffò.

“papi!mamma cucina!andiamo a pranzo fuori?”

Ginny fissò James e poi Harry, che ridevano sotto i baffi e poi sbuffò, imbronciandosi.

“non cucino male!”

Harry la fissò, ridendo.

“non dicevamo questo, tesoro”

Poi fissò Herm

“mi spiace se per il tuo ritorno non avrai un pranzo decente, Herm, ma avevamo gia preparato tutto qui, e non possiamo uscire”

James fissò hermione, sorridendo.

“è lei la ospite, mamy?”

“ci sono ospiti Ginny?”

La porta si era nuovamente aperta, rivelando un Ron con un paio di pantaloni neri e i capelli scompigliati, e in mano un bicchiere di latte e gli occhi chiusi, strofinati dalla sua mano chiara.

“mi pareva di avertelo detto Ron”

Lui continuò a strofinarsi gli occhi chiusi.

“non ricordo Ginny, chi è?”

Ginny fissò suo fratello e poi Hermione, che lo fissava con la bocca spalancata.

“Hermione, Ron”

Ron spalancò gli occhi blu, mentre il bicchiere di latte scivolava dalle sue mani infrangendosi sul pavimento.

La fissò per una frazione di secondo e poi salì correndo.

Hermione fissò lo sguardo a terra.

“vive qui?”

Ginny la fissò.

“sì Herm”

Lei alzò lo sguardo, prendendo nuovamente le valigie da terra.

“beh, allora mi spiace Gin, ma non posso rimanere”

“Herm, per favore, fai una prova”

Lei scosse la testa.

“per favore Herm!”

Harry l’aveva fissata seriamente.

“ci sei mancata troppo Herm per lasciarti andare cosi. Sei mancata anche a lui. Lo capirà,tardi ma lo capirà… prova, per favore”

Lei fissò gli occhi lucidi di Ginny e Harry e annuì, sorridendo lievemente.

Doveva provare, per loro.

“sarà difficile!”

James rise, facendo un giro della morte con la scopa.

“zia Herm rimane, zia Herm rimane!”

Ginny fissò terrorizzata la figlia, che rideva attaccata al collo del fratello mentre questo faceva mille acrobazie sul soffitto della villa.

“JAMES!!FAI SCENDERE TUA SORELLA DA QUELLA SCOPA!”

Il bambino rise, scendendo dalla scopa e portando in collo la sorella.

“hermione, ti presento James e Lily”

Hermione sorrise nuovamente.

“e anche il bambino che nascerà tra

Sette mesi!”

Hermione sorrise entusiasta, mentre Harry fissava Ginny con la bocca spalancata.

“sei... sei…”

Ginny sorrise.

“incinta, si”

Harry corse ad abbracciare Ginny, e Hermione provò una fitta all’altezza dello stomaco.

Il ricordo del volto di draco quando gli aveva detto che era incinta le era tornato alla mente, seguito dal ricordo del suo viso spento e dal viso del dottore che le diceva che in seguito allo shock aveva perso il bambino, l’unica cosa che le rimaneva di lui.

Le immagini ricominciarono a vorticarle intorno, e poi il buio.

@

Hermione aprì lentamente gli occhi, in tempo per scorgere dei capelli rossi che prima c’erano e poi erano spariti velocemente dietro la porta.

Ginny bussò lentamente scuotendo la testa.

“mi hanno detto che ti sei svegliata, Herm”

“non eri tu?”

Ginny scosse la testa.

“lo hai visto?”

Hermione annuì e ginny alzò le spalle.

“che campione di spionaggio, mi chiedo perché faccia l’auror!”

Hermione sorrise lievemente.

“abbiamo chiamato una medimaga. Ha detto che non hai niente, sei solo svenuta

Poi la fissò apprensiva.

“è stata colpa nostra?”

Hermione scosse la testa

“brutti ricordi”

Ginny si sedette sul letto.

“hai molti brutti ricordi?”

“si…anche molti belli, ma tutti rovinati. Vuoi davvero sapere perché sono svenuta?”

Ginny annuì.

“beh, Harry mi aveva fatto tornare alla mente l’immagine del viso di Draco quando gli dissi che ero incinta”

Sorrise, socchiudendo gli occhi e ricordando.

“era l’uomo più felice della terra. Gli occhi gli brillavano. Mi aveva abbracciato e aveva detto che, dopo l’ultima battaglia, saremmo scappati e saremmo stati veramente una famiglia. Finalmente sereni, finalmente completamente felici.”.

Ginny le sorrise.

“me lo disse anche Harry, anche io gli avevo detto quel giorno che ero incinta di James”

Hermione riaprì gli occhi.

“il giorno dopo ci fu la battaglia finale, e io vidi Draco morire. Lo shock mi fece perdere il bambino, e lì l’unica cosa che mi ricordava Draco”

Ginny la fissò.

“io ricordo le facce di tutte quelle donne i cui mariti non sono mai tornati”

Socchiuse gli occhi, sospirando.

“Tonks, Calì, Luna,e tante altre”

“chi è morto?”

“tanti Herm, tantissimi. Il giornale era solo e solo nomi. Quante volte ho cercato nei giornali pregando di non vedere il nome di qualcuno che conoscevo. Neville, Lupin, Malocchio, Seamus…”

Sospirarono nuovamente.

“poi un giorno ho visto Harry e Ron che arrivavano sorridendo…non dimenticherò mai quell’attimo, ho visto ricomparire le mie certezze tutte insieme. Alcune delle poche persone che sono rimaste”

delle tua famiglia…chi…”

“Fred e George. Prima di partire avevano detto che se uno dei due fosse morto,l’altro si sarebbe tolto la vita insieme con lui. Pensavamo scherzassero, invece cosi hanno fatto. E Percy, Charlie.

Ginny si asciugò una lacrima che era scivolata lungo le sue guance.

“ma ora tutta la mia famiglia è qui. Non ci lascerai vero Herm?”

Lei scosse la testa.

“non vi lascerò”

ECCO IL NUOVO CAPITOLO DELLA FIC.IN QUESTI PRIMI CAPITOLI AGGIORNERò LENTAMENTE,DATO CHE DEVO DARE LA PRECEDENZA ALLALTRA MIA FIC MISSIONE SPECIALE CHE è QUASI ALLA CONCLUSIONEPERò STASERA AVEVO LISPIRAZIONE ED HO DECISO DI SEGUIRLA,SCRIVENDO QUESTO PRIMO CAPITOLO DELLA FIC.SPERO VI SIA PIACIUTO,SE AVETE CRITICHE,COMPLIMENTI O SEMPLICI COMMENTI DA FARE

LASCIATE UNA RECENSIONE

O INVIATEMI UN E-MAIL.

RINGRAZIAMENTI:

redRon.ciao!inanzitutto grazie per aver recensito,come vedi ho scritto il primo chap della fic,spero ti sia piaciuto!kiss kiss

Moonlight rage:ciao!ringrazio anche te per aver recensito,e per i complimenti.in effetti l’inizio è difficile,perché far si che hermione dimentichi draco troppo in fretta(anche se sono gia passati sei anni ed è bene ricordarlo)la rovinerebbe,dato che hermione risulterebbe troppo superficiale.cmq spero che questo primo chap ti sia piaciuto!fammi sapere!kiss kiss

SiJay

:ciao!grazie per aver recensito e per i complimenti,mi scuso se non ho aggiornato prestissimo ma sto dando la priorità all’altra mia fic che è quasi alla conclusione!kiss kiss

the princess:ciao!inanzitutto ti ringrazio per aver recensito e per i complimenti.sono felice che nonostante la coppia harry/ginny e quella draco/herm,che saranno cmq presenti,nonostante la principale sia herm/ron,non ti piacciano,tu abbia deciso comunque di seguire questa storia!sono felice che ti abbia interessata!se trovo il tempo leggo le tue storie e lascio una recensioncina!kiss kiss

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Capitolo 3
*** Lo specchio delle brame ***


Capitolo 3:

Capitolo 3:

Lo specchio delle brame

"Niente desideriamo di più di quello che non ci è consentito.”.

Hermione scese le lunghissime scale della villa e entrò nella cucina completamente vuota.

Ginny e Harry erano a lavoro, James e Lily dalla signora Weasley…e Ron…beh, Ron non sapeva dove fosse, dato che aveva fatto a meno di interessarsene, come aveva fatto nell’ultimo mese.

Lo Aveva visto on sì o no tre volte, e tutte comprendevano semplicemente l’incontrarsi a metà scale.

Dove pranzasse e cenasse, e passasse anche la maggior parte del tempo era un mistero.

Prese la tazza che Ginny le aveva comprato, una splendida tazzona celeste con disegnata una faccina che leggeva un libro, e, ogni tanto, borbottava un “studiare, studiare, studiare” che evidentemente Ginny aveva trovato divertente.

Sì verso il latte, prendendo quelli che erano i suoi biscotti preferiti dalla credenza.

Grattastinchi, che oramai era talmente vecchio che avrebbe potuto essere il gatto d’infanzia di Nicolas Flamel, saltò pesantemente sul tavolo, e si acciambellò davanti a Hermione.

Lei si sedette, sorseggiando il latte e fissando la tazza, che le sorrise.

La porta si aprì, e Ron, completamente insonnolito, fece la sua comparsa in cucina.

Fissò Hermione che prendeva il latte e spalancò gli occhioni azzurri.

Poi si voltò e Hermione aprì la bocca per fermarlo.

-p…puoi... rimanere-

E scoprì, che dopo otto anni la sua voce tremava ancora, quando parlava con Ron.

Il ragazzo si voltò nuovamente, guardandola di striscio.

Sembrò riflettere sulla proposta e poi alzò le spalle, avvicinandosi alla credenza e trovandola vuota.

Guardò sul tavolo e sorrise leggermente, incontrando il pacco dei suoi biscotti preferiti lungo il tragitto.

Fece per avvicinarsi e poi si bloccò, fissando leggermente Hermione che aveva preso il pacco.

Lei aveva alzato lo sguardo, incontrando gli occhi di Ron che guardavano la sua mano contrariati.

Lei arrossì e poggiò il pacchetto, porgendoglielo.

-sc…scusa…non sapevo fossero i tuoi biscotti-.

Ron prese il pacchetto, prendendo una manciata di biscotti e poggiandolo nuovamente sul tavolo.

-ecco chi li mangiava-

Fu l’unico momento in cui Hermione, quella mattina, credette di poter sentire la sua voce.

Vide Ron che rifletteva, concentrato, e bloccò un sorrisetto che stava nascendo sul suo viso.

Poi il ragazzo si voltò verso di lei, che sobbalzò, quando sentì la sua voce uscire nuovamente dalla sua bocca.

-senti, ma quanto sei stata dentro?-

Hermione rifletté bene sulla domanda, quanto sei stata dentro sembrava più la domanda che uno scaricatore di porto potesse fare al suo compagno di lavoro, ma decise che il tono che utilizzava Ron non era affar suo.

-sei anni-

-oh…-

Poi Ron si alzò e uscì lentamente dalla stanza.

Hermione rimase piuttosto sconvolta per tutta la mattina, che passò tra la televisione e l’enorme biblioteca della villa.

Ginny entrò, mentre Hermione preparava il pranzo e sorrise.

-è una delle prime volte che entro in questa stanza è c’è profumino, a parte quando cucinano gli elfi-.

Hermione sorrise, assaggiando leggermente il sughetto.

-James, Lily e Harry ti saranno grati per l’eternità-.

Poi fissò contrariata il soffitto.

-uffa. Mia madre è cosi brava a cucinare, e io sono negata!-.

Hermione sorrise all’amica, che fissava ogni suo movimento concentrata.

Poi la fissò nervosamente.

-Herm…senti…oggi per caso mio fratello ti ha parlato?-.

Hermione annuì e poi si voltò.

-glielo hai detto tu?-

Ginny fissò l’amica e fece per aprire bocca, ma poi annuì.

Hermione sorrise leggermente.

-grazie...ma come mai non pranza con noi?-.

Ginny alzò le spalle.

-prima pranzava insieme a noi…-

-mi spiace di avervi privato della sua presenza-.

-prima o poi tornerà a pranzare qui-

Harry entrò nella stanza, annusando, e poi fissò Hermione con gli occhi quasi lucidi dalla contentezza.

Si lanciò ad abbracciarla, seguito poi da James e Lily che avevano annusato il delizioso odorino.

Dopo il delizioso abbraccio di gruppo, dovuto alle fantastiche doti culinarie di Hermione, si sedettero a tavola.

Dopo pranzo, Harry si avvicinò a Hermione, che si era buttata sul divano.

-Herm…pensavo che potrei trovarti un lavoro al ministero…-.

Hermione aprì gli occhi, storcendo la bocca.

-non voglio un lavoro solo perché sono tua amica, Harry-.

Harry sospirò.

-Herm, io ti offro un lavoro perché so che per te stare senza far niente è degradante, e perché so quale persona diligente ed eccezionale tu sia-.

-lo so, Harry, ma non mi va che gli altri pensano che sia una raccomandata. Troverò un lavoro da sola, e se entro settembre non riuscirò a fare il lavoro che mi piace, ti chiederò una mano ok?-.

Harry annuì.

-che lavoro ti piace?-

Hermione sorrise leggermente.

-non lo dico per ora.-

Harry sospirò, scrollando le spalle e alzandosi.

Poi le sorrise.

-ok Herm…ora vado.-

Con un sonoro pop scomparve dalla vista di Hermione, che si ributtò sul divano.

Dopo che Ginny ebbe accompagnato James e Lily alla tana, e fu andata a lavoro, Hermione si rese conto, come tutti i pomeriggi, che era sola.

Decise di visitare la villa, cosa che avrebbe impiegato almeno quattro ore della sua giornata.

Visito almeno trenta stanze ricoperte di oggetti, e fu quando arrivò ad una stanza circolare che trovò qualcosa che le sarebbe veramente interessato.

Lo specchio delle brame.

Nonostante non l’avesse mai visto, aveva ascoltato spesso i resoconti di Harry quando lui lo aveva scoperto, e anche il racconto dello stratagemma ideato da Silente per prendere la pietra filosofale, e, in quel momento, nonostante tutti gli avvertimenti che sapeva Silente aveva fatto a Harry, non trovò niente di male nel perdersi nell’immagine di lei e Draco abbracciati.

Era questo che vedeva.

Lei e lui, ancora insieme, ancora felici.

Una lacrima scivolò lenta sulla sua guancia, mentre, toccando lo specchio, si rese conto che quello non sarebbe più potuto essere possibile.

Rimase lì ore, a contemplare quell’immagine.

Harry bussò leggermente alla porta, e poi entrò, senza che lei se ne accorgesse.

-Herm-

Lei si voltò leggermente.

-si?-

-hai scoperto i piaceri dello specchio delle brame-.

Hermione annuì.

-tu cosa vedi adesso?-

Harry sorrise.

-vedo ancora i miei genitori Herm…ora ho tutto quello che voglio-.

-allora anche io vedrò sempre Draco?-

-finche non ti arrenderai alla realtà che non tornerà e ti rifarai una vita si-.

Hermione sospirò.

-non voglio allontanarmi dallo specchio.-

Harry sospirò.

-sapevo che l’avresti trovato, e mi preoccupa questa cosa Herm-.

-perché?-

-potrebbe evitarti di rifarti una vita, Herm…per cui lo sposterò domani, se non mi giurerai di non tornarci-.

-Harry…non puoi togliermelo-

-devo, Herm…lo faccio per te-

Lei scosse la testa nervosamente.

-no-

Numerose lacrime cominciarono a rigarle il viso, e Harry l’abbracciò dolcemente, mentre lei singhiozzava nervosamente.

-non è reale quell’immagine Herm…lui non tornerà!-.

Hermione sospirò asciugandosi nervosamente gli occhi.

-scusa Harry-

Lui scosse la testa.

-non importa Herm…-

Hermione uscì lentamente dalla porta, osservando il sole che oramai sparito oltre le colline, colorava il cielo di rosso.

Scesero in silenzio, ritrovandosi in cucina.

Hermione sospirò e si mise il grembiule che aveva appeso quella mattina, scorgendo l’occhiata preoccupata che Harry le aveva rivolto.

Poi aveva sorriso.

-è passata, Harry-

Lui sorrise, e poi la guardò grato, mentre lei prendeva le pentole pronta a cucinare.

Quando Ginny e i bambini tornarono, l’immagine dello specchio sparì dalla mente di Hermione, spodestata dal vociare allegro di James e Lily, che le saltellavano attorno guardandola mentre cucinava.

Si sedettero al tavolo, e al sentire il buon odore che si era sparso per la casa, la testa di Ron affiorò nella cucina.

-ha cucinato l’elfo, Harry?-

-no, Hermione.-

-ah-

Ron fissò deluso il tavolo, e poi sospirò, mentre la sua testa spariva nuovamente oltre la porta.

-p…puoi rimanere-

La voce di Hermione era affiorata tremante e nervosa dalle sue labbra, ma aveva sortito l’effetto sperato.

Ron si era affacciato nuovamente, e poi era entrato, sorridendo leggermente.

-grazie-

La sua voce era diversa, più matura, ma aveva ancora quel tono cosi…Ron.

Si era seduto accanto a James, e aveva preso il mangiare.

Dopo mangiato avevano parlato un po’ con Harry, mentre Hermione giocava con Lily.

Ron si era alzato, Poi aveva guardato Hermione leggermente imbarazzato.

-grazie per la cena, Hermione, era buona.-.

Lei aveva sorriso imbarazzata, mentre Ron usciva velocemente dalla stanza.

Ginny aveva sorriso e poi l’aveva guardata.

-giuro che non gliel’ho detto io-

Hermione sorrise, poi si alzò.

-ora vado a dormire-

Poi guardò Harry.

-è stata una giornata pesante, ma domani non si ripeterà.-.

Harry annuì, come sempre aveva capito.

Hermione salì le scale pensierosa.

No, per quanto il desiderio di vedere ancora Draco allo specchio fosse forte, la sua razionalità era più potente.

Alzò gli occhi dal pavimento, incontrando quelli blu di Ron.

-notte-

Semplici parole le sue, che però a Hermione riempirono il cuore di gioia.

Stava riacquistando la sua amicizia.

"Un passo alla volta mi basta."

Commento dellautrice:

Eccomi qua,con il nuovo capitolo della ficfinalmente ho finito missione speciale e mi dedicherò completamente a questa,che non sarà lunghissima come laltraalmeno spero

Spero che questo chap vi sia piaciutoron ha cominciato a essere più socievole con hermione,e chissà…

Ma non anticipo niente,per ora godetevi questi chap,che sono ancora lintroduzione della storia

Vi invito come sempre a lasciarmi una recensioncina!

mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate!kiss kiss

ringraziamenti

allora,inanzitutto ringrazio tutti per aver recensito,mi fa davvero piacere avere cosi tante recensioni!

Vi ringrazio enormemente per i complimenti che mi avete fatto nelle vostre recensioni!dire che vi adoro e poco!!

Continuate cosi!!kiss kiss

ProngsHarryJames:ciao!eheheh…tra pochi chap entreremo nel vivo della fic,spero che anche questo chap ti sia piaciuto!

redRon:sono felice che ti piaccia!eccoti accontentata con il chap nuovo!

SiJay:anche io penso che i figli di harry e ginny,o in generale i figli di harry,si possano chiamare cosi…la trovo una cosa dolce e carina!kiss kiss

misfatta91:sono felice che tu segua anche questa mia fic…ora che missione speciale è conclusa puoi dedicarti a questa!kiss kiss

Ginny06:grazie,sono davvero felice che ti piaccia!

Deepderk:ciao!sono felice che l’inizio della fic ti piaccia,tra poco entreremo nel vivo!

funkia:ciao,sono felice che il chap ti sia piaciuto cosi tanto,spero che per questo sia stato lo stesso!kiss kiss

xxx:no,la terza parte l’ho postata oggi!kiss kiss

sweet_girl:ciao!sono felice che la fic gia ti piaccia!spero anche io di riuscire a farla bn come missione speciale,anche se sarà moooooolto più corta!io personalmente adoro tt le coppie,apparte ron/draco e herm/piton,anche se cmq draco e ginny rimangono al top delle mie coppie preferite,seguiti da ron/herm!come vedi dp 1 po’ ho aggiornato,e ora lo farò più velocemente,dato che missione speciale si è conclusa!kiss kiss

the princess:ciao!sono felice che la storia ti stia piacendo cosi tanto,e che tu stia continuando a seguirla,sono anche felice di essere riuscita a trasmetterti tante emozioni!come vedi ho continuato la storia,e dato che l’altra è finita ho intenzione di dedicarmi unicamente a questa!kiss kiss

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Capitolo 4
*** Il compleanno ***


Hermione sorrise,sbadigliando leggermente e scendendo le scale come ogni mattina

Capitolo 4:

Il compleanno

“Dietro ogni nuvola, c'è un raggio di sole che non aspetta altro che uscire.”.

Hermione sorrise, sbadigliando leggermente e scendendo le scale come ogni mattina.

Entrò in cucina, certa che come sempre, Ron sarebbe stato lì a mangiare i biscotti.

Lo vedeva ormai sempre più spesso, a colazione, pranzo e cena, e poi spariva, improvvisamente, e riappariva sempre per i soliti pasti.

Ron alzò gli occhi dal latte e poi la guardò di sfuggita, tornando poi a mangiare il latte.

Lei si sedette distante da lui, afferrando i biscotti.

Fece colazione in silenzio, finche la sua tazza gridò “studiare studiare studiare!!”

E Ron scoppiò a ridere, incapace di trattenersi.

Hermione lo fissò sorridendo leggermente, e poi, quando ebbe smesso, Ron si alzò, facendo un cenno e sparendo fuori della cucina.

Hermione finì di fare colazione, ritrovandosi come sempre da quasi due mesi a quella parte, senza di niente da fare.

Aveva letto tutti i libri della biblioteca, e visitato ogni singola stanza della casa a fondo.

Aveva aiutato gli elfi domestici a sistemare le loro camere, e aveva perlustrato ogni millimetro della foresta che circondava il maniero dei Potter.

Poi sorrise, ricordandosi di quelle foto che aveva intravisto in soffitta, e che ritraevano quegli otto anni passati lontani.

Arrivò velocemente in soffitta, aprendo l’enorme scatolone che le conteneva, e aprì il primo album che trovò, incontrando subito gli sguardi felici di Ginny e Harry, al castello, che si sorridevano e poi salutavano al fotografo.

Anche nelle altre foto c’erano loro, prima soli, poi con Luna e Neville, poi il giorno dei diplomi, tutto il periodo di Hogwarts le stava passando davanti, intrappolato in quelle foto incellofanate.

Aprì un altro album, e Ginny e Ron la salutarono dalla foto, abbracciati davanti alla tana.

Ricordava quella foto.

L’aveva scattata lei.

Voltando pagina, incontrò l’Hermione che era stata, abbracciata a Ginny, poi a Harry.

In un'altra foto, lei con l’espressione da maestrina fissava Ron, sorridendo poi e lasciandosi abbracciare.

Il suo passato scorreva cosi, davanti al suo viso.

Giornate passate alla tana, a fare a gavettoni, a parlare, a sognare.

Aprì altri album, il matrimonio di Ginny e Harry, le foto con i bambini.

Un pezzo di giornale scivolò fuori da un album, e Hermione lo prese, trattenendo leggermente il fiato.

Lei e Draco, abbracciati, il giorno del loro matrimonio, stavano tagliando la torta ridendo, e poi si erano baciati.

In alto, un titolo in nero spiccava sugli altri

“il matrimonio di Draco Lucius Malfoy”

Il figlio di Lucius Albert Malfoy, ha oggi convolato a nozze con Hermione Jane Granger, leggendaria migliore amica di Harry James Potter…

Poggiò nuovamente il pezzo di giornale dentro l’album, posandolo nella scatola, a alzandosi.

Per un attimo, lo specchio delle brame le tornò alla mente, ma poi Hermione scacciò il pensiero.

Non era reale.

Sospirò, uscendo dalla soffitta.

Scese le scale e improvvisamente, delle voci resero la sua giornata decisamente migliore.

Entrò in cucina, dalla quale provenivano, e vide che era tutto tremendamente buio.

Non che avesse paura del buio, ma anche quello le riportava alla mente ricordi dolorosi.

Fece per prendere la bacchetta, quando un gruppo di persone saltò fuori da dietro il tavolo, con un’enorme torta al centro appena accesa, che illuminava tutta la stanza.

Ginny sorrise.

“auguri Herm!”

Auguri Herm.

Hermione spalancò la bocca.

Il suo compleanno.

Oggi era il 20 aprile, cioè il suo 25° compleanno.

Sorrise, mentre James e Lily la portavano verso la torta, e con un soffio spense le candeline.

Harry accese la luce, mentre Colin Canon scattava un’altra foto a Hermione.

Lei si lasciò abbracciare da tutti gli amici che non vedeva da sei anni e che erano accorsi quel giorno.

C’era Tonks, che aveva i capelli grigi(come, le disse Ginny, da quando Lupin era morto)Luna, Cali, tutte donne che avevano perso i mariti come lei.

C’erano un sacco di compagni di scuola, Tassorosso, Corvonero e…Serpeverde.

Quando vide Blaise che le veniva incontro cominciò a correre, saltandoli addosso e facendolo cadere.

Continuò ad abbracciarlo mentre lui si rialzava, e quando si staccò aveva tutti gli occhi lucidi.

Gli asciugò leggermente con la mano, abbracciandolo poi nuovamente, trattenendo a stento i singhiozzi.

Uno dei suoi migliori amici.

L’unico che aveva conosciuto Draco per chi era davvero, l’unico che l’avesse apprezzato realmente.

Sospirò, allontanandosi da lui e trascinandolo verso Ginny, che porse la mano sorridendo gentilmente.

Lei e Blaise se la strinsero, e poi Blaise si voltò verso Harry, fissandolo.

Lui lo guardava leggermente schifato, e Hermione giurò di aver sentito borbottare un –bleah, Serpeverde- prima che Ginny piantasse una gomitata nello stomaco a Harry e questo gli stringesse la mano.

Hermione si voltò nuovamente verso Blaise.

-come sei riuscito a non farti mettere dentro?-.

-beh, Herm, non ho mai fatto niente, come te e…beh, sono stato fortunato. Mi spiace per te-

Lei annuì.

-noi non avevamo fatto niente-

Poi sospirò.

Neanche Draco aveva fatto niente.

Schivava semplicemente le magie che gli auror gli inviavano.

Non aveva mai colpito nessuno.

E quell’Auror, che se ne era fregato, aveva lanciato la maledizione mentre se ne stava andando, insieme agli altri Auror.

Erano tutti felici, in quel momento, gli auror avevano vinto.

Voldemort era morto, Draco sarebbe stato scagionato e avrebbero vissuto felice e…

-non pensarci-

Hermione alzò leggermente lo sguardo verso Blaise.

-rimuginarci non cambierà niente…quel che conta è cambiare il futuro.-.

Hermione sospirò.

No, in quel momento non ne era convinta.

Ma ben presto, anche lei lo avrebbe capito.

"Una massima è come un'esperienza nella vita: hanno un inizio, hanno una fine, ed entrambe quando le abbiamo concluse ci fanno riflettere.”.

Vi invito a leggere almeno credo che e il prequel di questa fic, il primo appuntamento di draco ed hermione!

Ecco qua il nuovo capitolo,è corto e non è decisamente un Granche,ma in questi giorni sono stra impegnata con gli esami(domani ho gli orali!help!)

Ma prometto,dato tutto il tempo che avrò a disposizione(anche se la maggior parte verrà speso fuori) che cercherò di aggiornare velocemente e capitoli sempre abbastanza lunghetti

Questo chap è più un intermezzo,ma mi serviva!!!

Lasciate una recensioncina,per favore!!!pleaseeeeeeeeeeeee!

Ringraziamenti:

inanzitutto,come sempre,ringrazio tt quelli che hanno recensito!le vostre recensioni sono quello che mi fanno andare avanti!grazie mille per i complimenti che fate a me e alla fic!kiss kiss

James e Lily:bello il nuovo nome,sono felice che anke qst chap ti sia piaciuto!kiss kiss

Funkia:ciao!anke io adoro la coppia ron/herm,ma se fossero stati insieme fin dal principio non avremmo avuto la ficXDXD!kiss kiss

the princess:sono felice che il vedere il nuovo chap della mia fic pubblicato ti faccia cosi felice!spero stavolta di non averti fatto aspettare molto,nonostante i problemi di efp!sono felice che le coppie che prima nn ti piacevano molto ora ti piacciano,e che soprattutto parte del merito sia di questa fic!è un grande onore!kiss kiss

redRon:beh,non che ci volesse cosi tanto a riconquistare ronnie eh.XD kiss kiss

DeepDerk:ciao!sono felice che la mia fic ti abbia trasmesso tante emozioni!in effetti lo specchio delle brame è un po’ una tortura emotiva!beh,prima di parlare di amicizia non passerà tantissimo,anche perché i chiarimenti fanno miracoli…ma non anticipo nulla!!x la canzone,la ascolterò al + presto!kiss kiss

Arkadio:ciao!sono felice che l’idea ti piaccia!io sono sempre stata x le ron/herm + o meno da qnd ho conosciuto il mondo delle fic!sono felice che l’idea della citazione di silente ti sia piaciuta…in effetti anche io avrei visto bene harry come preside,ma mi pareva troppo giovane…non so,ho come idea del preside silente…anche se non lo è più…

Riguardo a herm…ahahahah…non posso svelare niente @_@ XDXDXD!kiss kiss

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Capitolo 5
*** Intermezzo: è arrivata l'ora ***


Capitolo 5:

Intermezzo 5:

E’ arrivata l’ora

“Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini”

Hermione scese le scale barcollando un po’, la sbornia che aveva preso ieri sera quella mattina le forniva solamente uno scarso equilibrio e un bel po’ di mal di testa.

Blaise aveva cominciato a portarle alcolici, e lei giù come noccioline, almeno era questo che si ricordava.

Entrò in cucina, quel giorno era domenica, di conseguenza un buon odorino di frittelle bruciate era sparso in cucina.

Hermione sospirò, mentre Harry la fissò speranzoso, e poi indicò con un cenno Ginny che cucinava e borbottava.

-Ginny, tesoro, lascia che faccia io-

-ma Herm, tu stai male!dopo una sbornia del genere è gia molto che tu stai in piedi-.

-Gin, Herm ha ragione…non è il caso che stiamo male tutti no?-.

Ginny fece la linguaccia a Harry, sedendosi poi sulle sue ginocchia e accarezzandosi lievemente il pancione.

Hermione si voltò verso di loro, appoggiandosi poi al mobile.

Maledetto mal di testa.

Si tastò la fronte.

Oh, ottimo, scottava.

Sbuffò, voltandosi nuovamente e afferrando i piatti in cui aveva messo le frittelle.

Fece per portarli a tavola, quando un altro giramento di testa la colpì.

-Herm…tutto ok?-

Lei annuì, cercando di sorridere.

Lei non aveva mai la febbre.

Prese i piatti, ma un altro dolore in una parte che in quel momento non aveva nessuna voglia di identificare la colpì, si appoggiò alla credenza, chiudendo gli occhi.

Pressione bassa, ecco.

Era l’unica cosa di cui soffriva, e per lei la più tremenda.

Scivolò a sedere, mentre Ginny la guardava preoccupata.

-Herm…-

Harry prese i piatti che hermione aveva in mano e poi si appoggiò accanto a lei.

-è solo mal di testa o è…com’è che si dice?ipo…qualcosa-.

-ipoglicemia…-

Sussurrò piano la risposta.

Il suo corpo stava perdendo totalmente le forze.

Improvvisamente sentì qualcuno sollevarla e caricarsela sulle spalle.

Avrebbe voluto dire che non serviva, che ce la faceva, ma sapeva che non era vero.

Qualcuno la poggiò sul letto, prendendo il cuscino e facendole poggiare le gambe lì sopra, poi le porse una bustina di zucchero, che lei mangiò.

Hermione sentì il suo corpo riprendere le forze, e aprì gli occhi.

Ron era lì, accanto a lei, seduto su quel letto.

Un altro ricordo, stavolta non collegato a Draco le tornò alla mente.

Tutte le volte che erano stati in infermeria, durante i sei anni in cui era stata amica di Harry, dopo aver affrontato chissà quali pericoli, lui era li.

Si sedeva sempre sul suo letto, a guardarla finche non si riprendeva, anche se avrebbe avuto bisogno di riposo.

-va meglio?-

E aveva ancora quella voce, quella voce da cucciolino…

-si…grazie-

Lui alzò le spalle, sorridendo.

-era gia capitato, ti ricordi?so cosa fare…me lo hai insegnato tu-.

Hermione annuì.

Poi Ginny e Harry entrarono in camera, seguiti da James e Lily.

-tutto ok Herm?-

Lei annuì, sorridendo lievemente.

Poi Ginny sorrise.

-herm, dobbiamo dirti una cosa…Ron la sa gia…-.

Ron si voltò verso Hermione.

-lo dicono a chiunque sia disposto ad ascoltarli per più di cinque secondi.-.

-abbiamo deciso come chiamare il bambino…-.

-Sirius!-

Ginny spalancò gli occhioni blu, fissando Hermione.

-come fai a saperlo?-

Lei sorrise.

-non ci voleva molto intuito…-

Poi poggiò una mano sul pancione.

-ciao Sirius!-

Si alzò a sedere, e Ginny la fissò preoccupata.

-stai bene?-

Hermione annuì nuovamente, seguendo gli altri in cucina.

Scaldò le frittelle, e poi si sedettero tutti a tavola.

-come mai oggi sei a colazione con noi Ron?-.

Ron sorrise, fissando Ginny che aveva domandato.

-sono sempre a colazione qui sorellina…-

-ah-

Ginny sorrise lievemente preoccupata e si alzò, trascinando con se suo fratello.

-mica hai parlato con Hermione?-

-ci salutiamo e basta-

-Ron, io non voglio ostacolare la vostra amicizia, ma sappiamo tutti e due che la vostra non è mai stata una semplice amicizia.-.

-Ginny…-

-Ron, non farla soffrire ancora-

Ron sospirò, seguendo Ginny in cucina, mentre Hermione li guardava con il sopracciglio alzato.

Lui non voleva farla soffrire, non l’aveva mai voluto, ma non riusciva più a salutarla e basta.

Voleva tornare come prima…rivoleva la sua Hermione.

Fissò Ginny, che lo guardava seria.

Ma non poteva.

Si alzò da tavola, uscendo dalla stanza senza salutare.

Hermione sbuffò.

-molto gentile!-

Ginny la fissò.

-sai com’è Ron…-

Hermione annuì.

-lo conosco fin troppo bene…-

Si alzò anche lei, uscendo dalla cucina e dirigendosi verso camera di Ron.

Dovevano parlare, chiarirsi…

Fece per bussare, quando la porta si aprì, e gli occhi nocciola di Hermione si incontrarono con quelli blu di Ron, specchiandocisi dentro.

Lui sospirò.

-è arrivata l’ora -

Lo dissero all’unisono, e poi si sorrisero.

Forse, non tutto si era spezzato.

Erano sempre loro, Ron e Hermione.

"Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere.”.

Ecco il nuovo capitolo,anzi il nuovo intermezzonon voglio anticipare niente,diciamo che questintermezzo segna il cambiamento della fic,pressappoconon ho molto da dire al riguardo

Spero di aggiornare al più presto,anche se destate lunico momento che ho per scrivere è la mattina,per cui aggiorno + lentamente

Vi invito come sempre,dato che avete letto fin qui a lasciare una recensione!

RINGRAZIAMENTI:

INANZITUTTO RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO RECENSITO,E IMPORTANTISSIMO PER ME!VI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI A ME E ALLA FIC!SIETE FANTASTICI!

the princess,:ciao!sono felice che la mia fic ti piaccia cosi tanto!kiss kiss

redRon:sono felice che la mia fic riesca a risollevarti il morale!in bocca al lupo per gli orali!kiss kiss

Arkadio:sono felice cha anke qst chap ti sia piaciuto…per quanto riguarda il flashback,volevo metterlo,ma nn avevo ispirazione e sarebbe venuto malissimo!kiss kiss

Funkia:sono felice che tu sia curiosa del continuo^^kiss kiss

ginny88:sono felice che la fic ti piaccia,e grazie per gli auguri per gli esami!per quanto riguarda la fic,non sarà lunghissima…non penso di superare i 10 chap…kiss kiss

DeepDerk:sono felice che il chap ti sia piaciuto cosi tanto!sono felice che la scena della foto e qll con blaise ti sia piaciuta!certo che ron è presente,ma non l’ho citato…non manca molto a farli riappacificare,cm si nota^^per la lunghezza non posso fare molto…purtroppo devo spezzarli,o verrebbero lunghissimi…qst poi è corto anke xkè è 1 intemezzo…kiss kiss

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Capitolo 6
*** Bentornata ***


Capitolo 6:

Capitolo 6:

Bentornata.

"Non permettete alla lingua di oltrepassare il pensiero.”.

Hermione seguì Ron per il corridoio, entrando dietro di lui in una stanza che non aveva mai visto.

Era un terrazzo circolare, con una zona riparata e delle poltroncine molto comode.

-se ci fosse una libreria sarebbe perfetta-.

Hermione non ebbe il tempo di pensarlo che apparve.

-è una…-

Ron annuì.

-stanza delle necessità, si-

Hermione sorrise, sedendosi poi sulla poltroncina e fissando il cielo limpido.

Ron si sedette davanti a lei.

-sei anni…-

Hermione tornò seria.

Sapeva di cosa avrebbero parlato, sapeva che si sarebbe urlati contro molte cose, sapeva che avrebbe dovuto ancora una volta rivangare il passato.

-gia…-

-ammetto che è stato tanto, ma hai sbagliato…-.

Hermione sospirò.

-non è solo colpa mia-

Ron la fissò.

-cosa vuoi dire?-

-voglio dire che c’era qualcuno che poteva evitarlo…-.

-io?-

-gia-

-Hermione, ti ho detto che trovavo la cosa sbagliata…-.

Hermione rise leggermente.

-Ronald…io sono uscita quella volta con Malfoy perché tu eri perennemente avvinghiato a Lavacca e non mi notavi.-.

-si, ma mica ti ho detto di metterti con Malfoy!-

Hermione sospirò, Ron si stava arrabbiando, e presto sarebbero arrivati alle urla, dato che lei non aveva voglia di farsi rinfacciare niente.

-te l’ho chiesto Ron!ti ho chiesto se ti andava bene!-.

Le lacrime cominciarono a pungerle gli occhi.

-cosa potevo dire?potevo dire di no?-

-esatto!-

@

Hermione camminava lentamente, traballando sui tacchi a spillo, sistemandosi lo scialle nero attorno allo splendido vestito che indossava.

Alcuni boccoli castani ricaddero davanti al viso, e Hermione li spostò con un leggero tocco della mano, avvicinandosi poi a Ron.

-Ron-

Lui si voltò, leggermente scocciato.

-Malfoy ti ha cacciata?-

Hermione sbuffò.

-no. anzi…-

Ron incrociò le braccia al petto, sgualcendo lo splendido vestito che indossava.

I gemelli per quel ballo di natale gli avevano regalato un completo nuovo, molto bello.

-dimmi…-

Hermione si riscosse.

-mi ha detto se voglio mettermi con lui-

Ron traballò leggermente, fissandola e sospirando.

-e allora?-

-vorrei sapere…ti va bene?-

-Hermione, fai come vuoi, non me ne importa niente con chi stai.-.

Hermione…Hermione…

Il suo nome detto con quella freddezza, invece del solito caldo Mione la colpì al petto, seguito dal resto della frase.

Hermione indietreggiò lentamente, voltandosi poi verso Draco, che l’aspettava teso dall’altra parte della sala.

-addio Ronald Weasley-

L’aveva sussurrato lentamente, ma ai loro orecchi era arrivato chiaro.

Quella era stata l’ultima volta che si erano parlati.

@

Ora erano li, l’uno davanti all’altra, continuando ad urlarsi contro cose orribili.

Hermione si sedette, quando quest’ultima consapevolezza la colpì in pieno.

Ron si sedette davanti a lei, sbuffando.

-perché lui Hermione?-

-Ron…ma non ci vedi?-

Lui alzò lo sguardo.

-sono passati otto anni dall’ultima volta che ci siamo parlati, e siamo sempre uguali…dove saremmo, adesso, se non mi fossi messa con lui?dove saremmo arrivati?-.

-non lo so, forse…-

-no Ron, non c’è un forse, saremmo ancora qui, come due imbecilli…-.

Le lacrime scivolavano ormai veloci lungo le sue guance.

-siamo ancora qui ad urlarci addosso…-

Ron sorrise tristemente, alzandosi e sedendosi sul cornicione del terrazzo.

Hermione lo seguì, sedendosi poco distante da lui.

-hai sofferto tanto vero?-

-si…-

-lo amavi vero?-

-all’ inizio No. mi ci sono messa per gioco, per passatempo, per dimenticarti.

Poi, improvvisamente, mi sono accorta che era sempre più importante per me…e alla fine è diventato fondamentale…spero solo che lo abbia capito…-.

Ron sorrise dolcemente.

-l’ha capito…tu sai far capire agli altri quanto sono importanti…è che gli altri spesso non se ne accorgono…-.

-tu sai che sei importante per me?-

Ron annuì, sospirando lentamente.

-l’ho capito tardi…-

-non faremo più lo stesso errore, vero Ron?-.

-non ci perderemo Hermione, no-

Hermione guardò il cielo, sorridendo leggermente.

-cosa farai?-

-eh?-

-voglio dire…che lavoro…-

-non te lo dico!-

-dai!-

Ron fissò con i suoi enormi occhioni da cucciolo Hermione, che sorrise leggermente, guardandolo.

Quando faceva quei occhioni lei non sapeva mai dirgli di No.

-la professoressa di trasfigurazioni.-

-no?!-

-si!-

Ron scoppiò a ridere, cascando all’indietro dal cornicione e finendo su un cuscino appena apparso dietro di lui.

Continuò a ridere, mentre Hermione fissava il muro, imbronciata.

Ron si rialzò leggermente, sorridendole.

Hermione scese dal cornicione, fissandolo.

Ron la abbracciò, trattenendola tra le sue braccia e sussurrandole all’orecchio:

-bentornata Mione…-

Un amico è colui che conosce tutto di te e, nonostante questo, ti vuole bene.”.

Eccomi qua,dopo un arco infinito di tempo sono riuscita ad aggiornarescusatemi se ci metto molto,ma lestate non mi da un attimo di tregua!sono perennemente fuori e per il poco che sono a casa mangio&dormocerco comunque di aggiornare almeno una volta alla settimana,per quanto mi è possibile

Avevo in mente questo capitolo da quando ho scritto il primo rigo della fic,ma non credo di averlo reso bene come nella mia testami spiace.

Spero comunque che vi sia piaciuto,perché mi sono impegnataora vi saluto,spero di aggiornare presto!

Lasciate una recensione!

Ringraziamenti:

inanzitutto come sempre ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito.

Vi ringrazio dei complimenti che mi fate,vi adoro!

the princess:sono davvero felice che il chap e la storia ti piacciano cosi tanto e che continui a seguirla!kiss kiss

redRon:come vedi hanno fatto pace..ora iniziano i guai…spero che il chap ti sia piaciuto!kiss kiss

funkia:ahahaha…si,voglio uccidervi dalla curiosità!beh,in effetti il compito dello scrittore è far continuare i lettori a leggere!kiss kiss

Hermione 09:sono felice che il chap ti sia piaciuto cosi tanto,spero che anke x qst sia stato lo stesso!kiss kiss

ginny88:sono felice che anke qst chap ti sia piaciuto,spero che anke qst sia stato lo stesso!kiss kiss

gryffindor_girl:sono felice che il mio ron e la mia storia ti piacciano,ne sono davvero felice!kiss kiss

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Capitolo 7
*** Mi fido di te ***


Capitolo 7:

Capitolo 7:

mi fido di te

"Tu non mi devi sempre credere, ma sempre credi in me."

Hermione sorrise leggermente,mentre camminando per le vie di Diagon Alley,fissava le vetrine illuminate dal sole estivo.

quell’estate si prevedeva una delle più belle degli ultimi tempi,e gia da quel Giugno non una giornata di pioggia si era vista.

Hermione arrivò davanti al ministero,materializzandosi all’interno,dove una piccola piazza illuminata dal sole ospitava alcuni dipendenti in pausa pranzo e molte persone che correvano da un lato all’altro.

Si sedette su una panchina in mezzo alle piante,fissando al di là delle ampie vetrate che circondavano lo spiazzo.

Ron arrivò con l’ascensore,contornato da decine di piccoli appunti volanti.

Lui le rivolse un sorriso splendente e si diresse verso di lei.

-allora,signorina Granger,dove vuole essere portata a pranzo?-

Hermione scrollò le spalle.

-allora ti porto in un posticino io-

Ron le prese quasi timidamente la mano,trascinandola poi delicatamente fuori dal ministero,e continuò a percorrere più o meno velocemente le vie della londra magica.

Si trovarono poi al varco con la londra babbana,penetrando poi in essa.

Arrivarono ad un ristorante italiano circa un’ora dopo la partenza,ma quando Hermione entrò si rese conto che ne valeva effettivamente la pena.

Un ampio balcone con pochi tavolini e illuminato dal sole,ospitava molti tipi di fiori profumati che rendevano magica l’atmosfera.

Ron chiamò il cameriere,che li fece sedere al tavolo più vicino al bordo del terrazzo,che Hermione scoprì dare sul Tamigi.

-allora…a cosa è dovuto il tuo invito?-

Ron la fissò leggermente,sorridendole e poi tirando fuori un biglietto dalla giacca.

-a questo-

Glielo porse e Hermione lo prese velocemente,aprendolo.

Hogwarts,25 Giugno

Egregio signor Weasley,

dato il nostro bisogno di un nuovo insegnante di trasfigurazione,la sua richiesta di proporre un candidato per tale ruolo è ben accetta.

Tale persona dovrà presentarsi il giorno 20 Agosto alla direzione del castello di Hogwarts per il colloquio.

I requisiti sono ovviamente un diploma ad una scuola di magia ed una alta conoscenza della magia trasfigurativa.

Con affetto,

Albus Percival Wulfric Brian Silente,preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

E Minerva Lucia McGranitt,vicepreside.

Hermione chiuse la lettera,porgendola nuovamente a Ron.

-dati i precedenti degli insegnanti della scuola ora serve una raccomandazione…e da un ufficiale del corpo auror è molto ben accetta-

-io…-

Hermione tentennò,imbarazzata.

Proporla come candidata era senza dubbio un bel gesto,se lei avesse fallito lui avrebbe fatto una brutta figura.

Alzò lo sguardo leggermente,e Ron colse i suoi dubbi.

-io ho fiducia in te,Mione…non mi interessa se tu non ne hai,non ti permetterò di non tentare.-

Hermione sospirò,davanti al tono dolce e autoritario di Ron non poteva fare molto.

-grazie Ron.-

-ora ti metterai a studiare tutto il tempo vero?-

Hermione alzò nuovamente lo sguardo,incontrando gli occhi blu del suo –diciamo- miglior amico.

-beh…-

-è finito il bel periodo dei pranzi insieme..-

Ron finse una voce tragica,mentre Hermione gli faceva la linguaccia.

In quegli ultimi tempi,ogni momento libero che Ron aveva(tranne alcuni momenti in cui misteriosamente spariva)lo passava con lei,a pranzo insieme,a volte al parco,allo zoo…e a Hermione servivano quei momenti.

Non pensava a niente,e si sentiva semplicemente…completa.

Stare accanto a lui,parlare,guardarlo sorriderle…era come stare in un sogno.

Un sogno che con Draco raramente aveva vissuto.

Lo amava,certo,ma i momenti in cui stavano abbracciati a letto,gli unici momenti in cui potevano stare insieme erano cosi diversi dal tempo che passava con Ron.

Con Draco vivevano nell’ombra,nella paura di essere scoperti,nel terrore che quella sera Draco non tornasse a casa dopo l’ennesima battaglia.

Con Ron era tutto…onesto,solare,allegro.

-un penny per i tuoi pensieri-

Hermione alzò lo sguardo,incontrando quello dolce e allegro di Ron.

Scosse la testa,sorridendo.

-stavo pensando al passato…e al presente-

Ron annuì silenziosamente,mentre le fissava gli occhi scuri.

-mi piacciono i tuoi occhi…hanno tante sfumature…-

Hermione sorrise lievemente.

-sono un paio di occhi scuri,Ron-*

-naaa…chiamare gli occhi scuri solo occhi scuri è talmente riduttivo…gli occhi scuri hanno talmente tante sfumature che quelli azzurri non potranno mai neanche immaginare…-*

Poi inclinò leggermente la testa,continuando a guardarla negli occhi.

-prendiamo i tuoi,per esempio.puoi vederci tutti i colori che vuoi dentro…il giallo,il rosso,il verde,il nero,il marrone…tutti!-*

Hermione rise leggermente,scuotendo la testa.

Poi fissò gli occhi di Ron,sprofondando come sempre in quell’azzurro.

-i tuoi sono come il mare…-

Ron arrossì leggermente,togliendo poi i gomiti dal tavolo e consentendo al camerieri di portare loro il pranzo.

Pranzarono cosi,in quell’allegria e calma che tra loro,a parte i rari(ahahahhahaha)momenti in cui litigavano.

Ron sorseggiò leggermente il suo caffè,fissando tranquillo la porta,ma ad un certo punto impallidì visibilmente.

Hermione si voltò verso il punto in cui stava guardando,incontrando solo la figura esile di una splendida ragazza,che però Hermione non giudicò molto intelligente.

Aveva una minigonna nera,con un top bianco a rete,che mostrava il reggiseno nero che la ragazza portava.

I lisci capelli biondi della ragazza era poggiati sulle spalle,che la ragazza scuoteva leggermente per far muovere i capelli,mossa accompagnata da un sorrisino civettuolo e da uno sbattimento di ciglia impressionante.

Aveva conosciuto solo una persona cosi,la sua caaaaaara amica Lavacca.

Poi un illuminazione la colse,fissò lo sguardo perso di Ron e la ragazza che rideva quasi istericamente.

Lavanda.

Quella era Lavanda Brown.

Hermione non avrebbe desiderato essere come Lavanda Brown neanche se questo volesse dire stare con Ron,ma dovette ammettere che per un uomo,la vista di Lavanda era decisamente preferibile alla sua,Lavanda era una strafiga,mentre lei,con i suoi jeans,le magliette larghe e il fisico non proprio perfetto,non era proprio un ideale di donna,per cui non biasimò Ron,che non scollava i suoi occhi da Lavanda neanche un attimo,anche se non capiva il motivo del suo pallore.

Tossicchiò leggermente,e Ron si voltò verso di lei,prendendola silenziosamente per un braccio e sgattaiolando fuori dal locale,lasciando i soldi ad un cameriere piuttosto sconvolto dal comportamento di Ron.

-Ron,cosa c’è?-

Lui la fissò,mentre riprendeva lentamente colore.

-niente Mione…-

-Ron…-

-niente!-

-Ron!-

-fidati di me!-

Hermione sospirò…doveva fidarsi di lui.

Se lui diceva che non c’era niente doveva fidarsi di lui.

-mi fido di te-

"Chi ha paura di soffrire soffre sempre di paura."

*conversazione realmente avvenuta con un mio.amico,diciamo.

Ecco,finalmente dopo un sacco di tempo,il nuovo capitoloscusatemi per il ritardo,spero vi sia piaciutoa me si,anche se per ora non sembra importanteascoltatemi,è fondamentale!non do altri anticipi,anzi ora vi lascio perché devo scappare..come sempre vi invito a recensire!

Ringraziamenti:

ringrazio tutti tutti tutti quelli che hanno recensito e prometto che dal prossimo capitolo ricomincerò a ringraziare uno per uno ma ora non ho tempograzie a tutti anche per i complimenti!

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Capitolo 8
*** Troppo Presto ***


Troppo Presto

Troppo Presto













Hermione Fissò il riflesso dei suoi occhi nel finestrino,e li studiò a fondo,quasi potesse leggere nella sua testa.

Lui alzò la testa e là fissò per un po’ignaro che anche lei lo stava guardando,poi i loro occhi si incontrarono e le sorrise imbarazzato.

cosa c’è?”

Hermione scossi la testa.

“niente Ron,non preoccuparti”

Le diede un buffetto sulla guancia e riabbasso gli occhi sul libro che stava leggendo.

Per due maghi maggiorenni era estremamente strano trovarsi a viaggiare su un treno e non usare qualche altro mezzo di trasporto,ma James e Lily avevano insistito talmente tanto sul voler viaggiare in treno per arrivare dalla nonna che alla fine avevano convinto tutti “dopotutto sarà un ritorno al passato”,aveva detto harry mentre ginny borbottava innervosita.

“contenta di andare a trovare mia madre?”

Hermione annuì,sorridendo.

“sarà bello rivedere la tana”

“sarà bello rivederti alla tana”

Ron le sorrise ancora più imbarazzato,quasi sconvolto da sé stesso.

In quel momento il loro rapporto era ancora più strano che nei loro sette anni d’amicizia.

Erano…amici,ovvio.

ma amici stava diventando limitativo…non che fossero andati avanti con il loro rapporto,anzi,ma per chi li vedeva,Amici…no,era decisamente troppo poco.

Il fatto è che tra loro c’era un legame più forte di ogni cosa…ma anche tanti,tanti ostacoli.

Ginny bussò allo scompartimento,interrompendo quel gioco di sguardi quasi volontariamente.

Lanciò uno sguardo preoccupato alla sua migliore amica,ma poi il solito sorriso le illuminò il viso.

“tutto ok?”

Hermione annuì.

“tra poco arriviamo”

Ron si alzò in piedi,cominciando a prendere i bagagli.

Hermione rimase ancora un po’ a fissarlo.

Il suo cuore accellerò come sempre,e una dolcezza immensa la invase,partendo da un punto imprecisato e raggiungendo ogni anfratto più nascosto del suo corpo.

Il solito senso di colpa che la affliggeva si impossessò nuovamente di lei,costringendola a distogliere lo sguardo.

Ron la prese per mano come faceva di solito,e lei non se la sentì di spostarsi,anche perché il suo tocco le faceva dimenticare ogni cosa…

Scesero dal treno,e Lily e James si lanciarono letteralmente addosso alla signora Weasley,più materna che mai,con i capelli bianchi e gli occhiali leggermente abbassati sul naso.

Ginny l’abbracciò,seguita da Harry,e poi il suo sguardo si alzò su Ron ed Hermione e gli occhi le si illuminarono,poi inumidirono,e gli abbracciò,stringendoli a sé e piangendo.

“cari,cari ragazzi

Poi allontanò Ron e abbracciò solamente Hermione,continuando a piangere.

“quanto mi sei mancata!sei mancata a tutti,a noi non importa quello che è successo,cara,cara!”

Quando infine si allontanò asciugandosi gli occhi,Ron si avvicinò nuovamente a Hermione sorridendo sornione,e la strinse a sé.

Quando si allontanarono Hermione era come al solito fucsia,ma traballando si diresse verso la macchina di Ron(che era stata trasfigurata in una borsa per il viaggio) e salì a bordo,mentre il sole estivo la scaldava e il vento caldo le scompigliava i capelli.

“stai tornando in salute sai?”

Lei si voltò verso Ron.

“lo spero” e sorrise.

“pensi che un giorno smetterai di pensare a lui?”

Era raro che Ron le facesse domande del genere.

Solitamente evitavano l’argomento,o a gesti le faceva capire quello che voleva sapere…ma mai una domanda così diretta.

“Credo che…rimarrà per sempre nel mio cuore”

Ron annuì,voltandosi verso la campagna che li circondava.

ma…non è detto che non ci sia posto per qualcun altro”

A questa frase Ron si voltò nuovamente e le sorrise di sottecchi,poi accostò e spense la macchina.

Si fissarono negli occhi per un attimo,prima che Ron diminuisse la distanza tra loro,lentamente,senza fretta…

Hermione sentì le sue labbra sulle proprie…quando ad un tratto un lampo le attraversò la mente,e il suo primo bacio con Draco le tornò alla mente…seguito dal loro ultimo bacio.

**

Hermione stava camminando lungo un corridoio assolato,con il sorriso stampato sulle labbra,e una mano sulla pancia,dove sapeva che stava crescendo qualcuno.

Bussò alla porta,ma prima che potesse chiedere permesso,uscì Draco,che le sorrise nervoso,e l’avvisò che la battaglia stava per iniziare.

“non andare”

“devo,Herm

“no..”

Draco la strinse in un abbraccio,uno dei suoi soliti abbracci strafottenti,quelli che lei amava tanto.

La strinse talmente forte da toglierle il respiro,ma lei non si lamentò,stringendolo a sé ancora di più,quasi a voler diventare una cosa sola.

Il suo cuore batteva ancora all’impazzata,come il primo giorno che aveva sentito il suo corpo così vicino,ma in quel momento c’era una profonda inquietudine,un profondo dolore,nascosto sotto falsi giuramenti e finte promesse…ma la verità è che spesso non si possono fare promesse…e quello era uno di quei casi…ma ancora non lo sapevano.

“giura che non ti succederà niente.Giurami che tornerai”

“lo giuro”

Ed ecco,in quel momento l’aveva baciata,per l’ultima volta da vivo…troppe volte lei lo avrebbe baciato quando era tra le sue braccia,ormai freddo,tante volte quante aveva urlato perché e chiesto di morire…

**

Hermione si allontanò,quasi scottata,con le lacrime agli occhi,e Ron la guardò ferito.

“non è…non è il momento”

Ron annuì

“sei arrabbiato?”

“no”

Hermione continuò a singhiozzare come una bambina,seduta sul sedile della macchina con il capo abbassato.

“puoi lasciarmi solo?”

Lei annuì,e Ron scese dalla macchina.

“ti lascio questa,raggiungi gli altri…io..tornerò

“torno io a casa Ron,quella è la tua famiglia”

“è anche la tua famiglia,vai là”

Detto questo si smaterializzò,ed Hermione rimase seduta su quel sedile,a piangere,fino a che il sole non scese oltre le colline.













Spaziettino Dell’Autrice:








Eccomi qua.

Di nuovo,e mortalmente in ritardo.

Di aver lasciato questa fanfiction praticamente a metà per più di un anno mi dispiace tantissimo,perché è una storia a cui tengo molto,ma quest’anno non è stato dei più facili o dei più piacevoli,soprattutto non ho avuto né ispirazione,né tempo,né,perdonatemi,voglia,forse perché ero troppo concentrata sui miei problemi o sulle mie sofferenze per poter scrivere,o fare qualsiasi altra cosa.

Ma sono tornata.

Non posso dire con esattezza con quanta frequenza aggiornerò,ma cercherò di farlo il più spesso possibile,ma vi giuro che questa storia non è conclusa qua.

Che anche dovessi tornare tra un anno la storia andrà avanti,di questo potete fidarvi.

Purtroppo oggi non ho il tempo materiale per ringraziare chi ha recensito,o anche solo letto,ma dalla prossima volta vi ringrazierò^^

Spero che avrete voglia di lasciare un commentino,perché ci tengo molto,e a voi costa poco^^

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