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Hermione fissò la piccola finestra da cui entrava un flebile fascio di
luce
In Amore e Guerra tutto è lecito
prologo
Hermione fissò
la piccola finestra da cui entrava un flebile fascio di luce.
Perché se
n’era andato?
Ora che
voldemort era scomparso, ora che potevano stare insieme, vivere senza più
nascondersi, essere felici…lui se n’era andato.
Erano li, l’uno
di fronte all’altra.
Lei arrivata
di corsa nell’ala della villa dove si sarebbe svolta la battaglia.
Lui con la
maschera argentata e la bacchetta sguainata.
L’aveva
fissata e si era tolto la maschera, le aveva sorriso, come solo lui sapeva fare
e poi era stato colpito.
Lei aveva
corso verso di lui, si era accasciata accanto a lui.
E lui l’aveva
fissata.
Ora che stava
finendo tutto, ora che voldemort era morto lui se n’era andato.
Lei lo
guardava, mentre le lacrime sgorgavano dai suoi occhi.
“no…”
Lui le
sorrise.
“mi spiace”
“ora che potevamo stare
insieme…no, draco non puoi lasciarmi…”
“mi spiace, ti amo”
Si spense cosi
tra le sue braccia.
Hermione si
asciugò la lacrima che le era scivolata lungo la guancia, mentre rivangava il
passato.
Sentì bussare
alla porta.
“visite”
“avanti”
Harry entrò, fissandola
dolcemente.
“ciao herm”
“tanto che non
ci vediamo eh?”
Lei sorrise
amaramente
“sei anni…”
“il mese prossimo
uscirai”
“eh?”
Harry annuì
“si…ti ho fatto
scontare la pena…sei anni sono più che sufficienti per non aver fatto niente”
“ho fatto qualcosa, ho
sposato un mangiamorte”
Harry si
sedette sul letto.
“facciamo tutti degli
errori”
Hermione lo
sapeva.
Non si era mai
pentita di quell’errore, e in quei sei anni nella prigione dei maghi, piccola
filiale di azkaban, aveva riflettuto, l’avrebbe sposato altre mille volte, pur
sapendo come sarebbe andata a finire.
“dove pensi di andare?”
Lei lo fissò
“quando uscirai”
“non lo so...”
“puoi venire da noi, ginny
sarebbe felice”
Hermione
insipirò.
“non lo so harry…”
Ginny entrò, spalancando
la porta
“eh no!tu verrai e
basta!”
“gin”
Hermione le
sorrise.
“fine visita!”
Harry fissò il
carceriere
“anche per il
ministro?”
“cinque minuti!”
Hermione fissò
harry
“tu... ministro?!”
“congratulazioni
harry!”
“grazie…comunque devi
venire, ti aspettiamo”
Ginny si
asciugò una lacrima
“a tra un mese herm”
Eccomi con
una nuova fic!fan di missione speciale, non vi preoccupate, continuo anche
quella!contrariamente alle premesse del prologo non è una draco/herm ma una ron/herm, che si svilupperà più avanti nella storia, ho un bel po’ di ideuzze per continuarla…fatemi sapere cose ne pensate, lasciate una
recensione!!!
Hermione sorrise,mentre,seduta nella lussuosa macchina del ministero,si
fermava davanti alla mastodontica villa potter
Capitolo 1:
Non vi lascerò
Hermione
sorrise, mentre, seduta nella lussuosa macchina del ministero, si fermava davanti
alla mastodontica villa Potter.
Scese mentre
un elfo domestico apriva il portone sorridente.
“i signori l’aspettano,
mi dia le valigie”
Allungò le
mani, mentre Herm lo fissava accigliata.
“le porto io, grazie…”
“Juls signora”
Hermione
sorrise.
“grazie Juls”
Entrò dentro
la lussuosa casa trascinando i bagagli e sorrise, quando la porta della cucina
si aprì, rivelando una Ginny totalmente infarinata.
“Herm!!”
Le corse
incontro, abbracciandola e cospargendola di farina, poi la fissò dolcemente.
“sei ancora più magra
di quanto ricordassi, Herm!”
Poi fissò le
valigie e Juls accanto a Hermione che fissava ancora le
valigie sconcertato.
“non cambierai mai eh Herm?!”
Lei la fissò
interrogativa, poi fissò le valigie che si stava portando e l’elfo accanto a se,
poi scosse la testa sorridendo.
“certe cose non
cambiano mai!”
“bella cas... AH!!”
Un proiettile
scuro, o meglio quello che le era sembrato, era appena
passato sopra la sua testa.
“cos’er…”
“JAMES!”
La voce irata
di Ginny fece fermare quel proiettile, che si rivelò essere un bambino di
cinque anni e mezzo, con i capelli corvini e gli occhi blu, che portava in
collo una bambina ridente con i capelli rossi e gli occhi verdi.
“fai scendere tua
sorella!”
La bambina si
attaccò al colo del fratello.
“no!!io
no tendo!”
“mamma, papà ha detto
che potevamo fare un giro!”
Ginny scosse
la testa, trattenendo le risate.
“Harry James Potter, togliti
quel mantello, tuo figlio ha cantato”
Una figura
apparve poco più in la dei bambini, e sorrideva amabilmente a Ginny.
“Ginny tesoro…”
Poi si voltò
verso James.
“spione!”
“non litigare con tuo
figlio, Harry, e scendi dalla scopa, ti ricordi chi arriva oggi?”
Harry sorrise,
fissando la figura accanto a Ginny e scendendo velocemente ad abbracciarla.
“Herm!ciao!”
Il bambino
fissò Ginny e il suo grembiule infarinato e sbuffò.
“papi!mamma
cucina!andiamo a pranzo fuori?”
Ginny fissò
James e poi Harry, che ridevano sotto i baffi e poi sbuffò, imbronciandosi.
“non cucino male!”
Harry la fissò,
ridendo.
“non dicevamo questo, tesoro”
Poi fissò Herm
“mi spiace se per il
tuo ritorno non avrai un pranzo decente, Herm, ma avevamo gia preparato tutto
qui, e non possiamo uscire”
James fissò
hermione, sorridendo.
“è lei la ospite, mamy?”
“ci sono ospiti Ginny?”
La porta si
era nuovamente aperta, rivelando un Ron con un paio di pantaloni neri e i
capelli scompigliati, e in mano un bicchiere di latte e gli occhi chiusi, strofinati
dalla sua mano chiara.
“mi pareva di avertelo
detto Ron”
Lui continuò a
strofinarsi gli occhi chiusi.
“non ricordo Ginny, chi
è?”
Ginny fissò
suo fratello e poi Hermione, che lo fissava con la bocca spalancata.
“Hermione, Ron”
Ron spalancò
gli occhi blu, mentre il bicchiere di latte scivolava dalle sue mani
infrangendosi sul pavimento.
La fissò per
una frazione di secondo e poi salì correndo.
Hermione fissò
lo sguardo a terra.
“vive qui?”
Ginny la
fissò.
“sì Herm”
Lei alzò lo
sguardo, prendendo nuovamente le valigie da terra.
“beh, allora mi spiace
Gin, ma non posso rimanere”
“Herm, per favore, fai
una prova”
Lei scosse la
testa.
“per favore Herm!”
Harry l’aveva
fissata seriamente.
“ci sei mancata troppo
Herm per lasciarti andare cosi. Sei mancata anche a lui. Lo capirà,tardi ma lo capirà… prova, per favore”
Lei fissò gli
occhi lucidi di Ginny e Harry e annuì, sorridendo lievemente.
Doveva provare,
per loro.
“sarà difficile!”
James rise, facendo
un giro della morte con la scopa.
“zia Herm rimane, zia Herm
rimane!”
Ginny fissò
terrorizzata la figlia, che rideva attaccata al collo del fratello
mentre questo faceva mille acrobazie sul soffitto della villa.
“JAMES!!FAI SCENDERE TUA SORELLA DA QUELLA SCOPA!”
Il bambino
rise, scendendo dalla scopa e portando in collo la sorella.
“hermione, ti presento
James e Lily”
Hermione
sorrise nuovamente.
“e anche il bambino che
nascerà tra
Sette mesi!”
Hermione
sorrise entusiasta, mentre Harry fissava Ginny con la bocca spalancata.
“sei... sei…”
Ginny sorrise.
“incinta, si”
Harry corse ad
abbracciare Ginny, e Hermione provò una fitta all’altezza dello stomaco.
Il ricordo del
volto di draco quando gli aveva detto che era incinta le era tornato alla mente,
seguito dal ricordo del suo viso spento e dal viso del dottore che le diceva
che in seguito allo shock aveva perso il bambino, l’unica cosa che le rimaneva
di lui.
Le immagini
ricominciarono a vorticarle intorno, e poi il buio.
@
Hermione aprì
lentamente gli occhi, in tempo per scorgere dei capelli rossi che prima c’erano
e poi erano spariti velocemente dietro la porta.
Ginny bussò
lentamente scuotendo la testa.
“mi hanno detto che ti
sei svegliata, Herm”
“non eri tu?”
Ginny scosse
la testa.
“lo hai visto?”
Hermione annuì
e ginny alzò le spalle.
“che campione di
spionaggio, mi chiedo perché faccia l’auror!”
Hermione
sorrise lievemente.
“abbiamo chiamato una
medimaga. Ha detto che non hai niente, sei solo svenuta”
Poi la fissò
apprensiva.
“è stata colpa nostra?”
Hermione
scosse la testa
“brutti ricordi”
Ginny si
sedette sul letto.
“hai molti brutti
ricordi?”
“si…anche molti belli, ma
tutti rovinati. Vuoi davvero sapere perché sono svenuta?”
Ginny annuì.
“beh, Harry mi aveva
fatto tornare alla mente l’immagine del viso di Draco quando
gli dissi che ero incinta”
Sorrise, socchiudendo
gli occhi e ricordando.
“era l’uomo più felice
della terra. Gli occhi gli brillavano. Mi aveva abbracciato e aveva detto che, dopo
l’ultima battaglia, saremmo scappati e saremmo stati veramente una famiglia.
Finalmente sereni, finalmente completamente felici.”.
Ginny le
sorrise.
“me lo disse anche Harry,
anche io gli avevo detto quel giorno che ero incinta di James”
Hermione
riaprì gli occhi.
“il giorno dopo ci fu
la battaglia finale, e io vidi Draco morire. Lo shock mi fece perdere il
bambino, e lì l’unica cosa che mi ricordava Draco”
Ginny la
fissò.
“io ricordo le facce di
tutte quelle donne i cui mariti non sono mai tornati”
Socchiuse gli occhi, sospirando.
“Tonks, Calì, Luna,e tante altre”
“chi è morto?”
“tanti Herm, tantissimi.
Il giornale era solo e solo nomi. Quante volte ho cercato nei giornali pregando
di non vedere il nome di qualcuno che conoscevo. Neville, Lupin, Malocchio, Seamus…”
Sospirarono
nuovamente.
“poi un giorno ho visto
Harry e Ron che arrivavano sorridendo…non dimenticherò mai quell’attimo, ho visto
ricomparire le mie certezze tutte insieme. Alcune delle poche persone che sono
rimaste”
“delle
tua famiglia…chi…”
“Fred e George. Prima
di partire avevano detto che se uno dei duefosse morto,l’altro si sarebbe
tolto la vita insieme con lui. Pensavamo scherzassero, invece cosi hanno fatto.
E Percy, Charlie.”
Ginny si
asciugò una lacrima che era scivolata lungo le sue guance.
“ma ora tutta la mia
famiglia è qui. Non ci lascerai vero Herm?”
Lei scosse la
testa.
“non vi lascerò”
ECCO IL NUOVO CAPITOLO
DELLA FIC.IN QUESTI PRIMI CAPITOLI AGGIORNERò
LENTAMENTE,DATO CHE DEVO DARE LA PRECEDENZA ALL’ALTRA MIA FIC “MISSIONE SPECIALE” CHE è QUASI ALLA
CONCLUSIONE…PERò STASERA AVEVO L’ISPIRAZIONE ED HO DECISO DI SEGUIRLA,SCRIVENDO
QUESTO PRIMO CAPITOLO DELLA FIC.SPERO VI SIA
PIACIUTO,SE AVETE CRITICHE,COMPLIMENTI O SEMPLICI COMMENTI DA FARE
LASCIATE UNA
RECENSIONE
O
INVIATEMI UN E-MAIL.
RINGRAZIAMENTI:
redRon.ciao!inanzitutto
grazie per aver recensito,comevedi ho
scritto il primo chap della fic,spero ti sia piaciuto!kiss kiss
Moonlightrage:ciao!ringrazio anche te per aver recensito,e per
i complimenti.in effetti
l’inizio è difficile,perché far si che hermione dimentichi draco troppo in
fretta(anche se sono gia passati sei anni ed è bene ricordarlo)la
rovinerebbe,dato che hermione risulterebbe troppo superficiale.cmq spero che questo primo chap ti sia piaciuto!fammi
sapere!kiss kiss
:ciao!grazie per aver recensito e per i complimenti,mi scuso se non ho
aggiornato prestissimo ma sto dando la priorità all’altra mia fic che è quasi
alla conclusione!kiss kiss
"Niente
desideriamo di più di quello che non ci è consentito.”.
Hermione scese
le lunghissime scale della villa e entrò nella cucina completamente vuota.
Ginny e Harry
erano a lavoro, James e Lily dalla signora Weasley…e Ron…beh, Ron non sapeva
dove fosse, dato che aveva fatto a meno di interessarsene, come aveva fatto
nell’ultimo mese.
Lo Aveva visto
on sì o no tre volte, e tutte comprendevano semplicemente l’incontrarsi a metà
scale.
Dove pranzasse
e cenasse, e passasse anche la maggior parte del tempo era un mistero.
Prese la tazza
che Ginny le aveva comprato, una splendida tazzona celeste con disegnata una
faccina che leggeva un libro, e, ogni tanto, borbottava un “studiare, studiare,
studiare” che evidentemente Ginny aveva trovato divertente.
Sì verso il
latte, prendendo quelli che erano i suoi biscotti preferiti dalla credenza.
Grattastinchi,
che oramai era talmente vecchio che avrebbe potuto essere il gatto d’infanzia
di Nicolas Flamel, saltò pesantemente sul tavolo, e si acciambellò davanti a Hermione.
Lei si sedette,
sorseggiando il latte e fissando la tazza, che le sorrise.
La porta si
aprì, e Ron, completamente insonnolito, fece la sua comparsa in cucina.
Fissò Hermione
che prendeva il latte e spalancò gli occhioni azzurri.
Poi si voltò e
Hermione aprì la bocca per fermarlo.
-p…puoi... rimanere-
E scoprì, che
dopo otto anni la sua voce tremava ancora, quando parlava con Ron.
Il ragazzo si
voltò nuovamente, guardandola di striscio.
Sembrò
riflettere sulla proposta e poi alzò le spalle, avvicinandosi alla credenza e
trovandola vuota.
Guardò sul
tavolo e sorrise leggermente, incontrando il pacco dei suoi biscotti preferiti
lungo il tragitto.
Fece per
avvicinarsi e poi si bloccò, fissando leggermente Hermione che aveva preso il
pacco.
Lei aveva
alzato lo sguardo, incontrando gli occhi di Ron che guardavano la sua mano
contrariati.
Lei arrossì e
poggiò il pacchetto, porgendoglielo.
-sc…scusa…non sapevo
fossero i tuoi biscotti-.
Ron prese il
pacchetto, prendendo una manciata di biscotti e poggiandolo nuovamente sul
tavolo.
-ecco chi li mangiava-
Fu l’unico
momento in cui Hermione, quella mattina, credette di poter sentire la sua voce.
Vide Ron che
rifletteva, concentrato, e bloccò un sorrisetto che stava nascendo sul suo viso.
Poi il ragazzo
si voltò verso di lei, che sobbalzò, quando sentì la sua voce uscire nuovamente
dalla sua bocca.
-senti, ma quanto sei
stata dentro?-
Hermione rifletté
bene sulla domanda, quanto sei stata dentro sembrava più la domanda che uno
scaricatore di porto potesse fare al suo compagno di lavoro, ma decise che il
tono che utilizzava Ron non era affar suo.
-sei anni-
-oh…-
Poi Ron si
alzò e uscì lentamente dalla stanza.
Hermione
rimase piuttosto sconvolta per tutta la mattina, che passò tra la televisione e
l’enorme biblioteca della villa.
Ginny entrò,
mentre Hermione preparava il pranzo e sorrise.
-è una delle prime
volte che entro in questa stanza è c’è profumino, a parte quando cucinano gli
elfi-.
Hermione
sorrise, assaggiando leggermente il sughetto.
-James, Lily e Harry ti
saranno grati per l’eternità-.
Poi fissò
contrariata il soffitto.
-uffa. Mia madre è cosi
brava a cucinare, e io sono negata!-.
Hermione
sorrise all’amica, che fissava ogni suo movimento concentrata.
Poi la fissò
nervosamente.
-Herm…senti…oggi per
caso mio fratello ti ha parlato?-.
Hermione annuì
e poi si voltò.
-glielo hai detto tu?-
Ginny fissò
l’amica e fece per aprire bocca, ma poi annuì.
Hermione
sorrise leggermente.
-grazie...ma come mai
non pranza con noi?-.
Ginny alzò le
spalle.
-prima pranzava insieme
a noi…-
-mi spiace di avervi
privato della sua presenza-.
-prima o poi tornerà a
pranzare qui-
Harry entrò
nella stanza, annusando, e poi fissò Hermione con gli occhi quasi lucidi dalla
contentezza.
Si lanciò ad
abbracciarla, seguito poi da James e Lily che avevano annusato il delizioso
odorino.
Dopo il
delizioso abbraccio di gruppo, dovuto alle fantastiche doti culinarie di Hermione,
si sedettero a tavola.
Dopo pranzo,
Harry si avvicinò a Hermione, che si era buttata sul divano.
-Herm…pensavo che
potrei trovarti un lavoro al ministero…-.
Hermione aprì
gli occhi, storcendo la bocca.
-non voglio un lavoro
solo perché sono tua amica, Harry-.
Harry sospirò.
-Herm, io ti offro un
lavoro perché so che per te stare senza far niente è degradante, e perché so
quale persona diligente ed eccezionale tu sia-.
-lo so, Harry, ma non
mi va che gli altri pensano che sia una raccomandata. Troverò un lavoro da sola,
e se entro settembre non riuscirò a fare il lavoro che mi piace, ti chiederò
una mano ok?-.
Harry annuì.
-che lavoro ti piace?-
Hermione
sorrise leggermente.
-non lo dico per ora.-
Harry sospirò,
scrollando le spalle e alzandosi.
Poi le
sorrise.
-ok Herm…ora vado.-
Con un sonoro
pop scomparve dalla vista di Hermione, che si ributtò sul divano.
Dopo che Ginny
ebbe accompagnato James e Lily alla tana, e fu andata a lavoro, Hermione si
rese conto, come tutti i pomeriggi, che era sola.
Decise di
visitare la villa, cosa che avrebbe impiegato almeno quattro ore della sua
giornata.
Visito almeno
trenta stanze ricoperte di oggetti, e fu quando arrivò ad una stanza circolare
che trovò qualcosa che le sarebbe veramente interessato.
Lo specchio
delle brame.
Nonostante non
l’avesse mai visto, aveva ascoltato spesso i resoconti di Harry quando lui lo
aveva scoperto, e anche il racconto dello stratagemma ideato da Silente per
prendere la pietra filosofale, e, in quel momento, nonostante tutti gli avvertimenti
che sapeva Silente aveva fatto a Harry, non trovò niente di male nel perdersi
nell’immagine di lei e Draco abbracciati.
Era questo che
vedeva.
Lei e lui, ancora
insieme, ancora felici.
Una lacrima
scivolò lenta sulla sua guancia, mentre, toccando lo specchio, si rese conto
che quello non sarebbe più potuto essere possibile.
Rimase lì ore,
a contemplare quell’immagine.
Harry bussò
leggermente alla porta, e poi entrò, senza che lei se ne accorgesse.
-Herm-
Lei si voltò
leggermente.
-si?-
-hai scoperto i piaceri
dello specchio delle brame-.
Hermione
annuì.
-tu cosa vedi adesso?-
Harry sorrise.
-vedo ancora i miei
genitori Herm…ora ho tutto quello che voglio-.
-allora anche io vedrò
sempre Draco?-
-finche non ti
arrenderai alla realtà che non tornerà e ti rifarai una vita si-.
Hermione
sospirò.
-non voglio
allontanarmi dallo specchio.-
Harry sospirò.
-sapevo che l’avresti
trovato, e mi preoccupa questa cosa Herm-.
-perché?-
-potrebbe evitarti di
rifarti una vita, Herm…per cui lo sposterò domani, se non mi giurerai di non tornarci-.
-Harry…non puoi
togliermelo-
-devo, Herm…lo faccio
per te-
Lei scosse la
testa nervosamente.
-no-
Numerose
lacrime cominciarono a rigarle il viso, e Harry l’abbracciò dolcemente, mentre
lei singhiozzava nervosamente.
-non è reale
quell’immagine Herm…lui non tornerà!-.
Hermione
sospirò asciugandosi nervosamente gli occhi.
-scusa Harry-
Lui scosse la
testa.
-non importa Herm…-
Hermione uscì
lentamente dalla porta, osservando il sole che oramai sparito oltre le colline,
colorava il cielo di rosso.
Scesero in
silenzio, ritrovandosi in cucina.
Hermione
sospirò e si mise il grembiule che aveva appeso quella mattina, scorgendo
l’occhiata preoccupata che Harry le aveva rivolto.
Poi aveva
sorriso.
-è passata, Harry-
Lui sorrise, e
poi la guardò grato, mentre lei prendeva le pentole pronta a cucinare.
Quando Ginny e
i bambini tornarono, l’immagine dello specchio sparì dalla mente di Hermione, spodestata
dal vociare allegro di James e Lily, che le saltellavano attorno guardandola
mentre cucinava.
Si sedettero
al tavolo, e al sentire il buon odore che si era sparso per la casa, la testa di
Ron affiorò nella cucina.
-ha cucinato l’elfo, Harry?-
-no, Hermione.-
-ah-
Ron fissò
deluso il tavolo, e poi sospirò, mentre la sua testa spariva nuovamente oltre
la porta.
-p…puoi rimanere-
La voce di Hermione
era affiorata tremante e nervosa dalle sue labbra, ma aveva sortito l’effetto
sperato.
Ron si era
affacciato nuovamente, e poi era entrato, sorridendo leggermente.
-grazie-
La sua voce
era diversa, più matura, ma aveva ancora quel tono cosi…Ron.
Si era seduto
accanto a James, e aveva preso il mangiare.
Dopo mangiato
avevano parlato un po’ con Harry, mentre Hermione giocava con Lily.
Ron si era
alzato, Poi aveva guardato Hermione leggermente imbarazzato.
-grazie per la cena, Hermione,
era buona.-.
Lei aveva
sorriso imbarazzata, mentre Ron usciva velocemente dalla stanza.
Ginny aveva
sorriso e poi l’aveva guardata.
-giuro che non gliel’ho
detto io-
Hermione
sorrise, poi si alzò.
-ora vado a dormire-
Poi guardò Harry.
-è stata una giornata pesante,
ma domani non si ripeterà.-.
Harry annuì, come
sempre aveva capito.
Hermione salì le
scale pensierosa.
No, per quanto
il desiderio di vedere ancora Draco allo specchio fosse forte, la sua
razionalità era più potente.
Alzò gli occhi
dal pavimento, incontrando quelli blu di Ron.
-notte-
Semplici
parole le sue, che però a Hermione riempirono il cuore di gioia.
Stava
riacquistando la sua amicizia.
"Un
passo alla volta mi basta."
Commento
dell’autrice:
Eccomi qua,con il nuovo capitolo della fic…finalmente ho finito “missione speciale” e mi dedicherò completamente a
questa,che non sarà lunghissima come l’altra…almeno spero…
Spero che questo chap
vi sia piaciuto…ron ha cominciato a essere più socievole con hermione,e
chissà…
Ma non anticipo niente,per ora godetevi questi chap,che sono ancora “l’introduzione” della storia…
Vi invito
come sempre a lasciarmi una recensioncina!
mi farebbe davvero
piacere sapere cosa ne pensate!kiss kiss
ringraziamenti
allora,inanzitutto ringrazio
tutti per aver recensito,mi fa davvero piacere avere cosi tante recensioni!
Vi
ringrazio enormemente per i complimenti che mi avete fatto nelle vostre
recensioni!dire che vi adoro e poco!!
Continuate
cosi!!kiss kiss
ProngsHarryJames:ciao!eheheh…tra pochi chap entreremo nel vivo della fic,spero
che anche questo chap ti sia piaciuto!
redRon:sono felice
che ti piaccia!eccoti accontentata con il chap nuovo!
SiJay:anche
io penso che i figli di harry e ginny,o in generale i figli di harry,si possano
chiamare cosi…la trovo una cosa dolce e carina!kiss kiss
misfatta91:sono felice
che tu segua anche questa mia fic…ora che missione speciale è conclusa puoi
dedicarti a questa!kiss kiss
Ginny06:grazie,sono davvero felice che ti piaccia!
Deepderk:ciao!sono
felice che l’inizio della fic ti piaccia,tra poco entreremo nel vivo!
funkia:ciao,sono felice che il chap ti
sia piaciuto cosi tanto,spero che per questo sia stato lo stesso!kiss kiss
xxx:no,la
terza parte l’ho postata oggi!kiss kiss
sweet_girl:ciao!sono
felice che la fic gia ti piaccia!spero anche io di riuscire a farla bn come missione speciale,anche se sarà moooooolto
più corta!io personalmente adoro tt le coppie,apparte ron/draco e herm/piton,anche se cmq draco e ginny
rimangono al top delle mie coppie preferite,seguiti da ron/herm!come vedi dp 1 po’ ho aggiornato,e ora lo farò più velocemente,dato
che missione speciale si è conclusa!kiss kiss
theprincess:ciao!sono
felice che la storia ti stia piacendo cosi tanto,e che tu stia continuando a
seguirla,sono anche felice di essere riuscita a trasmetterti tante
emozioni!come vedi ho continuato la storia,e dato che l’altra è finita ho
intenzione di dedicarmi unicamente a questa!kiss kiss
Hermione sorrise,sbadigliando leggermente e scendendo le scale come ogni
mattina
Capitolo 4:
Il compleanno
“Dietro ogni nuvola,
c'è un raggio di sole che non aspetta altro che uscire.”.
Hermione
sorrise, sbadigliando leggermente e scendendo le scale come ogni mattina.
Entrò in
cucina, certa che come sempre, Ron sarebbe stato lì a mangiare i biscotti.
Lo vedeva
ormai sempre più spesso, a colazione, pranzo e cena, e poi spariva, improvvisamente,
e riappariva sempre per i soliti pasti.
Ron alzò gli
occhi dal latte e poi la guardò di sfuggita, tornando poi a mangiare il latte.
Lei si sedette
distante da lui, afferrando i biscotti.
Fece colazione
in silenzio, finche la sua tazza gridò “studiare studiare studiare!!”
E Ron scoppiò
a ridere, incapace di trattenersi.
Hermione lo
fissò sorridendo leggermente, e poi, quando ebbe smesso, Ron si alzò, facendo
un cenno e sparendo fuori della cucina.
Hermione finì
di fare colazione, ritrovandosi come sempre da quasi due mesi a quella parte, senza
di niente da fare.
Aveva letto
tutti i libri della biblioteca, e visitato ogni singola stanza della casa a
fondo.
Aveva aiutato
gli elfi domestici a sistemare le loro camere, e aveva perlustrato ogni
millimetro della foresta che circondava il maniero dei Potter.
Poi sorrise, ricordandosi
di quelle foto che aveva intravisto in soffitta, e che ritraevano quegli otto
anni passati lontani.
Arrivò
velocemente in soffitta, aprendo l’enorme scatolone che le conteneva, e aprì il
primo album che trovò, incontrando subito gli sguardi felici di Ginny e Harry, al
castello, che si sorridevano e poi salutavano al fotografo.
Anche nelle
altre foto c’erano loro, prima soli, poi con Luna e Neville, poi il giorno dei
diplomi, tutto il periodo di Hogwarts le stava passando davanti, intrappolato
in quelle foto incellofanate.
Aprì un altro
album, e Ginny e Ron la salutarono dalla foto, abbracciati davanti alla tana.
Ricordava
quella foto.
L’aveva
scattata lei.
Voltando
pagina, incontrò l’Hermione che era stata, abbracciata a Ginny, poi a Harry.
In un'altra
foto, lei con l’espressione da maestrina fissava Ron, sorridendo poi e
lasciandosi abbracciare.
Il suo passato
scorreva cosi, davanti al suo viso.
Giornate
passate alla tana, a fare a gavettoni, a parlare, a sognare.
Aprì altri
album, il matrimonio di Ginny e Harry, le foto con i bambini.
Un pezzo di
giornale scivolò fuori da un album, e Hermione lo prese, trattenendo
leggermente il fiato.
Lei e Draco, abbracciati,
il giorno del loro matrimonio, stavano tagliando la torta ridendo, e poi si
erano baciati.
In alto, un
titolo in nero spiccava sugli altri
“il matrimonio di Draco Lucius Malfoy”
Il figlio di Lucius Albert Malfoy, ha oggi convolato a
nozze con Hermione Jane Granger, leggendaria migliore amica di Harry James Potter…
Poggiò
nuovamente il pezzo di giornale dentro l’album, posandolo nella scatola, a
alzandosi.
Per un attimo,
lo specchio delle brame le tornò alla mente, ma poi Hermione scacciò il
pensiero.
Non era reale.
Sospirò, uscendo
dalla soffitta.
Scese le scale
e improvvisamente, delle voci resero la sua giornata decisamente migliore.
Entrò in
cucina, dalla quale provenivano, e vide che era tutto tremendamente buio.
Non che avesse
paura del buio, ma anche quello le riportava alla mente ricordi dolorosi.
Fece per
prendere la bacchetta, quando un gruppo di persone saltò fuori da dietro il
tavolo, con un’enorme torta al centro appena accesa, che illuminava tutta la
stanza.
Ginny sorrise.
“auguri Herm!”
Auguri Herm.
Hermione spalancò
la bocca.
Il suo
compleanno.
Oggi era il 20
aprile, cioè il suo 25° compleanno.
Sorrise, mentre
James e Lily la portavano verso la torta, e con un soffio spense le candeline.
Harry accese
la luce, mentre Colin Canon scattava un’altra foto a Hermione.
Lei si lasciò
abbracciare da tutti gli amici che non vedeva da sei anni e che erano accorsi
quel giorno.
C’era Tonks, che
aveva i capelli grigi(come, le disse Ginny, da quando Lupin era morto)Luna, Cali,
tutte donne che avevano perso i mariti come lei.
C’erano un
sacco di compagni di scuola, Tassorosso, Corvonero e…Serpeverde.
Quando vide Blaise
che le veniva incontro cominciò a correre, saltandoli addosso e facendolo
cadere.
Continuò ad
abbracciarlo mentre lui si rialzava, e quando si staccò aveva tutti gli occhi
lucidi.
Gli asciugò
leggermente con la mano, abbracciandolo poi nuovamente, trattenendo a stento i
singhiozzi.
Uno dei suoi
migliori amici.
L’unico che
aveva conosciuto Draco per chi era davvero, l’unico che l’avesse apprezzato
realmente.
Sospirò, allontanandosi
da lui e trascinandolo verso Ginny, che porse la mano sorridendo gentilmente.
Lei e Blaise
se la strinsero, e poi Blaise si voltò verso Harry, fissandolo.
Lui lo guardava
leggermente schifato, e Hermione giurò di aver sentito borbottare un –bleah, Serpeverde-
prima che Ginny piantasse una gomitata nello stomaco a Harry e questo gli
stringesse la mano.
Hermione si
voltò nuovamente verso Blaise.
-come sei
riuscito a non farti mettere dentro?-.
-beh, Herm, non
ho mai fatto niente, come te e…beh, sono stato fortunato. Mi spiace per te-
Lei annuì.
-noi non
avevamo fatto niente-
Poi sospirò.
Neanche Draco
aveva fatto niente.
Schivava semplicemente
le magie che gli auror gli inviavano.
Non aveva mai
colpito nessuno.
E quell’Auror,
che se ne era fregato, aveva lanciato la maledizione mentre se ne stava andando,
insieme agli altri Auror.
Erano tutti
felici, in quel momento, gli auror avevano vinto.
Voldemort era
morto, Draco sarebbe stato scagionato e avrebbero vissuto felice e…
-non pensarci-
Hermione alzò
leggermente lo sguardo verso Blaise.
-rimuginarci
non cambierà niente…quel che conta è cambiare il futuro.-.
Hermione sospirò.
No, in quel
momento non ne era convinta.
Ma ben presto,
anche lei lo avrebbe capito.
"Una massima è
come un'esperienza nella vita: hanno un inizio, hanno una fine, ed entrambe
quando le abbiamo concluse ci fanno riflettere.”.
Vi invito a leggere “almeno credo” che e il prequel di
questa fic, il primo appuntamento di draco ed hermione!
Ecco qua il nuovo capitolo,è corto e non è decisamente un Granche,ma in questi giorni sono stra impegnata con gli
esami(domani ho gli orali!help!)
Ma prometto,dato
tutto il tempo che avrò a disposizione(anche se la maggior
parte verrà speso fuori) che cercherò di aggiornare velocemente e capitoli sempre abbastanza lunghetti
Questo chap è più un intermezzo,ma mi
serviva!!!
Lasciate una recensioncina,per favore!!!pleaseeeeeeeeeeeee!
Ringraziamenti:
inanzitutto,come
sempre,ringrazio tt quelli che hanno recensito!le
vostre recensioni sono quello che mi fanno andare avanti!grazie mille per i
complimenti che fate a me e alla fic!kiss kiss
James e
Lily:bello il nuovo nome,sono felice che
anke qst chap ti sia piaciuto!kiss kiss
Funkia:ciao!anke
io adoro la coppia ron/herm,ma se fossero stati insieme fin dal principio non
avremmo avuto la ficXDXD!kiss kiss
theprincess:sono
felice che il vedere il nuovo chap della mia fic pubblicato ti faccia cosi
felice!spero stavolta di non averti fatto aspettare molto,nonostante i problemi
di efp!sono felice che le coppie che prima nn ti piacevano molto ora ti
piacciano,e che soprattutto parte del merito sia di questa fic!è un grande
onore!kiss kiss
redRon:beh,non che ci volesse cosi tanto a
riconquistare ronnie eh.XDkiss kiss
DeepDerk:ciao!sono
felice che la mia fic ti abbia trasmesso tante emozioni!in effetti lo specchio
delle brame è un po’ una tortura emotiva!beh,prima di parlare di amicizia non
passerà tantissimo,anche perché i chiarimenti fanno miracoli…ma non anticipo
nulla!!x la canzone,la ascolterò al + presto!kiss kiss
Arkadio:ciao!sono
felice che l’idea ti piaccia!io sono sempre stata x le ron/herm + o meno da qnd ho conosciuto il mondo delle fic!sono felice che l’idea
della citazione di silente ti sia piaciuta…in effetti anche io avrei visto bene
harry come preside,ma mi pareva troppo giovane…non so,ho come idea del preside
silente…anche se non lo è più…
Riguardo a herm…ahahahah…non posso svelare niente @_@
XDXDXD!kiss kiss
“Alcune
cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del
linguaggio e delle abitudini”
Hermione scese
le scale barcollando un po’, la sbornia che aveva preso ieri sera quella
mattina le forniva solamente uno scarso equilibrio e un bel po’ di mal di
testa.
Blaise aveva
cominciato a portarle alcolici, e lei giù come noccioline, almeno era questo
che si ricordava.
Entrò in
cucina, quel giorno era domenica, di conseguenza un buon odorino di frittelle
bruciate era sparso in cucina.
Hermione
sospirò, mentre Harry la fissò speranzoso, e poi indicò con un cenno Ginny che
cucinava e borbottava.
-Ginny, tesoro, lascia
che faccia io-
-ma Herm, tu stai
male!dopo una sbornia del genere è gia molto che tu stai in piedi-.
-Gin, Herm ha
ragione…non è il caso che stiamo male tutti no?-.
Ginny fece la
linguaccia a Harry, sedendosi poi sulle sue ginocchia e accarezzandosi
lievemente il pancione.
Hermione si
voltò verso di loro, appoggiandosi poi al mobile.
Maledetto mal di
testa.
Si tastò la
fronte.
Oh, ottimo, scottava.
Sbuffò, voltandosi
nuovamente e afferrando i piatti in cui aveva messo le frittelle.
Fece per
portarli a tavola, quando un altro giramento di testa la colpì.
-Herm…tutto ok?-
Lei annuì, cercando
di sorridere.
Lei non aveva
mai la febbre.
Prese i piatti,
ma un altro dolore in una parte che in quel momento non aveva nessuna voglia di
identificare la colpì, si appoggiò alla credenza, chiudendo gli occhi.
Pressione
bassa, ecco.
Era l’unica
cosa di cui soffriva, e per lei la più tremenda.
Scivolò a
sedere, mentre Ginny la guardava preoccupata.
-Herm…-
Harry prese i
piatti che hermione aveva in mano e poi si appoggiò accanto a lei.
-è solo mal di testa o
è…com’è che si dice?ipo…qualcosa-.
-ipoglicemia…-
Sussurrò piano
la risposta.
Il suo corpo
stava perdendo totalmente le forze.
Improvvisamente
sentì qualcuno sollevarla e caricarsela sulle spalle.
Avrebbe voluto
dire che non serviva, che ce la faceva, ma sapeva che non era vero.
Qualcuno la
poggiò sul letto, prendendo il cuscino e facendole poggiare le gambe lì sopra, poi
le porse una bustina di zucchero, che lei mangiò.
Hermione sentì
il suo corpo riprendere le forze, e aprì gli occhi.
Ron era lì, accanto
a lei, seduto su quel letto.
Un altro ricordo,
stavolta non collegato a Draco le tornò alla mente.
Tutte le volte
che erano stati in infermeria, durante i sei anni in cui era stata amica di Harry,
dopo aver affrontato chissà quali pericoli, lui era li.
Si sedeva
sempre sul suo letto, a guardarla finche non si riprendeva, anche se avrebbe
avuto bisogno di riposo.
-va meglio?-
E aveva ancora
quella voce, quella voce da cucciolino…
-si…grazie-
Lui alzò le
spalle, sorridendo.
-era gia capitato, ti
ricordi?so cosa fare…me lo hai insegnato tu-.
Hermione
annuì.
Poi Ginny e Harry
entrarono in camera, seguiti da James e Lily.
-tutto ok Herm?-
Lei annuì, sorridendo
lievemente.
Poi Ginny
sorrise.
-herm, dobbiamo dirti
una cosa…Ron la sa gia…-.
Ron si voltò
verso Hermione.
-lo dicono a chiunque
sia disposto ad ascoltarli per più di cinque secondi.-.
-abbiamo deciso come
chiamare il bambino…-.
-Sirius!-
Ginny spalancò
gli occhioni blu, fissando Hermione.
-come fai a saperlo?-
Lei sorrise.
-non ci voleva molto
intuito…-
Poi poggiò una
mano sul pancione.
-ciao Sirius!-
Si alzò a sedere,
e Ginny la fissò preoccupata.
-stai bene?-
Hermione annuì
nuovamente, seguendo gli altri in cucina.
Scaldò le
frittelle, e poi si sedettero tutti a tavola.
-come mai oggi sei a
colazione con noi Ron?-.
Ron sorrise,
fissando Ginny che aveva domandato.
-sono sempre a
colazione qui sorellina…-
-ah-
Ginny sorrise
lievemente preoccupata e si alzò, trascinando con se suo fratello.
-mica hai parlato con Hermione?-
-ci salutiamo e basta-
-Ron, io non voglio
ostacolare la vostra amicizia, ma sappiamo tutti e due che la vostra non è mai
stata una semplice amicizia.-.
-Ginny…-
-Ron, non farla
soffrire ancora-
Ron sospirò,
seguendo Ginny in cucina, mentre Hermione li guardava con il sopracciglio
alzato.
Lui non voleva
farla soffrire, non l’aveva mai voluto, ma non riusciva più a salutarla e
basta.
Voleva tornare
come prima…rivoleva la sua Hermione.
Fissò Ginny, che
lo guardava seria.
Ma non poteva.
Si alzò da
tavola, uscendo dalla stanza senza salutare.
Hermione
sbuffò.
-molto gentile!-
Ginny la
fissò.
-sai com’è Ron…-
Hermione
annuì.
-lo conosco fin troppo
bene…-
Si alzò anche
lei, uscendo dalla cucina e dirigendosi verso camera di Ron.
Dovevano
parlare, chiarirsi…
Fece per
bussare, quando la porta si aprì, e gli occhi nocciola di Hermione si incontrarono
con quelli blu di Ron, specchiandocisi dentro.
Lui sospirò.
-è arrivata l’ora -
Lo dissero
all’unisono, e poi si sorrisero.
Forse, non
tutto si era spezzato.
Erano sempre
loro, Ron e Hermione.
"Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo
in quel momento comincia a vivere.”.
Ecco il
nuovo capitolo,anzi il nuovo intermezzo…non voglio anticipare niente,diciamo che quest’intermezzo segna il cambiamento della fic,pressappoco…non ho molto da dire al riguardo…
Spero di
aggiornare al più presto,anche se d’estate l’unico momento che ho per scrivere è la mattina,per cui aggiorno + lentamente…
Vi
invito come sempre,dato che avete letto fin qui alasciare una recensione!
RINGRAZIAMENTI:
INANZITUTTO RINGRAZIO
TUTTI COLORO CHE HANNO RECENSITO,E IMPORTANTISSIMO PER
ME!VI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI A ME E ALLA FIC!SIETE FANTASTICI!
theprincess,:ciao!sono felice che la mia fic ti
piaccia cosi tanto!kiss kiss
redRon:sono felice
che la mia fic riesca a risollevarti il morale!in bocca al lupo per gli orali!kiss
kiss
Arkadio:sono felice
cha anke qst chap ti sia piaciuto…per quanto riguarda il flashback,volevo
metterlo,ma nn avevo ispirazione e sarebbe venuto malissimo!kiss kiss
Funkia:sono
felice che tu sia curiosa del continuo^^kiss kiss
ginny88:sono felice
che la fic ti piaccia,e grazie per gli auguri per gli esami!per quanto riguarda
la fic,non sarà lunghissima…non penso di superare i 10 chap…kiss kiss
DeepDerk:sono
felice che il chap ti sia piaciuto cosi tanto!sono felice che la scena della
foto e qll con blaise ti sia piaciuta!certo che ron è
presente,ma non l’ho citato…non manca molto a farli riappacificare,cm si
nota^^per la lunghezza non posso fare molto…purtroppo devo spezzarli,o
verrebbero lunghissimi…qst poi è corto anke xkè è 1 intemezzo…kiss kiss
"Non permettete
alla lingua di oltrepassare il pensiero.”.
Hermione seguì
Ron per il corridoio, entrando dietro di lui in una stanza che non aveva mai
visto.
Era un
terrazzo circolare, con una zona riparata e delle poltroncine molto comode.
-se ci fosse una
libreria sarebbe perfetta-.
Hermione non
ebbe il tempo di pensarlo che apparve.
-è una…-
Ron annuì.
-stanza delle necessità,
si-
Hermione
sorrise, sedendosi poi sulla poltroncina e fissando il cielo limpido.
Ron si sedette
davanti a lei.
-sei anni…-
Hermione tornò
seria.
Sapeva di cosa
avrebbero parlato, sapeva che si sarebbe urlati contro molte cose, sapeva che
avrebbe dovuto ancora una volta rivangare il passato.
-gia…-
-ammetto che è stato tanto, ma hai sbagliato…-.
Hermione sospirò.
-non è solo colpa mia-
Ron la fissò.
-cosa vuoi dire?-
-voglio dire che c’era
qualcuno che poteva evitarlo…-.
-io?-
-gia-
-Hermione, ti ho detto
che trovavo la cosa sbagliata…-.
Hermione rise
leggermente.
-Ronald…io sono uscita
quella volta con Malfoy perché tu eri perennemente avvinghiato a Lavacca e non
mi notavi.-.
-si, ma mica ti ho
detto di metterti con Malfoy!-
Hermione
sospirò, Ron si stava arrabbiando, e presto sarebbero arrivati alle urla, dato
che lei non aveva voglia di farsi rinfacciare niente.
-te l’ho chiesto Ron!ti
ho chiesto se ti andava bene!-.
Le lacrime
cominciarono a pungerle gli occhi.
-cosa potevo
dire?potevo dire di no?-
-esatto!-
@
Hermione
camminava lentamente, traballando sui tacchi a spillo, sistemandosi lo scialle
nero attorno allo splendido vestito che indossava.
Alcuni boccoli
castani ricaddero davanti al viso, e Hermione li spostò con un leggero tocco
della mano, avvicinandosi poi a Ron.
-Ron-
Lui si voltò, leggermente
scocciato.
-Malfoy ti ha
cacciata?-
Hermione
sbuffò.
-no. anzi…-
Ron incrociò
le braccia al petto, sgualcendo lo splendido vestito che indossava.
I gemelli per
quel ballo di natale gli avevano regalato un completo nuovo, molto bello.
-dimmi…-
Hermione si
riscosse.
-mi ha detto se voglio
mettermi con lui-
Ron traballò
leggermente, fissandola e sospirando.
-e allora?-
-vorrei sapere…ti va
bene?-
-Hermione, fai come
vuoi, non me ne importa niente con chi stai.-.
Hermione…Hermione…
Il suo nome
detto con quella freddezza, invece del solito caldo Mione la colpì al petto, seguito
dal resto della frase.
Hermione
indietreggiò lentamente, voltandosi poi verso Draco, che l’aspettava teso
dall’altra parte della sala.
-addio Ronald Weasley-
L’aveva
sussurrato lentamente, ma ai loro orecchi era arrivato chiaro.
Quella era stata
l’ultima volta che si erano parlati.
@
Ora erano li, l’uno
davanti all’altra, continuando ad urlarsi contro cose orribili.
Hermione si
sedette, quando quest’ultima consapevolezza la colpì in pieno.
Ron si sedette
davanti a lei, sbuffando.
-perché lui Hermione?-
-Ron…ma non ci vedi?-
Lui alzò lo
sguardo.
-sono passati otto anni
dall’ultima volta che ci siamo parlati, e siamo sempre uguali…dove saremmo, adesso,
se non mi fossi messa con lui?dove saremmo arrivati?-.
-non lo so, forse…-
-no Ron, non c’è un forse,
saremmo ancora qui, come due imbecilli…-.
Le lacrime
scivolavano ormai veloci lungo le sue guance.
-siamo ancora qui ad
urlarci addosso…-
Ron sorrise
tristemente, alzandosi e sedendosi sul cornicione del terrazzo.
Hermione lo
seguì, sedendosi poco distante da lui.
-hai sofferto tanto
vero?-
-si…-
-lo amavi vero?-
-all’ inizio No. mi ci sono messa per gioco, per passatempo, per
dimenticarti.
Poi, improvvisamente, mi
sono accorta che era sempre più importante per me…e alla fine è diventato
fondamentale…spero solo che lo abbia capito…-.
Ron sorrise
dolcemente.
-l’ha capito…tu sai far
capire agli altri quanto sono importanti…è che gli altri spesso non se ne
accorgono…-.
-tu sai che sei
importante per me?-
Ron annuì, sospirando
lentamente.
-l’ho capito tardi…-
-non faremo più lo
stesso errore, vero Ron?-.
-non ci perderemo Hermione,
no-
Hermione
guardò il cielo, sorridendo leggermente.
-cosa farai?-
-eh?-
-voglio dire…che
lavoro…-
-non te lo dico!-
-dai!-
Ron fissò con
i suoi enormi occhioni da cucciolo Hermione, che sorrise leggermente, guardandolo.
Quando faceva
quei occhioni lei non sapeva mai dirgli di No.
-la professoressa di
trasfigurazioni.-
-no?!-
-si!-
Ron scoppiò a
ridere, cascando all’indietro dal cornicione e finendo su un cuscino appena
apparso dietro di lui.
Continuò a ridere,
mentre Hermione fissava il muro, imbronciata.
Ron si rialzò
leggermente, sorridendole.
Hermione scese
dal cornicione, fissandolo.
Ron la
abbracciò, trattenendola tra le sue braccia e sussurrandole all’orecchio:
-bentornata Mione…-
“Un amico
è colui che conosce tutto di te e, nonostante questo, ti vuole bene.”.
Eccomi
qua,dopo un arco infinito di tempo sono riuscita ad
aggiornare…scusatemi
se ci metto molto,ma l’estate
non mi da un attimo di tregua!sono perennemente fuori e per il poco che sono a
casa mangio&dormo…cerco comunque di aggiornare almeno una volta alla
settimana,per quanto mi è
possibile…
Avevo in
mente questo capitolo da quando ho scritto il primo
rigo della fic,ma non credo di averlo reso bene come nella mia testa…mi spiace.
Spero
comunque che vi sia piaciuto,perché mi sono impegnata…ora vi saluto,spero di aggiornare presto!
Lasciate una
recensione!
Ringraziamenti:
inanzitutto come
sempre ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito.
Vi
ringrazio dei complimenti che mi fate,vi adoro!
theprincess:sono davvero felice che il chap e
la storia ti piacciano cosi tanto e che continui a seguirla!kiss kiss
redRon:come vedi
hanno fatto pace..ora iniziano i guai…spero che il
chap ti sia piaciuto!kiss kiss
funkia:ahahaha…si,voglio uccidervi dalla curiosità!beh,in effetti
il compito dello scrittore è far continuare i lettori a leggere!kiss kiss
Hermione 09:sono felice che il
chap ti sia piaciuto cosi tanto,spero che anke x qst sia stato lo stesso!kiss
kiss
ginny88:sono felice che anke qst chap ti sia
piaciuto,spero che anke qst sia stato lo stesso!kiss kiss
gryffindor_girl:sono felice che il mio ron e la mia
storia ti piacciano,ne sono davvero felice!kiss kiss
"Tu non mi devi
sempre credere, ma sempre credi in me."
Hermione
sorrise leggermente,mentre camminando per le vie di DiagonAlley,fissava le vetrine
illuminate dal sole estivo.
quell’estate si prevedeva una delle più belle
degli ultimi tempi,e gia da quel Giugno non una giornata di pioggia si era
vista.
Hermione
arrivò davanti al ministero,materializzandosi
all’interno,dove una piccola piazza illuminata dal sole ospitava alcuni
dipendenti in pausa pranzo e molte persone che correvano da un lato all’altro.
Si sedette su
una panchina in mezzo alle piante,fissando al di là
delle ampie vetrate che circondavano lo spiazzo.
Ron arrivò con
l’ascensore,contornato da decine di piccoli appunti
volanti.
Lui le rivolse
un sorriso splendente e si diresse verso di lei.
-allora,signorina Granger,dove vuole essere portata a pranzo?-
Hermione
scrollò le spalle.
-allora ti porto in un
posticino io-
Ron le prese
quasi timidamente la mano,trascinandola poi
delicatamente fuori dal ministero,e continuò a percorrere più o meno
velocemente le vie della londra magica.
Si trovarono
poi al varco con la londrababbana,penetrando poi in essa.
Arrivarono ad
un ristorante italiano circa un’ora dopo la partenza,ma
quando Hermione entrò si rese conto che ne valeva effettivamente la pena.
Un ampio
balcone con pochi tavolini e illuminato dal sole,ospitava
molti tipi di fiori profumati che rendevano magica l’atmosfera.
Ron chiamò il
cameriere,che li fece sedere al tavolo più vicino al
bordo del terrazzo,che Hermione scoprì dare sul Tamigi.
-allora…a cosa è dovuto il tuo invito?-
Ron la fissò
leggermente,sorridendole e poi tirando fuori un
biglietto dalla giacca.
-a questo-
Glielo porse e
Hermione lo prese velocemente,aprendolo.
Hogwarts,25Giugno
Egregio signorWeasley,
dato il nostro bisogno di un nuovo insegnante di trasfigurazione,la sua
richiesta di proporre un candidato per tale ruolo è ben accetta.
Tale persona dovrà presentarsi il
giorno 20 Agosto alla direzione del castello di Hogwarts per il colloquio.
I requisiti sono ovviamente un
diploma ad una scuola di magia ed una alta conoscenza
della magia trasfigurativa.
Con affetto,
AlbusPercivalWulfric
Brian Silente,preside della scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts.
EMinerva Lucia McGranitt,vicepreside.
Hermione
chiuse la lettera,porgendola nuovamente a Ron.
-dati i precedenti
degli insegnanti della scuola ora serve una raccomandazione…e da un ufficiale
del corpo auror è molto ben accetta-
-io…-
Hermione
tentennò,imbarazzata.
Proporla come
candidata era senza dubbio un bel gesto,se lei avesse
fallito lui avrebbe fatto una brutta figura.
Alzò lo
sguardo leggermente,e Ron colse i suoi dubbi.
-io ho fiducia in te,Mione…non mi interessa se tu non ne hai,non ti permetterò
di non tentare.-
Hermione
sospirò,davanti al tono dolce e autoritario di Ron non
poteva fare molto.
-grazie Ron.-
-ora ti metterai a
studiare tutto il tempo vero?-
Hermione alzò
nuovamente lo sguardo,incontrando gli occhi blu del
suo –diciamo- miglior amico.
-beh…-
-è finito il bel
periodo dei pranzi insieme..-
Ron finse una
voce tragica,mentre Hermione gli faceva la linguaccia.
In quegli
ultimi tempi,ogni momento libero che Ron aveva(tranne
alcuni momenti in cui misteriosamente spariva)lo passava con lei,a pranzo
insieme,a volte al parco,allo zoo…e a Hermione servivano quei momenti.
Non pensava a
niente,e si sentiva semplicemente…completa.
Stare accanto
a lui,parlare,guardarlo sorriderle…era come stare in
un sogno.
Un sogno che con
Draco raramente aveva vissuto.
Lo amava,certo,ma i momenti in cui stavano abbracciati a letto,gli
unici momenti in cui potevano stare insieme erano cosi diversi dal tempo che
passava con Ron.
Con Draco
vivevano nell’ombra,nella paura di essere scoperti,nel
terrore che quella sera Draco non tornasse a casa dopo l’ennesima battaglia.
Con Ron era
tutto…onesto,solare,allegro.
-un penny
per i tuoi pensieri-
Hermione alzò
lo sguardo,incontrando quello dolce e allegro di Ron.
Scosse la
testa,sorridendo.
-stavo pensando al
passato…e al presente-
Ron annuì
silenziosamente,mentre le fissava gli occhi scuri.
-mi piacciono i tuoi
occhi…hanno tante sfumature…-
Hermione
sorrise lievemente.
-sono un paio di occhi
scuri,Ron-*
-naaa…chiamare gli occhi scuri solo occhi scuri
è talmente riduttivo…gli occhi scuri hanno talmente tante sfumature che quelli
azzurri non potranno mai neanche immaginare…-*
Poi inclinò
leggermente la testa,continuando a guardarla negli
occhi.
-prendiamo i tuoi,per esempio.puoi
vederci tutti i colori che vuoi dentro…il giallo,il rosso,il verde,il nero,il
marrone…tutti!-*
Hermione rise
leggermente,scuotendo la testa.
Poi fissò gli
occhi di Ron,sprofondando come sempre in
quell’azzurro.
-i tuoi sono come il
mare…-
Ron arrossì
leggermente,togliendo poi i gomiti dal tavolo e
consentendo al camerieri di portare loro il pranzo.
Pranzarono
cosi,in quell’allegria e calma che tra loro,a parte i
rari(ahahahhahaha)momenti in cui litigavano.
Ron sorseggiò
leggermente il suo caffè,fissando tranquillo la
porta,ma ad un certo punto impallidì visibilmente.
Hermione si
voltò verso il punto in cui stava guardando,incontrando
solo la figura esile di una splendida ragazza,che però Hermione non giudicò
molto intelligente.
Aveva una
minigonna nera,con un top bianco a rete,che mostrava
il reggiseno nero che la ragazza portava.
I lisci
capelli biondi della ragazza era poggiati sulle spalle,che
la ragazza scuoteva leggermente per far muovere i capelli,mossa accompagnata da
un sorrisino civettuolo e da uno sbattimento di ciglia impressionante.
Aveva
conosciuto solo una persona cosi,la sua caaaaaara amica Lavacca.
Poi un illuminazione la colse,fissò lo sguardo perso di Ron e la
ragazza che rideva quasi istericamente.
Lavanda.
Quella era
Lavanda Brown.
Hermione non
avrebbe desiderato essere come Lavanda Brown neanche se questo volesse dire stare con Ron,ma dovette ammettere che per un
uomo,la vista di Lavanda era decisamente preferibile alla sua,Lavanda era una strafiga,mentre lei,con i suoi jeans,le magliette larghe e
il fisico non proprio perfetto,non era proprio un ideale di donna,per cui non
biasimò Ron,che non scollava i suoi occhi da Lavanda neanche un attimo,anche se
non capiva il motivo del suo pallore.
Tossicchiò
leggermente,e Ron si voltò verso di lei,prendendola
silenziosamente per un braccio e sgattaiolando fuori dal locale,lasciando i
soldi ad un cameriere piuttosto sconvolto dal comportamento di Ron.
-Ron,cosa
c’è?-
Lui la fissò,mentre riprendeva lentamente colore.
-niente Mione…-
-Ron…-
-niente!-
-Ron!-
-fidati di me!-
Hermione
sospirò…doveva fidarsi di lui.
Se lui diceva
che non c’era niente doveva fidarsi di lui.
-mi fido di te-
"Chi ha paura
di soffrire soffre sempre di paura."
*conversazione
realmente avvenuta con un mio….amico,diciamo.
Ecco,finalmente dopo un sacco di tempo,il nuovo capitolo…scusatemi
per il ritardo,spero vi sia piaciuto…a me si,anche se per
ora non sembra importante…ascoltatemi,è fondamentale!non do
altri anticipi,anzi ora vi lascio perché devo scappare..come sempre vi invito a
recensire!
Ringraziamenti:
ringrazio tutti tuttitutti quelli che hanno
recensito e prometto che dal prossimo capitolo ricomincerò a ringraziare uno per uno ma ora non
ho tempo…grazie a tutti anche
per i complimenti!
Hermione Fissò il riflesso dei
suoi occhi nel finestrino,e li studiò a fondo,quasi
potesse leggere nella sua testa.
Lui alzò la testa e là fissò per un po’ignaro che anche lei
lo stava guardando,poi i loro occhi si incontrarono e le
sorrise imbarazzato.
“cosa
c’è?”
Hermione scossi la testa.
“niente Ron,non preoccuparti”
Le diede un buffetto sulla guancia e riabbasso
gli occhi sul libro che stava leggendo.
Per due maghi maggiorenni era estremamente
strano trovarsi a viaggiare su un treno e non usare qualche altro mezzo di
trasporto,ma James e Lily avevano insistito talmente
tanto sul voler viaggiare in treno per arrivare dalla nonna che alla fine
avevano convinto tutti “dopotutto sarà un ritorno al passato”,aveva detto harry
mentre ginny borbottava innervosita.
“contenta di andare a
trovare mia madre?”
Hermione annuì,sorridendo.
“sarà bello rivedere
la tana”
“sarà bello rivederti
alla tana”
Ron le sorrise ancora più
imbarazzato,quasi sconvolto da sé stesso.
In quel momento il loro rapporto era ancora più strano che
nei loro sette anni d’amicizia.
Erano…amici,ovvio.
ma amici stava diventando
limitativo…non che fossero andati avanti con il loro rapporto,anzi,ma per chi
li vedeva,Amici…no,era decisamente troppo poco.
Il fatto è che tra loro c’era un legame più forte di ogni cosa…ma anche tanti,tanti ostacoli.
Ginny bussò allo scompartimento,interrompendo quel gioco di sguardi quasi volontariamente.
Lanciò uno sguardo preoccupato alla sua migliore amica,ma poi il solito sorriso le illuminò il viso.
“tutto ok?”
Hermione annuì.
“tra poco arriviamo”
Ron si alzò in piedi,cominciando a prendere i bagagli.
Hermione rimase ancora un po’ a
fissarlo.
Il suo cuore accellerò come sempre,e una dolcezza immensa la invase,partendo da un punto
imprecisato e raggiungendo ogni anfratto più nascosto del suo corpo.
Il solito senso di colpa che la affliggeva si impossessò nuovamente di lei,costringendola a distogliere
lo sguardo.
Ron la prese
per mano come faceva di solito,e lei non se la sentì di spostarsi,anche perché il
suo tocco le faceva dimenticare ogni cosa…
Scesero dal treno,e Lily e James si lanciarono letteralmente addosso alla signora Weasley,più materna che mai,con i capelli bianchi e gli
occhiali leggermente abbassati sul naso.
Ginny l’abbracciò,seguita da Harry,e poi il suo sguardo si alzò su Ron ed Hermione e gli occhi le si
illuminarono,poi inumidirono,e gli abbracciò,stringendoli a sé e piangendo.
“cari,cari ragazzi”
Poi allontanò Ron e abbracciò
solamente Hermione,continuando
a piangere.
“quanto mi sei mancata!sei mancata a tutti,a noi non importa quello che
è successo,cara,cara!”
Quando infine si allontanò asciugandosi gli occhi,Ron si avvicinò nuovamente a Hermione sorridendo sornione,e la strinse a sé.
Quando si allontanarono Hermione
era come al solito fucsia,ma traballando si diresse
verso la macchina di Ron(che era stata trasfigurata
in una borsa per il viaggio) e salì a bordo,mentre il sole estivo la scaldava e
il vento caldo le scompigliava i capelli.
“stai tornando in
salute sai?”
Lei si voltò verso Ron.
“lo spero” e
sorrise.
“pensi che un giorno
smetterai di pensare a lui?”
Era raro che Ron le facesse
domande del genere.
Solitamente evitavano l’argomento,o
a gesti le faceva capire quello che voleva sapere…ma mai una domanda così
diretta.
“Credo che…rimarrà
per sempre nel mio cuore”
Ron annuì,voltandosi
verso la campagna che li circondava.
“ma…non è detto che non ci sia
posto per qualcun altro”
A questa frase Ron si voltò
nuovamente e le sorrise di sottecchi,poi accostò e
spense la macchina.
Si fissarono negli occhi per un attimo,prima
che Ron diminuisse la distanza tra
loro,lentamente,senza fretta…
Hermione sentì le sue labbra sulle
proprie…quando ad un tratto un lampo le attraversò la
mente,e il suo primo bacio con Draco le tornò alla
mente…seguito dal loro ultimo bacio.
**
Hermione stava camminando lungo un corridoio
assolato,con il sorriso stampato sulle labbra,e una
mano sulla pancia,dove sapeva che stava crescendo qualcuno.
Bussò alla porta,ma prima che potesse chiedere permesso,uscì Draco,che le sorrise nervoso,e l’avvisò che la battaglia
stava per iniziare.
“non andare”
“devo,Herm”
“no..”
Draco la strinse in un abbraccio,uno dei suoi soliti abbracci strafottenti,quelli che lei
amava tanto.
La strinse talmente
forte da toglierle il respiro,ma lei non si
lamentò,stringendolo a sé ancora di più,quasi a voler diventare una cosa sola.
Il suo cuore batteva
ancora all’impazzata,come il primo giorno che aveva
sentito il suo corpo così vicino,ma in quel momento c’era una profonda
inquietudine,un profondo dolore,nascosto sotto falsi giuramenti e finte
promesse…ma la verità è che spesso non si possono fare promesse…e quello era
uno di quei casi…ma ancora non lo sapevano.
“giura che non ti succederà niente.Giurami
che tornerai”
“lo giuro”
Ed ecco,in quel momento l’aveva baciata,per l’ultima volta da vivo…troppe
volte lei lo avrebbe baciato quando era tra le sue braccia,ormai freddo,tante
volte quante aveva urlato perché e chiesto di morire…
**
Hermione si allontanò,quasi scottata,con le lacrime agli occhi,e Ron la guardò ferito.
“non è…non è il momento”
Ron annuì
“sei arrabbiato?”
“no”
Hermione continuò a singhiozzare
come una bambina,seduta sul sedile della macchina con
il capo abbassato.
“puoi lasciarmi solo?”
Lei annuì,e Ron
scese dalla macchina.
“ti lascio questa,raggiungi gli altri…io..tornerò”
“torno io a casa Ron,quella è la tua famiglia”
“è anche la tua famiglia,vai là”
Detto questo si smaterializzò,ed Hermione rimase seduta su quel sedile,a piangere,fino a che
il sole non scese oltre le colline.
Spaziettino Dell’Autrice:
Eccomi
qua.
Di
nuovo,e mortalmente in ritardo.
Di
aver lasciato questa fanfictionpraticamente
a metà per più di un anno mi dispiace tantissimo,perché è una storia a cui
tengo molto,ma quest’anno non è stato dei più facili
o dei più piacevoli,soprattutto non ho avuto né ispirazione,né tempo,né,perdonatemi,voglia,forse
perché ero troppo concentrata sui miei problemi o sulle mie sofferenze per
poter scrivere,o fare qualsiasi altra cosa.
Ma sono tornata.
Non
posso dire con esattezza con quanta frequenza aggiornerò,ma
cercherò di farlo il più spesso possibile,ma vi giuro che questa storia non è
conclusa qua.
Che
anche dovessi tornare tra un anno la storia andrà
avanti,di questo potete fidarvi.
Purtroppo
oggi non ho il tempo materiale per ringraziare chi ha recensito,o anche solo letto,ma dalla prossima volta vi ringrazierò^^
Spero
che avrete voglia di lasciare un commentino,perché ci
tengo molto,e a voi costa poco^^