The life of a Pokémon Trainer

di Heartspowl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tanti sogni a soli 10 anni ***
Capitolo 2: *** Una nuova piccola pokéamica! ***
Capitolo 3: *** Alla prima medaglia! ***
Capitolo 4: *** Un regalo inaspettato ***
Capitolo 5: *** Il bosco ***
Capitolo 6: *** Evopoli ***
Capitolo 7: *** Verso Cuoripoli - Un altro membro! ***
Capitolo 8: *** La Palestra Spettro! ***
Capitolo 9: *** Cuoripoli e la sua medaglia! - Non è finita qui! - ***
Capitolo 10: *** Flemminia. ***
Capitolo 11: *** L'11esimo compleanno - Parte 1 ***
Capitolo 12: *** L'11esimo compleanno - Parte 2 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: In preparazione! (Parte 1) ***
Capitolo 14: *** In preparazione! (Parte 2) ***



Capitolo 1
*** Tanti sogni a soli 10 anni ***


Il 17 settembre compii 10 anni. Ciò comportò l'inizio della mia avventura al 18 settembre. Quella mattina mi alzai con il sorriso sul volto. I raggi del Sole filtravano attraverso la finestra, illuminando la mia stanza di una luce giallognola.
Mi alzai piena di energie; mi preparai ed afferrai lo zaino, scendendo al piano di sotto.
- Quanto casino!! - Mia madre mi accolse con un sorriso.
- Comprendo la tua eccitazione per questo giorno, ma adesso mangia la colazione. -
Mandai giù il latte con i biscotti in pochi minuti. Poi guardai mia madre.
- Starai bene senza di me? -
- E' solo questione di pochi mesi. Tuo padre tornerà a breve dall'America. -
L'abbracciai e la salutai, chiudendo la porta.
Mi avviai verso il laboratorio del professor Rowan, salutando chiunque incontravo; Duefoglie è un villaggio piccolo e ci si conosce tutti.
Una bimba dai capelli blu mi si avvicinò e, correndomi incontro, m'abbracciò:
- Fai buon viaggio, Mya!! Ci rivedremo fra 2 anni! -
Trattenni le lacrime. Salutare lei e mia madre erano le cose più difficili, prima di partire in un lungo viaggio. L'abbracciai con forza.
-  Cresci in fretta Hikari, voglio vederti gareggiare! -
Hikari fece una giravolta su sè stessa, staccandosi da me.
- Vedrai! - Sorrise. - Allora vado!- Corse via. Forse fu solo immaginazione, ma vidi due o tre lacrime scendere dai suoi occhi mentre si girava.
Tirai un sospirone e strofinai gli occhi. Avrei rivisto quella piccola compagna d'avventure, era solo questione di tempo.
Cominciai a correre verso il laboratorio: mancavano solo 15 minuti all'appuntamento.
Durante la mia lunga camminata, passando in un piccolo boschetto, sentii un fruscio di foglie. Mi girai di scatto:
- Chi è?! - Il fruscio si fermò.
- EEeeveeh!- Un esemplare femmina di Eevee sbucò da un cespuglio, correndomi ai piedi.
Mi piegai e le accarezzai la testa, ridendo: - Mi hai fatta spaventare!-
Il pokémon fece due versetti simili a delle fusa. Mi corse attorno e mi fece segno con la testa di proseguire.
- Mh? Vuoi venire con me? Ma non ho ancora pokéball per catturarti.. - La Eevee si scrollò e fece di nuovo segno, stavolta un po' irritata.
- Ok, ok, andiamo!! -
Continuai il cammino con una piccola Eeevee in braccio.
In pochi minuti mi trovavo difronte al laboratorio Pokémon.
- Ben arrivata, nuova piccola allenatrice di Pokèmon della regione di Sinnoh! -
 

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Capitolo 2
*** Una nuova piccola pokéamica! ***


- So già che pokémon prendere! - Furono le prime parole che mi uscirono di bocca quando il professore mi mostrò le tre pokéball. Il Professore rise: - Allora che aspetti?-
Afferrai la pokéball con lo starter di tipo acqua e la lanciai: -Fatti un po' vedere! -
Ne usci un piccolo pokémob blu, simile ad un piccolo pinguino. -Piplup!-
Il pokémon fece una piroetta e mi saltò addosso.
- E' una femmina - esclamò il professore - farà ottima coppia con quella piccola Eevee - disse, indicando Eevee. Lo guardai -Si!- Appoggiai Piplup a terra e Eevee le si avvicinò. In pochi minuti erano già ottime amiche.
Il Professore mi diede il Pokédex, spiegandomene tutti i funzionamenti, e una mappa città. Mi consegnò anche 5 pokéball, rassicurandomi che ne avrei potute comprare altre in un qualsiasi pokémon market. Misi il tutto nello zaino e uscii, salutando il professore e i suoi assistenti con un grosso sorriso e piena di entusiasmo.
Allontanandomi da Sabbiafine, mi avvia sul percorso per Giubilopoli. Qualche allenatore mi sfidò, e notai con entusiasmo quanto i miei due Pokémon collaborassero per uscirne sempre vittoriose. In poco tempo escogitarono un po' di mosse combinate; Quella che mi colpì maggiormente fu  "coda di bolle", la quale consisteva in un bollaraggio da Piplup colpito da un colpocoda di Eevee, che donava alle bolle maggior velocità e potenza.  
Raggiunsi la grande città. La prima tappa fu il Centro Pokèmon, nel quale mi rifugiai e stetti a dormire. Fu la mia prima notte fuori casa. La mia testa non smetteva di pensare.
Quella notte feci un sogno.
Un bambino, dai capelli neri, stava difronte a me. Mi sorrideva. I suoi occhi, castani e tendenti al rosso, luccicavano. Stava.. piangendo?
- Mi mancherai, Mya. Sono sicuro che diventerai una grande allenatrice, e a quel punto ti sfiderò!-
Il mio sguardo andò in basso. C'erano delle lacrime a terra. Adesso ero io a piangere. Rivolsi il mio sguardo verso il bambino. Sparito.
Mi svegliai la mattina con gli occhi gonfi. Era un sogno o un ricordo? Non era il caso di pensarci.
Mi preparai e uscii, salutando l'infermiera Joy, che mi aveva consigliato di fare una visita alla PokéKron SPA prima di avviarmi verso la prima palestra.
Seguii il consiglio ed entrai nel grosso edificio.
Un signore piuttosto anziano mi venne incontro.: -Oh, tu devi essere Mya! -
Lo guardai. - Ehm.. si, ma lei come..-
-Tua madre mi ha avvisato saresti arrivata! Sai, eravamo amici anni fa. Tieni! -
L'uomo mi porse una specie di orologio.
- Si chiama PokéKron. Puoi consultarlo per vedere l'ora, contapassi, controllare la tua squadra, consultare la mappa città, calcolatrice.. insomma, è utile! -
- La ringrazio molto! -
Il signore mi indicò la porta. - Magari la prossima volta ti farò fare un giro turistico per Giubilopoli. Ora vai, la palestra più vicina è a Mineropoli! Prepara dei pokémon acqua!-
Lo salutai ringraziandolo ancora e mi avviai verso il varco per Mineropoli.
 

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Capitolo 3
*** Alla prima medaglia! ***


Raggiunsi la città di Mineropoli in qualche ora. Mi piombai dunque al Centro Pokémon, per far riposare la mia squadra che aveva avuto un duro allenamento. Ci sentivamo tutte un po' più forti, fisicamente e nello spirito. Mi concessi un po' di riposo, prima di consumare la cena.
Il giorno dopo mi avviai verso la Cava di Mineropoli, per dar un'ultimo sprint all'allenamento. Riempii il mio pokédex di nuovi pokémon, ma non ne catturai. Avevo già deciso la mia squadra ideale.
Verso le 14 mi diressi verso la Palestra. Feci un profondo respiro prima di entrare: la mia carriera da Allenatrice stava ufficialmente iniziando.
Un signore all'entrata mi consigliò di utilizzare pokémon acqua e mi diede una bottiglietta d'acqua fresca. Lo ringraziai e proseguii.
- Benvenuta! -
Rivolsi lo sguardo verso il suono della voce appena sentita. Un uomo magro, dai capelli rosa scuro, si avviava verso di me.
- Sono una nuova sfidante! - La mia voce rieccheggiò nella palestra. - Lo immaginavo. Io sono Pedro, il capopalestra di Mineropoli. Seguimi! -
Pedro mi portò al'interno dello stadio della palestra. Una ragazza annunciò l'inizio del nostro incontro: - Potete usare solo due pokémon a testa. Il primo che manda ko tutti i pokémon dell'avversario vince la sfida! -
Mandai subito in campo Piplup, sicura della mia scelta. Che fu azzeccata; Pedro utilizzò Geodude, che andò ko con due bollaraggio. Il mio pokémon però subì un Rotolamento. Le chiesi se se la sentiva di continuare, e dopo un suo annuire affrontammo Cranidos.
Il pokémon nemico fu troppo veloce; Piplup non riuscii a schivare alcune Cozzata Zen, andando Ko. Eevee si innervosì. Raccolsi Piplup e l'abbracciai.
- Hai fatto un ottimo lavoro, piccola. -
La Pokémon si strinse a me come per scusarsi. Eevee si lanciò in campo con sguardo furioso.
- Sembra che la tua Eeevee tenga molto a Piplup! Vediamo cosa sa fare! Lanciafiamme! -
Cranidos lanciò una fiammata rovente contro Eevee. Non feci in tempo a dirle di spostarsi che lei balzò sulla fiamma e schivò l'attacco.
- Come?! - Esclamò Pedro. Per un attimo rimasi anche io impietrita, ma l'azione di eevee mi fece recuperare le speranze che stavo perdendo. Risi. - Non diamogli tregua! Attacco rapido a raffica! - Eevee cominciò a correre contro cranidos ad una velocità impressionante. In pochi secondi gli era difronte. Pedro fece per dare un comando di cozzata zen al suo pokémon, ma la piccola l'aveva già colpito con una forza notevole e aveva già sbattuto l'avversario al muro. Si alzò una nube di polvere.
- Cranidos non è più in grado di lottare! Mya vince la sfida! -
Eevee mi saltò addosso. Cominciai a piangere dalla gioia. Pedro mi si avvicinò, dopo aver recuperato il suo Pokémon:
- Complimenti! Non mi sarei mai aspettato tanta forza da due piccoli pokémon. Te la meriti proprio! -
Mi porse la medaglia. Luccicava di uno scintillio favoloso. La luce del Sole risplendeva su di essa. La misi nello zaino, nel portamedaglie che mia madre mi aveva preparato qualche giorno prima. Guardai Pedro:
- Ti ringrazio per avermi regalato una magnifica prima lotta in palestra! -
Uscii bevendo l'acqua fresca donatami dal signore all'entrata. Mi rifugiai al centro pokémon di Mineropoli, per ristorarmi e far tornare in forze la piccola Piplup.
La tappa successiva fu il Pokémon Market; decisi di rifornirmi di pozioni, così da aiutare i miei pokèmon durante le lotte. Entrai nel negozio.
- Signorina Mya! - Una voce mi chiamò. Mi girai. Un postino.
- Si? -
- C'è un pacco per lei. - Presi il pacco, curiosa del suo contenuto.
- Grazie! - Comprai le pozioni e tornai al Centro.
 

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Capitolo 4
*** Un regalo inaspettato ***


Seduta sul letto della stanza, con Piplup e Eevee sedute sul cuscino, fissavo il pacco. Cosa sarebbe mai potuto essere? Scrollai la testa, andava aperto.
Strappai la carta gialla della posta. Mi attendeva una scatola rosa con dei cuori viola. La aprii.
All'interno si trovava un biglietto, e un'altra piccola scatolina. Il profumo di mia madre invase la stanza; sorrisi.
Piplup mi porse il biglietto con fare curioso. Lessi ad alta voce per far sapere anche a loro.
'' Ciao tesoro! Come sta andando il tuo viaggio? Di questo passo dovresti già essere nei pressi di Mineropoli. Buona fortuna alla palestra, se non ci sei già stata! Ho una piccola novità per te. La vedi quella piccola scatolina? Aspetta ad aprirla, non proviene da me. 
Ti spiego; ieri mi sono alzata a causa del postino. Mi ha porso la scatolina dicendomi che per un regalo per Mya, da parte di un ragazzo anonimo. La provenienza era da Kanto. L'ho ringraziato e mi sono messa a ridere, hai un ammiratore anche in una regione così lontana? ahahah! Comunque non riesco proprio a capire chi sia. Forse tu lo sai! Beh, fammi un po' sapere del tuo viaggio eh! Non vorrai tenermi allo scuro di tutte le tue avventure! Ti voglio bene!
'' 
Le guardai. Mi guardarono con aria curiosa. Rivolsi lo sguardo alla scatolina. Un ragazzo.. di Kanto? Quando mai sono stata a Kanto? Non ne ricordo niente a riguardo. Forse ero troppo piccola.. Nemmeno mamma riesce a immaginare chi sia. Tolsi il fiocchetto che teneva chiuso il piccolo contenitore. All'interno c'erano un biglietto e un fermaglio per capelli a forma di cuore, con due pezzi di stoffa bianca staccati.
'' Attacca un pezzo di stoffa al fiocco solo quando avrai raggiunto uno dei tuoi obiettivi. Fai lo stesso per il secondo pezzo. 
                                            Un vecchio amico
''
- Cosa..? - 
Piplup prese il fermaglio. Lo guardò bene e mi guardò, porgendomelo. Sorrisi: 
- Lo metto, lo metto! - Le due pokémon saltarono di gioia.
Mi alzai e andai allo specchio. Il biglietto diceva di attaccarci un pezzo di stoffa al raggiungimento di un obiettivo. Già, ma che obiettivi potevo avere? Non avevo ancora pensato a nulla. Decisi di mettere solo il fermaglio. Alzai il ciuffo di capelli destro e lo fermai con quel cuore rosso acceso. Eevee mi guardò con gli occhi luccicanti.
- Mi sta bene? - Annuirono entrambe. Mi guardai allo specchio. Chi poteva essere.. 
Sognai di nuovo. 
Ero in una bella città. Mi guardavo intorno, ammirando i vestiti nelle vetrine dei negozi attorno. 
- Mya! - mi voltai. Ancora quel bambino?!
- Ehy! Che ci fai qui? - Assurdo, gli rispondevo in modo così naturale. 
- Sono andato a prendermi un gelato con mamma. Hai trovato qualcosa di carino? -
- Si! - Indicai una vetrina. Indicai.. Un fermaglio. IL fermaglio. 
- Ah! Che carino! Ti starebbe davvero bene con i tuoi occhi azzurro cielo. -
- D-dici? - 
- Certo! Anzi, sai cosa? Quando saremo più grandi te lo comprerò! -
Mi svegliai di soprassalto. Sfiorai il fermaglio. Accesi la luce e guardai l'ora: 03:45. Le mie pokémon dormivano beatamente. Scesi al piano di sotto a comprare una bottiglia d'acqua al distributore. 
Quello non era più un sogno. Quello era un ricordo vero e proprio! Mi sforzai di ricordare quel giorno e quel bambino. 
04:00. Tirai un sospiro. Non riuscivo proprio a ricordare assolutamente nulla. 
Tornai a letto.
La mattina dopo mi alzai presto, pronta per avviarmi a Giardinfiorito.
Il profumo dei fiori della strada che portava al prossimo paese mi penetrava nei polmoni dandomi un senso di tranquillità. Eevee e Piplup saltellavano allegramente.
Raggiunta la tranquilla cittadina, le due pokémon cominciarono a giocare con altri esemplari di Buizel là attorno. Entrai nel negozio del fiorista Milletinte, che mi accolse calorosamente e regalò qualche bacca. Mi diressi poi all'impianto turbine e alle fonderie Fuego per allenarmi un po'. 
Tornai al paese in tardo pomeriggio; una signora mi fermò, chiedendomi se avevamo bisogno di ristorarci. Al nostro annuire, ci ospitò a casa sua.
- Da quanto sei in viaggio? - chiese.
- Se non sbaglio.. 3 giorni. -
- E hai già una medaglia!! Sei una ragazza in gamba. - Lo sguardo della signora si rivolse su Eevee:
- E.. in cosa hai intenzione di far evolvere Eevee? - 
Guardai Eevee, che era intenta ad annusare i fiori sul balcone della casa. In effetti avevo notato in quel giorno che la piccola si trovava a proprio agio in mezzo alla natura, mentre in ambienti caldi come le fonderie tendeva a soffrire il calore.
- Non saprei.. direi che ha una natura da Leafeon. - 
- Per la prossima palestra ti servirebbe un tipo fuoco però. -
- Non posso prendere una scelta così importante semplicemente basandomi sulla prossima palestra. Devo contare che ce ne sono altre 6. E penso sia importante quello che si sente lei di diventare. -
La signora sorrise. 
- Sei una brava allenatrice. Ora riposa, domani dovrai attraversare un intero bosco! - 
Raccolsi eevee e andammo in camera a dormire. Poggiai il fermaglio sul comodino, sospirando. 
- Se solo riuscissi a ricordarmi di te.. Chissà che tipo di persona sei.. - 

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Capitolo 5
*** Il bosco ***


Il giorno seguente mi addentrai all'interno del Bosco Evopoli.
Il fruscio rilassante delle foglie riempiva il silenzio che regnava sovrano nel bosco.
I miei passi pestavano le foglie secche che ostruivano il sentiero, creando uno scricchiolio che dava quasi fastidio e rompeva la tranquillità di quella solitudine.
Eevee mi tirò un braccio, facendomi voltare verso un struttura abbandonata.
- Ti piace il Mystery? E' una villa abbandonata. Non vorrai entrarci, l'idea mi spaventa un po'.. -
Piplup rise.
- Maledizione, l'unica femminuccia qui sembra che sono io! E ok, e ok, entriamoci. Ma non per tanto tempo. Non vorrei ci fossero fantasmi.. Urgh, sento che stanotte non dormirò bene. -
Le mie Pokémon corsero eccitate verso quella che io ritenevo una spettrale catapecchia.
Aprii la porta lentamente; essa fece uno scricchiolio da film horror, e fuoriuscì dalla casa una nuvola di polvere. Tossii. Eevee e Piplup si strinsero a me come per proteggermi.
Dalle finestre rotte entrava quella luce offuscata stessa del bosco. Riuscivo ad intravedere la struttura del luogo; una stanza era situata proprio difronte a me, a sinistra e a destra avevo due scale che portavano al piano superiore in cui erano presenti atre stanze.
Cominciammo ad esplorare il luogo, ogni tanto spaventate dai gastly che si divertivano a volarci attorno.
Entrammo in una stanza, una grande sala da pranzo.
Mi si avvicinò un signore.
-Scusi, ha visto una bambina? Non riesco a trovarla -
- Uhm.. no.. mi dispiace -
- Capisco.. chissà dove si è cacciata.. Beh, grazie. - L'uomo si allontanò, uscendo dalla sala e sparendo nel buio.
Guardai i miei pokémon.
- Cosa ci farà mai un signore qui? La bimba si sarà persa nel bosco? -
Piplup alzò le spalle.
Continuando l'esplorazione, scovai una libreria. Ogni libro parlava di Pokémon e leggende, di atronomia e fisica. Chi viveva lì doveva essere una persona davvero colta.
Sentii Eevee chiamarmi. Corsi verso la sua voce; una camera da letto.
Una televisione si era accesa da sola. Raccolsi la piccola esploratrice, che si strinse a me.
Piplup si mise in posizione d'attacco.
- Scusatelo, è spesso maleducato.. -
Mi girai di scatto, spaventata. Una bambina.
- Come..? -
Un pokemon uscii dalla televisione, facendola spegnere.
- Rotom. E' il mio Pokémon. E' un vero birbante, si diverte a spaventare la gente. Quando abbiamo ospiti spesso li fa andare via spaventati.. Si diverte così -
-.. A-ah. Capisco.. No, figurati, nessun problema. Uhm.. ti sei persa? -
- Persa? No, io vivo qui -
Mi guardai attorno, senza capire.
- So che un signore ti cerca. Sarebbe meglio farsi trovare, almeno sta tranquillo, che ne dici?-
- Si, hai ragione.. Scusateci ancora. Andiamo, Rotom! -
La bimba si allontanò, dissolvendosi nel buio. .. DISSOLVENDOSI?
Eevee e Piplup rimasero pietrificate. Io non reagiì tanto meglio.
In meno di un minuto ero fuori da quella casa, a una 50ina di metri di distanza.
Mi voltai a vederla un'ultima volta. Il ramo di un albero divise la mia vista, facendomi vedere solo metà della villa: illuminata di una luce intensa e brillante, la casa era verniciata a nuovo e ogni vetro era intatto. Una villa abitata e pulita. L'altra metà, la solita villa rovinata e morta. Il ramo si spostò, cancellando la visione della villa intatta.
Rimasi a bocca aperta. Chissà quali misteri nascondeva quel luogo.
Guardai la mia squadra di pokémon. Fissavano la villa.. Avevano visto la mia stessa visione.
- Forza, andiamo! - le incitai. Mi guardarono. Sorrisero.

A metà bosco, vidi una roccia coperta di muschio.
Eevee per istinto ci si avvicinò, innamorata del profumo pulito che emanava il sasso.
- Eevee.. sai cosa succede se la tocchi? Sei sicura? -
Eevee mi guardò. Mi saltò addosso, dandomi un bacio sul naso, come per scusarsi.
- Anche se cambierai aspetto, sarai sempre la mia piccola. Se senti sia quella la tua strada, fallo. - le accarezzai la schiena. Piplup l'abbracciò, dicendole qualcosa che sembrava tanto un "Escogiteremo nuove mosse combinate!".
Eeevee saltò giù dalle mie braccia, avvicinandosi alla pietra. Avvicinò la piccola zampina lentamente, tremando. Tirò un sospiro, e, assumendo un'espressione sicura, toccò il muschio.
Il suo corpo si illuminò di una luce intensa di una maestosità indescrivibile.
Dovetti chiudere gli occhi per non rimanerne accecata.
Nel giro di qualche secondo la luce si disperse, rilevando la nuova forma del mio pokémon.
Leafeon si voltò verso di noi.
- Leafeeee! -
Mi ci avvinai e le accarezzai la coda con delicatezza. Mi saltò in braccio e si strinse a me. Piplup cominciò a saltellarci attorno.
- Sei bellissima, Leafeon. -
La piccola mi mostrò il nuovo attacco che aveva appreso con l'evoluzione, Fogliamagica.
A Piplup luccicarono gli occhi.
- E' fantastico! Allora pronte per la prossima palestra? -
 

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Capitolo 6
*** Evopoli ***


Raggiunsi la nuova cittadina con entusiasmo. Stavo per affrontare la seconda palestra e vedere la mia Leafeon in azione. Pensavo però a quanto impegno avrei dovuto metterci; non avevo pokémon molto potenti contro i tipi erba di questa palestra.
Rimasi un po' di stucco alla vista di un alto edificio a nord della città. Mi chiesi cosa fosse, ma non c'era alcuna insegna. Decisi così di continuare l'"esplorazione", raggiungendo un'erboristeria e acquistando dei rimedi che mi sarebbero serviti. Mi avviai dunque alla palestra. Una ragazza dai capelli arancioni e corti stava sull'uscio.
- Che bella Leafeon! L'hai fatta evolvere a bosco Evopoli? - Chiese.
- Si, sentiva fosse quella la sua strada. Sei la capopalestra? -
- Afferrato. - Mi porse la mano. - Il mio nome è Gardenia, capopalestra di Evopoli e specializzata in pokémon di tipo erba. Sarà un piacere lottare con te! -
Gardenia mi portò all'interno dell'arena, dopo che ricevetti una bottiglietta d'acqua fresca dallo stesso signore presente nella palestra precedente. Mi sentii un po' stalkerata.
- Le due contendenti hanno a disposizione 2 Pokémon a testa. La prima che manda ko entrambi i pokémon dell'avversaria vince! -
- Piplup, cominciamo noi. Cerca di resistere perché siamo in svantaggio. -
- Tocca a noi, Turtwig!! - esclamò Gardenia.
Un piccolo pokémon usciì dalla pokéball e si mise in posizione d'attacco.
La capopalestra ordinò a Turtwig di usare azione.
Piplup schivò ancor prima che potessi dirle di farlo.
- Wow, vedo che hai molta affinità coi tuoi pokémon. Questo è decisamente un bene. -
Sorrisi. Piplup sembrava leggermi nel pensiero.
- Ora Piplup, bollaraggio! -
La piccola si scagliò sull'avversario e lanciò un forte bollaraggio. Turtwig ne soffrì un po', ma tornò immediatamente in forze.
- Adesso saltagli sul guscio! -
- Cosa..? - Gardenia non fece un tempo a capire che il suo pokèmon aveva il mio in groppa.
- Beccata a raffica! -
Una raffica di Beccata cominciò a colpire turtwig sulla testa. Il poKèmon cominciò a cedere a terra.
- Liberatene subito! -
Il pokémon Erba, con uno sforzo, lanciò Piplup dall'altro lato dell'arena, facendole alzare un polverone.
Essa si rialzò a fatica, poi mi guardò.
- Continuiamo? Ti va? -
Annuì. Si rimise in posizione d'attacco.
- Bollaraggio! -
Le bolle riempirono l'arena, offuscando la visuale del Pokémon nemico.
Piplup comprì dalle bolle con un salto, usando Beccata. Tutte le bolle scoppiarono, illuminando l'arena per qualche istante.
- Turtwig non è più in grado di lottare! Piplup vince la sfida! -
Gardenia ritirò il pokémon rassicurandolo.
- Non è ancora finita. Cherrim! -
Ritirai Piplup. - Riposa un po', adesso facciamo divertire Leafeon. Coraggio! -
Leafeon uscì dalla pokéball con un salto. Si mise subito in posizione d'attacco, mostrando tutta la sua eleganza e muovendo lentamente la coda.
- Cherubi  è molto veloce, ti consiglio di non sottovalutarlo! -
- Non lo farò, è pur sempre il pokémon di un capopalestra! -
Le mie parole fecero sorridere Gardenia.
- Solarraggio! - Il pokémon si illuminò lentamente di una luce intensa.
- Non possiamo usare giornodisole se Cherubi conosce questa mossa. Beh, approfittiamone! attacco rapido, presto! -
Leafeon si scagliò contro Cherubi, colpendolo. La luce si dissolse.
- Fogliamagica, Cherubi! -
Le foglie colpirono Leafeon. Poi il pokémon si allontanò con uno scatto veloce, assumendo una posizione di difesa.
La mia pokémon si scrollò. Notai con piacere che aveva delle ottime difese.
- Azione! - le ordinai.
Cherubi però schivò in fretta tutte le volte che Leafeon provava a colpirla.
- Così non andiamo da nessuna parte.. Forse ho finito davvero per sottovalutare quel Pokémon. -
- Io ti avevo avvisata! - La Capopalestra sorrise. Era una provocazione? Non mi piaceva farmi provocare in quel modo.
- Non hai tutti i torti. Ma non è ancora finita! Leafeon, fogliamagica! -
Leafeon copiò la tattica di Piplup, o molto più probabilmente l'escogitarono assieme. L'arena si riempì di foglie, offuscando la vista.
- Di nuovo?? Maledizione! Cherubi, salta un po' in giro! -
Per un colpo di fortuna, Cherubi schivò un attacco rapido di Leafeon.
- Mi spiace, stavolta non avrai fortuna due volte! Fogliamagica! -
Le foglie sceserò a velocità impressionante sul campo, colpendo in pieno Cherubi.
- Chiudiamola! Azione! -
Il pokémon avversario finì contro il muro dell'arena.
- Cherubi non è più in grado di lottare! La sfidante, Mya, vince la sfida! -
Le mie pokémon mi saltarono addosso.
Gardenia mi si avvicinò.
- Che lotta! Non mi divertivo così da tempo. La passione che ci metti è eccezionale! Te la meriti davvero! La medaglia Bosco! -
La medaglia luccicò al chiarire del sole. La misi nella scatoletta, assieme alla prima.
La Capopalestra mi diede una pacca sulla spalla.
- Qual è il tuo sogno? -
La guardai. Poi risposi d'istinto. - Vincere la Lega pokémon. -

Passai la serata al Centro Pokémon. "Vincere la Lega Pokémon". Lo dissi senza pensarci due volte. Era quello il mio primo obiettivo. Accarezzai il fermaglio.
 

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Capitolo 7
*** Verso Cuoripoli - Un altro membro! ***


Attesi qualche giorno prima di ripartire. Li passai ad allenarmi ed a studiare le mie Pokémon.
Leafeon aveva una difesa ottima anche contro mosse che di logica dovevano darle un grosso danno, come le mosse fuoco. In più era veloce; con lei si doveva puntare a mosse multiple e mirare a lasciare di stucco l'avversario.
Piplup era molto forte. Anche contro tipi Elettro od Erba, superefficaci a lei, riusciva comunque a far loro grosso danno. E anche lei aveva una buona velocità.
Insomma, non mi potevo lamentare della mia squadra.
In quei giorni fui molto colpita anche dalla Statua Pokémon situata a nord-est della città.
Non capivo quale pokémon raffigurasse; sembrava davvero un pokémon imponente.
Chiesi in giro, e mi risposero tutti "è il pokémon leggendario, dello spazio-tempo!". Io ringraziavo sempre, ma volevo saperne di più. Decisi comunque di informarmene più avanti.
Passai al negozio di bici per comprarmene una. Mi avviai successivamente alla Pista ciclabile a sud, per visitare la nuova città Cuoripoli.
Avevo visto Cuoripoli in qualche rivista, da bambina, con Hikari.

Vi ricordate di lei? La bimba dai capelli blu che, il giorno della mia partenza, è venuta a salutarmi ed è corsa via piangendo? Si chiama Hikari, ha 8 anni. Il suo sogno è diventare coordinatrice di Pokémon. Un coordinatore è a suo modo un allenatore, ma il suo obiettivo (a differenza dell'Allenatore) è quello di diventare un Master delle Gare, e non Campione della Lega. Questa categoria di allenatori vuole mostrare al mondo la bellezza dei suoi pokémon, non la loro forza.
Così sognava il suo futuro da Master coi suoi pokémon, e mi mostrava sulle riviste le varie arene apposite; la più bella (e forse importante), era situata a Cuoripoli, l'"Arena delle Virtù". Mi parlava spesso di quanto avrebbe mostrato mosse magnifiche al mondo all'interno di quell'arena. Dalle fotografie, Cuoripoli sembrava davvero una città dei sogni.

Salii in sella alla mia bicicletta nuova e superai la pista ciclabile con tranquillità. Il vento fresco profumava di mattino e rugiada, rigenerando chiunque dai tristi pensieri.
La tappa successiva fu il Monte Corona;
Questo Monte si trovava a metà della regione di Sinnoh, dividendola in due parti. Mia madre mi raccontava che da questo luogo, così dice la leggenda, nacque la regione.
Mi ci addentrai per raggiungere Cuoripoli. Sapevo avrei dovuto riesplorare questo posto ancora altre volte, poiché era un collegamento per la maggiorparte dei Percorsi.
Una ragazza mi si avvicinò con un uovo in braccio:
- Ehy! Sei un'allenatrice? -
- Si, mi chiamo Mya. -
- Piacere, Matilde. Vuoi quest'uovo? Contiene un pokémon che ho già e non so che farmene, ma vorrei finisse in buone mani. -
Guardai Piplup. Ella annuì.
- Mh, perché no. Ti ringrazio tanto. - Presi l'uovo salutando la ragazza, che aveva assunto un'espressione sollevata. Continuai a seguire la via per uscire dal Monte.
L'uovo si scaldò un po'. Che mancasse poco alla schiusa? Chissà da quanto Matilde l'aveva.
La luce del Sole mi accecò per un istante. Lo sbalzo dal buio alla luce mi fece un po' male agli occhi. Ero arrivata al percorso 208. Salutai il Signor Bacchini, vecchio amico di papà, che mi regalò una dozzina di bacche. Un po' di Allenatori mi sfidarono, così ebbi modo di allenarmi ancora. Proseguii fino a Cuoripoli. Guardai la mappa sul pokéKron; era davvero una città immensa e avevo un po' paura di perdermi.
Mi avviai subito al Centro Pokémon per controllare l'uovo e pranzare.
L'infermiera Joy mi confermò il mio dubbio; l'uovo era lì per schiudersi. Lo tenne lei il tempo che mi servì per mangiare, poi la ringraziai e mi avviai al Parco Concordia.
Il Parco Concordia era un grande, appunto, Parco creato apposta per gli Allenatori che volevano rilassarsi un po' coi loro pokémon.
Mi sedetti su una panchina vicino a delle fontane. Leafeon e Piplup cominciarono a giocare coi Pokémon di altri allenatori e coordinatori lì intorno. L'atmosfera era calma e rilassante.
L'uovo cominciò a muoversi. Lo strofinai un po' per scaldarlo meglio. Chissà che pokémon ne sarebbe venuto fuori?
Piplup se ne accorse e si avvicinò. Cominciò ad annusarlo un po': l'uovo reagì e si mosse. Piplup fece uno scatto indietro, spaventata, causando le risate di chiunque aveva visto la scena, me compresa. Leafeon si mise sulle mie spalle.
L'uovo cominciò a spaccarsi. Lo appoggiai a terra, ai miei piedi.
Il luogo si riempì di una luce accecante, che si dissolse in pochi istanti.
- V.. Vulpix! -
Una esemplare femmina di Vulpix uscì dall'uovo e cominciò a leccarsi le zampe. Leafeon e Piplup le si avvicinarono e le si approcciarono per calmarla.
Guardai il pokédex: c'era qualcosa che non andava. Il pokédex dava Vulpix di un manto rosso, ma questo era.. giallo. La presi in braccio e tornai al Centro pokémon, decisa a fare una videochiamata a due persone.
 

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Capitolo 8
*** La Palestra Spettro! ***


- Mamma!- rigai le mie guancie di lacrime di gioia.
- Tesoro! Quanto tempo. Ti vedo in forma e più matura. Come procede il tuo viaggio? -
- Alla grande! - Mostrai a mia madre le medaglie ottenute fino a quel momento. I suoi occhi si illuminarono.
- Che meraviglia! Sono contentissima per te, amore. E che pokémon accompagnano il tuo viaggio?-
Sorrisi. - Un trio di squilibrate! - Leafeon mi saltò sulla spalla, Piplup sulla testa e le mostrai la Vulpix che stava nelle mie braccia.
Mamma rise. Adoravamo gli stessi pokémon.
- Allora un giorno torna qui, che le voglio vedere dal vivo e preparar loro dei poffin! Ma.. Quella Vulpix non ti pare un po' particolare? -
Guardai Vulpix; il suo manto dorato rifletteva la luce solare che filtrava dalla finestra.
- Si, e non capisco.. Però ha un qualcosa di particolare. Lei è.. speciale. -
- Azzeccato. Speciale. Ti consiglio una chiamata al Prof., saprà spiegarti sicuramente meglio di me! E quel fermaglio ti sta benissimo! Hai capito chi te lo ha regalato?  -
- Mh, d'accordo, in effetti l'avevo già in mente. Uh? Il fermaglio? .. A dire il vero no, ancora non sono arrivata ad alcuna conclusione. -
- Capisco.. Beh mi farai sapere eh? Chiama il prof ora! A presto tesoro, e buona fortuna! -
- Ciao mamma -
Spensi il pc. Poi digitai il numero di Rowan.
- Professore! -
- Mya, che piacere vederti. Come procede il tuo viaggio? -
- Benissimo, ho già 2 medaglie. E 3 pokémon in squadra! -
- Ah, questa è davvero una buona notizia. -
- Decisamente. Senta Professore, avrei una domanda da porle. -
L'espressione del Professore si fece curiosa. Alzai Vulpix davanti allo schermo: Il prof cambiò volto. Esterefatto.
- Ma.. quella è una Vulpix Shiny! -
- .. come scusi? -
- Devi sapere che gli Shiny sono degli esemplari rarissimi di qualsiasi pokémon. Avere uno Shiny è una grande fortuna, soprattutto di un pokémon già dipersé raro come Vulpix! -
Accarezzai Vulpix. Mi ci stavo affezionando sempre di più. Era speciale. Chissà come sarebbe diventata, evolvendosi.
- La ringrazio professore, ora sono molto più tranquilla. -
- Di nulla, Buon viaggio Mya! -
Decisi di allenarmi un po' con la piccola Vulpix nel giardino del Centro. Feci una lotta Leafeon/Vulpix per testare la sua forza. L'unica mossa fuoco che conosceva era braciere;  un po' leafeon ne risentiva, ma nulla di che. Forse era solo il fatto che Leafeon avesse una buona difesa. In compenso era parecchio veloce, anche se non ancora abbastanza.
Contro Piplup dimostrò una buona difesa ed elusione. Questo era un punto a favore. Con le 6 code rimandava indietro le bolle di Bollaraggio, che Piplup prontamente schivava. Sembravano più delle Gare che delle lotte. Pensai ad Hikari, e a quanto volessi mostrarle queste cose.
Mi fermai qualche giorno a Cuoripoli, per allenarmi e rilassarmi un po'. Era davvero una città a misura di bambino e una città dei sogni. La gente era accogliente e simpatica, sempre disponibile. Ogni settimana ci si radunava all'Arena delle Virtù per vedere delle esibizioni fantastiche. E  ogni volta io pensavo ad Hikari e a quanto avrebbe illuminato quel posto. Cuoripoli mi portava nostalgia.
Girando per la città, avevo avuto modo di studiare un po' la Palestra di tipo Spettro, oltre che a migliorarmi a far Poffin. Avevo dunque scoperto che la Capopalestra, Fannie, utilizzava 3 pokémon invece che 2 come le precedenti palestre: Gengar, Mismagius e Drifloon.
Aveva battuto molti sfidanti in quei giorni, e non volevo far la stessa fine.
Purtroppo il tipo spettro, si sa, è un tipo molto elusivo. Dovevo contare sulla velocità.
In quei giorni Vulpix imparò anche Att. Rapido e Turbofuoco. Ci sarebbero sicuramente state utili. Leafeon invece apprese Foglielama e Gigassorbimento. Eravamo diventati parecchio più forti. Solo mi chiedevo quando si sarebbe evoluta Piplup.. Sentivo mancava poco. Ogni tanto si allontanava da tutti per starsene un po' sola. Ero preoccupata.
Quella mattina mi alzai piena di energie; eravamo diventate abbastanza forti, ne ero sicura. Mangiammo colazione e ci avviammo verso la Palestra. Volevo la mia terza medaglia costi quel che costi. Entrai con decisione.
- Acqua fresca? - Mi girai. Ancora il signore delle altre 2??
- S-si, grazie. Ma lei cosa ci fa in tutte le palestre in cui vado? -
- Mh? Ah, nono non sono sempre io. Siamo tutti gemelli. -
Mi si congelarono le vene. Ma quanti erano?? Peggio delle Infermiere Joy. Mi scrollai, e presi l'acqua fresca, ringraziandolo.
Continuai la camminata fino a giungere all'arena.
- Avevo sentito dei passi arrivare!- esclamò una voce femminile, con una nota d'accento francese. Una donna alta e bella, coi capelli viola ed un vestito che ricordava tanto Drifblim.
- Il mio nome è Mya, e sono qui per sfidarla, Fannie. -
- Sarà un vero e proprio piacere! -
- Le sfidanti hanno a disposizione 3 pokémon a testa! La prima che manda ko tutti i pokémon dell'avversario vince la sfida! -
Fannie fece una giravolta su sè stessa. - Gengar, cominciamo! -
- Leafeon, a noi! -
Leafeon uscì dalla pokéball con tutta la sua eleganza, facendo illuminare gli occhi di Fannie.
- Oh, che eleganza! Mi farà male mandare ko quel bellissimo esemplare di leafeon. -
- Non sperarci troppo, lei non va ko! - risposi. Fannie rise.
- Gengar, ipnosi! -
- Sch- - Non feci a tempo.  Leafeon saltò via evitando l'attacco.
-Argh, maledetta allenatrice! -
Risi. - Fogliamagica! -
Il campo si riempì di foglie.
- Ombra notturna! - Gengar non risentì della visibilità. Questa tattica non funzionava con Fannie. L'attacco colpì Leafeon di sorpresa, che di risposta fece scendere tutte le foglie contro l'avversario, riportandolo dall'altra parte del campo.
- Leafeon, tutto a posto? - La pokémon annuì. Gengar si rimise in piedi.
- Pugnodombra! -
- Schivalo! - La mia pokémon schivò l'attacco con velocità, saltando alle spalle dell'avversario. - Gigassorbimento! -
gengar s'accasciò a terra. Leafeon stava consumando le sue energie.
- Liberatene, Gengar! Ipnosi! -
Stavolta Leafeon venne colpita in pieno. Si stese a terra, dormendo.
Fannie rise. - Che bellina quando dorme! Vediamo quanta resistenza ha. Pugnodombra! -
- Leafeon! Svegliati! -
Le mie parole non raggiungevano la pokémon, che intanto veniva colpita a ripetizione dal nemico.
- Cosa devo fare... -
 

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Capitolo 9
*** Cuoripoli e la sua medaglia! - Non è finita qui! - ***


Mentre Leafeon veniva colpita ripetutamente senza emettere alcun gemito, io cominciavo a sudare freddo. Non riuscivo più ad elaborare un sistema per liberarla di lì, neanche mentre le urlavo di risvegliarsi.
Poi mi sentì; Leafeon si svegliò di soprassalto e balzò all'indietro, evidentemente affaticata. Stentava a reggersi in piedi. Decisi di ritirarla. - Leafeon, ritorna!-
- E così la fai riposare, eh? Come vuoi, noi non demordiamo! - Fu la risposta di Fannie.
Diedi un po' d'acqua fresca a Leafeon e mandai in campo Piplup, che fremeva di rabbia.
- Piplup, bollaraggio! -
- Schivalo! -
Gengar schivò grazie alla sua velocità. Piplup s'infuriò ancora di più.
- Calma Piplup, dobbiamo batterlo sul tempo.  Ancora, ma stavolta non mirare a lui!-
Piplup seguì le mie indicazioni. Lanciò le sue bolle non indirizzandole a Gengar, confondendolo.
Il pokémon cominciò a tentare di allontanarsene il più possibile, ma Piplup aveva preveduto e lo colpì in pieno ripetutamente. Gengar cadde a terra alzando un polverone.
- Gengar!! Stai bene?? - urlò Fannie.
Il pokémon avversario si alzò a forza, annuendo.
- Bene! Pugnodombra! -
L'attacco fu così veloce da colpire Piplup, che riuscii a restare inpiedi scivolando indietro sul campo.
- Beccata!-
Gengar schivò, ma al secondo tentativo di Piplup non riuscì a sbalzar via, cadendo a terra rovinosamente.
- Gengar non è più in grado di lottare! Il round viene vinto da Piplup! -
L'espressione di Fannie si fece ancora più curiosa.
- Ooh, perbacco! E così siamo contro ad un'avversaria notevole eh? Beh, bene! -
- Non mi ritengo un'avversaria notevole.. desidero solo realizzare il mio sogno e non sarai di certo tu a fermarmi! -
- Ahah, mi piaci.. Ma non posso lasciarti la medaglia. Drifloon! -
Il pokémon Pallone cominciò a fluttuare in aria.
- Fuocofatuo! -
Delle fiamme accerchiarono Piplup, scottandola.
- Maledizione! Bollaraggio!! -
Qualche bolla colpì Drifloon, ma nessun danno esagerato, dato che volteggiava in aria schivando con una facilità assurda. Piplup si guariì dalla scottatura con delle bolle, ma ne risentiva ancora.
Intanto l'avversario volteggiava in aria con grazia. Decisi così di ritirare Piplup.
- Grazie Piplup, resta tranquilla ora. Vulpix! A noi! -
La cucciola uscì dalla pokéball, emettendo un dolce verso e una luce quasi accecante. Assunse immediatamente una posa da combattimento.
Fannie rimase a bocca aperta.
- Oh mon Dieu!! Una bellissima esemplare di Vulpix shiny! - esclamò, iniziando a volteggiare su sè stessa, muovendo elegamentente la sua lunga gonna viola. Poi puntò il dito contro Vulpix.
- Ipnosi! -
- Non farti colpire, vulpix! -
Vulpix balzò per il campo evitando l'ipnosi. - Turbofuoco! -
Le sue code si mossero con grazia, lanciando un turbine di fuoco che accerchiò Drifloon. Il pokémon emesse dei lamenti, non riuscendo a fuoriuscire dalle fiamme che gli bloccavano ogni via di fuga. Quando le fiamme si spostarono, il pokémon cadde a terra, ma non dopo esser riuscito a lanciare un'ipnosi alla mia Vulpix addormentandola.
- Drifloon, forza! - la voce di Fannie risuonò per la palestra. -Funestovento! -
- Cos.. - Non ebbi il tempo di rendermene conto. Si alzò un vento terribile che fece sbattere Vulpix contro il muro dietro di me.
- Vulpix non è più in grado di lottare! Vince Drifloon! -
Fannie rise. - Mi spiace cherie, ma il fatto che sia shiny non significa sia anche forte. -
Leafeon uscì dalla Ball di sua volontà, correndo verso Vulpix. La prese sulla schiena e me la porse. Vulpix abbassò lo sguardo, come chiedesse scusa. L'accarezzai.
Leafeon mi guardò. "Basta. Lotto io ora. Mi ha stufato."
Ritirai Vulpix e sorrisi. Leafeon era in gran forma, ed era ora di chiudere questo incontro. Si, c'era ancora Misdreavus da battere, ma dovevamo dare il meglio.
- Fogliamagica! -
Le foglie invasero la palestra, cominciando a seguire Drifloon. Dopo un inseguimento di qualche secondo, l'attacco andò a segno.
- E adesso gigaassorbimento! -
Mentre Drifloon perdeva quota, gigaassorbimento lo colpì, privandolo delle sue ultime forze.
- Drifloon non è più in grado di lottare! Vince Leafeon! -
- Merde! -
Ups, avevo fatto perdere la grazia alla Capopalestra. Anche il Giudice rimase un po' di stucco. Fannie si ricompose, tossendo leggermente.
- Misdreavus, vendetta! -
- Leafeon, gigassorbimento! -
Misdreavus non riuscì ad evitarlo del tutto, pur volteggiando. Non potevamo contare sugli attacchi fisici, quindi attaccare a poco a poco era l'unica cosa possibile da fare.
Il pokémon nemico perse un po' di quota, ma ritornò in aria subito contrattaccando con uno psicoraggio. Leafeon schivò all'ultimo, sudando freddo.
- Leaf, (da quel giorno cominciai a chiamarla così) mi raccomando cerca di schivare il tutto, siamo deboli agli attacchi psico! -
La mia compagna di viaggio annuì. - Fogliamagica e Fendifoglia! -
L'attacco fogliamagica, come mi aspettavo, fallì. Ma permesse a Fendifoglia di andare a segno, dato che Misdreavus era occupata a schivare le foglie colorate.
- Misdreavus, psiconda! -
Leafeon era troppo vicina. Non riuscì a schivare. Cadde a terra, alzando un polverone.
Misdreavus perse quota, visibilmente ferita da fendifoglia.
- Leafeon!! Alzati, ti prego! -
Leaf si alzò a fatica. - Gigassorbimento! -
Con tutta la forza che aveva in corpo, lanciò un gigassorbimento più velocemente che poteva, approfittando del fatto che Misdreavus fosse ferita. Nonostante il comando di Fannie, non riuscì a schivare in tempo.
Leafeon recuperò un po' di forze. In compenso, Misdreavus non riusciva più a prender quota. Fannie non sapeva più che fare, a differenza di Leafeon. Che si scagliò con un fendifoglia sul pokémon avversario con un balzo, buttandolo a terra e mandandolo ko.
- Misdreavus non è più in grado di combattere! Mya, la sfidante, vince l'incontro per 2 a 0!-
La medaglia di Cuoripoli luccicava nel mio box. Fannie accettò la sconfitta con interesse.
Al Centro Pokémon curarono Vulpix e ci ristorarono. E io continuavo a fantasticare sapendo che un giorno, avrei rivisitato questa calorosa città con Hikari.
E..  forse.. Anche con lui.
 

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Capitolo 10
*** Flemminia. ***


Mi avviai successivamente a Flemminia. Mi era stata consigliata molto se mi volevo rilassare dopo aver visitato Cuoripoli con il suo tempio, la casa poffin e tutto ciò che ospitava. Il Percorso 209 mi aveva offerto modo di allenarmi un po' e riempire il mio pokédex.
Una dolce casetta stava a sinistra. Avvicinandomi, un anziano signore mi spiegò di cosa si occupasse.
- Ciao, giovane allenatrice! Magari non ti interessa, ma io e mia moglie siamo i gestori della Pensione Pokémon. Da noi potrai darci 2 dei tuoi pokémon, e noi li alleveremo per te! E chissà, ogni tanto ci puoi trovare un uovo.. eheh, ogni tanto hanno bisogno di svago anche loro! -
Rimasi di stucco. Decisi però di non farlo trasparire. E' anziano e pensa ancora a queste cose? Non sarebbe meglio.. Vabbè.
- uhm.. grazie dell'informazione. Ne terrò conto. -
Il vecchio perverso s'allontanò, e un ragazzo, seduto ai tavolini fuori, cominciò a ridere. Poteva essere forse loro figlio?
- Ehy, scusalo. Non si rende conto dell'età che ha.. forse vedere i pokémon accoppiarsi gli risveglia qualche ormone. Chissà che litigate con la moglie ahah! Beh, voglio farti un regalo. Dammi il pokéKron. Ti aggiungo un software. -
Visibilmente scossa, gli porsi il PokéKron. Vedere Pokémon accoppiarsi.. NON ERO PRONTA A QUESTO GENERE DI COSE OMMIODDIO.
- Ecco fatto. - La voce del ragazzo mi tirò fuori dai miei pensieri. - Ti ho aggiunto il Verifica Crescita. Con questo software potrai controllare a che livello sono saliti i pokémon che hai lasciato alla pensione, e se avranno fatto un uovo. -
Sbiancai. - Tranquilla, non li vedrai farlo! ahahahah -
Soprirai di sollievo. - Beh, grazie. - Sorrisi. Lo salutai e mi avviai al Centro Pokémon del paese. L'infermiera Joy mi accolse con un sorriso, indicandomi una stanza libera nella quale avrei potuto alloggiare. Mi stesi sul letto, liberandomi di tutti i pensieri e le fatiche. In questo paese c'era un'aria così tranquilla e rilassata.. Forse l'unico egocentrico era proprio il vecchio signore della Pensione. Chiusi gli occhi, lasciandomi cullare dalla brezza leggera che filtrava dalla finestra. Vulpix e Leafeon si stesero affianco a me, tranquille.
Iniziai a vagare tra i pensieri. Hikari, il fermaglio, mamma, le palestre.. Il ragazzo del fermaglio. Oramai non avevo più molti dubbi su chi potesse essere.. Stavo per addormentarmi. Ero già nel dormiveglia. Vedevo un ragazzo sparire dietro l'angolo di una città...
Non passarono 5 minuti, però, che Leafeon alzò le orecchie di scatto. Smosse il letto, svegliandomi. - Che succede? -
- leaf, leafeon! -
Mi guardai attorno. ... Piplup? La sua pokéball era aperta.
Corsi fuori, seguita dalle mie due pokémon. - Infermiera Joy, ha per caso visto Piplup? -
- Si, è andata in giardino, sembrava turbata -
Leafeon mi chiamò. Piplup era dietro al Centro, accovacciata per terra. Piangeva, mentre si illuminava di una luce intensa che cercava di far sparire. Stava cercando di evitare l'evoluzione. Le accarezzai la testa. - Piplup. Ehy. -
La piccola girò la testa verso di me. Mi guardò un attimo, piangendo, e mi si strinse al petto.
- Sta tranquilla. Sei pronta. Noi accetteremo il tuo cambiamento, sarai ancora più forte, e miglioreremo le nostre tattiche, vedrai. - Le sorrisi. Vulpix e Leafeon le si avvicinarono, strusciando i loro musi sulla sua testa.
Piplup si allontanò, distogliendo lo sguardo. La luce si mostrò ancora, e stavolta lei la lasciò andare. La sua forma stava cambiando, diventando più alta. Piplup diventò una bellissima Prinplup.
Non ci pensai due volte a videochiamare mia madre.

- Mammaaaaaaaaaaaaaaaa! -
- Mya, che bello risentirti! Finalmente! - Il suo volto s'illuminò di felicità.
- mamma, ho un'ottima news riguardo al mio viaggio! Anzi, 2!  - Dissi, avvicinando Priplup a me e prendendo la Medaglia di Cuoripoli tra le dita.
- Oh cielo, che meraviglia! In un anno hai fatto così tanti progressi, sono così fiera di te! -
Leafeon e Prinplup sorrisero. Un anno.. non mi ero nemmeno accorta del tempo passato. Sembrava esser volato tutto così velocemente..
Mia madre sicuramente vide la mia espressione pensierosa, poiché disse:
- Eh si cara, è passato già un anno oramai. Quando ci si diverte il tempo vola, eh? E il tuo compleanno si avvicina. -
Guardai il PokéKron. 12 settembre. Il 17 facevo 11 anni. I miei occhi si riempirono di lacrime.
- Mamma.. Grazie. Grazie per avermi permesso di vivere un'esperienza simile. -
Mamma sorrise. Si asciugò una lacrima che le stava rigando il volto. - Sono così fiera di te che nemmeno immagini. Spero riceverai una bella sorpresa. -
"Spero riceverai una bella sorpresa". Maledizione, mamma era sempre stata così in grado di mettermi in dubbio!

Decisi di passare i giorni prima del mio compleanno a Flemminia.
Tra allenamenti vari, testando la potenza di Prinplup che era aumentata notevolmente, scoprivo luoghi nuovi e pokémon mai visti.
Mi allenai alle Rovine, sconfiggendo quasi tutti i tipi di Unown, ovviamente non dopo averli registrati nel dex. Formavano un alfabeto che doveva esser molto antico. Chissà che storia stupenda si cela dietro a quei pokémon.
Intanto vulpix e leafeon ogni tanto sparivano e le ritrovavo alla pensione con il vecchio signore. Il ragazzo del software mi sorrideva ridendo sotto ai baffi, vedendomi. E notavo che, appena arrivavo, leaf e vulp erano spesso un po' scosse e agitate. Non ci misi molto a capire; l'ultima volta presi Vulpix in braccio rimproverandola, dicendole che era troppo piccola per certe cose. E rimproverai anche Leafeon, dicendole che non la credevo così perversa. E io che credevo che l'unico perverso del paese fosse il vecchio. Però da lì smisero di spiare i pokémon più adulti.
 

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Capitolo 11
*** L'11esimo compleanno - Parte 1 ***


La mattina del 17 settembre il cielo era azzurro e limpido, preannunciando una bella giornata.
Mi alzai, decidendo di lasciar dormire ancora un po' le mie pokémon, e mi avviai a far colazione.
Appena mi vide, l'infermiera Joy mi fece gli auguri e mi regalò una bacca. Poi mi porse la colazione.
- Che farai di bello oggi? - Chiese.
- Beh, pensavo di andare a rilassarmi a Cuoripoli, vedere una gara e fare un giro al parco. -
- Mi sembra un'ottima idea! Salutami mia sorella del Centro di Cuoripoli. -
- Lo farò di sicuro. - Risposi, con un sorriso.
Finito di mangiare, ritornai in camera. Le mie pokémon dormivano, ancora, beatamente.
Mi stesi sul letto. "Sarebbe bello se oggi lo rivedessi.." Pensai. "Dopo così tanto tempo, sarebbe un ottimo regalo. E io che pensavo si sarebbe dimenticato di me.. Al contrario, sono stata io a dimenticarmi di lui. Che idiota.." Un dolore al petto mi prese d'improvviso. Non capii cosa fosse, decisi di ignorarlo.
Leafeon si svegliò, e svegliò di soprassalto anche Vulpix e Prinplup. Sembrava dir loro "maledizione, si è svegliata prima di noi! Muovetevi, dobbiamo andare!"
Le guardai intontita. Mi diedero un bacetto sulla guancia e corsero verso Cuoripoli.
- Ehy, disgraziate! Non mi piace che andate in giro da sole così! Aspettatemi!! -
Salii sulla bicicletta e andai a Cuoripoli di fretta e furia. Le ritrovai difronte al Parco Concordia.
Prinplup mi prese la mano e mi tirò. "Entriamo!"
Fecimo un giro tra fontane e fiori ridendo e scherzando. Ogni tanto vulpix e leafeon trovavano delle piume o delle bacche in giro.
Poi, girai l'angolo. E lo vidi. I suoi capelli neri che sventolavano al vento, sotto al cappellino rosso e bianco. Il suo sguardo perso, seduto su quella panchina bianca, ad ascoltare il rumore dell'acqua. Le mie pokémon scapparono via, come per lasciarci da soli. Il suo Pikachu mi indicò.
- Mya. - La sua voce mi colpì dritta nel petto, riportandomi quella fitta sentita solo un'oretta o due prima.
- Tu.. tu! Cosa.. cosa ci fai qui? - Perché i miei occhi si riempirono di lacrime?
- Volevo farti un regalo. E vedo porti il mio fermaglio, sono contento. -
Mi avvicinai, senza neanche pensarci, alla panchina dove era seduto. Mi sedetti affianco a lui, e gli presi il volto con le mani. Io giuro che non realizzavo le mie azione. Le mie mani cominciarono ad accarezzargli il volto. Lui arrossì un po'. Poi sorrise.
- Mi pare di capire che il regalo ti è piaciuto. -
- Resterai con me tutto il tempo? -
- Solo oggi. Poi devo tornare a Kanto. Andiamo al Centro pokémon? Ho voglia di parlare con te. - Disse, prendendomi una mano e alzandomi.
- E così ho trovato la tua Prinplup fuori dal centro pokémon di Flemminia. Mi sono ricordato di quando tu mi dissi che avresti scelto Piplup come starter, quindi mi sono incuriosito e ci ho fatto parlare Pikachu. Le tue pokémon sono state d'accordo, quindi mi hanno aiutato a farti la sorpresa. -
Guardai le mie pokémon.. "siete delle stronze ahah" pensai. - Ho capito. Beh, ci siete riusciti. -
- Ricordi come ci siamo conosciuti, Mya? -
Arrossi imbarazzata. - Uhm... a dire il vero.. non del tutto.. OK vado a sotterrarmi. -
- ahahah ma no tranquilla. Eri venuta a Kanto con la tua famiglia a fare una vacanza a Zafferanopoli. Avremo avuto circa 3/4 anni. Anche io ero lì con i miei in vacanza, e come tutti i bambini ci siamo avvicinati e abbiamo fatto amicizia, così le nostre famiglie hanno deciso di passare le vacanze assieme. -
- Ah! Si! Poi abbiamo parlato dei nostri luoghi di nascita, e io ti dissi che arrivavo da Sinnoh e volevo a tutti i costi un Piplup. -
- E io ti risposi che acvrei avuto sicuramente un Pikachu. -
- ahahah e abbiamo mantenuto le promesse! -
- Si! E poi un giorno, girando per zafferanopoli, hai visto una vetrina.. -
Lo guardai. - E vidi un bellissimo fermaglio rosso a forma di cuore.. -
- E ti promisi che te l'avrei comprato. Così il giorno dopo sono andato al negozio a chiedere se potevano tenerne uno in magazzino, che l'avrei comprato. -
- Dev'essere il giorno in cui ti ho visto girare l'angolo. -
- Si, ti avevo vista in giro! - Sorrise.
- Abbiamo passato il percorso 209, siamo a Flemminia. Vieni al Centro? -
- Si, ovviamente. Permettimi un lotta Pikachu vs Prinplup. -
- Eeeh? Non vale, sei avantaggiato!! -
- Nononono, la tua Prinplup è evoluta, che vuoi? -
I nostri pokémon cominciarono a ridere. Leafeon e Prinplup sembravano compiaciute.

Nel pomeriggio decisimo di lottare. L'infermiera Joy ci donò un Chansey per farci da giudice.
- ahahah beh, dopo questa posso dire di averle viste tutte! - Disse Red.
Chansey si arrabbiò un po'. - Dai, Chansey, - le dissi - sono sicura sarai un'ottima giudice. -
- Chansey. Chaaaan...sey! - Leafeon mi fece segno che Chansey aveva dato il via.
- Ok. Precedenza alle donne! - Esclamai, facendo l'occhiolino a Red. PERCHE' DIAMINE LO FECI?
- Prinplup, a noi! -
- Pikachu, mostriamole la nostra forza! -
- Piiikka! -
- Aaaaaaaaaaaaawww Mi fa venir voglia di avere un Pikachu, è così carino quando entra in campo!! -
- ahahah Mya, sei proprio una femmina! -
Sorrisi. Stare con lui mi faceva star bene. - Prinplup, beccata! -
- Pikachu, schiva e usa tuonoshock! -
- Proteggiti! -
Prinplup era meno veloce di quando era ancora Piplup, ma più resistente. Non aveva ancora pero, acquisito il tipo acciaio che avrebbe avuto da Empoleon. Era meglio non proteggersi troppo in quel modo.
La mia pokémon usò le grosse braccia per proteggersi dal tuonoshock e rimandarlo indietro, seppur ne rimase un po' ferita.
Mi ero dimenticata di dirvelo, Prinplup ha appreso ferrartigli.
- Ferrartigli!! -
Pikachu schivò con velocità, ma prinplup non demorse affatto; cominciarono una specie di inseguimento lungo tutto il campo. Poi, prinplup si stufò; si fermò di scatto, tanto che Pikachu non riuscì a fare altrettanto e Prinplup lo colpì a mezz'aria, scaraventandolo ai piedi di Red.
- Wow! Ehy vacci piano, ahah! -
- Non ci sperare troppo! Ci siamo allenate tanto ed è giusto tu lo veda! -
- Mi piacciono le ragazze così decise! -
Arrossi un po'. - C-.. Bollaraggio!! -
- Schivalo e usa fulmine! - Pikachu schivò l'attacco e usò fulmine, colpendo in pieno ogni bolla fino a raggiungere Prinplup. Un polverone si alzò attorno ad essa.
- Prinplup! -
- Chan.. chan sey! -
Prinplup era ko. Mi avvicinai a lei e la ritirai nella pokéball, dopo averla tranquillizzata e averle dato del revitalizzante. Guardai Red. Il suo pikachu gli era salito in spalla.
- Complimentoni, Red. -
- Anche a te, Mya. Hai una determinazione notevole. -
Abbassai lo sguardo. In confronto a Red ero una Pigliamosche. Senza offesa a quella categoria, okay. Red mi mise una mano sulla spalla, e avvicinò il volto al mio. Indietreggiai di scatto, arrossendo. Mi guardò. Rimasimo così un po'.. Poi avvicinò le labbra alla mia fronte e la baciò.
- Andiamo a pranzare. -
 

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Capitolo 12
*** L'11esimo compleanno - Parte 2 ***


 Mi rifugiai nel bagno per un po'. Mi aveva dato un bacio sulla fronte, mi aveva dato un fottutissimo bacio sulla fronte. Avevo un caldo assurdo e mi batteva forte il cuore. Mi sentivo impazzire... Red era cambiato così tanto da quando eravamo piccoli. Non che a 11 anni fossimo tanto più grandi eh.. Non è che voleva fare l'adulto adesso? "Nonono Mya, ti stai facendo solo un botto di problemi." Diamine.. In quel momento avrei voluto avere l'età di adesso. Eheh-
Uscii dal bagno dopo essermi data una sciacquata alla faccia. Trovai Red in videochiamata con il professor Oak.
- Mya! Vieni, ti presento il professor Oak. -
Sullo schermo un signore piuttosto anziano sorrise vedendomi.
- Oh, tu quindi sei Mya! Il prof. Rowan mi ha parlato molto di te. Come sta andando il tuo viaggio? -
- Direi bene! Ho già attraversato mezza regione e ottenuto la medaglia di Cuoripoli. -
- Quanti pokemon hai? -
- 3. -
- E' un bel traguardo. Capisco perché Rowan è contento di te! Hai già lottato con Red? -
Senza volerlo, un sbroncio mi si stampò in faccia.
- ahahah - rise, Red - si, ma ha perso. C'è anche da dire che abbiamo fatto un 1 vs 1, magari in un 3 vs 3 avrebbe vinto.. -
- Tsk. -
- Ahahah, stai su, sono sicuro migliorerai ancora, Mya - esclamò il prof, - Sei partita solo da un anno. -
- Sicuramente! E spero per lei non si fidanzi con nessuno. A presto, prof! -
Guardai Red con occhi sgranati. - S-seriamente, Red.. - Arrossì.
Lui sorrise leggermente. - Sai che ti ho cercata tutto sto tempo. -
Lo guardai.
- Red, per caso.. da piccoli.. tu eri.. innamorato di me? -
Mi guardò.
- Perché se è così.. Lo ero anche io. - Arrossii. Red mi abbracciò. Mi strinse forte, accarezzandomi i capelli.
Passammo l'intero pomeriggio assieme, come se quella discussione non fosse mai avvenuta. Andammo ad assistere ad una gara pokémon, e gli parlai di Hikari.
"Se non sarai gelosa, me la farai conoscere? ahahah!"
UGH OVVIO CHE SONO GELOSA, SE SOLO NON SAPESSI CHE HIKARI E' GIA' INNAMORATA.
Cucinammo anche dei Poffin; però non era bravo come cuoco. Non chiedetemi come, ma uscii dalla Casa Poffin con dell'impasto in faccia.
Successivamente mi portò al tempio ad ammirare gli affreschi.
Venni a sapere che a lui la regione di Sinnoh piaceva tanto, e che prima o poi avrebbe voluto venire a viverci, chissà, dopo aver esplorato altre regioni. Ma prima voleva diventare Campione Pokémon di Kanto e Johto, e io lo volevo diventare di Sinnoh.
Quindi si faceva già castelli in aria su una vita assieme, dicendo "pensa se avremo figli, saranno figli di due Campioni Pokémon!!" e cose simili. Io arrossivo ogni volta, era dolcissimo. E non mi sarei mai aspettata fosse un sognatore simile.
Stare con lui mi rilassava talmente tanto che la giornata volò.
Ci lasciammo davanti al Centro Pokémon.
- E così, mi lasci viaggiare da sola. -
- Ne sarai capace. Voglio rivederti con il titolo di Campionessa. -
- Sarà così. - Risposi. Mi tremava la voce. Stavo cominciando a piangere. Potevo provare così tanto dopo solo una giornata assieme? Red se ne accorse, e mi abbracciò.
- Lo so. Buon viaggio, Mya. -
- Buon viaggio, Red.. -
Red mi baciò a stampo e andò via.

L'angolo di Mya

E qui io salterei un po' di roba. Cioè si insomma dai sono a Cuoripoli, non è che può capitare molto dopo eh. Viaggio ovunque, conosco un botto di gente, perdo qualche lotta contro Bianca a Nevepoli, poi vinco.. Se vi raccontassi tutto per filo e per segno non penso finirei mai più.
Comunque, dopo il mio undicesimo compleanno, insomma il giorno dopo per intenderci. Red partì per Kanto, di nuovo. Non posso spiegare quanto il suo comportamento mi scosse. Finivo per sognarlo quasi tutte le notti, sentire la sua voce anche quando non c'era. Nei periodi no, non desideravo altro che averlo affianco a dirmi che andava tutto bene, o averlo vicino ad aiutarmi negli allenamenti.. Mi ero innamorata.
A parte questo, ovviamente la mia squadra si espanse. Prima di arrivare a Rupepoli, una esemplare di Luxio mi si avvicinò, ferita. Decisi di portarla al Centro Pokémon, e diventò parte della squadra facendosi catturare. Mi fu molto d'aiuto a Pratopoli contro il capopalestra Omar, era un pokemon molto veloce.
Mi fermai un po' di tempo a Memoride. Scoprii una mitologia della regione di Sinnoh;
I pokémon dello spazio, Palkia, e del tempo, Dialga. E poi Mesprit, Azelf e Uxie, 3 pokèmon leggendari fratelli nati dallo stesso uovo. Si dice siano stati loro a portare agli esseri umani la capacità di provare emozioni, essere sapienti. Gira voce siano i guardiani dei 3 laghi di Sinnoh, che formano un triangolo. Al centro di questo, c'è proprio la punta del Monte Corona. Ho sentito un anziano dire che lì sarebbe la dimora di Arceus, il pokémon creatore; deve avere una potenza straordinaria. Per finire, dicono che Palkia e Dialga abbiamo un fratello.. Ma questo è ancora un mistero irrisolto.
A Canalipoli sconfissi Ferruccio grazie ad un nuovo membro; gardevoir. Ma non una gardevoir qualsiasi, un esemplare Shiny. Quando vado in giro con lei, ancora adesso la gente si gira a guardarla e mi fa i complimenti per aver un esemplare così bello.
Gardevoir sa comunicare telepaticamente, e mi raccontò la sua storia. O meglio, quella di sua madre.
Sua madre aveva un'allenatrice. Erano legatissime, e stavano assieme da quando era ancora una Ralts. Un giorno però il Team Rocket, alla ricerca di Gardevoir forti, tentò di rubargliela. L'allenatrice si intrufolò nel covo dei malfattori per salvarla, ma venne rapita. E uccisa.
Gardevoir si riempì di spirito vendicativo che non riuscì mai a colmare, dato che una squadra della polizia la salvò e la portò alla pensione pokémon. Secondo lei, il suo colore Nero è lo spirito vendicativo della mamma. Un promemoria per ricordarle di non lasciar nodi al pettine.
Gardevoir aveva anche con sé una strana pietra colorata, che sua madre rubò al covo del T. Rocket. Ma ne ho scoperto l'origine solo ultimamente.
A Nevepoli, dopo aver sfoggiato i miei vestiti invernali, un'Altaria mi attaccò; Luxio, che oramai era una Luxray, l'abbattè con un Tuono, e lei si lasciò catturare. L'ultimo membro della squadra.
In palestra, prima di lottare contro Bianca, trovai una pietrafocaia. La diedi a Vulpix prima di lottare contro la capopalestra; il suo manto diventò bianco e le sue code diventarono 9;  Ottenni la medaglia grazie a Ninetales.
Bianca era molto carina e simpatica; riscaldava i cuori di quella gelata città. Ero sicura che sotto tutta quella neve doveva celarsi qualcosa, ma preferii soffermarmi a studiare la forma a fiocco di neve della cittadina.
Ad Arenipoli, dopo esser rimasta incantata dal fascino della tecnologia del paese, (usano pannelli solari come pedane per scorciatoie in tutta la città e per dar corrente ad ogni casa, compresa palestra), persi contro Corrado. Sorvolando il fatto che sia un bell'uomo, era (ed è) anche un ottimo capopalestra! Mi dovetti allenare molto prima di riuscire a batterlo.

E intanto era passato un altro anno.
E io mi trovavo davanti alla Lega Pokémon.
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: In preparazione! (Parte 1) ***


 

Guardai quell'imponente edificio con terrore. 
Sapevo che i 4 migliori Allenatori di tutta la regione stavano aspettando me.
E che anche Camilla stava aspettando me.
Un CERTO PROFESSOR ROWAN era stato colui che affidò il POKEDEX alla CAMPIONESSA, e dunque le aveva raccontato TUTTO. 
Più immaginavo le lotte che avrei dovuto affrontare e più sudavo freddo.. 
Decisi di rifugiarmi al Centro Pokémon più vicino e chiamai mia madre.
- MAMMA - urlai. Le persone presenti mi guardarono male, ma non ci feci caso.
- Non ce la posso fare..- incrociai le braccia e mi lasciai andare. Empoleon uscii dalla pokéball di scatto e mise il braccio sotto al mio volto, per evitare che mi spiaccicassi a terra come una fetta di torta. 
Mamma rise e guardò Empoleon, annuendole, per ringraziarla.
- Quell'edificio emana un'aurea estremamente potente.. - Dissi.
La fronte di mamma s'aggrottò. - E te come lo sai? -
Feci uscire Gardevoir, che m'abbracciò. La indicai con fare disivolto, e lei sorrise.
- Te l'avevo detto che ho una squadra tutta al femminile! -
- Vedo vedo! Brava! Oh tesoro, ho una novità.. - Sorrise vedendo la mia espressione interrogatoria.
- Caro! C'è Mya in videochiamata! -
- Oh.. Dio... - Cominciai a piangere senza rendermene conto. - Papà.-
Quell'uomo dai capelli grigiastri, che abbracciai per l'ultima volta all'età di 9 anni prima che partisse per l'America, guardò lo schermo con gli occhi luccicanti.
- Hi my little love! - la sua voce roca mi risuonò nel petto.
- Hello dad! I'm so happy to see you again! - Risposi. Poi cominciai a ridere. Io e papà passavamo parecchio tempo assieme ad allenarci in inglese. Studiavo tanto quella lingua affinchè potessi comunicare con lui al meglio. Era nato in California. 
- Noto che la tua pronuncia è migliorata parecchio in 3 anni! E sei diventata una splendida ragazzina... Vorrei tanto essere lì con te, in questo momento. -
Mi asciugai le lacrime e lo guardai con determinazione: - E invece abbraccerai la nuova Campionessa di Sinnoh! - 
Mamma e papà si guardarono felici. Poi mamma cominciò a parlare. 
- Sai tesoro, ho già raccontato tutto per filo e per segno a tuo padre. Ci spiace di non poter esser lì a sostenerti adesso, ma sappi che passeremo la giornata a pensarti! Sai già chi dovrai affrontare? -
- Uhm, a parte Camilla no.. -
Il volto di papà comparì di scatto sullo schermo, spaventando Gardevoir.
- I'M GONNA TELL YOU THAT! So: Il primo è Aaron. E' un ragazzo molto giovane, entrato da poco nei Superquattro. E' specializzato nei tipi Coleottero. Ti consiglio di usare mosse Fuoco in particolare, ma anche Volante è ottimo. Sconfiggendolo ti troverai una anziana donna, Terrie. Attenta, è una vera dura nonostante l'aspetto! Lei usa pokémon Terra.. -
- Mosse acqua ed Erba sono la miglior tattica. - Dissi. Papà sorrise. 
- Exactly. Cerca di mantenere in forze i pokemon con mosse acqua però! Perché il Super4 successivo è Vulcano, un tipo eccentrico amante dei tipi fuoco. Anche se le mosse Terra vanno bene. -
- Insomma.. Vulcano batte Aaron e Terrie batte Vulcano, ahahah -  esclamò mamma, ridendo.
- Di logica è così ahah - risi. - Poi chi ci sarebbe? - 
- Il super4 più forte è il very very cool and stylish Luciano, specializzato in tipi Psico. Armati di mosse Buio, Coleottero e Spettro. - 
- Aspetta, vuoi dirmi che Aaron potrebbe battere Luciano? - domandò mamma.
- In teoria si, ma non ci riuscirebbe. Manca di tattica. - rispose papà. 
Li guardai. Conversavano beatamente come non facevano da anni.. Assunsi un'espressione tranquilla. Anche Gardevoir si rilassò, ascoltando la mia aura.
- Tesoro - disse mamma, voltandosi verso di me, - sarà dura e difficile. Questa è la tua ultima prova definitiva. E sarà anche più difficile alla fine dato che Camilla non usa pokémon tutti dello stesso tipo come gli altri della Lega. Ma noi crediamo in te e sappiamo che ce la farai. Sappiamo che magari ti farai prendere dall'agitazione e può darsi che perderai, ma questo non dovrà far altro che farti impegnare di più, intesi? - sorrise. Papà continuò:
- Ma sappiamo anche che non rientrerai a casa prima di aver vinto, quindi noi ti aspettiamo qui a braccia aperte, pronti a cucinarti i tuoi cibi favoriti per festeggiare e a far amicizia con le tue splendide pokémon. Quindi metticela tutta Mya, fallo per te stessa, dimostrati di esser davvero diventata la grande allenatrice che hai sempre sognato di essere. -
Le guancie di mamma si sporcarono di lacrime di gioia.
- Siamo così fieri di te, tesoro. Metticela tutta! -

Guardai quell'imponente edificio con terrore. 
Sapevo che i 4 migliori Allenatori di tutta la regione stavano aspettando me.E che anche Camilla stava aspettando me.
Un CERTO PROFESSOR ROWAN era stato colui che affidò il POKEDEX alla CAMPIONESSA, e dunque le aveva raccontato TUTTO. 
Più immaginavo le lotte che avrei dovuto affrontare e più sudavo freddo.. 
Decisi di rifugiarmi al Centro Pokémon più vicino e chiamai mia madre.
- MAMMA - urlai. Le persone presenti mi guardarono male, ma non ci feci caso.
- Non ce la posso fare..- incrociai le braccia e mi lasciai andare. Empoleon uscii dalla pokéball di scatto e mise il braccio sotto al mio volto, per evitare che mi spiaccicassi a terra come una fetta di torta. 
Mamma rise e guardò Empoleon, annuendole, per ringraziarla.
- Quell'edificio emana un'aurea estremamente potente.. - Dissi.
La fronte di mamma s'aggrottò. - E te come lo sai? -
Feci uscire Gardevoir, che m'abbracciò. La indicai con fare disivolto, e lei sorrise.
- Te l'avevo detto che ho una squadra tutta al femminile! - - Vedo vedo! Brava! Oh tesoro, ho una novità.. - Sorrise vedendo la mia espressione interrogatoria. - Caro! C'è Mya in videochiamata! - - Oh.. Dio... - Cominciai a piangere senza rendermene conto.
- Papà. - Quell'uomo dai capelli grigiastri, che abbracciai per l'ultima volta all'età di 9 anni prima che partisse per l'America, guardò lo schermo con gli occhi luccicanti.
- Hi my little love! - la sua voce roca mi risuonò nel petto.
- Hello dad! I'm so happy to see you again! - Risposi. Poi cominciai a ridere. Io e papà passavamo parecchio tempo assieme ad allenarci in inglese. Studiavo tanto quella lingua affinchè potessi comunicare con lui al meglio. Era nato in California. 
- Noto che la tua pronuncia è migliorata parecchio in 3 anni! E sei diventata una splendida ragazzina... Vorrei tanto essere lì con te, in questo momento. -
Mi asciugai le lacrime e lo guardai con determinazione: - E invece abbraccerai la nuova Campionessa di Sinnoh! - Mamma e papà si guardarono felici.
Poi mamma cominciò a parlare. - Sai tesoro, ho già raccontato tutto per filo e per segno a tuo padre. Ci spiace di non poter esser lì a sostenerti adesso, ma sappi che passeremo la giornata a pensarti! Sai già chi dovrai affrontare? - - Uhm, a parte Camilla no.. - Il volto di papà comparì di scatto sullo schermo, spaventando Gardevoir.
- I'M GONNA TELL YOU THAT! So: Il primo è Aaron. E' un ragazzo molto giovane, entrato da poco nei Superquattro. E' specializzato nei tipi Coleottero. Ti consiglio di usare mosse Fuoco in particolare, ma anche Volante è ottimo. Sconfiggendolo ti troverai una anziana donna, Terrie. Attenta, è una vera dura nonostante l'aspetto! Lei usa pokémon Terra.. - - Mosse acqua ed Erba sono la miglior tattica. - Dissi. Papà sorrise. - Exactly. Cerca di mantenere in forze i pokemon con mosse acqua però! Perché il Super4 successivo è Vulcano, un tipo eccentrico amante dei tipi fuoco. Anche se le mosse Terra vanno bene. - - Insomma.. Vulcano batte Aaron e Terrie batte Vulcano, ahahah -  esclamò mamma, ridendo. - Di logica è così ahah - risi. - Poi chi ci sarebbe? - - Il super4 più forte è il very very cool and stylish Luciano, specializzato in tipi Psico. Armati di mosse Buio, Coleottero e Spettro. - - Aspetta, vuoi dirmi che Aaron potrebbe battere Luciano? - domandò mamma.- In teoria si, ma non ci riuscirebbe. Manca di tattica. - rispose papà. 
Li guardai. Conversavano beatamente come non facevano da anni.. Assunsi un'espressione tranquilla. Anche Gardevoir si rilassò, ascoltando la mia aura.
- Tesoro - disse mamma, voltandosi verso di me, - sarà dura e difficile. Questa è la tua ultima prova definitiva. E sarà anche più difficile alla fine dato che Camilla non usa pokémon tutti dello stesso tipo come gli altri della Lega. Ma noi crediamo in te e sappiamo che ce la farai. Sappiamo che magari ti farai prendere dall'agitazione e può darsi che perderai, ma questo non dovrà far altro che farti impegnare di più, intesi? - sorrise.
Papà continuò:- Ma sappiamo anche che non rientrerai a casa prima di aver vinto, quindi noi ti aspettiamo qui a braccia aperte, pronti a cucinarti i tuoi cibi favoriti per festeggiare e a far amicizia con le tue splendide pokémon. Quindi metticela tutta Mya, fallo per te stessa, dimostrati di esser davvero diventata la grande allenatrice che hai sempre sognato di essere. -
Le guancie di mamma si sporcarono di lacrime di gioia. - Siamo così fieri di te, tesoro. Metticela tutta! -

 

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Capitolo 14
*** In preparazione! (Parte 2) ***


Me ne stavo sul mio letto a studiar tattiche quando l'infermiera Joy bussò alla mia stanza, informandomi che c'era una chiamata per me.
Mi avviai nella Hall e accesi il computer.
Una bella ragazza, dai capelli del profondo mare aspettava rispondessi. Due fermagli gialli le creavano due ciuffi che le scivolavano dolcemente sulle spalle, ed un bel cappellino bianco con una Pokéball rosa le copriva la testa. Una sciarpa rossa le riparava il collo, ed un top nero senza maniche scollato mostrava una canotta bianca che le copriva il petto. 
I suoi occhi azzurro cielo erano rivolti verso il basso, mostrando una nota d'imbarazzo che cercava di nascondere. 
Ogni tanto un ragazzo dai capelli neri con un Pikachu in spalla sbucava nella visuale. Mi ricordava tanto Red.. ma allo stesso tempo non ci somigliava affatto. 
Poi un ragazzo, o meglio, un oramai uomo di colore con gli occhi veramente minuscoli indicò lo schermo e disse - Lucinda! Il Computer! -
La ragazza guardò il computer. -Mya..- 
La guardai. - Hikari..? Hikari sei tu?
Un piccolo Piplup balzò sulla sua testa e lei sorrise.
- Oddio, Hikari.. Sei diventata così bella!! - Esclamai, illuminando gli occhi di felicità.
- Ehy! Stai per caso insinuando che due anni fa non ero bella? - Mise il broncio, poi rise di gusto:
- Sei veramente espressiva come al solito, Mya!- 
- ahahah! Ah! Guarda, Hikari! - Chiamai Empoleon. 
- Oooh! Una bellissima Empoleon! - Il ragaz- ehm uomo di colore s'avvicinò affascinato. Anche quel ragazzino che mi ricordava Red s'incuriosì.
- Mya, ti presento i miei compagni di viaggio! Ash - indicò il ragazzino, che mi regalò un bel sorriso e mi presentò il suo Pikachu - e Brock, - disse poi indicando l'uomo, che sorrise anche lui e si presentò come cuoco della truppa. - Li ho trovati in viaggio e mi hanno accolta per accompagnarmi nella mia avventura! -
- Ah davvero?? Che bello, sono felicissima per te Hikari!! Non vedo l'ora di reincontrarti!! - Dissi.
- Adesso sono qui alla Lega Pokém..- 
Non feci in tempo a dirlo che Ash si mise in primo piano con gli occhi luccicanti ed esclamò:
- La Lega pokémon?? Sei alla Lega!? Ne sei uscita vincente?? -
- Calma, Ash - disse Hikari, scansandolo - Mya si sta preparando per affrontare i Super4. Vero Mya? -
- Si, - risposi - ma ho un po' un crollo.. anche la mia Gardevoir mi ha assicurato che quell'edificio ha un'aura veramente forte. Non sarà una passeggiata.. Ho un po' paura ahahaha- 
I tre mi ascoltavano con aria interessata. O meglio, Hikari ed Ash. Perché Brock dimostrava di essere una persona molto pacata e tranquilla.. DIMOSTRAVA. 
- Forza Mya! - Esclamò poi Hikari, dopo una tranquilla conversazione.  - Hai tutto il nostro supporto! - 
- Ti raggiungerò alla Lega, Mya! E ti batterò vincendo il titolo di Campione, stanne certa!! -
Risi. - Non penso proprio, Ash! Non resterò Campionessa. Se vinco cederò comunque il titolo a Camilla, voglio solo esser registrata come vincitrice contro la Campionessa, ma non voglio diventarlo a tempo pieno. Ti toccherebbe sfidare lei in ogni caso, ahahah! -
Dopo una risata di gruppo, ci dammo ai saluti. Ed ad un arrivederci. Hikari m'assicurò che sarebbe stata a Duefoglie, al mio ritorno.

Chiamai la mia squadra per consumare il pranzo. 
Mi gustai quegli Onigiri cucinati dall'infermiera Joy mentre Chansey si occupava di sfamare i pokemon del Centro. 
Ero veramente felice di aver risentito Hikari e di sentire che stava bene. Purtroppo non eravamo riuscite a parlare di sentimenti.. Sempre meglio evitare discorsi delicati davanti a due ragazzi. 
Pensai che passare il pomeriggio alla Via Vittoria ad allenarmi ancora un po' sarebbe stata la soluzione migliore. 
E poi mio padre di ritorno.. mi era mancato così tanto in questi 3 anni. Avevo sempre avuto paura di deludere le sue aspettative... Proprio perché non ho mai saputo quali fossero. Probabilmente avrebbe preferito una figlia più femminile che una in pinocchietti di jeans.. Ma quelli non li aveva visti. Aveva visto il fermaglio. Pensai a cosa potesse dirsi in quell'istante con mia madre..
E, a pensarci, Red non lo sentivo da veramente tanto tempo. Forse avrei dovuto chiamarlo..? O forse non era dsponibile al momento.. Aveva già vinto la Lega? O no? Che squadra si era fatto? Era sempre il solito solitario misterioso? E se aveva conosciuto qualcuna? 
Avevo cominciato a farmi tanti di quei film mentali che il petto mi faceva malissimo.
Decisi di chiamarlo per togliermi ogni dubbio. Al massimo avrei potuto alloggiare al Centro Pokémon qualche giorno in più, di certo non mancavo di soldi.
Dissi alle mie pokemon di andare in giardino ad allenarsi un po' o giocare con gli altri, loro scelta. 
Volevo parlare con lui da sola. Usai quindi un pc situato nel corridoio, dove passava poca gente.
E avviai la chiamata. Suonò un po'. Poi lui rispose..
Cappellino rosso e bianco, capelli neri, occhi rossi, pikachu sulle spalle. Si, era sempre lui.
Sorrisi. 
- Ehy. -
-Mya.. Ti stavo giusto pensando. - Esclamò, sorridendo dolcemente.
- Anche se ad essere sincero mi capita spesso di pensarti. -
Arrossii. -Mi manchi, Red. Sono qui davanti alla Lega Pokémon da stamani.. Ho sentito tutte le persone a me più care, ma senza la tua voce non potevo calmarmi. - 
Mi morsi il labbro. Cosa diamine stavo dicendo..?
- Io ho appena vinto l'ultima medaglia per raggiungere la Lega di Kanto. - Sorrise.
- Mi hai chiamato proprio al momento giusto. -
Sorrisi - Sono veramente contenta per te, Red! Allora pare proprio che il nostro prossimo incontro sarà da Campioni! -
Lui serrò i pugni: - Ci puoi scommettere! Ah Mya, dimmi una cosa. Vedo che il tuo fermaglio è ancora senza stoffa. Il tuo primo obiettivo è vincere la Lega? -
- Assolutamente! - risposi. 
- E hai scelto il secondo? -
Arrossii. - Si. - Abbassai lo sguardo imbarazzata. 
- Il mio secondo obiettivo è... - Lo guardai. - Vieni a Sinnoh. Aspettami a Duefoglie. La prima ad affrontare la Lega sono io quindi ti prego.. Aspettami là. Arrivo presto. -

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