We Didn't Have A Good Start But We Will Have A Good End

di Seryka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa ho fatto di male per essermi fatta odiare da te sin dall'inizio? ***
Capitolo 2: *** Ricominciamo... Da capo? ***
Capitolo 3: *** D'ora in poi ti proteggerò io, non devi più preoccuparti o avere paura ***
Capitolo 4: *** Il mio Romeo ***
Capitolo 5: *** My First Kiss Was A Little Like This ***
Capitolo 6: *** La Festa in Maschera ***



Capitolo 1
*** Cosa ho fatto di male per essermi fatta odiare da te sin dall'inizio? ***


Cosa ho fatto di male per essermi fatta odiare da te sin dall'inizio?

 


 

-COSA?!-

Le urla di Julie si saranno sentite per tutto il vicinato, gli occhi spalancati per via della grande notizia detta con grande non chalance dalla madre,

-Sì signorina tu tra una settimana esatta partirai e andrai a fare uno scambio culturale, non voglio sentire storie, hai 19 anni, sei grande e vaccinata.
Un bel viaggetto non ti farà male e poi, non avevi detto di voler viaggiare? Bhe eccoti accontentata-

La madre finì la frase con un sorriso, divertita per la reazione della figlia, aveva trovato un sito di scambi culturali e l'idea di far partire la figlia l'aveva attirata subito, soprattutto perché i posti in cui mandavano i ragazzi venivano scelti a caso e non si poteva decidere nulla, per la compagnia gli bastava che tu sapessi l'inglese e che anche la famiglia che ti avrebbe ospitato lo masticasse un po'.

-Come puoi uscirtene dicendomi “Ehi Julie lo sai che tra una settimana ti spedisco su un aereo che ti porterà da qualche parte del globo, non è fantastico?”-

-Già tesoro non è fantastico?-

La madre le rispose fingendo di avere gli occhi luccicanti e un finto sorriso da ebete stampato in faccia, adorava quando la figlia si lasciava incalzare in questo modo da lei.

-N-O non lo è! Non so nemmeno dove andrò! fai conto mi portano non so...-

-In Inghilterra!-

-Già fai conto mi spediscono in Inghilterra...Aspetta un attimo ma cosa mi fai dire! È impossibile che mi spediscono in Inghilterra sarebbe troppo bello e se ci riuscissi sarebbe solo questione di culo, grande culo!-

Julie si ammutolì, com'era possibile che sua madre riuscisse sempre a incalzarla con sole 2 parole?
E poi non riusciva ancora spiegarsi com'era possibile che la conversazione sembrava parlare più di una spedizione di un pacco, piuttosto della partenza di una persona.

La madre sapeva da tanto della grande passione che Julie provava per l'europa, la sua cultura, i suoi colori e soprattutto la passione per le persone, anche se, non si era ancora mai riuscita a spiegare cosa ci trovasse la figlia di così interessante.

-Perché sei così pessimista, ho messo nelle poche opzioni che c'erano quella che ti avrei spedito solo se il posto estratto fosse stato in Europa-

Disse quelle parole lentamente e vide accendersi un piccola luce di speranza negli occhi di Julie che però, non appariva ancora totalmente convinta.

-Forza, tra una settimana ti daranno il biglietto con tutte le informazioni e allora, saprai quale sarà la tua destinazione, non ti senti minimamente emozionata?-

Il viso di Julie prese l'espressione di una persona pensierosa,

-Mmmm fammici pensare...No non lo sono! Me lo avresti dovuto dire, prima di organizzare tutto!-

-Non te l'ho detto perchè avresti subito detto di no!-

-Sì hai ragione...molto probabilmente avrei detto subito di no, ma me lo avresti dovuto dire lo stesso! Adesso mi dovrò fare velocemente la lista delle cose che mi dovrò portare!-

-Non preoccuparti, c'è la mamma che ti aiuta no?-

Mamma e figlia si misero a ridere, Julie era emozionata, solo che non lo faceva vedere, era curiosa di sapere dove sarebbe stata “spedita”.

 

* 1 SETTIMANA DOPO~ *

 

-Allora ho preso tutto? Vestiti, asciugamani, scarpe, biancheria, carica batterie del telefono...si dovrebbe esserci tutto, MAMMA!!! sbrigati se no facciamo tardi-

Il giorno della partenza è arrivato e il nervosismo si incomincia a far sentire. Caricate le valigie salirono in macchina e si diressero all'aeroporto dove, una volta arrivati videro subito lo stand dello scambio culturale.
Julie si avvicinò allo stand dove un uomo dopo averle chiesto le sue informazioni gli consegnò il biglietto dell'aereo,

-Che fai non lo apri?-

Chiese la madre che era quasi più nervosa della figlia,

-Non ce la faccio sono troppa nervosa...-

A Julie tremavano le mani, quel pezzo di carta avrebbe definito dove la ragazza avrebbe passato i prossimi 6 mesi,

-Dammi qua, fifona-

La madre strappò il biglietto dalle mani della ragazza e lo aprì, una volta letta la destinazione fece un'espressione triste che quando Julie la notò fece rattristare anche lei,

-Perché quella faccia? Dove mi spediscono? Forza dimmelo!-

La madre fece un respiro profondo e comunicò la destinazione alla figlia,

-Bhe ti spediscono semplicemente in Inghilterra quindi niente di cui essere particolarmente contenti-

La madre mentre continuava a prenderla in giro fece delle spallucce e guardava la figlia divertita,

-Mi stai prendendo per il culo per caso? Se si sappi che non è divertente!-

Julie riprese in mano il biglietto e vide chiaramente che sarebbe partita per l'Inghilterra da lì a poche ore, incominciò a saltare e lanciare piccoli urletti.

--DAI CA—CAVOLO!! Sì...cavolo-

Julie si zittì prima che la gente incominciasse a prenderla per pazza. Entrarono nell'aeroporto, cercarono il giusto gate e si misero ad aspettare, e nel mentre davano un'occhiata alle poche informazioni che avevano scritto sulla famiglia che avrebbe ospitato Julie,

-Mmmm...sono una famiglia di 4 persone -

Julie era diventata molto curiosa, non solo per la famiglia che l'avrebbe ospitata ma anche perchè finalmente avrebbe potuto girare l'Inghilterra e fare la turista nella città che sognava la notte. Arrivò l'ora di salutare la mamma, si abbracciarono, non uscirono lacrime perché alla fine erano entrambe contente, Julie perché per lei era un grande passo avanti e anche per la madre era una cosa molto importante, significava vedere la propria figlia crescere ancora di più nel diventare più indipendente.

-Ti chiamo quando arrivo!-

-Ok fai la brava e non comportarti male!

-Mamma non sono una bambina! Dimostrerò di essere un americana-turista modello-

Julie si incamminò verso l'aereo in cui avrebbe dovuto passare ben 12 ore, si accomodò sul sedile e dopo il decollo si lasciò cullare da quelle luminosissime stelle che vedeva dal finestrino dell'aereo. Arrivata all'aeroporto a Londra Julie non smetteva di guardarsi intorno ammaliata da tutto ciò che la circondava e soprattutto non riusciva a levarsi dalla mente una cosa:

“Bei ragazzi, bei ragazzi everywhere!”

Era il paradiso per lei vedere tutti quegli europei messi insieme. Continuando a camminare arrivò al punto di ritrovo, le avevano spiegato che le famiglie avrebbero tenuto in mano un foglio con su scritto il nome del ragazzo/a che avrebbero ospitato, in questo modo sarebbe stato più facile trovarsi gli uni con gli altri. Julie individuò subito la sua nuova “famiglia” per via di una ragazza che non riusciva a stare ferma e a smettere di sorridere, al contrario del ragazzo fermo accanto a lei che sembrava più che altro arrabbiato e anche annoiato, Julie prese un respiro profondo e incominciò ad avvicinarsi con le valigie a quella che sarebbe stata la sua nuova famiglia. Quando la ragazza che prima non riusciva a stare minimamente ferma la vide, riconoscendola visto che le famiglie erano le uniche che avevano diritto a sapere qualcosa in più sulle persone che avrebbero ospitato, le corse incontro abbracciandola subito, Julie disorientata da quel gesto sgranò un attimo gli occhi e si accorse che la sua espressione sorpresa aveva fatto sorridere il ragazzo che prima sembrava di pietra. Guardandolo ora che gli era più vicino la ragazza pensò subito che fosse molto bello, ragazzo sui 20 anni, non molto alto ma con il corpo scolpito come pochi, riuscivi a vedergli la tartaru- ehm volevo dire gli addominali ;) dalla maglietta molto attillata, la colpirono molto i capelli, perfettamente ricci.

-Tu devi essere Julie! È un piacere conoscerti-

Esordì la ragazza con un'inglese molto accentuato, Julie quando lo sentì trattenne un sorrisino e decise di rendere a quella famiglia sin da subito le cose più facili, così si presentò subito in accento perfetto lasciando tutti a bocca aperta:

-Salve! Piacere di conoscervi io sono Julie, spero di passare dei bellissimi 6 mesi con voi, farò del mio meglio per non causarvi nessun problema-

Finita la presentazione fece anche un piccolo inchino ma quando si alzò si trovò puntati addosso gli occhi del ragazzo che sprizzavano rabbia da tutti pori, era messo a braccia incrociate e lanciava sguardi sia a alla ragazza sia ai suoi genitori,

-6 mesi?! Avevate detto 3 mesi! Non voglio avere una sconosciuta in casa per 6 mesi! Che ne sarà della mia vita privata eh?!-

Il ragazzo era fuori controllo e a quella reazione Julie si sentì molto triste, non aveva fatto niente e già era odiato da un membro della famiglia,

-Harry Styles! Come ti permetti di dire cose del genere di fronte a una ragazza che si è presentata in un modo così cordiale? È questa la prima impressione che vuoi avere con lei, quella di un cafone?!-

Julie era scioccata non sapeva che fare, era appena arrivata e aveva appena assistito ad un litigio tra padre e figlio,

-Vi prego non fate così! Capisco che tu sia arrabbiato, 6 mesi sono tanti lo so, cercherò, se vuoi di starti lontano così da non compromettere la tua vita privata, cosa che avrei fatto anche senza tutto questo...fino a 1 settimane fa non sapevo niente di questo viaggio e adesso che sono qui l'unica cosa che non voglio accada è quella di causare problemi a qualcuno...-

L'espressione del ragazzo passò da arrabbiata/incazzata a normale/inespressiva, annui e basta, la ragazza tornò da Julie e le mise la mano intorno alla spalla, quella ragazza aveva sin da subito preso in simpatia Julie,

-Bene Julie! Benvenuta in Inghilterra io sono Gemma Styles piacere di conoscerti, quel ragazzo che ha fatto il cafone dall'inizio si chiama, come hai sentito prima Harry ed è mio fratello-

Julie istintivamente allungò la mano al ragazzo che la squadrò lentamente.

-Piacere di conoscerti... Harry-

-Harry Styles devi dire il mio cognome e nome!-

Julie che si stava spazientendo, adesso pensava che anche se all'inizio lo aveva trovato carino in realtà quel ragazzo era uno "Stronzetto di Categoria S", non voleva farsi mettere i piedi in testa nessuno, tanto meno da lui, 
ma ci teneva a fare una buona espressione agli altri membri della famiglia;
Si presentò come il “principe” gli aveva ordinato,

-Piacere di conoscerti... Harry Styles-

-Bene così va meglio, brava-

Incominciava a dargli sui nervi quel ragazzo!

Gemma sorrise, le piaceva Julie e sapeva che si sarebbe divertita con lei, ma non si spiegava come mai Harry avesse preso sin da subito la ragazza in antipatia.

“Mmmm guarda il lato positivo, è carina, e poi è americana, farei un figurone se nel pub si diffondesse la voce che sono riuscito a farmi cadere ai piedi una straniera”

Harry a quel pensiero sorrise e si voltò un attimo a guardare Julie e notò che lo stava fissando, il sorriso scomparì per diventare di nuovo inespressivo, quando la ragazza se ne accorse spalancò gli occhi,
quasi impaurita da quel ragazzo, beh non che abbia ricevuto una bella accoglienza da costui,

-Che guardi? È la prima volta che vedi un figo come me?-

Julie lo guardò alzando le sopracciglia trattenendo un risolino,

-Stavo solo guardando i tuoi capelli mica la tua faccia, non ti montare la testa-

Julie aveva mandato al diavolo le buone maniere con lui, odiava la gente che si approfittava della sua gentilezza, per questo erano in pochi quelli che avevano il rispetto da lei,
quando ci si metteva sapeva benissimo farsi rispettare,

-Perchè guardavi i miei capelli? E poi non mi sto montando la testa!-

Julie gli lanciò di nuovo un'occhiata per poi lanciargli un sorrisetto,

-Sono belli, tutto qui -

Harry mentre parlava la osservava, naso perfetto all'insù labbra perfette né troppo piene né troppo sottili, occhi grandi sottolineati da una leggera matita.

 

Arrivarono a casa ed Harry menefregista, si avviò subito dentro per poi buttarsi sul divano a guardare la tv senza preoccuparsi di aiutare minimamente i genitori con i bagabgli di Julie. Una volta arrivati dentro il padre andò verso di Harry e gli mise una mano sulla spalla, il ragazzo fece roteare gli occhi, sapeva che quando faceva così significava che voleva qualcosa da lui,

-Harry vorresti essere così gentile da mostrare a Julie la sua stanza e aiutarla con i bagagli?-

Il ragazzo guardò il padre per poi tornare subito a guardare dritto a se

-No non voglio essere così gentile da aiutarla-

Julie assistendo a quella scena si stava spazientendo e sussurrò una cosa all'orecchio a Gemma

-Posso rispondere con la stessa moneta ad Harry?-

Gemma sorrise a Julie in segno di consenso, era curiosa di sapere cosa gli avrebbe detto ad Harry, aveva capito che era una ragazza sveglia e che non si lasciava sottomettere facilmente soprattutto se si parla di un ragazzo,

-Harry posso chiederti una cosa?-

Il ragazzo si girò per guardarla, aveva appoggiato la testa al manico di un trolley mentre lo guardava con sguardo provocante,

-Parla-

-Dimmi, se per caso single?-

A quelle parole sgranarono tutti gli occhi guardando Julie, Gemma era quella che si stava divertendo di più tra tutti, Harry la guardava perplesso,

-Sì...perchè questa domanda? Sei interessata a me?-

Fece la seconda domanda con uno sguardo malizioso, al quale Julie rispose ridendo,

-Assolutamente no! È solo che se continui così le ragazze non si avvicineranno mai a te, le ragazze vogliono un principe educato accanto non un principe viziato a cui non va mai di alzare il culo-

Finì la frase facendo al ragazzo un occhiolino per poi prendere un trolley e portarlo verso la stanza che gli spettava e che, ormai gli avrebbe mostrato Gemma. La stanza era molto grande, aveva un letto matrimoniale, con un grande armadio e anche una bella scrivania in cui poteva appoggiare di tutto. Ringraziò Gemma che uscì dalla stanza subito dopo avergliela mostrata. Era partita che in America era notte mentre quando arrivò in Inghilterra era pomeriggio e pur avendo dormito in aereo, si sentiva stanchissima quindi decise che si sarebbe riposata per bene, in modo da poter lasciare “respirare” la schiena. Ad un certo punto la porta si apre e Julie si ritrova davanti Harry che si era chiuso la porta alle spalle e che si stava avvicinando molto velocemente alla ragazza, si era avvicinato troppo, la ragazza che si era un attimo appoggiata al muro mentre mandava un messaggio vi si trovò bloccata con il viso del ragazzo a pochi centimentri dal suo,

-Che cosa v-vuoi? Perchè sei così vicino? Ho fatto qualcosa di male?-

-Se provi a mettermi in imbarazzo di nuovo come prima per te saranno grandi guai-

Julie odiava quegli sguardi, Harry stava cercando di sottomettere al suo cospetto la ragazza, ma lei non gli diede corda, anzi lo attaccò,

-E quali sarebbero questi guai?-

La voce si era fatta provocante, e le braccia prima bloccate per lo spavento si erano messe conserte, Harry parve sorpreso dal contrattacco di Julie,

-Hai detto che se continuo ad avere questo comportamento non troverò mai una ragazza giusto?...-

Julie lo guardava dritto negli occhi, una parte di lei non riusciva a non pensare che fossero i più belli che avesse mai visto soprattutto perché era la prima volta che vedeva un ragazzo con della matita agli occhi e li rendeva veramente sexy, ma dopo quel pensiero si concentrò di più sulla “conversazione”.

-Giustissimo Harry-

Rispose in modo energetico annuendo anche con la testa mentre regalava sorrisetti al ragazzo per farlo innervosire ancora di più ma si era resa conto che anche lui era un osso duro come lei,

-Bene...e se ti dicessi che proprio con questo carattere potrei conquistare una ragazza?-

Julie si mise a ridere dopo aver sentito quelle parole, per poi rispondere subito,

-Scusami tanto ma, ti prego dimmi quale ragazza si potrebbe innamorare del tuo carattere così egoistico e superficiale?-

Harry si mise a ridere, non aveva tutti i torti, di sicuro il suo non era uno dei migliori caratteri esistenti al mondo, ma anche lui aveva dei Jolly,

-TE...potrei farti innamorare di me in men che non si dica-

Disse la frase mettendosi a ridere, al contrario di Julie che era rimasta sorpresa da quelle parole,

-Io? Innamorarmi di te? Preferirei innamorarmi di un dinosauro! -

E poi dimmi, cosa ci guadagneresti nel farmi innamorare di te? E poi se proprio ci tieni a farlo sappi che sei capitato con la ragazza sbagliata, la sottoscritta non sa minimamente cos'è l'amore quindi se anche mi innamorassi di te, cosa improbabile, non me ne accorgerei nemmeno-

Harry si fece più vicino al viso di Julie, non ci credeva che la ragazza non sapeva niente sulla materia “amore”, avanti chi è che non sa qualcosa sull'amore? Riusciva a pensare solo questo.

-Non senti nulla?-

Julie lo guardava storto, non capiva dove volesse arrivare

-Aspetta! Sì in effetti sento una cosa-

Jonghyun sorrise pensando di aver colpito il bersaglio,

-Sì è senza dubbio la tua fiatella! Uh...accidenti Harry che hai mangiato prima di venire all'aeroporto? Continuando così nessuna si degnerà di starti accanto!-

Jonghyun la guardò storto mentre sentiva la rabbia salirgli, era stao umiliato da lei...di nuovo, si considerava fortunato solo perché nessuno li poteva vedere,

-Va bene Julie lo hai voluto tu! Questi 6 mesi diventeranno il tuo inferno! Ti farò innamorare di me costi quel che costi, poi vedremo chi è quello che rimarrà solo!-

Detto questo si stacco dal muro quindi liberando Julie da quella specie di trappola, per poi incamminarsi verso la porta, a pochi passi da essa si fermò per tornare indietro e fermarsi a 2 passi da Julie e dirgli,

-Ah dimenticavo, non ti azzardare a: parlarmi, chiamarmi, toccarmi non devi nemmeno pensarmi!-

Poi si girò, uscì dalla stanza facendo sbattere forte la porta, dopo pochi secondi si sentì un'altra porta chiudersi in modo violento, di sicuro era la sua.

-Si sarà arrabbiato per la battuta sull'alito? Uffa!!! possibile che sono appena arrivata e già un membro della famiglia mi odia? Perché capitano tutte a me?!-

Julie si lasciò cadere sul letto per poi sistemarsi meglio e lasciare che la morbidezza di quel materasso la classe e la trasportasse nel mondo dei sogni.


 

Link del capitolo originale: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2267258&i=1)


 

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Capitolo 2
*** Ricominciamo... Da capo? ***


Ricominciamo... Da capo?


 

 

Julie si rigirava nel letto pensando al perché Harry la odiasse così tanto, è vero che erano partiti con il piede sbagliato ma voleva andarci d'accordo, voleva avere un amico.

Mettendo da parte l'orgoglio Julie si alzò per uscire dalla sua stanza e dirigersi verso quella di Harry, arrivatagli di fronte bussò delicatamente e dopo un po' di secondi si sentì una voce fredda rispondere,

-Avanti-

Julie alla risposta entrò e si chiuse la porta alle spalle, quando entrò ed Harry la vide si irrigidì subito, pochi minuti prima gli aveva detto chiaramente che non voleva vederla e lei che faceva? Si presentava lì nella sua stanza,

-Cosa vuoi? Mi sembrava di essere stato chiaro sul fatto che non volevo vederti...-

-Mi dispiace...con questa sono due volte che non seguo le regole che mi hai imposto poco prima...-

Julie appoggiata alla porta aveva chinato il capo, era triste non le piaceva essere odiata per nessun motivo da qualcuno che nemmeno la conosceva,

-E quale sarebbe stata la prima volta?-

Harry aveva impostato un tono freddo per quella conversazione e non aveva in mente di cambiarlo,

-Prima, ti stavo pensando...-

Julie dopo quella frase notò che Harry era arrossito,i loro sguardi si incrociarono e il ragazzo, che era steso sul letto, si girò di colpo dall'altra parte di fianco,

-P-perchè mi pensavi? Sbaglio o te lo avevo proibito?-

Julie fece un rumoroso sospiro prima di staccarsi dalla porta e raggiungere il bordo del letto su cui si sedette,

-Perché non capisco... ecco perché ti stavo pensando,-

Harry si voltò degnandosi di guardare di nuovo Julie, che dopo quella frase si era messa a guardare per terra e il suo viso faceva una smorfia triste,

-Cosa non capisci?-

Harry fece la domanda per poi alzare la schiena e appoggiarla al muro del letto, senza mai levare gli occhi da Julie,

-Non capisco perché mi odi Harry, non ti ho fatto nulla, è perché non ti sta bene che una ragazza che viene da chissà dove faccia irruzione nella tua vita e che possa intromettersi nella tua vita privata? Dimmelo Harry! Se c'è un motivo per cui mi odi dimmelo! Fa più male vedersi guardare da qualcuno con disprezzo senza saperne il motivo, piuttosto che da qualcuno di cui ne sai il motivo-

Julie fece uscire quelle parole a fiume mentre i suoi occhi incominciavano ad annebbiarsi, non lo conosceva nemmeno, e già teneva a voler fare una così bella impressione su Harry? Voleva veramente piangere per lui? Julie era la prima che si fregava di ciò che gli dicevano, cosa c'era di diverso questa volta? Cosa aveva Harry di diverso dagli altri? Dal momento che aveva messo piede in Inghilterra e che aveva conosciuto quelle nuove persone, Julie le aveva viste sin da dall'inizio come la sua nuova “famiglia” e anche Harry faceva parte di quella famiglia, e lei non voleva essere odiata da un membro di essa, era questo che la faceva stare male, quando ci si metteva sapeva essere molto emotiva. Dopo quelle parole Harry si mise a guardarla con gli occhi spalancati, dopo tutti quei botta e risposta che aveva avuto con Julie pensava che le loro conversazioni sarebbero state tutte discussioni o litigi. Quando le vide gli occhi lucidi capì veramente che aveva sbagliato, era partito male e se era reso conto, ma forse non lo sapeva nemmeno lui il motivo per cui si comportava così con lei,

-Non lo so...-

Julie parve sorpresa a quelle parole ma soprattutto, arrabbiata,

-”Non lo so”...? “Non lo so”?! È tutto quello che hai da dire?! Mi sono messa quasi a piangere e tutto quello che hai dire è “Non lo so”?! Complimenti Harry Styles visto che tu mi odi mi sembra brutto non ricambiare il tuo sentimento giusto? Da oggi, anzi da questo momento, ti odio anche IO-

Julie incavolata nera si alzò diretta alla porta, la aprì e se la chiuse rumorosa alle spalle, per poi dirigersi in camera sua e buttarsi sul letto.

“Perché la odio? Perché ti odio? Vorrei saperlo anche io Julie, non sai quanto...”

 

***

 

I giorni seguenti furono un inferno per Julie, ogni giorno una discussione diversa, ormai Gemma e i genitori si erano abituati ai battibecchi di quei due e li consideravano divertenti,

-HARRY! Abbassa quel maledetto stereo se non vuoi che te lo butti dalla finestra!-

-COL CAZZO! È la mia stanza e posso fare quello che voglio!-

-OH MISERIA!! PERCHé DEVO AVERE ACCANTO UN DINOSAURO NANO COME TE?!-

 

***

 

Le giornate passavano e Julie era arrivata in Inghilterra da 2 settimane,

-Julie, puoi venire qui un attimo ho bisogno che mi fai urgentemente un favore!-

Julie corse dalla sua nuova “ mamma” per sapere qual era il favore che le voleva chiedere,

-Eccomi! Dimmi cosa devo fare?-

-Allora io devo uscire urgentemente ora, Harry in questo momento è al pub a lavoro, di solito passo da lui a dargli le chiavi di casa ma questa volta il posto in cui devo andare è dalla parte opposta e se andassi a portargliele farei molto tardi, potresti portargliele tu? Tanto ormai lo sai dov'è il pub in cui lavora giusto?-

La donna concluse la frase con un occhiolino indirizzato alla ragazza che aveva notato spegnere l'entusiasmo per la richiesta quando aveva nominato Harry,

-C-certo, come potrei dire no?! Dopotutto devo solo dargli le chiavi mica chissà che cosa...-

-Esatto barava! Così ti voglio, allora le affido a te io ora esco, ci vediamo stasera-

-Ok a stasera, guidi con prudenza!-

La donna salutò la ragazza con un sorriso sulla soglia della porta mentre usciva, Julie si andò a preparare e uscì di casa, la strada del pub gliela aveva insegnata Gemma visto che lavorava anche lei lì con HArry.

“5 Diamonds...che nome strano per un pub...vabbe, meglio fare in fretta meno lo vedo meglio è”

Julie entrò e percorse una scalinata prima di ritrovarsi in un posto pieno di luci e arredamenti molto belli e alla moda, appena entrata la ragazza fu accolta da un ragazzo che quando lo vide ci mise un attimo per capire se era un vero essere umano o se era una sua allucinazione, quel ragazzo era stupendo. Julie si era incantata a guardarlo, ma la voce del ragazzo, anch'essa sublime, la fece tornare alla realtà,

-Ehi! Ci sei?-

Le chiese il ragazzo divertito dallo sguardo imbambolato della ragazza, che dopo quelle parole si ricompose subito,

-Ehm si, si ci sono!-

-Hai bisogno di un tavolo? È ancora presto ma possiamo lo stesso offrirti qualcosa-

Julie lo guardò un attimo storto,

-Servirmi qualcosa? Cos-Ah! No! no non so qui per bere ahahah cerco Harry Styles-

Julie finì la frase con una smorfia sul viso, dopo tutte quelle discussioni aveva incominciato a odiarlo seriamente,

-Aaaa cerchi Haz! Aspetta qui te lo vado a chiamare, comunque io sono Liam, Liam Payne-

Julie era incantata da quel ragazzo, più parlava più si perdeva in quelle labbra, ma cercò di non farlo capire,

-Piacere di conoscerti Liam! Io sono Julie!-

-Mmm Julie...bel nome! Sei la ragazza americana dello scambio culturale di cui ci ha parlato Harry?-

-Sì sono io...-

-Mmm strano...-

Julie gli mandò uno sguardo storto dopo quella frase,

-Strano...?-

-Sì sei molto più carina di come ti aveva descritto...-

Julie stava bollendo sia per la specie di “complimento” ricevuto da Liam ma anche per la rabbia, chissà come Harry l'aveva descritta,

-Dimmi Liam come mi ha descritto Harry?-

-Mmm ha detto che eri una nana insolente, brutta, piena di brufoli, grassa, con la fiatella...-

Julie stava incominciando a sudare freddo,

-Con la fiatella...?-

-Sì ahahaha non è buffo?-

-Si Liam è buffissimo e non preoccuparti di chiamare Harry ci penso io ora, tu indicami semplicemente dove è-

Liam smise di ridere e le indicò il bancone dove si vedeva Harry parlare con Gemma, Julie camminò velocemente quasi correva,

-TUU...!-

Harry non trovò il tempo di reagire che si ritrovò preso per un orecchio e portato/trascinato in mezzo alla pista per poi essere mollato,

-Ma chi cazz-

-CHI è CHE HA LA FIATELLA EH? CHI è CHE è UNA NANA INSOLENTE, BRUTTA, PIENA DI BRUFOLI E GRASSA?!-

Harry quando la vide, spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre Gemma da dietro il balcone se la rideva,

-Che cazzo ci fai qui?!-

Julie che non ci vedeva più dalla rabbia prese le chiavi di casa che aveva in tasca,

-Che cazzo gli faccio qui? Sono qui per portarti queste fottute chiavi di casa! Non solo mi tratti di merda ma vai pure a dire che sono uno sgorbio in giro? Stai oltrepassando il limite!-

Harry era senza parole, ma soprattutto si sentiva in colpa, sì aveva sbagliato, era vero che non andavano d'accordo ma non sarebbe dovuto arrivare a mentire su come era fatta e prenderla in giro di fronte ai suoi amici,

-Ehi,ehi,ehi! Che sta succedendo qui?-

Da una porta uscirono 3 ragazzi con il viso preoccupato, Julie ormai era senza parole in quel locale i ragazzi erano uno più bello dell'altro. Si rese conto di aver fatto un bel di rumore, così si girò verso le 3 persone e fece un inchino in segno di scusa,

-Mi dispiace tanto...non mi sono controllata è ho perso il controllo, non preoccupatevi me ne sto andando, Harry prendi le chiavi...-

Julie si avvicinò per dargli le chiavi, lui la guardava in un modo strano, l'aveva ferita alle spalle e si era reso in quel momento che aveva sbagliato,

-Aspetta dove vai! Vogliamo sapere chi sei, per aver fatto questa scenata Haz deve averla combinata davvero grossa!-

Julie si girò verso quelle 3 persone rivolgendo loro un finto sorriso,

-Harry vi ha mai parlato di una ragazza di nome Julie?-

-Si la ragazza dello scambio culturale perché?-

Le loro espressioni si erano sincronizzate e avevano sopra la testa un punto interrogativo,

-Sono io Julie...-

I ragazzi la guardarono 3 secondi per poi scoppiare a ridere,

-Tu sei Julie?! Ahahah ma allora non sei un mostro come ti aveva descritto!-

Julie si girò di nuovo verso Harry per mostrargli gli occhi che erano passati da arrabbiati a gonfi per le lacrime,

-Un mostro? È questo che sono per te? Io che non ho fatto nulla per meritarmi il tuo odio?-

Il ragazzo non sapeva che dire, rimase a guardarla fino a quando non la vide girarsi diretta verso l'uscita,

-Julie aspetta! Mi dispiace, ho esagerato... non so nemmeno io perché ti ho descritto così!-

Julie si girò di nuovo con gli occhi colmi di odio ben visibili, camminò di nuovo di fronte ad Harry per poi dirgli,

-Ti dispiace? Ti dispiace anche per tutte quelle volte in cui mi urli contro? Io volevo solo far parte della vostra famiglia per questi 6 benedettisimi e fottutissimi mesi! Ti sto chiedendo tanto?! Eh,eh ti sto chiedendo tanto... -

La voce era diventata sempre più bassa e una volta finita la frase dal viso abbassato di Julie si incominciarono a sentire dei singhiozzi, Harry aveva gli occhi pieni di tristezza, era vero Julie non gli stava chiedendo tanto dopotutto, l'aveva accolta con odio e lei lo aveva ricambiato con altro odio. Fece la prima cosa che gli venne in mente, la prese per un braccio la avvicinò a se e l'abbraccio, cercando di cullarla, quando era piccolo era sempre Gemma che lo abbracciava quando lui piangeva e invece in quel momento era lui che stava cullando un'altra persona. Ma Julie non gradì molto quel suo gesto e dopo pochi secondi si staccò bruscamente da lui sotto gli occhi sorpresi del ragazzo, quell'abbraccio era la goccia che l'aveva fatta traboccare,

-Che fai, prima mi fai piangere e poi mi abbracci?-

-Io volevo chiederti scusa...ho esagerato-

Julie alzò lo sguardo per guardarlo, gli occhi ancora gonfi e all'improvviso si sentì per la pista volare il rumore di uno schiaffo,

-Sei uno stronzo! Non me ne faccio niente delle tue scuse! Sai come diciamo in america?! Vai a fanculo!-

Dopo di ché Julie girò i tacchi e si diresse all'uscita del pub sotto gli occhi spalancati di tutti tranne quelli di Gemma che erano normali, calò un silenzio tombale. Tutti erano immobili tranne Harry che era rimasto a massaggiarsi la guancia per il bello schiaffo che si era preso.

 

Quella sera regnava il silenzio, Julie rimase muta anche mentre lavava i piatti e quella sera toccava a lei e a Harry pulirli, ma i due non si scambiarono minimamente parola nemmeno per bisticciare su chi avrebbe asciugato e chi pulito. Julie una volta finito si chiuse in camera facendolo capire a tutti sbattendo molto forte la porta, Harry che fino a quel momento era rimasto calmo, si alzò, salì le scale e al posto di andare in camera sua spalancò quella di Julie e se la chiuse alle spalle.

-Mi sono scusato con te, cosa vuoi di più? Che mi metta in ginocchio?-

Julie stava guardando la tv e dopo quelle parole lo guardò un attimo negli occhi per poi tornare alla TV che fu spenta poco dopo,

-Ehi! Volevo vedere chi vinceva!-

Julie strizzò gli occhi mentre fissava Harry per poi prendere dal comodino accanto al letto un libro,

-Julie, guardami cazzo! Quante volte pensi sarò disposto a venire a parlarti di nuovo con la mascella dolorante per via di un TUO schiaffo e per dirti ancora che...mi dispiace?-

Julie abbassò il libro e guardò Harry negli occhi,

-Ti fa molto male?-

Il ragazzo fu sorpreso dell'improvvisa domanda di Julie che storse leggermente la mascella per poi massaggiarsela subito dopo per il dolore,

-A quanto pare sì...-

Julie si alzò dal letto e prese dal mini-frigo che era nella stanza una bottiglietta d'acqua che avvolse con una sua maglietta, si avvicinò ad Harry che non riusciva a staccarsi la mano dalla guancia destra,

-Forza mettici questo sopra starai meglio...-

Harry levò la mano e al tocco della mano di Julie che gli appoggiava la bottiglia sobbalzò prima per il freddo e per il dolore ma poi anche per il calore che la mano di Julie gli aveva provocato,

-Mi dispiace...ho esagerato, non dovevo darti quello schiaffo-

Disse Julie mentre teneva la bottiglia sulla guancia del ragazzo ferma per evitare che la staccasse per il dolore,

-Che fai ti scusi tu ora? Prima io e poi tu...siamo proprio strani noi due ahah-

Disse Harry concludendo la frase con una risata un po' imbarazzata,

-Già siamo proprio strani... ma, a me piace essere strana ti fa conoscere altre persone strane e particolari no?-

Julie sorrise, era la prima volta che lo faceva da quando si erano incontrati all'aeroporto.

-Già meglio essere persone strane piuttosto che troppo normali-

I due si misero a ridere, sorpresi dal fatto che quella era la loro prima conversazione in cui non si urlavano contro,

-Se sapevo che per parlare con te mi sarebbe servito darti uno schiaffo lo avrei fatto molto prima!-

Harry si mise a ridere, si erano seduti sul letto e lui ne approfittò per osservarla meglio, più la guardava più pensava che fosse carina, come aveva fatto a descriverla in un modo così orrendo ai suoi amici?

-Ricominciamo da capo...-

Harry ruppe il silenzio che si era creato da quando si erano seduti sul letto,

-Cosa vuoi far ricominciare da capo?-

Chiese Julie non capendo cosa intendesse il ragazzo,

-Noi due...voglio dire, perché non proviamo a conoscerci meglio, siamo partiti col piede sbagliato, perché non proviamo a partire di nuovo però con il piede giusto?-

Julie lo ascoltò e quando finì un sorriso comparve sul suo viso, felice di quella proposta,

-Ci sto! Quindi...rinunci anche a farmi innamorare di te per vendetta giusto? Ehehe-

Julie si mise a ridere mentre Harry era arrossito,

-N-no a quello non rinuncio! Ne va del mio orgoglio!-

Julie si mise a ridere alla vista delle gote rosse del ragazzo, e mentre le guardava non riusciva a non pensare quanto fossero carine, gli veniva voglia di accarezzarle solo guardandole,

-Allora voglio partecipare anche io!-

Harry la guardò perplessa,

-Partecipare a cosa?-

-A questa gara! Non è giusto che solo tu provi a far innamorare me di te, tanto vale che anche io provi a farti innamorare di me!-

Harry arrossì definitivamente in viso ma cercò di nasconderlo prendendo dalla mano di Julie la bottiglia e alzandosi in piedi,

-Se ci tieni tanto! Ma sappi che in questo quartiere sono molto famoso per gli stragi di cuore che faccio quindi ti sarà a dir poco impossibile farmi innamorare di te!-

Harry si era incamminato verso la porta mentre Julie continuava a ridere,

-Bene...io vado a letto buonanotte-

-Buonanotte Harry-

Il ragazzo aprì la porta ma dopo essere uscito fu fermato da Julie,

-Harry aspetta!-

Julie camminò da lui per scoccargli un dolce bacio sulla guancia che lasciò il ragazzo a occhi spalancati per la sorpresa,

-Volevo darti il bacio della buonanotte~ -

Pronunciò quelle parole con un sorriso stampato in faccia che fece arrossire ulteriormente Harry, era la prima volta che riceveva il bacio della buona notte da una ragazza che non fosse sua sorella,

-G-grazie...allora buonanotte-

-Notte Haz~ -

Harry si chiuse la porta alle spalle e una volta arrivato in camera sua si lasciò sprofondare sul letto,

 

“Che ti sta succedendo Harry? Come ha fatto un bacio sulla guancia a mandarti in tilt il cervello?
Che Julie sia già in testa alla gara?
No...impossibile”

 
Link del capitolo originale: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2269891&i=1)

Note della Trascritrice (?):

Heila! Eccoci giunti al secondo capitolo... Che ve ne pare? La storia inizia a piacervi?
Inoltre volevo chiedervi... Dato che i capitoli sono già tutti pronti, ogni quanto vorreste che aggiornassi?
Mi raccomando... Fatemi sapere ;-)
Alla prossima... Baci 


 

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Capitolo 3
*** D'ora in poi ti proteggerò io, non devi più preoccuparti o avere paura ***


D'ora in poi ti proteggerò io, non devi più preoccuparti o avere paura



 

*TOC TOC*

 

-Avanti!...Oh! Harry sei tu, cosa vuoi?-

Julie lo guardava perplessa, ormai si era abituata che ogni volta che il ragazzo entrava dentro la sua stanza era per chiedergli qualcosa,

-Perché devi subito dirmi “Che vuoi?” con quel tono? Non ci pensi che forse potrei anche voler chiacchierare con te eh eh?-

-No non ci penso, cosa vuoi?-

Julie ed Harry avevano deciso di “ricominciare da capo” ma i litigi erano diventati piccoli bisticci, anche se, ormai non si scannavano più come prima, adesso riuscivano ad avere conversazioni “cordiali” tra di loro,

-Uff...va bene allora vado dritto al punto, questa sera al pub ci sarà la festa per il 5 anniversario di apertura...ti va di venire?-

Julie che fino a quel momento aveva gli occhi puntati sul libro che stava leggendo li alzò puntandoli verso Harry,

-Ti sembro una tipa da pub? Ahahah primo,non bevo sono astemia, secondo, non vado mai a ballare nei pub, terzo, non credo ti divertiresti molto con una come me...-

Harry si stese sul letto accanto a Julie che lo guardò perplessa, anche se avevano avuto molti bisticci si erano avvicinati e quando chiacchieravano si mettevano sempre sul letto l'uno accanto all'altra,

-Mica devi bere per divertirti,e poi Liam ha detto che gli piacerebbe rivederti...-

Al suono di quel nome Julie drizzò le orecchie,

-Quand'è l'anniversario?!-

-Oggi, la festa è stasera-

-Cavolo Harry! Perché me lo hai detto solo ora? Adesso dovrò sbrigarmi nel trovare qualcosa di decente da mettere!-

Gli disse Julie dandogli una piccola pacca sulla spalla,

-Come mai hai deciso di venire così all'improvviso? Non avevi detto di non essere una tipa da pub?-

Julie arrossì di colpo, girò il viso dalla parte opposta a quella di Harry per cercare di nasconderlo,

-Ti piace Liam vero? Ahaha lo sapevo, l'ho detto apposta, in realtà Liam non ha detto niente, sapevo che non sarei riuscito a convincerti da solo quindi mi sono dovuto inventare questa scusa e, ci sei cascata in pieno quindi, adesso non puoi tornare indietro, cerca qualcosa da mettere e per le 20:00 ti fai trovare fuori casa pronta Ok?-

Julie rimase a bocca aperta, sentì la rabbia salirgli in corpo, con Harry stava cercando di imparare a mantenersi calma ma quando le faceva così perdeva il briciolo di autocontrollo che gli rimaneva,

-Tu...come osi prenderti gioco di me eh?!-

Julie si alzò dal letto di fretta e prese da terra un ciabatta che stava mirando alla testa di Harry,

-Eh eh te l'ho fatta anche questa volta!!-

Le disse Harry prima di sgattaiolare fuori dalla stanza e riuscire a schivare di striscio la ciabatta,

-Aaaah! Harry un giorno prima o poi mi farai impazzire!-

 

***


-Mmm vestita così dovrei essere abbastanza decente-

Julie si era messa una camicetta di jeans che gli lasciava alcune parti della braccia scoperte con sotto una canottiera e dei pantaloncini neri, una borsa a tracolla e degli stivaletti anch'essi neri, finì il tutto con un velo di trucco e uscì aspettando fuori casa Harry, che arrivò dopo pochi minuti in tutto il suo splendore. Julie non negava che Harry era un gran bel ragazzo ma quando lo vide rimase affascinata da come potesse essere fico anche con delle cose così semplici addosso: Canotta bianca abbastanza attillata che lasciava vedere un po' la linea degli addominali,con sopra una giacca nera in pelle e skinny jeans neri molto attillati con infine, converse bianche.

-Scusami! Ti ho fatto aspettare tanto?-

Chiese Harry preoccupato mentre si sistemava i capelli,

-No no sono anche io appena uscita...aspetta un attimo, hai l'EYELINER?!-

Julie gli si sbarrò davanti avvicinandosi per guardargli bene gli occhi, il ragazzo imbarazzato dall'avvicinamento improvviso del viso della ragazza fece un passo indietro con gli occhi sorpresi,

-Ehi calma! Si ho messo l'eyeliner qual è il problema? È la prima volta che vedi un ragazzo con dell'eyeliner?!-

-Sì è per quello che ho reagito così! Perché se no?-

-Non lo so dimmelo tu, da voi non se lo mettono l'eyeliner?-

Julie lo guardò per poi mettersi a ridere,

-Da noi? I ragazzi con l'eyeliner? Ahahah a casa mia se si vede un ragazzo truccato con l'eyeliner bhe si pensa che sia...bhe...-

-Bhe?-

-Pensano che sia gay ecco, oppure che sia strano...cosa che trovo altamente stupida, voglio dire è così bello l'eyeliner sugli occhi dei ragazzi li rende più belli, attraenti e sexy uff...-

Disse Julie sbruffando a bassa voce, mentre Harry sorrideva malizioso,

-Quindi...per te sono bello,attraente e sexy eh?-

Julie lo guardò strano per poi ripensare a quello che aveva appena detto,

-Cos- ah no no non intendevo dire quello, tu attraente, bello e sexy? Ahahah ti piacerebbe! Ahahah a volte sei così divertente Harry, forza andiamo!-

Julie si incamminò cercando di nascondere il suo imbarazzo, in realtà quella matita aveva causato una strana reazione nella ragazza, era la prima volta che pensava che Harry fosse...attraente e soprattutto sexy.

 

***

 

-Harry...posso chiederti un favore?-

Julie si fermò all'improvviso durante la strada per il pub, afferrò Harry per la manica della giacca e lo fece fermare,

-Mh cosa c'è?-

-Ehm io...è la prima volta che vado ad una festa in un pub e bhe...potresti starmi vicino? Ho paura di perdermi...non conosco nessuno-

Harry sorpreso dell'improvvisa richiesta di Julie le si avvicinò gli alzò il viso e le disse,

-Mmm mi sembra strano che tu non sia andata mai a una festa in un pub ma, se proprio ci tieni a starmi vicino sappi che avrai molti occhi puntati addosso, credi di poterlo sopportare?-

Julie non capendo la motivazione di quella domanda annuì istintivamente,

-Bene! Allora non arrabbiarti per quello che ti sto per dire ma, per questa sera dovrai essere la mia fidanzata temporanea!-

-COSA?! NON CI PENSARE NEMMENO!-

Disse Julie urlandogli contro mischiando l'imbarazzo alla sorpresa della domanda,

-Ehi ehi hai detto tu di volere che non ti lasci un attimo perché non conosci nessuno e hai paura di perderti no? Ti ricordi che ti ho detto di essere famoso qui intorno per i miei stragi di cuore giusto?-

Le chiese Harry facendo un sorrisetto a fine frase

-Si me lo ricordo Mr. Strage di cuori...-

Disse Julie in modo riluttante,

-Bene...ci sono delle ragazze che sfruttano queste feste per provarci con me e, a me da molto fastidio quindi, se tu potessi fingerti la mia ragazza per questa sera loro mi lascerebbero in pace e tu mi faresti un enorme favore...puoi?-

Finì la frase facendo un'espressione che sembrava quella di un cucciolo bastonato, come poteva dire di no a quegli occhioni imploranti?

-Ahh, Harry...e va bene! Io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me ok?-

-Mi sembra più che logico!-

-Ancora una cosa, lo faccio a una condizione!-

Harry che aveva tirato un sospiro di sollievo lanciò uno sguardo storto a Julie,

-E quale sarebbe?-

-Se provi ad avvicinarti a me in modo strano con la scusa che sei il mio ragazzo...ti castro!-

Harry spalancò gli occhi e annuì impaurito,

-Ok ok ma...se vogliamo far capire che stiamo insieme dobbiamo fare per forza due cose-

Julie guardò Harry perplessa,

-Ossia??-

Harry allungò una mano verso Julie,

-Dammi la tua borsa-

-Cosa?-

-Ti ho detto di darmi la tua borsa!-

-Perché dovrei?! Vuoi derubarmi?!-

-Tu dammela e basta!-

Disse Harry che alla fine gliela dovette strappare dalle mani,

-Ok l'hai presa, adesso qual è la seconda cosa?-

-Questa...-

Harry si avvicinò a Julie e le prese la mano, per poi farle intrecciare. Julie all'inizio titubante, ricambiò il gesto e fece intrecciare anche le sue dita a quelle di Harry.

-B-bene adesso le tue “ammiratrici” ti lasceranno stare...?-

-Se tutto va secondo i miei piani si limiteranno a rosicare da lontano-

-Rosicare?-

-Certo saranno invidiose di te, non do la mano a tutte le ragazze così facilmente...-

Julie sorrise mentre osservava il viso di Harry che si era leggermente arrossato,

-Perché mi fissi?-

-Mmm ti sei messo anche il fard oltre all'eyeliner?-

-Il fard? Il fard se lo mettono le donne!-

Julie si mise a ridere pensando che quella frase in California l'avrebbe detta qualunque ragazzo per qualunque tipo di trucco. Arrivarono al pub e Julie si accorse di avere tutti gli occhi puntati addosso, ovviamente tutti gli occhi erano di ragazze che quando la videro fecero subito un'espressione sorpresa, alcune invece non lo sembravano affatto come se sapessero che sarebbe stata lì,

-A quanto pare la voce si è sparsa velocemente...-

Disse Harry all'orecchio di Julie,

-Quale voce...?-

Chiese Julie a sua volta avvicinandosi un po' ad Harry per farsi sentire,

-Di noi due, o meglio che “una ragazza americana” abita a casa mia-

Julie annuì tra se e se rendendosi conto pian piano che Harry era veramente molto popolare, ogni passo che faceva equivaleva ad un saluto o più di uno, per non parlare di quando salutava gruppetti di ragazze, era un continui di piccoli urletti che, nonostante la musica alta si riuscivano a sentire chiaramente,

-Vieni, mettiamoci qua, è il punto più tranquillo del locale-

-Okay!-

Si sedettero su di un divanetto abbastanza grande a forma di mezza luna,

-Wow, è comodissimo questo divano mi ci potrei addormentare sopra-

Harry si mise a ridere era riuscito a capire da subito che Julie non era veramente una tipa che andava nei pub molto spesso,

-Tutto il locale è fatto per mettere a loro agio tutte le coppie, quindi se le coppie stanno comode possono fare di tutto...-

Finita la frase lanciò uno sguardo provocatorio a Julie che quando lo vide gli diede un piccola botta alla spalla che fece ridere Harry,

-Perverito! Pensi sempre a cose strane!-

Disse Julie prima di mettersi a ridere anche lei.

-Ehi Harry! Che fai non mi saluti?!-

Un ragazzo moro si era avvicinato ai divanetti in cui erano seduti Harry e Julie. Harry guardò per un attimo il ragazzo ma non sembrava così contento di vederlo come lo era il ragazzo ma gli rivolse lo stesso un sorriso,

-Ehi Mattew Coleman come va?!-

-Ehi lo sai che non mi devi chiamare così! Matt basta e avanza, dimmi Harry chi è questa bellissima ragazza seduta accanto a te?-

Julie si alzò dal divanetto e fece un piccolo cenno,

-Salve mi chiamo Julie...-

-Ciao Julie piacere di conoscerti ho sentito parlare di te io sono Mattew Coleman ma puoi chiamarmi anche solo Matt...dimmi ti va di ballare?-

Chiese Matt con un sorriso stampato sul viso rivolto alla ragazza,

-Ehm io non...-
-Lei non balla è già occupata con ME-

Quasi ringhiò Harry mentre finiva la frase, Julie era convinta che tra quei due fosse successo qualcosa ma non chiese nulla. Matt non aveva intenzione di mollare la “preda” e prese Julie sotto braccio e se la trascinò accanto,

-Andiamo Haz! Si tratta solo ballare non sto mica tentando di rubartela!-

Harry abbassò lo sguardo in segno di resa,

-Grazie amico! Forza Julie andiamo a ballare, non preoccuparti sono bravo!-

Julie non staccava gli occhi da Harry, e la promessa che gli aveva chiesto?

Julie immersa in tutte quelle luci, quella gente e quella musica che le tartassava i timpani si sentiva un pesce fuor d'acqua e tutto ciò le aveva fatto cominciare a girare la testa,

-Matt io vado a prendere una boccata d'aria-

Matt annuì lanciando uno sguardo strano a Julie che non riuscì a vedere chiaramente visto che era alla ricerca di Harry che da quando era andata sulla pista era scomparso dalla postazione in cui si era seduta con lui appena arrivati al pub.

Fuori dal locale Julie fece un respiro profondo,

Finalmente aria, chissà dove è finito Harry...”

Julie pensò tra se e se prima che Matt la riportasse alla realtà,

-Ehi tutto ok? Mi sembri un po' pallida-

-Si si tutto ok, avevo solo bisogno di un po' d'aria-

-Vieni con me, ti porto in un posto tranquillo-

-Ehm...forse è meglio se prima lo dico ad Harry-

-No non ce ne è bisogno non è mica tuo padre!-

Julie si zittì e si lasciò trasportare da Matt fino a quando non arrivarono in un vicolo chiuso,

-Matt questo è un vicolo cieco cosa ci facciamo qui?-

-Ci facciamo quello che le persone fanno di nascosto nei vicoli eheh-

Julie sgranò gli occhi e sentì dei brividi corrergli per tutto il corpo, voleva scappare ma non fece in tempo che si ritrovò i polsi bloccati al muro e il viso di Matt a pochi centimetri dal suo,

-Lasciami andare Matt!!!-

Matt si mise ridere all'urlo d'aiuto della ragazza,

-Forza urla di più tanto nessuno ti può sentire, nessuno può salvarti, nemmeno il tuo caro Harry!-

-Harry! Harry aiutami!!!-

Harry nel frattempo era uscito fuori dal locale per cercare i due che aveva perso di vista.

Quando sentì Julie urlare il suo nome e quello che aveva detto Matt la rabbia si impadronì di lui,

-LEVALE LE MANI DI DOSSO MOSTRO!-

Harry andò verso Matt lo staccò da Julie lo alzò dal colletto per poi mollargli un cazzotto che lo fece cadere a terra. Julie scioccata scivolò lentamente a terra per lo shock, Matt si alzò lentamente da terra per poi correre via riuscendo a scampare per un pelo ad Harry.

-NON FINISCE QUI MATT!-

Julie era scivolata a terra lentamente mentre le lacrime le rigavano il viso, Harry le se avvicinò lentamente e le si mi se di fronte in ginocchio,

-Ti ha fatto del male?-

Julie alzò lo sguardo incontrando quello preoccupato di Harry,

-Dove eri?! Non hai detto che saremmo stati tutto il tempo i-insime?-

Finì la frase con un singhiozzo provocato dalle lacrime,

-Mi dispiace...non dovevo lasciarti sono stato uno stupido...ora sono qui-

Julie per quanto fosse arrabbiata con Harry per averla abbandonata con uno sconosciuto, in quel momento voleva vedere solo lui, aveva bisogno solo di lui. Julie si drizzò e attirò a se stessa Harry in un abbraccio, il ragazzo ricambiò e la strinse a se stesso forte, quel silenzio che si era creato fu spezzato dai singhiozzi di Julie sulla spalla di Harry,

-Ho avuto paura...Harry ho avuto molta p-paura-

Harry le accarezzava i capelli cercando di consolarla mentre dentro di se si malediceva per averla lasciata andare così facilmente con Matt, non doveva fidarsi di lui,

-Shh lo so lo so, adesso ci sono io qui, non devi avere più paura d'ora in poi ti proteggerò io-

I singhiozzi della ragazza diminuirono e Julie incominciò a fare respiri profondi,

-Lo farai veramente? Non mi abbandonerai di nuovo?-

Harry strinse Julie ancora di più a se stesso,

-Te lo prometto, non ti abbandonerò mai più-

Julie trascinò Harry accanto a se e appoggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo per poi prendergli anche la mano e avvolgerla alle sue,

-Harry...-

Disse quasi in un sussurro la ragazza,

-Che c'è...?-

Chiese Harry che aveva appoggiato anche lui la testa su quella di Julie,

-Possiamo rimanere...un po così? Fermi in questa posizione?-

Harry sorrise e rispose alla ragazza,

-Possiamo rimanere così tutto il tempo che vuoi...-

Julie sorrise sentendosi sempre più calma,

-Grazie...per avermi salvato-

-Non mi devi ringraziare...non permetterò mai più a nessuno di farti del male, d'ora in poi ti proteggerò io non devi più preoccuparti o avere paura-

Gli disse Harry prendendole le mani per stringerle alle sue

 

Wow Harry...questa è la prima volta che perdi contro una ragazza...”

 

 

Link del capitolo originale: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2280700&i=1)
 

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Capitolo 4
*** Il mio Romeo ***


Il mio Romeo

 


 

Julie ed Harry erano ancora distesi per terra appoggiati al muretto, nessuno dei due parlava, l'unico rumore che si sentiva era il vento che soffiava dolcemente e gli alberi che si muovevano.

-Sai...questa sera ho capito una cosa...-

Disse Julie rompendo il silenzio che si era creato, le sue mani ancora strette da quelle di Harry la facevano sentire protetta, sentiva che se non era per la quella spalla su cui era appoggiata e per quelle mani calde a quest'ora Julie si sarebbe totalmente persa, era ancora scossa, aveva ancora la mente annebbiata ma, Harry era quel piccolo barlume di luce che le aveva permesso di riprendersi.

-Cosa hai capito?-

Chiese Harry che aveva spostato gli occhi dalle sue mani che racchiudevano quelle della ragazza al viso di Julie,

-Ho capito che non andrò mai più in un pub per tutta la mia vita!-

Disse voltandosi verso Harry che la guardò per poi mandare la testa in su e cominciare a ridere,

Wow...sarà lo shock ma non mi ero mai accorta di quanto la risata di Harry fosse bella”

Si mise a ridere anche Julie cercando di distrarsi un po' da quel pensiero che gli aveva sorvolato la mente,

-Bhe potresti venire a trovarmi di pomeriggio, in quell'orario non corri nessun rischio, non c'è quasi anima viva nel locale-

Disse Harry incontrando lo sguardo di Julie, si perse negli occhi della ragazza, così grandi e ammalianti e dire che non era mai andato matto per l'occhio “straniero”, per non parlare delle labbra, erano perfette, Harry più le guardava più voleva sapere che sapore avevano.

-Mmm ci penserò, ma non ti prometto nulla!-

Rispose ridendo Julie mentre continuava a fissare Harry che, non aveva staccato gli occhi da quelli della ragazza e, non rendendosene conto, aveva incominciato ad avvicinarsi col viso a quello di Julie che aveva incominciato a guardarlo perplessa,

Ok calmati Julie, Harry non sta cercando di baciarti vero? Vero?!”

La ragazza deglutì a fatica ma prese una decisione di cui non si pentì,

-Ha-Harry...mi dispiace ma non credo sia il momento adatto per...-

-Baciarci...?-

Chiese Harry deluso che aveva abbassato lo sguardo e aveva incominciato a giocherellare con le dita di Julie,

-Scusami...non è colpa tua, non voglio che ci rimani male-

Disse Julie continuando a guardarlo.

-Sai...è la prima volta che una ragazza rifiuta un mio bacio, forse sto reagendo così perché, non so nemmeno io come debba reagire!-

Rispose finendo la frase ridendo, Julie si era accorta che si era rattristato ma non poteva farci nulla, dopo quello che le era successo quella sera non se la sentiva di baciare nessuno senza pensare che mezz'ora prima aveva addosso le labbra di un mostro.

-Forse è meglio se torniamo a casa, incomincio a sentirmi un po' stanca...-

Disse Julie che si stava pian piano alzando senza staccare le mani da quelle di Harry,

-Sì mi sembra una buona idea, si sta facendo anche tardi-

Harry si alzò e anche lui non aveva lasciato le mani di Julie. Incominciarono a incamminarsi ma Julie sentì un dolore allucinante al piede che, se non era per la presa di Harry, sarebbe cascata a terra,
-Ahia!-

Harry afferrò al volo Julie che stava per cadere, la tirò su e incominciò a guardarla preoccupato,

-Cosa hai fatto? Ti fa male il piede?-

-Sì...forse ho preso una storta e non me ne sono accorta, so solo che se cammino mi fa un male atroce la caviglia...-

Disse Julie che reggendosi ad Harry si incominciò a massaggiare la caviglia dolorante,

-Mmm ho un'idea, vienimi dietro che ti porto in braccio aggrappati alla mia schiena-

Julie a quella frase lo guardò storto,

-No! Te la spaccheresti! È vero che casa non dista molto ma, peso un casino, non voglio che tu rimanga bloccato con la schiena per colpa mia...-

Rispose Julie allarmata mentre cercava di fargli cambiare idea, ma il ragazzo non cedeva,

-Ma dai! Esagerata! E poi, li vedi questi muscoli? Stai dicendo per caso che non sono in grado di sollevarti? Facciamo una scommessa, se riesco a portarti su fino a casa senza metterti a terra nemmeno una volta, mi devi dare un premio-

Julie lo guardava perplessa,

-Un premio? Che tipo di premio?-

-Mmm non so...ad esempio quel bacio che non mi hai voluto dare prima-

Rispose entusiasta Harry pensando di essere riuscito a guadagnarsi un bacio da Julie,

-Ahaha certo aspetta e spera, non te lo darò mai un bacio!-

Il ragazzo mise su un broncio mentre guardava fisso Julie,

-Perché non mi vuoi dare un bacio? Non ti sto chiedendo tanto...-

-Invece si, per me, mi stai chiedendo tanto, un bacio non è una cosa che si da perché lo si vuole, in un bacio ci devono essere emozioni...o almeno credo-

Harry rimase sorpreso da quello che aveva detto Julie,

-”O almeno credo” ehi sembra quasi che tu non abbia mai dato un bacio Julie!-

La ragazza a quelle parole abbassò lo sguardo e fece un lungo sospiro, Harry la guardò sorpreso,

-Non dirmi che...tu non hai mai dato un bacio...?-

Julie lo guardò facendo un finto sorriso, per poi abbassare di nuovo il viso mentre le incominciavano a venire gli occhi lucidi,

-è strano vero? Una ragazza di 19 anni che non ha mai dato un bacio in vita sua...anzi è deprimente non strano-

La imbarazzava il fatto di non aver mai dato un bacio, invidiava tutte le sue amiche che si vantavano di averlo dato e, soprattutto, di come lo avevano dato, chi sotto la pioggia, chi dopo lunghi sguardi romantici, chi sotto le stelle ecc... avrebbe voluto saper dire anche lei come era stato il suo primo bacio ma ogni volta si limitava a dire “Non ho ancora trovato il ragazzo giusto”. Harry la guardava sorpreso e pensava,

Come può una ragazza così carina come Julie non aver ancora dato il suo primo bacio? È impossibile, mi sta di sicuro prendendo in giro...ma il suo viso mi sta dicendo l'opposto, è triste,la fa sentire triste il fatto di non averlo ancora dato, ma perché allora prima, mi ha rifiutato quando aveva avuto l'opportunità di riceverlo?”

-No non è strano è che...se ti rende triste, perché prima non ti sei lasciata baciare da me?-

Julie alzò di nuovo lo sguardo per posarlo su quello di Harry,

-Perché...tu non mi ami, ecco perché, se devo dare il mio primo bacio a una persona vorrei che mi amasse...-

Detta quella frase una lacrima rigò il viso di Julie, considerava la sua vita perfetta, non le mancava nulla tranne che una cosa...una persona che la amasse. Harry si avvicinò a Julie e le asciugò la lacrima sul viso con il dorso della mano,

-Chi te lo dice che non sono innamorato di te?-

Disse Harry prima di fare una risata imbarazzata per poi abbassare lo sguardo e desiderare di aver pensato solo e non di aver detto quella frase, Julie spalancò gli occhi per la sorpresa non sapendo se credere che lo avesse detto veramente o se si era solamente immaginata quella domanda,

-C-cosa hai detto?-

Harry alzò il viso imbarazzato e distolse lo sguardo da quello di Julie,

-N-niente! Fai finta che non abbia detto niente, forza sali deciderai che premio darmi una volta arrivati a casa-

Julie fece un respiro forzato guardando strano Harry che stava aspettando che lei salisse,

-Secondo me non ce la fai, poi se rimani bloccato con la schiena non darmi la colpa io ti avevo avvisato!-

Detto ciò Julie si aggrappò ad Harry mettendogli le braccia intorno al collo mentre le gambe erano a livello della vita che, Harry reggeva per non farla cadere.

-Sai dopo tutte quelle polemiche pensavo pesassi molto di più, invece sei leggera, ti conviene incominciare a pensare a qualche ricompensa-

-Certo certo...tanto lo so già cosa vuoi come regalo, ma ti conviene pensare a qualcos'altro perché rimarresti deluso!-

Julie per stare più comoda appoggiò il viso sulla spalla di Harry che, quando se ne accorse deglutì nervoso, sentiva il respiro della ragazza sul collo e dentro di lui c'erano così tante emozioni che lottavano tra loro, erano così tante che aveva anche incominciato a sudare,

-Harry stai sudando, te lo avevo detto che ero pesante...-

Disse Julie in modo triste mentre asciugava le goccioline di sudore sulla fronte di Harry con un fazzoletto,

-Non è per colpa tua è che ho caldo...-

Rispose Harry in un tono un po' nervoso mentre cercava di nascondere l'imbarazzo che gli provocava quella vicinanza con Julie. La dovette tirare su un paio di volte e ogni volta la ragazza lanciava piccoli urletti per paura di cadere mentre il ragazzo si divertiva alla sua reazione.

-Siamo arrivati! E tu hai perso, quindi mi devi dare un premio-

-Uff! Non vale sei tutto muscoli riusciresti a portare qualunque cosa!-

Disse Julie scocciata e che aveva seriamente incominciato a pensare ad un “premio” per Harry. Entrarono a casa, tutto il restante della famiglia stava dormendo quindi cercarono di fare meno rumore possibile. Julie arrivò davanti alle scale per salire in camera, provò a fare il primo scalino ma se ne pentì subito per il dolore lancinante che le prese alla caviglia,

-Ahia che male! Stupida caviglia-

Julie incominciò a massaggiarsi per l'ennesima volta la caviglia dolorante prima che, all'improvviso si sentì la terra mancare sotto i piedi, si sentì una mano davanti alla bocca che le bloccò in gola l'urlo che stava per fare,

-Shh!! Potrebbero sentirti gli altri e svegliarsi, dopo questo mi devi ben 2 regali Julie!-

Harry aveva sollevato e preso in braccio Julie come se fosse una principessa, la ragazza si teneva forte alla camicia di Harry per paura di cadere, non si era nemmeno accorta che avevano i visi vicinissimi fino a quando per girarsi a guardarlo i loro nasi si toccarono, Harry sussultò e andò a sbattere contro il muro,

-E-ehi non ti avvicinare al mio viso così! Se no rischiamo di cadere per davvero!-

Disse imbarazzato a Julie cercando di parlare a bassa voce mentre continuava a fare le scale. Harry arrivò in cima e visto che era vicino alla stanza di Julie ce la portò direttamente dentro,

-Grazie mille non so cosa avrei fatto se non ci fossi stato tu...-

Disse Julie mentre saltellando raggiungeva il letto, Harry era rimasto appoggiato alla soglia della porta e fissava la ragazza,

-Bene...adesso voglio i miei 2 premi!-

Julie lo guardò, aveva cercato di non parlarne sperando che se ne dimenticasse ma sapeva che sarebbe stato impossibile, cercò di pensare a qualcosa alla svelta e all'improvviso le se accese una lampadina nella testa.

-Ok Ok ehm fammi pensare...ah! ho un'idea...Harry...questa notte...uff perché è così difficile da dire?!-

Julie si sentiva estremamente imbarazzata nel fare una richiesta del genere a un ragazzo e le parole sembravano non voler collaborare, Harry per quel poco che aveva detto Julie non sapeva che aspettarsi, soltanto quando aveva sentito “questa notte” le guance gli erano andate in fiamme.

-Questa notte...cosa?-

Chiese ansioso senza distogliere lo sguardo da quello di Julie,

-Questa notte...ti va di dormire insieme? Non so...non mi va di rimanere da sola e poi, lo puoi considerare come uno dei tuoi premi...?-

Disse Julie mentre teneva lo sguardo abbassato per l'imbarazzo, non riusciva a guardare Harry in faccia,

-E-ehm s-sì mi va bene come premio... ma ti ricordo che me ne devi dare anche un altro! Vado a m-mettermi il pigiama...-

Rispose in fretta Harry prima di sparire dalla soglia della porta e dirigersi verso la sua stanza a mettersi il pigiama. Julie si mise anche lei il pigiama cercando di evitare di appoggiare la caviglia a terra, fece in tempo a mettersi la maglietta visto che pochi secondi dopo si ritrovò dentro la stanza un Harry con il fiatone che si chiudeva la porta alle spalle,

-E-eccomi...-

-Perché hai il fiatone? Avevi paura che per caso scappassi dalla finestra? Ahaha-

Julie si mise a ridere nel vederlo così agitato e soprattutto così imbarazzato da quella situazione,

-Forza, entra nel letto io sono quasi pronta, devo mandare un messaggio e poi ho fatto-

Disse Julie divertita da quella situazione, Harry annuì e si mise dentro le coperte del letto di Julie e incominciò a guardarsi intorno, sovrappensiero non si accorse che Julie era entrata nel letto fino a quando non si spensero le luci, lasciandone però una piccola accesa.

-Bene...dov'è il mio secondo premio?-

Harry era messo a pancia all'aria con le mani incrociate sulla testa e il viso rivolto a Julie. La ragazza si girò verso lui e incominciò a guardarlo,

-Per il secondo premio dovrai aspettare-

Disse ridendo sotto i baffi mentre guardava l'espressione sorpresa del ragazzo,

-Ehi non vale! Io lo voglio ora, odio aspettare!-

Julie si mise a ridere mentre continuava a guardarlo intensamente,

-Allora...visto che sono buona, ti darò metà premio ora...-

Harry continuava a guardarla e a quelle parole un sorriso balenò sul suo viso.

-Cercherò di accontentarmi...ma sappi che non voglio che tu mi faccia aspettare troppo per l'altra metà-

Julie sorrise e si avvicinò ad Harry, lo abbracciò e appoggiò la testa sul suo petto. Alzò il viso verso il ragazzo e gli sorrise,

-Va bene come metà premio? Ti prometto che non ti farò aspettare a lungo per la prossima metà-

-O-ok...ti do tempo una settimana!-

Harry non smetteva di guardarla, non si aspettava una cosa del genere, era al settimo cielo, cinse Julie con un braccio avvicinandola ancora di più a se stesso per poi, appoggiare una mano sulla sua testa,

-Posso...accarezzarti la testa...?-

Chiese imbarazzato per la domanda ma, voleva sapere come erano quei capelli che solo a quel piccolo tocco gli sembravano sofficissimi,

-Okay...mi piacciono le carezze alla testa...mi rilassano, però dipende da chi me le fa, non so, più una persona mi piace, più riesce a rilassarmi...strano eh?-

Disse Julie sorridendo a questo suo piccolo particolare che non si era mai riuscita a spiegare ma, quando Harry incominciò ad accarezzarle la testa provò una sensazione diversa da tutte quelle altre volte che le avevano fatto delle carezze sui capelli, il tocco di Harry era delicato, dolce...speciale. Si strinse di più a lui e si lasciò cullare da quel tocco fino a quando le braccia di Morfeo la accolsero nel mondo dei sogni.

-Allora...è rilassante?-

Chiese Harry, ma non gli arrivò nessuna risposta, sentì Julie stringersi più forte alla sua maglia, si allungò leggermente per guardarla e si accorse che si era addormentata.

-A quanto pare sì eheh...-

Disse mentre continuava ad accarezzarle la testa,

Intanto non riusciva a smettere di pensare che era ancora in attesa del suo “premio” e una parte di lui continuava a sperare per quel bacio ma, sapeva che non lo avrebbe ricevuto anche se, ora che sapeva, che Julie non aveva mai dato il suo primo bacio era ancora più determinato a darglielo, voleva essere lui il ragazzo che avrebbe avuto l'onore di vantarsi di essere stato il primo a cui lei aveva dato il suo primo bacio.

-Lo so che adesso non mi stai ascoltando ma, non so, forse ti sto parlando proprio perché non mi puoi sentire e domani non saprai mai che ho detto queste cose quindi...forse oggi è stato il giorno più brutto ma allo stesso tempo più bello della mia vita. Credo di non aver mai avuto così tanta paura, quando ti ho visto nelle mani di Matt non ci ho visto più era la prima volta che menavo qualcuno per difendere qualcuno, mi ero finalmente reso conto che sei speciale, e io non mi sono mai legato tanto alle persone tranne in rari casi e soprattutto non con delle ragazze, loro mi hanno sempre usato, perché ero bello, muscoloso e popolare...invece tu, tu sei stata diversa mi hai dimostrato che ci sono ragazze che non guardano solo i muscoli di un ragazzo e per questo ti devo ringraziare...sei riuscita a farmi innamorare di te in così poco tempo, tu che non hai mai dato un bacio sei riuscita a far innamorare un rubacuori come me, ehehe ancora non riesco quasi a crederci, ma adesso che sono consapevole di aver perso la sfida, voglio che tu sia solo mia, ti proteggerò e non permetterò a nessuno di portarti via da me...sarò come un cavaliere che protegge la sua principessa-

Harry quando finì la frase si avvicinò alla fronte della ragazza e le diede un dolce bacio, si staccò e sentì Julie mugolare qualcosa,

-R...Romeo...i-l...m-io...R-omeo...-

Disse la ragazza prima di accoccolarsi ancora più stretta ad Harry che, a quelle parole, si mise a ridere,

-Ahahah sì Julie...sono il tuo Romeo...e lo sarò per sempre-


Link del capitolo originale: (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2284515&i=1)

 

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Capitolo 5
*** My First Kiss Was A Little Like This ***


My First Kiss Was A Little Like This


 

 

Julie aprì gli occhi lentamente ancora mezza addormentata, guardò accanto a se e vide che Harry non c'era,

Probabilmente è a lavoro al pub”

La ragazza si alzò e zoppicando andò verso il bagno e, una volta davanti allo specchio, si accorse di avere attaccata sulla fronte un bigliettino, se lo staccò e lo lesse,

Buongiorno dormigliona! Dormito bene? Io alla grande devo ammettere che sei molto carina mentre dormi e poi, non mi avevi detto che parlavi nel sonno! È stato molto divertente ascoltarti.
Ricordati che mi devi dare la metà del mio secondo premio! Io oggi lavoro al pub fino a tardo pomeriggio quindi, se mi cerchi sai dove trovarmi, bye bye~

-Harry- “

Julie sorrise capendo che Harry non gli aveva scritto che lavorava al pub solo perché, “se lo cercava, sapeva dove trovarlo”, no, in realtà aveva scritto “sono al pub quindi mi devi venire a trovare hai capito?!”

-E va bene, verrò al pub, sembra che tu ci tenga molto quindi, tanto vale accontentarti-

Julie si lavò e preparò, uscì di casa e si incamminò verso il pub in bicicletta, ci mise 5 minuti e una volta arrivata si fermò, incatenò la bici ad un palo e scese le scale che portavano all'entrata. Varcata la soia, individuò subito Harry grazie ai suoi stupendi capelli ricci inconfondibili, era seduto su un divanetto a sorseggiarsi una birra. Julie si avvicinò lentamente senza farsi notare, si buttò accanto a lui per fargli prendere un colpo,

-Buu!!-

-Aaaa oddio!!-

Julie scoppiò a ridere per la reazione del ragazzo che, per lo spavento si era rovesciato un po' di birra sul grembiulino da lavoro. Harry fu un attimo impegnato a pulirsi e non si era accorto che c'era Julie accanto a lui, alzò lo sguardo e quando la vide spalancò gli occhi per la sorpresa,

-Julie...sei venuta...-

Julie lo vide perplesso, come se pensava che non sarebbe venuta a trovarlo al pub,

-Sì ho letto il biglietto, mi sono preparata e sono venuta qui in bicicletta-

Harry la guardava con la fronte corrucciata,

-In bicicletta? Non ti fa male la caviglia? Era meglio se non la sforzavi cosi, su fammela vedere-

-Non preoccuparti, quando mi sono alzata la prima cosa che ho fatto è stata quella di mettermi una pomata sulla caviglia e, prima di uscire, me la sono fasciata, adesso non sento nessun dolore, non c'è bisogno che ti preoccupi ormai è quasi come nuova!-

Disse Julie facendo segno con le mani ad Harry di non preoccuparsi, da quella sera aveva notato un cambiamento nel ragazzo, si preoccupava di più nei suoi confronti come se la volesse proteggere, e ciò le piaceva, la faceva sentire veramente, protetta.

-Bene! Dimmi cosa fai precisamente qui al pub? Prepari quei cocktail strani? Prendi quei shake giganti e li muovi con le mani? Insomma cosa fai di figo qua dentro?-

Chiese Julie fissandolo curiosa,

-In realtà io pulisco i tavoli e servo i clienti ehehe...-

Rispose imbarazzato, non faceva molto in quel locale, non perché non glielo lasciavano fare ma, perché a lui non piaceva sforzarsi troppo, quindi aveva chiesto al suo capo, nonché uno dei suoi migliori amici, di lasciargli il compito più semplice fra tutti,

-Ah...lavi i tavoli e servi...interessante, bhe almeno non ti sforzi tanto giusto?-

Chiese Julie un po' delusa,

-Si si Louis non mi lascia sforzare molto, ci sono sere in cui devo intrattenere il pubblico e devo avere il massimo delle forze! Anche se questo è un pub, ci sono sere in cui diventa un semplicissimo locale-

La delusione di Julie si era trasformata in interesse, non solo perché voleva sapere chi era questo Louis ma anche perché voleva sapere come Harry “intrattenesse la gente”,

-E dimmi...come intrattieni la gente...?-

Harry guardò strano Julie, di sicuro stava pensando cose strane, dopotutto in un pub come si poteva pensare che i camerieri intrattenessero il pubblico,

-Non starai mica pensando che faccio cose tipo con i pali oppure che faccio lo spogliarellista vero Julie..?-

Chiese divertito mentre guardava l'espressione perplessa/spaventata della ragazza,

-Cosa? Io che penso che tu fai lo spogliarellista? Ma come puoi pensare una cosa del genere?! Ahahah Harry non smetti mai di stupirmi...-

Julie arrossì e il ragazzo capì che lo pensava veramente, incominciò a ridere per poi alzarsi e trascinare per mano con se Julie,

-Ehi dove mi porti? Non mi farai mica vedere uno dei tuoi spettacoli...vero?-

Chiese Julie finendo la frase con un tono impaurito che fece incominciare di nuovo a ridere Harry,

-Ahahaha no Julie non preoccuparti, voglio solo farti vedere che non sono uno spogliarellista o cose simili!-

La fece accomodare su una sedia messa di fronte al palco. Il ragazzo scomparì per poi spuntare di nuovo sul palco con una chitarra messa a tracolla e un microfono in mano, si sedette anche lui su una sedia e infine, sistemò il microfono sull'asta,

-Bene...la canzone che sto per cantare si intitola “1 Out Of 100” l'ho scritta io e...spero ti piaccia Julie...-

Disse dal microfono che si sentì per tutta la sala e, la poca gente presente, si girò tutta nella sua direzione per passare da Harry a Julie, la ragazza imbarazzata per quegli sguardi dei clienti puntati addosso, cercò di non dargli troppo peso, si strinse nelle spalle e si concentrò totalmente su Harry. Partì una base che fu poco dopo sostituita dal dolce suono delle dita del ragazzo che suonavano sulla chitarra. Quando incominciò a cantare Julie provò una sensazione incredibile, i suoi occhi non riuscivano a non guardare se non Lui che, a sua volta non li distoglieva da quelli di Julie. La ragazza sorrise per tutta la canzone, una canzone stupenda, per quanto triste era anche dolce, molto dolce, e il pensiero che era stata scritta da Harry la rendeva ancora più speciale, ogni singola parola le arrivava dentro, dritta al cuore. Si era totalmente immersa in quella canzone che non si accorse di essersi commossa, delle dolci lacrime scendevano dal suo viso mentre sorrideva e il suo corpo ondeggiava seguendo il ritmo della canzone. Quando l'esibizione finì Julie si alzò in piedi ed incominciò ad applaudire, Harry fece un inchino e scese per raggiungere la ragazza che, nel mentre, cercava di levare ogni traccia che riusciva a far intuire che avesse pianto,

-Allora? Ti sono piaciuto?-

Chiese ansioso di sapere cosa pensasse Julie dell'esibizione,

-Se stato grande! Non mi hai mai detto che sapessi suonare la chitarra e che avessi una voce così bella! Sono rimasta senza parole!-

Harry sorrise nel sentire tutti quegli elogi da parte sua, la osservò un attimo e notò che aveva gli occhi un po' rossi e individuò una lacrima che, a quanto pare era sfuggita al controllo della ragazza, allungò una mano e la asciugò provocando l'imminente arrossamento delle gote di Julie, che ormai non poteva più nascondere il fatto che si era commossa,

-Sai...è la prima volta che mi commuovo nell'ascoltare qualcuno cantare, è stata un'esperienza unica, anche se, spero di non riviverla! Mi sono sentita triste ma allo stesso tempo felice, tutto grazie alla tua voce ahaha è così strano...non mi era mai successo-

Harry arrossì alle parole di Julie.

-Ti va di andare a fare una passeggiata? Conosco un posto tranquillo qua vicino in cui non ci va mai nessuno, posso farti sentire qualche altra cosa se ti va-

Chiese guardandola quasi in un modo implorante,

-Mi piacerebbe ma...stai lavorando ora, ho paura che il tuo capo si arrabbi con me, forse è meglio se ci andiamo quando hai finito il turno di lavoro-

Harry abbassò lo sguardo un po' deluso, Julie aveva ragione, ci sarebbero andati più tardi, non era un rifiuto, il ragazzo sorrise e annuì alla ragazza,

-Se vuoi posso rimanere a farti compagnia qui al pub, ovviamente se do fastidio me ne vado non ci sono problemi...-

A quella proposta il ragazzo mostrò a Julie un sorriso a 32 denti, felice di sapere che sarebbe rimasta lì tutto il pomeriggio con lui,

-No non ci sono problemi anzi mi farebbe più che piacere, vado a dirlo a Louis, tu puoi aspettare dietro al bancone, torno in un batti baleno-

Julie annuì sorridendo e si incamminò verso il bancone. Harry andò nell'ufficio di Louis per parlargli, trovò l'amico seduto sulla poltrona mentre spegneva una sigaretta,

-Hey Lou! Di là c'è Julie...mi chiedevo se poteva rimanere qui fino a quando non stacco dal mio turno...-

Il più grande fissò Harry perplesso, non era da lui chiedergli cose così banali di cui non c'era nemmeno il bisogno di chiedergli il permesso,

-Haz...noi ci conosciamo da molti anni ormai, e se c'è una cosa che so su di te è che non sai mentire, quindi...cosa vuoi da me?-

Harry fece un lungo sospiro rendendosi conto di essere stato scoperto,

-Ok...posso staccare prima oggi??-

Louis aveva spostato il posacenere e guardava a occhi stretti l'altro,

-Di quanto?-

Harry aveva incominciato a fare gli occhi dolci ancora prima di parlare,

-Mmm 3 ore??-

-3 ore?! Non se ne parla nemmeno! Sono troppe, posso darti al massimo 2 ore, che dovrai, ovviamente, recuperare in altri giorni!-

Harry spalancò gli occhi per la felicità, anche se non aveva ottenuto 3 ore, 2 gli andavano bene lo stesso,

-Grazie Lou sei il migliore 2 ore mi vanno benissimo!-

-Ok...hai promesso! Se non lo farai ti farò recuperare ben 4 ore al posto di 2!-

Harry annuì ridendo e uscì dall'ufficio di Louis e ritornò nella sala del locale, guardò verso il balcone ma non ci vide Julie, si guardò intorno fino a quando non la trovò ad un tavolo a cui aveva appena portato via su un vassoio dei bicchieri vuoti, il ragazzo si incamminò verso di lei per aiutarla,

-Ma che stai facendo? Non lavori mica qui, siediti dietro al bancone e aspetta lì, hai ancora la caviglia che non si è ripresa del tutto-

Julie diede il vassoio ad Harry per poi mettersi a ridere,

-Scusami è che volevo rendermi utile visto che rimarrò qui tutto il pomeriggio eheh-

Harry sorrise vedendo che se anche non stava messa molto bene, Julie faceva sempre di tutto per rendersi utile,

-Non preoccuparti, vai a sederti dietro al balcone e non sforzare la caviglia, ci penso io a servire i tavoli-

Disse finendo la frase con un occhiolino a cui Julie rispose con un grande sorriso,

-Agli ordini capitano!-

Finì la frase portandosi una mano alla testa come faceva un soldato al suo comandante, Harry sorrise e si incamminò seguito da Julie al balcone. Le ore sembravano passare velocemente ma allo stesso tempo sembravano estremamente lente, ma alla fine, arrivò il momento di staccare dal locale. Harry si sbrigò ed uscì con in spalla la custodia della chitarra e alle spalle c'era Julie che lo seguiva,

-Dov'è il posto di cui mi hai parlato questa mattina?-

-Ci stiamo andando ora tu seguimi e lo scoprirai-

Disse regalandole uno dei suoi sorrisi migliori a cui lei rispose altrettanto sorridendo. Arrivarono ad un piccolo cancelletto che Harry aprì per poi spostarsi e far passare prima Julie,

-Prima le signore-

Fece segno con la mano come un cavaliere faceva alla sua principessaa,

-Ooh come siamo cavallereschi oggi ahaha-

Disse Julie ridendo e, prima di sorpassare il cancello, fece un inchino mimando di avere una gonna come le principesse, facendo ridere Harry. Julie si ritrovò davanti uno spettacolo della natura, un prato pieno di fiori di ogni colore che era affacciato su di un lago su cui nuotavano alcuni cigni.

-Harry...è stupendo...-

Disse a bocca aperta, mentre non smetteva di guardarsi intorno.

-Già...conosco questo posto da quando ero piccolo, ci vengo sempre per esercitarmi con la chitarra oppure per quando voglio semplicemente stare da solo...-

Disse il ragazzo che guardava il prato e il lago pensando a quanti suoi ricordi erano racchiusi in quel piccolo “nascondiglio segreto”. I due si andarono a sedere su una parte del prato in cui non erano presenti dei fiori e avevano incominciato a chiacchierare,

-Da quanto tempo suoni la chitarra? Prima sei stato bravissimo, devi suonarla da davvero tanto tempo-

Chiese Julie incuriosita di quel suo talento nascosto che aveva scoperto quel giorno,

-Da molto tempo, ho sempre amato la musica sin da piccolo...ti va di provare a suonare qualcosa? ti insegno io-

Julie rimase un attimo sorpresa dalla proposta ma annuì incuriosita, aveva sempre sognato imparare a suonare una chitarra. Si sedette in mezzo alle gambe di Harry che, per insegnargli le basi della chitarra aveva appoggiato il mento sulla spalla della ragazza e con le mani guidava quelle di Julie sulle corde dello strumento,

-Allora questo è il Do...questo il Re...e questo è il Mi...prova a suonarli uno alla volta, non è difficile-

-Ok...ci provo...-

Harry la osservava e notava che si stava impegnando molto nel cercare di fare quelle 3 note...la osservava e i suoi occhi caddero come la sera precedente sulle sue labbra, più le guardava più le desiderava.

-Julie...-

La ragazza si fermò per girarsi a guardare il ragazzo che, aveva detto il suo nome in un tono un po' strano, quasi triste,

-Che c'è, ho fatto qualcosa?-

Julie guardava il viso del ragazzo che fissava il terreno, ne approfittò per analizzare i lineamenti di quel viso perfetto,più lo guardava più le era impossibile trovarvi un difetto. Si soffermò sulle labbra, quelle labbra che la stavano per baciare, in quel momento una parte di lei si stava maledicendo per averlo rifiutato, mentre un'altra si chiedeva, se Harry si sarebbe lasciato baciare da lei,

No impossibile...però se per caso dovesse accadere...eppure lui ieri sera ha detto “chi te lo dice che non sono innamorato di te?” Me lo sono immaginato? Voglio saperlo...se non sfrutto questa occasione non credo che ne avrò mai altre...forza Julie! Hai 19 anni! È ora di levarsi questo peso del primo bacio!”

Julie scosse un attimo la testa pensando a quanto fosse stupida, nel dialogare di se stessa in terza persona

-Io...-

Harry stava cercando di dire qualcosa ma le parole non riuscivano ad uscirgli dalla bocca,

-Tu...?-

Julie cercava di aiutarlo ma alla fine nemmeno lei riusciva a trovare il coraggio per fare quello su cui aveva riflettuto ma, alla fine, fece un lungo respiro, appoggiò accanto a se la chitarra, e si girò leggermente verso Harry, allungò un mano verso il suo viso chinato e lo sollevò lentamente, il ragazzo la guardava sorpreso, Julie fece un respiro nervoso e prima di incominciare ad avvicinarsi sussurrò,

-Harry...non farmene pentire...-

Dopo quelle parole si avvicinò lentamente con il viso a quello del ragazzo che, quando aveva capito cosa stava facendo, si rilassò e inarcò leggermente la testa per permettere un contatto migliore, gli occhi si stavano chiudendo lentamente e, finalmente, ci fu il contatto delle loro labbra, le labbra di Julie si adattarono a quelle di Harry, che la guidarono in quel gesto totalmente nuovo alla ragazza. Harry mise un mano sul viso di Julie, e incominciò a baciare dolcemente la ragazza che, si lasciava cullare dalle soffici labbra del ragazzo. Julie si fece coraggio e mise anche lei una mano sul viso di Harry e cercò di impegnarsi di più in quel bacio, per non far capire troppo che quello era il primo per lei, anche se glielo aveva detto. Alla fine Julie si staccò per prima da quel bacio che sembrava non terminare mai, aprì gli occhi lentamente e si ritrovò quelli del ragazzo puntati addosso che la guardavano sorridente, una mano si alzò per dare una dolce carezza alla guancia di Julie,

-Allora...te ne ho fatto pentire?-

Julie a quella domanda abbassò lo sguardo e fece una risata imbarazzata ma, Harry glielo alzò subito con una mano e la incominciò a guardare tutto sorridente,

-A te sembra essere piaciuto molto!-

Disse Julie ridendo, mentre questa volta fu Harry ad abbassare il viso per l'imbarazzo che, però, alzò dopo pochi secondi,

-Sì mi è piaciuto...molto, mi è piaciuto molto...è la prima volta che mi piace così tanto un bacio-

Julie lo guardava sorridendo, stava guardando un ragazzo diverso, non quello che all'inizio odiava, quello che stava guardando in quel momento era il vero Harry, e le piaceva, le piaceva vedere quel dolce sorriso da cucciolo,

-Scommetto che ti piacerebbe avere un bis vero ahaha?-

Disse Julie scherzando continuando a guardarlo negli occhi,

-Si, non mi dispiacerebbe avere il bis-

Rispose ridendo imbarazzato, era la prima volta che una ragazza lo baciava per prima, di solito era sempre il contrario, era sorpreso, ma aveva capito sin dall'inizio che Julie era diversa dalle altre ragazze e soprattutto, aveva capito che era speciale,

-Mi dispiace ma per un secondo bacio dovrai aspettare, oppure se ci tieni tanto a volerlo, ti dovrai impegnare per ottenerlo!-

-Ok! Preparati perché me lo dovrai dare molto presto allora!-

-Certo certo, tanto dipende da te ahahah-

Si misero a ridere insieme,

-Sei felice di...aver dato il tuo primo bacio...a me? Forse avresti preferito darlo ad un ragazzo delle tue parti. Americano come te...-

Chiese Harry, che si stava chiedendo da un po' quella domanda. Julie lo guardò in modo strano quando sentì quella domanda, in effetti non aveva mai parlato con nessuno se non con Gemma della sua passione per l'Europa in generale. Rispose subito alla domanda con un sorriso stampato in faccia,

-In realtà...sono felicissima di averti baciato, ed un motivo per cui sono felice è perché tu sei... Tu. Non mi piacciono quelli delle mie parti. Sono tutti quanti un mucchio di cafoni-

Harry sgranò gli occhi, era la prima volta che sentiva dire certe cose sui ragazzi americani. Ma forse Julie si riferiva solo a quelli della sua città o del suo quartiere. Ad ogni modo era contento che non se ne fosse pentita.

-Adesso...noi due...-

Disse all'improvviso la ragazza che aveva abbassato lo sguardo per l'imbarazzo che gli provocava il pensiero che adesso lei ed Harry erano diventati... Qualcosa,

-Noi due...cosa?-

Chiese lui non capendo cosa intendesse dire,

-Adesso che ci siamo baciati...cosa siamo?-

Julie adesso aveva alzato lo sguardo e fissava negli occhi Harry, voleva sapere cosa sarebbe successo tra loro due da quel momento in poi,

-Ah...bhe io in realtà...provo qualcosa per te...è da quando mi hai dato quel bacio sulla guancia che ho cominciato a pensare a te in un modo diverso, poi ieri sera ne ho avuto la conferma, per me eri molto di più di una amica...mi ero innamorato di te e ora...vorrei sapere cosa provi tu per me Julie...a me piacerebbe tanto essere più di un amico per te...-

Julie non si aspettava che Harry avesse incominciato a provare qualcosa per lei da così tanto tempo, e lei non se ne era mai accorta, ma adesso era Julie che si chiedeva quando aveva incominciato a provare dei sentimenti per lui,

-Io...non lo so quando ho incominciato a provare qualcosa per te mi dispiace, quando ti avevo detto che non sapevo nulla sull'amore non scherzavo, l'amore è un sentimento che ho sempre evitato e, a quanto pare anche lui ha sempre evitato me, e ora eccomi qui che non ho la minima idea di quando mi sono innamorata di te...ma ora, sono sicura di provare qualcosa di forte per te-

Il ragazzo riusciva a vedere la tristezza nelle parole di Julie, le accarezzò una guancia, per poi avvicinarla a se e cingerla in un abbraccio, che Julie ricambiò stringendosi forte a lui,

-Harry...posso chiederti una cosa?-

Gli chiese da sopra la sua spalla,

-Puoi chiedermi quello che vuoi-

Disse in modo dolce mentre accarezzava i suoi soffici capelli di,

-Puoi insegnarmi ad amare?-

Il ragazzo non aspettandosi una domanda del genere la strinse ancora più forte a se,

-Si Julie...ti insegnerò ad amare...-

 

Ti insegnerò ad amare, anche se, quella che mi ha insegnato ad amare e a farmi innamorare di te sei stata proprio tu Julie”



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Capitolo 6
*** La Festa in Maschera ***


La Festa in Maschera


 
Non cambiarono molte cose da quando Julie ed Harry si erano baciati, certo si davano più attenzioni l'uno nei confronti dell'altra, ma non cercavano di darlo a vedere né ai genitori né a Gemma, lo consideravano il loro piccolo segreto.
 
-Julie!!! C'è posta per te!-
 
Urlò Gemma mentre saliva le scale per consegnare la posta a Julie,
 
-Posta per me...? Strano non la ricevo mai...chissà chi è-
 
Julie prese la posta dalle mani di Gemma e, dopo averla ringraziata, rientrò in camera chiudendosi la porta alle spalle. Si sedette sul letto e analizzò le lettere: erano 3.
Aprì la prima e vide che all'interno era presente un biglietto, più che altro un invito.
 
"È con piacere che ti consegniamo questo biglietto di invito alla festa in maschera del pub
«5 DIAMONDS» speriamo di vederti qui e, mi raccomando! Non dimenticarti la maschera!”
 
Julie rimase un attimo perplessa alla vista di quell'invito ma aveva capito benissimo che sotto ci doveva essere lo zampino di Harry, il che la fece sorridere. Prese la seconda lettera e quando la aprì il sorriso che aveva sul volto scomparì all'improvviso,
 
Cara Julie,
Da quanto tempo eh? Ho riflettuto molto sul scriverti o no, un po' perché mi imbarazzava, un po' perché so che non mi hai ancora perdonato ma soprattutto perché sentivo la tua mancanza. Ho saputo che sei a Londra, indovina un po? Lo sono anche io! Sono riuscito a convincere i miei genitori e beh...eccomi qui! Mi piacerebbe molto rivederti...so che conosci delle persone del pub “5 DIAMONDS” ho visto che stanno organizzando una festa in maschera...ci andrai? Sarebbe bello ritrovarsi 
per casomagari potresti concedermi un ballo come i vecchi tempi...che dici? So che non mi risponderai ma, se ci andrai sono sicuro che riuscirai a riconoscermi dopotutto eravamo partner io e te...no? Un grandissimo bacio dal tuo caro Romeo...ahahah scherzo, sto vagando troppo nei ricordi, un bacio dal tuo caro Tyler...”
 
A Julie cadde a terra la lettera per lo shock...non ballava da anni, se non da sola nella cameretta ma soprattutto, non ballava da quando era stata abbandonata dal suo “partner” prima di un'audizione per una prestigiosa scuola di ballo. Da quel giorno lo abbandonò, aveva buttato all'aria anni di sforzi, fatiche e di sogni. La mente di Julie cercava di immaginare che fosse tutto un sogno ma, ogni volta che guardava quella lettera a terra si rendeva conto che era reale, Tyler era la persona che più odiava al mondo, non solo aveva infranto i suoi sogni ma, aveva rovinato anche la sua vita, avevano entrambi la passione per la Danza e si erano conosciuti ad un corso, andarono subito d'accordo, dove c'era Julie c'era Tyler e viceversa, erano inseparabili, ma bastò poco per rovinare tutto, un'amicizia forte che si era creata col tempo, tanti sentimenti buttati all'aria.
 
»»»»»  «««««
 
-Julie! Vieni con me! Non pensare più al principe azzurro... puoi avere me, io non ti vado bene? Cos'è che gli altri hanno e che io non ho? Dimmelo!-
 
-Tyler...ma cosa stai dicendo così all'improvviso? Ti senti bene? Forza, dobbiamo continuare le prove non abbiamo tempo per distrarci-
 
Rispose a quelle strane domande che erano uscite dalla bocca di Tyler. Si stava dirigendo verso le stereo per mettere la musica, quando fu bloccata per un polso dal ragazzo.
 
-Io ti amo...possibile che tu non te ne sia accorta? Ogni giorno ti sento parlare ti come deve essere il tuo ragazzo ideale e, mi maledico per non avere quei particolari...dammi un'opportunità, lascia che ti dimostri che anch'io posso risvegliare quel cuore di marmo che ti ritrovi...ti prego...dimmi cosa mi manca per meritare il tuo amore...!-
 
Julie mandava occhiate sia alla mano che bloccava il suo polso e sia al volto del ragazzo, che non smetteva di fissarla.
 
-Lo vuoi sapere Ty? Vuoi sapere cosa ti manca per avere il mio amore? La risposta è molto semplice....non lo puoi avere perché IO non ti amo, e non puoi fare nulla per averlo...sta a te decidere se starti bene o meno,
e adesso lasciami andare!-
 
Quasi gli urlò contro, Julie si chiedeva dove era finito il suo vecchio amico. Tyler lasciò la presa del polso lentamente, mentre faceva respiri profondi,
 
-Mi sembra una ragione più che logica...scusami se ti ho causato così tanti problemi, non volevo e...non preoccuparti non te ne causerò mai più altri, promesso-
 
A fine frase Tyler abbozzò un sorriso prima di girarsi ed uscire dalla sala prova.
Quella fu l'ultima volta che lo vide.
 
»»»»»  «««««
 
Dopo 2 anni si fa vivo con una lettera che ha mandato in totale tilt il cervello di Julie, non era mai stata attratta da Tyler ma lo considerava il fratello che non aveva mai avuto e, rivederlo gli avrebbe fatto un certo effetto, soprattutto se fosse successo attraverso un ballo. La ragazza decise di lasciar stare la terza lettera, visto che, se c'erano altre brutte notizie se le sarebbe viste in un altro momento, la mise in un cassetto ben nascosta, in modo da non poter essere vista da nessuno.
 
*TOC TOC*
 
Qualcuno bussò alla porta di Julie, la ragazza si sbrigò a nascondere per bene le lettere, per poi sedersi in tutta fretta sul letto.
 
-Avanti!-
 
La porta si aprì e da essa spuntò Harry che teneva in mano uno grande scatolone,
 
-Ehi ma cos'è quello scatolone!-
 
Chiese Julie curiosa ma, allo stesso tempo divertita per come camminava Harry con quello scatolone in mano. Lo posò sul divano quasi buttandolo, lo aprì e fece segno a Julie di avvicinarsi,
 
-Vieni più vicina, ti mostro cosa c'è dentro-
 
Julie si avvicinò ad Harry e a quello scatolone misterioso,
 
-Dimmi Julie...se mai ti dovessi vestire con la maschera di qualche animale...quale sceglieresti?-
 
Julie guardò a occhi stretti Harry, facendosi già qualche idea di dove volesse arrivare,
 
-Mmm mi piacciono molto i gatti quindi...ne sceglierei una con delle orecchie da gatto!-
 
Disse contenta, l'avevano sempre un po' incuriosita le maschere ma, per quelle da gatto aveva un particolare debole, anzi aveva un debole per qualunque accessorio avesse delle orecchie.
 
-Uuu quindi ti piacerebbe essere una gattina eheh mi piace come idea...vediamo un po' se posso soddisfare la tua richiesta-
 
Harry iniziò a frugare dentro allo scatolone fino a quando non estrasse 3 maschere, a Julie si illuminarono gli occhi, erano una più bella dell'altra,
 
-Wow...sono tutte bellissime, non riuscirò mai a deciderne una-
 
Harry si mise a ridere nel vedere Julie così eccitata per delle maschere,
 
-Secondo me questa è quella che ti potrebbe star meglio...provala!-
 
Disse Harry porgendo a Julie una delle 3 maschere che aveva estratto dallo scatolone, ma Julie la rifiutò e l'appoggiò di nuovo sul letto,
 
-Non posso farti vedere come mi sta! Se no non mi diverto nel vederti alla mia ricerca nel pub ahah, cercherò di farmi riconoscere in qualche modo-
 
Rispose Julie finendo la frase con un occhiolino diretto al ragazzo che fece una smorfia di delusione, era curioso di vederla con indosso una maschera,
 
-Harry, tu invece che maschera ti metterai, quella da bassotto?-
 
Disse Julie ridendo sotto i baffi, ormai prender in giro Harry era diventato il suo hobby quotidiano,
 
-Ha ha ha...spiritosa! Comunque mi metterò anche io una maschera con delle orecchie... e non è detto che siano di un cane!-
 
Julie scoppiò a ridere nel vedere un Harry alterato ma allo stesso tempo imbarazzato, gli diede una carezza sulla testa che fece arrossire ancora di più il ragazzo,
 
-Ma quanto sei carino quando diventi tutto rosso?! Ahahah-
 
-Smettila! Adesso vado che devo decidere cosa mettere...per quanto riguarda il pub, non preoccuparti non è una festa come l'altra volta, questa è una semplice festa in maschera e poi...sappi che non mi staccherò mai da te-
 
Julie sorrise al ragazzo che ricambiò dandole una carezza sui capelli,
 
-Ovviamente potrai starmi accanto solo quando mi avrai riconosciuta eheh-
 
Harry sbruffò e incominciò a incamminarsi verso la porta,
 
-Sarà facile come bere un bicchiere d'acqua uh!-
 
Julie scoppiò a ridere e, nella sua testa incominciarono di nuovo a comparirgli le parole della lettera di Tyler,
 
magari potresti concedermi un ballo come i vecchi tempi
Si alzò di scatto e si butto nell'armadio alla ricerca di qualcosa di adatto per la festa, optò per un vestito, un po' perché voleva apparire carina, un po' perché voleva rendere ad Harry più difficile individuarla e un po' per il ballo che avrebbe molto probabilmente concesso a Tyler. Il vestito era abbastanza corto arrivava un po' sopra il ginocchio, gonna color crema e top di base bianco abbellito dal pizzo nero che lo ricopriva, con alla vita un fiocco nero, aveva anche deciso quale mashcera mettere, tutta nera che arrivava fin sopra il naso creandole l'idea di avere per davvero metà viso come quello di un gatto, alcuni punti della maschera erano abbelliti da dei disegni impreziositi da brillantini, Julie era molto orgogliosa di quel completo, si sarebbe divertita questa volta, e non avrebbe aperto conversazione troppo velocemente con degli sconosciuti...
 

ll giorno della festa arrivò in un batti baleno, Julie si preparò senza aver ancora indossato la maschera e si avviò, decise di arrivare un po' ritardo in modo che, non avrebbe rischiato di essere scoperta subito da Harry che, sapeva l'avrebbe aspettata un po' all'entrata. Entrò nel pub e si mise la maschera, le luci erano più soft rispetto a quelle dell'altra volta e il volume, pur essendo lo stesso troppo alto per i gusti di Julie, sembrava leggermente più basso rispetto a quello dell'altra festa.
 
“Bene Julie! Direi che è ora di incominciare la ricerca di Harry, non dovrebbe essere così difficile, con i capelli che si ritrova sarà facilissimo!”
 
Pensò Julie per incoraggiarsi, setacciò vari punti del locale ma niente, di Harry non c'era traccia.
 
Dove si sarà nascosto, pensa, pensa, Julie pensa!
 
»»»»» Harry «««««
 
Ero arrivato al pub una mezz'oretta prima, nella speranza che Julie si facesse trovare lì puntuale, ma ciò non accadde. Alla fine entrai dentro al pub e mi misi ad aspettare seduto al bancone mentre continuavo a guardarmi intorno.
 
Pensaci Harry, se fossi Julie...dove mi metterei per farmi trovare più facilmente?
 
Incominciò a pensare a qualche punto del pub, quando all'improvviso una lampadina nella sua testa si illuminò,
 
Ma certo! Julie odia la musica alta, e nel locale il posto in cui ne arriva di meno sono i bagni, la aspetterò lì
 
»»»»» JULIE «««««
 
Julie ormai più che partecipare a una festa gli sembrava che stesse facendo una caccia al tesoro, si era dimenticata totalmente di Tyler, il suo chiodo fisso era diventato Harry,la musica incominciava a darle fastidio, così decise di avviarsi verso i bagni, visto che lì ne arrivava pochissima,
 
Signori e Signore, stiamo per far iniziare la compilation dei balli a coppie quindi, vi preghiamo di lasciare uno spazio libero al centro della pista per esse, grazie!”
 
La voce del DJ si sentì per tutto il locale ma, Julie non gli diede molta importanza fino a quando non si ritrovò al centro della pista, a ballare con un uomo che, a prima vista, le sembrava uno sconosciuto ma, lo scrutò bene e, pur avendo la maschera, lo riconobbe,
 
-Tyler..!-
 
Il ragazzo sorrise e fece piroettare la ragazza, prima di avvicinarla di nuovo a se,
 
-Vedo che non ti sei dimenticata di me principessa...-
 
Finì la frase abbozzando un sorriso a 32 denti, mentre la presa sulla schiena di Julie si faceva sempre più forte,
 
-Non chiamarmi principessa, non ne hai il diritto...-
 
Rispose Julie con un tono abbastanza acido nei confronti del ragazzo,
 
-Oh la la! Vedo che siamo acide questa sera eh? E dire che un tempo non riuscivi mai a mostrarmi la parte cattiva di te...-
 
A fine frase si creò una smorfia di tristezza e dolore sul ragazzo,
 
-Bhe è colpa tua se ti tratto così, sei tu quello che mi ha abbandonato alla audizione e ha buttato tutti i miei sogni come se niente fosse...che pretendevi, che ti saltasi addosso per la gioia? Anzi sarò sincera, non sono per niente contenta di vederti, adesso che ti ho concesso un ballo posso anche andarmene, sto cercando una persona-
 
Julie cercò di staccarsi dal ragazzo ma la morsa del ragazzo era troppo forte e la ragazza si ritrovò bloccata nelle sue braccia,
 
-E questo me lo chiami un ballo? Mi devi concedere un vero ballo, uno di quelli che facevamo ai vecchi tempi...e non dirmi che non lo farai perché è da tanto che non balli, lo sai meglio di me che la danza ti scorre nelle vene quindi...-
 
Tyler alzò una mano e la fece schioccare, la musica si fermò, partì la melodia di quella che sembrava essere un tango, una melodia che era estremamente familiare a Julie, lei ballava di tutto ma quella fu la prima canzone che lei e Tyler ballarono insieme come partner di ballo.
 
-Te la ricordi vero? Ma certo che te la ricordi, come puoi dimenticarti questa melodia-
 
Quella melodia fece percorrere nella mente di Julie mille ricordi che, la convinsero a ballare, ballare quella melodia per l'ultima volta.
 
»»»»» Harry «««««
 
Harry stava aspettando in bagno fino a quando all'improvviso la voce del DJ lo spinse a rientrare in sala. Al centro della pista c'erano delle coppie che ballavano, ne vide una che lo colpì particolarmente, sembravano così uniti ma, la ragazza dava l'impressione di voler scappare da un momento all'altro. Il ragazzo all'improvviso si stacca dalla ragazza e alza al cielo un braccio e fa schioccare le dita, la musica si fermò un attimo prima che partisse quella che sembrava essere la melodia di un un tango, la coppia incominciò a camminare in cerchio prima di avvicinarsi e incominciare a ballare, un ballo stupendo, la ragazza faceva movimenti aggraziati e sensuali, degni di una danzatrice di tango professionista, l'esibizione sembrò volare e quando arrivarono alla fine il ragazzo attrasse la ragazza a se facendo dolcemente coincidere le loro fronti. Più guardava la ragazza più le sembrava familiare, Harry applaudì per poi, ricominciare la ricerca di Julie.
 
»»»»» JULIE «««««
 
Julie si staccò subito da Tyler, le era piaciuto ballare di nuovo ma, ballare con lui non gli dava più le emozioni che le dava all'inizio, le mancava qualcosa.
 
-Sei contento? Adesso lasciami stare, hai ottenuto quello che volevi-
 
Tyler deluso delle parole di Julie abbassò la testa, che si aspettasse una reazione diversa?
 
-Io non rinuncerò a te facilmente...ti ho lasciato andare una volta, non sbaglierò di nuovo non lo farò una seconda volta, mi rivedrai presto Julie...molto presto-
 
La ragazza guardò strano il ragazzo prima di allontanarsi e dirigersi verso l'uscita. Alla fine i pub gli facevano sempre lo stesso effetto, le facevano venire i mal di testa e basta, almeno non era uscita dal locale con uno sconosciuto alle calcagna. Si sedette su una panchina e si levò la maschera, ormai arresa per la caccia ad Harry.
 
-Ehi! Finalmente ti ho trovata, non pensavo sarebbe stato così difficile!...-
 
Julie quando vide Harry si alzò e lo abbracciò per la felicità, si stava per addormentare su quella panchina.
 
-Scusa, ormai mi ero arresa, ho deciso di aspettarti qui fuori, mi stava scoppiando la testa con tutta quella musica messa a palla-
 
Harry guardava Julie abbastanza perplesso, la ragazza se ne accorse e, staccandosi dall'abbraccio incominciò a guardare in modo interrogativo il ragazzo,
 
-Harry...perché mi guardi così? Ho fatto qualcosa di male?-
 
-Sei stata tu a ballare il tango con quel ragazzo vero? I vestiti sono identici...-
 
Chiese Harry non distogliendo nemmeno per un secondo lo sguardo dagli occhi di Julie che, quando lo sentirono parlare del ballo, fissarono istintivamente per terra,
 
-Ah...mi hai vista...-
 
Lo sguardo di Julie non voleva alzarsi, non voleva incontrare quello di Harry che, sapeva aveva di sicuro frainteso quel ballo,
 
-Ma, Harry fammi spiegare-
 
-Sembravi molto intima con quel ragazzo...mi nascondi qualcosa Julie?-
 
Bingo! Come pensava Julie aveva frainteso, alzò lo sguardo per incontrare quello di Harry che, al posto di essere arrabbiato come si aspettava, era più che altro...preoccupato,
 
-Ecco lo sapevo, Harry per curiosità, quanta fiducia provi nei miei confronti? È vero, conosco quel ragazzo, ma adesso è una delle persone che più odio nella mia vita,-
 
-Non mi sembrava che lo odiassi così tanto, eravate appiccicati come colla mentre ballavate!-
 
-Oddio! Harry fammi parlare e smettila di fare il geloso!-
 
-Io non sono geloso...!-
 
Disse Harry quasi in un sussurro mentre abbassava la testa per l'imbarazzo.
 
-Adesso fammi parlare, quel ragazzo, ha rovinato i miei sogni e soprattutto, mi ha abbandonata...devi sapere che io ho sempre avuto una grande passione per il ballo, sin da piccola, ci siamo conosciuti al mio primo anno di corso di danza e, visto che, avevamo entrambi la passione, avevamo deciso di diventare partner di ballo, visto che volevamo puntare in alto con la danza ma, partner solo di ballo Harry, non pensare cose strane...soltanto che, il giorno dell'audizione per la scuola di ballo a cui avevamo deciso di andare...lui non si presentò, e io fui costretta a ritirarmi...da quel giorno, oggi è la prima volta che ballo di nuovo...-
 
Harry ascoltò molto chiaramente quello che diceva Julie e, una volta che gli fu tutto più chiaro, tirò un sospiro di sollievo,
 
-Scusami...hai ragione, sono saltato a conclusioni affrettate...però, non è stato carino da parte sua abbandonarti così all'audizione, perché lo ha fatto?-
 
Julie cercò di inventarsi qualcosa alla svelta, non voleva dirgli tutto, ci avrebbe messo tanto e poi, era una storia che voleva lasciarsi alle spalle.
 
-Altra storia lunga eheh! Harry che ne dici se incominciamo a avviarci verso casa? Sono le...2 di mattina!-
 
Julie sgranò gli occhi quando vide l'ora sul telefono, Harry si mise a ridere alla reazione della ragazza,
 
-Ok ahaha non sei abituata a fare le ore piccole vero?-
 
Disse Harry mentre le metteva un braccio intorno alla spalla e incominciava a camminare,
 
-No non sono per niente abituata, già è tanto che sono venuta!-
 
Si misero a ridere mentre camminavano vicini diretti a casa. Ad un certo punto della strada Harry si bloccò e si irrigidì di colpo, lo sguardo era fisso davanti a se,
 
-Perché ti sei fermato? Cosa hai visto...-
 
Julie guardò dritta a se e notò una ragazza che camminava nella loro direzione, sul volto aveva disegnato un grande sorriso malizioso. A Julie non gliela raccontava giusta, non ci aveva spiccicato parola e già quella ragazza non le piaceva, soprattutto perché per aver causato una reazione del genere ad Harry, doveva esserci qualcosa di grosso sotto,
 
-Ciao Harry...è da tanto che non ci si vede-
 
La ragazza parlò, e Julie trovò persino la sua voce irritante,
 
-Che ci fai qui? Non eri in America?-
 
Harry non si staccava da Julie, e non aveva nemmeno salutato la ragazza, segno che non era molto contento di vederla,
 
-Sono tornata da poco...comunque potevi almeno salutarmi, o potrei mettermi a piangere eheh-
 
Disse la ragazza, mentre mandava occhiate dolci ad Harry che non si sminuiva di una virgola, Julie si fece coraggio e parlò,
 
-Chi sei? Cosa vuoi da Harry?-
 
La ragazza era passata da avere uno sguardo dolce rivolto ad Harry, ad uno pieno di odio rivolto a Julie,
 
-Chi sono io? Ahahaha ma come Harry non le hai parlato di me? Bene bene, io sono Lily Adams, la sua ex ragazza ma, adesso sono tornata per riprendermelo quindi, cerca di mollare subito la presa, hai capito ragazzina? Ah! Harry! Non dimenticarti della promessa che mi avevi fatto!! Ahah vabbe io quello che dovevo dire l'ho detto, adesso vado notte Harry!!-
 
Rispose la ragazza che, quando ebbe finito, si girò e incominciò a camminare via quasi saltellando.
Julie era rimasta a bocca aperta, lanciava sguardi ad Harry che, era rimasto anche lui pietrificato...
 
-Harry...chi è lei? Cosa mi nascondi? Di quale promessa stava parlando?-



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